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Tödlicher Unfall in Feldbach(Kanton Zürich): 38-jährige Lenkerin prallt in Brückenpfeiler

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Bei einem Selbstunfall ist in der Nacht auf Dienstag, den 10. März in Feldbach (Gemeindegebiet Hombrechtikon, Kanton Zürich / Photoquelle: KaPo Zürich) eine Frau verstorben. Nach 2.00 Uhr fuhr eine 38-jährige Frau auf der Feldbachstrasse Richtung Seestrasse. Bei der Eisenbahnüberführung prallte die Lenkerin aus bisher unbekannten Gründen gegen den Brückenpfeiler. Das Fahrzeug ging in der Folge in Flammen auf und brannte vollkommen aus. Nach dem Löschen des Fahrzeugwracks durch die Feuerwehr Hombrechtikon stellten die Einsatzkräfte der Polizei den Leichnam der Lenkerin im Fahrzeug fest.

Oberglatt: Frau tot in Fluss aufgefunden, Dritteinwirkung nciht ausgeschlossen

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Am Donnerstagmorgen, den 5. März ist im Fluss bei Oberglatt (Kanton Zürich) eine Frau tot aufgefunden worden. Aufgrund von ersten Erkenntnissen kann eine Dritteinwirkung nicht ausgeschlossen werden. Gemäss heutigem Erkenntnisstand verliess die 90-jährige Schweizerin ihren Wohnort in Dietlikon am Mittwoch (4.3.2020) nach 15.20 Uhr. Am folgenden Tag stiessen Arbeiter bei Gewässerunterhaltsarbeiten kurz vor 8.00 Uhr am Bruggeweg auf die tote Frau im Wasser. Nach ersten Abklärungen der Kantonspolizei Zürich, Spezialisten des Forensischen Instituts Zürich (FOR) und des Rechtsmedizinischen Instituts Zürich (IRM), kann eine Dritteinwirkung nicht ausgeschlossen werden. Die schlanke und rund 160 Zentimeter grosse Frau trug eine hellblaue Daunenjacke mit Kapuze (Im Bild: KaPo Zürich), Turnschuhe und Jeans. Zudem führte sie eine blaue Handtasche mit sich.

Die genauen Umstände wie die Frau zu Tode kam sind unklar und bilden Gegenstand der laufenden Ermittlungen, welche durch die Staatsanwaltschaft I für den Kanton Zürich, in enger Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei Zürich, geführt werden.

Stabio, attività sospese al “Centro diurno comunale”

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Sospensione dei servizi e delle attività al “Centro diurno comunale” di Stabio, come da decisione assunta in sede di Municipio e con l’accordo dei membri dell’“Associazione amici Casa del sole”. La chiusura del complesso sito in via Ufentina 23 è funzionale alle esigenze di prevenzione da “Coronavirus”, nel rispetto delle raccomandazioni (evitare i luoghi frequentati da molte persone, evitare gli appuntamenti privati non necessari) giunte dall’Ufficio federale sanità pubblica e “mirate” ai cittadini di età superiore ai 65 anni.

Prudenza anti-“Coronavirus”, sportelli “ridotti” anche a Paradiso

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Ridotta con effetto immediato, a Paradiso, l’apertura degli sportelli comunali per l’interlocuzione con il pubblico, e ciò – come precisano fonti dell’amministrazione pubblica – in funzione del poter garantire sia la continuità del servizio sia l’opportuna salvaguardia della salute pubblica (nel segno della riduzione dei contatti ravvicinati e degli assembramenti) in questi giorni in cui il rischio di contagio da “Coronavirus” è più rilevante. Gli uffici saranno dunque aperti il lunedì tra le ore 14.00 e le ore 18.45 e dal martedì al venerdì tra le ore 8.45 e le ore 11.45.

Altro decollo non riuscito, “Swiss market index” sotto la linea

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.47) Era da prendersi con le pinze, sulla scorta dell’esperienza colta nella seduta precedente quando a fiammata iniziale seguì lento ma inesorabile riflusso sino alla parità, l’odierno slancio iniziale dello “Swiss market index” che era riuscito a rimettere la testa sino a 9’373.92 punti alle ore 9.48, rimanendo poi sopra la linea sino all’apertura di New York; poi, in conferma della flessione, lieve cedimento e saldo in perdita nella misura dello 0.23 per cento su quota 9’152.50 punti, ovvero 22 punti sopra il minimo di giornata. Di nuovo i finanziari in vetta (“Ubs group Ag”, più 0.51 per cento da guadagno intorno alle quattro figure; “Credit Suisse group Ag”, più 0.11, idem); “Geberit Ag” e “Compagnie financière Richemont Sa” a chiudere la fila (meno 2.90 e meno 2.97 per cento rispettivamente). Dalle altre sedi primarie di contrattazione in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.63; Ftse-Mib a Milano, più 0.33; Ftse-100 a Londra, meno 1.40. Batosta a Wall Street, dove tutti gli indici accusano perdite fra il tre ed il quattro per cento. Stabile sui 105.9 centesimi di franco il cambio per un euro.

“Jazz in Bess” a Lugano, saltano “Apérijazz” ed un concerto

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Calendario di attività lardellato da cancellazione di date anche quello di “Jazz in Bess” a Lugano. A causa delle contingenze legate alla diffusione del Covid-19, annunciato l’annullamento dell’“Apérijazz” fissato per domani, mercoledì 11 marzo, e del concerto con il “John Marshall quartet”, proposta già programmata per giovedì 19 marzo.

Lugano, alla “9m2 gallery” le vibrazioni cromatiche di Pietro Masotti

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In mostra sino a domenica 29 marzo, negli spazi della “9m2 gallery” di Lugano (via Ceresio 30) e con facoltà di accesso “esterno” per 24 ore il giorno, le opere fotografiche del 57enne mendrisiense Pietro Masotti in proposta sotto il titolo “Vibrazioni colorate”. Vari i supporti, tutti pezzi unici corredati da un inedito certificato di autenticità e con firma dell’artista. Una parte dell’esposizione è dedicata alle immagini del tango, riportato in processo dalla fotografia al quadro astratto. Per i noti motivi correlati all’epidemia da Covid-19, in luogo del consueto “caffè” di presentazione è stata organizzata una diretta “Facebook” per le ore 14.00 di martedì 17 marzo; nella circostanza saranno lette varie liriche di cui è autore lo stesso Pietro Masotti.

Nach Österreich: Auch Slowenien schliesst Grenze zu Italien

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Nach Österreich hat nun auch Slowenien die Grenze zum Nachbarland Italien geschlossen. Zuvor hatte Österreich einen Einreisestopp für Personen aus Italien verhängt. Ausnahmen seien nur mit ärztlichem Attest möglich, erklärte Kanzler Sebastian Kurz. Österreichische Staatsbürger, die sich in Italien aufhalten, sollen zurückgeholt werden. Sie müssten nach ihrer Rückkehr für zwei Wochen zu Hause in Quarantäne. Auch Serbien hat die Einreisebestimmungen wegen des Coronavirus angepasst.

Filo di nota / «Berna chiude i confini con l’Italia». Ci mancavano solo gli Otelma

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È un momento nel quale chi si occupa di informare, e perdonateci se ci mettiamo di mezzo anche noi modesti scrivanti cronistici, è tenuto alla massima precisione. Con buona pace di quelli della “Handelszeitung”, che se fossero così fenomenali come credono di essere avrebbero almeno predetto il recente crollo delle Borse e l’affossamento del prezzo del greggio, il portavoce del Consiglio federale a Berna è stato categorico nello smentire la “notizia” della chiusura delle frontiere tra Svizzera ed Italia. Magari tale provvedimento sarà assunto nei prossimi giorni, ma non è in programma alcuna riunione straordinaria dell’Esecutivo federale per una decisione di tal genere. Ripetiamo: a differenza di quel che recitava un titolo apodittico (“La Svizzera chiude i confini con l’Italia”, poi emendato in un più banale ed anodino “Schweiz prüft Grenzschliessung zu Italien”) non vi è alcuna ipotesi di immediato blocco delle frontiere per decisione di Berna. E basta con le puttanate da saputelli che arrivano per primi sull’onda dello scenario possibile, ché qui a bottega ed in altre botteghe abbiamo già sufficiente lavoro sulla scorta delle notizie vere.

Covid-19, primo morto in Ticino. Contagio alla Efg. 99 i casi. Bus “protetti”. Caos in frontiera

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.40) Lo si temeva; si sperava il contrario, ma lo si temeva. E stamane ecco l’inverarsi di una profezia rimasta a lungo in galleggiamento nell’aria, sopra le nostre teste: si apre infatti anche la colonna dei decessi, a fianco di quella delle persone risultate positive al “test”, nel Ticino che prova a fronteggiare l’ondata da “Coronavirus”. Prima vittima su territorio cantonale, come riferisce il portavoce dello Stato maggiore cantonale di condotta, è una donna di 80 anni che si trovava ospite di una casa anziani nel Mendrisiotto e che era sofferente per “altre patologie”. Maggiori indicazioni a tale proposito, e sugli interventi di profilassi in corso all’interno della struttura, dovrebbero giungere nel pomeriggio per voce di Giorgio Merlani, medico cantonale.

In sintesi, le altre notizie della giornata in materia di epidemia da Covid-19 (linea di aggiornamento in continua):

Numero crescente – Le persone positive al “test” sul territorio cantonale sono ora 99, ovvero 31 in più rispetto a ieri. L’informazione è stata data nel pomeriggio da Giorgio Merlani, medico cantonale. Sette le persone in terapia intensiva, due quelle in ricovero “ordinario”. Per quanto riguarda il territorio della Confederazione, 476 i casi confermati su 491 in contagio; con l’80enne deceduta in Ticino, tre in tutto le vittime (un 65enne a Liestal, nel Canton Basilea-campagna ed una 74 a Losanna).

Lugano, contagio alla Efg – Un collaboratore dell’istituto bancario Efg (già Bsi) in Lugano, struttura di viale Stefano Franscini 8, è stato rilevato positivo al “test” del “Coronavirus”. Il soggetto, per quanto risulta, opera in contesto privo di contatto diretto con la clientela. L’intera ala degli uffici è stata sottoposta a blocco immediato e ad intervento di sanificazione. I collaboratori della banca che abbiano avuto frequenti rapporti con la persona colpita dal Covid-19 sono stati invitati ad astenersi dal presentarsi sul posto di lavoro, a verificare la propria condizione di salute ed a procedere con l’attività in modalità di “smart working”.

Autopostali, tutela ai conducenti – Con decorrenza da domani, mercoledì 11 marzo, norme più stringenti per quanti utilizzino i vettori della “Autopostale”. A tutela primariamente dei conducenti dei bus, blocco alla vendita di biglietti a bordo dei mezzi; i passeggeri, inoltre, saranno tenuti a non utiizzare la porta anteriore né per la salita né per la discesa.

Profilassi generale – Restano in vigore tutte le norme cantonali come da ultimo bollettino di ieri, quando era stata azzerata la possibilità di effettuare visite ad ammalati e ad ospiti di altre strutture (con decisione precedente erano invece state ridotte le fasce orarie di accesso ai nosocomi ed era stato ristretto il numero delle persone da ammettersi nelle stanze).

Controlli, Gaggiolo in “tilt” – Assenti o assai sporadici e limitati a qualche ora erano stati ieri i controlli di documenti e permessi (vale quello di tipo “G”, per lavoratori; non ancora ammessi quanti invece in Ticino studiano nel ciclo post-obbligatorio o all’università) ai valichi di frontiera, a dimostrazione del fatto che le disposizioni specifiche date per decreto da Giuseppe Conte, presidente del Consiglio della Repubblica italiana, erano semplicemente inapplicabili su larga scala ovvero ai punti di transito primari e secondari (categoria uno, con presidio; categoria due, senza presenza di personale). Una riprova di altro segno si è avuta stamane, quando l’operazione di verifica della congruità dei permessi è stata attuata in modo mirato alo storico valico del Gaggiolo, sull’ingresso da Cantello (Varese) verso Stabio: colonne per chilometri e chilometri si sono formate lungo l’arteria principale di collegamento dalla Folla di Malnate, non pochi coloro che hanno provato ad utilizzare la direttrice di passaggio attraverso il paese con discesa su Ligurno e raccordo a ridosso della dogana commerciale; vari i respingimenti di automobilisti giunti in frontiera e risultati o non titolari o temporaneamente privi del permesso.

In tempo reale – Chi abbia bisogno di informazioni e di riferimenti – ciò vale ora, ed in particolare, stante l’avvenuta chiusura di alcuni presidi e di vari reparti in unità ospedaliere per esigenza di concentrazione delle risorse sull’emergenza in corso – può mettersi in contatto con due centralini, l’uno cantonale (0800.144144, tutti i giorni, ore 7.00-22.00) e l’altro federale (058.4630000, tutti i giorni, ore 8.00-18.00).

“Da Oriente viene la luce del sole”, presentazione annullata

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Cancellata all’ultimo momento la presentazione del volume “Da Oriente viene la luce del sole”, appuntamento in calendario per oggi, martedì 10 marzo, alla sala conferenze della Bibliocantonale di Locarno (via Cappuccini 12). Lo studio è firmato da Tobia Bernardi – docente al Liceo cantonale in Mendrisio – con riferimento alla storia del “Partito operaio e contadino ticinese” (poi “Partito del lavoro”, infine Partito comunista) sino al 1959. Resta invece confermato, per il momento, l’analogo incontro è in calendario per martedì 17 marzo, sempre con inizio alle ore 18.00, alla “Filanda” di Mendrisio (via Industria 5) e con presentazione a cura dello storico Pasquale Genasci.

Warenrückruf: Spar ruft Märsch Sultaninen im 250 Gramm Beutel zurück

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Bei einer amtlichen Importkontrolle wurde eine Grenzwertüberschreitung an Aflatoxin in den Märsch Sultaninen festgestellt. Der Artikel wurde auch von maxi/// – und PAM – Märkten verkauft. Kundinnen und Kunden werden gebeten, dieses Produkt nicht mehr
zu konsumieren. Vom Rückruf betroffen ist folgender Artikel:
Name: Märsch Sultaninen 250g
Artikelnummer: 76458 / Inhalt: 250g
Mind. haltbar bis: 13.11.20
Art der Gefahr: Aflatoxine
Mögliche Konsequenz: Gefahr für die Gesundheit
Massnahmen: Sultaninen nicht konsumieren, zurückbringen
SPAR bittet alle Kundinnen und Kunden, das betroffene Produkt nicht mehr zu
konsumieren. Eine Erhitzung der Produkte vermag diese toxischen
Stoffwechselprodukte nicht zu eliminieren. Kunden, die das betroffene Produkt zuhause haben, können dieses in jedem SPAR / maxi/// oder PAM Markt zurückbringen. Der Verkaufspreis wird zurückerstattet.

Winterthur (Kanton Zürich): Zwei Schwerverletzte nach Messerstecherei

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Bei einer Auseinandersetzung zwischen mehreren Personen sind am späten Montagabend, den 9. März in Winterthur zwei Personen mit einem Messer schwer verletzt worden. Zwei mutmassliche Täter konnten verhaftet werden; zwei weitere Männer sind auf der Flucht.

Kurz nach 23.30 Uhr ging bei der Einsatzzentrale der Stadtpolizei Winterthur die Meldung ein, dass eine Person bei einer Auseinandersetzung verletzt worden sei. Die umgehend ausgerückten Patrouillen der Stadtpolizei Winterthur trafen beim Hauptbahnhof Winterthur auf zwei Männer mit Stichverletzungen.

Die Schwerverletzten wurden mit Rettungswagen des Rettungsdienstes Winterthur ins Spital gebracht. Im Verlauf der ersten Ermittlungen sind zwei mutmassliche Täter durch die Kantonspolizei Zürich verhaftet worden; die Fahndung nach zwei weiteren mutmasslichen Tätern ist noch im Gange.

Die weiteren Ermittlungen werden durch die Kantonspolizei Zürich in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft I für schwere Gewaltkriminalität geführt.

Coronavirus: 80-jährige Person im Tessin verstorben

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Die dritte Person in der Schweiz ist am Coronavirus gestorben. Die verstorbene Person hat in einem Altersheim gelebt und an weiteren Krankheiten gelitten, teilte die Tessiner Regierung am Dienstagmorgen mit. Der Mann ist das dritte Todesopfer in der Schweiz. Insgesamt sind im Kanton Tessin derzeit 68 Personen mit dem Coronavirus infiziert.

Weitere Massnahmen im Kampf gegen das Coronavirus ergriff die Tessiner regierung, durch ein Besuchsverbot in Altenheimen und Spitälern. Damit sollen die schwächsten Mitglieder der Gesellschaft besser vor dem Virus geschützt werden. Dadurch sollen die Ressourcen an medizinischen Personal geschont werden.

Torricella-Taverne, sportelli comunali in… autoriduzione da Covid-19

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I servizi, ovviamente, oggi come prima e come in futuro, per entità e per qualità. La profilassi, ovvero la protezione sia degli utenti sia degli addetti all’erogazione dei servizi, viene tuttavia prima di tutto; conseguente la decisione assunta dall’autorità politica comunale di Torricella-Taverne con una risoluzione in cui da oggi, martedì 10 marzo, viene imposto un nuovo regime di attività agli sportelli. L’apertura avrà pertanto luogo solo su appuntamento, e per casi urgenti, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.45; contatto telefonico garantito negli stessi giorni e negli stessi orari, ed inoltre il martedì ed il giovedì dalle ore 8.30 alle ore 11.45 e dalle ore 13.30 alle ore 17.00. L’utenza viene invitata a voler privilegiare le richieste via telefono e per “e-mail”.

“Atgabbes” Lugano, venerdì niente assemblea causa “Coronavirus”

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Nel rispetto dei provvedimenti preventivi al fine di limitare la diffusione del “Coronavirus”, deciso il congelamento dell’assemblea generale ordinaria dei soci “Atgabbes” (“Associazione ticinese di genitori ed amici dei bambini bisognosi di educazione speciale”), gruppo regionale Lugano. Annullato pertanto, con rinvio a data da stabilirsi, l’incontro già fissato per venerdì 13 marzo (ore 18.00) al “Centro diurno” della “Fondazione San Gottardo” a Lugano

Risale il prezzo del greggio, nelle Borse fiammata e poi la ricaduta

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.59) Parziale ed abortito tentativo di recupero, oggi, nelle principali Borse europee, soggette tuttavia ad umori e tensioni sino a svariare in misura abbondante dai progressi alle perdite. A Zurigo, dopo essere stati primattore e deuteragonista nello sprofondamento, i titoli “Credit Suisse group Ag” ed “Ubs group Ag” hanno provato a guidare la riscossa, spuntando temporanei progressi sino alle sei-sette figure ma rifluendo sul finale a guadagni nell’ordine di un quarto delle perdite cumulate nella seduta precedente (più 2.64 e più 2.44 per cento rispettivamente), in uno “Swiss market index” infine attestatosi a 9’195.93 punti ossia in limatura pari allo 0.01 per cento. Listino frammentato, sulla coda “Swisscom Ag”, meno 1.89); ai dati reali, una resistenza tenue e meccanica, essendo il prezzo del petrolio – primaria causa del crollo accusato nella seduta precedente – rimbalzato oggi in misura nettamente superiore. Dalle altre piazze in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 1.41; Ftse-Mib a Milano, meno 3.28 (dopo picco su guadagni intorno al tre per cento); Ftse-100 a Londra, meno 0.09. Refoli positivi, e tutti con tendenza al rafforzamento sino ad incrementi solidi, a New York: Nasdaq, più 1.44 per cento; “Dow Jones”, più 0.89; S&P-500, più 1.07. In consolidamento a 105.9 centesimi di franco il cambio per un euro.

Covid-19, l’intera Italia diventa “zona rossa”. Ticino, “test” positivi a quota 68

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.30) Non più la sola Lombardia insieme con 14 province fra Veneto, Piemonte (compreso il Verbano-Cusio-Ossola), Emilia-Romagna e Marche, ma l’intera Italia diventa “zona rossa” in conseguenza dell’epidemia da Covid-19. A decretarlo, con ritardo di un mese rispetto ai logici tempi di reazione di fronte ad una conclamata situazione virale di carattere epidemico ed ora con tendenza alla pandemia, è stato stasera Giuseppe Conte, presidente del Consiglio della Repubblica italiana, peraltro con atto che sarà esecutivo solo da domattina. Restano in vigore le solite norme “ad usum Delphini”, in particolare quella che consente ai frontalieri (solo permesso “G”; esclusi invece gli studenti di formazione post-obbigatoria ed oltre) di entrare sul suolo ticinese; per contro, applicandosi “in extenso” quanto disposto nella notte precedente dallo stesso capo del Governo tricolore, un cittadino svizzero o una persona residente in Svizzera non potrà accedere ad alcuna parte del territorio italiano.

Frontiera “bucata” – Proprio sull’applicazione delle regole, stamane e per l’intera giornata, molte le inaccuratezze destinate a suscitare perplessità. Vero, infatti, che qualche cittadino con targa “Ti” ha provato a varcare il singolo punto di valico e che lì, per contro, è stato bloccato sull’intervento di operatori della Guardia di finanza (pochi i mugugni, da tragicommedia tuttavia il respingimento di una madre che stava andando in visita ai figli domiciliati sul territorio comunale di Campione d’Italia); ancor più certo il fatto che i controlli alle frontiere o nell’immediato retrovia hanno goduto di scarso e sporadico potenziamento da parte delle forze italiane dell’ordine, che a differenza di quanto opinato dalle autorità politiche in Roma non dispongono nemmeno di adeguato contingente dispiegabile per funzioni di controllo e di repressione di eventuali “furbetti” in sgusciamento tra le maglie. Morale, nessuna verifica sistematica dei documenti e dei permessi e delle autocertificazioni; in alcuni casi, una chiamata “a campione” nella teoria delle vetture al momento del transito sul punto di confine. Nulla di cui meravigliarsi, tanto di più essendo stato tale scenario prefigurato su queste pagine appena poche ore prima; azzerata la già dubbia credibilità delle assicurazioni fornite alle autorità federali nei colloqui di ieri; scarse tracce di pattuglie in prossimità dei valichi impresenziati.

Positivi in ascesa – Altri 10 nomi si aggiungono alla lista delle persone risultate positive al “test”. 68, pertanto, i soggetti sotto trattamento. Ospedali, altro giro di vite – Si alza di un altro metro la barriera di protezione attorno a nosocomi e strutture degne di protezione in Ticino: annunciati e contestualmente posti in essere altri provvedimenti a cura dei responsabili dello Stato maggiore cantonale di condotta, in chiave sia degli operatori sanitari sia degli ospiti dei servizi in stazionamento. Alla sintesi, nel primo caso sono stati introdotti criteri di prevenzione, obiettivo la razionalizzazione del personale disponibile negli ospedali in modo da garantire la migliore presa a carico dei potenziali pazienti (oltre a quanto disposto da Bellinzona; per quanto concerne invece i degenti, da tutelarsi in quanto persone vulnerabili, imposta l’interruzione delle visite in ogni contesto ospedaliero e nelle case per anziani.

Assistenza – Rimangono operativi i numeri gratuiti di telefono per quanti abbiano bisogno di informarsi sull’evolversi della situazione: 0800.144144 (tutti i giorni, ore 7.00-22.00) quale servizio cantonale, 058.4630000 (tutti i giorni, 24 ore su 24) quale servizio federale.

Bundesrat Ignazio Cassis zu offiziellem Besuch in Paris

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Bundesrat Ignazio Cassis reist am 9. und 10. März zu einem offiziellen Besuch nach Paris. Der Vorsteher des Eidgenössischen Departements für auswärtige Angelegenheiten (EDA) folgt einer Einladung von Jean-Yves Le Drian, dem französischen Minister für Europa und auswärtige Angelegenheiten. Auf der Traktandenliste stehen bilaterale und grenzüberschreitende Fragen, die Europapolitik und aktuelle Themen des Weltgeschehens.

Auch die Anstrengungen der internationalen Gemeinschaft zur Eindämmung der Verbreitung des neuartigen Coronavirus werden Gegenstand der Gespräche sein. In diesem Zusammenhang wird der EDA-Vorsteher den Direktor des Krisen- und Unterstützungszentrums (CDCS) des französischen Aussenministeriums treffen, um ihm für die kürzlich durchgeführte Repatriierung von Schweizer Staatsangehörigen aus Wuhan zu danken. Bundesrat Ignazio Cassis wird sich ausserdem mit dem Leiter des Zentrums für Analyse, Prognose und Strategie (CAPS) treffen.

Die Schweiz und Frankreich unterhalten enge diplomatische, wirtschaftliche und kulturelle Beziehungen. Frankreich ist der viertgrösste Handelspartner der Schweiz. Das bilaterale Handelsvolumen belief sich 2019 auf 29,4 Milliarden Franken. Die Schweiz ist ihrerseits der viertgrösste ausländische Investor in Frankreich. Schweizer Unternehmen beschäftigen in Frankreich rund 140’000 Mitarbeitende, insbesondere in den Grenzregionen (Grand Est, Bourgogne-Franche-Comté und Auvergne-Rhône-Alpes) sowie in der Île-de-France.

Schönholerswilen (Kanton Thurgau): 19-jähriger im Wald tot aufgefunden

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Am Sonntagabend wurde in einem Waldstück bei Schönholzerswilen (Kanton Thurgau) ein Mann tot aufgefunden. Die Kantonspolizei Thurgau sucht Zeugen.

Kurz nach 23.00 Uhr fanden Einsatzkräfte der Kantonspolizei Thurgau im Waldstück “Betteholz” die Leiche eines Mannes, der am Nachmittag als vermisst gemeldet worden war. Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 19-jährigen Schweizer aus dem Kanton Thurgau. Die Todesursache wird durch das Institut für Rechtsmedizin abgeklärt.

Die Kriminalpolizei der Kantonspolizei Thurgau hat in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft Kreuzlingen die Ermittlungen aufgenommen.

Neoagenti di Polizia, fedeltà confermata ma cerimonia rinviata

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Anche i neoagenti di Polizia, ovvero il contingente diplomatosi alla Scuola cantonale 2019 del quinto Circondario, nel lotto degli “isolati” causa Covid-19: la cerimonia per la dichiarazione di fedeltà alla Costituzione ed alle leggi, appuntamento posto in calendario per sabato scorso, è stato infatti rinviato a data da destinarsi e con modalità da definirsi. Trattandosi tuttavia dell’atto formale di chiusura dell’“iter” di preparazione alla professione, un breve momento ufficiale ha egualmente avuto luogo negli ambienti del “Centro formazione polizia” a Bellinzona quartiere Giubiasco, presenti Norman Gobbi (consigliere di Stato), Matteo Cocchi (comandante della Polcantonale), direzione della scuola, autorità di nomina e rappresentanti di altri corpi (Polcom e Polintercom in ispecie) con aspiranti che hanno frequentato il corso; nella circostanza, dunque, è stata confermata la fedeltà alla Costituzione ed alle leggi. In immagine, i diplomati della Scuola cantonale di polizia 2019.

Filo di nota / L’indecenza coronaviaria dei televenditori di polizze

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Ore altamente problematiche, non foss’altro per l’incertezza che si accompagna alle informazioni certe sull’epidemia da Covid-19, in Ticino ed in Svizzera. Quanto mai inopportuno è dunque, in questo momento, l’operato dei telefonisti-piazzisti latori della consueta litania: “Ha ricevuto il formulario con l’aumento del costo della Cassa malati?” (a marzo, certo, come no). Peggio che mai, proprio ora, quando per forzare la mano c’è chi non esita a ricorrere all’argomento terroristico proprio di questi giorni: anche con un pubblico “sensibile”, anche con gli anziani, anche con persone che si trovano a soffrire per patologie invalidanti e progressive. Una sola parola qualifica questi profeti dal prefisso 043 e 044: sciacalli.

Socialisti, Comitato cantonale annullato. Ma spunta un’idea tecnologica

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C’è una Direzione (o Comitato direttivo, o Direttiva; la si chiami come si vuole, quello è il concetto) da nominarsi; in questo momento, tuttavia, prioritaria resta la profilassi causa nota questione incombente. Ergo, annullato l’atteso Comitato cantonale del Partito socialista, già in programma per giovedì 12 marzo; come indicano fonti della segreteria del partito, l’elezione avrà dunque luogo o con normale assemblea in posticipo (ma sarebbe, al momento, un “sine die”) o mediante sistema di voto “online”. Scelta originale, equa, al passo con i tempi; e, si aggiunge, scevra da infiltrazioni virali da malumori incrociati.

Warenrückruf: “CV Perfekt Lift-verwöhnende Reinigungstücher” aufgrund einer mikrobiellen Kontamination zurück

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Der Hersteller Dr. Schumacher ruft den Artikel CV Perfekt Lift verwöhnende Reinigungstücher, welcher nur im Vertrieb der Firma Müller ist, vorsorglich zurück.
Bestehende Gefahr/Risiko: gesundheitliche Gefährdung durch Augenkontakt
Marke: CV Cadea Vera
Artikelbezeichnung: Perfekt Lift verwöhnende Reinigungstücher
Inhalt: 25 Stück
EAN: 2200223815216
Chargennummer: 214915
Verkaufszeitraum: 18.09.2019 – 22.01.2020
Erforderliche Maßnahmen: Bitte prüfen Sie die Betroffenheit ihres Artikels und stellen die Nutzung bzw. den Verzehr umgehend ein!
Weitere Maßnahmen:
Die Rückgabe des betroffenen Artikels ist in jeder unserer Filialen “Müller” möglich. Der Kaufpreis wird auch ohne Vorlage des Kassenbons erstattet.

Überfall auf Bijouterien in Solothurn: Zwei Bosnier verhaftet

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Im Zuge umfangreicher Ermittlungen hat Kantonspolizei Solothurn im Februar zwei Männer festgenommen, die mutmasslich mehrere Bijouterien überfallen haben. Sie befinden sich in Untersuchungshaft.

Nach dem Überfall auf eine Bijouterie in Solothurn am 5. Oktober 2019 hat die Kantonspolizei Solothurn umgehend die Ermittlungen zu der zunächst unbekannten Täterschaft aufgenommen. Nicht zuletzt dank guter internationaler Zusammenarbeit konnten Polizei und Staatsanwaltschaft im Rahmen eines
aufwändigen Verfahrens mehrere Tatverdächtige identifizieren.

Im Februar 2020 gelang es der Kantonspolizei Solothurn dann bei einer gezielten Aktion zwei Beschuldigte im Raum Solothurn festzunehmen. Die beiden Bosnier sind 25 und 29 Jahre alt und hielten sich zwischenzeitlich im Ausland auf. Sie stehen zudem im Verdacht, bei weiteren Bijouterie-Überfällen beteiligt gewesen zu sein. Derzeit befinden sie sich in Untersuchungshaft. Ein Teil des Deliktsguts konnte aufgefunden werden. Weitere Ermittlungen sind im Gang.

Coronavirus in der Schweiz: 374 positiv getestete Fälle

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Stand 9. März 12.00 Uhr: Es sind 374 positiv getestete Fälle in der Schweiz und Fürstentum Liechtenstein. Davon sind 312 Fälle bestätigt und bei 62 Fällen liegt ein erstes positives Resultat vor, Bestätigung ausstehend.

Bestätigte Ansteckungen: 312 Personen Alle Erkrankten sind isoliert. Die Gesundheitsbehörden benachrichtigen enge Kontaktpersonen.

Meldungen zu Erkrankungen: aus den Kantonen Aargau, Appenzell Ausserrhoden, Baselland, Basel-Stadt, Bern, Freiburg, Genf, Graubünden, Jura, Luzern, Neuenburg, St. Gallen, Schwyz, Solothurn, Tessin, Thurgau, Waadt, Wallis, Zug, Zürich sowie aus dem Fürstentum Liechtenstein

Mehrere Personen sind in Quarantäne. Sie müssen in ihrer Wohnung bleiben und den Kontakt zu anderen vermeiden.

Borse in sprofondo: Europa a picco, bancari da “panic selling” a Zurigo, Wall Street nel baratro

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.41) Nessuna luce, da un capo all’altro del mondo. Sulla scia delle pessime “performance” registrate sulle piazze asiatiche, giornata campale nelle Borse europee con propagazione virale (è il caso di precisare: isteria sotto effetto del crollo del prezzo del greggio, e stavolta solo in misura per rischi da Covid-12) anche a New York, dove i numeri somigliano assai a quelli dei giorni dello scandalo “Lehman brothers”. Nessun appiglio, nessun parametro, nessuna rispondenza alla logica; timori su timori, tanto da contagiare anche le piazze su cui per solito l’elemento di rischio si manifesta in forma attenuata. Per quanto riguarda Zurigo, “Swiss market index” al saldo in perdita nella misura del 5.55 per cento a quota 9’196.60, ed incredibilmente ancora con margine di 136 punti circa rispetto al minimo in apertura; listino tutto in rosso intenso, scarto di oltre 2’000 punti dal massimo storico di soli 17 giorni or sono. Drammatica la sbandata dei finanziari, autentici affossatori fra le “blue chip”: “Credit Suisse group Ag” in coda (meno 12.86 per cento), “Ubs group Ag” di poco migliore (meno 10.42), con un totale di quasi 99 milioni di pezzi scambiati; non migliore la situazione sul versante degli assicurativi; “Nestlé Sa” e “Novartis Ag” i meno penalizzati (meno 3.14 e meno 4.07 per cento). Pur in simile contesto, una trentina i titoli sopra la linea nell’allargato. Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, meno 7.94; Ftse-Mib a Milano, meno 11.17; Ftse-100 a Londra, meno 7.69; Cac-40 a Parigi, meno 8.39; Ibex-35 a Madrid, meno 7.96. Senza esito un paio di tentativi di risalita a Wall Street: al momento, Nasdaq sul “meno 7,29” per cento, “Dow Jones” sul “meno 7.79”, S&P-500 sul “meno 7.60”. In ascesa a 106,1 centesimi di franco il cambio per un euro.

Forza-lavoro nei Grigioni, disoccupazione in calo a febbraio

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Scende all’1.2 per cento, al saldo del mese di febbraio, il tasso di disoccupazione nel Canton Grigioni: come da informativa odierna, 1’300 le persone senza lavoro, ovvero 178 in meno rispetto al mese precedente. Lieve incremento (più 42 unità per un totale di 1’269 persone), invece, tra i non disoccupati (operatori a guadagno intermedio, figure che si avvalgono unicamente dei servizi di collocamento negli uffici regionali, partecipanti a progetti di perfezionamento professionale) ma alla ricerca di un impiego.

Sociologia pedatoria in scena, al debutto “SuperSocrates”

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Al debutto venerdì 13 marzo, con repliche nei due giorni successivi, lo spettacolo “SuperSocrates”, ultima produzione in casa “CambusaTeatro” a Locarno. Testo ed interpretazioni di Eleonora Spezi e di Matteo Salimbeni, coproduzione con “Atto due”, al centro della vicenda la figura di Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, calciatore, medico, filosofo, “star” a livello mondiale ed ideatore dell’esperimento sociale “Democracia corinthiana”. Spazi del “TeatroCambusa” in piazza Giovanni Pedrazzini 2, primi due spettacoli con inizio alle ore 20.30, domenica con inizio alle ore 17.00. Nella foto, un momento dello spettacolo; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Addio a suor Germana, cuciniera angelica in stampa e catodo

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Per oltre 30 anni, accanto ad una produzione editoriale ricca e continua (compresa l’edizione annuale di un’“agenda” che recava il suo nome), è stata personaggio televisivo dal candore, dal sorriso e dall’umiltà pienamente conforme all’abito indossato. Sabato scorso, a Caronno Varesino (provincia di Varese) dove si era ritirata da qualche tempo, è deceduta Martina Consolaro, meglio nota come “suor Germana”, figura diventata celebre come “la cuoca di Dio” per le pubblicazioni di ricette in vari volumi e per l’impatto mediatico in trasmissioni televisive dal notevole consenso (tra queste “Mi manda Lubrano”; “I fatti vostri”, “Festival di Sanremo” e “Forum” sulle principali emittenti italiane). L’esordio nel 1983, quando suor Germana aveva ormai 45 anni e da 26 si era consacrata alla vita religiosa, con “Quando cucinano gli angeli”; da qui in poi, pur accusando l’autrice non infrequenti problemi di salute, un libro ogni anno e mezzo circa e varie collaborazioni anche sulla stampa cartacea (tra queste, alla rivista “Famiglia cristiana”). Domani, martedì 10 marzo, le esequie in forma ristretta per le note limitazioni imposte.

Basket / Scelta di coerenza, salta il torneo internazionale “Under 18”

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Prima la salute, prima le garanzie di sicurezza. Una scelta di responsabilità, e per di più resa nota con largo anticipo rispetto alla data di svolgimento della manifestazione, quella assunta da Fabrizio Pizio e dai membri del Comitato direttivo del “Torneo internazionale Basketimout”, evento cestistico riservato agli “Under 18” e la cui nona edizione era programmata tra venerdì 10 e lunedì 13 aprile. Il motivo, quello ormai noto ed alla base dell’annullamento di vari appuntamenti culturali e sportivi, vale a dire il rischio epidemico da “Coronavirus”: “L’incertezza sull’evolversi della situazione non ci permette di garantire il regolare svolgimento della manifesstazione, hanno priorità la salute ed il benessere degli atleti e di tutti gli appassionati di basket”. Rammarico inevitabile e persino a razione doppia, dovendosi considerare lo sforzo compiuto dai promotori anche nel dare nuova “profondità” al “Basketimout” con l’incremento dei partecipanti ad otto compagini (Manresa, Pamukspor Istanbul, Nazionale svizzera, Fortitudo Bologna, Dynamic Belgrado, Next step academy, TicinoSelection e Legnano). La prospettiva, a questo punto, si dilata sul 2021: ancora edizione numero nove, sempre durante le festività pasquali, e a Dio piacendo senza che di traverso si infili un acronimo seguito da due cifre.

Risorse concentrate, rivoluzione (a tempo) per la sanità cantonale

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C’è un Ticino da salvaguardare, nel tempo coronavirale, in termini di efficienza dei servizi. Nell’industria, nella scuola, negli ospedali; e su quest’ultimo aspetto, “perché prioritaria è la funzionalità del sistema” proprio “mentre ci giungono notizie sulla sofferenza della pur eccellente sanità in Lombardia”, decisioni rilevanti ha annunciato nel tardo pomeriggio Raffaele De Rosa, consigliere di Stato con competenza sulla materia. Provvedimenti strutturali, quelli indicati e che sono immediatamente esecutivi, nel senso letterale del termine ossia in ragione del fatto che essi investono varie strutture:

sospese le unità di neonatologia e di ostetricia della “Carità” a Locarno, con trasferimento a Bellinzona;

sospese le unità di neonatologia e di ostetricia del “Beata Vergine” a Mendrisio, con trasferimento a Lugano;

urgenze in carico ai quattro nosocomi sotto ombrello dell’“Ente ospedaliero cantonale” ovvero “Beata Vergine” in Mendrisio, “La carità” in Locarno, “Civico” in Lugano e “San Giovanni” in Bellinzona, oltre che alla “Clinica luganese Moncucco” in Lugano ed alla “Clinica santa Chiara” in Locarno;

chiusura del servizio di Pronto soccorso all’“Italiano” di Lugano e nelle due unità esterne afferenti al “San Giovanni” di Bellinzona, ossia nelle sedi di Faido e di Acquarossa.

Principio ispiratore dell’intervento, come Raffaele De Rosa ha giustamente sottolineato, è la redistribuzione di risorse umane laddove esse meglio servono e serviranno, potendosi immaginare una crescita delle necessità ma nessuno essendo in grado di quantificare le esigenze in termini di letti “acuti”, di ricoveri e di allocazioni nei reparti di terapia intensiva. In altre parole, bisogna evitare ad ogni costo il collasso del sistema e, per meglio dire, è il caso di evitare financo di avvicinarsi ad una soglia di rischio. Gli interventi sono ovviamente da intendersi come “temporanei”, nel segno dell’“adattamento costante”, e soprattutto “a salvaguardia delle persone più anziane”.

Covid-19, la doppia morale di Roma: noi da voi sì, voi da noi no

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Gli svizzeri ed i residenti in Svizzera si guardino dall’entrare nella “zona arancione” cioè di passare la frontiera con Lombardia e Verbano-Cusio-Ossola; non sono graditi. Per contro, frontalieri liberamente “imposti” al Ticino, senza restrizione nel senso che basterà loro il portare con sé un documento (ed il permesso “G” vale per tutto, insieme con la carta d’identità). Tale la pretesa comunicata oggi in conversazione telefonica da Luigi Di Maio, ministro italiano con competenza sugli Affari esteri, all’omologo Ignazio Cassis, e da quest’ultimo trasmessa al collega Alain Berset, e da quest’ultimo posta a centro del dialogo con Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato ticinese che nel tardo pomeriggio ha infine parlato da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona (una conferenza-stampa era annunciata per il pomeriggio, poi per le ore 18.00, poi per le ore 18.20, effettivo inizio alle ore 18.45; procrastinazione, a quanto risulta, dovuta alla necessità di ultimi affinamenti per totale chiarezza). In pratica, secondo la tesi dell’autorità politica tricolore, “tutti i lavoratori possono continuare a spostarsi per l’esercizio dell’attività professionale (…) tra la Svizzera e l’Italia”, ma nello stesso tempo vengono emesse “severe restrizioni” e “di conseguenza si chiede agli svizzeri ed ai residenti in Svizzera di non recarsi nelle regioni interessate”, quali che siano le effettive necessità (relazioni di affari, in particolare, essendo fenomeno oggettivamente marginale e numericamente irrilevante il “frontalierato al contrario”). Si “chiede”, sta scritto; alla luce di prese di posizione ben presenti sulla stampa d’oltrefrontiera e caratterizzate dalla promessa di interventi drastici da parte delle forze dell’ordine, compresa la minaccia di arresto, siamo all’intimazione sparata a muso duro e con un riflettore puntato sugli occhi.

Sull’essere o no questa una calata di brache da parte elvetica, come al momento consta (e sia fatta chiarezza: sulle frontiere la pertinenza è federale, il Cantone voce non ha), molti discuteranno da qui a domani. Sul funzionamento e sull’efficienza del sistema di controllo di cui viene rivendicata la modalità, invece, si ha già contezza: ai valichi presidiati, nella migliore tra le migliore delle ipotesi, o formazione di colonne dalla lunghezza sesquipedale (in forza dei semplici tempi di ostensione dei documenti durante il transito ai punti di valico) o cedimento strutturale delle figure deputate al controllo (ed è accaduto stamane, come confermano testimoni, al valico di Lugano quartiere Gandria su Valsolda in provincia di Como; persone rispedite indietro, poi lo sblocco); ai valichi non presenziati, mistero dacché è del tutto improbabile che nel volgere di poche ore sia organizzato, attrezzato e dispiegato un dispositivo sufficiente per la copertura di oltre 20 varchi compresi quelli già sotto ordinaria gestione. Ma no: con una definizione che potrebbe ispirare ironia se la situazione non fosse seria, “le autorità italiane effettueranno controlli al fine di fare rispettare le decisioni prese dal loro Governo (ed) installeranno un sistema di monitoraggio alle frontiere della zona di sicurezza, compresa la frontiera nord, e questo per verificare che abbiano luogo solo gli spostamenti autorizzati”. Non solo: analoga strategia è stata concertata con la parte svizzera, a “modalità di impiego (che) saranno definite nelle prossime ore”; come precisato in conferenza-stampa a Bellinzona da Christian Vitta, alla Polcantonale è stato demandato il coordinamento del supporto per uomini e mezzi “qualora necessario”, e da qui dinamiche di attuazione con maggior numero di presidi “al fine di avere una visione di insieme sul transito dei frontalieri ed affinché il flusso sia rispettoso” delle disposizioni.

Di più: sui datori di lavoro svizzeri viene caricato l’obbligo di informare i collaboratori circa queste disposizioni. Precisazione sempre da Christian Vitta, ed anche qui si profila un motivo di contenzioso (collaborazione da parte italiana, su questo aspetto? Mmhhh): “Vietato l’afflusso di persone per ogni altro motivo che non sia quello professionale e lavorativo”. Eggià: tanto sanno a Roma circa i rapporti osmotici fra Lombardia e Vco da una parte e Ticino dall’altra che nell’impalcatura decretale di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio della Repubblica italiana, che si sono dimenticati di quanti, ad esempio, passano in Svizzera per studi post-obbligatori o universitari; tale aspetto sarebbe “in fase di definizione”, dicono da Bellinzona ma senza riscontro sull’altro fronte. Quanto ai permessi “G” in essere, come da aggiunta per voce dello stesso presidente dell’Esecutivo e di Raffaele De Rosa, consigliere di Stato con titolarità su sanità e socialità, alle aziende la raccomandazione di attuare lo “smart working” per quanto possibile e di far giungere sul posto di lavoro solo i frontalieri “strettamente necessari”. Frontiera aperta, infine, anche per il traffico merci; e, quindi, per quanti siano addetti al loro trasporto ed alla loro gestione, con rischio di “affaire à suivre”.

Grenzgänger im Graubünden: Ausbreitung von Covid-19 im Blick

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Die Bündner Behörden haben vom Dekret Kenntnis genommen, das die Regierung Italiens in der Nacht auf heute erlassen hat.

Die zuständigen Gremien des Teilstabs des Kantonalen Führungsstabs und das Gesundheitsamt Graubünden sind in engem Kontakt mit dem Bund, der Rhätischen Bahn RhB, dem Kanton Tessin und dem Grenzwachtkorps, um allfällige Auswirkungen auf Graubünden und die Grenzregionen zu klären.

Aktuell ist der Waren- und Personenverkehr, insbesondere für Grenzgänger, nicht eingeschränkt.

Der Lead für die Koordination der Massnahmen Corona zwischen der Schweiz und Italien obliegt dem Bundesamt für Gesundheit BAG.

Die Situation in Norditalien und allfällig erforderliche Massnahmen für Graubünden und die Bündner Südtäler werden durch die Behörden laufend neu beurteilt. Ebenso werden die Bündner Gemeinden laufend informiert.

Kriens (Kanton Luzern): Vermisst wird Ursula Schmid

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Vermisst wird seit Freitag, den 6. März, 11.00 Uhr, die 55-jährige Ursula Schmid. Ursula Schmid verliess zu Fuss ihren Wohnort in Kriens. Sie gab an, dass sie spazieren gehen werde. Die Vermisste ist seither nicht mehr an ihren Wohnort zurückgekehrt, Die Vermisste ist 172 cm gross und schlank. Sie trägt eine braune Jacke, dunkle Jeanshose, ein Stirnband oder eine rote Mütze.

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Covid-19, altri 13 casi in Ticino. Ma in cure intense il dato è stabile

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.09) In progressione lineare i casi di contagio da “Coronavirus” sul territorio del Canton Ticino: all’ultimo riscontro, reso noto nel pomeriggio di oggi e con evidenza alle ore 14.00, 58 i casi di positività al “test” contro i 45 di ieri (erano 33 venerdì, 19 ancora giovedì) sui 281 in tutta la Svizzera (due i decessi); 10 le persone in ospedale, quattro quelle in terapia intensiva. Come indica un portavoce dello Stato maggiore cantonale di condotta, l’incremento nel numero dei casi non ha per ora incidenza sul numero delle persone ricoverate nei reparti di cure intense, numero “che rimane stabile e limitato”. Sempre in servizio, sette giorni su sette e con copertura per oltre due terzi della giornata (ore 7.00-22.00), il numero telefonico gratuito 0800.144144 per informazioni sul “Coronavirus”, così come opera in fascia diurna (ore 8.00-18.00) il servizio a carattere federale.

Covid-19, Roma come Ponzio Pilato: «Frontalieri, andate pure in Ticino»

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Il Ticino si arrangi, per noi va bene così e quindi non ci sarà obiezione a che i frontalieri da Varese, da Como, dal Verbano-Cusio-Ossola e così via elencandosi tornino domani a fluire oltre ramina ed in altre aree elvetiche di confine. Con superno sprezzo del pericolo (altrui) giunge or ora da Roma la a lungo attesa “nota esplicativa” pertinente alla sorte dei circa 69’000 lavoratori in permesso “G”, tutti soggetti rimasti da iersera appesi ai mormorii ed alle omissioni per quanto concerne gli spostamenti al di fuori dei territori – l’intera Lombardia e 14 province (tra cui il Vco, per l’appunto) di altre regioni – blindati per decreto causa “Coronavirus”. Unilaterale e giuridicamente dubbia, la tesi imposta dalle autorità tricolori, ad avviso delle quali non sono vietati gli spostamenti per “comprovati motivi di lavoro”, sicché “i transfrontalieri potranno entrare nei territori interessati per raggiungere il posto di lavoro ed uscire dai territori per tornare a casa”. Non solo: laddove venissero fermati durante il viaggio su suolo italiano, ai frontalieri risulterebbe sufficiente la comprova del menzionato “motivo lavorativo dello spostamento”, e ciò “con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione” (ergo, un’autocertificazione, scritta o persino verbale) da rendersi facoltativamente “alle forze di polizia”. In tempi di raccomandazioni continue alla pulizia personale ed al frequente lavaggio degli organi prensili siti all’estremità distale degli arti superiori, un esempio magistrale di abluzione delle mani in stile Ponzio Pilato. In immagine, Ponzio Pilato nella rappresentazione del senese Duccio di Buoninsegna.

Bastardi inside / Opportunità di lavoro offresi. All’imprenditore

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In caso di blocco totale degli ingressi dei frontalieri a causa del “Coronavirus”, nel Sopraceneri centrooccidentale accadrà qualcosa di inaudito. Per il primo giorno in 58 anni, infatti, un noto imprenditore sarà costretto a lavorare.

Situationsbericht zur epidemiologischen Lage in der Schweiz und im Fürstentum Liechtenstein Stand

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Die Anzahl Erkrankungsfälle von COVID-19 nimmt in der Schweiz zu. Ein erster Fall trat auch im Fürstentum Liechtenstein auf. Aktueller Stand sind 332 positiv getestete Fälle in der Schweiz und im Fürstentum Liechtenstein. Davon sind 281 Fälle bestätigt und bei 51 Fällen liegt ein erstes positives Resultat vor, Bestätigung ausstehend. Bisher trat ein durch COVID-19 verursachter Todesfall in der Schweiz auf. Zeitlicher Verlauf In der folgenden Grafik finden Sie eine epidemische Kurve mit den Fallzahlen für die positiv getesteten Fälle. Die Zahlen für das heutige Datum beziehen sich auf Meldungen, die bis heute früh am BAG eingetroffen sind. Daher können die Daten in diesem Bericht von den Fallzahlen, die in den Kantonen kommuniziert werden, abweichen. Abbildung 1:

Fallzahlen seit Einführung der Meldepflicht für COVID-19 in der Schweiz und Fürstentum Liechtenstein 2/3 Alters- und Geschlechtsverteilung Die Altersspanne für die bisher positiv getesteten Fälle beträgt 0 bis 89 Jahre, im Median 46 Jahre, das heisst 50% der Fälle waren jünger, 50% älter als 46 Jahre. 54% der Fälle waren Männer, 46% Frauen. In der folgenden Grafik sehen Sie die Altersverteilung nach Geschlecht. Abbildung 2:

Alters- und Geschlechtsverteilung der Anzahl COVID-19 Fälle seit Einführung der Meldepflicht in der Schweiz und Fürstentum Liechtenstein Kantonale Verteilung Aus 20 der 26 Kantone der Schweiz und dem Fürstentum Liechtenstein wurden bis jetzt Fälle gemeldet. Zu den kantonalen Fällen zählen auch einzelne Fälle ohne ständigen Wohnsitz in den jeweiligen Kantonen. Im Folgenden sehen Sie eine Karte der Schweiz und dem Fürstentum Liechtenstein. Sie zeigt die Verteilung der Anzahl Fälle nach Kanton:

“Coronavirus”, Lega in trincea: «Confine chiuso salvi i casi di rigore»

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Sull’onda delle decisioni assunte nella notte a Roma circa la lotta al contagio da “Coronavirus” (vedasi il resoconto in altra parte del giornale), e nell’attesa di chiarimenti – è attesa una “nota esplicativa” – in ragione della palese “zona grigia” lasciata dal decreto del presidente italiano del Consiglio, prime prese di posizione al di qua della ramina con riferimento ovvio e primario alla situazione dei frontalieri dalle province lombarde e piemontesi. In ampia articolazione la nota-stampa di fonte Lega dei Ticinesi, tra “solidarietà ai territori ed alle persone colpite” e condanna dell’incertezza cui il testo del provvedimento sta condannando autorità cantonali, autorità federali, operatori di sicurezza al confine e cittadini stessi; al momento – dicono da via Monte Boglia in Lugano – non sussiste infatti chiarezza sulle modalità attuative, da parte dell’autorità centrale tricolore, di tale decreto per quanto riguarda i frontalieri, ovvero “se anche a loro verrà impedito di uscire (dalla Lombardia e dal Verbano-Cusio-Ossola e dalle altre aree sottoposte a quarantena forzata, ndr) per venire a lavorare in Svizzera”. Ma qualora un intervento mirato e specifico non avesse luogo? Qui, risposta secca: i confini sono da difendersi, ovvero da chiudersi, “in modo da tutelare la popolazione ticinese e svizzera, in particolar modo quella dei nostri anziani” (nella foto di Giovanni Vanacore-“Giornale del Ticino”, il valico a Chiasso-strada).

Si può, non si può, c’è di mezzo Schengen, ma Schengen viene in second’ordine rispetto alla salute pubblica? In casa Lega dei Ticinesi nessun dubbio: la situazione ha caratteri propri dell’emergenza, dunque sia attuato il blocco. Blocco, semmai, con uno scampolo di minima e marginale concessione, ossia permettendo l’accesso “ai soli frontalieri (che risultino, ndr) indispensabili per il funzionamento del nostro sistema sanitario”, mentre da fermarsi sarebbero tutti gli altri “e, in particolare, i 45’000 frontalieri (due terzi del totale) che lavorano nel terziario”; il che equivale a dire, per estratto dell’estratto, che indifferibile è il sigillare la frontiera, salvi i soli ed effettivi casi di rigore. Chiosa: “La situazione italiana è da tempo fuori controllo”, e l’avvenuta rilevazione in Ticino del maggior numero di contagi da “Coronavirus” è da ricondursi “evidentemente” alla “contiguità con la Lombardia e con il Verbano-Cusio-Ossola in regime di libera circolazione delle persone”; è dunque “tempo di decisioni coraggiose”, dacché in caso di mancata chiusura, provvedimento per il quale “ci aspettiamo dal Consiglio federale un doveroso gesto di responsabilità (…) (a tutela) dela salute dei cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili”, “nel giro di breve tempo il Ticino si troverà nella (medesima, ndr) condizione della Lombardia”.

Nach Hausbrand in Bözgen: Hausbewohner leicht verletzt, Katzen konnten sich nicht retten

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Wegen einer Fahrlässigkeit brach letzte Nacht in einem Wohnhaus auf dem Bözberg ein Brand aus. Dieser richtete grossen Schaden an. Der Bewohner wurde leicht verletzt. Betroffen war ein altes, jedoch renoviertes Bauernhaus im Weiler Altstalden in der Gemeinde Bözberg. Eine zufällig vorbeifahrende Automobilistin bemerkte am Samstag, 7. März 2020, um 23.15 Uhr die Flammen und alarmierte die Feuerwehr. Im Haus befand sich zu diesem Zeitpunkt der alleinige Bewohner, ein 88-jähriger Mann. Er konnte sich selbständig ins Freie retten.

Die mit einem Grossaufgebot ausgerückte Feuerwehr fand den Wohnbereich des Gebäudes in Vollbrand vor. Es gelang schliesslich, den Brand unter Kontrolle zu bringen und die weitere Ausbreitung auf den Rest des Gebäudes zu verhindern. Dennoch war das Wohnhaus nicht mehr zu retten. Es ist nicht mehr bewohnbar. Der Schaden am Gebäude ist gross.

Der Bewohner erlitt nach ersten Angaben keine schweren Verletzungen. Hingegen kamen seine beiden Katzen in den Flammen um.

Nach eigenen Angaben hatte der 88-Jährige vor dem Zubettgehen noch den Herd einheizen wollen. Dabei hatte er ein Benzin-/Ölgemisch in den Brennraum geschüttet. Dies führte zu einer Stichflamme, welche das Haus entzündete.

Capolinea a Camedo, “Centovallina” dimezzata in frontiera

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Blocco della circolazione di tutti i vettori internazionali sulla linea, con effetto immediato e sino a nuovo ordine. Mentre cioè ancora manca una disposizione attuativa da Roma, in materia di Covid-19, circa l’eventuale uscita di frontalieri verso il Ticino e mentre è ancora attesa una risolutiva presa di posizione da Berna, unilaterale decisione del gestore piemontese (la “Società subalpina di imprese ferroviarie”) per quanto riguarda la “Vigezzina-Centovallina”, servizio di collegamento su rotaia da Domodossola a Locarno via punto di confine a Re (Verbano-Cusio-Ossola) frazione Ponte Ribellasca su Centovalli (Canton Ticino) frazione Camedo: sospese le corse, servizio di fatto spezzato in due e senza possibilità di raccordo (a meno di transito pedonale qualora esso sia consentito da quanti sono in presidio alla frontiera, il che non è dato). La copertura del servizio in Ticino è confermata su tutti i convogli già con destinazione solo regionale (da Locarno al confine) e, in aggiunta, con alcune corse già “dirette” ovvero in limitazione territoriale (non Locarno-Domodossola o Domodossola-Locarno, ma Locarno-Camedo e Camedo-Locarno), nel pomeriggio ancora alle ore 17.47 da Locarno ed alle ore 18.40 da Camedo.

“Da Oriente viene la luce del sole”, due presentazioni in otto giorni

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In conferma, al momento e fatte salve decisioni diverse da qui alle prossime 48 ore, la presentazione del volume “Da Oriente viene la luce del sole”, appuntamento in calendario per martedì 10 marzo alla sala conferenze della Bibliocantonale di Locarno (via Cappuccini 12). Lo studio, realizzato da Tobia Bernardi – docente al Liceo cantonale in Mendrisio – con riferimento alla storia del “Partito operaio e contadino ticinese”, poi “Partito del lavoro”, infine Partito comunista – sino al 1959, sarà introdotto dallo storico Pasquale Genasci. Inizio ore 18.00, ingresso libero, valgono le prescrizioni sul numero massimo di partecipanti all’evento. Analogo incontro è in calendario per martedì 17 marzo, sempre con inizio alle ore 18.00, alla “Filanda” di Mendrisio (via Industria 5). In immagine, lo storico Pasquale Genasci.

Comunali 2020 / “La nuova Avegno-Gordevio”, presentazione annullata

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Niente presentazione ufficiale oggi, causa restrizioni da provvedimenti anti-“Coronavirus”, per i candidati della lista “La nuova Avegno-Gordevio” in corsa alle Comunali del mese prossimo. Nel programma dell’evento figuravano l’incontro con la cittadinanza, una risottata e l’illustrazione dei temi “forti” in vista della prossima legislatura. Sempre in forza delle disposizioni delì’autorità costituita, non è prevista una data di recupero. In immagine, il gruppo dei candidati della “Nuova Avegno-Gordevio”.

Gran Consiglio, sessione da “speed dating”. Faro sulle opere viarie

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Seduta granconsiliare liofilizzata ovvero a tappe forzate (un solo giorno anziché i previsti tre giorni, e ciò per congrua e ragionata decisione funzionale alla crisi sanitaria da “Coronavirus”) quella che resta fissata per domani, lunedì 9 marzo, in un Palazzo delle Orsoline “blindato” (pubblico non ammesso, limitazioni negli accessi al solo personale ed alla stampa). Fra i temi all’ordine del giorno rientra la modifica parziale alla Legge sulla scuola, con riferimento all’insegnamento privato, su doppio rapporto. Imponente lo stanziamento (165 milioni di franchi tra crediti e crediti-quadro) per opere viarie nel quadriennio 2020-2023: pavimentazioni e bordature, 100 milioni di franchi; rifacimento e risanamento di manufatti, 28; interventi minori su manufatti, 10; interventi di miglioria stradale in materia di sicurezza nei centri abitati e fuori dai centri abitati, 14; manutenzione degli impianti elettromeccanici e della segnaletica, 2.5 milioni; opere di protezione e di premunizione dai pericoli naturali, nove; conservazione delle piste ciclabili, 1.5. Sempre sul fronte finanziario, alla firma 1’400’000 franchi quali credito-quadro d’investimenti e 710’000 franchi quale credito di gestione per l’attuazione del Piano di utilizzazione cantonale del “Parco Gole della Breggia” nel periodo 2020-2024. Rilevante inoltre l’elezione dei pretori, dei pretori aggiunti e del presidente della Pretura penale per il periodo compreso fra lunedì 1.o giugno 2020 e venerdì 31 maggio 2030. Scontato il “via libera” all’integrazione dell’“Istituto cantonale di patologia-Icp” nell’“Ente ospedaliero cantonale-Eoc”.

“Festival” jazz a Chiasso, la “tre giorni” slitta a nuova data

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Ufficializzato il differimento del “Festival di cultura e musica jazz-Brasserie”, edizione numero 23, già in programma per giovedì 12, venerdì 13 e sabato 14 marzo a Chiasso. La notizia è stata comunicata dalla direzione del “Centro culturale Chiasso” nel contesto della riformulazione del calendario di attività a causa dei noti problemi sanitari legati alla diffusione del Covid-19. Per il momento vale un rinvio “sine die”; possibile tuttavia la ricollocazione del “festival”, con qualche modifica anche nell’offerta, a cavallo tra fine estate ed inizio autunno o più probabilmente in autunno.

Mendrisio, niente anteprima per “Non sono più Cappuccetto rosso”

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Annullata stamane la proiezione – in anteprima – del cortometraggio “Non sono più Cappuccetto rosso”, appuntamento già in programma per le ore 17.30 di oggi, domenica 8 marzo, al “Teatro Plaza”. La comunicazione è stata data dagli organizzatori in ragione del rischio epidemico da Covid-19.

Covid-19, Lombardia blindata. Sui frontalieri un’irritante “pochade”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 3.48) Provvedimento epocale e draconiano – la blindatura dell’intera Lombardia, nessuno esce e nessuno entra fatte salve comprovate e inderogabili esigenze, a causa dei rischi da diffusione del “Coronavirus” – quello annunciato intorno alle ore 2.20 di oggi, domenica 8 marzo, con decreto in firma di Giuseppe Conte (nella foto), presidente del Consiglio della Repubblica italiana. Il testo, anticipato in forma di bozza da un quotidiano (secondo Giuseppe Conte, un “infortunio inaccettabile”; resta il sospetto sull’intenzionalità dell’atto da parte di qualcuno che sui contenuti dell’intervento non era propriamente concorde), è ancora da limarsi e dunque farà fede – “Troverete qualche differenza rispetto alla bozza” – una nuova versione; non chiaro quanto essa risponderà alle obiezioni poste, ad esempio ed in rappresentanza di territori governati con maggioranze di segno politico opposto, da Attilio Fontana presidente della Regione Lombardia e da Stefano Bonaccini suo omologo per la Regione Emilia-Romagna. Insieme con la Lombardia, infatti, in “zona rossa” (espressione che Giuseppe Conte pretende non sia usata; parlano tuttavia i fatti) entrano 14 realtà provinciali – erano 11 nella bozza – di cui tre venete (Venezia, Treviso e Padova), una marchigiana (Pesaro-Urbino), cinque emiliano-romagnole (Piacenza, Parma, Reggio nell’Emilia, Modena e Rimini) e cinque piemontesi. Qui la modifica sostanziale: ad Alessandria ed Asti sono state aggiunte Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.

Nel giro di vite figurano l’estensione della chiusura degli istituti scolastici università comprese (sino a venerdì 3 aprile. Tale ipotesi era già circolata giorni addietro, ma fonti dell’Esecutivo l’avevano bollata con la trita classificazione tra le “fake news”) e la chiusura forzosa di discoteche, scuole di ballo, sale giochi ed altri luoghi di incontro; niente cerimonie civili, niente cerimonie religiose, esequie in forma di mero congedo. Per quanto riguarda gli spostamenti, e qui l’incertezza prende corpo, ammesse solo “indifferibili esigenze lavorative o emergenze”. Da verificarsi se tale espressione o tale intento comparirà anche nel documento definitivo sulla “Gazzetta ufficiale”, nel qual caso avrà trovato una ragione la “pochade” andata in scena sùbito dopo l’uscita della bozza di decreto: colonna sonora dominata da note isteriche, a centinaia le persone riversatesi nelle stazioni ferroviarie con l’intento di abbandonare la Lombardia, ingolfati dalle chiamate i centralini dei servizi di assistenza sul tema del “Coronavirus” e degli enti preposti alla tutela della sicurezza, disdette di soggiorni nelle località turistiche da parte di quanti, dopo essere giunti sul posto, hanno temuto di non poter rientrare al domicilio per settimane e settimane. La “chiusura” è in sostanza ancorata a criteri sino ad ora applicati, su suolo italiano, solo a Vo’ Euganeo (provincia di Padova) e nell’area di 10 Comuni contigui (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia e Terranova dei Passerini) nel Lodigiano, località dei primi focolai ossia laddove proprio oggi, domenica 8 marzo, va a scadere la quarantena imposta per due settimane.

Resta, al momento, il mistero sulla sorte dei frontalieri che lunedì dovrebbero rientrare in Ticino dalla Lombardia: poche ore prima della conferenza-stampa notturna di Giuseppe Conte, possibilista si era dichiarato Giulio Gallera, assessore regionale lombardo, ad avviso del quale i lavoratori avrebbero avuto facoltà di raggiungere le sedi operative e di tornare, unico obbligo l’immediato rientro (con permanenza) a casa; di ben diverso avviso appare il portavoce dell’Esecutivo, che intende imporre controlli serrati da parte delle “forze di sicurezza” (testuale) al fine di evitare ogni abuso. L’applicazione letterale del concetto “Nessuno entra, nessuno esce, si passa solo per emergenze o per indifferibili esigenze lavorative” porterebbe infatti ad escludere qualunque transito ai valichi, presenziati o impresenziati, dalle province di Varese, Como e Sondrio; in più, con il “ritocco” dell’ultim’ora, fuori gioco è anche il Verbano-Cusio-Ossola. Linea completa quale cordone sanitario sui confini del Ticino, messaggio compreso e comprensibile; isolamento su tutto il fronte, idem; ma quei 69’000 frontalieri, al momento, rimangono merce non ritirata, e non per responsabilità elvetica. Da valutarsi poi la risposta di Berna e di Bellinzona: in caso di deroga per i frontalieri da parte italiana, nessuna obiezione o serrata per ragioni di salute pubblica?

Hockey amatori / Torneo ValleMaggia: Soladino kappaò, VeteraniAscona in finale

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Non vedremo il Soladino, dominatore della stagione regolare sul piede di 11 vittorie in 12 incontri e con un mostruoso saldo (84-28) tra goal realizzati e goal subiti, in finale al Torneo amatori ValleMaggia di hockey: nella serata di ieri, sabato 7 marzo, la candidata numero uno al titolo 2019-2020 è stata estromessa ad opera dei VeteraniAscona, impostisi per 4-3 con doppiette di Paolo “Pol” Angeloni e di Romano Schelldorfer, entrambi elementi che in carriera tra Prima e Terza lega viaggiavano alla media di oltre un punto e mezzo per incontro e che, alle rispettive incombenti età di 48 e 51 anni, sono riusciti a trascinare un drappello di giovanotti (media: 49 anni) all’atto conclusivo della manifestazione, terza volta in quattro edizioni del torneo, questa volta con ancor maggior soddisfazione per via di una “post-season” brillante dopo fase di qualificazione chiusa sulla parità (sei vittorie, sei sconfitte). Vero eroe di giornata, tuttavia, il portiere Sandro Schelldorfer, riflessi più ferini che felini, decisivo in situazioni estreme cioè quando il Soladino, presentatosi al gran completo, si è inevitabilmente prodotto nel “forcing”. Sabato prossimo, in partita secca, i verbanesi si troveranno ad affrontare un Maggia in tonitruanti condizioni di salute, come attesta il 12-1 inflitto nell’altra semifinale al Lokomotiv Centvài. In immagine, i giocatori dei VeteraniAscona durante la cena post-vittoria sul Soladino.

Lugano, rinviato l’incontro su energia, clima e sviluppo sostenibile

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A data da destinarsi, causa rischi epidemici da “Coronavirus”, il rinvio della serata “Energia, clima e sviluppo sostenibile” che anche su queste pagine era stata annunciata per lunedì 9 marzo al “Campus Usi” di Lugano. All’appuntamento, situato nel progetto di istituto “Sale in zucca” del Liceo cantonale Lugano-1 ed organizzato in collaborazione con i responsabili dell’“Istituto di economia politica-Idep” dell’ateneo ticinese e con i membri della “Società ticinese di scienze naturali”, erano previsti interventi di Marco Gaia (meteorologo), Marco Mazzotti (docente al “Poli” in Zurigo) e Massimo Filippini (docente all’Usi in Lugano ed al “Poli” in Zurigo).

Covid-19, 45 i contagiati in Ticino. In vigore le restrizioni cantonali

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Incremento sì, e vi sarebbe di che meravigliarsi in caso contrario, ché gli effetti del fenomeno epidemico si manifestano – cosa ormai acclarata – a distanza di giorni dal momento in cui il virus viene contratto. Nessuna sorpresa, oggi, nell’apprendere che sono saliti a 45 (da 33 del giorno precedente, e da 19 di avant’ieri) i soggetti positivi al “test” per il Covid-19, come riferiscono fonti dello Stato maggiore cantonale di condotta. Nessuna indicazione viene fornita circa le modalità del contagio, sicché è da ipotizzarsi un riscontro della presenza del virus in ragione dell’indagine condotta nel contesto familiare (e/o professionale) di persone già sotto cura. Quanto alle prescrizioni, con decorrenza dalle ore 0.01 di oggi i provvedimenti restrittivi imposti dall’autorità politica cantonale (fra i principali: numero limitato di presenze a manifestazioni ed eventi; orari ridotti per le visite a pazienti in ospedali, cliniche ed altre strutture comunitarie; disposizioni specifiche ai responsabili dei servizi di assistenza e di cura a domicilio); nessuna decisione investe invece il sistema scolastico ed i trasporti pubblici (in ispecie quelli su rotaia). Sempre in servizio, sette giorni su sette e con copertura per oltre due terzi della giornata (ore 7.00-22.00), il numero telefonico gratuito 0800.144144 per informazioni sul “Coronavirus”, così come opera in fascia diurna (ore 8.00-18.00) il servizio a carattere federale.

Colpo di stiletto / Limite di partecipanti, lì il rischio è scarso…

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Secondo le ormai note ed ultime norme anti-Covid19 giunte da Bellinzona, vietate da oggi e sino a nuovo ordine le manifestazioni in cui si ipotizzi la presenza di più di 150 persone. Ciò ricade anche sulle celebrazioni liturgiche della Chiesa cattolica, laddove monsignor Valerio Lazzeri, vescovo di Lugano, aveva già in buona parte anticipato tali scelte drastiche. Del resto, non è che il problema propriamente sussista: con totale sincerità, ma a quante sante Messe càpita di trovare almeno 147 fedeli più celebrante, lettore ed organista, ed a quante invece si campa a quattro banchi occupati su un lato ed a tre sull’altro? Eh, averne…

A2: tamponamento al Ceneri, feriti due adulti ed una minorenne

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.16) Tre persone – una delle quali minorenne – ferite in modo grave quale esito della collisione tra due vetture, intorno alle ore 11.45, lungo la A2 direzione nord, in corrispondenza dello svincolo per Monteceneri frazione Rivera. Come da ricostruzione di fonte Polcantonale, uno dei mezzi – alla guida una 43enne residente in Italia e di nazionalità non resa nota – è andato ad urtare con lo spigolo anteriore destro l’altra auto in quel momento ferma sulla corsia di emergenza; a causa dell’impatto, il secondo veicolo – a fianco del quale si trovava il conducente, un 26enne abitante nel Luganese – è stato sospinto verso l’esterno; sul contraccolpo, il 26enne è stato sbalzato oltre il guidovia ed è ricaduto pesantemente sul terreno. L’altra vettura si è arrestata a breve distanza, dopo carambola, con le ruote all’aria ed occupando gran parte della carreggiata. Sul posto unità della Polcantonale; soccorsi a cura degli operatori della “Croce verde” di Lugano; la 43enne, la sua passeggera ed il 26enne sono stati trasferiti d’urgenza in ospedale; una corsia per lungo tratto della A2 è stata chiusa per breve tempo in funzione delle necessità di rilevamento e dello sgombero del campo stradale.

Rifiorisce il cuore archeologico di Harta. E l’impronta è di un luganese

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Rilevamento dell’assetto urbano e parzialmente conurbato su una superficie di 700 ettari circa, verifica e mappatura dei danni riscontrati, censimento dei frammenti di manufatti e statue prima della loro messa in sicurezza, e varie scoperte, una delle quali clamorosa. Imponente l’opera svolta nel mese di febbraio ad Al-Hadr – l’antica Harta di fondazione seleucide nel terzo secolo avanti Cristo, indi centro religioso dei Parti, storica realtà di frontiera con la civiltà romana, al totale decadimento nel 240 dopo Cristo sull’assalto dell’esercito del Secondo impero persiano – dai membri di una spedizione coordinata dall’archeologo luganese Stefano Campana, 50 anni nel novembre prossimo, docente all’Uni Siena, in progetto sostenuto con risorse finanziarie della ginevrina “Fondazione Aliph”; centrato dunque, a tappe forzate per ragioni di tempo, l’obiettivo primario ossia un riscontro della devastazione (e del salvabile) nell’area che fra la metà del 2014 e l’aprile del 2017 fu occupata da miliziani dell’Isis e da questi “condannata a morte” così come era accaduto per la non lontana Ninive, diventando cioè i templi, le statue e le architetture monumentali “in genere” un semplice bersaglio per le esercitazioni militari. Rovine su rovine, ma non solo: quegli atti di distruzione divennero un emblema della furia iconoclastica dei terroristi sotto le bandiere Isis, i cannoneggiamenti delle opere e l’abbattimento dei manufatti vennero registrati e trasmessi in tutto il mondo a scopo di messaggio intimidatorio e di disprezzo per la cultura.

Insieme con Stefano Campana e con il collega Massimo Vidale (Uni Padova), sul terreno, all’opera una squadra di architetti e di archeologi operanti sotto egida dell’“Associazione internazionale studi del Mediterraneo e dell’Oriente-Ismeo” in Roma; l’accesso all’area – una prima assoluta per spedizioni archeologiche dopo la sconfitta del sedicente “Stato islamico” – è stato garantito per tramite dell’iraqeno “State board of antiquities and heritage”. Molto il lavoro “ordinario” – rilevazione, riscontro, attestazione, catalogazione – nella straordinarietà dell’intervento; entusiasmante, e questo non era di certo in programma anche se figurava tra gli auspici fors’anche estremi, l’individuazione di frammenti delle due grandi teste fatte a pezzi proprio dai fanatici islamisti. E qui la sorpresa delle sorprese: i frammenti più grandi, come riferiscono fonti in nome della spedizione, si incastrano quasi alla perfezione, il che comporta valide prospettive nella fase di restauro e la possibilità, un giorno, di procedere alla ricollocazione delle sculture nelle posizioni originali. Ipotesi ambiziosa, e che sarà ben da ponderarsi – ma è un ragionamento da formularsi a bocce ferme – quale alternativa al trasferimento dei materiali “sensibili” in luogo idoneo e protetto: ieri fu l’Isis, domani chissà.

Nella foto, i membri della squadra di ricercatori, archeologi ed architetti; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Coronavirus in der Schweiz: 228 bestätigte Ansteckungen

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Update vom 7. März 2020, 12.00 Uhr: Bestätigte Ansteckungen: 228 Personen Alle Erkrankten sind isoliert. Die Gesundheitsbehörden benachrichtigen enge Kontaktpersonen.

Meldungen zu Erkrankungen: aus den Kantonen Aargau, Appenzell Ausserrhoden, Baselland, Basel-Stadt, Bern, Freiburg, Genf, Graubünden, Jura, Luzern, Neuenburg, St. Gallen, Schwyz, Solothurn, Tessin, Thurgau, Waadt, Wallis, Zug, Zürich sowie aus dem Fürstentum Liechtenstein

Negativ getestet mit Verdacht auf das neue Coronavirus (alle Laboratorien zusammengenommen): mehr als 3500 Personen

Mehrere Personen sind in Quarantäne. Sie müssen in ihrer Wohnung bleiben und den Kontakt zu anderen vermeiden.

Migros ruft “Terrasuisse Vollkorn Landbrot” 400 Gramm wegen Fremdkörpern zurück

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Die Migros ruft das “Terrasuisse Vollkorn Landbrot” 400 Gramm zurück.
Im erwähnten Produkt können sich spitze Fremdkörper befinden. Kundinnen und Kunden werden gebeten, das betreffende Brot nicht zu konsumieren. Die Produkte
waren in der Genossenschaft Migros Zürich (Glarus, Zürich, Schwyz) und Migros
Ostschweiz (Schaffhausen, Thurgau, Graubünden, St. Gallen, Fürstentum
Liechtenstein) erhältlich. Alle anderen Genossenschaften sind nicht betroffen.
Vom Rückruf betroffen ist folgendes Produkt:
Name: «Terrasuisse Vollkorn-Landbrot» 400g
Artikelnummer: 1114.869.005 und 1114.869.004.90
Verkaufsdatum: 4. März, 5. März, 6. März 2020
Verkaufsgebiet: Glarus, Zürich, Schwyz, Schaffhausen, Thurgau, Graubünden, St. Gallen
Fürstentum Liechtenstein
Verkaufspreis: 2.90 Franken
Beim Konsum der betreffenden Produkte ist eine Verletzungsgefahr nicht auszuschliessen.
Die Produkte waren in der Genossenschaft Migros Zürich (Glarus, Zürich, Schwyz) und
Migros Ostschweiz (Schafhausen, Thurgau, Graubünden, St. Gallen, Fürstentum
Liechtenstein) erhältlich. Alle anderen Genossenschaften sind nicht betroffen.
Kunden, die die betroffenen Produkte zuhause haben, können dieses zurückbringen und
erhalten den Verkaufspreis zurückerstattet.

Coronavirus: Verstärkter Schutz besonders gefährdeter Personen und Evaluation der wirtschaftlichen Auswirkungen

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Angesichts der weiteren Ausbreitung des Coronavirus hat der Bundesrat an seiner Sitzung vom 6. März die Strategie angepasst und den Schutz besonders gefährdeter Personen ins Zentrum gerückt. Das Bundesamt für Gesundheit hat zu diesem Zweck Empfehlungen für die Arbeitswelt erlassen, die der Bund als Arbeitgeber umsetzen wird. Der Bundesrat hat sich zudem mit den wirtschaftlichen Auswirkungen der Epidemie befasst und prüft Massnahmen zur deren Abfederung.

Die Zahl der Menschen, die sich mit dem Coronavirus angesteckt haben nimmt weltweit weiter zu, ebenso die Zahl der Todesfälle. Auch in der Schweiz steigt die Zahl der Ansteckungen, eine Person ist an den Folgen der Viruserkrankung gestorben. Die Zahl der Fälle dürfte weiter steigen.

Weiterentwicklung der Strategie
Hauptziel im Kampf gegen die Ausbreitung des Coronavirus war bisher, infizierte Personen frühzeitig zu entdecken und zu behandeln, Übertragungsketten zu eruieren und weitere Übertragungen zu verhindern. Weil es bei Massenveranstaltungen zu vielen Ansteckungen kommen kann, die später nicht mehr rückverfolgt werden können, hat der er Bundesrat am 28. Februar ein Verbot von Veranstaltungen mit mehr als 1000 Personen bis am 15. März erlassen. Über die Verlängerung des Verbots entscheidet der Bundesrat in seiner Sitzung vom 13. März. Wird das Verbot verlängert, prüft das Eidgenössische Departement für Wirtschaft, Bildung und Forschung WBF in Absprache mit dem Eidgenössischen Departement des Innern EDI bis am 20. März Begleitmassnahmen zur Abfederung der wirtschaftlichen Folgen.

Die Rückverfolgung der Ansteckungen wird so lange wie möglich weitergeführt. Gleichzeitig entwickelt der Bundesrat die Strategie zur Bekämpfung der Epidemie weiter. Mit neuen Empfehlungen für die Arbeitswelt und an die Bevölkerung soll eine grössere Ausbreitung verhindert oder verlangsamt werden. Dabei rückt der Schutz der Gesundheit von besonders gefährdeten Personen ins Zentrum. Ziel ist schwere Erkrankungsfälle und Todesfälle sowie eine Überlastung der Gesundheitseinrichtungen zu verhindern.

Besonders gefährdet sind Personen ab 65 Jahren und Personen mit bestimmten Grunderkrankungen, insbesondere chronischen Atemwegserkrankungen, Bluthochdruck, Diabetes, geschwächtem Immunsystem, Herz-Kreislauf-Erkrankungen und Krebs. Bei diesen Personen besteht ein erhöhtes Risiko, dass die Krankheit schwer verläuft. Dagegen ist die Rate an schweren Fällen bei gesunden Personen unter 60 Jahren gering.

Wirtschaftliche Auswirkungen
Der Bundesrat ist sich bewusst, dass das Coronavirus und die Massnahmen dagegen Auswirkungen auf die Arbeitswelt sowie auf das öffentliche Leben in der Schweiz haben. Der Bundesrat prüft einen möglichen Ausgleich von allfälligen Härtefällen. Das WBF führt auf verschiedenen Ebenen Gespräche mit Vertretern der Kantone, der Wirtschaft und der Sozialpartner. Das SECO nimmt die Steuerung von Fragen zu wirtschaftlichen Belangen wahr und koordiniert die unterschiedlichen Kontakte.

Das WBF hat am 5. März zusammen mit Vertretern der Kantone, Sozialpartner und Wirtschaftsdachverbänden einen runden Tisch einberufen. Dabei wurde beschlossen, dass laufend diverse Massnahmen mit allen beteiligten Akteuren analysiert werden. So soll zum Beispiel rasch geprüft werden, wie Kurzarbeitsentschädigungen unbürokratisch vereinfacht werden können.

Ausserdem beruft das WBF eine departementsübergreifende, fachtechnische Arbeitsgruppe ein. Deren Ziel wird die Beobachtung der wirtschaftlichen Auswirkungen des Coronavirus sein, das Erörtern des möglichen Handlungsbedarfs von Seiten des Bundes und die Koordination von allfälligen weiteren Arbeiten.

Zudem haben sich am 4. März 2020 SECO, BASPO und BAK darauf verständigt, Anliegen und Fragen aus dem Bereich von Veranstaltungen und Events gemeinsam zu prüfen. Am 17. März wird die aktualisierte Konjunkturprognose publiziert. Im Zuge der Prognoseerstellung entwickelt das SECO Szenarien der Wirtschaftsentwicklung. Sie sollen helfen, die möglichen ökonomischen Auswirkungen des Coronavirus auf die Schweiz abzuschätzen.

Organisation von Generalversammlungen
Bezüglich der Durchführung von Generalversammlungen weist der Bundesrat auf die bestehende Möglichkeit des Aktionärs hin, sich an der GV vertreten zu lassen, insbesondere durch den unabhängigen Stimmrechtsvertreter und den Organvertreter. Betroffene Unternehmen sollen ihren Aktionären entsprechend empfehlen, sich an der GV vertreten zu lassen, um so die Zahl der Teilnehmer zu reduzieren. Der Bundesrat weist ausserdem darauf hin, dass eine GV auch verschoben werden kann; bei der sechsmonatigen Frist zur Durchführung einer GV handelt es sich einzig um eine Ordnungsfrist. Auch Beschlüsse, die an einer verspätet durchgeführten GV gefasst werden, sind gültig.

Unterstützung durch Assistenzdienst der Armee
Der Bundesrat hat vorsorglich entschieden, den Kantonen bei Bedarf den Assistenzdienst der Armee zur Verfügung zu stellen, etwa um die zivilen Spitaleinrichtungen zu unterstützen. Die Einsatzverantwortung liegt bei den zivilen Behörden. Diese erteilen in Absprache mit dem VBS den Auftrag. Falls der Assistenzdienst die Dauer von drei Wochen übersteigt, wird der Bundesrat dem Parlament eine entsprechende Botschaft vorlegen. Im Rahmen dieses Dienstes werden dem Kanton Tessin aktuell zwei Ambulanzen zur Verfügung gestellt.

Internationale Unterstützung
Die Schweiz unterstützt die Bekämpfung des Coronavirus’ auf internationaler Ebene mit insgesamt neun Millionen Franken, davon fünf Millionen für die Forschung und vier Millionen für internationale Gesundheitsorganisationen.

Pianto infantile, a Chiasso un corso della “Croce rossa Ticino”

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Il pianto, nel bambino, è una tra le modalità di comunicazione per esprimere disagi e bisogni: importante, quindi, il saper riconoscere segni e messaggi. Al porsi in atteggiamento di ascolto consapevole è dedicato il prossimo seminario breve della “Croce rossa Ticino-Settore corsi”, appuntamento concentrato nella sola giornata di sabato 14 marzo con una sorta di “full immersion” (ore 9.00-12.00 ed ore 13.00-17.00) nella sede di corso San Gottardo 70 a Chiasso. Per informazioni e modalità di iscrizione inviare una “e-mail” all’indirizzo info@crs-corsiti.ch.

“Museo Vela” a Mendrisio, “finissage” a programma ridotto

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Programma ridimensionato all’ultimo istante, causa problemi familiari occorsi alla pianista Kazue Ono che nell’occasione avrebbe dovuto accompagnare il soprano Chikako Fukami Thomsen, per l’evento con cui domani, domenica 8 marzo, al “Museo Vincenzo Vela” di Mendrisio quartiere Ligornetto, viene condotta al “finissage” la mostra “Giappone. L’arte nel quotidiano”. Annullati quindi sia il concerto delle ore 11.00 sia gli interventi calligrafici della stessa Chikako Fukami Thomsen. Resta invariato, per contro, il programma pomeridiano: alle ore 15.30, per la regìa di Cinzia Morandi e nell’interpretazione di Viviana Gysin (attrice) e di Irene Zucchinelli (musicista), lo spettacolo dal titolo “Monogatari, storie di pioggia”, in firma del “Teatro Pan”; prezzi popolari. In immagine, una scena dello spettacolo “Monogatari”,

“Testinscena”, ultima chiamata: a scadenza il bando di concorso

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A scadenza domenica 22 marzo, su proroga – di una settimana – decisa ieri in ragione dei noti problemi di sanità pubblica, il bando per la partecipazione al concorso per progetti drammaturgici denominato “Testinscena” e promosso sotto auspici della “Fondazione Claudia Lombardi per il teatro”. Facoltà di partecipazione riservata alle sole giovani compagnie professionistiche, quarta edizione (nell’ultima il successo andò alla compagnia milanese “Domesticalchimia” per “Sonnambuli-Il vuoto di te, il vuoto del mio cuore”); al vincitore un premio in denaro, l’accompagnamento di un “tutor” per la regìa o per la drammaturgia durante la fase di elaborazione dello spettacolo, la residenza artistica per due settimane al “Campo teatrale” di Milano, un sostegno distributivo con due debutti e sei repliche, infine il contributo in colonna sonora per la produzione teatrale. Dalle selezioni usciranno cinque finalisti, che saranno chiamati a presentare 15 minuti del progetto artistico, recitando una o più scene di fronte alla giuria e ad un pubblico selezionato e, in un secondo tempo, a sostenere 20 minuti di colloquio motivazionale con i membri della giuria. Atto conclusivo a fine maggio nella sede della fondazione (Lugano quartiere Figino frazione Càsoro). Iscrizioni gratuite sul sito InterNet www.fondazioneteatro.ch. In immagine, Claudia Lombardi, presidente dell’omonima fondazione.

Sulle acque del Ceresio il battesimo degli “Amici Navigazione regione laghi”

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Promuovere e divulgare conoscenze naturalistiche, scientifiche e culturali della regione dei laghi (Verbano e Ceresio); far rivalutare il patrimonio storico dell’attività di navigazione, anche con l’obiettivo – non necessariamente di lungo periodo – dell’istituzione di un apposito museo; favorire lo sviluppo del turismo e del traffico turistico, anche proponendo il trasporto passeggeri di linea via lago quale “alternativa sostenibile a strade e ferrovie”. Queste ed altre le finalità dell’“Associazione amici della Navigazione della regione dei laghi”, costituitasi ieri, venerdì 6 marzo, a bordo della motonave “Lugano” di proprietà della “Società Navigazione Lago di Lugano”; alla presidenza è stato chiamato Andreino Incerti, con Michele Foletti nel ruolo di vicepresidente e Carlo Maria Acquistapace, Paolo Grandi e Maurizio Tumbiolo quali membri della direzione. In immagine, i membri della direzione insieme con Agostino Ferrazzini (presidente della “Società Navigazione Lago di Lugano”) e con Marco Borradori (sindaco di Lugano).

Mendrisio, annullato l’evento sui percorsi professionali femminili

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Rinviato a data da destinarsi anche l’appuntamento fissato per martedì 10 marzo, sede il “Teatro dell’architettura” in Mendrisio, quale momento di lancio della campagna di sensibilizzazione “100 donne e 1’000 altre”, progetto cooperativo interregionale che mira a dare visibilità ai percorsi professionali femminili. Nell’occasione, sotto gli auspici dei vertici dell’“Università della Svizzera italiana” e dell’Uni Ginevra oltre che di altri atenei e di varie istituzioni svizzere e francesi, era prevista una serata aperta al pubblico sul tema “Forme, immagini e materia”, ospiti tre professioniste attive sul territorio ticinese in àmbiti quali architettura, arte ed ingegneria, con tavola rotonda affidata alla conduzione di Daniela Mondini, prorettrice dell’Usi.

Agno: limite agli accessi causa Covid-19, cancelli chiusi al “Temus”

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A questi numeri, signori, aperti non possiamo stare. Con rammarico (proprio) e con un “invito alla comprensione” (all’indirizzo dei clienti), la direzione del “Temus club” di Agno ha annunciato in serata di aver proceduto all’annullamento di tutte le serate in programma da qui e sino a nuova indicazione, ovvero sino al momento in cui sarà stato revocato il divieto di svolgere manifestazioni pubbliche e private con la prevedibile presenza di più di 150 persone – trattasi di uno fra i provvedimenti adottati ieri da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona – causa rischio di propagazione del “Coronavirus”. I cancelli del “Temus club” resteranno pertanto chiusi.

Ticino, stretta anti-Covid19. 33 i contagiati, le scuole restano aperte

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 20.56) Se il male aggredisce, aggredisci il male: è la linea di condotta del Governo ticinese, ed a ribadirlo – non in questi termini, ma il succo sta qui – è stato oggi Christian Vitta, presidente del Consiglio di Stato, ad avviso del quale la situazione determinata dalla diffusione del “Coronavirus” alias Covid-19 resta e si conferma “seria”, come da rilevazione statistica di giornata ovvero essendo passato da 19 a 33 (tra di loro, due persone ospiti di una struttura residenziale per anziani con sede in Chiasso; disposti accertamenti sull’intero complesso) il numero dei contagiati su suolo cantonale. Apprezzamento è stato espresso per l’impegno e per il senso di responsabilità manifestati dai singoli organizzatori di eventi, molti dei quali annullati o rinviati a nuova data nell’attesa di eventuali altre disposizioni. Disposizioni che nel frattempo si concretizzano in un altro giro di vite, come da sintesi seguente.

Manifestazioni – Con decorrenza da domani, sabato 7 marzo, e sino a tutta domenica 15 marzo, niente eventi pubblici e privati in cui sia prevista la presenza di oltre 150 persone, compresi coloro che non fanno parte del pubblico ovvero attori, musicisti, intrattenitori, membri dell’organizzazione e membri dello “staff”. Alle persone facenti parte dei cosiddetti “gruppi vulnerabili” (anziani e portatori di patologie in particolare) viene raccomandata “particolare prudenza” nella partecipazione ad eventi di ogni genere. Per informazioni, aggiornamenti e richieste di spiegazione vale sempre l’indirizzo “e-mail” covid@polca.ti.ch. Dal provvedimento sono esclusi i vettori (treni ed altri sistemi di trasporto pubblico) e gli istituti scolastici.

Ospedali ed altre strutture – Limitazioni vincolanti, sempre a partire dalle ore 0.01 di domani, sono state imposte dal medico cantonale con riferimento, in particolare, alle visite ai pazienti ed agli ospiti delle strutture sociosanitarie, con sbarramento indistinto ovvero valido – senza eccezione – per strutture ospedaliere acute, case per anziani, istituti per invalidi, cliniche di riabilitazione e cliniche psichiatriche. Nell’ordine:

  • non possono accedere persone che manifestino sintomi febbrili e/o tosse e/o raffreddore (in àmbito Eoc viene precisato “anche mal di gola ed altri disturbi respiratori acuti);
  • non possono accedere i minori di 16 anni;
  • la fascia temporale di visita viene limitata a due ore il giorno nelle strutture ospedaliere acute (in àmbito Eoc, dalle ore 16.00 alle ore 18.00) ed alle case per anziani ed a quattro ore il giorno nel caso di istituti per invalidi, cliniche psichiatriche e cliniche di riabilitazione;
  • le visite sono consentite solo nelle camere dei pazienti (vietato l’utilizzo degli spazi comuni – mense, bar, corridoi, vani di raccordo, et cetera – per gli incontri, così come la sosta in tali ambienti prima della visita e dopo la visita), e la durata di visita per singolo paziente è limitata a 30 minuti, con estensione a 60 minuti nel caso degli istituti per invalidi, delle cliniche psichiatriche e delle cliniche di riabilitazione
  • ridotta a due persone esterne per ciascuna visita e per ciascun paziente la facoltà massima di accesso contemporaneo; in ogni caso, nelle camere doppie saranno ammessi solo due visitatori ogni volta;
  • lo stato di salute dei visitatori e gli orari di ingresso e di uscita dei medesimi verranno registrati a cura delle singole direzioni sanitarie;
  • chi acceda ad un nosocomio Eoc per visite ambulatoriali e presentino sintomi quali tosse, raffreddore, mal di gola, sintomi febbrili ed altri disturbi respiratori acuti è tenuto ad informare il personale addetto ai controlli circa lo stato dell’arte; chi si sia prenotato per la visita ambulatoriale avrà facoltà di farsi accompagnare da una sola persona.

Servizi di assistenza – Disposizioni specifiche sono state nel frattempo prodotte ed indirizzate anche ai gestori dei servizi di assistenza e di cura a domicilio oltre che ai responsabili dei centri diurni e dei centri educativi per minorenni.

Chiese – Per quanto riguarda le istituzioni religiose cattoliche, vedasi quanto figura nella lettera inviata oggi da monsignor Valerio Lazzeri, vescovo di Lugano, quali “nuove disposizioni nell’àmbito della Diocesi” (sul “Giornale del Ticino”, sezione “Spiritualità”.

Esercito pronto al supporto – In via precauzionale, e qualora si manifestino necessità specifiche, da Berna giunge la disponibilità al dispiegamento del servizio di appoggio dell’Esercito. La responsabilità dell’impiego è pertinente alle autorità civili ed è al momento limitato ad un periodo di tre settimane (in caso di protrazione delle esigenze, all’Assemblea federale sarà sottoposto un apposito messaggio). Al momento, per quanto riguarda il Canton Ticino, vengono messe a disposizione due ambulanze.

Lotta al “Coronavirus”, Berna in difesa degli anziani (e dell’economia)

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Fuoco di fila, senza esitazioni, contro l’epidemia. In giornata anche la comunicazione di un nuovo modello di azione anche da Berna, nel segno ora di una maggior protezione delle persone più “a rischio” stante la “diffusione accelerata del Covid-19” ed essendo “probabile l’incremento nel numero dei casi”; in altre parole, se sino ad ora obiettivi primari nella lotta contro la propagazione del “Coronavirus” erano l’individuazione e la cura tempestiva delle persone infettate (da ciò anche il limite a 1’000 presenze per le manifestazioni dal grande richiamo) a fianco della ricostruzione delle catene di trasmissione e della prevenzione di altri contagi, nuove raccomandazioni saranno diffuse sulla protezione nel mondo del lavoro oltre che delle persone anziane. Obiettivo: prevenire i casi gravi ed i decessi, evitare di sovraccaricare le strutture sanitarie, e nel contempo perseguire “il più a lungo possibile” la tracciabilità delle infezioni. Il tutto basato sull’evidenza: consta infatti l’essere bersagli più “sensibili” le persone a partire dai 65 anni o che già soffrono di determinate patologie, in particolare di una malattia cronica delle vie respiratorie, di ipertensione arteriosa, di diabete, di immunodepressione, di un’affezione cardiovascolare o di cancro, mentre basso è il rischio di contagio (e di conseguenze gravi) per quanti hanno meno di 60 anni.

Sostegno economico – A margine, Berna preannuncia lo studio di un piano di intervento – con valutazione da qui a due settimane – per attenuare le ripercussioni economiche; in linea di massima sono prefigurabili compensazioni per gli eventuali casi di rigore (colloqui con le parti, dal padronato alle associazioni-“mantello” dell’economia, sono in corso ed hanno già avuto un punto fermo nella tavola rotonda svoltasi ieri; istituito un gruppo tecnico interdipartimentale per la verifica puntuale delle necessità di intervento; ricordata la facoltà di posporre le assemblee generali delle società, essendo il termine di sei mesi espresso “solo a carattere ordinatorio”). Il coordinamento e la gestione delle richieste di informazione faranno capo alla Segreteria di Stato.

In un prontuario “a tema” il futuro dopo la scuola media

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In disponibilità, nelle scuole medie del Canton Ticino e del Canton Grigioni (area italofona), l’edizione 2019-2020 del libro “Scuola media… e poi?”, guida ai percorsi formativi in Ticino pubblicata sotto egida del Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport e dedicata agli studenti delle classi terze oltre che ai loro docenti. Il contenuto, su impalcatura ormai consolidata, è stato messo a giorno ed ha sviluppo su due capitoli caratterizzati da colori diversi: nel fascicolo di colore rosso compare la formazione di base (grado secondario secondo), con descrizione dei possibili percorsi una volta che sia stato portato a termine il ciclo della scuola dell’obbligo; nella seconda parte (colore blu) figurano invece i percorsi per i quali è presupposto il conseguimento di un primo diploma. In chiusura, indici e sintetiche informazioni sul finanziamento degli studi, sulle scuole private, sui corsi di lingue e sugli “stage”, oltre agli indici; fuori testo un apparato illustrativo focalizzato sui vecchi strumenti di lavoro ed i cui oggetti sono stati identificati nelle collezioni dei musei etnografici del Ticino grazie alla disponibilità dei curatori e delle curatrici (scelta compiuta in collaborazione con Sabina Delkic, storica specializzata nella valorizzazione dei beni culturali; corredo iconografico a firma di Alessandra Rime). Sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale (www.ti.ch, sottosezione “Orientamento al capitolo-Pubblicazioni”) la versione elettronica in formato .Pdf.

Tribunale di espropriazione, nuovo presidente cercasi

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A concorso da oggi, come da bando pubblicato sul “Foglio ufficiale”, la funzione di presidente del Tribunale di espropriazione del Canton Ticino. Le condizioni di eleggibilità figurano nel bando medesimo. Il ruolo è reso disponibile in séguito alle dimissioni di Margherita de Morpurgo-Varzi, con effetto alla data di venerdì 31 luglio.

Controlli-“radar”, una settimana di picco tra Locarnese e Luganese

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Luganese e Locarnese nel centro del mirino per quanto riguarda i controlli mobili della velocità nella settimana compresa fra lunedì 9 e domenica 15 marzo. Nell’ordine, per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Gudo, Sant’Antonino, Bellinzona, Sementina e Gnosca; nel Distretto di Locarno, Gordola, Magadino, Tenero, Minusio, Losone, Ascona, Verscio e Locarno; nel Distretto di Lugano, Loreto, Molino Nuovo, Pregassona, Massagno, Canobbio, Origlio, Bedano, Mezzovico, Bironico, Gravesano, Agno, Carabietta, Grancia, Paradiso, Ruvigliana, Cassarate e Castagnola; nel Distretto di Mendrisio, Muggio. Due infine, a Cadempino e ad Iragna, i controlli semistazionari.

Chiasso, va in… trasferta a Trieste la mostra su Marcello Dudovich

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Dopo il successo ottenuto nella stagione autunnale-invernale al “Max museo” di Chiasso, nuova ambientazione per la mostra “Marcello Dudovich (1878-1962). Fotografia fra arte e passione”, che a partire da giovedì 12 marzo e sino a domenica 24 maggio sarà proposta nelle sale del “Museo delle scuderie” al celebre castello di Miramare a Trieste. Identiche impalcatura e “ratio” dell’evento, articolato sulla proposta di oltre 300 opere grafiche dell’artista e funzionale ad evidenziare il particolare rapporto tra fotografia e cartellonistica secondo il progetto coordinato da Nicoletta Ossanna-Cavadini (direttrice del “Max museo” e dello “Spazio officina”) e di Roberto Curci (storico dell’arte). Come sottolinea la stessa Nicoletta Ossanna-Cavadini, “la sede espositiva di Trieste rientra anche nella relazione fra luoghi di città di confine che lega tale città a Chiasso” secondo il “Leitmotiv” trattato quest’anno al “Centro culturale Chiasso”. Tra gli eventi di rilievo, non a caso, è in programma una lunga trasferta da Chiasso a Trieste, sotto egida dell’“Associazione amici del Max museo”, nella settimana conclusiva della mostra. In immagine, il castello di Miramare.

Osi: concerto annullato, rinvio per la “passeggiata musicale”

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Due modifiche “obtorto collo”, e sempre in funzione della primaria rilevanza da assegnarsi alla salute pubblica in presenza dell’epidemia da “Coronavirus”, anche nel programma di attività dell’“Orchestra della Svizzera italiana-Osi” al “Lac” di Lugano. Per quanto riguarda l’immediato, salta il concerto annunciato sulla data di giovedì 12 marzo con direzione di Maxime Pascal ed esecuzioni solistiche della violinista Patricia Kopatchinskaja; di questo evento non è previsto il recupero in altro momento della stagione 2019-2020 (entro breve le comunicazioni circa il rimborso dei biglietti). Rimandata inoltre a data da destinarsi la “Passeggiata musicale” che era stata posta in caendario per giovedì 19 marzo, in coincidenza con la “Festa del papà”. In immagine, l’Osi durante un recente appuntamento concertistico.

Lugano-Ponte Tresa su rotaia, quattro giorni a servizio misto

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Sospensione del servizio su rotaia nella tratta Lugano-Agno della linea ferroviaria Lugano-Ponte Tresa, causa rilevanti interventi di manutenzione, nella fascia serale-notturna tra lunedì 9 e giovedì 12 marzo. I treni saranno sostituiti con vettori su gomma fra le ore 21.00 e le ore 4.30, con rispetto del normale tabellone in partenza e transito alle fermate (messaggi informativi sulle paline). Per il trasporto di persone divabili sarà a disposizione un autobus attrezzato (richieste da formularsi al numero 091.9232392).

Isterismo dominante, Borse europee in profondo rosso. Wall Street argina le perdite

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.40) Venerdì all’insegna delle vendite su tutte le piazze finanziarie dall’Estremo oriente all’Europa, e solo in misura minore a Wall Street. Pesante flessione anche per lo “Swiss market index” a Zurigo, con indicazioni a perdita finale nella misura del 4.01 per cento sui 9’736.82 punti, con listino tutto orientato al rosso e pur con lieve recupero nell’ultima ora: introvabile un segno di resistenza, “Swisscom Ag” capofila (meno 2.37 per cento), “Sika group Ag” sulla coda (meno 6.54), forti movimenti (oltre 41.5 milioni di pezzi scambiati) per “Ubs group Ag” che accusa un calo pari al 3.14 per cento; nei fatti, perdita sulle quattro settimane a sfiorare il 12 per cento e ritorno sui valori del settembre 2019; una ventina in tutto i titoli sopra la linea nell’allargato. Così nelle altre sedi primarie: Dax-30 a Francoforte, meno 3.37; Ftse-Mib a Milano, meno 3.50; Ftse-100 a Londra, meno 3.62; Cac-40 a Parigi, meno 4.14; Ibex-35 a Madrid, meno 3.54. A New York, dopo partenza speculare all’andamento delle piazze europee, progressivo recupero dai minimi e flessioni al saldo fra lo 0.98 per cento del “Dow Jones” e l’1.87 per cento del Nasdaq. Euro in tuffo a 105.8 centesimi di franco.

Eventi e Covid-19, ad Ascona valgono le sole norme superiori

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Raccomandazioni cantonali sì, raccomandazioni federali sì, iniziative autonome nessuna. Pieno allineamento a quanto fissato da Berna e da Bellinzona, in materia di manifestazioni pubbliche, da parte delle autorità pubbliche di Ascona, come da nota diffusa stamane a conforto della popolazione e, si presume, in risposta diretta agli organizzatori di appuntamenti su suolo comunale, e da qui la sintesi: “Il Consiglio federale ha stabilito il divieto di organizzare manifestazioni pubbliche o private con un’affluenza prevista superiore alle 1’000 persone; tale divieto resterà in vigore almeno sino a domenica 15 marzo; chi organizzi manifestazioni pubbliche o private con affluenza superiore alle 50 persone ed inferiore alle 1’000 persone è tenuto a ponderare il rischio insieme con l’autorità cantonale che è competente per il rilascio dell’autorizzazione”. Per conseguenza e per esito di sottrazione pari a zero: “Non desideriamo assumere una linea autonoma che rischierebbe di generare confusione ed insicurezza” tra i cittadini. E come comportarsi, allora? Semplice: per autorizzazioni legate ad eventi in contesto asconese s’ha da rivolgersi con diretta richiesta all’indirizzo eventi-covid@polca.ti.ch. Verifiche saranno in ogni caso svolte sull’effettiva disponibilità delle autorizzazioni necessarie.

Orselina, equivoci grotteschi in scena con “Il grappolo”

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Resta in programmazione – salvo comunicazioni nelle prossime ore – per la sera di oggi, venerdì 6 marzo, lo spettacolo della compagnia “Il grappolo” di Tenero-Contra alla sala comunale di Orselina, sotto egida della “Pro Orselina”. In scena la commedia dialettale brillante “Spüza da tabac e profüm da mistero”, autore Leo Lenz, in adattamento per la firma di Marco Dolci e sotto regìa di Daria Contessi; il contesto, un veglione a maschere nel periodo di Carnevale; inevitabile il giro di equivoci e di situazioni a metà fra il comico ed il grottesco. Ore 20.30, ingresso libero. In immagine, gli attori della compagnia “Il grappolo”.

Losone, sino a fine marzo niente eventi pubblici comunali

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Al pari della serata informativa pubblica sull’installazione di impianti fotovoltaici, già in calendario per ieri, annullati sino a fine marzo tutti gli eventi previsti sotto l’egida del Comune di Losone. Un intervento persino “più rigoroso”, come precisa il sindaco Corrado Bianda a nome dell’intero Municipio, rispetto ai contenuti delle raccomandazioni giunte in materia di “Coronavirus” dalle autorità federali e da quelle cantonali: “Nonostante per la maggior parte delle persone la malattia causata dal Covid-19 abbia un decorso blando, esiste il rischio di complicazioni particolarmente gravi per le persone più anziane o con patologie croniche”. Via dalle agende, dunque, l’incontro con i neo18enni, la cerimonia di consegna dei premi al merito sportivo e dei premi la merito civico e l’iniziativa “Giornate insubri del verde pulito”, appuntamenti compresi fra giovedì 26 e venerdì 27 marzo. Fra gli interventi prossimi, un’attività di sensibilizzazione delle società sportive e di ogni altro promotore di manifestazioni nello stesso periodo, affinché sia valutata la situazione e, nel caso, siano rimandati gli eventi o siano posti in atto maggiori provvedimenti cautelari; “Ci rendiamo conto del fatto che molte persone si troveranno in difficoltà organizzative – chiosa Corrado Bianda -, ma si tratta di una precauzione opportuna e confidiamo nella solidarietà e nella collaborazione di tutta la cittadinanza. A Losone oltre due persone su 10 hanno più di 65 anni e gli “Over 75” costituiscono una fetta sempre più ampia della popolazione”. In immagine, Corrado Bianda.

Stabio, 600’000 franchi sul piatto per l’impianto a biogas

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Obiettivo, e si riprendono le parole contenute nel messaggio: proporre una soluzione che garantisca lo smaltimento dei rifiuti organici – scarti da cucina, scarti alimentari, scarti vegetali, letame, colaticci, et similia – della regione, in modo ecologico ed igienicamente irreprensibile. Dopo “iter” protrattosi per tre anni e mezzo, considerando quale punto zero il concepimento dell’idea di massima, ad una svolta il progetto per il nuovo impianto a biogas sul sedime del Comune di Stabio: secondo informativa dell’autorità municipale, in viaggio verso il Legislativo è l’istanza di costituzione della “Biogas Stabio Sa” cui spetterà la cogestione della struttura in accordo con i vertici dell’azienda di servizi industriali di Chiasso, ovvero la “Age Sa”, operante nella distribuzione di energia elettrica, gas naturale ed acqua potabile. Per il tramite della società municipalizzata Ams, che sarà azionista insieme alla “Age Sa”, investimento pari a 600’000 franchi. Nell’impianto sarà garantita la fermentazione di biomasse per circa 4’500 tonnellate l’anno; prevista una stazione di raffinazione (in immagine) deputata a trasformare in biometano il biogas prodotto, e ciò con processo concentrato in un solo luogo al fine di “generare energia da fonti rinnovabili, mantenendo un bilancio neutro del biossido di carbonio”. Per il digesto restante è ipotizzato un utilizzo come fertilizzante.

“Coro giovanile svizzero”, disco e “tournée” con… mano ticinese

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Solido il contributo della Svizzera di lingua italiana, nella presenza di cantori (come da tutti gli altri Cantoni) e nella direzione della bellinzonese Daniela Beltraminelli (una dei cinque conduttori ospiti), al progetto discografico realizzato in occasione del 25.o anniversario del “Coro giovanile svizzero”; di cui venerdì 27 marzo uscirà un “compact-disc” professionale e sviluppato come strumento per far conoscere i tesori culturali dati dalla canzone popolare nelle diverse regioni elvetiche. Il lavoro, realizzato con incisioni in studio nell’arco di tre giorni – presente una cinquantina di artisti, età compresa fra i 16 ed i 25 anni – e sotto la direzione artistica di Nicolas Fink, farà da accompagnamento alla “tournée” che nello stesso giorno della presentazione partirà da Losanna. Tappe successive a Berna, Lucerna, Lachen nel Canton Svitto, Wettingen nel Canton Argovia, Ilanz nel Canton Grigioni, Coira, Guggisberg nel Canton Berna, Zurigo ed Amriswil nel Canton Turgovia (non sono pianificati appuntamenti in Ticino); conclusione domenica 18 ottobre. In immagine, i cantori del “Coro giovanile svizzero”.

Schweiz: Wie Bäume helfen könnten, das Klima zu retten

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Ein besonders warmer Winter geht zu Ende – im Sommer droht die nächste Hitzewelle. Kann man kühle Orte schaffen, die dieser Tendenz entgegenwirken? Ein Simulationsprogramm der Empa kann detailliert voraussagen, welcher Bodenbelag und welche Begrünung die besten Erfolge versprechen. Am Beispiel des Münsterplatzes in Zürich haben Forscher die Berechnung nun durchgespielt.

Gerade geht der wärmste Winter seit Beginn der Wetteraufzeichnungen zu Ende. Die Durchschnittstemperatur lag um 3,4 Grad Celsius über dem Durchschnitt aus den Jahren 1981 bis 2010, meldete am 4. März der europäische Klimawandeldienst Copernicus Climate Change Service (C3S). Das lässt befürchten, dass auch die kommenden Sommermonate neue Temperaturrekorde brechen werden. In den Städten glüht dann der Asphalt, und das Überqueren schattenloser Plätze wie des Zürcher Münsterhofs wird zur Qual.

Wie können wir unsere Städte auch in den nächsten 100 Jahren einigermassen angenehm halten, wenn der Klimawandel sich weiter verstärkt? Reicht ein bisschen Stadtgrün, verteilt nach ästhetischen Gesichtspunkten? Oder dürfen die Gegenmassnahmen auch etwas präziser sein? Die Empa hat erste Modellrechnungen angestellt, etwa anhand des Münsterplatzes in Zürich.

Aytaç Kubilay arbeitet am «Laboratory of Multiscale Studies in Building Physics» der Empa, sowie am Lehrstuhl für Baupyhsik an der ETH Zürich. Er ist Experte im Simulieren von Wärmeflüssen in verschiedenen Dimensionen – von einzelnen Poren in Ziegeln, Betonwänden oder Holz bis hin zu ganzen Städten. Zusammen mit seinen Kolleginnen und Kollegen denkt er über Strategien nach, wie die kommenden Warmperioden gerade in Städten erträglicher gemacht werden können. Der Empa-Forscher hat sich für seine Computersimulation den Münsterplatz in der Zürcher Altstadt vorgenommen. Ein Grossteil des Platzes ist mit Pflastersteinen bedeckt, der Rand bei der Kirche Fraumünster ist betoniert. Es gibt einige Cafés und Sitzmöglichkeiten, aber keine Bäume, die Schatten spenden würden. Zudem ist der Münsterhof auf fast allen Seiten von Gebäuden umgeben. Die Fassaden erhitzen sich durch die Sonneneinstrahlung beträchtlich.

Den Klimawandel erträglicher machen
Wie sehr sich grosse Teile der Bevölkerung schon heute nach einem grünen Münsterplatz sehnen, zeigte im Sommer 2019 die Aktion des Berner Künstlers Heinrich Gartentor. Für vier Wochen war der Platz von einer Magerwiese bedeckt, die speziell für das Projekt angefertigt wurde. Dazu kamen zwei Schatten spendende Weiden aus dem Baummuseum Rapperswil. Bis die Aktion am 17. September endete, häuften sich bei der Stadt Anfragen, ob die Wiese denn nicht permanent auf dem Münsterplatz installiert bleiben könne.

Empa- udn ETH-Forscher Kubilay und seine Kollegen hatten mit Heinrich Gartentors Kunstaktion nichts zu tun – auch wenn ihre Ergebnisse in die exakt gleiche Richtung deuten. Die Forscher haben den Platz ausgewählt, um Klimasimulationen durchzuführen, deren Ergebnisse sich auch auf andere Orte und Städte übertragen lassen. Die Berechnungen zeigen, dass die Temperaturen auf dem Münsterhof deutlich tiefer wären, wenn der Platz nicht gepflastert, sondern mit Erde und Gras bedeckt wäre. Über Nacht würde der Boden dadurch stärker abkühlen und tagsüber weniger Wärme speichern. Das Resultat wäre eine deutlich geringere Aufheizung der Fläche.

Wie ändert sich der Wohlfühlfaktor?
Um herauszufinden, wie die angenommene Temperaturveränderung auf den Menschen wirken würde, nutzen die Empa-Forscher den sogenannten Universellen Thermischen Klimaindex (UTCI). Dieser gibt an, wie hoch die Temperatur ist, die von Passanten tatsächlich wahrgenommen wird – er berücksichtigt nicht nur die Lufttemperatur, sondern auch die Luftfeuchtigkeit, die Umgebungstemperaturen, die Sonnenstrahlung und die Windgeschwindigkeit. Der UTCI ist der Celsius-Temperaturskala recht ähnlich: Werte von +38 bis +46 bedeuten «sehr starken Hitzestress», von +32 bis +38 ist es «starker Hitzestress», von +26 bis +32 «mittlerer Hitzestress», und im UTCI-Bereich von +9 bis +26 fühlen sich die Menschen am wohlsten und fühlen keinerlei Temperaturstress.

Das Ergebnis: Schon wenn man nur einen Viertel der gepflasterten Fläche am Münsterplatz durch einen anderen Bodenbelag ersetzen würde, wäre der «Backofen» im Sommer entschärft. Möglich wäre etwa ein Belag aus porösen Ziegeln, die bewässert werden könnten und so für Verdunstungskälte sorgten. Auch eine Graslandschaft würde helfen – selbst dann, wenn sie nicht dauernd bewässert und zu manchen Zeiten sogar austrocknen würde. Die Perioden, an denen auf dem Münsterplatz UTCI-Werte von über 32 herrschten (also «starker Hitzestress»), wären mit alternativen Bodenbelägen deutlich kürzer.

Bäume schaffen ein ganz anderes Klima
Noch deutlicher würde das Ergebnis ausfallen, wenn auf dem Münsterplatz Bäume stünden. Aytaç Kubilay und sein Kollege Lento Manickathan simulierten mit ihrer Software den Effekt von vier eng stehenden Bäumen auf der Nordostseite des Platzes. «Der Schatten der Bäume und zugleich ihre Transpiration würden die Hitzebelastung erheblich verringern», so Kubilay. Die gefühlte Temperatur würde auf weiten Teilen des Platzes um bis zu zwei Grad sinken. Dort, wo die Hausfassaden im Schatten liegen, sind es sogar bis zu vier Grad.

Die Bäume können jedoch nicht nur den Platz kühlen, sondern auch die vorherrschenden Windrichtungen auf dem Platz nachhaltig verändern. Diese Effekte lassen sich kombinieren und zur Bekämpfung der Hitzeinseln einsetzen. Nach den Modellrechnungen am Münsterplatz wollen die Forscher nun ihr Simulationsprogramm weiter verfeinern, um Stadtplanern detaillierte Voraussagen zu ermöglichen, wie sie dem Klimawandel begegnen können.

Bäume schaffen ein ganz anderes Klima
Noch deutlicher würde das Ergebnis ausfallen, wenn auf dem Münsterplatz Bäume stünden. Aytaç Kubilay und sein Kollege Lento Manickathan simulierten mit ihrer Software den Effekt von vier eng stehenden Bäumen auf der Nordostseite des Platzes. «Der Schatten der Bäume und zugleich ihre Transpiration würden die Hitzebelastung erheblich verringern», so Kubilay. Die gefühlte Tempera-tur würde auf weiten Teilen des Platzes um bis zu zwei Grad sinken. Dort, wo die Hausfassaden im Schatten liegen, sind es sogar bis zu vier Grad.

Die Bäume können jedoch nicht nur den Platz kühlen, sondern auch die vorherrschenden Wind-richtungen auf dem Platz nachhaltig verändern. Diese Effekte lassen sich kombinieren und zur Be-kämpfung der Hitzeinseln einsetzen. Nach den Modellrechnungen am Münsterplatz wollen die Forscher nun ihr Simulationsprogramm weiter verfeinern, um Stadtplanern detaillierte Voraussagen zu ermöglichen, wie sie dem Klimawandel begegnen können.

Grafica in arte eccelsa, Alberto Giacometti sbarca a Chiasso

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È un nome che ai quattro angoli del mondo coincide con la parola “arte”, e sul quale si pensa spesso che non vi sia nulla da scoprirsi, nulla da interpretarsi, nulla da presentarsi. Sorprenderà quindi la potenza della mostra in allestimento al “Max museo” di Chiasso e che di Alberto Giacometti – quello, non un eventuale omonimo – proporrà l’impegno non nella scultura o nella pittura ma sul fronte della grafica, e per meglio dire (così del resto recita il sottotitolo) una grafica “al confine fra arte e pensiero”. Anche qui, sulla scorta delle decisioni pervenute dall’autorità costituita, rinvio nell’inaugurazione: non più domani, sabato 7 marzo, ma solo domenica 29 marzo, ore 17.00, con presentazione negli ambienti dello “Spazio officina” contiguo al “Max museo” (via Dante Alighieri 6). Introduzione a cura di Barbara Gabrielli (responsabile per la promozione della cultura e della lingua nel Canton Grigioni), Raffaella Castagnola Rossini (direttrice della Divisione cultura-studi universitari in seno all’Amministrazione cantonale), Jean Soldini (cocuratore della mostra, storico dell’arte e filosofo), Chasper Pult (già direttore dell’“Istituto svizzero” in Roma) e Mario Botta (architetto). Nell’occasione, apertura del “Max museo” sino alle ore 20.30.

Verkehrsunfall in Hérémence (Kanton Wallis) fordert ein Todesopfer

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Gestern, ereignete sich auf der Hauptstrasse zwischen Vex und Euseigne (Kanton Wallis) ein Verkehrsunfall. Ein Personenwagen kam von der Fahrbahn ab und stürzte einen Abhang hinunter. Der Fahrer konnte nur noch tot geborgen werden.

Der Unfall ereignete sich kurz nach 10.00 Uhr. Ein Mann fuhr mit seinem Personenwagen auf der Hauptstrasse von Vex in Richtung Euseigne. Aus derzeit nicht geklärten Gründen kam das Fahrzeug bei einem Überholmanöver von der schneebedeckten Fahrbahn ab. In der Folge stürzte der Personenwagen zirka 150 Meter tief einen steilen Abhang hinunter und kam in einem Bachbett zum Stillstand.

Die aufgebotenen Einsatzkräfte konnten den Lenker nur noch tot bergen. Beim Opfer handelt es sich um einen 63-jährigen Walliser mit Wohnsitz im Mittelwallis. Die Staatsanwaltschaft hat in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei ein Ermittlungsverfahren eingeleitet.

Losone, muta il programma: via Lusciago torna a doppia percorrenza

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Alla riapertura con transito in entrambe le direzioni, e già da venerdì 13 marzo, via Lusciago in territorio comunale di Losone. La decisione dell’autorità politica comunale è giunta stamane ed è da correlarsi con la necessità-opportunità di ridurre i disagi con cui i cittadini hanno a che fare, in ispecie a causa del traffico di mero attraversamento; in sostanza, sospesi gli interventi non indispensabili nell’immediato. La ripresa del cantiere, che è funzionale alla stabilizzazione della rete viaria (impegno principale su via Mezzana) entro la data di potenziamento del sistema di trasporto pubblico nel Locarnese, avrà luogo nel 2021, dopo l’apertura della galleria di base “AlpTransit” al Monte Ceneri e, dunque, una volta che il sistema di connessione rotaia-gomma andrà ad esercizio.

Lugano, rinviato ad ottobre il seminario su “Spiritualità e cura”

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Slitta di oltre sei mesi per causa esogena nota quale “Coronavirus”, trovando collocazione al principio dell’autunno, il seminario “La parte degli angeli. Spiritualità e cura” già in programma per giovedì 12 marzo al “Palacongressi” di Lugano sotto egida dell’“Associazione Triangolo”. L’evento sarà proposto nella giornata di giovedì 1.o ottobre ed avrà luogo nell’aula magna dell’“Università della Svizzera italiana-Usi” (via Giuseppe Buffi 13) in Lugano. Come indicano gli organizzatori, sono considerate valide tutte le iscrizioni giunte sino a questo momento; chi intendesse rinunciare alla partecipazione è pregato di mettersi in contatto con l’“Associazione Triangolo” in modo da ottenere il rimborso della quota già corrisposta.

Ppd Lugano, niente pranzo elettorale ma un atto di… presenza

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Annullato causa Covid-19 il pranzo elettorale della sezione Ppd-“Generazione giovani” a Lugano, appuntamento posto in calendario per domenica 8 marzo e già in fase di organizzazione al Capannone in quartiere Pregassona. I candidati si trasferiranno tuttavia in centrocittà, tra l’ingresso a piazza Dante e via Nassa, con due bancarelle (ore 10.00-14.00) in cui presentarsi e regalare confezioni con mimose in coincidenza con la festa dell’8 marzo.

Profilassi da “Coronavirus”, niente festa per Marina Carobbio Guscetti

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Rinvio a data da definirsi, sempre a causa del rischio di contagio da “Coronavirus”, per la festa che i membri del gruppo “Insieme a Sinistra per la socialità e per l’ambiente-Issa” in Locarno avevano organizzato per domani, sabato 7 marzo, in onore di Marina Carobbio Guscetti quale recente eletta al Consiglio degli Stati. Annullati i singoli appuntamenti della giornata il cui perno era previsto alle ore 11.30, in piazza Grande, con pranzo offerto e musica dal vivo.

Bellinzona, rinviato alla vigilia dell’autunno l’evento “Japan Matsuri”

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Non annullamento ma posticipo per “Japan Matsuri”, evento festivaliero dedicato al Giappone e che, dalla programmazione iniziale tra sabato 4 e domenica 5 aprile, viene fatto slittare al fine-settimana che precede l’autunno, dunque a sabato 19 e domenica 20 settembre. Le nuove date sono state scelte, come indicano gli organizzatori, nella consapevolezza del fatto che il rischio da Covid-19 potrebbe estendersi per settimane e mesi e che primariamente si impone la tutela della “salute dei visitatori, degli espositori, dei “partner” e dei membri dello “staff” di collaboratori”. “Confermata la sede all’“Espocentro” di Bellinzona. In immagine, un momento della precedente edizione di “Japan Matsuri”.

Eventi soppressi causa Covid-19, salta anche “Guardando insieme”

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Cresce di ora in ora l’elenco degli eventi annullati o posticipati causa “Coronavirus”. Ultima vittima di giornata la rassegna di cinema intergenerazionale “Guardando insieme”, che tra lunedì 9 e venerdì 27 marzo si sarebbe dovuta svolgere con proiezioni in sale di cinque distinte realtà territoriali (“Forum” a Bellinzona, “Gran rex” a Locarno, “Otello” ad Ascona, “Cinema Blenio” ad Acquarossa e “Plaza” a Mendrisio): “Evento annullato”, comunicano fonti dell’“Associazione ticinese terza età-Atte” e della “Pro senectute”, “in osservanza delle disposizioni sanitarie cantonali e federali inerenti alla prevenzione al contagio da “Coronavirus”. La compresenza nelle diverse sale cinematografiche di numerosi spettatori della terza età e di giovani delle nostre scuole – viene precisato – comporterebbe rischi troppo elevati e difficilmente controllabili da parte degli organizzatori”. Conseguenza: anno saltato, settima edizione solo nella primavera 2021.

Monobob / Lia Decristophoris al “bis”: il titolo svizzero è (di nuovo) suo

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Atto finale della stagione agonistica per il monobob, nello scorso fine-settimana, con i Campionati svizzeri sulla pista naturale di Sankt Moritz-Celerina (Canton Grigioni), e nuovo trionfo per la bellinzonese Lia Decristophoris andata per la seconda volta a bersaglio pieno ovvero laureatasi dominatrice sulla scena elvetica in una disciplina prossima all’esordio ai Giochi olimpici invernali (2022). Successo costruito con due strategie distinte in altrettante “manche”, quello della non ancora 30enne in casacca del “Bob club Svizzera italiana”: dapprima con prova di pilotaggio ad alto tasso di precisione (e, questo, nonostante un tempo di spinta non brillante causa postumi dell’infortunio patito in autunno), poi con sciolta gestione del margine acquisito. A Lia Decristophoris, ora, il compito di affrontare un supplemento di stagione: sabato e domenica, sulla pista olimpica di Albertville-La Plagne in Francia, atleta in lizza nel circuito internazionale femminile quale rappresentante rossocrociata. Un’altra occasione di sfida, e di confronto.

Coronavirus in der Schweiz: 87 Personen positiv getestet

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In der Schweiz wurde der erste Todesfall vermeldet. Es handelt sich um eine 74-jährige Frau aus dem Kanton Waadt. Das BAG steht mit den Waadtländer Behörden in Kontakt.

Durch das Referenzlabor für neu auftretende Viruserkrankungen (NAVI) in Genf bestätigte Ansteckungen: 87 Personen
Alle Erkrankten sind isoliert. Die Gesundheitsbehörden benachrichtigen enge Kontaktpersonen.

Meldungen zu Erkrankungen: aus den Kantonen Aargau, Baselland, Basel-Stadt, Bern, Freiburg, Genf, Graubünden, Jura, Luzern, Neuenbur, Schwyz, Sankt Gallen,Tessin, Waadt, Wallis, Zug und Zürich sowie aus dem Fürstentum Liechtenstein

Negativ getestet mit Verdacht auf das neue Coronavirus (alle Laboratorien zusammengenommen): mehr als 3000 Personen

Mehrere Personen sind in Quarantäne. Sie müssen in ihrer Wohnung bleiben und den Kontakt zu anderen vermeiden.

Hombrechtikon: Frau stirbt, Polizei nimmt 46-jähriger Pole fest

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Am Dienstagabend, wurde ein Ambulanzteam zu einem Notfall in eine Wohnung in Hombrechtikon (Kanton Zürich) gerufen. In der Wohnung haben die Einsatzkräfte eine schwer verletzte Frau sowie einen Mann angetroffen. Die Frau ist im Verlauf des Mittwochs im Spital verstorben. Die Ermittlungen gehen in alle Richtungen. Ein Mann wurde festgenommen.

Kurz vor 19.00 Uhr ging bei der Einsatzzentrale von Schutz & Rettung ein Notruf ein. Die sofort ausgerückten Rettungssanitäter des Spitals Männedorf trafen in einer Wohnung eine schwer verletzte Frau sowie einen Mann an. Nach der Erstversorgung wurde die 44-jährige Schweizerin mit einem Rettungswagen ins Spital gebracht; sie verstarb am Mittwochabend. Der anwesende 46-jährige Pole wurde festgenommen.

Die genauen Umstände und die Todesursache sind zurzeit unklar und werden durch die Kantonspolizei Zürich, die Staatsanwaltschaft I, das Institut für Rechtsmedizin der Universität Zürich und dem Forensische Institut Zürich untersucht. Ein Gewaltdelikt kann nicht ausgeschlossen werden.

Covid-19 in Ticino, altri quattro casi: tre nella sanità, uno al confine

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.14) 18 in via ufficiale, 19 considerandosi anche un’indicazione che giunge da fonti dell’Amministrazione federale delle dogane, e 20 con il militare che era di servizio a Wangen an der Aare (Canton Berna) sono ora i contagiati da “Coronavirus” per quanto riguarda il Ticino nel complesso. Tre nuovi casi riguardano professionisti del mondo della salute e che sono operativi in strutture sanitarie, come da esito degli esami effettuati in seno all’“Ente ospedaliero cantonale-Eoc” (Dipartimento di medicina di laboratorio, servizio di microbiologia); in due situazioni è emersa l’origine della trasmissione in contatti con l’Italia, mentre il terzo professionista risulta essere stato infettato nell’esercizio dell’attività quotidiana; singolare tra l’altro la modalità di individuazione del morbo nel soggetto specifico (la persona in questione era tra i contatti di un uomo che si era presentato in struttura di Pronto soccorso dopo un infortunio per caduta e, a quel momento, ancora senza sintomatologia respiratoria). Negli ospedali interessati è stata avviata l’indagine al fine di escludere contagi all’interno della struttura e sono state innalzati i livelli di protezione per ospiti e personale. Il quarto caso di giornata giunge invece da Chiasso, zona dogana stradale: si tratta di un collega dell’addetto ricoverato nelle scorse ore; per quanto è dato sapere, in questo caso sarebbero avvenuti alcuni contatti con il pubblico.

Mistero risolto, ricompare (dopo un anno) Americo Aldrovandi

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Fra 15 giorni sarebbe stato un anno esatto dalla dichiarazione di scomparsa: scomparsa sulla quale erano state formulate illazioni di ogni genere, con ricerche estese ben oltre i confini elvetici ed interessamento di autorità nazionali limitrofe oltre che della stampa e di programmi televisivi specializzati (per tutti valga “Chi l’ha visto?” su Raitrè, a più riprese). Ed ora una notizia che è più che mai consolante: Americo Aldrovandi, 36 anni da compiersi a breve, è rientrato lunedì 2 marzo al domicilio di Mendrisio quartiere Capolago, tra l’altro “in ottima salute” come risulta da una nota diffusa a cura del portavoce della Polcantonale. L’avviso di ricerca è dunque da annullarsi.

Filo di nota / Sparito il “menù” sessista. Ma resta la figuraccia

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Marcia indietro del noto gestore di un noto ristorante a Locarno: scompare, e viene sostituito con proposta espressa in termini ordinari e financo anodini, il “menù” più stupido che sessista (ma stupido in ragione dell’essere offensivo verso le donne) che era stato annunciato per la vigilia dell’8 marzo. Trasmesse via “Facebook” anche le scuse, improvvise ed improvvide giacché di analogo intervento negli anni precedenti (laddove le formulazioni erano analoghe) non si ha traccia. In ogni caso, a bersaglio la denuncia pubblica data dal “Giornale del Ticino” ed alla quale aveva fatto séguito una mezza sollevazione popolare. E pazienza se ci siamo giocati un potenziale inserzionista: a noi simili compagni di viaggio non servono e non interessano.

Lugano, rinviata l’inaugurazione della mostra su Enzo Mari

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Posticipata a martedì 17 marzo la cerimonia di inaugurazione della mostra “Costruire l’equilibrio. Enzo Mari tra gioco e progetto”, proposta già presentata su queste pagine ed in allestimento allo “Spazio Choisi 01” di via Ferruccio Pelli 13 in Lugano. L’evento viene posticipato per i noti riflessi da disposizioni sulla gestione del rischio da “Coronavirus”. Alla serata inaugurale (taglio del nastro fissato per le ore 18.30), coincidente con la presentazione di un’iniziativa editoriale, interverrà Riccardo Blumer, docente ed architetto. In immagine, l’interno della sede espositiva in occasione di una precedente rassegna.

Programma Osa: due conferme, un rinvio ed una cancellazione

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Variazione in corsa, su esigenze connesse con la diffusione del contagio da Covid-19, anche nel programma della stagione di eventi promossa sotto egida dell’“Organico scena artistica-Osa” diretto da Santuzza Oberholzer. Confermata la “conferenza in dialogo” di domani, venerdì 6 marzo, alla Bibliocantonale di Locarno, tema “Immaginazione donna” ed ospiti Agnese Z’graggen e Gardi Hutter: sala a capienza limitata, obbligo di rispetto delle distanze tra i partecipanti, ergo partecipazione ristretta. Idem dicasi per lo spettacolo “Rivelare il nascosto” di domenica 8 marzo al “CambusaTeatro” di Locarno. Due modifiche, invece, sul prosieguo dell’attività: rinviato a data da destinarsi lo spettacolo “Cunti di casa” già in programma per sabato 14 marzo all’oratorio di Tenero-Contra frazione Tenero; annullato l”evento “Corpo celeste” già previsto per domenica 29 marzo alla Bibliocantonale di Locarno.

Schwerer Unfall in Urnäsch (Kanton Appenzell Ausserrhoden): Bub lebensbedrohlich verletzt

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Am 4. März 2020, ist in Urnäsch (Kanton Appenzell Ausserrhoden) ein Kind auf einem Bauernhof von einem Arbeitsgerät, welches an einem Motorkarren angekoppelt war, überrollt worden. Der Junge erlitt schwere Verletzungen. Um 14.15 Uhr beabsichtigte ein 41-jähriger Landwirt auf seinem Betrieb mit einem Motorkarren einen Mistkran wegzufahren. Beim Rangieren stürzte der 7-jährige Sohn, welcher sich auf der Bedienungsplattform des Mistkrans befand, auf den Boden und geriet unter ein Rad.

Das Kind erlitt unbestimmte, lebensbedrohliche Verletzungen und wurde mit der Rettungsflugwacht ins Spital überführt. Die Spezialisten der Kantonspolizei Ausserrhoden untersuchen den genauen Unfallhergang.

Kanton Thurgau: Kriminaltouristen aus Albanien verhaftet

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Die Kantonspolizei Thurgau hat nach einer Serie von Dämmerungseinbrüchen Ende Januar drei Personen festgenommen. Ein 24-jähriger und zwei 26-jährige Albaner, die sich als Touristen in der Schweiz aufhielten, wurden nach Einbrüchen am 31. Januar 2020 bei einer gezielten Aktion durch die Kantonspolizei Thurgau verhaftet. Der Festnahme gingen intensive Ermittlungen voraus, ein Teil des Deliktsguts konnte sichergestellt werden.

Die Beschuldigten haben gemäss aktuellem Ermittlungsstand innerhalb von zwei Wochen praktisch täglich, teilweise mehrfach, Einbruchdiebstähle begangen. Die Einbrüche wurden auf Thurgauer Kantonsgebiet, wie auch im Kanton Zürich begangen. Die Kantonspolizei klärt nun ab, ob die drei Beschuldigten für weitere Einbrüche in Frage kommen. Die Staatsanwaltschaft Frauenfeld führt eine Strafuntersuchung.

Nach bisherigen Erkenntnissen der Kantonspolizei Thurgau fuhren die drei Einbrecher mit einem im Ausland eingelösten Auto von ihrer Unterkunft aus zu den Tatorten. Während der Fahrer das Gebiet mit dem Auto verliess, begaben sich die anderen zu Fuss mit getragener Leuchtweste in die Einfamilienhausquartiere. Dort hielten sie nach Häusern Ausschau, in denen scheinbar niemand zuhause war, brachen ein und liessen sich später von ihrem Komplizen mit dem Auto abholen. Die Einbrüche fanden jeweils in der Abenddämmerung statt.

Die Kantonspolizei Thurgau bittet die Bevölkerung, ein Augenmerk auf fremde Personen zu richten und verdächtige Feststellungen sofort und rund um die Uhr der Kantonalen Notrufzentrale über die Telefonnummer 117 zu melden.

Coronavirus: Erster Todesfall in der Schweiz

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Heute ist die erste Person in der Schweiz infolge des Coronavirus verstorben.

Dabei handelt es sich um eine 74-jährige Frau aus dem Kanton Waadt, welche in der Nacht auf Donnerstag im Unispital Lausanne verstarb.

Die Frau wurde am 3. März ins Spital eingeliefert und war gemäss der Kantonspolizei Waadt chronisch krank.

Borse europee fredde, altro tonfo a Wall Street

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.51) Senza eco sulle piazze borsistiche europee l’occasionale “rally” offerto iersera sulla pista di Wall Street, che non a caso arretra oggi in modo significativo (“Dow Jones” , meno 3.24 per cento; Nasdaq, meno 2.59; S&P-500, meno 3.08). In slittamento lo “Swiss market index”, rifluito su quota 10’143.57 punti con perdita limata all’1.05 per cento; dato negativo in addebito principale al comparto finanziario (“Ubs group Ag”, meno 2.81 per cento; “Credit Suisse group Ag”, meno 3.22) ed a quello del lusso (“The Swatch group Ag”, meno 3.23); sul versante opposto “Swisscom Ag” (più 0.25) quale unica presenza sopra la linea. Il passo sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 1.51 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 1.78; Ftse-100 a Londra, meno 1.62. Attediato sui 106.2 centesimi di franco il cambio per un euro.

Covid-19 in Ticino, primo caso a scuola e primo caso in frontiera

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Due in più, oggi in Ticino, sui circa 100 ipotizzati (54 quelli confermati all’alba) sul territorio elvetico. Settimo caso di contagio da “Coronavirus”, il primo tuttavia in un contesto scolastico, è quello di cui danno oggi notizia fonti del Dipartimento cantonale sanità-socialità: colpito, e qui il diritto di cronaca interviene sulla lacuna informativa dell’autorità politica cantonale, un allievo della “Arti e mestieri” in Bellinzona, come da esito di analisi svolte ieri. Su immediata applicazione del protocollo, avviata la verifica circa i contatti avuti dal ragazzo, “in primis” per quanto riguarda i compagni di classe ed alcuni docenti: a tutti l’imposizione del periodo di quarantena domiciliare, nella formulazione stabilita ossia per due settimane, mentre possono operare regolarmente nel solco delle attività didattiche sia gli altri allievi sia i docenti che con lo studente non hanno avuto rapporti o che non li hanno avuti in termini stretti. Nessun provvedimento supplementare, al momento, risulta essere a mente delle autorità sanitarie. Ragionare, non farsi prendere dall’emotività, e tuttavia agire con spirito proattivo e preventivo, facendo tesoro dell’esperienza e ricordandosi che, qui come in vari altri campi benché i Soloni amino inculcare una tesi diversa, la forza ha da essere preponderante anziché proporzionale: sono consigli da vita quotidiana, ed esse diventano dunque regole nella battaglia contro il “Coronavirus”, il che si traduce in duplice aspetto ovvero nell’arginamento del fenomeno e nella gestione dell’impatto che tale epidemia ha sull’opinione pubblica; non sempre facile anche per gli operatori sul fronte, quindi, il poter effettuare riscontri sulla veridicità delle voci e, soprattutto, sul riscontro di casi di positività. Consta, in particolare, che a nessun esito abbia condotto ieri il provvisorio isolamento di un istituto per anziani (la “Casa san Donato”) in Centovalli frazione Intragna, e che nello stesso tempo sia stata esclusa la presenza del Covid-19 in un’altra realtà scolastica nel Mendrisiotto; vero è invece il caso di contagio, da classificarsi come episodio numero otto, che riguarda un addetto in frontiera a Chiasso-strada, ignoto il sesso, in linea generale una figura alle dipendenze dell’Amministrazione federale delle dogane e non impegnata sul “front-office”. Maggiori particolari dovrebbero giungere, nel corso del pomeriggio, in conferenza-stampa a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona.

Luzern: Alkoholisierter Chauffeur angehalten

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Über 1,4 Promille Alkohol im Blut hatte ein 52-jähriger Lastwagenfahrer, den die Luzerner Polizei am Dienstag in Emmenbrücke auf der Autobahn A2 gestoppt hat. Er musste seinen Führerausweis abgeben. Ein Ersatz Chauffeur holte seinen Sattelschlepper ab.

Coronavirus Schweiz: 54 bestätigte Fälle

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54 bestätigte Fälle in der Schweiz und 39 Fälle, die von einem Erstlabor bestätigt wurden.

Über 200 Personen in Quarantäne.

Die Lage sei ernst und werde immer ernster, sagt Daniel Koch, Leiter der Abteilung für übertragbare Krankheiten des BAG.

“Swiss market index” in conferma, New York risponde al rialzo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.50) “Swiss market index” ben disposto a scommettere su sé stesso, e pertanto ad ignorare il messaggio negativo giunto il giorno precedente da Wall Street dove erano state registrate perdite nell’ordine del tre per cento tra Nasdaq, “Dow Jones” e S&P-500, nell’odierna seduta borsistica a Zurigo: ascesa registrata ad un confortante “più 1.63” per cento a 10’251.39 punti, listino a larghissima prevalenza di cifra verde, “Swisscom Ag” e “Roche holding Ag” a disputarsi il vertice (più 3.46 e più 3.12 per cento rispettivamente), relativa debolezza tra i bancari fermi a ridosso della linea; “Alcon incorporated” unico titolo in significativa controtendenza (meno 3.85). Spunti dalle altre sedi di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, più 1.19; Ftse-Mib a Milano, più 0.91; Ftse-100 a Londra, più 1.45. Balzo fra l’1.73 ed il 2.24 per cento sugli indici di riferimento a New York. In flessione a 106.3 centesimi di franco il cambio per un euro.

Plr Bellinzona, conferenza e festa azzerate dal “Coronavirus”

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Nell’attesa che si riesca ad azzerare il “Coronavirus”, rassegniamoci all’evidenza del fatto che il “Coronavirus” sta azzerando parte della quotidianità. Alla serie di annullamenti, stasera, si aggiungono due date che erano nel programma delle attività della sezione Plr in Bellinzona: niente conferenza-dibattito all’antico convento delle Agostiniane in frazione Monte Carasso (tema la “Città che vorrei”, mercoledì 4 marzo), e niente “Festa liberale-radicale” al “Mercato coperto” in frazione Giubiasco (sabato 7 marzo). Al momento, invece, restano confermati gli eventi in calendario a partire da lunedì 9 marzo.

A2, collisione tra mezzi pesanti: ferito un conducente

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.02) Il conducente di un autoarticolato è rimasto ferito in modo lieve nell’incidente occorso alle ore 14.52 di oggi sulla A2 a Chiasso, direzione nord, su collisione con altro mezzo pesante analogo durante una manovra di sorpasso; in séguito all’urto, la motrice del mezzo in movimento sulla corsia veloce ha fatto perno sulla ralla, uscendo dall’asse longitudinale e, senza sganciamento del rimorchio, ruotando per quasi 180 gradi su sé stessa. A causa dell’incidente, il tratto della A2 in direzione nord è rimasta chiusa sin verso le ore 18.30, così come il tratto compreso tra l’uscita di Como-Monte Olimpino e la frontiera a Chiasso-Brogeda lungo la A9 italiana. Sul posto unità di Polcantonale, Guardie di confine, Polcom Chiasso, Pompieri del “Centro soccorso Mendrisiotto”, addetti dell’Unità territoriale numero quattro e soccorritori del “Servizio ambulanza Mendrisiotto”.

Colpo di stiletto / Ma no, in fondo una dimenticanza ci può anche stare…

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Da un caso quale è quello che riguarda Giorgio Comi, membro dell’Esecutivo comunale di Mendrisio oggi colpito da sanzione apodittica a cagion dell’aver colui crassamente e ripetutamente violato l’articolo 100 della Legge organica comunale, rilevansi di fatto due cose: la prima, che tante cose hanno luogo per mano di un municipale senza che gli altri municipali riescano ad accorgersi di ciò; la seconda, che una collisione di interessi è materia significativa e tale da indurre in tentazione. Per mera curiosità, come da corretta dichiarazione riportata sul sito InterNet della Città di Mendrisio, oltre all’attività quale municipale Giorgio Comi vanta un nonnulla di relazioni di interesse: “Associazione per l’assistenza e per la cura a domicilio del Mendrisiotto e del Basso Ceresio” (presidente), “Associazione Check your chance” (membro del Comitato direttivo), “Associazione FarIntercultura” (membro coordinatore), “Associazione Fiera dell’usato” (membro coordinatore), “Associazione InOltre” (presidente), “Associazione Insieme a Sinistra” (membro del Gruppo di coordinamento), “Associazione per la terza età del Canton Ticino-Atte” (membro), “Associazione Svizzera-Cuba” (membro attivo), “Associazione dei Comuni e degli enti proprietari di case per anziani-Acas” (membro di comitato), “Ente case anziani del Mendrisiotto-Ecam” (presidente), “Fondazione Girotondo, casa anziani” (membro), “Fondazione Torriani, casa anziani” (membro), “Fondazione YouLabor” (presidente), “Commissione consultiva del Dipartimento cantonale sanità-socialità per Lanz e Lacd” (membro rappresentante dei Comuni), “Commissione cantonale per la strategia sulle demenze nel Canton Ticino” (membro), “Conferenza dei presidenti delle associazioni di assistenza e cura a domicilio del Canton Ticino” (membro del Comitato direttivo), “Labor domus Sa” (membro del Consiglio di amministrazione), “Labor transfer Sa” (azionista). Con tutto ‘sto po’ po’ di impegni, vorremo mica star qui a sottilizzare se per caso ed ogni tanto scappa una dimenticanzuccia, suvvia.

Coronavirus im Kanton Zürich: Weitere Vier Patienten positiv

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Die Schnelligkeit der Ausbreitung des Coronavirus und der Schutz der am meisten gefährdeten Personen kann durch die Mitwirkung der Bevölkerung wesentlich beeinflusst werden.

Die Gesundheitsdirektion hat daher per sofort neue Empfehlungen erlassen. Ziel ist, die Ausbreitung unter den jungen Menschen zu verlangsamen und ältere Personen sowie Personen mit chronischen Krankheiten prioritär vor einer Ansteckung zu schützen. Daher ruft die Gesundheitsdirektion die Zürcher Bevölkerung dazu auf, auf Veranstaltungen mit engen Kontakten zu verzichten und bei Besuchen in Alters- und Pflegezentren sowie in Spitälern Zurückhaltung zu üben. Grundsätzlich appelliert die Gesundheitsdirektion an die Eigenverantwortung jedes Einzelnen.

Im Kanton Zürich wurden bisher über 400 Verdachtsfälle abgeklärt. Nun sind weitere 4 Patienten positiv auf das Coronavirus getestet worden. Die Bestätigung des nationalen Referenzlabors in Genf steht noch aus. Es handelt sich um 2 Frauen und 2 Männer im Alter zwischen 22 und 28 Jahren. In allen Fällen können wir immer noch eine klare Infektionsquelle identifizieren: Die Fälle 10, 12 und 13 haben sich bei Fall 5 angesteckt. Der Fall 11 hat sich bei Fall 3 angesteckt. Insgesamt sind es nun 13 Fälle im Kanton Zürich.

Es geht den meisten Betroffenen so gut, dass sie nicht hospitalisiert sein müssten, wenn sie nicht positiv getestet worden wären. Die Fälle bestätigen die Erfahrungen in anderen Ländern, dass die Erkrankung besonders bei jungen Menschen zumeist mild verläuft. Es besteht aber die Gefahr, dass junge Menschen mit nur schwachen Symptomen ältere Menschen anstecken, bei denen die Erkrankung einen schwereren Verlauf nehmen kann. Aufgrund dieser Erkenntnis ist die Übertragung des Coronavirus von jungen auf ältere Menschen und Menschen mit chronischen Krankheiten möglichst einzudämmen. Aufgrund der geringen Gefährdung von Kindern und Jugendlichen wird auf Schulschliessungen weiterhin verzichtet. Somit kann auch verhindert werden, dass Kinder zuhause von Grosseltern betreut werden.

Mendrisio: collisione di interessi, sanzionato il municipale Giorgio Comi

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Giorgio Comi, 66 anni ad aprile, pensionato, municipale di Mendrisio in quota “Insieme a Sinistra”, è responsabile di collisione di interessi ovvero di non aver rispettato – e questo più e più volte – quanto previsto nell’articolo 100 della Legge organica comunale; da ciò la sanzione inflitta nei giorni scorsi – e resa nota questo pomeriggio – con decisione dell’autorità politica cantonale quale organo di vigilanza sui Comuni. La vicenda era insorta su istanza di intervento inoltrata nel luglio 2019 dal consigliere comunale Andrea Stephani, ad avviso del quale (e sussiste ora chiara conferma) lo stesso Giorgio Comi, agendo quale capodicastero per Politiche sociali ed Attività dei quartieri, aveva infranto regole chiare nella condivisione di materie di interesse pubblico. In forza dell’articolo 100 della Loc, i membri di Municipio sono tenuti ad astenersi da discussioni e voto su argomenti che riguardino “il loro personale privato interesse e quello di società o enti privati in cui essi rivestono ruolo dirigenziale o di amministratori”, ad esclusione dunque dei soli enti (ad esempio, le associazioni locali) “con fini prettamente ideali, privi di scopi economici e che operano a titolo di mero volontariato”. Un obbligo di astensione non interpretabile, nel senso che esso si estende anche a riunioni, gruppi di lavoro ed altre situazioni in cui i membri del Municipio siano presenti in funzione di capodicastero.

Ebbene: come indica la nota diffusa da Palazzo delle Orsoline, Andrea Stephani aveva straragione e Giorgio Comi, per contro, fece quel che gli pareva, non rispettando l’obbligo. Contesto: i fatti avvennero sia “durante alcune riunioni dell’Esecutivo cittadino”, sia “nell’àmbito dell’attività ordinaria del municipale fuori seduta in veste di capo del Dicastero politiche sociali-quartieri, generando incompatibili sovrapposizioni di ruolo privato e pubblico”. E qui lo scioglimento del nodo gordiano: le attività interessate, per quanto non sotto finanziamento diretto della Città di Mendrisio, erano state promosse nel comparto delle politiche sociali e dell’integrazione anche per tramite enti privati, “in cui l’interessato è attivo ricoprendo un ruolo dirigenziale e come consulente”. Caldo suggerimento a prestare “attenzione alle disposizioni” in viaggio verso l’intero Esecutivo; ammonimento, invece, a Giorgio Comi, che avrà facoltà di ricorrere al Tribunale amministrativo cantonale.

Paradiso, saltano due eventi pubblici previsti per sabato

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Doppia cancellazione dal calendario, sulla scorta dei provvedimenti preventivi adottati a livello cantonale in àmbito sanitario, anche a Paradiso: non avranno dunque luogo la cerimonia di inaugurazione della riva Lago ed il “Festival della Romania”, eventi entrambi in programma per sabato 7 marzo. L’inaugurazione della riva Lago è da considerarsi soltanto rinviata a data da destinarsi.

Sincronie ed incroci, a “Jazz in Bess” le esperienze del duo “Hely”

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Lucca Fries e Jonas Ruther, in arte il duo “Hely” formatosi e militante nell’area di Zurigo, rispettivamente a pianoforte e batteria per il concerto di giovedì 5 marzo al “Jazz in Bess” di Lugano (via Besso 42a). Tre album all’attivo, “tournée” tra Svizzera, Germania e Russia, il duo gode di rilevante attenzione per l’incrocio di esperienze portato dai singoli artisti: Lucca Fries fu ad esempio tra i fondatori del quintetto “Ikarus”, e di Jonas Ruther sono note le collaborazioni con varie realtà, dal “Jazz trio” di Florian Egli al trio di Simon Spiess, formazioni queste ultime già ospiti di “Jazz in Bess” negli scorsi anni. Bell’occasione per una serata godibile e sorprendente. Ore 21.15. In immagine, il duo “Hely”.

Locarno com’è e come sarà, due date con Verdi-Pop-Indipendenti

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Un incontro culturale ed una pedalata i momenti pubblici che saranno proposti in settimana dai responsabili della lista “Verdi del Ticino”-Pop-Indipendenti a Locarno. Domani, mercoledì 4 marzo, conferenza di Giovanni Kappenberger (glaciologo), Matteo Buzzi (meteorologo e climatologo) e Pietro Ribi (giornalista) sul tema “Locarno 2080: quando la protezione del clima può fare la differenza” (“BarLume”, piazzetta Dei Riformati 3, area cantine, inizio ore 20.15). Sabato 7 marzo, con ritrovo in piazza Sant’Antonio alle ore 14.30, giro in bicicletta con l’obiettivo di andare alla (ri)scoperta di alcuni quartieri della Città e, negli intenti dei promotori, di “individuare anche i problemi da affrontarsi” per giungere alla costituzione di “un’infrastruttura ciclabile funzionale e capillare”; seguirà (ore 17.00) un aperitivo offerto al “Bar Piazza” in piazza Grande.

Zweites Todesopfer (22-jähriger) nach Schiesserei in Grandson

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Die Schiesserei in einer Wohnung in Grandson VD vom Samstag hat ein zweites Todesopfer gefordert. Ein 22-jähriger Schweizer aus Zürich, der sich in einem kritischen Zustand befunden hatte, starb in der Nacht auf Dienstag.

Die Waadtländer Polizei geht von einem Streit im Drogenmilieu aus, wie sie am Dienstag mitteilte. Am vergangenen Samstagmittag waren in einer Wohnung in der Altstadt des Waadtländer Städtchens mehrere Schüsse abgefeuert worden. In der Wohnung fand die Polizei fünf Männer vor. Vier von ihnen waren verwundet.

Einer der Verletzten, ein 27-Jähriger aus der Region, war bereits am Sonntagabend an den Folgen der Schussverletzungen gestorben. Zwei weitere, weniger schwer verletzte Personen befinden sich nicht mehr in Spitalpflege.

Ein 22-jähriger Mann, der nach seiner Flucht in einem Spital in Zürich gefunden wurde, wurde für das Verhör in den Kanton Waadt verlegt. Mehrere Verdächtige seien verhaftet worden, teilt die Kantonspolizei Waadt mit.

Schweiz: Krankenkassen zahlen Coronavirus-Test

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Der Diagnostiktest des neuen Corona rus SARS-CoV-2 wird ab Morgen von der obligatorischen Krankenpflege Versiche rung mit 180 Franken vergütet, wie das Bundesamt für Gesundheit BAG mitteilte.

Der Test werde auf die Liste der vergütungspflichtigen Analysen aufgenommen, entschied das Eidgenössischen Departe ments des Innern. Die Diagnostik des neuen Coronavirus SARS-CoV-2 sei Teil der vom BAG empfohlenen Massnahmen zur Eindämmung der Epidemie, heisst es in einer BAG-Medienmitteilung.

Bereits am vergangenen Freitag hatte Daniel Koch, Leiter der Abteilung über tragbare Krankheiten im BAG, angekündigt, dass die Krankenkassen die Tests zahlen.

Lugano, “congelata” per virus anche la “Festa dei lavoratori”

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Una riga in più sulle pagine dell’agenda nel prossimo fine-settimana: sempre per causa del “Coronavirus”, e meglio in forza delle disposizioni federali e cantonali e della “legittima riluttanza, da parte dei cittadini, nel partecipare a manifestazioni pubbliche” come risulta in una nota-stampa diffusa stamane, annullata ovvero “congelata” la “Festa dei lavoratori ticinesi” che si sarebbe dovuta svolgere sabato 7 marzo a Lugano, area del capannone in quartiere Pregassona. L’appuntamento, precisano gli organizzatori di casa Udc Ticino, sarà riproposto ad avvenuta revoca o revisione delle condizioni pertinenti alla prevenzione del “Coronavirus”.

“Coronavirus” al triplete. Ticino, in 24 ore da due a sei casi

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Nulla di allarmante, ma l’evidenza c’è: da due a sei, nell’arco di 24 ore, passano i casi di “Coronavirus” alias Covid-19 sul territorio cantonale. La conferma giunge dal Dipartimento cantonale sanità-socialità, una volta acquisite informazioni sostanziali dall’“Ente ospedaliero cantonale” (Dipartimento medicina di laboratorio, servizio di microbiologia, ovvero la struttura che da alcuni giorni è accreditata quale sede per lo svolgimento dei “test”), con due informative distribuite nel corso della giornata. Nella prima ondata, due donne, l’una per contatto diretto con il paziente classificato con il numero 2 in ordine di tempo, e cioè con la persona della cui positività si riferì ieri, e l’altra per conseguenza di recente soggiorno nel Norditalia. Significativo l’essere state immediatamente rilevate le tracce circa l’“itinerario” del virus. Circa la paziente identificata iersera, e che gode di buone condizioni di salute, rilevamento effettuato nel contesto dell’indagine ambientale avviata sulla conferma del secondo caso ed in ragione del quale la donna era stata posta in quarantena; quanto al secondo caso, scoperta con esame effettuato in mattinata, riscontro da recente viaggio oltreconfine (non precisata, tuttavia, la zona del soggiorno). In corso la ricostruzione dei contatti stretti avuti dalle nuove pazienti, e ciò al fine di stabilire eventuali provvedimenti da adottarsi su terze persone; su tale traccia è da considerarsi anche il contagio dei pazienti numero cinque e numero sei, presumibilmente da ricondursi all’àmbito di stretti contatti familiari.

Stante l’evoluzione dell’epidemia anche in Ticino, i numeri sui “test” positivi saranno resi noti con cadenza quotidiana. Giusto ancorché insufficiente esercizio di trasparenza verso i cittadini: i quali, per contro e giustamente, continuano a chiedere informazioni, come attesta il numero di chiamate (oltre 3’000) pervenute sulla “hotline” al numero 0800.144144 in sette giorni scarsi, vale a dire tra giovedì 27 febbraio e le ore 14.30 di oggi, da Ticino e resto della Svizzera.

Comunali 2020 / Plr a Paradiso, obiettivo primario la continuità

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Con il numero tre di lista si era presentato tre anni or sono, il Plr di Paradiso, quando i cittadini dovettero tornare ad esprimersi – e ciò a distanza di 12 mesi dalla tornata “ordinaria” – per un pasticcetto occorso durante lo spoglio delle schede e su ricorso pervenuto al Tribunale amministrativo cantonale; ed accadde che, nel turbinio delle schede, il Plr riuscisse persino a guadagnare un seggio in Municipio, passando da quattro a cinque rappresentanti e confermandosi ovviamente nella figura del sindaco Ettore Vismara, a scapito del Partito socialista che non arrivò alla doppia cifra e rimase fuori dalla stanza dei bottoni. Buon auspicio traggono allora lo stesso Ettore Vismara e la sua squadra, che per le Comunali di aprile viaggiano di nuovo con il numero tre in Esecutivo e Legislativo, proponendosi ora con messaggio nel segno della continuità e della condivisione (“Un Plr unito sempre per voi”); e continuità offre per l’appunto l’elenco dei candidati al Municipio, cinque su sette coloro che si ripropongono, in innesto Cinzia Longoni ed Ettore Moccetti per i non ripresentatisi Roberto Laurenti e Marco Urbani, formazione pertanto composta da Luciano Di Simone, Nicola Hardmeier, Renata Foglia, Ettore Vismara, Cinzia Longoni, Andrea Barbieri ed Ettore Moccetti per l’appunto (nella foto, in ordine di elenco, da sinistra verso destra); tutti e sette presenti anche nella lista per il Consiglio comunale, a fianco di Luca Venturi, Daniele Stocker, Andrea Brazzola, Paola Butti, Aurelia Chiodi, Samuele Daldini, Andrea Lorenzi, Donato Lucera, Franca Martinoli, Samuele Ramelli, Matteo Roberti, Giorgio Vismara e Raffaele Vismara.

“Swiss market index” sulla pista della speranza, Wall Street risponde picche

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.58) Generale reazione positiva, oggi, sull’intero listino della Borsa di Zurigo. Cifra verde a spettro completo nel primario, con attestazione finale dello “Swiss market index” a 10’087.40 punti ovvero con progresso pari all’1.37 per cento; “Lonza group Ag” capofila sin dall’apertura (più 4.31 per cento); “Novartis Ag” (meno 1.13) in retrovia al pari dei finanziari (“Credit Suisse group Ag” il peggiore, meno 1.40). Ancor più vigorosi gli spunti di incremento su parte dell’allargato: spiccano “Medartis Ag” (più 10.97) e “Zur Rose group Ag” (più 9.95). Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, più 1.08; Ftse-Mib a Milano, più 0.43; Ftse-100 a Londra, più 0.95. Male, per contro, New York, dove risultano flessioni fra il 2.62 ed il 2.82 per cento. In ascesa sui 106.9-107.0 centesimi di franco il cambio per un euro.

Hockey amatori / Torneo ValleMaggia, colpo dei VeteraniAscona

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Stravolte le gerarchie all’atto inaugurale delle semifinali di “play-off” nel Torneo amatori ValleMaggia di hockey: i VeteraniAscona, approdati a questo stadio della manifestazione da quarti in stagione regolare con “record” pari (sei vinte contro sei perse) e saldo negativo fra goal realizzati e goal subiti (51-61) ed in transito nei quarti di finale con un 2-0 nella serie sul Wanted (3-1, 4-0 i risultati), hanno inflitto sabato un mostruoso 12-2 al Soladino dominatore della prima fase (11-1 il ruolino di marcia, 84 goal segnati, 28 subiti) e, in forza di regolamento, esentato dalla disputa dei quarti. Avanti nel ciclo anche il Maggia, costretto tuttavia a soffrire pene infernali per aver ragione del Lokomotiv Centvài sino ad imporsi per 6-5 nella sfida di domenica.

Settore esecuzioni del Cantone, una nomina ed un concorso

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In pubblicazione domani, martedì 3 marzo, il bando di concorso pubblico per il ruolo di ufficiale di esecuzione cantonale, come da programma di riorganizzazione del settore esecutivo e fallimentare, compito primario la direzione della struttura di cui fanno parte circa 80 dipendenti e che poggia sulle sedi di Lugano, Mendrisio, Bellinzona e Locarno e sulle agenzie di Biasca, Faido, Acquarossa e Cevio, compresi il centralino – alias “contact center” – ed il Centro cantonale per i precetti esecutivi). Nel frattempo, quale futuro capo della Sezione esecuzione-fallimento della Divisione giustizia, con decorrenza da sabato 1.o agosto – tecnicamente parlandosi, data scelta quale “punto zero” della nuova struttura – sarà in servizio Francesco Piccirilli, 56 anni, al momento ufficiale di esecuzione del Sopraceneri e responsabile cantonale del Settore esecutivo. La nomina ha avuto luogo dopo procedura di concorso interno; al neotitolare del servizio spetterà il coordinamento di un centinaio di collaboratori sparsi nelle varie sedi ed agenzie cantonali. In immagine, Francesco Piccirilli.

Coronavirus: Bisher über 1850 Personen in der Schweiz getestet

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Das Referenzlabor für neu auftretende Viruserkrankungen (NAVI) in Genf hat in der Schweiz in 30 Fällen Ansteckungen mit dem neuen Coronavirus bestätigt.

Meldungen zu Erkrankungen liegen vor aus den Kantonen: Aargau, Baselland, Basel-Stadt, Bern, Freiburg, Genf, Graubünden, Tessin, Waadt, Wallis und Zürich. Alle Erkrankten sind isoliert. Die Gesundheitsbehörden benachrichtigen enge Kontaktpersonen.

Bisher wurden mehr als 1850 Personen mit Verdacht auf das neue Coronavirus abgeklärt. Dabei wurden Abstriche aus Nase und Hals in Diagnose-Labors untersucht. Mehrere Personen sind in ihrem Wohnkanton in Quarantäne. Sie müssen in ihrer Wohnung bleiben und den Kontakt zu anderen vermeiden.

Bund, Kantone und die Gesundheitsversorgung sind vorbereitet. Bei grippeähnlichen Symptomen werden die Tests auf das neue Coronavirus intensiviert. Die Infoline ist täglich während 24 Stunden in Deutsch, Französisch, Italienisch und Englisch verfügbar. Einreisende und Pendler werden an den Grenzen und Flughäfen informiert, was sie tun sollen, wenn sie Symptome haben (Atembeschwerden, Husten oder Fieber). Bei allen Massnahmen arbeitet der Bund eng mit den kantonalen Gesundheitsbehörden zusammen.
Keine Einreisebeschränkung in die Schweiz. Für die Einreise in die Schweiz gibt es keine Einschränkungen.

Serata “Agiamo insieme”, salta (per cause note) l’appuntamento

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Salta, per le ormai note esigenze di profilassi e di tutela di relatori ed ospiti, l’evento “Agiamo insieme” annunciato per domani, martedì 3 marzo, sotto egida della Camera di commercio e del Dipartimento cantonale sanità-socialità per tramite dell’Ufficio assicurazione invalidità. L’appuntamento sarà recuperato in data da definirsi una volta conclusa la fase epidemica.

Frauen aus Albanien, Brasilien, Mazedonien, Serbien, Rumänien und Ungarn in Kontaktbar festgenommen

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Die Luzerner Polizei hat letzte Woche in einer Kontaktbar in Sursee eine koordinierte Kontrolle durchgeführt. Elf Frauen wurden festgenommen. Ihnen wird unter anderem vorgeworfen, dass sie illegal als „Sexarbeiterinnen“ tätig waren. Zudem werden sieben Frauen wegen Missachtung der Meldepflicht angezeigt.

Die koordinierte Milieukontrolle hat am Donnerstagabend, den 27. Februar in der Stadt Sursee stattgefunden. Die Luzerner Polizei hat in einer „Kontaktbar“ insgesamt 21 Frauen kontrolliert. Elf Frauen wurden festgenommen und werden wegen mutmasslichen Widerhandlungen gegen das Ausländer und Integrationsgesetz (illegale Einreise, illegaler Aufenthalt, illegaler Erwerb ohne Bewilligung) angezeigt.

Sieben weitere Frauen werden wegen Verstoss gegen die Meldepflicht zur Anzeige gebracht. Bei den Frauen wurde Bargeld in der Höhe von mehreren tausend Franken sichergestellt. Die Frauen stammen aus Albanien (3), Brasilien (7), Mazedonien (1), Serbien (1), Rumänien (5) und Ungarn (1).

Das Amt für Migration hat für die Frauen Wegweisungen verfügt und Einreisesperren eröffnet. Die Untersuchungen führt die Staatsanwaltschaft Sursee.

Segni e memorie spirituali al “Museo plebano” di Agno

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Opere di Rosita Peverelli e varie statue di santi provenienti dalla storica (e mirabile) “Collezione Bottini” al centro del prossimo appuntamento espositivo al “Museo plebano” in Agno (zona chiesa titolata a san Provino), evento posto in calendario da domenica 15 marzo a giovedì 25 giugno. Cerimonia di inaugurazione fissata alle ore 16.30 di domenica 15 marzo con incontro pubblico alla scuola elementare. In immagine, Rosita Peverelli.

Schiesserei in Grandson: Ein Toter und vier Verletzte

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Eine Schiesserei in Grandson (Kanton Waadt) am vergangenen Samstag hat vier Verletzte und einen Toten gefordert.

Die Schiesserei in einer Wohnung in Grandson (Kanton Waadt) am vergangenen Samstag hat vier Verletzte und einen Toten gefordert. Eine Person befindet sich nach wie vor in sehr kritischem Zustand. Polizei und Justiz gehen von einer Auseinandersetzung im Drogenmilieu aus.

Die Polizei war am vergangenen Samstag gegen 12.35 Uhr alarmiert worden, dass in einer Wohnung in der Rue Basse in Grandson Schüsse gefallen waren. In dem Gebäude fanden die Polizisten fünf Personen, darunter vier Verletzte, wie die Waadtländer Kantonspolizei am Montag mitteilte.

Zwei von ihnen hatten Schussverletzungen erlitten und wurden von der Schweizerischen Rettungsflugwacht (Rega) in kritischem Zustand ins Universitätsspital von Lausanne (CHUV) geflogen. Einer der beiden, ein 27-jähriger Schweizer aus der Region, starb in der Nacht von Sonntag auf Montag.

Bei der anderen schwer verletzten Person handelt es sich nach Polizeiangaben um einen 22-jährigen, in Zürich wohnhaften Schweizer. Er ist nach wie vor im CHUV hospitalisiert. Sein Zustand wird als sehr kritisch beurteilt.

Die zwei anderen Verletzten, ein 24- und ein 27-jähriger Schweizer aus der Umgebung von Grandson, wurden ebenfalls hospitalisiert. Sie konnten das Spital rasch wieder verlassen, wie die Polizei weiter schreibt.

Flucht endete in Zürich

Ein fünftes Opfer, das ebenfalls verletzt wurde, ergriff die Flucht, bevor die Polizei eintraf. Der 22-jährige Mann wurde in einem Zürcher Spital ausfindig gemacht. Sein Leben ist nach Angaben der Polizei nicht in Gefahr. Er wurde zur Einvernahme in den Kanton Waadt überstellt.

Die Polizei hat mehrere Verdächtige festgenommen. Die von der Waadtländer Staatsanwaltschaft geleitete Strafuntersuchung geht weiter. Nach ersten Erkenntnissen von Polizei und Staatsanwaltschaft ging es bei der Auseinandersetzung um Drogen.

Die Schiesserei hatte einen Grosseinsatz erfordert. Im Einsatz gestanden waren zwei Helikopter der Rega, vier Ambulanzen, Polizisten der Kantone Waadt, Neuenburg und Bern sowie Polizisten der Stadt Zürich und das Grenzwachtkorps.

Colpo di stiletto / Fa… strage il «Caronavirus» di Donald Trump

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Negli States, commentatori e comici scatenati sull’apofonia sfuggita in un “tweet” del presidente Donald Trump, cui or non è guari sfuggì una “a” in luogo di una “o” nella menzione dell’ormai noto Covid-19 quale “Caronavirus”. Sùbito sedate le voci di crisi diplomatica tra Washington e Lugano in rappresentanza del noto quartiere: Donald Trump, per nostro tramite, tiene a far sapere di aver inteso Carona “l’altra, quella in Alta Valle Brembana, Bergamo”. In ogni caso, se l’ha detto Donald Trump…

Maltempo imperante, libertà di fuochi all’aperto (volendosi)

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Presi come si è dalle di giorno in giorno soverchiantisi disposizioni e raccomandazioni monodirezionali ed unicausali, quasi ci si era scordati del sussistere d’un divieto per solito rilevantissimo nella conoscenza collettiva. Sgomberasi ora il campo: per intervenuto maltempo al piano ed al monte, revocato infatti dalle ore 17.00 di oggi il divieto assoluto di accensione dei fuochi all’aperto sul territorio cantonale, come da nota pubblicata dai responsabili della Sezione forestale. La disposizione era stata introdotta per l’ultima volta in data di lunedì 20 gennaio.

Hockey Nl-Sl / Rischio troppo alto, rinviati “play-off” e “play-out”

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Niente hockey di vertice, e si parla dunque di National league e di Swiss league, per almeno due settimane: tale la decisione uscita stamane dall’assemblea straordinaria della Lega hockey, sulla scorta del confronto tra responsabili del movimento sportivo e dirigenti delle singole società. La decisione, peraltro non inattesa, è stata adottata in forza del rischio di diffusione del contagio da “Coronavirus”. Calendari da riformularsi, pertanto, sui vari livelli della competizione; come si ricorderà, il “play-off” ed il “play-out” della massima serie avrebbe dovuto aver inizio sabato 7 marzo.

Neue Hygiene- und Verhaltensregeln zum Schutz gegen das neue Coronavirus

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Die Situation rund um das neue Coronavirus hat sich in der Schweiz und den Nachbarländern in den vergangenen Tagen weiter verschärft. Der Bund passt deshalb die Grundfarbe seiner Kampagne „So schützen wir uns“ an und fügt weitere Hygiene- und Verhaltensregeln hinzu.

Mittlerweile ist es auch innerhalb der Schweiz zu Übertragungen des neuen Coronavirus gekommen, etwa im Wallis und in Graubünden. Die Übertragungskette kann in diesen Fällen noch nachverfolgt werden; die Kontaktpersonen werden informiert. Weitere Übertragungen innerhalb der Schweiz sind wahrscheinlich. Dies macht einen höheren Schutz insbesondere vulnerabler Bevölkerungsgruppen notwendig. Dazu gehören ältere Menschen oder Menschen mit Vorerkrankungen. Das BAG empfiehlt der Bevölkerung deshalb in seiner Kampagne „So schützen wir uns“ zusätzliche Verhaltens- und Hygieneregeln.

Die Kampagne wechselt ab sofort von der bisherigen Farbe Gelb auf Rot. Dies bedeutet, dass die bisherigen drei Hygieneregeln „Gründlich Händewaschen“, „In Taschentuch oder Armbeuge husten und niesen“ und „bei Fieber und Husten zu Hause bleiben“ jetzt um drei weitere Regeln erweitert werden: «Papiertaschentuch nach Gebrauch in geschlossenen Abfalleimer», «Händeschütteln vermeiden» und «Nur nach telefonischer Anmeldung in Arztpraxis oder Notfallstation».

Mit dem Wechsel zu Rot wird für die Bevölkerung sichtbar, dass ab jetzt diese zusätzlichen Hygiene- und Verhaltensregeln gelten, um sich selbst und andere möglichst vor einer Ansteckung mit dem neuen Coronavirus zu schützen.

Covid-19, anziano ricoverato alla “Moncucco”. È il secondo caso in Ticino

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A distanza di un paio di giorni dalle dimissioni del primo paziente infetto (trattasi del medico 70enne già ricoverato alla “Clinica luganese Moncucco” in Lugano ed ora postosi in quarantena domiciliare), secondo caso ufficiale di “Coronavirus” sul territorio ticinese. A darne notizia, poco dopo le ore 10.00 di oggi, un portavoce del Dipartimento cantonale sanità-socialità, sulla scorta di informazioni acquisite dagli specialisti operanti in seno all’“Ente ospedaliero cantonale-Eoc” (Dipartimento di medicina di laboratorio, servizio di microbiologia) in Bellinzona, realtà che da alcuni giorni è stata accreditata per lo svolgimento dei “test” sui casi sospetti di Covid-19. Sul riscontro della presenza del virus, iersera, la persona affetta – trattasi di individuo di sesso maschile, in età avanzata, residenza nel Luganese – ha avuto accesso al Pronto socccorso della stessa “Clinica luganese Moncucco” con regolare protezione secondo protocollo, modalità grazie alla quale viene evitato ogni contatto non protetto, ed è stato posto in isolamento. Già avviata la verifica dei contatti avuti dal paziente nelle ultime due settimane, e ciò funzionalmente all’eventuale adozione di provvedimenti di quarantena.

Spezzata la spirale negativa, lo “Swiss market index” prova a riemergere

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.29) Una reazione, come qui preannunciato venerdì, era da mettersi in conto. E reazione è stata, oggi, su parte delle piazze borsistiche europee, alla luce sia di voci su probabili interventi dei vertici della Banca centrale cinese sia dell’effettiva sproporzione tra fenomeno epidemico in essere (e lo si constata: il Covid-19 sta mietendo vittime reali e virtuali, in quest’ultimo caso tra quegli investitori che si sono trovati a corto di liquidità) ed entità del cedimento accusato dai mercati: da qui la sensazione che vari operatori, pur restando al coperto, stiano iniziando a pianificare progetti per interventi di breve e di medio termine, ad esempio, su un buon terzo del listino primario a Zurigo. Andamento sussultorio, in ogni caso, con vistosi squilibri sullo “Swiss market index”, picco a 10’136.62 punti alle ore 9.43, perdita secca e slittamento addirittura sotto la linea (minimo su 9’790.42 alle ore 13.21), rifiatamento e risaita in coincidenza con notizie da Wall Street. Al saldo finale, rilevamento in progresso nella misura dell’1.22 per cento a 9’950.83 punti, “Geberit Ag” capofila (più 2.67 per cento), in retrovia i finanziari (“Credit Suisse group Ag”, meno 1.02; “Ubs group Ag”, meno 0.80); “Adecco Sa” sulla coda (meno 2.82). Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, meno 0.27; Ftse-Mib a Milano, meno 1.50; Ftse-100 a Londra, più 1.13. In volata New York, con guadagni fra il 2.40 ed il 3.03 per cento. Euro in recupero sul franco svizzero a 106.8 centesimi di franco per unità.

Hockey Sl / Rockets, due punti ma la salvezza è mezza chimera

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Dovevano vincere, con successo pieno in questo terz’ultimo turno della “poule”-salvezza, e sperare che il Winterthur franasse in casa con il Sierre. Hanno vinto, i BiascaTicino Rockets, ma solo al supplementare; e, per di più, gli zurighesi hanno conquistato bottino pieno contro i vallesani; il che significa che le prospettive di permanenza diretta nell’hockey cadetto, al di là di alchimie date effettivamente dalla casistica del possibile, sono prossime allo zero; di fatto, il 7-6 imposto all’AccademiaZugo rischia di passare alla storia come una vittoria di Pirro, in piena conformità con la pessima annata di cui bisognerà prima o poi cavar fuori anche il responsabile, ed un nome è qui ben piantato nella mente. Anche al fine di cloroformizzare l’irritazione per il dissolvimento (in tre minuti e frattaglie) d’un risultato pieno che era ormai acquisito sul 5-2 a meno di 19 minuti dall’ultima sirena: 9.49, Jerome Portmann, 1-0; 19.13, Livio Langenegger, 1-1; 20.26, Nico Graf, 1-2; 23.53, Jerome Portmann, 2-2 (a cinque-contro-quattro); 24.17, Anthony Neuenschwander, 3-2; 33.18, Marc Camichel, 4-2; 35.35, Marc Camichel, 5-2; 41.08, Livio Langenegger, 5-3; 42.44, Luca Capaul, 5-4; 44.44, Luca Wyss, 5-5 (a cinque-contro-quattro); 49.57, Luca Capaul, 5-6 (a cinque-contro-quattro); 55.28, Jason Fritsche, 6-6 (in “shorthanded”); 60.31, Jason Fritsche, 7-6.

Nell’altro confronto della serata, come detto, affermazione del Winterthur sul Sierre: 6-3 il punteggio, doppietta di Dexter Dancs per gli uomini di Misko Antisin, e margine di vantaggio sui Rockets passato da quattro a cinque lunghezze (Sierre 54 punti; AccademiaZugo 47; Winterthur 37; BiascaTicino Rockets 32). Vogliamo lasciare spazio ad uno scampolo di speranza? Facciamolo: venerdì 6 marzo, Rockets obbligati a vincere a Sierre confidando nella sconfitta secca del Winterthur con l’AccademiaZugo; domenica 8 marzo, infine, Rockets a bersaglio pieno in casa con il Winterthur. Facile.

Rubano ad Ascona, prese a Muralto: due ladre in manette

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Individuate, inquadrate, ricercate, inseguite, trovate, prese, e risultate anche recidive. Due ladre, età e nazionalità non rese note, sono finite nella rete delle forze dell’ordine venerdì pomeriggio, a distanza di meno di un’ora dall’aver portato a termine furti in vari appartamenti di una palazzina in via Delta ad Ascona; sulla chiamata di un inquilino l’allarme al centralino della Polcom e l’intervento di una pattuglia, i cui agenti hanno poi proceduto all’acquisizione ed alla visione dei filmati dalle telecamere di sorveglianza nella zona, individuando la direzione di fuga della coppia di malviventi. Atto conclusivo in stazione ferroviaria a Locarno, e dunque su sedime comunale di Muralto, dove le due ladre sono state fermate e messe in manette prima che riuscissero a dileguarsi. Particolare non trascurabile: sufficiente un’occhiata ai “database” per il rilevamento di consistenti precedenti, e per episodi specifici, a carico di entrambe.

Fachschule Biel: 54 Studierende und Lehrer in Quarantäne

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Zwei Klassen der Technischen Fachschule in Biel (Kanton Bern) und ihre Lehrkräfte sind vorsorglich unter Quarantäne gestellt worden. Die Quarantäne dauert bis zum 12. März. Grund: Die in Biel am Coronavirus erkrankte Frau studiert an der Schule. Die Betroffenen sind einzeln kontakttiert und instruiert worden. Sie häben besonnen reagiert und Verständnis für die Massnahmen gezeigt.

Coronavirus: Zwischenstand zum Kita-Fall in Riehen

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Das Gesundheitsdepartement gibt folgendes Update zum Stand der Kontaktnahme der von den Quarantäne-Massnahmen betroffenen Familien.

Stand Freitagabend, 28. Februar 2020, 21 Uhr: von mittlerweile 76 betroffenen Kindern konnten 75 Familien telefonisch erreicht und über die angeordneten Quarantänemassnahmen informiert werden. Alle Familien haben die Quarantäneinformation per E-Mail zugestellt erhalten und erhalten noch eine personalisierte Version per Post (der Versand ist am 28. Februar 2020 erfolgt). Alle Familien, die Masken benötigten, wurden am Freitag, 28. Februar 2020, vom Gesundheitsdepartement mit Masken beliefert. Alle Familien mit einem Kind in der Kita, welche von Montag, 24. Februar 2020, bis Mittwoch, 26. Februar 2020, keinen Kontakt hatten, erhielten ebenso einen kurzen Informationsbrief und werden diesen auch noch per Post erhalten. Die allermeisten betroffenen Eltern haben Verständnis für die Massnahmen gezeigt und waren insbesondere für die Maskenlieferung sehr dankbar. Sechs Kinder befinden sich, Stand 28.02.2020, 21 Uhr, im Universitätskinderspital beider Basel in Behandlung wegen grippalen Symptomen. Am Samstag, 29. Februar 2020, werden die Medizinischen Dienste des Gesundheitsdepartementes die letzte Familie weiter zu kontaktieren versuchen.

Am Samstag, 29. Februar 20020, werden die Medizinischen Dienste des Gesundheitsdepartementes insbesondere die tägliche Kontaktnahme mit den bereits erreichten 75 Familien aufnehmen. Der kantonsärztliche Dienst erkundigt sich ab Samstag täglich nach dem Gesundheitszustand des Kindes.

Samnaun (Kanton Graubünden): Skifahrer nach Unfall im Spital verstorben

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Der Skifahrer, welcher am Donnerstagvormittag (27.02.2020) in Samnaun (Kanton Graubünden, Photoquelle: KaPo Graubünden) beim Skifahren verunfallt ist, ist am Freitag verstorben. Der 78-Jährige Deutsche war am Donnerstag auf der Skipiste Nummer 67 in der Nähe des Visnitzkopf verunfallt. Dabei zog er sich ein schweres Schädel-Hirntrauma zu. Am Freitagmorgen erlag er im Kantonsspital Graubünden in Chur an seinen schweren Verletzungen.

Pareri sciolti / “Coronavirus”, o della “Guerra dei mondi” in tempi nostri

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da Alessandro Berta, Gordevio

Riflessioni varie impone questa crisi data dall’ormai famigerato “Coronavirus” alias “Covid-19”. Riflessioni varie, in nulla sottovalutandosi il problema e per nulla mandandosi di rispetto ai contagiati, agli abitanti dei luoghi posti sotto quarantena in Italia, e tantomeno ai morti. Riflessioni varie, una di fondo, per analogia: non sembra, questa, la trasposizione in epoca contemporanea della “Guerra dei mondi” interpretata in sceneggiato radiofonico da Orson Welles? Un salto all’indietro per quei pochi che non abbiano almeno sentito parlare della vicenda: è il 30 ottobre 1938, in una trasmissione letteraria – su cornice musicale – della Cbs viene calato il riadattamento (per gli Stati Uniti) da un romanzo di fantascienza scritto oltre 40 anni prima dal britannico Herbert George Wells. È la storia di uno sbarco di alieni, storia rappresentata in modo efficace cioè raccontata come si farebbe in una serie di radiogiornali a lanci “flash” ed in edizioni straordinarie secondo l’evolversi della situazione. Del fatto che trattasi di una “fiction” radiofonica, come si direbbe oggi, gli ascoltatori vengono avvertiti prima della trasmissione ed ancora nel corso della stessa; ma non manca chi creda egualmente che sia in corso l’invasione degli extraterrestri, e da voce in voce si genera un vero e proprio fenomeno di isteria collettiva (l’evidenza rimane attestata, pur dovendosi ridimensionare di molto l’entità del fenomeno rispetto alle proporzioni in cui esso verrà rappresentato dalla stessa Cbs – per motivi autopromozionali – e sulla stampa dell’epoca).

Si riporterà, negli anni a venire, che questo è un caso di “scherzo non voluto”; utili indagini smonteranno gran parte dei racconti (priva di riscontro, nel senso che i numeri rientrano in statistica ordinaria, la tesi secondo cui vi fu un’impennata dei casi di suicidio). Vero è che quel radiodramma ebbe impatto su un buon due per cento della popolazione degli Stati Uniti, realtà all’epoca caratterizzata da profondi solchi (discriminazione bianchi-neri, divario sociale tra città e periferia, distanza culturale tra città e realtà rurali); e la radio era strumento di comunicazione in piena ascesa, passata com’era dalle sperimentazioni di Lee de Forest (con l’emittente 2xG) nell’estate 1915 alla prima stazione – la Kdka – da Pittsburgh in Pennsylvania nel 1920, e tumultuosamente verso la ramificazione (1926, nascita della Nbc, prima rete “nazionale”; 1928, il raggruppamento delle 16 emittenti che diventano nocciolo della futura Cbs). Di più: la radio stava incominciando a costruirsi un ruolo quale strumento di rapporto autorevolmente paritario tra chi stava dietro al microfono e chi ascoltava, e non a caso essa veniva utilizzata anche da un presidente degli Stati Uniti quale fu Franklin Delano Roosevelt, con le “Fireside chat” (“Chiacchiere accanto al camino”) che all’inquilino della Casa Bianca permettevano di cortocircuitare il sistema della stampa quotidiana e periodica, in forte prevalenza schierato su posizioni critiche; di fatto, si stava formando una doppia equazione, radio uguale strumento ludico ma anche radio uguale simbolo di identità collettiva.

Credibilità del mezzo, dunque, come primo fattore. E poi? E poi: erano anni di forte incertezza economica, un primo balzo dopo la “Grande depressione” del 1929 era stato vanificato dalla recessione innescata nel 1937 da uno stolido intervento restrittivo in materia di politiche monetarie e fiscali, sicché il tasso di disoccupazione risalì d’improvviso al 19 per cento quand’invece, nel quadriennio precedente, esso era sceso dal 25 al 14 per cento; in pratica, si stava peggio di prima. Ancora, in vari strati della popolazione era percepibile la preoccupazione per l’ascesa del nazismo. Presto viste le analogie tra il caso della “Guerra dei mondi” e quello che ci sta coinvolgendo ben sopra le righe, e si parla dunque del “Coronavirus”. Che cosa abbiamo sul tappeto? Primo: i “social media” puntano oggi a sostituire la tv che per impatto ha soppiantato la radio quale mezzo di intrattenimento. Tra un “like”, un giochino stupidotto e lo sguardo di sghimbescio ad un titolo (al titolo, spesso non alla piattaforma su cui esso si trova, pur correndo una discreta differenza fra un quotidiano fatto da professionisti ed un “Lercio.it” che è sito dedicato alla satira), molti si “informano” solo in questo modo, magari cascando sulla notizia – che verrà letta in modo superficiale – per la presenza di una foto; quel “link”, tuttavia, essi propagheranno con la condivisione, invitando di fatto altri ad appropriarsi una conoscenza che della conoscenza reale è antitesi. Sul fenomeno agisce poi la mano della tecnica: il “muro sociale” del singolo utente è infatti calibrato da un algoritmo che dell’utente stesso studia il profilo, ad esempio (ma non solo) basandosi sulle ricerche effettuate via InterNet. In sostanza, l’utente vedrà sempre notizie, riflessioni, titoli e soprattutto pubblicità – vuoi in modalità classica, vuoi in forma dialogica – inerenti alle sue preferenze; non esiste mai un contraddittorio, e pertanto ogni messaggio confluisce nell’alveo del rafforzamento di quel che si pensa e si crede. Di più ancora: a qualunque ora del giorno e della notte (senza tempo e senza spazio, anzi), l’utente si troverà ad aprire InterNet ed a leggere solo di persone che la pensano come lui, in una sorta di circolo continuo di notizie rafforzative del pensiero e della visione del mondo che l’utente ha.

Ebbene: quel che Franklin Delano Roosevelt fece con le 30 “Fireside chat” fra il marzo 1933 ed il giugno 1944 (30 discorsi nell’arco di 11 anni…) rivolgendosi ai cittadini, oggi la politica fa in ogni istante, per tramite delle piattaforme mediali, rivolgendosi non al cittadino ma all’elettore acquisito oppure potenziale, mescolando pubblico e privato, facendo scivolare la comunicazione politica nel mezzo dell’informazione istituzionale, aggiungendo una foto di famiglia al filmatino sull’incontro con l’avversario di giornata. Emblematico è del resto l’uso dei “social” da parte di un successore di Franklin Delano Roosevelt, cioè Donald Trump, cui basta un “tweet” di pochi caratteri per andare in prima pagina e per scatenare orde di interpreti a colonnaggio misto (“Che cosa avrà voluto dire in realtà?”, “Perché ha usato quella parola e non un’altra?”, “A chi è diretto il messaggio?”, eccetera). Vi è infine da tenersi conto della situazione contestuale. Non viviamo la crisi del 1929 e nemmeno quella del 1937 e non siamo direttamente in stato di guerra e non ci troviamo ad affrontare la “Peste di Giustiniano” che viene considerata quale prima pandemia nella storia dell’Occidente; difficile sarebbe tuttavia il collocare questo periodo storico fra i più felici (disoccupazione, bassa natalità, “dumping” salariale, guerre commerciali, guerre tra poveri, conflitti a distanza d’un lancio di missile, e così via; ciascuno scelga la sua croce. Siamo bombardati da notizie, siamo tutti di fretta, il tempo per approfondire e la voglia di approfondire scarseggiano anche perché al prossimo “click” rimbalzeremo invariabilmente su un altro articolo per il quale si impone l’apertura di un video dal quale si riceve la raccomandazione a transitare su una terza notizia, vortice infinito, pozzo senza fondo, “tunnel” senza via di uscita. Leggiamo con scarsa attenzione, poco, male; e nel frattempo lasciamo praterie aperte al panico che corre e dilaga via InterNet, laddove tanti si laureano oggi nell’una e domani nell’altra materia, e guai se sulle cause e sul trattamento del “Coronavirus” non li ascolta con attenzione pari a quella che s’ha da prestare ad un virologo di fama mondiale.

Quasi di che dirsi: ah, bei tempi quelli in cui le notizie arrivavano a mezzogiorno e mezzo con il pranzo ed alla sera con il tiggì… Evoluzione, dunque, o involuzione della società? E, soprattutto: davvero al “Coronavirus” è da attribuirsi la patente di “male assoluto” nell’anno 2020? O, e piuttosto, dobbiamo solo appellarci al buonsenso dei singoli, quasi che serva un’epidemia su scala mondiale per far ricordare che non si starnuta in faccia alla gente, e che ci si lava le mani quando ciò è possibile, e comportamento sociale non è di sicuro l’accaparramento di disinfettanti e mascherine (foto ManBer-“Giornale del Ticino”) e 10 chili di pasta, benché l’abbia detto “il Féisbuk”?

Insetti, l’indispensabile del quotidiano: una mostra a Bellinzona

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In lancio venerdì 6 marzo, con incontro ad inviti alla “Sala Arsenale” di Castelgrande in Bellinzona che è sede dell’evento, l’esposizione “ImmagiNatura” con cui i membri di “Pro natura” aprono un ciclo di proposte legate alla presenza continua e puntuale dell’associazione, da 60 anni a questa parte, sul terrritorio cantonale. Intento: “Meravigliare il grande pubblico con la fragile bellezza della natura e con un occhio di riguardo verso gli insetti”, in “(…) connubio tra arte, scienza e didattica, per rendere omaggio a questi piccoli ma indispensabili animali”; per fasce di età, differente facoltà di accesso (le opere di Eric Alibert per i più grandi, le attività ludiche per i più giovani). Apertura da sabato 7 marzo a martedì 31 marzo in modalità distinte (tutti i giorni tranne la domenica, ore 10.30-16.00, il sabato con prolungamento sino alle ore 18.00) e da mercoledì 1.o aprile a domenica 21 giugno in modalità unica (tutti i giorni, ore 10.00-18.00). Presentazione a cura di Roberto Malacrida (per la Città di Bellinzona), Charles Barras (vicepresidente dell’“Organizzazione turistica Bellinzonese-Alto Ticino”), Christian Bernasconi (segretario della “Pro natura”) ed Eric Alibert (artista). In immagine, l’artista Eric Alibert.

Mendrisio, un “finissage” tra musica dal vivo e… ambiente

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Doppio appuntamento tra musica, poesia e teatro, e tutto al femminile come si conviene nella “Giornata della donna”, domenica 8 marzo al “Museo Vincenzo Vela” di Mendrisio quartiere Ligornetto, in occasione del “finissage” della mostra “Giappone. L’arte nel quotidiano”. In mattinata (ore 11.00), brani nell’interpretazione del soprano Chikako Fukami Thomsen, con accompagnamento della pianista Kazue Ono; la stessa Chikako Fukami Thomsen darà un saggio di interventi calligrafici. Dopo la pausa, alle ore 15.30 lo spettacolo “Monogatari. Storie di pioggia” nella proposta del “Teatro Pan”; regìa di Cinzia Morandi, sulla scena la musicista Irene Zucchinelli e l’attrice Viviana Gysin.

Colpo di stiletto / Scusa, per caso ti hanno cambiato l’allenatore?

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Dicono che Serge Pelletier, che è al timone del Lugano hockey da poco prima di Natale, sia soggetto appassionato ma schivo, tanto da macinare il meglio di sé quando sta dietro le quinte e nel cono d’ombra può lavorare. Dev’essere proprio così: per i colleghi delle piattaforma televisiva Upc, addirittura nel ruolo di allenatore dei bianconeri figura ancora Sami Kapanen…

Ghanas Präsident Nana Akufo-Addo zum Staatsbesuch in der Schweiz empfangen

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Unter der Leitung von Bundespräsidentin Simonetta Sommaruga hat der Bundesrat am gestern, in corpore Ghanas Staatsoberhaupt Nana Addo Dankwa Akufo-Addo zum Staatsbesuch in der Schweiz empfangen. Im Zentrum der offiziellen Gespräche im Bernerhof standen die Wirtschaftsbeziehungen, die Zusammenarbeit in Umweltfragen sowie die Friedens- und Sicherheitspolitik.

Beide Seiten betonten die traditionell guten und engen Kontakte zwischen der Schweiz und Ghana. «Dieser Staatsbesuch ist für die Schweiz historisch, weil es erst der dritte aus einem Land südlich der Sahara ist – und der erste, seit Ghana 1957 die Unabhängigkeit erlangt hat. Der Staatsbesuch ist aufgrund der langjährigen, von gegenseitiger Wertschätzung geprägten Beziehungen aber auch logisch», betonte Bundespräsidentin Simonetta Sommaruga in ihrer Rede. Die Landesregierung empfing Präsident Akufo-Addo am Freitagnachmittag mit militärischen Ehren auf dem Bundesplatz. An den offiziellen Gesprächen im Bernerhof nahmen neben der Bundespräsidentin seitens der Schweiz die Bundesräte Guy Parmelin und Ignazio Cassis teil. Der Delegation aus Ghana gehörte neben Präsident Akufa-Addo unter anderem auch Aussenministerin Shirley Ayorkor Botchwey an.

Der Import von Gold und Kakao in die Schweiz prägt die wirtschaftlichen Beziehungen: Bei den Kakaobohnen ist Ghana der wichtigste Lieferant für die Schweiz, beim Gold gehört Ghana zu den zehn führenden Herkunftsländern. Die beiden Delegationen erörterten im Gespräch, wie bei der wirtschaftlichen Entwicklung und Rohstoffförderung soziale Aspekte und Umweltstandards besser berücksichtigt werden könnten. Die Schweiz würdigte dabei die von Ghana unternommenen Schritte. So hat sich Ghana zum Beispiel im Rahmen der Extractive Industries Transparency Initiative (EITI) zur Offenlegung der Geldflüsse im Rohstoffsektor verpflichtet. Im Kakaosektor sorgt die „Swiss Platform for Sustainable Cocoa“ dafür, die soziale, ökologische und wirtschaftliche Nachhaltigkeit zu stärken.

Ghana gehört zu den Schwerpunktländern der wirtschaftlichen Zusammenarbeit des Staatssekretariats für Wirtschaft SECO. Das entsprechende Programm soll nach dem Willen des Bundesrats für den Zeitraum 2021-2024 verlängert werden. Die Schweiz unterstützt Ghana darin, Wirtschaft und Handel stärker zu diversifizieren.

Bundesrat Cassis und Ghanas Aussenministerin Botchwey unterzeichneten im Beisein von Bundespräsidentin Sommaruga und von Präsident Akufo-Addo eine Absichtserklärung zur Kooperation im Umweltbereich. Diese sieht vor, dass Ghana und die Schweiz zur Umsetzung des Pariser Klimaschutz-Abkommens eng zusammenarbeiten. Zur Sprache kam ferner der Umgang mit gefährlichen Abfällen. Beide Seiten wollen diese Thematik gemeinsam weiterbearbeiten.

Bei den Gesprächen ging es zudem um die Friedens- und Sicherheitspolitik. Die Delegation des Bundesrates würdigte das grosse friedenspolitische Engagement von Ghana in der UNO und in der Afrikanischen Union (AU). Zur Sprache kam auch das Bestreben, mit der African Continental Free Trade Area (AfCFTA) den wirtschaftlichen Zusammenhalt des afrikanischen Kontinents weiter zu steigern und für mehr Wohlstand zu sorgen. Die Schweiz unterstützt seit 2006 das Kofi Annan International Peacekeeping Training Centre (KAIPTC), das in Accra, der Hauptstadt von Ghana, angesiedelt ist. Die Schweiz sicherte Ghana zu, dieses Zentrum auch in Zukunft zu unterstützen.

Wie es der Tradition entspricht, findet am Abend des ersten Besuchstages ein Gala-Dinner statt. Zum Auftakt des zweiten Tages werden die Bundespräsidentin und Präsident Akufo-Addo im Berner Kunstmuseum eine Vorschau auf die für März geplante Ausstellung des ghanaischen Künstlers El Anatsui besichtigen. Ghana ist bei Kakaobohnen der grösste Lieferant für die Schweiz. Darum steht auch der Besuch einer Schokoladenfabrik auf dem Programm. Der Staatsbesuch endet am Samstagnachmittag, 29. Februar 2020, mit der Verabschiedung von Präsident Akufo-Addo in Zürich.

Winterthur (Kanton Zürich): 19-jähriger Mann nach Streit auf Gleise gefallen

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Bei einer tätlichen Auseinandersetzung ist im Bahnhof Winterthur am frühen heutigen Samstagmorgen ein Mann mittelschwer verletzt worden.

Kurz nach 1.00 Uhr kam es zwischen einem 19-jährigen Schweizer und einem unbekannten Mann auf dem Perron sieben zu einer Auseinandersetzung. Im Verlauf dieses Streits fiel der 19-Jährige auf die Gleise und blieb dort bewusstlos liegen, bis er von unbeteiligten Passanten geborgen wurde. Sein Kontrahent verliess ohne Hilfestellung zu leisten den Tatort.

Durch Angehörige der Stadtpolizei Winterthur wurde er anschliessend zur Kontrolle in ein Spital geführt. Die weiteren Ermittlungen werden durch die Kantonspolizei Zürich geführt.

Hockey Nl / Lugano da fattore “C”: perde il “derby” ma va al “play-off”

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Confessione: tra tutti gli scenari possibili, stasera, questo era il meno probabile. Diciamo meglio: questo era l’unico che nessuno avrebbe preso in considerazione. Ed invece constatiamo: a) constatiamo che il Lugano dell’hockey di National league accede al “play-off” all’ultima giornata della stagione regolare, centrando l’obiettivo minimo della stagione ma restando lontano dal lato sinistro della graduatoria; b) constatiamo che il Lugano consegue tale obiettivo perdendo in casa (e malamente) nell’ultimo di “derby” dell’annata con l’AmbrìPiotta; c) constatiamo dunque che il Lugano è sul bersaglio per effetto dell’ultimo “harakiri” del Berna, cui sarebbe bastata la miseria di un altro goal negli ultimi 16.49 della contemporanea partita a Losanna, 2-2 il punteggio a quel momento con doppia risalita dallo svantaggio ed un 3-2 avrebbe voluto dire sorpasso sul Lugano e scavalcamento della linea, ed invece ecco l’impennata di Josh Jooris, Losanna a segno per quello che sarà il 3-2 effettivo sulla sirena. Minuti interminabili, da un lato all’altro della Svizzera: per i tifosi degli “Orsi”, impotenti nell’assistere ad una disfatta (Berna al “play-out”, suvvia…); per i tifosi del Lugano, coscienti dell’essere il destino della squadra (nel frattempo alla deriva contro i leventinesi: finirà 1-4, tracollo nel terzo periodo) affidato a mani terze; e per i tifosi dell’AmbrìPiotta, cui la vittoria – la quarta su sei confronti diretti; unica, parziale soddisfazione che si spera valga come viatico sul cammino della salvezza da conquistarsi – serviva per evitare di perdere la 10.a posizione, ché gli Scl Tigers erano incalzanti e difatti stavano mettendo sotto un BielBienne cui interessava soltanto di superare sano quest’ultima formalità. Insomma: chi frequenta d’abitudine la “Resega” sta tirando un sospiro di sollievo ma si ripromette che mai più un’esperienza del genere e mai più certi patemi d’animo, e chi invece fa perno sulla “Valascia” si consola con quel che ha.

Della partita in sé, mah: degna d’un primo fine-settimana di Quaresima in tempi di Carnevale soppresso, contratti ed imbarazzanti per mancanza di personalità i bianconeri, nervosetti gli ospiti (14 minuti di penalità nello spazio di 18 minuti sul conto del solo Dominic Zwerger); sia come sia, a sbloccare il punteggio è Thomas Wellinger (21.27) in operazione strettamente individuale, la risposta giunge da Matt D’Agostini in “shorthanded” (33.28. 20.a firma nel torneo), per dire del livello di attenzione della difesa di casa in quel momento. Sull’inizio del terzo periodo, tutti tesi come corde di violino: dall’altra parte il Berna è sotto, ma a scarto di una sola lunghezza, e potrebbe rientrare in quota da un momento all’altro. Che fa, a questo punto, il Lugano? Ci prova ma non ci riesce, e scoppia: incassa l’1-2 da Fabio Hofer (41.24, 20.o assist di Marco Müller), va in debito d’ossigeno con Dario Bürgler in panca-puniti e slitta in un attimo sull’1-3 (segna Robert Sabolic, nientemeno, 45.39); e sull’altra pista il Berna è in quel momento sul 2-2 per merito di Tristan Scherwey, come detto basta un tocco ed ogni speranza dei bianconeri franerebbe. 122 secondi all’ultima sirena, mossa della disperazione, fuori Niklas Schlegel portiere; a segnare è però Dominic Zwerger (59.15), 1-4. A salvare il Lugano, in ultimo, sarà un luganese cresciuto nelle giovanili del Lugano e che con il Lugano aveva esordito in Lega nazionale A nel campionato 2006-2007 e che da Lugano partì sul finire del torneo 2012-2013: Matteo Nodari, difensore, secondo assist personale nella serata e di nuovo per Josh Jooris che aveva timbrato il 2-1 al 39.02 e che si ripete al 55.18. Beh, il prodigio succede; chissà se porterà a qualcosa.

I risultati – Davos-RapperswilJona Lakers 5-3; FriborgoGottéron-ServetteGinevra 1-6; Losanna-Berna 3-2; Lugano-AmbrìPiotta 1-4; Scl Tigers-BielBienne 4-2; Zsc Lions-Zugo 4-1.

La classifica – Zsc Lions 91 punti; Zugo 90; Davos, ServetteGinevra 89; BielBienne 78; Losanna 75; FriborgoGottéron 73; Lugano 69; Berna 68; AmbrìPiotta, Scl Tigers 63; RapperswilJona Lakers 52.

Al “Foce” di Lugano doppia data con una “Questione in sospeso”

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Sull’idea di René Fourés ed Amanda Rougier, alla rassegna “Home” del “Teatro foce” in Lugano (via Foce 2), doppio appuntamento venerdì 13 e sabato 14 marzo con lo spettacolo “Questione in sospeso”. Chiave di ascolto: il conflitto tra due personaggi complessi che oltrepassano i confini tra reale ed immaginario e tentano di nascondere la propria natura e che pure, con il prosieguo dell’azione scenica, avvertono ed accusano oneri e sofferenze dal passato, quindi iniziano a rispecchiarsi l’uno nell’altro, infine si spogliano del tutto della loro “maschera”. Adatto a tutti ma non per tutti, si dirà. Ore 20.30.

Polizistin überfahren: Hunday, Modell Tucson, grau mit ZH Kontrollschild gesucht

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Am Freitagabend, den 28. Februar 2020, wurde eine Stadtpolizistin von einem unbekannten Fahrzeuglenker beim Strichplatz im Kreis 9 angefahren und dabei schwer verletzt. Die Polizei hat umgehend eine Fahndung eingeleitet und sucht Zeuginnen und Zeugen.

Um zirka 23.00 Uhr wollten eine Polizistin und ein Polizist der Stadtpolizei Zürich , die zivil unterwegs waren, am Depotweg einen Personenwagen und dessen Insassen kontrollieren. Dabei wiesen sie sich als Polizisten aus und forderten den unbekannten Fahrzeuglenker auf, in die vorgesehene Kontrollstelle zu fahren. Der Lenker kam dieser Anweisung vorerst nach und fuhr in Richtung Kontrollstelle.

Plötzlich und völlig unerwartet, fuhr er dann mit seinem Fahrzeug einige Meter zurück. Anschliessend beschleunigte er den grauen SUV um vorwärts aus dem Areal zu flüchten. Dabei fuhr er die Polizistin an und schleifte sie mehrere Meter mit. Die 38-jährige Detektivin wurde dabei lebensbedrohlich verletzt und musste in der Folge von der Sanität ins Spital gebracht werden, wo sie notoperiert wurde. Der Polizist oder weitere Personen wurden beim Vorfall nicht verletzt. Der unbekannte Lenker des Personenwagens flüchtete via Aargauerstrasse in unbekannte Richtung. Die weiteren Abklärungen werden durch die Staatsanwaltschaft I für schwere Gewaltkriminalität und die Kantonspolizei Zürich getätigt. Zur Spurensicherung rückten der Unfallfotodienst der Kantonspolizei Zürich und das Forensische Institut Zürich aus.

Beim Fahrzeug handelt es sich um einen grauen SUV der Marke Hyundai, Model Tucson. Im Fahrzeug befanden sich mehrere Personen. Der Lenker trug vermutlich eine weisse Oberbekleidung.

Zeugenaufruf:

Personen die Angaben zum gesuchten grauen SUV mit ZH Kontrollschild machen können werden gebeten, sich bei der Kantonspolizei Zürich, Tel 044 247 22 11, zu melden. Die Polizei sucht auch Zeuginnen und Zeugen, denen das gesuchte Fahrzeug, in der Zeit von ca. 22.45 – 23.15 Uhr, beim Strichplatz am Depotweg oder im Bereich Aargauerstrasse, Pfingstweidstrasse, Europabrücke, Autobahn A1 zwischen dem Anschluss A1h und dem Limmattaler Kreuz aufgefallen ist.

Erster bestätigter Corona-Fall im Kanton Bern

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Bei einer Person aus Biel ist das neue Coronavirus nachgewiesen worden. Die erkrankte Person ist im Spital hospitalisiert und isoliert. Personen, die Kontakt mit einer an Covid-19 erkrankten Person hatten, sollen telefonisch mit einem Arzt/einer Ärztin Kontakt aufnehmen und nicht direkt eine Praxis oder den Spitalnotfall aufsuchen.

Nachdem in verschiedenen Kantonen Fälle des neuen Coronavirus (Covid-19) bestätigt worden sind, wurde am späten Freitagabend, 28. Februar, nun auch im Kanton Bern die Erkrankung einer Person nachgewiesen. Es handelt sich um eine 21-jährige Frau, die vor einer Woche von Mailand zurückgekehrt war. Seit Dienstag, dem 25. Februar, leidet sie an einem trockenen Husten und verspürt Halsschmerzen. Sie ist aber fieberfrei. Die Frau suchte am Donnerstag, 27. Februar den Notfall des Spitalzentrums Biel auf, wo sie derzeit hospitalisiert ist. Die Covid-19-Diagnose wurde durch das Referenzlabor bestätigt. Das Kantonsarztamt führt das «contact tracing» und das Management durch.

Bisher sind im Kanton Bern über 120 Verdachtsfälle bereits als negativ bestätigt worden, weitere sind noch in Abklärung. Das Gesundheitswesen und die Behörden haben bereits vor ein paar Tagen ihre Vorkehrungsmassnahmen intensiviert und sind vorbereitet. Der Kanton richtet seine Handlungsschritte nach dem Vorgehen des Bundesamtes für Gesundheit (BAG) aus. Im Vordergrund stehen weiterhin das Entdecken und Abklären von Verdachtsfällen, das Auffinden von Kontaktpersonen bei einem positiven Fall, inkl. Quarantäne der Kontaktpersonen sowie das Verhindern weiterer Übertragungen. Das Kantonsarztamt ist daran, alle Kontaktperson des Indexfalls zu eruieren und über die notwendigen Massnahmen zu instruieren.

Das Kantonale Führungsorgan des Kantons Bern und die Kantonsärztin Linda Nartey rufen die Bevölkerung auf, sich an die Hygienemassnahmen zu halten. Personen, die Husten oder Atembeschwerden und allenfalls Fieber haben sowie in den vorangegangenen 14 Tagen aus einem Covid-19 betroffenen Gebiet zurückgekehrt sind oder Kontakt zu einer bestätigten an Covid-19 erkrankten Person hatten, sollen telefonisch mit einem Arzt/einer Ärztin Kontakt aufnehmen und nicht direkt in eine Praxis oder in den Spitalnotfall gehen.

Rund um die Uhr steht die BAG-Hotline zur Verfügung: Tel. +41 58 463 00 00.

Filo di nota / Un “menù” da porcheria. Eppure insistono…

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Nel solito ristorante che a Locarno trovasi in distanza risibile da un luogo di spettacolo in cui dei diritti vien fatta una bandiera, nel solito ristorante, si diceva, in vista di una data importante qual è l’8 marzo il solito titolare ha approvato per l’ennesima volta un “menù” che a parer suo incuriosisce, attrae, affascina e fa colpo (deduzione logica: se a colui il “menù” non piacesse, egli si guarderebbe bene dal proporlo). Circa la qualità della cucina non sappiamo, né vuolsi entrare in merito; ma i concetti, il linguaggio e l’ostentazione della volgarità sono prova di cafonaggine, beceritudine, ignoranza e stupidità, checché taluno provi a pretendere – e figurarsi se non càpita anche sulla stampa. Ah, ma forse ciò avviene per causa efficiente – che insomma, è un giorno di festa e si può e si deve ridere ed altri ammennicoli. Risposta senza troppi giri di parole: potremmo tirare in ballo il “MeToo”, i diritti conquistati, le rivendicazioni in essere, la fatica dell’emancipazione, e su ciascun tema avremmo argomenti tali da seppellire chicchessia; ci basta il dire che certe cose sono porcherie da giornaletto porno acquistato alla prima edicola d’oltrefrontiera, e che altra cosa è la liceità. Di che vergognarsi, tutto qui. Post scriptum: chissà se e come verrà raccontata, questa vicenduola, sott’altra parrocchia giornalistica.

Filo di nota / Campagna elettorale, prima vittima da “Coronavirus”

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Partita di gran carriera e con toni belluini quand’eravi da infilarsi Tizia in luogo di Tazia nella lista Bistecca e da surrogarsi Caio con Caia nella lista Carpaccio, la campagna per le Comunali 2020 in Ticino sembra essere precipitata nel nulla cosmico. Per dire: fatta eccezione per quello inviato da Domenico Bertolino, consigliere comunale uscente e coordinatore della comunicazione per la Lega dei Ticinesi a Monteceneri, durante l’intera settimana nemmeno un comunicato-stampa in casella di posta elettronica. E sì che, se argomenti voglionsi, questo sarebbe il momento di cavarli fuori, quantomeno in termini di definizione di un programma (carenza generale, in alcuni casi persino stridente ed offensiva agli occhi dell’elettore al quale preme in effetti di sapere che cosa sarà fatto in caso di consenso raccolto). Macché: piattume su piattume, noia su noia, tedio su tedio. Campagna elettorale, l’ignota prima vittima del signor Covid-19; il quale, si direbbe, ha colpito non i polmoni, ma le mani ed i cervelli.

“Coronavirus”, via le maschere. E via anche le mascherine (a scuola)

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Eventi pubblici a grande affluenza, in questo “week-end” ticinese, nessuno; non perché vi fosse un buco nel calendario (anzi, in origine qualche organizzatore si sarà anche rallegrato per la disponibilità del bisestile a mo’ di tassello), ma a cagione del disposto d’un’incomoda presenza qual è quella dell’imperatore ultimo e novello che nòmasi “Coronavirus”, sicché che per voce dell’autorità politica cantonale (essa medesima peraltro recipiente d’istanza superiore giacché federale) si giunse a provvedimenti sensati – ed a reazioni non sempre composte – quali forse non si vedevano dai tempi della “spagnola” che a due ondate, appena più d’or è un secolo, per la Svizzera dilagò partendo da Bonfol vicino a Porrentruy, infettò metà della popolazione (trattossi all’epoca d’un paio di milioni di contagiati) e tolse 25’000 cristiani dalle liste dei viventi. Altri i tempi, altra la scienza, altre le conoscenze, altra la cifra nel reagire: se non tutto puoi bloccare, sii drastico in ciò che hai modo di fermare. Quod fecerunt magistrati ratione officii, dunque, come s’usava dire ad un tempo.

Stato dell’arte – All’ultimo bollettino, e vale ciò per l’intera landa ticinese, situazione “stabile”, nessun secondo caso, primo caso “risolto” con le dimissioni del pluricitato paziente 70enne dalla zona protetta della “Clinica luganese Moncucco” in Lugano (l’uomo resta ora in quarantena al domicilio). Sempre una quindicina i casi sotto osservazione e per i quali sono attese evoluzioni nell’uno o – come è auspicabile – nell’altro senso. Quadro generale – Per effetto del salto di grado nell’apprezzamento da parte delle autorità federali, che da ieri hanno classificato come “particolare” la condizione in cui la Svizzera è stata indotta, un nuovo giro di vite ha condotto al divieto (che vale sino a metà marzo, fatte salve valutazioni puntuali in corso d’opera) di far svolgere manifestazioni pubbliche o private cui concorrano più di 1’000 persone nello stesso tempo. Considerandosi inoltre le disposizioni di competenza cantonale, l’elenco diventa persino semplice: niente calcio, in nessuna categoria; niente Carnevali (scompare dunque per un anno il “bonus” da rito ambrosiano; e si teme che dovranno rassegnarsi anche gli amici del “Re Becco” ad Arogno, Carnevale che gode storicamente della procrastinazione); niente appuntamenti, come detto, in cui prevedasi affluenza di almeno 1’000 persone, mentre sono soggette all’obbligo di notifica da parte degli organizzatori, e con modalità descritte sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale (sezione “Coronavirus”), le manifestazioni con affluenza inferiore a 1’000 persone ma caratterizzate da “partecipazione internazionale” (è riservato quindi un divieto “ex post” da parte dell’autorità di polizia, una volta che siano state valutate le informazioni prodotte); niente obbligo di notifica, purché siano garantite le ordinarie regole di igiene, per manifestazioni con affluenza prevista inferiore a 1’000 persone e non caratterizzate dall’“internazionalità”. In caso di dubbi, disponibile uno specifico indirizzo “e-mail” cui rivolgersi (eventi-covid(at)polca.ti.ch). Sul breve e sul medio periodo, molti gli annullamenti: tra questi la “Fiera di san Provino” (già in programma da sabato 7 a lunedì 9 marzo) ad Agno e l’edizione 2020 di “Espoprofessioni” (già in programma da lunedì 9 a sabato 14 marzo) a Lugano, oltre a varie conferenze e presentazioni. Nel caso di “Espoprofessioni”, precisano i portavoce di Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, in un secondo tempo sarà valutata l’eventuale riprogrammazione su altra data.

Scuole – In materia di sospensione delle attività di istruzione e formazione nel ciclo obbligatorio circolò in questi giorni una petizione, essa venne tenuta in debita considerazione ma la scelta è compiuta, ed in senso opposto. A regolare riapertura lunedì, pertanto, gli istituti scolastici da Airolo a Chiasso e da Brissago a Lumino. Una direttiva specifica è stata approntata e fatta pervenire ai direttori delle sedi cantonali, comunali e private oltre che dei centri professionali: nulla di particolarmente rilevante circa i contenuti, ribadita la sospensione – per l’intero mese di marzo – delle gite scolastiche fuori dai confini svizzeri, ricordata l’esigenza di profilassi essenziale con lavaggio regolare delle mani nella formula acqua più sapone, ed in caso di colpi di tosse o di starnuti sporadici far uso di fazzoletto o piega del gomito; considerati “non necessari” alcuni strumenti specifici di protezione, ergo niente utilizzo di mascherine igieniche e disinfettanti “nemmeno da parte di persone a contatto con l’utenza… L’eventuale materiale protettivo è da tenersi invece in riserva”; rassicurazioni sul controllo della situazione e del suo evolversi. Non sarebbe nemmeno il caso di dirlo, ma lo si fa come e qualmente giacché in materia di sanità si manifestano talvolta fenomeni di sordità selettiva: se uno scolaro manifesta sintomi influenzali anche basilari quali due linee di febbre, starnuti e gocciolamenti dal naso a cadenza di tiro da raffreddore e colpi di tosse che non servano per raschiare occasionalmente la gola, i genitori del suindicato scolaro sono invitati e pregati ad usare una cortesia alla collettività, e cioè a tenere il ragazzo a casa.

Aziende ed imprese – Delle ripercussioni da “Coronavirus” sull’economia si incomincia a parlare, preconizzandosi effetti anche di lunga durata. A condizioni determinate ma non draconiane, tra i provvedimenti-tampone in disponibilità figura il ricorso al lavoro ridotto, strumento funzionale – a ricordarlo è Christian Vitta, titolare del Dipartimento cantonale finanze-economia – “a far fronte ad improvvisi cali di attività mantenendosi i posti di lavoro”. I responsabili di aziende che abbiano subito una “comprovata perdita di lavoro” hanno pertanto facoltà di inoltrare un preannuncio di lavoro ridotto (formulario sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale) allo stesso Dipartimento finanze-economia, Sezione lavoro, ufficio giuridico. Le richieste saranno valutate ad una ad una.

Centralino per informazioni – Sempre in servizio, con copertura per circa due terzi della giornata ovvero dalle ore 7.00 alle ore 22.00, la “hotline” per informazioni ed indicazioni: vale il numero di telefono 0800.144144, la chiamata è gratuita, da raccomandarsi di principio la chiarezza nell’esposizione e l’adozione di un criterio logico qual è il rispetto degli interlocutori: dall’altra parte della cornetta si trovano figure competenti e formate, le esigenze sono tuttavia molte e varie, il numero delle telefonate resta elevato e quindi prima ci si intende e meglio è per tutti. In funzione inoltre, ma solo fra le ore 8,00 e le ore 18.00, la “hotline” feerae (numero 058.4630000).

Hockey Nl / Ticinesi, doppio colpo. E il Lugano è in odore di “play-off”

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Tutto va bene, quando si vince: anche se all’intorno non c’è un’anima, perché così pretende il nuovo “sponsor” imposto agli stadi del ghiaccio e che si chiama Covid-19. Tutto va bene, aggiungiamo, se a vincere sono le ticinesi; ché, a questo punto dell’annata hockeystica in National league, il tempo dei minuetti è finito e c’è spazio solo per crudissima realtà da tabellone. Ergo, giunti che siano oggi i tre punti dall’AmbrìPiotta (3-0 al Davos) e giunti che siano oggi i tre punti dal Lugano (4-1 in trasferta a RapperswilJona), dovremmo felicitarci; ed invece sappiamo che i leventinesi dovranno vedersela nel “play-out”, partendo da penultimi o da terz’ultimi giacché stasera vennero raggiunti – e, tecnicamente parlandosi, superati – gli Scl Tigers, e che per essere certo dell’accesso al “play-off” il Lugano dovrà far legna grossa anche domani in un “derby” dal peso terrificante. Perché non ha motivo, l’AmbrìPiotta, di lasciar strada comoda ai bianconeri, dovendo i leventinesi difendersi al 10.o posto, tanto di più giocando in contemporanea gli Scl Tigers contro il BielBienne impossibilitato ad andare oltre la quinta posizione e non minacciato dalle retrovie; perché senza un successo pieno il Lugano rischia di essere riagganciato e superato dal Berna, che si trova ad inseguire con scarto di una lunghezza avendo preso stavolta due soli punti contro il FriborgoGottéron; perché, in ultimo, trattasi di “derby” ed almeno a parte dei tifosi biancoblù sarebbe gradito lo sgambetto alla malsopportata cuginanza sottocenerina. Solite storie, a tensione tuttavia acuita, e vedremo.

Per ora, classificazione dei due successi a brevi note. In AmbrìPiotta-Davos 3-0, padroni di casa dominanti (37 tiri contro 20) con meritato “shut-out” di Benjamin Conz; in goal Tommaso Goi (21.26), Fabio Hofer (50.42) e Matt D’Agostini (59.32, a porta vuota); Nick Plastino a quota 20 assist. Sulla stessa falsariga (37 tiri contro 23) l’andamento del confronto vinto dal Lugano a casa dei Lakers, per un 4-1 costruito da Romain Loeffel (3.05, in “power-play”), David McIntyre (34.35, idem), Giovanni Morini (36.38, primo goal stagionale per il lariano rimasto a lungo ai “box” causa infortunio) e Reto Suri (58.19, a porta vuota), unico messaggio al passivo l’1-1 firmato da Juraj Simek su rigore al 7.04 per fallo di Elia Riva; ancora Niklas Schlegel nel ruolo di titolare a difesa della gabbia. Ci si fermi a questo: qualcosa deve ancora venire, e non è né il meglio né il peggio, ma solo l’ineluttabile.

I risultati – AmbrìPiotta-Davos 3-0; RapperswilJona Lakers-Lugano 1-4; Berna-FriborgoGottéron 1-0 (al supplementare); BielBienne-Zsc Lions 5-1; ServetteGinevra-Losanna 4-1; Zugo-Scl Tigers 5-4 (ai rigori).

La classifica – Zugo 90 punti; Zsc Lions 88; Davos, ServetteGinevra 86; BielBienne 78; FriborgoGottéron 73; Losanna 72; Lugano 69; Berna 68; AmbrìPiotta, Scl Tigers 60; RapperswilJona Lakers 52.

Hockey Sl / Rockets, suicidio a Zugo. E la paura serpeggia

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Realtà fredda e glaciale: a tre turni dalla fine della “poule”-salvezza nella cadetteria hockeystica, i BiascaTicino Rockets sono sull’orlo del baratro, ed in buona misura per loro colpa. Dalla trasferta odierna sul ghiaccio dell’AccademiaZugo gli uomini di Alex Reinhard sarebbero dovuti tornare con un qualcosa tra le mani, meglio il molto ma sarebbe stato utile anche un poco; sogno da considerarsi ridotto a strame già dopo 16.22, sul punteggio di 0-4 (3.00, Jordann Bougro; 9.26, Andreas Döpfner; 12.51, Yves Stoffel a cinque-contro-quattro; 16.22, per l’appunto, David Eugster), e sì che i padroni di casa non avevano alcuna esigenza essendosi già messi al sicuro con rigoroso margine preventivo. A questa stregua, partita chiusa e non si venga a dire che la reazione dei vallerani è stata tale da mettere in difficoltà gli avversari: di certo interessante (16 contro sei) la statistica per il numero di tiri nella frazione centrale, ma al computo valgono solo l’1-1 del parziale (25.04, Lee Roberts, 1-4; 26.44, Luca Capaul, 1-5) e l’incrocio dei pali colto da Joel Neuenschwander sull’avvio del periodo. Da mero “maquillage” quanto verrà: a segno ancora Lee Roberts (48.59, 2-5), Luca Capaul (58.24, in superiorità numerica, 2-6) e Marc Camichel (58.37, 3-6).

Nell’altro confronto della serata, largo successo (5-1) del Sierre sul Winterthur. Immutata pertanto la situazione in classifica: Sierre (tra l’altro a punteggio pieno nel ciclo post-stagione regolare) a quota 54, AccademiaZugo distanziata di otto lunghezze, poi Winterthur con 34 punti e BiascaTicino Rockets con 30. Evidenza: per la salvezza “diretta”, così come stanno le cose, a Misha Moor e compagni potrebbero non bastare tre vittorie piene nelle prossime tre partite.

Hockey Sl / “Play-off”, tutto deciso. E l’Olten resta a casa

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Si chiude già al quinto turno (su sette possibili), e con una sorpresa dal non scarso conto, l’intero ciclo dei quarti di finale nel “play-off” dell’hockey cadetto, e dunque con serie chiuse tutte sul 4-1. Promossi Kloten (3-2 ai Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht), Ajoie (7-3 alla ChauxdeFonds) e Visp (3-2 al supplementare sul Turgovia), nel rispetto effettivo delle gerarchie manifestatesi al termine della stagione regolare trattandosi di prima, seconda e quarta classificata; il colpo a sorpresa giunge dal Langenthal, solo sesto al termine della fase di qualificazione eppure capace di estromettere un Olten improvvisamente fragile al momento della verità (stasera, 1-4 in replica dello stesso risultato ottenuto due giorni or sono). Semifinali ovviamente definite; punto interrogativo – per ragioni note ed extrahockeystiche – sulle date. In immagine, la formazione dell’Olten 2019-2020.

Ascona, incontro pubblico sull’offerta formativa liceale al “Papio”

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Serata di incontro in vista delle iscrizioni al ciclo liceale del “Collegio Bartolomeo Papio” in Ascona, martedì 3 marzo, con inizio alle ore 20.00. In programma la presentazione degli spazi didattici e dei servizi interni ed esterni, ed in primo luogo l’illustrazione dell’offerta formativa. Al termine, momento conviviale e rinfresco.

Controlli-“radar” a pioggia, ma per il Luganese sarà… diluvio

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Settimana intensa, per quanto riguarda i controlli mobili della velocità, quella che si annuncia a partire da lunedì 2 marzo e dunque sino a domenica 8 marzo. Piuttosto intensa la frequenza dei “radar” da prevedersi per il Luganese. Elenco per aree e località: nel Distretto di Leventina, Bodio, Mairengo ed Ambrì; nel Distretto di Riviera, Biasca; nel Distretto di Bellinzona, Cadenazzo e Claro; nel Distretto di Locarno, Muralto, Corcapolo, Intragna, Brissago, Ascona e Losone; nel Distretto di Lugano, Molino Nuovo, Viganello, Cadro, Curio, Monteggio, Magliaso, Cureglia, Vaglio, Tesserete, Sureggio, Lugano-centro, Viganello, Pazzallo, Cadempino, Agno, Bioggio e Gravesano; nel Distretto di Mendrisio, Vacallo, Chiasso, Balerna, Coldrerio, Stabio, Genestrerio e Novazzano. Due soli, a Cevio ed a Mendrisio, i controlli semistazionari.

Mann nach Auseinandersetzung im Spital verstorben

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Am Mittwoch ist ein Mann, der vor drei Wochen in Interlaken (Kanton Bern) in ein Spital eingeliefert worden war, verstorben. Ermittlungen zufolge muss davon ausgegangen werden, dass die Verletzungen von einer Auseinandersetzung in einer Wohnung stammen und insbesondere durch stumpfe Gewalteinwirkung verursacht wurden. Die Todesursache wird nun untersucht.

Am Dienstag, 4. Februar 2020, ging bei der Kantonspolizei Bern die Meldung zu einem medizinischen Notfall ein. Vor Ort trafen die Einsatzkräfte in einer Wohnung in Interlaken auf einen verletzten Mann. Dieser wurde mit der Ambulanz in ein Spital gebracht. Aufgrund des Verletzungsbildes sowie weiteren medizinischen Abklärungen musste davon ausgegangen werden, dass die Verletzungen durch stumpfe Gewalteinwirkung verursacht worden waren. Dabei konnte auch eine Dritteinwirkung nicht ausgeschlossen werden.

Unter der Leitung der Regionalen Staatsanwaltschaft Oberland wurden daher umgehend Abklärungen aufgenommen, in deren Folge noch am selben Tag ein verdächtiger Mann aus dem Umfeld des Opfers angehalten wurde. Wie weiterführende Ermittlungen ergaben, war es am frühen Morgen zwischen den beiden Männern in einer Wohnung in Interlaken zu einer tätlichen Auseinandersetzung gekommen. Dabei erlitt das 75-jährige Opfer schwere Verletzungen. Für den mutmasslichen Täter, ein 35-jähriger Schweizer, wurde bis auf Weiteres Untersuchungshaft verfügt.

Am 26. Februar 2020 verstarb der Verletzte, ein Schweizer aus dem Kanton Bern, im Spital. Die genaue Todesursache ist nun Gegenstand der laufenden rechtsmedizinischen Untersuchungen. Darüber hinaus sind weitere Ermittlungen zum genauen Ablauf und den Umständen der Ereignisse im Gang.

Grossaufgebot in Chur wegen Brand in Pneulager

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Heute Vormittag ist in einem Geschäftshaus in Chur (Kanton Graubünden, Photoquelle: dito) ein Brand ausgebrochen. Die Feuerwehr Chur stand mit einem Grossaufgebot im Einsatz. Die Meldung über eine starke Rauchentwicklung in einer Tierhandlung ging am Freitag um 9.57 Uhr bei der Einsatzleitzentrale der Kantonspolizei Graubünden ein. Die mit einem Grossaufgebot von rund siebzig Einsatzkräften ausgerückte Feuerwehr Chur musste gegen eine massive Rauchentwicklung, welche aus dem Gewerbegebäude heraustrat, kämpfen.

Die rasch vor Ort eintreffende Stadtpolizei Chur evakuierte sämtliche Personen aus dem Tiergeschäft und einem Schuhgeschäft sowie aus einem benachbarten Geschäftshaus. Die rund dreissig Personen wurden durch das Care-Team Grischun betreut. Fünf Personen musste ein Ambulanzteam der Rettung Chur vorsorglich auf Rauchgasvergiftung untersuchen. Glücklicherweise konnten diese nach dem Untersuch unverletzt entlassen werden.

Zwei vermisste Tiere

Nach gut einer Stunde hatten die Einsatzkräfte der Feuerwehr Chur den Brand im Pneulager unter Kontrolle. Mit Lüftungsaggregaten wurde das Gebäude vom starken Rauch befreit. Ein Tierarzt sowie ein Reptilienspezialist konnten bis auf zwei Tiere alle lebend aus den Räumlichkeiten der Tierhandlung befreien. Diese wurden einer Zoohandlung sowie einer Tierklinik in Obhut übergeben.

Eine Persische Rennmaus sowie eine Farbratte müssen bereits vor der Rettungsaktion selbständig das Weite gesucht haben. Diese beiden Tiere werden vermisst. Am Gebäudekomplex entstand grosser Sach- und Rauchschaden. Die Kantonspolizei Graubünden hat die Brandermittlung aufgenommen.

Kapo GR

Paradiso, annullato l’incontro pubblico sugli organismi invasivi

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Niente serata culturale a Paradiso, lunedì 2 marzo, sul tema degli organismi esotici invasivi. L’annullamento dell’incontro, come indicano fonti del Municipio, ha luogo “in ottica di prevenzione e salvaguardia della salute pubblica” ed in linea con i provvedimenti preventivi adottati in sede di Governo cantonale.

Aiuto sociale speciale, entro settembre (ma meglio prima) le istanze

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Il termine ultimo resta fissato a mercoledì 30 settembre, destinataria l’Amministrazione cantonale per tramite dell’Ufficio aiuti allo studio; qualora si intenda ricevere una risposta prima dell’inizio dell’anno scolastico 2020-2021, tuttavia, consigliabile l’inoltro entro venerdì 29 maggio. Tali le raccomandazioni che giungono da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona con riferimento alle richieste di aiuto sociale speciale ovvero alle istanze per contributi a favore di allievi che non siano in grado di frequentare la scuola pubblica in séguito a comprovate necessità di ordine sociale. L’aiuto sociale speciale è concesso per frequenze nei diversi ordini di scuola dell’obbligo in Ticino (a partire dai quattro anni per le scuole dell’infanzia, ed inoltre per le scuole elementari e per le scuole medie private parificate); le istanze vengono valutate dai membri di apposita commissione. Moduli disponibili all’Ufficio aiuti allo studio (piazza Governo 7, 6501 Bellinzona, telefono 091.8143432), alla Sezione insegnamento medio (“Palazzo Patria”, viale Portone 12, 6501 Bellinzona, telefono 091.8141826) e via InterNet (sito “web” all’indirizzo www.ti.ch/aiutistudio”.

Mendrisio, concerto “extra muros” annullato per cause tecniche

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Niente concerto “extra muros” dell’“Electro acoustic room-Ear”, stasera, al “Teatro di architettura” in Mendrisio. L’evento del “LuganoMusica-Spazio 21” è stato infatti posticipato a data da definirsi per cause tecniche non meglio precisate.

“Coronavirus”, niente secondo caso in Ticino. Dimesso il paziente della “Moncucco”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 14.28) Sempre massima la soglia di attenzione sull’epidemia di “Coronavirus” in Svizzera. Massima, ma con qualche sbavatura: dalle autorità federali, che stamane hanno tenuto una seduta straordinaria dedicata all’analisi dei dati ed alla gestione del caso, l’annuncio di un secondo caso positivo per quanto riguarda il Ticino; informazione erronea, il che può succedere, anche se miglior cosa – tanto di più nel contesto di una conferenza-stampa che verte su tale tema – sarebbe stata un’ultima verifica preventiva da parte di Daniel Koch, responsabile della Divisione malattie trasmissibili in seno all’Ufficio federale sanità pubblica. Altro, se non fosse stato precipitoso o male informato, avrebbe dovuto dire Daniel Koch: che per contro è stato dimesso – a confermarlo giunge ora una nota dai responsabili della struttura ospealiera – il 70enne a questo punto già ospite della “Clinica luganese Moncucco” in Lugano e che, “come da disposizione del medico cantonale”, ha avuto ora modo di rientrare a casa, essendosi il ricovero “risolto nel migliore dei modi e senza esporre ad alcun pericolo di contagio gli altri pazienti presenti nella struttura ed il personale che ha prestato le occorrenti cure”. Il soggetto, come si ricorderà, era rientrato da Milano in Ticino nella giornata di sabato 15 febbraio e due giorni più tardi aveva incominciato ad accusare sintomi propri del Covid-19. Nel complesso, e considerandosi quello del 70enne come caso ancora non chiuso, 14 risultano ora gli infettati su territorio elvetico (Ticino, Argovia, Obvaldo, Basilea-campagna, Vaud uno; Grigioni, Basilea-città, Zurigo due; Ginevra tre). A valori generali, “oltre 100 le persone in quarantena” (parole di Alain Berset, consigliere federale); di queste, 15 si trovano in Ticino, dove nel frattempo è stato sciolto il dubbio – e sempre su riscontro negativo – per altre 10 situazioni già sospette.

Giro di provvedimenti – Nulla viene lasciato al caso: tale, almeno, l’impressione che Berna intende dare. Fra le determinazioni ultime, e che si aggiungono al pacchetto di provvedimenti già adottati ed in vigore, il blocco a qualsiasi manifestazione sia frequentata da oltre 1’000 persone, mentre all’intelligenza degli organizzatori (“Ponderazione dei rischi da effettuarsi con l’autorità cantonale competente”) viene lasciata la decisione circa eventi il cui richiamo sia presunto essere inferiore alle 1’000 persone. Imposizione sino a domenica 15 marzo, salvo proroga in accordo con le singole autorità cantonali. Per quanto riguarda lo sport, con adeguamento immediato dei vertici della Lega nazionale, a porte chiuse saranno tutte le partite della massima serie in programma oggi e domani; un punto interrogativo cala sulla disputa degli incontri nel “play-off” e nella “poule”-salvezza della Swiss league (seconda serie); sempre con riferimento alla National league, per lunedì 2 marzo è inoltre fissata una riunione straordinaria tra responsabili della Lega nazionale e delegati delle società, essendo da stabilirsi la linea di azione per quanto riguarda lo svolgimento del “play-off” (al momento, in calendario da sabato 7 marzo) e del “play-out” della massima serie. Annullati o congelati eventi dalla grande portata quali il “Salone dell’auto” a Ginevra (da giovedì 5 a domenica 15 marzo) e la “Fiera di san Provino” ad Agno (da sabato 7 a domenica 9 marzo).

“Test” e “gazebo” informativi – Presente da lunedì, sul sedime della “Clinica luganese Moncucco” ovvero all’esterno della stessa, un “gazebo” per informazioni ai cittadini; tale struttura si aggiunge alle cinque analoghe poste in servizio ieri all’ingresso di altrettante strutture pertinenti all’“Ente ospedaliero cantonale-Eoc”, ed alla cui gestione compartecipano gli operatori della Protezione civile, anche con funzione di indirizzo a quanti si presentino alle strutture di Pronto soccorso. Da oggi, in Ticino, facoltà di svolgimento dei “test” di laboratorio su possibili contagi, con presumibile beneficio in termini di tempestività nelle valutazioni e nel controllo.

Scuola – In sospeso, ancorché con sensibilità alla tesi esposta, resta l’ipotesi di una chiusura temporanea degli istituti scolastici così come richiesto da una petizione: “Eventuali decisioni in materia – riferiscono fonti di Palazzo delle Orsoline in Bellinzona – sono valutate con la massima cautela e con la massima attenzione alla proporzionalità ed all’efficacia” dei provvedimenti, anche in base “alle raccomandazioni del Gruppo di coordinamento allargato” di cui è prevista tra l’altro una nuova riunione in queste ore.

“Hotline”, attenzione martellante – Ancora numerose (erano state 370 nelle prime nove ore di attività delle linee, nel fratttempo potenziate) sono infine le telefonate che giungono alla “hotline” istituita con il supporto di professionisti operanti in nome e per conto di “Ticino soccorso”. L’evasione delle richieste di informazioni, molte delle quali da Oltresangottardo, va in media dai tre ai cinque minuti. Per richieste di indicazioni puntuali vale sempre il numero 0800.144144 (chiamata gratuita), tutti i giorni, dalle ore 7.00 alle ore 22.00; resta inoltre disponibile la “hotline” a livello federale (058.4630000, dalle ore 8.00 alle ore 18.00).

Comunali 2020 / Dal 1929 al 2002, la carica dei 7’000 candidati

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In pubblicazione oggi, sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale, i nomi dei candidati alle Comunali 2020 in Ticino (termine ultimo per i voti validi: domenica 5 aprile, ore 12.00), appuntamento elettorale da cui saranno interessati 107 Comuni. Pur considerandosi numerosi casi di sovrapposizione, nel senso che un aspirante al seggio in Municipio ben di rado non si propone anche per il Legislativo, l’elenco complessivo degli aspiranti ad un ruolo di rappresentanza risulta onusto di quasi 7’000 soggetti, a tutti gli effetti 1’515 per le stanze dei bottoni e 5’413 per i Consigli comunali. In solida attestazione la rappresentanza femminile (25.8 per cento sul totale per i Municipi, 29.9 per cento sul totale per l’altro versante); ampio lo spettro di età, trovandosi in lizza un 91enne (ultimi festeggiamenti appena giovedì 6 febbraio) ed un… 17enne che alla maggiore età dovrebbe approdare due settimane prima del voto, essendo egli nato il 19 marzo 2002. Per gli elenchi consultare la pagina all’indirizzo www4.ti.ch/generale/dirittipolitici/elezione/elezioni-comunali/elenco-candidati.

“Swiss market index”, altro bagno di sangue. Ma forse una luce c’è

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.38) Dagli 11’270.00 punti di otto giorni or sono ai 9’725.32 delle ore 16.29 di oggi, tra l’altro con cedimento sul breve nella misura di oltre il quattro per cento (e non granché migliore sarà il riscontro finale a quota 9’831.93 punti, meno 3.67 per cento), il passo è tutt’altro che breve. Inaccettabile, tuttavia, la tesi secondo cui tale sprofondo sullo “Swiss market index” – e, sia chiaro, esso è speculare alla serie negativa che si riscontra sulle piazze borsistiche del resto dell’Europa – corrisponda all’impatto effettivo (non si sta parlando di “sentiment” ma di congruità tra causa ed effetto) da epidemia di “Covid-19”; più probabile che nel complesso rientrino sia una correzione attesa da vari operatori (per compensazione di un “rally” eccessivo registrato sul finire del 2019 e, dopo neutralizzazione a gennaio, ancora per 20 giorni nel mese corrente), sia realizzi residui – ancora a presa di beneficio del medio termine – per riorientamento o parcheggio in liquidità. sia una financo logica speculazione al ribasso da parte di operatori che sui valori di cresta delle varie Borse non erano intenzionati ad entrare, in termini spiccioli considerando tutto troppo caro per un’azione redditizia nel breve periodo.

In assenza di scenario definito o definibile, e pur dandosi per ovvi gli effetti della crisi da “Coronavirus” sulle economie di vari Paesi (ma la Cina potrebbe essere in grado di tornare a regime già prima dell’estate; non così l’Europa industriale che dipende dall’importazione di semilavorati e, in parte, di prodotti finiti), alla mera fase contingente sono da limitarsi le osservazioni: a) listino primario tutto in negativo, sempre i finanziari quale zavorra (“Credit Suisse group Ag”, meno 5.09 per cento; “Ubs group Ag”, meno 4.25); b) manca una chiave per battere il mercato persino nell’“intraday”, in assenza di escursioni credibili e “durature” (mezza seduta lo “standard” minimo…) persino sui pesi massimi difensivi; c) capofila di giornata è risultato il valore “Compagnie financière Richemont Sa”, con calo nell’ordine dello 0.94 per cento; ciò significa che l’intero orizzonte è tecnicamente spostato di almeno un grado verso il lato del pessimismo; d) a nessuna soddisfazione conduce il tuffarsi sull’allargato, laddove sta venendo meno l’opportunità di affidarsi ai “medium cap” con storico e proprio alveo di scorrimento; e) greve resta il condizionamento, anche nelle percezioni degli operatori sul Vecchio Continente, dal giornaliero andamento dei mercati asiatici; f) al netto di ogni altro ragionamento, ad oggi l’affidarsi ad un pugno di titoli dalla bassa volatilità pare progetto sterile con rischio cortocircuitale, dandosi tale stabilità (o, in rari casi, anche la presenza di una cifra verde) sostanzialmente quale esito dallo scarso volume di pezzi negoziati e dal conseguente minimo controvalore. I motivi di preoccupazione, dunque, appaiono soverchianti.

E tuttavia: a) da sottovalutato in partenza (drammatico l’errore per difetto ai piani alti dell’“Organizzazione mondiale della sanità”), il “Coronavirus” è scivolato ora nell’iperstima non già in quanto fenomeno clinico ma per gli effetti reali sull’economia; b) pur essendosi bruciato ogni guadagno ottenuto nel corso del 2020, lo “Swiss market index” si ritrova oggi sulle posizioni della prima decade di ottobre 2019; c) il mercato, ad onta del nervosismo dilagante in isteria (o in “panic selling” da parte degli investitori più fragili o più esposti o non in grado di esprimere potenzialità di intervento in mediazione sulle azioni possedute) e pur con atteggiamento attendistico da parte degli acquirenti, continua in qualche modo ad assorbire l’offerta. Infine, siamo al termine di una settimana sciagurata (meno 11.52 per cento) e di un mese (meno 7.50 per cento sul ciclo delle quattro settimane; meno 7.40 per cento da Capodanno) in cui sono stati ignorati i fondamentali (leggansi consuntivi di numerosi attori, con significativi utili e solide promesse di dividendo); non tanto per lo strappo del foglio, quanto per una riconsiderazione dei dati di fondo, l’avvio del mese di marzo potrebbe portare almeno un timido segno di reazione, che si vorrebbe anticipato dal non disastroso andamento di giornata a Wall Street (“Dow Jones”, meno 1.39 per cento; S&P-500, meno 0.82; Nasdaq, più 0.01). Per ora, dall’Europa, restano i riscontri da sangue e lacrime: Dax-30 a Francoforte, meno 3.86 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 3.58; Ftse-100 a Londra, meno 3.18; Cac-40 a Parigi, meno 3.38; Ibex-35 a Madrid, meno 2.92. Stabile sui 106.4 centesimi di franco il cambio per un euro.

Bundesrat verbietet Grossveranstaltungen

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Wegen der Ausbreitung des Coronavirus hat der Bundesrat alle Grossveranstaltungen in der Schweiz ab sofort verboten. Er stuft die Situation als “besondere Lage” gemäss Epidemiegesetz ein.

Verboten sind Events mit mehr als 1000 Personen. Bei Veranstaltungen mit wein ger als 1000 Personen müssten die Veranstalter zusammen mit den kantonalen Behörden einen Risikoabwägung vornehmen. Mit der Massnahme verspreche sich der Bundesrat einen wirksamen Schutz für die Menschen in der Schweiz.

Das Verbot gilt bis mindestens am 15. März. In der Schweiz gibt es bislang laut Bundesrat 15 bestätigte Corona Fälle. Über 100 Personen sind in Quarantäne.

Lugano, salta l’evento collettivo di sabato a “Jazz in Bess”

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Niente “jam session” collettiva, domani ovvero sabato 29 febbraio, a “Jazz in Bess” a Lugano. L'annullamento del programma, come riferisce Sergio “Pin” Brivio nel ruolo di presidente dell'“Associazione Jazzy-jams”, è legato all'esito di “approfondita discussione in seno al Comitato (direttivo, ndr)” circa la “repentina diffusione del virus influenzale Covid-19” e “la situazione sanitaria venuta a determinarsi”. Il calendario delle altre attività a “Jazz in Bess” rimane inalterato; la “jam session” sarà recuperata quanto prima.

Hockey Sl / “Play-out”, pubblico ammesso a Rockets-AccademiaZugo

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Non che la presenza del pubblico abbia propriamente costituito uno dei punti forti della stagione 2019-2020 in casa BiascaTicino Rockets, e nemmeno in quella precedente, e nemmeno et cetera et cetera. Ma non è il caso di girare la lama del coltello nella piaga; anche perché, in questo momento specifico, la squadra vallerana ha più bisogno che mai di sostegno nella rincorsa ad una problematica salvezza nell’hockey di Swiss league. Sarà dunque notizia gradita al peraltro sparuto drappello di sostenitori quanto uscito nelle scorse ore, con riferimento alle restrizioni imposte per rischi da “Coronavirus”, dal confronto tra dirigenza societaria ed autorità competenti: la prossima partita contro l’AccademiaZugo, appuntamento in calendario per domenica 1.o marzo sulla pista di Biasca, avrà luogo a porte aperte. Confermato l’inizio alle ore 20.00, prezzo unico tranne che per le tribune centrali.

Scuola di polizia 2020, ci siamo: in 49 ai nastri di partenza

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Saranno 33, tra cui cinque donne, anziché 34 come fonti della Polcantonale avevano annunciato in un primo tempo, gli aspiranti gendarmi che lunedì 2 marzo si troveranno a Bellinzona quartiere Giubiasco per la prima esperienza sui banchi della Scuola di polizia 2020 del Quinto circondario. Alle ore 8.30 l’incontro e la stretta di mano con il responsabile della Sezione formazione, cui spetterà il compito di formalizzare l’ingresso del nuovo contingente assunto secondo la nuova formula adottata a livello nazionale, ossia con formazione di base portata da 12 a 24 mesi. Oltre ai futuri gendarmi, la Scuola di polizia sarà frequentata anche da 14 aspiranti (due le donne) di Polcom e Polintercom Ascona, Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisio, Minusio, Muralto e Stabio, ed ancora due aspiranti (un uomo ed una donna) della Poltrasporti e due aspiranti (un uomo ed una donna) della Polcantonale Grigioni.

Vacallo, assalto armato alla stazione di servizio: tre in fuga

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.15) Sono giunti dalla comoda linea di confine, hanno colpito, si sono dileguati nella stessa direzione, riguadagnando dunque il territorio italiano nel volgere di pochi attimi. Tre i malviventi ricercati in queste ore, con interessamento primario delle autorità di polizia d’oltreconfine, per la rapina messa a segno intorno alle ore 18.51 ai danni di una stazione di servizio a Vacallo, lungo via Del Breggia, strada che si dirama dal ponte in zona “Centro ovale” in Chiasso e risale sino al punto di valico in frazione Pizzamiglio verso Maslianico (Como); bersaglio facile, il chiosco in cui a quanto pare si trovava in quel momento la sola commessa, sicché l’esfiltrazione a bottino conquistato ha avuto luogo nel volgere di minuti; stando a quanto riferito da fonti della Polcantonale, uno dei banditi era armato di coltello. Tutti gli uomini erano a volto coperto e vestiti con felpa e cappuccio di colore scuro; non noto il mezzo con cui la banda si è allontanata. Nessuna conseguenza fisica per la donna. Eventuali testimoni di movimenti sospetti nella zona sono pregati di mettersi in contatto con il centralino della Polcantonale (telefono 0848.255555).

Genf, Graubünden, Aargau und Zürich melden Corona-Fälle

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In der Schweiz gibt es sechs bestätigte Fälle einer Corona-Erkrankung. Nach dem ersten Fall im Tessin sind zwei Personen in Graubünden und je eine Person in den Kantonen Aargau, Zürich und Genf positiv getestet worden.

Die Erkrankten seien isoliert im Spital. Ihr Gesundheitszustand sei gut, erklärte das Bundesamt für Gesundheit.

Es stuft das Risiko für die Bevölkerung weiterhin als moderat ein.

In Genf ist wegen des Coronavirus der Uhrensalon “Watches and Wonders” abge sagt worden, der Ende April hätte stattfinden sollen. Auch der Engadin Skimarathon vom 8. März kann nicht stattfinden. Der 90. Genfer Autosalon ist dagegen weiterhin geplant.

Lugano-Agno su rotaia, disagi serali e notturni da lunedì

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Interruzione del servizio di trasporto su rotaia tra Agno e Lugano, nella fascia serale-notturna (ore 21.00-4.30 circa) tra lunedì 2 e venerdì 6 marzo, lungo la linea ferroviaria Lugano-Ponte Tresa della “Flp Sa”. Il blocco ai convogli è conseguenza di lavori di manutenzione rilevanti e programmati. Il trasporto dei passeggeri fra le due stazioni avrà luogo con vettori su gomma (informazione all’utenza con messaggi sulle paline informative); previa richiesta alla centrale operativa Flp (telefono 091.9232392), disponibile anche un autobus attrezzato funzionale ad esigenze delle persone diversamente abili.

Filo di nota / Ma santa pace, un’occhiata prima di stampare…

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Gardi Hutter (in quanto teatrante) ed Agnese Z’graggen (in quanto artista pluridisciplinare, dai gioielli alla scrittura) ben meritano d’essere ospiti e nel contempo “testimonial” dell’eterno femminino per l’evento culturale di prossimo svolgimento a Locarno (vedasi a tale proposito in altra parte del giornale). Nel prospetto di presentazione, tuttavia, esse si ritrovino descritte non come artiste, quali sono, ma a guisa di “ariste”, parola dal significato non equivoco. Sarà anche stato un errore tipografico, sarà anche una svista passata sotto gli occhi di compositore controllore e controllore del controllore; inammissibile, in ogni caso, perché contestualmente lesivo. Responsabile, nessuno?

Locarno, l’eterno femminino secondo Gardi Hutter ed Agnese Z’graggen

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In vista delle celebrazioni per la “Giornata della donna”, interessante proposta culturale quella che giunge dai vertici della Bibliocantonale in Locarno e dell’“Organico scena artistica-Osa” per venerdì 6 marzo: sul tema “Immaginazione donna”, il confronto dialettico per la ricerca di consonanze tra Gardi Hutter (attrice) ed Agnese Z’graggen (scrittrice e disegnatrice di gioielli). Conduzione a cura di Patricia Barbetti. Sala conferenze di Palazzo Morettini in Locarno (via Cappuccini 12), inizio ore 18.00, ingresso libero. In immagine, Gardi Hutter.

Pessimismo schizofrenico: Borse europee ancora giù, idem New York

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.02) Pur in giornata dai numerosi e positivi annunci sui consuntivi dell’esercizio 2019, “Swiss market index” della Borsa di Zurigo ancora crivellato dalle vendite e con flessione finale nell’ordine del 2.92 per cento intorno a quota 10’205.46 punti, di fatto per prevalente pressione dei finanziari (“Credit Suisse group Ag”, meno 5.98 per cento; “Ubs group Ag”, meno 5.30) e del comparto lusso (“Compagnie financière Richemont Sa”, meno 4.07) in listino tutto sotto misura ma con qualche spunto da valutarsi per credibilità (“LafargeHolcim limited” capofila, meno 0.61). Ricorso all’allargato per quanti vogliano trovare cifre verdi: tralasciandosi “penny stock” e titoli vibratili da “exploit” di giornata, per nulla trascurabile il balzo del valore “Implenia Ag”, che vola ai massimi dal dicembre 2018 staccando un “più 5.18” per cento nei primi scampoli della seduta e andando al raddoppio secco rispetto al minimo di metà lugliio 2019. Da profondo rosso l’andamento sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 3.19 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 2.66; Ftse-100 a Londra, meno 3.49. Flessione secca anche a New York, con cedimenti fra il 2.04 ed il 2.56 per cento sugli indici di riferimento. In parziale recupero a 106.7 centesimi di franco il cambio per un euro.

Drei neue Coronavirus-Fälle in der Schweiz: Graubünden und Genf

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In der Schweiz gibt weitere bestätigten Fall von Covid-19. Zwei Patienten im Kanton Graubünden haben sich infiziert. Ein 28 Jahre alter Informatiker aus Genf hat sich laut Medienberichten in Mailand infiziert. Die Stadt am Genfer See ist auch der Sitz der Weltgesundheitsorganisation WHO. Der erste Fall war der eines 70 Jahre alten Mannes im Tessin. An diesem Donnerstag wurde auch die Genfer Uhrenmesse “Watches and Wonders”, die vom 25. bis 29. April hätte stattfinden sollen, abgesagt. Der Genfer Autosalon soll aber vom 5. bis zum 15. März stattfinden.

Embrach: Hoher Sachschaden bei Einbruchdiebstahl / Zeugenaufruf

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Bei einem Einbruchdiebstahl in einen Tankstellenshop ist am frühen Montagmorgen, den 24. Februar in Embrach (Kanton Zürich, Photoquelle: KaPo Zürich) ein Sachschaden von mehreren zehntausend Franken entstanden. Die drei Täter sind flüchtig.

Um 3.19 Uhr fuhren drei unbekannte Männer an der Industriestrasse Nummer zwei mit einem Personenwagen, welchen sie kurz zu vor in der Nähe des Tatorts entwendet hatten, rückwärts in die Glasschiebetüre eines Tankstellenshops. Durch die zerstörte Türe gelangten die Täter ins Innere des Shops, wo sie schliesslich, ebenfalls mit Hilfe des gestohlenen Fahrzeugs, den Tresor aus seiner Verankerung rissen und entwendeten. Danach flüchteten die Männer mit dem Auto in unbekannte Richtung. Bei dem Einbruchdiebstahl erbeuteten die Täter einige tausend Franken und verursachten einen Sachschaden von mehreren zehntausend Franken. Alle drei Männer waren vermummt, zwei trugen Skimützen und einer eine Baseballkappe.

Colpo di stiletto / Cortocircuito perfetto nel paradosso… virale

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Da breve lancio informativo dall’ufficio-stampa dello “Swiss medical network”, di cui fanno parte anche alcune strutture ospedaliere private in Ticino, si apprende stamane che “a causa dell’allarme” per il “Coronavirus” è stato annullato l’evento culturale in programma per sabato 1.o marzo alla “Clinica sant’Anna” di Sorengo. Paradosso dei paradossi: l’incontro era stato organizzato quale momento “forte” per la celebrazione della “Giornata del malato”….

Il caso / Arroganza romana: «Abbiamo il virus, voi svizzeri tenetevi gli asilanti»

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Sulla gestione del “caso Coronavirus” in Italia, un giorno, aspettiamoci la pubblicazione di qualche inchiesta-verità e di almeno un paio di volumi: c’è materiale per narrativa e per saggistica, c’è di che dilagare su “instant book” e su approfondimenti enciclopedici, tra errori di regìa (ma il primo, imperdonabile, venne dai vertici dell’“Organizzazione mondiale della sanità”, quand’essi classificarono come “moderato” il rischio di epidemia) ed atti coraggiosi (indiscutibili le intuizioni di Attilio Fontana e di Luca Ceriscioli, presidenti della Regione Lombardia e della Regione Marche rispettivamente e per dire di due soggetti su opposto schieramento politico, rispetto alla presidenza del Consiglio). Un suggerimento al futuro o ai futuri estensori di tale opera analitica o riepilogativa: si trovi lo spazio per una bestialità uscita oggi da Roma ed imposta “tout court” alla Svizzera, giacché con effetto immediato non ha più luogo la riammissione sull’asse Svizzera-Italia per quanto riguarda i richiedenti l’asilo la cui istanza, in forza dei cosiddetti “Accordi di Dublino”, è da affrontarsi a cura delle autorità tricolori.

Niente riammissione, è d’obbligo il precisare, significa che viene a decadere tutto quanto venne faticosamente messo nero su bianco, stabilito, fissato, parafato, firmato o ratificato; e significa che a Roma, dove già hanno problemi non dappoco nell’intendersi con gli amministratori di varie realtà territoriali, si sono presi la libertà di inviare una semplice notifica alla Segreteria di Stato della migrazione. Notifica, due righe nemmen troppo cortesi e che suonano alla stregua del canonico “Fermate tutto, così abbiamo deciso”. Annullati ad esempio, e si resta alla cronaca spicciola, i voli già prenotati per i prossimi giorni, tanto che è stato bloccato un gruppo di 10 persone la cui partenza era imminente (per loro, permanenza prolungata nei centri d’asilo della Confederazione o nelle strutture di competenza cantonale). La tesi espressa: “Dobbiamo sospendere il rientro a causa dell’espandersi dell’epidemia da “Coronavirus”, ergo niente presa in carico sino a nuova indicazione” che, a questa stregua, sarà per forza di cose unilaterale.

Premessa l’evidenza del non avere il “Coronavirus” nulla a che vedere con un’operazione tecnicamente dovuta con assunzione di responsabilità, e per di più rilevandosi lo scarico di un impegno assunto al netto di qualsiasi altra condizione, la domanda: è una scusa per non fare quel che è da farsi, o semplicemente un trucco per evitare di fare quel che è da farsi, con il che si capisce che le due cose coincidono?

“Coronavirus”, altra stretta: saltano i Carnevali, hockey di vertice a porte chiuse

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È una battaglia senza quartiere, fanno capire da Bellinzona e da Berna congiuntamente; ed ogni strumento è lecito pur di portare a casa il primo risultato, che è quello della certezza di essere riusciti a contenere l’epidemia da “Coronavirus”, soggetto che sino a due mesi or sono era identità sconosciuta o non percepita mentre ora esso sta dominando la nostra quotidianità; ergo, da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, anche oggi un nuovo giro di provvedimenti ad irrobustimento della rete di tutela della salute pubblica ma anche ad inasprimento – e su questo punto sarebbe difficile l’ottenere unanimità fra i cittadini – di opzioni che ci stanno e che ci potrebbero stare ma anche no. Discussioni infinite, o almeno per qualche giorno, comporta ad esempio il blocco – già ipotizzato e temuto dagli appassionati – dell’accesso agli eventi sportivi; per decisione dell’autorità politica cantonale, il divieto è stato infine limitato a due incontri dell’hockey di National league, vale a dire AmbrìPiotta-Davos in calendario venerdì alla “Valascia” di Quinto e soprattutto Lugano-AmbrìPiotta in programma sabato alla “Resega” di Porza (dicesi “soprattutto” in ragione dell’importanza della posta: per i padroni di casa potrebbe trattarsi dell’aggancio al “play-off” in ultima istanza).

Non solo. Annullamento “obtorto collo”, da qui a sabato notte, per i Carnevali di rito ambrosiano, sicché il Mercoledì delle Ceneri dell’anno 2020 rischia di passare alla storia quale cesura in tutto il Cantone (ma un punto interrogativo rimane per il Carnevale del “Re Becco” ad Arogno, che si situa quest’anno alla data di sabato 7 marzo). Proibite sino a fine marzo le escursioni scolastiche all’estero (a proposito, lunedì ripresa delle lezioni, ma si resta sul “Chi vive” e sussiste pertanto la facoltà di una modifica in corsa). Nuova “hotline” informativa, da domani ovvero giovedì 27 febbraio, al numero 0800.144.144. Per ogni altro aspetto, anche in termini di riepilogo, è raccomandabile la consultazione del sito InterNet dell’Amministrazione cantonale, dove una sezione specifica è stata dedicata al “caso Coronavirus” e viene aggiornata ad ogni notizia utile.

Filo di nota / “Coronavirus”, la stampa si autocertifica. Ma poi…

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Precauzioni crescenti, sulla questione del “Coronavirus”, anche nel contatto quotidiano tra autorità cantonali e stampa: per poter prendere parte agli incontri che hanno ormai luogo con cadenza quotidiana, i giornalisti sono tenuti ora a dichiarare di non essere stati nelle “zone rosse” di contagio del Norditalia o in loro prossimità e di non essere nemmeno entrati in contatto con persone di ritorno da queste zone. Aspetto su cui imporsi una profonda riflessione, quest’ultimo in particolare, soprattutto laddove si abbia l’abitudine di viaggiare con i mezzi pubblici; vale tuttavia la presunzione della buona fede. Pare tuttavia, e potremmo togliere il “Pare”, che giusto oggi in prima fila si trovasse un collega fresco fresco di trasferta in quel di Codogno, cittadina della provincia di Lodi che, nella ricostruzione dei fatti, consta essere primario focolaio dell’epidemia in Italia. Perplessità percepita tra vari altri cronisti; lasciamo qui un “Mah” di dubbio.

Hockey Sl / “Play-off”, quattro squadre già con le spalle al muro

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Improvvisa accelerazione stasera, già al quarto confronto, nei quarti di finale del “play-off” per l’hockey cadetto: a bersaglio Kloten (6-1 sui Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht), Ajoie (mostruoso 9-3 sul ghiaccio della ChauxdeFonds, pur con soli 28 tiri contro 39; due assist di Zaccheo Dotti, notevolissimo “shorthanded” finale di Giacomo Casserini), Visp (4-1 sul Turgovia) e Langenthal (4-1 sull’Olten). Sul 3-1 tutte le serie, come dire che già il prossimo turno potrebbe risultare decisivo per il superamento del turno; situazione di fatto drammatica soprattutto per l’Olten, terzo al termine della prima fase e potenzialmente accreditato dell’accesso alla finale. Venerdì il quinto appuntamento.

Traffico di esseri umani via Ticino: quattro indagati nel Canton Berna

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Cinque persone, quattro delle quali residenti nel Canton Berna, sono indagate quali compartecipi di un vasto traffico di esseri umani sviluppato dall’estero verso la Svizzera – attraverso il Canton Ticino – e verso altre nazioni confinanti, in questo caso con precipuo indirizzamento su Austria e Germania ma sempre grazie a “piste” dal Norditalia via Svizzera. Proprio sulla scia di una traccia rilevata in Austria, come emerge da una prima valutazione d’insieme, la svolta nell’inchiesta focalizzata su tre soggetti – 29, 36 e 49 anni rispettivamente, tutti abitanti nel Canton Berna, non precisata la nazionalità o l’origine, tutti tratti in arresto già nell’aprile 2019 – che, a rigore di esito delle indagini condotte ad ampio spettro, hanno operato come passatori e capibastone nel trasferimento di donne e uomini provenienti in prevalenza dal Vicino e dal Medio oriente; almeno 30 gli episodi emersi nel periodo compreso fra giugno 2017 e per l’appunto aprile 2019, oltre 90 le persone trasportate o del cui transito risulta essere stata organizzata la filiera.

Presumibile, stando agli inquirenti, anche una modalità precisa nella gestione degli affari illeciti: pianificazione in anticipo, prelievo in località predefinite (Milano uno dei fulcri delle operazioni), trasferimento, pagamento a tappe o ad avvenuto raggiungimento dell’obiettivo. Dell’esecuzione di alcuni trasporti individuali si sarebbero invece occupati una 23enne anch’ella abitante nel Canton Berna ed un uomo residente in Germania. Dei tre principali responsabili, il 36enne ed il 49enne restano ospiti delle strutture penitenziarie del Canton Berna. L’istruzione dell’inchiesta è da considerarsi al termine; tutti e cinque gli indagati andranno dunque alla sbarra con addebiti di vario genere, primariamente l’incitamento all’ingresso ed all’uscita illegali ed il favoreggiamento della residenza illegale su suolo elvetico. In immagine, una porzione di ramina in frontiera.

Colpo di stiletto / Offre il caffè “sospeso”. Ma il prezzo si vede lo stesso

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Simpatica iniziativa quella assunta (e promossa via “Facebook”) dal presentatore-scrittore-conduttore-direttore Matteo Pelli: trovandosi egli con la consorte al bar del “Villa Sassa” in Lugano, la pensata di fare una cosa che è d’uso a Napoli e che incomincia a godere di qualche popolarità anche in altre sedi, ovvero l’offerta del caffè “sospeso”. Traduzione: lasci pagato uno o più caffè, ed i primi che passano (o i primi che tu abbia avvertito) berranno gratis ed alla tua salute, eventualmente con la facoltà di lasciare un “sospeso” a loro volta. Lodevole, nella pubblicazione dello scontrino quale prova del diritto al caffè, l’abrasione apportata sul prezzo complessivo pagato; prezzo tuttavia desumibile (davvero, operazione non difficile) dai singoli elementi lasciati sul foglietto. Ad ogni modo, una cosa si è capita: che al “Villa Sassa”, oltre a pretendere 3.50 franchi per un caffè, non sono capaci di preparartelo “liscio”…

La foto del giorno / Omonimia portami via, “Corona” a prezzo di saldo

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Non è uno scherzo: all’interno di nota catena della grande distribuzione organizzata, ed ovviamente ben presente su suolo ticinese, da qualche ora a questa parte la birra “Corona” è offerta a prezzo strascontato (immagine GdT). Della serie “Quando un marchio è vittima dell’omonimia”.

Total verrückt: Italien übernimmt wegen Coronavirus keine Asylsuchenden mehr aus der Schweiz

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Total verrückt: aufgrund der Verbreitung des Coronavirus, haben die italienischen Behörden haben sich entschieden, bis auf Weiteres keine Asylsuchenden im Rahmen des Dublin-Systems zu übernehmen. Bereits vorbereitete Überstellungen werden aufgeschoben.

Das Staatsekretariat für Migration (Sem) ist vom italienischen Innenministerium über diese Massnahme informiert worden. Sie betrifft alle europäischen Staaten, die im Rahmen des Dublin-Abkommens Asylsuchende, deren Asylgesuch nach den Bestimmungen der Dublin-Verordnung durch Italien zu prüfen ist, nach Italien überstellen wollen. Der Entscheid wurde aufgrund der Verbreitung des Coronavirus in verschiedenen Regionen Italiens getroffen. Die Suspendierung der Dublin-Überstellungen soll dazu dienen, weitere Massnahmen im Gesundheitsbereich vorzubereiten und umzusetzen.

Das Sem muss aufgrund dieses Entscheides die bereits geplanten Überstellungen Asylsuchenden aufschieben. In den nächsten Tagen waren Flüge für zehn Personen gebucht, die annulliert werden mussten. Die betroffenen Personen bleiben vorerst in den Asylzentren des Bundes oder in kantonalen Strukturen.

Kanton Bern: Fünf Personen wegen Menschenschmuggels angezeigt

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Die Kantonspolizei Bern hat nach umfangreichen Ermittlungen zu Fällen von Menschenschmuggel fünf tatverdächtige Personen identifiziert. Insbesondere wird drei Männern aus dem Kanton Bern vorgeworfen, mehrmals illegal Personen aus dem Ausland in die Schweiz oder in Nachbarländer geschleppt oder entsprechende Schleusungen organisiert zu haben. Zwei weitere mutmasslich tatbeteiligte Personen wurden ebenfalls angezeigt.

Der Kantonspolizei Bern hat einen umfangreichen Fall von Menschenschmuggel aufgedeckt. Im Zusammenhang mit mehreren Personenschleusungen konnten unter anderem anhand von Erkenntnissen aus einem Schlepperfall in Österreich, bei welchem sich Verbindungen in den Kanton Bern ergeben hatten, insgesamt fünf – mehrheitlich im Kanton Bern wohnhafte – dringend tatverdächtige Personen identifiziert und zur Anzeige gebracht werden.

Aufgrund der Erkenntnisse aus mehrmonatigen und aufwändigen Ermittlungen unter der Leitung der kantonalen Staatsanwaltschaft für besondere Aufgaben, wird insbesondere drei im Kanton Bern wohnhaften Männern im Alter von 29, 36 und 49 Jahren vorgeworfen, zwischen Juni 2017 und April 2019 in mindestens 30 Fällen insgesamt über 90 Personen illegal transportiert oder entsprechende Schleusungen organisiert zu haben. Zwei weitere Personen – eine im Kanton Bern wohnhafte
23-jährige Frau sowie ein Mann mit Wohnsitz in Deutschland – werden verdächtigt, bei der Durchführung einzelner Transporte beteiligt gewesen zu sein. Den Ermittlungen zufolge waren die Geschleusten – vorwiegend erwachsene Personen aus dem Nahen Osten – in Norditalien abgeholt und in der Folge mit Privat- oder Firmenfahrzeugen illegal über die Grenze in die Schweiz oder via die Schweiz nach Deutschland oder Österreich transportiert worden. Es ist davon auszugehen, dass die Fahrten vorab geplant und im Nachhinein finanziell abgegolten wurden.

Die drei Hauptbeschuldigten wurden im Zuge einer gezielten Aktion Anfang April 2019 angehalten und in Untersuchungshaft versetzt. Die 36- bzw. 49-jährigen Männer befinden sich auch nach wie vor in Haft. Alle fünf beschuldigten Personen werden sich insbesondere wegen Förderung der rechtswidrigen Ein- und Ausreise sowie des rechtswidrigen Aufenthalts nach dem Ausländer- und Integrationsgesetz (AIG) vor der Justiz zu verantworten haben.

Kantonale Staatsanwaltschaft für besondere Aufgaben
(jad)

Hockey Nl / Rischi da “Coronavirus”, rinvio per il “derby” ticinese?

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L’ombra del “Coronavirus” e dei suoi effetti – primo caso svizzero, come qui riferito, proprio ieri in Ticino; sospetti dell’ultima ora su due differenti famiglie rientrate nel Canton Neuchâtel dopo viaggi in territorio lombardo – rischia di produrre effetti inattesi anche nel mondo dell’hockey ai massimi livelli: una comunicazione a stretto giro di posta è infatti pervenuta alle sedi di Hockey club Ambrì-Piotta ed Hockey club Lugano, mittenti i vertici della National league, al centro dell’attenzione gli incontri cui le due squadre saranno chiamate nel fine-settimana su suolo ticinese, ovvero venerdì per il solo AmbrìPiotta (alla “Valascia” di Quinto, avversario il Davos) e sabato per entrambe (“derby” alla “Resega” di Porza). Nulla di deciso, ergo quel che sta scritto valga come mero preavviso: di principio le partite dovrebbero aver luogo regolarmente, possibile tuttavia che siano imposti o uno spostamento di sede (sarebbe cosa incredibile nel caso dell’ultima sfida ticinese nella stagione regolare, tanto di più valendo essa quale probabile ultimo aggancio del Lugano al sogno del “play-off”), o uno spostamento di date (ma “play-off” e “play-out” incombono secondo calendario prefissato), o la disputa degli incontri a porte chiuse (e qui ogni considerazione risulta superflua). Maggiori e più precise informazioni dovrebbero giungere nelle prossime ore.

Bellinzona, grave operaio precipitato dall’altezza di sei metri

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.42) In prognosi riservata il paziente, seri timori fra i medici per le condizioni dell’operaio – trattasi di un 56enne svizzero con domicilio nel Bellinzonese – che intorno alle ore 9.11, mentre stava procedendo a lavori di manutenzione e di montaggio all’impiantistica del palcoscenico al “Teatro Sociale” in Bellinzona, è precipitato dall’altezza di sei metri ed ha riportato lesioni e traumi in varie parti del corpo. L’allarme è stato lanciato da alcuni colleghi di lavoro dell’uomo; sul posto sanitari della “Croce verde” di Bellinzona ed effettivi di Polcom Bellinzona e Polcantonale. Immediato il ricovero in ospedale; non ottimistica la prima valutazione.

Bellinzona, idioti fanno esplodere una bombetta: danni in via Lugano

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.25) Danni materiali significativi ad infissi e beni di proprietà collettiva ha provocato l’esplosione di un ordigno artigianale, forse una bombetta “potenziata” quale atto di… saluto al Carnevale di rito romano o forse una “marmotta” per altro uso, nella zona della scuola elementare-sud di via Lugano 6 a Bellinzona. Il botto, avvenuto intorno alle ore 1.30, è stato distintamente udito a distanza di varie centinaia di metri ed ha richiamato sul posto una pattuglia della Polmilitare in transito su una strada vicina; immediato l’afflusso di altre unità della Polcantonale e di enti di servizio. Al riscontro: buca profonda circa 20 centimetri all’interno del campo da basket che si trova nel cortile dell’istituto, circa 20 vetrate in frantumi o per danneggiamento precedente o per spostamento d’aria, detriti in vari punti del terreno e nel raggio di almeno 20 metri dal punto in cui l’ordigno è stato fatto scoppiare. La quantificazione dei danni materiali richiederà parte della giornata; in corso le operazioni per la messa in sicurezza dello stabile, con presenza di effettivi della Polcom Bellinzona e dei Pompieri. Indagini a tutto campo per la contestualizzazione dei fatti e per l’individuazione del responsabile o dei responsabili dell’esplosione.

Losone, nella valigetta “sospetta” c’era una parrucca. Fermato un uomo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.21) Quella valigetta, lasciata – volontariamente, riferiscono ora i portavoce della Polcantonale – all’esterno della filiale della “Banca Raiffeisen” a Losone, sull’incrocio tra via Locarno e via San Materno, ha un padrone e tale padrone è ora a confronto con le autorità inquirenti; di fatto, un responsabile (da capirsi se diretto o indiretto, ovvero se volontario o involontario) per la mattinata da paralisi nel cuore del paese, dove squadre di artificieri sono state fatte intervenire per la… neutralizzazione della valigetta stessa. Ordigno da disinnescarsi, esplosione scongiurata, fuoriuscita di sostanze chimiche o tossico-nocive o addirittura letali? Nulla di tutto questo: una volta che la serratura è stata forzata, dalla valigetta – la cui presenza era stata notata intorno alle ore 8.30 – è uscita una parrucca. Giusto e proporzionale, tuttavia, il dispositivo attivato con transennamento di un tratto del centro, blocco del transito veicolare e di quello pedonale e presenza di agenti a presidio. Problema rientrato, nastri rimossi, indagine a spron battuto e, per l’appunto, l’identificazione ed il fermo di un soggetto. Che ha 55 anni, è cittadino svizzero con domicilio nel Locarnese e più probabilmente nella zona, e qualcosa dovrà spiegare. Nel frattempo, a cittadini ed operatori commerciali ed automobilisti, il ringraziamento dai vertici della Polcantonale per la puntualità con cui le indicazioni sono state seguite e per l’adesione alle richieste in una situazione così particolare; come si suol dire, esercitazione fuori programma, ed esercitazione perfettamente riuscita.

Lyssach (Kanton Bern): Person nach Unfall aus brennendem Auto tot geborgen

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Am Montagabend ist in Lyssach (Kanton Bern) ein Auto nach einem Unfall in Brand geraten. Trotz umgehender Rettungsmassnahmen konnte nicht verhindert werden, dass eine Person noch vor Ort verstarb. Ermittlungen zum Hergang und Ursache des Unfalls sind im Gang.

“Coronavirus”: Ausgangssperre für Rekruten im Tessin

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Wegen des Coronavirus sind im Tessin seit Dienstag alle Rekruten mit einer Ausgangssperre belegt. Diese betreffe alle drei Standorte von Rekrutenschulen in Airolo, Monteceneri und Isone, wie Armeesprecher Daniel Reist gegenüber der Agentur Keystone-SDA bestätigte. Die Tessiner Kantonsregierung muss bis Ende Woche entscheiden, ob in den Volksschulen nach den Fasnachtsferien kommenden Montag wieder unterrichtet werden soll. Eine vorübergehende Schliessung der Schulen sei nur im äussersten Fall nötig, sagten Regierungsvertreter.

Hockey amatori / Torneo Lugano, in “poule B” avanti Fuegotec e Jonny

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Notevole sorpresa dal “gruppo B” (quinto-ottavo posto) del Torneo amatori Lugano-Lhal di hockey: il JonnyLugano, solo ottavo in stagione regolare e scampato alla “poule C” per la miseria d’una lunghezza sui VikingsEvergreen, si qualifica per l’atto finale con doppio successo (4-3 ai rigori, indi 5-4) sui Predators in perdita di velocità dopo una brillante fase di qualificazione chiusa sul podio alle spalle di Blacknoir e Rainbow ed a pari merito con il CiapéttHockeyteam. Già noto l’avversario, nel nome del Fuegotec che si è liberato in due incontri (5-2, 6-2) dei Blackrunners. Per quanto riguarda la “poule C”, fase all’italiana con riporto dei punti acquisiti durante la stagione regolare, successi di VikingsEvergreen (6-3 all’UbsHockeyteam) e SavosaCompany (8-3 al VikingsHockeyteam); in classifica, SavosaCompany a quota 14 punti, seguono VikingsEvergreen con 13 e VikingsHockeyteam con 12; sul fondo UbsHockeyteam con nove. In immagine, Giuseppe Sieber, portiere del JonnyLugano.

Hockey amatori / Torneo ValleMaggia, Lokomotiv Centvài semifinalista

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All’esordio nei quarti di finale aveva tremato, uscendo sconfitto per 3-4 ad opera della Seconda che, si ricordi, in stagione regolare non aveva propriamente brillato, chiudendo sul passo di due vittorie contro 10 sconfitte; poi la reazione con un secco 9-2, ed allo spareggio di sabato scorso il 7-3 risolutore. Spetta dunque al Lokomotiv Centvài l’ultimo biglietto di ingresso alla fase decisiva del Torneo amatori ValleMaggia di hockey, evento delle cui semifinali tra sabato 29 febbraio e domenica 1.o marzo andranno in scena le partite di andata; a tutti gli effetti rispettate le gerarchie della stagione regolare, ritrovandosi a battagliare prima contro quarta (Soladino-VeteraniAscona) e seconda contro terza (Maggia-Lokomotiv Centvài). Confronti al meglio delle tre partite sino a domenica 8 marzo; confermate a sabato 14 marzo le finali per terzo e primo posto (ore 16.30 ed ore 19.00 rispettivamente). In immagine, Roberto Sprugasci, difensore del Lokomotiv Centvài.

Male l’avvio, poi reazione: lo “Swiss market index” chiude sopra la linea

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.01) Nulla per cui esultare, ma almeno la serie da sprofondo è stata interrotta. Tracce di avvio di un ciclo di recupero, pur in presenza di fibrillazioni su singoli titoli e con balzi da un capo all’altro del listino nello spazio di pochi minuti, per lo “Swiss market index” che, dopo un minimo a 10’216.55 punti alle ore 10.12, ha incominciato a macinare recuperi centesimali e poi decimali ed infine oltre le due figure dal fondo, con ultimo saldo a quota 10’512.15 punti ovvero in progresso pari allo 0.32 per cento. In netto stacco, al vertice, il titolo “Alcon incorporated” (più 6.95 per cento, qui in onda favorevole dopo pubblicazione dei risultati dell’esercizio 2019); assai positivi “Sika group Ag” e “Adecco Sa” (più 3.16 e più 2.08); “Credit Suisse group Ag” (meno 1.38) a chiudere il drappello. Stato dell’arte sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.12; Ftse-Mib a Milano, più 1.44; Ftse-100 a Londra, più 0.35; Cac-40 a Parigi, più 0.09; Ibex-35 a Madrid, più 0.71. Andamento sussultorio a New York, dove ad una partenza interessante ha fatto séguito l’appiattimento degli indici (Nasdaq il migliore, più 0.29). Stabile a 106.2 centesimi di franco il cambio per un euro.

Munitionslager Mitholz (Kanton Bern): Bevölkerung muss zehn Jahre wegziehen

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Die Arbeiten zur Räumung der Munitionsrückstände im ehemaligen Munitionslager haben Auswirkungen für die Bevölkerung und auf die Verkehrsverbindungen zwischen Kandergrund und Kandersteg. Nach heutigem Kenntnisstand müssen die Bewohnerinnen und Bewohner von Mitholz während der Räumung je nach Verlauf über mehr als 10 Jahre wegziehen. Um die Verkehrsverbindungen zu gewährleisten, müssen zudem Schutzmassnahmen realisiert werden. In einer Mitwirkung erhalten Bevölkerung und Gewerbe die Möglichkeit, sich dazu zu äussern. An Informationsveranstaltungen hat das VBS darüber informiert.

Das Eidgenössische Departement für Verteidigung, Bevölkerungsschutz und Sport (VBS), der Kanton Bern sowie die betroffenen Gemeinden Kandergrund und Kandersteg streben die Räumung der Munitionsrückstände im ehemaligen Munitionslager Mitholz an. So können die Risiken langfristig und dauerhaft gesenkt werden. Die Räumungsarbeiten haben Auswirkungen für die Bevölkerung und auf die Verkehrswege. Nach heutigem Kenntnisstand der Risikosituation muss die Bevölkerung von Mitholz während der Räumung je nach Verlauf über mehr als 10 Jahre wegziehen. Die Strassenverbindung zwischen Kandergrund und Kandersteg soll mit baulichen Massnahmen oder einer neuen Strassenführung gewährleistet werden. Zudem sind auch für die Bahnlinie der BLS Schutzbauten notwendig.
Das VBS hat die Bevölkerung in Mitholz an einer Informationsveranstaltung über diese Auswirkungen informiert. Das VBS wird die betroffene Bevölkerung insbesondere bei der Vorbereitung des Wegzugs begleiten. Es wird Unterstützung anbieten, soweit dies die Betroffenen wünschen und benötigen, und dazu mit den einzelnen Personen und Familien das Gespräch suchen. Wie bereits im Oktober 2019 angekündigt, erhalten die Bevölkerung und die Gemeindebehörden von Kandergrund und Kandersteg, die heimische Wirtschaft, die betroffenen Behörden von Bund und Kanton sowie die BLS nun die Möglichkeit, sich im Rahmen eines Mitwirkungsverfahrens zu den Auswirkungen der Räumungsarbeiten am ehemaligen Munitionslager Mitholz zu äussern. Anhand eines Fragebogens können die Bevölkerung und die lokale Wirtschaft eine Rückmeldung bis Ende März abgeben. Die Behörden können bis zum 17. April 2020 Stellung nehmen. Anschliessend werden die eingegangenen Rückmeldungen ausgewertet. Das Resultat aus der Mitwirkung fliesst in die weiteren Arbeiten ein.
Das VBS hat die Mitwirkung am 25. Februar 2020 mit dem Informationsanlass in Kandergrund gestartet. Die Chefin des VBS, Bundesrätin Viola Amherd, hat anlässlich der Veranstaltung nochmals persönlich betont, dass die Räumung das angestrebte Ziel ist. Neben Bundesrätin Amherd hat der Sicherheitsdirektor des Kantons Bern, Regierungsrat Philippe Müller, am Anlass teilgenommen. Am 26. Februar 2020 informiert das VBS auch die Bevölkerung der Gemeinde Kandersteg direkt vor Ort. Für die Gemeinde ist vor allem die Sicherstellung der Strassenverbindung wichtig. Die Verbindung durch den Lötschbergtunnel ins benachbarte Wallis und der Tourismus haben eine grosse wirtschaftliche Bedeutung für den Ort.

Resultate aus dem Projekt Variantenevaluation
Das Projektteam Variantenevaluation Mitholz hat im vergangenen Jahr mögliche Lösungsvarianten ausgearbeitet. Aufgrund dessen, dass sich die einzelnen Räumungsvarianten kaum voneinander unterscheiden, wird ein Gesamtkonzept zur Räumung der Munitionsrückstände weiterverfolgt. Basierend auf dem heutigen Wissensstand rechnet das VBS nach umfangreichen Vorbereitungen mit einem Beginn der eigentlichen Räumarbeiten im Jahr 2031.
Sollten sich während der Räumung unüberwindbare Probleme ergeben oder mit der Räumung die Schutzziele nicht erreicht werden können, kann mit einer Überdeckung der Anlage mit Gestein das Risiko dennoch deutlich reduziert werden.

Hockey Nl / Scl Tigers al “play-out”. Lugano-Berna, sfida infinita

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A sensazione, e non solo per quella dal momento che l’aritmetica conta, sarà tra i soli Lugano e Berna la battaglia ultima per evitare il quarto biglietto verso il “play-out” nell’hockey di National league, stagione 2019-2020: stasera, con i bianconeri costretti alla finestra trattandosi di recuperi della seconda e della settima giornata, gli “Orsi” non hanno avuto fortuna (2-4) sul ghiaccio di Davos, rimanendo pertanto a quota 66 così come i bianconeri ma ritrovandosi sotto la linea per effetto delle regole di piazzamento. A far compagnia ad AmbrìPiotta e RapperswilJona Lakers nella corsa alla salvezza saranno anche gli Scl Tigers, battuti per 1-3 a Losanna quando una residua ancorché minima speranza sarebbe dipesa dalla vittoria e da un paio di risultati concomitanti. Certezza di “play-off” ormai al 99 per cento, infine, per il FriborgoGottéron, impostosi per 2-1 ai rigori sullo Zugo. La classifica: Zugo, Zsc Lions 88 punti; Davos 86; ServetteGinevra 83; BielBienne 75; FriborgoGottéron, Losanna 72; Lugano, Berna 66; Scl Tigers 59; AmbrìPiotta 57; RapperswilJona Lakers 52.

Buchs (Kanton Sankt Gallen): Verhaftung eines algerischen Ladendiebes

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Gestern, um 15:45 Uhr, konnte ein mutmasslicher Ladendieb in der Bahnhofstrasse in Buchs (Kanton Sankt Gallen) angehalten werden. Der 33-jährige Algerier wird beschuldigt, bei zwei Ladendiebstähle Waren im Wert von über 1’000 Franken gestohlen zu haben.

Der 33-Jährige konnte wenig später von einer Patrouille der Kantonspolizei St.Gallen am Bahnhof angehalten werden. Dabei kam zum Vorschein, dass der Mann noch weiteres Deliktsgut eines anderen Ladendiebstahls mit sich führte. Das Deliktsgut hat einen Gesamtwert von über 1’000 Franken. Der Mann wurde festgenommen.

“Coronavirus”: Das Bundesamt für Gesundheit informiert über ersten Schweizer infizierten

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In der Schweiz ist erstmals ein Fall des neuartigen Coronavirus bestätigt worden. Der Fall ist im Tessin aufge treten. Das hat das Bundesamt für Gesundheit BAG an einer Medienkonferenz in Bern bekanntgegeben.

Beim Infizierten handele es sich um einen 70-Jährigen, der sich in Italien angesteckt habe. Er habe sich am 15. Februar bei Mailand an einer Versamm lung aufgehalten. Zwei Tage später hät ten sich erste Symptome gezeigt. Danach sei er zu Hause geblieben, so das BAG.

“Coronavirus”, ci siamo: primo caso svizzero, ed è a Lugano

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.49) Immagina immagina, ipotizza ipotizza, preconizza preconizza, ed alla fine dall’eventualità si è giunti al reale. Primo caso in Svizzera, e puntualmente l’evidenza si è manifestata in Ticino, per quanto riguarda l’epidemia di “Coronavirus” ovvero Covid19 secondo acronimo: a darne notizia intorno alle ore 16.00, cioè appena un’ora e mezzo l’ultimo punto fatto dal consigliere federale Alain Berset (ed a quel momento il riscontro era negativo su tutta la linea), un portavoce dell’Ufficio federale sanità pubblica, come da responso pervenuto dal laboratorio di Ginevra cui è deputata la verifica sulle situazioni sospette. Sulla scorta di prime notizie apprese da Berna, si tratta al momento di un caso isolato: ad essere colpito risulta un 70enne ticinese che avrebbe contratto l’infezione durante un soggiorno a Milano – voce, quest’ultima, sulla quale manca tuttavia un elemento accertato – e che si trova ricoverato alla “Clinica luganese Moncucco” in Lugano (fatto singolare ma da considerarsi come mera coincidenza: proprio alla “Moncucco”, 18 giorni or sono, risultava ospite il primo uomo in cui era stata ipotizzata la presenza del “Coronavirus). La notizia del primo contagio in Svizzera giunge a distanza di 56 giorni dalla conclamazione dell’epidemia in Cina e di 79 giorni dall’attestata presenza di ammalati latori di sintomi coincidenti con quelli del “Coronavirus”; il 70enne, in realtà, avrebbe accusato febbre e tosse persistente già intorno a lunedì 17 febbraio, ovvero due giorni dopo il rientro su territorio cantonale. Quasi in contemporanea con una conferenza-stampa a Palazzo federale in Berna, pochi attimi prima che Alain Berset prendesse un volo per Roma dove avrà luogo a breve un vertice di concertazione con autorità di altri Paesi interessati, la conferma del caso in conferenza-stampa a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona; qui non è stata esclusa la possibilità che altre persone siano venute a contatto con l’uomo o che abbiano contratto la malattia in altre sedi extracantonali.

Su vari fronti, e nel frattempo, è in corso l’adozione di provvedimenti “restrittivi”: oltre alla sospensione delle lezioni alla “Franklin university” in Sorengo, dalla Diocesi di Lugano, ad esempio, giunge l’invito a non scambiarsi il segno della pace durante le cerimonie liturgiche, che tuttavia – ed a differenza di quanto sta avvenendo in parte del Norditalia – non vengono sospese; negli edifici religiosi ed in altri luoghi nei quali si celebrino per solito le sante Messe, inoltre, i sacerdoti sono stati invitati a far svuotare le acquasantiere. Un caso singolare riguarda i colleghi ticinesi che operano per l’emittente “Teleclub”: tutti messi a riposo forzato per una quindicina di giorni, per loro niente attività quali telecronisti e collaboratori di servizio in occasione di eventi sportivi che si svolgano oltre il San Gottardo. In funzione infine una doppia “hotline” per informazioni: in caso di viaggi, chiamare il numero 058.4644488; per quanto concerne le “normali” comunicazioni, chiamare il numero 058.4630000.

Hockey Nl / Stasera tre recuperi, ticinesi impotenti alla finestra

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Risalgono addirittura a completamento della seconda e della settima giornata, quando a tutti sorrideva il sole delle speranze, i tre incontri in calendario stasera per l’hockey di National league, tra l’altro in assenza di squadre ticinesi ma con sicuro riverbero sulle loro speranze di miglior piazzamento tra “play-off” (cui può ancora ambire il Lugano) e “play-out” (cui è di certo costretto l’AmbrìPiotta, sussistendo inoltre il rischio di una discesa nel limbo da parte dello stesso Lugano). Il programma: Davos-Berna, FriborgoGottéron-Zugo, Losanna-Scl Tigers. La classifica: Zsc Lions 88 punti; Zugo 87; Davos, ServetteGinevra 83; BielBienne 75; FriborgoGottéron 70; Losanna 69; Berna, Lugano 66; Scl Tigers 59; AmbrìPiotta 57; RapperswilJona Lakers 52 (Zsc Lions, ServetteGinevra, BielBienne, Lugano, AmbrìPiotta, RapperswilJona Lakers una partita in più).

Hockey amatori / Torneo Chiasso, ai Wildboars la “finale dei poveri”

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Primo verdetto al Torneo amatori Chiasso-Lahc di hockey: ai Wildboars il quinto posto, ai Patriots il sesto, e ciò sull’esito della “bella” disputatasi domenica con successo dei Wildboars per 5-2 (in goal Davide Beretta, Jeffrey Leeman, Marco Bürgi, Patrick Valsecchi e Francesco Zanda da una parte, Federico Gualtieri Costa e Lorenzo Habermann dall’altra) dopo esiti contrapposti nelle sfide precedenti (5-0, 2-8). Da domenica 1.o marzo le serie finali per primo e terzo posto, anch’esse al meglio delle tre partite: su un versante Insubrians Como-MomòSpartans, sull’altro OldMachine-Vikings. In immagine, una formazione dei Wildboars.

Mendrisio, lavori nel nucleo di Somazzo: disagi e… soluzioni

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Chiusura alla circolazione in fascia diurna (ore 7.30-17.30, in apparenza senza eccezione nei giorni di sabato e di domenica), con decorrenza da lunedì 2 marzo e sino a venerdì 10 aprile, per la Cantonale da Mendrisio al Bivio di Cragno (Monte Generoso) via Salorino, e ciò limitatamente al tratto di pertinenza del nucleo di Somazzo. Il blocco del transito veicolare è dovuto a lavori di pavimentazione della strada. Per i residenti nel nucleo di Somazzo valgono alcune disposizioni giunte dal Municipio di Mendrisio e che trovano riscontro sul sito InterNet della Città di Mendrisio, sezione dedicata a cantieri e viabilità; chi voglia invece raggiungere il Monte Generoso potrà invece seguire un percorso alternativo fra gli abitati di Salorino e di Somazzo, cioè seguendo il “Giro di Campora” (strada comunale). In ragione della larghezza limitata in vari punti del percorso alternativo, durante l’intero periodo dei lavori sarà in funzione un impianto semaforico; massimo tempo di attesa stimato in 30 minuti.

Frontale nella Vedeggio-Cassarate: nessun ferito, galleria riaperta

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.03) Senza conseguenze per le persone il frontale occorso stamane, intorno alle ore 8.34, all’interno della galleria Vedeggio-Cassarate causa invasione della corsia opposta di marcia da parte di un Suv con rimorchio ed in movimento direzione Manno; inevitabile l’impatto con un camion provveniente dalla direzione opposta. Sul posto unità di Polcantonale, Polcom Lugano, Pompieri Lugano e specialisti dell’Unità territoriale 4. Il “tunnel” è rimasto chiuso sino alle ore 10.43 circa per esigenze di rimozione dei veicoli e di accertamenti tecnici.