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Giovane cinema svizzero, Zurigo premia due opere ticinesi

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Notevole doppietta ticinese sui podi del “Festival del cinema giovane svizzero”, evento quest’anno alla 44.a edizione e per forza di cose, ovvero in forza dei provvedimenti di sicurezza adottati a causa della pandemia da “Coronavirus”, è andato in scena a Zurigo nella sola modalità virtuale. Nella categoria “A”, piazza d’onore per Noah Bernasconi con “The domesticated child”; nella categoria “B”, stesso risultato per Ana Sofia Ramos e Sophie Grazia per “Money therapy”. 23 in tutto i premi assegnati. Annunciati nel frattempo i termini della 45.a edizione, sempre a Zurigo, nel periodo compreso fra mercoledì 17 e domenica 21 marzo 2021; e, secondo gli auspici degli organizzatori, con il ritorno all’ordinaria seriie di proiezioni in sala…

Lugano: si schianta con l’auto, 61enne in condizioni disperate

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.08) Condizioni di salute particolarmente serie, stante l’entità dei traumi riportati, per la 61enne ricoverata ora al “Civico” di Lugano sulle conseguenze di un incidente stradale occorsole alle ore 13.37 di oggi in città, nel tratto compreso fra via San Gottardo e via Zurigo. Stando alla ricostruzione fornita da un portavoce della Polcantonale, il veicolo guidato dalla donna – che risulta domiciliata nella zona – è andato a collidere dapprima contro un muro sulla destra di via San Gottardo, in corrispondenza con l’intersezione per via Ai Frati, e di rimbalzo ancora contro due manufatti prima di arrestarsi a ridosso dell’incrocio via Cantonale-via Zurigo. Soccorsi a cura di sanitari della “Croce verde” giunti sul posto insieme con Pompieri di Lugano, agenti della Polcantonale e della Polcom. Necessaria la chiusura temporanea di via San Gottardo per le operazioni di assistenza medica e di ripristino del sedime stradale.

2020 vs. 2019 (1) / Stesso contesto, stesse frasi, senso opposto…

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L’avrete notato: forse mai come in questo periodo si sono ribaltati senso, valore e percezione di un concetto o un pensiero corrente. Da qui una nuova rubrica temporanea per… accompagnarci durante il residuo periodo di quarantena da “Coronavirus”, vero e proprio spartiacque nei comportamenti (se non di tutti, almeno della maggior parte di noi). Oh, da prendersi alla leggera, puntata quotidiana dopo puntata quotidiana. Un semplice confronto, via, tra ieri ed oggi.

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2019 – Ai “runner” di ogni genere: “Bravi, bravissimi, quanti chilometri fate ogni settimana settimana? Asfalto o terreno morbido? Tipologia di abbigliamento tecnico? A dislivello, preferite andare in progressione o vale la pena, ogni tanto, di misurarsi con un “muro”? Ma sul Natel avete l’applicazione per il telefono della Cassa malati, quella che vi fa risparmiare cinque centesimi di franco sul premio mensile?”.

2020 – Ai “runner” di ogni genere: “Toh, due “tutine”, due sederi flaccidi con i polpacci molli, che cosa correte, eh, che cosa correte? Untoriii…”.

Olten (Kanton Solothurn): Vier marokkanische Einbrecher verhaftet

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Dank aufmerksamen Anwohnern ist es der Kantonspolizei Solothurn am späten Samstagabend in Olten gelungen, vier mutmassliche Einbrecher festzunehmen. Die Polizei bittet die Bevölkerung, weiterhin wachsam zu sein und verdächtige Feststellungen umgehend zu melden.

Am Samstag, den 11. April, gegen 22,00 Uhr, wurde der Kantonspolizei Solothurn durch einen aufmerksamen Bürger mitgeteilt, dass er in einem Doppeleinfamilienhaus in Olten mehrere unbekannte Personen festgestellt habe.

Als die sofort ausgerückten Patrouillen vor Ort eintrafen, hatten die unbekannten Männer das Grundstück bereits verlassen. Anlässlich der eingeleiteten Fahndung gelang es der Polizei kurze Zeit später die mutmasslichen Einbrecher anzuhalten.

Die vier Marokkaner, alle im Alter zwischen 16 und 20 Jahren, befinden sich für weitere Ermittlungen vorläufig in Haft.

Selbstunfall Wildhaus (Kanton Sankt Gallen): Lenker mit Motorrad in Bach geflogen

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Gestern, kurz nach 14.00 Uhr, ist auf der Hauptstrasse ein Motorradfahrer verunfallt. Der 29-jährige Mann wurde unbestimmt verletzt und vom einem Helikopter ins Spital geflogen. Ein 29-jähriger Mann war mit dem Motorrad auf der Hauptstrasse von Gams in Richtung Wildhaus (Kanton Sankt Gallen, Photoquelle: KaPo Sankt Gallen) unterwegs. Aus unbekannten Gründen kam er auf der Höhe des Abzweigers nach Grabserberg von der Strasse ab. Sein Motorrad überfuhr rechts den Wiesenstreifen. Das Motorrad flog mit dem Fahrer in den Bach.

Mit unbestimmten Rückenverletzungen wurde der Mann von einem Helikopter der AP3 Luftrettung ins Spital geflogen. Das total beschädigte Motorrad musste durch Taucher der Kantonspolizei St.Gallen aus dem Bach geborgen werden.

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen von Ostern 2020

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 12. April 2020, 8.00 Uhr (Ostern):

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

25 300 Personen

Verstorben:

858 Personen

Covid-19 ed economia, così le prescrizioni per la nuova settimana

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Settimana breve, quella tra martedì 14 e domenica 19 aprile, ma sul piede di una generale conferma delle restrizioni imposte quale modalità di contenimento dell’epidemia da Covid-19. Unica novità sostanziale, nell’ampio “cahier des charges”, lo sblocco alle attività legate alla cura del verde, fatta eccezione per quanto attiene alla costruzione e purché esse siano svolte da un massimo di cinque persone e sempre senza contatto diretto con la clientela. Qui di séguito l’intero dispositivo così come definito in sede di Consiglio di Stato:

1. confermata la chiusura di tutte le attività commerciali e produttive private, compresi tutti gli esercizi della ristorazione (fra cui i ristoranti, i “pub”, le gelaterie, i “food truck”, gli agriturismi, i rifugi e le capanne, le mescite aperte saltuariamente, i bar compresi quelli annessi alle pasticcerie, alle stazioni di servizio ed alle stazioni ferroviarie, agli alberghi ed ai campeggi), ed inoltre le strutture in cui vengono offerti servizi alle persone con contatto corporeo (fra cui parrucchieri, saloni di massaggio, studi di tatuaggio e centri estetici) anche se con attività svolta a domicilio del cliente, ed ancora le strutture ricreative e per il tempo libero (fra cui musei, biblioteche, sale cinematografiche, sale per concerti, teatri, case da gioco, centri sportivi, centri giovanili, palestre, piscine, centri benessere, impianti di risalita, giardini botanici e zoologici e parchi con animali);

2. quanto indicato al punto precedente non è applicato a: servizi di distribuzione di cibo, compresa la consegna a domicilio (esclusa tuttavia la possibilità d’ingresso dei clienti nei locali); mense sociali senza scopo di lucro, mense negli ospedali e nelle case di cura, case anziani e scolastiche non aperte al pubblico; mense aziendali non aperte al pubblico; punti-vendita di generi alimentari e di prima necessità; punti-vendita di articoli medici e sanitari; farmacie e drogherie; chioschi; stazioni di servizio per il rifornimento di carburante; banche; uffici postali ed agenzie postali; funerali (nella stretta cerchia familiare). In ogni caso, nelle attività permesse sono da rispettarsi le norme igieniche “accresciute” e le norme di distanza sociale;

3. gli alberghi che dispongono di un’autorizzazione alla gerenza per un numero superiore a 50 persone, così come i campeggi, possono continuare a esercitare solo per accogliere personale legato alle attività permesse dalla presente risoluzione governativa ed alla gestione dell’emergenza, e questo a patto di non accogliere contemporaneamente più di 50 persone (personale incluso), di garantire le norme igieniche cosiddette “accresciute” e di distanza sociale fra ogni avventore, sia seduto sia in piedi, di limitare l’eventuale servizio di ristorazione all’interno della propria struttura ed esclusivamente per i propri ospiti; di non aprire il bar ed altri servizi quali aree per il “fitness”, spa, et cetera;

4. possono rimanere operative le strutture sanitarie, le strutture sociosanitarie, gli studi e le strutture di professionisti della salute, i servizi di assistenza e cura a domicilio in cui siano erogate prestazioni urgenti e necessarie come definito dal medico cantonale e non procrastinabili a data successiva rispetto al divieto. Possono rimanere operativi asili-nido e servizi simili necessari, così come i servizi a sostegno della popolazione anziana o bisognosa, incluse le badanti;

5. restano garantite, nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e di distanza sociale, le attività del comparto agricolo, di trasformazione agroalimentare, della selvicoltura e della pesca, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi;

6. restano sospese le attività nei cantieri. In caso di evidente urgenza e/o di preminente interesse pubblico, possibili deroghe da parte dei responsabili dello Stato maggiore cantonale di condotta;

7. sono permesse le attività che possono essere svolte a domicilio in modalità remota. Al pubblico non è permesso l’accesso agli uffici. Un’eventuale presenza in ufficio è da limitarsi e risulterà possibile solo nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale;

8. nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale sono permessi gli interventi volti a risolvere guasti, rotture, interruzione di servizi e situazioni di pericolo e sono permessi i servizi di picchetto, gli interventi di urgenza e le attività di manutenzione se indispensabili alla salvaguardia di apparecchiature (ascensori, sistemi di riscaldamento-raffrescamento, macchine industriali, et cetera);

9. sempre nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale, sono permessi gli interventi volti a garantire l’igiene e la pulizia di luoghi pubblici o di spazi comuni;

10. sempre nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale, sono permesse le attività private volte a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico;

11. possono rimanere attive, nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale, le aziende della filiera sociosanitaria, della filiera chimico-farmaceutica, della filiera medicale e della filiera alimentare;

12. sono permessi, nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale, la consegna di pacchi ed i trasporti connessi con le attività autorizzate dalla risoluzione governativa;

13. sempre nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale, i responsabili delle case di spedizioni sono autorizzati a garantire il disbrigo delle pratiche doganali, dei trasporti internazionali e dei trasporti indispensabili;

14. nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale, sono permesse le attività necessarie all’informazione ed alla diffusione di contenuti, compresa la stampa dei giornali;

15. è consentita la fornitura di beni e servizi a favore delle attività autorizzate;

16. allo Stato maggiore cantonale di condotta è delegata la concessione di autorizzare, per attività non procrastinabili o di interesse pubblico, l’apertura di industrie che sottostanno all’articolo 5 della Legge federale sul lavoro nell’industria, nell’artigianato e nel commercio o l’apertura di altre attività industriali in cui, per attività non procrastinabili o di interesse pubblico, sia inteso l’impiego contemporaneo a regime ridotto di 10 o meno persone ed in cui sia certificato il rispetto delle norme emanate dall’Ufficio federale sanità pubblica. Tutte le attività sono da svolgersi nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale;

17. sono permesse attività svolte singolarmente senza la presenza di altre persone e senza contatto con il cliente, escluse le attività sui cantieri chiusi di cui al punto 6 e le strutture accessibili al pubblico e chiuse ai sensi dell’articolo 6, capoverso 2 dell’Ordinanza numero due Covid-19;

18. sono permesse, nel rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute” e delle norme di distanza sociale, le citate attività per la cura del verde come sopra indicato;

19. i responsabili dello Stato maggiore cantonale di condotta, per tramite della Polcantoanle con le Polcom, vigila sul rispetto delle disposizioni. In caso di mancato ossequio delle disposizioni saranno avviati immediatamente i procedimenti penali finalizzati all’accertamento delle eventuali violazioni del Codice penale e/o di altre leggi speciali applicabili ai singoli casi;

20. per informazioni in merito all’applicazione di quanto disposto, in servizio un centralino informativo dello Stato maggiore cantonale di condotta, area “Attività commerciali” (telefono 0840.117112); suggerito tuttavia un primo contatto con le associazioni di categoria di riferimento dei diversi comparti.

Covid-19, campane a lutto nel giorno di Pasqua: altre 15 vittime in Ticino

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.34) Si intride di lacrime, di dolore e di paura la Pasqua che è emblema della speranza; nulla e nessuno il Covid-19 rispetta, davanti a nulla ed a nessuno esso si arresta. In tempo di Resurrezione del Cristo, nell’arco delle ultime 24 ore altre 15 sono le vittime ticinesi per complicanze dovute al “Coronavirus” o da esso sospinte; altre 15, riscontro che ci fa ripiombare tra i dati del periodo “acuto”, dopo l’illusorio rallentamento – e come tale lo si era sospettato, e come tale lo si era descritto – dei giorni scorsi, sempre sotto la doppia cifra e sino ai due soli morti (due soli, sempre due di troppo) registrati ieri. In totale, stando ad evidenze ufficiali che non necessariamente rispecchiano (ma per difetto) la situazione reale nel territorio, in 34 giorni da martedì 10 marzo – quando fu annunciato il primo decesso – sono 244 i casi esiziali. E non si arresta nemmeno l’onda dei nuovi contagi: altri 51, per un totale di 2’869 (di cui, per l’appunto, l’8.50 per cento non salvatosi), con preoccupante avvicinamento alla soglia dell’un per cento della popolazione. 18, invece, i dimessi da strutture ospedaliere tra le ore 8.00 e di ieri e le ore 8.00 di oggi, con saldo a quota 511 ovvero nella misura del 17.81 per cento sul numero dei contagiati.

La foto del giorno / Signori, qui la situazione sta sfuggendo di mano

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Parecchio, troppo il nervosismo in questi giorni sul manifestarsi di targhe dalla Svizzera tedesca in Ticino ad onta delle raccomandazioni funzionali alla profilassi anti-“Coronavirus”. Tutti nello stesso calderone: chi è sceso in “camper” credendo di trovare in ogni caso un punto di appoggio (salvo tornare probabilmente indietro), e chi è arrivato per stare qualche giorno nel proprio appartamento di vacanze in Ticino (al netto di ogni altra considerazione, si ribadisce: esercitando un diritto); ed anche chi, da ticinese che vive parte del tempo oltre il San Gottardo, è semplicemente rientrato a casa avvertendo tuttavia un certo qual clima ostile. Come dimostra il foglio – sicuramente scritto e stampato alla veloce sicché all’autore sono scappati un paio di errorucci – comparso sul retro di un’auto con targa argoviese. Nervi calmi, neh, gente.

Psichiatria sociale, a Bellinzona il congresso della “Società svizzera”

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Nel tempo in cui il rinvio di eventi e manifestazioni è purtroppo un obbligo, c’è chi guarda con fiducia al domani e progetta eventi. Uno, e si confida che per quel tempo sia definitivamente alle spalle ogni tensione data dall’epidemia covidiana, porterà a Castelgrande di Bellinzona decine e decine di professionisti da tutto il Paese, trattandosi del congresso nazionale della “Società svizzera di psichiatria sociale”: venerdì 27 novembre l’appuntamento, tema “Quale psichiatria per quale futuro?”. Come indica Amos Miozzari, presidente della Sezione Svizzera italiana, “relatori di diverse discipline e dalla diversa estrazione ci aiuteranno ad aprire gli orizzonti, con uno sguardo anche critico, sulla nostra pratica clinica, sugli approcci e sui metodi di cura”. Ampio il tracciato della giornata formativa, che sarà articolata tra conferenze e seminari, “sempre sotto ispirazione degli ideali della psichiatria sociale che promuove interdisciplinarietà e multiculturalità”. In immagine, Amos Miozzari.

Rischio incendi, nel Grigioni italiano festività sotto… osservazione

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Nessun intervento delle forze dell’ordine nelle aree italofone del Grigioni (escluso il Moesano, che ricade per competenza sotto la Sezione forestale del Ticino), ed a tutti gli effetti una sola violazione riscontrata sull’intero territorio cantonale (a Flims, dove due persone sono state denunciate per una griglia costruita “in loco” ed all’interno di una macchia boschiva), in materia di osservanza al divieto di accensione di fuochi all’aperto. Per domani e lunedì, in coincidenza con le festività, previsti controlli “mirati” sui sentieri, nelle destinazioni turistiche e nei parchi in cui siano presenti griglie; gli agenti della Polcantonale saranno coadiuvati da operatori dei Comuni e da effettivi dei Corpi pompieri. Il divieto, in vigore da mercoledì 25 marzo e finalizzato alla riduzione del rischio di incendi, è generale con eccezione delle zone urbane qualora sia mantenuta una distanza significativa – almeno 50 metri lineari – dai limiti di un bosco.

Giardini “paradisiaci”, un concorso fotografico sul… campo

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Sotto egida di “Pro natura” ed “Alleanza territorio-biodiversità”, in rampa di lancio il concorso sul tema “Giardini naturali-Piccoli e grandi paradisi”, aperto a tutti e focalizzato sugli spazi esterni che alla bellezza associno l’essere strutturati in modo particolarmente… naturale. Tre le categorie: a) giardini; b) balconi; c) progetti innovativi (tetti piani, cassonetti per ortaggi di quartiere, idee creative “in genere”). Denominatore e requisito: spazio ricco di specie autoctone, niente utilizzo di pesticidi, niente utilizzo di torba… e tanti “inquilini” quali farfalle, lucciole, api selvatiche, ricci ed altri. Bando di concorso e formulario di partecipazione sui siti InterNet www.pronatura-ti.ch/giardini e www.alleanzabiodiversita.ch; stampare, compilare, allegare un massimo di cinque foto del piccolo paradiso naturale e spedire all’indirizzo “Pro natura Ticino-Concorso giardini e balconi naturali, viale Stazione 10, casella postale 2317, 6501 Bellinzona”. Termine ultimo di partecipazione: domenica 31 maggio.

Sistema museale di Ascona, passeggiata pasquale sul “web”

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Grafica rimodellata e contenuti esclusivi nel programma di visita virtuale via “web” che i responsabili dei Musei comunali di Ascona, stante il protrarsi del periodo di chiusura causa epidemia da “Coronavirus”, hanno deciso di proporre come sorpresa pasquale. Per quanto riguarda il “Museo comunale d’arte moderna”, ad esempio, il “tour” virtuale ha luogo in simulazione della visita, con ingresso dunque negli spazi, descrizione delle opere e… viva voce a spiegare i contenuti. In altra parte del sito InterNet, pagina “blog” destinata a raccogliere i contributi degli artisti (primo tema di riferimento, il futuro dell’arte). Su un’idea dell’architetto Matteo Pericoli ed al quale hanno già aderito i docenti di educazione visiva al “Collegio Bartolomeo Papio”, poi, l’invito a raccontare “le nostre immagini sul mondo”, attraverso disegni in… presa diretta dalle finestre di casa o del luogo in cui ci si trovi. Piano editoriale specifico, infine, per le novità, per la rivisitazione dei pezzi accolti nelle strutture museali e per una sezione (“Pillole d’arte”) che sarà riservata alla valorizzazione di lavori realizzati da operatori culturali meno noti.

Zwei “Balkan-Raser” verhaftet: Autos sichergestellt

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Bei Geschwindigkeitskontrollen ausserorts und auf der A1 zog die Kantonspolizei Aargau über ein Dutzend Lenker aus dem Verkehr, die massiv zu schnell gefahren waren. Die höchsten Geschwindigkeiten waren 144 Stundenkilometer ausserorts und 235 Kilometer pro Stunde auf der A1.

Die Kantonspolizei Aargau setzte ihr Lasermessgerät am Karfreitag, den 10. April, vom Mittag bis in die frühen Abendstunden auf der Hauptstrasse zwischen Hunzenschwil und Suhr ein. Auf dieser Ausserortsstrecke gilt die übliche Höchtgeschwindigkeit von 80 km/h. Dort stoppte die Polizei den 19-jährigen Lenker eines Subaru WRX, der mit 144 km/h gemessen worden war. Nach Abzug der gesetzlichen Toleranz ergibt sich eine strafbare Geschwindigkeitsüberschreitung von 60 km/h.

Damit erfüllte der junge Aargauer den sogenannten «Rasertatbestand», weshalb die Kantonspolizei die Staatsanwaltschaft einschaltete. Diese eröffnete eine Untersuchung. Die Kantonspolizei nahm dem Neulenker den Führerausweis auf Probe zu Handen des Strassenverkehrsamtes ab. Ebenfalls nicht mehr weiterfahren durften weitere fünf Automobilisten und ein Motorradfahrer, die mit Geschwindigkeiten zwischen 122 und 126 km/h gemessen worden waren. Zwei Autofahrer mit Tempo 117 und 118 km/h konnten ihre Fahrt einstweilen fortsetzen, müssen aber ebenfalls mit dem Führerausweisentzug des Strassenverkehrsamtes rechnen.

Eine weitere Geschwindigkeitskontrolle – diesmal mit einem Radargerät – führte die Kantonspolizei Aargau dann in der Nacht auf Samstag, 11. April 2020, auf der A1 bei Spreitenbach durch. Auf diesem Autobahnabschnitt gilt die Höchstgeschwindigkeit von 120 km/h. Kurz nach Mitternacht erfasste das Gerät einen BMW M6 mit 235 km/h und praktisch gleichzeitig einen Audi RS6 mit 224 km/h. Der Polizist, der das Radargerät bediente, meldete diese hohen Messresultate sofort über Funk. Abklärungen ergaben, dass es sich um zwei Mietfahrzeuge aus dem Kanton Zürich handelte. Mit Unterstützung der Kantonspolizei Zürich konnten die jeweiligen Fahrer noch in der Nacht ermittelt werden.

Es handelt sich um einen 19- jährigen Serben und einen 21-jährigen Kosovaren aus dem Kanton Zürich. Die Kantonspolizei Aargau nahm beide für weitere Ermittlungen fest. Mit der massiven Geschwindigkeitsüberschreitung erfüllen beide den sogenannten «Rasertatbestand». Zusätzlich besteht der Verdacht, dass sie sich ein Rennen lieferten. Daher eröffnete die Staatsanwaltschaft Baden eine Strafuntersuchung und beschlagnahmte beide Autos. Zudem müssen die beiden Neulenker ihrer Führerausweise abgeben.

Im Zuge der gleichen Geschwindigkeitskontrolle suchte die Polizei in der Nacht weitere vier Automobilisten am Wohnort auf, um ihnen den Führerausweis abzunehmen. Sie waren mit Geschwindigkeiten zwischen 168 und 187 km/h gemessen worden.

Während das Verkehrsaufkommen durch die Auswirkungen der Corona-Pandemie deutlich geringer geworden ist, scheinen dafür Raser und «Protzer» die leeren Strassen vermehrt in Beschlag zu nehmen. So gehen bei der Kantonspolizei über diese Tage laufend entsprechende Lärmklagen ein. Sie beziehen sich oftmals auf Leute, die in leistungsstarken Autos herumfahren und mit unnötigen Beschleunigungsmanövern bewusst Lärm verursachen. Tankstellenshops erfreuen sich dabei als Treffpunkt grosser Beliebtheit, was auch immer wieder zu Meldungen wegen Verletzung der Corona Abstandsregeln führt. Mit Geschwindigkeitsmessungen und Kontrollen von Treffpunkten wird die Polizei diese Kategorie Lenker weiterhin im Fokus behalten.

Ticino, altre due vittime da Covid-19. Ed oltre mille morti in Svizzera

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.29) Un’illusione di respiro, una falsa impressione di ritorno progressivo alla normalità dai dati odierni circa la diffusione della pandemia da Covid-19: di due sole vittime in più (due “sole”; in altre parole, altre due vite spezzate dal “killer” invisibile) nell’arco delle ultime 24 ore parlano stamane i portavoce dello Stato maggiore cantonale di condotta, sicché in Ticino sale a 229 il numero delle vittime, tutte nel volgere di un mese (il primo decesso, come si ricorderà, fu annunciato martedì 10 marzo, due settimane dopo la rivelazione del primo caso accertato di contagio). Il dato, di per sé largamente migliore rispetto alla media della stessa ultima settimana, è in realtà da relativizzarsi in funzione del periodo. Di un altro punto e mezzo percentuale sale invece la linea dei contagiati “ufficiali”, ben 42 in più, per un totale di 2’818; 27 in tutto i dimessi (occhio: il dire “Dimissioni” non equivale al dire “Guarigioni” nel senso comunemente inteso) dalle strutture nosocomiali, per un totale di 493 unità ovvero una ogni 5.72 ricoverati (vittime: una ogni 12.31 ricoverati). Preoccupazione per i quasi 70 pazienti tuttora in terapia intensiva (intubati, 88 per cento). Situazione aggiornata a stamane (11 Cantoni giù registrati su 26) sull’intero territorio svizzero secondo il portale www.corona-data.ch: drammatico ingresso in quarta cifra, 1’009 i morti, 162 in più i casi per un totale di 24’713; nel Canton Vaud, dove i riscontri sono ancora in appoggio a giovedì 9 aprile, il picco dei contagiati (4’424).

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen vom 11. April

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 11. April, 8.00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

24 900 Personen

Verstorben:

831 Personen

Dielsdorf (Kanton Zürich): Die 66-jährige vermisste Frau ist wohlauf

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Gestützt auf die am Freitagnachmittag, den 10. April verbreitete Öffentlichkeitsfahndung meldete sich am Freitagabend eine Person, welche die Vermisste am gleichen Morgen in Otelfingen gesehen hatte. Sofort nach Meldungseingang nahm kurz vor 21 Uhr ein Diensthundeführer der Kantonspolizei Zürich mit seiner Hündin Cia vom Oelsetal am bezeichneten Ort die Fährte auf. Die Hündin führte ihren Meister über einige Fuss- und Fahrradwege nach Wettingen AG zu einem Bauernhof. Als Cia vom Oelsetal zur Hauseingangstüre des Hofs abbog kam zeitgleich die Hausherrin nach draussen und meldete, dass die Vermisste von ihrem Mann auf der Strasse gefunden worden und bis zum Eintreffen der Polizei mit nach Hause genommen worden sei.

“ConsArc”, in mostra virtuale le foto iconiche di Herbert Matter

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In tempi di fallimentare didattica pubblica “a distanza”, c’è chi dimostra l’esistenza di modalità concrete per fare cultura e per agire in senso culturale pur nel permanente blocco ai cancelli di questa e di quella struttura. Nel novero dell’offerta conquista oggi uno spazio la galleria “ConsArc” di via Gruetli 1 in Chiasso, ovviamente chiusa nel rispetto dei provvedimenti imposti sulla scia dell’emergenza da Covid-19 ma apertasi “online” con la proposta di una mostra in sole opere di Herbert Matter, professionista svizzero nato nel 1907 e morto nel 1984, autentico profeta del fotomontaggio con inserimento di caratteri tipografici tesi a vivificare il messaggio: una trentina le foto, tutte ispirate al “vintage”, provenienti da una collezione privata zurighese e selezionate in funzione del parallelo lavoro dell’artista quale grafico e “designer”. Indirizzo per la… visita: https://galleriaconsarc.ch/foto-grafica. In immagine, l’interno della “ConsArc” in un recente allestimento.

Covid-19, sostegno psicologico anche nelle festività pasquali

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Minime modifiche, in coincidenza con le festività pasquali, nell’offerta dei servizi telefonici cantonali in connessione con la pandemia da Covid-19. In particolare, il centralino (“hotline”) al numero 0840.117112 e riservato ai problemi degli operatori economici sarà fuori servizio nella giornata di domani, domenica 12 aprile, e nella mattinata di lunedì 13 aprile; riattivazione alle ore 13.30, regolare funzionamento sino alle ore 17.00, e dal giorno successivo il ritorno alla fascia consueta (ore 9.00-17.00). Per domande specifiche pertinenti all’applicazione del lavoro ridotto rimane in servizio il numero di telefono 091.8143103; non essendo stata pubblicata alcuna variazione, copertura dal lunedì al venerdì tra le ore 9.00 e le ore 12.00 e tra le ore 13.00 e le ore 16.00. Invariata infine l’attività del centralino (numero 0800.144144) per supporto psicologico ai cittadini in materia di “Coronavirus”: il servizio rimane dunque operativo tutti i giorni tra le ore 7.00 e le ore 22.00, attiva anche una connessione via “e-mail” all’indirizzo sostegnopsi@fctsa.ch.

Covid-19, ticinesi bravi soldati: norme rispettate al… 98 per cento

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Si borbotta e si mugugna, si manda qualcuno al diavolo (non sempre senza diritto) e ci si meraviglia o ce la si prende a toni sopra il rigo per qualche vincolo le cui ripercussioni non erano forse state valutate appieno; ma, alla fine, il Ticino par sempre quello dei bravi soldà come ci cantavano le voci ben guidate da Emilio Dobler-Serena. Accade insomma di scoprire che, pur messi nel mezzo di una tragedia qual è questa da epidemia covidiana (e non lo si dimentica, anzi, lo si ricorda ora dopo ora: ogni volta che perdiamo una vita abbiamo perso una battaglia, e ne abbiamo perse oltre 200 nelle ultime sei settimane), la stragrande maggioranza dei cittadini e dei residenti allogeni manifesta rispetto per la stragrande maggioranza delle regole imposte, persino quand’esse siano state percepite come limitazione di diritti fondamentali, persino nel caso esse si siano sovrapposte l’una all’altra in ubriacante successione da “Salamitaktik”, persino laddove esse appaiano o siano apparse contraddittorie. A sostenerlo è non la “vox populi”, che per la verità tende a raccontare altro, ma l’autorità politica in quel di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona sulla scorta di quanto ad essa viene proferito, conferito, differito, deferito, inferito e soprattutto riferito dalle varie fonti afferenti, Stato maggiore cantonale di condotta il canale di convezione di quanto consta da un lato all’altro del territorio.

Nel mezzo infatti di dichiarazioni sul rinnovato impegno di ogni unità sul campo, sull’accertata e favorevolmente rilevata riduzione dei transiti lungo la A2 per il traffico prepasquale, sulla prosecuzione dei controlli (“incluse le zone periferiche e quelle turistiche”, con riferimento particolare al “divieto di assembramento” ed alla “limitazione di alcuni comportamenti, tra i quali la pratica di sport a rischio infortunio”) e sull’attitudine preventiva e cooperativa (“Interventi improntati al dialogo”, cela va sans dire, ma “con sanzionamento di tutte le azioni contrarie alle indicazioni delle autorità cantonali e federali”) da parte delle forze dell’ordine, nel mezzo di tutto questo, si diceva, sussiste un’epiteliale evidenza di considerevole adesione: su poco meno di 8’000 controlli, sole 181 le multe inflitte per infrazione alle norme, il che corrisponde a violazioni nel solo 2.26 per cento dei casi, or quindi con un solido 97.74 per cento di situazioni riscontrate essere in regola. 11 le informative inoltrate al ministero pubblico per problemi dalla maggiore entità e che si presume richiedano un intervento dell’autorità giudiziaria. Quanto alle chiusure, 27 le chiusure spontanee, 25 quelle intimate. Buon messaggio, infine, su un versante assai temuto in tempi di costrizione negli ambienti domestici: a fronte di un incremento (ancora a macchie di leopardo, ovvero non quantificabile in termini statistici) nelle liti di vicinato, nessun aumento consta circa le liti domestiche da cui possano scaturire episodi di violenza. Tale aspetto, proprio per la sua delicatezza, viene “attentamente tenuto sotto controllo”.

Per l’appunto, ed in ultimo: da questo fine-settimana saranno all’opera più pattuglie di Polcantonale, Polcom e Polintercom, tra l’altro in attività affiancate. I servizi saranno svolti su quattro ruote, su due ruote ed a piedi.

Velocità, controlli puntuali su Mendrisiotto e Bellinzonese

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Le forze dell’ordine sono schierate sul territorio per esigenze di vario genere, in allocazione delle risorse umane secondo obiettivi primari e che hanno a che vedere con la drammatica situazione sanitaria sul territorio; più volte dunque, nelle ultime settimane, agli automobilisti è stato espresso un richiamo alla collaborazione, in concambio dell’assenza di veri e propri controlli-“radar” sulle strade del Cantone. Progetto di mutua solidarietà non andato in porto, o andato in porto con esito solo parzialmente felice, si direbbe: ad onta della permanente necessità di impiego e di dispiegamento degli agenti sui medesimi servizi legati all’emergenza da epidemia covidiana, a decorrere da lunedì 13 e sino a domenica 19 aprile saranno infatti reistituiti almeno i controlli “mirati e puntuali” in due specifici distretti, vale a dire Bellinzonese e Mendrisiotto. Il motivo: siamo chiamati, dicono dai vertici della Polcantonale, a “reprimere infrazioni gravi” ed a “garantire la sicurezza degli utenti della strada”, in particolare sulla scorta di “numerose segnalazioni di comportamenti pericolosi e irresponsabili al volante giunteci da parte della popolazione”. Peccato: alla capacità di autogestione, per un momento, si era anche creduto.

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen vom 10. April

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 10. April 2020, 8.00 Uhr:

Auf das neue Coronavirus positiv getestet: 24’308 Personen
Verstorben: 805 Personen

Hagenbuch (Kanton Zürich): Vermisst wird Hussein Hassan Sa‘ad

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Vermisst wird seit Mittwoch, den 12. Februar, ab Wohnort in Hagenbuch (Kanton Zürich, im Bild: KaPo Zürich) Hussein Hassan Sa’ad, 24-jährig

Der Mann verliess seinen Wohnort in Hagenbuch im Verlauf des 12. Februar 2020 zu Fuss in unbekannte Richtung.

Signalement:

Der Vermisste ist ungefähr 175 Zentimter gross und von schlanker Statur. Er hat kurze, krause Haare und dunkle Hautfarbe. Der Mann trug Blue-Jeans, ein weisses T-Shirt und eine schwarze Jacke. Er dürfte einen hellgrauen Rucksack, auf welchem schwarze und blaue Elemente eingenäht sind, mit sich führen.

Es wird um schonendes Anhalten gebeten.

Dielsdorf (Kanton Zürich): Vermisst wird Marianne Zentner

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Vermisst wird seit Donnerstag, den 9. April, in Dielsdorf Marianne Zentner (im Bild, KaPo Zürich), 66-jährig.
Die an Demenz erkrankte Frau verliess, vor einem Arztbesuch, am Donnerstagmorgen (9. April, kurz vor 9.00 Uhr in Dielsdorf an der Breitestrasse, das sie chauffierende Auto, zu Fuss in unbekannte Richtung.

Signalement:
Die Vermisste ist zirka 165 cm gross und schlank. Sie hat mittellange, graue Haare und trägt eine Brille. Bekleidet ist die Frau mit einem grob gestrickten beigen Pullover mit skandinavischen Mustern und blauen Jeans.

Stabio, dal Municipio tre segni di concreta solidarietà

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Tre donazioni equipollenti ovvero per la cifra di 5’000 franchi, nel volgere di pochi giorni, dalle autorità municipali di Stabio quale impegno diretto nel sostegno a coloro che stanno operando su due dei fronti principali nella lotta al Covid-19, quello sanitario da una parte e quello sociale dall’altra. Destinatari delle risorse: “Catena della solidarietà”, “Ente ospedaliero cantonale” e “Servizio ambulanza Mendrisiotto”.

Come progettare una “photozine”, seminario con la “Choisi”

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Due incontri “prolungati” in due giorni consecutivi per un seminario durante il quale progettare una “fanzine” fotografica ovvero “photozine” sotto la guida dell’artista Delio Jasse e della curatrice editoriale Giulia Brivio: tale la proposta in calendario per martedì 21 e mercoledì 22 aprile, rigorosamente in modalità “online” su una specifica piattaforma per videoconferenze, sotto l’egida della galleria “Choisi” di Lugano (via Ferruccio Pelli 13). Otto i partecipanti che saranno ammessi al “workshop” previa trasmissione – entro mercoledì 15 aprile; indirizzo “e-mail” giulia.brivio@choisi.info – di una selezione di 15-20 immagini, proprie o trovate o d’archivio, più eventuale “portfolio” artistico; il lavoro sarà svolto tra le ore 9.30 e le ore 13.00 di entrambi i giorni, dapprima con fase teorica di indagine sulle forme del libro fotografico contemporaneo d’artista e poi con fase pratica (dibattito e ideazione). Iscrizione gratuita; svolgimento del seminario in lingua italiana o in lingua inglese, secondo le preferenze dei partecipanti stessi. In immagine, una selezione di foto realizzate da Delio Jasse.

Stillicidio senza tregua, altre otto vittime per Covid-19 in Ticino

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 22.22) Mai, mai si sarebbe immaginato un Venerdì santo così carico di dolore, di sofferenza, di lacrime nella comunità del Ticino, quella cui appena sei settimane addietro autorevoli fonti sanitarie dicevano essere quella da Covid-19 “un’epidemia non molto più pericolosa della normale influenza”. Altri otto decessi nelle ultime 24 ore, e con questi registriamo l’assurdo di una strage giunta a causare 227 vittime, come indicano fonti dello Stato maggiore cantonale di condotta e dell’Ufficio del medico cantonale, quest’ultimo da ieri operante parzialmente da condizione domiciliare causa contagio dello stesso Giorgio Merlani, titolare del servizio. Sullo scadere del 45.o giorno dalla prima attestazione di contagio, altri 62 i positivi per un totale di 2’776 casi; non solo, ma in condizione di ricovero versano al momento 297 persone, di cui 229 in reparto e 68 in terapia intensiva; di queste ultime, quasi tutte (62) si trovano intubate. 99 dei 227 morti, e questa è evidenza esplosiva, sono stati registrati in case di riposo. Come risulta dalla stringatissima nota-stampa quotidiana, i numeri sono afferenti solo alle “strutture ospedaliere dedicate alla cura dei pazienti affetti dal virus”. Capitolo dimissioni da unità sanitarie: soltanto 19 nelle ultime 24 ore, ergo una per ogni tre nuovi contagiati, 466 in totale. Ultimo aggiornamento sulla situazione a livello nazionale, fonte portale www.corona-data.ch: 958 vittime, 24’184 contagiati (più 133).

Covid-19, Amministrazione cantonale in chiusura prolungata

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Estesa sino a tutta domenica 19 aprile, sulla scorta dei provvedimenti adottati al fine di garantire il cosiddetto “distanziamento sociale”, la riduzione dei servizi dell’Amministrazione cantonale alla sola urgenza. Eccezioni sono previste solo per casi di primaria necessità e su appuntamento.

Sorpresa a Sinistra: Demis Fumasoli passa al “Forum alternativo”

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A fine marzo aveva dato le dimissioni dal Partito comunista; politicamente rimarrà dalle parti della Sinistra, ma con la maglia del “Forum alternativo”, ed in Consiglio comunale a Lugano godendo del seggio acquisito a suo tempo – e, ora, mantenuto per proroga forzata – quale aggregato in quota Partito comunista sulla lista del Partto socialista. Demis Fumasoli, 45 anni, nella vita operante in seno all’azienda familiare (ramo impianti sanitari e di riscaldamento), ha annunciato oggi – in realtà, per tramite e voce di terzi – il passaggio nelle file del “Forum alternativo”, in rappresentanza del quale opererà “nella costruzione delle attività politiche e sociali” a Lugano; territorio, questo, che Demis Fumasoli conosce piuttosto bene, vuoi per la funzione istituzionale odierna vuoi per l’essere stato consigliere comunale per due legislature nel già Comune di Cadro prima dell’aggregazione maturata nel 2013.

“GialloCeresio”, slittano di un mese i termini di concorso

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Scadenza spostata da domenica 10 maggio a venerdì 12 giugno, obiettivi il venire incontro alle necessità degli autori ed il rispetto delle priorità che tutti siamo tenuti e costretti a darci, per la partecipazione al concorso letterario “GialloCeresio”, seconda edizione, proposta transfrontaliera già presentata su queste pagine, generi dal “thriller” al “noir” al poliziesco al giallo in ambientazione lacustre, una sezione per opere edite ed una per racconti inediti. Sempre al fine di agevolare scrittori e responsabili delle case editrici, nel caso dei lavori già pubblicati saranno accettate sia la copia cartacea (come da precedente versione del bando) sia la copia di testo in formato .Pdf anziché la copia cartacea. Premi in denaro, termini rimodellati e riproposti sul sito InterNet www.premiodealbertis.it; cerimonia di premiazione spostata a domenica 25 ottobre, sempre in sede comunale a Porto Ceresio (Varese)

Filo di nota / E certo, come no, si saranno fermati proprio tutti…

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Non la si vuol mettere sulla preveggenza, ché in questo caso andremmo a tentare l’“Euromillions” sentendoci i denari sonanti e ballanti già in tasca; diciamo piuttosto che conosciamo i nostri polli, e che i polli non cambiano abitudini manco sotto minaccia, e figurarsi se al posto della minaccia c’è solo una raccomandazione, per quanto pressante essa possa risultare. Perché ‘sto discorso? Perché oggi, dalle parti di Göschenen-Casinotta sulla A2, agenti della Polcantonale urana di concerto con i colleghi ticinesi hanno regolarmente attivato un dispositivo di informazione ai turisti in viaggio verso il Ticino, obiettivo il far presente che dalle nostre bande ce la stiamo passando malissimo quanto a Covid-19, che i rischi di contagio sono elevati e che non è davvero una buona idea quella di calare a valle nel tempo pasquale. Risultato? Fonti Rsi indicano che, ahem, non di vero successo si può parlare circa le attività di dissuasione messe in campo; per essere precisi, su circa 300 vetturali fermati non uno – si ripete: non uno – ha fatto inversione di marcia per tornarsene a casa. Erano nel loro diritto, per carità, e l’hanno esercitato; ma forse e senza forse non era il caso di confidare troppo su certi strumenti.

Muzzano come Origlio, vanno “off limits” le rive del laghetto

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Ampia area ad Ascona, argini ed accessi della Maggia a Losone, poi il percorso intorno al laghetto ad Origlio. E, oggi, un’altra decisione locale sulla stessa falsariga: sempre al fine di evitare assembramenti secondo il concetto espresso in sede di interventi anti-“Coronavirus”, chiuso anche il circuito attorno al Lago di Muzzano. La decisione, che entra in vigore nell’immediato, è stata annunciata dalle autorità municipali.

Covid-19, nessuno si senta immune: contagiato il medico cantonale

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Un nome eccellente, da prima fila nella battaglia quotidiana al “Coronavirus”, si aggiunge all’elenco dei contagiati: è quello di Giorgio Merlani, medico cantonale, 52 anni, la cui positività al “test” è stata confermata oggi dal portavoce dello Stato maggiore cantonale di condotta. Il professionista, divenuto volto assai popolare nelle case dei ticinesi proprio a causa dell’epidemia e dei suoi frequenti interventi sia sui quotidiani sia nelle conferenze-stampa da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, risulta essere in buone condizioni di salute ed ha scelto di autoisolarsi al suo domicilio, restando dunque operativo in supporto a quanti restano sul fronte. Sulla nostra pagina “Facebook” un videomessaggio pubblicato dallo stesso Giorgio Merlani – di sicuro, uno tra i più rispettosi del “distanziamento sociale” in queste settimane – a commento della sua condizione (“link”: www.youtube.com/watch?v=QftAmg_lPM8&feature=youtu.be).

Colpo di stiletto / Striscioni di… «Non benvenuto». Con rischio di multa

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In rapida comparsa – con altrettanto rapida rimozione – stamane, su un ponte a scavalcamento della Cantonale valmaggese all’approccio con il territorio di Avegno-Gordevio capitale, due striscioni di… “Non benvenuto” ai turisti occasionali, nella fattispecie a coloro che volentieri invaderebbero i territori a nord dell’Orrido di Ponte Brolla, spingendosi su su sin oltre Brontallo e diramandosi verso Linescio o Bosco-Gurin o Cerentino in un verso ed alle falde del Cristallina ed a chissà qual altro luogo, nell’imminente fine-settimana di festività pasquali. Ideatore della campagna “Vuoi fare la stessa fine?”, edita anche in Hochdeutsch ed ovviamente legata alla profilassi antiepidemia da Covid-19, si rivelò essere Fiorenzo Dadò, presidente cantonale del Partito popolare-democratico, per quanto risulta all’insaputa dell’autorità politica del Comune di Avegno-Gordevio ed anche di quella del limitrofo Comune di Maggia. Campagna-“choc”, magari discutibile nei termini ma non propriamente fuori logica stante la diffusione del contagio, e che rischia di ritorcersi contro lo stesso autore. Con una multa per affissione illegale, sussurra un uccellino…

Bellinzona: retromarcia sbagliata, auto nella scarpata, 67enne ferito

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Se l’è cavata con lesioni dalla lieve entità l’automobilista che alle ore 9.28 di oggi, in territorio comunale di Bellinzona quartiere Monte Carasso, è precipitato per 10.80 metri lungo una scarpata sottostante via I Fracc, a breve distanza dalla stazione di partenza della funivia per Curzùtt-Pientina-Mornera, a causa di un’infelice manovra di retromarcia. Stando alla ricostruzione fornita dal portavoce della Polcantonale, l’uomo – 67 anni, domicilio nella regione – non sarebbe riuscito a frenare per tempo sicché il veicolo è andato dapprima a sbattere contro un muretto di cinta e, sùbito dopo, a slittare sino al fondo del dirupo. Soccorsi a cura di operatori della “Croce verde” di Bellinzona e dei Pompieri di Bellinzona; sul posto anche unità della Polcantonale. Tratto stradale chiuso temporaneamente per esigenze di rilevamento e, in seconda battuta, di recupero del mezzo.

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen vom 9. April

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 09. April 2020, 08:00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

23 574 Personen

Verstorben:

756 Personen

Ascona: Offener Brief vom Bürgermeister Luca Pissoglio

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Liebe Mitbürgerinnen und liebe Mitbürger,

es ist das erste Mal, dass ich mich mit einem offenen Brief an Sie wende, aber wir befinden uns in einer sehr kritischen Situation. Wir können rauskommen, aber dazu müssen wir bestimmte Regeln befolgen. Deshalb bitte ich Sie alle um Ihre Mitarbeit. Ich bitte die älteren und gefährdeten Menschen, den Anweisungen des kantonalen Führungsstabs gewissenhaft Folge zu leisten. Diese Anweisungen sind sehr prägnant und einschränkend, aber wir müssen auf den Rat der kantonalen und eidgenössischen Experten vertrauen, die die politischen Behörden beraten.

Ich bitte auch junge Menschen, die nicht mehr zur Schule gehen müssen, das Haus nicht zu verlassen, außer um Menschen in Not zu helfen. Bitte, vermeidet die Bildung von Gruppen! Unsere Zukunft und eure Zukunft hängt davon ab. Je schneller diese Krise vorbei ist und je weniger Schaden entstehen, desto schneller können wir zum normalen Leben zurückkehren.

Den Unternehmern von Ascona (Handwerker, Ladenbesitzer, Hoteliers, Restaurants und jede andere Tätigkeit) gilt meine ganze Sympathie. Bitte fürchten Sie sich nicht: die Gemeinde steht Ihnen zur Seite, und wir werden versuchen, Sie so gut wie möglich zu unterstützen, entweder mit kommunaler Unterstützung oder durch die Vermittlung an die höheren Behörden. Wir werden so bald wie möglich eine Arbeitsgruppe organisieren, die Ihnen zur Verfügung stehen wird. Wir werden Sie über alle Neuigkeiten informieren.

Für Familien deren Kinder nicht zu Hause bleiben können, werden wir einen Empfang mit Mensa in der Schule organisieren. Wir versuchen, diese Möglichkeit für diejenigen zu reservieren, die wirklich nicht darauf verzichten können. Denn, wie gesagt, es ist für alle besser, zu Hause zu bleiben!

Als Verwaltung werden wir die Türen schließen, aber wir werden jederzeit erreichbar sein, und wir werden immer in Ihrer Nähe sein. Wir werden Sie benachrichtigen, sobald wir die Telefonnummern und die verfügbaren Leitungen haben, über die Sie uns erreichen können und eventuelle Termine für Fälle vereinbaren, die notwendigerweise einen direkten Kontakt beinhalten müssen, aber wir laden Sie ein, dies so weit wie möglich zu vermeiden.

Wie ich sagte, wir erleben eine schwierige Zeit, und ich appelliere an Ihren Gemeinschaftssinn, nur so werden wir stärker und verbundener daraus hervorgehen als zuvor.

Herzlichen Dank und eine (virtuelle) Umarmung an alle.

Ihr Bürgermeister

Luca Pissoglio (im Bild: Photoquelle: ascona.ch)

Kanton Luzern: Sau-Transport in Eich gestoppt

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Gestern Nachmittag stellte eine Patrouille der Luzerner Polizei auf der Autobahn A2 in Eich einen Lieferwagen fest. Dieser hatte Metallgitter auf dem Dach geladen und schien überladen. Die Kontrolle bestätigte dies. Zudem wurden im Innern des Lieferwagens drei lebende Schweine transportiert. Der Lenker wird an die Staatsanwaltschaft verzeigt.

Am Mittwoch, 8. April, kurz nach 16.30 Uhr fuhr ein mit Metallgittern auf dem Dach beladener Lieferwagen in Eich auf der Autobahn A2 Richtung Süden. Aufgrund der Ladung wurde das Fahrzeug durch eine Patrouille der Polizei angehalten und kontrolliert. Es wurden diverse Mängel festgestellt. So wurde das Gesamtgewicht des Lieferwagens um rund 540 kg überschritten. Auch die Hinter-Achslast wurde mit über 280 kg überschritten. Die nicht korrekt geladenen Metallgitter schränkten zudem das Sichtfeld des Fahrers stark ein. Als das Material im Innern des Lieferwagens entladen wurde, kamen drei lebende Schweine zum Vorschein. Diese waren in einem Verschlag aus Schalungstafeln eingepfercht.

Der 25-jährigen Schweizer wird wegen diverser Widerhandlungen gegen das Strassenverkehrs- und Tierschutzgesetz verzeigt.

Covid-19 in Ticino, altri otto lutti. Ospedali, due ricoveri per ogni paziente dimesso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.22) Si faccia avanti e metta fuori la faccia chi, davanti a questi numeri, si sente di affermare che le cose stanno andando meglio. Otto vittime in più – in tempi non cloroformizzati, in tempi nei quali non avesse preso piede l’“A chi la tocca, la tocca” del Tonio manzoniano, otto morti nell’arco di 24 ore costituirebbero almeno motivo di pianto irrefrenabile, e di qualche interrogativo cui in ultimo si pretenderà risposta senza sviamenti -, otto vittime in più, si diceva, sulla lista di coloro che il Covid-19 infuriante in Ticino ha strappato, e fanno 219 corpi senza più vita, e tale rimane la linea perché nulla è statisticamente rilevante nel passaggio fra i 13 decessi di un giorno ed i 10 o gli otto e poi di nuovo i 12 di quelli seguenti. Né trovasi motivo di incoraggiamento – anzi, basta un raffronto per far emergere altre e fondate preoccupazioni – nelle dimissioni di 27 pazienti, per un totale di 447; quando ci troviamo ormai nel mezzo della settima settimana dal primo contagio conclamato; nello stesso lasso di tempo risultano infatti 55 i nuovi contagiati, in proporzione due contro uno, per un totale di 2’714 ovvero lo 0.77 per cento circa dell’intera popolazione nel Cantone. Riscontro a livello federale, con riferimento alle cifre proposte sul portale www.corona-data.ch (al momento, aggiornati i valori di 10 Cantoni su 26): 23’472 contagiati (più 180; Vaud davanti a tutti con 4’235 casi, seguono Ginevra con 3’993 e Zurigo con 2’807, Ticino in quarta posizione), e 910 morti.

Borsa di Zurigo: minima ascesa, vendite sui pesi massimi, “spingono” i bancari

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.37) Per quanto non brillante ed anzi zavorrante sui pesi massimi difensivi (“Roche holding Ag”, meno 1.20 per cento; “Novartis Ag”, meno 0.40; “Nestlé Sa”, meno 1.90), “Swiss market index” a staccare oggi una minima cifra verde con progresso pari allo 0.22 per cento sui 9’452.83 punti e con buone evidenze soprattutto dai finanziari (“Credit Suisse group Ag”, più 5.61. capolista; “Ubs group Ag”, più 4.42) oltre che su “Swiss Re Ag” (più 3.33). Nell’allargato, forte interesse (più 10.60) su “Ams Ag”. Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, più 2.24; Ftse-Mib a Milano, più 1.39; Ftse-100 a Londra, più 2.90; Cac-40 a Parigi, più 1.44; Ibex-35 a Madrid, più 1.71. Progressi fra lo 0.65 e l’1.44 per cento sugli indici a New York. Stabile a 105.5 centesimi di franco il cambio per un euro.

Giustizia per gli “Over 65”, restituito il diritto di fare la spesa

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Ad un mezzo problema che era stato causato anche sul fronte della legittimità giuridica, non volendosi qui dire (ed invece lo si fa) dell’assurdo di casi in cui ragazzini messi lì a presidio di un supermercato si sono permessi in questi giorni di tenere qualche anziano alla porta o di dubitare dell’età di un cliente con sbaglio nell’ordine di una dozzina di anni, un mezzo rimedio oggi da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona: con decorrenza da martedì 14 aprile, giorno successivo a Pasquetta, gli “Over 65” avranno facoltà di tornare regolarmente a fare la spesa senza doversi appoggiare a terzi, senza rinunciare al diritto di scelta dei prodotti, senza dover rispondere a Tizio o a Caio e, in ultimo, senza dover più avere quella sgradevole sensazione di essere trattati come specie protetta, quando magari nella vita dei giorni normali – quelli pre-“Coronavirus”, ed auspicabilmente quelli post-“Coronavirus” – essi sono funzionari, dirigenti, imprenditori, negozianti, o magari anche pensionati ma con ruoli sociali o politici o culturali. Il ritorno alla gestione diretta delle proprie scelte, così pare di capire, avrà luogo nel segno di una certa qual gradualità: per ragioni qui sostenibili in termini di profilassi, infatti, proprio agli “Over 65” – che ci si rifiuta di classificare quali “anziani” o “in terza età”, tra l’altro su solida base scientifica – sarà riservata una sorta di “finestra” dall’apertura del punto-vendita e sino alle ore 10.00. In altri termini, la clientela dagli zero ai 64 anni, 11 mesi e 29 giorni è invitata a cedere il passo ed a rispettare una sorta di diritto di primogenitura. Nessun obbligo “ex lege”; moralmente parlandosi, invece, un dovere.

Riserve idriche limitate, a Gordevio raccomandazioni al… risparmio

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Interessa una parte del territorio comunale di Avegno-Gordevio, vale a dire l’area a nord e che viene servita dalla rete dell’“Azienda acqua potabile” del Patriziato di Gordevio, l’allarme lanciato oggi ai residenti ed agli operatori commerciali (peraltro rari in questo momento, causa note questioni sanitarie) circa l’effettiva riduzione delle risorse idriche disponibili. Anche in questo caso, sia pure dalla porta di servizio, c’entra il Covid-19: insieme con l’assenza di piogge consistenti (aspetto necessariamente passato in second’ordine nelle cronache della primavera corrente), e dunque con il calo dei livelli negli invasi e con il calo della portata nelle sorgenti, in forte aumento risultano i consumi nelle utenze private, stante anche la prolungata presenza di persone a domicilio; da tenersi in considerazione anche la ripresa delle attività all’aperto, in ispecie sul fronte delle irrigazioni di giardini ed orti. Da qui l’invito distribuito oggi a tutti i fuochi, non obbligo ma raccomandazione pressante: ridurre l’uso dell’acqua potabile allo stretto necessario, evitare gli sprechi nell’irrigazione (tradotto: non irrigare) e nel lavaggio dei piazzali (tradotto: non lavare); in ogni caso, sospendere ogni irrigazione notturna, perché da questa fase di riposo dipende il regolare riempimento giornaliero del serbatoio principale. Il “suggerimento” vale almeno sino “all’arrivo di consistenti piogge”; più che un’indicazione, un atto di speranza. Nell’immagine, una struttura dell’acquedotto patriziale a Gordevio.

Bourg-Saint-Pierre (Kanton Wallis): Parkplatz “Super Sankt Bernhard” geschlossen

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Nach einer Lagebeurteilung durch die Kantonspolizei Wallis, der Gemeinde Bourg-Saint-Pierre sowie der Dienststelle für Mobilität wurde entschieden, den Parkplatz «Super St-Bernard» ab heute 17.00 Uhr zu schliessen (Photoquelle: KaPo Wallis). Das Ziel dieser Schliessung besteht darin, allfällige Verkehrsprobleme während der Osterzeit zu vermeiden.

Diritto di visita in tempi covidiani: regole fatte, si confida nel buonsenso

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Più e più e da più parti erano state le istanze, perché anche a questo conduce l’anno zero da Covid-19: alla rivelazione dell’esservi, in Ticino, una famiglia ricostituita ogni tre, e non di rado con figli che sino alla maggiore età si incrociano fra le abitazioni dell’uno e dell’altro genitore. Buon segno, ancorché di certo non tale da raccogliere consenso univoco, è quanto in materia di diritto di visita è stato introdotto da Berna e nei giorni scorsi mutuato in Ticino, ferma restando la dichiarata priorità del contenimento del contagio rispetto al rigoroso mantenimento dei contatti diretti; diritto che viene ribadito, tuttavia con irruzione nella sfera privata di quanti vengono sollecitati all’ennesimo “sforzo supplementare nell’interesse dei figli”. Perché sì, è vero (e ciò viene riconosciuto), in molte famiglie i diritti di visita vengono esercitati “con senso di responsabilità e nel rispetto delle indicazioni sanitarie ricevute”, eventualmente con sostituzione, “se necessario”, per tramite di videochiamate (che sono e restano tuttavia altra cosa); ma “ogni situazione è unica e diversa dalle altre”, ed “in ogni fattispecie” sono da ponderarsi “sia gli interessi generali di salute pubblica legati al contenimento del virus, sia l’interesse del minore a mantenere un contatto regolare con il genitore con cui il minore non vive” (meglio sarebbe stato tuttavia il dire che è da preservarsi anche l’interesse del genitore a mantenere la regolarità di tale contatto; chi si trovi in tale condizione capirà senza bisogno d’altro).

Per quanto riguarda il Ticino, in linea con le raccomandazioni uscite dalla “Conferenza per la protezione dei minori e degli adulti-Copma”, almeno per altri 10 giorni ossia sino a tutta domenica 19 aprile, lo stato dell’arte poggia su alcuni fondamentali ma non è privo di ombre: a) i diritti di visita ai minorenni collocati in istituti sono momentaneamente sospesi e sostituiti con contatti telefonici; b) circa i minorenni collocati in famiglie affidatarie, è fatto formale invito alle famiglie di sostituire i contatti di persona con contatti telefonici o videochiamate; c) per quanto riguarda i punti di incontro, richiesto l’accompagnamento dei genitori a sperimentare modalità alternative ai diritti “fisici” di visita. In sede delle cosiddette “Autorità regionali di protezione-Arp”, inoltre, ai curatori educativi (cioè a coloro che sono deputati a vigilare sull’esercizio delle relazioni personali) sono state date istruzioni a “proporre modalità alternative ai diritti “fisici” di visita”, mentre indicazioni precise non sono state date per tutti gli altri casi di genitori separati, “nel rispetto della libertà di ogni famiglia di organizzarsi e di tutelare il bene del minore ed il suo diritto a frequentare entrambi i suoi genitori”. Aspetto interessante: in seno alla citata Copma viene affermato che, “nella maggior parte delle situazioni”, due nuclei familiari distinti in cui siano rispettate le indicazioni sanitarie di isolamento sociale in cui vivono i genitori di un minore o di più minori “sono da considerarsi come un unico nucleo diviso in due abitazioni”, e dunque il minore si troverebbe ad alternare i soggiorni tra un nucleo e l’altro senza che ciò costituisca problema. Eppure… eppure, e sono sempre i vertici Copma a parlare, “vi sono casi nei quali il rischio di contagio o il per la salute pubblica giustifica che i genitori (…)” si trovino concordi sul fatto “che le relazioni personali tra il genitore non affidatario ed il minore siano mantenute in modo alternativo”, e pare proprio che l’unica “alternativa” risieda ancora nelle videochiamate quand’invece in varie situazioni basterebbe un po’ di fantasia e di ingegno.

Ad ogni modo, quattro sono di massima i casi da videochiamata senz’altra formula: a) se in uno dei nuclei vi è una situazione di vulnerabilità al contagio (motivi di salute) da parte di un genitore o per un nonno “residente nel nucleo familiare e non altrimenti collocabile” (discorso, quest’ultimo, riprovevole di principio. Ma, si sa, l’evento-“Coronavirus” ha portato ad una ghettizzazione mentale della persona anziana); b) se per l’organizzazione della famiglia o delle famiglie (per esempio, nelle famiglie ricostituite multiple) sussiste per il minorenne un rischio di esposizione al contagio, esposizione che potrebbe in seconda battuta riverberarsi sull’altro genitore o su “un nonno residente nel nucleo familiare e non altrimenti collocabile”; c) se il genitore non affidatario lavora in àmbito “sanitario oppure ospedaliero ed è esposto al contagio” da Covid-19; d) infine, se consta il mancato rispetto delle indicazioni sanitarie da parte del genitore non affidatario. Lasciamo stare, “pro bono pacis”, la distanza tra teoria formulata ed applicabilità di tali concetti; non a caso l’autorità politica cantonale fa anche qui appello “al senso di responsabilità richiesto a tutti i cittadini”, nella logica “di trovare le soluzioni adeguate anche in questo delicato frangente”. Qualora tuttavia i genitori non riuscissero proprio a trovare una soluzione di comune accordo, si legga quanto segue: “Al genitore che ha motivo di far sospendere il diritto di visita spetta l’adire l’“Autorità regionale di protezione”, motivando la sua richiesta”. E di sicuro con risposta immediata, vero?

Laghetto di Origlio, percorso pedonale interdetto causa assembramenti

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Valvola di sfogo per molti confinati a domicilio (e/o dintorni), ed automaticamente luogo di ritrovo, e dunque di assembramento, e dunque di ciò che è “pro tempore” vietato. Destino segnato, sempre “pro tempore”, per il tracciato pedonale attorno al laghetto di Origlio, da quasi 30 anni soggetto a “Piano di protezione cantonale” e nel corso del tempo altamente valorizzato con tutela di aree pregiate e realizzazione di un percorso: con decisione assunta in seno al Municipio, blocco ovvero interdizione immediata degli accessi, obiettivi per l’appunto la disincentivazione dei “contatti personali” e la riduzione del rischio di contagio. Alle forze dell’ordine il compito di effettuare “controlli mirati” circa il rispetto delle disposizioni. In immagine, uno scorcio del laghetto.

Losone, rischio di assembramenti: “tagliati” gli spazi pubblici

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Inevitabile, per chi abbia spazi pubblici dalla qualità privilegiata, il ritrovarsi traffico motorizzato e pedestre davanti alla porta di casa; inevitabile, in tempi come questi e cioè laddove vengono espresse pretese al limite del contraddittorio (semiconfinamento domestico versus rispetto della distanza sociale, a titolo di esempio), che sugli spazi pubblici dalla qualità privilegiata si riversino occasionalmente coloro che d’una boccata d’aria hanno bisogno, e purtroppo anche i furbetti. A dissuasione di assembramenti negli spazi pubblici, e ad asserita tutela della salute dei cittadini ossia “per mitigare la diffusione del Covid-19”, intervengono oggi le autorità politiche di Losone nell’annunciare un inasprimento dei provvedimenti finalizzati a disincentivare l’afflusso di persone sul territorio comunale; decisa la chiusura immediata e sino a nuovo ordine, in particolare, per l’area “Canàa” e per lo spazio verde lungo l’argine della Maggia, sino a ieri aree deputate anche alla passeggiata libera dei cani. Interdetto inoltre l’accesso ai posteggi siti in prossimità delle aree di svago, compresi quello prossimo al citato argine e quello del “Merige”.

Covid-19, non si arresta la strage: altri 13 morti in Ticino

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.25) Di incoraggiante, chi abbia dimestichezza con le scienze statistiche, in questi dati nulla troverà; e lo stesso vale per chi abbia conservato tracce di umanità nel cuore. 13 in più, ed è un’evidenza fra il drammatico ed il catastrofico, le vittime registrate in Ticino causa Covid-19 nelle ultime 24 ore, in transito dunque a 211 morti dall’inizio dell’epidemia. A quota 2’659 (più 60) i casi di contagio; il tasso di letalità si situa dunque al 7.94 per cento. 420 in tutto (più 32) i dimessi, il che equivale soltanto al 15.80 per cento ossia ad una persona ogni sei. Ancora 319 i ricoverati, di cui 71 in terapia intensiva (nove su 10 sono gli intubati) e 248 nei reparti. Riscontro a livello svizzero: almeno 641 i decessi secondo fonti dell’Ufficio federale sanità pubblica, 22’242 (più 590) i casi di contagio, 167’429 i “test” effettuati; assai più pesanti i numeri stando al portale “Corona-data.ch”, laddove i morti risultano 846 (aggiornamento alle ore 13.30 di oggi, considerati 11 Cantoni su 26) ed i contagiati risultano 22’489.

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen vom 8. April

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 8. April 2020, 8.00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle: 22’789 Personen

Verstorben: 705 Personen

Vendite prevalenti, dividendi in stacco, “Swiss market index” sotto misura ma in recupero

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.01) Solo parziale. in finale di seduta, il recupero rispetto al netto calo occorso stamane sul listino primario della Borsa di Zurigo, stante la frenata d’iersera a Wall Street e in compresenza dello stacco del dividendo per un titolo-“leader” qual è “Swisscom Ag” (non a caso sul fondo del listino, meno 4.94 per cento al saldo): lo “Swiss market index”, giunto a perdere oltre una figura e mezzo, si è situato infine a quota 9’432.39 punti ovvero sotto linea nella misura dello 0.86 per cento. In cifra verde (più 0.86 e più 0.29 per cento rispettivamente) i soli titoli “Geberit Ag” e “Nestlé Sa”. Nell’allargato, balzo (più 7.50 per cento, dopo spunto sino al “più 13”) per “Santhera pharmaceuticals group Ag” in presenza di un’iniezione di liquidità. Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, meno 0.23; Ftse-Mib a Milano, meno 0.18; Ftse-100 a Londra, meno 0.47; Cac-40 a Parigi, più 0.10; Ibex-35 a Madrid, meno 0.72. Slancio a New York, con progressi fra il 2.15 ed il 2.68 per cento. In calo a 105.5 centesimi di franco il cambio per un euro.

Losone, uomo si infortuna in zona Maggia: soccorso e ricoverato

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Dall’entità in apparenza non grave il trauma riportato da un uomo che intorno alle ore 16.10 di oggi, martedì 7 aprile, è stato assistito da operatori del “Salva” in territorio comunale di Losone, in lato spondale della Maggia, causa ferimento susseguente ad una caduta. Rapido l’intervento dei sanitari giunti sul luogo insieme con effettivi di Polcom Ascona e Polcantonale. Una volta stabilizzata, la vittima dell’incidente è stata trasferita in ospedale con un elicottero della “Rega”.

Turisti verso il Ticino, al San Gottardo dissuasione da… paura

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Nessuna sorpresa nella strategia che da oggi e sino al giorno di Pasquetta almeno – ma, a sensazione, identica operazione è da considerarsi probabile sull’approssimarsi del Primo maggio – sarà adottata in prossimità del tunnel autostradale del San Gottardo, con azione congiunta degli agenti di Polcantonale Uri e Polcantonale Ticino e finalizzata a dissuadere i turisti dallo scendere a sud. A mo’ di mantra il “messaggio” (e vien detto “messaggio”, “messaggio”, “messaggio” con reiterazione ossessiva), martellante l’insistenza furbesca anche nelle comunicazioni alla stampa, e dicesi “furbesca” perché chi proponga una certa tesi sa che i fenomeni specializzatisi nel notariato antitetico a quel che è giornalismo ripubblicano in modo pedissequo, e ciò essi fanno o perché così si va più in fretta o perché in tal modo non si disturba il conducente o perché in adesione petulante a qualcosa su cui, pur nell’emergenza da Covid-19, discutere si può; a tutti gli effetti, i turisti in discesa verso il Ticino – dove, per dire, potrebbero anche essere legittimi proprietari di una seconda casa, e lì per Pasqua e Pasquetta si contenterebbero di godere dei 20-22 gradi centigradi al piano e senza muoversi da casa – potrebbero incappare in posti di blocco sulla corrispondenza dello svincolo di Göschenen-Casinotta lungo la A2, nel Canton Uri, e lì venire “informati” sulla situazione sanitaria in Ticino. Informazione che vuol dire, nelle intenzioni delle autorità di polizia, un caldo, appassionato, stringente “consiglio” a rientrare a domicilio, ma certo, a tornare indietro se l’intenzione di raggiungere il Ticino è legata a “motivi non urgenti o a fini turistici”.

Sul piatto tutti gli elementi utili ad esercitare una pressione psicologica sull’automobilista: dalla mozione degli affetti (“Se amate il Canton Ticino, restate a casa”) all’imposizione secca (“Messaggio che deve essere recepito”) all’utilizzo di strumenti elementari (distribuzione di volantini su cui, in sostanza, sta scritto che “non è il momento giusto per visitare il Ticino” e che dall’ostinazione di quanti intendano scendere possono derivare la messa in pericolo della salute ed un sovraccarico delle strutture sanitarie ticinesi”) e di nuovo alle blandizie (“I turisti sono benvenuti in Ticino, ma non in questo momento, e quindi rinnoviamo l’appello” et cetera). Qualcosa, nella comunicazione e nella gestione di questo progetto, abbisogna ad ogni modo di riforma e di controllo e magari di un regista: ridicolmente inutile è ad esempio l’affermazione secondo cui “saranno inoltre sanzionate eventuali violazioni alla Legge federale sulla circolazione stradale” (quando mai le norme sono state sospese?); priva di congruità con il reale è l’asserzione secondo cui nel “restare a casa” consisterebbe “l’unico modo per limitare il contagio”. Ma pazienza, non è il momento di fare le pulci alla strategia in sé; piuttosto, quale quota sul totale dei turisti “possibili” si sarà disposti a considerare accettabile nel fine-settimana di Pasqua?

Tragedia sui binari a Bellinzona, la vittima è un macchinista

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.58) Sulle prime, in assenza dell’identificazione che era ancora in corso a distanza di quasi tre ore dall’incidente, fra le ipotesi non sarebbe stata esclusa quella di un atto suicidario. Ricade invece nella triste serie degli infortuni letali sul lavoro la morte dell’uomo travolto da un treno passeggeri, intorno alle ore 21.55 di ieri (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”), nella zona dello scalo merci a Bellinzona stazione San Paolo; come indicato da un portavoce della Polcantonale, la vittima è infatti un macchinista, 62 anni l’età, nazionalità svizzera, domicilio nel Bellinzonese. Inspiegabile al momento la presenza dell’uomo sui binari, tanto di più trattandosi di un professionista che conosceva sia gli orari di transito dei convogli (il vettore era partito dalla stazione Ffs di Bellinzona pochi istanti prima) sia i rischi connessi con l’attraversamento dei binari sia i divieti in essere. La morte del 62enne è avvenuto sul colpo a causa delle lesioni subite nell’impatto; ai soccorritori – sul posto effettivi della “Croce verde” ed agenti di Polcantonale, Polcom Bellinzona e Poltrasporti – il mero riscontro dell’avvenuto decesso.

Covid-19 in Ticino: altre nove vittime, scenario probabile a 300 morti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.06) Nessuna tentazione apotropaica, nessun abbaglio da miraggio dobbiamo concederci – ed è dura, perché dopo un mese all’insegna del quasi massimo rigore si aspetta solo l’istante in cui la morsa viene allentata per la prima volta – pur intraudendosi voci, magari interessate, secondo cui il dichiarato ma indimostrabile avvenuto superamento del picco da epidemia covidiana dovrebbe coincidere con l’immediato avvio di una “fase due” progressivamente liberatoria dai vincoli. I numeri, e gli unici che valgano si situano alla colonna dei decessi, dicono che nelle ultime 24 ore altre nove vittime si sono aggiunte all’elenco del solo Ticino, con rilevazione statistica ufficiale a quota 198 ed orizzonte da scenario – questo non vi sarà detto da fonte ufficiale – intorno ai 280-300 cadaveri, il che corrisponderebbe ad uno 0.1 per cento dell’intera popolazione cantonale; sempre impressionante è poi il flusso dei contagiati, giunti a quota 2’599 (terminale probabile a 3’500 unità, e sarebbe quindi l’uno per cento sul totale dei residenti; ad una “ratio” di quattro asintomatici ogni cinque, base dei contagiati effettivi da estendersi a 17’500 unità, ossia il cinque per cento degli abitanti). L’incremento reale nelle ultime 24 ore considerate si pone a 53 nuovi pazienti, mentre soli 38 sono stati i dimessi nel periodo corrispondente. Nel frattempo, dato reale in dimensione elvetica: 22’242 i contagiati “ufficiali”, in aumento prossimo al tre per cento (590 casi) nel volgere di 24 ore; almeno 641 le vittime, stando a fonti dell’Ufficio federale salute pubblica (787 secondo le rilevazioni composite del portale “Corona-data.ch”; 167’429 in tutto i “test” effettuati)

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen vom 7. April

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 7. April 2020, 8.00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

22 242 Personen

Verstorben:

641 Personen

Slancio confermato, “Swiss market index” oltre quota 9’600

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.20) Conferma in buona spinta per lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo, a listino primario che come ieri si propone in larga misura orientato alla cifra verde e dunque con progresso generale nell’ordine dell’1.49 per cento intorno a quota 9’603 punti. Fiammata per “Adecco Sa” (più 8.60 per cento), “Credit Suisse group Ag” e “LafargeHolcim limited” in guadagno superiore al sei per cento; farmaceutici in retroguardia (“Novartis Ag”, più 0.77; “Alcon incorporated”, meno 1.45; “Roche holding Ag”, meno 1.59). Denaro in afflusso anche sul secondario; buon recupero per il valore “Santhera pharmaceuticals holding Ag” (più 8.33). Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, più 3.85; Ftse-Mib a Milano, più 3.99; Ftse-100 a Londra, più 2.84; Cac-40 a Parigi, più 3.14; Ibex-35 a Madrid, più 3.34. Lieve progresso per l’euro, in ascesa a 105.8 centesimi di franco.

Elm (Kanton Glarus): Zwei Personen bei Bergunfall verstorben

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Am Sonntagnachmittag, den 5. April, ereignete unterhalb des Firstbodens in Elm (Kanton Glaurs, Photoquelle: KaPo Glarus) ein schwerer Bergunfall, bei dem zwei Berggänger starben. Eine 28-jährige Frau und ihr 33-jähriger Freund hatten ihr Auto bei der Talstation der Tschinglen-Luftseilbahn abgestellt und stiegen via Tschinglen-Alp zum Firstboden auf. Nach ersten Erkenntnissen sind die beiden Berggänger beim Abstieg in Richtung Elm unterhalb des Firstbodens auf dem Hartschnee ausgerutscht und rund 120 Höhenmeter in die Tiefe gestürzt. Dabei erlitten sie tödliche Verletzungen.

Angehörige hatten die beiden Personen am Montag bei der Polizei als vermisst gemeldet, worauf eine Suchaktion ausgelöst wurde. Bei einem Rega-Suchflug wurden die Vermissten am Montagnachmittag gefunden. In der Folge wurden die Leichen geborgen.

Die Umstände des Unfalls werden durch die Staatsanwaltschaft des Kantons Glarus in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei Glarus untersucht.

Bellinzona zona scalo merci, uomo travolto ed ucciso da un treno

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 0.34) Un colpo secco nel buio, un corpo che vola via mentre il macchinista del treno altro non può fare se non tirare il freno e far arrestare il convoglio a breve distanza; e lì, sui binari, i resti mortali di una persona. È un uomo, identificazione ancora in corso da parte degli inquirenti, età e nazionalità non rese note nella prima comunicazione ufficiale giunta alle ore 0.30, la vittima dell’incidente ferroviario avvenuto intorno alle ore 21.55 lungo la linea del San Gottardo, nell’area dello scalo merci di Bellinzona San Paolo, causa investimento da parte di un vettore passeggeri in direzione nord. All’arrivo dei soccorritori – sul posto unità di Polcantonale, Polcom Bellinzona, Poltrasporti e “Croce verde” – il mero riscontro dell’avvenuto decesso dell’uomo a causa dei traumi riportati nell’impatto e nella successiva ricaduta al suolo. Il traffico ferroviario è stato interrotto per il tempo necessario all’esecuzione delle verifiche

Coronavirus Selzach (Kanton Solothurn): Asylzentrum steht unter Quarantäne

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Im Asylzentrum Selzach sind vier Asylsuchende positiv auf COVID-19 getestet worden. Die Betroffenen sind in einem separaten Trakt untergebracht. Das gesamte Haussteht seit Freitag unter Quarantäne. Bewohnende sind medizinisch versorgt, werden begleitet und sind informiert.

Am Freitag, den 3. April 2020 ist bekannt geworden, dass vier Asylsuchende im Zentrum Selzach positiv auf COVID-19 getestet wurden. Sie sind unmittelbar im bereits vorbereiteten Insolationsstockwerk untergebracht worden. Den betroffenen Personen stehen dort eigene sanitäre Anlagen zur Verfügung. Die Mahlzeiten werden extra für sie zubereitet. Sie kommen nicht in Kontakt mit anderen Bewohnenden im Zentrum.

Im selben Stockwerk werden auch Verdachtsfälle untergebracht, dies allerdings vollumfänglich getrennt von den positiven Fällen. Alle Betroffenen sind medizinisch versorgt; dies stellt die Zentrumsärztin zusammen mit dem kantonsärztlichen Dienst sicher. Ebenso sind sie betreut und über ihre Erkrankung informiert. Es geht allen positiv getesteten Personen den Umständen entsprechend gut.

Vorbereitungen wurden früh getroffen

Bereits vor dem Lockdown wurden in allen Asylzentren des Kantons Vorbereitungen getroffen. In allen sind Isolationsbereiche definiert. Die Belegung wurde seit Wochen ausgedünnt. Im Zentrum Selzach leben noch 29 Personen – verfügbar wären 80 Plätze. Seit einiger Zeit besteht zudem ein striktes Besuchsverbot. Weiter wurde dafür gesorgt, dass die gesunden Personen gemeinsame Räumlichkeiten (Küche, Garten, sanitäre Anlagen) nur noch im Schichtbetrieb nutzen dürfen. So kann die Abstandsregel von allen eingehalten werden. Mitarbeitende ebenso wie Bewohnende sind früh über COVID-19 und wie man sich davor schützt informiert worden. Sie werden weiterhin aktiv angeleitet und aufgeklärt. Soweit nötig, werden Dolmetschende beigezogen. Die Stimmung im Asylzentrum ist ruhig, der Betrieb verläuft geordnet. Die Regeln werden gut eingehalten.

Risikopatienten sind bekannt und geniessen besonderen Schutz
Die meisten Asylsuchenden sind junge, gesunde Menschen. Es gibt nur wenige Risikopatienten, es gibt sie aber in jedem Zentrum. Alle Risikopatienten sind bekannt und wurden in separat geführten Bereichen untergebracht. Sie geniessen den nötigen Schutz und werden überwacht. Bei Ihnen und bei allen anderen Bewohnenden wird jedoch nur bei Verdacht getestet. Hier erfolgt eine Gleichbehandlung mit der übrigen Bevölkerung. Zudem sind Tests bei Personen ohne Symptome und während der Inkubationszeit nicht zuverlässig. Ein negatives Testergebnis könnte deshalb zu falscher Sicherheit führen.

Mitarbeitende werden vom Zivilschutz unterstützt

Für die Mitarbeitenden ist die Situation trotz Vorbereitung und Schulung anspruchsvoll. Damit sich diese auf die Betreuung und Anleitung der Asylsuchenden konzentrieren und sich schützen können, werden sie seit Freitag vom Zivilschutz unterstützt. Dieser stellt sicher, dass keine unerlaubten Besuche erfolgen und Asylsuchende den definierten Isolationsbereich nicht verlassen. Sie stellen zudem die Versorgung mit Lebensmitteln sicher und übernehmen Transporte.

Den Mitarbeitenden ist es unter Auflagen vonseiten des kantonsärztlichen Dienstes erlaubt, nach der Dienstschicht nach Hause zu gehen. Dies dürfen sie nur mit dem Auto und ohne Zwischenhalt. In der eigenen Wohnung haben sie eine strikte Selbstquarantäne einzuhalten.

Aufnahmestopp beantragt – weitere Kapazitäten werden geschaffen

Es besteht die Möglichkeit, beim Bund einen kurzfristigen Aufnahmestopp zu verlangen, damit in den kantonalen Zentren weiterhin eine geringe Dichte möglich bleibt. Dieser wurde bereits beantragt, derzeit erfolgen keine Zuweisungen aus Bundeszentren. Am 9. April 2020 wird die Fridau als temporäres Asylzentrum in Betrieb genommen werden. Diese zusätzliche Kapazität ermöglicht, dass der Bund wieder Personen zuweisen kann. In die Gemeindestrukturen werden nur Personen verlegt, die über längere Zeit keine Symptome zeigen. Ab Selzach werden bis auf weiteres keine Personen transferiert.

A2 ad Airolo, furgone contro rimorchio: ferito un conducente

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Non gravi, stando a primo riscontro dei sanitari, i traumi riportati dal guidatore di un veicolo commerciale che alle ore 17.22, sul punto di dosaggio all’ingresso nella galleria autostradale del San Gottardo, è andato a collidere violentemente con il rimorchio di autoarticolato fermo in colonna. L’uomo, uno straniero che si trovava alla guida del mezzo immatricolato in Slovacchia, è stato assistito da operatori della “Tre valli soccorso”, stabilizzato e trasferito al “San Giovanni” di Bellinzona; sul posto anche effettivi della Polcantonale e Pompieri del “Centro intervento San Gottardo”; disagi per circa 60 minuti in direzione galleria.

Anno scolastico, tutti promossi fatti salvi (forse) i casi disperati

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Sì, certo: volendosi restare alla tassonomia (che qui è non un valore ma il mero traliccio di un sistema sclerotico, irrigidito, antiquato, autoprotettivo, incapace di rispondere alle esigenze del reale quando si manifesta un problema concreto, statalista e funzionale al soddisfacimento dei bisogni di alcuni ad esclusione e quindi a danno di tutti gli altri), per conoscere le “condizioni di passaggio e di promozione” bisognerà aspettare l’inizio di maggio almeno, perché a quel periodo viene rinviata la pubblicazione delle direttive pertinenti “per la determinazione delle note finali e/o delle note del secondo semestre, delle condizioni di passaggio e di promozione”. Dal momento tuttavia che queste direttive saranno “attente a non penalizzare nessun allievo”, odora di resa incondizionata all’emergenza – e di abiura ai propri doveri; ma era ovvio, perché il sistema era per l’appunto inadatto ad affrontare una situazione problematica che nel suo caso è comunicativa – quanto esce oggi dal Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport nello schema funzionale alla chiusura di un’annata scolastica che, salvo miracoli non dipendenti nemmeno dalla scienza, è da considerarsi morta e sepolta causa Covid-19 e sue conseguenze, e quindi risolta di per sé ovvero valida “integralmente”, ad onta del periodo in cui “non è possibile l’insegnamento “in presenza”, indipendentemente dalla sua durata”.

Restiamo allo scritto, ragionando tuttavia sull’interpretazione che è univoca e che condurrà a logiche promozioni in massa, nemmeno dovendosi raccontare dello scenario che si presenterebbe in caso contrario e delle evoluzioni in sede extrascolastica. E dunque: per le note di fine anno, “si terrà conto principalmente degli elementi di valutazione raccolti durante le attività didattiche svolte “in presenza” (…) (dal momento che) (…) la scuola a distanza svolta nelle settimane successive (e che durerà di principio almeno sino a domenica 19 aprile, ndr) ha principalmente un obiettivo di consolidamento”, ma ad ogni modo essa “potrà contribuire alla definizione della nota di fine anno”; consistenza del concetto e suo valore reale, zero. Inoltre, cosa questa giustissima anche se espressa in termini che inducono a sorrisi sardonici, negli attestati di fine anno sarà d’obbligo l’indicazione del fatto che l’insegnamento “in presenza” è stato sospeso dal giorno “ics” al giorno “ipsilon” durante il periodo di pandemia causa Covid-19 “in favore dell’insegnamento a distanza” (nota non irrilevante: l’aspetto è ancora da definirsi per quanto riguarda la formazione professionale”. Confermato il calendario scolastico 2019-2020 (niente proroghe, niente prosecuzioni, niente sforzi) così come il calendario scolastico 2020-2021 (anch’esso senza modifica alcuna, pur nell’opportunità di inserire qualche settimana di recupero dei programmi necessariamente non sviluppati nel corrente anno scolastico; tanto per dire, intangibile risulta la durata delle vacanze pasquali). Nessuna “valutazione sommativa”, fatte salve alcune eccezioni “per parte dell’area formazione professionale” e ad eccezione di “eventuali compiti e/o lavori assegnati prima del 13 marzo”, nel periodo di insegnamento a distanza, durante il quale tuttavia i docenti e/o gli operatori sono tenuti ad “avere contatti personali regolari di interazione diretta con ogni allievo” ed a “prestare attenzione particolare ai riscontri delle classi e dei singoli allievi, come pure alle situazioni di fragilità e di rischio”; necessario inoltre l’“avere un occhio di riguardo anche per gli allievi che si ha l’impressione fatichino a seguire la didattica a distanza”; il tutto con stravolgente effetto retroattivo, e non si capisce allora come potrebbe rimediare il docente che non abbia sinora avuto “contatti personali regolari di interazione diretta con ogni allievo”, ferma restando l’aleatorietà del principio ossia il che cosa costituisca contatto “regolare”.

Null’altro, se non un profluvio di espressioni da autoincensamento, emerge dal resto dell’informativa distribuita alla stampa: il mondo scolastico starebbe “investendo enormi energie”, e sarebbe in corso la vera e propria reinvenzione della scuola, ed al Dipartimento avrebbero “preso conoscenza con molta ammirazione” delle attività didattiche “di grande qualità” che i docenti stanno svolgendo “con notevole inventiva”. Un po’ di modestia non avrebbe guastato; ma, come si suol dire, il tempo di fare i conti verrà presto.

Covid-19, «picco raggiunto» e stillicidio costante: altri 12 morti in Ticino

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.23) Non c’è feriale, non c’è festivo che possa fermare lo stillicidio; non c’è giorno, non c’è notte che sia in grado di dettare regole diverse quand’invece, da sei settimane a questa parte, una cesura ed un segno stiamo aspettando. Altri 12 decessi su suolo cantonale, sempre in quella media di una morte ogni due ore, tra ieri ed oggi causa “Coronavirus”; benché Giorgio Merlani medico cantonale parli oggi di picco raggiunto, i numeri restano spaventosi, 189 in tutto le vittime del “killer” silenzioso, e non consola l’invero irrilevante appiattimento della curva (incremento fra sabato e domenica, 7.19 per cento; incremento fra domenica e lunedì, 6.70 per cento). 38 i nuovi casi conclamati, totale 2’546 da quel martedì 25 febbraio che ci portò una prima certezza – l’esistenza del “paziente uno” in Ticino – e che sembra preistoria; se dovesse valere quanto riferiscono in queste ore sulle pagine del “British medical journal”, e cioè che in materia di Covid-19 quattro persone su cinque restano asintomatiche, la valutazione effettiva sui contagi condurrebbe a stabilire una base “probabile” intorno ai 12’500 soggetti tra soli abitanti, e pertanto ad un effettivo 3.5 per cento abbondante della popolazione.

Valori allarmanti ancora dai ricoveri: 285 le persone che si trovano in reparti ospedalieri, 72 quelle alle prese con gli apparecchi di terapia intensiva, e di loro ben 62 restano intubate; tutto ciò mentre le dimissioni proseguono con il contagocce, 10 nelle ultime 24 ore, 350 in tutto dall’inizio della pandemia; nel confronto, i dimessi sono sette in meno rispetto agli odierni ospiti. Riscontro a livello federale: secondo dati dell’Ufficio federale sanità pubblica alle ore 8.00 di oggi, 21’652 contagiati e 584 morti; dal portale “Corona-data.ch”, che viene aggiornato ripetutamente nel corso della giornata via via che affluiscono le informazioni dai singoli Cantoni, sarebbero invece da considerarsi 21’323 contagiati e 734 deceduti (al computo mancano gli incrementi di 12 Cantoni, tra cui il Ticino).

Covid-19: Vorzeitige Marktfreigabe durch die fachtechnisch verantwortliche Person

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Gemäss Art. 13 Ambv entscheidet die fachtechnisch verantwortliche Person (FvP) der Zulassungsinhaberin vor dem Inverkehrbringen einer Charge über die Marktfreigabe und überprüft dabei, ob die Charge nach den geltenden Gmp-Regeln hergestellt wurde und den Anforderungen der Zulassung entspricht. Für Arzneimittel zur Verhütung und Bekämpfung des Coronavirus (Covid-19) gemäss Anhang 4 und 5 Covid-19 Verordnung 2 kann eine Zulassungsinhaberin bei Swissmedic Abweichungen von dem im Rahmen der Zulassung genehmigten Herstellungsprozess beantragen und darf die betroffenen Chargen schon in Verkehr bringen, bevor eine Genehmigung von Swissmedic vorliegt.

In der aktuellen ausserordentlichen Notlage kann die allgemeine Regel über die Marktfreigabe nach Art. 13 Ambv häufig nur eingeschränkt eingehalten werden. Gemäss Art. 4l Abs. 4 Covid-19 Verordnung 2 hat Swissmedic die folgenden Kriterien festgelegt, welche die FvP bei einer vorzeitigen Marktfreigabe für solche Arzneimittel berücksichtigen muss:

Die FvP muss gestützt auf ihre Verantwortung eng in die Einreichung solcher Ausnahmegesuche eingebunden sein. Vor der Marktfreigabe einer Charge muss die FvP stets den aktuellsten Stand der Gesuchsprüfung berücksichtigen und die von Swissmedic erhaltenen Rückmeldungen umsetzen können.
Bei Gesuchen um Genehmigung von Abweichungen im Herstellprozess, welche eine Prozessvalidierung erfordert, muss die FvP sicherstellen, dass die notwendigen Validierungen geplant und qualitätsrelevante Abweichungen Swissmedic unverzüglich gemeldet werden.
Bei Gesuchen um Genehmigung von Abweichungen in der Kennzeichnung oder Verpackung von Arzneimitteln muss die FvP prüfen, ob ein Verwechslungsrisiko aufgrund der abweichenden Kennzeichnung oder Verpackung bestehen könnte, und sicherstellen, dass die Rückverfolgbarkeit gewährleistet bleibt.
Bei Gesuchen um Genehmigung von Abweichungen in Bezug auf die Gestaltung der Verpackung muss die FvP prüfen, ob die beigelegte Fachinformation korrekt und verständlich (z.B. Sprache) ist.
Bei Gesuchen um Genehmigung von Abweichungen bei Testmethoden (z.B. Einsatz von schnelleren Testmethoden in der Herstellung der Arzneimittel) muss die FvP eine Plausibilisierung der Äquivalenz der geänderten Testmethoden vornehmen.
Bei Gesuchen um Genehmigung von Abweichungen bei der Sterilitätsprüfung von terminal sterilisierten Arzneimitteln muss die FvP sicherstellen, dass die technische Freigabe ein Assessment der relevanten Daten aus den Inprozesskontrollen und der Sterilisationsparameter umfasste, welche die Sterilität der Charge unterstützen.
Im Freigabeentscheid jeder betroffenen Charge muss dokumentiert sein, dass die Marktfreigabe vorzeitig erfolgte und welche zusätzlichen Prüfungen und Massnahmen die FvP für die Erteilung der Freigabe bzw. nach erfolgter Freigabe vorgenommen hat.
Swissmedic kann im Rahmen der Genehmigung des Gesuchs im Einzelfall weitere spezifische Auflagen festlegen, deren Einhaltung die FvP bei der vorzeitigen Marktfreigabe einer Charge sicherstellen muss, sobald diese Auflagen der Zulassungsinhaberin bekannt gegeben worden sind. Die FvP muss Beanstandungen, Qualitätsmängel, und schwere UAW, welche einen Zusammenhang mit der beantragten Abweichung haben können und die Qualität der freigegebenen Charge in Frage stellen, Swissmedic unverzüglich, spätestens innerhalb von 48 Stunden, melden und jederzeit bereit sein, die Charge falls nötig sehr schnell vom Markt zurückzurufen.

“Radar”, tre automobilisti inguaiati dal piede pesante

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Gli appelli alla responsabilità, di solito, funzionano. Non tutte le volte e non per tutti, pur in un tempo nel quale le forze dell’ordine sono primariamente indirizzate – e, si spera e si confida, in modo adeguato – su impegni al massimo livello di attenzione; prova è il fatto che, oltre al 20enne stupidotto finito ieri sotto il “flash” della A2 a Bodio (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”), altri tre fenomeni hanno liberamente scelto di devolvere cifre consistenti alle casse dello Stato per tramite della Polcantonale. Come indica una nota-stampa diffusa questo pomeriggio, i controlli sono stati eseguiti negli ultimi giorni in tre momenti distinti, presumibilmente uno nel Luganese e due nel Bellinzonese: in tratti nei quali valeva l’ordinario limite a 120 chilometri orari, un passaggio a 166, un altro a 165, un altro a 160. A margine, pare che non sarà accolta con favore la scusa “Mi si era incastrato il pedale”.

Bassa Leventina, transita a 185 chilometri orari su 100: denunciato

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Una cosa è il godere di una relativa libertà nella guida, un’altra è l’approfittarsene mettendo a rischio sé stessi (del che la collettività si preoccupa relativamente) ed il prossimo (cosa che invece costituisce motivo di un discreto interesse pubblico). Pensava probabilmente di agire in regime di assoluta mancanza di controlli della velocità il conducente che alle ore 16.18 di ieri, sulla A2 in corrispondenza dell’abitato di Bodio, si è fatto beccare in transito a 185 chilometri orari in un tratto con limite fissato a 100 causa presenza di cantieri per lavori ed imposta riduzione del transito su entrambe le carreggiate e sino alla corrispondenza dell’abitato di Giornico; a carico dell’uomo – 20 anni, cittadinanza svizzera ed origini non precisate, domicilio nel Locarnese – è scattata la denuncia al ministero pubblico per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale.

Esodo pasquale verso il Ticino, Wassen caposaldo della… dissuasione

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Per legge non puoi imporre a nessuno di spostarsi; qualche risultato, magari, si ottiene con messaggi chiari ed onesti che si situano appena sopra la soglia della preghiera (e ci sta provando, con discreto successo, Norman Gobbi direttore del Dipartimento cantonale istituzioni). Persuasione e dissuasione, di concerto fra autorità politiche ticinesi e colleghi urani, saranno in ogni caso all’ordine del giorno nella prolungata campagna informativa che effettivi dei corpi di polizia svolgeranno nei prossimi giorni sull’asse della A2, con impegno diretto nel controllo e nella sensibilizzazione dei vetturali che piomberanno ad ogni modo su suolo ticinese, forse non sapendo che bar ristoranti musei spiaggiole ed altro sono chiusi. Già domani, a Wassen (Canton Uri) dove sarà posto il caposaldo dei controlli, la presentazione del programma operativo a cura di Thorsten Imhof, capo della Polstradale in seno alla Polcantonale Uri, e di Marco Guscio, responsabile del Quinto reparto della Gendarmeria.

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen vom 6. April

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 6. April 2020, 8.00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

21 652 Personen

Verstorben:

584 Personen

Unfall Elm (Kanton Glarus): 26-jähriger mit schwersten Verletzungen

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Gestern, um 16.20 Uhr, ereignete sich beim Abstieg vom Fanenstock (Kanton Glarus, Photoquelle: KaPo Glarus) ein schwerer Bergunfall. Ein 26-jähriger und ein 24-jähriger Berggänger hatten am Mittag von Matt herkommend den Fanenstock bestiegen. Beim Abstieg auf Hartschnee verlor der 26-Jährige auf rund 2200 Meter über Meer den Halt und rutschte aus dem Blick seines Kollegen in die Tiefe. Der 24-Jährige alarmierte die “Rega”. Der Verunfallte konnte in der Folge rund 300 Höhenmeter weiter unten im Schnee liegend geborgen werden. Er wurde mit schwersten Verletzungen ins Universitätsspital Zürich geflogen. Der Unfallhergang wird untersucht. Die Kantonspolizei bittet die Bevölkerung zuhause zu bleiben, die Abstandsvorschriften einzuhalten und keine unnötigen Risiken einzugehen.

Covid-19 in Ticino, si espande la rete degli ambulatori

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Altre due strutture ambulatoriali per consultazione, e dedicate in modo specifico alla visita ad alla presa in carico di persone potenzialmente affette da “Coronavirus” (da qui la denominazione “Check-point Covid-19”, in disponibilità da stamane sul territorio cantonale ticinese: a fianco delle realtà già operative a Mendrisio, a Lugano, ad Agno ed a Bellinzona quartiere Giubiasco, aperti un centro a Locarno (dal lunedì al venerdì, ore 8.00-18.00) ed un centro mobile ovvero itinerante per la regione delle Tre valli (dal lunedì al venerdì, ore 8.00-18.00, e nei fine-settimana, ore 14.00-18.00), a bordo del veicolo “Sanabus” che in funzione delle necessità farà tappe in varie località ed in varie aree (Airolo, Faido, Bodio, Riviera, Acquarossa, Olivone in particolare). Nel corso del fine-settimana “esteso” di Pasqua, e dunque sabato 11 e lunedì 13 aprile, i presidi fissi – escluso solo quello di Agno – saranno regolarmente aperti. Come sempre, la facoltà di accesso ai centri di consultazione ambulatoriale è riservata a quanti abbiano avuto specifica indicazione telefonica da parte del medico di famiglia e/o del medico di picchetto e/o dagli operatori della “hotline” dell’Ordine dei medici e/o dal medico cantonale e/o da un operatore di Pronto soccorso ospedaliero e/o da un addetto alla Centrale d’allarme “144” e/o da uno specialista della Guardia medica; non sono pertanto ammesse iniziative individuali, valendo sempre il principio secondo cui, in caso di sintomi e di sospetti originati da tali sintomi, il primo contatto ha luogo per telefono.

Borse europee al rialzo, Wall Street riprende il volo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.02) Lunedì dai toni in qualche modo incoraggianti – traccia di fiducia, dunque, nelle decisioni prossime in sede europea per quanto riguarda alla Borsa di Zurigo, dove il segno “più” si è manifestato sull’intero listino primario sviluppando un progresso pari al 2.38 per cento a quota 9’463.34 punti ed aiutandosi soprattutto con valori quali “LafargeHolcim limited” (più 5.97 per cento) e “The Swatch group Ag” (più 7.32, capolista) oltre ai bancari; in retroguardia, e soggetti a limatura contenuta, i titoli “Sgs Sa” e “Lonza group Ag” (meno 0.09 e meno 0.27). Messaggi dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 5.77; Ftse-Mib a Milano, più 4.00; Ftse-100 a Londra, più 3.08; Cac-40 a Parigi, più 4.61; Ibex-35 a Madrid, più 3.99. Progressi vistosi a New York, con balzo fra il 5.55 ed il 5.73 per cento sugli indici di riferimento. Intorno ai 105.6 centesimi di franco il cambio per un euro.

Con la “9m2 gallery” un doppio concorso a tecniche libere

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A scadenza fra due settimane, e per la precisione varranno tutti i lavori pervenuti entro le ore 23.59 di lunedì 20 aprile, il doppio concorso artistico lanciato dai responsabili della “9m2 gallery” di Lugano. Due le categorie, una fino ai 18 anni e l’altra dai 18 anni in su. Tema: “L’arte ai tempi del Covid-19”; facoltà di espressione con la tecnica preferita, dalla pittura al disegno alla fotografia ed ancora dalla scultura alla ceramica, unico limite il numero delle opere (tre). Invio delle foto – una per singolo lavoro realizzato – all’indirizzo “e-mail” katia@9m2.gallery, con specifica di nome e cognome dell’artista, titolo (eventuale) dell’opera e tecnica utilizzata; nel caso degli “Under 18”, precisare l’età ed inserire il consenso da parte dei genitori e dell’autorità parentale (il materiale pervenuto sarà proiettato e pubblicato sul sito InterNet della galleria). Partecipazione gratuita.

“Ven scià, cünta sü”: concorso sospeso, ma non annullato

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A temporanea sospensione, per noti motivi di carattere sanitario, il concorso letterario “Ven scià, cünta sü”, la cui seconda edizione era stata annunciata giorni addietro su queste pagine. Come precisano gli organizzatori, la manifestazione non viene annullata; le opere pervenute sono quindi da considerarsi “temporaneamente congelate”, sicché sia per l’incontro con gli autori sia per la serata di gala saranno fissate due nuove date.

Paradiso a fianco dei cittadini, rinvii e proroghe su imposte e bollette

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Una grossa mano a persone fisiche e giuridiche, in tempi di introiti ridotti o azzerati causa crisi da “Coronavirus”, quale risposta che giunge dalle autorità politiche di Paradiso in sostegno delle attività ovvero a tutela della liquidità operativa. Per quanto riguarda gli acconti ed i conguagli delle imposte comunali, prima rata entro il 30 gugno, seconda rata entro il 31 agosto, terza rata entro il 31 ottobre; sui pagamenti di conguagli di imposta in corso di emissione, entro il 30 giugno; sui pagamenti di conguagli di imposta da fine aprile sino a nuovo avviso, scadenza fissata a 60 giorni dalla data ultima indicata sulla bolletta; il computo degli interessi avrà luogo dunque solo a decorrere dalle date di scadenza notificate. Sussidio dei titoli di trasporto pubblico: sospeso il termine di 30 giorni per l’esercizio del diritto al sovvenzionamento. Tassa dell’acqua potabile: concessa una proroga di 60 giorrni sul pagamento rispetto alla data di scadenza indicata sulla bolletta.

Gersau (Kanton Schwyz): 27-jähriger Kletterer nach Unfall von Rettungsflugwacht geborgen

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Heute, verunfallte ein Kletterer in Gersau (Kanton Schwyz) kurz nach 15.30 Uhr. Der 27-jährige beabsichtige im Klettergarten Sonnenplättli zu klettern, als er am Ausgangspunkt einen Fehltritt machte und mehrere Meter abschüssiges Gelände hinunterrollte. Dabei erlitt er Rückenverletzungen. Der Verunfallte wurde von der “Rega” geborgen und in ein ausserkantonales Spital geflogen.

Losone a sostegno dei cittadini: interessi di mora in “tax free…zer”

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Prima la salute, poi i denari. In allineamento ai provvedimenti fiscali adottati in sede cantonale anche le autorità municipali di Losone, che annunciano una strategia a blocco degli interessi – dunque, con espressione che si propone e che volentieri si regala, una “tax free…zer” – per quello che si presume essere il periodo più duro dell’emergenza sanitaria da Covid-19: nessun conteggio, dunque, per gli interessi di ritardo sui crediti fiscali, compresi gli acconti non ancora versati, sull’intero periodo compreso fra domenica 1.o marzo e mercoledì 30 settembre. Implicito l’invito a non abusare dell’opportunità: a quanti potranno egualmente rispettare le scadenze va anticipatamente un ringraziamento, dal momento che dalla loro puntualità saranno garantite “l’erogazione dei servizi essenziali” e la possibilità di “portare poi avanti le opere fondamentali per sostenere la popolazione e per far ripartire l’economia”.

Varese, rogo nell’autosilo in centro città: tutti in salvo

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L’autocombustione di una vettura quale probabile causa dell’incendio divampato intorno alle ore 13.30 di ieri, sabato 4 aprile, al livello “meno tre” del parcheggio sotterraneo di piazza Della Repubblica in pieno centro a Varese. Nessuna conseguenza fisica per le persone; necessario lo sgombero dell’area e del vicino centro commerciale, struttura peraltro operante a flussi minimi causa obblighi legati alla profilassi contro l’epidemia da Covid-19; dispiegate unità delle forze dell’ordine ed un grosso contingente dei Vigili del fuoco. Il problema è stato risolto nel volgere di circa 90 minuti.

Stadt Bern: Mann von vier Tätern beraubt, Polizei sucht Dunkelhäutige Männer

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Vorgestern Abend in Bern ist ein Mann von vier Tätern bedrängt, angegriffen und beraubt worden. Es werden Zeugen gesucht, die die Tat beobachtet haben.

Um zirka 21.10 Uhr, meldete ein Mann in Bern einer Patrouille der Kantonspolizei Bern, dass er kurz vorher von vier Männern angegriffen und beraubt worden sei.

Den Aussagen zufolge hat sich der Mann auf der Schützenmatte unter der Eisenbahnbrücke nahe den dortigen Ping-Pong-Tischen aufgehalten, als er von vier Männern unvermittelt bedrängt und angegriffen worden sei.

Die Täter behändigten eine Uhr und Bargeld. Als der Angegriffene um Hilfe rief, liessen die Täter von ihm ab und flüchteten zu Fuss in allgemeine Richtung Schützenmattstrasse.

Einer der Täter wird wie folgt beschrieben: 20 bis 25-jährig, 170-175 Zentimeter gross, dünn. Er hat schwarze Haare, braune Hautfarbe und dunkle Augen. Zum Tatzeitpunkt trug er einen blauen Mundschutz und ein dunkles Cap.

Ein zweiter Täter sei zirka 25-jährig, von schlanker Statur, schwarzhaarig und hatte einen schwarzen Kinnbart. Er trug zum Tatzeitpunkt eine schwarze Hose mit weissen Linien.

PS 5 April, 2020 10:08

Kreuzlingen (Kanton Thurgau): 20-jähriger fährt alkoholisiert in Wand

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Ein alkoholisierter Autofahrer musste am frühen Sonntagmorgen nach einem Selbstunfall in Kreuzlingen seinen Führerausweis abgeben.

Kurz nach 5 Uhr meldete ein Anwohner der Kantonalen Notrufzentrale, dass sich an der Unterseestrasse ein Selbstunfall ereignet habe. Gemäss den bisherigen Abklärungen der Kantonspolizei Thurgau verlor der Autofahrer vor dem Kreisel “Kolosseumsplatz” die Herrschaft über sein Fahrzeug, fuhr einen Kandelaber und einen Gartenzaun um und prallte daraufhin in die angrenzende Hauswand eines Mehrfamilienhauses. Verletzt wurde niemand.

Die Atemalkoholtests ergaben beim 20-jährigen Schweizer Werte von rund 0,6 mg/l. Im Auftrag der Staatsanwaltschaft wurde eine Blut- und Urinprobe angeordnet. Der Führerausweis wurde zuhanden des Strassenverkehrsamtes eingezogen. Der Sachschaden beträgt mehrere zehntausend Franken.

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Coronavirus: 822 neu bestätigte Fälle in der Schweiz / 19 weitere Todesfälle

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Die Anzahl COVID-19-Erkrankungsfälle in der Schweiz und im Fürstentum Liechtenstein steigt. Aktueller Stand sind 21’100 laborbestätigte Fälle, 822 mehr als am Vortag.

Betroffen sind alle Kantone der Schweiz und das Fürstentum Liechtenstein. Mittlerweile weist die Schweiz eine der höchsten Inzidenzen (246/100 000) in Europa auf. Bisher traten 559 Todesfälle im Zusammenhang mit einer laborbestätigten COVID-19-Erkrankung in der Schweiz auf.

Zeitlicher Verlauf
Seit dem ersten verzeichneten laborbestätigten Fall am 24.02.2020 nehmen die Fallzahlen kontinuierlich zu. Die Zahl der durchgeführten Tests auf COVID-19 belaufen sich bisher insgesamt auf über 158’000, davon fiel das Resultat bei 15% positiv aus.

Verteilung nach Alter und Geschlecht
Die Altersspanne für die laborbestätigten Fälle betrug 0 bis 108 Jahre. Der Median betrug 53 Jahre, das heisst 50% der Fälle waren jünger, 50% älter als 53 Jahre. 47% der Fälle waren Männer, 53% Frauen. Erwachsene waren deutlich mehr betroffen als Kinder. Bei Erwachsenen ab 60 Jahren waren Männer häufiger betroffen als Frauen, bei Erwachsenen unter 60 Jahren Frauen häufiger als Männer.

Hospitalisationen
Bei 2’354 hospitalisierten Patienten, die im Labor positiv auf COVID-19 getestet worden waren, stehen Informationen zur Verfügung. Ihr Alter betrug 0 bis 101 Jahre, der Altersmedian 71 Jahre. 61% der hospitalisierten Personen waren Männer und 39% Frauen. Von den 2’016 hospitalisierten Personen, für welche vollständige Daten vorhanden sind, hatten 12% keine relevanten Vorerkrankungen und 88% mindestens eine. Die drei am häufigsten genannten Vorerkrankungen waren Bluthochdruck (53% der hospitalisierten Personen), HerzKreislauferkrankungen (30%) und Diabetes (24%).

Bei den hospitalisierten Personen waren die drei am häufigsten genannten Symptome Fieber (68%), Husten (65%) und Atembeschwerden (39%). Ausserdem lag bei 43% eine Lungenentzündung vor.

Todesfälle
Bisher starben in der Schweiz 559 Personen, die im Labor positiv auf COVID-19 getestet worden waren. Davon waren 358 Männer (64%) und 201 Frauen (36%). Die Altersspanne der verstorbenen Personen betrug 32 bis 101 Jahre. Der Altersmedian lag bei 83 Jahren. Von den 543 verstorbenen Personen für welche vollständige Daten vorhanden sind, litten 97% an mindestens einer Vorerkrankung. Die drei am häufigsten genannten Vorerkrankungen waren Bluthochdruck (66% der verstorbenen Personen), Herz-Kreislauferkrankungen (55%) und Diabetes (28%).

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Altri contagi da Covid-19, pochi. Ma in Ticino c’è un morto ogni due ore

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.42) Nulla che induca a credere in un effettivo miglioramento della situazione, valendo i decessi quale unico riscontro tangibile, or che a distanza di nemmeno quattro settimane dalla prima vittima in Ticino si è costretti a contabilizzare altri 12 morti in 24 ore, uno ogni due ore come è ormai media quotidiana, sempre per conseguenze da Covid-19. Altri 12 nella lunga lista delle persone che non vedremo più, che non incontreremo più, di cui non udremo più la voce e di cui non conosceremo più la memoria e le esperienze; altri 12, e quindi 177 dal tempo della prima e temuta notizia, quando un caso con esito letale ruppe la barriera tra illusione e reale. 66 i nuovi contagiati, dato effettivo a quota 2’408; solo 26 i dimessi, riscontro reale a 340 unità. Valori poco incoraggianti anche a livello nazionale: 822 casi in più, per un totale di 21’100; almeno 559 le vittime, 2’354 le persone in ospedale; proporzione 61 a 39 tra uomini e donne. Per quanto riguarda i contagiati, primato a Vaud (3’915).

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen bestätigter Fälle und Todesopfer

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Bestätigte Fälle in der Schweiz am 4. April 2020, 8.00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

20 278 Personen

Verstorben:

540 Personen

Humlikon (Kanton Zürich): E-Bike-Fahrer tödlich verletzt

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Bei einer Kollision zwischen einem E-Bike-Fahrer und einem Personenwagen ist am Samstagmorgen, den 4. April in Humlikon (Kanton Zürich, Photoquelle: KaPo Zürich) der Zweiradfahrer tödlich verletzt worden. Gegen 9.20 Uhr fuhr ein 75-jähriger Mann mit seinem E-Bike auf der Weinlandstrasse in Richtung Andelfingen. Auf der Höhe der Einmündung Flaachtalstrasse kam es aus zurzeit noch ungeklärten Gründen zu einer Kollision mit dem dahinter, in gleicher Richtung, fahrenden Auto einer 33-jährigen Lenkerin. Trotz sofortiger Rettungsmassnahmen verstarb der Zweiradlenker noch auf der Unfallstelle. Die Automobilistin blieb unverletzt.

Wegen des Unfalls wurde der Strassenabschnitt für rund drei Stunden gesperrt. Durch die Feuerwehr Andelfingen und Umgebung wurde eine örtliche Umleitung eingerichtet.

Zeugenaufruf: Personen, die Angaben zum Unfallhergang machen können, werden gebeten, sich mit der Kantonspolizei Zürich, Verkehrszug Winterthur, Telefon 052 208 17 00, in Verbindung zu setzen.

“Stahlwerk”: annullata la “tournée”, ma il nuovo disco c’è

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Avevano 16 date nelle mani, tra Svizzera, Austria, Slovacchia, Polonia e Germania; tutto sfumato, “tournée” abbattuta dal Covid-19, anche se rimane “la speranza di poter recuperare qualcosa”, verso la fine della stagione. Hanno tuttavia un motivo di soddisfazione, in questi giorni, gli “Stahlwerk”, formazione elvetica di cui fa parte il luganese Francesco Rezzonico (basso elettrico): da due settimane in circolo un album dal titolo omografo al nome del gruppo, coproduzione con la “Srf2 Kultur”, etichetta “Hout records” di Basilea. I nomi, quelli noti: oltre al ticinese, in linea Tobias Schmid (batteria) e Dominic Stahl (pianoforte). Nel pieno solco dell’impegno già manifestato con l’album “Grund”, pubblicato nel 2016 sulla scorta di solide esperienze in studio ed in concerti: una proposta originale “ai confini tra jazz, minimal, pop, rock e musica classica”, con cifra “molto libera e dinamica”.

Divisione giustizia, a concorso cinque posti da segretario assessore

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Sotto egida della Divisione giustizia in seno al Dipartimento cantonale istituzioni, concorso aperto sino a venerdì 24 aprile per cinque posti di segretario assessore in un totale di quattro Preture del territorio cantonale ticinese (uno a Mendrisio-nord, uno a Mendrisio-sud, uno a Bellinzona, due a Lugano), come da bando pubblicato ieri sul “Foglio ufficiale”. L’avvio dei concorsi è contestuale all’elezione – su base decennale – i pretori e pretori aggiunti che entreranno in carica ad inizio giugno. Candidature da inoltrarsi solo “online”.

Strage senza sosta, altre 10 vittime del Covid-19 in Ticino

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.40) 540, con incremento di oltre 60 unità, le vittime in tutta la Svizzera, e poco meno d’un terzo di esse nel Cantone che figura solo all’ottavo posto in graduatoria per numero di abitanti. Sempre più drammatico, con il trascorrere dei giorni, il bollettino dei decessi causa Covid-19; il cui contagio in Ticino sarà anche stato limitato e contenuto, ma per ora senza effettivo riscontro perché su un totale di 2’442 casi (65 in più rispetto a ieri; in Svizzera sono ora 20’278) viene registrato il passaggio da 155 a 165 morti, 10 in più nel volgere di sole 24 ore, tasso di diffusione a quota 690.8 unità ogni 100’000, tasso di letalità inspiegabilmente situato al 6.76 per cento. 314 in tutto, il che significa una persona su otto, i pazienti dimessi.

Nussbaumen (Kanton Aargau): Vermisster Mann aufgefunden

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Der Aufenthaltsort des seit Donnerstag als vermisst  gemeldeten 76-Jährigen konnte ermittelt werden.

Wie die Kantonspolizei Bern in der Nacht auf Samstag, 4. April 2020 mitteilte, konnte der Aufenthaltsort des 76- jährigen Mannes, welcher seit Donnerstagmorgen als vermisst gemeldet war, ermittelt werden.

Der Senior ist wohlauf und musste medizinisch betreut werden.

Freienwil (Kanton Aargau): Mann bei Unfall mit Radlader verstorben

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Bei einem tragischen Unfall mit einem landwirtschaftlichen Fahrzeug zog sich ein 63-jähriger Mann tödliche Verletzungen zu. Er kam kurz nach 19.30 Uhr oberhalb Freienwil von der Strasse ab, worauf sich sein Radlader überschlug. Ein 63-jähriger Schweizer kam gestern Freitagabend, 03. April 2020, kurz nach 19.30 Uhr in Freienwil (Kanton Aargau, Photoquelle: KaPo Aargau), Bergstrasse, von der Fahrbahn ab. Das landwirtschaftliche Fahrzeug, ein Radlader (Arbeitskarren) fuhr bergwärts und geriet nach rechts, worauf das Fahrzeug durch die Gewichtsverlagerung die Böschung hinunter fiel und sich überschlug.

Rasch nach Meldungseigang rückten Ambulanz, Kantonsund Stadtpolizei sowie ein Rettungshelikopter (Air Alpine Ambulance) an den Unfallort aus. Zudem rückten Angehörige der Feuerwehren Ehrendingen-Freienwil sowie Baden aus.

Der Lenker verstarb infolge der schweren Verletzungen noch am Unfallort. Die Kantonspolizei hat die Ermittlung zur Klärung des Unfallhergangs eingeleitet. Die Staatsanwaltschaft Baden hat eine Untersuchung eröffnet. Die Bergungsarbeiten dauerten bis zirka Mitternacht.

Bellinzona: caduta in quota, escursionisti salvati nella notte

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.39) Dramma sfiorato sui Monti di Sementina, in territorio comunale di Bellinzona, intorno a quota 1’400 metri, dove solo intorno alle ore 2.06 di oggi è stato possibile il recupero di due giovani domiciliati nella regione ed infortunatisi nel corso di una gita. L’allarme era scattato alle ore 21.02 causa mancato rientro degli escursionisti; individuazione nella zona impervia prossima alla Capanna Mognone, problematico ma coronato da successo l’intervento di operatori della “Rega” in azione concertata e condotta insieme con effettivi della Polcantonale e con specialisti del “Soccorso alpino svizzero”. Riscontrate fratture agli arti inferiori di entrambi i giovani, per i quali si è pertanto reso necessario il trasferimento all’ospedale.

Tenero-Contra: rogo nella notte, sgombero forzato, nessun ferito

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.34) Né feriti né intossicati in séguito all’incendio divampato intorno alle ore 23.45 di ieri, venerdì 3 aprile, in uno degli stabili detti “Balooba” (ex-proprietà Cattori) in via San Nicolao a Tenero-Contra frazione Tenero. Come da rilevazioni condotte da effettivi del locale Corpo pompieri, le fiamme si sono sprigionate nella cucina di un appartamento al quarto piano, propagandosi rapidamente agli altri ambienti; sul posto anche unità di Polcantonale, Polintercom del Piano e, a titolo precauzionale, “Salva” di Locarno. Gli inquilini dello stabile sono stati fatti sgomberare per il tempo necessario allo svolgimento delle operazioni di spegnimento del rogo e di messa in sicurezza.

Controlli della velocità, altra settimana di “gestione sensibile”

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Siate prudenti, siate intelligenti, siate coerenti. E non pestate troppo sul gas: non perché non sia piacevole, ma perché in questo momento a dover prevalere è il senso di responsabilità di ogni automobilista, camionista, motociclista, ciclista, pedone e via elencandosi. Appello confermato anche per la prossima settimana, cioè da lunedì 6 a domenica 12 aprile, quello che giunge dai vertici della Polcantonale: gli effettivi sono impegnati su altro e più importante fronte, è in corso qualcosa che sta richiedendo energie collettive, ognuno è chiamato a fare la sua parte; sulle strade, dunque, niente controlli mobili della velocità e niente strumenti semistazionari. Chiamiamola “gestione sensibile”; fra i molti cambiamenti cui ci stiamo abituando, un’occasione per il salto di qualità nelle abitudini.

Ticino, allarme da Covid-19: restrizioni prolungate a lunedì 13 aprile

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I dati sono quelli che sono (668 casi ogni 100’000 abitanti; Ginevra e Vaud seguono con 530 e 498 rispettivamente), la luce in fondo al “tunnel” forse esiste ma un altro paio di maniche è il riuscire a vederla; morale, il livello di allerta nel Ticino che lotta contro il Covid-19 resta e resterà ai livelli conosciuti, e lo stesso dicasi per la soglia delle restrizioni. Per quanto più d’uno – e buone testimoni sono le piattaforme “social” – incominci a manifestare insofferenza percependo l’applicazione di una sorta di “Salamitaktik” nell’informazione da “work in progress”, cittadini chiamati a pazientare una settimana abbondante in più, e meglio sino a tutta Pasquetta cioè lunedì 13 aprile, secondo quanto disposto oggi da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona sponda Esecutivo e con avallo automatico da Berna; ciò equivale a dire che continua a valere l’ultima edizione dei provvedimenti fissati, quella con vincoli di chiusura fatte salve esigenze di messa in sicurezza (e si direbbe, da informazioni raccolte, che un po’ di lavoro in questo senso sia ancora da farsi, soprattutto nel comparto edile) e quanto riguarda le attività essenziali. Prolungato in pari misura l blocco agli sportelli dell’Amministrazione cantonale.

Warenrückruf von Frize Limonaden

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Da die Produkte die öffentliche Gesundheit beeinträchtigen können, ruft die Real Casa Portuguesa GmbH, Frize Limonaden zurück. Die betreffenden Artikeln enthalten Borwerte, die höher sind als gesetzlich zulässig.

Betroffene Produkte

  • Frize Limão 25cl
  • Frize Groselha 25cl

“Soccorso d’inverno”: fondi esauriti, appello ai donatori ticinesi

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Nell’arco delle due ultime settimane, a favore delle famiglie bisognose sono partiti 700 buoni-acquisto per un controvalore di 35’000 franchi; in ampliamento contabile a ritroso, fra settembre ed oggi sono stati distribuiti aiuti per oltre 300’000 franchi. Un impegno serio, ma dalle conseguenze serie: al “Soccorso d’inverno”, per quanto riguarda il Ticino e sugli effetti dell’emergenza da Covid-19, le casse sono vuote e disseccate risultano anche le sorgenti da cui le finanze vengono alimentate. Da qui l’odierno appello: “Per venire incontro alle persone che versano in gravi ristretttezze finanziarie, abbiamo bisogno di gesti di solidarietà”. Molte, viene precisato, le richieste rimaste in sospeso stante l’esplosione dei casi di improvviso disagio economico. Riferimento: www.soccorsodinverno.org.

Comunali 2020 / Materiale di voto, libertà di distruzione delle schede

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Se avevate già votato, non preoccupatevi: il vostro consenso a questo o a quel partito ed a questo o a quel candidato rimarrà sepolto per qualche ora nel contenitore di una trituratrice, e poi nel fondo di un “container”, ed infine sull’umido della linea di riciclaggio della carta. Se non avevate già votato, non preoccupatevi: non dovrete restituire nulla. Forse non serviva un atto formale, ma eccolo: oggi alcune “precisazioni”, da fonti della Cancelleria dello Stato, circa quel che consegue all’annullamento delle Comunali 2020 con trasferimento dell’evento elettorale a domenica 18 aprile 2021; e va tutto secondo quel che la logica detterebbe. Traduzione: per quanto riguarda il materiale di voto recapitato alla cittadinanza, gli elettori possono procedere ad eliminare le schede non ancora rispedite; ai responsabili delle Cancellerie comunali viene inoltre intimato di non aprire le buste già ricevute e di distruggerle insieme con il contenuto, al fine di garantire il rispetto della segretezza del voto. In immagine (fonte, sito InterNet della Città di Lugano), una bocchetta riservata al voto per corrispondenza.

“Max museo” a Chiasso, cinque idee per i tempi di quarantena

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Chiuse le sale, ferma la programmazione, sospeso il calendario di attività previste. Non per questo il “Max museo” di Chiasso rimane fuori dal mondo reale: “Facebook” ed “Instagram” le aree ora meglio presidiate, cinque le iniziative poste in essere. Nell’ordine: “Leperledelmax” (lettura di un’opera d’arte donata alla collezione del “Max museo” da artisti, collezionisti e filantropi); “Tiaccendounidea” (laboratorio virtuale dedicato ai bambini, con lavoretti manuali proposti dalle animatrici); “Scintille” (piccole curiosità artistiche proposte attraverso video della durata massima di tre minuti); “QuizArtIamo” (domande sull’arte, concorso a premi); “Seguitelalanterna” (visita guidata in modalità “web meeting”, una volta per ogni mostra, sotto la guida della direttrice Nicoletta Ossanna Cavadini. Proposta riservata agli iscritti all”“Associazione amici Max museo”). Le pagine: per “Facebook”, @MaxMuseo; per “Instagram”, @maxmuseo).

Lotta al Covid-19: compra un’opera, dai una mano all’Eoc

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Si moltiplicano, in questi giorni, le iniziative sia istituzionali sia private a sostegno delle realtà sanitarie i cui operatori sono impegnati nella lotta al Covid-19 e, dunque, a tutela della salute dei cittadini. Anche piccoli gesti aiutano; interessante, in questo senso, l’idea dell’artista luganese Katia Mandelli Ghidini che mette a disposizione una ventina di suoi “monoprint”, vale a dire disegni a più strati grazie all’ausilio di una tavoletta di “gel”, tutti originali e tutti numerati, con devoluzione diretta dei proventi a favore dell’“Ente ospedaliero cantonale-Eoc”; in sostanza, prima una donazione da 50 franchi all’Eoc, poi l’invio di copia dell’attestazione di versamento, e contestualmente l’indicazione dell’opera desiderata da catalogo disponibile “online” (indirizzo: www.visiografika.com/2020/04/02/aiuto-alleoc-cantonale-per-emergenza-covid19). Alcuni dei lavori sono proposti in formato 30 per 30 centimetri, altri in formato 21 per 30 centimetri; ogni opera è corredata dal certificato di autenticità con firma della stessa Katia Mandelli Ghidini (in immagine).

Nussbaumen (Kanton Aargau): Vermisst wird Edgar Hollinger

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Vermisst wird seit Donnerstag, den 2. April in Nussbaumen Edgar Hollinger (76-jährig).

Der Vermisste hatte zuletzt am Donnerstag, 2. April 2020 morgens Kontakt zu seiner Schwester und gab an, dass er ins Dorf gehen werde. Seither gilt er als vermisst. Er befand sich in Nussbaumen in einem Pflegeheim.

Der derzeitige Aufenthaltsort konnte bisher nicht ermittelt werden. Es besteht jedoch ein möglicher Bezugsort zum Kanton Graubünden.

Die bisherigen Suchmassnahmen der Polizei verliefen ergebnislos. Der Grund des Verschwindens von Holliger Edgar ist unbekannt.

Signalement: zirka 175 Zentimeter gross, feste Statur. Er trug eine dunkle Jacke, ein graues “Rega”-Baseballcap, blaue Jeans und eine Brille. Der Gesuchte ist auf einem Auge blind und leicht dement.

Anne Lévy wird neue Direktorin des Bundesamts für Gesundheit

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Der Bundesrat hat Anne Lévy an seiner Sitzung vom 3. April 2020 zur neuen Direktorin des Bundesamts für Gesundheit (BAG) ernannt. Sie tritt am 1. Oktober 2020 die Nachfolge von Pascal Strupler an.

Anne Lévy verfügt über langjährige Management- und Führungserfahrung und ausgezeichnete Kenntnisse der Themen des BAG sowie des politischen Systems. Seit Sommer 2015 ist sie CEO der Universitären Psychiatrischen Kliniken Basel. Zuvor leitete die 48-jährige gebürtige Bernerin mit Wohnsitz in Basel während sechs Jahren den Bereich Gesundheitsschutz im Gesundheitsdepartement von Basel-Stadt.

Nach dem Studium der politischen Wissenschaften an der Universität Lausanne arbeitete Anne Lévy unter anderem als Spezialistin für Drogenfragen bei der Stadt Bern und im Bundesamt für Gesundheit. Dort leitete sie während fünf Jahren die Sektion Alkohol und Tabak. Anne Lévy verfügt über einen Executive MBA in Nonprofit-Organisations-Management der Universität Freiburg.

Anne Lévy tritt ihr Amt auf Anfang Oktober 2020 an. Sie löst Pascal Strupler ab, der das BAG während zehn Jahren geleitet hat.

Coronavirus Schweiz: Aktuelle Zahlen vom BAG

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 3. April 2020, 8.00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

19 303 Personen

Verstorben:

484 Personen

Covid-19 in Ticino, strage continua: altri 14 decessi tra ieri ed oggi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.58) Nostro un ottavo dei contagiati a livello nazionale, nostro poco meno di un terzo delle vittime. Lotta ma perde ancora, il Ticino, e continuerà a perdere per giorni e per settimane, in un confronto impari con il “Coronavirus” che nelle ultime 24 ore – è riferimento ufficiale quanto indicano fonti dello Stato maggiore cantonale di condotta – si è portato via altre 14 persone, il 10 per cento secco in più rispetto al giorno precedente, per un totale di 151 vittime accusate su suolo cantonale; dato cui si aggiunge un significativo incremento nel numero dei casi accertati, 106 in più rispetto a giovedì, 2’377 in totale. 370 le persone ricoverate, di cui 295 in reparto e 75 in terapia intensiva; di queste, quasi tutte (67) sono quelle intubate; 287, 24 dei quali sempre tra giovedì e stamane, i dimessi dal sistema ospedaliero. A complemento, l’indicazione ufficiosa sul territorio della Confederazione: 565 vittime (aggiornamento odierno con i riscontri da 11 Cantoni su 26; le informazioni dagli altri 15 giungeranno in giornata), 19’174 contagiati (più 319, sempre ad 11 Cantoni su 26); il maggior numero di casi accertati spetta al Canton Vaud, segue il Canton Ginevra, sullo stesso piano Ticino e Zurigo.

Venerdì dalle scarse emozioni, “Swiss market index” in lieve calo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.33) Di poco sotto la parità (meno 0.31 per cento a quota 9’242.44 punti) lo “Swiss market index” in settimana conclusasi ad ogni modo con recupero pari al 2.74 per cento, ovvero nell’ordine di circa 250 punti, un ottavo dello scarto ancora da recuperarsi – e chissà quanto tempo servirà – rispetto al massimo storico risalente a sole sei settimane or sono. Ampia la distanza fra i rebbi della forchetta: “Lonza group Ag” (più 2.66 per cento) in vetta, “The Swatch group Ag” (meno 3.06) effettivamente a chiudere il listino, dovendosi considerare in corsa a sé il titolo “Zürich insurance group Ag” il cui “meno 9.00” per cento è dettato in gran parte dalla previsione di stacco del dividendo da 20 franchi per azione, come da approvazione nell’assemblea dell’altr’ieri. Nell’allargato, sempre a sussulti il cammino del valore “Dufry Ag”, uno tra i più crivellati dai giorni in cui esplose l’epidemia da Covid-19 ed oggi in perdita nella misura del 9.19 per cento. Andamento nelle altre piazze europee: Dax-30 a Francoforte, meno 0.47; Ftse-Mib a Milano, meno 2.67; Ftse-100 a Londra, meno 1.18; Cac-40 a Parigi, meno 1.57; Ibex-35 a Madrid, più 0.11. Flessioni nette ed omogenee, fra il 2.20 ed il 2.42 per cento, sugli indici di riferimento a New York. Stabile sui 105.5 centesimi di franco il cambio per un euro.

Tote in Wohnung in Emmenbrücke entdeckt: 20-jähriger Kroate verhaftet

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Heute, um 13.06 Uhr meldete sich ein Mann telefonisch bei der Polizei. Er gab an, dass er in einer Wohnung an der Oberhofmatte in Emmenbrücke (Kanton Luzern) soeben eine Person tödlich verletzt habe. Vor Ort konnte die Polizei einen Mann vor dem Haus festgenehmen. In der Wohnung wurde eine Frau mit Schnitt- und Stichverletzungen aufgefunden. Der Rettungsdienst konnte nur noch den Tod der Frau feststellen. Die Identifikation des Opfers ist noch ausstehend.

Derzeit sind die Tatort- und die ersten Ermittlungsarbeiten im Gang. Aufgrund der laufenden Untersuchung können derzeit keine weiteren Angaben zur Tat, dem Tathergang oder dem möglichen Motiv gemacht werden. Beim mutmasslichen Täter handelt es sich um einen 20-jährigen kroatischen Staatsbürger.

Die Untersuchung führt die Staatsanwaltschaft Sursee. Vor Ort werden keine Auskünfte an Medienschaffende erteilt.

Lugano-Agno, si va a votare. Ma solo sul “referendum”… cittadino

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Privi di attenzione per tre mesi, e per tre volte in cronaca, invece, nel volgere di tre giorni, e sempre su elementi decisivi. Di loro, delle donne e degli uomini che orbitano sull’aeroporto di Lugano-Agno, si torna a parlare su annuncio di spessore: con atto di fiducia che si associa ad una certa qual preoccupazione, in Municipio a Lugano è stato deciso stamane che la votazione sul “referendum” cittadino – uno dei due in essere circa il futuro dello scalo – è ovviamente da posticiparsi rispetto alla prevista data su domenica 26 aprile, ma non di troppo; ed infatti trattasi di rinvio nell’ordine di due mesi, dandosi per certa a questo punto la chiamata alle urne nel fine-settimana culminante su domenica 28 giugno. Il motivo è noto, e si colloca sempre in scia all’emergenza sanitaria; sul risanamento e sul rilancio della struttura, il che si traduce anche nella salvaguardia di oltre 70 professionalità (prima queste, poi i posti di lavoro), Marco Borradori sindaco di Lugano coglie anzi l’occasione per esprimere un invito all’autorità politica cantonale, ipotizzando per congruità in pari momento lo svolgimento della votazione sul “referendum” a carattere cantonale. Come si ricorderà (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”), Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo ha proceduto parimenti alla procrastinazione dell’appuntamento referendario, tuttavia astenendosi dal fissare una data.

Coronavirus Schweiz: Starker Anstieg verstorbener Personen

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 2. April 2020, 8.00 Uh

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

18 267 Personen

Verstorben

432 Personen

Zürich: Vorsicht wenn Sie “Emma” heissen!

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Telefonbetrüger rufen heute vor allem Frauen mit dem Vornamen “Emma” an.

Sie geben sich als Polizisten aus und wollen Sie dazu bringen, dass Sie grössere Geldbeträge oder Schmuck übergeben.

Betäubungsmittelspürhund “Sina”erfolgreich im Einsatz: Albaner festgenommen

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Die Luzerner Polizei hat gestern Mittwoch einen mutmasslichen Drogendealer festgenommen. Es wird verdächtigt am Dorfplatz in Meggen (Kanton Luzern) Drogen verkauft zu haben. Bei der Hausdurchsuchung wurden mutmassliche Betäubungsmittel (Heroin/Kokain) und mehrere hundert Franken Bargeld sichergestellt. Bei dieser Hausdurchsuchung war auch die Betäubungsmittelspürhündin „Sina“ (im Bild: KaPo Luzern) erfolgreich im Einsatz. Beim festgenommenen Mann handelt es sich um einen 27-jährigen Albaner.

Die Untersuchung führt die Staatsanwaltschaft Sursee.

Covid-19 in Ticino, si spengono altre nove paia di nostri occhi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.55) Detta ancora un passo da corteo funebre, il Covid-19, su suolo ticinese: nel volgere delle ultime 24 ore, altre nove paia di occhi che si sono chiuse per sempre, altre nove vittime che si aggiungono alle 132 registrate sino a ieri; e non consola la riduzione sotto la doppia cifra, in presenza tra l’altro di cifre sempre preoccupanti in materia di contagi, 76 in più per un totale di 2’271 secondo dato ufficiale. Nel mondo, alle ultime rilevazioni filtrate dagli operatori della “Johns Hopkins university”, quasi 936’000 le persone colpite dal virus con oltre 47’000 decessi, in apparenza con tasso di letalità prossimo al cinque per cento; in Svizzera, su valori in realtà non ancora aggregati compiutamente per discrepanze nei tempi di acquisizione dei dati dai singoli Cantoni, 18’267 gli infettati, e 432 i morti.

Ascesa, frenata, ripresa: respira lo “Swiss market index”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.43) Pur tra picchi alternati a cedimenti vistosi, sorprendente la resistenza offerta oggi dallo “Swiss market index” in una Borsa di Zurigo movimentata da interesse sui finanziari soprattutto (“Credit Suisse group Ag”, più 2.01 per cento; “Ubs group Ag”, più 1.81) e ben sostenuta nei farmaceutici; pochi i valori sotto la linea, “Roche holding Ag” da un lato all’altro del listino (più 1.22); “Swiss Re Ag” (più 2.78) capolista, “Alcon incorporated” (meno 3.23) sulla coda. Nell’allargato, rimbalzo (più 11.39 per cento) del titolo “Dufry Ag”, ieri finito fuori controllo. Dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 0.27; Ftse-Mib a Milano, più 1.75; Ftse-100 a Londra, più 0.47; Cac-40 a Parigi, più 0.33; Ibex-35 a Madrid, meno 0.08. Attorno alla parità i movimenti a Wall Street, con traccia tuttavia positiva. In discesa a 105.5 centesimi di franco il cambio per un euro.

È morto Gianfranco Cotti, giocò in attacco per difendere il Ppd

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“Lo zio”, di alcuni per dinastia e di altri per amicizia. “Giandollaro”, ed era la versione dei detrattori perché ne ebbe, e qualcuno di loro si risentì nel giorno in cui “Giandollaro” divenne il nome di un blocco da arrampicata dalle parti di Faido frazione Chironico, a dimostrazione di una certa qual notorietà mantenuta dal personaggio. “Gianfranco”, per coloro che egli sceglieva di onorare del sentimento di amicizia. Non amico di tutti, e fece bene perché le politiche dell’“appeasement” mal rendono onore all’uomo sul lungo periodo, fu Gianfranco Cotti, deceduto oggi all’età di 90 anni che aveva compiuto a novembre; figura impressionante nei ruoli professionali e gigantesca, alla misura dei contemporanei suoi non volendosi dire (ma nei fatti dicendosi eccome), in militanza politica, laddove egli fu di scuola Ppd e non in mera quota, e già quanto a scuola si trovò dalla parte della cattedra e non da quella dei banchi; poteva dunque non fare l’unanimità financo nella schiera dei Conservatori, ma per sfidarlo servivano argomenti e formazione e non chiacchiere e distintivo. Locarnese in tutto e per tutto, benché d’ascendenza lavizzarese (da Prato-Sornico) così come il più giovane cugino Flavio, effettivo ultimo consigliere federale ticinese; matrimonio con una Moretti, Liliana, figlia di Rinaldo ingegnere, donna di polso che a lui sopravvive; Locarno, Sarnen, Friborgo e Berna le tappe della formazione sino al completamento degli studi giuridici all’età di 25 anni, in parallelo con brillante carriera agonistica in espressione di arte pedatoria sino alla Nazionale rossocrociata iuniores e, figurarsi, con elegante disinvoltura in bianca casacca (in campo, peraltro, Gianfranco Cotti andrà ancora in età che ora vien considerata da divieto d’accesso alla spesa quotidiana).

Nel 1956 il primo e doppio giro di boa: apertura di uno studio legale nel cuore di Locarno, ed ingresso nel Legislativo comunale a Palazzo Marcacci; quattro anni più tardi, la prima esperienza in Municipio. Di legislatura in legislatura, anche con funzioni di vicesindaco e dal 1973 a chiusura di un triangolo operativo nel raggio di 200 metri (la sede di lavoro, per l’appunto, e Palazzo Marcacci, ed il Consiglio di amministrazione della “Sopracenerina”; tutto su piazza Grande), sino al balzo in àmbito nazionale: Camera bassa nel 1979 e sino al 1993, e ruoli ai vertici di realtà quali la “Crossair”, la “Banca popolare svizzera”, la “Banca nazionale svizzera” ed il gruppo “Credit Suisse” per dire dei passaggi più rilevanti; non tutti e non soli onori, qualche asprezza derivò con frange della stampa, il nome di una società riconducibile al professionista locarnese venne speso quale fulcro di contratti internazionali nei quali una parte, forse, non era stata propriamente limpida per comportamenti. In famiglia, padre (di Rossella e Nicola) e nonno encomiabile. Dello stile nella competizione in politica racconta un fatto: durante la battaglia pre-votazione sull’ingresso della Svizzera nello “Spazio economico europeo”, Gianfranco Cotti viaggiò da un capo all’altro della Svizzera, spendendosi in decine di dibattiti in pubblico ed in tv e, dal lunedì al venerdì almeno, sempre condividendo l’auto con… Silvio Flavio Maspoli, cofondatore della Lega dei Ticinesi, politico emergente e da poco approdato al Consiglio nazionale, e che sul tema sosteneva la tesi opposta. Silvio Flavio Maspoli, con la sua pattuglia dei “no-See”, la spuntò alle urne; i due divennero e rimasero amici, ed il resto dei racconti possibili è destinato a rimanere nell’archivio della memoria di pochi testimoni.

In immagine, primo seduto da sinistra, Gianfranco Cotti – nel ruolo di governatore del “Rotary club” (Distretto 180) – durante la celebrazione dei 50 anni (1975) del “Rotary” di Zurigo.

Commercio d’oltreconfine, “bonus” (futuro) da 80 euro per i ticinesi?

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Sono in ginocchio, le attività commerciali d’oltrefrontiera; e, una volta che saranno state “sbloccate” le frontiere, per il rilancio serviranno non pochi incentivi. Per quanto risulta in via non ancora ufficiale, oggi un provvedimento finalizzato alla futura riconquista della clientela ticinese: formula da “bonus” settimanale (per un periodo limitato, due o forse tre mesi) dall’importo di 80 euro per ciascun soggetto adulto (maggiorenne) che viva in TIcino, e spesa libera che presumibilmente i clienti sceglieranno di indirizzare sui supermercati, dal momento che fra i vincoli figura l’utilizzo del “voucher” in unica soluzione (nel caso si spendano meno di 80 euro, la parte residua sarà incamerata dall’esercente). Semplice il meccanismo di accesso: ai punti presidiati di valico, compilazione di apposito formulario; seduta stante il rilascio dei “voucher” per tutto il periodo previsto, insieme con un codice identificativo individuale. Limitazioni all’uso secondo elenco allo studio da parte di Ricardo Antonio Merlo, sottosegretario al ministero italiano degli Affari esteri: niente pranzi o cene in ristorante o pizzeria; niente acquisti di liquori, tabacchi, marche da bollo (articolo invero poco interessante per un ticinese…), biglietti tipo “Gratta e vinci”, ricariche telefoniche e referenze fresche di pescheria (aspetto curioso, questo, ma legato a ragioni di contingente; a differenza di quanto avviene per la carne, non vi è limite di quantità per l’importazione in Svizzera). Per ragioni tecniche, l’avvio del progetto-“voucher” avrebbe luogo a tappe, prima sperimentazione sul Varesotto (area Luinese) con estensione progressiva al Comasco ed al Verbano-Cusio-Ossola.

“EuroSkills” a Graz, da Pollegio un vetraio in corsa per il titolo

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Dalla squadra ci si aspetta che tenga alto l’onore della Svizzera; da lui, in più, che tra le bandiere spicchi virtualmente quella del Ticino. Sarà Luca Roma da Pollegio, vetraio con attestato federale di capacità, l’unico esponente della Svizzera di lingua italiana nella rappresentativa ufficiale agli “EuroSkills” edizione 2020, al secolo il campionato europeo delle professioni, evento in calendario tra mercoledì 16 e domenica 20 settembre a Graz, in Austria: oggi il lancio del programma con l’ufficializzazione dei 14 membri della compagine rossocrociata, due i mestieri di fresca introduzione e tra questi figura per l’appunto l’attività come vetraio. Come indica il capodelegazione André Burri, ciascun concorrente – compresi i cinque che si presentano avendo maturato un’esperienza internazionale, nel caso di specie ai “WorldSkills” 2019 di Kazan in Russia – dovrà dedicare circa 800 ore alla preparazione; aspetto che pare non costituire motivo di preoccupazione per l’agonista ticinese, già campione di categoria agli “SwissSkills” 2018 a Berna. Insieme con Luca Roma, nel ruolo di esperto, agli “EuroSkills” sarà inoltre presente Maurizio Peluso da Arbedo-Castione frazione Arbedo; a lui il compito di fornire un’assistenza continua durante la fase di approccio alla sfida e, in sede di competizione, di rappresentare un punto di riferimento per il concorrente. In immagine, la rappresentativa rossocrociata in corsa per gli “EuroSkills” 2020 di Graz.

“Referendum” su Lugano-Agno, votazione cantonale rinviata al giorno che verrà

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O molto precisi (e conseguenti) gli onorevoli membri del Consiglio di Stato, o molto ben informati (e preventivamente) gli onorevoli membri del Consiglio di amministrazione alla “Lugano airport Sa”, oppure una di quelle casualità che impongono di reclutare gli uni come granatieri lanciamine puntuali sul pezzo e gli altri come veggenti. Nel volgere di una manciata di ore, infatti, due atti formali e decisivi sul salvataggio dello scalo di Lugano-Agno: da Palazzo dellle Orsoline sponda Esecutivo, questo pomeriggio, l’annuncio del rinvio della votazione referendaria cantonale già in calendario per il fine-settimana culminante su domenica 26 aprile; ieri, in sin troppo puntuale previsione di quel che sarebbe stato deciso, la richiesta di un credito da 500’000 franchi alla “BancaStato” e l’istanza per un’immediata immissione di liquidità nelle casse societarie da parte degli azionisti, vale a dire Città di Lugano e Cantone, essendo stati nel contempo ventilati il deposito dei libri contabili in tribunale (con avvio della procedura fallimentare) e la convalida delle lettere di disdetta del contratto ai dipendenti. Richieste che, a questo punto, rimangono sul tappeto e con esigenza pressante di risposta: la procrastinazione della consultazione referendaria cantonale è infatti “sine die”, ovvero in posticipo a data da stabilirsi perché, al momento, resta impossibile una valutazione sulla fine dell’epidemia (o dell’allarme per l’epidemia) da Covid-19.

Coronavirus Schweiz: Weiterer Anstieg positiv getesteter Fälle am 1. April

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 1. April 2020, 8.00 Uhr:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

17 139 Personen

Verstorben

378 Personen

Coronavirus: Regeln für Asylverfahren werden vorübergehend angepasst

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An seiner Sitzung vom 1. April 2020 hat der Bundesrat Massnahmen für den Schutz der Gesundheit aller am Asylverfahren beteiligten Akteure beschlossen. Der Schutz vor Ansteckungen mit dem Coronavirus hat höchste Priorität. Es soll aber auch sichergestellt werden, dass die Kernfunktionen des Asylsystems aufrechterhalten und die Asyl- und Wegweisungsverfahren weiterhin durchgeführt werden können. Die zusätzlichen Massnahmen betreffen die Unterbringung, die Asylverfahren und den Wegweisungsvollzug. Die neuen Regeln sind auf vorerst drei Monate und im Unterbringungsbereich auf vier Monate befristet.

Die Asylverfahren sollen weiterhin durchgeführt werden, damit die Schweiz ihren völkerrechtlichen Verpflichtungen nachkommen kann. Menschen, die auf den Schutz unseres Landes angewiesen sind, sollen diesen auch in der aktuellen Situation rasch erhalten. Personen, die keinen Anspruch haben auf diesen Schutz, sollen die Schweiz nach einem ablehnenden Asylentscheid wenn möglich weiterhin verlassen. Eine Sistierung der Asylverfahren würde ausserdem zu Kapazitätsproblemen in den Bundesasylzentren (BAZ) führen und die Einhaltung der vom Bundesamt für Gesundheit (BAG) empfohlenen Hygiene- und Verhaltensmassnahmen zur Bewältigung der Coronakrise in Frage stellen. Die Gesundheit aller am Asylsystem beteiligten Personen hat oberste Priorität.
Anpassungen in drei Bereichen
Das Staatssekretariat für Migration (SEM) hat bereits zahlreiche Massnahmen getroffen, um die Empfehlungen des BAG umzusetzen: Unter anderem wurden die Unterbringungskapazitäten verdoppelt und die Befragungen bis am 6. April 2020 sistiert, um weitere Anpassungen vornehmen zu können. Die zusätzlichen Massnahmen, die der Bundesrat an seiner Sitzung vom 1. April beschlossen hat, verstärken den Schutz aller Personen im Asylwesen weiter und stellen gleichzeitig sicher, dass die Asylverfahren weiterhin rechtsstaatlich und fair durchgeführt werden können. Die Massnahmen betreffen insbesondere die Unterbringung in den BAZ, die konkrete Durchführung der Asylverfahren sowie den Vollzug der Wegweisungen abgewiesener Asylsuchenden:

Asylverfahren:
Bei der Befragung von Asylsuchenden soll die Anzahl der im gleichen Raum anwesenden Personen reduziert werden. Weitere Personen werden mittels technischer Hilfsmittel zugeschaltet. Das oberste Ziel ist es, die Gefahr von Ansteckungen mit dem Coronavirus zu minimieren. Die Befragung von Asylsuchenden kann ausnahmsweise auch dann durchgeführt werden, wenn die Rechtsvertretung in bestimmten Regionen pandemiebedingt nicht teilnehmen kann. Als flankierende Massnahme wird die Frist für das Einreichen einer Beschwerde gegen den Asylentscheid des Staatssekretariats für Migration (SEM) im beschleunigten Verfahren von sieben Arbeitstagen auf 30 Tage verlängert. Damit bleibt der Rechtsschutz in jedem Fall gewährt. Auch die unentgeltliche Rechtsvertretung, wie sie im Asylgesetz vorgesehen ist, ist nach wie vor gewährleistet.

Wegweisungsvollzug:
Wegen der aktuell geltenden Einreiserestriktionen vieler Länder und des stark eingeschränkten Flugverkehrs können die heute geltenden Fristen für freiwillige Ausreisen weggewiesener Asylsuchender neu auf 30 Tage verlängert werden. Bei einer ausserordentlichen Lage wie sie aktuell in der Schweiz besteht, gäbe es die Möglichkeit, die bereits verlängerten Ausreisefristen falls nötig zusätzlich zu verlängern.

Unterbringung:
Militärische wie auch zivile Anlagen können schneller und unkomplizierter für den Asylbereich umgenutzt werden. Auf diese Weise können notfalls zusätzliche Unterbringungsplätze bereitgestellt werden und die BAG-Empfehlungen zum Schutz der Gesundheit aller Beteiligten lassen sich in sämtlichen Bundesasylstrukturen bei einem allfälligen Anstieg des Bestands in den BAZ uneingeschränkt einhalten.
Die entsprechende Verordnung des Bundesrates tritt am 2. April 2020 für die nächsten drei Monate in Kraft. Die Massnahmen im Zusammenhang mit den Befragungen beginnen ab dem 6. April. Die Bestimmungen für die Unterbringung gelten für vier Monate.

Enge Zusammenarbeit mit den Kantonen
Der Bund, die Konferenz der kantonalen Sozialdirektorinnen und Sozialdirektoren (SODK) und die Konferenz der Kantonalen Justiz- und Polizeidirektorinnen und -direktoren (KKJPD) sind sich einig, dass die Kernfunktionen des Asylwesens auch unter den aktuell erschwerten Bedingungen aufrechterhalten werden müssen. Die Bevölkerung in der Schweiz muss auch in Krisenzeiten auf einen funktionierenden Rechtsstaat zählen können. Bund und Kantone arbeiten eng und konstruktiv zusammen, um dieses Ziel gemeinsam zu erreichen und gleichzeitig den Schutz der Gesundheit aller Beteiligten weiterhin sicherzustellen. Der Bund weist den Kantonen deshalb auch weiterhin Asylsuchende zu.

Der Bund ist sich bewusst, dass die Kantone in nächster Zeit gefordert sind, weil sie zusätzliche Personen unterbringen müssen, deren Wegweisung aufgrund der Corona-Pandemie direkt ab einem Bundeszentrum nicht möglich ist. Da die Hygienevorschriften des BAG sowohl in den Bundeszentren als auch in den kantonalen Strukturen einzuhalten sind, sehen sich auch die Kantone gezwungen, vorübergehend zusätzliche Unterkünfte in Betrieb zu nehmen. Der Bund wird zeitnah mit den Kantonen eruieren, wo es noch Engpässe gibt und gemeinsam mit den Kantonen nach Lösungen suchen.

Entlastet wird das System seit einigen Wochen durch die deutlich tiefere Zahl von Asylgesuchen und damit Eintritten in die BAZ. Der Bund gibt diese Entlastung an die Kantone weiter, indem er die Zahl der zugewiesenen Personen entsprechend reduziert hat.

Der Bundesrat dankt den Kantonen sowie den Rechtsschutz- und Hilfsorganisationen, aber auch allen Betreuerinnen und Betreuern in den Bundesasylzentren für die gute Zusammenarbeit, die Solidarität und das grosse Engagement zugunsten eines funktionierenden Asylwesens.

Coronavirus: Armee versinkt in Dreckwäsche

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Durch die zahlreichen Soldaten im Einsatz gegen Corona herrscht im Textilcenter Sursee Hochbetrieb. Das Wäscheteam wäscht von fünf Uhr morgens bis zehn Uhr abends Dreckwäsche der Truppe im Schichtbetrieb (Photoquelle: Schweizer Armee).

Tassa sui parcheggi “aziendali”, il «sì» del Tribunale federale

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A distanza di oltre quattro anni e tre mesi dal “via libera” in sede granconsiliare, e di fatto a quasi quattro anni dalla conferma in votazione popolare, è un “sì” quello che giunge dal Tribunale federale in materia di “tassa di collegamento” così come definita a modifica della Legge sui trasporti pubblici e secondo norme stabilite. “Sì” in forma indiretta, dal momento che “Mon repos” era chiamato a decidere sui ricorsi pervenuti, circa 20, e stante l’effetto sospensivo (da cui il blocco all’entrata in vigore della decisione, costi effettivi 3.50 franchi il giorno per ogni stallo nelle aziende con oltre 50 posteggi ed 1.50 franchi il giorno per ogni stallo nei posteggi di strutture della grande distribuzione organizzata) già concesso nel settembre 2016. La palla, ora, ai responsabili del Dipartimento cantonale territorio per quanto riguarda i termini ed i tempi di applicazione.

Ticino, bollettino di guerra: altre 12 vittime da “Coronavirus”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.51) Ancora lutti, ancora lacrime, ancora la pesantezza di un bollettino che racconta della strage compiuta da un “killer” silenzioso. Una vittima ogni due ore esatte, 12 nell’arco di un giorno soltanto, nel Ticino che fronteggia il Covid-19 con gli strumenti disponibili, l’ampliamento della disponibilità di posti-letto in ospedale, l’abnegazione del personale sanitario, la linea di condotta di coloro che nell’Esecutivo cantonale hanno scelto di agire secondo una specifica strategia, la richiesta di appoggio alle forze militari, ad un certo punto anche l’“Alleingang” in chiave di maggiori restrizioni rispetto a quelle volute da Berna, poi costretta a rendersi conto di una certa qual situazione ovvero dell’essere l’area a sud delle Alpi (non entriamo qui nel merito della questione mesolcinese, dove ovvia dovrebbe essere – ma pare che una richiesta effettiva in tal senso non sia stata formulata – l’applicazione di criteri e canoni analoghi a quelli che per l’appunto vengono sperimentati in Ticino). 12 decessi in più, aumento ancora a doppia cifra, 10 per cento esatto, e nel computo ufficiale i morti diventano 132; dato drammatico, e dato che impone di valutare con preoccupazione il riscontro che giunge dal fronte dei contagiati, dove 104 sono i nuovi casi per un totale di 2’195. Alle ore 22.30 di ieri, martedì 31 marzo, in territorio svizzero risultavano 433 decessi e 16’605 evidenze di positività al “test”, con crescente preoccupazione nel Canton Vaud (altri 11 morti, 3’272 in tutto i casi) e, in generale, nelle realtà di frontiera.

Flessione nelle Borse europee, Wall Street in sbandata

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.44) L’altr’ieri e ieri in tendenza positiva, oggi in tuffo. Resta preda di umori volatili e di impressioni volubili, offrendo tra l’altro un’accezione affatto impropria della nozione di “sentiment”, il listino primario alla Borsa di Zurigo, sulla quale si sono scaricate oggi le tensioni di operatori a breve raggio e, quindi, l’influenza nefasta delle chiusure negative sulle piazze asiatiche: prova di ciò sia ed è il trascinamento al ribasso dato dal comparto finanziario (“Credit Suisse group Ag”, meno 5.48 per cento; “Ubs group Ag”, meno 4.58) e da titoli quali “Swiss Re Ag” (meno 6.88) su uno “Swiss market index” in perdita finale nella misura dell’1.54 per cento intorno a quota 9’168.98 punti. Resistenza affidata a “Roche holding Ag” (più 1.51); pochi spunti utili dall’allargato, dove cifra verde trova ad esempio il valore “Zur Rose group Ag” (più 8.02) mentre sprofonda di nuovo “Dufry Ag” (logistica e commercio, con riferimento primario agli aeroporti, meno 19.41 per cento). Andamento nelle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, meno 3.94; Ftse-Mib a Milano, meno 2.97; Ftse-100 a Londra, meno 3.83. Dall’allarme sulla diffusione del Covid-19 negli States il tuffo a Wall Street, con perdite fra il 3.77 ed il 3.88 per cento sugli indici di riferimento. Di ritorno sui 105.6-105.7 centesimi di franco il cambio per un euro.

Terza età, in tempi di Covid-19 una linea di dialogo telefonico

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Utile complemento di servizio, in aggiunta a quanto già documentato dal “Giornale del Ticino” in precedente articolo, dai vertici dell’“Associazione ticinese terza età-Atte”: con effetto da oggi, mercoledì 1.o aprile, operativo il “numero verde” 0800002900 quale “altro canale di contatto” per far fronte alla sensazione di solitudine e di isolamento causato dall’emergenza per l’epidemia da Covid-19. Il progetto, denominato “Ti telefono”, si articola sulla disponibilità di più persone al dialogo quotidiano; disponibilità nei feriali, ore 10.00-12.00 e 14.00-18.00; sul sito InterNet www.atte.ch. Chiave di dialogo: “Non vogliamo sostituirci ai professionisti già operanti sul territorio, ma offrire la possibilità di scambiare quattro chiacchiere a quanti gradiscano un’occasione per il confronto”; inoltre, “nel limite del possibile”, sarà data evasione a richieste di informazione ed a domande specifiche, con reindirizzamento ai servizi preposti laddove ciò sia possibile.

Lugano-Agno, grido d’allarme: denaro sùbito per evitare il tracollo

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Alla “BancaStato”, la richiesta di un credito da 500’000 franchi, con garanzia da fideiussione federale nel contesto dei provvedimenti di sostegno all’economia; alla Città di Lugano ed al Canton Ticino, azionisti in quote formalmente ridefinite ma soggette a valutazione popolare in noto contesto, un contributo diretto in liquidità, dal momento che la cifra di cui sopra “in ogni caso non sarà sufficiente”. Appello alla “Non dimenticateci proprio adesso” dall’aeroporto di Lugano-Agno, oggi, per voce dei rappresentanti del Consiglio di amministrazione della “Lugano airport Sa-Lasa”: situazione drammatica perché, nell’eventualità di un rinvio delle votazioni referendarie (una cantonale ed una comunale) pertinenti al nuovo assetto proprietario ed ai crediti concessi per il risanamento delle finanze, in cassa non vi è quanto serva o basti per parare il colpo. In pratica: risorse da buona gestione erano entrate in gennaio e febbraio, addirittura con incremento pari al 40 per cento – così fonti interne – rispetto al periodo corrispondente del 2019; in marzo, nonostante i voli sanitari di emergenza ed i voli privati di rimpatrio in funzione della pandemia da Covid-19, dato contabile negativo causa “comprensibile calo dell’aviazione generale”. Stato dell’arte: “Liquidità sufficiente solo sino a fine aprile”, come dire che in assenza di soccorso economico avrebbero luogo il deposito immediato dei bilanci della “Lugano airport Sa”, la chiusura dell’aeroporto e l’attivazione dei licenziamenti cautelativi già intimati al personale nel mese di febbraio.

Supporto al comparto sanitario, collaborazioni cercansi

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Al terzo giorno la campagna di reclutamento di figure con “background” e/o esperienza in àmbito sanitario quali elementi di supporto al comparto sanitari messo sotto pressione dall’emergenza-“Coronavirus”. Come indicano fonti dello Stato maggiore cantonale di condotta, l’appello è indirizzato in particolare a medici ed operatori che sino ad ora non siano stati attivi sul campo. Gli interessati possono far uso del formulario presente sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale (www.ti.ch), sezione “Coronavirus”, allegando una lettera in cui siano spiegati interesse e disponibilità.

Wwf, problema da Covid-19: l’assemblea passa in… forma scritta

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Annullamento forzato, in forza delle note questioni legate alla diffusione del “Coronavirus”, per l’assemblea generale 2020 del “Wwf Svizzera italiana”, incontro già fissato per venerdì 3 aprile a Massagno. Previsto tuttavia uno svolgimento in… forma scritta, per tramite del sito InterNet www.wwf-ti.ch, a partire da fine aprile; di fatto, i soci sono invitati a partecipare utilizzando un apposito formulario. Rinvio all’autunno 2020 o a tempi appena succesivi, infine, per la proiezione del documentario “Messaggi dalla fine del mondo”.

Atletica / “Galà dei castelli”, edizione rinviata. A tempo determinato

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No, non alla data stabilita; sì, entro l’anno in ogni caso. A metà del guado, tra constatazione dell’ineluttabile e speranza, si trovano gli organizzatori del “Galà dei castelli” di atletica, evento la cui 10.a edizione era stata fissata a lunedì 25 maggio: d’obbligo il rinvio causa emergenza pandemica da Covid-19, resta a questo punto l’ambizione di trovare una data idonea quando ancora la stagione sia “calda”. “Vogliamo che questa sia un’occasione per tornare alla normalità, con una grande festa per la popolazione (e) che produca grandi effetti positivi sul tessuto socioeconomico della regione”, questo il messaggio che giunge da Bellinzona dove tuttavia sanno di dover ragionare anche con il calendario – o con quel che di esso rimarrà – della “Diamond league” e con la programmazione della “Swiss athletics”. Senza mezzi termini l’invito agli atleti di punta e che vorranno mettersi in lizza, tanto di più in un’annata rimasta priva delle Olimpiadi e delle competizioni utili per la conquista di un biglietto di accesso alla massima competizione mondiale. Confermata inoltre l’intenzione di organizzare un evento, sempre in seno al “Galà dei castelli”, per celebrare i 50 anni di attività della Federazione ticinese atletica leggera.

Schweizer Hennen legen erstmals über eine Milliarde Eier

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Das Eierjahr 2019 war in mehrerlei Hinsicht ein Rekordjahr: höhere Produktion, stärkere Nachfrage, weiter wachsender Bioanteil. Und dies zu insgesamt höheren Eierpreisen für die Produzenten.

Im Jahr 2019 haben Schweizer Legehennen erstmalig mehr als eine Milliarde Eier gelegt. Der Bio-Anteil in der gesamten Eierproduktion in der Schweiz erreichte mit 17,7 % einen neuen Rekord. Rund 64 % der gesamten Eierproduktion wurde 2019 von fünf nationalen Eierhändlern zentral gesammelt. Ein Grossteil geht dabei an den Schweizer Detailhandel. Die Umstellung des Sortiments im Schweizer Detailhandel hin zu mehr Freilandeier zeigte dabei einen klaren Effekt in der Eierbeschaffung: Der Anteil gesammelter Bodenhaltungseier bei den nationalen Eierhändlern ist 2019 mit 14.4% erstmalig unter die 15 %-Grenze gesunken. Zulegen konnten dafür sowohl Freiland- als auch Bioeier, welche zusammen über 85 % der zentral gesammelten Eier ausmachen.

Gesamtverbrauch erreicht neuen Allzeitrekord

Der Gesamtverbrauch 2019 erreichte 1 587.4 Mio. Eier, was einem Wachstum von 2.7% gegenüber dem Vorjahr entspricht. Dieser Verbrauch entspricht einem neuen Allzeitrekord. Neben 1000.4 Mio. Inlandeiern wurden 587.1 Mio. Eier importiert. Die inländische Produktion deckte 2019 63 % des gesamten Schweizer Eierbedarfs.

Pro-Kopf-Verbrauch so hoch wie seit 2001 nicht mehr

Der statistische Eier-Verbrauch pro Kopf ist 2019 auf 184.4 Stück gestiegen. Das ist der höchste beobachtete Wert seit 2001 und ein Anstieg um rund drei Eier gegenüber 2018. Das bedeutet, dass jede Einwohnerin und jeder Einwohner der Schweiz im Durchschnitt mittlerweile ein halbes Ei pro Tag verbraucht. Im Vergleich: Der statistisch Verbrauchswert lag in Deutschland und Österreich im 2018 bei 235 bzw. 240 Eiern pro Kopf und Jahr.

Konsumentinnen und Konsumenten kaufen weniger Bodenhaltung, aber mehr Import

Absatzseitig konnte der Schaleneiermarkt im Detailhandel weiter zulegen. Gegenüber dem Vorjahr wurden 2019 3,3 % mehr Eier abgesetzt. Mit 784 Mio. Eiern wurde knapp die Hälfte des Gesamtverbrauchs über den Detailhandel vermarktet. Von den 784 Mio. Eiern sind 267 Mio. Eier aus Freilandhaltung, 208 Mio. Eier aus Bodenhaltung, 126 Mio. Eier aus Biohaltung und 183 Mio. Eier wurden importiert. Den höchsten Zuwachs verzeichneten Schweizer Freiland- (+24,8 %) und Bioeier (+6,7 %). Diese Mehrproduktion ging zulasten von Schweizer Bodenhaltungseiern (-17,4 %). Importeier wurden ebenfalls um 6,3 % mehr eingekauft.

Zunahme der Produzentenpreise

Die Produzentenpreise stiegen 2019 durchschnittlich um 0,8 %. Für ein Bio-Ei erhielten die Produzenten 43.1 Rappen, für ein Freilandei 22.7 Rappen und für ein Bodenhaltungsei 21.6 Rappen. Gleichzeitig sind die Kosten für Importeier an der Grenze gesunken, importierte Verarbeitungs- und Konsumeier mit Standardgrösse 60.3 Gramm kosteten an der Grenze umgerechnet 11.6 bzw. 13.6 Rappen.

Im Schweizer Detailhandel wurden mehrheitlich sinkende Preise je Ei beobachtet. Insbesondere frische Freilandeier kosteten mit 59.3 Rappen pro Ei durchschnittlich 0,8 % bzw. einen halben Rappen weniger. Importeier waren ebenfalls günstiger und kosteten 23.6 Rappen pro Stück. Grössere Eierschachteln lohnten sich dabei für den Konsumenten. Ein Schweizer Freilandei in einer 10er-Packung kostete mit 56.6 Rappen rund 17 % weniger als ein Ei in einer 4er-Schachtel mit 68.5 Rappen pro Ei.

Coronavirus Schweiz: starker Anstieg der verstorbenen Personen

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Bestätigt Fälle in der Schweiz am 31. März 2020:
Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

16 176 Personen

Verstorben

373 Personen

Die hier veröffentlichen Zahlen beziehen sich auf Meldungen, die bis am frühen Morgen beim BAG eingetroffen sind. Sie entsprechen in der Regel dem Datum der Probeentnahme durch die Ärztin/den Arzt. Die Daten können deshalb von denjenigen Zahlen abweichen, welche die Kantonen kommunizieren.

Coronavirus: Schwerkranke Person aus Ägypten repatriiert

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Die Corona Pandemie hält die Welt in Atem. Der Ausbruch des Virus führt beim TCS zu rekordhohen Zahlen bei den Hilfegesuchen. Seit Januar sind bei der ETI Zentrale rund 20‘000 Anrufe eingegangen. Im Vergleich zur Vorjahresperiode ist das eine Steigerung um über 350%. Diesen historischen Ansturm konnte der TCS nur durch eine substanzielle Aufstockung der personellen Ressourcen bei der ETI Zentrale abfedern.

Seit dem 1. Januar gingen beim TCS über 20‘000 Anrufe im Zusammenhang mit dem Corona Virus ein. Dabei konnte in den meisten Fällen Soforthilfe durch fachkundige Beratung und Informationen geboten werden. Am häufigsten unterstützen die TCS Spezialisten und Ärzte zur Zeit bei Fragen wegen zur Neige gehenden Medikamentenvorräten bzw. Alternativen wegen der verlängerten Aufenthalte im Ausland und unsicheren Daten für die Rückkehr in die Schweiz.
Rund 5400 Fälle verfolgten die Spezialisten der ETI Plattform weiter. Bei 43 Personen waren die Hospitalisierung bzw. vertiefte medizinische Abklärungen im Ausland notwendig. Für viele Mitglieder und ihre Angehörigen organisierte der TCS in Zusammenarbeit mit dem EDA die Rückreise in die Schweiz. Darüber hinaus war aufgrund einer schweren Covid-19-Erkrankung eine Repatriierung eines TCS Mitglieds aus Ägypten notwendig, welche die Rega im Auftrag des TCS durchgeführt hat.

Diesen historischen Ansturm konnte der TCS nur mit der Aufstockung seiner personellen Ressourcen in der ETI-Zentrale abfedern. Es wurden bis zu 13 zusätzliche Personen für die Fallbearbeitung aufgeboten. Ebenso wurde der Schichtbetrieb an Wochenenden bis auf weiteres hochgefahren. Trotzdem kann es bei der Fallbearbeitung zu längeren Wartezeiten kommen. Deshalb empfiehlt der TCS Meldungen schriftlich einzureichen und regelmässig die TCS App und die TCS Homepage zu konsultieren, um die neuesten Informationen zu erhalten.

Dazu Philippe Klaus, Leiter Personenassistance:„ Oberste Priorität hat momentan die Hilfestellung in Notfällen. Wir setzen alles daran dies so schnell und effizient tun, wie möglich. Die aktuelle Situation mit derart vielen Anfragen stellt jedoch auch für den TCS eine Ausnahmesituation dar.“

Coronavirus Bern: Zwei Schwerkranke zurückgeflogen

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Die französische Luftwaffe flog gestern zwei schwerkranke COVID-19-Fälle zur Pflege in die Schweiz. Am Flughafen Belp (Kanton Bern, Photoquelle: KaPo Bern) übernahm die Sanitätspolizei die zwei Patienten und transportierte sie in die Insel.

Covid-19 su suolo ticinese, 15 vittime e 129 contagiati in più

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.42) Non vi è ragione, né vi sarebbe modo pur sussistendo un motivo plausibile, per abbassare la guardia. Non nei termini della profilassi conosciuta e adottata, almeno: in Ticino il Covid-19 continua ad imperversare, soli dati gravemente negativi nell’arco delle ultime 24 ore, sull’uno e sull’altro versante. Vittime dell’epidemia, e valgono i riscontri ufficiali da Stato maggiore cantonale di condotta, più 15 ossia da 105 a 120 nel complesso, con incremento pari al 14.29 per cento; contagiati, in pari tempo, più 129 ossia da 1’962 a 2’091.

Assicurativi battistrada, buon recupero sullo “Swiss market index”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.41) In non marginale guadagno, al termine di seduta nervosa ma per gran parte sopra la linea, il listino primario della Borsa di Zurigo come attestato da uno “Swiss market index” al saldo su quota 9’311.92 punti e con progresso pari all’1.50 per cento. Fatta eccezione per il titolo “Swisscom Ag” (meno 2.95 per cento), cifra verde ben diffusa fra “Swiss Re Ag” (più 6.06, capofila) e “Zürich insurance group Ag” (più 3.31); oltre 2.8 miliardi di franchi spostati sui soli pesi massimi difensivi. Analoga situazione sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 1.22; Ftse-Mib a Milano, più 1.06; Ftse-100 a Londra, più 1.95. Flessione fra lo 0.57 e lo 0.99 per cento, invece, sul versante di Wall Street. Mercato dei cambi: euro sempre intorno ai 105.9-106.0 centesimi di franco; franco in perdita di velocità contro il dollaro statunitense a 96.54 centesimi per unità.

“StraLugano”, decisione presa: edizione 2020 rinviata a fine agosto

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Le spiegazioni nemmeno servono: sono quelle che accompagnano ogni rinvio ed ogni annullamento di manifestazione, in questi tempi, causa epidemia da Covid-19. Ma esprimono un atto di fede, gli organizzatori della “StraLugano”, scegliendo di non rinunciare all’evento podistico (15.a edizione) ma semplicemente di posticiparlo: con accordo di responsabili degli enti pubblici (la Città di Lugano “in primis”), “sponsor” e collaboratori consultati, rinvio dalla metà primavera alla seconda parte dell’estate, ovvero da sabato 15 e domenica 16 maggio a sabato 29 e domenica 30 agosto. Le iscrizioni accolte sino ad oggi restano valide per la nuova data.

Coronavirus Schweiz: Weiterer Anstieg positiv getesteter Fälle

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Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle, am 30. März 2020:

15 475 Personen

Verstorben

295 Personen

Ausserordentliche Videokonferenz der G20-Handelsminister zur Corona-Krise

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Heute nahm Bundesrat Guy Parmelin an der ausserordentlichen virtuellen Sitzung der G20-Handelsminister zur Corona-Krise teil. Die Minister kamen überein, dass ein funktionierendes Handelssystem die wirtschaftliche Erholung unterstützen soll und keine Massnahmen ergriffen werden, die die Wertschöpfungsketten behindern.

Die G20-Handelsminister führten am Montag, 30. März 2020, eine Sondersitzung zur Corona-Krise und die Auswirkungen auf den internationalen Handel via Videokonferenz durch. Die G-20-Staats- und Regierungschefs beauftragten sie an der Sitzung vom 26. März 2020, die Auswirkung der Corona-Pandemie auf den internationalen Handel zu untersuchen.

An der Sitzung vereinbarten die G20-Handelsminister, den Fluss von medizinischen Versorgungsgütern, kritischen Agrargütern und sonstigen essentiellen Produkten zur Bewältigung der Krise zu gewährleisten. Essentielle medizinische Güter sollen dort zur Verfügung stehen, wo sie am meisten gebraucht werden. Gegen Preisanstiege und Profitmacherei soll angekämpft werden. Notfallmassnahmen an der Grenze sollen gezielt, verhältnismässig, transparent und vorübergehender Natur sein.

Die Auswirkungen der Pandemie auf den internationalen Handel sollen so gering als möglich ausfallen und die Märkte offengehalten werden. Die fortführende Unterstützung eines regelbasierten Handelssystems soll eine freie, faire, nichtdiskriminierende, transparente und stabile Handels- und Investitionsumgebung garantieren. Die G20-Staaten arbeiten darauf hin, dass logistische Netzwerke weiterhin operieren und Wertschöpfungsketten bestmöglich funktionieren können.

Bundesrat Guy Parmelin hat die Bedeutung eines funktionierenden, regelbasierten Handelssystems für die langfristige Erholung der Wirtschaft von der Corona-Krise unterstrichen. In der aktuellen Krise sollen keine neuen Zölle eingeführt und aktuelle Handelskonflikte beigelegt werden.

Opfikon (Kanton Zürich): Portugiesen Streit, Frau verletzt Mann schwer

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In der Nacht auf Montag, den 30. März ist bei einer Auseinandersetzung zwischen einem Paar in Glattbrugg (Gemeinde Opfikon) die Frau leicht und der Mann schwer verletzt worden.

Kurz nach 1:30 Uhr meldeten Anwohner einen Streit in einer Mietwohnung. Die sofort ausgerückten Kantonspolizisten trafen in der bezeichneten Wohnung zwei verletzte Personen an. Nach bisherigen Ermittlungen kam es zwischen dem Paar zu einem heftigen Streit, in dessen Verlauf der 48-jährige Portugiese schwer verletzt wurde. Nach der Erstversorgung vor Ort wurde er mit einem Rettungswagen in ein Spital gefahren. Seine Kontrahentin, eine 49 Jahre alte Portugiesin, wurde leicht verletzt. Beide Personen wurden verhaftet.

Das Motiv und der Tathergang sind Gegenstand weiterer Ermittlungen, welche durch die Kantonspolizei Zürich, in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft l für Gewaltdelikte, führt.

Kapo ZH

Unfall Schönenberg (Kanton Zürich): 31-jähriger stirbt bei Verkehrsunfall

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Bei einem Selbstunfall mit einem Lieferwagen ist in der Nacht auf Montag, den 30. März in Schönenberg (Kanton Zürich, Photoquelle: KaPo Zürich) der Beifahrer eines Lieferwagens ums Leben gekommen. Der Fahrer erlitt leichte Verletzungen. Kurz von 2.00 Uhr für ein 36-jähriger Mann mit einem Lieferwagen auf der Rothenblattstrasse von Schönenberg Richtung Samstagern. In einer leichten Linkskurve kam sein Fahrzeug aus bislang nicht bekannten Gründen von der Strasse ab und prallte gegen einen Baum.

Während der Lenker durch den Aufprall nur leicht verletzt wurde, konnten die sofort ausgerückten Einsatzkräfte beim 31-jährigen Beifahrer nur noch den Tod feststellen.

Der genaue Unfallhergang ist Gegenstand laufender Ermittlungen, welche durch die Kantonspolizei Zürich, in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft Limmattal/Albis, durchgeführt werden.

Wegen dieses Verkehrsunfalls musste die Rothenblattstrasse auf dem betroffenen Teilstück für zirka zwei Stunden gesperrt werden.

Neben der Kantonspolizei Zürich standen die Feuerwehren Schönenberg und Wädenswil, die Stützpunktfeuerwehr Horgen, zwei Rettungswagen, eine Notfallärztin sowie eine Abschleppfirma im Einsatz.

Dramma da Covid-19, in tripla cifra le vittime su suolo ticinese

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.45) Finirà questa maledetta notte, si vedrà la luce in fondo al “tunnel”, ma non oggi. Non oggi, ultimo lunedì di un marzo che saremo costretti a ricordare come il buco nero nella storia del Cantone, e di cui daremo un giorno descrizioni ai figli ed ai nipoti non trovando parole bastevoli per rendere orrore e dolore: anche stamane la tragica constatazione di altri decessi, 12 nell’arco di 24 ore e con questo il tributo del Ticino all’epidemia da Covid-19 si esprime in 105 vittime, tre volte e mezzo quelle della valanga in Bedretto nel gennaio 1863, o una metà abbondante di coloro che persero la vita nella costruzione della galleria ferroviaria al San Gottardo, o 12 volte circa quelli caduti durante la realizzazione dell’“AlpTransit”. 125 in più i casi confermati, per un totale di 1’962, con grado di incidenza pari a 551.3 casi ogni 100’000 abitanti; triste primato che si conferma, Vaud e Basilea-città in scia con 418.6 e con 372.2 casi in media rispettivamente. Sempre oltre il 20 per cento del totale risultano i ricoverati (ora 415), e di poco sotto il 20 per cento sul numero dei ricoverati sono gli ospiti dei reparti di terapia intensiva (75 sui 415 indicati); in oltre l’80 per cento dei casi (61 su 75) si tratta di persone intubate. Riscontri dai Grigioni: 497 casi all’ultimo riscontro di venerdì 27 marzo, di cui 88 nell’ultima settimana, con tre decessi in più per un totale di 12. Dato nazionale: almeno 295 i morti, e 15’475 i contagiati (più 1’201 rispetto al dato di sabato 28 marzo).

Dalle incertezze alla ripresa, “Swiss market index” in buon progresso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.05) Dopo mattinata in apnea e lunga permanenza in macinatura attorno alla parità, “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in spunto al rialzo nelle ultime tre ore delle odierne contrattazioni per ultimo margine utile a quota 9’174.39 punti, ovvero con progresso pari all’1.98 per cento. Faticosa l’individuazione di una linea tendenziale che rispondesse a criteri unitari; progresso coerente – ma con distribuzione su ampio spettro – ai farmaceutici (“Alcon incorporated” capofila, più 8.06 per cento; “Roche holding Ag”, più 4.10; “Novartis Ag”, più 2.37). Pesanti riferimenti sotto misura per “Abb limited” (meno 5.78, con movimento di oltre 10 milioni di pezzi) e “Compagnie financière Richemont Sa” (meno 1.51). Dalle altre sedi primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 1.90; Ftse-Mib a Milano, più 0.30; Ftse-100 a Londra, più 0.97; Cac-40 a Parigi, più 0.62; Ibex-35 a Madrid, meno 1.74. Incrementi fra il 2.02 ed il 2.64 per cento sugli indici di riferimento a New York. In perdita di velocità l’euro, scambiato ora a 105.7 centesimi di franco.

Colpo di stiletto / Mendrisio-Varese via rotaia: non sarà iella, eppure…

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Dalle scorse ore, causa provvedimenti adottati sulla scia dell’emergena da Covid-19, vige il blocco dei collegamenti ferroviari in rete transfrontaliera. Interrotta quindi anche la Mendrisio-Varese ed oltre, con arretramento del capolinea svizzero alla stazione di Stabio e con blocco dei convogli dall’Italia alla stazione di Cantello; il che avviene a distanza di due anni, due mesi e tre settimane dall’inaugurazione del servizio di linea, servizio a sua volta messo in opera a distanza di oltre 17 anni dall’accordo-quadro ed attivato con ritardo di tre anni ed un mese rispetto al previsto. Singolare specularità con il precedente storico della parzialmente coincidente linea transfrontaliera dal Varesotto – ed a breve transito nel Comasco – verso Mendrisio, la celeberrima “Valmorea”, una volta ancora per atto d’imperio: il “via libera” al collegamento transfrontaliero era stato dato in data 28 giugno 1906, esattamente 20 anni dopo ebbe luogo l’inaugurazione del transito dalla stazione Rodero-Valmorea (Como), in provenienza da Castellanza via Lonate Ceppino, Malnate e Cantello direzione Mendrisio, con perno su Stabio frazione Santa Margherita (insomma, si torna sempre sul luogo del delitto); meno di due anni più tardi, e per la precisione addì 2 maggio 1928, l’interruzione del trasporto viaggiatori con arretramento del tracciato su suolo italiano alla citata stazione di Rodero-Valmorea. Qui a bottega non crediamo alla iella; ma la triste fama rimasta attaccata alla “Valmorea” continua a confermarsi.

Frontiera sud blindata, si spezza anche il contatto via rotaia

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Causa nuova ordinanza delle autorità italiane in materia di gestione dell’emergenza per epidemia da Covid-19, con effetto immediato – e limitatamente al servizio passeggeri – sono interrotti tutti i collegamenti ferroviari alle frontiere sud. Il provvedimento, analogo a quello adottato già tre settimane addietro sulla “Centovallina-Vigezzina” con effettiva frattura del servizio alla stazione di Centovalli frazione Camedo (per il traffico da Locarno) ed a quella di Re o di Re frazione Folsogno (per il traffico da Domodossola), è valido sino a nuova indicazione e, per quanto riguarda il territorio svizzero, comporta un effettivo blocco delle corse all’ultima stazione utile sulle singole linee. Nella fattispecie: da nord verso Como, testata a Chiasso; da Mendrisio verso Varese, testata a Stabio; da Cadenazzo verso Luino, presumibile testata a Ranzo-Sant’Abbondio (quest’ultima informazione non figura al momento sull’orario ufficiale Ffs).

Coronavirus: Swiss-Flug aus Algerien gelandet

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Wegen der Ausbreitung des Coronavirus setzen viele Länder einschneidende Massnahmen um, die auch die Reisemöglichkeiten einschränken. Viele Schweizer Touristinnen und Touristen sowie Geschäftsriesende sind davon betroffen. Wo sie ihre Rückreise nicht mehr selbständig organisieren konnten, unterstützt das EDA (Photoquelle: Eda): Es hat seine bislang grösste Rückholaktion gestartet. Vom EDA gecharterte Flugzeuge bringen Schweizerinnen und Schweizer in die Schweiz zurü

Bundesrat Ignazio Cassis steht diesbezüglich in engem Kontakt mit dem Krisenmanagement-Zentrum (KMZ) des EDA, das die Rückflüge koordiniert.

Comunali 2020 / Ricorso antiannullamento, niente effetto sospensivo

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Se sia legittima, quella decisione uscita dagli ambienti dell’Esecutivo a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, per ora non sappiamo né probabilmente verremo a sapere prima delle ore 12.00 di domenica 5 aprile, quando era fissata la “deadline” per la consegna delle schede elettorali. In ogni caso, quelle attesissime Comunali 2020 non avranno luogo nei tempi previsti in prima battuta, cioè quand’ancora nemmeno si immaginava che le nostre esistenze sarebbero state travolte e stravolte dal “Coronavirus”: al ricorso presentato otto giorni addietro contro l’annullamento della consultazione, e ciò “in primis” per l’asserita – e non irrilevabile, e non irrilevante – violazione del diritto di voto, in sede di Tribunale federale non è stato infatti concesso l’effetto sospensivo, doverosamente richiesto e documentato nell’istanza di Fiorenzo Cotti, Annie Griessen Cotti e Pierluigi Zanchi, tutti in candidatura sulla lista “Verdi-Pop-Indipendenti” a Locarno. L’avvenuta presentazione del ricorso, come si ricorderà, aveva causato reazioni di segno opposto: vario, e frastagliato per provenienza politica, il consenso, ma anche una presa di distanza negli ambienti dei Verdi. In immagine, Fiorenzo Cotti, prima firma sull’istanza di ricorso.

Servizi, sportelli, consulenze: punti saldi ticinesi in tempi di Covid-19

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Consulenze telefoniche, consulenze via InterNet, portali di informazione, servizi a distanza: anche di questo, in tempi di Covid-19, si avverte grande bisogno soprattutto in un contesto familiare nel quale la convivenza a distanza di pochi metri, e di fatto 24 ore il giorno, può diventare pesante soprattutto in compresenza tra persone di generazioni distinte, dalle abitudini differenti e dalla quotidianità differente. Un interessante elenco, tra l’altro in costante aggiornamento, viene proposto dai responsabili della “Pro familia” della Svizzera italiana, organizzazione-mantello tra le associazioni operanti a tutela ed a promozione del’istituto familiare.

Per le notizie aggiornate – Sito InterNet ufficiale dell’Ufficio federale sanità pubblica: www.bag.admin.ch/bag/it/home.html. Sito InterNet ufficiale del Cantone: www.ti.ch/coronavirus. Sul sito InterNet del Cantone, inoltre, foglio informativo “Distanti ma vicini” e manuale “Breve guida psicologica tascabile per tempi difficili”. Questo, si postilla essendo tale aspetto implicito proprio perché la nota di fonte “Pro familia” è stata affidata ad alcuni “media” tra cui il “Giornale del Ticino”, non dimenticandosi i quotidiani che fanno dell’informazione un dato centrale ed un punto d’onore.

Per le consulenze a distanza – Nella Svizzera di lingua italiana:

“Associazione ticinese terza età-Atte” – Sostegno continuo, anche se in modalità ridotta. Sito InterNet costantemente aggiornato con indicazioni circa la consegna della spesa ed altri beni di prima necessità. Elenco contatti delle sezioni regionali (anche con numeri di telefono): www.atte.ch. Elenco contatti per la spesa a domicilio: www.atte.ch/servizi-di-spesa-a-domicilio. Informazioni sul Covid-19: www.atte.ch/news-posts/coronavirus;

“Associazione ticinese famiglie monoparentali e ricostituite-Atfmr” – Sempre aperto lo sportello di ascolto. Sul sito InterNet, ogni giorno idee per la… resistenza umana a domicilio. Linea diretta per quesiti afferenti a gestione dei diritti di visita, degli alimenti, eccetera. Elenco contatti: consulenza telefonica, telefono 091.8590545; consulenza “online”, www.famigliemonoparentali.ch;

Città di Bellinzona – “Hotline” disponibile per anziani e persone in difficoltà. Supporto per fornitura di generi alimentari e per altre necessità (servizio riservato a persone “Over 65” e che non possono far capo a familiari o conoscenti; accesso garantito anche a persone di età inferiore e che devono restare a casa per ragioni di salute). che per ragioni di salute devono restare a casa. Elenco contatti: telefono 058.2031999, sito InterNet www.bellinzona.ch;

Città di Lugano – Attivato un “numero verde” gratuito, sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 17.00, quale strumento di sostegno psicosociale destinato agli anziani ed alle persone che, a causa dell’isolamento, non possono occuparsi della spesa o dell’acquisto di medicinali o di eliminare la spazzatura o che hanno bisogno di parlare con qualcuno e di condividere necessità e preoccupazioni in questo periodo. Elenco contatti: telefono 0800.690000 (attenzione: non vengono fornite informazioni a carattere medico-sanitario); sito InterNet www.lugano.ch/temi-servizi/salute-sicurezza/salute/coronavirus.html;

“Equi-lab” – Prosegue via telefono, via “e-mail” e con altri supporti la consulenza a carattere giuridico-orientativo-sociale. Sportello telefonico di ascolto gratuito, il martedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 ed il giovedì dalle ore 16.000 alle ore 18.00. Elenco contatti: telefono 091.9676151; “e-mail” info@equi-lab.ch; sito InterNet www.equi-lab.ch/servizi/consulenza-individuale;

“Pro iuventute” – Risposte individuali e professionali alle domande dei genitori, dei tutori e di altre persone di riferimennto, con offerta di supporto in momenti di difficoltà quali sono quelli che stiamo vivendo, con particolare attenzione alla cura ed all’educazione di bambini e giovani; consulenze sia telefoniche sia “online”. Elenco contatti: telefono 058.2616161, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, in modalità confidenziale e gratuita; sito InterNet, www.projuventute.ch. Inoltre, insieme con l’“Aiuto 147”, aiuto per bambini e giovani in difficoltà (anche per domande ed incertezze in materia di “Coronavirus”); consulenze sia telefoniche sia “online”. Contatti: telefono 147; sito InterNet www.147.ch/it;

“Pro senectute” – Servizio di sostegno a domicilio quale risposta alle difficoltà della popolazione anziana, in ispecie per bisogni di approvvigionamento dei beni di prima necessità, sostegno morale, contatto telefonico et cetera. Consulenze sia telefoniche sia “online”. Elenco contatti: telefono 091.9121775; “e-mail” servizio.sostegno@prosenectute.org; sito InterNet www.ti.prosenectute.ch/it.html;

“Telefono amico-143” – Oltre al servizio di ascolto 24 ore su 24, in garanzia completa dell’anonimato, disponnibile anche la consulenza “online” su cui gli operatori forniscono anche risposte legate alle inquietudini dettate dal periodo di emergenza sanitaria. Contatti: telefono 143; sito InterNet (con “chatroom”) www.143.ch/ticino;

“Vivere senza violenza” – Il progetto “Vivere senza violenza” è attivo grazie a persone facenti capo ad associazioni ed enti pubblici operanti nella Svizzera di lingua italiana in materia di violenza sulle donne e di violenza domestica. Elenco contatti: in caso di necessità, sito InterNet www.viveresenzaviolenza.ch/urgenza; per informazioni di carattere generale, www.faftplus.ch/stareacasa-si-ma-in-sicurezza-e-senza-violenza;

“Famiglie arcobaleno” – Consigli per telefono o via “Skype” per “famiglie arcobaleno” e persone che si riconoscono nelle identità Lgbtq. Contatti: alle famiglie arcobaleno e le persone LGBTQ. Il sito web è rivolto a persone lesbiche, omossessuali, bisessuali, trans e queere che desiderano figli, come anche a tutte le persone interessate o professionisti in vari settori confrontati con l’argomento. Elenco contatti: telefono 0800.772233; sito InterNet (anche per consulenza “online”): www.regenbogenfamilien.ch/it;

“Fondazione Aspi” – Sensibilizzazione, pareri di esperti e prevenzione vengono proposti in materia di violenza, maltrattamenti ed abusi sessuale su minore. Con riferimento specifico a questo periodo, pubblicata una “Lettera ai genitori” presente sul portale “web” della fondazione medesima. Elenco contatti: telefono 091.9435747; “e-mail” info@aspi.ch; sito InterNet www2.aspi.ch;

“Forum genitorialità” – Sono qui raggruppati enti ed associazioni presenti sul territorio della Svizzera di lingua italiana e grazie ai quali viene offerto un sostegno “mirato” alle esigenze educative delle famiglie. Elenco contatti: telefono 079.7487139; sito InterNet www.xn—genitorialit-99a.ch/it;

“Imbarco immediato” – Per quanti, da vicino o da lontano, affrontano temi legati all’identità sessuale. Elenco contatti: telefono 079.8498717; “e-mail” info@imbarcoimmediato.ch; sito InterNet www.imbarcoimmediato.ch;

“Federazione svizzera strutture accoglienza per l’infanzia-KibeSuisse” – Raccomandazioni formulate sulla base delle prescrizioni medico-sanitarie dell’Ufficio federale sanità pubblica. Informazioni costantemente aggiornate con riferimento a personale, piccoli ospiti e genitori che frequentano (anche per impegno lavorativo) nidi, centri extrascolastici e “famiglie diurne”. Elenco contatti: www.kibesuisse.ch/it (sottosezione con pagina speciale sul “Coronavirus”);

“Ticinoperbambini.ch” – Sul portale “web” sono proposte attività per famiglie e bambini ed è presente uno “Sportello famiglie” strutturato allo scopo di aiutare famiglie e genitori a reperire con facilità le informazioni di carattere pratico di cui hanno bisogno. Elenco contatti: sito InterNet: www.ticinoperbambini.ch (sottosezione con pagina speciale dedicata alle famiglie).

Per la formazione a distanza – Essendo fermi gli istituti scolastici, alcuni suggerimenti per la scuola a distanza: “Viaggiapiccoli” (www.viaggiapiccoli.com, sottosezione dedicata alla “Scuola a casa”); inoltre, “Edizioni svizzere per la gioventù-Esg” (www.sjw.ch).

Addio a “Pennabianca”, fu il “Cardinal Richelieu” della Lega

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“Pennabianca”, per tanti; ‘Tiliu, per non molti; e “Cardinal Richelieu”, nell’ossequio che gli veniva portato in gerarchia politica, laddove amici conoscenti e persino nemici trovavano comode le maniere colloquiali ed agevole l’uso del “tu” con suo fratello Giuliano detto “Nano” mentre nei rapporti con lui, e questo valeva anche all’interno del partito-azienda di MonteBogliaStrasse a Lugano, i criteri di dialogo risultavano più asciutti se non più rigidi, e più spesso ridotti all’essenziale ossia senza contorno aggettivale. Era tuttavia faro e referente ultimo della Lega dei Ticinesi, Attilio Bignasca (in foto ManBer-“Giornale del Ticino”), deceduto nelle scorse ore all’età di 76 anni e quasi cinque mesi dopo lunga battaglia contro la malattia che l’aveva convinto, ancorché non costretto, a rinunciare in novembre al seggio granconsiliare, luogo da lui frequentato nell’arco d’un quarto di secolo effettivo se si considera la pausa volontaria (“Mi ritiro, vado in Spagna per sempre”; ma poi volle tornare) presa in coincidenza con la legislatura 2015-2019. La “fissa” delle cifre come viatico per l’ingresso e per una presenza di lunga durata nella Commissione granconsiliare gestione-finanze, seconda e poi prima vicepresidenza ed infine presidenza del Legislativo cantonale nel ciclo fra maggio 2000 e marzo 2003; ma si capirà quanto Attilio Bignasca abbia contato nella storia del movimento, e della politica cantonale, solo ricordandosi del suo esser stato deputato sin dal maggio 1991, conseguenza dell’irruzione della Lega sulla scena a distanza di soli tre mesi dalla nascita ufficiale; a Berna, una legislatura e mezzo (2003-2009) in Consiglio nazionale, dove era stato preceduto da Silvio Flavio Maspoli, Marco Borradori e Giuliano Bignasca.

Difficile il valutare quanto merito abbia avuto Attilio Bignasca nel tener alta la bandiera dopo la morte del fratello, ed era il marzo di sette anni or sono: passata l’onda emozionale di quelle esequie, difatti, fece capolino il rischio di una frammentazione o di un appiattimento sul più generico fronte della Destra. Valsero, in quel momento, il senso di appartenenza – l’impegno diretto era maturato anche attraverso l’attività in Consiglio comunale ad Agno, a partire dal 1993, e quasi 20 anni dopo nell’analogo gremio a Lugano – ed una visione d’insieme che permisero anche di andar oltre (leggasi alla voce: “Passar sopra”) qualche problema dettato da ambizioni di tenentini che puntavano ai gradi di colonnello; non piena, ad esempio, era la consonanza personale circa la condivisione di linee strategiche con l’Unione democratica di Centro, sussistendo a suo avviso una differenza di substrato e di sentimento sicché nessuna alleanza avrebbe mai dovuto erodere il patrimonio genetico dei leghisti. A ciò, forse, fu da attribuirsi anche il rientro improvviso in candidatura al Legislativo cantonale per la tornata dell’aprile 2019, quasi atto imperativo in tempi nei quali anche nella Lega è in corso un ovvio rinnovamento generazionale e dunque le ultime leve, magari già introdottisi in contesti istituzionali, nemmeno conoscono origini e storia della realtà che essi rappresentano.

Luganese di Viganello per nascita, lontane ascendenze vallerane, già sposato, poi in lunga convivenza, quattro figli i più noti dei quali sono Antonella Rosanna coniugata Danzi (da taluni considerata quale erede del padre e dello zio Giuliano in termini di cultura politica) e Filippo Gianmaria (imprenditore), ovviamente zio di Boris “Bobo” Bignasca granconsigliere, di una sola cosa Attilio Bignasca fu scontento negli ultimi anni della sua esistenza terrena: quell’appellativo “Conte zio” che da gran tempo gli era stato accollato e che un giorno, mentre si deambulava nel corridoio dei passi perduti a Palazzo delle Orsoline, gli si disse costituire un grave errore di attribuzione: “Tiliu, guarda che nel racconto manzoniano il “Conte zio” è un signor Nessuno pieno di boria, stupido, ambiguo e per di più tutto chiacchiere e distintivo, e c’entra con il tuo nome solo perché di un Attilio egualmente conte egli è per l’appunto zio”. “Ma almeno, quest’altro Attilio, è uno in gamba?”. “Non proprio”. “Eh, làsala büi”.

Coronavirus: 1’123 weitere Personen positiv getestet / 22 Tote seit gestern

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Anstieg positiv getesteter Fälle am 29.03.2020, 8.00 Uhr.

Auf das neue Coronavirus positiv getestet: 14.336 Personen
Verstorben: 257 Personen
Die hier veröffentlichen Zahlen beziehen sich auf Meldungen, die bis am frühen Morgen bei uns eingetroffen sind. Sie entsprechen in der Regel dem Datum der Probeentnahme durch die Ärztin/den Arzt. Die Daten in Bericht und Excel-Tabelle können deshalb von denjenigen Zahlen abweichen, welche die Kantonen kommunizieren.

Attilio Bignasca ist verstorben

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Der Tessiner Lega-Politiker Attilio Bignasca ist verstorben. Der 77-jähriger Politiker starb nach längerer Krankheit, wie das offizielle Parteiorgan, “mattinonline” auf dem Internetportal mitteilte. Attilio Bignasca hatte die Lega von 2003 bis 2009 im Nationalrat vertreten. Er war der Bruder von Lega-Gründer Giuliano Bignasca. Dieser ist bereits 2013 verstorben. Wir bedauern diesen Verlust zutiefst und sprechen der Familie unser aufrichtiges Mitgefühl aus.

Ticino, domenica di lacrime: altri sei morti per Covid-19, 65 in otto giorni

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.35) Perde un’altra battaglia, nella lunga guerra al Covid-19, il Ticino che nei crudi numeri si congeda stamane da sei altri suoi cittadini, deceduti nelle ultime 24 ore nonostante il prodigarsi dei medici; e parliamo ora di 93 vittime, falcidie e strage, appena otto giorni or sono si era a poco più d’un quarto di tale cifra con 28 decessi registrati. Parametro non casuale, quello ancorato su due sabati or sono, per l’evidenza di un altro dato: 939 erano i contagiati a quel momento, 1’837 essi risultano stamane ed in sostanza si constata un raddoppio, sia pure in linea ascendente non omogenea (più 110 in un giorno; erano stati 39 tra venerdì e ieri, ma 287 tra giovedì e venerdì).

Lotta al Covid-19, prima il dovere: confermata la “trincea Ticino”

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Poche le novità, e siamo sostanzialmente al “Nulla di che” in contraddizione a strane aspettative maturate su strani strumenti sedicenti informativi, dall’odierno punto sullo stato dell’arte che Bellinzona lato Esecutivo propone nella quotidiana lotta contro il Male, da tempo e per lungo tempo incarnato dal Covid-19. Poche le novità, e non ci si aspettava alcunché di diverso, benché in conferenza-stampa ci sia voluto un buon quarto d’ora per la lettura dell’elenco di provvedimenti in essere dalle ore 0.00 di posdomani, lunedì 30 marzo; ma si trattava a tutti gli effetti del riepilogo di provvedimenti adottati, con tutte le aggiunte e con tutte le modifiche già apportate, un po’ come si fa quando da un accordo extragiudiziale viene espunto concordemente ciò che non piace ad una parte e ciò che non piace all’altra parte e quel che, soprattutto, non piace agli avvocati.

Sintetizziamo, dunque, da 18 punti (di-ciot-to) estraendo quei tre che contano. Primo: lo “stato di necessità”, concetto non ancora ben assorbito da tutti ma che non si sa davvero come spiegare in modo diverso rispetto a quel che dice l’espressione stessa (e viene da domandare: scusate, quale parte della parola “necessità” vi sta sfuggendo?), viene allineato al termine strategico indicato a Berna in sede di Consiglio federale, sicché domenica 19 aprile si pone come orizzonte temporale per tutti; di fatto tre settimane sono state sfangate, altre tre sono da sopportarsi, proviamo a ragionare come se avessimo scollinato a metà percorso, oppure consideriamoci ai piedi della scala su tre tratti da una settimana, come si usava in buona atletica pedestre. Secondo: si raccomanda, si straraccomanda la prudenza a quanti non sono nel pieno delle forze, a quanti hanno un filo di febbre, a quanti respirano con qualche fatica; esiste una struttura sanitaria che dimostra di reggere bene quasi a tutti i livelli, certo, sull’apicale si fatica perché lì si lotta per la sopravvivenza, ed ogni persona salvata è un sorriso ed un incoraggiamento a replicare; e spiace il dover dire ad un 65enne che è la sua età a collocarlo in zona rischio, spiace perché si rischia di apparire privi di sensibilità, ma ogni atto di profilassi è preservazione dell’esistente, dunque si limita ora (anche nell’accesso ad un negozio per quel che l’anziano ha sino a ieri acquistato senza dover chiedere aiuto a nessuno, sissignori) al fine di poter garantire una totale e felice libertà domani. Terzo: si replicano per un’altra settimana i provvedimenti restrittivi, con tutta la terminologia conseguente ed ormai metabolizzata, sicché restano aperte le attività essenziali tipo quei servizi che logicamente consideriamo essenziali come i supermercati limitatamente al cibo, e la Posta e le banche limitatamente a quel che è prescritto, e rimangono invece chiusi i cantieri, rimangono chiuse le imprese in cui sussiste un contatto con il pubblico, rimangono chiuse le aziende non in filiera prioritaria tipo l’agroalimentare; novità relativa è una sorta di disponibilità alle deroghe, ma deroga è quel cui si può derogare in presenza, ad ogni buon conto, ed in sostanza tutto è subordinato ad un’autorizzazione da richiedersi e su cui in ultimo si pronunciano i vertici dello Stato maggiore cantonale di condotta, valutate le condizioni insieme con amendue le parti sociali. In questo senso, stroncata sul nascere l’illazione illata da taluni che si erano fatti prendere da fregola italica e, magari su suggerimento pertinente alla categoria dei sussurri “interessati”, avevano speso una tesi peregrina qual è quella delle autocertificazioni quali nuova base per dimostrare d’essere in ordine e, pertanto, con facoltà di riprendere a basso o a medio o ad alto ritmo; ed invece no, non mettiamoci grilli in capo, il regime è di carattere autorizzativo e non vi saranno scorciatoie laddove non sussistano problemi di sicurezza (un cantiere privo di sicurezza è una tomba potenziale) o di interesse pubblico.

Tutto ciò detto, ed oggi Christian Vitta e Norman Gobbi hanno macinato comunicazione senza fronzoli, sul tappeto è rimasta una questione che non riguarda i ticinesi ma quanti, venendo da Oltresangottardo, forse non hanno un’idea precisa di quel che qui sia successo da un mese abbondante a questa parte: con il cuore gonfio per quanto ci portiamo dietro nei lutti e nei timori, con le lacrime agli occhi per quanto si è speso anno dopo anno al fine di convincere il prossimo a far sosta in Ticino ed a scegliere il Ticino quale meta, ma si è costretti oggi a pregare i turisti di non venire, di non considerarci, di starsene alla larga, di non calare con i “camper” e con le “roulotte”, di non azzardare prenotazioni, di non mettersi a studiar calcoli, di non infilarsi le ciaspole per le traversate in quota. Norman Gobbi, per farlo capire, si è prodotto anche in un messaggio in Schwiizerdütsch a doppia traccia bernese, si direbbe, qual è l’impronta familiare su entrambi i versanti d’origine; si confida nella comprensione, se non immediata, almeno entro mezzogiorno di martedì.

Grellingen (Kanton Basel Landschaft): Mit Postauto verunfallt

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Am Samstagmorgen, den 28. März, kurz vor 10.00 Uhr, ereignete sich in der Bahnhofstrasse in Grellingen (Kanton Basel-Landschaft, Photoquelle: dito) eine Streifkollision zwischen einem Personenwagen und einem Postauto. Personen wurden keine verletzt. Die Polizei sucht Zeugen. Gemäss den bisherigen Erkenntnissen der Polizei Basel-Landschaft fuhr der Lenker eines Postautos, aus Richtung Seewen kommend, in der Bahnhofstrasse Richtung Bahnhof. Kurz bevor der Chauffeur des Postautos nach links auf den Bahnhofplatz abbog, holte er, um den Abbiegeradius zu vergrössern, nach rechts aus.

Dieses Rechtsausholen wollte ein nachfolgender Personenwagenlenker zum Überholen des Postautos ausnützen. Folglich kam es bei diesem Überholmanöver zu einer seitlichen Kollision zwischen dem überholenden Personenwagen und dem einbiegenden Postauto. Personen wurden dabei keine verletzt.

Da zum genauen Unfallhergang widersprüchliche Aussagen bestehen, sucht die Polizei Zeugen. Personen welche den Unfallhergang beobachtet haben sowie insbesondere Personen welche sich im Postauto befanden, werden gebeten, sich bei der Einsatzleitzentrale der Polizei Basel-Landschaft in Liestal, Tel. 061 553 35 35 zu melden.

Coronavirus Schweiz: Hoher Anstieg verstorbener Personen

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Anstieg positiv getesteter Fälle am 28.03.2020:

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

13 213 Personen

Verstorben

235 Personen

Uhren werden erneut auf Sommerzeit umgestellt

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In der Nacht vom Samstag zu Sonntag werden auch bei uns die Uhren erneut auf die Sommerzeit umgestellt. Dabei wird die Zeit um 2.00 Uhr um eine Stunde nach vorn auf 3.00 Uhr gestellt. Die Nacht des letzten Märzwochenendes ist somit um eine Stunde kürzer als die sonstigen Nächte. Die Europaabgeordneten befassten sich vergangenes Jahr mit Plänen, den stetigen Wechsel zwischen Winter- und Sommerzeit wieder abzuschaffen. Ein Beschluss aber kam nicht zustande. Möglicherweise wird ein solcher demnächst für das Jahr 2021 gefasst.

Governo, Christian Vitta presidente in proroga (per un mese)

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In questa situazione di emergenza sanitaria, ci vien detto da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, i consiglieri di Stato impegnati sul fronte stanno lavorando a ranghi compatti: nessun motivo per complicarsi la vita pur stante quello che sarebbe un obbligo funzionale nella rotazione dei ruoli in seno al Governo. Rinviato dunque l’avvicendamento tra Christian Vitta e Norman Gobbi alla presidenza dell’Esecutivo cantonale, così come era previsto per l’inizio di aprile; in conferenza-stampa, questo pomeriggio, l’elementare annuncio che risponde all’esigenza di garantire stabilità referenziale sui temi affrontati e prioritari. La decisione, al momento, vale per 30 giorni.

Colpo di stiletto / Amati colleghi, credeteci: la capitale è ancora a Berna

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Molte cose cambiano nella Svizzera di oggi, a causa del “Coronavirus”; e molte cose cambieranno in quella di domani. Non la geografia e non i centri di potere, tuttavia; quantomeno, a noi non risulta, mentre così indicano stamane sul peraltro solidissimo quotidiano italiano “Il Giorno”. Dove, in buon pezzo di redazione sul fresco arrivo di 50 effettivi dell’Esercito svizzero quale supporto in frontiera, consta l’essere il centro decisionale non più a Berna, dove il Consiglio federale trovasi da 172 anni a questa parte, ma a… Ginevra. La quale, a memoria, manco fu mai sede di una Dieta federale…

Ticino in guerra con il Covid-19: altre 11 vittime in sole 24 ore

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.02) Non consola l’improvvisa frenata nel numero dei contagiati, non consola: innanzi tutto, perché essa giunge appena dopo una fiammata che aveva fatto séguito ad un dato in apparenza incoraggiante, e quindi un’eventuale tendenza sarebbe rilevabile sulla somma di più giorni; in seconda battuta, perché essa dipende in linea di massima dal numero di tamponi prelevati ed esaminati; in terza istanza, perché ad un dato isolatamente non malvagio fa da contraltare una nuova e drammatica rilevazione su altro versante. 11 infatti sono i decessi da mettersi agli archivi, per quanto riguarda le ultime 24 ore, nel Ticino che lotta strenuamente contro la diffusione dell’epidemia da “Coronavirus”; 11 le vittime di cui nemmen più vien detto che erano sofferenti per altre patologie, tant’era era sin dapprincipio irrilevante tale aspetto, giungendosi quindi al computo di 87 paia di occhi chiusisi, in resa al nemico invisibile, nel volgere di meno di cinque settimane dal primo allarme. 87 sui 237 morti “ufficiali” causa Covid-19 sul territorio elvetico, dato in verità da aggiornarsi a metà pomeriggio.

Quanto ai contagi, ultima evidenza a quota 1’727, “soli” 39 in più e sembra un’inezia rispetto ai 287 nel passaggio da giovedì a ieri; ma erano stati 47 nel giorno precedente, l’oscillazione dei valori emerge speculare al numero degli esami effettuati, nessun motivo credibile – e grava un “purtroppo”, e grava un “Vorrei ma non ho diritto a sperarlo” – per leggere qui un’inversione di tendenza o, meglio ancora, l’avvenuto superamento del picco. Dati generali, nel frattempo, alle ore 8.00 di oggi: in Svizzera, oltre 12’000 casi confermati; nel mondo, oltre 600’000, e 27’000 i morti.

Bicentenario di Vincenzo Vela: mostra rinviata, al lancio due concorsi

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Rischia di passare sotto silenzio, per le note questioni di emergenza sanitaria, una ricorrenza storica da celebrarsi sul territorio fra poco più d’un mese: domenica 3 maggio i 200 anni dalla nascita dello scultore Vincenzo Vela da Ligornetto che è ora quartiere di Mendrisio, “curriculum” talmente noto da non richiedere accertamenti se non sulla diffusione dell’opera prestata, sicché di Vincenzo Vela si percepisce la visibile esperienza, solo che s’abbiano voglia e facoltà di fare due passi, in una ventina di luoghi pubblici ed in altrettanti musei, non dicendosi delle collezioni private (compresa quella – spesso itinerante su suolo italico – della famiglia di Vittorio Sgarbi critico d’arte). Non al giorno del bicentenario, ché la data è assai e troppo prossima, ma “al più presto, in tempi migliori”, il rinvio dell’apertura di una grande mostra al museo che dall’artista prende il nome essendo peraltro stato suo luogo di residenza e di “buen retiro”; vari inoltre i progetti interdisciplinari in programma, al pari delle attività di mediazione culturale che erano state ideate all’indirizzo di differenti tipologie di pubblico.

Nel frattempo, in gestione a distanza, l’iniziativa “Caro Vincenzo, questa cartolina è per te”: bambini e ragazzi – nessun limite di età – sono invitati a disegnare, o a descrivere in parole, una torta di compleanno virtuale per lo stesso Vincenzo Vela; le prime 200 opere saranno poi esposte al museo. Una proposta anche per quanti, giovani e adulti, abbiano dimestichezza con i video: produzione di un filmato – 30 secondi la durata; non è richiesta alcuna tecnica particolare, vale anche il prodotto artigianale e realizzato con un cellulare – in cui raccontare ricordi, immagini, aneddoti e fatti qualunque che siano afferenti alla vita ed all’attività di Vincenzo Vela; anche in questo caso verranno.. esposti i primi 200 lavori pervenuti, nel senso che i video troveranno spazio sia sul canale “YouTube” sia in apposita sezione sul sito InterNet del “Museo Vincenzo Vela”; il materiale sarà infine montato in un documentario.

“Radar”, strategia confermata: controlli solo secondo necessità

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Analoga a quella annunciata la scorsa settimana, causa diffusione dell’epidemia da Covid-19, resta la strategia in materia di controlli della velocità, sul territorio cantonale, anche nel periodo compreso fra lunedì 30 marzo e domenica 5 aprile, e dunque si replica: nulla di predefinito secondo singoli distretti, essendo altre le priorità, ergo appello ad automobilisti, camionisti, motociclisti e pedoni affinché ciascuno si faccia carico del rispetto delle norme. Stante il bisogno di riversare e di destinare tutte le risorse umane su fronti dalla maggior urgenza per la salute pubblica, nessun controllo mobile della velocità sarà dunque pianificato, e lo stesso discorso vale per quanto concerne i controlli semistazionari; ai fini della prevenzione di problemi sulle strade, tuttavia, possibile lo svolgimento di controlli puntuali ed anche su eventuale indicazione da parte dei cittadini.

Poschiavo, trattore fuori strada e ruote all’aria: ferito il conducente

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Piuttosto gravi le lesioni riscontrate all’anziano agricoltore che intorno alle ore 11.38 di oggi, mentre stava effettuando una manovra alla guida del trattore in territorio comunale di Poschiavo, non è riuscito a controllare il mezzo la cui ruota anteriore ha perso contatto con il suolo provocando il ribaltamento del trattore stesso e la sua caduta, per una quindicina di metri almeno, lungo un ripido pendio. L’incidente in frazione San Carlo, zona Privilasco, dove l’uomo – 76 anni, domicilio nella zona – stava effettuando lavori di disboscamento. All’arrivo dei soccorritori dal “Centro sanitario Valposchiavo”, il 76enne si trovava ancora intrappolato nella cabina di guida ed in condizioni precarie di salute; per il trasferimento in ospedale a Coira si è reso necessario l’utilizzo di un elicottero della “Rega”. Avviata l’inchiesta sulla dinamica dell’incidente.

Covid-19: il Ticino è un “Sonderfall”, Berna si arrende a Bellinzona

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Checché giorni addietro abbia provato ad opinare un certo funzionariotto bernese, mettendola sul giuridico che in situazioni di assoluta emergenza – e l’emergenza c’è – deve farsi da parte, il Ticino della politica ha avuto ragione e nella capitale federale prendono atto del suo diritto ad agire a propria tutela. Come cambiano le cose, vero?, quando al burocrate che pretende un’applicazione “tout court” di concetti accademici vengono opposti una volontà politica e, insieme con essa, i fatti. I fatti, che parlano per noi tutti, nelle cifre e nelle identità dei morti, dei contagiati, dei ricoverati, degli intubati, e della situazione specifica di un Cantone che resta in almeno parziale osmosi con il Piemonte e soprattutto con la Lombardia, per puro caso sul lato di quest’ultima che è meno crivellato dal dramma Covid-19 (Varese e Como, dove si soffre giorno dopo giorno con lacrime che nessuno asciuga, ma con numeri nemmeno paragonabili a quelli di Bergamo e di Brescia). Siamo “Sonderfall”, ed al termine di una settimana convulsa ciò è stato oggi riconosciuto in sede di Consiglio federale: esistono infatti casi eccezionali in cui una norma cantonale può spalmarsi sulla norma federale e risultare più restrittiva. Casi eccezionali, è stato ripetuto in modo quasi ossessivo nel corso del consueto punto informativo di giornata; ma grazie, conosciamo il vostro tedesco ed il vostro francese meglio di quanto voi conosciate il nostro italiano, e dell’essere l’epidemia da “Coronavirus” qualcosa di fuori dall’immaginabile forse non tutti si sono resi ancora conto, mentre fra Airolo e Chiasso l’evidenza va oltre sé stessa, e quindi sarebbe bastato il dire una volta che questo è per l’appunto un caso eccezionale.

Diritto alla salute sulla corsia di sorpasso rispetto al diritto federale secondo i libri, dunque, con riconoscimento di un principio di necessità; a mani libere sono pertanto, a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, coloro che in ultimo – in ultimo, quale quarto di cinque possibili livelli di restrizione – decisero di fermare ogni attività d’impresa che non fosse strettamente funzionale alla quotidianità, compresi quindi i cantieri, e le cave, e le aziende fuori dalle filiere dell’alimentare e del farmaceutico. Lo sono e, quasi per decreto, lo erano; accordata – oh, quale cortesia, quale gentilezza – anche la retroattività del provvedimento, con allineamento proprio al giorno in cui esso fu dettato e adottato; questo per dare un taglio al nodo gordiano dei versamenti, ché da un eventuale “via libera” solo in data successiva sarebbe derivata una zona grigia per la copertura delle indennità, ad esempio. Cosa interessante in questa sorta di “Lex Ticinia” formatasi e formulata all’impiedi: solo il nostro Cantone, a detta dei bernesi di Palazzo federale e si segua con attenzione l’enunciato, rientra nella categoria di coloro che rispondono appieno ai criteri in forza dei quali la clausola è temporaneamente utilizzabile. Il Ticino sì, per dire, ed il Moesano no, sebbene il quadro generale sia assai simile; capirete il giusto malumore albergante anche tra i parlamentari della Svizzera di lingua italiana che sta appena appena oltre Lumino.

Di massima, e così Berna ha voluto prendersi la soddisfazione di rimarcare che ha pieno controllo su quel che accade (discutiamo poi delle libertà che sarà d’uopo il concedere quando – e purtroppo – con il Covid-19 dovranno fare conti grossi anche le autorità di Cantoni non periferici), sono state poste alcune regole che varranno da oggi in poi, “qualora in forza della situazione epidemiologica sussista un particolare pericolo per la salute della popolazione” (messaggio reiterato per i non udenti: di Covid-19 si muore a raffica ed a catena, e non solo qui, ed al momento non si dispone di un vaccino né si pensa di averlo lunedì prossimo: che altro serve per definire un pericolo come “particolare”?). Allora: qualora et cetera, l’autorità politica del singolo Cantone in cui sia rilevato cotale e cotanto problema è tenuta a chiedere che Berna autorizzi provvedimenti più restrittivi in contesto locale, cioè del Cantone medesimo; ma l’istanza ha legittimità se e soltanto se, ad esempio, proprio sul territorio non si ha certezza di poter attuare e di poter far rispettare i criteri di prevenzione e di profilassi che si impongono, e se e soltanto se si constata (e si fa osservare) di avere “capacità insufficiente” in materia di assistenza sanitaria. Quasi che si debba giungere allo stremo delle forze, ed al limite dell’esaurimento delle risorse ospedaliere ed ambulatoriali, prima di poter alzare la testa.

Grazie, ad ogni modo, Berna. Il Ticino sta provando a cavarsela. Il Ticino trema, ma rema.

Ippica / Previsioni a lungo termine, annullato il concorso di Ascona

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Si allunga la serie degli eventi sportivi che escono dal calendario 2020 causa epidemia da Covid-19. Nel pomeriggio, dopo lunga analisi della situazione, l’annullamento del concorso ippico di salto ad Ascona, evento la cui 28.a edizione si sarebbe dovuta svolgere tra giovedì 16 e domenica 19 luglio nell’area dell’ex-aerodromo. Per conoscere il nome del successore di Caracas nell’albo d’oro della manifestazione, dunque, si dovrà aspettare il luglio 2021.

Il “Coronavirus” ferma “CaronAntica”: esordio rinviato

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Causa note questioni sanitarie, forzata riforma del programma all’edizione 2020 della rassegna musicale “CaronAntica”, proposta formulata su repertori dal Medioevo al Rinascimento ed ancora dal Barocco al Classicismo: rinviato infatti l’appuntamento inaugurale di sabato 18 aprile alla chiesa principale di Lugano quartiere Carona con il programma “La musica in cammino”, su brani di Dietrich Buxtehude e di Johann Sebastian Bach e con presenze quali Maria Cristina Kiehr (soprano), Andrés Montilla (tenore) e Lorenzo Ghielmi (organo e direzione). Al momento restano confermati gli eventi di sabato 16 maggio (ore 18.00), sabato 27 giugno (ore 18.00), domenica 28 giugno (doppio concerto, ore 10.00 ed ore 16.00) e mercoledì 1.o luglio (ore 20.00).

Cultura e natura, ad Aranno prende forma il “Vitart parcours”

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Per la piena fruizione, stanti i limiti impostici dai provvedimenti di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, dovremo aspettare qualche tempo. Sarà in ogni caso una bella scoperta il “Vital parcours” sviluppato in territorio malcantonese dai membri dell’associazione culturale e ricreativa “Aranno land art”, in collaborazione con autorità politica comunale e responsabili della “Nellimya arthouse”: oltre 600 metri lineari in traccia all’interno della natura, in zona boschiva, con presenza di luoghi per postazioni “fitness” e “relax”, sculture ed opere; accesso gratuito, lavori realizzati o da realizzarsi a cura di professionisti dell’arte sia svizzeri sia stranieri, spazi per ogni generazione (compresa una “casetta del libro” per gli scambi diretti, una pista per la corsa delle biglie, alberi su cui arrampicarsi in sicurezza ed un nido gigante). A completare il ciclo un tavolo in formato gigantesco ed utilizzabile per i “picnic”, per i laboratori artistici e per momenti di allegria. La realizzazione del progetto, vero e proprio “work in progress”, sarà seguita con la produzione di materiali fotografici e video finalizzati allo sviluppo di un catalogo illustrativo. Nella foto, la zona del progetto; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Weiterer Anstieg positiv getesteter Fälle am 27. März

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Coronavirus in der Schweiz. Quelle und Bild: corona-data.ch.

Die Zahlen des BAG zu den Fällen von Coronavirus sind tiefer als jene anderer. Corona-Data.ch wird vom Informatiker Daniel Probst betrieben.
Bestätigte Fälle in der Schweiz am 27. März. Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

12072 Personen (+291)

Verstorben

198 Personen

Luino: l’auto si rimette in movimento, donna travolta ed uccisa

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Dramma nella prima serata di ieri a Luino: una 65enne, Daniela Pigato, è morta sul colpo dopo essere stata travolta dalla sua auto, rimessasi in movimento dal temporaneo posteggio su un tratto stradale in discesa ed a ridosso dell’abitazione della vittima stessa. L’incidente intorno alle ore 19.14, tra l’altro in assenza di testimoni oculari. Secondo la più probabile ricostruzione dei fatti, la donna era al rientro a domicilio in via Cervinia, strada che si dirama dalla Provinciale delle Fornasette in frazione Moncucco, ed era appena uscita dall’abitacolo per procedere al trasferimento delle borse della spesa; forse per un cedimento dei freni, o forse per mancato innesto del freno di stazionamento, il veicolo si è mosso all’indietro schiacciando la 65enne. A lanciare l’allarme un vicino di casa; inutili, per quanto tempestivi, i soccorsi portati da operatori della “Padana emergenza” giunti sul posto insieme con effettivi dei Carabinieri della stazione di Luino e con una squadra dei Vigili del fuoco.

Covid-19: Armee unterstützt die Eidgenössische Zollverwaltung

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Das veränderte Grenzregime infolge Covid-19 stellt die Eidgenössische Zollverwaltung (Ezv) vor personelle Herausforderungen, insbesondere in der längeren Durchhaltefähigkeit. Seit heute Freitag, 27. März 2020 wird sie deshalb von der Armee mit Militärpolizisten und einem Milizbataillon unterstützt.

Der Bundesrat hat im Zusammenhang mit Covid-19 in den vergangenen Wochen schrittweise entschieden, an den Grenzen zu Italien, Deutschland, Österreich und Frankreich Schengen-Grenzkontrollen einzuführen und die Einreise in die Schweiz zu beschränken. Dies dient dazu, die Schweizer Bevölkerung zu schützen sowie die Kapazitäten im Schweizer Gesundheitswesen aufrechtzuerhalten. Um diese Aufgaben gezielt umzusetzen, hat die Ezv kleinere Grenzübergänge schweizweit geschlossen und den Grenzverkehr auf grössere Grenzübergänge kanalisiert. Diese verschärften Massnahmen an der Grenze und die erforderlichen Kontrollen im Zwischengelände können von der Ezv mit den vorhandenen personellen Ressourcen nicht über eine längere Zeit aufrechterhalten werden. Deshalb haben das Eidgenössische Finanzdepartement und das Eidgenössische Departement für Verteidigung, Bevölkerungsschutz und Sport dem Bundesrat die Unterstützung durch die Armee beantragt. Dies im Rahmen des Einsatzes von bis zu 8000 Armeeangehörigen, den der Bundesrat am 16. März dieses Jahres beschlossen hat. Die Unterstützung wurde gestützt auf die Verordnung vom 3. September 1997 über den Truppeneinsatz für den Grenzpolizeidienst gewährt. Seit heute unterstützen 50 Angehörige der Militärpolizei (Berufspersonal) und ein Milizbataillon die Ezv entlang der Schweizer Grenze. Die Angehörigen der Armee werden in verschiedenen Bereichen tätig sein, so beispielsweise für Sicherungsaufgaben im Bereich des Personenverkehrs, Unterstützungsleistungen bei der Verkehrskanalisierung und Unterstützung bei der Überwachung von Grenzübergängen und Geländeabschnitten. Sie leisten ihren Dienst bewaffnet. Vorgängig erhielten die Armeeangehörigen eine einsatzbezogene Ausbildung. Diese umfasste unter anderem klar definierte Einsatz- und Verhaltensregeln und detailliert festgelegte Kompetenzen. Den Anordnungen der eingesetzten Angehörigen der Armee ist Folge zu leisten. Widerhandlungen können mit Ordnungsbussen oder in einem Strafverfahren geahndet werden.

Der Einsatz ist vorerst bis Ende Juni befristet. Anlässlich eines Point-de-Presse vom Dienstag, 31. März 2020 in Boncourt (Kanton Jura) wird die die Ezv die Zusammenarbeit zwischen Ezv und Armee und die Herausforderungen im Zwischengelände präsentieren.

Tötungsdelikt Luzern: Unbekannter Mann nach wie vor gesucht

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Am Donnerstag wurde in der Stadt Luzern ein Mann neben seinem Taxi tot aufgefunden. Das Opfer konnte zwischenzeitlich identifiziert werden. Die Polizei sucht weiterhin nach einem unbekannten Mann oder Personen, welche verdächtige Wahrnehmungen gemacht haben. Am Donnerstag, 26. März 2020, um 02:15 Uhr fanden Einsatzkräfte an der Sedelstrasse in Luzern einen Mann mit Stich- und Schnittverletzungen. Die Rettungskräfte konnten beim mutmasslichen Fahrzeuglenker nur noch den Tod feststellen (siehe Medienmitteilung vom 26. März 2020). Das mutmassliche Opfer konnte in der Zwischenzeit identifiziert werden. Es handelt sich um einen 51-jährigen russischen Staatsangehörigen. Er war in einer Agglomerationsgemeinde wohnhaft und hat für ein Taxiunternehmen gearbeitet. Die Ermittlungen zu diesem Tötungsdelikt laufen auf Hochtouren.

Es gingen vereinzelte Hinweise aus der Bevölkerung ein, welchen nachgegangen wird. Nach wie vor sucht die Polizei in diesem Zusammenhang nach einem unbekannten Mann. Dieser hat sich zur Tatzeit in diesem Gebiet aufgehalten und wurde von einer Überwachungskamera gefilmt. Ob er in direktem Zusammenhang mit dem mutmasslichen Tötungsdelikt steht, ist unklar.

Die Luzerner Polizei bittet die Bevölkerung um Mithilfe und hat folgende Fragen:
• Wer ist der gesuchte Mann auf den Bildern oder wer kann Angaben zu dieser Person machen? Es könnte sein, dass dieser Mann frische Schnittverletzungen und/oder Hämatome aufweist.

• Wer hat im Umfeld der Sedelstrasse/Jugiweg verdächtige Beobachtungen gemacht?

• Wer hat in der Nacht von Mittwoch auf Donnerstag verdächtige Wahrnehmungen im Zusammenhang mit einem Taxi gemacht?

Personen, welche Angaben machen können, werden gebeten, sich unter der Telefonnummer 041 248 81 17 bei der Luzerner Polizei zu melden.

Covid-19 in Ticino, altre nove vittime. Contagi, più 20 per cento in 24 ore

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.12) Nulla, nulla, proprio nulla di buono dal fronte della lotta al Covid-19, una battaglia in cui non esiste l’opzione della resa ma che per mille motivi, compresa l’iniziale e tragica sottovalutazione del fenomeno in ogni dove, di giorno in giorno sembra più difficile il riuscire a combattere. Campane a morto per altre nove persone, nelle ultime 24 ore, su suolo ticinese; e siamo a quota 76 decessi, una strage silenziosa che con il crescere dei numeri conduce anche a prime valutazioni sugli addensamenti e sui focolai e sulla differente profilassi adottata. Parlano, per le vittime, i necrologi; non i primi, e sappiamo sin da ora che non saranno gli ultimi. E non incoraggiante, stamane, è anche l’altro parametro – meno attendibile, di per sé, in quanto per larga misura dipendente dal numero dei tamponi effettuati – da cui nell’ultimo mese è stata condizionata la nostra esistenza: a cifre crude si è in presenza di un’autentica esplosione nel numero dei contagiati, 287 i “test” risultati positivi sempre nello spazio d’un sol giorno, il che equivale ad un incremento nella misura del 20.54 per cento rispetto al giorno precedente: se si eccettuano i primi giorni dell’epidemia, trattasi del balzo più repentino e più allarmante, tanto di più all’indomani di quello che, pur con mille cautele, era stato percepito quale segno incoraggiante (soli 47 contagi in più fra mercoledì e ieri); nel complesso, 1’688 i casi conclamati, compresi coloro che sono già stati dichiarati guariti. I ricoverati sono 386, equivalenti al 22.87 per cento del totale dei contagiati; 325 le persone in reparto, 61 quelle in terapia intensiva; di queste ultime, 51 si trovano intubate.

Pareri sciolti / «Lasa, o votare o rifinanziare. E se votare non si può…»

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Possibile, probabile ma non certo, al momento, il rinvio delle consultazioni referendarie che a rigor di calendario sono tuttora fissate ad un mese da oggi, ossia con fulcro su domenica 26 aprile. Ma i fatti dicono che, sul futuro dell’aeroporto di Lugano-Agno, siamo ad un bivio senza opzioni: se si vota (in quale modo, e con quali rischi, stante l’incombente epidemia da Covid-19), ciò avviene senza dibattito, senza campagna e senza comunicazione, in sostanza essendo i cittadini stati privati del diritto di accesso all’informazione; se non si vota, mancano le risorse-“ponte” a garanzia del funzionamento della struttura e dei suoi collaboratori. Che fare? Interrogativi ed ipotesi di risposta, qui, nelle parole di Roberta Passardi, granconsigliera in quota Plr e presidente dell’associazione “AvioTicino”.

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da Roberta Passardi*

In questi giorni, tutti noi, senza distinzioni, seguiamo con apprensione l’evolversi dell’emergenza da “Coronavirus”. Chi ha definito questo virus come uno tsunami non ha né esagerato, né enfatizzato la situazione che stiamo vivendo (…). Tutto il Cantone è fermo, se si fa eccezione di farmacie, negozi alimentari e strutture sanitarie; cantieri fermi, fabbriche chiuse, amministrazioni pubbliche (comunali e cantonali) ridotte ai minimi termini, parrucchieri chiusi, centri estetici fermi, e tanto altro ancora. Le elezioni comunali sono state rinviate addirittura di un anno e le votazioni federali di domenica 17 maggio sono state rinviate a data da definire. Ma fra un mese, domenica 26 aprile, in Ticino dovrebbe tenersi la votazione sull’aeroporto di Lugano, dal momento che la Sinistra ha lanciato “referendum” sia sul messaggio cantonale, sia sul messaggio della Città di Lugano. La Svizzera e il Ticino sono fondate su un sistema democratico particolare e differente da molti altri Paesi occidentali. Il nostro sistema è fondato sulla democrazia semidiretta, in cui le iniziative popolari ed i “referendum” svolgono un ruolo essenziale nella vita democratica del nostro Paese. Ma quale dibattito si può animare sul futuro dell’aeroporto, se tutta l’opinione pubblica ticinese è giustamente preoccupata dell’evoluzione dell’emergenza da “Coronavirus”? Semplice: nessuno. Allo stato delle cose, in Consiglio di Stato non è ancora stato deciso se rinviare la votazione sull’aeroporto o no; ma è chiaro a chiunque il fatto che, se in Consiglio di Stato è stato deciso il rinvio delle elezioni comunali in Ticino e addirittura in Consiglio federale è stato deciso il rinvio delle votazioni federali di domenica 17 maggio, non è possibile il mantenere in calendario, come se nulla fosse, la votazione referendaria sui messaggi riguardanti l’aeroporto. Io stessa, sino a due settimane or sono, credevo che sarebbe stato possibile il mantenere la data di domenica 26 aprile per la votazione referendaria; la situazione inerente al “Coronavirus” si è però e notevolmente aggravata, portando il Governo cantonale a deliberare addirittura sulla chiusura dei cantieri e delle fabbriche (provvedimento che, a memoria, nessuno ha mai visto applicato nel nostro Cantone). Se in Consiglio federale hanno creduto opportuno il rinvio delle votazioni di domenica 17 maggio, come si fa a legittimare il mantenimento del voto per la votazione cantonale di domenica 26 aprile?

Il problema è che, se la votazione referendaria venisse spostata, ad esempio in autunno, automaticamente in fallimento andrebbe la “Lugano airport Sa-Lasa”, società di gestione dell’aeroporto. Di questo, infatti, si tratta: il “referendum” fu lanciato contro i due messaggi – quello della Città di Lugano e quello cantonale – funzionali ad un aumento di capitale, il che permetterebbe alla società di gestione di continuare l’attività per rilanciare lo scalo internazionale di Lugano; senza quell’aumento di capitale, di fatto la “Lugano airport Sa” non può far altro che fallire. Su tale scenario, in questo mese, avrebbero dovuto dibattere referendisti e antireferendisti: sull’avere – come sostengono gli antireferendisti – un aeroporto capace di sviluppare alleanze con piccole e medie compagnie aeree per garantire ancora voli di linea che possano fungere da volano per lo sviluppo dell’economia luganese (“in primis” il comparto del turismo e dei congressi) e dell’intero Cantone, oppure – come vogliono i referendisti – il mandare in fallimento la “Lugano airport Sa” e, di fatto, sul cedere a privati l’aeroporto, rendendo solo uno scalo per i “jet” di alcuni utilizzatori che risiedono in Ticino (scenario a cui gli antireferendisti non si oppongono per principio, ma che essi considerano elemento complementare alla strategia sopracitata, consci del fatto che questi soggetti privati hanno un ruolo molto importante per il nostro Cantone, non da ultimo al livello fiscale)? O, ancora, come sostiene una parte dei referendisti, chiudere del tutto l’aeroporto (con il rischio di destinarlo alla speculazione immobiliare), oppure riconvertirlo a polo sportivo (con ricadute molto negative per una zona che già vive una situazione di saturazione di traffico) o, più fantasiosamente, in campi di coltivazione di canapa? Al di là del come la si pensi, in questo momento non è possibile l’affrontare un dibattito approfondito ed articolato sul futuro di un’infrastruttura che potrebbe giocare un ruolo strategico sul futuro sviluppo del nostro Cantone. Non avrebbe tuttavia alcun senso, e sarebbe esercizio inutile, l’andare a votare a fine settembre o ad ottobre, con una “Lugano airport Sa” a quel punto già fallita…

Per questo, alla “Lugano airport Sa”, il Cantone e la Città di Lugano devono garantire mezzi finanziari per poter rimanere in attività fino all’autunno, quando vi saranno le condizioni per confrontarsi e dibattere sul futuro dello scalo. Mezzi finanziari, appunto: in un’interrogazione inoltrata giorni addietro al Municipio di Lugano, per contrastare gli effetti della crisi economica generata dal “Coronavirus”, nei giorni scorsi i consiglieri comunali Morena Ferrari Gamba e Luca Cattaneo hanno chiesto che sia fatto uso degli ultimi utili straordinari della “Aziende industriali di Lugano-Ail Sa”, cifra che più o meno ammonta a cinque milioni di franchi; concordo, ed una parte di questa somma sarebbe a mio avviso da utilizzarsi per permettere alla “Lugano airport Sa” di arrivare fino all’autunno, in modo che si possa rinviare la votazione referendaria senza che la società sia portata al fallimento. Oltre che del futuro e delo sviluppo che si vogliano attuare in Ticino, è di primaria importanza il tener conto del fatto che ci sono 74 professionalità attive allo scalo di Lugano, 74 professionalità a cui è importante garantire lo stipendio (per loro, a fine febbraio, si è chiusa la finestra del lavoro ridotto). Non dimentichiamoci poi di un altro aspetto: a titolo cautelativo, i vertici della “Lugano airport Sa” hanno già proceduto al licenziamento del personale per la fine di aprile; se il “referendum” fosse rinviato senza un finanziamento-“ponte” da parte della Città di Lugano e del Cantone, i 74 professionisti che lavorano allo scalo di Lugano-Agno si troveranno in disoccupazione. Permettiamo dunque di dare alla “Lugano airport Sa” i mezzi per arrivare all’autunno, in modo tale che i ticinesi (ed i luganesi) possano farsi un’idea e dibattere sul futuro dell’unico aeroporto internazionale presente in Ticino… *presidente dell’associazione “AvioTicino”

Raggelati gli entusiasmi, “Swiss market index” sotto misura

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.55) Privo di effetto sulla Borsa di Zurigo il consistente rilancio rilevato iersera a Wall Street: lo “Swiss market index”, a riprova di una sostanziale instabilità nelle percezioni e di un’umoralità che si sposa con la speculazione, è rimasto per l’intera seduta a distanza rilevante dalla linea, chiudendo in perdita nella misura del 2.26 per cento a quota 8’996.37 punti e con listino tutto in cifra rossa se si fa astrazione per il titolo “Swisscom Ag” (più 0.27 per cento); sulla coda i finanziari (“Ubs group Ag”, meno 4.87; “Credit Suisse group Ag”, meno 7.04), non significativo per contro il calo (meno 3.67 per cento) del valore “Givaudan Sa” stante il coincidente stacco del dividendo. Nell’allargato, tuffo (meno 81.25 per cento) del titolo “The Native Sa” su primo esito negativo – ma oggetto dell’immediato appello – di una vertenza giudiziaria in essere tra gli odierni vertici dell’azienda ed un ex-amministratore delegato. Dalle altre sedi primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 3.68 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 3.15; Ftse-100 a Londra, meno 5.25. Perdite secche fra il 2.07 ed il 2.70 per cento sugli indici di riferimento a New York. Intorno ai 105.9 centesimi di franco il cambio per un euro.

Nuovo atlante storico dei Grigioni, finanziamento dal Cantone

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10 temi per ciascuno dei cinque àmbiti generali (ambiente, cultura, economia, politica e popolazione), con visualizzazione cartografica; a complemento, dati statistici, grafici e testi esplicativi; obiettivo, trasmettere i contenuti in modo moderno, anche per un utilizzo nel sistema scolastico cantonale. Questi i parametri del progetto di ricerca denominato provvisoriamente “Atlante relativo alla storia dei Grigioni”, sotto iniziativa assunta in seno all’Archivio di Stato ed all’“Istituto per la ricerca culturale”, spettro dell’indagine sull’arco di cinque secoli ossia dal 1524 al 2024; dal Cantone un contributo finanziario pari a 900’000 franchi.

Cibo e creatività, all’“Ostello Cresciano” il “PiumognaGastroaward”

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“Ostello Cresciano” di Riviera frazione Cresciano al primo posto; “Ristorante Millefiori” di Bellinzona frazione Giubiasco alla piazza d’onore; “Ristorante Melamangio” di Mendrisio sull’ultimo gradino del podio. Questa la classifica finale del “PiumognaGastroAward”, secondo consenso espresso dai clienti, all’edizione 2019 dell’“Incontro gastronomico Al nòs mangée” sotto organizzazione dei membri dell’associazione “Etc” in Faido. 35 le attività iscritte al concorso, svoltosi fra lunedì 4 e domenica 24 novembre 2019. In immagine, le titolari dell’“Ostello Cresciano”.

Paradiso, “numero verde” per il servizio di assistenza spesa

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Attivata a Paradiso, sotto egida del Municipio, un servizio per la fornitura di generi alimentari e di prima necessità a domicilio delle persone anziane (“Over 65”) e sole e/o alle prese con particolari difficoltà. Contatto: 0800.115511. Di principio la spesa viene effettuata contro pagamento immediato; i casi saranno tuttavia valutati dall’operatore, in ragione ad esempio di una reale situazione di necessità.

Grigioni, fuori servizio il portale InterNet del Cantone

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Lavori di manutenzione in corso sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale grigionese. I servizi di informazione, compresi quelli pertinenti all’epidemia da Covid-19, risultano pertanto non raggiungibili.

Lotta al Covid-19, avviati quattro ambulatori di consultazione

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Servono: per la visita di pazienti potenzialmente affetti da Covid-19, per la presa in carico degli stessi pazienti. E funzionano: da ieri, mercoledì 25 marzo, per la durata di almeno un mese ovvero considerandosi l’operatività minima sino a venerdì 24 aprile (per inciso: indicazione preoccupante, perché essa si colloca già ben oltre i termini dell’emergenza così come essa era stata definita sino ad ora), in servizio quattro ambulatori con sedi a Mendrisio, a Lugano, ad Agno ed a Bellinzona quartiere Giubiasco. L’accesso è consentito dalle ore 8.00 alle ore 18.00, nei giorni dal lunedì al venerdì, con un solo vincolo: niente iniziative individuali, in caso di sintomi sospetti è necessario un primo contatto diretto con il medico di famiglia o con il medico di picchetto o con l’operatore della linea diretta istituita sotto egida dell’Ordine dei medici del Canton Ticino o con il medico cantonale o con il Pronto soccorso di una struttura ospealiera o della “Centrale di allarme” (telefono numero 144) o della guardia medica (telefono 091.8001828).

Così dallo Stato maggiore cantonale di condotta: “Abbiamo giudicato opportuna la costituzione di questi centri, che sono stati denominati “checkpoint Covid-19”, tenuto conto dell’incremento dei casi sul territorio cantonale e delle crescenti sollecitazioni cui sono sottoposti gli studi medici di famiglia e le unità di Pronto soccorso. In tal modo potremo preservare maggiormente dal rischio di contagio sia i medici, sia il personale degli studi, sia i pazienti che agli studi si rivolgono”. Gestione sotto egida dell’Ordine dei medici, responsabile per organizzazione, funzionamento e disponibilità di medici e paramedici di supporto (quest’ultimo è di principio garantito dai medici coinvolti, uno per struttura, ma viene messo anche a disposizione – ed a titolo gratuito – dai vertici dell’“Ente ospedaliero cantonale”; sedi di proprietà comunale, sedi messe quindi a disposizione – anche qui, con totale gratuità – dalle autorità politiche comunali, approntamento logistico e strumentale con intervento della Protezione civile (anche per la gestione di afflussi e percorsi “adeguati e sicuri” per i potenziali pazienti).

Aggregazione in Val Mara, Bissone fuori come da richiesta

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La Val Mara sarà Comune unico, ma con quattro anziché cinque Comuni ovvero nel rispetto delle volontà espresse nelle singole realtà territoriali coinvolte. A mettere la parola “fine” su incertezze e speculazioni giunge nota buona da Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo, oggi, con il “via libera” all’adattamento dello studio sulle sole Arogno, Maroggia, Melano e Rovio. Chi manchi all’appello è noto: Bissone, le cui autorità non avevano aderito allo studio nel novembre di tre anni or sono, ovvero quando fu lanciata l’istanza per unire i tasselli su poco meno di 20 chilometri quadrati (Arogno, 8.55; Maroggia, 0.96; Melano, 4.70; Rovio, 5.53; Bissone avrebbe contribuito nella misura d’un decimo circa, 1.86 chilometri quadrati in numeri), salvo mutare orientamento e dichiararsi pronte nell’istanza aggregativa accolta a Bellinzona nell’agosto 2018.

E poi? E poi: rapporto redatto in seno alla commissione di studio, rapporto presentato ai singoli Consigli comunali già durante la fase di elaborazione, rapporto illustrato ai cittadini in cinque serate informative, testo ultimo ricomposto ed affinato alla data di lunedì 9 dicembre, testo infine risottoposto ai Consigli comunali per il preavviso (è previsto “ex lege”); sei settimane dopo, discussione del rapporto nei cinque Consigli comunali, indi presa di posizione da parte delle rispettive autorità municipali, indi trasmissione al Governo. Shanghai surprise: preavviso favorevole – nell’ordine, i “sì”, i “no” e gli astenuti – da Arogno (18-1-0), Maroggia (16-4-0), Melano (20-1-0) e Rovio (12-6-1), e dai rispettivi Municipi; preavviso negativo – stessa formula – da Bissone (4-13-2) e dal suo Municipio. Di più: oltre al preavviso contrario con massiccia maggioranza, da Bissone anche una risoluzione politica da cui risulta l’impegno ad “intraprendere i passi necessari (…) affinché il Comune di Bissone venga escluso dal progetto aggregativo” e quindi dalle successive fasi della relativa procedura. Preso atto, sindaci e municipali degli altri Comuni hanno scelto invece di andare avanti, di fatto tornandosi alla procedura così come era stata avviata in prima battuta. Confermati quindi i rappresentanti dei quattro Comuni all’interno della commissione di studio dell’aggregazione. Seppur così, Val Mara sia.

Brione sopra Minusio, ciclista vola in una scarpata: è grave

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Prognosi riservata per il ciclista 50enne, cittadino svizzero con domicilio nel Locarnese, infortunatosi intorno alle ore 13.06 di oggi nell’impatto con il suolo dopo caduta in una scarpata, con arresto sei metri più sotto, a margine di una strada forestale fra Brione sopra Minusio e Locarno-Monti. Soccorsi a cura di operatori della “Rega”; il 50enne è stato elitrasportato in ospedale. Sul posto anche unità di Polcantonale e Polcom Locarno.

Vater und Sohn tot in Greyerzer Alphütte gefunden

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Gestern informierte die Waadtländer Kantonspolizei die Kantonspolizei Freiburg über die besorgniserregende Vermisstmeldung eines Vaters und dessen Sohn, von deren Wohnort im Kanton Waadt.

Die Zusammenarbeit zwischen den verschiedenen Polizeikorps sowie die grossangelegten Suchaktionen haben zum Auffinden der leblosen Körper der beiden Personen geführt, die höchstwahrscheinlich mit einer Feuerwaffe getötet worden sind. Ein mutmasslicher Täter wurde festgenommen. Eine Untersuchung ist im Gange.

Am Mitt­woch, den 25. März, gegen Mit­tag, wurde die Kan­tons­po­li­zei über die be­sorg­nis­er­re­gen­de Ver­misst­mel­dung eines Va­ters (47-j) und des­sen Sohn (23-j), von ihrem Wohn­ort im Kan­ton Waadt in­for­miert. In Zu­sam­men­ar­beit mit der Waadt­län­der Kan­tons­po­li­zei und auf der Basis der zu­sam­men­ge­tra­ge­nen In­for­ma­tio­nen wurde ins­be­son­de­re in der Re­gi­on So­rens ein gross­an­ge­leg­tes, po­li­zei­li­ches Such­dis­po­si­tiv ein­ge­rich­tet. Die­ses er­mög­lich­te das Auf­fin­den der leb­lo­sen Kör­per des Va­ters und sei­nes Soh­nes in einer Alp­hüt­te sel­bi­ger Re­gi­on. Sie wur­den höchst­wahr­schein­lich mit­tels einer Feu­er­waf­fe ge­tö­tet.

Wäh­rend der Po­li­zei­ope­ra­tio­nen wurde ein 30-jäh­ri­ger Mann an­ge­hal­ten und ver­haf­tet. Er gab seine Be­tei­li­gung an der Tra­gö­die zu. An­läss­lich der Haus­durch­su­chung wurde eine Feu­er­waf­fe vor­ge­fun­den und si­cher­ge­stellt.

Die Un­ter­su­chung wird ver­su­chen, die ge­nau­en Um­stän­de zu er­mit­teln, unter denen sich diese Tra­gö­die er­eig­net hat. Zum jet­zi­gen Zeit­punkt wer­den bis auf wei­te­res keine wei­te­ren In­for­ma­tio­nen be­kannt­ge­ge­ben.

Si spegne l’interruttore, annullata la “Festa danzante” 2020

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Hanno retto, con la speranza, sino all’ultimo momento possibile; ancora nei giorni scorsi, a quanti chiedessero aggiornamenti, rispondevano di aspettare un’informativa ufficiale alla data odierna. E l’informativa è arrivata, portando cattive notizie: salta anche la 15.a “Festa danzante”, manifestazione in calendario fra mercoledì 13 e domenica 17 maggio in 30 realtà urbane distinte di tutta la Svizzera, Ticino compreso. L’annullamento è dovuto alle incertezze date dal perdurare dell’epidemia da “Coronavirus”: da un lato, bloccata l’attività di scuole di ddanza, compagnie ed artisti partecipanti; dall’altro, almeno sino alla fine di aprile rimarranno chiuse le oltre 200 istituzioni-“partner” dell’evento. Alla “Festa danzante” 2020 era prevista la partecipazione di quasi 600 artisti professionisti; per tutti l’appuntamento è rinviato al 2021, giovedì 6 maggio la data probabile di inizio, domenica 9 maggio la conclusione.

Weiterer Anstieg positiv getesteter Fälle am 26. März

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Coronavirus in der Schweiz. Quelle und Bild: corona-data.ch.

Die Zahlen des BAG zu den Fällen von Coronavirus sind tiefer als jene anderer. Corona-Data.ch wird vom Informatiker Daniel Probst betrieben.
Bestätigte Fälle in der Schweiz am 26. März

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

11592 Personen (+553)

Verstorben

171 Personen

Hockey Nl / Porte girevoli al Lugano: liquidata mezza squadra

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Quel che sarà il Lugano dell’hockey di National league 2020-2021 si inizia a capire; suona abbastanza chiaro, invece, quel che la squadra non sarà. A tirare una linea, stamane, è proprio la dirigenza bianconera, tardiva in alcune scelte e fin troppo tempestiva (diciamo meglio: frettolosa) su altri nomi, ma pazienza: della famiglia Mantegazza i quattrini, di Vicky Mantegazza presidente la linea di azione. Elenco dei partenti, tra fatti noti e fatterelli nuovi: fine contratto senza ridestinazione nota per Massimo Ronchetti, Taylor Chorney, Paul Postma, Mauro Jörg, David McIntyre e Johan Ryno; fine contratto con nuovo posto di lavoro in altra sede per Linus Klasen (al Luleå, in Svezia) e Benoit Jecker (al Friborgo) e Julien Vauclair (al Lugano, ma sul versante tecnico: per lui un incarico quale nuovo responsabile dello “scouting”). In ingresso, oltre ai già contrattualizzati Mark Arcobello (attaccante, Usa, 1988, ultime quattro stagioni al Berna, accordo sino all’aprile 2023) e Raphael Herburger (atttaccante, Austria con licenza svizzera, 1989, in arrivo dal Salisburgo, accordo sino all’aprile 2022), sono Aurélien Marti (difensore, Svizzera, 190 centimetri per 92 chilogrammi, 1994, accordo per un anno), Bernd Wolf (difensore, Austria con licenza svizzera, 177 centimetri per 84 chilogrammi, 1997, in arrivo dal Villach, accordo per due anni) e Tim Traber (attaccante, doppio passaporto di Svizzera e Canada, 188 centimetri per 91 chilogrammi, 1993, in arrivo dal Losanna, accordo per due anni).

Sul lato conferme, premessa la probabile conferma di Serge Pelletier in panca, prolungamento sino all’aprile 2022 per Timo Haussener (attaccante, Svizzera, 194 centimetri per 92 chilogrammi, 1997, condiviso negli ultimi due campionati con i BiascaTicino Rockets della cadetteria) e prolungamento sino all’aprile 2021 per Loic Vedova (attaccante, Svizzera, 172 centimetri per 82 chilogrammi, 1997, sempre in quota Lugano più prestiti in valle tra Prima lega e Swiss league). Due innesti dagli “Under 20-Elit”, infine, nei nomi dei difensori Nicolò Ugazzi e di Alessandro Villa: il primo, 19 anni compiuti da un mese, 168 centimetri per 67 chilogrammi, è uscito dalla linea prodigiosa del ValleVerzasca per approdare in filiera giovanile AmbrìPiotta e poi in quella dei ceresini, chiudendo l’ultima annata – da capitano, tra l’altro – con 12 goal e 19 assist in 44 partite; l’altro, 19 anni da due mesi a questa parte, 185 centimetri per 79 chilogrammi, sempre in bianconero, ha timbrato 21 punti in 43 incontri; per entrambi il contratto triennale in formula “entry-level”.

In immagine, Julien Vauclair, 40 anni compiuti ad ottobre, in uscita dal “roster” per fine carriera.

Hockey Sl / Rockets, prime scelte: in uscita Greg Squires e Marc Camichel

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Nell’attesa di una definizione del quadro complessivo sulla ripresa e sul prosieguo del progetto, due partenze sicure dall’organico dei BiascaTicino Rockets usciti indenni dalla stagione 2019-2020 dell’hockey di Swiss league quando erano con un piede e mezzo sulla strada del “barrage” per la salvezza: non confermati Marc Camichel, attaccante, 21 anni da compiersi a fine agosto, 181 centimetri per 79 chilogrammi, uscito dalle giovanili del Sankt Moritz ed invero transitato in modo brillante tra gli “Under 20-Elit” del Lugano), e Gregory “Greg” Squires, 32 anni a luglio, 169 centimetri per 78 chilogrammi, statunitense detentore anche di passaporto cinese che nel corso della stagione era transitato dai Graz 99ers della Ebel al Tps Turku ai BiascaTicino Rockets. Da considerarsi al momento in disponibilità, sulla scorta del prolungamento dei rispettivi contratti con il Lugano e dunque in accordo “two-way”, gli attaccanti Timo Haussener e Loic Vedova (vedasi in altra parte del giornale).

Taxifahrer in der Stadt Luzern erstochen

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In der vergangenen Nacht wurde in der Stadt Luzern ein Mann neben seinem Fahrzeug tot aufgefunden. Aufgrund der Schnitt- und Stichverletzungen besteht der Verdacht eines Tötungsdelikts. Die Polizei sucht Personen, welche verdächtige Wahrnehmungen gemacht haben, sowie einen bisher unbekannten Mann (siehe Foto).

Heute Morgen früh, um 2.15 Uhr wurde der Polizei gemeldet, dass sich an der Sedelstrasse in Luzern ein Selbstunfall ereignet habe. Dabei sei ein Taxi gegen einen Baum geprallt. Die Rettungskräfte konnten beim mutmasslichen Fahrzeuglenker nur noch den Tod feststellen. Der Mann wies Schnitt- und Stichverletzungen auf. Aufgrund dieser Verletzungen muss von einem Tötungsdelikt ausgegangen werden. Die Täterschaft ist flüchtig. Die entsprechenden Fahndungsmassnahmen sind eingeleitet. Der Tatablauf und das Motiv sind derzeit unbekannt.

Die Polizei sucht in diesem Zusammenhang nach einem unbekannten Mann. Dieser trug einen dunklen Kapuzenpullover, ein schwarzes Gilet, eine dunkelblaue Hose und beige Schuhe mit heller Sohle (siehe Bild). Ob dieser Mann in direktem Zusammenhang mit dem mutmasslichen Tötungsdelikt steht, ist unklar.

Die Luzerner Polizei bittet die Bevölkerung um Mithilfe und sucht Zeugen.

Insbesondere interessieren folgende Fragen:

• Wer hat im Umfeld der Sedelstrasse/Jugiweg verdächtige Beobachtungen gemacht?
• Wer hat in der vergangenen Nacht verdächtige Wahrnehmungen im Zusammenhang mit einem Taxi gemacht?
• Wer ist der gesuchte Mann auf dem Foto oder wer kann Angaben zu dieser Person machen?

Altre sette vittime da Covid-19 in Ticino. Calano (era ora) i contagi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.02) Fredde quanto i corpi che escono dall’uscita sbagliata degli ospedali sono le cifre di altre 24 ore sofferte dal Ticino sul fronte della guerra al Covid-19: guerra che si perde nelle battaglie quotidiane, altre sette le vittime dall’alba all’alba e dunque 67 i decessi registrati (incremento pari all’11.67 per cento), e che probabilmente sarà vinta in giorni settimane mesi, ma non ora e non ancora. Alle indicazioni che giungono dal portavoce dello Stato maggiore cantonale di condotta, l’unica notizia in apparenza apprezzabile giunge dal fronte dei contagi: 47 (più 3.47 per cento) in tutto, circa un terzo rispetto a quelli del giorno precedente, totale a quota 1’401 unità; il tasso di mortalità sale dunque al 4.78 per cento sulla base stimata di coloro che sono stati colpiti dal virus. 52 (più 16.99 per cento sul totale pari a 358 unità) i nuovi ricoveri; 49 (più 19.68) gli ingressi in reparto, ora a quota 298; tre altre persone (più 5.26 per cento, su 60 soggetti in tutto) affidate alla terapia intensiva. Impressionante il dato generale per quanto riguarda la Svizzera: a quota 161 l’effettivo riferimento per quanto riguarda i decessi, e 10’714 (più 1’002 in un solo colpo) risultano i contagiati.

Tutto in un paio d’ore, “Swiss market index” in sussulto oltre quota 9’200

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.29) Improvviso strappo al rialzo nelle ultime due ore di contrattazioni, dopo lunga permanenza sotto la linea, per uno “Swiss market index” confermatosi dunque in rialzo e con approdo a 9’203.98 punti ossia in progresso pari al 2.39 per cento. In larga prevalenza i valori in cifra nera, “The Swatch group Ag” e “Sgs Sa” i peggiori (meno 0.33 e meno 1.38 per cento rispettivamente); “Ubs group Ag” e “Credit Suisse group Ag” fra i migliori (più 5.37 e più 6.10 per cento rispettivamente). Dalle altre sedi primarie: Dax-30 a Francoforte, più 1.28; Ftse-Mib a Milano, più 0.73; Ftse-100 a Londra, più 2.24. Progressi fra il 3.60 ed il 4.24 per cento sugli indici di riferimento a New York. In frenata l’euro, al cambio sui 106.1-106.2 centesimi di franco.

Unfall Neuenegg (Kanton Bern): Toter und Schwerverletzter nach Frontalkollision

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Heute Nachmittag hat sich in Neuenegg (Kanton Bern) eine Frontalkollision zwischen zwei Autos ereignet. Ein Lenker verstarb noch auf der Unfallstelle. Der andere Lenker wurde schwer verletzt. Die Laupenstrasse war für mehrere Stunden gesperrt.

Der Unfall auf der Laupenstrasse in Neuenegg wurde der Kantonspolizei Bern am Mittwoch, 25. März, kurz nach 15.25 Uhr gemeldet. Ersten Erkenntnissen zufolge fuhr ein Auto von Neuenegg her in Richtung Laupen, als es in einer leichten Linkskurve über die Strassenmitten hinaus geriet. Dort kam es in der Folge zur Frontalkollision mit einem entgegenkommenden Lieferwagen.

Der Lenker des in Richtung Laupen fahrenden Autos wurde beim Unfall so schwer verletzt, dass er trotz sofortiger Rettungsmassnahmen noch auf der Unfallstelle verstarb. Er wurde formell noch nicht identifiziert, es bestehen aber konkrete Hinweise auf seine Identität. Der Lenker des Lieferwagens musste unter Beizug der Feuerwehr geborgen werden, ehe er mit schweren Verletzungen durch eine von zwei aufgebotenen Ambulanzen ins Spital gebracht wurde.

Im Einsatz standen weiter die Feuerwehren Regio Laupen und Neuengg, die Berufsfeuerwehr von Schutz und Rettung Bern sowie ein vorsorglich aufgebotener Helikopter der Rega. Die Laupenstrasse musste für mehrere Stunden gesperrt werden, eine Umleitung wurde eingerichtet.

Die Kantonspolizei Bern hat Ermittlungen zum genauen Unfallhergang aufgenommen.

Weiterer Anstieg positiv getesteter Fälle am 25. März

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Coronavirus in der Schweiz.
Bestätigte Fälle in der Schweiz am 25. März 2020, 17:00 Uhr

Anzahl positiv getesteter Erkrankungsfälle:

9765 Personen

Verstorben

103 Personen

Alto Malcantone in doppio “stato di necessità”: Comune “off limits”

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Una mezza voce in tal senso era salita da parte della ValleMaggia, qualche giorno fa, ed era rimasta lì in sospeso. Quasi a sorpresa, e con atto più che mai formale trattandosi di una risoluzione firmata dal sindaco Giovanni Berardi e sottoscritta da Giuliano Lippmann segretario comunale, il territorio comunale di Alto Malcantone è stato dichiarato “off limits” da oggi per i non residenti, fatta eccezione per quanti giungano a scopo lavorativo: una conseguenza del dichiarato “stato di necessità” (doppio, considerandosi l’esistenza di uno “stato di necessità” cantonale…) contenuto nel testo medesimo, sicché “se necessario” l’autorità politica comunale – così sta scritto – “potrà (…) incaricare cittadini abili al lavoro a prestare man forte per far fronte ad eventuali necessità”, dallo sgombero dei rifiuti alla garanzia dei servizi comunali all’assistenza agli anziani. A colpire è tuttavia il rigore del secondo provvedimento: volendosi “preservare la salute delle persone residietni sul territorio comunale, (…) (e) ridurre il rischio di trasmissione (del Covid-19, ndr) (e) combattere il “Coronavirus” (e) impedire o contenere gli eventuali focolai locali (e) proteggere le persone particolarmente a rischio (e) prevenire incidenti tali” da essere aggravio “al sistema sanitario”, in assenza di legittimazione nessuno provi a metter piede sulle strade comunali, “transitabili e calpestabili” per l’appunto da persone appartenenti alle due categorie sopra elencate; ergo, divieto di transito e divieto generalizzato di posteggio, in quest’ultimo caso con sovrabbondante specifica ossia anche se “di breve durata”. Ai contravventori multe sino a 10’000 franchi. Dalla parte del sindaco, di certo, il parere di qualche giurista; ma contro, anche?

Bregaglia, a giugno se ne va la sindaca Anna Giacometti

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Ultimi tre mesi ed una settimana al timone del Comune di Bregaglia per Anna Giacometti, 59 anni da compiersi a settembre. Come annunciato sulle onde Rsi, l’esponente liberale-radicale è infatti dimissionaria con effetto alle ore 24.00 di martedì 30 giugno dal ruolo di sindaca, vale a dire dalla funzione cui nel settembre 2019 era stata chiamata per la quarta volta consecutiva (nella circostanza, tra l’altro, trovandosi sfidata dal fratello Marco Giacometti, su cui era riuscita a prevalere nel ballottaggio con 426 consensi contro 259); Anna Giacometti, che nell’Esecutivo a Bregaglia – dove è nata, frazione Castasegna – si occupa di amministrazione, finanze, assistenza sociale e competenze pertinenti alla Regione Maloja-Maloggia, avrebbe in sostanza scelto di optare per l’impegno nel solo Consiglio nazionale, dove era stata eletta un mese dopo la conferma al timone del Comune.

Covid-19 da “stress”, giovedì con apertura ridotta nei supermercati

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Con decisione condivisa dagli operatori nel territorio cantonale, sospesa sino a nuova indicazione l’apertura prolungata del giovedì nelle piattaforme di vendita a grande superficie (negozi a libero servizio all’interno dei centri commerciali, supermercati tradizionali, “discounter”, “superette” ed affini). L’annuncio è stato dato questo pomeriggio dai vertici della “Disti”, associazione-mantello sotto cui agiscono circa 6’000 dipendenti effettivi; la decisione, secondo quanto riferito in una nota-stampa, è funzionale al garantire un po’ di riposo in più ai collaboratori, messi sotto “stress” dalla situazione determinatasi in forza dell’epidemia da Covid-19. Le saracinesche dei punti-vendita, pertanto, saranno chiuse alle ore 19.00 anziché alle ore 21.00.

Bedretto, grave scialpinista centrato da una lastra di ghiaccio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.46) Prima è stato colpito da una lastra di ghiaccio staccatasi dal costone sovrastante, poi è scivolato e caduto per alcune decine di metri, restando a contatto con il pendio sino alla sella di un avvallamento. Gravissime le condizioni di salute di uno scialpinista 44enne, cittadino svizzero con domicilio nel Cantone Basilea-campagna, che alle ore 11.24 circa è incorso in un infortunio nella zona del Westlicher Gerenpass, valico tra la Val Bedretto e la Gerental, intorno a quota 2’600 metri. Testimone dell’incidente un conoscente e compagno di escursione dell’uomo. Soccorsi a cura di specialisti del “Club alpino svizzero” e della “Rega”; il 44enne è stato stabilizzato e trasferito d’urgenza in ospedale con un eliccottero. Preoccupante il responso dei sanitari. Sulla dinamica dell’episodio sono in corso gli accertamenti di rito.

Filo di nota / Un sano e sentito «Cata sü» al funzionario Apallico

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Nessun “veto” e nessuna forzatura, oggi da Berna, sui provvedimenti anti-“Coronavirus” adottati da Bellinzona e, per così dire, per alcuni aspetti situatisi oltre la soglia di quel che stava scritto nell’ordinanza federale. Tutt’uno stare sul filo, tutt’un voler evitare di definire “illegale” quel che giuridicamente sarebbe obiettabile (ma vediamo, neh, magari davanti ad un giudice, e ad ogni modo sarà discorso del poi e meglio ancora del poissimo) anche per via del fatto che nella stesura di quell’ordinanza non tutto era stato considerato, e che ad ogni modo in seno al Consiglio federale non tutti sono concordi sul da farsi. In apparenza assai conciliante Alain Berset, che di quell’Esecutivo è membro, durante la conferenza-stampa in cui molti hanno cercato di portarlo a sconfessare un funzionario stolidamente sbilanciatosi a sdottoreggiare su quei ticinesi cattivi ed impertinenti. Martin Dumermuth, in traduzione Martino l’Apallico secondo accezione breriana, avrà infatti anche i titoli ottenuti all’Uni ed esplicitati in medesima sede, ma avrebbe dovuto fare quel che spetta ad un salariato dello Stato: evitare di esprimersi, anche se sotto sollecitazione, in una materia nella quale l’unica parte “tecnica” spetta ai medici ed a quanti operano nel mondo sanitario, mentre tutto il resto è pertinenza della politica. Nell’interesse precipuo, qualora ciò non fosse stato compreso, della salute pubblica (quesito di passaggio: ma dov’è, e che cosa sta facendo in questo contesto, Ignazio Cassis consigliere federale ticinese?).

Kanton Zürich: Heissen Sie Gabriela, Marina oder Jacqueline?

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WARNUNG: Aktuell stehen die Namen „Gabriele“, „Gabriela“, „Gabrielle“, „Marina“ und „Jacqueline“ auf der Liste der Telefonbetrüger. Wenn die „falschen Polizisten“ anrufen, Telefonverbindung beenden und 117 wählen.

Covid-19 in Ticino, 60 le vittime: uno su 20 non ce la fa

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.26) Dicono che in Italia siasi prossimo il picco dell’epidemia, dal che potremmo dedurre analoga condizione in divenire nel Ticino che in misura massiccia venne “riverberato”; nel frattempo sono da piangersi altre sette vittime nello spazio di 24 ore, altri sette tra uomini e donne che al Covid-19 nemico invisibile hanno dovuto soccombere, 60 in totale quando sul calendario si fissa il primo mese dalla rivelazione del caso numero uno. 60, in un Cantone con la più alta incidenza di casi rispetto alla popolazione: dallo Stato maggiore cantonale di condotta giunge infatti anche conferma di un incremento massiccio nel numero dei contagiati, 153 in più nello stesso periodo ovvero balzo pari al 12.74 per cento e dato totale che si fissa a quota 1’354. Nei fatti, il tasso di mortalità si fissa al 4.43 per cento, valore sensibilmente più alto rispetto alla media federale laddove si evidenzia un dato attorno all’uno per cento (9’765 i casi attestati, 103 le vittime non considerandosi le altre 49 risultanti dal computo sulla somma – non ufficiale – dei dati provenienti dai singoli Cantoni). A complemento, come da evidenze riferite nel pomeriggio: 306 i ricoverati (22.60 per cento sul totale, non potendosi computare al momento coloro che sono tecnicamente guariti), e di questi 306 ben 57 (quasi uno su cinque) si trovano in cure intensive.

Coronavirus: Zuger Kirsch wird zu Desinfektionsmittel

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Im Rahmen der Ausbreitung des Corona-Virus in der Schweiz werden die Vorräte an Desinfektionsmittel knapp. Besonders für Mitarbeitende in Spitälern, Arztpraxen und Pflegeheimen ist dies problematisch. Der Kanton Zug wird hier selbst aktiv und geht die Produktion von Desinfektionsmitteln an, wozu die Zusammenarbeit mit Zuger Apotheken und Kliniken gesucht wird. Die Grundbasis für dafür ist Zuger Kirsch AOP, welche von der Distillerie Etter bezogen werden kann. Für die Bevölkerung gilt nach wie vor: Händewaschen mit handelsüblicher Seife reicht vollkommen aus, um sich gegen eine Ansteckung mit dem Coronavirus zu schützen. Für medizinisches Fachpersonal ist Desinfektionsmittel aber nötig, um sich regelmässig und rasch vor einer Weiterverbreitung schützen zu können.

Durch die gesteigerte Nachfrage sind nicht nur Desinfektionsmittel vielerorts ausverkauft, auch der Grundstoff Reinalkohol wird knapp. Die Distillerie Etter verkauft deshalb zum Selbstkostenpreis einen Vorrat von rund 2,5 Tonnen Alkohol an den Kanton Zug, um daraus Desinfektionsmittel zu produzieren. Die Herstellung übernehmen verschiedene Zuger Apotheken und Kliniken. «Für uns ist es ein Glücksfall, dass wir vor Ort unkompliziert solche Mengen aufkaufen können», führt Gesundheitsdirektor Martin Pfister aus. Das produzierte Desinfektionsmittel ist ausschliesslich für den Gebrauch durch medizinisches Fachpersonal in Arztpraxen, Kliniken und Pflegeheimen im Kanton Zug vorgesehen.

Saliscendi reiterato, lo “Swiss market index” chiude in spinta

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.14) Ennesima giornata sulle montagne russe per lo “Swiss market index” che, dopo massimo sui 9’136.83 punti alle ore 10.15 ovvero a progresso vicino al cinque per cento, si era trovato a perdere quasi 500 punti prima di mezzogiorno scivolando addirittura sotto la linea ad 8’664.44 punti, salvo rianimarsi nel finale e chiudere su quota 8’989.16 punti ovvero in progresso pari al 2.93 per cento. A spiccare i titoli “Zürich insurance group Ag” e “Lonza group Ag” (più 7.32 e più 6.93 per cento rispettivamente), prevalente la tendenza degli operatori a lucrare sul brevissimo ossia in ragione dei benefici ricavati nella seduta precedente. Sotto misura solo “Givaudan Sa” (meno 0.77) e “Swisscom Ag” (meno 1.35). Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-30 a Francoforte, più 1.79; Ftse-Mib a Milano, più 1.74; Ftse-100 a Londra, più 4.45. Altra volata a Wall Street, con incrementi fra l’1.39 ed il 4.56 per cento sugli indici di riferimento. In attestazione a 106.1 centesimi di franco il cambio per un euro.

Nota di servizio / Nulla a che spartire con falsari ed approfittatori

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Da alcune ore è registrato ed in linea un portale che per impostazione grafica, denominazione (“Il Giornale dei ticinesi”) e caratteri della testata si presenta quale copia conforme del nostro quotidiano. Cosa sgradevole, ma che sconfina direttamente nell’abuso laddove per il sito – i cui autori dichiarano di voler fare “satira e finzione” – vengono utilizzati nostri articoli, nostri titoli e nostre foto. Quasi inutile il precisare che tale operazione nulla ha a che vedere con “Il Giornale del Ticino”, che nessuna autorizzazione è stata data e che ci tuteleremo nelle sedi opportune. Post scriptum: quando vogliamo fare ironia e satira, abbiamo già rubriche quali “Colpo di stiletto” e “Bastardi inside” ed eventualmente “Pala & piccone”; esse ci bastano. E spiace il doverlo dire, a codesti stolidi bambinetti del sedicente “Giornale dei ticinesi”: di quel che sia la satira non avete nemmeno l’idea.

La foto del giorno / E poi tac, ecco il turista che si fa un “barbecue”…

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Dunque: state in casa, muovetevi solo per le esigenze primarie quali spesa e farmacia, agite nel rispetto degli altri e di voi stessi; si soffre e si fatica, magari, ma ci si sta. Poi uno càpita – occhèi, su imbeccata dell’informatore dal territorio – dalle parti di via Roncaccio a Tenero-Contra frazione Tenero, e sul lido fronte Verbano trova turisti – regolare furgone con targa non ticinese in divieto di sosta a distanza di 20 passi – intenti a farsi il “barbecue”, sissignori, tanto di griglia con focherello acceso, tanica di alcool a bocchetta aperta lì di fianco e tra l’altro tirava vento. Meraviglioso, vero?

Produktrückruf “Geröstete Erdnüsse mit Honig und Sesam” 200 Gramm von Otto’s

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Bei einer amtlichen Kontrolle wurde beim Produkt „Geröstete Erdnüsse mit Honig und Sesam“ von der Firma avsarlar eine Grenzwertüberschreitung an Aflatoxinen festgestellt. Warenlos: 33/354 Mindestens haltbar bis: 12/2020 Verkaufszeitraum: 06.01.2020 – 25.02.2020 Wir bitten die Kundinnen und Kunden, dieses Produkt nicht mehr zu konsumieren. Gekaufte Produkte können in den Radikal Filialen zurückgegeben werden. Der Kaufpreis wird selbstverständlich erstattet, auch ohne Vorlage des Kassenbons. Auf Grund der aktuellen Problematik infolge des Corona Virus bitten wir die Kundinnen und Kunden, sich nicht extra wegen diesem Produkt in die Filialen zu begeben. Die Filialen nehmen die Produkte auch gerne zu einem späteren Zeitpunkt noch zurück, sobald sich die Lage stabilisiert hat. Radikal entschuldigt sich bei allen betroffenen Kundinnen und Kunden für die entstandenen Unannehmlichkeiten.

Coronavirus: Infektionen und Todesfälle nehmen weiter zu

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Die Anzahl der bestätigten Coronavirus-Fälle und der an den Folgen der Krankheit verstorbenen Personen nimmt weiter zu. Hier finden sie die aktuellen Zahlen des BAG (Photoquelle: corona-data.ch)

24. März 2020, 12.15 Uhr
Erkrankungen: 8836 Personen
Verstorben: 86 Personen

International
Stand: 24. März 2020, 7.00 Uhr
Erkrankungen: mehr als 381 500 Personen
Verstorben: mehr als 16 500 Personen

Spesa e farmaci a domicilio, Stabio rafforza l’impegno per gli anziani

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Non è l’unico Comune i cui volontari siano impegnati in quest’opera; di sicuro è uno fra i più attrezzati. Spesa e farmaci sino all’uscio di casa, e con fresco rafforzamento del servizio a favore degli aventi diritto (anziani, persone in condizione di temporanea o cronica fragilità, ammalati e chi non possa contare sull’apporto di familiari o vicini), sull’intero territorio comunale di Stabio; richieste ai numeri di telefono 091.6416920 e 091.6416921, coordinamento affidato ai responsabili dell’“Associazione assistenza-cura a domicilio Mendrisiotto-Basso Ceresio”. La spesa (a proposito, si chiede un atto di cortesia: non prenotate carichi non indispensabili, ad esempio i fardelli da sei o 12 bottiglie di acqua…) sarà recapitata da un volontario con cartellino identificativo; della consegna dei medicinali si occuperanno addetti per conto delle farmacie. Per informazioni, oltre che ai numeri telefonici indicati (cui possono rivolgersi anche coloro che intendano mettersi a disposizione quali volontari), vale anche l’indirizzo “e-mail” sociale@stabio.ch.

Perinatologia, in più di 60 al “webmeeting” della “Sant’Anna”

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A pieno successo, pur nella necessaria e forzata rielaborazione del programma causa “Coronavirus”, la nona edizione del “Simposio di perinatologia” organizzato e condotto in porto dai responsabili della “Clinica sant’Anna” di Sorengo, con appuntamento regolarmente svoltosi in forma di conferenza in “webcasting” anziché in sala alla “Fondazione Otaf” come era previsto in prima battuta. Interventi di relatori dalla sede, da Lucerna, da Ginevra ed anche da Brescia, uno tra i luoghi più colpiti dal Covid-19. Oltre 60 i partecipanti tra medici, infermieri ed ostetriche; particolarmente apprezzato, anche in forza dei criteri posti in atto, anche l’ampio spazio per lo scambio di informazioni e per le domande. In immagine, i componenti il Comitato scientifico del simposio.