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Calcio Dna / Un punto di speranza, ma il Lugano dovrà ancora sudare

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Se una sconfitta era la canonica non-opzione, il pareggio – spiace il dirlo – non risolve. Sì, certo: uscendo oggi imbattuto dal campo del Sion, il Lugano mise un mattone verso la permanenza nella massima serie del calcio elvetico; ma nel momento della verità mancò il colpo del “kappaò”, il 2-0 avrebbe chiuso ogni discorso ed invece da un rigore sbagliato (33.o, Mijat Maric) si giunse all’1-1 – poi finale – per rete di Anto Grgic (61.o); cosa grave per un collettivo che, al solito, sembra avere nelle gambe un’ora di gioco o poco di più, e spesso va avanti (come questa volta: 17.o, Alexander Gerndt su ispirazione di Numa Lavanchy) ma alla distanza non tiene e non regge. In sostanza: alla pari il confronto, al pari il punteggio, peccato che alle spalle sia il Thun (2-1 sul San Gallo, di conseguenza staccato dallo Youngboys nella corsa al titolo) sia il NeuchâtelXamaxSerrières (2-1 a Lucerna, nientemeno) stiano ora viaggiando con il cappello alato di Mercurio. Gli altri risultati: Zurigo-Youngboys 0-5 (ieri); Servette-Basilea 2-2 (oggi). La classifica: Youngboys 64 punti; San Gallo 62; Basilea 56; Servette 46; Lucerna, Zurigo 42; Lugano 37; Thun 32; Sion 29; NeuchâtelXamaxSerrières 27 (Zurigo, Sion una partita in meno).

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