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Amministrazione cantonale, grandi movimenti ai vertici

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Sugli ultimi scampoli della legislatura alcune rilevanti nomine ai vertici dell’Amministrazione cantonale. Con decorrenza da lunedì 1.o luglio, Thomas Ferrari (foto in alto a sinistra), odierno responsabile della Sezione popolazione in seno al Dipartimento cantonale istituzioni, passa al ruolo di capo dell’Area Polgiudiziaria; Silvia Gada (foto in alto a destra) subentra a Thomas Ferrari nella conduzione della citata Sezione popolazione, con Dunja Valsesia (foto in basso a destra) quale aggiunta in provenienza dall’attività di collaboratrice scientifica al Settore giuridico dell’Ufficio migrazione, lasciando la funzione di titolare della Sezione formazione industriale-agraria-artigianale-artistica della Divisione formazione professionale in seno al Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport a Roberto Valaperta (foto in basso a sinistra), odierno direttore del “Centro professionale tecnico” di Lugano-Trevano. Nel contempo, auguri e ringraziamenti al tenente colonnello Flavio Varini, che da luglio sarà in pensione dopo 32 anni al servizio della Polcantonale dapprima come ingegnere caposervizio e poi come ufficiale (tra gli incarichi, la funzione di delegato di polizia a Locarno e poi a Bellinzona, e dall’ottobre 2001 la direzione della Polgiudiziaria).

Colpo di stiletto / Vada per la felicità, ma sull’aritmetica…

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Notiziola all’insegna dell’autoincoraggiamento, oggi, sulle pagine del “Mediavideo” che è poi il “Teletext” delle reti televisive “Mediaset” in Italia: il Belpaese, stando all’ultima edizione del “World happiness report” ossia il rapporto sulla felicità nel mondo, risale dalla 47.a alla 36.a posizione. Titolo in prima pagina: “Felicità, l’Italia scala nove posti”. Cresce la felicità, scende la competenza sui fondamentali delle addizioni e delle sottrazioni.

Bosco e aula, pomeriggio “ambientale” all’Istituto scolastico di Bioggio

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Pomeriggio da dedicarsi all’educazione ambientale, sul tema “Vivere il bosco”, è quello annunciato per domani, giovedì 21 marzo ovvero nel ricorrere della “Giornata internazionale delle foreste”, all’Istituto scolastico di Bioggio, compartecipi gli allievi della scuola dell’infanzia e della scuola elementare di Bioggio. In presenza di Claudio Zali, direttore del Dipartimento cantonale territorio, e delle autorità politiche locali, tra le ore 13.30 e le ore 16.30 saranno presentati i disegni realizzati dagli scolari nel contesto delle attiività “Aula nel bosco”; a seguire, inaugurazione della mostra nell’atrio dell’istituto. Parte dei lavori troveranno posto su un “albero” realizzato per l’occasione dai collaboratori della Sezione forestale del dipartimento. L’esposizione sarà aperta al pubblico sino a giovedì 18 aprile nei consueti orari di attività della scuola.

Schianto in linea di confine, la vittima è Philippe Michael Scalzi

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Si chiamava Philippe Michael Scalzi – di oggi l’identificazione ufficiale, previo riconoscimento – il motociclista deceduto ieri pomeriggio, lungo la via Provinciale a Cremenaga (Varese, Italia, appena oltre il confine di Stato sulla Tresa), nell’impatto frontale con la motrice di un autoarticolato. Trova conferma quanto qui già pubblicato circa età (32 anni) e domicilio (Luganese, prima a Massagno e poi a Lugano) del giovane, di cui risulta l’attività come operatore di sicurezza privata alle dipendenze di una primaria agenzia sul territorio. Non ancora nota la data delle esequie.

“Mea culpa”, spettri cimiteriali in scena al “Teatro Dimitri”

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Teatro in movimento, con spettacolo ad offerta libera (ricavi a favore dell’artista e dell’“Associazione Béogo”, gruppo ticinese di solidarietà con il Burkina Faso), sabato 30 marzo nella consueta sede della corte dimitriana a Terre di Pedemonte frazione Verscio. Di scena Charles Nomwendé Tiendrebéogo, testo in lingua francese, trama articolata sulla presenza di fantasmi che, all’interno di un cimitero, si appropriano temporaneamente il corpo del guardiano del camposanto stesso e sviluppano un “Mea culpa” – da qui il titolo della rappresentazione – nel tentativo di riscattarsi da una vita troppo carica di ambizioni. Inizio ore 20.30.

Cantello (Varese): collisione auto-moto, feriti uomo e donna

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Un 38enne ed una 35enne sono rimasti feriti – e, per quanto l’intervento sia stato declassificato da “codice rosso” a “codice giallo”, le loro condizioni di salute risultano piuttosto serie – nell’incidente avvenuto alle ore 7.56 in territorio comunale di Cantello (Varese), a ridosso del valico di Cantello frazione Gaggiolo con Stabio località Confine, nel tratto finale della Strada provinciale numero 3. A collisione una vettura ed una moto. Sul posto unità dei Carabinieri ed ambulanze; i feriti hanno ricevuto prima assistenza sul posto e sono poi stati trasferiti in ospedale per gli accertamenti del caso. Significative le ripercussioni sulla viabilità, in parte defluita lungo la dorsale “vecchia” attraverso l’abitato di Cantello.

Glattfelden (Kanton Zürich): Mann bei Arbeitsunfall tödlich verletzt

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Bei einem Arbeitsunfall in einem Kieswerk in Glattfelden ist am Dienstagmittag, den 19. März ein Mann tödlich verletzt worden.
Kurz vor 12.00 Uhr war ein 45-jähriger Arbeiter im Sandsilo eines Kieswerks mit Betriebsarbeiten beschäftigt. Dabei wurde er aus noch ungeklärten Gründen von Sand verschüttet und zog sich dadurch tödliche Verletzungen zu. Der Unfallhergang ist noch unklar und wird von der Kantonspolizei Zürich und der Staatsanwaltschaft Winterthur/Unterland untersucht.

Tempesta sui bancari, “Swiss market index” in giornata-no

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.15) Flessione che costa allo “Swiss market index” il ritorno sotto la soglia dei 9’500 punti ed un disavanzo effettivo pari ad una figura e mezzo rispetto ai massimi dell’anno, oggi, alla Borsa di Zurigo. Determinante il passo indietro del comparto finanziario, tra l’altr’ieri e ieri ben apprezzato dagli operatori e per contro a piazzamento sulla retroguardia del listino (“Credit Suisse group Ag”, meno 3.29 per cento; “Ubs group Ag”, meno 2.41; “Julius Bär Gruppe Ag”, meno 4.24 e posizione da lanterna rossa); riscontro finale su quota 9’463.32 punti (meno 0.66 per cento) con parziale recupero nelle contrattazioni delle ultime due ore; “Roche holding Ag” capofila con progresso – ed è tutto dire – pari allo 0.31 per cento; circa i bancari, rilevante il movimento (nei primi 45 minuti, 22.5 e 16 milioni di pezzi scambiati rispettivamente per “Ubs group Ag” e per “Credit Suisse group Ag”. Dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 1.57 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.47; Ftse-100 a Londra, meno 0.45. Prevalenza della cifra rossa a New York: Nasdaq, più 0.07; S&P-500, meno 0.29; “Dow Jones”, meno 0.55. In calo a 113.2 centesimi di franco il cambio per un euro.

Aerodromo di Locarno-Gambarogno all’… Alba di un nuovo giorno

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Il cosiddetto “miniallungamento” della pista e la conferma dell’impegno per la tutela e per lo sviluppo della struttura nel contesto socioeconomico della regione fra i temi trattati sabato scorso – sede dell’incontro, l’“hangar” della “Swiss helicopter group” sul sedime dell’aerodromo di Locarno-Gambarogno; prima dell’inizio, saluto portato da Paolo Beltraminelli, consigliere di Stato – durante l’annuale assemblea dell’“Associazione Locarnese e Bellinzonese per l’aeroporto cantonale-Alba”, realtà in cui vengono dichiarate la compresenza e la compartecipazione di circa 120 soci tra cui 15 Comuni e 17 persone giuridiche. Esauriti rapidamente i temi all’ordine del giorno, dal rendiconto finanziario 2018 al preventivo 2019 alla questione connessa con le quote sociali 2019; nomine per Damiano Gianella (con funzione di segretario-cassiere) e di Mauro Damiani (nuovo membro) in seno al Consiglio direttivo; la presentazione del progetto di aggiornamento delle infrastrutture operative civili – tra l’altro, nell’immediatezza dell’80.o anniversario dall’inaugurazione dello scalo come aerodromo doganale: fondazione domenica 25 giugno 1939, apertura con evento nelle giorante di sabato 8 e di domenica 9 luglio 1939 – è stata curata da Davide Pedrioli, delegato cantonale per l’aviazione civile. Nella foto, un momento dell’assemblea; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Addio “Ruxii”, collega di cuore e voce dei grandi eventi

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Cade facile sulla tastiera, oggi, la lacrima. La lacrima, le lacrime dei colleghi per un collega, il “Rugge” che diventava “Ruxii” se lo si doveva intercettare d’urgenza lanciando un urlo dalla tribuna dello stadio alla linea laterale opposta; perché il collega Ruggero Glaus, uno dal quale molti hanno imparato per osmosi questo mestiere – e qualcuno magari fa finta di non ricordarselo, o di non essere tributario di alcuno – non c’è più. Un malessere ieri, ci racconta chi gli era più vicino, tanto che sulla pagina “Facebook” personale era partito un augurio immediato affinché egli tornasse presto al lavoro ed agli ambienti frequentati anche dopo il pensionamento dalla Rsi, nel 2011; oggi il decesso, all’età di quasi 73 anni (18 luglio 1946 in Zurigo, diceva il passaporto; e Ruggero Glaus prendeva d’istinto in simpatia chi, pur con differente età, avesse data di nascita simile alla sua),

Del “curriculum”, dopo il liceo frequentato a Mendrisio, una lunga esperienza in area tecnica dell’edilizia; sul finire degli Anni ’70 e dunque tardivo, s’usava dire ad un tempo, l’approdo stabile al giornalismo, tuttavia dalla porta principale in quel di Lugano Besso, e da lì una milionata di minuti in voce soprattutto, quanti eventi coperti, quanti consigli dati, quanti spezzoni e quanti episodi tra raccontato e non raccontato (“No, questa non posso dirla”: una sentenza). Anche drastico in alcune valutazioni (“Tornano qui sempre per la stessa storia, le risposte sono state date, che cosa vogliono, una parola sbagliata per stanchezza e su quella montare il caso?”; parlava di due inviati provenienti da altro Paese, entrambi con una certa notorietà superata però dalla petulanza e dalla saccenteria), capace poi di transitare nel ruolo di comunicatore e di memoria del Football club Chiasso, che era diventata sua città. Con qualcuno dei tanti transitati nella proprietà della società rossoblù, ci fu detto, ebbe uno screzio: mandò tutti a pascolare, rimase da tifoso, critico ma senza acredine. A chi gli domandava come occupasse il tempo rimastogli libero, due tipologie di risposta: una era “Vado a funghi” (stracompetente, un micologo autentico su e giù tra i boschi). L’altra, immaginabile ma non pubblicabile perché qualcuno potrebbe leggere anche in fascia protetta.

Ah: sarebbe stato anche un grandioso titolista alla francese, il “Rugge” , se si fosse dedicato al cartaceo. Dai, chiudiamola qui: tra i “vecchi” c’è qui un’anima in meno, e piangiamo per lui, e siamo un po’ più soli noi.

Hockey Lna / “Play-off”, fine delle ambizioni: fuori anche l’Ambrì

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Gran coraggio, sicuro. Prestazione alla pari con gli avversari, certo. Sfida persino alle probabilità, nel finale, quando per gli ultimi 165 secondi è stato richiamato in panca il portiere Benjamin Conz e la squadra ci ha provato con il “rover” e addirittura con sei attaccanti in contemporanea sul ghiaccio. Non è bastato: sconfitto per 1-2 nel quinto incontro dei quarti di finale, l’AmbrìPiotta esce dal “play-off” dell’hockey di Lega nazionale A regalando il lasciapassare al BielBienne, per alcuni versi meglio attrezzato ma involontariamente beneficiario di qualche vantaggio rivelatosi essenziale. Poi, e magari, i ragazzi di Luca Cereda sarebbero stati ugualmente eliminati; anche a chi alla vigilia della stagione era indicato quale sicuro destinato al “play-out”, tuttavia, piacerebbe un trattamento adeguato cioè congruo, non si guarda in faccia a nessuno, penalità è penalità e fallo è fallo secondo sensato e persino monocorde metro di giudizio.

Della cronaca, molto e poco allo stesso tempo: l’improvvisa fiammata con improvvisazione di Noele Trisconi (1.54, 1-0), la replica di Damien Brunner (4.34, 1-1), il sorpasso quando ancora tanto è il tempo sul tabellone (27.27, Robbie Earl, 1-2). Disciplina e disciplina, dall’una e dall’altra parte: facendosi astrazione da un “due più 10” inflitto a Jannik Fischer al 41.33, quattro minuti a ciascuna formazione e nulla di influente sull’andamento del confronto; sul totale di 27 tiri per i padroni di casa e di 30 per gli ospiti, logico merito dei portieri e rammarico di sponda biancoblù per un palo colto da Jiri Novotny (sarebbe stato ottimo viatico prima del periodo conclusivo). Sulla sirena, senso di liberazione tra i bernesi e nemmen più la forza di prendersela sull’altro fronte, tant’è stato il dispendio di energie. E, pur nel complesso di una speranza che è stata frustrata (quanti tra i tifosi, una volta acquisita la certezza della qualificazione, non hanno sperato in un’annata da pesca miracolosa, tanto di più sulla scia di Dominik Kubalik primatista tra i marcatori?), al popolo biancoblù rimarranno tre certezze: l’essere tornati sul lato importante del campionato dopo anni ed anni di sofferenze sino al “barrage” con la migliore della cadetteria, l’essersi messi dietro il Lugano sia nella fase regolare sia nel “play-off”, l’aver trovato in Luca Cereda quell’allenatore che è nel frattempo “enfant du pays”. Confermarsi non sarà semplice, anzi; ma un mattone è stato messo. Gli altri risultati: Losanna-Scl Tigers 1-5 (serie sul 3-2); Berna-ServetteGinevra 4-3 (al supplementare, serie sul 3-2, primi due goal degli “Orsi” dal bastone del ticinese Daniele Grassi). Zugo già qualificato alle semifinali in virtù del 4-0 nella serie sul Lugano.

Schianto fatale oltre il confine, muore motociclista luganese

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Un motociclista, cittadino svizzero con domicilio nel Luganese, 32 anni l’età, ha perso la vita intorno alle ore 15.55 di oggi in séguito al frontale avvenuto in territorio comunale di Cremenaga (Varese, Italia), appena oltre il confine, lungo via Provinciale ovvero l’arteria che per lunghi tratti corre “vis-à-vis” con via Cantonale al di qua della Tresa. L’incidente in un punto nel quale a separare la carreggiata dal corso del fiume è di fatto il solo “guard-rail” montato su un cordolo in cemento; non chiara la dinamica dell’episodio, sul colpo il decesso del 32enne la cui “Yamaha” è finita sotto le ruote di un autoarticolato “Volvo” e con targhe italiane. Per quanto rapidi, inutili i soccorsi portati da Vigili del fuoco, medici e paramedici, che avevano fatto intervenire anche il velivolo di elisoccorso dalla base di Bergamo. La parte terminale di via Provinciale, sino al punto di valico tra Lavena Ponte Tresa e Ponte Tresa, è rimasta chiusa al traffico sino ad avvenuti ricomposizione e trasferimento del cadavere.

Hockey amatori / Torneo ValleMaggia, l’estasi dei padroni di casa

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Torna nella bacheca dell’Hockey club Maggia, dopo due anni in cui il titolo era andato ai VeteraniAscona (2016-2017) ed allo Strozza5th (2017-2018), il trofeo del Torneo amatori ValleMaggia, edizione numero 36, evento tra gli eventi nella peraltro nutrita schiera di manifestazioni discatore di lunga durata e dalla notevole tradizione. All’atto conclusivo, e dopo aver già conquistato il successo nella fase di qualificazione, il Maggia si è imposto sui VeteraniAscona per 8-5, con rimonta dall’1-4 con cui i verbanesi sembravano aver preso parziale controllo della situazione; controllo, in realtà. sfumato sul pareggio nel secondo periodo e su un sorpasso senza possibilità di replica. Ai VeteraniAscona la consolazione della coppa per il “fair-play” e del titolo di miglior realizzatore (Paolo “Pol” AngelonI). In immagine, la formazione del Maggia.

Zürich: Revokation Vermisstmeldung

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Das in Zürich, Kreis neun vermisste dunkelhäutige Mädchen konnte heute Vormittag, den 19. März wohlbehalten angetroffen werden. Wir danken der Bevölkerung für die wertvolle Mitarbeit.

Morcote, alla “9m2 gallery” la poliedricità di Matteo Gilardi

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Sino a domenica 31 marzo, nella strepitosa rotazione di eventi alla “9m2 gallery” di riva Dal Garavèll 20 in Morcote, la mostra dal titolo “L’aurora della tigre” del mendrisiense Matteo Gilardi, 33 anni, specialista dei lavori fatti con inchiostro da stampa, incisioni su rame, litografie e pittura ad olio su tela cerata, in quest’ultimo caso a rievocazione e nel segno dei “Trasparenti” che risalgono al ‘700 e che vengono esposti nel corso delle Processioni storiche a Mendrisio. Accesso su appuntamento, visibilità delle opere 24 ore su 24 dalle vetrine della galleria nella cui sede è anche disponibile il catalogo. Matteo Gilardi sarà inoltre presente nel giorno del “finissage”, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, per il consueto “caffè con l’artista”.

Honda ruft bestimmte Stromerzeuger EU22i zurück

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In Zusammenarbeit mit der BFU, Beratungsstelle für Unfallverhütung, ruft Honda Motor Europe Ltd. bestimmte Stromerzeuger “Honda EU22i” zurück. Es gibt eine Brand- und Explosionsgefahr. Die betroffenen Stromerzeuger werden kostenlos repariert.

Welche Gefahr geht von den betroffenen Produkten aus?

Bei den betroffenen EU22i-Stromerzeuger können sich die Schrauben, mit denen das Kraftstoffventil zusammengebaut ist, während des Betriebs lösen, so dass der Kraftstoff austreten kann. Das Benzin und die Benzindämpfe können zu einem Brand oder einer Explosion führen.

Welche Produkte sind betroffen?

Betroffen sind die Stromerzeuger “Honda EU22i” mit Rahmennummer “EAMT- 1000001” bis und mit “EAMT-1265586”.

Stromerzeuger mit einer solchen Rahmennummer, die bereits repariert wurden, sind mit einem Label “HONDA 7EP 16950-Z44” gekennzeichnet und vom Produktrückruf nicht betroffen.

Hockey Lna / Rivoluzione Lugano: via l’allenatore Greg Ireland

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Greg Ireland, 54 anni ad ottobre, idolatrato un anno fa quando condusse un gruppo tutt’altro che eccelso a disputare la serie finale per il titolo, è da stamane l’ex-allenatore della prima squadra all’Hockey club Lugano (Lega nazionale A). Il tecnico canadese, ingaggiato in corsa a metà gennaio 2017 – subentrò a Doug Shedden – a distanza di 11 mesi dal siluramento agli Adler Mannheim (Del, Germania), paga in prima persona per un’annata che Vicky Mantegazza, presidente del sodalizio, giudica da nota 3.5 mentre è chiaro che più di un 2 non si può dare (zero obiettivi raggiunti, soffertissima qualificazione al “play-off”, eliminazione secca in quattro sole partite ad opera dello Zugo); in pratica, unico responsabile dello sfacelo di un collettivo che si appresta a mutar d’accento e di pensiero, perdendo sia una bandiera (Sébastien Reuille, per ritiro all’età di 37 anni e nove mesi dopo 177 goal e 199 assist in 1’035 incontri nella massima serie: stamane un messaggio via “Instagram” con il saluto e con il ringraziamento a “tutti singolarmente ad uno ad uno per aver reso possibile ed indimenticabile la mia carriera) sia i partenti Stefan Ulmer (ieri l’ufficialità, transito al BielBienne), Luca Cunti (idem), Gregory Hofmann (Zugo) ed Elvis Merzlikins (contesto Nhl, con alcune variabili; diritti da “draft” ai Columbus Blue Jackets).

Insieme con Greg Ireland svuota l’armadietto ed esce dagli spogliatoi della “Resega” anche Jussi Silander, 47 anni a metà aprile, primo assistente allenatore che era stato inserito nei ruoli proprio in coincidenza con l’avvento di Greg Ireland (il primo accordo era in realtà funzionale alle attività dei BiascaTicino Rockets nella cadetteria): come recita la tampoco godibile nota-stampa, “i vertici del “club” (vale a dire Vicky Mantegazza precitata “e la direzione sportiva”, ndr) hanno informato Greg Ireland e Jussi Silander che entrambi non rientrano nei piani societari per la guida della prima squadra a partire dalla prossima stagione”, seguono ringraziamenti per serietà professionalità lealtà blablablà. E preoccupante, ma sul serio, è il cenno ad una parte “fisica” di coloro che a Greg Ireland ed a Jussi Silander hanno comunicato stamane la mancata estensione del contratto: non Vicky Mantegazza, che tra l’altro dei denari suoi ha diritto di far ciò che vuole e Dio voglia che sempre ci sia un’appassionata “Mantegazza dinasty” sulle rive del Ceresio, ma “la direzione sportiva”. Direttore sportivo è infatti Roland Habisreutinger, 46 anni, miracolato sino ad ora pur in assenza di risultati (calò a Lugano per la stagione 2009-2010, dopo un triennio al Kloten: il picco con due finali perse, a fianco di queste figurano una volta l’eliminazione in semifinale, sei eliminazioni nei quarti di finale ed un’ingloriosa salvezza al “play-out”); e la sua presenza tra i licenziatori non significa certo che egli non sia il prossimo sulla lista di epurazione, ma non afferma nemmeno il contrario, cioè quel che uno stimabile 99.7 per cento dei tifosi bianconeri teme come la peste.

Ma la ricostruzione, per forza di cose, passa da un divorzio: ma all’onnipotente ed autoreferenziale Roland Habisreutinger, chi lo dice e chi ha il coraggio di dirlo?

Valbella: Bei Sturz von Heustock schwer verletzt

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In Valbella (Kanton Graubünden, Photoquelle: KaPo Grauabünden) ist es am Montagabend zu einem Arbeitsunfall in einem Stall gekommen. Ein Landwirt stürzte vom Heustock und wurde dabei schwer verletzt.

Kurz vor 21 Uhr meldeten Angehörige der Kantonspolizei Graubünden den Unfall. Der 42-jährige Landwirt war rund sechs Meter vom Heustock im Stall auf einen Holzrost gestürzt. Schwer verletzt kroch er rund 20 Meter zum angrenzenden Wohnhaus, wo er zusammenbrach. Die Rettung Chur versorgte den Verletzten notfallmedizinisch und überführte ihn ins Kantonsspital Graubünden. Die Kantonspolizei Graubünden klärt die Unfallursache ab.

Wettingen (Kanton Aargau): Wer kennt diesen Mann?

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Mit einem Messer bewaffnet überfiel ein Unbekannter im Februar einen Tankstellenshop in Wettingen. Bislang konnte der Täter nicht ermittelt werden. Die Kantonspolizei veröffentlicht nun Fotos der Überwachungskameras.

Der Unbekannte überfiel den Shop der BP-Tankstelle an der Landstrasse in Wettingen am Sonntagabend, den 17. Februar. Dabei erbeutete er mehrere hundert Franken Bargeld. Trotz Fahndung gelang ihm die Flucht. Auch sind die bisherigen Ermittlungen nach dem unbekannten Mann erfolglos geblieben.

Der Gesuchte ist 160 bis 165 Zentimeter gross, von normaler Statur und trug bei der Tat eine auffällige rote Kapuzenjacke mit Aufschrift. Er sprach Hochdeutsch.

Der Unbekannte wurde während der Tat durch die Überwachungskameras gefilmt. Die Kantonspolizei Aargau veröffentlicht zwei Fotos und sucht Personen, welche Hinweise zur Identität des abgebildeten Mannes geben können. Solche nimmt die Kantonspolizei in Baden (Telefon 056 200 11 11) oder jede Polizeistelle entgegen.

Filo di nota / Chiasso, salta lo spettacolo. Ma la spiegazione è un falso

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Viene a cadere uno tra gli appuntamenti più interessanti nel ciclo “Dinner cabaret” proposto quest’anno dai responsabili del “Centro culturale Chiasso”: annullato infatti lo spettacolo “Scegli una carta”, di e con il comico Maurizio Battista, già in cartellone per venerdì 5 aprile. La soppressione dello spettacolo – non è infatti previsto il recupero nel corso della stagione – sarebbe dettato da “improrogabili impegni televisivi” dell’artista. Il che non corrisponde a quel che figura sul sito InterNet di Maurizio Battista: sulla locandina della “tournée”, che si suppone non sia stata prodotta ieri pomeriggio tanto che infatti essa “copre” un periodo da venerdì 7 dicembre 2018 (“data zero” alle “Muse” di Ancona) a venerdì 24 maggio (“Ariston” di Sanremo), l’attore risulta impegnato sino a fine mese nella sua… sede naturale all’“Olimpico” di Roma; poi, giovedì 4 aprile, tappa all’“Alessandrino” di Alessandria; ed ancora, sabato 6 aprile, passaggio al “Moderno” di Grosseto. Proprio venerdì 5 aprile, allora, questi “improrobabili impegni televisivi”? Strano: in quel giorno, normale presenza sul palco – in teatro, non negli studi di qualche tv – al “Nuovo” di Salsomaggiore Terme, provincia di Parma. Al netto del fatto che a Chiasso il prezzo del biglietto sarà rimborsato o convertito in ingresso per altro spettacolo, ed è il minimo sindacale dovuto, chi non la racconta giusta? Nell’immagine, la parte “interessante” nel calendario della “tournée” di Maurizio Battista.

Lusso in spinta, altro primato sullo “Swiss market index”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.58) Sulla spinta del comparto lusso (al saldo: “Compagnie financière Richemont Sa”, più 1.69 per cento; “The Swatch group Ag”, più 3.10) il progresso grazie al quale lo “Swiss market index” è andato oggi al nuovo massimo delle 52 settimane, aggiornandosi su quota 9’582.91 punti e rifluendo infine a 9’525.92 punti, per un incremento effettivo pari allo 0.31 per cento. Prevalente conferma per i bancari; “Roche holding Ag” (meno 0.37) a chiudere la fila. Andamento sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 1.13 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.92; Ftse-100 a Londra, più 0.34. Incrementi fra lo 0.23 e lo 0.47 per cento sugli indici di riferimento a New York. In calo a 113.4 centesimi di franco il cambio per un euro.

Tiro sportivo / “Giornata della gioventù”, medaglie sul Ticino

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Quattro medaglie, due delle quali d’oro, in approdo su suolo ticinese sui risultati della “Giornata nazionale della gioventù” di tiro sportivo, distanza 10 metri sia per il fucile sia per la pistola, Lucerna la sede della competizione per le finali (previo programma all’interno della società di appartenenza, accesso per tramite delle finali regionali) disputatesi nello scorso fine-settimana. Nella disciplina fucile a distanza di 10 metri, bronzo per Fabio Pasinetti (Losone) tra gli “Under 15”; bel piazzamento di Mario Gianoni (Brissago), sesto tra gli “Under 17”. Per quanto riguarda la specialità pistola a distanza di 10 metri, bronzo per Dario Morosi (Torre) tra gli “Under 17”; magistrali i due ori delle sorelle Elisa ed Elena Angemi, da Stabio, impostesi l’una in categoria “Under 10” e l’altra in categoria “Under 13” (qui anche un brillante settimo posto di Andrea Della Bella, da Rancate). Nella foto, Elena ed Elisa Angemi.

In assemblea (più conferenza) gli associati di “Besso pulita”

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“Besso pulita” in assemblea generale ordinaria ed “allargata” (facoltà di presenza ampliata a tutti i cittadini), venerdì 22 marzo, alla “Fattoria Moncucchetto” di Lugano. Inizio ore 20.00. A seguire, conferenza sul tema “Il Ticino e la canapa, un lungo tortuoso percorso” per voce di Antonio Perugini, già procuratore pubblico. Al termine rinfresco offerto dagli organizzatori e dai titolari della “Fattoria Moncucchetto”. Posteggi in zona Conservatorio-“Clinica luganese”.

“GastroTicino” nella bufera: campagna per il solo presidente. A spese di chi?

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A 19 giorni ed una manciata di ore – il “countdown” è gentilmente offerto dal sito InterNet del Partito liberale-radicale – alla scadenza delle Cantonali 2019, e mentre le prime schede sono già di rientro, una tempesta elettorale si abbatte sulla “GastroTicino”: almeno 1’600 lettere risultano essere state prodotte, imbustate e spedite ad altrettanti soci con la manifesta sollecitazione del voto a favore di Massimo Suter, 48 anni compiuti a gennaio, dal maggio 2014 nel ruolo di presidente, dal maggio 2018 (e con mandato triennale) vicepresidente della “GastroSuisse”, municipale a Morcote, ristoratore. Problema numero uno: le buste sono quelle della “GastroTicino”, la carta intestata è quella della “GastroTicino”, la spedizione – e non è detto che tale “endorsement” sia stato indirizzato ai soli membri della federazione – ha avuto luogo per tramite della segreteria o dei servizi della “GastroTicino”. Problema numero due: all’interno, un volantino elettorale che più esplicito non potrebbe essere, recando esso la regolare intestazione della forza politica di riferimento, cioè il Plr, dai cui fornitori tale foglio sarebbe stato prodotto e conferito direttamente agli uffici della “GastroTicino” (guai a pensare che qualcuno si sia recato a domicilio, cioè in sede propria tra le varie dei liberali-radicali, addirittura facendosi carico del costo del trasporto). Problema numero tre: Massimo Suter, per quanto egli figuri al vertice della corporazione, non è di sicuro l’unico esercente o albergatore ad essersi messo in corsa per un seggio in Gran Consiglio.

E non è finita. Problema numero quattro: non si sa, perché in “GastroTicino” la consegna del silenzio sembra tassativa, chi abbia partorito l’idea di un intervento a piedi uniti con sostegno ufficiale – cioè corporativo, dunque in nome e per conto di – al solo Massimo Suter; in passato, pur con soli nomi “interni”, sussistevano opzioni anche per altre forze politiche, quantomeno per… una. Problema numero cinque: non si sa, sempre in ossequio alla barriera antiintrusioni elevata al centralino, per quale motivo un progetto di chiara natura politica – e con allineamento su un certo profilo, che tra l’altro coincide con l’odierno titolare del Dipartimento cantonale finanze-economia – sia stato concepito in seno ad un’organizzazione che dovrebbe operare nel segno dell’apoliticità e dell’apartitismo, vuoi per la sua natura (è libero consesso a tutela di determinati interessi) vuoi per rispetto verso le scelte – anche politiche – dei singoli aderenti. Problema numero sei: non è noto quale sia il contesto in cui tale candidatura è stata decisa, stante anche un precedente poco commendevole in termini di risultato elettorale (Massimo Suter, nel 2015, finì al 21.o posto tra i non eletti ovvero subentranti, due decine dei quali non subentrati). Problema numero sette: non è chiaro quanto un simile pronunciamento coincida con i fondamentali della federazione, articolata su scopi quali la difesa degli interessi dei soci (tutti), la promozione ed il miglioramento dell’immagine della categoria (nella sua intierezza) e dei singoli associati (tutti), l’apporto fattivo alla crescita economica del comparto, la diffusione della solidarietà e della collaborazione tra i soci (parecchi dei quali, o in modo esplicito o in modo implicito, si collocano politicamente in altra area rispetto al Plr), et similia.

A capo, respiro, altro giro altro regalo. Problema numero otto: non si sa chi abbia messo a disposizione l’elenco dei soci per un uso che sa di privatistico, e per di più a finalità elettorale. Problema numero nove: non risulta che altri, tra gli esercenti candidatisi nelle varie liste e quest’anno c’è proprio di che sbizzarrirsi, siano stati seriamente contattati per una disponibilità a competere (non vi è dubbio sull’esigenza di avere nel Legislativo anche rappresentanti di un comparto che vale oltre il nove per cento del prodotto interno lordo del Ticino; magari con declinazione in più forze politiche, anche a tutela della trasversalità del giudizio e delle proposte). Ed infine, la madre di tutte le domande, qualcosa su cui – per obbligo morale di trasparenza verso l’esterno, e la “GastroTicino” ha sempre goduto (fino ad oggi, almeno) di specchiata reputazione per trasparenza – nel quartier generale suteriano non sarà possibile sfuggire, e converrà che la presa di posizione sia pubblica e rapida: con quali quattrini tale campagna è stata condotta? In altri termini, Massimo Suter ha pagato di tasca propria le buste e gli invii, oltre a quella che – nemmeno in blanda modalità – è una campagna costruita su di lui e “ad personam”? E quando e con quale tracciabilità preterita tali pagamenti sono o sarebbero stati effettuati, necessariamente in anticipo perché, anche a tariffe agevolate per invii collettivi, una spedizione di questo genere va via al prezzo di 54 centesimi di franco il pezzo, più il costo per buste ed operazione di imbustamento? Un problema reale, per la “GastroTicino” e per il candidato. Risposte urgono.

Filo di nota / Piero Marchesi, una fragorosa caduta di stile

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Finché si scherza si scherza; fino a che si ironizza sulla politica e sulle campagne di comunicazione, si ironizza e basta (pur con la critica ad una disparità di trattamento che, nella corsa alle Cantonali 2019, in casa Udc Ticino è palese e tale da compromettere la fiducia dell’elettorato). Provoca invece un malessere profondo quel che Piero Marchesi, che dell’Udc Ticino è presidente e candidato anche al Consiglio di Stato cioè potenziale – no, non c’è rischio – membro dell’Esecutivo, ha documentato fotograficamente circa sé: una (finta) visita medica a bordo del furgone con cui l’altro candidato Franco Denti gira per proporre lo “slogan” sul tema “Curiamo il Ticino”, con tanto di auscultazione per mezzo dello stetofonendoscopio e frase sottostante “Check-up superato, la campagna elettorale può continuare”. Un messaggio che a molti, sapendosi dell’assenza di qualcuno da questa competizione per autentici problemi di salute, ha fatto storcere il naso. A proposito: forza Giuàn, forza Ivo.

Follow the goat / Il consenso in cambio di un sorriso? Mai, giammai

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Poche persone diventano sgradevoli, agli occhi dei cittadini, quanto i politici piacioni: una cosa è infatti la cortesia, meglio se arricchita dal senso dell’ironia e dalla capacità di cogliere il lato positivo anche nelle situazioni spiacevoli, ed un’altra è l’atteggiarsi a bocca spalancata – con 32 denti in evidenza, qualcuno anche con 36 – come modalità del rapporto, quasi a dare ad intendere all’interlocutore che “Ehi, tu ed io siamo amici, tu ed io ci intendiamo al volo e senza bisogno di troppe parole, tu ed io viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda”; in traslato, tu non puoi prescindere da me se vorrai veder realizzato almeno un millesimo di quel che ti ho promesso. Ebbene: la piacioneria, in questa campagna inondata da monete da tre franchi e che ci sta rapidamente portando verso le Cantonali, è signora e padrona almeno alla pari della falsa umiltà e della falsa modestia.

Guardo il mio “santino”: sono lì, e sorrido, perché questa è una mia naturale predisposizione all’insegna del “Se la vita ti riserva solo limoni, prendi un bicchiere e regalati una spremuta o cava fuori un Mojito”; in fondo sono il candidato numero 60 sulla lista numero 16, un “peone” della politica che pure è stata da sempre materia di discussione in famiglia dall’ascendenza liberale – molto in stile “liberali da Schwizera lanterna”, con tanto di “Stammtisch” frequentato come aula effettiva dell’assemblea comunale – ed in declinazione cattolica e tipica del leghismo libertario della prim’ora. Poi mi càpita di leggere qua e là tra i messaggi elettorali e di memorizzare i cartelloni che dilagano in tutto il Cantone per la felicità, in primo luogo, dei signori Apg e consimili (di transenna: sento voci su candidati che viaggiano a “budget” da 50 e passa mila franchi. Io, vi anticipo, chiudo con 1’000 franchi messi sui periodici di Armando Dadò perché credo primariamente nel valore della stampa regionale e con 300 sul “Mattino” e con poc’altro, compresi “Il Giornale del Ticino” e “Ticino-politica”, più i “santini” in tiratura limitata. Lo so, non è nemmeno un “budget”, questo). Leggo i messaggi, guardo le facce, e soprattutto mi imbatto sull’autopromozione via InterNet: pare che il porsi nella condizione del piacione sia un “must” tale da indurre Tizio a rispondere a Caio con una piacionata al livello superiore. Su una foto che sta circolando da qualche giorno non esprimerò giudizio, per ora “et pour cause” dal momento che tengo sempre fede alle promesse fatte anche se gli esiti di ciò sono imprevedibili. Ma domando: al cittadino, cittadino prima che elettore, interessa poi tanto che il suo delegato nel Legislativo o nell’Esecutivo sia uno che sorride tanto? O, piuttosto, al cittadino-anche-elettore premono la competenza, la disponibilità al sacrificio, l’adesione ad un modello di politica militante perché di milizia, la capacità di adattamento e di dialogo (Dio ci scampi e liberi dall’ipotesi di un futuro Governo con caratteristiche di conflittualità), l’interesse ad un Ticino che sia Ticino in ogni angolo (e parlo da urbano vallerizzatosi; è uno “status” meraviglioso, ti succede di vedere i problemi da ogni radice) e persino fuori dai confini del Paese, per il valore aggiunto che ci viene da quanti vivono in altra parte della Svizzera o da “expat” di breve, di medio e di lungo termine?

La cronaca di oggi, proprio oggi, ci obbliga una volta di più a non “voltar su” la faccia. E sarò sincero: se dovessi far stampare oggi i miei “santini”, io stesso sceglierei di non propormi con il sorriso.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio

lista Udc numero 16

Assaltarono un forziere (vuoto) della “Loomis”: condannati altri tre

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Ad uno ad uno come i buoni fraticelli del convento erano arrivati a Chiasso per piazzare il colpo “della vita”, poveri illusi; e ad uno ad uno vengono processati e condannati. Sotto verdetto di colpevolezza, stamane alle Assise correzionali in Lugano, altri tre membri – tutti acquisiti alla sbarra previa estradizione dall’Italia – della “gang” pugliese che nel febbraio dello scorso anno tentò di espugnare un deposito di preziosi e valori della “Loomis”: erano soggetti da manovalanza, anche se uno andò proprio vicino al bersaglio o a quello che credeva essere il bottino (ma l’azione di “intelligence” sviluppata nelle settimane precedenti aveva fatto sì che il forziere fosse svuotato per tempo), e come tali se la sono cavata con pene adeguate. Nello specifico: 38, 52 e 56 anni; c’era chi doveva fare il “palo”, c’era chi scavò il buco nell’ultima parete divisoria dal “caveau”, c’era chi agì come trasportatore dei materiali necessari all’impresa criminale; e tutti hanno sostenuto di essersi associati nell’operazione – ma chissà come sarà stato effettuato il reclutamento, a questa stregua, per un totale di 18 persone coinvolte – per il bisogno impellente di denaro. Ventaglio dai 17 ai 21 mesi, sospensione condizionale, e nessuno dei precitati potrà mettere piede in Svizzera per otto anni, nemmeno come turista.

Ciclismo / Ticino “ispirato”, è un 2019 da grandi progetti

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La gara sulla neve (già disputata) nel circuito del “Kids’ tour”, il nuovo “Gran premio Ticino” (domenica 24 marzo) e la conferma di una grande classica qual è il “Gran premio Città di Lugano” (domenica 9 giugno: sarà l’edizione numero 73) fra i punti qualificanti del programma di attività 2019 così come presentato sabato durante l’assemblea annuale della “Ticino cycling”, onorata tra l’altro – ed è un impegno mantenuto e confermato – dalla presenza del presidente federale Franz Gallati nei padiglioni di Lugano quartiere Pregassona, elevato il livello di partecipazione (intero Consiglio direttivo e maggioranza delle società ticinesi, con proposte di adesione di nuovi membri sia dal Sottoceneri sia dal Locarnese). Proprio al sodalizio tra i “club” del Cantone, fra l’altro, andrà l’onore di inaugurare il calendario 2019 delle prove nazionali su strada sotto l’egida della “Swiss cycling”.

Novità: per i più piccoli, possibilità di istituzione della categoria “Under 9”; semplificata la classificazione degli eventi, con accorpamento tra Mtb e Bmx per le classi fuoristrada e di strada e pista per quelle in ruote strette; ritorno al modello di scarto di due eventi su strada e di uno per la Mtb nel computo della classifica generale per il “Kids’ tour”. Presentata infine la nuova piattaforma InterNet all’indirizzo www.ticinocycling.ch, con pregi che vanno dalla migliore visibilità delle gare in programma alla sezione apposita per il “Kids’ tour”.

Grigioni: frana sulla strada dell’Engadina, Valsot divisa in due

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Ci vorranno parecchie settimane, stando ad una prima stima degli esperti, per restituire all’utenza il collegamento viario diretto tra Martina e Ovella, frazioni del Comune di Valsot (Canton Grigioni) ora separate dalla frana che intorno alle ore 16.00 di sabato, presumibilmente a causa delle forti precipitazioni dei giorni scorsi e dei cicli di gelo e di disgelo, sulla strada dell’Engadina. La caduta di massi, per un volume di circa 800 metri cubici (alcuni blocchi superano i 100…), ha interessato un tratto di circa 20 metri lineari, con altezza sino ad otto metri in vari punti. Nessuna persona è rimasta coinvolta e i danni sono limitati al costone franato, al sedime stradale – sul quale si teme che i problemi riguardino sia asfaltatura sia l’assetto immediatamente sottostante – e solo in parte il sistema di cavi, tra cui le linee di telecomunicazione, collocati in corrispondenza della strada ma a significativa profondità. Il tratto rimarrà chiuso per il periodo necessario alla messa in sicurezza della zona di distacco delle rocce ed all’esecuzione dei lavori di sgombero del materiale (con brillamento di singoli blocchi) e di sistemazione della carreggiata; al momento, il percorso più logico per superare l’ostacolo tra le due frazioni è dato da una deviazione via Nauders e Pfunds, località entrambe in territorio austriaco. In immagine, una porzione della frana caduta.

Falsi funzionari a caccia di… informazioni. Dubitare e sospettare

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Nemmeno al Dipartimento cantonale sanità-socialità, volendosi essere precisi, sanno bene che cosa stia accadendo; nemmeno Paolo Beltraminelli titolare ed i suoi alti funzionari, al pari di quelli dell’“Istituto assicurazioni sociali-Ias”, riescono a darsi una spiegazione plausibile e convincente. Sta di fatto che almeno un tizio, per il momento classificabile tra la categoria “Furbetti” e la categoria “Imbroglioni”, martella da qualche tempo le utenze telefoniche del Ticino dichiarandosi nel ruolo di collaboratore del Servizio sussidi assicurazioni malattie dell’Ias e chiedendo informazioni varie – così risulta da testimonianze concordanti – circa premi di Cassa malati ed importo dell’affitto pagato e altre spese; il tutto, si suppone ma solo sulla scorta di alcuni precedenti, con la finalità di fissare un appuntamento a domicilio per “verifiche delle pratiche assicurative”. “Verifiche” che sarebbero inopportune ed incongrue, tanto per iniziare, rispetto alla prassi operativa dei dipendenti Ias, mentre l’intera vicenda odora di trucchetto da parte di qualche procacciatore di contratti per conto di qualche società.

Non è noto se le informazioni acquisite in seno al Dipartimento cantonale sanità-socialità ed all’istituto stesso formino già oggetto di esposto all’autorità giudiziaria; per il momento i cittadini vengono solo invitati “a prestare attenzione a questo genere di contatti telefonici ed a rilasciare informazioni solo se si è certi (del fatto che) l’interlocutore è un collaboratore Ias”. Ma dal momento che una certezza immediata circa la sussistenza di tale condizione non esiste, da fonte ufficiale arrivano alcuni consigli: a) prendere nota del numero del chiamante, in modo da poterlo comunicare in un secondo tempo; b) rilevare situazioni di questo tipo (o con varianti, ma nel medesimo solco… inquirente) e telefonare al numero 091.8219111 o inviare una “e-mail” all’indirizzo ias@ias.ch. Con assai maggiori semplicità e proattività, suggerimenti da bottega: a) chiedere il numero telefonico del chiamante, ed in caso di esitazione – o di risposta negativa – dire di non essere interessati; b) in alternativa, riappendere dopo aver coperto di contumelie lo spacciator di sé medesimo.

Turtmanntal/Oberems (Kanton Wallis): Mann nach Lawine tot aufgefunden

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Am Samstagnachmittag, 16. März 2019 fanden Einsatzkräfte der Rettungskolonne in einem Bachbett im Turtmanntal eine tote Person. Der Mann wurde zuvor als vermisst gemeldet.

Der 60-jährige Walliser war alleine zu Fuss im Turtmanntal unterwegs. Er wurde am Samstag, 16. März 2019 gegen Mittag als vermisst gemeldet.

Im Rahmen der eingeleiteten Suchaktion fanden die Einsatzkräfte den Mann gegen 14.00 Uhr am Orte genannt “Vordere Grindjewald” im Bachbett der “Turtmänna” tot auf. In diesem Bereich war in den vergangenen Tagen eine Lawine niedergegangen.Zur Klärung des Hergangs hat die Staatsanwaltschaft in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei ein Ermittlungsverfahren eingeleitet.

Zweisimmen (Kanton Bern): Skitourengängerin tödlich verunfallt

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Am Sonntagmorgen ist am Niderhore in der Gemeinde Zweisimmen eine Skitourengängerin leblos aufgefunden und geborgen worden. Sie war am Samstag zum Gipfel aufgestiegen und dort über den Grat in einen Abhang gestürzt.

Am Sonntag, 17. März 2019, gegen 09.00 Uhr, ging bei der Kantonspolizei Bern die Meldung ein, dass im Gipfelbereich des Niderhore in der Gemeinde Zweisimmen ein Rucksack sowie Tourenski gefunden worden seien. Im Rahmen eines durchgeführten Suchfluges mit einem Helikopter der Rega konnte zirka 150 Meter unterhalb der Fundstelle eine leblose Person lokalisiert werden.

Aufgrund des herrschenden Windes gestaltete sich die Bergung schwierig. Mit einem Helikopter der Air Glaciers konnte die verunglückte Frau schliesslich durch einen Spezialisten der Alpinen Rettung Schweiz geborgen werden.

Es konnte nur noch ihr Tod festgestellt werden. Bei der Verstorbenen handelt es sich um eine 79-jährige Frau aus dem Kanton Bern.

Nach bisherigen Erkenntnissen war die Frau bereits am Samstag, 16. März 2019 zum Gipfel des Niderhore aufgestiegen, von wo sie aus noch zu klärenden Gründen den Gipfelgrat in einen steilen Abhang gestürzt und dabei tödlich verletzt worden war.

Terre di Pedemonte, in scena tutto il… falso del “Barone di Münchhausen”

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Una “prima” per il Ticino nel segno delle intramontabili avventure millantate dal “Barone di Münchhausen”, uomo (esistette veramente ed ebbe vita non breve) che divenne parodia di sé stesso, nella curiosa reinterpretazione che sabato 23 marzo sarà portata al “Teatro Dimitri” in Terre di Pedemonte frazione Verscio dagli attori della “Theater Companie Voland”. Per la regìa di Dietmar “Didi” Sommer, sul palco Günther Baldauf – figura ben nota in Ticino per i suoi lunghi soggiorni e per la formazione proprio alla corte del fu Dimitri Müller – e Michl Thorbecke in un intreccio continuo fra musica e racconto e nell’oscillazione tra falso e vero e tra supposto e verosimile; emblematico è del resto il titolo scelto, “Gebrüder Lüger präsentieren Die Wahrheit”, non necessaria – si osa credere – la traduzione. Inizio ore 20.30.

“Swiss market index” sopra la linea, denaro ed interesse sui bancari

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.50) In danza per tutta la seduta attorno alla parità – più 0.15 per cento su quota 9’496.93 punti, 13 in meno rispetto al massimo delle 52 settimane che fu registrato nella seduta di chiusura della scorsa settimana – lo “Swiss market index” nell’avvio della giornata borsistica a Zurigo. Trainante, e per una volta il fenomeno è parso non effimero e forse preludio ad un recupero solido di posizioni, il comparto finanziario con tre titoli fra i primi quattro (“Credit Suisse group Ag”, più 2.40 per cento; “Ubs group Ag”, più 2.13; “Julius Bär Gruppe Ag”, più 1.05); in retrovia il lusso (“The Swatch group Ag”, meno 0.68);
“Lonza group Ag” sulla coda (meno 0.77); circa 1.3 miliardi di franchi in movimento sui tre pesi massimi difensivi. Andamento sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.25; Ftse-Mib a Milano, più 0.90; Ftse-100 a Londra, più 0.98. Progressi fra lo 0.10 e lo 0.24 per cento sugli indici di riferimento a New York. Cambio con l’euro stabile su quota 113.5 centesimi di franco.

Hockey Terza lega / “Masterround B”, il Ceresio chiude al terzo posto

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Un primo periodo letteralmente pirotecnico (doppietta di Andrea Grassi, 2.04 e 4.26, per il 2-0; doppietta di Luca Grassi, 14.09 e 19.16, per il 3-2 e per il 4-3) non è bastato al Ceresio per garantirsi il successo – ed il conseguente secondo posto nel “Masterround B” dell’hockey di Terza lega – all’odierno ultimo appuntamento della stagione, trasferta a RapperswilJona, sconfitta per 5-11 ad opera dei Lakers2 che possono permettersi di schierare, tra gli altri, uno svizzero-canadese come Richard Dallas (media tre punti per incontro) ed un Yannick Heid sino allo scorso anno tra cadetteria e Prima lega. Parità effettiva sino a metà confronto; a spezzare l’equilibrio due “shorthanded” sfortunati (30.18 e 34.16); in avvio di ultimo periodo l’allungo definitivo; ultimo sussulto dei ticinesi da Sacha von Gunten (48.36, 5-8, a cinque-contro-quattro). Ieri l’atto formale di convalida delle gerarchie ormai stabilite con l’11-0 degli Eisbären San Gallo sul ghiaccio dello ZernezCernezzo. La classifica finale: Eisbären San Gallo 9 punti; RapperswilJona Lakers 6; Ceresio 3; ZernezCernezzo 0.

Hockey Terza lega / “Masterround A”, spezzato il sogno dell’Ascona

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Si spegne sul ghiaccio del Bülach, contro un Bülach2 che è davvero succcursale del Bülach1 di Prima lega e che quest’anno più di altri era stato costruito per il salto di categoria, la corsa dell’Ascona al salto dalla Terza alla Seconda lega di hockey, dove – fatte salve sorprese di cui non si ha contezza – anche nella prossima stagione troveremo due sole identità ticinesi, ossia GdT2 Bellinzona e Chiasso1. Verbanesi infatti sconfitti, 2-8, nell’odierna trasferta in cui erano a disposizione due risultati su tre: per imporsi nel “Masterround A” gli uomini allenati da Achille D’Ambrogio avrebbero potuto anche perdere, ma al supplementare o ai rigori. In altro modo ha voluto il fluire di un incontro affrontato invece dai padroni di casa con il piglio proprio di una battaglia campale: gioco maschio e che pure – e le statistiche precedenti di casa Ascona costituiscono un’illuminante pietra di paragone – è stato inspiegabilmente giudicato con metro diverso, 12 i minuti di penalità contro il Bülach in tutta la partita, 26 contro l’Ascona nei primi 40 minuti (dal 37.01, due minuti e poi un “due più 10” contro Bruno Jotti, uno che è modello di correttezza e che ha chiuso le precedenti sette stagioni con 103 minuti al passivo in tutto, media 14.7 minuti su 142 partite disputate; diteci voi se è cosa credibile); e si racconta dei primi 40 con sospensione del giudizio, mentre sull’equanimità di valutazione negli ultimi 20 non si può nutrire dubbio alcuno, ospiti quasi sistematicamente costretti a giocare in semplice o anche doppia inferiorità numerica, ed un autentico massacro per effettivi 30 minuti inflitti, totale 56. Condizioni davvero ideali per poter essere competitivi, chi sosterrebbe mai il contrario?

In cronaca: partenza lanciata dell’Ascona e vantaggio con Nicolò Loesch (5.48); pareggio di Nico Hauri (10.53), sorpasso al primo “power-play” della frazione centrale (25.03, Christian Wieser), stesso autore in replica al 30.55, poi Severin Ganz a cinque-contro-tre (37.59, 4-1). Partita ancora aperta, perché l’impronta degli asconesi è nota, a 10 minuti dall’ultima sirena, sul 2-5 (46.59, Raphael Huber per i padroni di casa; 49.32, Kewin Kalbermatten – all’ultima partita in carriera – in un raro sprazzo di superiorità numerica); minuto 50.26, penalità alla panca dell’Ascona, penalità ad Etienne Tomamichel, penalità a Nicolò Loesch, di fatto un verdetto di condanna, ed ecco il 2-6 a tre-contro-cinque (50.41, Marco Pfister); nello spazio di 11 secondi, fra il 54.34 ed il 54.45, altre due penalità contro altrettanti asconesi (e già, nel mazzo anche Bruno Jotti…); quindi 2-7 a tre-contro-cinque (55.57, Joël Müller), ospiti all’assalto con baionetta inastata, inevitabile sbilanciamento e quasi inevitabile goal subito (57.01, Raphael Huber, 2-8). E fine del discorso, non trascurandosi l’acredine arbitrale con due sanzioni consecutive da 10 minuti per assai presunto comportamento antisportivo di Tiziano Ruggeri e di Fabiano Adami.

Morale: l’Ascona chiude in vetta al girone, due vittorie piene su tre incontri, ma finisce al terzo posto dietro a Bülach2 e LenzerheideValbella, anch’essi a quota due successi (nel caso dei grigionesi, ieri un’affermazione netta – 9-0 – sul Samedan, rimasto a quota zero); in classifica avulsa, Bülach con sei punti e “più 21” nel saldo tra goal realizzati e goal subiti, LenzerheideValbella con sei punti e “più nove”, Ascona con sei punti e “più due”. Peccato, e quanto rammarico…

Zürich: 12-jähriges Kind wird vermisst

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Vermisst wird seit Freitag, den 15. März, in ihrer Wohngemeinde Zürich, Kreis neun ein 12-jähriges Mädchen. Das Kind ist 165-167 Zentimeter gross, von schlanker Statur, dunkle Hautfarbe, krauses, dunkles Haar und braune Augen. Sie trug eine schwarze Jacke, hellblaue Jeans oder braune Hosen, ein T-Shirt und rote Schuhe. Mebit verliess gegen 8.00 Uhr die elterliche Wohnung und wurde nach dem Schulunterricht im Hort das letzte Mal gesehen. Seither wird sie vermisst. Personen, die Angaben über den Aufenthaltsort von Mebit machen können, werden gebeten, sich mit der Kantonspolizei Zürich, Telefon 044.2472211, in Verbindung zu setzen.

Calcio Dnb / Chiasso, squillo di riscossa: Wil steso in tre minuti

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È tutto scalabile il lato destro della graduatoria nel calcio di Divisione nazionale B; e, ripartendo dall’ultimo posto, oggi il Chiasso è riuscito quantomeno a liberarsi dalla fanghiglia approdando al penultimo, 3-1 interno sul Wil in coincidenza con l’1-2 rimediato dal RapperswilJona contro il Servette capolista. Decisivo l’uno-due piazzato fra il 78.o (Fabio Gomes) e l’81.o (Nicolae Milinceanu); sino a quel momento effettivo stallo, avendo i sangallesi risposto con Sergio Cortelezzi (19.o) alla firma inaugurale di Elia Alessandrini (10.o). Effettivi tiri cinque contro tre negli specchi delle porte avversarie; Wil in maggior possesso-palla (59 per cento); una svolta sarebbe potuta venire già al 62.o sulla traversa colta da Leart Iberdemaj per i colori rossoblù. Gli altri risultati: Kriens-Vaduz 2-1; RapperswilJona-Servette 1-2; Sciaffusa-Losanna 0-2; Winterthur-Aarau 0-1. La classifica: Servette 51 punti; Losanna 43; Winterthur 39; Aarau 37; Wil 35; Kriens 29; Vaduz, Sciaffusa 28; Chiasso 26; RapperswilJona 24.

Calcio Dna / Youngboys, pari a Basilea: il titolo è ad un passo

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Strada libera allo Youngboys per la conferma sul trono del calcio svizzero dopo il 2-2 odierno a Basilea nel completamento del 25.o turno in Divisione nazionale A: sempre a 21 lunghezze il margine sui renani, a loro volta soddisfatti per la difesa di un cospicuo vantaggio sul Thun (1-1 interno con il Lucerna). Zurigo all’aggancio del Lucerna, e dunque in zona utile per la qualificazione alle Coppe europee, grazie al 2-1 sul NeuchâtelXamaxSerrières. Ieri il prodigioso 2-0 del Lugano a San Gallo e la sospensione di Sion-Grasshoppers Zurigo, sul punteggio di 2-0 a favore dei vallesani, in séguito alle gravi intemperanze di parte dei tifosi schierati nel settore riservato agli ospiti; prevedibili azioni altamente punitive, oggi un comunicato-stampa con il quale i vertici della Federazione svizzera di football hanno stigmatizzato quanto accaduto ed auspicano una rapida adozione di provvedimenti. La classifica: Youngboys 66 punti; Basilea 45; Thun 38; Zurigo, Lucerna 33; San Gallo 31; Lugano 30; Sion 26; NeuchâtelXamaxSerrières 22; Grasshoppers Zurigo 18 (Sion, Grasshoppers Zurigo una partita in meno).

Mendrisio, “Ho un punto fra le mani” in scena al “Vela”

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Una produzione della compagnia “Tam teatromusica” sulla scena del “Museo Vincenzo Vela” di Mendrisio quartiere Ligornetto, domenica 24 marzo, sotto il titolo “Ho un punto fra le mani” e con primario indirizzo al pubblico formato da bambini (a partire dai due anni) e ragazzi. Spettacolo scritto ed interpretato da Flavia Bussolotto; ideazioni digitali dal vivo a cura di Alessandro Martinello; musiche di Michele Sambin. Proposta in collaborazione con i responsabili dell'”Associazione cultura popolare-Acp” in Balerna (primo atto di collaborazione sull’asse tra istituzione museale ed Acp, promotrice della rassegna “Teatro in libert?”). Inizio ore 16.00.

Crisi della democrazia, dibattito con l’“Osservatore democratico”

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“La crisi della democrazia nel mondo ed in Svizzera” al centro del prossimo incontro-dibattito nel programma di attivitâ del gruppo “Osservatore democratico”. Aula magna della scuola media di Massagno (via Cabione 2), venerdì 22 marzo, ore 18.00; relatori Alberto Lepori (già consigliere di Stato) e Michele Rossi (delegato alle relazioni esterne della Camera di commercio del Canton Ticino); Alessandro Simoneschi nel ruolo di moderatore. Per indicazioni supplementari (anche sulla cena seguente all’incontro) inviare una “e-mail” all’indirizzo info@osservatoredemocratico.ch o chiamare il numero 079.673852.

Lugano, l’interattività tra generazioni in “Giochiamo papà”

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Terzo ed ultimo appuntamento luganese per il percorso interattivo “Giochiamo papà”, proposto sotto l’egida della “Fondazione della Svizzera italiana per l’aiuto, per il sostegno e per la protezione dell’infanzia-Aspi”, martedì 19 marzo all’ex-“Asilo Ciani” di viale Carlo Cattaneo. Si tratta della prima tappa di un “tour” nel quale saranno toccate varie regioni del Ticino, destinatari gli adulti (genitori e nonni) con bambini e ragazzi nella fascia di età dai due ai 10 anni. Apertura dalle ore 10.00 alle ore 18.00; durata della visita alle cinque “stazioni” del percorso, fra 30 e 60 minuti; ingresso gratuito.

Pala & piccone / Udc, piove sul bagnato. Anche di traverso

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Passi per le contestazioni – legittime, perché fondate ed incontrovertibili – mosse a Piero Marchesi sulla gestione “atipica” della campagna elettorale in casa Udc Ticino, che è poi il partito di cui Piero Marchesi risulta essere presidente. Passi: in fondo, è eticamente insostenibile ma politicamente non rilevante il fatto che alcuni candidati al Gran Consiglio siano privilegiati sul fronte della pubblicità rispetto ad altri, e privilegiati in ragione di quel che essi riversano nelle casse dell’Udc per i noti pacchetti “standard” e “premium”, vedasi al proposito quanto raccontato nei giorni scorsi circa un problema originatosi all’interno. Chi avrebbe mai pensato, tuttavia, che dall’Ordine dei medici del Canton Ticino sarebbe giunto un atto discriminatorio di cui trarrebbe beneficio primariamente Franco Denti, candidatosi proprio con l’Udc e che dell’Ordine professionale medesimo è presidente?

Eggià: nel momento in cui ha deciso di pubblicare sulla stampa un’informativa con i nomi dei colleghi da sostenersi, all’Ordine dei medici qualcuno si è curiosamente “dimenticato” di Kaj Klaue e di Rolando Bardelli, il primo operante nel contesto della “Clinica Moncucco” in Lugano quale traumatologo, il secondo assai conosciuto a Balerna dove ha studio ed investe tempo proprio anche per la funzione di municipale e toh, si prende cura delle persone (lo diciamo dal momento che all’Ordine qualcuno sembra non saperlo). Ferma restando l’evidenza del sostegno di principio a Franco Denti, che sta al centro del proclama e che è funzionale alla rappresentanza dei professionisti della sanità nel Legislativo, sono menzionati tutti gli altri tranne quei due. Numi del Cielo e dei dell’Olimpo: errore di svista, anche qui? Ci sono sette medici in tutto, tra i candidati, e quando compili la lista te ne dimentichi due? Per fortuna non organizzi le gite con gli “scout”, ché ti accadrebbe di perdere nei boschi una media di tre ragazzini ogni 10… Ma quante coincidenze, quest’anno, attorno agli uomini dell’Udc o che sull’Udc hanno scelto di convergere: sia Kaj Klaue sia Rolando Bardelli corrono per i “Verdi del Ticino”. Che, guarda caso, fu il penultimo approdo di Franco Denti, al tempo in arrivo dalle sponde del Ppd.

Un dubbio su Franco Denti presidente dell’Ordine ha le stesse quotazioni di un dubbio su Franco Denti granconsigliere uscente (da altra porta, ma anche questo è fatto politicamente non rilevante) e, nei suoi desideri, rientrante: su una scala da uno a 100, zero. E, anche se il valore fosse 100, in ogni caso ciò non formerebbe motivo di analisi in questa sede. Certo che sull’Udc Ticino, come se non bastassero gli autogoal delle ultime settimane, tira un’arietta di malessere che lévati: dove non piove per nubi proprie, diluvia per temporali che scaricano acqua di traverso. Dovrebb’essere tutto un effetto dei “lost in translation”: era stato annunciato come il partito della grande sfida, si sta trasformando nel partito della grande sfiga.

Mann bei Raubüberfall durch Stichwaffe verletzt: Südländer- / Arabertyp gesucht

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Kurz nach 23.30 Uhr bedrohten zwei unbekannte Männer einen Passanten beim Tierspital mit einer Stichwaffe und forderten die Herausgabe von Bargeld. Als er sich weigerte ihren Anweisungen Folge zu leisten, verletzten ihn die Unbekannten mit der Stichwaffe und flüchteten ohne Beute. Der Geschädigte meldete sich anschliessend beim Notfall des Tierspitals. Von dort aus wurde die Stadtpolizei Zürich alarmiert.

Die Unbekannten wurden wie folgt beschrieben:
der Erste: zirka 175 bis 180 Zentimeter, schlanke Statur, zirka 18 Jährig, schwarze kurze Haare und war schlecht rasiert, Südländer- oder Arabertypus. Er trug ein gelbes T-Shirt, eine Lederjacke, hellblaue Jeans und schwarz Schuhe.

Der Zweite: zirka 160 bis 165 Zentimeter eher etwas festere Statur, zirka 16 bis 18 Jährig, kurze, blonde Haare. Er trug schwarze Adidas-Trainerhosen, ein neutrales graues Kapuzen-Sweatshirt und eine grüne Bomberjacke.

Menzingen: Junglenker verunfallt, 20-Jährige lebensbedrohlich verletzt

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Der Unfall ereignete sich am Samstagabend, den 16. März, kurz nach 18.15 Uhr. Ein 20-jähriger Mann fuhr auf der Kantonsstrasse von Neuägeri Richtung Lorzentobelbrücke (Photoquelle: KaPo Zug). Nach der Verzweigung Schmittli verlor er die Kontrolle über sein Fahrzeug und kam links von der Strasse ab. Das Fahrzeug wurde abgehoben, überschlug sich und kam auf dem Dach liegend zum Stillstand.

Die 20-jährige Beifahrerin wurde im Auto eingeklemmt und musste von Einsatzkräften der Stützpunktfeuerwehr Zug (FFZ) aus dem Fahrzeug geborgen werden. Nach der medizinischen Erstversorgung durch den Rettungsdienst Zug wurde sie mit der “Rega” in ein ausserkantonales Spital geflogen.

Während ein weiterer Beifahrer unverletzt blieb, wurde der Unfallverursacher leicht verletzt. Der Rettungsdienst Zug betreute und überführte ihn ins Spital. Dem 20-jährigen wurde der Führerausweis auf Probe zuhanden der Administrativbehörde (Strassenverkehrsamt) abgenommen. Die Staatsanwaltschaft des Kantons Zug ordnete eine Blut- und Urinprobe an.

Für die Bergung der Patienten und dem Fahrzeug musste die Kantonsstrasse in beiden Richtungen gesperrt werden. Durch die Feuerwehr Menzingen wurde eine Umleitung eingerichtet.

Die genaue Unfallursache ist Gegenstand polizeilicher Ermittlungen.

Im Einsatz standen Angehörige der Feuerwehr Menzingen und der Stützpunktfeuerwehr Zug (FFZ) sowie Mitarbeitende des Rettungsdienstes Zug, der Rega, eines privaten Abschleppunternehmens und der Zuger Polizei.

Die Beifahrerin verletzte sich schwer.
Die Beifahrerin verletzte sich schwer. (Bildquelle: Zuger Polizei)
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Hockey Lna / “Play-off”: catastrofe Lugano, sconfitta e fine corsa

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Il Lugano è fuori dal “play-off” dell’hockey di Lega nazionale A. Fuori avendo lottato almeno stasera, alla “Resega”, resistendo anche in un soffertissimo primo supplementare (che vale 20 minuti anziché cinque, per buona regola e sempre ferma restando la norma della “sudden death”); ma fuori per effetto di quella che, nel complesso, è la Beresina della dirigenza, dell’allenatore Greg Ireland, di alcuni giocatori dallo scarso interesse per qualcosa che sia diverso dal salario e di un direttore sportivo la cui assenza da Lugano sarà sempre gradita più di un’eventuale nuova presenza. 0-4 nella serie con uno Zugo i cui migliori se la ridono, tal è il piacere di poter riposare per qualche giorno in più prima di affrontare le semifinali; 4-5 sul ghiaccio nell’ultimo impegno che si trascina ben oltre la mezzanotte, al minuto 95.33 il disco che Brian Flynn – cercate le sue statistiche: discreto all’università, mai stato un fenomeno, eppure lo cercano dappertutto perché segna quel poco che serve e quando serve – spedisce alle spalle di Elvis Merzlikins, con buona probabilità all’ultima apparizione in maglia Lugano. I partenti saranno parecchi, in realtà: per mancato raggiungimento dei minimi obiettivi, e nemmeno Vicky Mantegazza presidente potrebbe far finta di nulla, ma anche per pressione della tifoseria, degli “sponsor”, della piazza che molto sa e che sin troppo ha taciuto sino ad ora, circa il gruppo e circa gli individui.

Pleonastica la scorsa al taccuino, sapendosi com’è finita; si racconta, tuttavia, al fine di menzionare qualcuno di cui forse non avremo più l’obbligo di occuparci. Cronaca, dunque: di Gregory Hofmann (4.35) il primo mattone, o quel che sembra; sino alla prima pausa, notevoli solo le penalità, 12 minuti contro i padroni di casa e sei contro gli ospiti. Pareggio in avvio di frazione centrale (21.16, Garrett Roe, a cinque-contro-quattro); ancora da un “power-play” il 2-1 in nome di Maxim Lapierre (27.38); da uno iato di 58 secondi l’inversione di tendenza (33.13, Dennis Everberg; 34.11, Sven Leuenberger) cui segue analogo fenomeno in senso inverso (47.58, Henrik Haapala; 52.34, Romain Loeffel); peccato che 24 secondi più tardi spunti uno spiraglio per Yannick-Lennart Albrecht, ed è il 4-4. Grande serie di occasioni, nel finale, per il Lugano su condizioni consecutive di superiorità numerica; ma pari è e pari rimane sino allo scadere, raccontando la statistica di 24 soli tiri sul conto dei bianconeri e di 36 nella quota ospiti.

Supplementare: Dennis Everberg sfiora il colpo, una penalità contro lo Zugo al 73.37 causa presenza di sei uomini di movimento sul ghiaccio, sul finale tocca invece a Jani Lajunen il compito di prendere la via della panca-puniti. Al minuto 80.00 i tiri sono 32 contro 53 e si constata quel che è evidente, Lugano a tratti imballato ed alle prese con il debito di ossigeno e Zugo in viaggio a produzione doppia proprio durante il primo supplementare. Sul filo dei nervi e dell’equilibrio – una penalità e sei conclusioni per parte – le squadre arrivano a meno di cinque minuti da quello che sarebbe un altro intervallo; ma il destino dice che non è il caso di insistere. Suggerimento ai commercianti: lunedì saltare il “ponte” di san Giuseppe, affari d’oro all’orizzonte per i venditori di valigie. E sapete una cosa? Per uno, uno solo ci dispiace: Sébastien Reuille, 38 anni a giugno, ultima risorsa di quel Lugano che vinse il titolo nel campionato 2005-2006, stasera l’ultima di quasi 900 partite in Lega nazionale A.

Hockey Lna / “Play-off”: Ambrì, lampo di speranza ma è ancora dura

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Resta in vita l’AmbrìPiotta, ai quarti di finale del “play-off” nell’hockey di Lega nazionale A, con un 2-1 sul BielBienne. Dalla “Valascia” di Quinto la notizia di un successo che vale doppio: un po’ perché, ora che la squadra è finalmente giunta alla “post-season” nel salotto buono del campionato, non proprio ideale sarebbe stato l’uscire sotto il peso di una “sweep”; un po’ perché i freschi precedenti – giusto l’altr’iersera – raccontano di un AmbrìPiotta non vagamente defraudato. Leventinesi dunque in corsa contro tutto e contro tutti, nemmeno questa volta l’arbitraggio si dimostra credibile ed equanime, nulla contro i finlandesi ma molto contro un designatore che infila un arbitro finlandese in partita nella quale una delle due squadre è strabordante di finlandesi, financo nei doppiopassaportati come Dennis Saikkonen secondo portiere.

Ospiti avanti con Damien Riat (8.14), risposta di Dominic Zwerger (16.53) con gli assist di Dominik Kubalik e di Fabio Hofer, periodo centrale a prevalenza ospite per sovrannumero quasi sistematico ma zero reti, poi quel che alla “Valascia” tutti sperano: l’assist arriva da Dominik Kubalik e da Dominic Zwerger, coppia che sarebbe mortifera anche nella Nhl purché completata da un’ala destra o poderosa o volante, ed a bucare Jonas Hiller (53.00) è Michael Fora, quinta rete nella stagione e primo goal nel “play-off”, quindi il timbro al momento giusto.

Numeri: 37 tiri contro 32, margine strappato nell’ultima frazione (14 contro otto, chissà che sia indizio di una sofferenza fisica dei bernesi sul lungo periodo). Giocarsela, non c’è altro che si possa fare. Giocarsela a muso duro: l’onore delle armi è conquistato, ma per giustizia questo non basta.

Hockey Lna / “Play-off”, Losanna ad un passo dalle semifinali

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Sussulti e speranze frustrate negli altri due incontri del “play-off” nell’hockey di Lega nazionale A, allo stadio dei quarti di finale. Passo forse decisivo verso il superamento del turno è quello compiuto dal Losanna, che passa per 2-1 sul ghiaccio degli Scl Tigers con reti di Benjamin Antonietti e Joël Vermin cui risponde il solo Christopher DiDomenico nel finale di partita: 3-1 nella serie e vantaggio della pista per i romandi. Del favore della pista sembrano invece non voler sapere nella sfida tra ServetteGinevra e Berna: due vittorie in trasferta per gli uomini di Chris McSorley, sempre a contraddizione delle gerarchie stabilite dalla prima fase, e due vittorie in trasferta per gli “Orsi”, stasera un 2-1 che porta il ciclo in parità; del ticinese Daniele Grassi il primo goal degli ospiti. Martedì il ritorno in pista.

Calcio Dna / Il San Gallo fa tutto, al Lugano vanno i tre punti

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Valgono una volta e mezzo la posta i tre punti presi oggi dal Lugano a San Gallo in uno dei due confronti in programma (l’atlro, Sion-Grasshoppers Zurigo, è stato sospeso al 55.o e sul parziale di 2-0 per assenza delle condizioni minime di sicurezza) come anticipi del 25.o turno nel calcio di Divisione nazionale A. 2-0 sul tabellone, reti di Alexander Gerndt al 15.o e di Jonathan Sabbatini al 49.o; quattro ammonizioni tra i padroni di casa e cinque nelle file dei bianconeri; controllo-palla in proporzione di due terzi ed un terzo, il che si traduce anche in 21 conclusioni contro sette ed in cinque calci d’angolo contro zero. Domani Basilea-Youngboys, Thun-Lucerna e Zurigo-NeuchàtelXamaxSerrières. La classifica: Youngboys 65 punti; Basilea 44; Thun 37; Lucerna 32; San Gallo 31; Zurigo, Lugano 30; Sion 26; NeuchàtelXamaxSerrières 22; Grasshoppers Zurigo 18 (San Gallo, Lugano una partita in più).

Grindelwald: Skifahrer nach Unfall verstorben

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Am Mittwoch, den 13. März, kurz vor 3.15 Uhr, erreichte die Kantonspolizei Bern die Meldung, dass im Gebiet Brandegg in Grindelwald ein Mann regungslos am Rand einer Skipiste aufgefunden worden sei. Als die sofort ausgerückten Rettungskräfte bei der Fundstelle im Abschnitt Rüüsboden eintrafen, wurde der Mann bereits von anwesenden Personen reanimiert. Eine Crew der Rega führte in der Folge die Rettungsmassnahmen zunächst vor Ort weiter, ehe sie den Mann per Helikopter ins Spital flog, wo er kurze Zeit später verstarb. Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 60-jährigen Schweizer aus dem Kanton Bern.

Gemäss den bisherigen Ermittlungen zu den zunächst unklaren Umständen ist der Mann an den Folgen eines Unfalls verstorben. Aktuellen Erkenntnissen zufolge war er auf Skis ohne Begleitung auf einer Piste vom Gebiet Brandegg her talwärts in Richtung Grindelwald unterwegs, als er im Abschnitt Rüüsboden von der Piste geriet, stürzte und in der Folge in einen Zaun mit Schutzmatte prallte.

Cevio, tutto esaurito per lo spettacolo “Il fondo del sacco”

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Biglietti esauriti e dunque serata a… porte chiuse (fatti salvi quanti già prenotatisi, com’è ovvio), martedì 19 marzo, per la lettura scenica-rappresentazione del testo “Il fondo del sacco” come da programma al “Centro Silarte” di Cevio. Evento nel quadro della rassegna dedicata allo scrittore Plinio Martini; organizzazione a cura dei membri dell’“Associazione leggere e scrivere della Svizzera italiana” e dei responsabili di “Museo di ValMaggia” e “Fondazione Valle Bavona”; in scena Margherita Saltamacchia con musiche dal vivo di Daniele Dell’Agnola; inizio ore 20.15.

Acrobazia e danze, al “Teatro di Locarno” i talenti di “Opium”

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Musiche, profumi e danze in un evento unico, ovvero lo spettacolo “Opium”, domenica 31 marzo al “Teatro di Locarno”. Proposta sotto l’egida della “Cinevox iunior company”, con 20 talenti provenienti da tutto il mondo e, che sotto la direzione artistica di Malou Fenaroli-Leclerc, uniscono elementi propri della danza contemporanea con elementi acrobatici. Particolare il rapporto che Malou Fenaroli-Leclerc intrattiene con il Ticino: per l’aver formato vari specialisti e direttori di compagnie teatrali, ad esempio, e per il solido vincolo con Daniela Marcacci-Ambrosoli, ideatrice della “Fondazione Ambrosoli”, che da anni sostiene i progetti culturali della stessa Malou Fenaroli-Leclerc. Inizio ore 18.00.

Investimenti “online” ma fraudolenti: truffe in serie nei Grigioni

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Denunzie a raffica da varie zone del Canton Grigioni, non escluse le aree italofone, sono giunte in questi giorni alla Polcantonale con riferimento ad investimenti finanziari su sollecitazione da piattaforme “online” ed a conseguenti truffe congegnate in modo tale da non indurre la vittima a nutrire sospetti, quantomeno per un certo periodo. Modalità operativa: contatto via telefono o via “e-mail” o per tramite delle piattaforme stesse, proposte di investimento pubblicizzate sulla base dell’assoluta sicurezza e di una solida redditività, avvio della relazione “professionale” previa compilazione di un formulario e – dal punto di vista finanziario – con discreto e crescente successo (in apparenza), tanto che all’investitore viene riaccreditata entro breve tempo una piccola somma, presentata sotto forma di guadagni o di interessi maturati. Pare che non tutti, in realtà, riescano effettivamente a muovere le cifre conferite su conti “online”, ma questo è il meno: se si procede alla richiesta della restituzione del denaro, sia in misura totale (per scelta di disinvestimento) sia in misura parziale, ecco che la disponibilità della controparte – cioê del sedicente consulente con cui si sta “lavorando” – viene un po’ a… mancare perché improvvisamente condizionata al pagamento di imposte o di tasse assicurative mai entrate in linea di conto perché inesistenti.

Inesistente è in realtà l’investimento stesso: alla persona che insista per il recupero del denaro messo in circolo, dopo un certo tempo, viene detto che per ragioni imprevedibili il capitale è finito in fumo a causa di perdite delle Borse o di un segmento specifico delle medesime. E, su richiesta di spiegazioni, inevitabile è l’interruzione dei contatti: nessuno risponde più, nessuno è reperibile via InterNet, ad un’eventuale verifica risultano falsi o presi a caso i nomi stessi con cui i “consulenti” si erano proposti in prima battuta per carpire e conquistare la fiducia del cliente.

Fatti rilevanti, se è vero – a confermarlo sono fonti della Polcantonale Grigioni – che tra i vari casi oggetto di attenzione vi è quello di una persona truffata per quasi 100’000 franchi. Come difendersi, allora? Di principio, si dovrebbe dire che l’unico referente valido è quello alla cui porta si possa bussare 24 ore il giorno; ma questa è filosofia di tempi non informatizzati. Qualche costante, tuttavia, i criminali cibernetici mantengono nel calco di un progetto criminoso sviluppato in effetti ai quattro angoli della Terra: per esempio, le piattaforme di “investimento” hanno denominazioni in lingua inglese e numeri telefonici internazionali e sono ammantate di “credibilità” vuoi per la rivendicazione di elevati rendimenti con bassa soglia di rischio, vuoi per l’indicazione di referenze notevoli, vuoi per l’ampia disponibilità di opzioni per il trasferimento di denaro (vari i contatti bancari in vari Paesi, in ogni caso sempre per risorse del cliente). La risposta pratica: effettuare verifiche sul fornitore e rifiutarsi di avviare il dialogo con persone ignote; effettuare ricerche via InterNet sui casi di frode, ad esempio accedendo al sito della Finma che è poi l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari; consultare la banca con cui si intrattengono le ordinarie relazioni o discutere della cosa con una persona di fiducia (meglio se qualificata); rinunciare ad investimenti che, per quanto affascinanti, siano da effettuarsi in fretta; puntare solo su investimenti di cui si conosce la natura; diffidare delle promesse di alti rendimenti.

Niederwil-Neuendorf (Kanton Solothurn): Vermisste Frau tot aufgefunden

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In Niederwil (Kanton Solothurn, Photoquelle: KaPo Solothurn) ist am Dienstagabend die 59-jährige Frau tot aufgefunden worden, die seit dem 6. Januar 2019 vermisst wurde. Es bestehen derzeit keine Hinweise auf eine Dritteinwirkung.

Am Dienstagabend, 12. März 2019, fand ein Bürger in unwegsamen Gelände bei Niederwil eine tote Frau und alarmierte die Polizei. Die Verstorbene konnte inzwischen als die 59-jährige Frau identifiziert werden, die seit dem 6. Januar 2019 ab ihrem Domizil in Neuendorf vermisst wurde. Die bisher getätigten Ermittlungen ergaben keine Hinweise auf eine Fremdeinwirkung. Weitergehende Angaben sind aus Rücksicht auf den Persönlichkeitsschutz nicht möglich.

Weisslingen (Kanton Zürich): Brand in Asylwohnheim fordert grossen Sachschaden

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Bei einem Brand in einem Asylwohnheim ist am Donnerstagabend, den 14. März in Weisslingen ein Sachschaden von rund 100‘000 Franken entstanden. Ein Mann zog sich leichte Verletzungen zu.

Um 18 Uhr ging die Meldung ein, dass es im Asylwohnheim an der Chilegass (Photoquelle: KaPo Zürich) brennen würde und dass sich mehrere Personen durch Sprünge aus den Fenstern in Sicherheit gebracht hätten. Die umgehend ausgerückte Feuerwehr konnte den Brand, welcher in einem Zimmer im Erdgeschoss ausgebrochen war, rasch löschen.

Ein 22-jähriger Eritreer zog sich bei der Flucht vor dem Feuer leichte Verletzungen zu und wurde mit einem Rettungswagen zur Kontrolle ins Spital gebracht. Im Inneren des Asylwohnheims entstanden durch das Feuer erhebliche Brand- sowie Russ- und Rauchschäden, sodass die acht Bewohner nicht in dieses zurückkehren konnten. Sie wurden durch die Asylbetreuerin der Gemeinde an einem anderen Ort untergebracht. Der Sachschaden beläuft sich auf rund 100‘000 Franken.

Die Brandursache ist noch unklar und wird nun durch Spezialisten des Brandermittlungsdienstes der Kantonspolizei Zürich abgeklärt.

Neben der Kantonspolizei Zürich standen Funktionäre der Stadtpolizei Uster und der Gemeindepolizei Volketswil sowie die Feuerwehren Weisslingen und Illnau-Effretikon-Lindau sowie der Rettungsdienst Winterthur im Einsatz.

Alla “Colomba” di Lugano il… terzo millennio di Renzo Ferrari

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Di fatto in concomitanza con l’80.o compleanno dell’artista Renzo Ferrari la mostra “Rabisch. Opere 2003-2019” che dalle ore 17.00 di oggi, sabato 16 marzo, sarà visibile al pubblico negli ambienti della galleria d’arte “La colomba” (via Al Lido 9 in Lugano quartiere Viganello). In esposizione 50 lavori tra teatrini polimaterici, acquerelli, oli ed acrilici; ispirazioni cinquecentesche, rivisitazione del passato, linguaggio “tra tempo lento e tempo veloce” secondo la recensione critica fornita. Apertura sino a sabato 16 aprile; catalogo con testi di Sergio Roic, Flaminio Gualdoni e Luca Pietro Nicoletti; ingresso libero tutti i giorni tranne il lunedì, ore 14.00-18.30 tra martedì e sabato (esclusi i festivi) ed ore 14.30-17.00 la domenica ed i festivi.

“E-commerce” evoluto, incontro-conferenza al “ClubIn Ticino”

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Centrato sul commercio elettronico lungo la “blockchain” il primo incontro nel 2019 dei membri e dei simpatizzanti del “ClubIn Ticino”, martedì 26 marzo la data, consueta sede di riunione gli ambienti dell’“Hôtel de la paix” in viale Giuseppe Cattori 18 a Lugano. Relatore nella circostanza sarà Marco Rosso, cofondatore della “Modultrade”; inizio ore 18.00; per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla sede del “ClubIn Ticino”, corso Elvezia 10, Lugano, indirizzo “e-mail” segreteria@clubinticino.ch.

Lugano, alla “Allegra Ravizza” l’indagine su Klaus Peter Brehmer

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Fu pittore, professionista delle arti grafiche e regista-autore di documentari, oltre che per 26 anni (1971-1997) docente di scuola politecnica. Soprattutto, lo si ricorda come ideatore della visualizzazione di tendenze geopolitiche e statistiche; “Leitmotiv” sul quale Klaus Peter Brehmer ovvero “Kp Brehmer” verrà omaggiato alla “Galleria Allegra Ravizza” di via Nassa 3a in Lugano, a partire da giovedì 21 marzo (inaugurazione ore 18.00) e sino a venerdì 14 giugno, con un’esposizione altamente identificativa dei postulati.
“Prima” per la Svizzera, con materiali direttamente dalla fondazione che da Klaus Peter Brehmer ha preso il nome e che ne rappresenta la memoria. Apertura dal lunedì al venerdì (ore 11.00-18.00), e il sabato su appuntamento.

Bellinzona, conferenza di Pierre Kahn sull’amicizia tra bimbi

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Serata sul tema “Diventare amici. Perché non è sempre facile?”, giovedì 21 marzo a partire dalle ore 20.00 e sino alle ore 21.30 circa, su iniziativa dei componenti l’“Assemblea genitori scuole elementari zona gialla” a Bellinzona. Relatore dell’incontro sarà Pierre Kahn (nella foto), 62 anni di cui 30 impegnati nel lavoro con bambini ed adolescenti, psicologo e psicoterapeuta, terapeuta, formatore e supervisore in vari àmbiti. Sede della serata: aula magna scuole elementari Semine in Bellinzona (via Maestri comacini 2).

Medicina dello sport, da Pura un nuovo “fellow” internazionale

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Inclusione ufficiale nella “list of fellows” della Federazione internazionale di medicina dello sport, nei giorni scorsi, per Peter Jenoure, da Thalheim (Canton Argovia) in Pura (Canton Ticino), operante nel sistema della “Clinica Ars medica” di Gravesano. Specialista in medicina interna generale ed in medicina dello sport, Peter Jenoure è l’unico svizzero tra gli oltre 40 colleghi di cui è stata riconosciuta la necessaria combinazione tra numero di studi pubblicati e “curriculum”. Tra le esperienze vissute: medico a sette edizioni dei Giochi olimpici, medico per 15 anni della Nazionale di sci alpino, medico per 20 anni della Federazione svizzera di sci, cofondatore della “Rennbahnklinik” – prima clinica dello sport nata in Svizzera, ormai oltre 35 anni or sono – di Muttenz (Cantone Basilea-campagna).

“Tavolino magico”, ai collaboratori la lode di Norman Gobbi

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Visita alla piattaforma dell’associazione “Tavolino magico” in Cadenazzo, stamane, da parte di Norman Gobbi direttore del Dipartimento cantonale istituzioni. Nella circostanza, il consigliere di Stato – accolto da Seo Arigoni e da Pete Gutzwiller, responsabili del centro – ha dialogato con parte dei circa 50 collaboratori temporanei cui spettano la raccolta e la preparazione dei prodotti alimentari provenienti da donazioni di “recupero” (circa 200 i fornitori dai quali ogni settimana giunge cibo per una dozzina di tonnellate) da destinarsi poi alle 14 unità distributive con 280 addetti volontari nell’intera Svizzera di lingua italiana. In immagine, Norman Gobbi con i responsabili della piattaforma di Cadenazzo.

Calcio Dnb / Al Kriens l’anticipo. Vaduz battuto e scavalcato

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Successo (2-1) del Kriens sul Vaduz, nell’odierno anticipo per la 25.a giornata del calcio cadetto, e sorpasso dei lucernesi sui diretti avversari con balzo dal nono al sesto posto. Turno da completarsi con gli incontri RapperswilJona-Servette (domani), Sciaffusa-Losanna (domani), Chiasso-Wil (domenica) e Winterthur-Aarau (domenica). La classifica: Servette 48 punti; Losanna 40; Winterthur 39; Wil 35; Aarau 34; Kriens 29; Vaduz, Sciaffusa 28; RapperswilJona 24; Chiasso 23 (Kriens, Vaduz una partita in più).

“Radar”, settimana di controlli a macchia di leopardo

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A largo spettro anche la prossima settimana, ovvero tra lunedì 18 e domenica 24 marzo, i controlli-“radar” della velocità sia con apparecchi mobili sia con apparecchi semistazionari. Nell’ordine, per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Sant’Antonino, Castione, Cadenazzo e Bellinzona (quartiere Giubiasco); nel Distretto di Locarno, Cugnasco, Cavigliano, Ascona, Losone e Locarno; nel Distretto di Lugano, Brusino Arsizio, Poiana, Sorengo, Agno, Muzzano, Gentilino, Ponte Tresa, Novaggio, Banco e Lugano (quartieri Centro, Viganello e Molino Nuovo); nel Distretto di Mendrisio, Chiasso, Balerna, Morbio Inferiore, Vacallo, Stabio e Pedrinate. Per quanto riguarda i controlli semistazionari: Bodio e Taverne.

“Tilo” Mendrisio-Varese, ci risiamo: sistema in “tilt”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.11) Linea ferroviaria Mendrisio-Stabio-Arcisate-Varese di nuovo fuori servizio, a partire dalle ore 18.55 circa di oggi, a causa di un serio problema tecnico alla rete. La copertura del servizio è garantita al momento solo sino alla stazione di Stabio da e per Mendrisio; soppresso in direzione Varese il treno S50 delle ore 19.07 da Stabio, analoga situazione è da prevedersi per i convogli successivi. La natura del problema tecnico non è al momento nota, così come non vi è evidenza circa i tempi di ripristino dell’ordinario transito.

Tentato colpo alla “Loomis” di Chiasso, altre due condanne

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Altre due condanne, entrambe con sospensione condizionale e da commisurarsi all’avvenuta richiesta del rito abbreviato, sono state inflitte oggi in sede di Assise criminali in Lugano a membri della banda – “Ocean’s twelve” l’autodefinizione, in ossequio a suggestioni filmiche ma con opposto esito dell’impresa – che, a cavallo tra domenica 25 e lunedì 26 febbraio dello scorso anno, puntarono un deposito della “Loomis” a Chiasso nella certezza di poter far bottino nell’ordine di diecine e diecine di milioni di franchi, in verità fallendo nell’operazione (che era stata “neutralizzata” sugli indizi del probabile assalto) e trovandosi via via con i braccialetti ai polsi. Verdetto di colpevolezza e carcere per 12 mesi – alle condizioni premesse – per un 62enne cittadino italiano cui era spettato il ruolo di fornire gli apparecchi ricetrasmittenti e soprattutto lo strumento elettronico per la distorsione delle frequenze dei sistemi di allarme; un mese in più sul conto del 33enne, parimenti cittadino italiano, comprimario nella fase di prericognizione (auto in disponbilità dei malviventi) ed in quella che sarebbe dovuta risultare una rapida ed efficace esfiltrazione (altro veicolo, quest’ultimo preso a noleggio).

Rapinò per due volte la “Shell” di Novazzano: condannato

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Dovrà scontare otto mesi in carcere, restandogliene a carico altri 17 e con espulsione dal territorio elvetico per otto anni, il 35enne malvivente albanese condannato oggi alle Assise criminali in Lugano per le rapine da lui messe a segno, nel corso del 2017, sempre ai danni della stessa stazione di servizio “Shell” a Novazzano. Venuta a cadere l’accusa di infrazione alla Legge federale sulle armi, dal momento che la pistola utilizzata durante gli assalti (arma-giocattolo, si apprese dall’evidenza delle indagini) era nelle mani di un altro malvivente; niente aggravante di rapina in banda.

Grindelwald (Kanton Bern): Skifahrer nach Unfall verstorben

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Am Mittwochmorgen ist am Rande einer Skipiste in Grindelwald ein Mann regungslos aufgefunden worden. Die Rega flog ihn ins Spital, wo er gleichentags verstarb. Ermittlungen zufolge war der Mann zuvor verunfallt.

Am Mittwoch, 13. März 2019, kurz vor 03.15 Uhr, erreichte die Kantonspolizei Bern die Meldung, dass im Gebiet Brandegg in Grindelwald ein Mann regungslos am Rand einer Skipiste aufgefunden worden sei. Als die sofort ausgerückten Rettungskräfte bei der Fundstelle im Abschnitt Rüüsboden eintrafen, wurde der Mann bereits von anwesenden Personen reanimiert.

Eine Crew der “Rega” führte in der Folge die Rettungsmassnahmen zunächst vor Ort weiter, ehe sie den Mann per Helikopter ins Spital flog, wo er kurze Zeit später verstarb. Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 60-jährigen Schweizer aus dem Kanton Bern.

Gemäss den bisherigen Ermittlungen zu den zunächst unklaren Umständen ist der Mann an den Folgen eines Unfalls verstorben. Aktuellen Erkenntnissen zufolge war er auf Skis ohne Begleitung auf einer Piste vom Gebiet Brandegg her talwärts in Richtung Grindelwald unterwegs, als er im Abschnitt Rüüsboden von der Piste geriet, stürzte und in der Folge in einen Zaun mit Schutzmatte prallte.

Follow the goat / Politica sì, ma prima di tutto viene l’uomo

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Se si escludono le scolaresche in visita, qualche persona direttamente interessata su argomenti specifici e la frotta dei sindaci e dei municipali coinvolti nelle aggregazioni, non è che le due tribunette sovrastanti l’aula del Gran Consiglio siano propriamente luogo frequentatissimo durante l’attività parlamentare; ci sono i giornalisti, passano ogni tanto i messi per lasciare copie degli atti parlamentari inoltrati; almeno, per quel che il sottoscritto candidato – occasionalmente in visita nel corso dell’ultimo quadriennio, quando vi fosse compatibilità con altri impegni – ha avuto modo di vedere. Ieri, tuttavia, non si sarebbe potuto mancare: era l’ultima seduta, quella in cui il presidente dell’assemblea (in questo caso, “la” presidente Pelin Kandemir Bordoli, ultima in rotazione annuale nella legislatura) tiene un discorso per chiudere i lavori, tra l’altro ad esaurimento del lunghissimo ordine del giorno carico di residui che nella circostanza sono stati messi a regime.

A colpire, dirò, l’assenza delle “altre” istituzioni: uno si aspetta che all’appuntamento del congedo partecipino almeno i sindaci dei principali Comuni del Ticino, come omaggio a persone con cui per lungo tempo essi si sono trovati a confronto ed a colloquio; difficile il pretendere che i cittadini si affezionino alla cosa pubblica quando poi, in un’occasione specifica e nota, non si manifestano nemmeno coloro che detengono le chiavi della vita politica declinata nel quotidiano; sta di fatto che non c’erano. Interessante invece il clima: l’omaggio tributato a qualcuno che per scelta – o per regole interne ai partiti, o per mancata designazione (capitolo a parte, questo) – non si ripresenterà, magari dopo tre o quattro legislature di fila; il saluto collettivo a Pelin Kandemir Bordoli, anch’ella alla seduta dell’addio; il ringraziamento ad alcuni funzionari (la mitologica Jole Agostinetti, indispensabile “macchina” della segreteria: ha visto 45 anni di Gran Consiglio e, se mai vorrà scrivere un libro di memorie, non faticherà a trovare l’editore); le strette di mano tra avversari e compagni di schieramento, temibili più i secondi rispetto ai primi. Fuori, ai tavolini dei ritrovi pubblici e centrale in questo senso rimane un bar – l’“Incontro” – dal nome ecumenico, riunioni improvvisate o coordinate, per gruppi sì ma anche con mescolanze varie, qui i leghisti e là i socialisti ed all’interno i liberali-radicali, chissà che si stesse trattando anche qualche sostegno trasversale da “panachage”; volti tesi e volti distesi, quasi un “mantra” la scaramanzia (“Eh, mi sa che ci salutiamo qui, sai, sono ormai una cariatide, largo ai giovani, che dici, devo stare tranquillo?”). Nulla di spiato: sembrava, anzi, che qualche pronunciamento fosse espresso proprio per far sì che altri, a distanza d’una decina di metri, potessero comodamente ascoltare. Cose che di sicuro accadono ad ogni fine di percorso, nella scuola, sul posto di lavoro, nelle associazioni; e, per questo, cose che non sono destinate a sedimentarsi, anche perché d’un buon terzo dei granconsiglieri si dura fatica a ricordare il cognome ed il ruolo avuto, magari perché timidi o magari perché la loro è stata una specie di cameo nelle attività parlamentari, e senza che sia rimasta traccia.

Un’immagine rimarrà però impressa a lungo nella testa dell’osservatore casuale, e ieri ero quell’osservatore: su un lato della piazza, un deputato ed un giornalista che si abbracciavano con sincera commozione dell’uno e dell’altro. Non so che cosa si fossero detti, non so che cosa si stessero raccontando; ma pareva – e forse mi sbaglio, è stato il “flash” che dura un attimo e dal quale per discrezione si distoglie lo sguardo – che l’uno fosse compartecipe di un problema dell’altro, e che lo stesse vivendo come proprio. Se così fosse, una preghiera ed un grande “In bocca al lupo”: le battaglie in politica sono importanti, ma l’umanità dell’uomo in quanto persona viene prima di ogni conflitto.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio,

lista numero 16 Udc

Ombre sul lavoro “da fuori”: 11 cantieri, cinque mancate notifiche

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Cinque mancate notifiche ed un caso specifico di cabotaggio (ma dai, cascano ancora nel cabotaggio, certi fenomeni…) costituiscono l’esito di un’operazione di controllo portata a compimento ieri, giovedì 14 marzo, da effettivi della Polcantonale e con l’apporto di colleghi della Polintercom Ceresio-sud, al centro dell’attenzione 11 cantieri edili tra Paradiso, Bedano, Manno, Collina d’Oro quartiere Gentilino e Lugano quartiere Breganzona. L’intervento ha avuto luogo con la collaborazione di operatori dell’Ispettorato del lavoro e della Commissione paritetica cantonale edilizia-rami affini. 82 in tutto le persone e due i veicoli sottoposti ai controlli. Altri accertamenti saranno esperiti nei prossimi giorni.

Colpo di stiletto / Due lettere in meno, ed il senso è stravolto

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Nasce sotto ottimi auspici, per qualità dei pezzi che saranno proposti e per l’originalità del percorso che è stato identificato, la mostra che Nicoletta Ossanna Cavadini (nella foto) inaugurerà fra nove giorni allo “Spazio officina” di Chiasso, al centro la figura e l’opera del “momò” Paolo Bellini. Unico difetto, un problemuccio nella comunicazione per quanto riguarda il titolo dato all’evento: nei “dépliant” un correttissimo “Scultura sinestetica”, con riferimento al fenomeno percettivo in forza del quale i sensi della percezione risultano “influenzati” e parzialmente alterati; nel documento di invito, un problematico “Scultura sintetica”. Che, per dire, è quanto di più lontano si possa trovare dal lavoro di Paolo Bellini…

Chiasso, allo “Spazio officina” le sinestesie di Paolo Bellini

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Posticipata di 24 ore, da sabato 23 a domenica 24 marzo, l’inaugurazione della mostra di opere dell’artista Paolo Bellini allo “Spazio officina” di viale Dante Alighieri 4 in Chiasso. “Scultura sinestetica” il tema della rassegna dedicata ad un operatore culturale di prima forza, mendrisiense per nascita, 78 anni secondo quel che sta scritto. Esposizione curata da Andrea Del Guercio e da Nicoletta Ossanna Cavadini; taglio del nastro alle ore 17.00; apertura sino a domenica 28 aprile, dal martedì alla domenica tra le ore 14.00 e le ore 18.00, il sabato e la domenica anche tra le ore 10.00 e le ore 12.00.

Borse: indici europei al rialzo, Zurigo chiude a conti pari

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.40) “Swiss market index” ad 11 centesimi di punto dal massimo delle ultime 52 settimane, nell’avvio delle odierne contrattazioni alla Borsa di Zurigo, con successivo riflusso a ridosso della parità ed attestazione finale, dopo movimenti dallo scarso conto, a quota 9’483.10 punti ovvero in ascesa pari allo 0.01 per cento. Notevole la massa di denaro in movimento (oltre 1.8 miliardi di franchi sui soli tre pesi massimi difensivi nelle prime due ore, 5.5 miliardi di franchi al saldo); “Zürich insurance group Ag” (più 1.38 per cento) al vertice del listino; “Roche holding Ag” (meno 1.15) in coda. Dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 0.38; Ftse-Mib a Milano, più 0.80; Ftse-100 a Londra, più 0.60. Progressi tra lo 0.50 e lo 0.76 per cento sugli indici di riferimento a New York. In calo a 113.4 centesimi di franco il cambio per un euro.

Uznach (Kanton Sankt Gallen): Von Leiter gestürzt

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Am Donnerstagnachmittag, den 14. März, um 15.30 Uhr, ist an der Zürcherstrasse ein 60-jähriger Arbeiter in einer Lagerhalle von einer Leiter gestürzt. Der 60-Jährige wurde unbestimmt verletzt.

Ein 60-jähriger Arbeiter stand auf einer Leiter und wollte sie zurechtrücken. Dabei drehte er mit der Leiter ab und fiel rund einen bis zwei Meter auf den Boden. Der Arbeiter wurde dadurch unbestimmt verletzt. Nach der Erstbetreuung durch den Rettungsdienst und den Notarzt wurde er von der “Rega” ins Spital geflogen werden.

Innovazione sanitaria, Lugano accoglie “Expomedica”

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Apparecchi e prodotti per ospedali e studi medici, prodotti e servizi per disabilità-ortopedia-riabilitazione, strutture per la terza età, cure e assistenza a domicilio, diagnostica per immagini e elettrodiagnostica; e, ancora, prevenzione e cura. Su vari binari la prima edizione dell’evento “Expomedica Lugano”, fiera dell’innovazione sanitaria che per quattro giorni e sino a domani, sabato 16 marzo, trova spazio nei padiglioni del Campo Marzio; di particolare interesse il tavolo anatomico di dissezione virtuale (una “prima” mondiale) e le dimostrazioni con pazienti simulatori avanzati. Dopo le due giornate riservate agli operatori del comparto, apertura al pubblico oggi (sino alle ore 18.00) e domani (dalle ore 10.00 alle ore 18.00) con ingresso a pagamento; la chiusura sarà affidata a Paolo Beltraminelli, direttore del Dipartimento cantonale sanità-socialità, con una conferenza sul tema “Le sfide della sanità”. In immagine, all’inaugurazione: Roberto Badaracco (titolare del Dicastero cultura-sport-eventi della Città di Lugano), Francesca Cassani (direttrice della “Ticino edizioni Sa”, copromotrice), Sergio Ferrazzo (direttore dell’“Icabe group”, copromotore) e Franco Denti (presidente dell’Ordine dei medici).

Lidl ruft Rohmilchkäse der Marke Morbier zurück

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Lidl Deutschland ruft aktuell das Produkt “Morbier AOP mit Rohmilch hergestellt, 250g” mit dem Mindesthaltbarkeitsdatum 17.03.2019, der Losnummer 042 und dem Identitätskennzeichen FR 25-155-001 CE des französischen Herstellers SA Perrin Vermot zurück.

Wegen einer möglichen Belastung mit Kolibakterien ruft der Lebensmittel-Discounter Lidl einen Rohmilchkäse der Marke Morbier zurück.

Laut einer Mitteilung vom Donnerstag geht es um das Produkt „Morbier AOP mit Rohmilch hergestellt, 250g“ des französischen Herstellers SA Perrin Vermot mit dem Mindesthaltbarkeitsdatum 17.03.2019.

Der Käse wurde mit Ausnahme von Bremen, Hamburg, dem Saarland und Schleswig-Holstein in allen Bundesländern verkauft.

Der Grund für den Rückruf: Bei einer Untersuchung wurden sogenannte E.-coli-Bakterien nachgewiesen. Diese können teils schwere Durchfallerkrankungen auslösen.

Sant’Antonino: deragliano due vagoni-merci, in salvo gli addetti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.16) Nessuna conseguenza fisica per il macchinista e per gli altri addetti alla manovra in séguito al deragliamento di due vagoni-merci, all’alba di oggi, su uno scambio in area privata a raccordo con l’area industriale di Sant’Antonino. Per quel che è dato sapere, il convoglio stava procedendo a bassa velocità quando il carrello di un vagone si è incastrato nella sezione di rotaia provocando un “effetto-fisarmonica” e l’uscita di parte del treno stesso dai binari, ad ostruzione parziale di via Lischedi su cui è stato interdetto il traffico veicolare. Sul posto unità di Polcantonale e Polcom oltre ai Pompieri Ffs ed a personale tecnico.

Hockey Lna / “Play-off”, ticinesi sull’orlo del baratro

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Cento motivi per irritarsi (con sé stesso “in primis”) ha Greg Ireland allenatore del Lugano; una milionata di ragioni per esplodere (all’indirizzo degli arbitri: non all’altezza, diciamo ingollando Diazepam ovvero Valium) ha Luca Cereda allenatore dell’AmbrìPiotta. Ma questo non cambia lo stato delle cose: entrambe le ticinesi dell’hockey, allo stadio dei quarti di finale del “play-off” per il titolo, sono sullo 0-3 nella serie al meglio delle sette partite. Ovvero: per andare avanti entrambe dovranno vincere i prossimi quattro incontri, tutti di fila e tutti d’un fiato, partendo da un impegno domestico (dopodomani) ma con l’obbligo in ogni caso di violare in due occasioni il ghiaccio avversario e di far bottino in altrettante circostanze a casa propria. Ai piedi della scala, con le spalle al muro, sull’orlo del baratro, scegliete voi; lo 0-3 è un macigno.

Fronte Lugano – Sconfitta a Zugo, 4-5; squadra per tre volte avanti di un goal ed ancora con margine di un’incollatura sui padroni di casa all’ultimo intervallo; da Dominic Lammer (42.03) e Raphaël Diaz (48.45) le reti del sorpasso. In precedenza: 0.47, Reto Suri, 0-1; 7.29, Dario Bürgler, 1-1; 23.53, Giovanni Morini, 2-1; 25.14, David McIntyre, 2-2; 26.10, Raffaele Sannitz, 3-2; 28.20, David McIntyre, 3-3; 28.50, Dario Bürgler, 4-3. Tre assist per Henrik Haapala, a tre punti (per il contributo supplementare di un assist) anche Dario Bürgler; 22 parate su 27 tiri per Elvis Merzlikins in maglia bianconera, 33 su 37 per il dirimpettaio Tobias Stephan; in quota Zugo, decisivo l’assist del ticinese Dario Simion.

Fronte AmbrìPiotta – Sconfitta a Bienne, 3-5; l’ultima rete dei padroni di casa non conta perché giunta su rilancio a porta vuota e con tre soli secondi sul cronometro, Mike Künzle l’autore; conta invece il fatto che, dopo provvisorio vantaggio (2.40, Marco Müller in “power-play”) rintuzzato e sommerso dai bernesi (12.16, Damien Riat; 15.59, Jason Fuchs a cinque-contro-quattro; 23.25, Julian Schmutz), con Dominic Zwerger in “power-play” al 27.44 e con Jannik Fischer al 45.25 i leventinesi erano risaliti in parità e giocandosela alla grandissima anche in situazioni di quattro-contro-cinque, con pressione portata sui difensori del BielBienne. Da una penalità minore inflitta a Matt D’Agostini la superiorità sfruttata da Jason Fuchs (quarta firma in tre partite dopo soli sette goal in 39 partite di stagione regolare…) al 48.03; e sarà un messaggio di morte. A numeri, 35 tiri per parte; e tutti, proprio tutti i biancoblù a mettere un mattoncino, due assist di Fabio Hofer, contributi vari compresi quelli d’un arcinoto qual è Dominik Kubalik e di ascari noti come Tommaso Goi e Patrick Incir; da disperazione, ma no, nemmeno la soddisfazione di andare al supplementare. Luca Cereda, l’uomo della pacatezza, dirà di essere “disgustato dai due arbitri principali (…), due che non avevano ancora diretto una partita nel “play-off” e che stanno per andare in pensione”. Disgustato; non è il solo.

Gli altri risultati – Losanna-Scl Tigers 5-2 (dall’1-2; serie sul 2-1); Berna-ServetteGinevra 2-3 (al supplementare, dopo 95.49 di gioco, 50 tiri per gli “Orsi” e 45 per gli ospiti; il Berna conduceva per 2-0; serie sull’1-2).

Malters (Kanton Luzern): Autofahrer stirbt nach Kollision mit Sattelmotorfahrzeug

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Heute Morgen hat sich auf der H 10 in Malters (Kanton Luzern, Photoquelle: KaPo Luzern) eine Frontalkollision zwischen einem Personenwagen und einem Sattelmotorfahrzeug ereignet. Der Autofahrer erlitt derart schwere Verletzungen, dass er noch auf der Unfallstelle verstarb.

Heute, kurz vor 9.00 Uhr, fuhr ein Autofahrer von Malters Richtung Werthenstein. Im Gebiet Geisschachen geriet das Auto aus ungeklärten Gründen nach links auf die Gegenfahrbahn. Dort prallte es frontal gegen die linke Frontecke eines entgegenkommenden Sattelmotorfahrzeuges. Der Autofahrer, ein 70-jähriger Mann aus dem Kanton Luzern, verstarb noch auf der Unfallstelle aufgrund seiner schweren Verletzungen. Der Fahrer des Sattelmotorfahrzeuges blieb körperlich unverletzt.

Die H10 musste für die Sachverhaltsaufnahme, die Bergung der Fahrzeuge und die Reinigung der Fahrbahn bis kurz nach 12.30 Uhr gesperrt werden. Der Verkehr wurde örtlich umgeleitet. Dies führte zu Rückstau.

Gran Consiglio, giù il sipario. Alla presidente una “standing ovation”

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Sarà un Gran Consiglio radicalmente diverso rispetto all’odierno, o per meglio dire a quello la cui attività si è chiusa alle ore 16.58 con un lungo applauso generale, quello che ci accompagnerà nella nuova legislatura. Un Gran Consiglio cui mancherà Pelin Kandemir Bordoli, esponente del Partito socialista, ai saluti questo pomeriggio – non si ricandida – dal seggio di presidente dell’assemblea. Il congedo, tra l’altro, con discorso a metà tra ruolo ed extraruolo: insieme con i ringraziamenti (ricambiati da ogni angolo dell’emiciclo) ai parlamentari ed ai collaboratori istituzionali, un invito non convenzionale al superamento delle divisioni ed al recupero della capacità di ascolto e di dialogo. Consenso generale, tutti in piedi per rendere omaggio. Nella foto GdT, Pelin Kandemir Bordoli durante l’ultimo intervento in aula.

Otto giorni di dibattito sulla diversità come “valore svizzero”

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30 eventi, tra cui 10 rappresentazioni teatrali e tre conferenze, nel programma della “Settimana internazionale di azione contro il razzismo” in calendario fra giovedì 21 e giovedì 28 marzo in varie località del Ticino. Tema conduttore: “La diversità, un valore svizzero?”. Coordinamento sotto l’egida del Servizio cantonale integrazione stranieri; previsti inoltre 11 incontri con i cittadini, quattro serate con proiezione di film e due esposizioni.

Udc, sul sito del partito la “pole position” solo a chi paga/2

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La granconsigliera Filippini Lara di anni 35 proclinanti verso i 36, da Monteceneri quartiere Bironico, capofila di presenze nel Legislativo durante l’ultimo quadriennio (per dire, sui livelli di un Fabio Bacchetta-Cattori che a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona arriva secondo solo agli uscieri) e sedente nell’emiciclo dal novembre 2011, membro qualificato in cinque commissioni (Mandato pubblico Aet, Energia, Costituzione e diritti politici, Carceri e Legislazione; sino ad un anno fa, anche Procedura elezione magistrati) oltre che autrice di rapporti e di un lavoraccio dietro le quinte (nel caso ciò non sia di pubblica notorietà, informasi il colto ed inclito pubblico circa il fatto che in commissione viene “costruito” il percorso che conduce alle decisioni parlamentari), la dunque menzionata Lara Filippini non compare tra gli aventi diritto alla fotina ed al nome in evidenza sul sito InterNet dell’Udc Ticino, e nemmeno nella paginata pubblicitaria fatta pubblicare or è qualche giorno – su investimento dalle casse Udc, in via diretta o in via indiretta – sul “Mattino della domenica”. Lara Filippini, uscente al pari di ogni altro parlamentare giacché s’approssimano le Cantonali di aprile e giusto oggi si stanno consumando gli ultimi scampoli di dibattito in aula, non è nemmeno caratterizzata come “uscente” nella lista dei paria cioè in quell’elenco che, caragrazia, sul predetto sito InterNet dell’Udc Ticino viene apposto in calce alla spatafiata degli apparenti supercandidati, sicché trovasi come “uscente” un Franco Denti (che tale è, ma in sopravvenienza dalle file dei “Verdi del Ticino”) ma non Lara Filippini, situata in mero ordine alfabetico fra Felix Bruno da Capriasca e Franchini Carlo da Lamone. Tutto ciò perché Lara Filippini è una degli oltre 50 che non hanno aderito alle modalità di promozione così come da indirizzi e volontà di qualche consigliori adottato in casa Udc a conduzione della strategia per la campagna elettorale, stile “O fai i “santini” e la fotografia da noi (ma ti diamo anche lo spazio di un articolo sul “Paese” e quello di due articoli sul sito stesso, alla tariffa maggiorata) oppure scivoli in terz’ordine, posto piedi allo spettacolo del circo, e peggio per te se non vedi (o se non sei in posizione tale da essere visto)”. Nota: prima che Piero Marchesi presidente dell’Udc Ticino prenda di nuovo cappello, informasi Piero Marchesi che quella sopra riportata non è citazione da alcuno ma mera proposta di titolo a lunghezza wertmülleriana, fine della postilla.

Da virgolettato sarebbe invece quel che fonte interna all’Udc Ticino, e nemmeno in ruolo da ruota di scorta, riferisce in breve e catafratto dialogo. Diciamo “sarebbe” perché si va a memoria, e non è detto che si sia conservato quel frammento di conversazione, ma non è detto che non lo si sia tenuto da parte. Proviamo a ricostruire, premettendosi che a parlare è un candidato: “Sono “promossi” quelli che si sono impegnati maggiormente (…). Io non ho sborsato un centesimo, perché dovrei figurare tra i candidati promossi?”. Esatto: a catafottersi (cit. Andrea Camilleri: opere varie) il merito, fanc (cit. Valeria Naim e Filippo Rosselli: gruppo di proteine) la meritocrazia. Per quale motivo mai chi ha lavorato, che è poi l’unica discriminante accettabile (perché lodevole) nella comparazione tra candidato ricandidatosi e candidato novello, dovrebbe godere di un’attenzione dall’interno del suo partito, cioè della squadra i cui colori ha indossato nei giorni della vittoria ed in quelli della sconfitta?

Non trascurabile è, come argomento sovrapponibile, lo sfregino da “harakiri” dettato dalla compartimentazione delle candidature in circondari: si vede che anche qui i consigliori hanno ragionato non sull’esistente ma sull’auspicato, ed esperienza insegna che l’auspicato somiglia assai al proclama di un Werner Nussbaumer che, con la neonata e già autodissolventesi “Lega verde”, dichiara l’obiettivo di 10 granconsiglieri “d’emblée” (bum). Anziché perdere tempo andando a caccia del nome di colui o di colei che egli crede stia orchestrando una campagna contro di lui (lo si agevola: è la Cia), Piero Marchesi presidente dell’Udc dovrebbe porsi semmai qualche domanda su quel che sotto di lui potrebbe configurarsi fra meno di un mese. E cioè, a rappresentanza numerica che per ipotesi poniamo immutata, un’Udc granconsiliare composta da: a) un Udf; b) un già eletto con il Plrt e poi indipendente come “Area liberale” e poi confluito in aggregazione nella “Destra” e da tempi solo recenti organico al partito; c) un ex-Partito socialista poi transitato nella Lega dei Ticinesi poi resosi indipendente ed infine aggregato; d) un ex-Partito popolare democratico poi rieletto con i “Verdi del Ticino” ed ora propostosi; e) forse, ed a questo punto vale il “forse”, un paio che nell’Udc sono nati. Occhio: tutte queste presenze, prese ad una ad una, sono non solo legittime ma anche qualitativamente rilevanti ed umanamente significative (o qualcuno vuole discutere la competenza di un Franco Denti, la cultura di un Sergio Morisoli, la conoscenza del territorio di un Cleto Ferrari?); e, difatti, il problema di guidare l’omnibus multicolore a Bellinzona ricadrebbe su uno che fa l’autista sulle strade del Malcantone.

Ma ci sarà tempo per imparare, sicuro. Nel frattempo, e fuori dai denti (ops), c’è chi si attrezza per altro. Locandina del film: “Salvate la soldatessa Lara”.

Slancio e freccia all’insù, “Swiss market index” al primato dell’anno

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.01) “Swiss market index” ai massimi delle ultime 52 settimane (picco a 9’498.48 punti, chiusura su quota 9’481.90 punti, più 1.01 per cento) in seduta da listino intiero in cifra verde. “Geberit Ag” (più 2.86 per cento) valido capofila di giornata; sulla coda “Abb limited” (più 0.10). Dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 0.13; Ftse-Mib a Milano, più 0.62; Ftse-100 a Londra, più 0.37. In sostanziale parità, con limature sino allo 0.12 per cento, gli indici di riferimento a New York. In calo a 113.4 centesimi di franco il cambio per un euro.

Novaggio, altro assalto ad un “Bancomat”. Banditi in fuga

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Ennesimo assalto ad un “Bancomat”, la notte scorsa, in territorio comunale di Novaggio, bersaglio la cassa continua della “Raiffeisen” in piazzale Pietro Demarta. Di nuovo l’utilizzo della tecnica della “marmotta”, ossia dell’inserimento di una carica esplosiva nella bocchetta della cassa continua; ben udita l’esplosione, avvenuta intorno alle ore 2.35; non è noto se i malviventi siano riusciti ad appropriarsi un bottino, ed eventualmente di quale consistenza, prima di darsi in ogni caso a fuga precipitosa sull’arrivo di pattuglie della Polcantonale. Alle operazioni di ricerca, tuttora in corso, hanno cooperato effettivi di Polcom e Polintercom del territorio oltre ad elementi delle Guardie di confine.

Kanton Zug: Autofahrer unter Alkohol- und Drogeneinfluss angehalten

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Die Zuger Polizei hat zwei junge Fahrzeuglenker gestoppt, die unter Alkohol- und Drogenkonsum hinter dem Steuer sassen. Einer von ihnen war zudem ohne gültigen Führerausweis unterwegs.

Vorgestern, kurz vor 17.30 Uhr, hat eine Polizeipatrouille in Rotkreuz einen Autofahrer kontrolliert. Wegen Verdacht auf Drogenkonsum wurde vor Ort ein Drogenschnelltest durchgeführt, welcher positiv ausfiel. Bei der Befragung gab der 24-jährige Lenker an, regelmässig Marihuana zu konsumieren. Die Staatsanwaltschaft des Kantons Zug ordnete daraufhin eine Blut- und Urinentnahme im Spital an.

Ein paar Stunden später, in der Nacht auf Mittwoch, den 13. März, setzte sich in der Gemeinde Baar ein 22-jähriger Mann unbeirrt ans Steuer eines Autos, obwohl er den Führerausweis auf Probe zu einem früheren Zeitpunkt schon abgeben musste. Im Gebiet Aarbach in der Gemeinde Baar wurde er von einer Polizeipatrouille gestoppt und kontrolliert.

Dabei stellten die Einsatzkräfte Alkoholsymptome fest. Die durchgeführte Atemalkoholprobe ergab einen Wert von 0.70 mg/l. Zudem reagierte der Drogenschnelltest positiv auf Kokain, worauf die Staatsanwaltschaft des Kantons Zug ebenfalls eine Blut- und Urinprobe im Spital anordnete.

Follow the goat / “Tilo” e affini, o del viaggiatore insardinato

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Bastano poche, elementari osservazioni epiteliali ed empiriche per capire il motivo della decadenza dei “Tilo” nella considerazione generale dei viaggiatori. Dopo anni in cui il grado di soddisfazione era propagandato intorno al 90 per cento (nove su 10), media più ragionevolmente riportata all’84 per cento (sei su sette) in séguito, l’apprezzamento dichiarato si colloca ora di poco sopra la metà degli utenti, facciamo un tre su cinque. Tre soddisfatti su cinque circa il servizio “Tilo” non significa tuttavia che vi siano tre soddisfatti su cinque circa il traffico regionale su rotaia; se una raccolta di dati avesse luogo su tutte le tipologie di vettori, insomma, forse si farebbe l’uno su tre, e grasso colerebbe.

Per quanto è ancora accettabile, da parte dell’utente, un’offerta qual è quella proposta sulla rete ticinese? Risposta secca: nemmeno un giorno. È questa, infatti, un’offerta cui in più fasce manca il senso stesso della misura: nelle ore di punta, mattino e pomeriggio, condizioni di viaggio espresse in centimetri quadrati disponibili “pro capite”, trasferimenti a scatola di sardina (nella percezione propria della sardina…), ritardi, cambiamenti di binario annunciati all’ultimo istante, soppressioni, riduzioni improvvise nella composizione del convoglio (se 200 persone aspettano un treno con sei casse e che si presume essere vuoto e poi il treno giunge in composizione da quattro casse ed è già pieno, qualcuno troverà posto a sedere, qualcuno rimarrà in piedi e qualcun altro rinunzierà a salire per disperazione). Vale, ciò, per tratte come Lugano-Bellinzona (il transito da Lugano a Lamone-Cadempino meriterebbe un ragionamento a sé stante) e Bellinzona-Giubiasco-Locarno in particolare; non è che da Chiasso a Mendrisio e viceversa le cose stiano granché meglio, ma si sa, ciascuno va a parametrare le esperienze secondo il vissuto, ed il vissuto di uno che abbia a lungo pendolarizzato per qualche decina di chilometri è una bella somma di esperienze, non tutte piacevoli e non tutte memorabili.

Non si nega, no, che un contributo al disagio è dato spesso dai viaggiatori: quelli che si rifiutano categoricamente di appoggiare la valigia nell’apposito alloggiamento sopra i sedili, quelli che in disponibilità di quattro posti ne occupano due con le chiappe e due con le giacche, quelli che il bagaglio tengono rigorosamente a fianco del sedile e cioè nel corridoietto, quelli si collocano sullo strapuntino (sediletto laterale) e con le gambe fanno ponte attraverso il corridoio di uso comune. Ma queste sono evenienze risolvibili con una ragionevole azione di controllo e di dissuasione, un po’ di civismo nel mondo della civiltà, insomma. Non risolvibile dall’utente sono invece la quasi sistematica incoerenza fra tabellone orario ed effettiva disponibilità del treno e la carenza del minimo vitale a bordo (“toilette” con porta bloccata, “toilette” fuori servizio, “toilette” in servizio ma priva di acqua dal rubinetto, “toilette” in servizio e con acqua dal rubinetto ma priva delle elementari condizioni igieniche, ed altro). Cioè quel per cui, tra l’altro, si paga.

Ai futuri altri 89 granconsiglieri proporrei per prima cosa, da eletto, una sessione collettiva “extra moenia” ed itinerante. In treno, su treni regionali, il giro del Ticino (per quanto possibile, compreso un viaggio sulla Lugano-Ponte Tresa): non per una gita, ma per una presa di contatto con il reale. Agli orari “giusti”, non a quelli in cui le statistiche possono diventare addomesticabili; si avrebbe un riscontro assai diverso da quello percepito per “sentito dire”, o perché una tabella racconta quel che il mondo non dice.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio,

lista Udc numero 16

L’editoriale / Caro presidente, è verità e null’altro che verità

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Non sorprende il fatto che Piero Marchesi, presidente dell’Udc Ticino e lanciatosi in corsa per il Consiglio di Stato di cui non fece mai parte (spiace il preconizzargli una conferma: non entrerà) e mai visto dalle parti del Gran Consiglio nemmeno come spettatore (a men ch’egli vi sia andato un 32 febbraio: in tal caso non eravamo lì noi), non sorprende il fatto, dicevamo, che Piero Marchesi si sia rivolto alle capaci ed accoglienti colonne di “TicinoNews.ch” per screditare un articolo pubblicato avant’ieri sul “Giornale del Ticino”; meglio egli avrebbe fatto inviando due righe a noi, ché un diritto di replica (se contestuale; in ogni caso, non senza adeguata risposta) non si nega a nessuno, ed anzi, esso è ontologico prima che deontologico. Con noi, stamane, Piero Marchesi pretendeva invece un colloquio telefonico, sostenendo che una certa vicenduola afferente al partito era stata trattata in modo “diffamatorio” (testuale). Dal momento che questo è un giornale e non un ufficio per le pubbliche relazioni, abbiamo serenamente declinato: verba volant, e ci scoccia il dover passare tempo ad accendere registratori per “avere le prove” di quanto detto, et similia. Sapete: giornalisticamente parlandosi siamo della vecchia scuola, una parola data era una parola senza bisogno di troppi marchingegni.

Aspetto rilevante, al di là del giudizio espresso sulla professionalità (per lui, assente; ma Piero Marchesi non è un parametro in tale materia) dei compilatori del “Giornale del Ticino”, è quel che il presidente dell’Udc Ticino racconta, confermando addirittura nei particolari quanto abbiamo scritto; e cioè che chi paga, chi ha messo denari, nella campagna elettorale dell’Udc viene “spinto” mentre chi non paga scivola tristemente fra i destinatari della “damnatio memoriae”. Al candidato Udc per il Legislativo, in comunicazione diretta ed a quanto pare anche a margine del congresso cantonale ultimo scorso, erano stati offerti due pacchetti per la comunicazione ad uso interno e con qualche evidenza verso l’esterno: per 300 franchi la versione “standard”, 3’000 “santini” stampati e tagliati, servizio fotografico (una foto – una – “eseguita da fotografo professionista”), pubblicazione sulla pagina “Facebook” dell’Udc Ticino; per 1’000 franchi, e definiremo questa come versione “premium”, 3’000 santini stampati e tagliati, servizio fotografico (sempre la foto – una – “eseguita da fotografo professionista”), volantino “in distribuzione durante gli eventi”, “santino” animato (video) sponsorizzato su “Facebook” e su “Instagram”, due articoli sul sito InterNet www.udc-ti.ch e poi rilanciati su “Facebook” in versione sponsorizzata, un articolo sul periodico “Il paese”, foto e dati personali sul sito InterNet www.udc-ti.ch e “piedone” da mezza pagina (in versione collettiva, si immagina) sul “Mattino della domenica”. Un’offertona, eh? Ti stampiamo i “santini”, incredibile, siamo già ai “santini” (che vanno via a prezzo politico in qualunque tipografia, ma questo non entra in linea di ragionamento). Ti mettiamo su “Facebook”, sai? Addirittura ti facciamo girare su “Instagram”, hai visto mai? Poi ti càpita il giorno – tipo oggi – in cui “Facebook” non va in tutto il mondo ed “Instagram” annaspa, e tanti saluti alla cuoca. E vuoi mettere il caso dei due articoli sul sito “web” dell’Udc, dico, non c’è ticinese che non si svegli mezz’ora prima per il timore di non essere il primo a leggerti? E la foto, wow, la foto che imprescindibilmente sarà realizzata in un posto specifico, pensate un po’ al candidato dell’Alta Leventina che debba scendere ad Agno in una delle quattro date messe a disposizione – tre infrasettimanali ed un sabato… – a cagion di tale bisogna…

Per 300 franchi il pacchetto versione “standard”, per 1’000 franchi il pacchetto versione “premium”. E per zero franchi? Per zero franchi, il pacchetto versione “paria”, nome e cognome e indirizzo e numero sulla lista, rangévas. O si passa alla cassa, o niente. Di più: passare alla cassa per un prodotto confezionato secondo le decisioni di non si sa bene chi, senza indagine di mercato, senza discussione, senza esame delle opportunità, senza un’idea di comunicazione coordinata, senza una traccia (lo stesso “slogan” adottato, ossia “Ci rubano il futuro”, non gode di unanime consenso all’interno dell’Udc. Il parere più positivo intraudito in questo periodo è un “Boh”, altro che soggetto sottinteso). Di che si lamenta, allora, Piero Marchesi? Dell’essere stato riferito quel che si sa? Carta canta. O dell’essere stato messo in dubbio il criterio di equanimità? Ma l’hanno visto tutti: aprendo il sito InterNet del partito, e poi buttando uno sguardo alla pagina cartacea dell’ultimo “Mattino della domenica”; ne cavò un commentino salace persino Corrado Mordasini sul “GasSocial”. O del timore di un’operazione in corso e tesa a spiegare quel che accade in casa Udc? In questo senso veniamo incontro a Piero Marchesi: sì, questo è esattamente il compito del cronista. Il quale non può passare sopra a qualche “tackle” a piedi uniti da parte del centrocampista, a qualche uscita avventata del portiere, a qualche svarione degli attaccanti.

Post scriptum – Presidente, ci legga anche domani. Magari troverà in pagina qualcosa di interessante, o qualcosa che la riguarda. Vero: non è detto che i due concetti debbano coincidere. O l’un tema o l’altro, via.

Maroggia: rogo in A2, viabilità “spezzata”. Riattivata la linea ferroviaria

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.46) A2 chiusa tra lo svincolo di Lugano-nord e quello di Mendrisio sulla carreggiata verso Chiasso, e traffico ferroviario a lungo paralizzato su entrambe le direttrici in corrispondenza della stazione di Maroggia-Melano sulla tratta Mendrisio-Lugano, a causa dell’incendio di un veicolo con rimorchio lungo l’autostrada stessa a partire dalle ore 19.38 circa. Il mezzo, che risulta immatricolato in Olanda e che era utilizzato per il trasporto di fiori recisi, ha riportato danni significativi; distrutto il rimorchio; l’autista è riuscito a mettersi in salvo con le proprie forze prima che le fiamme giungessero alla cabina. Non sono da lamentarsi feriti o intossicati.

La circolazione dei convogli sulla rete ferroviaria è stata ripristinata a partire dalle ore 21.12 grazie anche all’intervento degli addetti del treno di spegnimento Ffs; sono da prevedersi ancora ritardi residui sino a 20 minuti per i vettori a lunga percorrenza, mentre il traffico regionale accusa problemi ridotti. Nube di fumo sull’intera zona, fiamme visibili anche da notevole distanza. All’opera una diecina di effettivi dei Corpi pompieri con quattro mezzi; in apporto elementi di Polcantonale, Polcom Mendrisio, Polcom Lugano e Polintercom Ceresio-sud. Il traffico è stato in un primo tempo deviato lungo la Cantonale in entrambe le direzioni; la A2 è poi stata riaperta, anche se sono da prevedersi disagi sin verso le ore 22.30.

Gretzenbach (Kanton Solothurn): Bei Einbruch zwei Personen verletzt

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Am Mittwoch, den 13. März, kurz nach 12 Uhr, meldete ein Rentner der Alarmzentrale der Kantonspolizei Solothurn, dass er in seinem Einfamilienhaus in Gretzenbach soeben überfallen worden sei. Der Täter befinde sich noch im Haus und habe seine Schwiegertochter in seiner Gewalt. Unverzüglich rückten mehrere Patrouillen aus und umstellten die Liegenschaft. Kurz darauf verliess ein Mann das Haus und versuchte zu flüchten. Dabei konnte er durch die Polizei angehalten werden.

Der 34-jährige Rumäne wurde für weitere Ermittlungen vorläufig festgenommen. Gemäss ersten Erkenntnissen betätigte der Täter an der Haustüre des Rentners die Türklingel. Als dieser die Türe öffnete, wurde er gewaltsam in sein Haus zurückgedrängt. Dort wurde er gefesselt. Kurz darauf kam dessen Schwiegertochter zu Besuch, worauf auch diese vom Räuber in Gewalt genommen und gefesselt wurde. Im weiteren Verlauf gelang es dem Rentner, sich von den Fesseln zu lösen und die Polizei zu avisieren.

Pregiudicati e pericolosi: italiano e cileno in manette a Bioggio

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Hanno lunga fedina penale in Italia, hanno lunga fedina penale in Svizzera. Non per questo si astengono dalle attività che sono loro proprie, il furto con scasso “in primis”. Due uomini, un italiano di 54 anni ed un 71enne con passaporto cileno, sono stati tratti in arresto ieri su intervento effettuato in territorio comunale di Bioggio da agenti della Polcantonale ed effettivi delle Guardie di confine; poco prima delle ore 19.00 l’intercettamento della vettura con cui la coppia di malviventi si stava muovendo e che era già oggetto di attenzione; a bordo dell’auto sono stati trovati refurtiva ed attrezzi da scasso. Le principali ipotesi di reato: furto ripetuto, danneggiamento ripetuto, violazione di domicilio, e ciò sia in Ticino sia in altri Cantoni. L”inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore generale Nicola Respini.

Chiasso: controlli sui padroncini, tre posizioni sospette

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61 veicoli ed 86 persone controllate, tre posizioni dubbie su aziende datrici di lavoro: questo l’esito dell’operazione di controllo effettuata stamane da agenti della Polcantonale, insieme con colleghi della Polcom Chiasso, al valico di Chiasso-Brogeda. Ai primi accertamenti hanno cooperato funzionari dell’Ispettorato del lavoro e membri di varie Commissioni paritetiche cantonali, dell’Associazione interprofessionale di controllo, dell’Amministrazione federale delle dogane e del Corpo guardie di confine.

Hockey Prima lega inter-est / Arosa, a Wetzikon il colpo della vita

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Nulla potrà essere consolatorio, dalle parti di Bellinzona bussare alla porta dei GdT1, dopo bella stagione hockeystica spezzata dall’Arosa in semifinale del “play-off”; ma si sappia almeno che i grigionesi, da già avversari, hanno messo ieri una pietra forse decisiva nella corsa alla conquista del titolo nel gruppo interregionale est di Prima lega, ribaltando la tendenza nella serie con il Wetzikon con un 3-2 costruito nel periodo centrale (da 1-1 a 3-1, in goal Ramon Pfranger e Reto Amstutz) e difeso nel tumultuoso finale (penalità di partita ad Adrian Rykart tra i padroni di casa al 58.03, fuori uno su ciascun lato alla disputa dell’ultimo disco). 2-1 nella serie, con grande scorno degli oltre 1’200 spettatori affluiti a Wetzikon, e verdetto che potrebbe giungere domani nei Grigioni.

Hockey Prima lega inter-ovest / Niente storia, il titolo va al Lyss

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22 vinte contro quattro perse e primato in stagione regolare, 10 vinte contro una sola persa nei tre stadi del “play-off”. Impressionante per qualità – e mal incoglie al FranchesMontagnes, ottimo secondo ma soltanto secondo – la marcia del Lyss, da ieri sera campione nel gruppo interregionale ovest dell’hockey di Prima lega, 4-3 in casa contro il FranchesMontagnes nel terzo appuntamento di un potenziale ciclo al meglio delle cinque partite, serie chiusa sul 3-0. Nell’ultima sfida, confronto portato sul 4-1 e nel finale riaperto dai coraggiosi giurassiani, un goal al 57.54 ed un altro al 58.17 con scambio di favori tra Miguel Orlando e Laurent Emery l’una volta a segno e l’altra in assistenza, prima a doppia e poi a singola superiorità numerica; 4-4 sfiorato negli ultimi 24 secondi, ancora a padroni di casa in sottonumero. Il percorso del Lyss: 3-0 sul ValléedeJoux nei quarti, 3-1 sul SaintImier in semifinale, 3-0 sul FranchesMontagnes in finale.

Udc, sul sito del partito la “pole position” solo a chi paga/1

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Regole interne della competizione elettorale per una sana rappresentanza democratica: fatte salve le rendite di posizione, giacché l’uscente che si ricandida è avvantaggiato sul neofita rimasto in precedenza fuori dalla stanza dei bottoni o addirittura mai propostosi, tutti partono dallo stesso punto; inoltre, tutti partono nello stesso momento (chi più chi meno, ma valgono pur sempre i temi di ratifica delle liste); ancora, tutti partono con le stesse opportunità (garantite dalla Costituzione e dalle leggi, per dire…) e tutti partono con i medesimi strumenti collettivi (esempio banale: il marchio del partito, che è bene messo a disposizione di quanti abbiano aderito o aderiscano nell’immediato). Ecco: quel che non accade, quest’anno ed in vista delle Cantonali di aprile, in casa Udc Ticino. Quel che non sta accadendo, e senza che dai vertici giunga un colpo di timone per correggere un’evidente distorsione tradotta in vantaggi competitivi riservati agli uni ed a detrimento di altri. Non per caso, si scopre ora. Non per caso, ma per strategia deliberata ed a monte della quale sta – trattavasi di terza ipotesi, solo adombrata l’altr’ieri in un “A margine” – la mera pecunia. In altre parole: il partito ti “spinge” se paghi. Non solo: se paghi, ma su un progetto di comunicazione che è “interno”, elaborato all’interno e destinato primariamente al circolo interno. A tariffa: e viene privilegiato chi fa, mentre va all’ammasso chi non fa.

Piccolo salto all’indietro. Nella pietra d’inciampo, come spesso accade, si era incappati per pura constatazione: sito “web” dell’Udc Ticino, a primo impatto una serie di foto personali che l’utente internettiano può far scorrere con un “clic” su apposita freccia (non è proprio il massimo dell’intuibilità, ma ci si arriva); alla sezione “Elezioni cantonali 2019”, inequivocabile messaggio in pari termini espresso, ovvero “Ecco i candidati Udc alle prossime Elezioni cantonali 2019”: vedi i due nomi per il Consiglio di Stato, e sì, sono quelli inseriti nel listone con i tre leghisti ovvero Norman Gobbi Claudio Zali Daniele Caverzasio, e sotto spunta una serie di fotine (micro) e di nomi (micro) secondo l’invero infausta e suicida suddivisione – ma questo è altro argomento – nei quattro comprensori. Sorpresa: tre immaginette per il Mendrisiotto, 17 per il Luganese, sette (tra cui, in replica, la stessa candidata al Consiglio di Stato) per il Locarnese-valli, sei per il Bellinzonese-valli. Tre più 17 più sette più sei uguale 33; su 89, ne mancano 56. I riempilista? I paria? Quelli messi lì come i vecchi numeri 13 destinati a rimanere in panchina per 28 giornate di campionato su 30, salvo occasionali chiamate dell’allenatore sul genere del “Vediamo come sta il 6, tu incomincia a scaldarti, nel caso entri e guai a te se prendi iniziative”, ed alla fine della stagione il tizio viene rimesso sul mercato, se lo prenda chi vuole? Interrogativo lecito, a pesante avvaloramento poi domenica mattina quando, sul “Mattino”, dell’Udc spunta una lenzuolata. Le faccine in destinazione Gran Consiglio, stavolta, sono soltanto… 13. Sempre su 89, chiaro, non è che si stia parlando di altro appuntamento elettorale. Stesso giornale, tra l’altro: paginata della Lega dei Ticinesi, che in tal caso è padrona a casa propria, ed i candidati al Legislativo ci sono tutti; la differenza non può non balzare all’occhio.

Un errore, no, non può essere. All’ipotesi secondo cui questa sarebbe una prima puntata e dunque altre paginate seguirebbero (ma mancano in sostanza tre domeniche…) con i nomi e con i “santini” degli altri candidati, poi, non vi è motivo di credere, così come abbiamo abbandonato una pista ragionevole sino ad or è un paio di giorni, essendosi considerata la possibilità di un impedimento tecnico dell’addetto all’immissione delle informazioni (eccessivo carico di lavoro all’improvviso, si fa quel che si può prendendo le mosse da quel che di più immediato si ha sotto mano). E allora, dobbiamo proprio pensare ad una discriminazione? Eh, dobbiamo. Sì e no, perché caso vuole che si sia compresa – e si abbia riscontro indiretto dall’interno dell’Udc Ticino – la formula magica che manda avanti l’uno e lascia indietro l’altro. Meritocrazia? Plonf, acqua. Primato come premio per originalità delle idee proposte e, nel frattempo, vagliate a cura dei membri di una specifica commissione? Puff, lontanissimi dal vero. Per deduzione: soldi, chi paga va in pagina con piena evidenza e chi non paga resta solo menzionato in calce? Esatto: soldi. E aggiungiamo: non si tratta solo di una deduzione, a questo punto. Tempo qualche ora, e si va al sodo.

(1-continua)

Caso Eoc-“Cardiocentro”: Sms irrilevante, archiviazione in vista

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Sempre ricordare: quel che non sta nelle righe del testo non è reato. Sempre ricordare: una buona giustizia amministrata nell’immediato è cosa da preferirsi all’ottima giustizia gestita in tempi lunghi. Sempre ricordare: il Ticino è ingolfato da istanze che vengono rivolte ad una qualsiasi autorità (qui, il ministero pubblico) ma che si fondano sulla sabbia. Prova provata, oggi, la conferma del decreto di abbandono per la questione insorta a carico di Paolo Sanvido, presidente dell’“Ente ospedaliero cantonale-Eoc”, circa l’ormai noto Sms inviato dallo stesso Paolo Sanvido a Giovanni Pedrazzini, coprimario del “Cardiocentro”: già prefigurata martedì 26 febbraio dal procuratore generale Andrea Pagani, la decisione è stata confermata nelle scorse ore dopo esame e respingimento, or sono cinque giorni, delle istanze probatorie giunte dalla “Fondazione Cardiocentro Ticino”.

Il “perché” dell’azione intimata – ma senza successo, e lo si sapeva sin dall’inizio; solo un colpo di avvertimento, allora? – sta proprio in quel telefonino. Nei fatti: Giovanni Pedrazzini lavora per quella che, rispetto all’odierno Eoc, è una teorica “partner” e controparte nello stesso tempo; all’interno del messaggino figurava quel che in qualche modo era interpretabile come proposta di lavoro, sullo stile del “Vieni da noi ed il posto da primario è tuo ed alle tue condizioni” (cose, sia detto, che si scrivono quando davvero si vuol raggiungere un obiettivo e spianare la strada; da qui alle cifre sul contratto, ecco, tanta acqua corre); l’offerta, se di offerta si può parlare, giunse anche sotto gli occhi di altre persone, e boom. Querelona multipagine, a carico di Paolo Sanvido, per un’ipotesi che si colloca dalle parti dell’articolo 312 “combinato con l’articolo 22 capoverso 1” del Codice penale ovvero per il tentato abuso di autorità. Inesistente, replica il procuratore generale con le stesse parole utilizzate or è un paio di settimane: “Sulla scorta di un attento esame degli atti acquisiti all’incarto, non sono risultati adempiuti gli elementi costitutivi della fattispecie penale denunciata”.

Logica vorrebbe che la vicenda si fermi qui. Ma c’è da tenersi il punto, obietterà qualcuno; e non trascurabile è anche la situazione ambientale in cui si trovano – cioè ben stallati – i rapporti tra Eoc e “Cardiocentro”. Archiviare? Probabile ma non certo: altri 10 giorni sono concessi ad amendue le parti per l’eventuale inoltro di altra istanza, indirizzo Tribunale d’appello, Corte reclami penali. Siate clementi e fate una cortesia anche a voi stessi: dateci un taglio.

Sguardo oltre la siepe, buon finale sullo “Swiss market index”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.55) In orientamento al rialzo e con saldo a quota 9’387.43 punti (più 0.60 per cento) lo “Swiss market index” in seduta capace di acquisire nerbo solo dopo mezzogiorno e con chiusura sui picchi. “Julius Bär Gruppe Ag” e “Sika group Ag” a disputarsi il primato (più 1.19 e più 1.18 per cento rispettivamente); nessun titolo in cifra rossa. Andamento sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 0.42; Ftse-Mib a Milano, più 0.57; Ftse-100 a Londra, più 0.11. Progressi fra lo 0.58 e lo 0.69 per cento sugli indici di riferimento a New York. Fermo sui 113.6-113.7 centesimi di franco il cambio per un euro.

Hockey Lna / Ticinesi, disco rosso: Lugano “harakiri”, Ambrì ingenuo

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Zero sabato, zero oggi. In salita, più che mai in salita il cammino delle ticinesi nel “play-off” dell’hockey di Lega nazionale A, stadio dei quarti di finale, tuttavia con percorsi apparsi stasera distinti: l’AmbrìPiotta deve infatti prendersela solo con sé stesso, incredibile l’ingenuità (“spot” libero per Michael Hügli al 57.37 su corta respinta del portiere Benjamin Conz) costata il 2-3 alla “Valascia” contro il BielBienne; a picco, letteralmente a picco il Lugano, demolito (1-5) a domicilio dallo Zugo in 11 mortiferi minuti a cavallo tra prima e seconda frazione. Mentre dunque le altre due serie sono ora sulla parità (vittorie a riconquista del vantaggio-pista per Berna e Losanna, rispettivamente 3-2 al supplementare sul ServetteGinevra e 3-0 sugli Scl Tigers), stato dell’arte sullo 0-2, fra 48 ore si riparte dai piedi della scala e di facile ci sarà ancor meno di quanto era auspicato all’esordio.

Da Quinto, tutto chiaro: un episodio, maledetto e malefico, ma un episodio che la dice lunga in partita disputata alla pari, 34 tiri contro 30, primo periodo senza reti, goal subito al 24.35 da Jason Fuchs che sarà pur nato nel Canton Berna dai nobili lombi del giurassiano Régis Fuchs, ma che in biancoblù maturò in tre stagioni tra Iuniores e massima serie, ed insomma il core ingrato salta fuori un’altra volta quando meno te l’aspetti. Poco male: pari ripreso (36.56) alla prima superiorità numerica, a bersaglio Fabio Hofer con la collaborazione di Dom1 e di Dom2 ovvero Dominik Kubalik e Dominic Zwerger; ed il profumo di un successo si materializza al 46.35, Dominik Kubalik himself a segno. Poi, un po’ come il film che scorre a ritroso e nel nome della nemesi: va fuori Fabio Hofer, cioè l’autore del primo timbro a cinque-contro-quattro, e sull’inferiorità numerica arriva il 2-2 di Toni Rajala (48.19); finale con mezza attesa del supplementare, la svista arriva, affondamento, non serviranno i 93 secondi con il “rover” in luogo del portiere.

Occhio che si sposta alla “Resega”, e qui che volete che vi si dica? Mirino mai collimato (un goal con 27 tiri), difesa colabrodata (cinque al passivo su 24 conclusioni), uccellamento duplice da uno che sta in punta ad Elvis Merzlikins portiere, morale che si suppone sia speculare alle tensioni già corse – per ben altri motivi – tra qualche giocatore. In cronaca: giro di scaramucce tra gli “enforcer” per scaldare il ghiaccio, Johan Morant zugano a prendersi i primi 10 minuti di panca-puniti; da Dario Simion locarnese di scuola vallerana, e la cui avventura luganese si sarebbe potuta riaprire nella primavera 2018 dopo un quadriennio a Davos, lo 0-1 sulla chiusura della frazione (19.18). Lo schianto in 52 secondi fra il 25.09 (Garrett Roe) ed il 26.01 (Dominic Lammer), a coincidenza con la penalità di partita sul conto di Johan Morant; il tempo di un’altra superiorità, e Lino Martschini – toh, proprio come Dario Simion – a replicare quanto fatto in garauno, stavolta mettendoci tra l’altro due mattoni anziché uno, non sia mai che non sia stato recepito il messaggio. E cioè: 0-4 al 30.46, per far rima con “power-play”; 1-5 al 40.36, rima doppiata mai trascurata. Da quell’“uno” si deduce che si fa bucare anche Tobias Stephan, così come plurime volte il suo dirimpettaio, ma con ben minor impatto sulla partita: 34.07, assist di Maxim Lapierre, in goal Gregory Hofmann. Servirà a poco, a nulla.

Hockey Quarta lega / “Masterround B”, Rheintal2 troppo forte per l’Osco

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Da una parte, con il favore della pista, c’era la necessità di vincere per conquistare il titolo nel raggruppamento; dall’altra, tra l’altro in un infrasettimanale che significa domani si lavora e si studia, non vi era alcun traguardo a parte quello dell’essere fedeli a sé stessi ed agli impegni presi e, prima di tutto, dell’onorare un’opportunità conquistata con la qualificazione sul piede della piazza d’onore nel gruppo 1-est. Non vi è allora di che meravigliarsi se, sulla pista di Widnau nel Canton San Gallo, l’Osco presentatosi per dovere di firma non ha avuto scampo contro il Rheintal2 nell’ultimo atto della stagione hockeystica di Quarta lega, 3-15 il risultato, impossibile il competere a metà degli effettivi cioè con ogni blocco sistematicamente costretto al doppio turno sul ghiaccio. Tra l’altro, presentandosi il Rheintal2 in una formazione che somiglia tanto al Rheintal1 dell’anno scorso, cioè con pacchetti interi di elementi vincitori a mani basse del torneo di Seconda lega, e niente sconti agli avversari (non si pretende una “mercy rule” analoga a quella adottata in vari livelli delle scuole superiori d’Oltreoceano, ma in tutto – ed in particolare quando lo scarto nel risultato non ha più peso alcuno – dovrebbe valere il buonsenso. Mah).

Della cronaca, raccontabile quel che è importante, ossia l’orgoglio dell’Osco. L’orgoglio di un emblema come Diego Costa, picco di carriera in Prima lega ai GdT1 Bellinzona, disposto a sputare un polmone pur di tenere a galla i compagni: operazione riuscita per oltre un periodo, dopo lo 0-0 minimo scarto sull’1-2 (14.16); l’orgoglio di un Marco Faranda, ottava stagione di fila con questa maglia, incazzoso il giusto; l’orgoglio di un Matteo Guidotti, frangiflutti dopo che al gruppo è venuto a mancare il quasi omonimo Mattia Guidotti, transitato per il finale di campionato nelle file del Frauenfeld in Prima lega e lì andato a coprirsi di gloria nel “play-off”. Complici le penalità – un paio delle quali davvero sovraesposte rispetto all’evidenza -, slittamento sino all’1-11 con quattro proiettili nel cuore di Samuele Vescovi in avvio di ultima frazione; ancora Diego Costa su assist di Franz Neri a spezzare la serie negativa (44.33), dopo soli cinque secondi altra penalità subita ed altro goal incassato. Ultimo segno da Ivan Scalvini (49.01, assist di Diego Costa) per il 3-12; chi voglia poi giudicare la sportività altrui, beh, sappia che in casa Rheintal2 hanno scelto di continuare a sparare sino all’ultimo, tanto da timbrare il citato 15-3 al 59.59. Se sia poi questa la gloria… Nell’immagine la classifica.

Monteceneri: cade da una scaletta, 82enne rischia la vita

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.39) In pericolo di morte, stanti i gravi traumi riportati, l’82enne che intorno alle ore 16.24 di oggi, in territorio comunale di Monteceneri, è precipitato dall’altezza di circa 180 centimetri, cadendo sul piancito sottostante, probabilmente a causa di un malore mentre si trovava sui gradini di una scala in sasso per l’accesso alla zona del suo vigneto. L’episodio in via Nadelli, frazione Bironico; l’anziano, cittadino svizzero con domicilio nella regione, è stato assistito da operatori della “Croce verde” di Lugano e da agenti della Polcantonale e trasferito d’urgenza in ospedale. Poco rassicurante il primo riscontro dei sanitari.

L’editoriale-bonsai / Due ore buttate nel cesso. Per un bottone

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Dicembre 2017, Gran Consiglio: su un’iniziativa parlamentare legata alla reintroduzione della congiunzione di liste abolita 15 anni prima, 42 favorevoli e 42 contrari, proposta rinviata (e, nella sessione del gennaio successivo, non approvata); nulla di male, è da regolamento. Oggi, Gran Consiglio, secondo giorno dell’ultima sessione di lavori prima delle Cantonali, punto numero 13 in scaletta, materia del contendere l’inserimento del principio di sussidiarietà nella Costituzione: inizio discussione ore 14.15, 120 minuti più tardi il momento di schiacciare il bottone per il “sì” o per il “no”. 40 a 40, dice il tabellone, e scoppia la “bagarre” perché un deputato afferma di non aver avuto modo di esprimersi causa difetto tecnico dell’impianto o della scheda. Alla verifica, no, la scheda funziona e lo stesso dicasi per la “macchina”. Che cosa è accaduto, nel reale? Nessuno parla ma qualcuno sussurra: errore di sbaglio, momento di disattenzione, forse premuto il pulsante per il microfono anziché quello per il voto. Conseguenza: argomento rispedito alla prossima legislatura, come decreta – manuale di procedura alla mano – Pelin Kandemir Bordoli presidente dell’assemblea. A nulla servono le proteste. Due ore (pagate) che finiscono nel cesso. Va bén che fà e dischfà l’è tüt ôn laôrà, ma congratulazioni vivissime (in immagine GdT, un momento del parapiglia seguito all’esito della votazione); anche per la votazione supplementare post-pausa, e con curioso successo di quelli che… avevano già vinto.

Varese: rapine alle “slot”, banda sgominata, c’è anche un ticinese

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Anche un 31enne con passaporto svizzero e residente in Ticino nella “gang” sgominata in due tappe – nelle scorse ore l’arresto di quelli che si presumono essere gli ultimi quattro membri del gruppo – dalle forze dell’ordine italiane per una serie di rapine messe a segno negli ultimi mesi in zona di confine, e con occasionali escursioni sino all’“Hinterland” milanese, bersagli le sale-giochi. Otto in tutto le persone finite in manette, prima “tranche” a metà ottobre nell’inchiesta denominata “Beverly” (un “omaggio” all’uso di frasario da “slang” italoamericano fra i malviventi stessi), la seconda con il fermo di un 73enne e di una 60enne, del figlio 35enne della coppia e di un altro soggetto considerato per il ruolo di basista dei colpi. Varie le contestazioni: dalla rapina alla detenzione di armi clandestine (un fucile da caccia, una pistola automatica, una “357 magnum”; in precedenza era stata sequestrata la riproduzione di una “Beretta 92s”). Tra gli episodi la cui responsabilità è accertata, gli assalti ad attività con sede a Marchirolo (Varese), Bisuschio (Varese), Garbagnate Milanese (Milano) e Bresso (Milano). Nell’immagine, uno dei colpi immortalati dalle videocamere di servizio all’interno del locale preso d’assalto.

Follow the goat / Braccini corti e «Faccio tutto su “Facebook”»

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Racconta, uno che si occupa dell’acquisizione di clienti pubblicitari (s’usava ad un tempo dire “venditore di spazi”; ma ora la consulenza è parte integrante delle campagne), che mai come quest’anno si è sentito rispondere “No” alle proposte rivolte a candidati dell’una e dell’altra e dell’altra parte ancora. Dice che “preferiscono fare uso delle piattaforme sociali”, e che è un anno in cui i “santini” non hanno fatto la felicità delle tipografie, e che anche i “gadget” sembrano aver perso attrattività; e, alle somme, aggiunge che tanti – troppi, a suo avviso – si trovano a pretendere, pretendere, pretendere ma mostrando il braccino corto o cortissimo, e magari dopo ragionamenti protrattisi per settimane arrivano a rispondere picche perché, “in fondo, a me basta pubblicare su “Facebook” e farmi notare così, chi vuole sa dove trovarmi”.

Appunto: ma chi vuole venire a cercarti? Qualcuno che già ti conosce (“Toh, corre anche il Giovanni”), qualcuno cui sei stato indicato, qualcuno che si è incuriosito trovando in lizza il tizio che porta il suo stesso cognome. Il tempo per la lettura di un programma elettorale “individuale”, a meno che esso sia stringato a punti pochi e realizzabili, non c’è nemmeno; e, anche se ci fosse, voglia zero di prodursi nell’esegesi di un testo, nel confronto a domanda e risposta, nel commento ad una pagina “web” personale (a proposito: date un’occhiata, troverete su InterNet interi cimiteri di profili attrezzati per campagne elettorali di quattro o persino di otto anni addietro, e mai più aggiornati dopo quella scadenza elettorale nonostante il candidato avesse promesso sul suo onore che da lì sarebbe stato mantenuto un contatto costante con gli elettori, et cetera). Questa mezza e fallace sicurezza viene offerta da “Facebook”: scrivi quel che ti pare, gli amici e gli amici degli amici metteranno un “Mi piace” ed un incoraggiamento sul genere del “Vai avanti così”, e passata la festa sarà gabbato lo santo. Comunicazione da “una botta e via”, questa la verità. La realtà delle cose si esprimerà invece in pochi e chiari termini. Primo: arduo è lo spostare un voto al di fuori dell’area politica cui l’elettore ha sempre fatto riferimento (storicamente parlandosi, a sparare con efficacia l’ultimo colpo in Ticino fu la Lega nata dalla costola del “Mattino della domenica” a sua volta diventato sede settimanale del congresso del movimento, come sosteneva il Nano); a livello individuale, poi, non è che ogni volta si trovi dietro all’angolo un Jacques Ducry, che da indipendente rifilò una dozzina di lunghezze (leggasi in “k” consensi) al primo inseguitore. Secondo: i voti si contano e si pesano poi nella sede istituzionale, e da qui la scelta di qualche transfuga che, pur avendo certezza di rielezione anche nella modalità dell’“Alleingang” (lista propria dopo essere fuoriuscito da formazione politica organizzata), preferisce aderire ad altra identità partitica confidando in un successivo approdo all’interno delle commissioni granconsiliari. Terzo: vale sempre il fattore “C”, di cui si ebbe comprova ad un’elezione per il Nazionale allorché due esponenti politici di area pipidina giunsero alla pari nei preferenziali, e ci volle un sorteggio la cui sceneggiatura è ancora ben ricordata. Quarto: se mai si dovrebbe credere alle promesse del candidato, in pari misura il candidato non dovrebbe credere alle promesse del “Tranquillo, io ti voto”. Quinto: una cosa è il saper rompere gli schemi, un’altra è il saper ricostruire uno schema (migliore) dopo aver spezzato quello esistente.

Servirebbe un finalino moraleggiante, a questo punto. Ma non c’è: a parte l’invito a sostenere la creatività e l’inventività, ed il coraggio di quelli che sono cittadini tra i cittadini, zero “allure” e tanta umiltà. Chissà che da loro venga il “nuovo”, chissà.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio

lista Udc numero 16

Lugano, porte aperte al “Pio XII” per il programma dell’Artistico

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Porte aperte al “Liceo diocesano Pio XII” di Lugano (quartiere Breganzona, via Lucino 79), martedì 26 marzo, per la presentazione del percorso legato al Liceo artistico. Attività dalle ore 8.30 alle ore 12.15, con facoltà di assistere alle lezioni; a partire dalle ore 11.30, incontro con direzione e responsabili del Dipartimento ambiente-costruzioni-“design”, con accesso consentito anche ai genitori dei potenziali allievi. Necessaria prenotazione alla segreteria dell’istituto (telefono 091.9666056; “e-mail” info@liceodiocesano.ch) entro venerdì 22 marzo.

Maggia: precipita da un muro, operaio in condizioni disperate

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.41) Versa in gravi condizioni, e secondo fonti sanitarie sussistono tuttora rischi esiziali, l’operaio 49enne infortunatosi ieri pomeriggio su un cantiere edile privato a Maggia, frazione Aurigeno, zona di Caràa da la Sgerbia. La dinamica dell’incidente è stata confermata stamane dal portavoce della Polcantonale: l’uomo, cittadino italiano con residenza in Italia, stava effettuando una serie di interventi ordinari quand’è caduto dall’altezza di circa 160 centimetri. Soccorsi a cura degli operatori del “Salva” di Locarno, immediato il ricovero in ospedale, purtroppo poco incoraggiante il responso dei medici.

Manovre sul posto, “Swiss market index” quasi invariato

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.11) Con la sostanziale eccezione del titolo “Geberit Ag”, in calo pari all’1.69 per cento – ma a netto recupero dall’avvio – per estinzione delle attese sulla conferma degli ottimi risultati conseguiti nel 2018 (utile netto rettificato, 626 milioni di franchi, più 3.7 per cento; fatturato, 3.08 miliardi di franchi, più 5.9 per cento; dividendo proposto, 10.80 franchi), “Swiss market index” in resistenza nell’intera seduta di contrattazioni, come rilevasi dalla quotazione finale a 9’331.62 punti (meno 0.10 per cento) pur a decadenza da iniziale entusiasmo sopra i 9’365 punti. “Lonza group Ag” (più 0.93 per cento) in vetta al listino; bancari in prevalente flessione. Dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.17; Ftse-Mib a Milano, meno 0.03; Ftse-100 a Londra, più 0.29. Incertezza a New York: Nasdaq, più 0.60; “Dow Jones”, meno 0.24; S&P-500, più 0.40. In tenuta a 113.7 centesimi di franco il cambio per un euro.

Cham (Kanton Zug): Arbeiter tödlich verunglückt

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Der Unfall ereignete sich am Montagmorgen, den 11. März, kurz nach 11.30 Uhr, auf der Niederwilstrasse in der Gemeinde Cham. Bei einem Fahrmanöver wurde ein 58-jähriger Mann unter dem rückwärtsfahrenden Lastwagen eingeklemmt. Dabei verletzte er sich so schwer, dass er noch auf der Unfallstelle seinen Verletzungen erlag. Die genauen Umstände, wie es zum Unfall kam, sind Gegenstand weiterer Ermittlungen.

Die Staatsanwaltschaft des Kantons Zug hat beim Chauffeur des Lastwagens – wie bei tödlichen Unfällen üblich – eine Blut- und Urinprobe im Spital angeordnet. Die am Unfall beteiligten Personen wurden von mehreren Mitarbeitenden des Care-Teams Zug betreut.

Im Einsatz standen Angehörige der Feuerwehr Cham und der Stützpunktfeuerwehr Zug (FFZ) sowie Mitarbeitende des Rettungsdienstes Zug, des Care-Teams Zug, der Staatsanwaltschaft des Kantons Zug sowie der Zuger Polizei.

Hersteller ruft “Chef Select” Lachs-Sandwich zurück

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Die Panetta SA informiert über den Rückruf des Artikels “Premium Sandwich MSC Rauchlachs” der Marke Chef Select. Betroffen sind nach Herstellerangaben die 170g Packungen mit den Haltbarkeitsdaten 11.03.2019, 13.03.2019 und 15.03.2019 zurück.

Wie das Unternehmen mitteilt, kann nicht ausgeschlossen werden, dass das oben genannte Produkt mit Listeria monocytogenes kontaminiert ist. Aufgrund dieses Gesundheitsrisikos sollten Kunden den Rückruf unbedingt beachten und das betroffene Produkt nicht verzehren.

Das betroffene Produkt der Panetta SA wurde bei Lidl Schweiz verkauft. Aus Gründen des vorbeugenden Verbraucherschutzes hat Lidl Schweiz sofort reagiert und das betroffene Produkt aus dem Verkauf genommen.

Causò la morte di quattro persone. Non colpevole per… sonno

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Non è colpevole: stava guidando, aveva appena effettuato una manovra, aveva il piede sull’acceleratore ed a piena velocità portò il suo autoarticolato a stritolare quattro persone che si trovavano in una vettura ferma nella colonna, ma non è colpevole. Afferma la perizia che ci fu un colpo di sonno, e che all’origine del colpo di sonno sussiste un problema medico (mai diagnosticato in precedenza, per quanto l’uomo abbia affermato di aver sofferto da tempo di tale affezione) tale da impedire un valido riposo notturno, sicché il giorno seguente può accadere che qualcosa vada storto; e dunque non è condannabile. Questo sta nella sentenza pronunciata oggi alle Assise correzionali in Lugano, dove si trovava alla sbarra il camionista – oggi 52enne – responsabile nei fatti ma non per la legge del tragico tamponamento occorso a fine luglio di tre anni or sono, la A2 in prossimità di Quinto come teatro dell’incidente. Morirono quattro cittadini germanici: padre, 43 anni; madre, 43 anni; figlia maggiore, 12 anni; figlia minore, otto anni.

A scagionare il conducente, per l’appunto, quel che sta in un’analisi approfondita per la firma di Mauro Manconi, titolare del “Centro del sonno” in seno all’Eoc; per l’assoluzione si era battuto il difensore Stefano Genetelli, per una condanna a 20 mesi (con sospensione condizionale) si era pronunciato invece il procuratore pubblico Arturo Garzoni sull’ipotesi, quantomeno, di una seria disattenzione nella guida, con ciò configurandosi l’omicidio colposo plurimo e la grave infrazione alle norme della circolazione stradale. Improbabile il ricorso in appello.

Campione d’Italia (Como), spacciatori albanesi in manette

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Un 29enne ed un 30enne, all’anagrafe Maksim Islami ed Ernesto Kalemi, entrambi di origine albanese e senza fissa dimora su suolo italiano ma con occasionale dimora in Campione d’Italia (Como), sono stati fermati ed associati al carcere del “Bassone” di Como nella tarda serata di ieri ad esito di un’operazione antidroga “mirata” dei Carabinieri, nucleo di Campione d’Italia, e con riverbero sia sulla piazza locale sia su quella ticinese. Contestati i reati di produzione, traffico e detenzione illecita di stupefacenti e psicotrope sull’evidenza del sequestro di cocaina per 320 grammi oltre che della somma di 2’100 franchi svizzeri e di strumenti e materiali per il confezionamento e per lo spaccio delle sostanze. I Carabinieri di Campione d’Italia sono giunti al fermo dei due albanesi dopo giorni di controlli sui soggetti stessi, che erano stati notati gravitare nel territorio dell’“exclave”; intorno alle ore 19.00 di ieri l’intervento, con perquisizione personale e veicolare dal risultato negativo; non così al momento del controllo nell’abitazione utilizzata, dove erano presenti un bilancino, una lama sporca di cocaina, ritagli di sacchetti di plastica, telefoni cellulari, schede telefoniche ed il denaro. Quanto alla droga, necessaria un’ispezione nell’area pubblica antistante il santuario titolato alla Madonna dei Ghirli, storico edificio religioso accessibile sia dalle sponde del Ceresio, lungo vari ordini di scalinate, sia da viale Marco da Campione, quasi sul confine di Stato in direzione Bissone; qui, in due barattoli dissotterrati dal terreno, la cocaina.

Follow the goat / Ecologisti a San Provino. Con il Suv

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Da cittadino per nascita (oh, sempre secondo il concetto di “città” che appartiene al Ticino) e vallerano per scelta (sempre pronto ad andare in giro per il mondo con le scritte “Gordevio” e “ValleMaggia” sulla felpa…), sono uno di quelli su cui la Fiera di san Provino ad Agno esercita un fascino irresistibile. Un po’ per la tradizione, un po’ per la storia del luogo (Agno è almeno trimillenaria: si mettono i piedi dove passarono legioni romane e vescovi e fanti e fors’anche santi…), un po’ per la reiterazione dell’incontro tra il sacro ed il profano, un po’ per questa originale declinazione a cavallo di un fine-settimana, molto per i valori ecologico-ambientalisti che il settore primario, in Ticino ed in Svizzera, riesce ad incarnare e ad esprimere. Una visita, non foss’altro che per l’atmosfera, è dunque e sempre dovuta: quod feci anche quest’anno, e con piena soddisfazione, circa la gastronomia si lamentò stamattina solo la bilancia, circa l’offerta c’era di che strabuzzare gli occhi tra mezzi ed animali, questi ultimi in numero inferiore solo ai bipedi in cerca di visibilità elettorale.

Piena soddisfazione, ho detto? Fermi tutti; in verità, no. Per la citata invasione degli ultracorpi con ambizioni parlamentari (se San Provino cadesse a metà maggio, vedremmo la stessa folla di potenziali granconsiglieri? Ahahah, ahah, ah). E per un altro, piccolo motivo di rammarico: non si pretende che tutti giungano ad Agno con i mezzi pubblici (ma ieri il servizio era persino gratuito con corse speciali della linea ferroviaria Lugano-Ponte Tresa, dalla mattina al tardo pomeriggio…), eppure si vorrebbe un atteggiamento adeguato da parte di quegli automobilisti che invece, ed a quanto pare, tirano fuori il Suv proprio la domenica per piazzarlo a due metri dai punti di accesso. No, non starò a dire delle targhe; gioco troppo facile. Dirò invece delle cilindrate, quasi equivalenti a quelle dei trattori in mostra. E che, a differenza delle auto lasciate lì dagli incivili che nulla hanno capito dello spirito di quell’evento, un’utilità hanno.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio,

lista numero 16 Udc

A margine / Udc Ticino ed i candidati a… geometria variabile

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È stato realizzato in modo più che discreto, il sito InterNet dell’Udc Ticino; e, proprio per questo, qualcosa non torna nei contenuti che stamane accade di rilevare. Sezione “Elezioni cantonali”, accesso con “click” su una griglietta in alto a destra, e si apre la pagina a messaggio univoco: “Ecco i candidati Udc alle prossime Elezioni cantonali 2019” (lasciamo perdere la ridondanza di quel “prossime” con riferimento al 2019, non si può pretendere tutto). Se c’è scritto “Ecco i candidati”, che cosa vi aspettate? Che ci sia l’elenco dei candidati, Consiglio di Stato e Gran Consiglio, ovvio. Ed in effetti, con la suddivisione per circondari, ecco faccina e nome. Poco importa se la faccina è pubblicata a dimensione da mezzo francobollo; poco importa se il nome, ad impressione di lettura, si presenta in corpo non superiore al 12 con carattere tipo New Helvetica narrow. Importa invece che, dal punto di vista della comunicazione, c’è una svista (ad una svista si vuol credere) dalle proporzioni mostruose: per il Gran Consiglio risultano infatti tre nomi nel Mendrisiotto, 17 nomi nel Luganese, sette nomi per Locarnese-valli e sei nomi per Bellinzonese-valli; totale, 33 candidati. Ma la lista si compone di 89 nomi effettivi, no?, e qui è chiaramente indicato il fatto che viene pubblicato l’elenco dei candidati (tutti) al Legislativo; e che, gli altri sono forse figli della serva?

Non potendosi immaginare altro, ché “altro” sarebbe cosa tristissima ed a disdoro dell’Udc Ticino nella sua intierezza, i casi sono due: o il tecnico addetto alla produzione del sito “web” è in ritardo pazzesco e non ha ancora provveduto ad inserire le fotine, i profili e l’eventuale “slogan” di tutti gli altri candidati, nel qual caso la gestione della comunicazione risente di un bel problema a monte ed a valle, o in casa Udc stanno applicando una discriminazione verso alcuni candidati a favore di altri, ed allora bisognerebbe domandarsi per decisione di chi ciò stia avvenendo e sotto quale regìa mentre evidenti sarebbero i destinatari del beneficio ovvero del vantaggio competitivo dato dalla pubblicità. Si ribadisce: con ottima probabilità, l’addetto alla compilazione delle pagine InterNet è rimasto sommerso dal lavoro e sta ancora annegando tra i profili ma spera di riuscire a completare l’elenco entro la giornata, attingendo dalla lista che effettivamente è riassunta in calce alla pagina; e gli conviene il darsi una mossa, perché tra le righe spuntano cose dell’altro mondo quali l’assenza di Lara Filippini (addirittura granconsigliera in carica…) e la presenza di Franco Denti come “uscente” (eddai, questa è proprio una forzatura: Franco Denti è “uscente” ma da elezione con i “Verdi del TIcino”, non con l’Udc). Sta di fatto che, al momento, così non va: se scrivi che questo è l’elenco dei candidati, il meno che ti si possa chiedere è che l’elenco sia completo, Name Vorname Klasse und so weiter, e che esso sia situato in alto, a primo impatto visivo per coloro che leggono, ed a condizione di piena e pari opportunità data a ciascuno tra i contendenti.

Post scriptum – Ops, vuoi vedere che c’è davvero sotto qualcosa di
“altro”? Nell’immagine, una porzione della pagina con i candidati sotto effetti visivi denominati “Illusione” e “Frullatore”.

Risveglio dei bancari, “Swiss market index” in rilancio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.08) Lunedì da “stock picking” con i soli resti delle spese domestiche nel fine-settimana, sempre che s’abbia voglia di lanciarsi a caccia di prodotti destinati allo scarico dai portafogli dopo guadagno di breve termine, alla Borsa di Zurigo. Segni di risveglio, tuttavia, sullo “Swiss market index” capace nel pomeriggio di affidarsi ai finanziari (“Credit Suisse group Ag” il migliore, più 1.86 per cento) trovando infine un progresso pari allo 0.79 per cento su quota 9’341.35 punti e con listino quasi tutto in cifra verde (“Compagnie financière Richemont Sa”, meno 0.14, sulla coda). Dallo scarso conto anche gli scostamenti sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 0.75; Ftse-Mib a Milano, più 0.75; Ftse-100 a Londra, più 0.37. Notevole rilancio, sino alla soglia di due figure, sugli indici di riferimento a New York. Riallineamento a 113.6-113.7 centesimi di franco sul cambio per un euro.

Kistenpass wegen Amphibienwanderung gesperrt

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Der Kistenpass wird über Nacht gesperrt. (Bildquelle: Schaffhauser Polizei)
Durch die milde Witterung und der damit beginnenden Amphibienwanderungen ist die Überfahrt Beringen – Stadt Schaffhausen, der Kistenpass, ab Montagabend (11.03.2019) in beide Richtungen, täglich von 17.00 Uhr bis 08.00 Uhr, – bis auf Weiteres – gesperrt.

Die Zufahrt zu den Restaurants Beringer-Randenturm und Eschheimertal ist gewährleistet.

Die Verkehrsteilnehmer werden ersucht, sich strikt an die Signalisation zu halten. Mit entsprechenden Kontrollen der Schaffhauser Polizei ist zu rechnen.

Monsignor Valerio Lazzeri, una lettera pastorale “terra terra”

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Ha scelto il titolo “Come in Cielo, così in Terra”, e la prima domenica di Quaresima cioè oggi, monsignor Valerio Lazzeri per la nuova lettera pastorale – la quarta in ordine di tempo, 39 pagine, cinque capitoli ed alcune piste di riflessione finali – cui si chiude il percorso dedicato agli elementi naturali: per l’appunto la terra, dopo aria, acqua e fuoco, intesa come presenza con cui instaurare e mantenere “un contatto reale, quotidiano e buono” ancorché trattisi della realtà “meno spirituale” tra quanto compone “la nostra realtà materiale e corporea”. I punti salienti: “Toccare terra ed ascoltare”, “Lasciar cadere la volontà di potenza”, “Morire alle aspettative” (disponibilità ad una vera obbedienza alla parola di Dio), “Ricevere il dono e vivere la gratuità” (essere semplici, essere vigili, mettere la persona al centro) e “Restare semplici” (niente intellettualismi, ed evitare la “tendenza all’autogiustificazione”). A chiusura della lettera, l’annuncio di una lunga visita pastorale che avrà inizio in settembre. Il testo della lettera è da richiedersi nelle parrocchie, o alla Curia vescovile (via Borghetto 6, 6900 Lugano) o via “e-mail” all’indirizzo curialugano@catt.ch.

Calcio Dna / Fermato il Basilea, Lugano in zona sicurezza

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Punto forse essenziale per le prospettive del Lugano, dovendosi per prima cosa tener sempre d’occhio le retrovie e dunque il comportamento di NeuchâtelXamaxSerrières e Grasshoppers Zurigo, quello strappato oggi dai bianconeri al Basilea ormai rassegnato a correre di nuovo solo per la piazza d’onore nel calcio di Divisione nazionale A. Davanti a 4’188 spettatori su tribune e spalti di Cornaredo, ospiti avanti con Albian Ajeti al 7.o ed 1-1 agganciato da Jonathan Sabbatini al 44.o su ispirazione di Domen Crnigoj; prova alla pari, identico il numero di occasioni alla larga (10) ed alla stretta (dicansi tre tiri per parte fra i pali); gran traversa di Ricky van Wolfswinkel al 49.o. Gli altri risultati: Grasshoppers Zurigo-Youngboys 0-1; NeuchâtelXamaxSerrières-Sion 3-1; Lucerna-San Gallo 2-0; Thun-Zurigo 2-2. La classifica: Youngboys 65 punti; Basilea 44; Thun 37; Lucerna 32; San Gallo 31; Zurigo 30; Lugano 27; Sion 26; NeuchâtelXamaxSerrières 22; Grasshoppers Zurigo 18.




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Calcio Dna / Fermato il Basilea, Lugano in zona sicurezza Punto forse essenziale per le prospettive del Lugano, dovendosi per prima cosa tener sempre d’occhio le retrovie e dunque il comportamento di NeuchâtelXamaxSerrières e Grasshoppers Zurigo, quello strappato oggi dai bianconeri al Basilea ormai rassegnato a correre di nuovo solo per la piazza d’onore nel calcio di Divisione nazionale A. Davanti a 4’188 spettatori su tribune e spalti di Cornaredo, ospiti avanti con Albian Ajeti al 7.o ed 1-1 agganciato da Jonathan Sabbatini al 44.o su ispirazione di Domen Crnigoj; prova alla pari, identico il numero di occasioni alla larga (10) ed alla stretta (dicansi tre tiri per parte fra i pali); gran traversa di Ricky van Wolfswinkel al 49.o. Gli altri risultati: Grasshoppers Zurigo-Youngboys 0-1; NeuchâtelXamaxSerrières-Sion 3-1; Lucerna-San Gallo 2-0; Thun-Zurigo 2-2. La classifica: Youngboys 65 punti; Basilea 44; Thun 37; Lucerna 32; San Gallo 31; Zurigo 30; Lugano 27; Sion 26; NeuchâtelXamaxSerrières 22; Grasshoppers Zurigo 18. Calcio Dna / Fermato il Basilea, Lugano in zona sicurezza Punto forse essenziale per le prospettive del Lugano, dovendosi per prima cosa tener sempre d’occhio le retrovie e dunque il comportamento di NeuchâtelXamaxSerrières e Grasshoppers Zurigo, quello strappato oggi dai bianconeri al Basilea ormai rassegnato a correre di nuovo solo per la piazza d’onore nel calcio di Divisione nazionale A. Davanti a 4’188 spettatori su tribune e spalti di Cornaredo, ospiti avanti con Albian Ajeti al 7.o ed 1-1 agganciato da Jonathan Sabbatini al 44.o su ispirazione di Domen Crnigoj; prova alla pari, identico il numero di occasioni alla larga (10) ed alla stretta (dicansi tre tiri per parte fra i pali); gran traversa di Ricky van Wolfswinkel al 49.o. Gli altri risultati: Grasshoppers Zurigo-Youngboys 0-1; NeuchâtelXamaxSerrières-Sion 3-1; Lucerna-San Gallo 2-0; Thun-Zurigo 2-2. La classifica: Youngboys 65 punti; Basilea 44; Thun 37; Lucerna 32; San Gallo 31; Zurigo 30; Lugano 27; Sion 26; NeuchâtelXamaxSerrières 22; Grasshoppers Zurigo 18.

Die Frage des Tages: Wo sind die SVP-Kandidaten verschwunden?

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Am 7. April stehen Wahlen im Kanton Tessin an. Die fünfköpfige Regierung des Kantons setzt sich derzeit aus zwei “Lega dei ticinesi” – sowie je einem FDP-, CVP- und SP-Vertretungen zusammen. Während die “Lega dei ticinesi” ihre beiden Bisherigen Norman Gobbi und Claudio Zali bestätigen lassen will, versucht die FDP einen zweiten Sitz zu erobern und vielleicht eine Frau in der Regierung zu platzieren. Auch die anderen Parteien erwägen einen Angriff auf die Doppelvertretung der Lega. Gleichzeitig mit dem Regierungsrat wird auch der 90-köpfige Grosse Rat gewählt. Heute mussten wir aber festellen, dass die SVP-Tessin eine Werbung erschienen lies, wo statt 89 Kandidaten nur 13 abgebildet sind. Unsere Frage lautet deshalb, wo sind die fehlenden 76 Kandidaten geblieben? Oder haben Sie eine Antwort auf unsere Frage?

Calcio Dnb / Basta un rigore. Ed il Chiasso resta in apnea

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Un rigore trasformato da Milan Gajic al 66.o, in partita peraltro tutta di segno a favore degli avversari, costa al Chiasso la 13.a sconfitta stagionale nel calcio cadetto e tiene i rossoblù inchiodati sul fondo della graduatoria, peraltro in piena rispondenza del demerito di un collettivo che a Vaduz, questo pomeriggio, ben poco ha cavato dal repertorio: due tiri in tutto nello specchio della porta avversaria, possesso-palla al 37 per cento, due calci d’angolo contro 13, fortunoso salvataggio al 69.o su traversa colta da Manuel Sutter. All’intorno, movimento deciso del Kriens sganciatosi dalla compagnia dei rossoblù e messosi alle spalle i RapperswilJona Lakers. Gli altri risultati: Wil-Winterthur 1-0; Losanna-Aarau 0-0; Kriens-RapperswilJona 2-1; Servette-Sciaffusa 6-1. La classifica: Servette 48 punti; Losanna 40; Winterthur 39; Wil 35; Aarau 34; Vaduz, Sciaffusa 28; Kriens 26; RapperswilJona 24; Chiasso 23.

Circolo di Olivone, Sofia Cerboni giudice di pace supplente

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Sfida tra sole donne e successo di Sofia Cerboni su Marzia Della Bruna Piantoni, oggi, nell’elezione del giudice di pace supplente per il Circolo di Olivone. 1’521 gli iscritti in catalogo, partecipazione al 30.77 per cento (468 votanti), 35 le schede bianche, zero quelle nulle; a Sofia Cerboni 310 consensi (71.59 per cento), a Marzia Della Bruna Piantoni 123 (28.41 per cento).

Circolo di Vezia, Tommaso Pedrazzini nuovo giudice di pace

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Tommaso Pedrazzini, con il 49.39 per cento dei consensi pari a 1’694 voti su un totale di 3’430 schede computabili, è stato eletto oggi al ruolo di giudice di pace del Circolo di Vezia nel ballottaggio “a tre” imposto dal mancato ritiro di candidature. 3’508 i votanti su 12’510 aventi diritto nei 10 Comuni interessati (Vezia, Cureglia, Cadempino, Lamone, Comano, Sorengo, Massagno, Savosa, Porza e Canobbio); al secondo posto Giuseppe Arrigoni (1’075 preferenze, 31.34 per cento); in terza moneta Graziana Rigamonti Villa (661 preferenze, 19.27 per cento). Nella foto, Tommaso Pedrazzini.




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Circolo di Vezia, Tommaso Pedrazzini nuovo giudice di pace Tommaso Pedrazzini, con il 49.39 per cento dei consensi pari a 1’694 voti su un totale di 3’430 schede computabili, è stato eletto oggi al ruolo di giudice di pace del Circolo di Vezia nel ballottaggio “a tre” imposto dal mancato ritiro di candidature. 3’508 i votanti su 12’510 aventi diritto nei 10 Comuni interessati (Vezia, Cureglia, Cadempino, Lamone, Comano, Sorengo, Massagno, Savosa, Porza e Canobbio); al secondo posto Giuseppe Arrigoni (1’075 preferenze, 31.34 per cento); in terza moneta Graziana Rigamonti Villa (661 preferenze, 19.27 per cento). Nella foto, Tommaso Pedrazzini. Circolo di Vezia, Tommaso Pedrazzini nuovo giudice di pace Tommaso Pedrazzini, con il 49.39 per cento dei consensi pari a 1’694 voti su un totale di 3’430 schede computabili, è stato eletto oggi al ruolo di giudice di pace del Circolo di Vezia nel ballottaggio “a tre” imposto dal mancato ritiro di candidature. 3’508 i votanti su 12’510 aventi diritto nei 10 Comuni interessati (Vezia, Cureglia, Cadempino, Lamone, Comano, Sorengo, Massagno, Savosa, Porza e Canobbio); al secondo posto Giuseppe Arrigoni (1’075 preferenze, 31.34 per cento); in terza moneta Graziana Rigamonti Villa (661 preferenze, 19.27 per cento). Nella foto, Tommaso Pedrazzini.

Etiopia: precipita un “Boeing 737”, nessun sopravvissuto

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.08) 149 passeggeri ed otto membri dell’equipaggio – da evidenze, tutte le persone registrate prima del decollo – hanno perso la vita stamane nello schianto di un “Boeing 737” della compagnia “Ethiopian airlines” partito alle ore 8.38 da Addis Abeba (Etiopia) e diretto a Nairobi (Kenya). L’incidente dopo sei minuti di volo, nella zona di Bishoftu. Nella zona stanno operando varie unità di forze dell’ordine e servizi sanitari per il recupero delle salme e dei rottami del velivolo (nella foto). Fra le vittime non figurano cittadini svizzeri per primo passaporto; 32 i kenyoti, 18 i canadesi. nove gli etiopici, otto i cinesi, otto gli italiani, otto gli statunitensi, sette i francesi e sette i britannici. Come indicano fonti della compagnia etiopica riportando le parole del presidente Tewolde Gebremariam, il pilota aveva riferito dell’insorgenza di problemi ed era stato autorizzato al rientro allo scalo di partenza. L’aereo, modello “800Max”, era stato consegnato alla compagnia etiopica soltanto nel novembre 2018; un altro velivolo dello stesso tipo, e sotto le insegne della compagnia indonesiana “Lion air”, era precipitato a fine ottobre dello stesso anno nel Mar di Giava causando la morte di 189 persone.

Castronno (Varese): attraversa i binari, 25enne travolto da un “Tilo”

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Un’imprudenza – l’attraversamento dei binari in condizioni di assenza di sicurezza – sarebbe all’origine dell’incidente occorso intorno alle ore 7.58 di oggi fra la stazione ferroviaria di Albizzate-Solbiate Arno e quella di Castronno (Varese), lungo la linea Ffs Milano-Varese, dove un 25enne sudamericano è stato urtato da un “Tilo” in transito e proveniente dall’aeroporto della Malpensa direzione Mendrisio. Le condizioni del giovane, che si trova ricoverato all’“Ospedale di circolo” di Varese dove è stato trasferito in codice rosso, risultano gravissime. Il traffico ferroviario ha subito ritardi sino a 90 minuti durante le operazioni di soccorso e di rilevazione dell’incidente.

Hockey Iuniores “A” / Ascona Rivers in trionfo nel gruppo Centro

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Una mezza certezza era venuta l’altr’ieri per risultato concomitante, essendo il Lucerna caduto sul ghiaccio dell’Adelboden nel recupero (2-7, i ragazzi dell’Oberland bernese erano ad una sorta di ultima spiaggia…); ma per essere sicuri del primato, oltre che del piazzamento sopra la linea, serviva loro ancora una vittoria piena. E sono arrivati stamattina, questi tre punti, da Interlaken, dove gli Ascona Rivers si sono aggiudicati confronto diretto con l’UnterseenInterlaken (4-1) e successo nel gruppo Centro di categoria Iuniores “A”, 62 punti in 24 partite, 21-3 il “record” davanti al Lucerna (58) e all’Adelboden (56); squadre ancora in lotta, queste due ultime, dovendo stasera l’Adelboden – tra l’altro, bestia nera dei verbanesi: 8-4, 4-3, 0-2 gli esiti delle sfide durante la stagione – disputare ancora una partita con lo Zugo e quindi trovandosi nella possibilità di passare in piazza d’onore. I numeri del torneo dell’Ascona: 154 goal realizzati, 59 subiti, a statistica tuttavia inficiata da un 5-0 a tavolino (sul Sursee, a fine settembre); quasi incredibile il riscontro, a distanza di oltre cinque mesi e mezzo ovvero dalla prima giornata, dell’importanza di un 6-5 conquistato ai rigori nella trasferta a Lucerna, con recupero dal 3-5 fra il 55.40 ed il 59.03. “Cavalcata trionfale – così Paolo Monotti, presidente dell’Hockey club Ascona – in girone difficile. Complimenti ai ragazzi ed ai membri dello “staff”, ma anche a quanti hanno creduto da sempre nel “progetto Rivers”, in accordo fra tre società di un ampio comprensorio quali sono Ascona, ValleMaggia e ValleVerzasca. Questo è il primo grande successo, e sì, in barba a qualche uccellaccio nero che continua ad osteggiare questa collaborazione”. In immagine, una formazione degli Ascona Rivers categoria Iuniores “A”.

Hockey Terza lega / Si ritira Kewin Kalbermatten, una vita per l’Ascona

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Compirà 35 anni fra sei settimane ed ha scelto di chiamarsi fuori dall’arena, iersera l’ultima apparizione sul ghiaccio di casa, una partita ancora davanti agli occhi e poi niente più pista, almeno da atleta federato. Verso l’atto conclusivo della carriera agonistica, e giusti sono stati allora la breve cerimonia di congedo e gli applausi alla “Siberia” di Ascona, il difensore Kewin Brian Kalbermatten, 175 centimetri per 74 chilogrammi, da Locarno e meglio da Minusio, un caso più unico che raro di fedeltà ai colori dell’Hockey club Ascona avendo iniziato sui pattini all’età di… sei anni. In carriera, facendosi quotazione dagli esordi in Seconda lega (stagione 2001-2002): 10 goal e 15 assist in 136 incontri al livello della Seconda lega, un’ottantina di punti in circa 160 partite al livello della Terza lega, tesseramento sempre con l’Ascona ed occasionali prestiti in sponde Locarno, ValleVerzasca e BiascaTreValli. Il futuro? Paolo Monotti, presidente dell’Hockey club Ascona, confida in una prosecuzione del rapporto con “altre funzioni” in seno alla società. Un destino scritto? Probabile. Nell’immagine, il momento della consegna di un trofeo-ricordo al giocatore.

Das institutionelle Abkommen zerstört die Schweiz

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Das vorliegende institutionelle Abkommen (InstA) zwischen der Schweiz und der EU lehnt die SVP entschieden ab. Es verstösst gegen alles, was die Schweiz ausmacht – die bewährte direkte Demokratie, den Föderalismus, die Unabhängigkeit und die Neutralität.

Die SVP-Fraktion hat in ihrer heutigen Sitzung eine entsprechende Antwort zuhanden des Bundesrates für die Konsultation vom 11. März 2019 verabschiedet. Zusätzlich fordert die SVP vom Bundesrat zur Sicherung der Arbeitsplätze ein Effizienz- und Revitalisierungsprogramm für die Schweiz.

Das InstA beinhaltet die Unterwerfung der Schweiz unter EU-Institutionen – inklusive der dynamischen – das heisst automatischen – Übernahme von EU-Recht und der Unterstellung der Schweiz unter den EU-Gerichtshof. Das Abkommen würde die direkte Demokratie, die schweizerische Unabhängigkeit, die Neutralität und den Föderalismus letztlich zerstören. Zudem bedeutet das Abkommen das Ende des bilateralen Weges und führt die Schweiz schleichend in die EU. Deshalb lehnt die SVP-Fraktion das InstA einstimmig ab.

Das Schweizer Volk fordert die eigenständige Steuerung der Zuwanderung. Das InstA bewirkt das Gegenteil: Die Personenfreizügigkeit wird mit dem InstA entgegen der Bundesverfassung noch ausgebaut. Auch schliesst das Abkommen die Übernahme der Unionsbürgerrichtlinie nicht aus – mit der faktischen Gleichstellung von EU-Bürgern und Schweizern. Damit verbunden wären jährliche Kosten in Milliardenhöhe für unser Sozialsystem. Zudem würde die bisher angewandte Salamitaktik der EU dazu führen, dass EU-Ausländer früher oder später die gleichen Stimm- und Wahlrechte hätten wie sie für Schweizer Bürgerinnen und Bürger gelten. Auch liessen sich verurteilte kriminelle EU-Bürger mit dem InstA entgegen unserer Verfassung nicht mehr des Landes verweisen.

InstA würde die Kantons- und Gemeindeautonomie beenden

Das Verbot staatlicher Beihilfen betrifft das gesamte staatliche Handeln der Kantone, der Gemeinden und des Bundes und würde unseren Föderalismus sowie die Kantons- und Gemeindeautonomie vollständig untergraben. Insbesondere kantonale und kommunale Instrumente wie Wirtschaftsförderung, steuerliche Anreize, Investitionen in die Wasserkraft, Stromnetzanbieter, kantonale Gebäudeversicherungen oder Staatsgarantien für Kantonalbanken wären davon betroffen. Aber auch staatliche Beiträge für die Landwirtschaft (zum Beispiel Verkäsungs- oder Siloverbotszulagen) oder Subventionen für kulturelle und sportliche Vereine und Schwimmbäder wären verboten.

Auch mit der von Economiesuisse viel beschworenen Rechtssicherheit ist es nicht weit her. Mit dem InstA wird der politischen Willkür der EU Tür und Tor geöffnet. Das Abkommen beinhaltet nicht nur Sanktionen gegen die Schweiz bei Nichteinhaltung, sondern zusätzlich eine Super-Guillotine: Sollte die Schweizer Bevölkerung einmal nicht im Sinne der EU entscheiden, würde die EU legitimiert, alle dem Rahmenabkommen unterstellten Abkommen ausser Kraft zu setzen.

Die SVP fordert ein Revitalisierungsprogramm

Mittels einer Motion fordert die SVP-Fraktion den Bundesrat auf, ein Revitalisierungsprogramm zu verabschieden mit dem Ziel, die staatlichen Rahmenbedingungen zu optimieren, die Regulierungskosten zu senken, die Standortattraktivität zu verbessern und die Arbeitsplätze zu erhalten. Insbesondere ist das Gewicht auf eine Reduktion der bürokratischen und regulatorischen Belastung der Unternehmen sowie auf eine Diversifizierung der Absatzmärkte mittels Intensivierung der handelspolitischen Aktivitäten zu legen. Zudem soll eine Entlastung der privaten Haushalte den Inlandkonsum ankurbeln.

Selbstunfall: Auto überschlägt sich mehrfach, eine Person verletzt

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Auf der kantonalen Autobahn A22, in Fahrtrichtung Basel, ereignete sich in der Nacht von Donnerstag auf Freitag, 7./8. März, kurz nach 1.30 Uhr, ein Selbstunfall mit einem Personenwagen. Eine Person wurde verletzt. Das Fahrzeug erlitt Totalschaden.

Gemäss den bisherigen Erkenntnissen der Polizei Basel-Landschaft (Photoquelle: KaPo Basel-Landschaft) fuhr ein 43-jähriger Personenwagenlenker von Liestal herkommend auf der A22 in Richtung Pratteln. Vor der Ausfahrt Pratteln fuhr der Fahrzeuglenker in einer Linkskurve geradeaus, durchbrach einen Wildschutzzaun und flog mehrere Meter durch die Luft. In der Folge überschlug sich das Fahrzeug mehrfach und kam schlussendlich auf der Seite liegend zum Stillstand.

Der Fahrzeuglenker wurde beim Unfall verletzt und musste durch die Feuerwehr aus seinem Fahrzeug geborgen und anschliessend mit der REGA in ein Spital geflogen werden.

Am Fahrzeug entstand Totalschaden. Dieses musste durch ein Abschleppunternehmen aufgeladen und abtransportiert werden.

Saanen: Wohnung durch Feuer zerstört

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  1. März 2019

Gestern Morgen ist in Saanen (Kanton Bern) eine Wohnung in Brand geraten. Das Feuer konnte unter Kontrolle gebracht und schliesslich gelöscht werden. Verletzt wurde nach aktuellen Kenntnissen niemand.

Die Meldung zu einem Brand in einem Wohn- und Gewerbegebäude an der Dorfstrasse in Saanen ging bei der Kantonspolizei Bern am Samstag, 9. März, kurz vor 5.30 Uhr, ein. Die umgehend ausgerückten Feuerwehren Saanen und Chateau d’Oex stellten vor Ort eine Wohnung im 2. Stock in Vollbrand fest. Die Feuerwehren konnten den Brand rasch unter Kontrolle bringen und schliesslich löschen. Die Wohnung brannte jedoch komplett aus. Eine zweite Wohnung auf demselben Stock ist aktuell aufgrund des Rauches ebenfalls unbewohnbar. Für die betroffenen Bewohner wurden vorübergehende Wohnlösungen gefunden.

Nach aktuellem Kenntnisstand wurde beim Brand niemand verletzt. Alle Bewohner des Gebäudes konnten sich rechtzeitig selbständig ins Freie begeben. Ein Ambulanzteam wurde vorsorglich aufgeboten. Während des Einsatzes musste die Dorfstrasse für die Dauer von 45 Minuten gesperrt werden.

Die Kantonspolizei Bern hat Ermittlungen zur Klärung der Brandursache aufgenommen.

Regierungsstatthalteramt Obersimmental-Saanen

Hockey Lna / “Play-off”, doccia scozzese sulle due ticinesi

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Niente gloria e tanto rammarico, stasera, all’esordio delle ticinesi nel “play-off” dell’hockey di Lega nazionale A: di misura – due goal ed un goal – le sconfitte subite da AmbrìPiotta e Lugano, 1-3 e 2-3 rispettivamente a Bienne ed a Zugo. BielBienne anche fortunato: 2-0 tra 7.12 (Dominik Dion) e 16.06 (Jason Fuchs), grazia arbitrale su almeno due situazioni da sei uomini di movimento in pista, null’altro sino al 58.13 sul richiamo di Benjamin Conz in panca per far posto al “rover”, distanze dimezzate al 59.45 con Jannik Fischer assistito da Dominik Kubalik e da Dominic Zwerger; scelta necessaria il giocarsi quell’ultimo quarto di giro di lancetta, a porta vuota il 3-1 di Mike Künzle. Quanto al Lugano, produzione offensiva limitata a 22 tiri ed oggettiva difficoltà per contenere lo straripante Zugo dei primi minuti: 2.17, 0-1 dal “power-play” rifinito da Lino Martschini; 6.53, Dario Simion; parziale rimedio da Giovanni Morini (10.05), battaglia di nervi sino alla terza frazione con terza marcatura dei padroni di casa (44.44, Brian Flynn, 1-3; 56.28, Romain Loeffel, 2-3). Gli altri risultati del “play-off”: Berna-ServetteGinevra 0-2; Losanna-Scl Tigers 1-5.

Hockey Terza lega / “Masterround B”, gran finale premia il Ceresio

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Da un finale infelice era stato penalizzato a San Gallo; con un finale felice si è preso stasera tre punti che, pur contando forse pochino nell’economia generale del “Masterround B” dell’hockey di Terza lega (gruppo est), al Ceresio restituiscono il dovuto onore delle armi. Sulla pista di Biasca, stasera, un 7-2 dalla genesi singolare sullo ZernezCernezzo vincitore della stagione regolare nel gruppo 2-est (per inciso, la prima fase si è chiusa solo… stasera con il successo dell’Albula sul SilvaplanaSegl nell’ultimo recupero, 7-5 il risultato): un goal per parte nel primo periodo (3.16, Cla Duri Cuorad, 0-1; 17.23, Alain-Thierry Pasqualino, 1-1), frazione centrale a notazioni frequenti per la sola panca-puniti, sorpasso con Alain-Thierry Pasqualino (45.07) e 2-2 di Fabrizio Mayolani (49.33). Da qui, soli colori del Ceresio: 50.22, Andrea Bersier, 3-2 a cinque-contro-quattro; 51.25, Andrea Grassi, 4-2; 51.48, Alain-Thierry Pasqualino, 5-2; 56.27, Matteo Kaufmann, 6-2; 58.35, Andrea Grassi, 7-2 a cinque-contro-quattro. Nel frattempo, vittoria (6-3) degli Eisbären San Gallo sui RapperswilJona Lakers2 l’altra partita. Nell’immagine la classifica.

Hockey Prima lega inter-est / “Play-off”, l’Arosa si porta in parità

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Situazione sull’1-1 nella serie finale del “play-off” per l’hockey di Prima lega, gruppo interregionale est: stasera la risposta secca dei grigionesi al Wetzikon, vincitore del primo confronto (5-1) ma steso stasera sotto un pesante 3-7. Doppiette di Livio Roner e di Ramon Pfranger fra i padroni di casa; sul punteggio di 0-5, ospiti frastornati – tra l’altro con due reti subite fra il 21.27 ed il 21.37 – ed al cambio del portiere. Martedì terzo appuntamento.

Hockey Prima lega inter-ovest / Finale di “play-off”, Lyss al raddoppio

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Potrebbe chiudersi in fragoroso anticipo la serie finale del “play-off” nell’hockey di Prima lega, gruppo interregionale ovest: a sorpresa il Lyss, vincitore della fase regolare, è andato stasera a violare il ghiaccio di Saignelégier imponendosi per 4-1 sul FranchesMontagnes e portando quindi il ciclo sul 2-0. In cronaca: bernesi sùbito avanti con Colin Minder (3.56), pareggio di Cyril Taillard in “power-play” (13.31), 2-1 per gli ospiti (24.42) con il sempre positivo Marco Müller tornato quest’anno al Lyss dopo otto campionati – uno anche da capitano – con lo ZuchwilRegio autoretrocessosi a fine aprile in Quarta lega; di Yannic Kohlef (43.48, a cinque-contro-quattro) e Lennart Siegenthaler (44.47) le altre firme sul tabellino. Martedì terzo confronto a Lyss.

Hockey Lnc / “Play-off”, Huttwil e ValaisChablais1 alla “bella”

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Servirà il quinto confronto, quello dello spareggio, per determinare chi tra Huttwil e ValaisChablais1 avrà diritto di presentarsi all’atto conclusivo della stagione 2018-2019 nell’hockey di Lega nazionale C alias Msl: stasera, davanti ai 1’260 spettatori dell’“Octodure” di Martigny, ValaisChablais1 capace di aggrapparsi alla forza della disperazione per imporsi nel supplementare (71.59, Colin Loeffel, 4-3) e di portarsi sul 2-2 nella serie. Sull’altro fronte, situazione già risolta con la promozione del Sierre alla finale e con il congedo dal Dübendorf (serie chiusa sul 3-0). Martedì la decisione.

Hockey Terza lega / “Masterround A”, Ascona al secondo colpo

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Il ritorno dell’Ascona nell’hockey di Seconda lega è ad un passo. Diciamo meglio: sembra ad un passo, perché qualcosa stride davvero in questo “Masterround A” di Terza lega, gruppo est. E stride nel seguente senso: stasera, alla “Siberia” di Ascona, affermazione serena dei verbanesi sul Samedan, 6-1 il punteggio; in contemporanea, successo parimenti netto (5-2) del LenzerheideValbella sul Bülach; ma appena una settimana fa il LenzerheideValbella era caduto – non apparendo squadra tale da poter pretendere granché – proprio ad Ascona e subendo un 2-5, mentre il Bülach2 stava facendo polpette del Samedan con un tragicomico 19-1. Sta di fatto che, a Samedan unica compagine fuori dai giochi, nel prossimo turno si disegnano varie possibili soluzioni; all’Ascona, ed è quel che conta, per la certezza del primato finale sarebbe sufficiente l’arrivare sul pari al minuto 60.00 della sfida a Bülach, valendo oro – cioè l’irraggiungibilità – quell’unico punto da conquistarsi; da escludersi ogni altra ipotesi, non foss’altro per l’esito degli altri scontri diretti e per il possibile ricorso al confronto sulle differenze-reti. Si resti allora alla partita di oggi, in verità un percorso stralineare: due goal (20.59 e 25.15) e due assist per Nicolò Loesch, due goal (46.35 e 57.40) e due assist per Giacomo Del Ponte, singoli timbri di Paride Tonini (9.31) e di Fabiano Adami (28.23); prima mezzora di difesa della gabbia per Pierre Tomamichel, seconda mezzora in assegnazione ad Alan Decarli; ospiti a bersaglio – con Damiano Bordoli, scuola Coira ma evidenza familiare vallerana dal Sopraceneri centrooccidentale – solo al 59.23, nulla di che. Problema all’orizzonte? Possibile, probabile. Nell’immagine la classifica.

Hockey Quarta lega / “Masterround A”, ValleMaggia in piazza d’onore

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Battaglia di retroguardia era prevista, a questo punto di un “Masterround A” guastatosi per effetto di due singole reti – ma quando mai accade, quando mai? – in altrettante partite; tutt’altro che alla “Volemose bene”, invece, la sfida portata stasera dal ValleMaggia a Küssnacht, avversario il KüssnachtAmRigi, ultimo atto per entrambe le squadre nel minitorneo per la promozione dalla Quarta alla Terza lega di hockey, gruppo est. Ed un frammento di giustizia, insomma, almeno alla fine è giunto: con una vittoria netta, 5-2, a ribaltare il senso di quelle due battute d’arresto ai rigori nel primo caso (4-5 con il Flims) ed al supplementare nel secondo (4-5 con il Frauenfeld2). La successione delle reti: 1.19, Michael Truttmann, 0-1; 2.32, Ruben Ivankovic, 1-1; 10.58, Matteo Bellini, 2-1 (a cinque-contro-quattro); 13.25, Aron Lüthold, 2-2; nulla nel periodo centrale, scatto degli ospiti al 42.15 (Ruben Mossi, a cinque-contro-tre) e progressione grazie a Ludovico Rothen (49.51) e ad Elia Nicora (58.41, fulminante “shorthanded”). Nell’altro confronto della serata, successo (2-1 al supplementare) del Flims sul ghiaccio del Frauenfeld2 e, pertanto, successo finale nel girone; ValleMaggia promosso per automatismo in Terza lega. In immagine la classifica.

Follow the goat / Non si uccidono così nemmeno i landamani

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A distanza di 180 anni dalla sua morte, circa Giovanni Battista Quadri plurime volte granconsigliere e membro del Consiglio di Stato e landamano resta una valutazione storica ancora sussultoria: per taluni fu il male incarnato in quanto limitatore delle libertà democratiche, per altri egli agì nel segno di quella che da Otto von Bismarck in poi sarebbe stata definita “Realpolitik” e, ad ogni modo, ci diede leggi e strade, le seconde persino più utili rispetto alle prime. Resta il fatto che, nel girellare oggi in Malcantone sull’attesa dei primi momenti celebrativi alla “Fiera di san Provino”, è bastato un salto sino al cosiddetto “Palazzo Vigotti” o “Palazzo dei Vigotti” dove Giovanni Battista Quadri visse ed operò a lungo, edificio in territorio comunale di Magliaso e lungo la Cantonale, per rilevare le condizioni di triste semiabbandono di tale stabile. È un bene culturale tutelato, ma proprio non sembra: pareti esterne dilavate e rese tristi dall’incuria, imposte e serramenti mal protetti, segnalazioni inesistenti (una freccia alla “crépa-e-sciòpa” per dire che lì c’è un monumento civile plurisecolare, no?), targa in memoria di Giovanni Battista Quadri a spiccare nel vuoto, scala laterale (c’è una porticina con la targhetta “1909” a ricordare, immagino, l’anno dell’apertura o della ristrutturazione di tale accesso) impraticabile perché invasa dalle ramaglie e dai detriti. In più, sfregio ultimo, un passaggio di vernice “spray” a deturpare la facciata.

Uno scrittore o un poeta o un esegeta, in questo fatto, leggerebbe indizi della “damnatio memoriae” di cui esistono esempi dalla Roma dell’età repubblicana sino ai giorni nostri ed in varie forme, dalla cancellazione del cognome – che non si sarebbe quindi perpetuato – alla distruzione di ogni immagine della persona “condannata” alla decollazione delle statue in cui egli fosse raffigurato (vabbè, nemmeno diciamo dell’ex-Unione Sovietica, laddove un Lev Trotskij scomparve “ex-post” da varie immagini). Lo scrittore o il poeta o l’esegeta direbbe dunque che l’oblio sta calando su Giovanni Battista Quadri medesimo in ragione dell’esser stato quell’uomo indegno di entrare nella storia, almeno ad avviso di alcuni tra i suoi e tra i nostri contemporanei; ma ciò è umanamente inammissibile. E poi: al di là di quanto quell’edificio rappresenta, ad indurre a riflettere sull’esigenza di un intervento di ripristino e di salvaguardia dovrebbe bastare il fatto che l’insediamento primigenio è lì forse “ab immemorabili”, e che esso insiste su una strada fondamentale nelle vicende del Cantone e della fu pieve di Agno, e che ad ogni modo esso non può diventare emblema dell’abbandono. Si creda: non si fa una bella figura, tra l’altro.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio,

lista numero 16 Udc

Hockey Lna donne / Vendetta compiuta, il titolo alle Ladies Lugano

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Torna a sventolare il bianconero in vetta all’hockey femminile di Lega nazionale A: a serie perfetta nelle finali – ciclo chiuso sul 3-0 – il trionfo delle Ladies Lugano che, in un’annata non priva di colpi di scena (compreso l’esonero dell’allenatore Steve Huard – sostituito da Nando Ilic – all’indomani della mancata conquista della Coppa Svizzera), riportano in Ticino quel titolo troppo a lungo sfuggito. Dalla pista della “Resega” di Porza, avversarie le Zsc Lionesses Zurigo, dopo il 5-2 in casa una settimana fa e soprattutto dopo il 4-2 di domenica scorsa in trasferta giunge un urlo che racconta quanto sia stata faticosa e sofferta – al di là dei risultati: primo posto in stagione regolare con 24 punti su 30, primo posto nel “Masterround” con 28 punti su 30, semifinali chiuse con un 3-1 sull’AccademiaNeuchâtel giunta all’appuntamento in incredibile condizione di forma – l’avventura di Romy Eggimann e compagne, tra l’altro a ranghi notevolmente mutati e dovendosi fare a meno, per la prima volta dopo 10 stagioni, della poschiavina e già capitana Evelina Raselli, nel frattempo transitata all’ambizioso Reinach. Bella, per una volta, anche la cornice di pubblico: 314 persone che si danno convegno per seguire un evento, certo, ma in prima istanza per dire “Grazie” alla squadra. Ché, sia detto, nella conquista del titolo si confidava un po’ tutti, in gara-due la svolta, mai che si possa credere ad un ribaltamento del ciclo dal 2-0 al 2-3. Male non fare, paura non avere. Niente paura nemmeno dopo un primo periodo dalle scarse emozioni; niente paura nemmeno dopo lo 0-1, infortunio della difesa a sei secondi dallo scadere della penalità inflitta a Romy Eggimann e sfruttata da Jessica Schlegel (21.24); Laura Desboeufs l’artefice del pareggio (26.26) e del sorpasso (in qualità di dispensatrice di assist: 36.47, a segno Lisa Poletti, che in quel momento ancora non sa di passare alla storia come autrice del goal decisivo per la vittoria finale); da un “power-play” di Phoebe Staenz (45.04) l’allungo. L’apoteosi si materializza al 57.46, fuori Caroline Baldin estremo difensore delle Zsc Lionesses, pubblico a scandire il tempo, pugni chiusi e segni della Croce: si tratta solo di resistere. Nulla accade per due minuti esatti; poi Jessica Schlegel piazza un “check” ad alto tasso di illegalità, mancano 14 secondi, panca-puniti, rientro di Caroline Baldin. Ladies Lugano in superiorità numerica, no, dopo tre secondi va fuori Romy Eggimann la guerriera; sul disco rinviato si avventa Kathleen Leary, 59.57, freddezza nel momento del trionfo, 4-1 e 4-1 sarà.

Neuägeri (Kanton Zug): Zwei Esel ausgebüxt

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Die Zuger Polizei konnte letzte Nacht zwei Esel auf der Strasse retten und sie zu ihrem Stall zurückbringen.

In Neuägeri sind in der letzten Nacht zwei Esel ausgebüxt. Im leichten Trab ging es auf der Hauptstrasse nach Allenwinden. Nachdem sie ihre neu gewonnene Freiheit genossen hatten, konnten sie unter “Polizeischutz” zurück in ihr Gehege getrieben werden.

Die Migros ruft diverse Lachsprodukte der Firma Ospelt food AG zurück

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Der Lieferant Ospelt Food AG hat die Migros informiert, dass bei einer Kontrolle in verschiedenen Lachsprodukten krankheitserregende Listerien festgestellt wurden. Ein Gesundheitsrisiko kann nicht ausgeschlossen werden. Die Migros bittet ihre Kundinnen und Kunden die Lachsprodukte nicht zu verzehren.

Vom Rückruf betroffen sind folgende Produkte:

Migros Artikelnummer

Artikel-Bezeichnung

251363000000

Rauchlachs Zucht geschnitten 250g

251362100000

Atlantischer Gewürzlachs 100g

251364240000

Bio Norwegisches Lachstatar mit Kräuter Vinaigr.110g

251361100000

Schottischer Rauchlachs 100g

251360400000

Rauchlachsanschnitte180g

251362210000

Selection Norwegischer Graved Lachs 100g

251360103200

ASC Rauchlachswürfel mit Bergkräuter 80g

251360103100

ASC Norwegischer Rauchlachs 75g

251366300000

Atlantische Lachsforelle 90g

251361300000

Migros Bio Rauchlachs 100g

251361300100

Bio Norwegischer Limonen Rauchlachs 100g

251364700000

Bio Norwegisches Rückenfilet herzhaft 130g

251363770000

Pazifischer Wildlachs Coho MSC 100g

251362220000

MSC Wildlachs mit Dill und Zitrone 100g

251363200000

MSC Wildlachs Sockeye geschnitten 100g

251361700000

Bio Rauchlachs mit Schweizer Kräuter100g

Die betroffenen Produkte waren auch in Filialen von Migrolino erhältlich. Die Produkte wurden bereits aus den Regalen der Migros und Migrolino entfernt.

Die Migros bittet ihre Kunden, die aufgeführten Lachsprodukte nicht zu essen. Listerien können gesundheitliche Konsequenzen haben. In Einzelfällen könnten nach dem Verzehr der Lachsprodukte grippeartige Symptome (Fieber, Kopfschmerzen, Übelkeit) auftreten. Schwangere Frauen sowie Personen mit einem geschwächten Immunsystem, bei denen die beschriebenen Symptome erscheinen, wird empfohlen, sofort einen Arzt aufzusuchen.

Kunden, die das betroffene Produkt zuhause haben, können es in ihre Migros-Filiale zurückbringen und erhalten den Verkaufspreis zurückerstattet.

Sitterdorf (Kanton Thurgau): Sieben Verletzte nach Frontalkollision

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Bei einer Frontalkollision zwischen einem Lieferwagen und einem Auto wurden am Samstag in Sitterdorf sieben Personen verletzt. Die Kantonspolizei Thurgau sucht Zeugen.

Kurz vor 14.30 Uhr war ein 54-jähriger Lieferwagenfahrer auf der Amriswilerstrasse in Richtung Zihlschlacht unterwegs. Gemäss den bisherigen Erkenntnissen der Kantonspolizei Thurgau geriet er nach dem Bahnübergang auf die Gegenfahrbahn und kollidierte mit einem entgegenkommenden Auto. Bei der Frontalkollision wurde der Lieferwagenlenker und der 46-jährige Autofahrer sowie fünf Mitfahrer im Alter von 5 und 39 Jahren leicht bis mittelschwer verletzt.

Die Verletzten wurden durch vier Ambulanzen ins Spital gebracht. Es entstand Sachschaden von einigen zehntausend Franken.

Für die Spurensicherung wurde der Kriminaltechnische Dienst der Kantonspolizei Thurgau aufgeboten. Während der Unfallaufnahme und Fahrzeugbergung musste der betroffene Streckenabschnitt gesperrt werden, die Feuerwehr richtete eine Umleitung ein.

Hockey Quarta lega / “Masterround B”, spezzata la favola dell’Osco

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.40) Non basterà loro un risultato anche clamoroso, nel prossimo ed ultimo turno a Widnau ovvero sul ghiaccio del Rheintal2, per rientrare in gioco; degni tuttavia di ogni onore, non foss’altro per l’aver affrontato e disputato una stagione impegnativa (ai conti, circa 20 incontri tra campionato e coppe) con organico decisamente non esuberante, i ragazzi dell’Osco che dalla pista di Sursee, sede del secondo loro confronto nel “Masterround B” dell’hockey di Quarta lega, gruppo est, tornano sconfitti per… cedimento fisico nel finale della sfida con il Sursee2, non dovendosi nemmeno trascurare una critica all’operato degli arbitri Marc Breuer e Michèle Müller cui si sarebbe chiesta maggior equanimità nel valutare alcune situazioni di gioco, vedasi quanto occorso in avvio di ultimo periodo – panca-puniti per Joas Luppi quasi a… compensazione di altra penalità minore inflitta a Christian Hauenstein tra i padroni di casa – ovvero in momento delicatissimo della partita.

Un’offesa alla logica, il 3-7 finale: perché l’Osco, giunto in terra lucernese con soli 11 elementi arruolabili, era andato avanti in “shorthanded” con Ivan Scalvini (8.48), aveva subito rimonta e sorpasso del Sursee2 (11.45, Christian Hauenstein; 19.30, Patrick Glauser), con un altro “shorthanded” si era portato sul 2-2 (33.32, Diego Costa) ed all’esatto scadere del periodo centrale si era trovato addirittura sul 3-2 grazie a Daniele Marti; 3-3 in avvio di ultima frazione (42.19, Marc Vonarburg), poi lo sparigliamento degli organici sino ad un tre-contro-cinque retto per 25 secondi prima della capitolazione (51.40, Pascal Gassmann). Tumultuose le ultime battute: 3-5 firmato da Daniele Vonella (53.20), penalità contro Alan Haller e nuova inferiorità numerica, 3-6 al 54.32 su conclusione di Matthias Faden, tutti all’assalto e 3-7 subito da Christian Grüter al 57.09. Irrilevante quindi, ai fini dell’eventuale progetto di promozione, l’esito (3-4 al supplementare) di Wil2-Rheintal2. Ma ci sarà altra occasione; nel frattempo, complimenti per quanto fatto. Nell’immagine la classifica.

Con l’Apus un seminario sul salvataggio dei volatili

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Accade che il gatto di famiglia porti in casa un uccellino catturato, o che un volatile vada a sbattere contro la finestra della vostra cucina e precipiti al suolo intontito e/o ferito. E accade che, nella circostanza, non si sappia propriamente che cosa fare. Allo scopo di colmare tali lacune, e dunque di venire in aiuto con una rapida formazione in materia, il seminario che i membri dell’“Associazione protezione uccelli selvatici-Apus” (sede nel Comune di Centovalli frazione Intragna località Calezzo) si apprestano a proporre per sabato 23 marzo, sede scelta la Casa comunale di Torricella-Taverne frazione Torricella (via Alla Chiesa 40). Proposta sostenuta dall’autorità politica comunale di Torricella-Taverne ed a partecipazione gratuita; facoltà di partecipazione estesa a tutti, giovani compresi (il corso è adatto anche ai ragazzi di età superiore ai 10 anni); inizio ore 9.30, conclusione ore 12.00, al termine aperitivo. Stante l’esigenza di raggiungere un minimo numero di iscritti, raccomandata l’iscrizione, entro lunedì 18 marzo, con “e-mail” all’indirizzo info@apusapus.ch.

“Telefono amico”, presidio a Faido per la “Giornata nazionale dell’ascolto”

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Sarà Faido, nel segno di un incontro con la popolazione dalla mattina a metà pomeriggio, il fulcro ticinese della “Giornata nazionale dell’ascolto”, evento pensato e realizzato per sensibilizzare i cittadini sull’importanza del “Telefono amico”, numero 143, area Ticino e Grigioni italiano, ovvero di un servizio ormai storico e grazie al quale vengono garantiti sostegno ed aiuto (da qualche tempo, anche per tramite di una consulenza via “chat”). L’appuntamento è fissato per giovedì 14 marzo, dalle ore 10.00 alle ore 16.30.

Follow the goat / Niente apéro il primo Venerdì di Quaresima

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A qualcuno sarà sfuggito, ma siamo entrati nel periodo dell’attesa della Pasqua. Ed era un giorno, quello che si chiude, in cui il silenzio avrebbe giovato. A tanti, a tutti.

Ho 32 anni ed oggi, davanti alle foto di questo e di quell’aperitivo elettorale (non li frequento di principio: mi sanno di inutile, di conventicola fra i soliti che si presentano al cospetto dei soliti che due giorni prima erano presenti all’aperitivo degli altri soliti), mi sono sentito vecchio. Vecchio, “antico”, superato. Ma come?, direte, a 32 anni dovresti saltare ancora i fossi per il lungo… E sì, ogni tanto ci riesco anche. Ma per me, al di là della coincidenza di questo giorno della settimana con l’8 marzo che vale 365 l’anno e 366 nei bisestili, oggi era il primo Venerdì di Quaresima.

Quaresima, già. Avete presente? Finisce il Carnevale (salvo che per gli amici di rito ambrosiano, sempre guardati con grande rispetto ai tempi della scuola per il… diritto atavico ai supplementari dei festeggiamenti), giunge il Mercoledì delle Ceneri, ed a questo fa séguito il primo Venerdì di Quaresima. Un giorno in cui la tradizione viene rispettata: si fa magro e si fa digiuno, nella misura consentita. Non per atto esteriore, e nemmeno in forza di un’imposizione; per rispetto, ecco, di quello che è il senso della Quaresima, in una società che – andrò controcorrente e persino contro l’opinione udita dalle labbra di qualche sacerdote – è assai meno scristianizzata rispetto a quel che s’usa credere. Oh, nessun dubbio: mi càpita di veder sante Messe a frequenza dei pochi e che magari si riempiono solo nell’immediatezza dei tempi “forti”, Pasqua e Natale, con gli avventizi. Dal momento che a mia volta vado e vengo, tra gli avventizi mi ci metto anch’io. Il che non toglie un “idem sentire”, a volte pasticciato, a volte complesso, a volte inesprimibile ed inespresso. Capirete anche: se sei ticinese con una radice familiare lucernese almeno dalla metà del ‘500, sarà difficile che tu sfugga alle identità culturali e di fede. Poi, discutiamo sino a domattina della declinazione delle une e delle altre, senza chiusure e senza preclusioni. Ma il dato è oggettivo, ed imprescindibile.

Insomma, e vi dirò: pur da neofita di una competizione elettorale e dunque con la vaga ingenuità che ciò comporta, mi aspettavo che oggi, per quel che il Venerdì di Quaresima scandisce nell’anno dei credenti, un po’ tutti si sarebbero astenuti dagli aperitivi elettorali, dalla celebrazione reiterata di questo rito laico, dalla modalità spesso “recitata” (vado perché mi devo far vedere) dell’incontro in cui, alla fin fine, gli enunciati politici e programmatici ben di rado emergono mentre si passa da un bianco ad una pizzetta ad uno “Spritz”. Era invece, quella di oggi, la giornata in cui far silenzio dentro di sé. E magari, da candidati, interrogarsi sul senso di quel che si sta facendo, sul “perché” lo si sta facendo, in nome di che cosa lo si sta facendo, ed in funzione di quale bene lo si fa e lo si farà. A proposito: Quaresima è tempo dell’attesa del Qualcosa-Che-Avverrà.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio,

lista numero 16 Udc

Hockey Lnb / Colpo di coda, Ajoie estromesso dal Turgovia

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E la sorpresa, alla fine, è arrivata: sarà il Turgovia, al posto del favorito Ajoie (nella foto), a disputare le semifinali del “play-off” nell’hockey cadetto 2018-2019. A decidere l’ultima serie rimasta aperta, stasera, un goal giunto al 57.33 dal bastone di Patrick Brändli su assist di Cody Wydo e di Michael Loosli, quest’ultimo autore del provvisorio 1-0 al 16.23 (collaborazione del citato Patrick Brändli); situazione riequilibrata al 20.24 da Matthias Joggi in “power-play”, esiziale il 2-1 già descritto e che per quanto riguarda l’Ajoie manda in vacanza, tra gli altri, i ticinesi Giacomo Casserini da Locarno e Zaccheo Dotti da Faido frazione Mairengo, entrambi difensori, l’uno a contratto sino a tutto aprile 2021 e l’altro in accordo per la stagione prossima. Grande la delusione in casa giurassiana: azzerati persino i commenti sul sito InterNet ufficiale, laddove la cronaca dell’ultimo incontro è rappresentata dal solo titolo “Au revoir et merci”. Gli accoppiamenti, pertanto, nelle semifinali che si apriranno domenica: LaChauxdeFonds-Turgovia, Olten-Langenthal.

Dateci chiarezza, noi vi daremo partecipazione…

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Che cosa accadrebbe se gli intellettuali venissero schedati in nome della stupidità di Stato? E, per di più, se fra gli “intellettuali” rientrassero tutti coloro che leggono o hanno letto qualcosa, fotoromanzi compresi? È quello che ci racconta Giacomo Papi con il libro “Il censimento dei radical chic”, scenario d’un domani in cui l’ignoranza la farà da padrona (un po’ come nel film “Idiocracy”, dove l’umanità in regresso verso il Neolitico vive con gli occhi incollati allo schermo della tv), dove avremo facoltà di eleggere i governanti premendo il tasto verde del telecomando e magari dopo aver visto una loro “performance” (ops, qualcosa di simile è passato di recente anche alle nostre latitudini), dove farsi un “selfie” sul luogo di un incidente sarà prioritario rispetto al chiamare i soccorsi, perché bisogna sùbito rilanciare tutto sui “social”. Sul fondo del romanzo, la traccia che induce alla riflessione: allo Stato conviene tenere i cittadini in condizione di ignoranza? E, per caso, lo sta già facendo, o la responsabilità sta nel nostro eccesso di accondiscendenza, nel nostro atteggiamento in stile “Fanno quello che vogliono”? 
La politica può invero molto per stimolare le persone verso la cosa pubblica. Al prossimo Esecutivo cantonale il compito di fornire una risposta, e nel segno primario della semplificazione. Nelle leggi, per esempio. Nei messaggi governativi. Nella riduzione dei tempi su casi già definiti (quante volte, in Gran Consiglio, il “dibattito ridotto” somiglia ad una discussione generale…). In cambio, la richiesta di un impegno ai cittadini: impegno da soggetti eleggibili e da soggetti elettori. Sarà banale, ma non v’è libertà senza partecipazione…

Zermatt (Kanton Wallis): Tödlicher Skiunfall

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Heute Morgen, gegen 10.30 Uhr, hat sich ein Skifahrer nach einem Sturz tödliche Verletzungen zugezogen.

Ein 47-jähriger Skifahrer befuhr im Gebiet Rothorn die Piste “Rotweng” . Aus noch nicht bekannten Gründen verlor er die Kontrolle über seine Skis. Der Mann kam in der Folge von der markierten Piste ab und stürzte mehrere hundert Meter einen Abhang hinunter.

Die aufgebotenen Rettungskräfte konnten den verunglückten Skifahrer nur noch tot bergen.

Beim Opfer handelt es sich um ein 47-jähriger Schweizer mit Wohnsitz im Kanton Luzern.

Controlli-“radar”, Lugano e dintorni nel centro del mirino

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Più Lugano e dintorni che altro nella programmazione dei controlli mobili della velocità come da odierno annuncio per la settimana compresa tra lunedì 11 e domenica 17 marzo. Nell’ordine, per aree e località: nel Distretto di Leventina, Pollegio; nel Distretto di Riviera, Cresciano, Prosito e Biasca; nel Distretto di Bellinzona, Monte Carasso, Bellinzona, Arbedo e Galbisio; nel Distretto di Locarno, Ascona, Golino, Muralto e Losone; nel Distretto di Lugano, Loreto, Molino Nuovo, Cassarate, Manno, Davesco-Soragno, Agno, Gravesano, Rivera, Taverne, Cadempino, Caslano, Ponte Tresa e Monteceneri; nel Distretto di Mendrisio, Stabio, Boscherina, Genestrerio e Novazzano. Inoltre, per quanto riguarda i controlli semistazionari: Bodio, Losone e Morcote.

Funivie in area Centovalli, sospensioni temporanee dell’attività

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Riprogrammati alla prossima settimana i controlli mensili di funzionalità sulle funivie Intragna-Pila-Costa e Verdasio-Rasa. L’impianto Verdasio-Rasa sarà pertanto fuori servizio nella giornata di martedì 12 marzo; per la funivia Intragna-Pila-Costa è prevista la manutenzione il giorno seguente.

Il Cantone al… verde: altre cinque auto elettriche in dotazione

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Cinque nuove auto di servizio, e tutte con propulsore elettrico, entrano nel patrimonio dell’Amministrazione cantonale per tramite del Dipartimento cantonale territorio. I veicoli sono destinati a sostituire altrettanti mezzi a motore termico e dalla prossima dismissione. Diventano quindi 12 le auto elettriche in dotazione; ad esse si aggiungono 11 vetture a tradizione ibrida (motore a benzina ed elettrico o motore Diesel ed elettrico) e due mezzi alimentati a gas naturale.

Hockey Prima lega inter-ovest / Finale “play-off”, avanti il Lyss

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Potrebb’essere davvero che quest’anno, nel gruppo interregionale ovest dell’hockey di Prima lega, a spuntarla sia la squadra che era stata capace di imporsi nella stagione regolare e che a soccombere sia la compagine giunta seconda: questo ha preconizzato, iersera, il primo turno di finale del “play-off”, stante il successo (6-3) del Lyss sul FranchesMontagnes con quaterna di Matthias von Dach (sei sole reti in fase regolare, già sette nella seconda parte della stagione) e, a corollario, timbro personale di Fabio Mattioni, già in filiera del Lugano dagli “Under 17” agli Iuniores “élite A” e con occasionale transito al Chiasso1. Domani, sabato, secondo confronto nella serie al meglio delle cinque partite.

Ciclismo / Un “Gran premio Ticino” per inaugurare la stagione 2019

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Varie le categorie (“Under 17”, “Under 19” e “Under 23”) chiamate a raccolta per la prima edizione del “Gran premio Ticino” di ciclismo, evento fissato nel calendario alla data di domenica 24 marzo – dunque, come appuntamento di fatto inaugurale nella stagione agonistica – ed il cui lancio avrà luogo lunedì 11 marzo a Bellinzona, presenti Adriano Alari (presidente del Comitato organizzatore), Pierbattista Alari (ideatore del percorso), Rubens Bertogliati (coordinatore del Centro regionale allenamento) e Fabio Schnellmann (presidente dell’organizzazione “TicinoCycling”). In linea di massima: partenza da Bellinzona quartiere Camorino, direzione Leventina, indi Valle di Blenio; qui circuito e traguardo a Serravalle frazione Ludiano.

Losone, marionette in scena nella Locarno degli Anni ’60

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Tuffo nel passato, e per qualcuno sarà dunque rievocazione mentre per altri si tratterà della scoperta di luoghi che ben conosce, nello spettacolo “Il tempo delle case” che Santuzza Oberholzer, per il “Teatro dei fauni” e come coordinatrice-direttrice della rassegna “La donna crea”, porterà in scena venerdì 15 marzo al “Centro La torre” di Losone. “Il tempo delle case”, per l’appunto; marionette che raccontano una Locarno degli Anni ’60 del secolo scorso, botteghe, opifici, laboratori, fabbriche, viali alberati nel Quartiere Nuovo. Musiche dal vivo di Tiziano Tomasetti, regìa di Andrea Valdinocci, interpretazione di Santuzza Oberholzer (anche autrice); inizio ore 20.30. Spettacolo raccomandato a partire dagli 11 anni.

Die Schweiz schickt Luca Hänni an den Eurovision Song Contest in Tel Aviv

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Der Berner Sänger Luca Hänni (im Bild: Photoquelle Facebook) vertritt unser Land am diesjährigen Eurovision Song contest in Tel Aviv. Mit dem Song “She Got Me” vertritt der 24-jährige sein Heimatland. Der Sänger und sein Titel sind in einem internen Auswahlverfahren aus insgesamt 420 musikalischen Einsendungen ausgewählt worden.

Neuenburg: 54-jähriger Mann wird vermisst

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Gilles Buchs wird vermisst. (Photoquelle: Kantonspolizei Neuenburg)
Die Kantonspolizei Neuenburg teilt mit, dass seit dem 6. März um 6.30 der Vermisste unauffindbar ist.

Gilles Buchs, geboren am 10. Februar 1965 wird seit dem Mittwoch 6.3.2019 um 6:30 an der chemin du Pertuis-du-Sault in Neuenburg vermisst.

Gilles Buchst ist 193 Zentimeter gross, normaler Körperbau, 90 Kilogramm schwer, europäischer Typ, graubraune Haare. Blaue Augen, möglicherweise mit einer Brille. Er trägt eine marineblaue gepolsterte Jacke und ist mit braunen Turnschuhen unterwegs.

Wir bitten alle Personen, die Auskunft über sein Verschwinden geben können, um Kontaktaufnahme mit der Polizei Neuenburg, Tel. 032/889.90.00 oder mit dem nächsten Polizeiposten.

Bancari in sofferenza, “Swiss market index” sotto quota 9’300

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.28) Onda lunga sulle perdite accusate nell’ultima ora delle contrattazioni di ieri e limatura sotto la soglia dei 9’300 punti (9’268.36 al saldo, meno 0.60 per cento, tuttavia con parziale recupero nelle ultime battute) sullo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo, in larga misura ancora per la pesantezza del comparto finanziario (“Julius Bär Gruppe Ag”, meno 2.59 e lanterna rossa; “Credit Suisse group Ag”, meno 1.33; “Ubs group Ag”, meno 1.35); “Swisscom Ag” (più 0.77) capofila dall’altra parte del listino. Il passo sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.52; Ftse-Mib a Milano, meno 1.03; Ftse-100 a Londra, meno 0.74. Ancora in calo New York, con flessioni fra lo 0.71 e lo 0.85 per cento sugli indici di ordinario riferimento. In profilo sui 113.2 centesimi di franco il cambio per un euro.

Hockey Prima lega inter-est / “Play-off”, al Wetzikon il primo “round”

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Secondo pronostico l’esito del primo confronto di finale nel “play-off” dell’hockey di Prima lega, gruppo interregionale est: a bersaglio il Wetzikon, campione della fase di qualificazionne con “record” di 20 vittorie contro sette sconfitte, sull’Arosa reduce dalla maratona della semifinale con i GdT1 Bellinzona (3-2 nella serie). Ieri sera, su ghiaccio amico, Wetzikon vittorioso per 5-1 con partenza brillante (3-0 dopo 14.30); un goal ed un assist per Stefano Pons, classe 1992, ala-centro di filiera Lugano dagli “Under 17” agli “Under 20” e con transito anche al Ceresio, a quel tempo compagine militante in Prima lega. Secondo atto sabato ad Arosa.

Follow the goat / La chiamano “proporzionalità”. Leggasi: mani legate

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Dagli agenti di polizia, che l’etica portano nella stessa scelta di indossare una divisa, viene pretesa una condotta irreprensibile anche nelle situazioni emergenziali. Giusto: ma che questo non sia un lacciuolo tale da condizionare l’operato di quanti servono e proteggono i cittadini. Perché l’evidenza della quotidianità ci dice altro, ben altro.

Le definiamo, in generale, “forze dell’ordine”: il che, oltre a manifestarsi come calco d’importazione (non il peggiore, per carità), suona come espressione riduttiva per il loro ruolo. Cooperano infatti per garantire la sicurezza sul territorio, nella necessaria repressione dei reati e nella prevenzione-intuizione di quanto potrebbe accadere, oltre mille fra gendarmi di Polizia cantonale, agenti delle Polizie comunali ed intercomunali (e andremo sempre di più verso un’organizzazione a nuclei sul territorio: ben venga questo progetto, se esso garantisce miglior gestione amministrativa e maggior presenza), Guardie di confine ed altre unità dall’apporto che si esplicita in una quotidianità fatta di piccoli e di grandi problemi; a loro si chiede dunque di avere il polso della situazione, nell’impossibilità materiale di neutralizzare ogni fenomeno criminale ma – e questo conta – con un contenimento dei rischi che è frutto di azione tipica dell’“intelligence”. Se per tutti potesse valere un richiamo evangelico, questo sarebbe l’“Estote parati”, il “Siate pronti”, e meglio “Siate in condizione di piena prontezza”. Per rispondere a ciò che si conosce ma soprattutto a ciò che è imponderabile.

Ecco, l’imponderabile. Dalla cronaca abbiamo appreso – e cito un caso recente: è emblematico – che un 19enne ha accoltellato più volte il padre. Episodio occorso in àmbito familiare (il più recondito per contesto), in piena notte (la meno penetrabile per l’oggettività del fluire delle 24 ore), in luogo privato. In una scala da zero a 10, siamo attorno all’ottavo gradino, dandosi come decimo la strage (ah, giusto: abbiamo bene in mente quanto sarebbe potuto succedere alla “Commercio” di Belinzona, or è un annetto) e come nono l’omicidio intenzionale, e quindi intorno all’ottavo l’omicidio – qui solo tentato – come conseguenza di lesioni causate da ripetuto ferimento di soggetto determinato. Si immagina, con ricostruzione verosimile, quel che gli operatori delle “forze dell’ordine” si sono trovati davanti, giungendo a soluzione positiva perché addestrate, perché capaci di valutare i fatti nell’immediato, perché coscienti dei pericoli e perché valide interpreti dello scenario esistente e delle possibili evoluzioni. Ma ci si domanda: quanti rischi hanno corso gli agenti stessi, durante l’intervento, dovendo essi rispettare una norma imposta e conclamata che si chiama “proporzionalità”? È giusto, cioè, che in questo ed in decine e decine di altri casi chi opera per neutralizzare l’aggressore e per salvare la pelle all’aggredito sia così vincolato ad un codice? Esiste l’etica, materia che viene anche insegnata; ma un agente di polizia agisce in modo etico per la natura stessa della sua scelta professionale, ed in premessa ha affrontato criteri severi di ammissione, e poi gode di una formazione in cui l’etica gli verrà somministrata per osmosi prima che per apprendimento verticale.

Considerate allora l’etica e l’irreprensibilità come elementi di base (peraltro: alla pecora nera che sgarri scientemente nessuno la fa passare all’acqua bassa…), si resta al quesito di cui sopra: è equa, questa benedetta “proporzionalità”, in tutte le condizioni di intervento del poliziotto, ed essa rappresenta appieno l’interesse del poliziotto medesimo? La risposta è no. No: esistono circostanze in cui la proporzionalità costituisce un problema – ed un danno potenziale – per colui che è chiamato ad agire, e ad agire, si ricordi, nell’interesse collettivo. Si sa che il legislatore, proprio per conformarsi a valori di equità, pretende che sia applicata pari forza verbale, pari forza fisica, pari forza nell’uso di strumenti deterrenti, non escluse le armi. Ma il legislatore, una volta spogliatosi dei paludamenti e dei libri, sarà anche cittadino comune. Proviamo a vedere con un caso da quotidianità: siamo alla fermata del bus, una donna viene spintonata e gettata a terra da un ragazzotto. Se nessuno interviene, si omette quel che ci è dettato dal senso civico e di giustizia. Se si interviene, e poniamo che ad intervenire sia un adulto fatto e finito, costui dovrà a sua volta rispettare criteri di proporzionalità o, nella contingenza, egli applicherà la soluzione più congrua per interrompere l’atto di violenza, soluzione che – in temporanea assenza di poliziotti: non si può pretendere che essi si trovino ad ogni angolo di ogni città e di ogni paese – consiste nel destabilizzare l’aggressore, agendo con prevalenza di forza fisica, all’occorrenza colpendo in modo da allontanarlo dall’obiettivo. Sarà stato un intervento “proporzionale”, questo? Non per la logica: anzi, è un bene se a prevenire problemi maggiori giunge il tizio alto due metri e largo uno, quello la cui struttura fisica dovrebbe essere sufficiente per intimorire e per indurre un aggressore a desistere. Magari una situazione del genere, quand’era ragazzo o adolescente o in tempi più vicini a noi, è capitata proprio ad uno di coloro che poi hanno avuto modo di legiferare. Non si sa bene per quale motivo, nella determinazione della procedura, si sia giunti ad una simile asserzione di principio: se per visione miope del legislatore che non abbia considerato una varietà di possibili contesti (quel che è “zona grigia”, diciamo), se per azione di lobbysti in àmbito legale, se per volontà di lasciare che i casi di specie vengano poi interpretati nelle sedi giudiziarie, qualora taluno opini di essere stato leso nei diritti. Qui si contesta un fatto, cioè l’esistenza stessa della “proporzionalità” che sarebbe concentrato di equivalenza e di equipollenza e di equidistanza e di equilibrio dell’esistente (ma quando mai avviene?), e si contesta lo stato dell’arte dal quale risulta una cosa spîacevole e sgradevole: chi per ufficio proprio deve agire nell’interesse della comunità, più d’una volta e magari spesso, si trova con le mani legate. Oh, vero: non sentiremo mai queste parole dalle labbra di un agente, o di un suo superiore, o di un superiore del superiore. Ma viviamo in un Paese nel quale vigono la separazione dei poteri e la libertà di correggere le distorsioni riscontrate in un sistema. Correggere, emendare, risolvere: a far ciò, con i modi dovuti ma anche con fermezza, sia la politica.

Alessandro “Bubi” Berta, candidato numero 60 al Gran Consiglio,

lista Udc numero 16.

Airolo, obiettivo centrato: nel “Guinness” la piramide di “profiterole”

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Ci hanno lavorato in tanti, per un traguardo che alla vigilia della tenzone sembrava lontanissimo. Ed a metà pomeriggio di oggi, con l’ultimo passaggio di glassatura nel mezzo del “Carnué d’Airö” di cui si celebra quest’anno il 90.o anniversario, l’obiettivo è stato raggiunto: Airolo entra nel “Guinness dei primati” con il “record” per la più grande piramide di “profiterole” mai realizzata al mondo. Il peso, più che sufficiente per il “sì” dei giudici: 253 chilogrammi, accreditati a 260.

Fuochi all’aperto, revocato il divieto di accensione

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Revocato a partire dalle ore 10.00 di oggi, giovedì 7 marzo, il divieto assoluto di accensione dei fuochi all’aperto sul territorio cantonale. Restano in vigore le prescrizioni generali secondo regolamento di applicazione dell’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico.

Paradiso, con Mario Giubbilei la testimonianza di… due vite

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Vive da tempo alla “Residenza Paradiso” in Paradiso, ospite lungodegente in quella che è una struttura per anziani, pur essendo nemmeno 51 le sue primavere. Vive lì perché diventato tetraplegico per un incidente occorsogli sul finire del dicembre 2015, mentre stava transitando in bicicletta nella zona di Monteceneri frazione Sigirino, a ridosso del Vedeggio; e testimonianza sia del dolore sia della sua “seconda vita” ha voluto portare ieri, mercoledì 6 marzo, il “momò” Mario Giubbilei, in conferenza alla Sala multiuso comunale di Paradiso. Presenti Ettore Vismara e Luciano Di Simone, rispettivamente sindaco e municipale di Paradiso, e numerosi gli intervenuti (tra di loro, Alessandra Vescovo e Morena Diaco, collaboratrici dell’istituto di degenza); in “Un secondo… Due vite”, Mario Giubbilei ha raccontato i momenti dei suoi tempi da appassionato agonista e quelli successivi all’immediata certezza del non essere più in grado di correre e di camminare; “A darmi la forza di reagire è stata l’idea di veder crescere mio figlio”. Al termine dell’incontro, il primo di un ciclo programmato nella ricorrenza del quarto di secolo dall’apertura della casa anziani “Residenza Paradiso”, commozione ed applausi.

Mezzovico-Vira, grave apprendista caduto da una scala

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.19) Si sono aggravate nelle ultime ore le condizioni di salute del giovane apprendista caduto stamane da una scala mentre si trovava al lavoro all’interno di un capannone industriale di via San Mamete a Mezzovico-Vira. Come indicano fonti della Polcantonale, si tratta di un 16enne, cittadino svizzero, domicilio nel Bellinzonese; quanto alla dinamica dell’episodio, consta il fatto che il ragazzo stesse “collaborando alla posa di installazioni elettriche” – in presenza, dunque, di altro addetto – all’altezza di circa tre metri dal suolo. Intorno alle ore 9.55 l’allarme alle forze dell’ordine ed ai servizi di soccorso; sul posto unità di Polcantonale e della “Croce verde” di Lugano; dopo stabilizzazione, il 16enne è stato trasferito al “Civico” per i trattamenti del caso.

Prelievo previdenziale, non luogo a procedere per Claudio Zali

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Assenti sia gli elementi oggettivi sia quelli soggettivi dell’ipotizzato abuso di potere nella vicenda che era denunciata dal granconsigliere Matteo Pronzini: il consigliere di Stato chiese ed ottenne denaro (suo) per finanziare l’acquisto dell’abitazione primaria. Circa la procedura, valse poi il parere di un ex-dirigente dell’istituto di riferimento. Ergo…

Tutto regolare, da parte del singolo, nel prelievo anticipato degli averi previdenziali; e nulla di contestabile, al gremio di cui il singolo fa parte e che secondo logica si presume abbia deciso collegialmente, circa la procedura seguita, benché carente di una base legale propria. Decreto di non luogo a procedere sull’ipotesi di reato data dall’abuso di autorità, ex-articolo 312 del Codice penale svizzero, è dunque quello intimato ieri – di stamane l’informativa di fonte ministero pubblico – dal procuratore generale Andrea Pagani nella questione pertinente a Claudio Zali (nella foto), consigliere di Stato e titolare del Dipartimento cantonale territorio, circa il ritiro di denaro per il finanziamento dell’acquisto dell’abitazione primaria, e ciò ancora nel marzo 2016. Un caso (non più tale, si direbbe ora a meno di sorprese) che era stato sollevato da Matteo Pronzini, granconsigliere in quota Mps; ma ad avvenuta indagine, ossia una volta conclusi gli accertamenti penali, pare si possa parlare di un colpo sparato a salve. E vediamo nello specifico, a capo. Seguendo l’analisi formulata dal procuratore generale, il consigliere di Stato “ha facoltà di chiedere e di ottenere” che abbia luogo un prelievo anticipato degli averi, laddove finalità sia la prima casa e se sono “date le specifiche condizioni legali e quando un avere previdenziale è stato accumulato negli anni”: ad affermarlo è la legislazione federale, “prevalente su quella cantonale”. E ciò vale sempre, vuoi che a fornire le prestazioni sia un istituto di previdenza, vuoi che erogatore sia il datore di lavoro (nel caso di Claudio Zali e di ogni membro del Governo, trattasi ovviamente dello Stato del Canton Ticino). Ergo, nessun abuso di potere: né da parte dell’interessato, né da parte degli altri componenti l’Esecutivo, né da parte dei funzionari dell’Ipct che è poi l’istituto di previdenza del Canton Ticino: “Nessuno può aver agito con lo scopo di arrecare un danno allo Stato – aggiunge il procuratore generale Andrea Pagani -; lecito il prelievo a favore di Claudio Zali, che per oltre 25 anni è stato assoggettato all’assetto previdenziale cantonale”. E, per di più: a cagione di tale prelievo anticipato si è ridotto il periodo di assicurazione che lo stesso Claudio Zali aveva acquisito sui conti dell’istituto di previdenza al momento dell’elezione in Consiglio di Stato. Quanto alla procedura, beh, qui salta fuori uno iato che tuttavia l’autorità penale risolve conformandosi a principi di equità. Accade infatti che la procedura adottata a Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo per “sganciare” il denaro (cioè il cosiddetto “avere previdenziale”) non era “supportata da base legale”. Illecita, illegittima, allora? State a sentire: no, perché “le leggi federali sono entrate in vigore dopo quella cantonale, che non è mai stata armonizzata” cioè allineata alla disposizione di istanza superiore. Le cose andarono tuttavia in modo che viene descritto minuziosamente: “Al momento di liberare il lecito prelievo anticipato”, e si sottolinea che i fatti ebbero luogo in termini contestuali, dall’autorità politica cantonale vennero sollecitati ad esprimersi i vertici del menzionato Ipct; ma l’Ipct – così nella ricostruzione formulata – “non aveva più alcuna competenza sulla posizione previdenziale sotto esame”. Quindi, abuso oggettivo no ma abuso soggettivo sì? No: risulta che nella stanza dei bottoni fu convenuto di chiedere un parere a figura professionale assai qualificata, trattandosi di “un ex-dirigente di detto istituto e, pertanto, di uno specialista del settore”. Il passaggio ultimo: escluso “il concretizzarsi, a carico dei membri del Governo, anche dell’elemento soggettivo costitutivo del reato ipotizzato”.

Colpo di stiletto / Ospite, il consigliere di Stato. Sempre che lo sia…

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Manuele Bertoli, consigliere di Stato, è arciconvinto di essere nel pieno delle sue facoltà e di aver esercitato a piena funzione il mandato come direttore del Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport; una tesi che non tutti avvalorano e che è stata messa in discussione ieri da Sergio Morisoli, granconsigliere oltre che già funzionario di alto profilo a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona. Volendosi qui stemperare un po’ la tensione, proponiamo tuttavia una curiosa evidenza: per le ore 11.00 di venerdì 12 aprile, al Monte Verità di Ascona, è in programma la cerimonia di premiazione a sigillo di un evento; al centro dell’attenzione Marco Solari, presidente del “Festival internazionale del film” di Locarno (sì, noi restiamo alla vecchia formula non markettara); e, così sta scritto nell’invito, il primo discorso di benvenuto sarà pronunciato da “Manuele Bertoli, consigliere di Stato”. Auspicio o gufata, dal momento che alla data di domenica 7 aprile lo stesso Manuele Bertoli sarà stato giudicato dagli elettori, ipotesi numero uno la conferma nel ruolo di membro dell’Esecutivo, ipotesi numero due la detronizzazione?

“Volava” a 177 su 80: denunciato automobilista italiano

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Non dappoco, l’eccesso di velocità: 177 chilometri orari in un punto – A2 a Bellinzona frazione Camorino – nel quale si può viaggiare ad 80. E non è il peggio della questione: il limite di 80 chilometri orari era stato infatti lì imposto a causa della presenza di cantieri per il risanamento complessivo del tratto compreso fra la galleria del Ceneri e lo svincolo Bellinzona-sud, e dunque di un sedime stradale necessariamente ridotto ed “incanalato” tra barriere a tutela dell’incolumità di automobilisti da una parte ed operai addetti dall’altra. Automatica dunque la denuncia al ministero pubblico, denuncia scattata nelle scorse ore su esito degli accertamenti esperiti ad avvenuto riscontro dell’episodio: il conducente della vettura, un cittadino italiano con residenza in Ticino, dovrà rispondere di grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale in qualità di “pirata della strada”: c’è odore di condanna penale, e pesantuccia. A margine: occhio, dalla Polcantonale fanno sapere che i controlli a ridosso dei cantieri sulla A2 saranno riproposti a breve; avendosi come metro di giudizio il comportamento di certi soggetti, sarebbe anzi il caso di installare lì i “radar” fissi…

A2/Luzern: Sattelmotorfahrzeug im Tunnel verunfallt

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Gestern Abend fuhr ein Sattelmotorfahrzeug auf der Autobahn A2 von Luzern Richtung Hergiswil. Während der Fahrt erlitt der Lenker mutmasslich ein medizinisches Problem und kollidierte im Tunnel Spier erstmals mit den Gehsteigen.

Am Mittwoch, den 6. März, kurz vor 19.00 Uhr, fuhr ein mit Papierrollen beladenes Sattelmotorfahrzeug auf der Autobahn A2 von Luzern Richtung Hergiswil. Während der Fahrt dürfte der 43-jährige Chauffeur mutmasslich ein medizinisches Problem erlitten haben. Er prallte im Tunnel Spier gegen die Gehsteige. Nach der Ausfahrt Hergiswil, innerhalb der Gallerie, kollidierte das Fahrzeug mit der linksseitigen Betonmauer.

In der Folge kam es zu mehreren Kollisionen mit der links- und rechtsseitigen Tunnel- bzw. Lärmschutzwand, wobei auch Teile der Ladung verloren gingen. Schlussendlich kam das stark beschädigte Sattelmotorfahrzeug innerhalb des Tunnels Kirchenwald, teilweise auf dem rechtsseitigen Gehsteig, zum Stillstand. Der Chauffeur wurde durch den Rettungsdienst 144 ins Spital gefahren. Die Autobahn musste für die Sachverhaltsaufnahme und die Bergung des Fahrzeuges bis 23.15 Uhr gesperrt werden. Dies führte zu Rückstau auf den Nebenverkehrsachsen.

Die Sachverhaltsaufnahme erfolgte durch den Unfalldienst der Luzerner Polizei. Die Untersuchung führt die Staatsanwaltschaft Nidwalden.

Im Einsatz standen Angehörige der Stützpunktfeuerwehr Stans, der Feuerwehren Hergiswil und der Stadt Luzern, welche Verkehrsdienst leisteten. Die Fahrbahn musste durch eine Putzmaschine des zentras gereinigt werden. Beim Unfall entstand ein Sachschaden von mehreren hunderttausend Franken.

Aarau (Kanton Aargau): Junge Frau auf offener Strasse beraubt

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Ein bewaffneter Mann überfiel gestern früh auf offener Strasse eine junge Frau. Er raubte ihr Bargeld, wurde dabei aber von beherzten Passanten gestört. Trotz Fahndung gelang dem Unbekannten die Flucht.
Die Tat ereignete sich gestern, kurz vor 06:30 Uhr auf der Renggerstrasse in der Nähe des Aarauer Friedhofs Rosengarten. Die 23-jährige Frau war auf dieser Quartierstrasse als Fussgängerin unterwegs, als ihr in der Dunkelheit ein Mann entgegenkam.

Erst, als dieser vor ihr stand, bemerkte sie, dass er maskiert war. Sofort packte er sie am Arm, bedrohte sie mit einer Pistole und forderte Geld. Die verschreckte Frau gab ihm ihr weniges Bargeld. Dabei schrie sie um Hilfe, was ein vorbeifahrender Velofahrer hörte. Dieser hielt sofort an, was den Täter in die Flucht schlug.

Ein zweiter Passant wurde auf den Vorfall aufmerksam, worauf die beiden Helfer den flüchteten Täter gemeinsam verfolgten. Es gelang ihnen, diesen zu überrumpeln und ihm das geraubte Geld abzunehmen. Dennoch konnte sich der Täter lösen und in Richtung Entfelderstrasse davonrennen.

Die Polizei fahndete mit mehreren Patrouillen nach dem Täter, konnte diesen aber nicht mehr fassen. Die Kantons-polizei Aargau hat ihre Ermittlungen aufgenommen.

Das Opfer beschreibt den Täter als etwa 180 cm grossen, kräftigen Mann, der ortsüblichen Dialekt sprach. Er war mit einer schwarzen Jacke und hellblauen Jeans bekleidet. Auf dem Kopf trug er eine schwarze Wollmütze und hatte sich mit einem Schal vermummt.

Finale in tuffo, “Swiss market index” sofferente

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.10) “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in piega negativa nel finale dopo seduta sottotono che pareva essere stata rimessa a nuovo (elemento decisivo: il mancato rialzo dei tassi dai vertici della Banca centrale europea) quando mancava poco più di un’ora alla conclusione. Al saldo, attestazione su 9’324.58 punti (meno 0.84 per cento), “Nestlé Sa” capolista (più 1.31), finanziari in retroguardia (“Julius Bär Gruppe Ag”, meno 2.79, il peggiore); in coda il titolo “Roche holding Ag”, il cui “meno 3.15” per cento corrisponde all’odierno stacco del dividendo, in registrazione sabato e con pagamento lunedì. Analogo andamento sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.60; Ftse-Mib a Milano, meno 0.74; Ftse-100 a Londra, meno 0.53. Pesantezza anche a New York, con cali fra lo 0.78 e l’1.13 per cento sugli indici di consueto riferimento. In cedimento secco, a 113.1 centesimi di franco, il cambio per un euro.

Pvp di Lugano, dibattito pubblico su quel che (non) va

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Serata-dibattito sul tema “Piano della viabilità del Polo-Pvp: ieri, oggi e domani”, mercoledì 13 marzo al “Palacongressi” di Lugano (sala “B”), su iniziativa dei membri del gruppo interpartitico “No a questo Pvp” (tra i politici: Mario Antonini, Plrt; Lukas Bernasconi, Lega dei Ticinesi; Gianmaria Bianchetti, Lega dei Ticinesi; Tiziano Galeazzi, Udc; Enea Petrini, Lega dei Ticinesi; Peter Rossi, Plrt; Paolo Toscanelli, Plrt). Obiettivo dell’incontro: mettere a confronto su idee, visioni, concetti e modelli Gianni Brugnoli, ingegnere del traffico, ed Alessio Petralli, nella circostanza suggeritore di soluzioni per il traffico cittadino. Conduzione affidata a Mario Antonini; inizio ore 20.15.

“Festa delle donne”, pagine musicali al mercato di Chiasso

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Dedicato in modo speciale al genere femminile il prossimo “Mercato del venerdì” a Chiasso: a fianco di uno spiegamento straordinario di bancarelle e di punti d’incontro, nella ricorrenza della “Festa delle donne”, per iniziativa dei responsabili della “Società commercianti del Mendrisiotto” sarà proposto in piazza Indipendenza un momento musicale a cavallo tra musica classica, jazz, cantautorato italiano e colonne sonore di film. Ad eseguire i brani, in concerto a quattro mani, saranno Simona Russo e Fulvio Rosa; inizio ore 11.00; aperitivo di accompagnamento.

Bellinzona, lavori notturni per la passerella ciclopedonale

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Blocco del traffico all’altezza del sottopassaggio Ffs in zona Ai Saleggi di Bellinzona (via Franco Zorzi), nelle notti di domenica 10 su lunedì 11 marzo e di lunedì 11 marzo su martedì 12 marzo (ore 20.00-5.00), per la posa della nuova passerella ciclopedonale in transito parallelo ai binari Ffs sopra la Cantonale. Il traffico proveniente da nord sarà deviato su via Tommaso Rodari-via Giuseppe Torti-via Lugano-viale Camillo Olgiati; nella direzione opposta, transito lungo viale Camillo Olgiati-via Lugano-viale Stefano Franscini. In caso di maltempo, gli interventi saranno posticipati alla notte lavorativa successiva.

Follow the goat / Sugli scudi i neoagenti. Ma quell’inno, chi lo sa?

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Non c’era propriamente la folla dei candidati alle Cantonali, sabato scorso, alla cerimonia con cui 42 tra agenti e gendarmi hanno chiuso l’esperienza della Scuola di polizia 2018, quinto Circondario: a parte Norman Gobbi consigliere di Stato, e che ovviamente era anche il “titolare” dell’evento, mi è sembrato di scorgere soltanto Alex Farinelli granconsigliere liberale-radicale, sul finire della manifestazione. Bon: io ci sono stato, dall’inizio alla fine, semplicemente perché mi… sembrava giusto, conosco qualcuno tra i neoeffettivi delle forze di polizia, mi sono fatto raccontare qualcosa circa la loro esperienza di studio e di formazione, e insomma non è che l’abbiano proprio avuta dolce, in quest’anno a pieno ritmo. Ma immagino siano cose che tutti conoscete.

Due parole sono da spendersi, invece, sulla cerimonia. Non breve, anzi, in qualche punto forse eccessiva; e chissà come l’hanno pensata i due mesolcinesi, partecipi poche ore prima ad altra manifestazione dello stesso genere in casa propria, cioè a Roveredo. Non male sarebbe stato se, oltre a Patrick Cattaneo neogendarme della Polcantonale e chiamato al microfono in quanto miglior classificato, la parola fosse stata data a qualche altro effettivo, per esempio ad una delle agenti che via via si stanno inserendo negli organici con sempre maggior presenza (sei su 24 tra i futuri gendarmi della Polcantonale, due su sei tra i futuri ispettori di Polgiudiziaria, a cifre della Scuola di polizia 2019 inauguratasi lunedì). Non male sarebbe stato anche – e qui la nota stonata – se, in risposta a specifico invito giunto dal palco, i non meno di 400 partecipanti alla manifestazione tra parenti ed amici si fossero messi a cantare il “Salmo svizzero” di cui sullo schermo compariva il testo, un po’ come in una qualunque sala da “karaoke”. Ahinoi: tra stonature e silenzi, esercizio decisamente non riuscito…

Alessandro “Bubi” Berta, candidato al Gran Consiglio,

lista numero 16, numero 60 #

“Vocal sound”, da Lugano in… respiro allargato a due Continenti

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A San Francisco, in novembre, l’anteprima su invito della direzione dell’“International society for the arts, sciences and technology Leonardo”; in Ticino, da fine marzo, con quattro rappresentazioni tra Lugano, Ascona e Chiasso, come primo atto di una “tournée” internazionale fra Italia, Germania, Brasile, Argentina e Svezia. In arrivo, sotto conduzione di Anna Bacchia per l’associazione culturale “Vocal sound-Bacchia studio” di Lugano, lo spettacolo “Con-science theatre: dar voce”, scritto, diretto ed interpretato dalla stessa Anna Bacchia che sarà sul palco con la sorella Enrica. Una proposta che – secondo l’ideatrice – “permette allo spettatore di trovare appassionanti risposte alle sfide della quotidianità, di scoprire una rinnovata visione del mondo e, anche e soprattutto, dell’essere umano”. Le date: mercoledì 20 marzo al “Teatro foce” di Lugano; venerdì 12 aprile al “Mat” di Lugano, mercoledì 17 aprile al Monte Verità di Ascona, sabato 11 maggio al “Max museo” di Chiasso..

Strada del Sosto, quasi mezzo milione di franchi per il ripristino

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Presumibilmente da inizio primavera, e con ultimazione degli interventi entro la fine di luglio, i lavori di ripristino della sicurezza lungo la strada detta “del Sosto”, in Valle di Blenio, primo obiettivo la ricostruzione del tratto di strada franato nel 2013 in modo da restituire a ticinesi e forestieri un collegamento dalla particolare importanza naturalistica e dal rilevante valore storico. Costo dell’operazione, per gran parte sostenuta con risorse del Cantone: 480’000 franchi. Fra i lavori previsti, la sistemazione della superficie della strada e la conservazione di alcuni manufatti che ancora danno un’idea delle caratteristiche iniziali dell’opera concepita da Ferdinando Gianella, costruita nel 1890 e, ancora, sino al 1958 – anno di costruzione della galleria detta “della Toira” – rimasta unica via di collegamento tra le comunità del Soprasosto ed il resto della vallata; il cantiere servirà inoltre per garantire la ridefinizione del percorso pedonale tra l’abitato di Olivone e le frazioni Campo Blenio e Ghirone in Comune di Blenio.

Bern-Zeugenaufruf: Unverdeckte Bilder mutmasslicher Straftäter publiziert

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Im Rahmen der Öffentlichkeitsfahndung zur YB-Meisterfeier im Mai 2018 in Bern ist ab sofort unverdecktes Bildmaterial veröffentlicht. Die gezeigten Personen werden dringend verdächtigt, anlässlich der Feierlichkeiten in unmittelbarer Nähe von Personen verbotenerweise Pyrotechnika gezündet und damit auch Unbeteiligte gefährdet zu haben. Personen, die Hinweise zur Identität der Gesuchten geben können, werden gebeten, sich zu melden.

Ab sofort sind auf der Website der Kantonspolizei Bern unverdeckte Bilder mehrerer Personen publiziert, die dringend verdächtigt werden, während der Meisterfeier des BSC YB am Sonntag, 20. Mai 2018, auf dem Bundesplatz, in der Berner Innenstadt oder im Stade de Suisse verbotenerweise Pyrotechnika gezündet zu haben. Der Einsatz der Knall-, Rauch- und Leuchtkörper erfolgte dabei in unmittelbarer Nähe von Personen, wodurch insbesondere auch unbeteiligte Besucherinnen und Besucher der Meisterfeier gefährdet wurden. Nicht zuletzt deshalb hat die Regionale Staatsanwaltschaft Bern-Mittelland die aktuell laufende Öffentlichkeitsfahndung (s. Mitteilungen vom 20. Februar 2019 und 27. Februar 2019) nach den noch unbekannten mutmasslichen Straftätern verfügt.

Seit der Publikation der verdeckten Bilder vor einer Woche gingen verschiedene Hinweise zur Identität mehrerer gesuchter Personen ein. In acht Fällen konnten so mutmassliche Straftäter identifiziert und das entsprechende publizierte Bildmaterial von der Website entfernt werden. Weitere beschuldigte und gesuchte Personen haben sich bislang nicht bei der Polizei gemeldet, noch wären im Rahmen der Öffentlichkeitsfahndung bisher Hinweise zu deren Identität eingegangen. In diesen Fällen hat die zuständige Staatsanwaltschaft nun die Publikation des unverdeckten Bildmaterials verfügt. Dieses ist bis auf weiteres unter www.police.be.ch aufgeschaltet. In Fällen, in welchen sich die gesuchten Personen melden oder auf Grund von Hinweisen eine Identifikation möglich ist, werden die Bilder nach entsprechenden Abklärungen entfernt.

Die Kantonspolizei Bern ist für Hinweise zur Identität der Personen unter der Telefonnummer +41 31 634 41 11 erreichbar.

30 Jugendliche prügelten sich: wegen einem Meme

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Als Massenschlägerei gemeldet führte ein Streit unter diversen Jugendlichen vorgestern in Spreitenbach zu einer Polizeiintervention mit zahlreichen Patrouillen. Ein Beteiligter wurde durch ein Messer verletzt. Ein mutmasslicher Täter wurde festgenommen.

Bei der Notrufzentrale gingen am Samstag, den 2. März, kurz nach 16.30 Uhr mehrere Meldungen über eine Massenschlägerei unter etwa 30 Jugendlichen ein. Da von Messern und Verletzten die Rede war, rückte die Polizei mit über einem Dutzend Patrouillen an.

Beim Shopping Center Spreitenbach traf die Polizei auf eine kleine Gruppe Jugendlicher, von denen einer am Bein eine stark blutende Stichverletzung aufwies.

Wie von Augenzeugen zu erfahren war, hatte sich etliche Beteiligte noch vor dem Eintreffen der Polizei aus dem Staub gemacht.

Eine Ambulanz brachte den Verletzten ins Kantonsspital Baden. Nach ersten Angaben war der 15-Jährige nicht in akuter Lebensgefahr. Er bleibt vorläufig im Spital.

Die Kantonspolizei Aargau nahm intensive Ermittlungen auf und befragte dabei zahlreiche Personen. Diese Abklärungen führten im Verlauf des Abends zu einem 16-jährigen, der schliesslich zugab, mit dem Messer zugestochen zu haben.

Acqua bene prezioso. Un concorso di disegno per… valorizzarla

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Ha per tema “L’acqua del mio territorio” (non proprio un titolo azzeccatissimo, ma quel che conta è il pensiero…) il concorso di disegno indetto sotto l’egida di Dipartimento cantonale terrritorio e “Wwf Svizzera italiana” e riservato a bambini e ragazzi sino alla classe seconda media, obiettivo la sensibilizzazione sull’importanza e sull’utilizzo dell’acqua. Quattro le categorie: scuola dell’infanzia, prima-seconda elementare, terza-quarta-quinta elementare, prima-seconda media. Nome, cognome, indirizzo e classe frequentata sono da indicarsi sul retro del disegno; invio o consegna per posta agli uffici del Dipartimento cantonale territorio, Ufficio coordinamento ed informazione, via Franco Zorzi 13, 6500 Bellinzona (un’urna per la consegna è presente anche nell’atrio della Residenza governativa in piazza Governo 6 a Bellinzona). Termine ultimo per l’invio o per la consegna: martedì 30 aprile; tre i disegni che saranno scelti per ciascuna categoria; premiazione in programma per sabato 25 maggio, inizio ore 14.00, in occasione dell’evento nell’àmbito del “Festival della natura”.

Polcantonale Grigioni, due nuovi effettivi dall’area italofona

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A Locarno la celebrazione ufficiale per tutti (Polcantonale Ticino, Polcantonale Grigioni, Polmilitare, Poltrasporti, Polcom e Polintercom ticinesi), 42 i giovani e meno giovani capaci di giungere al termine dell’anno di formazione; ma cosa giusta è stata quella breve cerimonia, sabato a Roveredo, per i due nuovi effettivi grigionesi – al secolo Kewin Cerasuolo ed Alessandro Spreiter – reduci dalla Scuola di polizia 2018 del quinto Circondario, base a Bellinzona quartiere Giubiasco, varie le esperienze sul campo ed anche all’estero. L’atto ufficiale di incorporazione ha avuto luogo in presenza di Gianfranco Albertini, sostituto del comandante della Polcantonale Grigioni; a seguire, trasferimento a Locarno per la cerimonia ufficiale di promozione. Nell’immagine: Gianfranco Albertini, Kewin Cristiano Cerasuolo, Andrea Pellandini (titolare del Dicastero polizia al Comune di Roveredo), Christian De Tann (sindaco del Comune di Mesocco), Alessandro Spreiter, Gion Schmid (alfiere).

Saliscendi senza emozioni, “Swiss market index” ancorato a quota 9’400

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.45) Lusso dalla vetta alla coda (“Compagnie financière Richemont Sa”, meno 1.41 per cento; “The Swatch group Ag”, meno 1.46) come dato rilevante sul listino principale nelle odierne contrattazioni borsistiche a Zurigo, laddove lo “Swiss market index” è andato al saldo in lieve ascesa (più 0.04 per cento) a quota 9’403.16 punti. Distanza non significativa tra vertice e coda; “Swiss life holding Ag” (più 0.62 per cento) in vetta. Andamento sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.26; Ftse-Mib a Milano, più 0.65; Ftse-100 a Londra, 0.17. In ribasso fra lo 0.33 e lo 0.61 per cento gli indici di riferimento a New York. Attestato sempre sui 113.6 centesimi di franco il cambio per un euro.

Hockey Prima lega inter-est / Niente prodigio, GdT1 fuori dal “play-off”

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Cade un’altra tra le ticinesi in corsa quest’anno per un obiettivo rilevante – titolo di categoria e passaggio al livello superiore, standosi agli esempi minimi – nell’hockey di seconda schiera: i GdT1 Bellinzona, autori di una brillante stagione regolare (18 vittorie contro nove sconfitte) e transitati con autorità oltre le Forche Caudine dei quarti di finale del “play-off” (serie sul 3-0 con il Wil), escono alla “bella” delle semifinali sul ghiaccio dell’Arosa e non saranno dunque in sfida al Wetzikon per il primato nel gruppo est di Prima lega. Inutile dunque la rimonta compiuta dallo 0-2 al 2-2: resistenza con minimo scarto sino all’ultima pausa (12.41, Livio Roner, 0-1), da un “penalty killing” non riuscito lo 0-2 (41.50, Remo Amstutz). Di Yannick Bruderer (45.17) e Flavio Cola (50.10) le firme sullo 0-4 che fa esplodere i 1’230 spettatori dello “Sport- und Kongresszentrum” di Arosa; ai GdT1 il rammarico per un obiettivo che ad altre condizioni sarebbe stato alla portata degli uomini di Nicola Pini. Peccato, et cetera.

Hockey Lnc / “Play-off”, Sierre primo finalista per il titolo

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Saluta il Dübendorf, va avanti il Sierre: nella normalità delle cose, a rigor di comportamento delle squadre durante la prima fase, l'odierno passaggio dei romandi alla finale 2018-2019 dell'hockey di Lega nazionale C alias Msl. Gran battaglia fra ticinesi, sull'uno e sull'altro fronte, nel 6-3 scaturito al “Graben” di Sierre: Jan Wieszinski e Giona Bionda nel contingente difensivo dei padroni di casa, Mattia Guidotti sul fronte d'attacco degli ospiti; e proprio l'attaccante vallerano, annata sportiva divisa tra Osco in Quarta lega (16 goal e 11 assist in 15 incontri), Wetzikon2 in Terza lega (11 goal e cinque assist in sei incontri) e per l'appunto Dübendorf, con il contributo di effettive cinque reti - due stasera - in una manciata di presenze; l'ultimo sussulto al 49.55, “power-play” convertito, notevolissima prova d'orgoglio. Ancora aperta, invece, l'altra serie, al momento sul 2-1 per l'Huttwil impostosi per 3-2 al supplementare (76.52) sul ValaisChablais1.

Migranti “transitori” a Mendrisio, febbraio a… bassa frequenza

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Media di poco superiore alle tre unità, picco a quota 12 persone nella giornata di domenica 3 febbraio in coincidenza con il fine-settimana in cui le riammissioni in Italia rimangono bloccate causa chiusura degli sportelli negli uffici amministrativi: queste le cifre sull’occupazione degli spazi al “Centro unico temporaneo per migranti” in Mendrisio quartiere Rancate, come da informativa dello Stato maggiore cantonale immigrazione, con riferimento al mese scorso. La struttura, com’è noto, è rimasta “off limits” per alcuni giorni a causa dei necessari interventi di pulizia degli ambienti; secondo programma, gli ospiti hanno trovato accoglienza in unità della Protezione civile messe a disposizione grazie all’impegno fattivo delle autorità comunali di Vacallo.

Der “Giornale del Ticino” ist ab sofort mit einer neuen Webseite online

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Wir sind mit unserer neuen Webseite online. Dank der Zusammenarbeit mit der Firma Finweb AG haben wir endlich eine neue Internetseite für unsere “Online Zeitung Giornale del Ticino” erstellt. Es handelt sich um eine moderne neue Seite, welche einfach durchzulesen ist. Wir werden Sie in den nächsten Wochen mit weiteren Neuhigkeiten überrasschen. Besten Dank für Ihre Treue liebe Leser.

Hockey Prima lega inter-est / Ai GdT1 60 minuti per un miracolo

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Due terzi dell’opera sono stati fatti, con la rimonta dallo 0-2 nella serie con la risalita dall’abbattimento psicologico (chi non si sentirebbe demoralizzato dopo uno 0-8 fuori casa e dopo un 3-7 in casa) all’euforia per il raggiunto pareggio nella serie al meglio delle cinque partite. Come a gara secca, stasera, i GdT1 Bellinzona che salgono di nuovo ad Arosa per la terza volta nell’arco di 11 giorni, o la va o la spacca ed invece non c’è alternativa al successo, non dopo l’impresa compiuta: in palio un posto nella finale dell’hockey di Prima lega gruppo est, sicuro avversario il Wetzikon che giunge da due cicli vinti in modo agevole (3-1 nei quarti di finale del “play-off” contro il PrettigoviaHerrschaft, 3-0 nel turno successivo sull’Herisau) e che si troverà poi in eccellenti condizioni fisiche cioè per nulla spremuto, a differenza della vincitrice della sfida su questo lato del tabellone. Di quel che i bellinzonesi abbiano da spendere si sa: oltre all’esperienza equamente diffusa nei primi due blocchi ed al talento emergente negli altri due, un portiere come Michal Chmel che troppo presto era stato accantonato ai massimi livelli; quanto alla potenza di fuoco, il titolo di capocannoniere nella fase regolare rende onore a Danny Masa, media 2.07 punti per partita (21 reti più 35 assist in 27 incontri), come uomo di punta fra i vari Vitalj Lakhmatov, Thomas Schena, Samuele Guidotti (12 più otto in sole 16 partite…) ed altri. È tempo soltanto di crederci: in palio, tra l’altro, un ruolo determinante nella filiera ticinese dell’hockey.

“Swiss market index”, partenza sottotono poi saldo positivo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.12) Al netto dello stacco di qualche dividendo, prese di beneficio prevalenti su lusso (“Compagnie financière Richemont Sa”, meno 3.95 per cento; “The Swatch group Ag”, meno 1.21) e finanziari (“Credit Suisse group Ag”, meno 1.76) in giornata di stallo alla Borsa di Zurigo, il cui “Swiss market index” è tuttavia tornato ad animarsi a metà pomeriggio con recupero della parità ed ultima attestazione a 9’399.15 punti (più 0.05 per cento). Apprezzati “Novartis Ag” e “Lonza group Ag”, a lungo in disputa sul primato a ridosso del guadagno di una figura e con allungo perentorio nel finale da parte del titolo industriale (più 1.62 per cento) su quello del farmaceutico (più 0.97). Dalle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, più 0.24 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.01; Ftse-100 a Londra, più 0.69; Cac-40 a Parigi, più 0.21; Ibex-35 a Madrid, meno 0.02. New York su scostamenti nell’ordine di centesimi sull’uno e sull’altro versante. Stabile sui 113.4 centesimi di franco il cambio per un euro.

Hockey Lna / Folle finale: vincono le ticinesi, Zsc Lions al “play-out”

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Quadro definito: Ambrì (4-3 sui RapperswilJona Lakers) al quinto posto pur a pari punti con il BielBienne quarto, Lugano (4-2 sul Berna) in settimo rango pur a pari punti con gli Scl Tigers sesti. ServetteGinevra vincitore dell’“O dentro o fuori” sugli uomini di Arno Del Curto.

Memorabile era già da sabato ed ancor più memorabile è da stasera la stagione 2018-2019 dell’hockey di Lega nazionale A: l’altr’ieri, perché ben sorpresi e chiamati noi tutti a celebrare l’ingresso delle ticinesi, a braccetto, nel “play-off” per il titolo; oggi, perché ordinariamente attoniti noi medesimi nell’apprendere che insieme con RapperswilJona Lakers, Davos e FriborgoGottéron finiscono al “play-out” gli Zsc Lions, che a metà gennaio – quand’erano sesti – persero per siluramento il tecnico Serge Aubin a favore di Arno Del Curto neodimissionario dal Davos (nella foto, la funerea “homepage” del sito InterNet degli Zsc Lions). Gioia, gaudio e tripudio, invece, a Ginevra, dove il Servette è riuscito a completare una rimonta da considerarsi possibile solo ora che essa ha avuto luogo; decisivo il 3-2 di Tim Bozon al 42.36 dello scontro diretto, da “harakiri” l’ultimo giro di lancette in casa Zsc Lions (fuori il portiere Niklas Schlegel, sull’ultimo assalto un uomo di troppo in pista e la conseguente penalità subita a 32 secondi dalla sirena).

Così detto dell’ultimo posto disponibile, interessanti ma non forse riusciti a tutti gli esperimenti di strategia per puntare a questo o a quel piazzamento. Tanto per iniziare, quattro le squadre inchiodate nello spazio di una lunghezza fra quota 79 e quota 78, con due pari merito che tuttavia spediscono AmbrìPiotta e Lugano in rispettivo subordine a BielBienne e Scl Tigers; non l’unica curiosità, giacché da marginali notazioni statistiche rilevasi il fatto che è dentro una sola squadra con saldo negativo tra goal realizzati e goal subiti (137 contro 150) mentre si trovava già eliminato dal turno scorso il FriborgoGottéron, capace di chiudere sulla parità (125-125); del resto, un “record” pari (25 vittorie contro 25 sconfitte) è valso la qualificazione al ServetteGinevra ma non a Zsc Lione e FriborgoGottéron. Nel mezzo dei calcoli che qualcuno ha di sicuro fatto sino almeno all’ultimo tè, lodevole ancorché da prova offensiva alquanto scialba – 17 tiri in tutto… – è il 4-2 del Lugano sul Berna anche perché i bianconeri chiudono con il primato per numero di reti messe a segno (160; scavalcato lo Zugo che si ferma a 159); nove secondi soltanto per l’1-0 di Alessio Bertaggia, raddoppio in “shorthanded” con Jani Lajunen (25.25), indi gioia del primo goal in Lega nazionale A per Aurélien Marti nelle disponibilità degli “Orsi” dal contratto condiviso con il Langenthal della cadetteria; distanze ristabilite da Giovanni Morini (33.55; 14.a rete personale per il comasco), giusto il tempo di una discussioncella tra Maxim Lapierre e Jan Mursak, 3-2 di Simon Moser (58.25), a porta vuota il 4-2 di Raffaele Sannitz (59.43).

Anche qualche momento di svagatezza nel 4-3 dell’AmbrìPiotta sui RapperswilJona Lakers: biancoblù sul 2-0 fra il 10.19 (Dominik Kubalik, rete numero 25 e titolo di miglior marcatore in saccoccia con 57 punti) e l’11.43 (Matt D’Agostini; se è stata la sua ultima partita in una stagione regolare con l’Ambrì, chapeau per l’abnegazione e per la professionalità anche in un incontro che non valeva più molto); svista sullo “shorthanded” di Dion Knelsen al 14.09, stupido pasticcio sul 2-2 di Casey Wellman al 26.23 ossia a distanza di soli cinque secondi da un’interruzione di gioco per penalità sul conto di Marco Mûller; da Dominic Zwerger (17.o goal personale più 25 assist in occasione dell’1-0) lo “shorthanded” del 37.14, infine botta-e-risposta tra Diego Kostner (46.36) e Corsin Casutt (48.20).

I risultati – AmbrìPiotta-RapperswilJona Lakers 4-3; Davos-BielBienne 4-1; ServetteGinevra-Zsc Lions 3-2; Scl Tigers-Losanna 3-4; Lugano-Berna 4-2; Zugo-FriborgoGottéron 2-3 (ai rigori).

La classifica finale: 1) Berna 101 punti; 2) Zugo 97; 3) Losanna 82; 4) BielBienne 79; 5) AmbrìPiotta 79; 6) Scl Tigers 78; 7) Lugano 78; 8) ServetteGinevra 75; 9) Zsc Lions 74; 10) FriborgoGottéron 74; 11) Davos 51; 12) RapperswilJona Lakers 32.

Follow the goat / O della capretta che mi porto appresso

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Alessandro “Bubi” Berta, numero 60 sulla lista Udc numero 16 per il Gran Consiglio, è stato il primo candidato a scegliere il “Giornale del Ticino” per un’inserzione elettorale; e questo ci basta ed avanza per dedicargli, da oggi e per le prossime cinque settimane, una rubrica quotidiana in cui egli si racconterà e ci regalerà qualche impressione, magari due righe soltanto, magari una foto, magari un’articolessa. Per incominciare, la spiegazione sul titolo scelto per la rubrica…

La capra, già. The goat, in inglese. Perché la capra? Beh, facile: la capra, per prima cosa, è animale simpatico. Inoltre, è animale che appartiene storicamente al nostro territorio, e che giustamente fu rivalorizzato in tempi recenti. Ancora, è acronimo e “fil rouge” di un ipotetico programma, come dire che ad ogni lettera corrisponde un tema. Il primo, lettera “C” come casa. Dico che allo Stato è da chiedersi uno sforzo reale per promuovere l’acquisto di una proprietà privata anziché “consigliare” quella che spesso rimane soluzione palliativa ed a circolo chiuso – diciamo meglio: un cane che si morde la coda – con la formula dell’affitto a pigione moderata. Chiunque si sia avvicinato all’ipotesi di un’ipoteca per l’acquisto di un appartamento ben conosce le difficoltà, prima fra tutte la mancanza di capitale proprio (quel canonico 20 per cento che diventa cifra ben superiore, se solo si considerano le spese accessorie ma necessarie). Si domanda: possibile proprio che non si riesca per una volta ad importare il modello adottato in altre nazioni – oh, vituperata Italia, parlandosi in realtà dell’autonomissimo Sudtirolo cioè Alto Adige – laddove vengono concessi mutui a livelli più alti, con agevolazioni dal notevole spessore per l’acquisto della prima casa?

Il coefficiente di rischio sul bene in sé, e a dirmelo è un banchiere che sa fare i conti, non è molto differente fra un capitale proprio al 20 per cento ed un capitale proprio al 10 per cento; tanto di più che, per definire il quadro reale di partenza cioè il valore reale impegnabile per quello che si presenta ancora come investimento sano, basterebbe una seria consulenza, una consulenza non di parte, una consulenza in cui il privato sia messo sì davanti all’evidenza dell’impresa cui egli si dedica, ma anche invogliato a cogliere l’occasione ed a non buttare il denaro dalla finestra (1-continua).

Sorengo, il duo Beppe Sanzari-Mario Ritter in concerto

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Concerto d’opera alla chiesa parrocchiale di Sorengo, venerdì 22 marzo, con il consorzio artistico di Beppe Sanzari (nella foto) e Mario Ritter. Inizio ore 20.30, ingresso libero.

Bob / Quattro medaglie nazionali per la Svizzera italiana

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Quattro medaglie ai Campionati svizzeri in quel di Sankt-Moritz, nell’ultimo fine-settimana, a coronare una stagione 2018-2019 non priva di difficoltà per il “Bob club Svizzera italiana-Bcsi”. In cima alle preferenze Lia Decristophoris, campionessa svizzera assoluta nel monobob tra l’altro di fresco inserimento nel novero delle discipline olimpiche femminili; trionfo doppiamente importante, essendosi trovata l’atleta ticinese all’esordio in questa specialità dopo il ritiro della sua frenatrice (immediata la dimostrazione del potenziale negli allenamenti autunnali sulla pista di Innsbruck-Igls; salto di qualità da dicembre, in coincidenza con l’affiancamento del tecnico Martin Wildhaber, già bobbista negli Anni ’80). Sugli attivi di Lia Decristophoris anche il quarto posto nel bob “a due”, in coppia con la frenatrice Lisa Wildhaber, figlia del citato Martin; nella squadra anche Nora Wildhaber, altra erede di nobili lombi; un terzo posto ad onore del Bcsi da Melanie Onken, sempre nel bob “a due”, per prestito ad altra squadra. Fronte maschile: secondo posto assoluto nel bob “a due”, categoria Iuniores, per Cédric Follador con il frenatore Alexander Crotta; sesto posto assoluto (e qui qualche rammarico per la preparazione necessariamente imperfetta causa impegni militari e professionali) ancora per Cédric Follador nel bob “a quattro”, con i ticinesi Farut Dominguez ed Aron Dzinaku. Grandiosi infine gli auspici giunti nel nome di Mats Wyss, giovane specialista del monobob, terzo in categoria Iuniores: per lui probabile convocazione con i colori rossocrociati ai Giochi olimpici iuniores del 2020 a Sion.

“Castle on air” 2019, quattro giorni nel segno della musica italiana

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Programma definito per la sesta edizione di “Castle on air”, ciclo di eventi musicali nella corte interna al Castelgrande di Bellinzona, date di calendario tra giovedì 25 e domenica 28 luglio. Gli artisti: giovedì 25 luglio, Vinicio Capossela; venerdì 26 luglio, Elisa Toffoli in arte Elisa (concerto di introduzione dei “Wintershome”); sabato 27 luglio, “Måneskin”; domenica 28 luglio, Raffaele Riefoli in arte Raf e Umberto Tozzi. Biglietto unico, soli posti in piedi, inizio concerti sempre alle ore 20.30.

Morcote, le “Strade” di Carla Locatelli in mostra alla “9m2 gallery”

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A ritmo sempre più incalzante le proposte della “9m2 gallery” di riva Dal Garavèll 20 in Morcote: da oggi, e sino a domenica 17 marzo, la mostra dal titolo “Strade” e con sole opere della ticinese Carla Locatelli in Mendrisio. Visita su appuntamento, consueta facoltà di… osservazione dello spazio espositivo 24 ore su 24 dalle vetrine; appuntamento per il “caffè con l’artista” fissato a domenica 17 marzo, tra le ore 16.00 e le ore 18.00.

Da Lugano a Locarno una raffica di risate in salsa “horror”

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Dopo l’esordio nello scorso fine-settimana al “Teatro foce” di Lugano, in arrivo al “Cambusateatro” di Locarno (piazza Giovanni Pedrazzini 12) lo spettacolo “Il cane, la notte e il coltello”, testo di Marius von Mayenburg, traduzione del germanista Umberto Gandini, regìa e adattamento teatrale a cura di Marco Taddei; una proposta intelligente per quanti vogliano provare l’esperienza della commedia tra divertimento ed “horror”. In scena Paolo Li Volsi, Matteo Sintucci e Valeria Angelozzi. Gli appuntamenti: venerdì 8 e sabato 9 marzo, ore 20.30; domenica 10 marzo, ore 17.00; sabato 23 marzo, ore 20.30; domenica 24 marzo, ore 17.00.

“Lugano design district”, ad ottobre un raddoppio… annunciato

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Lancio in proiezione a lunga gittata per l’edizione 2019 del “Lugano design district”, di cui viene annunciata oggi l’organizzazione fra venerdì 11 e domenica 20 ottobre in coincidenza con la più tradizionale rassegna “ArteCasa”. Significativo l’impegno che, dopo l’esperienza inaugurale nel 2018. sarà dedicato quest’anno ai riconoscimenti per gli specialisti nel “design” in varie categorie produttive, sotto denominazione “Ldd design award”: già al lavoro una commissione di esperti per la selezione degli articoli “finiti” secondo criteri di qualità del progetto, di innovazione e di materiali. Sede, come di consueto, i padiglioni del Campo Marzio a Lugano.

Genf: 22-jähriger Portugiese tot in der Rhone aufgefunden

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In der Rhone bei Genf ist am Samstag, den 2. März ein junger Mann aus Portugall tot aufgefunden worden. Die Umstände sind zunächst unklar. Die Polizei ist gegen 9.00 Uhr alarmiert worden. Nachdem der Mann aufgefunden worden ist, hat man nur noch dessen Tod feststellen können, sagte eine Sprecherin der Polizei. Eine Autopsie wird durchgeführt, um die Ursache und die Umstände des Todes zu klären.

Bülach (Kanton Zürich): Iraker verhaftet nach Auseinandersetzung

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Nach einer Auseinandersetzung zwischen mehreren Personen am Sonntagmittag, den 3. März in Bülach (Kanton Zürich) wurden drei Männer verhaftet. Durch die Stadtpolizei Bülach erfolgte nach einem Angriff ein Schusswaffeneinsatz; verletzt wurde niemand. Etwa um 13.30 Uhr ging die Meldung bei der Einsatzzentrale der Kantonspolizei Zürich ein, dass es in Bülach zu einer Auseinandersetzung zwischen mehreren Personen gekommen sei und Autos beschädigt worden sind. Bei der anschliessenden Fahndung konnte ein Stadtpolizist zwei mutmassliche Täter im Lindenhofquartier stellen. Dabei kam es nach einem Angriff zu einem Schusswaffeneinsatz des Stadtpolizisten, wobei niemand verletzt wurde. Im Verlauf der Fahndung konnten drei mutmassliche Täter verhaftet werden. Bei den Festgenommenen handelt es sich um Männer im Alter zwischen 20 und 23 Jahren aus dem Irak und der Schweiz. Der Schusswaffeneinsatz wird durch die Kantonspolizei Zürich, wie in solchen Fällen üblich, sowie von der Staatsanwaltschaft Winterthur / Unterland untersucht.

Stadt Zürich: Polizeieinsatz nach Drohung im Kreis 11

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Am Sonntagnachmittag, den 3. März, ging bei der Stadtpolizei Zürich die Meldung über eine ernstzunehmende Drohung ein. Daraufhin kam es zu einem grösseren Polizeieinsatz im Kreis 11. Kurz vor 16.30 Uhr ging bei der Stadtpolizei Zürich durch eine Drittperson die Meldung ein, dass ein Mann an der Schwamendingenstrasse durch unbekannte Personen bedroht worden sei. Anschliessend seien die unbekannten Droher in einer Liegenschaft verschwunden. Der Bedrohte habe die Örtlichkeit im Anschluss verlassen. Aufgrund dessen, dass der Bedrohte gegenüber dem Anzeiger gesagt habe, dass er eine Waffe gesehen hätte, musste die Drohung ernst genommen werden. Sofort rückten mehrere Patrouillen aus, umstellten das betreffende Haus und sperrten die Umgebung grossräumig ab. In der Folge wurde das Gebäude durch Spezialisten der Interventionseinheit Skorpion durchsucht. Die Umgebung wurde zusätzlich mit einem spezialisierten Suchhund, einem Mantrailer, abgesucht.Trotz intensiver Suche konnten weder die bezeichneten Personen angetroffen noch die angesprochene Waffe gefunden werden. Die weiteren Ermittlungen werden durch Detektive der Stadtpolizei Zürich getätigt. Vorsorglich wurde für den Einsatz ein Notarzt und die Sanität von Schutz & Rettung Zürich aufgeboten.

Mendrisio, a “Casa Pessina” l’incontro tra raku e colore

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Tema autodescrittivo (“I riflessi del raku versus i colori del digitale”) per l’esposizione in programma per sei soli giorni in quattro distinti fine-settimana nella sala al piano terreno di “Casa Pessina” – in immagine – di Mendrisio quartiere Ligornetto (via Apollonio Paul Pessina). In mostra opere del ceramista Michele Battaglia ed i dipinti digitali della pittrice Katia Mandelli Ghidini; domenica 10 marzo, alle ore 11.00, taglio simbolico del nastro; apertura domenica 10 marzo sino alle ore 18,00, ed inoltre sabato 16, domenica 17, sabato 23, domenica 24 e sabato 30 marzo dalle ore 16.00 alle ore 18.30.

Zizers (Kanton Graubünden): Baustellenabschrankung durchbrochen

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Gestern Nachmittag ist es auf der Deutschen Strasse H13 in Zizers (Kanton Graubünden, Photoquelle: KaPo Graubünden) zu einem Unfall gekommen. Ein Automobilist durchbrach die dortige Baustellenabschrankung. Der 56-jährige Automobilist fuhr am Sonntag kurz vor 16.30 Uhr von Trimmis kommend über die Hauptstrasse H13 in Richtung Zizers. Nach dem Kreisel Rappagugg verlor der Mann aus noch nicht geklärten Gründen die Kontrolle über sein Fahrzeug, kollidierte mit den Böschungssteinen und durchbrach im Anschluss die Baustellenabschrankung. Das Auto kam auf einem Weg rechts neben der Hauptstrasse zum Stillstand. Der Lenker wurde zu medizinischen Abklärungen mit der Rettung ins Kantonspital Graubünden nach Chur überführt.

Altdorf (Kanton Uri): 3-jähriger bei Unfall auf Fussgängerstreifen verletzt

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Gestern, war eine Automobilistin gegen 11.40 Uhr auf der Gitschenstrasse in Altdorf (Kanton Uri) unterwegs. Bei der Verzweigung mit der Gotthardstrasse beabsichtigte sie, nach rechts in Richtung Schattdorf abzubiegen. Um einem 3-jährigen Jungen, der mit seinem Laufrad den dortigen Fussgängerstreifen überqueren wollte, den Vortritt zu gewähren, stoppte sie ihren Personenwagen, wobei sich ihre Fahrzeugfront bereits auf der Gotthardstrasse befand. Die Situation wurde durch einen 78-jährigen Automobilisten, der vom Telldenkmal her auf der Gotthardstrasse ebenfalls in Richtung Schattdorf fuhr, falsch interpretiert. Er überholte das vor dem Fussgängerstreifen wartende Fahrzeug links. Bei der Vorbeifahrt übersah er den auf dem Fussgängerstreifen gehenden 3-jährigen Knaben. In der Folge dürfte er mit diesem zusammengestossen sein. Dabei zog sich das Kind Verletzungen zu. Es wurde durch seine Eltern in Spitalpflege überführt. Der exakte Unfallhergang ist derzeit Gegenstand von polizeilichen Ermittlungen. Dem 78-jährigen Personenwagenlenker wurde der Führerausweis zu Handen der Administrativbehörden entzogen.

Warren Vaché e John Allred, coppia d’assi al “Jazz cat club”

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Tromba e trombone, sotto le dita di Warren Vaché iunior e di John Allred (nella foto), per il sesto concerto 2018-2019 del “Jazz cat club” al “Teatro del gatto” di Ascona. Data: lunedì 11 marzo, ore 20.30. Proposta: i classici senza tempo del jazz e le melodie dell'”American song book”. In sezione ritmica Dave Blenkhorn (chitarra), Steve Brown (batteria) e Dave Green (contrabbasso).

Hockey amatori / Torneo ValleMaggia, il Soladino si mette nei pasticci

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Piccola sorpresa, avendosi come parametro le posizioni in classifica al termine della stagione regolare, dal primo turno di semifinale nel Torneo amatori ValleMaggia di hockey in corso di svolgimento a Lavizzara frazione Prato-Sornico ed il cui atto conclusivo è in programma per domenica 16 marzo: il Soladino, già in piazza d’onore alle spalle del Maggia con “record” di otto vittorie contro quattro sconfitte, è stato battuto ieri (6-7) dai VeteraniAscona, terza forza del torneo, a ribaltamento provvisorio delle gerarchie. Qualche difficoltà anche per il Maggia, impostosi con scarto modesto (due reti, 4-2) sulla Seconda che, giunta da “outsider” alla fase degli spareggi precedenti il “play-off” vero e proprio (promosso di diritto il solo Maggia; per le altre sei squadre l’obbligo di doppia sfida ad incroci ovvero seconda contro settima, terza contro sesta e quarta contro quinta), era riuscita nei due “week-end” scorsi ad eliminare il Wanted con un 6-2 all’andata e con un 6-3 al ritorno, mentre strada libera avevano trovato sia i VeteraniAscona (6-3, 12-3 sui VikingsVerzasca) sia il Soladino (10-1, 6-2 sugli Hornets). Sabato, alle ore 17.00 ed alle ore 20.00 rispettivamente, LaSeconda-Maggia e VeteraniAscona-Soladino atto secondo.

Marcia sul posto, “Swiss market index” in clima di attesa

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.38) Da sembiante distonico sul listino principale – in verità, a coincidenza con lo stacco del dividendo da 2.85 franchi; trattasi dunque di mera notazione tecnica – il valore “Novartis Ag” (meno 2.26 per cento) nello “Swiss market index” propostosi oggi a ridosso della parità e con occasionali escursioni sino a fissarsi su quota 9’394.05 punti, con limatura pari allo 0.19 per cento, godendo di “LafargeHolcim limited” in funzione di capofila (più 1.74) e con discreto séguito da lusso (“The Swatch group Ag”, più 1.39) e bancari (“Julius Bär Gruppe Ag”, più 1.11). Dal secondario una nuova conferma per “Santhera Ag” (più 13.31 per cento; volatilità ancora troppo elevata, tuttavia, per far sì che sul titolo si possa ipotizzare una tendenza di medio periodo in luogo dell’agire con tecnica da “stock picking” sulle 24-48 ore); sempre sussultorio il comportamento del valore “Schlatter industries Ag”, risalito dai 31.20 franchi del minimo di metà gennaio sino a circa 47 franchi (dunque, a recupero dei livelli dell’ottobre 2018) ad inizio marzo ma oggi in flessione nella misura del 7.30 per cento. Andamento sulle altre piazze primarie in Europa: Dax-30 a Francoforte, meno 0.08 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.11; Ftse-100 a Londra, più 0.39; Cac-40 a Parigi, più 0.41; Ibex-35 a Madrid, meno 0.08. Inattesa flessione a New York, con freccia all’ingiù su tutti gli indici di riferimento (Nasdaq, meno 0.77; “Dow Jones”, meno 1.31; S&P-500, meno 0.89. Stabile intorno ai 113.6 centesimi di franco il cambio per un euro.

Lugano, scatta il “piano B”: risottata di Carnevale al coperto

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Intervento dell’ultim’ora, con adozione del peraltro già ipotizzato “piano B”, sull’odierna risottata gratuita in programma a Lugano come segno tradizionale del Carnevale di “re Sbroja”: causa condizioni meteo incerte, e cioè ipotizzandosi pioggia con probabilità fra il 50 ed il 70 per cento nel periodo compreso fra le ore 12.00 e le ore 13.00, l’evento viene trasferito da piazza Della Riforma al “Centro esposizioni” del Campo Marzio, salone “Mac 7”, ingresso dal posteggio Campo Marzio. Fornelli in funzione dalle ore 11.30.