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Hockey Lna / “Play-off”, ticinesi sull’orlo del baratro

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Cento motivi per irritarsi (con sé stesso “in primis”) ha Greg Ireland allenatore del Lugano; una milionata di ragioni per esplodere (all’indirizzo degli arbitri: non all’altezza, diciamo ingollando Diazepam ovvero Valium) ha Luca Cereda allenatore dell’AmbrìPiotta. Ma questo non cambia lo stato delle cose: entrambe le ticinesi dell’hockey, allo stadio dei quarti di finale del “play-off” per il titolo, sono sullo 0-3 nella serie al meglio delle sette partite. Ovvero: per andare avanti entrambe dovranno vincere i prossimi quattro incontri, tutti di fila e tutti d’un fiato, partendo da un impegno domestico (dopodomani) ma con l’obbligo in ogni caso di violare in due occasioni il ghiaccio avversario e di far bottino in altrettante circostanze a casa propria. Ai piedi della scala, con le spalle al muro, sull’orlo del baratro, scegliete voi; lo 0-3 è un macigno.

Fronte Lugano – Sconfitta a Zugo, 4-5; squadra per tre volte avanti di un goal ed ancora con margine di un’incollatura sui padroni di casa all’ultimo intervallo; da Dominic Lammer (42.03) e Raphaël Diaz (48.45) le reti del sorpasso. In precedenza: 0.47, Reto Suri, 0-1; 7.29, Dario Bürgler, 1-1; 23.53, Giovanni Morini, 2-1; 25.14, David McIntyre, 2-2; 26.10, Raffaele Sannitz, 3-2; 28.20, David McIntyre, 3-3; 28.50, Dario Bürgler, 4-3. Tre assist per Henrik Haapala, a tre punti (per il contributo supplementare di un assist) anche Dario Bürgler; 22 parate su 27 tiri per Elvis Merzlikins in maglia bianconera, 33 su 37 per il dirimpettaio Tobias Stephan; in quota Zugo, decisivo l’assist del ticinese Dario Simion.

Fronte AmbrìPiotta – Sconfitta a Bienne, 3-5; l’ultima rete dei padroni di casa non conta perché giunta su rilancio a porta vuota e con tre soli secondi sul cronometro, Mike Künzle l’autore; conta invece il fatto che, dopo provvisorio vantaggio (2.40, Marco Müller in “power-play”) rintuzzato e sommerso dai bernesi (12.16, Damien Riat; 15.59, Jason Fuchs a cinque-contro-quattro; 23.25, Julian Schmutz), con Dominic Zwerger in “power-play” al 27.44 e con Jannik Fischer al 45.25 i leventinesi erano risaliti in parità e giocandosela alla grandissima anche in situazioni di quattro-contro-cinque, con pressione portata sui difensori del BielBienne. Da una penalità minore inflitta a Matt D’Agostini la superiorità sfruttata da Jason Fuchs (quarta firma in tre partite dopo soli sette goal in 39 partite di stagione regolare…) al 48.03; e sarà un messaggio di morte. A numeri, 35 tiri per parte; e tutti, proprio tutti i biancoblù a mettere un mattoncino, due assist di Fabio Hofer, contributi vari compresi quelli d’un arcinoto qual è Dominik Kubalik e di ascari noti come Tommaso Goi e Patrick Incir; da disperazione, ma no, nemmeno la soddisfazione di andare al supplementare. Luca Cereda, l’uomo della pacatezza, dirà di essere “disgustato dai due arbitri principali (…), due che non avevano ancora diretto una partita nel “play-off” e che stanno per andare in pensione”. Disgustato; non è il solo.

Gli altri risultati – Losanna-Scl Tigers 5-2 (dall’1-2; serie sul 2-1); Berna-ServetteGinevra 2-3 (al supplementare, dopo 95.49 di gioco, 50 tiri per gli “Orsi” e 45 per gli ospiti; il Berna conduceva per 2-0; serie sull’1-2).

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