Home CRONACA Caso Eoc-“Cardiocentro”: Sms irrilevante, archiviazione in vista

Caso Eoc-“Cardiocentro”: Sms irrilevante, archiviazione in vista

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Sempre ricordare: quel che non sta nelle righe del testo non è reato. Sempre ricordare: una buona giustizia amministrata nell’immediato è cosa da preferirsi all’ottima giustizia gestita in tempi lunghi. Sempre ricordare: il Ticino è ingolfato da istanze che vengono rivolte ad una qualsiasi autorità (qui, il ministero pubblico) ma che si fondano sulla sabbia. Prova provata, oggi, la conferma del decreto di abbandono per la questione insorta a carico di Paolo Sanvido, presidente dell’“Ente ospedaliero cantonale-Eoc”, circa l’ormai noto Sms inviato dallo stesso Paolo Sanvido a Giovanni Pedrazzini, coprimario del “Cardiocentro”: già prefigurata martedì 26 febbraio dal procuratore generale Andrea Pagani, la decisione è stata confermata nelle scorse ore dopo esame e respingimento, or sono cinque giorni, delle istanze probatorie giunte dalla “Fondazione Cardiocentro Ticino”.

Il “perché” dell’azione intimata – ma senza successo, e lo si sapeva sin dall’inizio; solo un colpo di avvertimento, allora? – sta proprio in quel telefonino. Nei fatti: Giovanni Pedrazzini lavora per quella che, rispetto all’odierno Eoc, è una teorica “partner” e controparte nello stesso tempo; all’interno del messaggino figurava quel che in qualche modo era interpretabile come proposta di lavoro, sullo stile del “Vieni da noi ed il posto da primario è tuo ed alle tue condizioni” (cose, sia detto, che si scrivono quando davvero si vuol raggiungere un obiettivo e spianare la strada; da qui alle cifre sul contratto, ecco, tanta acqua corre); l’offerta, se di offerta si può parlare, giunse anche sotto gli occhi di altre persone, e boom. Querelona multipagine, a carico di Paolo Sanvido, per un’ipotesi che si colloca dalle parti dell’articolo 312 “combinato con l’articolo 22 capoverso 1” del Codice penale ovvero per il tentato abuso di autorità. Inesistente, replica il procuratore generale con le stesse parole utilizzate or è un paio di settimane: “Sulla scorta di un attento esame degli atti acquisiti all’incarto, non sono risultati adempiuti gli elementi costitutivi della fattispecie penale denunciata”.

Logica vorrebbe che la vicenda si fermi qui. Ma c’è da tenersi il punto, obietterà qualcuno; e non trascurabile è anche la situazione ambientale in cui si trovano – cioè ben stallati – i rapporti tra Eoc e “Cardiocentro”. Archiviare? Probabile ma non certo: altri 10 giorni sono concessi ad amendue le parti per l’eventuale inoltro di altra istanza, indirizzo Tribunale d’appello, Corte reclami penali. Siate clementi e fate una cortesia anche a voi stessi: dateci un taglio.

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