Home Blog Page 54

Mariano Comense (Como): ambulanza in codice rosso, ma lì erano tutti illesi

0

Esito più che fortunato, tanto di più considerandosi le premesse cioè le prime informazioni giunte dal posto, per l’ìncidente stradale avvenuto alle ore 22.07 circa di ieri in piazza Roma a Mariano Comense (provincia di Como): usciti in codice rosso – quello di massima emergenza – il veicolo-comando e l’ambulanza della locale “Croce bianca”, sulla notizia dell’avvenuto ribaltamento di una vettura a bordo della quale constavano esservi conducente ed almeno un passeggero, e scena effettivamente coerente con la prima descrizione. In realtà, al momento dell’arrivo dei soccorritori, entrambi i soggetti coinvolti – 39 e 43 anni rispettivamente – sono risultati illesi, tanto che non vi è stato nemmeno bisogno del trasferimento in ospedale per accertamenti di massima. Sul posto anche unità dei Vigili del fuoco ed una pattuglia dei Carabinieri.

Valle Antrona (Vco), 56enne precipita e muore sotto il Pizzo d’Andolla

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.29) Un esperto rocciatore ha perso la vita nella giornata di domenica (ieri pomeriggio l’individuazione del cadavere) nella zona della Valle Antrona, territorio comunale di Antrona Schieranco, provincia del Verbano-Cusio-Ossola. La vittima è stata identificata in Massimo Marazzini, 56 anni, cittadino italiano, originario di Parabiago (provincia di Milano), residente nella metropoli e figura piuttosto nota tra gli appassionati di montagna essendo istruttore del “Club alpino italiano” alla “Scuola intersezionale Guido Della Torre” in Legnano (Milano). Il decesso è avvenuto presumibilmente nel tardo pomeriggio di domenica; intorno alle ore 20.00 l’allarme per mancato rientro al “Rifugio Andolla”, a distanza di circa due ore di cammino dal Pizzo d’Andolla che era meta designata per l’uscita dell’alpinista con altre tre persone, queste ultime individuate lungo il sentiero e ricondotte allo stesso rifugio con intervento da terra (all’opera specialisti del “Soccorso alpino civile” e della Guardia italiana di finanza, una quindicina gli effettivi mobilitati compreso il personale sanitario). Di Massimo Marazzini, invece, nessuna traccia ad onta dell’ampiezza delle ricerche, riprese all’alba di ieri anche con utilizzo di elicotteri. La salma del 56enne è stata ricomposta e portata a valle. Nella foto, Massimo Marazzini.

Dal Ticino con furore: 117 orari su 50, e la patente si sfarina tra le mani

0

La pessima idea di transitare veloce veloce e rapido rapido sulla salita della Novena sul Comune di Obergoms frazione Ulrichen, in direzione del Ticino dove ha domicilio, costa caruccia ad un automobilista svizzero 35enne che venerdì sera è incappato nel controllo della velocità in località Altsaage: limite in zona, 50 chilometri orari; transito del veicolo, 117 chilometri orari; eccedenza, 67 sporchi e 62 puliti, proprio volendosi. Sulle conseguenze possiamo discutere: bruciata la licenza di condurre, d’accordo; scontata sanzione amministrativa, d’accordo; in ballo una denuncia alla Procura pubblica, con prospettive vagamente infauste.

Bregaglia zona Maloja: auto finisce contromano, due motociclisti in ospedale

0

Grave l’uno, ferito ma con lesioni dalla minor entità l’altro. Due motociclisti, 61 e 56 anni, entrambi di nazionalità israeliana, sono ricoverati rispettivamente all’“Ospedale cantonale” di Coira ed all’“Ospedale dell’Alta Engadina” di Samedan sulle conseguenze del frontale occorso loro alle ore 16.35 di ieri, domenica 18 settembre, lungo la strada principale da Plaun da Lej verso Maloja, in territorio comunale di Bregaglia (Canton Grigioni). A causare l’impatto, secondo ricostruzione fornita dal portavoce della Polcantonale Grigioni, è stata la 61enne svizzera che si trovava alla guida di una vettura e che d’improvviso è andata ad invadere la corsia di contromano, rendendo di fatto impossibile una manovra elusiva da parte dei conducenti i dueruote. Entrambi i motociclisti sono caduti rovinosamente sull’asfalto. Assistenza medica portata da un equipaggio della “Rega” e da operatori sanitari del “Soccorso Engiadina alta”. Il tratto stradale è rimasto chiuso per circa due ore e mezzo.

Lumino, cade per otto metri nella scarpata: 85enne in gravi condizioni

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.36) Legittimamente preoccupanti le condizioni di salute di una 85enne, cittadina italiana con residenza nel Canton Grigioni, che alle ore 14.52 circa di oggi è caduta in una scarpata sottostante strada di Dro Bass a Lumino, zona Monticello. Nell’impatto, dopo scivolamento e caduta per otto metri circa (cause in corso di accertamento, ma questo è l’argomento di minore rilevanza), l’anziana ha riportato lesioni di una certa gravità; soccorsi a cura di operatori della “Croce verde” Bellinzona e della “Rega”; deciso all’impronta l’elitrasporto in ospedale; sul posto anche effettivi di Polcantonale Ticino, Polcom della capitale, Polcantonale Grigioni e Pompieri Bellinzona.

Kanton Bern: Basejumper springt in Lauterbrunnen in den Tod

0

Am Sonntag (18.09.2022) ist in Lauterbrunnen ein Basejumper verunfallt. Er konnte nur noch tot geborgen werden.

Am Sonntag, 18. September 2022, kurz vor 12.45 Uhr, ging bei der Kantonspolizei Bern die Meldung ein, dass in Lauterbrunnen ein Basejumper abgestürzt sei.

Nach aktuellen Erkenntnissen hatte sich der Mann zusammen mit einer Begleitperson zur Absprungstelle «Nose» begeben. Aus noch zu klärenden Gründen kollidierte er kurz nach dem Absprung mehrmals mit einer Felswand, bevor er unkontrolliert in einen Baum und schliesslich zu Boden stürzte.

Die umgehend alarmierten Rettungskräfte von Air-Glaciers und der Alpinen Rettung Schweiz konnten den Verunfallten nur noch tot bergen. Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 40-jährigen Australier.

Ermittlungen zum genauen Unfallhergang sowie zu den Umständen wurden durch die Kantonspolizei Bern unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Oberland aufgenommen.

Regionale Staatsanwaltschaft Oberland
Medien Kapo Bern

Kanton Bern: Tödlicher Gleitschirmunfall in Stechelberg

0

In Stechelberg hat sich am Sonntagnachmittag ein schwerer Gleitschirmunfall ereignet. Der Pilot verstarb noch auf der Unfallstelle.

Bei der Kantonspolizei Bern ging am Sonntag, 18. September 2022, kurz vor 16.30 Uhr, die Meldung ein, dass sich in Stechelberg (Gemeinde L

Ersten Abklärungen zufolge war der 48-jährige Schweizer aus dem Kanton Bern, welcher mit einer Gruppe unterwegs war, am Startplatz Wurmegg in Mürren zu seinem Flug in Richtung Landeplatz Stechelberg gestartet.

Noch vor dem Landegebiet geriet der Gleitschirmpilot aus noch zu klärenden Gründen in Schwierigkeiten und stürzte in der Folge zu Boden.

Im Einsatz stand neben verschiedenen Diensten der Kantonspolizei Bern eine Crew von Air-Glaciers, Spezialisten der Alpinen Rettung Schweiz sowie das Care Team des Kantons Bern. Ermittlungen zum Unfallhergang wurden aufgenommen.

Regionale Staatsanwaltschaft Oberland
Quelle der Meldung: Kapo Bern

Altdorf: Teenager mit schweizer Pass verletzt ungarische Frau mit Messer

0

Am Sonntag kam es in Altdorf (Kanton Uri) zu einem Streit zwischen einem Mann und einer 16-Jährigen. Sie wurde getreten, geschlagen und mit einem Messer verletzt.
Am Sonntagabend, um kurz vor 23.00 Uhr, ging bei der Kantonspolizei Uri die Meldung ein, dass es in Altdorf zu einer Auseinandersetzung zwischen einem Mann und einer Frau gekommen sei.

Laut Angaben der 16-jährigen Frau wurde sie von einem 21-jährigen Mann getreten, geschlagen sowie mit einem Messer verletzt.

Der Schweizer wurde vorläufig festgenommen. Er befindet sich zurzeit in Polizeigewahrsam. Die Ungarin wurde mit leichten Verletzungen durch den Rettungsdienst Uri ins Kantonsspital Altdorf überführt.

Der genaue Sachverhalt ist noch nicht geklärt und bildet Gegenstand der laufenden Ermittlungen der Kantonspolizei Uri.

Verso le Cantonali / Sinistra, il “Forum” si sgancia dalla morsa a tenaglia

0

Se vi siete fissati sui nomi cioè sulle candidature e nemmeno siete disposti ad affrontare la questione della piattaforma comune su programma, strategie ed indirizzo, sapete che c’è? Che vi salutiamo nell’“hic et nunc”, e che il nostro sostegno entra da oggi nella categoria del puro spirito, puff, sparito, dissolto. Guardate bene: questo è il foglio che vi avevamo spedito, questo è l’accendino, questa è la fiamma, frrrr e resta solo cenere. Defezione di peso, nella non poco problematica galassia della Sinistra ticinese, quella che giunge oggi dagli ambienti del “Forum alternativo”: per firma di Giancarlo Perfetti versione Klaus Kinski in “Adiós companeros” ed a nome del Comitato di coordinamento, decade qualsiasi disponibilità al già ventilato e raccomandato “appoggio esterno” sulla lista per il Consiglio di Stato, quella su cui i socialisti hanno deciso di pretendere l’elezione di una persona specifica – che è poi Marina Carobbio Guscetti – affossando qualunque altra pretesa, ché vuolsi poi vedere chi i Verdi saprebbero proporre con ambizioni di equipollenza e di sfida per il primato. Oddio: magari c’entra anche il nome della Mzarina, il cui grado di simpatia è compatibile solo con l’interno di un “freezer”; ma non lì sta il “focus” della vicenda. E del ritiro del sostegno, ritiro deciso (il verbo non è nostro) e, si presume, in via definitiva per quanto alle Cantonali manchino ancora parecchi mesi.

Quale che sia il peso del consenso che può configurarsi e calamitarsi sotto l’ombrello del “Forum alternativo”, la questione è spessa: sul lato mancino del Partito socialista i cui vertici continuano a considerarsi espressione della Sinistra – e questo resta argomento ad alto coefficiente di dubbio – i pianeti e gli asteroidi hanno ormai traiettorie centrifughe, tanto di più dopo la definizione del “due più due più uno” (due candidati del Ps, due candidati dei Verdi, un candidato da cercarsi nella nebulosa della cosiddetta “società civile”). Sostiene il Perfetti Giancarlo: “Avevamo intavolato trattative, l’avevamo anche dichiarato pubblicamente, e le finalità erano note cioè l’andare a strappare alla Destra un seggio nel Consiglio di Stato”, eventualità questa che oggi “sembra meno probabile”. A qualche incontro, pare di capire, i forumisti erano anche arrivati, ma rimediando una manciata di sabbia: volevano “una discussione seria su un programma politico comune”, ed aggiungono che “condicio sine qua non” era la formazione di una lista parimenti comune per il Gran Consiglio, limitatamente ai Verdi ed allo stesso “Forum alternativo”, sussistendo un bisogno – questo il concetto espresso – di riunire “rivendicazioni ecologiche e sociali”. Insomma, tesi nell’interesse comune, no? Da una parte l’aiuto elettorale “da fuori” e quale terza gamba o stampella dell’accordo Ps-Verdi, dall’altro un matrimonio rato e consumato sulla base di idee coincidenti, okay? Okay niente: “Dopo molti tentennamenti i Verdi hanno rifiutato questo approccio” (oh, è la versione di una parte; aspettiamo la replica).

Sicché: niente discussione del programma su un punto, niente lista Verdi-“Forum” sull’altro, carta canta e villan dorme ergo porta sbattuta, nemmeno un augurio di buona fortuna. “Alleingang” in vista, allora, o dispersione dei voti in attesa di tempi migliori? Non proprio: magari non è la migliore “exit strategy”, magari non è un “piano B” da faville, ma al Comitato di coordinamento pensano di andare ad “intavolare trattative” con le “altre forze della Sinistra alternativa”. Con qualche traccia di fiducia: “Insieme con noi, alle Federali 2019 tali forze avevano contributo al clamoroso successo fatto registrare dalla lista “Verdi e Sinistra alternativa”, in proporzione numerica praticamente equivalente a quella dei Verdi”. Un po’ da arzigogolo, un po’ da “wannabe”; ma di sicuro, in questo momento, a passarsela peggio sono gli ormai ex-potenziali alleati…

Schizofrenia borsistica, Zurigo affonda e poi risale. New York incerta, bitcoin giù

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.44) Salvataggio nelle battute finali, dopo risalita da uno sprofondo sino a quota 10’520.90 punti appena dopo mezzogiorno, per lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo al saldo con margine positivo pari allo 0.06 per cento a 10’617.01 punti con aggravio da “Lonza group Ag” (meno 2.40 per cento) e “Roche holding Ag” (meno 1.35) e da qualche assicurativo (“Swiss Re Ag” il peggiore, meno 1.09) soprattutto. Capofila (più 2.68 per cento) il neoingresso “Sonova holding Ag”, che con effetto da oggi ha preso il posto del titolo “Sgs Sa” nella lista delle 20 “blue chip”; resistente “Nestlé Sa”, con margine utile di poco inferiore alla figura intera. Poche le soddisfazioni dall’allargato, dove spicca il solo valore “Bb biotech Ag” (più 3.38). Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.49; Ftse-Mib a Milano, più 0.14; Cac-40 a Parigi, meno 0.26; Ibex-35 a Madrid, più 0.11; chiusa la Borsa di Londra. New York a filo di parità sugli indici di riferimento. Cambi: 96.64 centesimi di franco per un euro; 96.56 centesimi di franco per un dollaro Usa; in significativo arretramento le criptovalute, bitcoin al controvalore teorico di 18’318.11 franchi per unità.

Lugano, i “Rotoli del Mar Morto” spiegati in conferenza pubblica

0

L’esperienza e la competenza di Marcello Fidanzio, professore ordinario di ambiente biblico alla facoltà di Teologia in Luigano oltre che direttore dell’“Istituto di cultura e archeologia delle Terre bibliche” e coordinatore di scavi e di indagini “in situ”, il relatore sul tema “L’avventura dei “Rotoli del Mar Morto” e la Bibbia” che sarà al centro del primo incontro post-estivo sotto l’egida dell’“Associazione amicizia ebraico-cristiana” in Lugano, domenica 25 settembre l’appuntamento, come sempre alla Sala conferenze di via Landriani 10 in Lugano, inizio ore 16.00. L’attenzione sarà focalizzata sull’apporto dato dai manoscritti – quasi 1’000 rotoli di letteratura religiosa ebraica, in datazione tra la fine del terzo secolo avanti Cristo ed il primo secolo dopo Cristo – alla conoscenza del Vecchio Testamento, che ancora sino a due generazioni addietro si fondava su codici medievali redatti a partire dalla fine del nono secolo dopo Cristo. Non mancherà una breve ricostruzione della storia delle scoperte compiute, fra il 1947 ed il 1956 soprattutto, all’interno delle cosiddette “Grotte di Qumran”. Nella foto, Marcello Fidanzio.

Domaso (Como): infarto dopo la cena, ospite muore all’agriturismo

0

A causarne il decesso è stato l’infarto, non la caduta a terra per quanto l’impatto sia risultato violento: tale la prima, sommaria valutazione – ma certezze verranno solo dall’esame autoptico – circa l’episodio occorso nella serata di sabato all’agriturismo “Sorsasso” in località Gaggio a Domaso, provincia di Como, dove un 63enne germanico ed in vacanza nella zona è morto appena dopo aver cenato insieme con la moglie. Ad onta della rapidità dei soccorsi portati, dell’uomo è stata constata la morte all’arrivo dell’ambulanza in ospedale.

Hockey Seconda lega / Gruppo 2-est, un imperativo: registrare le difese…

0

Goal a ritmi da metropolitana nel turno di esordio dell’hockey di Seconda lega, gruppo 2-est, ottimo spazio di movimento per le compagini grigionesi: minimo otto reti e massimo 12 nella proposta del fine-settimana, peraltro mancando (per rinvio) un incontro. Ormai sul filo dei 50 anni anagrafici, Gian-Marco Crameri regolarmente in pista con il Sankt-Moritz nel 9-3 in trasferta sul ghiaccio dello Sciaffusa; solo negli ultimi 20 secondi (reti di Ramon Pfranger al 59.41 e di Jan Monstein al 59.57) la certezza del successo (5-3) per il LenzerheideValbella sull’Engiadina alla “Gurlaina” di Scuol; comodo 9-3 dell’IllnauEffretikon ad Uzwil; il solo DielsdorfNiederhasli risulta pertanto vincitore in casa, 7-1 ai DürntenVikings. La classifica: IllnauEffretikon, Sankt-Moritz, DielsdorfNiederhasli, LenzerheideValbella 3 punti; KreuzlingenCostanza, Weinfelden, Engiadina, Sciaffusa, Uzwil, DürntenVikings 0 (KreuzlingenCostanza, Weinfelden una partita in meno). Nella foto, Gian-Marco Crameri.

Hockey Prima lega / Gruppo ovest al «via»: Wiki va sùbito… veloce

0

Reduce da pessima annata (con retrocessione), punta sùbito in alto ovvero al rientro fra le squadre di terza fascia il WikiMünsingen che sabato, all’esordio nel gruppo ovest dell’hockey di Prima lega, è andato ad imporsi di forza (6-3) a Friborgo sul SarineFriborgo. Trasferte fruttifere anche per DelémontVallée (2-1 ad Yverdon-les-Bains), ForwardMorges (7-4 a Saint-Imier) e Adelboden (2-0 a Briga-Glis sul Saastal. Gli altri risultati: UniNeuchâtel-Sion 6-3, Tramelan-Prilly Blackpanthers 3-1. La classifica: WikiMünsingen, ForwardMorges, UniNeuchâtel, Tramelan, Adelboden, DelémontVallée 3 punti; YverdonLesBains, Prilly Blackpanthers, Saastal, SaintImier, Sion, SarineFriborgo 0. Nella foto, un giocatore in maglia WikiMünsingen.

Il caso / “Expat” italiani al voto. Ma che cosa c’entra la busta ticinese?

0

Ultima settimana prima del voto degli italiani per le Politiche, tornata elettorale da cui – standosi ai sondaggi – scaturirà un ben definito ed omologo assetto sia alla Camera sia al Senato, a teorica garanzia di stabilità del futuro Governo. Come abbiamo visto, più confusa – per incompetenza di vari candidati: abbiamo qui offerto un florilegio di dichiarazioni lunari – che aspra è stata la campagna anche in Ticino, essendo del resto la Svizzera un bacino rilevantissimo di potenziali consensi all’interno della ripartizione Europa, una delle quattro in cui è suddivisa la “Circoscrizione estero” (le altre tre: America meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Oceania, Antartide ed Asia, qui fatta eccezione per i territori asiatici della Federazione russa e della Turchia in effetti rientranti sotto la ripartizione Europa, boh).

Ebbene: davvero straordinario è l’interesse delle istituzioni tricolori all’opinione politica dei concittadini dispersi ai quattro angoli del mondo, davvero. Un’occhiata al sito InterNet del ministero dell’Interno, rubrica “Temi”, sottosezione “Voto degli italiani all’estero” e quindi non vi sono fraintendimenti: anziché otto per la Camera dei deputati e quattro per il Senato della Repubblica, come da riforma ultima, figurano ancora 12 posti per l’un ramo del Parlamento ed otto per l’altro; non proprio la più corretta fra le informazioni, considerandosi l’essere questo un portale istituzionale. E, difatti, dopo che si sia a lungo fatto scorrere il cursore spunta anche la data dell’ultimo aggiornamento: lunedì 5 marzo 2018 (duemiladiciotto), ore 16.50. Ma poi, a risalirsi: l’errore per quanto riguarda il numero dei seggi è reiterato, cioè esso figura sia nel testo sia nel sommarietto sotto il titolo della rubrica. Il meglio, ovvero il peggio, nella foto scelta da un anonimo operatore e che sarà senza dubbio stata vagliata da un funzionario addetto e sottoposta all’approvazione di un superfunzionario delegato e che infine sarà passata sotto gli occhi di migliaia di persone (in quattr’anni e mezzo, figurarsi…): a voi sembra possibile che, a titolo di corredo iconografico ad un argomento qual è il voto per corrispondenza dei cittadini italiani in elezioni italiane, sul portale informativo del Governo italiano compaia l’immagine della busta ufficiale pertinente a Repubblica e Cantone del Ticino, e che ovviamente riguarda cittadini svizzeri in elezioni svizzere, e che ovviamente nulla ha a che vedere?

Calcio / Coppa Svizzera, pronostico rispettato: Lugano agli ottavi

0

Ovvio superamento del turno con accesso agli ottavi di finale della Coppa Svizzera di calcio, oggi, per il Lugano cui il pur valido Breitenrain (terza serie) ha saputo opporsi per un tempo (0-0 alla pausa) soccombendo poi sotto il peso di quattro reti (47.o, Boris Babic; 70.o, Ignacio Aliseda; 87.o, Mohamed el Amine Amoura; 90.o, Ignacio Aliseda). Fra le ticinesi, sullo stesso livello del Lugano si trova l’ArbedoCastione, capace ieri di firmare un brillantissimo 6-0 sul Sarmenstorf. Il prossimo turno (incontri da disputarsi fra martedì 8 e giovedì 10 novembre): Losanna-Youngboys, Thun-Lucerna, Wohlen-Servette, ArbedoCastione-San Gallo, Wil-Sion, Grasshoppers Zurigo-Basilea, Lugano-Winterthur, Rotkreuz-Sciaffusa.

Hockey Seconda lega / Gruppo 1-est, sorride soltanto il Redfox

0

Primo “week-end” hockeystico, in campionato, anche per le tre ticinesi di Seconda lega, gruppo 1-est. Ieri, in Sursee-Ascona Rivers 4-1, verbanesi neopromossi nel nuovo assetto con Francesco Bizzozero alla transenna e massiccia integrazione di “ex” dal giro dei GdT Bellinzona; fra gli avversari un Oliviero Cantiani ben noto alle nostre latitudini (ottimo ricordo lasciato soprattutto in casa Chiasso per tenacia e ardore) e che sin da sùbito si rivela spina nel fianco: assist per Michal Iliev (22.08), a segno nel 3-0 in doppia superiorità numerica (36.50, incolpevole Pierre Tomamichel titolare per la porta dell’Ascona); nel mezzo, implacabile Michael Schmerda (33.02); azzardo di riscossa con Patrick Schmid (44.20, collaborazione da Egon Albisetti e Nathan Marchetti), prospettive azzerate da Hans Schnyder al 58.01. Nella foto, un momento del confronto a Sursee.

Nomi e storia a confronto nel primo “derby” della stagione tra PregassonaCeresio Redfox e GdT2 Bellinzona, con successo dei luganesi per 4-3 al supplementare. Squadre a spendersi senza risparmio di energie, l’ossatura dei luganesi è quella conosciuta anche se è da registrarsi il ritiro di Claudio Ghillioni che, suvvia, all’età di 53 anni e mezzo avrebbe potuto ancora dare una mano ai suoi (l’esperienza viene trasferita nello “staff” tecnico-dirigenziale, ma non è la stessa cosa), mentre per i GdT2 vale quanto raccontato a proposito dell’Ascona (ma le risorse, soprattutto grazie al settore giovanile, sono davvero impressionanti). Padroni di casa avanti con Andrea Grassi (5.31), rispondono Giacomo Leoni (17.57) e Nicola Mozzini (21.58); replica di Jonas Vassalli con doppietta (31.00 e 35.08), bisogna aspettare sino al 57.43 per il 3-3 di Nicolas Pezzali. Supplementare, irrompe Thierry Gotti, luce accesa nel catino della “Resega” di Porza, 4-3 (62.01).

I risultati – Sursee1-Ascona Rivers 4-1; KüssnachtAmRigi1-Wallisellen 4-8 (rete dello 0-3 dal bastone del locarnese Geremia Capelli); Zugo-Bassersdorf 8-4; Pregassona Redfox-GdT2 Bellinzona 4-3 (al supplementare); Seetal-Küsnacht (sospesa).

La classifica – Wallisellen, Zugo2, Sursee1 3 punti; PregassonaCeresio Redfox 2; GdT1 Bellinzona 1; Küsnacht, Seetal, Ascona Rivers, Bassersdorf, KüssnachtAmRigi1 0 (Küsnacht, Seetal una partita in meno).

Hockey Wl / IndienLadies di forza ai rigori, ma il Langenthal non piange

0

Benché sconfitto oggi ai rigori dalle Turgovia IndienLadies, Langenthal capolista solitario nell’hockey di Women’s league. I risultati: Langenthal-AccademiaNeuchâtel 4-2 (ieri; doppiette di Mara Frey e di Emma Ingold per le bernesi); BomoThun-AmbrìGirls 7-0 (oggi); Langenthal-Turgovia IndienLadies 0-1 (oggi, ai rigori, decisiva Simona Studentova già in quota luganese). Niente ghiaccio da campionato per Ladies Lugano e Zsc Lionesses Zurigo. La classifica: Langenthal 4 punti; BomoThun 3; Turgovia IndienLadies 2; Zsc Lionesse Zurigo, Ladies Lugano, AccademiaNeuchâtel, AmbrìGirls 0 (Langenthal due partite disputate; BomoThun, Turgovia IndienLadies, AccademiaNeuchâtel, AmbrìGirls una; Zsc Lionesses Zurigo, Ladies Lugano zero).

Hockey Prima lega / Gruppo est, GdT1 corsari: Wil steso ai rigori

0

Dura a dirsi, dopo un’ora e poco altro di ghiaccio agonistico (c’è anche il discorso del turno superato in Coppa, d’accordo), se in casa GdT1 Bellinzona questo sia l’anno buono per il salto di categoria dalla Prima lega, gruppo est, il che risulterebbe cosa buona e giusta per l’intero Ticino trattandosi di azzerare la cesura data dall’odierna Myhockey league (Mhl, ovvero Ml in sigla nostra). Dura a dirsi, ma la premessa è notevole: iersera esordio con vittoria a Wil, nervi saldi nella serie dei rigori per il 4-3 il cui merito va una volta ancora al veterano Vitalj Lakhmatov, disco in gabbia il suo mentre dall’altra parte il colpo non riesce a Kai Lückhof; niente niente male per un collettivo finito sotto a doppia misura (7.53, Lucas Hohlbaum, in “power-play”; 10.48, Robin Oettli), risalito e capace anche di mettere la testa avanti (16.02, Peter Biasca; 23.26, Axel Leone a cinque-contro-quattro; 43.38, Patrick Incir) e ritrovatosi ai piedi della scala sul goal di Sebastian Jonski (44.45). Dell’epilogo si è detto; aggiungiamo i buoni numeri di Christophe Dux titolare davanti alla gabbia, l’impegno della pattuglia degli “anziani” (oltre a Vitalj Lakhmatov 41enne al centro del secondo blocco offensivo, Pietro Juri 41enne al centro della prima linea, Mauro Juri 39enne all’ala della quarta) e l’innesto di un Elias Bianchi che a questi livelli, solo che prenda le misure del sistema, potrebbe costituire un bel problema (per gli altri).

I risultati – Wil-GdT1 Bellinzona 3-4 (ai rigori); Burgdorf-Wetzikon 1-4; Herisau-ArgoviaStars 2-3 (ai rigori); Lucerna-PrettigoviaHerrschaft 4-3 (ai rigori); Pikes Oberturgovia-UnterseenInterlaken 4-2; Rheintal-RedLions Reinach 9-4.

La classifica – Rheintal, Wetzikon, Pikes Oberturgovia 3 punti; GdT1 Bellinzona, Lucerna, ArgoviaStars 2; PrettigoviaHerrschaft, Wil, Herisau 1; UnterseenInterlaken, Burgdorf, RedLions Reinach 0.

Marsch fürs Läbe: Radikale Abtreibungsgegner ziehen durch Zürich

0


Tränengas, Gummischrot, Wegweisungen In Zürich Oerlikon haben am Samstagnachmittag mehrere hundert Abtreibungsgegnerinnen und -gegner demonstriert. Gegendemonstranten versuchten, die Kundgebung zu stören.
Die Nachrichtenagentur Keystone-SDA berichtete, die Polizei habe rund 50 Gegendemonstrantinnen und -demonstranten eingekesselt. Gemäss Stadtpolizei Zürich haben Gegendemonstrierende eine Polizeisperre zu durchbrechen versucht.
Einsatzkräfte haben Gummischrot und Tränengas eingesetzt und acht Personen festgenommen. Mehr als 150 Personen seien kontrolliert und weggewiesen wor den. Durch die Kundgebung kam es zu Verspätungen und Umleitungen.

Erneut asylsuchende Diebe mit entwendeten Velos angehalten und festgenommen

0

Zwei Männer konnten am Samstagabend in Kreuzlingen festgenommen werden, nachdem sie in Tägerwilen zwei Velos entwendet hatten.

Gegen 21.30 Uhr wurde der Kantonalen Notrufzentrale gemeldet, dass beim Bahnhof Tägerwilen (Kanton Thurgau) Dorf zwei Velos entwendet wurden und die beiden Täter damit nach Kreuzlingen gefahren seien.

Eine Patrouille der Kantonspolizei Thurgau konnte die beiden Täter gegen 21.45 Uhr an der Bahnhofstrasse anhalten.

Während der Kontrolle zeigte der 29-jährige Algerier ein aggressives und unkooperatives Verhalten, sodass er durch die Einsatzkräfte arretiert werden musste.

Währenddessen flüchtete der zweite Täter zu Fuss. Mitarbeiter des Bundesamts für Zoll und Grenzsicherheit konnten den 18-jährigen Marokkaner kurze Zeit später in der Nähe eines Einkaufszentrums anhalten und dem Polizeiposten Kreuzlingen zuführen.

Die beiden Asylsuchenden werden bei der Staatsanwaltschaft zur Anzeige gebracht.

Kapo TG

Martigny (Kanton Wallis): Wer hat Jair Avelino gesehen?

0

Seit Donnerstag, den 15.09.2022, ist der 42-jährige Jair Avelino V. S aus Martigny verschwunden.

Jair Avelino V. S., 42-Jähring, verließ am Donnerstagnachmittag, 15. September 2022, seine Wohnadresse in Martigny. Er wurde seither nicht mehr gesehen.

Signalement
175 Zentimeter gross, schlanke Statur, kurze schwarze Haare, dunkle Augen, trug eventuell einen cremefarbenen Kapuzenpullover und schwarze “Coq Sportif”- Trainingsstrümpfe, soll einen schwarzen Ohrring am linken Ohr getragen haben

Hockey Wl / Scotto del noviziato, brusco impatto: “kappaò” le AmbrìGirls

0

Di più, a queste condizioni, le AmbrìGirls non possono dare: con due blocchi d’attacco “rimediati” (poi si spiega) contro quattro pieni e densi di esperienza, alla lunga il fisico si spegne ed il livello di concentrazione scende d’una tacca ogni 10 minuti, in ispecie quando il divario sul tabellone si amplia. Nessuna meraviglia, dunque, se all’odierno esordio in Womens’ league (massima serie elvetica) la neopromossa pattuglia allenata da Dmitri Tsygourov è andata a sbattere contro il BomoThun, pesante lo scarto (0-7) in partita invero decisasi su un passaggio a vuoto fra il 34.20 ed il 34.57, 0-4 per la firma di Stefanie Marty dalla lunga carriera internazionale (compreso il quadriennio universitario negli States) e 0-5 in superiorità numerica dal bastone di Estelle Duvin, fuoriclasse e nazionale di Marianna, quadriennio all’Université de Montréal, ultimi due campionati da dominatrice al Tps Turku in Finlandia; e sono due soli dei nomi in un gruppo il cui allenatore può permettersi di alternare Jade Dübi (a Lugano nelle stagioni 2018-2019 e 2019-2020) ed Alexandra Lehmann (a Lugano nelle stagioni 2020-2021 e 2021-2022) a difesa della gabbia, come fu per l’appunto questo pomeriggio dopo i primi due periodi.

S’immagina lo stato d’animo delle biancoblù, ora sulla via del ritorno dalle lande bernesi, datasi la lunga abitudine alle vittorie negli anni passati mentre questa è la Women’s league elvetica e, su sette squadre, almeno cinque si sono rafforzate. Ci sarà tempo per l’esame dell’organico, cui si sono aggiunte Laura Lobis 16enne dalle Bolzano Eagles, Anna Näf 18enne dalla dispersione del Reinach e Nicole Andenmatten 22enne affluente dall’AccademiaNeuchâtel, oltre ad un’accoppiata dall’Ucraina nei nomi di Daria Tsymyrenko e di Olha Antonova; per fermare un BomoThun in cui è stata tra l’altro confermata la canadofrancese Marie-Pierre Pélissou, purtroppo, ci vuole altro. Ad iniziarsi dal non concedere comode superiorità numeriche alle avversarie, oggi a bersaglio tre volte in “power-play” (oltre al goal già menzionato: 21.56, Cindy Joray per lo 0-3; 44.52, Stéfanie Marty per lo 0-6), avendo il “penalty killing” funzionato solo al 50 per cento). Sul referto anche i nomi di Tanja Künz (16.16), Tanja Hänggi (19.02) e Majia Otamo (45.32; ah, giusto, nel “roster” c’è anche la finnica ex-Lukko Rauma ex-Hämeenlinna ex-Tps Turku). 0-7, e così sia; ma niente drammi, per cortesia. In immagine, l’organico del BomoThun.

Hockey Ml / Turno d’esordio con sorprese: quattro vittorie esterne

0

Quattro successi fuori casa, iersera, nel turno di apertura della stagione 2022-2023 in Mhl (Myhockey league), terza serie svizzera a girone unico ed alla quale, per analogia con le sigle adottate nei casi della National league e della Swiss league (ovvero Nl e Sl), ci si riferirà qui come “Ml”. I risultati: Seewen-Martigny 2-3 (ai rigori; bella soddisfazione per Daniele Marghitola tecnico dei vallesani, doppietta sul conto di Lee Roberts già ai BiascaTicino Rockets in cadetteria nel 2019-2020); Lyss-Coira 2-1 (doppietta di Kristian Suleski); FranchesMontagnes-Arosa 2-4 (doppietta di Rui Zryd per gli ospiti); Dübendorf-Huttwil 1-4 (nelle file dei padroni di casa, assist per il locarnese Alessio Pozzorini); DüdingenBulls-Bülach 2-5 (due goal ed un assist di Nico Andersen per gli zurighesi, tre assist per Ramon Diem sulla stessa sponda); Frauenfeld-Thun 1-2 (all’esordio con un assist in quota dei turgoviesi, nelle cui file è giunto dal Sankt-Moritz avendo anche collezionato 26 presenze e 15 punti in Seconda lega, il 20enne centro Nico Crameri, disceso da duplici nobili lombi). La classifica: Bülach, Huttwil, Arosa, Thun, Lyss 3 punti; Martigny 2; Seewen 1; Coira, Frauenfeld, FranchesMontagnes, DüdingenBulls, Dübendorf 0. In immagine, la formazione del Lyss.

Hockey Sl / Rockets, manca la zampata finale: sconfitta a Winterthur

0

Perdere con l’Olten all’esordio ci stava: i solettesi sono in parete per riprovare a scalare la categoria, sin da ora buon divertimento s’augura e s’annuncia che s’andrà a vederli dalle semifinali in su. Perdere con il Winterthur al secondo turno ci sta assai meno, o non ci sta del tutto. Lo capiscano, a Biasca sponda Ticino Rockets, essendo questa la stagione della cadetteria hockeystica in cui i punti valgono davvero (a fine campionato si può anche retrocedere, ora…) e pertanto cosucce come i finali di partita sono da studiarsi e da simularsi “ad nauseam”, ovvero sino a che la meccanica della gestione del disco ti venga fuori dalle orecchie. Cosa non accaduta ieri, su ghiaccio avversario, dopo che l’1-1 era stato riconquistato (Kris Bennett, 33.18, in risposta a Marc Steiner, 6.52, in “power-play”) e difeso sino a meno di tre giri di lancetta sottile sul quadrante; nello spazio di 55 secondi, e senza condizioni particolari, due dischi da raccogliersi per Noah Patenaude – preferito a Davide Fadani per la difesa della gabbia – sulle iniziative assunte da Virgile Thévoz al 57.05 e da Jannik Fröwis (qualcuno lo ricorda? Austriaco di Dornbirn, licenza svizzera, tre stagioni da “iunior” con il Lugano, transitato anche da Biasca nell’odierna Swiss league) al 58.00; ingaggio, due scambi, Gianluca Cortiana a ridurre le distanze (58.21); fuori il portiere, fine delle speranze sul 2-4 di Patric Hofstetter al 59.29. Ai BiascaTicino Rockets, dunque, dopo due turni tocca l’amaro gusto dell’ultimo posto in solitaria, a zero punti, con il corollario di altre statistiche che nulla di positivo lasciano presagire ovvero peggior attacco (tre goal realizzati) e peggior difesa (10 goal al passivo).

Spunti utili: il norvegese-svedese William Hedlund fornito dalla dirigenza Ambrì inizia a capire quali siano le dinamiche della squadra; il canadese Kris Bennett in arrivo via Lugano – a proposito: nello spazio di 120 minuti ha già giocato in due categorie professionistiche elvetiche… – pare in grado di offrire qualcosa in più rispetto al François Beauchemin visto lo scorso anno agli ordini di Éric Landry allenatore, per quanto siano ben simili tanto il percorso quanto le statistiche in carriera dell’uno e dell’altro giocatore e per quanto le cronache ci stiano ora raccontando di un François Beauchemin sfavillante nel Rouen seconda forza in Ligue Magnus di Marianna; inoltre, prendono quota i ragazzi in arrivo dal giro delle “Under 20” e sotto contratto di formazione, gioia del primo goal per Gianluca Cortiana, gioia del primo assist per Grégory Bedolla. Si spera e ci si spera, neh.

I risultati – Basilea-Turgovia 3-1 (a porta vuota, con 47 secondi ancora sul tabellone, il goal della sicurezza per i renani, autore Sandro Brügger); Olten-Visp 4-2 (tra i solettesi, doppietta di Lukas Lhotak ed ottimo tempo di gioco per Giacomo Dal Pian); Sierre-LaChauxdeFonds 5-4 (due goal e tre assist di Arnaud Montandon tra i vallesani, impeccabile – “più due” in plus-minus – Giacomo Casserini nel primo blocco di una difesa messa sotto pressione soprattutto nel terzo periodo, 12 tiri contro tre, ed in totale 35 contro 21); Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht-Langenthal 4-3 (ai rigori; di Marlon Graf l’unico disco – su 12 – a segno nello “shootout”); Winterthur-BiascaTicino Rockets 4-2.

La classifica – Olten 6 punti; Langenthal 4; Basilea, Turgovia, Visp, Sierre, LaChauxdeFonds, Winterthur 3; Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht 2; BiascaTicino Rockets 0.

Hockey Nl / Ambrì da favola, cinque proiettili nel cuore del Berna

0

Cinque punti in carniere dopo due turni dell’hockey di National league, cioè una vittoria dopo i regolamentari ed un’altra a cavalcata piena, appaiono incompatibili con le ambizioni da pre-“play-off” manifestate in via ufficiale per questa stagione; e ben venga l’“understatement”, ché stasera l’AmbrìPiotta versione domestica fu quanto di meglio possa desiderare il pubblico della “NuoValascia”: steso il Berna, 5-1 il risultato, tenuta ed allungo perentorio, 32 conclusioni contro 36, Janne Juvonen titolare davanti alla gabbia e perforato solo in occasione dell’1-1 al 17.16 (Simon Moser). Gloria per tutti o quasi: in goal Dominic Zwerger (5.46), Tim Heed (18.06), Filip Chlapik (24.55, a cinque-contro-quattro), Michael Spacek (39.13, idem) e Valentin Hofer (50.50); fra i ticinesi, a tabellino con un assist sia Daniele Grassi sia Isacco Dotti. Berna piuttosto dimesso; visti con piacere Daniel Manzato (cui tuttavia è stato preferito Philip Wüthrich a presidio della porta) e Christian Pinana (pochi cambi per una presenza sul ghiaccio limitata a cinque minuti e 41 secondi, ma tra i suoi è uno dei pochi ad aver mantenuto pulito il “plus-minus”).

I risultati – Ajoie-FriborgoGottéron 4-2 (23 tiri contro 53, 51 parate per Tim Wolf, nelle file dei padroni di casa un assist a testa per i ticinesi Matteo Romanenghi e Gregory Sciaroni); AmbrìPiotta-Berna 5-1; BielBienne-GinevraServette 2-0 (un goal ed un assist sul conto di Tino Kessler); Davos-Losanna 3-4 (ai rigori; ospiti per due volte costretti alla risalita, dallo 0-2 al 2-2 e dal 2-3 al 3-3); Zugo-Scl Tigers 5-3 (rimonta dallo 0-2 e poi dall’1-3; quattro reti nello spazio di sette minuti e sei secondi, a cavallo fra secondo e terzo periodo, per il ribaltamento di inerzia e risultato).

La classifica – BielBienne 6 punti; AmbrìPiotta, Zugo 5; RapperswilJona Lakers, Lugano, Ajoie 3; Losanna, GinevraServette, Davos, Scl Tigers 2; FriborgoGottéron, Zsc Lions, Berna 1; Kloten 0 (Kloten due partite in meno; RapperswilJona Lakers, Lugano una).

Calcio / Coppa Svizzera: cade il Bellinzona, vola l’ArbedoCastione

0

Nell’attesa di un imprescindibile successo del Lugano sul campo del Breitenrain, e domani il riscontro sarà scritto, in chiaroscuro per i colori ticinesi l’odierna prima tornata dei 16.i di finale del calcio di Coppa Svizzera. Si ferma infatti la corsa del Bellinzona, sconfitto a domicilio (0-1, rete di Dejan Sorgic nel recupero del primo tempo supplementare) dal Lucerna; onorevolissima, ad ogni modo, la prestazione dei granata ora affidati alle cure di Baldassare “Baldo” Raineri. Va invece avanti a falange macedone l’ArbedoCastione, opposto al Sarmenstorf e devastante con un perentorio 6-0 (19.o, Patrick Barera; 26.o, Enea Bozzini; 45.o ai recuperi, André Poças Ribeiro; 75.o, Joel Minorini; 85.o, Patrick Citrini; 90.o ai recuperi, Josip Zivko). Fra gli altri risultati del sabato, sofferto superamento del turno da parte dello Youngboys (1-0 in trasferta sullo StateLosannaOuchy) ed ennesimo motivo di tristezza in casa NeuchâtelXamaxSerrières (1-2 ad opera del Thun).

«Rispondere alle priorità», neocomunisti (da 15 anni) in cerca di interlocutori

0

A “Casa Gaby” di Locarno, sulla dorsale di via Bartolomeo Varenna, ieri la breve celebrazione per i 15 anni del passaggio da Partito del lavoro a Partito comunista, decisione assunta durante il 19.o Congresso svoltosi al “Palagiovani”. Decisione che, nell’opinione espressa dal segretario politico (e granconsigliere) Massimiliano Arif Ay durante l’incontro con i militanti, fu “tutt’altro che nostalgica o settaria”, essendo tale concetto “inserito in una strategia di rinnovamento politico con cui si ambiva al rilancio del Partito del lavoro” affinché “si potesse essere partito con propria identità, orgoglioso della sua storia e dei suoi valori, sicuro di sé nella pratica quotidiana e non subalterno né ad una visione perdente identificabile con il concetto di “piccolo partito” né all’ingrato ruolo di “pungolo a sinistra” della socialdemocrazia”. Valutazione: “Primo responso senz’altro positivo, restando tuttavia molto il lavoro da svolgersi”. E qui un manifesto operativo nel breve e nel medio termine: “Sul piano dell’organizzazione, del presidio territoriale, della disciplina militante. L’azione politica deve spingerci a saper parlare a settori della popolazione che tradizionalmente non guardano a noi e che hanno altre sensibilità, ma che sono disposte a rispondere con noi alle priorità del momento”. Ad esempio? “Ad esempio, la difesa della neutralità”.

Sabato sofferto sulla A2, picchi da 14 chilometri al San Gottardo

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.36) Altro sabato pesantuccio per i vetturali impegnatisi sul nastro d’asfalto della A2, nord verso sud e sud verso nord, lunghi patimenti anche per sostanziale assenza di percorsi alternativi stante il rapido intasamento delle arterie cantonali: picchi da 14 chilometri al portale di Göschenen-Casinotta verso il Ticino e da nove chilometri al portale di Airolo verso Uri, a complicare le cose anche la “panne” di un mezzo pesante in piena galleria (scoppio di uno pneumatico, nulla di grave, ma blocco per quasi un’ora). Al momento, sull’uscita dal Ticino, problema ridotto al minimo sindacale (un paio di chilometri); ancora chiuso lo svincolo da Airolo direzione nord; risolta invece la coda verso il Ticino, riaperto lo svincolo di Göschenen-Casinotta.

Dall’incontro all’esperienza condivisa: Andy Mattern in mostra a Chiasso

0

Un incontro non casuale, ad Arles in Francia, durante l’edizione 2019 dei “Rencontres internationales de la photo”, e a distanza di tre anni il piacere di una collaborazione qui, in Ticino. Negli spazi della “ConsArc galleria” di Chiasso (via Francesco Borromini 2. ingresso da via Gruetli), domani ovvero domenica 18 settembre, la mostra “Calibration” dell’artista e fotografo statunitense Andy Mattern, al quale Daniela Giudici e Guido Giudici, in qualità di anfitrioni, hanno chiesto di proporre due serie di immagini coerenti e consecutive, ovvero il ciclo “Standard size” (2014) ed il ciclo “Average subject-Medium distance” (2018-2021). “Vernissage” a partire dalle ore 11.00 e sino alle ore 17.00; poi dal mercoledì al venerdì (ore 10.00-12.00 e 15.00-18.00) ed il sabato su appuntamento; chiusura da domenica a martedì e nei festivi. Entrata sempre libera.

In 600 sulla pubblica via per dire «no» al potenziamento della A2

0

Discreto livello di presenza (600 gli aderenti, stando agli organizzatori, tra aderenti a gruppi e cittadini “sciolti”) all’odierna occupazione pacifica di strade tra Riva San Vitale e Melide, tema di riferimento il “no” al progetto convenzionalmente denominato “Polume”, ovvero potenziamento della A2 nel tratto Lugano-Mendrisio. Per quasi tutti i partecipanti nessun bisogno di “slogan” e di discorsi, essendo il tema da tempo oggetto di osservazioni e di contestazione; in altre parole, gli interventi non produrrebbero alcun effetto di diradamento dei flussi veicolari.

Polizei löst illegale Pokerrunde in Winterthur auf: Türke und Iraker angezeigt

0

Die Kantonspolizei Zürich hat in der Nacht von Freitag auf Samstag in Winterthur (Kanton Zürich) diverse Gastronomiebetriebe kontrolliert.

Zusammen mit einer Funktionärin der interkantonalen Geldspielaufsicht (Gespa) wurden insgesamt zehn Betriebe, deren Betreiber und Gäste entsprechenden Kontrollen unterzogen.

Drei Personen waren polizeilich gesucht wegen Zustellungen amtlicher oder gerichtlicher Dokumente und Verfügungen. Eine weitere Person musste wegen nicht bezahlter Bussen verhaftet werden.

Ein 32 Jahre alter Iraker konnte sich nicht ordnungsgemäss ausweisen, so dass seine Überprüfung in einer Polizeistation erfolgen musste. Im Anschluss wurde der Mann aus dem Polizeigewahrsam wieder entlassen.

In einem Lokal trafen die Polizisten acht Personen bei einem illegalen Pokerturnier an. Der Organisator, ein 50 Jahre alter Türke, wurde entsprechend angezeigt.

Diverse kleinere Verstösse der einzelnen Gastronomiebetreiber wurden direkt vor Ort mittels Ordnungsbussen erledigt.

Gegenstände aus Auto gestohlen: Algerier verhaftet

0

Am Freitagabend wurde in Bottighofen aus einem parkierten Auto Wertsachen gestohlen. Die Kantonspolizei Thurgau hat einen Mann festgenommen.

Gegen 21.45 Uhr ging bei der Kantonalen Notrufzentrale die Meldung ein, dass eine Person sich an einem parkierten Auto an der Strasse «Rebhalden» zu schaffen machte und anschliessend mit dem Fahrrad geflüchtet sei. Eine sofort eingeleitete Fahndung nach dem Unbekannten blieb vorerst ergebnislos.

Rund eine Stunde später ging aus Bottighofen die Meldung ein, dass soeben eine männliche Person an der Mittlere Mühlestrasse Wertsachen aus einem Auto gestohlen habe. Anlässlich der erneuten Fahndung konnte kurz nach 0.30 Uhr im Bereich des Schützenhauses «Löchli» ein 22-jähriger Mann kontrolliert werden, dessen Signalement auf die Beschreibung der Meldeerstatterin passte.

Beim Algerier konnte Deliktsgut aufgefunden werden. Der Mann wurde festgenommen und inhaftiert. Die Staatsanwaltschaft Kreuzlingen führt eine Strafuntersuchung, die Kantonspolizei Thurgau hat die Ermittlungen aufgenommen. Unter anderem wird dabei abgeklärt, ob er für weitere Delikte in Frage kommt.

Kapo TG

Ruswil (Kanton Luzern): Polizei hilft bei Kälbergeburt

0


Während einer Patrouillenfahrt fiel der Luzerner Polizei in der Gemeinde Ruswil (Kanton Luzern) eine kalbende Kuh auf.

Damit es dem Kälbchen auch nach der Geburt weiterhin gut geht, hielten die Polizisten kurzerhand an und kontaktierten den Bauern. Sie blieben bis zum Eintreffen des Bauern vor Ort (Symbolbild: Ruswil GdT).

So konnten sie sicherstellen, dass der kleine Stier gut atmen konnte und im Gefälle nicht hinunterrollte.

Mendrisio, alla “Filanda” la fantasia illustrativa di Eleanor Burgyan

0

Le illustrazioni di Eleanor Burgyan tra immaginifico e fiabesco al centro della mostra dal titolo “Naturalia” e che sarà proposta alla “Filanda” di Mendrisio (via Industria 5) con “vernissage” fissato per sabato 24 settembre, ore 17.00. Proposta sotto egida dell’associazione culturale “Creattivati”, costituita ed in sviluppo costante quale fulcro per la promozione degli artisti della Svizzera di lingua italiana in ogni modalità di espressione. Altre opere di Eleanor Burgyan saranno nel frattempo esposte all’interno delle filiali “Raiffeisen” a Mendrisio ed a Mendrisio quartiere Rancate. Nella sede della “Filanda”, apertura sino a domenica 13 novembre. In immagine, Eleanor Burgyan.

Locarno, a “Casa Rusca” il… poliuniverso emozionale di Colomba Amstutz

0

All’“eterna contemplazione” fra sogno e realtà, secondo la cifra della poliartista locarnese Colomba Amstutz, è dedicata la mostra in corso – ed aperta sino a metà gennaio 2023 – al “Museo casa Rusca” in Locarno. Una quarantina le opere in cui entrano numerosi fra gli elementi delle esperienze vissute da un personaggio dalle varie espressioni, tra scultura, pittura, multimediale e incisioni: da Locarno all’infanzia in Costa d’Avorio, al ritorno in Svizzera, al trasferimento in Italia, al rientro in Svizzera una volta ancora. Ingresso a pagamento. Apertura tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00; il sabato, la domenica e nei festivi niente intervallo e dunque orario continuato.

Opere recenti e video, ad Ascona una Marga Baigorria “veneziana”

0

La proiezione di un video inedito e la presentazione delle ultime opere di Marga Baigorria nel tributo che i responsabili dell’“Ascona music festival” in Ascona proporranno all’artista a partire dalle ore 18.00 di oggi, sabato 17 settembre, nella “Sala Balint” della “Fondazione Monte Verità”. Il tema: “Venerare Venezia”. Organizzazione sotto egida dell’“Accademia internazionale di eufonia”, realtà di cui Marga Baigorria è stata cofondatrice.

Sparatoria di Massagno, mistero risolto: arrestato in Italia un 24enne

0

All’origine di tutto, un affare non riuscito ed un capitale messo a disposizione e non tornato al proprietario. Dall’Altomilanese giunge la chiusura del cerchio nel caso della sparatoria notturna occorsa nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 settembre tra via Nosedo e via Lisino a Massagno, quartiere Bomborozzo: un 24enne è stato infatti messo ieri in manette ad Inveruno (zona dell’Altomilanese al centro del triangolo Novara-Busto Arsizio-Milano) in quanto responsabile del ferimento del 33enne che era stato raggiunto da un proiettile al braccio destro e che per tale motivo aveva dovuto far ricorso alle cure dei sanitari, tra l’altro scoprendo solo a quel punto di averla scampata per una questione di centimetri. L’arresto, su mandato internazionale di cattura articolato su più punti (dall’infrazione alla Legge federale sulle armi alle lesioni al tentato omicidio intenzionale) e firmato dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, ha avuto luogo per mano di effettivi dell’Arma dei Carabinieri della compagnia di Legnano (Milano), direttamente al domicilio del 24enne che poi è stato tradotto in carcere nell’attesa dell’udienza in sede giudiziaria; prevedibili anche tempi brevi per l’estradizione dall’Italia alla Svizzera.

Che cosa sia accaduto, a questo punto, è ragionevolmente chiaro: il 24enne avrebbe fatto affidamento sul 33enne, consegnando a lui una somma (diciamo sull’equivalente di 40’000 franchi al tempo del conferimento e di 35’000 franchi ai giorni nostri) sulla promessa di partecipazione ad un progetto finanziario ovviamente sicuro e dall’alta redditività, e figurarsi, con ogni garanzia verbale sul trovarsi in una botte di ferro quanto a validità dell’investimento. Botte di ferro sì, ma simile a quella in cui, secondo leggenda ma non storia, fu rinchiuso il console romano Marco Attilio Regolo ai tempi delle guerre dell’Urbe con Cartagine; insomma, spuntoni pericolosi e letali all’interno. Al che il 24enne, per quel che è dato sapere, avrebbe dapprima chiesto spiegazioni sull’evolversi della situazione e, in presenza di spiegazioni non convincenti e/o fumose o di non-spiegazioni “tout court”, preteso che gli venisse restituito il denaro. Ma sapete bene: quando si tratta di andare a bussare a denari, tutti pronti a giurare sulla madre; quando si tratta di dar séguito alle promesse e di rispettare i contratti, o si mena il can per l’aia o ci si nega al telefono o si sparisce e basta.

E più o meno così sarebbe andata sull’asse tra Inveruno e Massagno, sino alla sera del “chiarimento” conclusosi nel sangue; assicuratasi la disponibilità di una pistola (non risulta tra l’altro che l’arma sia stata trovata), il 24enne avrebbe congegnato un piano arzigogolatissimo per arrivare a Massagno e, in qualche modo, per ottenere soddisfazione. Cioè: auto non propria ma ottenuta in prestito dalla fidanzata; ingresso da un valico secondario, forse addirittura quello che dalla Valle d’Intelvi dà su Arogno a discendere sulla Val Mara; arrivo all’appuntamento nella zona di Massagno, discussione degenerata nel senso che ciascuno sarebbe rimasto sulle sue posizioni, pistola che improvvisamente compare nella mano destra del giovane, colpo esploso da distanza ravvicinata (forse dal finestrino dell’auto, forse da posizione all’impiedi in prossimità del veicolo), fuga. Il rientro precipitoso in Italia da un punto di valico a Chiasso. La posizione della fidanzata del 24enne è al vaglio degli inquirenti, al pari di quella di una terza persona che sarebbe stata testimone della fase “acuta” della discussione e, forse, della sparatoria. L’abitazione del 24enne è stata nel frattempo perquisita.

Busto Arsizio (Varese), gran botto in superstrada: due persone coinvolte

0

Presumibilmente non gravi le condizioni di una 23enne e di un 38enne in viaggio iersera sulla Strada statale numero 336, vale a dire la superstrada “della Malpensa”, e rimasti coinvolti in un incidente dalla dinamica ancora non chiara. Intorno alle ore 22.25 la collisione, carreggiata in senso di marcia verso lo scalo aeroportuale, tratto compreso fra lo svincolo per Cassano Magnago e quello per Busto Arsizio (provincia di Varese); soccorsi portati da operatori della “Croce rossa” in Busto Arsizio e da unità dei Vigili del fuoco, Distaccamento di Busto Arsizio-Gallarate; impegnativo l’intervento, anche in ragione del fatto che una delle vetture si era arrestata ruote all’aria.

Hockey Nl / Anche ai minimi va benissimo: ticinesi da cinque punti su sei

0

Lugano, vittoria piena ancorché risicata sull’Ajoie; AmbrìPiotta, tenacia (premiata) nel costringere il FriborgoGottéron ai prolungamenti e nel trovare qui la rete del successo. Vale cinque punti sui sei disponibili la prima serata dell’hockey di massima serie per le ticinesi, e forse meglio di così sarebbe stato difficile il desiderare, almeno sul versante classifica; bel gioco e reti a grappoli verranno poi, se vorranno venire, almeno. In Lugano-Ajoie 1-0, dominio attestato dai 36 tiri contro 17 e partita decisa da Calle Andersson al 4.29; a Mikko Koskinen l’onore del primo “shut-out” in quota bianconera; salutati Gregory Sciaroni e Matteo Romanenghi infine compagni in quel di Porrentruy. Nella vittoria dell’AmbrìPiotta a Friborgo, burgundi dominanti (33 contro 14 le conclusioni nei 60 minuti regolamentari, due contro due nel supplementare); leventinesi avanti con André Heim (3.51, da Inti Pestoni e Nick Shore – rientrato, dunque – gli assist), indi costretti a rinunciare a Brandon MacMillan per penalità di partita (22.25) ed a subire il pareggio in tre-contro-cinque (a segno Killian Mottet, 24.11); null’altro sino al termine dei regolamentari, ben valendo la prova di Benjamin Conz a difesa della gabbia (quale suo vice, in disponibilità lo svizzero-canadese Noah Patenaude, formazione in casa Neuchâtel e qui in prestito sino a fine dicembre dai Saint John SeaDogs di una “iunior A” nordamericana); risolutore, al 63.49, il sollto Dario “Mister efficienza” Bürgler con l’apporto di André Heim e di Dominic Zwerger.

I risultati – Berna-Zugo 1-2 (al supplementare); FriborgoGottéron-AmbrìPiotta 1-2 (al supplementare); ServetteGinevra-Davos 3-2 (ai rigori); Scl Tigers-Zsc Lions 2-1 (al supplementare); Losanna-BielBienne 2-3; Lugano-Ajoie 1-0.

La classifica – RapperwilJona Lakers, Lugano, BielBienne 3 punti; Servette Ginevra, AmbrìPiotta, Zugo, Scl Tigers 2; Zsc Lions, Davos, FriborgoGottéron, Berna 1; Kloten, Losanna, Ajoie 0 (Zsc Lions due partite disputate; RapperwilJona Lakers, Lugano, BielBienne, Servette Ginevra, AmbrìPiotta, Zugo, Scl Tigers, Davos, FriborgoGottéron, Berna, Losanna, Ajoie una; Kloten zero).

Hockey Sl / Rockets, falsa partenza. Ma l’Olten è merce da altra serie

0

Accadeva l’altr’anno, e l’anno scorso, ed è accaduto stasera: così stante la composizione della cadetteria, ossia in codesta formula ibrida che una volta ancora dimostra quanto all’hockey svizzero manchi una sorta di serie A2 grazieTic alla quale sciogliere la contraddizione in termini fra squadre da “quasi National league” ed il resto del gruppo, non ci si stupisce se allì’esordio stagionale i BiascaTicino Rockets incassano una sconfitta pesante a domicilio, unica squadra battuta in casa nel turno, 1-6 ad opera dell’Olten che per l’appunto si situa di “default” nel quartiere antipodico della graduatoria. Mai partita anche se sino ad inoltrata frazione centrale il passivo è rimasto contenuto ad una lunghezza (1.06, Benjamin Neukom, 0-1); ma era inevitabile il cedimento della diga, ospiti a dilettarsi nel tiro a segno con 24 conclusioni in 20 minuti dopo le sette del periodo inaugurale, 11 in tutto invece quelle dei vallerani. Lento ma inesorabile lo slittamento: 0-2 al 25.21 (ancora Benjamin Neukom), 0-3 al 30.06 (Stanislav Horansky), 0-4 al 36.15 (Garry Nunn in autonomia); da Riccardo Werder (41.57) l’unico sussulto, a seguire una doppietta di Garry Nunn (46.51 e 53.35). Thibault Fatton autore di 34 parate su 40 tiri complessivi, William Hedlund lo straniero in opzione; Giacomo Dal Pian e Lukas Lhotak (quest’ultimo per adozione, d’accordo; ma era una delle speranze in casa Ambrì) in ottimo spolvero tra i solettesi.ù

I risultati – BiascaTicino Rockets-Olten 1-6; Visp-Basilea 3-2; LaChauxdeFonds-Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht 4-1; Langenthal-Winterthur 5-1; Turgovia-Sierre 2-0.

La classifica – Olten, Langenthal, LaChauxdeFonds, Turgovia, Visp 3 punti; Basilea, Sierre, Grasshoppers Lions ZurigoKüsnacht, Winterthur, BiascaTicino Rockets 0.

Settimana di ombre nelle Borse, anche l’ultimo atto è sofferenza pura

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 22.45) Nel segno del ribasso, cioè in conferma di una tendenza dalla quale l’intero periodo è stato caratterizzato, il listino primario della Borsa di Zurigo anche al saldo della seduta odierna: “Swiss market index” appesantito nella misura dell’1.27 per cento su quota 10’610.55 punti ossia proprio al minimo della giornata nel momento in cui ha trillato la campanella, il che si traduce in un “meno 2.66” per cento nella settimana ovvero in un “meno 4.89” per cento nella fase delle quattro settimane. Evidenze: “Sgs Sa” e “Swisscom Ag” i soli titoli sopra la linea (più 1.05 e più 0.99 per cento), “Abb limited” e “Compagnie financière Richemont Sa” in difficoltà (meno 3.04 e meno 3.47). Escursioni anche violente nell’allargato. Sulla stessa falsariga le altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 1.66 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 1.14; Ftse-100 a Londra, meno 0.62; Cac-40 a Parigi, meno 1.31; Ibex-35 a Madrid, meno 1.25. Difficoltà percepite ma contenute a New York: Nasdaq, meno 0.90 per cento; “Dow Jones”, meno 0.45. Cambi: 96.63 centesimi di franco per un euro, 96.46 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 19’085.26 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

“Radar”, addio estate e ciao autunno. Ma musica e testo non cambiano

0

Al congedo l’estate, all’approccio l’autunno, solita partitura e solita musica per quanto riguarda i controlli mobili della velocità sulle strade ticinesi. Nella settimana compresa tra lunedì 19 e domenica 25 settembre, infatti, sfuggirà all’occhio del “radar” il solo Distretto di ValleMaggia e con unica presenza (a Dongio) se la caverà il Distretto di Blenio; tre timbri ciascuno per Leventina (Bodio, Airolo e Rodi-Fiesso) e Riviera (Prosito, Lodrino e Biasca). Sopraceneri “cittadino” con marginale prevalenza dei bellinzonesi (Gorduno, Cadenazzo, Bellinzona, Camorino, Lumino, Sementina e Monte Carasso: totale sette) sui locarnesi (Quartino, Ascona, Minusio, Gerra Gambarogno e Brissago: totale cinque). Minima la compartecipazione in area “momò” (Balerna, Chiasso e Morbio Superiore); per contro, impraticabile per il gas dei piedi pesanti l’intero Distretto di Lugano (Pregassona, Viganello, Castagnola, Breganzona, Orino, Sorengo, Molino Nuovo, Agra, Melide, Vezia, Paradiso, Canobbio, Massagno, Loreto, Novaggio, Caslano, Magliaso, Roveredo Capriasca, Cadro, Origlio, Comano e Taverne. Tre infine – a Gerra Verzasca, a Golino ed a Gentilino – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Rorschacherberg: Totes Ehepaar in Wohnung gefunden

0

Vorgestern, kurz vor 8.00 Uhr, hat ein Mann seine Eltern bei der Kantonspolizei Sankt Gallen als vermisst gemeldet. Die ausgerückten Mitarbeitenden der Kantonspolizei Sankt Gallen fanden dann im Wohnhaus der Eltern, an der Sulzbergstrasse, beide tot vor. Die Strafverfolgungsbehörden des Kantons Sankt Gallen ermitteln wegen eines Tötungsdeliktes.

Nach der Vermisstmeldung durch den Sohn rückten Mitarbeitende der Kantonspolizei St.Gallen an den Wohnort des Ehepaares aus. Als die verschlossene Wohnungstüre geöffnet wurde, fanden sie in einem Zimmer das Ehepaar tot vor. Die Umstände, welche zum Tod des Ehepaars führten sowie die Todesursachen waren unklar. Ein Tötungsdelikt stand aber klar im Vordergrund.

Nebst verschiedensten Spezialisten der Kantonspolizei St.Gallen rückte auch das Institut für Rechtsmedizin aus. Der fallführende Staatsanwalt koordinierte die Ermittlungen, die Spurensicherung und die Befragungen von Auskunftspersonen.

Die Obduktionen der Leichen durch das Institut für Rechtsmedizin am Kantonsspital St.Gallen ergab, dass die Frau, eine 56-jährige Österreicherin eines gewaltsamen Todes starb. Ihr Ehemann, ein 61-jähriger Italiener, verstarb eines natürlichen Todes.

Die Strafverfolgungsbehörden gehen im Moment davon aus, dass der Ehemann seine Ehefrau umbrachte und anschliessend eines natürlichen Todes ebenfalls verstarb. Eine Schusswaffe oder ein Messer waren nicht im Spiel. Über die Todesursache der Frau werden keine Angaben gemacht. Die weiteren Ermittlungen der Staatsanwaltschaft und der Kantonspolizei St.Gallen sind noch nicht abgeschlossen und laufen weiter.

Dramma in Verzasca, 20enne di Varese muore travolto dalla corrente

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, SABATO 17 SETTEMBRE ORE 8.54) Un 20enne di origini nordafricane e cittadino italiano con residenza a Varese ha perso la vita per annegamento nelle acque della Verzasca, intorno alle ore 13.36 di ieri, venerdì 16 settembre, nel tratto sottostante la zona Aquino ovvero a monte dell’abitato di Lavertezzo Valle in Comune di Verzasca. Il giovane, identificato poi come Wassim Ben Soltana e residente nel quartiere Belforte del capoluogo, secondo ricostruzione fornita da fonte ufficiale è stato trascinato a valle dalla corrente. Immediata l’attivazione del dispositivo di ricerca; il cadavere è stato individuato e recuperato intorno alle ore 14.55, a distanza di varie decine di metri. Alle operazioni di soccorso hanno cooperato specialisti del “Salva” Locarno, un equipaggio della “Rega”, agenti della Polintercom del Piano e loro colleghi della Polcantonale. Sostegno psicologico è stato garantito da operatori del “CareTeam Ticino”.

Schöfflisdorf (Kanton Zürich): Raubversuch auf Bankfiliale

0

Zwei bewaffnete Männer haben heute Nachmittag in Schöfflisdorf (Kanton Zürich) versucht, eine Bankfiliale zu überfallen. Verletzt worden ist niemand, die unbekannten Täter flüchteten ohne Beute. Kurz vor 16.00 Uhr betraten zwei maskierte Männer den Schalterraum einer Bankfiliale an der Wehntalerstrasse. Sie bedrohten das anwesende Personal mit einer Faustfeuerwaffe und forderten die Herausgabe von Bargeld. Als sie erfuhren, dass in dieser Filiale kein Bargeld vorhanden ist, flüchteten sie zu Fuss in unbekannte Richtung. Die Bankangestellten blieben unverletzt. Die unmittelbar eingeleitete Fahndung blieb bis anhin erfolglos (Photoquelle: KaPo Zürich).

Beide Täter sind zwischen 180 und 190 cm gross. Ein Mann ist 30 bis 35 Jahre alt und schlank. Der andere Mann ist zwischen 45 und 50 Jahre alt und vollschlank. Beide Gesuchten trugen weisse Latzhosen mit dunkelblauen Aufsätzen sowie dunkle, langarmige Pullover. Maskiert war der Ältere mit einer dunklen und der Jüngere mit einer hellen Gesichtsmaske. Beide Männer trugen dunkle Baseball-Mützen. Mindestens ein Täter war im Besitz einer Faustfeuerwaffe.
 

Drama in Rothenburg (Kanton Luzern): Mann von durchfahrendem Zug erfasst

0

Auf einer Baustelle in Rothenburg ist am Freitagmorgen ein Arbeiter von einem durchfahrenden Zug erfasst worden.

Am Freitag, den 16. September, kurz vor 9.00 Uhr, wurde ein 46-jähriger Mann in Rothenburg von einem durchfahrenden Zug erfasst. Der Mann, der als Mitarbeiter einer Drittfirma im Auftrag der SBB Bauarbeiten im Bahnhof Rothenburg ausführte, wurde so schwer am Kopf verletzt, dass er noch auf der Unfallstelle verstarb.

Wie es zum Unfall kommen konnte, wird zurzeit in Zusammenarbeit mit der Schweizerischen Sicherheitsuntersuchungsstelle SUST abgeklärt. Die Untersuchung führt die Staatsanwaltschaft Emmen.

Die Bahnstrecke zwischen Luzern und Sempach war während rund vier Stunden gesperrt. Nebst den Fachkräften der Luzerner Polizei, der SBB und der Transportpolizei waren auch der Rettungsdienst 144 und ein Care Team im Einsatz.

Invasione di polacchi truffatori, falsa poliziotta presa nel Luganese

0

E una settimana fa il finto infermiere che annuncia una disgrazia e che cerca di far consegnare quattrini ad un complice, signora signora suo nipote è ferito è grave è in condizioni disperate servono soldi per trasportarlo per farlo operare per un farmaco salvavita; e stavolta la finta poliziotta che si mette a disposizione, eh, capisco quanto ci si possa preoccupare in simili casi, guardi, per risolvere la questione che la riguarda basta un versamento e vengo io a prendere i soldi ed a sistemarle la questione, signora signora ancora una volta. Dev’esserci un’invasione di polacchi indegni di quell’origine e di quel passaporto e della storia di un grande Paese, che è il Paese di Josef Pilsudski e di Giovanni Paolo II e di Lech Walesa e di Jerzy Popieluszko e di Nicolò Copernico e di Fryderyk Chopin e di Andrzej Wayda e non dei delinquenti ingannatori e predatori dell’altrui buona fede, in questi giorni a Lugano. Falsa poliziotta, e tutto è spiegato senza bisogno d’altri commenti, la 29enne ufficialmente residente in Polonia e che l’altr’ieri è stata messa in manette in quanto presunto terminale del progetto criminoso questa volta collimato su un’anziana; aspetto rilevante, già nei giorni scorsi erano stati eseguiti alcuni arresti, ma ciò non avrebbe indotto il resto dell’organizzazione a desistere. Poi, ecco, l’imponderabile che si mette di mezzo e che viene a complicare i progetti dei malviventi: una telefonata alle forze dell’ordine, già in campo per attività investigativa, da parte della tassista cui a quanto pare la 29enne polacca si era rivolta per farsi portare al domicilio della vittima designata, guardate, le cose stanno così e cosà, so questo e quest’altro, ditemi quel che devo fare e lo faccio.

Stupore e meraviglia sul volto della falsa poliziotta, chissà se costei avrà provato a schermirsi ed a chiamarsi fuori, versione sono solo una turista e state facendo un errore di cui vi pentirete; realtà afferma per contro trattarsi della probabile autrice di altri colpi, sempre in Ticino, nel giro delle ultime quattro-cinque settimane. Conseguente l’addebito scritto a lettere cubitali nel faldone di cui è responsabile la procuratrice pubblica Anna Fumagalli: ripetuta truffa aggravata consumata e tentata.

Gallarate (Varese): rapinava i passanti, 39enne marocchino in manette

0

Zona operativa preferita, la stazione ferroviaria di Gallarate sulla linea mediana della provincia di Varese: ben scelta, essendo questo lo snodo ed il fulcro delle linee da e per Domodossola, da e per Luino indi verso il o dal Gambarogno, da e per Porto Ceresio, da e per il Ticino su Mendrisio indi verso o da Como, da e per Milano, da e per l’aeroporto della Malpensa, insomma il luogo in cui un bersaglio da depredarsi si trova sempre. E giust’appunto per due rapine personali accertate, entrambe sul finire del maggio ultimo scorso, è finito oggi in carcere a Busto Arsizio un 39enne, nazionalità marocchina, formalmente privo di fissa dimora: conditi da violenza entrambi gli atti perpetrati in prossimità dello scalo, il primo contro una donna (borsetta strappata, all’interno anche un cellulare) ed il secondo contro un altro nordafricano, pestato ripetutamente con pugni al volto – necessario un trattamento ospedaliero – e privato brutalmente di una collanina d’oro.

Quel che è peggio: forse non essendo riuscito a piazzare gli articoli provento della rapina, in almeno un caso il 39enne si sarebbe messo in contatto telefonico con la vittima – avendone rilevato l’identità grazie ai documenti – tentando un’estorsione cioè promettendo la restituzione della merce in cambio di denaro contante. Di ben diverso avviso gli uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Gallarate, le cui indagini hanno condotto alla chiusura del cerchio.

Preleva un’auto di lusso e la fa sparire: rintracciato ed arrestato

0

Esiste un’organizzazione ben oliata e rodata – è il caso di dirlo, siamo in argomento – dietro al furto di un’auto sportiva di gran lusso, marchio italiano fra i più noti, il cui presunto autore è stato individuato ed arrestato otto giorni addietro, come rivela l’informativa di questo pomeriggio da ministero pubblico e Polcantonale. Il soggetto ha 33 anni, è un cittadino italiano con dimora nel Luganese, e per farla breve si sarebbe appropriato indebitamente il veicolo, come da denuncia del proprietario; quel che è certo, di mano in mano il veicolo si allontanò assai dal luogo del noleggio, e consta infatti che di esso “si sono perse le tracce all’estero” ovvero che “al momento” non si ha idea di dove e di come ritrovarlo e recuperarlo, sempre che sia ancora integro o non riconvertito in pezzi di ricambio. Inchiesta sotto coordinamento della procuratrice pubblica Federica Nicora; sviluppi probabili nel breve periodo. A titolo di evidenza, non più tardi di tre mesi or sono un vasto traffico di veicoli pregiati era stato stroncato da uomini della Polizia italiana di Stato in zona prossima al confine, nove le ordinanze di custodia in carcere, banda composta da quattro italiani e da cinque stranieri, a Cantù (provincia di Como) il perno operativo con un’officina in cui i veicoli rubati erano rapidamente ridotti alle singole componenti (da rivendersi); in alternativa, le auto trovavano via facile per la collocazione in Paesi dell’Est europeo.

Filo di nota / La targa per Damiano non c’è ancora. E noi torniamo a pretenderla

0

Non è un appello ma un richiamo: alla civiltà, al civismo, al buonsenso, al dovere. Al diritto di serbare una memoria e di trasmetterla, e di spiegare quel che lì accadde a chi non c’era. Locarno, via Borghese, un preciso angolo che dà su viuzza laterale: lì, in una tragica notte di inizio febbraio 2009, Damiano Tamagni venne assassinato (assassinato. Dà fastidio, vero, questo verbo?) da mani note e dietro alle quali stanno nomi precisi e mai abbastanza esecrati. Lì, a testimonianza di un “no” collettivo alla violenza cieca e brutale, fu fissata una placchetta in ricordo di Damiano; placchetta, diciamo, perché dalle dimensioni micragnose, qualcuno avrà magari pensato che era meglio rimanere su misure da mezza cartolina postale, non che il richiamo a quel morto ammazzato fosse di disturbo per le anime pure e candide. Da lì, come il “Giornale del Ticino” documentò mesi addietro, la targa fu asportata e fatta sparire; forse era da rifarsi l’intonaco, forse era da ritinteggiarsi la parete, sta di fatto che della lastricella non vi è più traccia. Nel caso il sindaco Alain Scherrer e/o qualcuno dei suoi municipali vogliano prendere a cuore la questione, bene, per rimettere quel pezzo di metallo al suo posto bastano un trapano e quattro viti e 10 minuti del lavoro d’un normale muratore; si può fare anche questo pomeriggio, volendosi. E non si venga a raccontare che la targa è finita tra gli scarti di cantiere e risulta introvabile, d’accordo?, ché esistono precisi obblighi di preservazione e di conservazione dei beni appartenenti alla comunità. Facciamo anzi così: diteci dove è quel pezzo di metallo che ci sta tanto a cuore, veniamo a prenderlo e lo fissiamo a nostre spese. Parola.

A margine / In Ticino il candidato so-tutto-io: «La politica italiana è folclore»

0

Ultimi fuochi di campagna elettorale di Tricoloria su suolo elvetico, in queste ore, essendo ormai imminente l’accesso alle urne per le Politiche e quindi restringendosi i tempi del voto per corrispondenza (che per gli italiani all’estero è ammesso e riconosciuto, con riferimento in questo caso alla ripartizione Europa). Martellante l’insistenza di alcuni esponenti di Sinistra, o che credono di rappresentare tesi e valori della Sinistra, con messaggi che tuttavia sorprendono e stupiscono. Florilegio ultimo raccolto (testi per iscritto, valgono la “parola parlata”): Michele Schiavone, “Bisogna rendere il Ticino un polo attrattivo per gli investimenti” (grazie per il suggerimento, ce la si cava benissimo senza simili perle; ma poi, perché non si occupa dei problemi dell’Italia anziché delle prospettive altrui?); stesso interprete, “Ci sono effetti a catena dalle decisioni che il Parlamento italiano prenderà anche nei confronti degli italiani all’estero” (“Decisioni nei confronti”? Ma che sarebbe ‘sto tutt’altro che vago sentore di minaccia verso gli “expat”, ed in forma di legge?); Toni Ricciardi, “Ormai in Italia la politica è folclore” (grande stima per i potenziali futuri colleghi, e soprattutto per i parlamentari del suo stesso partito, vero?); infine, per voce di entrambi i summenzionati, “(…) nelle prossime elezioni sono in ballo le democrazie liberali, c’è il rischio di un uomo solo al comando sotto mentite spoglie” (unico commento possibile: bum).

Un impegno che sia uno per sbloccare l’“assegno unico” dei frontalieri, titolo di credito impastoiatosi non in Svizzera ma nei meandri romani, no; una disponibilità a dare attuazione legislativa ai famosi nuovi accordi sui frontalieri, già parafati nel 2015, poi rimasti lettera morta, poi rifirmati nel dicembre 2020 ma rimasti nel guado perché la tecnica del rinvio fa comodo a chi non vuol studiare le carte per la successiva applicazione, nemmeno; e questi dovrebbero pur essere argomenti dalla primaria urgenza, essendo già scaduti i tempi tecnici a suo tempo previsti. Del resto: non sia mai che s’abbia a prendere coscienza del bisogno di formulare un progetto nel cui contesto sia preso in esame lo scioglimento dei nodi dell’alta e della media e della bassa burocrazia italiana…

Colpo di stiletto / Ragazzi, se vi serve una mano basta una telefonata

0

Importante l’operazione, riferiscono i colleghi della “Provincia di Varese”, che nelle scorse ore è stata condotta a Busto Arsizio con l’individuazione di due clandestini autori di numerosi reati e con precedenti di vario genere. Dall’immagine di corredo al servizio giornalistico un minimo di perplessità, essendo raffigurati agenti e mezzi della Polcantonale Ticino: stai a vedere che, nel mezzo delle sperimentazioni di pattuglie miste, dalla linea di confine i veicoli in livrea biancoarancione sono arrivati ad un passo dall’Altomilanese… Mistero risolto: no, semplice svista dell’impaginatore o del responsabile dell’“editing”. Anche se, per dire, come strumento deterrente l’idea sarebbe tutt’altro che malvagia; prendano nota, a Busto, e nel caso…

Mani lunghe (sulle allieve) uguale manette: in carcere il direttore di una scuola

0

Incubo di ogni genitore è l’essere una figlia e/o un figlio esposti a rischi, una volta fuori dalla porta di casa; rischi sulla strada, rischi nelle compagnie, rischi negli incontri occasionali. Incubo doppio – e si immagina l’amarezza di padri e madri nel momento in cui sono stati informati circa questa vicenda – è quello del pericolo che una figlia e/o un figlio corrono quando si trovano in un ambiente ed in un contesto e sotto il controllo di persone di cui si abbia piena fiducia: si comprende dunque quanto sconvolga la notizia dell’avvenuto arresto di un 39enne cittadino svizzero direttore di scuola media, operatività nel Luganese essendo lì la sede dell’istituto, gli atti sessuali con fanciulli quali addebiti formalizzati dopo primo interrogatorio. Gli accertamenti a carico dell’uomo, che secondo informazioni acquisite è di relativamente recente nomina nella funzione e che vive in località non lontana dal posto di lavoro, convergono in particolare su “presunti reati legati alla sfera intima di alcune minorenni”, come figura in una nota-stampa del portavoce della Polcantonale, ma per l’appunto “in particolare”, non potendosi dunque escludere altre implicazioni su altri versanti.

Sotto vincolo del rispetto degli obblighi di non pubblicazione legati al repentino evolversi dell’inchiesta in essere, la notizia era nelle disponibilità della stampa sin da venerdì scorso, sull’effettivo arresto del 39enne nel corso della giornata di mercoledì 7 settembre ovvero al termine della stesura dei primi verbali di interrogatorio. La restrizione della libertà personale dell’uomo è stata già convalidata dal giudice dei provvedimenti coercitivi; ancora in fase prodromica gli accertamenti, “dossier” nelle mani del procuratore pubblico Roberto Ruggeri. La realtà delle cose, al di là della necessaria presunzione di innocenza o di un eventuale ridimensionamento che potrebbe giungere in corso di indagine, è che i fatti sono avvenuti: lo testimonia un termine la cui scelta non è di certo casuale (in calce figurano le firme di Polcantonale e ministero pubblico), e cioè l’esservi “vittime” da tutelarsi. Quattro aspetti sono peraltro formalmente ignoti: a) quale sia stata la scaturigine dell’inchiesta (un comportamento sospetto rilevato da altri docenti, o le confidenze venute da una delle ragazze insidiate sessualmente, per esempio?); b) in quali tempi tale situazione è maturata, ovvero il “quando” siano emersi i primi sospetti; c) se il direttore dell’istituto, in precedenti periodi da semplice docente, abbia mai destato sospetti analoghi; d) quale sia stata l’estensione del fenomeno, cioè se esso abbia interessato soggetti di una sola classe o di più classi.

Il 39enne, la cui improvvisa latenza dagli ambienti dell’istituto aveva destato non pochi interrogativi, è nel frattempo stato sospeso; al Consiglio di direzione le sue competenze. Già aperta anche un’inchiesta amministrativa.

Locarno, a Solduno una “cattedrale” della pizza. Sulla pelle di chi c’è già

0

Ci informano: ehi, arriva una nuova ditta; bene, viene da rispondere. Aggiungono: non è enorme, ma vale attorno alla diecina di assunzioni; d’acchito si pensa che bon, è sempre lavoro, è sempre economia che gira e che cuba, posti uguale salari, prodotto o servizio che sia vuol dire clientela. Poi vai a constatare, e ti accorgi che qualcosa stona. Anzi: che tale ingresso sulla piazza sarà stato anche autorizzato, che contro il progetto non è stato interposto un ricorso in tempi utili (e di ciò abbiamo contezza: la scadenza era fissata a ieri), che per carità tutto verrà fatto secondo la regola dell’arte; ma anche che dall’insediamento dell’attività – una – potrebbe derivare la morte di varie altre sue omologhe. Quante? Da zero (zero non avendosi qui doti spiccate di preveggenza) a due, tre, forse cinque, magari anche sei. Perché una cosa è certa: quando arriva uno grosso, il piccolo soffre; quando arriva uno grosso e si pianta sulla stessa direttrice stradale del medesimo quartiere-paese ed in mezzo a sei realtà tipologicamente più piccole, o chi dirige la baracca è un re Mida al contrario ed i suoi collaboratori vengono presi dalla lista dei fanigottoni o a patire saranno solo altri.

A portata di… voce – Sì e no sui 300 metri lineari, da rotatoria a rotatoria e poi ad una curva sul cui angolo opposto si affaccia una piazza, viene descritta la fettuccia di territorio locarnese in cui – e non a causa di chi li già si trova – rischia di insorgere una battaglia per la sopravvivenza di attività di servizio dall’inconfondibile base comune. Locarno, abbiamo detto; Solduno, per meglio dire, il quartiere che non fa quartiere ma borgo a sé benché s’appresti ad andare in scena – questione d’un lustro e poco di più – il centenario dall’accorpamento. Qui, previo sgombero degli ambienti in cui si trovava una concessionaria di moto di recente trasferitasi ad Avegno-Gordevio frazione Avegno zona ex-segheria ed una volta adempiuti i passi per la modifica della destinazione d’uso, troverà spazio una pizzeria modello “takeaway” di nota catena diffusa a livello nazionale ed il cui radicamento in Ticino sembra imminente con ben cinque punti di produzione e di distribuzione (Bellinzona, Lugano, Chiasso, forse Mendrisio oltre a quello di cui si sta parlando). In ballo numeri ed interessi non indifferenti: 724 i metri quadrati nel ristrutturando complesso (chi abbia memoria storica e geografica ricorderà che quella zona è detta “Ai Novelli”, in appoggio sul lato “basso” verso la coda di via Bartolomeo Varenna) quale 42.a filiale della catena, committente da Rapperswil-Jona, niente posti a sedere cioè niente tavolini per il consumo sul posto, posteggio presumibilmente riservato ai soli mezzi per la consegna (sei auto e due “scooter”: se tanto ci dà tanto, atteso un volume distributivo da impresa dominante sul mercato regionale). A complemento dell’offerta anche la preparazione e la consegna di pasta, “dessert”, insalate, birra, vino, bibite analcooliche; antipasto, primo e contorno e dolce sono garantiti, insomma. Evidenza: sono solidi, massicci ed ambiziosi, costoro.

Concorrenza, scusi, come? – E qui il “ma”: meglio, una congerie di “ma”. Primo: parliamo di bacino di utenza, parliamo di servizi, parliamo di operatività: in una logica di sana amministrazione politica del territorio, cioè dal punto di vista di coloro che sono deputati alla gestione del bene pubblico, qual è la logica? Nessuno afferma, per mancanza di riprova aritmetica, che il mercato sia saturo; certissimo è invece il fatto che, dopo la lunga parentesi covidiana nel cui corso era esplosa la vendita in forma di asporto, il giro d’affari degli operatori in questo ramo è sceso nella misura d’un buon 30 per cento, se non di più, sul progressivo ritorno ad una certa quale “normalità” (dati raccolti in modalità empirica. Disponibilissimi a rilevarli, chi voglia collaborare). Secondo: chi punta ad entrare lì, in quel preciso luogo, avrà anche fatto i suoi conti ma non giureremmo sulla Bibbia circa la validità dell’indagine di mercato che si presume sia stata condotta. Terzo, ed ora facciamo sollevare da terra il drone: un “takeaway” di pizza sta in via ValleMaggia 81, un “takeaway” di pizza sta in piazza Solduno 3, un “takeaway” di pizza sta in via Alberto Franzoni 75; una pizzeria con servizio “in situ” sta in via Alberto Vigizzi 4, ed una pizzeria con servizio “in situ” (ristrutturazione recente, ha lavorato bene sino a poche settimane addietro, al momento è chiuso e dall’ultimo cartello esposto risultava la temporanea chiusura per ferie) sta in via ValleMaggia 83. Non solo: proprio per via dell’annunciata somministrazione al pubblico – sicuro, sicuro, come “takeaway”, l’abbiamo detto e ce lo stiamo ripetendo “ad nauseam”: per la consumazione, poi, uno può anche fermarsi alla prima panchina – di pasta insalata “dessert” ed altro, sotto schiaffo finisce anche un’attività in variante etnica e con varie tipologie tra l’analogo e l’omologo, e qui l’ingresso è situato in via Alberto Vigizzi 9. Oh, questo da ricognizione sommaria; potrebb’anch’essere che altro vi sia, non in vista immediata.

Il gioco e la candela – Nemmen serve il richiamare altre identità imprenditoriali che poggiano verso Solduno ma essendo afferenti a Locarno: troviamo più “takeaway” del pronto-per-il-consumo in questo lembo di Solduno che chioschi di piadinatori sul lungomare fra Torre Pedrera e Viserbella, frazioni di Rimini. Forse e senza forse è invece da considerarsi il fatto che le pizzerie presenti sono a conduzione familiare o tra soci amici, cioè economie domestiche o da cui le economie domestiche si trovano a dipendere. Oh, nessuna interesse qui di mettere in discussione il diritto alla concorrenza; ma, al di là della maggiore o della minore varietà dell’offerta e della migliore o della peggiore qualità del venduto (il che ad ogni modo conta), chi debba fronteggiare un simile e nuovo “competitor” ha il diritto di porsi qualche interrogativo e di preoccuparsi per il proprio presente, soprattutto in ordine agli investimenti effettuati ed alla fatica durata per emergere e per affermarsi. Tra le domande, a chiusura del cerchio, riaffiora quella pertinente all’opportunità di simile operazione. Opportunità nel senso della logica, ecco.

Chiarezza non data – Peraltro: leggi e compulsa e vai ad indagare tra le righe di quel che si può acquisire, e l’oro luccicante ti sembra in qualche caso ottone solo ben lucidato. L’apertura: continuata dalle ore 11.00 alle ore 22.00 la domenica, con spezzatura dei turni dal lunedì al sabato. La definizione: sole preparazione e “consegna a domicilio”, il “takeaway” sembra escluso ed anzi proprio non compare nelle carte (in quelle che ci è stato possibile consultare, quantomeno); eppure, da un confronto su altre filiali della medesima catena, in Svizzera interna parlano sia di “Lieferung” sia di “zur Abholung”, ed in Romandia sta scritto che il servizio è garantito sia “en livraison” sia “à emporter”; come la mettiamo, non è che “ex post” salti fuori la sorpresina? La compagine al fronte: sì, fra nove ed 11 posti annunciati, ma per meglio dire solo “previsti”; e poi, a tempo pieno è uno solo, quello del direttore, perché gli altri constano essere “part-time”, sempre meglio che l’andare a timbrare, ma è la somma che fa il totale e nel microcomprensorio si farebbe presto ad avere un saldo occupazionale negativo, solo che ci si pensi. E in ultimo: è dichiaratamente una filiale, questa; in realtà trattasi di “franchising”, quota-“standard” di ingresso sui 50’000 franchi ballanti e sonanti fatte salve situazioni topiche, prelievo di massima pari al 12 per cento sulla cifra d’affari al lordo. Auguri, neh; ma sbagliamo o qualcun altro, dopo essere calato in Ticino con tonitruante sicumera, si trovò ben presto a sforbiciare la forza-lavoro ed a far conti sottili sottili sugli utili?

Tiro sportivo / Fucile assalto a 300 metri, doppio trionfo ticinese

0

Ad un doppio successo – vittoria del titolo 2022 e conquista definitiva del trofeo “Challenge Guardie di confine-Regione quarta” per il numero di affermazioni conseguite nel decennio – la “Selezione giovani tiratori” del Canton Ticino, 12 gli agonisti andati sabato scorso al confronto con i parigrado della Svizzera centrale (in lizza Uri, Svitto, Obvaldo, Nidvaldo, Zugo, Glarona e Lucerna) nella finale interfederativa in specialità fucile d’assalto alla distanza dei 300 metri. Rothenthurm nel Canton Svitto la sede della sfida; con i colori rossoblù erano in lizza Ivo Cattaneo (“Tiratori Lucomagno”), Giada Macchi (“Tiratori Aurora Stabio”), Oxana Baetscher e Denise Bràs (“Civici Carabinieri Lugano”), Noa Altoni (“Tiratori del San Gottardo”), Tanja Hurschler, Simon Ferrari e Gaia Capoferri (“La Balernitana”), Ivan Castelli (“Carabinieri faidesi”), Aris Arcotti e Loris Negroni (“Tiratori campagna Contone-Quartino”) e Jonatan Dall’Ava (“La Mendrisiense”). L’affermazione di gruppo è venuta grazie al punteggio di 168.500 su 200, con margine di quasi tre punti sul secondo classificato. Il miglior risultato individuale, con 180 punti, è stato ottenuto da Oxana Baetscher, giunta terza in graduatoria a pari merito con il secondo ma finita alle sue spalle per l’appoggio. In immagine, la “Selezione giovani tiratori” del Canton Ticino.

Bellinzona, al “Mact-Cact” quattro firme nel nome della “Stella di Davide”

0

Da un giro di orizzonte tra specialisti in contesto europeo, se si parla di arte contemporanea israeliana, è probabile che si esca con un pugno di mosche; figurarsi quando l’interesse viene circoscritto al tempo della genesi e del consolidamento della “Stella di Davide” in quanto nazione. Con merito destinato anche a superare le intenzioni provano a squarciare la cortina dei “Mai visto” i responsabili del “Mact-Cact” di Bellinzona, nei cui ambienti di via Tamaro 3 – dove è tra l’altro in corso la personale dedicata a Pier Giorgio De Pinto – è in allestimento un tributo alla produzione fra il 1950 ed il 1980, con opere di artisti tutti nati prima della costituzione dello Stato di Israele (ma o già sul territorio o ad esso approdati portando addosso l’“humus” di altri luoghi) e tutti già deceduti (l’ultimo nel 2021). Per tramite delle loro opere, dunque, Aharon Kahana (1905-1967) e Raffi Lavie (1937-2007) e Lea Nikel (1918-2005) ed Igael Tumarkin (1933-2021) aiuteranno a comprendere alcune dimensioni originali dall’astratto alla figurazione, con materiali di vario genere ed in profili dai quali lasciarsi sorprendere. “Vernissage” sabato 24 settembre, ore 17.30; apertura domenica 25 settembre, conclusione domenica 18 dicembre; facoltà di accesso dal venerdì alla domenica, ore 14.00-18.00.

Speranze gelate, “Swiss market index” in limatura. Niente gloria a New York

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.06) Si spegne in corso d’opera la parziale ripresa della Borsa di Zurigo, limitatamente al listino primario, dallo “choc” delle 36 ore precedenti: progresso fin oltre la mezza figura, poi linea discendnete e chiusura in perdita (meno 0.07 per cento a 10’746.40 puntiI) sullo “Swiss market index”. In resistenza sin dall’apertura “Sgs Sa” (più 1.19 per cento) e “Roche holding Ag” (più 1.80); “Lonza group Ag” e “Sika group Ag” in retrovia (meno 2.92 e meno 3.26) in retroguardia. Pesantezza prevalente nell’allargato. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.55; Ftse-Mib a Milano, meno 0.21; Ftse-100 a Londra, più 0.07; Cac-40 a Parigi, meno 1.04; Ibex-35 a Madrid, più 0.37. Sofferenza anche a New York, con flessioni fra lo 0.14 e l’1.06 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: 95.99 centesimi di franco per un euro, 96.00 centesimi di franco per un dollaro Usa; in calo a 18’969.80 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Comerio (Varese): ragazza urtata da una moto, non gravi le ferite

0

Incidente stradale alle ore 7.27 circa di oggi, giovedì 15 settembre, in territorio comunale di Comerio, lungo il tratto della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” noto localmente come “via Piave”: qui una studentessa, 16 anni l’età, è stata urtata da una moto in transito ed ha riportato lesioni in apparenza non gravi ma per le quali si è in ogni caso reso necessario il trattamento sanitario in sede ospedaliera. Non ancora chiara la dinamica dell’episodio, soprattutto circa la presenza delle strisce pedonali. Soccorsi a cura di operatori del servizio “118”; dopo prima assistenza sul posto, la giovane è stata trasportata in una sede nosocomiale del capoluogo.

Antrona Schieranco (Vco): infortunio in montagna, soccorritori all’opera

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.43) Ancora un infortunio, questa volta senza conseguenze esiziali, tra percorsi e declivi della Valle Antrona (Verbano-Cusio-Ossola): sono infatti in corso, sia da terra sia via aria, le operazioni di recupero della persona che stamane è caduta in zona presumibilmente pertinente al Comune di Antrona Schieranco. Secondo prime informazioni, il soggetto – età e nazionalità non note – avrebbe riportato una frattura alla gamba sinistra e varie lesioni dalla minore entità. All’opera sia gli specialisti del “Soccorso alpino” sia una squadra dell’elisoccorso (SEGUONO AGGIORNAMENTI).

Belfaux (Kanton Freiburg): Hunderte tote Forellen wegen Privat-Swimmingpool

0

In Belfaux (Kanton Freiburg) kam es am Dienstag, den 13. September zu grösseren Gewässerverschmutzungen im Tiguelet-Bach.

Am Dienstag, gegen 18.20 Uhr, wurden der Einsatz vom Amt für Wald und Natur (WNA) und der Kantonspolizei wegen einer Verschmutzung vom Tiguelet-Bach in Belfaux verlangt.

Vor Ort konnte der Wildhüter feststellen, dass das Ökosystem in Mitleidenschaft gezogen wurde indem er mehrere hunderte tote Forellen feststellte.

Aus den ersten Erkenntnissen geht hervor, dass die Verschmutzung mit der Entleerung eines privaten Swimmingpools in der Nähe des Baches zusammenhängt.

Der 68-jährige mutmassliche Verursacher der Verschmutzung wurde identifiziert und gab zu, seinen Pool für die Überwinterung direkt in den Bach entleert zu haben. Er wird bei der zuständigen Behörde angezeigt.

Das Amt für Umwelt (AfU) erinnert an die Vorschriften, die bei der Entleerung und Reinigung von Schwimmbädern beachtet werden müssen.

Quelle der Meldung: Kapo FR

Schaffhausen: 18-jähriger mit Messer in Händen überwältigt

0

In der Stadt Schaffhausen kam es am Montag, den 12. September zu einem Polizeieinsatz. Ein Mann bedrohte Personen mit einem Messer.

Um 19.00 Uhr am Montagabendgingen bei der Einsatz- und Verkehrsleitzentrale der Schaffhauser Polizei mehrere Meldungen über einen Mann mit einem Messer, der auf dem Dreispitzareal in der Stadt Schaffhausen (Quartier Herblingen) Personen bedrohe, ein.

Ausgerückte Polizeieinsatzkräfte fanden hinter einem Hochhaus an der benachbarten Stüdliackerstrasse einen 18-jährigen am Boden sitzend vor, der von mehreren Männern umringt wurde.

Gemäss ersten Ermittlungen der Schaffhauser Polizei hatte der junge Mann ein ihm bekanntes Mädchen gesucht und nach diesem bei einer spielenden Kindergruppe nachgefragt.

Da er sich – gemäss eigenen Angaben – in der Folge von anwesenden Personen bedroht gefühlt hatte, hat er ein mitgeführtes Messer gezückt, worauf die anwesenden Kinder und Erwachsenen flüchteten bzw. die Nachbarschaft alarmierten.

Der junge Mann, der daraufhin das Messer wieder eingesteckt hatte, war – kurz vor dem Eintreffen der Polizei – von einer noch nicht identifizierten Person zu Boden geworfen worden und hatte sich beim Aufprall leichte Verletzungen zugezogen.

Die Schaffhauser Polizei hat den jungen Mann festgenommen. Das Messer wurde sichergestellt. Der Vorfall ist Gegenstand laufender Ermittlungen.

Wintereinbruch in den Schweizer Bergen

0

Nach den sonnig-warmen Tagen in den letzten Wochen folgt nun in den Schweizer Bergen der Wintereinbruch.

Bis Samstag sinkt die Schneefallgrenze auf rund 1500 Meter über Meer, lokal sogar etwas tiefer. An den Alpen gibt es reichlich Niederschlag: oberhalb von 2000 Meter über Meer sind 20 bis 50 cm Neuschnee zu erwarten, lokal bis 80 Zentimeter möglich.

Die Alpenpässe werden winterlich.

Socialisti scansategole: contro la Mzarina in lizza uno sbarbatello

0

Dicono: una candiatura per l’esperienza, una candidatura per il rinnovamento. Traducesi: per il “dopo-Manuele Bertoli” si vota per Marina Carobbio, per lei e per lei soltanto, e i compagni dei “Verdi del Ticino”, cui con soverchia generosità abbiamo concesso due posti nella lista per il Consiglio di Stato cioè un’equipollenza che non sta né nelle cifre né nel “sentiment” della nostra quota di Sinistra, per parte loro siano ben acquiescenti e propongano due nomi utili, sicuro, ma che non disturbino la manovratrice. A questo ed a questo soltanto portò stasera la decisione uscita da Direzione e Commissione elettorale del Partito socialista, di fatto a ratifica di quanto una maggioranza quasi bulgara dell’assemblea aveva ordinato di fare appena la settimana scorsa; chi si aspettasse altro, ecco, delle dinamiche carobbiane non ha compreso nulla sin dai tempi in cui Carobbio significava Werner, padre della zarina che ormai è Mzarina per non pochi (ma solo nei sussurri o in condizioni di zero ascolto da parte di terzi), altro che vincoli sul numero dei mandati.

Come si vada avanti da ora in poi è infatti chiaro. Esiste un secondo profilo in quota Ps, giunge dalle file della “Gioventù socialista-Giso”, corrisponde all’identità di Yannick Demaria e, proprio in ragione dell’età, non gli si tirerà addosso sempre ch’egli non se la prenda se lo si chiama sbarbatello, anche perché in pari tempo gli s’attribuisce un ruolo da “falso nueve”, chissà, magari è in potenza il Leo Messi della politica cantonale e federale. Magari: al momento, e ma dai e ma insomma, quella adottata è proprio una crassa modalità di azione tesa a negare la legittimità della lista che, se avesse voce e voce in capitolo, pretenderebbe di essere articolata su un ventaglio di proposte; oggettivamente incandidabile è chi arriverà a spegnere 22 candeline sulla torta nella terza decade del marzo prossimo, non potendosi escludere l’ipotesi secondo cui in un domani o in un dopodomani, ma ancora all’interno della legislatura prossima, in caso spiacevolissimo o per intervenute migliori fortune di Marina Carobbio egli possa trovarsi a dover gestire responsabilità di governo in quel di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona. Non avrebbe nemmeno il vantaggio del breve percorso da casa al lavoro, Yannick Demaria, che è sì bellinzonese del quartiere GIubiasco ma ora, per ragioni di studio all’Uni Friborgo dove inizia a discettare di filosofia e di lingua italiana, vive dalle parti di Morges.

Quanto al quinto del pacchetto elettorale alle Cantonali del prossimo anno, e parliamo dunque del quinto candiato “indipendente”, palese è l’assenza di qualsiasi volontà di gettar sabbia negli oliatissimi ingranaggi della poco gioiosa macchina da guerra su cui troneggia Marina Carobbio, e persino di oscurarne la luce; tanto gradito sarebbe un nome splendido, uno da potenziale “medaglia Fields” o da Nobel o da spiccati riconoscimenti accademici, foss’anche un letterato con attitudine organizzativa; ma anche qui si eviti di credere che nela cosiddetta “società civile” sia facile il pescare nomi disponibili a far da ruota di scorta, massimo obiettivo un quarto posto. A meno di future contropartite, ma con garanzie scrite e sigillate in una busta ed affidate ad un notaio di fede politica avversa, al che si potrebbe anche credere che dietro al monte sorgerà qualcuno di appetibile e, diciamo, anche pronto a regalarsi una prima passerella elettorale il cui beneficio si manifesti non ora. Uno così esiste anche; altro paio di maniche è la sua disponibilità a spendersi nell’“hic et nunc”.

Prossimo scoglio (morbido) per tutti: arrivare sani e salvi al Congresso elettorale in calendario per domenica 13 novembre. In potenziale sfida resta infatti Amalia Mirante, visione politica non trinariciuta, economista, che al pari di Stefano Pelloni noto quale “Passatore”, come scrisse Raoul Casadei musicato dallo zio Aurelio Casadei detto Secondo, è odiata dai signori ed amata dalle folle, o almeno gode di qualche stima al di fuori del “cerchio magico” dell’apparato; e ad Amalia Mirante, sinora, un “no” frontale non è stato opposto, forse per timore o forse per convenienza o forse perché manca la forza di un confronto dialettico sui fondamentali. All’inserimento di altre e sostenibili autocandidature, pur sussistendo tale facoltà, si fa fatica a credere; poi, e magari, la “deadline” di martedì 25 ottobre coinciderà con un’alluvione di cacciatori del seggio “di esperienza”. Come no. Nella foto, Yannick Demaria.

Lugano fa festa al presidente Ignazio Cassis. Che si loda e s’imbroda

0

Ignazio Cassis, consigliere federale, è giunto questo pomeriggio a Lugano con un treno speciale per le celebrazioni legate al suo anno da presidente dell’Esecutivo, cerimonia che a lui sarebbe stata dedicata lo scorso anno ma che venne rinviata a causa dell’imperversare della pandemia da Covid-19. Partenza dalla capitale alle ore 11.09, tappe in tre stazioni ticinesi (Airolo, Biasca e Bellinzona), arrivo secondo programma; a bordo, quale tema principale e di fatto unico, l’insistenza sull’esservi ora “due crisi che si accavallano”. In sostanziale ed assai generosa autovalutazione, Ignazio Cassis ha sostenuto di essere “soddisfatto di quanto realizzato in queste situazioni particolarmente difficili”; inoltre, a suo dire, il 2022 è “un anno in cui si sente la necessità di avere un presidente che dia un segnale positivo alla coesione del nostro Paese”, espressione quest’ultima il cui suono ed il cui contenuto appaiono non particolarmente benevoli verso i colleghi a Berna. In piazza Della Riforma a Lugano, dalle ore 15.15 in poi, la parte ufficiale con i festeggiamenti davanti a pubblico in verità non strabocchevole. Il programma andrà a conclusione con il trasferimento al “Centro esposizioni” per la serata ad inviti.

Covid-19, in Ticino settimana senza decessi. Ma risalgono i ricoverati

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.17) Si spezza d’ìmprovviso, sul riscontro dei sette giorni ultimi come diffuso stamane a cura del medico cantonale, la serie dei decessi per Covid-19 in Ticino: nessuna vittima, dato pertanto fermo sulle 1’230 vittime – di cui 420 nelle residenze per anziani – dall’inizio del computo e sui 37 morti nel contesto della sesta ondata (decorrenza da mercoledì 15 giugno, ergo tre mesi effettivi ad oggi). Torna per contro a salire, ed in misura brusca, il numero dei ricoverati in strutture nosocomiali del Cantone: 41 i posti-letto occupati, vale a dire il 41 per cento in più rispetto al precedente periodo considerato; due, inoltre, i degenti sottoposti a terapie intensive. Sostanzialmente stabile il riscontri dei nuovi contagi: erano stati 627 sulla fotografia di mercoledì 7 settembre, sono 654 quelli dell’ultima settimana, per un totale di 17’815 nel periodo ultimo e di 168’872 in totale (comprese le reinfezioni, esclusi ovviamente i casi di positività sfuggiti alla rilevazione). Quasi eradicato il contagio – non il “Coronavirus”, purtroppo – dal sistema delle case per anziani: cinque le persone guarite, sei quelle infettatesi, al saldo restano due gli ospiti colpiti dal Covid-19 e due le strutture interessate.

Filo di nota / Armenia aggredita, dove sono gli esecratori di professione?

0

Nel magma dei territori già soggetti alla fu Unione Sovietica, da oltre sei mesi a questa parte, tiene banco il conflitto tra Russia ed Ucraina, quasi ignorato dalla stampa ed affatto estraneo all’opera diplomatica negli otto anni precedenti. Nelle scorse ore si è riaperto il fronte fra Azerbaigian ed Armenia, e vedremo se in questo caso saranno altrettanto tempestive e monodirezionali l’individuazione e l’esecrazione della nazione i cui vertici politici e militari hanno deciso di colpire (direttamente sul suolo dell’Armenia). Si dice sempre che in simili casi le parole contano poco o nulla, ed infatti: nell’aggressione all’armeno, tuonano i cannoni e le chiacchiere stanno, azero. Nella foto: Vahagn Khachaturyan, già sindaco della capitale Erevan ed ora presidente della Repubblica armena.

Da Lugano a Como per far danni: minaccia i poliziotti, 19enne in cella

0

Resistenza a pubblico ufficiale e lesioni a pubblico ufficiale le contestazioni valide per l’immediato arresto; violenza, imbrattamento ed oltraggio gli addebiti che figurano nella denuncia a piede libero. In più, sanzione amministrativa, essendo stata trovata una certa quantità di hascisc in un suo calzino. Si è insomma complicato la vita per l’oggi e per il domani, anche perché il suo nome è stato pubblicato su qualche quotidiano d’oltrefrontiera, un 19enne di origine serba ed abitante a Lugano: per quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, provocazioni lanciate a getto continuo su coetanei e simili in uscita dal “Venus” di Como – trattasi di un noto e ben frequentato “pub”-discoteca – intorno alle ore 4.40 di domenica scorsa, in almeno una circostanza la sfida al limite del petto-contro-petto ad un altro giovane, infine un’aggressione agli agenti della Polizia di Stato che erano stati fatti intervenire e che in prima istanza avrebbero tentato di calmare il giovane, salvo dover procedere alla presa in consegna e, prima del trasferimento in cella di sicurezza per il resto della notte, rilevare anche la disponibilità di sostanze stupefacenti (per uso proprio o per spaccio?) addosso al soggetto medesimo.

A9 italiana a Lomazzo (Como), vettura ruote all’aria: ferite due giovani

0

Due giovani, età e nazionalità al momento non note, sono state assistite da personale sanitario e trasportate poi al “Pronto soccorso” del “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) per le lesioni riportate nell’incidente occorso alle ore 4.55 circa lungo l’autostrada A9 italiana, senso di marcia verso Chiasso, quasi in corrispondenza di uno degli svincoli per Lomazzo (Como). Il veicolo, a quanto pare dopo collisione con un altro mezzo, si è inalberato andando a concludere la corsa con due ruote all’aria ovvero su una fiancata. Sul posto, oltre a forze dell’ordine ed agli equipaggi di due ambulanze, vari effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Lomazzo.

Venti freddi: l’Europa borsistica sussulta, Zurigo giù, New York si riallinea

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.53) Per quanto anticipato ed in parte già scontato nel pomeriggio di ieri, con improvvisa inversione di tendenza (nel caso della piazza di Zurigo, passaggio da un guadagno prossimo alla figura intera alla perdita poi configuratasi nella misura dello 0.90 per cento), inevitabile il riverbero della pessima chiusura di Wall Street – “Dow Jones” in perdita prossima al quattro per cento, Nasdaq sotto misura oltre il cinque per cento – sulle Borse europee sin dall’avvio delle odierne contrattazioni, con modesta risalita prima dello scollinamento di metà seduta ma con dazio pesante nel prosieguo; sugli umori degli “stakeholder” anche l’effetto dell’irresolutezza mostrata da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel discorso sullo Stato dell’Unione europea a Strasburgo. Per quanto riguarda la sede domestica, danni commisurati al “meno 1.26” per cento sullo “Swiss market index”, ad attestazione su quota 10’754.40 punti; ruolo da capofila per “Partners group Ag” (più 0.19 per cento), unico titolo sopra la parità; scarso consenso per i bancari, “Nestlé Sa” in coda (meno 2.66, ma questo è l’ultimo dei problemi). Difficoltà generali ma nessun terremoto nell’allargato. Così nel resto dell’Europa: Dax-40 a Francoforte, meno 1.22 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.49; Ftse-100 a Londra, meno 1.47; Cac-40 a Parigi, meno 0.37; Ibex-35 a Madrid, meno 0.10. Cambi: 96.14 centesimi di franco per un euro, 96.13 centesimi di franco per un dollaro Usa; dopo la sbandata di ieri, bitcoin in riallineamento al controvalore teorico di 19’337.86 franchi per unità.

Kloten: Verflüssigtes Kokain in Textilien, Brasilianerin verhaftet

0


Die Polizei hat am Dienstag im Flughafen Zürich eine Frau festgenommen und in ihrem Handgepäck rund fünf Kilogramm Kokain sichergestellt.

Die Passagierin reiste am Dienstag (13.09.22) von Sao Paulo nach Zürich. Bei ihrer Kontrolle durch die Kantonspolizei Zürich kam der Verdacht auf, dass es sich bei der 49-Jährigen um eine Betäubungsmittelschmugglerin handeln könnte.

Die weiteren Abklärungen ergaben, dass die Brasilianerin in ihrem Handgepäck Textilien mit sich führte, die mit rund fünf Kilogramm verflüssigtem Kokain getränkt waren.

Durch einen späteren chemischen Prozess hätte das Kokain wieder aus den Textilien herausgewaschen werden sollen. Zur genauen Bestimmung sind die sichergestellten Textilien dem Forensischen Institut Zürich (FOR) überbracht worden.

Im Anschluss an die polizeilichen Befragungen wurde die Verhaftete der Staatsanwaltschaft Winterthur/Unterland zugeführt.

Kapo ZH

Buone notizie: ritrovato (in buona salute) il 15enne scomparso da Lugano

0

Da giorni il suo nome e la sua foto non figuravano più in cima all’elenco – che è cronologico in forma inversa: al primo posto l’ulltima informativa inserita – delle persone destinatarie di un avviso di ricerca in Ticino; premessa incoraggiante, sulla scorta di precedenti esperienze in materia. Del 15enne scomparso un’ora prima dell’alba di mercoledì 24 agosto dall’abitazione di via Giacomo Brentani in Lugano, come ipotizzato in una richiesta di accertamento inviata dalla redazione del “Giornale del Ticino” alla Polcantonale, viene ora confermato il ritrovamento, avvenuto in luogo imprecisato nel Luganese e risalente alla giornata di domenica 4 settembre. Il ragazzo gode di buona salute.

Hockey donne / Anche Sarah Forster (ex-Ladies) nel mondo delle “pro”

0

Un altro messaggio d’impronta rossocrociata per il disco su ghiaccio professionistico d’Oltreatlantico in versione “lei”: dopo un quadriennio agonisticamente intenso in Svezia (due stagioni con il Brynäs Gävle, una con il Leksands Leksand, una con l’Aik Stoccolma), in approdo nella Premier hockey federation anche Sarah Forster, 29 anni, passaporto svizzero (è di Berneck, Canton San Gallo), 170 centimetri per 65 chilogrammi, ruolo difensore. Elemento di lungo corso in Nazionale, uscita dalla filiera dell’Ajoie, un oro ai Mondiali “Under 18” livello D1 ed un bronzo ai Mondiali, Sarah Forster – tra l’altro, figlia di quel Marcel Forster che ebbe buona carriera in cadetteria tra AmbrìPiotta, Basilea, Ajoie, Uzwil e Davos negli Anni ’80 – va a rinforzare le Metropolitan Riveters, sono a metà 2017 New York Riveters, ora con sede a Monmouth Junction nel New Jersey ed impianto di gioco a Newark. Nel “palmarès” della giocatrice anche due titoli svizzeri (2013-2014 e 2014-2015 – nel contesto di un quadriennio con la maglia dell’allora LadiesTeam Lugano, di cui più tardi (2017-2018) fu membro anche la sorella Justine Forster, stesso ruolo, ora in quota alle FriborgoLadies in cadetteria. Breve cenno alle statistiche di spicco: 146 partite in massima serie elvetica con 46 goal e 96 assist, 156 partite in massima serie svedese con nove goal e 30 assist.

Mariano Comense (Como): utilitaria si ribalta, in salvo gli occupanti

0

Quasi illesi, nonostante la violenza dell’impatto e la situazione in cui si erano trovati all’interno dell’abitacolo, gli occupanti di una vettura di piccola cilindrata che la notte scorsa, lungo via Giacomo Matteotti in territorio comunale di Mariano Comense (Como), è finita ruote all’aria, per buona sorte senza coinvolgimento di persone terze e/o di altri veicoli. I soccorsi sono stati portati da uomini dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Cantù; sul posto anche effettivi dell’Arma dei Carabinieri per gli accertamenti del caso.

Arizzano (Vco), 44enne giù dalla scarpata: ferito, ma se la caverà

0

Prognosi di medio periodo per il 44enne recuperato nella mattinata di ieri, martedì 13 settembre, sugli esiti di una caduta lungo il declivio a forte pendenza che si trova a ridosso di un ponte in territorio comunale di Arizzano (Verbano-Cusio-Ossola), e meglio lungo la Strada provinciale numero 55 da Verbania frazione Intra a Premeno. L’infortunio, come confermano fonti giornalistiche locali, poco prima delle ore 8.30; assistenza portata da effettivi dei Vigili del fuoco, specialisti del “Soccorso alpino” civile e uomini dell’Arma dei Carabinieri; il 44enne, risultato essere residente nella zona, è stato infine recuperato, stabilizzaito e trasferito al nosocomio di Verbania.

Saronno (Varese): si arrampica sul tetto della chiesa, 20enne messo in salvo

0

Salvataggio quasi miracolistico la notte scorsa a Saronno, dove un 20enne in apparente condizione di ebbrezza dopo essersi arrampicato sin sul tetto della chiesa prepositurale titolata ai santi Pietro e Paolo, è rimasto bloccato in posizione precaria. Grazie al concorso di vari enti (sul posto effettivi dell’Arma dei Carabinieri, squadre dei Vigili del fuoco, l’equipaggio di un’ambulanza della “Croce rossa” a titolo cautelare ed alcuni responsabili della Comunità pastorale), già poco prima delle ore 3.00 è stata avviata l’operazione di recupero del giovane infine “agganciato” da un pompiere in cima all’autoscala.

Oltre il GdT / Hockey Ascona, parla il presidente: «In pista su… ogni fronte»

0

Annata agonistica – e non solo – straordinariamente impegnativa quella che si profila davanti agli occhi di dirigenti e giocatori dell’Hockey club Ascona: prima squadra promossa dalla Terza alla Seconda lega, settore giovanile rafforzato sempre sotto l’ombrello del “Progetto Rivers” condiviso con ValleMaggia e ValleVerzasca, sempre più vicina la realizzazione della copertura alla pista della “Siberia”. Sullo sfondo, la confermata volontà di continuare ad operare quale “club” di formazione. A parlarne con il “Giornale del Ticino” è Paolo Monotti, presidente dell’Ascona; il filmato sul nostro canale “YouTube” e sulla nostra pagina “Facebook”.

Vola l’inflazione negli Usa: Fed frastornata, vendite a raffica nelle Borse

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.02) Di un fondamentale della finanza non si sono dimenticati, alla “Federal reserve” statunitense: datasi la rilevazione dell’esistenza di un problema e definita che di esso sia l’entità, è necessario che la risposta sia tempestiva, ovviamente congrua per materia e di almeno un grammo superiore per entità. Circa un altro fondamentale della finanza, invece, pare che nessuno abbia conoscenza: al momento di impartire un ordine, il capitano della nave è quantomeno tenuto a sapere se ai suoi ordini vi sia una goletta o un transatlantico; i tempi di reazione del naviglio, infatti, saranno diversi l’uno dall’altro. E di questo forse stanno prendendo coscienza all’“Eccles building” di Washington: ad onta di tre incrementi sostanziosi dei tassi nel volgere di pochi mesi, formula adottata quale deterrente per l’inflazione cioè come sabbia da lanciarsi sulla fiamma viva per estingere l’incendio, l’inflazione stessa continua a crescere anziché diminuire, come attestato oggi con grave scorno degli operatori sui mercati. Esito principale: Borse europee da buona cifra verde al rosso intenso, sprofondo a Wall Street, pioggia di vendite a testimonianza di una sfiducia che in condizioni ordinarie, sia negli States sia in Europa, condurrebbe alla rimozione dei vari Jerome Powell e Janet Yellen da una parte e dell’ondivaga Christine Lagarde dall’altra, quota “Banca centrale europea”.

I numeri e le cifre, chi voglia leggerli, sono deprimenti. A Zurigo, “Swiss market index” a 10’891.54 punti con perdita pari allo 0.90 per cento; per quanto riguarda il listino primario, “Zürich insurance group Ag” capofila con margine utile pari allo 0.98 per cento, pochi gli altri titoli sopra la linea; in tuffo “Lonza group Ag” e “Sika group Ag” (meno 5.41 e meno 5.89 per cento rispettivamente), perdite vistose per “Credit Suisse group Ag” (meno 3.49); in prevalenza grevi le posizioni nell’allargato. Così nelle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 1.59; Ftse-Mib a Milano, meno 1.36; Ftse-100 a Londra, meno 1.17; Cac-40 a Parigi, meno 1.39; Ibex-35 a Madrid, meno 1.59. New York fotografata in piena procella: “Dow Jones”, meno 3.94; Nasdaq, meno 5.16. Cambi: 95.88 centesimi di franco per un euro, 96.19 centesimi di franco per un dollaro Usa; mazzata sul bitcoin, in perdita prossima al 10 per cento e scivolato al controvalore teorico di 19’302.08 franchi per unità.

Tiro sportivo / Nazionali assoluti, fucile a 50 metri: Emanuele Alberti è d’argento

0

Ha sfiorato l’impresa dell’anno, chiudendo a distanza di un nulla dall’oro, il melidese Emanuele Alberti ai Campionati nazionali assoluti di tiro sportivo appena conclusisi a Thun, nell’Oberland bernese: così come lo scorso anno, l’agonista sotto tesseramento con la “Santa Maria” di Iseo-Cimo ha spuntato uno spettacolare argento nella disciplina fucile alla distanza di 50 metri, categoria Veterani, specialità “match olimpico”. Notevolissima la qualificazione ottenuta – e soli otto erano i posti disponibili in finale – dopo programma da 60 colpi in posizione sdraiata e nel tempo massimo di 50 minuti; qui, con la valutazione a decimi (il miglior risultato di un singolo colpo vale 10.9 punti anziché i “tradizionali” 10), uno sforzo supplementare per mettere dietro a sé ben sei avversari, tra cui Martin Zahler che giocava in casa (è di Zweisimmen) e che è andato ad occupare il terzo gradino del podio. La vittoria ad Erwin Stadler, da Willisau (Canton Lucerna). In immagine, i tre dominatori della competizione.

Tiro sportivo / Wyatt Earp scansati, c’è Jason pistolero: quattro ori agli Assoluti

0

Lunga e trionfale trasferta a Thun (Canton Berna) per il ticinese Jason Solari, a questo punto campione dei campioni nel tiro sportivo ai Nazionali assoluti, specialità pistola. Aveva fatto faville già nel 2021, l’ora 22enne da Serravalle frazione Malvaglia, andando per tre volte sul podio e sempre sul gradino più alto; stavolta gli ori sono stati quattro, per la felicità di qualche mobiliere cui ben presto giungerà la richiesta di realizzare un’altra bacheca, tal è ormai il “palmarès” dell’agonista vallerano. Le serie, tutte su programmi da 60 colpi: pistola libera a distanza canonica dei 50 metri; pistola percussione centrale a distanza di 25 metri (sei cicli da cinque colpi di precisione e sei cicli con bersaglio visibile per soli tre secondi ogni colpo); pistola fuoco celere Cism (la sigla vale per “Conseil international du sport militaire”) a distanza di 25 metri; così illustrata la situazione, aritmetico anche l’oro nella combinata Cism (somma dei risultati tra programma del mattino sui 25 metri e programma fuoco celere Cism). In immagine, al centro, Jason Solari sui uno dei podi agli Assoluti nazionali.

Brand in Finsterwald (Kanton Luzern) fordert Todesopfer

0

Gestern kam es in Finsterwald bei Entlebuch zu einem Brand in einem Wohnzimmer. Es wurde eine leblose Frau aufgefunden.

Am Montag, 12. September, kurz nach 18,00 Uhr, ging bei der Luzerner Polizei eine Meldung von einem Brand in einem Wohnzimmer eines Hauses in Finsterwald, Gemeinde Entlebuch, ein.

Vor Ort konnte durch die Feuerwehr Entlebuch-Hasle kein offenes Feuer mehr festgestellt werden. Hingegen wurde in einem Nebenzimmer eine 39-jährige Frau leblos aufgefunden. Gemäss ersten Erkenntnissen dürfte sie an einer Kohlenmonoxidvergiftung verstorben sein.

Die Brandursache ist noch unbekannt und wird derzeit von Ermittlern der Luzerner Polizei abgeklärt.

Im Einsatz standen nebst der Feuerwehr Entlebuch-Hasle auch ein Team des Rettungsdienstes, ein Care-Team sowie die Air Glacier.

Die Untersuchung führt die Staatsanwaltschaft Sursee.

Zuchwil (Kanton Solothurn): Zwei algerische Autoknacker verhaftet

0

In Zuchwil sind in der Nacht mehrere Autos entweder aufgebrochen worden oder es wurde versucht, diese aufzubrechen.

In der Nacht auf Dienstag, 13. September 2022, kurz nach 0.30 Uhr, wurde der Kantonspolizei Solothurn gemeldet, dass auf einem Firmen-Parkplatz an der Luzernstrasse in Zuchwil mehrere Männer verdächtig um die dort parkierten Autos herumschleichen.

Beim Eintreffen der Polizei konnten vor Ort mehrere Autos festgestellt werden, die entweder aufgebrochen waren oder bei denen versucht wurde, diese aufzubrechen.

Im Verlauf der umgehend eingeleiteten Fahndung durch mehrere Patrouillen gelang es der Polizei, zwei dringend tatverdächtige Männer anzuhalten. Die 23 und 29 Jahre alten Algerier wurden für weitere Ermittlungen vorläufig festgenommen.

Varese, Bonnie & Clyde da strapazzo scippano un’anziana: arrestati

0

La cosa peggiore, in tutto l’ambaradan causato da un 35enne e da una 29enne finiti in manette nelle scorse ore a Varese, sta nell’aver mandato un’anziana all’ospedale; buona sorte per tutti che il trauma alla testa sia stato classificato alla stregua di un’accentuata contusione, prognosi da otto giorni salvo complicazioni. Restano quindi sul piatto i reati: vari scippi, almeno una rapina impropria (se la vittima designata prova a resistere e finisce a terra, questo stabilisce il Codice penale), e per il resto si vedrà in sede giudiziaria. I due, nazionalità non resa nota, residenti in provincia di Varese, sono incappati nell’occhio lungo di un agente della Polizia di Stato che, in uscita di pattuglia, aveva individuato un’auto sospetta ed a bordo della quale si trovavano due soggetti assai simiglianti a quelli raffigurati in un “identikit” di coppia quali responsabili di alcune azioni predatorie compiute in parte nel capoluogo ed in parte nella cintura, territorio comunale di Induno Olona.

Nemmeno il tempo di fermare la vettura e di procedere all’identificazione dell’uomo e della donna e tac, ecco un nuovo reato configurarsi proprio sotto gli occhi del poliziotto e di un suo collega: il 35enne si è sporto dal finestrino ed ha tentato di strappare una borsa dal braccio destro delll’anziana, la quale ha reagito ed è stata trascinata per vari metri sino a cadere; tempo zero e manette estroflesse per i polsi dei Bonnie & Clyde da deserto cerebrale. Il che non è un’offesa gratuita, ma mera constatazione: l’arresto ha avuto luogo in via Monastero Vecchio, strada che converge con precisione millimetrica sul cortile della Questura di Varese…

Vermisstmeldung Wettingen (Kanton Aargau): Wer hat diesen Mann gesehen?

0


Vermisst wird seit dem 8. September 2022, in Wettingen, Ulrich Ernst R., 66 jahre alt. Der Vermisste verliess seinen Wohnort in Wettingen mit unbekanntem Ziel und wird seither vermisst.

Sämtliche Ermittlungen und Suchmassnahmen der Polizei haben bislang keine Erkenntnisse über seinen Verbleib ergeben.

Ulrich Ernst R. ist 66 Jahre alt, 174 Zentimeter gross, sehr schlank, grauweisse kurze Haare, trägt Brillen und geht gebeugt. Er dürfte ein rostfarbenes T-Shirt, Jeans und blaue Sneaker getragen.

Personen, welche Angaben zum Aufenthaltsort von Ulrich Ernst R. machen können, werden gebeten, sich an die Kantonspolizei in Baden (056 200 11 11) oder an jeden anderen Polizeistützpunkt zu wenden.

Quelle der Meldung: Kapo AG

Targhe “speciali”, contropartite venali: in due finiscono a giudizio

0

Ballarono 50’000 franchi, alla grossa, fu detto in prima battuta: il 60 per cento al funzionario (ora “ex”, per intervenuto licenziamento), ed il 40 al tizio che, da operatore per conto di un’agenzia di assicurazioni, avrebbe poi saputo come far “girare” gli articoli oggetto di cotanto interesse. Ora, ad avvenuta conclusione degli accertamenti penali il che significa indagini al traguardo con rinvio a giudizio delle due persone implicate (a proposito: la questione sarà risolta con il rito abbreviato), pare che l’ex-funzionario medesimo abbia intascato 38’500 franchi quale indebito vantaggio; non che cambi granché, la sostanza è che l’uno aveva ceduto 15 targhe la cui gestione su un canale preferenziale gli era vietata, e che l’altro aveva fatto in modo di essere esclusivista nell’accaparramento, pezzo dopo pezzo, millozzo dopo millozzo. Meglio si saprà durante il processo, imputati il 35enne Simone Orlandi cittadino svizzero con domicilio nel Bellinzonese ed un 49enne svizzero domiciliato nel Luganese, anche di quest’ultimo è nota nell’ambiente l’identità, non stiamo parlando di fenomeni del crimine (ed infatti il giochino venne alla luce meno di un anno dall’inizio del flusso, denaro al primo e targhe intestate al secondo) ma di gente che aveva pensato di poter lucrare sull’affaruccio conseguente all’altrui desiderio di viaggiare con un “Ti” a numeri originali, o bassi, o in sequenza memorabile, e così via.

Si dirà che Simone Orlandi fu uno sciocco nel credere che i suoi maneggi, alla Sezione circolazione, non sarebbero stati scoperti al primo controllo incrociato o persino alla prima consultazione sull’elenco dei materiali conferiti; un colpo singolo non avrebbe destato perplessità, due a distanza di tempo sarebbero sfuggiti forse ai controlli, ma 15 operazioni distinte tra fine dicembre 2020 e fine maggio 2021 equivalsero al tirarsi la zappa sui piedi. In aula si capirà quindi se a dettare quel ritmo forsennato nella compravendita fu il bisogno disperato di denaro, da parte del funzionario, per sostenere un esuberante tenore di vita, o se si trattò del cedimento a reiterate lusinghe o pressioni del 49enne (il quale è difatti chiamato a rispondere dell’imputazione per ripetuta corruzione attiva), o se più semplicemente entrambi si convinsero via via del trovarsi sul cuscino degli intoccabili o degli insospettabili, sempre che fosse mai venuta alla luce la vicenda.

L’informativa al ministero pubblico partì invece proprio dai corridoi della Sezione circolazione, e nell’arco di un anno è stata svolta “una minuziosa analisi dei fatti” con “attento esame degli atti acquisiti”. Le targhe, nel rispetto dell’ordinaria procedura, erano invece – e citiamo – “soggette a cessione fra privati o ad asta pubblica poiché non era ancora scaduto il termine di 12 mesi di deposito a beneficio del detentore originario (o degli eredi), o poiché esse “erano già a libera disposizione dello Stato”. Per questo, e per un profitto di quelli che non spostano una vita al netto dell’illiceità, l’ex-funzionario sacrificò un salario cospicuo e una faccia, pena che di suo suona già adeguatamente afflittiva; di ripetuta concussione passiva, di ripetuto abuso di autorità e di ripetuta acquisizione illecita di dati egli sarà invece tenuto a rispondere, e con destino segnato.

Polacco, non idraulico ma finto infermiere e vero truffatore: preso

0

Temevamo l’idraulico polacco, ad un tempo; forse qualcuno aveva sottostimato il delinquente polacco, annidantesi in mezzo a migliaia di polacchi onesti. Ed è per l’appunto un 27enne polacco con residenza nella nazione di origine il criminale stanato quattro giorni addietro – informativa diffusa solo stamane alla stampa – in quel di Lugano, tentata truffa con l’ultima variante dal vetusto tronco del “falso nipote”: in scena il “falso incidente”, squilla squilla squilla il telefono di casa, da voce ansimante un “Signora signora mi dica è la madre di Tizio”, “Sì certo” è la risposta, “Si metta seduta”, “Ma che cosa è successo?” nel crescendo rossiniano di tensione e di timori, “Purtroppo uno scontro, purtroppo suo figlio sta male, purtroppo non lo ricoverano se non si paga”; “Ma come, è coperto copertissimo dalla Cassa malati”, “No signora resta una quota piuttosto alta in franchigia, qui dobbiamo far intervenire l’elisoccorso”, “Non importa ricoveratelo ditemi dov’è in modo che io possa raggiungerlo”, “Signora servono prima i soldi mandiamo qualcuno a prenderli, se non li ha in casa vada a ritirarli in banca e si faccia trovare pronta”. Schemino facile, solita pressione psicologica, tutto sul filo dei minuti e della soggezione imposta e dell’agitazione incussa. Turlupinature già viste; turlupinature che, purtroppo, a volte riescono.

A volte, ma non questa. Ché la vittima designata dal truffatore, anche in quanto messa sull’avviso da recenti comunicazioni diffuse per esempio dal “Giornale del Ticino”, si dev’esser detta: “Spécia, spécia, barlafüüs, mo’ a ta cônsciôm nümm per san Giôànn”; ergo, chiamata in Pola, l’è inscì e l’è inscià, signora interveniamo al volo. Attività investigativa a due forni, Polcantonale sul campo e Polcom Lugano per il supporto tecnico, e dling-dlong, sono l’incaricato al ritiro dei soldi, contanti vero e c’è tutto vero? C’è tutto sì, risponde il padrone di casa che padrone di casa propriamente non è, la signora non si sente bene, sono io il delegato per consegnare la somma. E magari il truffatore in combutta con altri truffatori a quel punto intuisce che qualcosa sta andando storto, dal suo punto di vista; ma ciao, sei in trappola dal momento stesso in cui hai messo un piede qui dentro, girarsi, manette, ma non provarci neanche con la solfa dell’“Io non c’entro / Mi hanno dato 20 franchi per venire a ritirare un pacchetto / Dovevo solo consegnare il pacchetto al bar dell’angolo / Non conosco nessuno / Anzi non so nemmeno come mi chiamo”; roba scarsa persino per i “rapper” d’accatto, figurarsi se questa potrebbe mai essere una linea difensiva.

Nel caso vi interessino i particolari sul “modus operandi” di questa gentaglia, ecco, sulla pagina InterNet della Polcantonale trovate un bel papiro con appendice di accorgimenti e di raccomandazioni (tutto quel che c’è di legale in materia, diciamo. Per la zona d’ombra tra legalità e non-proprio-illegalità-ma-insomma, e quest’ultima è la condizione che si determina quando prudono le mani, non possiamo venirvi in aiuto per via del rischio dell’istigazione a commettere un reato. Dio ci scampi). Diciamo allora che a carico del 27enne di passaporto polacco figura la tentata e consumata ripetuta truffa aggravata, dal che derivano alcune intuizioni probabilmente già nero su bianco nel “dossier” di inchiesta. Il fascicolo è nelle mani del procuragtore pubblico Roberto Ruggeri.

Hockey / “Memorial Giordano Grassi”, giovani in sfida nel doppio torneo

0

Due tornei a ghiaccio vivo – categorie “Under 9” ed “Under 11” – per il ritorno del “Memorial Giordano Grassi” sulla pista di Lavizzara frazione Prato-Sornico, nel fine-settimana; e dunque hockey in didattica ed in agonismo, sempre secondo lo spirito (“Si gioca per divertirsi, ci si diverte con il gioco”) che Giordano Grassi aveva proposto durante l’intera sua attività da istruttore e da allenatore – era membro del Comitato direttivo della “Società pattinaggio Lavizzara” e si stava inserendo quale responsabile tecnico nella “famiglia” dell’Hockey club Ascona – sino a quel tragico sabato del giugno 2015 quando la sua auto andò a schiantarsi contro un rullo compressore in territorio comunale di Lavizzara, frazione Broglio. E ben vivo è nel mondo ticinese del disco su ghiaccio il ricordo di una persona sensibile ed appassionata – era sposato, aveva due figli, lavorava quale titolare di una ditta del ramo edilizia; l’hockey nel sangue al pari del fratello Daniele, odierno capitano dell’AmbrìPiotta militante in National league – nel cui nome il doppio evento andrà in scena su sede unica. Confermata l’internazionalità degli appuntamenti: sabato 17 settembre, per gli “Under 9”, in lizza Rivers (conglomerato condiviso tra Ascona, ValleVerzasca e ValleMaggia), AmbrìPiotta, GdT Bellinzona, Lugano e Gladiators Aosta-Mastini Varese (le due società d’oltrefrontiera cooperano in parziale condivisione dei settori giovanili, con modalità tuttavia diversa – anche per ragioni di ben maggiori distanze – rispetto alla formula “fully inclusive” adottata nel progetto dei Rivers); domenica 18 settembre, per gli “Under 11”, a confronto Rivers, AmbrìPiotta, Lugano, GdT Bellinzona, Como e Bears LaivesLeifers. Primi ingaggi sempre alle ore 8.30, ritmi serrati, conclusione alle ore 19.00 sia sabato sia domenica.

Tempo di asfaltature a Pura: spunta un cantiere (diurno) sulla Cantonale

0

Lavori di pavimentazione stradale, con posa del manto fonoassorbente, quelli in calendario a partire da mercoledì 14 settembre e sino a venerdì 21 ottobre in territorio comunale di Pura, lungo la Cantonale, con intervento dal quale sarà interessato anche il nucleo abitato. Attività in sola fascia diurna, gestione del traffico affidata ad agenti di sicurezza e/o ad impianti semaforici.

Colpo di stiletto / Alieni nel cielo di Nante. In missione salvifica (si spera)

0

Nella consueta rubrichetta del “Buongiorno” via “Facebook”, il sempre ed oltremodo mattiniero Norman Gobbi consigliere di Stato ci salutò stamane da Nante in plaga di Airolo. E quivi dicesi “plaga” non per caso: in luogo di rappresentare la sola landa del nucleo e delle sue pertinenze, l’onorevole volle cogliere anche un gran lembo di cielo, laddove a fianco di una nube aranciata (sulla destra) entrò d’improvviso un’altra nube del medesimo colore… o forse no, ché quello sulla sinistra par proprio un disco volante dominante su Nante. Pareidolia? O forse che davvero quella è una navicella aliena celatasi in forma di nuvola, e che alcuni simpatici extraterrestri, colta e percepita la distanza di Berna capitale da una congerie di problemi del Ticino, si siano mossi a compassione e siano giunti per compiere un atto salvifico?

Mendrisio, auto fuori strada. Violenta collisione, grave un 31enne

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.40) Un 31enne italiano con residenza in provincia di Varese versa in condizioni decisamente gravi – tale il primo responso dei sanitari per tramite del portavoce della Polcantonale – sull’esito dell’incidente stradale occorsogli alle ore 21.14 circa lungo via Rime a Mendrisio. Dinamica dei fatti tutt’altro che dalla semplice ricostruzione; sta di fatto che l’auto guidata dal 31enne è andata a centrare un muro di sostegno in fregio alla carreggiata, accartocciandosi al punto che per estrarre l’uomo dall’abitacolo è stato necessario il ricorso alla pinza idraulica tipo “Libervit”. Sul posto operatori del “Servizio ambulanza Mendrisiotto”, unità dei Pompieri Mendrisiotto, agenti della Polcantonale e loro colleghi della Polcom Mendrisio. L’uomo è ora sotto trattamento da parte dei sanitari in sede nosocomiale. Via Rime è stata chiusa al traffico, con deviazioni dei flussi veicolari su percorsi alternativi, per il tempo necessario all’esecuzione dei rilevamenti tecnici.

San Gottardo, invasione di corsia nel “tunnel”: quattro feriti, uno è grave

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.23) Quattro i feriti nell’incidente avvenuto alle ore 15.34 circa all’interno della galleria del San Gottardo lungo la A2, collisione tra un’auto con targhe italiane in movimento verso nord ed un minibus immatricolato in Germania e diretto verso Airolo. Ad innescare l’incidente, secondo ricostruzione fornita dai vertici della Polcantonale Uri, la vettura finita sulla corsia di contromano. Grave uno degli occupanti dell’auto; dalla minore entità le lesioni subite dal conducente del pullmino e da due suoi passeggeri. Numerosi gli enti coinvolti per le operazioni di assistenza; servizi ambulanza dal Canton Uri e da Biasca (“Tre valli soccorso”), agenti della Polcantonale Uri, operatori del Servizio strade nazionali ed altri.

Massagno come Scampia: sparo (a casaccio?) da un’auto, 33enne ferito

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.39) Uno sparo nel buio, volendosi titolare con comoda e sbrigativa citazione. Da fonti Rsi, mancando al momento una nota-stampa almeno sommariamente descrittiva dal portavoce della Polcantonale, si apprende che in ora non precisabile della notte tra ieri ed oggi un uomo venne trasportato al Pronto soccorso del “Civico” in Lugano e quivi trattato a cagione d’una lesione ad un braccio da colpo di arma da fuoco, presumibilmente una pistola dal piccolo calibro, episodio occorso in via Lisano a Massagno, quartiere Bomborozzo. Le condizioni della persona ferita – trattasi d’un 33enne, al momento non noti per via ufficiale il domicilio e la nazionalità; a quanto consta, si tratta di un uomo originario dell’Est europeo, Romania secondo quanto consta alla nostra redazione – sarebbero non preoccupanti. A sparare, e qui si entra nella categoria del dubbio sommato al dubbio, sarebbe stato il passeggero o il conducente di una vettura comparsa all’improvviso; con il trascorrere delle ore perde quota l’ipotesi secondo cui alla persona ferita sarebbe stato imputabile, quale unica responsabilità, l’essersi trovato sulla traiettoria del proiettile. In corso accertamenti a tutto campo, anche per tramite delle rilevazioni del transito di veicoli nella zona.

Saignelégier (Kanton Jura): Wanderin nach Kuh-Attacke ins Spital geflogen

0

Am 31. Juli 2022 wurde eine Wanderin auf einem Feld in der Ortschaft pâturage de la Neuvevie in Saignelégier von einer Mutterkuh angegriffen.

Derzeit sind die genauen Umstände des Unfalls noch nicht geklärt. Die jurassische Kantonspolizei führt derzeit eine Untersuchung durch, um die Ursachen des Unfalls zu ermitteln.

Die Spaziergängerin wurde verletzt von der “Rega” in ein Spital geflogen.

Quelle der Meldung: Police cantonale jurassienne

Hundeangriff in Delsberg: Polizei sucht Zeugen

0

In Delsberg kam es gestern Sonntag, den 4. September zu einem Hundeangriff in der Nähe des Campingplatzes. Die Polizei sucht Zeugen.

Am Sonntag, den 4. September 2022, gegen 17.25 Uhr, hat in Delsberg, in der Nähe des Campingplatzes, ein Hund einen anderen Hund angegriffen.

Der Besitzer des Hundes, der den anderen verletzt hat, oder Personen, die den Vorfall beobachtet haben, werden gebeten, sich bei der Zentrale der jurassischen Kantonspolizei unter der Nummer 032 / 420 65 65 zu melden.

Oberhof (Kanton Aargau): Tödlicher Unfall auf der Benkenstrasse

0

Heute Montag hat sich auf der Benkenstrasse in Oberhof ein tödlicher Unfall zwischen einem Auto und einem Fahrrad ereignet.

Die Benkenstrasse bleibt für die Unfallaufnahme noch gesperrt.

Rapinò catenine e gioielli al “Sun valley festival”: preso (e sotto torchio)

0

Sì, sì, dai; rubacchia qui e là come il ladro di galline che sei, strappa le catenine e gli eventuali gioielli agganciati dal collo delle ragazze (contro i ragazzi non ti metti, vero, cacasotto qual sei), fai il fenomeno con il tuo branco di buffoncelli con ambizioni da delinquenza d’alto bordo; e bravo, spruzza anche lo “spray” al pepe sulla faccia di qualcuna che oppone resistenza. Tanto, prima o poi ti si piglia, e stai ben sereno: nulla rimarrà impunito, altro che indulgenza e minimo edittale della pena. Vale, tutto questo, con riferimento all’avvenuto arresto di un 25enne sul quale gravano forti sospetti ovvero incelabili certezze circa le rapine messe a segno ed i furti perpetrati – parliamo d’una diecina di colpi in serie – in fregio all’ultima edizione del “Sun valley festival”, fra venerdì 3 e sabato 4 giugno, in quel di Serravalle frazione Malvaglia: correità con altri soggetti, i quali si considerino avvisati perché prima o poi i nomi verranno fuori, e ad un nome corrisponde una faccia, e ad una faccia corrispondono (per solito) due polsi, ed a due polsi si adatta mirabilmente un paio di manette.

Per ora, a disposizione dell’autorità giudiziaria ticinese, c’è per l’appunto questo tomo dal passaporto italiano, residenza in landa ligure cioè in un luogo che può stare tra La Spezia e Genova e Savona e Imperia, in ogni caso buon destinatario di un mandato internazionale di cattura della magistratura ticinese; ed in Ticino il tizio è per l’appunto arrivato or sono quattro giorni, consegna in pacco espresso dall’Olanda perché il fermo era avvenuto da quelle parti, e poi vi è stato bisogno delle solite pratiche per l’invio in condizioni di sicurezza. Ipotesi di reato nel “dossier” di cui si sta occupando la procuratrice pubblica Marisa Alfier: rapina, furto aggravato, danneggiamento, lesioni semplici (in subordine, vie di fatto). Non è da escludersi che, in corso d’opera, la posizione si aggravi, potendosi configurare nel contesto anche l’esposizione della vita altrui a pericolo. Suggerimento al giovanotto, non per simpatia (figurarsi) ma nel suo interesse: racconti tutto, confessi, dica chi c’era, e magari ci scapperà uno sconticino di pena, ma proprio magari meno meno.

Speranze oltre il muro delle paure: Borse al rialzo, e New York conferma

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.ù23) Lunedì positivo più di quanto suggerisca lo stesso “Swiss market index”, infine in progresso pari allo 0.83 per cento su quota 10’990.75 punti, alla Borsa di Zurigo ed in generale nelle sedi europee di contrattazione: listino primario quasi per intero in cifra verde, unica eccezione data dal titolo “Roche holding Ag” (meno 0.49 per cento), “Sika group Ag” capofila (più 3.51), “Credit Suisse group Ag” sui 5.33 franchi il pezzo (più 2.97). Allargato denso di buone proposte e di qualche affaruccio; a metà settimana si capirà meglio. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 2.40 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 2.34; Ftse-100 a Londra, più 1.66; Cac-40 a Parigi, più 1.95; Ibex-35 a Madrid, più 2.01. New York ben sostenuta con guadagni fra lo 0.87 e l’1.27 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: 96.55 centesimi di franco per un euro, 95.36 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin sui 21’266.46 franchi quale controvalore teorico per unità.

A margine / Mostra finita. Ah, no, la prolungano. Ma ce lo dicono “dopo”

0

Con informazione distribuita alla stampa solo stamane (ore 10.03 secondo cronologia in casella di posta elettronica), i vertici del lodevolissimo “Max museo” in Chiasso hanno fatto sapere che la mostra dedicata a Vito Noto ed ai suoi 40 anni di attività tra grafica e “design” viene prolungata sino a domenica 2 ottobre compreso, in ragione del “carattere inedito dell’esposizione” e dell’“interesse pubblico suscitato per la sua ricca articolazione”. La cosa non può non rallegrare, per di più sapendosi che tale estensione non lede altro evento in calendario (i materiali della mostra stessa saranno trasferiti in blocco a Palermo, luogo di origine di Vito Noto, per un allestimento a Palazzo Riso già Palazzo Ventimiglia di Belmonte). E tuttavia: ancora la settimana scorsa era stato diffuso un comunicato-stampa con la conferma del “finissage” a ieri, domenica 11 settembre, ed è improbabile – suvvia – che la decisione di prolungare la manifestazione sia maturata “ex post”, cioè la notte scorsa, come suggerisce invece la diffusione di una nota-stampa proprio questa mattina. Inoltre, è illogico il credere che dell’“interesse pubblico suscitato (dalla mostra, ndr) per la sua ricca articolazione” ci si sia accorti solo ieri pomeriggio, cioè a distanza di oltre quattro mesi dall’atto inaugurale.

Un minimo di perplessità insorge, a questa stregua. Era forse un modo per rimediare qualche riga in più di visibilità sulla stampa? Beh, allora spiace: né al “Max museo” in quanto tale, né alla sua direttrice Nicoletta Ossanna Cavadini lo spazio è stato mai negato, e – per quanto ci riguarda – sempre aggratisse. È stato forse uno strumento di “marketing” per forzare l’attenzione dei possibili visitatori, attenti, ultima occasione, o questa domenica (ieri) o niente più? Beh, questi sono sistemi da venditori di padelle e di materassi sulle tv d’oltreconfine, e non degni né delle esigenze del pubblico né delle istanze proprie dell’artista che si sta “rappresentando”. Amen; ma la prossima volta, prima di pubblicare a questo proposito, staremo molto molto molto attenti. Senza preclusioni, senza pregiudizi, ma anche a mani libere.

182 chilometri orari su 80, motociclista transita in categoria “Appiedati”

0

Licenza di condurre, nel tritarifiuti; unico viaggio garantito, quello davanti ad un magistrato cui toccherà il valutare una conferma dell’addebito per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale, il che a queste latitudini si traduce in una patente (ops, pardon, si parla di corda in casa dell’impiccato) da “pirata della strada”. In guai grossi il motociclista che sabato ultimo scorso, intorno alle ore 18.00, incappò nel “radar” lungo via Lucomagno a Biasca: velocità consentita, 80 chilometri orari; velocità effettiva, 182 chilometri orari; scarto effettifvo, 102 chilometri orari. L’uomo è un 39enne svizzero con domicilio in Riviera; per lui, denuncia al ministero pubblico e fine della corsa.

Strada del Maloja, più sicurezza grazie alle valanghe “programmate”

0

Sarà attivo entro l’inverno – in tal senso un’informativa dall’autorità politica cantonale grigionese – il sistema transitorio di gestione dei rischi da neve lungo la Strada del Maloja, dove la presenza di vari canali valangari sul versante sinistro nella sezione compresa tra i Comuni di Silvaplana e di Bregaglia (qui sin verso il punto di confine con l’Italia in frazione Castasegna) costituisce un’incognita per gli automobilisti in transito ed una certezza per gli operatori stradali nel senso che, ad esempio sul tratto tra Sils-Föglias e Plaun da Lej e dunque per buoni 3.5 chilometri, durante la cattiva stagione sono una costante le chiusure per più ore ed anche per più giorni a causa del pericolo di valanghe. Da qui la soluzione transitoria adottata e la cui applicazione ebbe inizio tre settimane addietro con l’avvio di un intervento a più tappe; in corso l’installazione delle antenne di brillamento, funzionali a provocare il distacco artificiale di valanghe nei punti in cui maggiore risulta il rischio di interruzioni della viabilità, con ancoraggi “leggeri” cioè senza immersione parziale nel calcestruzzo (motivo: futuro riutilizzo in altro punto all’interno del perimetro del progetto, nulla si butta).

Come da programma, sul versante opposto della valle principale sarà poi collocato un “radar” per il controllo di quasi tutti i canali valangari, copertura di un’area sino a 10 chilometri quadrati, da utilizzarsi anche come strumento per la verifica del successo dei brillamenti per il citato distacco artificiale delle valanghe. La soluzione definitiva del problema sarà data dalla combinazione tra antenne per il brillamento, “radar” e nuova galleria di collegamento, opera quest’ultima la cui realizzazione è da prevedersi nel medio-lungo periodo.

L’editoriale / Educare i ragazzi, certo. Per i “loro” adulti, la formattazione

0

Punto primo. Da nausea, se i fatti sono come ha descritto un collega della “Regione” e non vi è motivo di base per dubitare, quanto occorso ieri in una partita del calcio di categoria “Allievi” età sui 12-13 anni: all’indirizzo dell’arbitro, perché considerato “diversamente bianco” e non fateci andare oltre nei termini ché qui si rischia un giro di napalm, prima alcuni ragazzini – della squadra ospite, pare – e poi alcuni adulti assiepatisi a seguire l’incontro avrebbero urlato espressioni afferenti giust’appunto al colore della pelle oltre ad anormali epiteti d’uso corrente negli angiporti. Conta uno conta due conta tre, l’arbitro ha fatto ciò che avrebbe potuto e forse dovuto fare sul “conta uno”: partita interrotta, tutti negli spogliatoi, poi se la vedranno i dirigenti delle società e, si spera, i federales (ma sapete com’è, persino alcune squalifiche draconiane propinate all’istante – cioè sull’onda della pubblica notorietà di certi episodi – sarebbero state poi fatte passare all’acqua bassa). Fine punto primo.

Punto secondo. Altro sport: non calcio, ma hockey. Rileviamo dal bollettino degli incontri disputatisi oggi, domenica 11 settembre: Kandersteg-Huskies Regione Svitto 20-3, Reinach-Lucerna 4-17, Dornbirner Bulldogs-KreuzlingenCostanza 22-1, Scl YoungTigers-Reinach 14-0, Lucerna selezione-BielBienne Spirit 2-15, YoungLions Weinfelden-Schwenninger WildWings 25-2. Tutte partite di categoria “Under 13”; le prime due in “Under 13-A”, la terza in “Under 13-Top”, dalla quarta alla sesta in “Under 13-elit”. Volete altro? Presto serviti: ieri, Les Griffons Bulle-SaintImier 2-24 in “Under 15-A”, ed anche un IllnauEffretikon-Glarona 31-0 in “Under 13-Top”, un Sursee-Langenthal 3-20 in “Under 13-A”, uno ZuchwilRegio-BernaFuturo 1-24 anche qui in “Under 13-A”. Dovrebbe bastare: per capire che no, questa non è la dimensione ludico-educativa che si impone, perlomeno non a quell’età in cui i ragazzi sono di massima, cioè chi più chi meno, nel guado preadolescenziale. Vediamo un po’: al di là delle statistiche di cui uno può anche e legittimamente sentirsi orgoglioso (in quel 31-0, due giocatori hanno chiuso con 10 punti personali, nove goal nel primo caso ed otto nel secondo), che cosa trasmette e che cosa insegna, un simile risultato? È utile, quel risultato? Farà dire a qualche genitore che in casa c’è un fenomeno, e che devi insistere così, Johann, e che tu sei sopra gli altri di una spanna? Si spera di no, ma per 100 padri e madri con i piedi per terra si troverà sempre il babbo semifrustrato e che al palazzetto del ghiaccio, quando il figliolo viene anche soltanto sfiorato da un avversario, fa partire la salva di improperi verso lo zebrato di turno. Farà dire a qualche tizio che beh, da quando ho preso in mano io la squadra si è già visto il cambio di passo, chi c’era prima era sì e no un istruttore mentre io alleno e forgio i caratteri, io? Si spera di no (bis), ma per 100 et cetera si troverà et cetera, idem come sopra.

E peggio: che cosa raccontiamo al ragazzino che era in porta tra gli sconfitti, due soli blocchi in difesa ed in attacco contro tre linee di fatto complete dall’altra parte, 13 goal subiti nei primi 20 minuti ed altri 12 nella frazione centrale? Che l’hockey è bello anche così, che lo sport è fatto di vittorie e di giornate buie? E ancora, e soprattutto: che cosa ci dirà, il ragazzino? Di essersi sentito impotente, di aver represso le lacrime ad ogni disco raccolto nella gabbia, di aver avuto la tentazione di mollare tutto e lì per lì, e di aver invidiato chi stava in porta dall’altra parte perché a metà incontro (minuto 29.27, per dovere di precisione cronistica) il titolare ha avuto facoltà di farsi sostituire dal suo “vice”, mentre da questa parte la panca era desolantemente vuota? E domani, a scuola, siamo proprio sicuri che non gli si parerà davanti il bulletto di turno, ho visto che hai preso 31 goal, sei un incapace, fossi in te mi sotterrerei, ahahah? E, in ultimo ma è l’ultima domanda solo perché siamo stanchi di allineare le perplessità e non perché qui a bottega non ne abbiamo altre: non è che il ragazzino, per demotivazione conseguente all’esito del confronto, domani o martedì andrà dall’allenatore e gli riconsegnerà la borsa con l’attrezzatura, guardi, io ho fatto quel che potevo ma le dico con tutta franchezza che questo sistema fa schifo?

Per quanto diverse nell’epifania, le due situazioni indicate hanno un denominatore comune, comune ed intuibile: la frenesia del risultato, e del giudizio conseguente. Ma come? Insceniamo la protesta da collettivo militante 24 ore su 24 per pretendere (cosa buona e giusta) che nessuno abbia a subire prevaricazioni nell’àmbito professionale, e nel contesto scolastico (si sottolinea lo “scolastico”) e nella vita privata, ci riempiamo le bacheche di messaggi reboanti sul “No al mobbing” e sul “Mai più lo stalking” e “Morte al bossing” e poi lasciamo che il 13enne resti impietosamente esposto al ludibrio da numeri umilianti e che suoi coetanei, magari perché si sentono forti formando un branco anziché una squadra ma più probabilmente perché il babbo vede in certi atteggiamenti un prodromo di emancipazione e dell’adultitudine di cui faceva menzione già Giorgio Guglielmo Federico Hegel, abbiano facoltà di oltraggiare e vilipendere un arbitro, con il supplemento di 40enni e di 50enni bercianti perenni che appena fuori dalla recinzione del campo passano all’ingiuria, all’offesa, all’insolenza greve? Parliamo di proteggere, proteggere, proteggere, e poi lasciamo falle in cui l’idiota del momento si insinua vantandosi dell’astuzia? Ai ragazzi, è vero, molte cose si possono insegnare e dunque dei ragazzi molti piccoli difetti è possibile correggere; resta poi da capirsi quale agenzia – altra espressione dei tempi nostri per dire famiglia e/o scuola e/o ambienti e contesti frequentati fuori dalla scuola – sia in grado di fornire una risposta o almeno di contribuire alla determinazione di essa.

Circa la questione dei risultati “esuberanti” un’ideuzza avremmo anche, e su tale traccia torneremo: non è geniale, ma almeno si tratta del frutto di un ragionamento tradotto sul foglio con carta e penna. Quanto agli adulti che spingono i figli (o i propri calciatori o hockeysti o lanciatori di biglie o costruttori di castelli di sabbia sulla spiaggia) ad esasperare il valore dei numeri sul tabellone, ecco, il minimo dell’applicabile è un corso di rieducazione a frequenza obbligatoria. Ma non trascuriamo l’ipotesi della riformattazione, come si fa con il pc quando si avverte il bisogno di una pulizia a fondo. Toh, è saltata fuori la parola giusta: serve pulizia, è da farsi pulizia.

Calcio Dnb / Belli contro un muro, a Wil la “manita” che stordisce

0

12 goal al passivo in sette turni; cinque in un sol colpo oggi, con ovvia sconfitta a rimorchio. Soccombe malamente il Bellinzona del calcio cadetto, a Wil, addirittura dopo essersi illuso (18.o, vantaggio con Rodrigo Pollero) ed in sostanza avendo difeso la linea di galleggiamento sino a poco prima dello scadere dell’ora di gioco (30.o, Timothie Zali; poi in goal Kastrijot Ndau, 1-2 al 55.o); forse eccessiva la pretesa di un immediato ritorno alla parità, e da qui l’1-5 finale (60.o, Silvio Carlos de Oliveira; 89.o, Philipp Muntwiler; 92.o, Nico Maier) che contraddice altri numeri tutti a favore dei granata (16 tiri contro 13, sei conclusioni a fil di palo contro due, possesso-palla al 57 per cento). I risultati: Sciaffusa-Aarau 0-2 (ieri); StadeLosannaOuchy-Thun 2-2 (ieri); Wil-Bellinzona 5-1 (oggi); Losanna-Yverdon 3-2 (oggi); NeuchâtelXamaxSerrières-Vaduz 1-1 (oggi). La classifica: Wil, Losanna 16 punti; Aarau 15; Bellinzona, Yverdon 13; StadeLosannaOuchy 12; Thun, Sciaffusa 10; Vaduz 4; NeuchâtelXamaxSerrières 1.

Calcio Dna / Disco rosso a Berna, Lugano ingabbiato e sconfitto

0

Trasferta non inutile, benché a vuoto, quella sperimentata oggi dal Lugano di massima serie calcistica sul campo dello Youngboys: non inutile, essendo emerse alcune pecche su cui sono d’uopo una riflessione e l’adozione di provvedimenti. 0-3 dice infatti il tabellone, Cedric Itten il mattatore con un rigore trasformato (41.o, fallo di Maren Hailé-Selassié fuori posizione su Kevin Rüegg) e con due assist offerti a Jean-Pierre Nsama (2.o e 64.o). Gara indirizzata e condizionata dal goal subito a freddo? Di sicuro. Gara che il Lugano non è stato in grado di raddrizzare? Beh; da una parte ciò testimonia il risultato, dall’altra si impongono un controllo-palla al 61 per cento e 13 tiri contro sei; aggiungiamo al risotto la rarità di azioni costruite e sviluppate senza che le ginocchia di qualcuno finissero a terra (30 falli in tutto), ed il discorso sarà chiuso.

I risultati – San Gallo-Sion 1-2 (ieri); Winterthur-Lucerna 0-6 (ieri); Servette-Zurigo 3-2 (oggi); Basilea-Grasshoppers Zurigo 5-1 (oggi); Youngboys-Lugano 3-0 (oggi).

La classifica – Youngboys, Servette 17 punti; San Gallo 15; Sion 14; Grasshoppers Zurigo 12; Lucerna 11; Basilea, Lugano 9; Zurigo, Winterthur 2.

Bellinzona, 60enne cade nel vuoto alla palestra di roccia: è grave

0

Prognosi riservata per lesioni all’apparenza dalla media gravità, ma anche da valutarsi nel corso di adeguato periodo di osservazione, per la rocciatrice 60enne – trattasi di cittadina svizzera con domicilio nel Canton Zurigo – che intorno alle ore 14.09, durante una fase di arrampicata sportiva all’interno della palestra di roccia “San Paolo”, dapprima è scivolata lungo la parete e poi ha perso il contatto con l’ultimo punto di appoggio, precipitando al suolo dall’altezza di circa quattro metri. Assistenza medica da parte di operatori della “Rega”, che hanno poi provveduto al trasferimento della donna in ospedale con un elicottero. Rilevamenti a cura di agenti della Polcantonale.

Brusio-confine, cacciatore italiano spara: cervo mancato, svizzero ferito

0

Gravi le condizioni di un giovane svizzero, originario della Val Poschiavo, che è stato colpito da un proiettile mentre si trovava a caccia lungo la linea del confine tra Svizzera ed Italia in territorio di Brusio (Canton Grigioni). A sparare è stato un altro cacciatore, cittadino italiano, il cui colpo all’indirizzo di un cervo è andato tragicamente fuori bersaglio. Il giovane ferito è stato recuperato da operatori della “Rega” ed elitrasportato al “Civico” di Lugano. La dinamica dell’episodio è al vaglio delle autorità inquirenti di entrambe le nazioni, in ragione dell’essere tale incidente avvenuto per l’appunto sulla linea di confine; gli accertamenti vengono svolti da agenti della Polcantonale Grigioni e da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, comando compagnia di Tirano (Sondrio), anche con l’appoggio di un elicottero civile. In immagine, la zona dell’incidente.

Tragischer Unfall in Weinfelden: Nach Kollision mit Auto gestorben

0

In Weinfelden (Kanton Thurgau) kam es am Sonntagmittag, den 11. September zu einem tödlichen Unfall. Der 18-Jährige verstarb noch vor Ort.

Gemäss den Erkenntnissen der Kantonspolizei Thurgau wollte eine 65-jährige Autofahrerin kurz vor 11.45 Uhr von der Kreuzlingerstrasse links in die Konstanzerstrasse einbiegen.

Dabei kam es zur Kollision mit einem vortrittsberechtigten Motorradfahrer, der auf der Konstanzerstrasse in Richtung Weinfelden fuhr.

Der 18-jährige Schweizer wurde so schwer verletzt, dass er trotz Reanimationsmassnahmen durch den Rettungsdienst noch auf der Unfallstelle verstarb. Die 65-Jährige wurde vom Rettungsdienst mit leichten Verletzungen zur Kontrolle ins Spital gebracht.

Zur Spurensicherung und Klärung der Unfallursache kam der Kriminaltechnische Dienst der Kantonspolizei Thurgau vor Ort. Die Feuerwehr Weinfelden sperrte die Unfallstelle ab und leitete den Verkehr um.

Locarno, un Pinocchio “del popolo” nel congedo del “Castello incantato”

0

Fiaba, è poco; racconto, è poco; favola, è poco; vicenda, è poco. Affresco, ecco: un affresco è il Pinocchio di Carlo Lorenzini detto “Collodi”, e questo affresco porteranno oggi al livello di spettacolo i sodali della “Compagnia Il cerchio tondo” di Mandello Lario (provincia di Lecco, Italia) nella proposta teatrale con cui giunge a conclusione la 24.a stagione del “Castello incantato”, vero e proprio “festival” di teatro con figure. In piazza Scuola a Locarno quartiere Locarno-monti, inizio ore 17.30, l’… edizione speciale che Marco Randellini e Maura Invitti, da oltre 30 anni in ditta con le loro marionette e con i loro burattini, sviluppano con originalità anche per tramite delle voci regionalizzate: Pinocchio parla come un napoletano, Mastro Ciliegia è bergamasco, Geppetto viene dalla Bassa emiliana, Mangiafuoco ruggisce con inflessione siciliana. Spettacolo, com’è ovvio, per una fascia di età dagli zero ai 123 anni almeno. Entrata libera. Al termine, il congedo dal pubblico e l’annuncio ufficiale – che qui anticipiamo – dell’edizione numero 25, sempre sulle sponde del Verbano, da venerdì 11 agosto a sabato 9 settembre 2023.

Colpo di stiletto / Renzi e Renzetti, coppia elettorale per… clonazione

0

Gran giro di candidati con ambizioni elettorali inverse a quelli che saranno i riscontri dalle urne, stasera, dalle parti del “Lac” di Lugano dove dovrebbe spuntare persino la sagoma di Matteo Renzi, fondatore di “Italia viva” dopo essere stato affondatore del Partito democratico in quanto asserita espressione del Centrosinistra di Tricoloria, qui in Ticino quale novello Pigmalione per ben sette aspiranti ad un seggio, solita ripartizione Europa, solito sgomitamento, soliti sorrisi di convenienza. Fra coloro che puntano al Senato della Repubblica figura anche Angelo Renzetti, già “patron”, demiurgo, “dominus”, taumaturgo e pagatore (onore al merito) al Football club Lugano; ché, per l’appunto, il noto imprenditore ha scelto di aderire alla minicordata fra “Italia viva” e “Azione”, un miracolo se nel maggioritario, su suolo nazionale, sarà raggiunto il sei per cento dei consensi. Ma si riconosca: dove si sarebbe potuto collocare un Renzetti, se non sulla scia di un Renzi?

Trarego Viggiona (Vco), 80enne s’infortuna: salvato dal “Soccorso alpino”

0

Operatori del “Soccorso alpino” ed effettivi dei Vigili del fuoco sono stati mobilitati, nella giornata di ieri, per il recupero di un 80enne infortunatosi nella zona dell’Alpe Promé, in territorio comunale di Trarego Viggiona, a quanto pare durante attività di estirpazione delle fronde di un arbusto che invadeva il sentiero. L’anziano ha riportato traumi e lesioni da valutarsi in sede ospedaliera, stante anche l’età.

Ghiffa (Vco): auto sfonda muro sopra il ponte, ferita una donna

0

Aveva resistito, quasi inconsunto, alle intemperie ed al trascorrere degli anni; a stroncare la sua vita è stato un atto traumatico, violento ed improvviso. Tranquilli, spazziamo sùbito via la cappa drammatica; sarà soltanto da ricostruirsi – e di non scarso conto risulterà la fattura per una più che necessaria e più che urgente riedificazione – il manufatto a protezione del ponte che sovrappassa un riale in territorio comunale di Ghiffa (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), lungo la Strada statale numero 34 “del Lago Maggiore”, causa abbattimento da parte di un’auto che poco dopo le ore 15.30 di ieri, in uscita dalla dorsale conurbata in direzione di Verbania, è andata a sbattere contro il muricciolo medesimo. Incidente inver o difficile persino da immaginarsi, non essendovi in quel punto una situazione tale da imporre manovre complesse; ma passi. Conseguenze: parapetto e sostegni letteralmente spezzati e sradicati dalla sottostruttura in fregio alla carreggiata; auto malmessa; ferita in modo lieve una delle due donne a bordo. Soccorsi portati dal personale del servizio di ambulanza; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.

Tiro sportivo / Fucile a 50 metri, è un ticinese il “Re Sole” tra i Veterani

0

Classe cristallina, tempra d’acciaio, atteggiamento che oggi i fini dicitori definirebbero “resiliente” e che per noi significa “perseveranza”: tre precipue qualità, unite ad uno spirito da 20enne e ad un’innata immediatezza nelle relazioni con il prossimo, che nello scorso fine-settimana hanno proiettato Emanuele Alberti al titolo di “re del tiro” tra tutti i Veterani su suolo svizzero, finale disputatasi a Steinen nel Canton Svitto, specialità fucile alla distanza di 50 metri, la “Festa federale di tiro” quale contesto. L’agonista di Melide, tesserato per la “Tiratori santa Maria” di Iseo-Cimo, si è imposto sul lotto dei migliori usciti dal feroce crivello delle prequalificazioni (oltre 700 gli atleti in lizza nei vari programmi di gara) e delle qualificazioni. Meno fortunato il collega ed amico Mauro Nesa da Capriasca frazione Sala: per lui niente finalissima e con non pochi motivi di legittimo rammarico.

Oltre il GdT / Matteo Malfatti, o dell’hockey che è storia a cavallo del confine

0

Oggi vicepresidente dei Mastini Varese (Ihl), prima squadra di cui è stato direttore sportivo ed anche allenatore a più riprese (idem dicasi per la conduzione del settore giovanile), il 57enne Matteo Malfatti è figura di spicco nell’hockey a cavallo del confine: ben premiata la carriera da agonista (1981-1996, due titoli nazionali ed una “Continental cup” in bacheca), e tra le esperienze da tecnico figura anche un triennio (2004-2007) alla guida del Chiasso “maggiore”, in quel tempo iscritto alla Seconda lega gruppo 1-est. Mai interrotta, se non nella cesura imposta dal Covid-19, l’osmosi didattica (in apprendimento ed in insegnamento, nulla escludendosi ed anzi con un occhio di riguardo alla struttura ed alle dinamiche delle realtà dilettantistiche) tra Lombardia e Svizzera: “Da Varese abbiamo sempre guardato al Ticino per studiarne i modelli di gestione delle società, l’organizzazione delle squadre, le interazioni con gli enti”. Con buoni esiti: “Abbiamo copiato, per quanto possibile e sempre nei limiti imposti dai differenti contesti, quello istituzionale ad esempio”. L’intervista a… videocamera libera sulla nostra pagina “Facebook”.

Michel Godard ed amici, a “Jazz in Bess” il fascino di un trio cosmopolita

0

Vale per intero (e di più) il prezzo del biglietto un trio che si proporrà domenica 18 settembre a “Jazz in Bess” di Lugano (via Besso 42a): di scena Michel Godard (basso, serpentone e tuba), Tino Tracanna (sassofono tenore e sassofono soprano) e Francesco D’Auria (batteria, hang e percussioni intonate). Inizio ore 21.00. In immagine, Michel Godard.

Epizentrum in der Nähe von Basel: Erdbeben mit Stärke 4.7 in der Schweiz spürbar

0

Der Schweizerische Erdbebendienst an der ETH Zürich hat in Frankreich, ungefähr 13 Kilometer südöstlich von Mulhouse ein Erdbeben registriert.

Das Beben ereignete sich am 10. September 2022 um 17:58:13 Uhr (Lokalzeit) mit einer Magnitude von etwa 4.7 auf der Richterskala.

Dieses Erdbeben ist in der ganzen Schweiz verspürt worden. Leichte bis mittlere Schäden sind bei einem Erdbeben dieser Stärke in der Nähe des Epizentrums möglich.

(Photoquelle: pixabay)

Trimbach (Kanton Solothurn): Zwei Tunesier nach Diebstahl verhaftet

0

In der Nacht auf Samstag hat die Kantonspolizei Solothurn in Trimbach zwei Männer festgenommen, die Deliktsgut mit sich trugen.

Am Samstag, 10. September 2022, gegen 4 Uhr, fielen einer Patrouille der Kantonspolizei Solothurn in der Baslerstrasse in Trimbach zwei Fussgänger verdächtig auf. Bei der anschliessenden Kontrolle der beiden Männer kamen unter anderem technische Geräte zum Vorschein.

Abklärungen ergaben, dass diese zuvor aus zwei Personenwagen entwendet wurden. Die Polizei hat die beiden Tunesier im Alter von 22 und 35 Jahren für weitere Ermittlungen vorläufig festgenommen

Il giro del mondo in… 14 mesi: Locarno celebra Emilio Balli, “il” viaggiatore

0

Da ieri, sabato 10 settembre, e sino a tutta domenica 8 gennaio 2023, al “Museo Casorella” in Locarno (via Bartolomeo Rusca 5) la mostra dedicata alla figura di Emilio Balli e, meglio, alle sue esperienze da visitatore dei quattro angoli della Terra secondo le scansioni da diario fotografico tra il 1878 ed il 1879. Emblematico il sottotitolo scelto per la rassegna, ossia “Lo sguardo di un locarnese sul mondo”, a testimonianza di un’esperienza che fu avventura nel senso stretto del termine: aveva infatti un programma ben delineato, quel viaggio messo a punto dai membri di una società di studiosi e di turisti europei, partenza dal porto di Marsiglia giovedì 1.o agosto 1878, a bordo della “Junon”, compagnia armatrice la “Fraissenet”; gli organizzatori si trovarono tuttavia a corto di denaro, ed una volta giunti a New York i partecipanti alla spedizione si trovarono appiedati. Con non comuni spirito di inventiva e sprezzo del pericolo, Emilio Balli decise di proseguire in proprio, si sciroppò il Nordamerica da costa a costa, trovò un imbarco per attraversare l’Oceano Pacifico, approdò in Giappone e da lì passò in Cina, e dalla Cina all’India, indi Mar Rosso, canale di Suez, Alessandria d’Egitto (con soggiorno), Napoli e circolo concluso a Marsiglia nella giornata di sabato 27 settembre 1879; 14 mesi, dunque, per il giro del mondo, dal quale Emilio Balli riportò oggetti e fotografie conservati poi dagli eredi e dagli eredi degli eredi. Nella mostra trova per l’appunto spazio una selezione di tali materiali. Collaborazione con Uni Ginevra e “Museo di Valmaggia” in Cevio.

Bellinzona, il Dipartimento cantonale territorio spiegato alla “Commercio”

0

Costruire, sistemare, migliorare, ridefinire, semplificare: in cinque verbi, nella possibile percezione da parte di uno studente, la chiave di lettura per l’opera che viene svolta in seno al Dipartimento cantonale territorio, le cui attività furono al centro di una presentazione, giovedì ultimo scorso, agli allievi del quarto anno alla “Scuola cantonale di commercio” in Bellinzona, Claudio Zali consigliere di Stato quale primattore davanti a folta platea i cui soggetti stanno prendendo confidenza con i progetti interdisciplinari. Fra i temi illustrati quali spunti di indagine e di analisi: la tutela ambientale, la gestione dell’esistente ed i meccanismi deliberativi. In immagine, un momento dell’incontro con gli studenti.

Hockey Seconda lega / Amichevole di lusso, l’Ascona cede con onore

0

Per quanto ad organico rinnovatissimo (si dirà a breve) e con assetto in cifra di provvisorietà (soli 13 giocatori di movimento a disposizione; erano 17 sul fronte opposto), Ascona sconfitto solo con il minimo scarto nel pomeriggio di ieri, sabato 10 settembre, in amichevole a Biasca con i Mastini Varese. Confronto tra una neopromossa dalla Terza alla Seconda lega svizzera, dunque, ed un gruppo che si appresta invece a disputare la Ihl, massima serie di Tricoloria con sole squadre italiane (Cortina, Fassa, Renon, Unterland Cavaliers Egna-Ora, Merano e Gardena Ortisei partecipano invece alla Alps hockey league-Ahl con formazioni di Austria e Slovenia; Bolzano Südtirol Foxes, Lupi Valpusteria Brunico ed Asiago militano infine nella Icehl, con avversari da Slovenia, Austria ed Ungheria); 1-2 al termine di 60 minuti ben vissuti da entrambe le parti, verbanesi addirittura avanti sull’1-0 con Ivar Ortelli (6.52) su assist di Dimitri De-Camilli, per gli ospiti reti di Michael Mazzacane (28.56) e Dennis Perino (37.53; per i rilevatori ufficiali, invece, autore del goal sarebbe Sebastian Allevato). 32 secondi dopo metà confronto, cambio della guardia tra i portieri con Alan Mignami in subentro a Pierre Tomamichel in casa Ascona e Domenico Della Santa a rilevare Rocco Perla per i bosini, tra l’altro sostenuti da un buon gruppo di tifosi.

Discreta l’intensità, considerandosi tra l’altro il fatto che entrambe le squadre hanno sinora tritato pochi minuti di ghiaccio “vero”; marcature a tratti un po’ lasche, contenuti alla fascia dei due minuti le singole penalità (sei e cinque rispettivamente); piacevole il rivedere all’opera Andrea Vanetti, 32enne varesino per nascita, ruolo attaccante, intera filiera delle giovanili in casa Lugano – anche con un timbro nella allora Lega nazionale A ed odierna Nl – e poi tra Prima e Seconda lega con il “vecchio” Ceresio1, con i GdT2 Bellinzona e con il Chiasso, indi in maglia MilanoRossoblù ed ora al quinto anno con la maglia dei varesini, terza stagione da capitano. A margine, in un breve ma intenso momento privato sotto la tribuna lato ufficiali di gara, alcuni amici svizzeri ed italiani hanno colto l’occasione per ricordare la figura di Giuseppe “Mala” Malacrida, deceduto in settimana all’età di 71 anni dopo diuturno impegno nell’arte discatoria soprattutto a Lugano (da giocatore, e poi da dirigente) ma anche tra i pionieri della rinascita dell’hockey a Varese, all’epoca di Ray McKay allenatore-giocatore onusto di gloria nei “pro” (357 partite fra Nhl e Wha, 266 partite nella sola Ahl con una “Calder cup” conquistata) ed attorno al quale si era catalizzata anche la piccola colonia di discatori elvetici messisi a disposizione per allenamenti e partite. Nella foto ManBer-“Giornale del Ticino”, Pierre Tomamichel neutralizza un’azione d’attacco dei Mastini. Ampio corredo fotografico sulla nostra pagina “Facebook”.

Calcio Dnb / Anticipo con sorpasso, Aarau prima forza del torneo

0

Aarau provvisorio capolista solitario nel calcio cadetto grazie al successo (2-0) nell’odierna trasferta a Sciaffusa, ottavo turno consumatosi per due quinti stante anche il 2-2 tra StadeLosannaOuchy e Thun. A Wil, domani, la misura del valore del Bellinzona in una Borsa dai sinora curiosi equilibri; da disputarsi, sempre nella giornata festiva, anche Losanna-Yverdon e NeuchâtelXamaxSerrières-Vaduz. La classifica: Aarau 15 punti; Losanna, Wil, Yverdon, Bellinzona 13; StadeLosannaOuchy 12; Thun, Sciaffusa 10; Vaduz 3; NeuchâtelXamaxSerrières 0 (Aarau, StadeLosannaOuchy, Thun, Sciaffusa otto partite disputate; Losanna, Wil, Yverdon, Bellinzona, Vaduz, NeuchâtelXamaxSerrières sette).

Calcio Dna / Vince solo chi viaggia, Lucerna straripante a Winterthur

0

Doppio successo in trasferta nel sabato del calcio di Dna. L’impresa del giorno va sul conto del Sion, 2-1 a San Gallo contro la capolista e con pochi motivi di timore per gli ospiti giunti sul 2-0 a tre minuti dal termine e capaci sempre di tenere la situazione sotto controllo; ancora partenza dalla panchina, e dopo un’ora abbondante di gioco, per l’attesissimo Mario Balotelli. Dilagante, invece, il Lucerna a Winterthur: 3-0 dopo 25 minuti, 4-0 dopo 32, 5-0 al 54.o, finale sul 6-0 e giudizio impietoso per gli zurighesi dal centrocampo liquefatto. Domani Servette-Zurigo, Basilea-Grasshoppers Zurigo e Youngboys-Lugano. La classifica: San Gallo 15 punti; Youngboys, Servette, Sion 14; Grasshoppers Zurigo 12; Lucerna 11; Lugano 9; Basilea 6; Zurigo, Winterthur 2 (San Gallo, Sion, Winterthur otto partite disputate; Youngboys, Servette, Grasshoppers Zurigo, Lucerna, Lugano, Zurigo sette; Basilea sei).

Hockey Nl / Ultima amichevole precampionato, Ambrì steso dal Kloten

0

Di massima, un’ipotesi: non contando questa partita se non per macinare ghiaccio e per alzare di una tacca il livello dell’impegno salvaguardando garretti ed ossa dei giocatori, mezzo obiettivo è stato raggiunto e pazienza se il risultato è parso indigesto a gran parte dei quasi 1’000 spettatori che avevano scelto di sacrificare un pomeriggio all’“Ikea” per farsi almeno un’idea di quel che potrebb’essere l’AmbrìPiotta nel corso della stagione 2022-2023 dell’hockey di massima serie. Hanno infatti perso, e maluccio (1-4), i leventinesi per l’occasione chiamati a misurarsi con il Kloten sulla pista di Bellinzon; il solo Jesse Virtanen, con assist di un Dominic Zwerger, a bersaglio (43.25) per il provvisorio 1-2; in quota zurighese non si può non tributare un applauso a Matteo Nodari, sua la firma sullo 0-2 (25.36). Semplicemente impressionante Juha Metsola a difesa della gabbia degli ospiti. AmbrìPiotta al saldo della fase di preparazione: otto partite disputate, cinque vittorie, due sconfitte ai rigori, una sola sconfitta entro i 60 minuti. Nella foto, Luca Cereda, allenatore dell’AmbrìPiotta.

Busto Arsizio (Varese): auto fuori strada in zona stazione Fs, un ferito

0

Un automobilista 24enne ha riportato traumi di una certa entità, e per tale motivo è stato ricoverato all’“Ospedale nuovo” di Legnano (Milano), nell’impatto occorso intorno alle ore 7.06 di oggi contro un manufatto a Busto Arsizio (Varese), lungo via Torquato Tasso, in prossimità della stazione delle Ferrovie dello Stato. La collisione, secondo ricostruzione fornita, è stata conseguenza di una sbandata senza coinvolgimento di altri mezzi. Oltre agli operatori sanitari, sul posto Vigili del fuoco dal Distaccamento Busto Arsizio-Gallarate ed una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri.

Hockey / Ascona-Mastini Varese, l’amichevole “speciale” di Davide Bertin

0

Curiosa esperienza quella che si troverà a vivere questo pomeriggio il 28enne Davide Bertin da Pinerolo (Torino), hockeysta già in ruolo di portiere, ritiratosi dall’attività agonistica nel 2021: nell’amichevole in programma al palaghiaccio di Biasca (primo ingaggio, ore 17.30) tra Ascona e Mastini Varese, di fatto, mani in pasta su un fronte e mani in pasta sull’altro. Spiegazione: l’ex-giocatore è nei ruoli tecnici dell’Ascona, prossimo all’esordio – un felice ritorno – in Seconda lega, con ampio impegno nel contesto del “progetto Rivers”, ma da ieri è anche nei ruoli tecnici della compagine d’oltrefrontiera, avendo accettato un incarico a tempo parziale – alcune ore la settimana – quale allenatore dei portieri. Davide Bertin, scuola Valpellice con passaggi anche all’Ev Bozen84, all’Asiago, al Chiavenna ed al Valpellice in massima serie tricolore, ha del resto militato a Varese (in seconda serie) per sei campionati di fila, dal 2015 al 2021, svolgendo nel 2020-2021 anche attività quale assistente allenatore per la Nazionale azzurra “Under 18”.

Uboldo (Varese), tragico frontale: muore un motociclista 26enne

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.20) Lo schianto, l’urlo delle sirene, la testa del medico soccorritore che si china e che è segno dell’ineluttabilità. Un motociclista 26enne, Luca Rossi, di Marnate (Varese), è morto intorno alle ore 12.08 di oggi in territorio comunale di Uboldo (Varese), quasi sul confine con i Comuni di Cerro Maggiore e di Rescaldina (Milano), in séguito alla collisione con una vettura lungo via Del Purgante. Illeso il conducente della vettura. Soccorsi a cura di operatori della “Croce rossa” da Saronno ed un elicottero fatto giungere dalla base di Milano; accertamenti a cura di agenti della Polizia locale e di effettivi dei Carabinieri di Saronno.

Pala & piccone / “Safety car” in autostrada, ma la mandria non c’era

0

Regalano di rado informazioni utilmente sfruttabili e, per contro, di spesso messaggi esilaranti, i pannelli cosiddetti “a messaggio variabile” delle autostrade italiane: per dire, ti s’avvisa d’una colonna per sei chilometri quando nella colonna ti trovi di già, ti si fa superare una barriera per il pedaggio senza avvertenza dell’esservi coda da lì in poi (ed il saperlo ti avrebbe indotto ad uscire appena prima della barriera stessa…), a volte ti si racconta dell’esservi una “persona sulla carreggiata” e la stessa comunicazione resta fissa per ore ed ore (ma rintracciatelo, ‘sto pover uomo, e mettetelo al sicuro…), ed arrivano persino a raccomandarti di consultare il sito InterNet della società di gestione. Sì, mentre stai guidando, magari… Dell’intervento di una “safety car” tipo circuito di “Formula 1” dalle parti di Busto Arsizio (provincia di Varese), al di fuori delle situazioni da grave incidente, non si aveva sino ad ora notizia; ma ieri, alle ore 8.37, a quel che figura in immagine i vetturali attediatisi lungo la A8 Varese-Milano dovettero conformarsi. Coda in (lenta) marcia causa “animali vaganti”? Quali animali, cervi in gruppo che si lanciano nel vuoto da un ponte sulla “Route 30” a Cedar Rapids, vacche in mandria che invadono la A12 nel Canton Friborgo, nutrie in branco emerse dall’alveo dell’Arnetta o dell’Olona? Mistero svelato, nulla di tutto ciò: sulla carreggiata si era immesso un cane, spuntato da chissadove. E salvato, a quanto consta; il che rallegra. Certo che l’ipertrofia anche nei messaggi, quando un singolo soggetto diventa moltitudine…

Polizei beschlagnahmt drei getunte Elektrotrottinetts: 148 Stundenkilometer statt erlaubten 20

0

Im Laufe des Septembers hat die Kantonspolizei Freiburg drei Elektrotrottinetts abgefangen und beschlagnahmt, die die zulässige Höchstgeschwindigkeit von 20 Stundenkilometer um das Zwei- bis Siebenfache überschritten.

Seit Anfang September hat die Kantonspolizei Freiburg drei Lenker von Elektrotrottinetts kontrolliert, die mit einer höheren Geschwindigkeit als den erlaubten 20 Stundenkilometer unterwegs waren. Der erste Lenker im Alter von 26 Jahren wurde in Le Pâquier-Montbarry kontrolliert und war im Besitz eines Fahrzeugs mit überhöhter Leistung (5’400W anstelle der erlaubten 500W), das mit einem Gerät zur Geschwindigkeitsbegrenzung ausgestattet war. Bei den Messungen wurde festgestellt, dass das Fahrzeug eine Geschwindigkeit von 88 km/h erreichen konnte.

Der zweite Lenker im Alter von 39 Jahren wurde in Bulle mit einem Elektrotrottinett mit einer Leistung von 11’000W kontrolliert. Das Zweirad war zudem mit einer Vorrichtung ausgestattet, die nach den Messungen der Polizei einen Geschwindigkeitswechsel von 20 Stundenkilometer bis zu 148 Stundenkilometer ermöglichte. Der dritte Lenker im Alter von 26 Jahren wurde mit einem Trottinett kontrolliert, das mit zwei 500W-Motoren ausgestattet war und eine Geschwindigkeit von 50 km/h erreichte. Die drei Trottinetts wurden beschlagnahmt und die Lenker bei der zuständigen Behörde angezeigt.

Die Kantonspolizei möchte daran erinnern, dass der Erwerb von Fahrzeugen mit überhöhter Leistung sowie der Kauf und die Installation von Geräten zur Geschwindigkeitsänderung erlaubt sind. Es ist jedoch strengstens verboten, mit solchen Fahrzeugen im öffentlichen Raum zu fahren.

Herisau (Kanton Appenzell Ausserrhoden): Trickbetrüger aus Rumänien festgenommen

0

Am Donnerstag, 8. September 2022, konnte in Herisau nach erfolgreicher Fahndung ein Trickbetrüger festgenommen werden.

Kurz vor 15.00 Uhr betrat ein 23-jähriger Mann eine Filiale einer Einrichtungshandelskette und begab sich an die Kasse. Die Kassiererin bemerkte sein auffälliges Verhalten im Zusammenhang mit dem Wechselgeld und liess sich nicht auf die Situation ein. Die Angestellten informierten die Kantonale Notrufzentrale in Herisau über den Vorfall und dass der Mann die Filiale zwischenzeitlich verlassen hat. Die ausgerückten Patrouillen konnten kurze Zeit später ein Fahrzeug mit dem oben beschriebenen Mann anhalten.

Die ersten Abklärungen ergaben, dass der Verhaftete, ein rumänischer Staatsangehöriger, für Geldwechselbetrug in anderen Kantonen in Frage kommen könnte. Für die weiteren Ermittlungen wurde der Mann in Gewahrsam genommen.

Quelle: Kapo AR

Achtung Rückruf: Metallische Teile in verschiedenen Käsesorten

0

Aufgrund des Verdachts des Vorhandenseins von metallischen Fremdkörpern in einigen von Société Fromagère de Riblaire (Frankreich) hergestellten Chargen unserer Président La Bûche Fondante de Chèvre 180G und Président Rondin de Chèvre 1KG ziehen wir vorsorglich den Verkauf folgender Produkte zurück:

300193 – PRÉSIDENT LA BUCHE FONDANTE – 180G

  • 15.10.2022
  • 17.10.2022
  • 21.10.2022
  • 28.10.2022

300976 – PRÉSIDENT RONDIN DE CHÈVRE – 1KG

  • 25.10.2022

Sanitätskennzeichen: FR 79.299.001 CE

Die gesamten Produktionschargen werden vom Markt genommen. Einige dieser Erzeugnisse wurden jedoch vor der Rücknahmemassnahme vermarktet. Die Konsumenten werden aufgefordert, die betroffenen Produkte nicht zu konsumieren und an ihr Verkaufsgeschäft zurückzugeben bzw. zu vernichten. Der Verkaufspreis wird ihnen zurückerstattet.

Das Call Center von bcw steht für Fragen und Informationen zur Rückerstattung des Kaufpreises von Montag bis Freitag während den Zeiten 08:00 – 20:00 unter folgender Telefonnummer zur Verfügung: 0041 (0) 41 854 05 00 CALL CENTER

Quelle: bcw Global

Controlli della velocità, Irina dagli occhi indiscreti prenota tre… alberghi

0

Di sicuro lo sapete, ma se non lo sapete siamo qui per servirvi: Irina vi aspetta. Irina, volto dagli occhi indiscreti e permeanti, un nome che non si sa se appartenga alla Russia o all’Ucraina e dietro al quale si cela la spia più pericolosa – un incrocio tra Mata Hari e la Kleo spietata “killer” della Ddr nell’interpretazione di Jella Haase – tra quelle che si insinuano sulle nostre strade; perché vi aspetta, per l’appunto, e vi guarda; e, nel momento in cui vi prende di mira, vi tradisce. Chiamasi infatti Irina – non è una nostra invenzione da “bonne plume” in fregola di sfoggio il sabato mattina, ecco – l’apparecchiatura semistazionaria che di volta in volta alloggio trova in fregio a qualche carreggiata di cui forma fregiatura dal sapor di fregatura per il vetturale; a scanso di equivoci, per la settimana subveniente ovvero a far data da lunedì 12 settembre e sino a domenica 18 settembre si dovrà far conto della matronale ed ingombrante presenza in quel di Osogna, di Gerra Verzasca e di Canobbio.

Quanto ai controlli mobili, saltellii da un angolo all’altro del Cantone, a mo’ d’esempio con la curiosa accoppiata di Ambrì e di Piotta (messaggio subliminale al Berna dell’hockey, che sarà ospite alla “NuoValascia” giust’appunto sabato per la “prima” di National league: da qui non si passa se non lasciando un sanguinoso guiderdone) quali compresenze nel Distretto di Leventina; s’aggiungano Corzoneso a testimonianza del Distretto di Blenio e Prosito per l’intiera Riviera e Broglio per il Distretto di ValleMaggia, per la serie “Quando la Storia si forma su scaturigini dall’infinitamente piccolo”). Poi, i grossi calibri a dispersione in ogni dove, e qui si va di mero elenco: nel Distretto di Bellinzona, Castione, Cadenazzo, Bellinzona, Progero, Monte Carasso e Gnosca; nel Distretto di Locarno, Tegna, Locarno, Cavigliano, Golino, Ascona, Losone, Arcegno, Intragna, Ranzo e Dirinella; nel Distretto di Lugano, Grancia, Melide, Comano, Sureggio, Vaglio, Sala Capriasca, Massagno, Taverne, Bedano, Porza, Bironico, Lugano-centro, Breganzona, Cassarate, Gravesano, Manno, Agno, Bissone e Brusino Arsizio; nel Distretto di Mendrisio, Chiasso, Arzo, Besazio, Stabio e Novazzano. Auguri a tutti, e un saluto particolare ad Irina, che cercheremo di evitare come la peste. Oh: nothing personal, honey; ma, come canta Marc Trauffer, nit miin Typ.

Hockey Nl / Buon ultimo “test”, Lugano pronto al decollo in campionato

0

Cinque vittorie di fila, con quella di stasera a Langnau im Emmental contro gli Scl Tigers, per il Lugano dell’hockey che in tal modo e con qualche motivo di ottimismo porta a conclusione la fase di approccio alla stagione 2022-2023 in National league. Scarto pari a tre goal ieri in casa contro il BielBienne (4-1), scarto pari a tre goal oggi nella trasferta (3-0); affatto diversa, invece, la dinamica del confronto, decisosi con due sussulti negli spiccioli ultimi del terzo periodo. Kris Bennett, attaccante canadese che formalmente è in quota ai BiascaTicino Rockets, a segno con una doppietta (6.17 e 58.05, nel primo caso con assist di Markus Granlund); firma intermedia dal bastone di Troy Josephs (57.39), con apporto di Calvin Thürkauf e di Luca Fazzini a tabellino. Un paio di migliaia gli spettatori.

Dramma di Blenio, dolore su dolore: morto anche l’altro ragazzo italiano

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.32) No, non ce l’ha fatta, Christian; ha lottato sino a che è stato assistito dalla fibra, ed in ultimo si è arreso, nella costernazione dei familiari e dei medici. A drammatica conferma questa sera, cinque giorni dopo i fatti, il peggiore fra i timori espressi domenica scorsa nel contesto della tragedia toccata al 14enne Karim Damir Larbi, morto sul colpo per una caduta durante la discesa dalla Capanna Scaletta in territorio di Blenio, sopra la frazione Ghirone, zona del Pian Geirétt: al “Civico” di Lugano è deceduto anche il secondo ragazzo italiano che faceva parte di una comitiva ormai prossima al rientro dopo un breve periodo di esperienza comune. Oggi, nel giorno in cui dell’altro ragazzo sono state celebrate le esequie, a Varese: una coincidenza, ma di quelle coincidenze che si imprimono d’acchito nella mente e che da oggi in poi uniranno due famiglie nelle lacrime, nel dolore e nel ricordo dei figli persi. Aveva 14 anni come Karim Damir Larbi, Christian, che di cognome faceva Maccarrone ed abitava ad Induno Olona; figlio di marocchini ben integratisi a Bisuschio nell’arco di tre decenni, l’uno, ed italiano con ascendenze nel profondissimo Sud della Penisola l’altro; stessa affiliazione alla società polisportiva Virtus Bisuschio nella Valceresio che si dipana dal valico di Porto su Brusino Arsizio sino alle propaggini ultime del capoluogo sul rione Valle Olona; stessi sogni da giovane calciatore, stessa allegrezza e stesso folle e tragico destino.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine in un’inchiesta doverosamente ben indirizzata ma al cui quadro d’insieme sembrano mancare ancora vari tasselli, nella caduta uno dei due ragazzi ha urtato e travolto l’altro, minima la differenza di quota su quel tragitto che sentiero non era, per entrambi l’impatto nell’alveo di un riale sottostante, circa 100 metri il dislivello del tuffo esiziale. Un terzo coetaneo, cittadino svizzero residente nel Mendrisiotto ma presente nell’area della Capanna Scaletta in quanto abituale frequentatore e non facente parte del gruppo di escursionisti, è tuttora ricoverato in sede nosocomiale a causa dei traumi subiti nel tentativo di venire in immediato soccorso ai due ragazzi la cui vita è stata infine spezzata; per lui, almeno per lui, si osa sperare.

Gole della Breggia, due ragazze precipitano dal sentiero: una è grave

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.55) In condizioni piuttosto gravi l’una, ferita in modo lieve l’altra delle ragazze che intorno alle ore 19.52, mentre stavano percorrendo un sentiero nella zona del Parco Gole della Breggia che è territorio condiviso da quattro Comuni (Morbio Inferiore. Balerna, Castel San Pietro e Breggia frazione Morbio Superiore), sono cadute da altezza significativa arrestandosi solo sul greto del fiume e lì venendo soccorse da operatori del “Servizio ambulanza Mendrisiotto” e da effettivi dei Pompieri Mendrisiotto. Le giovani, entrambe 15enni con passaporto svizzero e domicilio nella regione, sono state stabilizzate e trasferite poi in ospedale, l’una con un elicottero della “Rega” e l’altra in ambulanza; sul posto anche uomini di Polcantonale, Polcom Mendrisio e Polcom Chiasso.

A margine / “Elisabrexit”, titolo che fa scandalo. Solo se non lo si capisce

0

Di vario tenore, sulla stampa dal Regno Unito agli Urali, i titoli spesi per il congedo di Elisabetta II da questo mondo. Critiche anche aspre ha raccolto l’“Elisabrexit” pubblicato dal quotidiano “Libero”: “Cattivo gusto”, “Roba da licenziamento”, “Gioco di parole su una persona morta” per restare ai giudizi meno violenti. Ci permettiamo di dissentire, sostenendo invece che quello è un titolo-capolavoro, “et pour cause”.

Nell’inglese da “urban dictionary” – in esso albergano espressioni regionali, “slang”, neologismi ed altro – e che è merce corrente anche sulla stampa quotidiana, esiste infatti un verbo che all’infinito fa “to brexit” e che è stato effettivamente mutuato dalla cosiddetta “Brexit” cioè dal distacco del Regno Unito dal letale abbraccio con l’Unione europea. Ma “to brexit”, per il magmatico correre delle parole, ha già da tempo assunto un diverso valore: è ad esempio “brexiting”, nella forma del participio presente, colui o colei che, avendo preso parte ad un evento, si è già annunciato partente ed ha già stretto mani e salutato l’uno e l’altro e l’altro ancora ma… rimane lì, magari defilato, magari in penombra, magari con apparente disinteresse per quel che sta ancora accadendo, vigile e pronto tuttavia a cogliere discorsi sguardi sussurri indicazioni; un po’ come in uno dei due casi al vaglio del Michele interpretato da Nanni Moretti in “Ecce bombo”, quando il protagonista si attedia nel biforcante dilemma sul “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. E per l’appunto così suona il messaggio (magari non immediato, ma nemmeno recondito) contenuto in “Elisabrexit”: certo, l’addio al popolo ed il distacco, ma anche e soprattutto l’affermazione secondo cui la regina è morta ma rimane e rimarrà sullo sfondo della storia e della dinastia, da figura oggi e domani ed a lungo dominante sui Glücksburg e sui Mountbatten e sui Windsor comunque li si voglia chiamare.

Non è un gioco di parole, non è il “calembour” con cui si va a caccia di consensi o si intende solo provocare; per contro, si tratta di un tributo e di un riconoscimento di merito e di valore, al netto del giudizio storico che giocoforza – i fatti sono fatti, in quel regno durato 70 anni non tutto è luce e non tutto è gloria – risulterà non univoco e non unanime. Ed invece: questo “Elisabrexiting” ci dice e ci suggerisce che l’identità e la presenza della sovrana continueranno ad estendersi sul Regno Unito e sul Commonwealth ben oltre i tempi della sua vita fra di noi, ben oltre gli atti compiuti, ben oltre la barriera di separazione fra il profano e l’ultraterreno. Non è cosa da poco, quando una persona lascia di sé tale traccia nella storia.

Hospental (Kanton Uri): Vater stirbt bei Arbeiten mit Sohn

0

In Hospental kam es am Donnerstagnachmittag zu einem schrecklichen Unfall. Ein Mann stürzte und verlor dabei sein Leben.

Am Donnerstag, den 8. September, kurz vor 13.45 Uhr, ereignete sich in Hospental (Kanton Uri) ein Arbeitsunfall. Ein 64-Jähriger Mann lagerte zusammen mit seinem Sohn, welcher einen Kran bediente, Heu ein. Der Vater stand auf einem Zwischenboden, der aus bisher unbekannten Gründen durchbrach.

In der Folge stürzte der Mann knapp vier Meter auf den asphaltierten Boden und verletzte sich dabei lebensbedrohlich. Er wurde durch die Rettungskräfte in ein ausserkantonales Spital überführt, wo er seinen Verletzungen erlag.

Im Einsatz standen die Rega, der Rettungsdienst des Kantonsspitals Uri sowie die Kantonspolizei Uri.

Cairate (Varese), trovato morto il 25enne scomparso da tre giorni

0

Si sono concluse e sciolte in dramma le ricerche del 25enne scomparso tre giorni or sono da Misinto (provincia di Monza-Brianza) e per la cui individuazione era stato attivato un ampio dispositivo con “focus” su Tradate (provincia di Varese), stante l’avvenuto ritrovamento della vettura del giovane proprio in tale zona: il corpo senza vita di Matteo Caronni – questa l’identità – è stato infatti scoperto nelle prime ore di oggi da alcuni volontari della Protezione civile, operanti in perlustrazione con l’apporto di effettivi dei Vigili del fuoco, in territorio comunale di Cairate, sotto il ponte che dalla cittadina prende il nome e che è tristemente noto per i ricorrenti atti suicidari. Ancora non definito il momento del decesso, anche se elementi circostanziali inducono a credere che Matteo Caronni sia mancato già martedì scorso, al termine di un percorso che egli si era costruito nella mente: dapprima le dimissioni dal posto di lavoro a Desio (Monza-Brianza), indi il viaggio sino a Tradate e qui l’abbandono della vettura in prossimità del nosocomio, infine il tragitto a piedi (o magari avendo avuto un passaggio; tale ipotesi, tuttavia, non avrebbe riscontri) sino a Cairate. Nel pomeriggio il riconoscimento del cadavere.

Weinfelden (Kanton Thurgau): Besoffener serbischer Autofahrer gestoppt

0

Die Kantonspolizei Thurgau hat in der Nacht zum Freitag in Weinfelden einen alkoholisierten Autofahrer aus dem Verkehr gezogen.

Eine Patrouille der Kantonspolizei Thurgau kontrollierte um 0.20 Uhr an der Nollenstrasse einen Autofahrer, der zuvor durch seine Fahrweise aufgefallen war.

Weil die Atemalkoholprobe beim 49-jährigen Serben einen Wert von 0,83 mg/l ergab, wurde sein Führerausweis zu Handen des Strassenverkehrsamts eigezogen.

Quelle der Meldung: Kantonspolizei Thurgau

Chiasso, al “Max museo” un fine-mostra… che non fa finire la mostra

0

Doppio appuntamento, al “Max museo” di Chiasso (via Dante Alighieri 6), sulla coda della mostra “Vito Noto, 40 anni di grafica e design. Il senso delle idee”, esposizione curata da Mario Piazza e da Nicoletta Ossanna-Cavadini e la cui conclusione è in calendario per domenica 11 settembre. Domani, sabato 10 settembre, alle ore 16.30, il ritorno della proposta “Nonni e nipoti al museo”, con visita guidata condotta da mediatrici culturali specializzati nella didattica museale e laboratorio per i bambini; inizio ore 16.30, prezzo simbolico, merenda offerta; iscrizione obbligatoria con “e-mail” all’indirizzo eventi@maxmuseo.ch. Domenica 11 settembre, in reiterazione del tradizionale atto di congedo sul “finissage”, mostra guidata gratuita (a carico dei partecipanti il solo biglietto di ingresso alla struttura) sotto la conduzione di Nicoletta Ossanna-Cavadini che nella circostanza dialogherà con Mario Piazza; inizio ore 16.30; al termine dell’incontro, aperitivo offerto ed opportunità di conoscere Vito Noto e di porgli direttamente alcune domande. Si chiude, dunque, ma la mostra… continuerà: l’intera produzione esposta sarà infatti trasferita a Palermo, luogo in cui Vito Noto è nato, per un’esposizione – da metà ottobre a fine gennaio 2023 – nelle sale del “Museo regionale d’arte moderna e contemporanea” di Palazzo Riso, già Palazzo Ventimiglia di Belmonte. In immagine, un momento dei laboratori per i bambini.

Direttori cantonali di giustizia-polizia, nomina ai vertici per Norman Gobbi

0

Norman Gobbi, membro del Governo cantonale ticinese, è da ieri alla presidenza della Commissione diritto penale, la più importante fra le commissioni permanenti in seno alla “Conferenza direttrici-direttori cantonali di giustizia-polizia”. La nomina è giunta nel corso della riunione “extra moenia” svoltasi ad Airolo; alla vicepresidenza è stata chiamata Stephanie Eymann, consigliera di Stato nel Cantone di Basilea-città. Nella Commissione, cui spetta il coordinamento della cooperazione “politica” tra Cantoni e Confederazione in vari àmbiti (polizia, giustizia, carceri e migrazione), sono presenti ministero pubblico della Confederazione, Polizia federale, Ufficio federale di giustizia, organi inquirenti cantonali (per il Ticino, ad esempio, anche il procuratore generale Andrea Pagani) e rappresentanti cantonali. Fra i temi cui Norman Gobbi sarà tenuto a dedicarsi nell’immediato figurano l’implementazione della revisione del Codice di procedura penale e la revisione legislativa sui reati contro l’integrità sessuale.

Elsau: Zwei Tote und ein Schwerstverletzter bei Familien-Streit

0

Bei einem Familienstreit in Elsau (Kanton Zürich) sind am Donnerstagabend Schüsse gefallen. Dabei sind zwei Menschen getötet worden, eine weitere Person ist schwer verletzt.

Bei einem Familienstreit in einem Haus in der Ortschaft Schottikon der Zürcher Gemeinde Elsau sind am Donnerstagabend zwei Personen durch Schüsse getötet worden. Eine weitere Person wurde nach Polizeiangaben schwer verletzt.

Die Polizei wurde um 21 Uhr darüber alarmiert, dass es innerhalb einer Familie zu einem Streit gekommen sei, teilte die Polizei in der Nacht auf Freitag mit. Die Beamten rückten mit einem Grossaufgebot aus. Laut des Polizeisprechers stand die Spezialeinheit Diamant im Einsatz. Diese rückt bei besonderen Gefahrenlagen aus. Die Polizisten machten von ihren Waffen allerdings keinen Gebrauch.

Gemäss Kantonspolizei Zürich handelt es sich nach den ersten Ermittlungen und Befragungen von Auskunftspersonen handelt beim gestrigen Vorfall in Elsau um ein Tötungsdelikt. Dabei tötete ein 57-Jähriger seine 54-jährige Lebenspartnerin mit einer Schusswaffe. Zudem verletzte der Mann ein 36-jähriges Familienmitglied schwer. Im Anschluss fügte sich der 57-jährige selber schwerste Verletzungen zu, denen er während der medizinischen Notversorgung im Rettungswagen erlag. Der 36-jährige Schwerverletzte musste in einem Spital notoperiert werden.

Die Reihenfolge der Schussabgabe ist noch nicht geklärt. Die weiteren Ermittlungen werden durch die Kantonspolizei Zürich und die Staatsanwaltschaft I des Kantons Zürich geführt.

Vor Ort waren zudem ein Rettungshelikopter sowie drei Ambulanzen. Die Polizei war bis in die Nacht mit der Spurensicherung vor Ort beschäfti

Borse europee al rialzo, New York da copia-e-incolla. E il franco torna a volare

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.16) Per quanto con lieve attenuazione rispetto al picco di seduta, si regala una cifra verde sostenuta – vero e proprio squarcio di cielo terso nel mezzo d’una settimana financo troppo nervosa – lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo al guadagno d’oltr’una figura intera (1.02 per cento) ed in riconquista della soglia per gli ultimi 100 metri verso quota 11’000 (10’900.24 punti alla chiusura). Listino primario a chiaro indirizzo sopra la linea, unica eccezione da “Alcon incorporated” (meno 0.15 per cento); “Logitech Sa” e “Compagnie financière Richemont Sa”, assai penalizzati nell’ultimo periodo di contrattazioni, a disputarsi il vertice con margini utili pari al 4.15 ed al 3.03 per cento rispettivamente. Varie soddisfazioni di tappa nell’allargato. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1.43 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.92; Ftse-100 a Londra, più 1.23; Cac-40 a Parigi, più 1.41; Ibex-35 a Madrid, più 1.47. Ottima spinta a New York, dove vengono registrati progressi fra l’1.19 ed il 2.21 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: di nuovo in ambasce l’euro, per il quale bastano ora 96.51 centesimi di franco; solido rafforzamento della divisa nazionale anche contro il dollaro Usa a 96.00 centesimi per unità; rimbalzo del bitcoin, ora al controvalore teorico di 20’372.60 franchi.

Hockey / Il ghiaccio nel cuore, Giuseppe Malacrida all’estremo congedo

0

Ampio ed unanime cordoglio, nel mondo dell’hockey ticinese e d’oltrefrontiera, per la morte di Giuseppe “Mala” Malacrida, 71 anni, in Lugano, storica figura di riferimento per l’ambiente ed a lungo vicepresidente e presidente del Pregassona Redfox (dal 2019, per fusione con il Ceresio, PregassonaCeresio Redfox; la squadra milita in Seconda lega): nel suo nome innumevoli successi della compagine luganese. Da agonista, in prima squadra a Lugano ai tempi della cadetteria appena conquistata, insieme con i vari Elwyn Friedrich, Sepp Imhof, Roland Bernasconi più Alfio Molina a presidio della gabbia. Pensionato dopo lunga attività professionale, in ultimo – sino al 2016 – alla “Amag” in Lugano, oltre che uomo da ghiaccio Giuseppe Malacrida era anche uomo di acqua, coltivando una competente passione per la nautica. Ieri pomeriggio, al famedio del cimitero di Lugano, le esequie.

Filo di nota / Carlo III alieno dalla scaramanzia. Anche se i precedenti…

0

Carlo d’Inghilterra in dinastia Windsor, nuovo re del Regno Unito e dei reami del Commonwealth dopo il decesso della madre Elisabetta II, ha deciso di non cambiare nome nell’assunzione del ruolo di sovrano; in tal senso egli si è posto nel solco della genitrice, che era Elizabeth alla nascita, quand’invece il nonno Giorgio VI era un Albert Frederick Arthur George (George quale quarto nome), e dunque si ha da oggi un re Carlo III. Il che, a rigore di storia, è un bell’atto di fiducia e di coraggio: Carlo I, che era uno Stuart e che visse nella prima metà del secolo decimosettimo, finì i suoi giorni finendo decapitato nel corso della Guerra civile inglese; Carlo II, figlio di Carlo I e pertanto anch’egli uno Stuart, al primo tentativo non riuscì ad ascendere al trono ed anzi fu costretto all’esilio fuori dalle isole, trovando rifugio (per nove anni…) tra Francia e odierni Paesi Bassi. Poi, per quasi tre secoli e mezzo, di Carli non vi fu più nemmeno il sentore… In immagine, Carlo I Stuart.

Scompare da Locarno, 82enne zurighese ritrovata sana e salva (in Italia)

0

Si temeva per la sua salute e per la sua stessa vita: era giunta nel Locarnese per qualche giorno di vacanza, d’improvviso era scomparsa (a martedì 30 luglio risaliva l’ultimo contatto) e nessuno era a conoscenza dei suoi movimenti; per di più, considerandosi la sua età ed asserite condizioni di occasionale non perfetta lucidità. Ma Pia Huonder, benché 82enne e dalla minuta corporatura ed in apparenza fragile, persa proprio non si era: si era soltanto spostata, dal Ticino all’Italia, e su suolo tricolore è stata individuata nelle scorse ore. Nessuna indicazione è stata fornita a proposito delle circostanze del rintracciamento, per il quale era stato attivato lo specifico dispositivo del Dipartimento federale affari esteri. Revocato pertanto l’avviso di ricerca-persone che era stato diffuso dalle autorità del Canton Zurigo; l’anziana è nel frattempo rientrata al domicilio in Egg.

Hockey Nl / Amichevoli, BielBienne steso per due volte dalle ticinesi

0

In bel ritardo nella preparazione, si direbbe, è il BielBienne che s’approssima alla stagione 2022-2023 dell’hockey di National league; a men che i bernesi abbiano scelto consapevolmente di tenere le batterie al coperto – in effetti, squadra imbottita di elementi di seconda e di terza schiera – e di sparacchiare solo di quando in quando, lasciando al prossimo il compito di spomparsi e di illudersi sulla propria forza. Di fatto: iersera uno 0-2 in casa ad opera dell’AmbrìPiotta (reti di Inti Pestoni e di Dominic Zwerger), oggi l’1-4 alla “Resega” di Porza laddove i bianconeri hianno avuto modo di prendersi anche qualche libertà, nulla di straordinario ma in pista c’erano spazi che di solito non si vedono nemmeno sull’ultimo bus per la valle. 1-0, 2-0, 1-1 i parziali; per il Lugano, in goal Calle Andersson (7.27), Luca Fazzini (27.28) e due volte Giovanni Morini (29.47 e 43.41); per gli ospiti il 21enne Theo Beglieri (46.01). Prossimi ed ultimi impegni precampionato: Lugano domani a Langnau in Emmental contro gli Scl Tigers, AmbrìPiotta sabato contro il Kloten a Bellinzona.

È morta Elisabetta II: addio alla monarca più longeva nella nostra epoca

0

Il Regno Unito ed il Commonwealth sono in lutto: all’età di 96 anni, quattro mesi e 17 giorni è morta questo pomeriggio la regina Elisabetta II, sul trono da 70 anni e 214 giorni (in giugno la celebrazione pubblica del giubileo di platino) e che era stata incoronata martedì 2 giugno 1953, al termine del periodo di lutto per la morte del predecessore Giorgio VI, padre della stessa Elizabeth Alexandra Mary. La notizia del decesso, circolata più volte nel pomeriggio dopo l’aggravamento delle condizioni della sovrana in questi giorni residente al castello di Balmoral, in Scozia, è stata confermata alle ore 19.32 con l’annuncio dato in quasi contemporanea dalle emittenti Bbc e sui “media” sociali di Buckingham palace, in pagina un semplice ritratto corredato dalle date di nascita e di morte e dall’espressione “La regina è spirata serenamente”; nelle stanze di Balmoral, nel frattempo, si erano riuniti quasi tutti i membri della famiglia reale. Il monarca designato per la successione e la consorte, come indica una nota stringatissima e priva di nomi, resteranno stasera nel castello e rientreranno a Londra nella giornata di domani. Secondo protocollo, le esequie avranno luogo fra nove giorni e saranno celebrate all’abbazia di Westminster dall’arcivescovo di Canterbury. Elisabetta II riposerà nella tomba a fianco del consorte Filippo, a lei premorto (aprile 2021) a due mesi ed un giorno dal centesimo compleanno. A tutti gli effetti, il figlio Carlo – primo in linea di successione – è da ora sovrano.

Discendente della casata Sassonia-Coburgo-Gotha, ascesa al potere dopo la fine della casata Hannover e ribattezzatasi Windsor per decreto nel 1917 sotto Giorgio V regnante dal 1910 al 1936, Elisabetta II detta “Lilibet” aveva assunto i primi onori ed i primi oneri già nel 1951, prendendo il posto del padre Giorgio VI in precarie condizioni di salute. Nel febbraio 1952, mentre con il consorte Filippo Mountbatten (suo cugino di terzo grado da dinastia Glücksburg, sposato cinque anni prima) stava compiendo una visita ufficiale in Kenya, la notizia della morte di Giorgio VI e l’automatica successione; da qui prenderà forma e sostanza il più lungo regno nell’era contemporanea, superato solo da Luigi XIV in Francia (72 anni e 110 giorni; ma qui il monarca era asceso al trono all’età di meno di cinque anni e rimase sotto altrui reggenza – la madre Anna d’Austria ed il cardinale Giulio Raimondo Mazzarino – sino all’età di 22 anni e mezzo) nell’Evo moderno. Da co-primate della Chiesa d’Inghilterra secondo linea stabilmente mantenuta da quasi mezzo millennio ovvero dallo scisma voluto da Enrico VIII della dinastia Tudor (lo stesso Filippo consorte, nato ortodosso a Corfù come figlio di Andrea di Grecia e Danimarca, dovette convertirsi all’anglicanesimo prima del matrimonio), Elisabetta II si trovò a condividere il percorso con ben sette pontefici della Chiesa cattolica, dal venerabile Pio XII al presente Francesco.

Sotto di lei, di fatto, l’intera storia dal Secondo dopoguerra ad oggi, in ruolo affatto privilegiato sia nei rapporti con l’estero sia nella gestione dei rapporti all’interno del Regno Unito; ben 15 i primi ministri – 16 i periodi, avendo Harald Wilson ricoperto tale funzione a due riprese: nel complesso, 11 conservatori e quattro laburisti, 12 uomini e tre donne – succedutisi al numero 10 di Downing Street. Il primo fu Winston Churchill, già in carica per la seconda volta – era stato richiamato dopo il sorprendente tracollo elettorale dei Conservatori nel 1945; erano seguiti sei anni sotto il laburista Clement Attlee – al tempo dell’ascesa di Elisabetta II al trono; l’ultima è stata Liz Truss, appena l’altr’ieri. Quattro i figli: Carlo, principe del Galles, divorziato dalla sventurata Diana Spencer, ora coniugatosi con Camilla Shand già in Parker-Bowles, primo in linea di successione; Andrea, duca di York, divorziato da Sarah Ferguson ed al centro di recenti scandali per molestie sessuali; Anna, principessa reale, divorziata da Mark Phillips e da 30 anni coniugatasi con Timothy Laurence; Edoardo, conte di Wessex, sposato con Sophie Rhys-Jones.

Freiburg: Kambodschanischer Spitaldieb wird verhaftet

0

Die Polizei fasste den Täter von mehreren Einbruchdiebstählen in Institutionen. Er wurde vorübergehend verhaftet.

Am 14. August 2022 wurde die Intervention der Kantonspolizei wegen Einbruchdiebstählen im Freiburger Spital in Villars-sur-Glâne angefordert. Vor Ort wurde festgestellt, dass die Türe zum Umkleideraum des Spitalpersonals aufgebrochen und 16 Schliessfächer gewaltsam geöffnet und durchsucht worden waren.

Zirka zehn Tage später intervenierte die Polizei wegen Einbruchdiebstählen im Umkleideraum des Personal sowie in einem technischen Lokal im Altersheim St-Joseph in Châtel-St-Denis. Dort wurden 4 Schliessfächer aufgebrochen.

In beiden Fällen wurden verschiedene Gegenstände entwendet, insbesondere Brieftaschen, Bankkarten, Mobiltelefone und Laptops. Der Gesamtwert des Diebesgutes wurde noch nicht geschätzt.

Die Ermittlung ermöglichte die Anhaltung des mutmasslichen Täters dieser Einbruchdiebstähle. Bei seiner Anhaltung konnte ein Teil des entwendeten Materials aufgefunden werden.

Nach ersten Erkenntnissen handelte die Person, ein 41-jähriger Staatsangehöriger Kambodschas, allein. Bei seiner Einvernahme gestand der Beschuldigte ebenfalls, dass er unter Führerausweisentzug und mit einem nicht zugelassenen Fahrzeug gefahren war. Besagtes Fahrzeug wurde beschlagnahmt. Der Mann wurde vorläufig festgenommen.

Der Beschuldigte ist ausserdem bereits wegen ähnlicher Vorfälle polizeilich bekannt. Er wird bei der zuständigen Behörde angezeigt.

Filo di nota / Tizio confuso in caccia di voti: «Il Ticino non è Svizzera»

0

Passati da Lugano quasi senza lasciar traccia i tre candidati – tutti in quota Partito democratico, con “endorsement” diretto di Manuele Bertoli socialista consigliere di Stato – venuti l’altr’ieri a caccia di voti tra gli italiani, in quota ripartizione Europa, per le ormai imminenti Politiche di Tricoloria. Letto in una dichiarazione (ci sono le virgolette, ed il testo è firmato da persona assai vicina al soggetto intervistato) di Toni Ricciardi, in corsa per la Camera dei deputati, tra l’altro docente all’Uni Ginevra: “Che cosa è il Ticino? Un’estrema periferia italiana o un’estrema periferia della Svizzera? Nessuna delle due”. No comment: quando uno è così confuso da non conoscere nemmeno il senso di un confine e di un’appartenenza…

Zürich: Frau nach Brand von Imbissstand im Spital verstorben

0

Die Frau, welche beim Brand eines Imbissstands schwer verletzt worden war, ist am Mittwoch, den 7. September, im Spital verstorben.

Bekanntlich kam es am Sonntagmittag, 21. August 2022, zu einem Brand eines Imbissstands auf der Platzpromenade. Eine 24-jährige Frau wurde schwer verletzt ins Spital gebracht. Am späten Mittwochabend, 7. September 2022, ist die Frau leider im Spital verstorben.

Die Abklärungen zur Brandursache durch Brandermittler der Kantonspolizei Zürich sind nach wie vor im Gang.

Bei Unfall frontal in Lastwagen geprallt: Autofahrer tot

0


Bei einem Unfall in Eglisau (Kanton Zürich) ist am Donnerstag (08.09.2022) ein Autolenker frontal in einen Lastwagen geprallt.

Kurz nach 10 Uhr fuhr ein 49 Jahre alter Personenwagenlenker von Eglisau herkommend auf der Zürcherstrasse Richtung Alter Hardwaldkreisel.

Auf einem geraden Strassenabschnitt geriet er aus bislang nicht bekannten Gründen auf die Gegenfahrbahn. Dort kollidierte sein Auto frontal mit einem entgegen fahrenden Lastwagen.

Durch den heftigen Aufprall wurde der Autolenker derart schwer verletzt, dass er noch auf der Unfallstelle seinen Verletzungen erlag.
Der 46-jährige Lastwagenchauffeur wurde bei der Kollision leicht verletzt. Er wurde mit einem Rettungswagen in ein Spital gefahren.

Die genaue Unfallursache ist derzeit nicht bekannt. Sie wird durch die Kantonspolizei Zürich in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft Winterthur-Unterland abgeklärt.

Wegen dieses Unfalls musste die Zürcherstrasse, zwischen dem Alten Hardwaldkreisel und der Alten Landstrasse in Eglisau, beidseitig für bis ungefähr 14 Uhr gesperrt werden (siehe Meldung von heute Mittag). Die Feuerwehr richtete eine Umleitung ein.

Zusammen mit der Kantonspolizei Zürich standen die Stadtpolizei und die Stützpunktfeuerwehr Bülach, die Feuerwehr Eglisau-Hüntwangen-Wasterkingen, ein Rettungswagen des Spitals Bülach, ein Notarzt, die zuständige Staatsanwältin, das Tiefbaumt des Kantons Zürich, eine private Strassenreinigungsfirma sowie ein Abschleppunternehmen im Einsatz.

Quelle der Meldung: Kantonspolizei Zürich

Filo di nota / Locarno-monti si butta sul “cabaret”. Sai le risate, davvero

0

A “MeteoSvizzera”, Centro regionale sud ovvero Locarno-monti, hanno una pagina “Facebook” dichiarata come “ufficiale” e descritta come “simpatico link dietro le quinte delle previsioni”, et cetera. Bene. Stamane, il gioiosissimo e godurioso “incipit” del primo messaggio: “Siamo riusciti a far piovere in tutta la Svizzera (punto esclamativo, evviva, evviva); in particolare sul Luganese, dove nelle ultime 12 ore registriamo accumuli (di pioggia) fino ad oltre 150 millimetri (…)”. Un irrispettoso trittico di entusiasmo, gaudio e tripudio, per nulla condiviso tuttavia dal Malcantone a Chiasso dove stanno ancora spalando fango e i riali sono straripati e i muraglioni sono lesionati e i “garage” sono invasi dai detriti e i tetti sono sfondati e qualcuno ha perso l’auto e c’è stata gente costretta a cercarsi un alloggio di fortuna. Era il caso di buttarsi sull’umorismo? No.

Luino (Varese), edificio centrato da un fulmine: sgombero nella notte

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 13.30) Sono gravi i danni materiali (devastati tetto ed appartamenti sottostanti, più ipotizzabili problemi alle sottostrutture) causati dall’incendio divampato nel corso della notte in piazza Risorgimento 13 a Luino, nello stabile al cui pianterreno si trova la “Farmacia Clerici”. Le fiamme, stando a primi riscontri, sono state innescate intorno alle ore 3.00 da un fulmine durante la fase acuta dei temporali abbattutisi sull’Alto Varesotto (vedasi anche in altra parte del giornale) così come su gran parte del Ticino e, in generale, lungo la fascia che va dal Verbano-Cusio-Ossola al Comasco. Impressionante il dispositivo di soccorso attivato: sul posto 13 veicoli dei Vigili del fuoco, impegnati effettivi dal Distaccamento di Luino e da altre sedi (Varese, Busto Arsizio-Gallarate, Laveno Mombello e Como); un operatore dfella sicurezza ha fatto ricorso alle cure di sanitari della locale “Padana emergenza” per un malore.

Sei le persone fatte sgomberare dall’edificio: per quattro di loro sono state messe a disposizione camere dell’“Hôtel Internazionale” di piazzale Guglielmo Marconi, mentre una coppia ha trovato ospitalità nell’abitazione di parenti. L’area è stata transennata ed interdetta al traffico; inevitabile la dichiarazione di inagibilità per l’immobile. Alle operazioni hanno cooperato uomini dell’Arma dei Carabinieri, membri della Polizia locale di Luino e volontari della Protezione civile.

Kanton Freiburg: Polizei und Feuerwehr im Grosseinsatz wegen Unwetter

0

Am Abend zog ein heftiges Gewitter über den Kanton Freiburg. Es kam zu einer Vielzahl Einsätzen. Es gab keine Verletzten.

Am Mittwoch, den 7. September, zwischen 21.30 und 23.00 Uhr, zog ein heftiges Gewitter über unseren Kanton. Betroffen waren vor allem die Bezirke Glâne, Broye, Saane und See.

Polizei und Feuerwehr rückten mehr als 60 Mal aus, vorwiegend für Überschwemmungen und Bäumen auf der Strasse.

In Romont wurden zirka 300 Personen vorübergehend aus einem Festzelt evakuiert.

In Grossguschelmuth kam es in einem Einfamilienhaus infolge eines Blitzeinschlags zu einem Brandausbruch. Die Bewohner wurden bei Verwandten untergebracht.

Während des Unwetters wurde niemand verletzt.

Tragödie in Habkern (Kanton Bern): Vermisster Jäger leblos aufgefunden

0


Am Mittwoch ist in Habkern ein seit Sonntag vermisster Jäger leblos aufgefunden worden. Der Mann war vor einer Woche auf eine Jagd aufgebrochen und in der Folge nicht zurückgekehrt. Eine umfangreiche Suchaktion wurde eingeleitet. Gemäss jetzigem Kenntnisstand ist der Mann in unwegsamen Gelände eine Felswand hinuntergestürzt.

Der Kantonspolizei Bern war am Sonntagmorgen, 4. September 2022, gemeldet worden, dass ein Jäger mit seinem Hund am Donnerstag, 1. September 2022, für eine mehrtägige Jagd im Gebiet Habkern aufgebrochen war und nicht zurückkehrte. Umgehend wurde eine umfangreiche Suchaktion eingeleitet. So standen zahlreiche Einsatzkräfte der Kantonspolizei Bern, die Rega sowie Einsatzkräfte der Alpinen Rettung Schweiz mit Suchhunden während mehreren Tagen im Einsatz.

Am Mittwoch, 7. September 2022, fand eine Jägergruppe im Gebiet Ällgäuli den Hund des vermissten Jägers. Die Rettungskräfte, unter anderem die Gebirgsspezialisten der Kantonspolizei Bern, konnten daraufhin in der Nähe der Fundstelle des Hundes einen leblosen Mann in einem Bachbett auffinden. Eine Ärztin konnte jedoch nur noch seinen Tod feststellen. Nach ersten Erkenntnissen war der Mann in unwegsamen Gelände über eine kleine Felswand mehrere Meter hinuntergestürzt. Beim Verstorbenen handelt es sich um den seit Sonntag vermissten 67-jährigen Schweizer aus dem Kanton Bern.

Unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Oberland laufen Ermittlungen zur Klärung der genauen Geschehnisse.

Photo-Quelle: Kapo BE

Notte di pioggia da tregenda, danni e sgomberi forzati nel Malcantone

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 14.33) Sempre più significativi danni, in ispecie nel Sottoceneri e con particolare evidenza lungo la dorsale del Malcantone, emergono via via che procedono le operazioni di sgombero e di recupero delle aree flagellate la scorsa notte dal maltempo. Numerose le comunicazioni e le richieste di intervento pervenute agli enti di soccorso a partire dalle ore 22.30 di ieri; i Pompieri di Lugano hanno operato al 100 per cento delle risorse umane disponibili e su vari fronti, anche con l’apporto di colleghi da Bellinzona. I fatti più rilevanti:

Manno – In via Mondadiscio, per effetto dello straripamento del torrente Vallone, circa 20 persone sono state fatte sgomberare da un totale di cinque tra case ed appartamenti; nessun ferito, nessun contuso, significativi invece i disagi causati da acqua e fango che hanno invaso cantine, “garage” e locali al pianterreno; sul posto anche effettivi di Polcantonale e Polcom Lugano, sanitari della “Croce verde” Lugano a titolo precauzionale, tecnici comunali ed il geologo cantonale per esigenze di verifica. A disposizione dei residenti sono state poste le strutture della Protezione civile. Via Grumo è stata chiusa al traffico, dovendosi prevedere tale stato dell’arte almeno sino a mezzogiorno; parzialmente non agibili sia via Vedeggio sia via Cantonale, dallo svincolo Lugano-nord della A2; anche in ragione delle esigenze di ordine pubblico e di progressiva eliminazione dei punti critici, raccomandato l’utilizzo dei mezzi privati solo in caso di effettiva necessità;

Agno – Lungo strada Regina, causa parziale crollo di una parete del “garage” adiacente ad un edificio, circa 20 persone sono state fatte sgomberare d’urgenza da un edificio con 19 appartamenti; secondo quanto indica il portavoce della Polcantonale, il provvedimento è stato adottato a mera protezione dell’incolumità delle persone; non vi sono feriti. Stante la presenza di scoscendimenti manifestatisi anche sulla carreggiata ed in fregio alla stessa, strada Regina è chiusa alla circolazione; in corso operazioni di sgombero dei detriti e del fango, posto in essere un dispositivo per le deviazioni del traffico veicolare;

Mendrisio e dintorni – Una cinquantina gli interventi di vario genere effettuati dai Pompieri del “Centro soccorso cantonale” di Mendrisio, in gran parte per esigenze legate alla caduta di alberi, ai franamenti, alla dispersione di materiali sulle strade e al cedimento di manufatti. Non si riscontrano feriti;

Chiasso – Dalle intemperie non è stato risparmiato nemmeno l’edificio della Dogana stradale a Chiasso-Como frazione Ponte Chiasso: rapidamente salito il livello delle acque nella roggia che in parte corre a cielo aperto, indi straripamento anche per la forza della corrente ed allagamento, a partire dalla mezzanotte circa, tra l’altro con dispersione di detriti e di altri materiali trasportati. Velo d’acqua, ed in qualche caso il velo si è ispessito sino a consistenza di accumulo d’una buona mezza gamba, per l’appunto nell’area doganale, lungo via Giuseppe Motta, in piazza Elvezia, nella zona del cantiere sul sedime ex-“Fratelli Branca” sino alle stazioni di servizio, con interessamento di parte del Quartiere Odescalchi.

Entusiasmi presto domati, lo “Swiss market index” chiude sulla linea

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.16) Ben presto attenuatasi oggi la spinta con cui il listino primario della Borsa di Zurigo si era proposto in avvio, strappando sino a 10’867.83 punti sullo “Swiss market index” alle ore 9.04 ed a quel momento iniziando a perdere velocità sino ad un preoccupante cedimento superiore alla figura intera (minimo a 10’667.43 punti, ore 15.39); riscontro finale sui 10’790.32 punti, con limatura pari allo 0.14 per cento. Assicurativi in ruolo di avanguardia (“Swiss Re Ag” il migliore, più 2.27 per cento); sul podio anche “Ubs group Ag” (più 1.90); “Compagnie financière Richemont Sa” in retrovia (meno 2.85 per cento; ieri, in assemblea generale, l’approvazione del dividendo da 2.25 franchi per azione, con pagamento a decorrere da venerdì 21 settembre). Movimenti laterali nell’allargato. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.09 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.88; Ftse-100 a Londra, più 0.33; Cac-40 a Parigi, più 0.33; Ibex-35 a Madrid, più 0.78. Margini utili fra lo 0.14 e lo 0.44 per cento sugli indici di riferimento a New York. Cambi: 97.06 centesimi di franco per un euro, 97.10 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 18’655.60 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Agno, palazzina in fiamme nella notte: otto persone costrette alla fuga

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.13) Otto le persone che in piena notte, ad Agno, sono state costrette a fuga precipitosa causa incendio divampato nella palazzina di loro residenza lungo strada Regina, punto di origine nel tetto, rapida la propagazione alle sottostrutture. L’allarme è stato lanciato intorno alle ore 4.34; sul posto agenti di Polcantonale e Polcom Lugano, operatori sanitari della “Croce verde” Lugano e varie squadre dei Pompieri Lugano, che oltre a circoscrivere le fiamme hanno imposto un blocco sulla circolazione stradale lungo una sezione di strada Regina, con deviazioni locali. Nessuno è rimasto ferito o intossicato; gli inquilini sono stati accolti in strutture della Protezione civile. Le operazioni di spegnimento e di raffreddamento dell’edificio sono tuttora in corso. A primo riscontro, il tetto risulta essere gravemente lesionato; nelle prossime ore avrà luogo una prima valutazione dei danni ad altre parti dello stabile e saranno formulate ipotesi circa le cause del rogo.

Verso le Cantonali / Socialisti e Verdi a nozze. Per far da paggetti alla Mzarina

0

Matrimonio di convenienza e di interesse, unico esito l’aver cancellato anche le residue vestigia identitarie e distintive dei “Verdi del Ticino” a questo punto fagocitati dalla forza egemone, quello rato e consumatosi stasera al “Forum” di Bellinzona dove 270 esponenti della base del Partito socialista, nelle forme statutarie previste ossia in Conferenza cantonale, hanno dato il “via libera” alla lista unica per il Consiglio di Stato alle Cantonali prossime venture. Modalità adottata secondo l’indirizzo venuto dai copresidenti, e dunque formula equitativa con due socialisti, due verdisti ed un “outsider” che – guarda un po’ il magheggio – verrebbe attinto dalla solita e celebratissima sbandieratissima “società civile” in sistematica riesumazione a ridosso degli appuntamenti elettorali, quasi che debbasi attestare giocoforza l’esistenza di un mondo “a sé” nella cui cornucopia si trovino incredibili ed esuberanti disponibilità di soggetti sino ad oggi sempre alieni da propensioni politiche, figurarsi da affiliazioni e da tesseramenti. Caduta in corso d’opera, per effettivo ritiro, l’ipotesi alternativa – già ribattezzata “mozione Amedeo Nazzari” dai detrattori: riferimento da àmbito comico-teatrale – e che si strutturava nella più logica prevalenza dei socialisti con tre candidati su cinque, lasciandosi cioè due posti ai “Verdi del Ticino” sulla scorta almeno del bacino elettorale sino ad ora espresso. Si tratterà ora di andare alla ricerca degli ascari o degli “sherpa” – secondo le preferenze geografiche – che si prestino a portare acqua ossia voti alla causa, unico obiettivo possibile la piazza d’onore in lista ché per scardinare la zarina Marina Carobbio Guscetti figlia di Werner, già granconsigliera e poi consigliera nazionale ed ora consigliera agli Stati e soprattutto graziosamente offertasi di venire a raccogliere l’omaggio d’un seggio in Governo, non basterebbe un “Putsch” con presa d’ostaggi in ogni Casa del popolo (è un’iperbole, neh, prima che ci s’accusi di fomentare il disagio nella Sinistra). Zarina, o Mzarina come da felice crasi parimenti circolante tra gli oppositori interni, spunta persino una parvenza di richiamo al noto cardinale francese che fu principale ministro del “Re Sole” dopo la pari eminenza duca di Richelieu, insomma un bel giochino di parole.

Rimangono in ballo cose che invece pensano, eccome, su uno che a sinistra abbia il cuore o che semplicemente pensi che un po’ di socialdemocrazia nell’Esecutivo sia almeno scaturigine di dibattito su scelte che investono la quotidianità in espressioni quali scuola lavoro pensioni assistenza sanitaria anziani protezione dei minori. Questioni di cifra e di stile: è ormai chiaro il fatto che sotto lo stesso ombrello si trovano almeno due concetti di Partito socialista, e che la quota predominante per numeri non esita ad usare la mannaia sulla quota soccombente, demonizzandone figure e competenze; altro che dialettica dei valori, la si veda alla Benedetto Croce o alla Dyonis Mascolo non importa anche se quest’ultimo dovrebb’essere meglio centrato sul tema, qui c’è chi spara a palle incatenate su un’Amalia Mirante – è il bersaglio più grosso – dalle indichiarate colpe, talché ricadesi nella denuncia sommessa di un asserito autoculto della personalità, quasi che la nota economista e docente e già municipale cimiteriale a Torricella-Taverne vesta panni alla Kim Jong-un; ed ecco, più che la falange proletaria del quarto Stato secondo l’immagine trasmessaci da Giuseppe Pelizza da Volpedo vengon qui in mente i ritornelli di Ricky Gianco alias Riccardo Sanna cantante e compositore, anno 1977, impegno coautorale con Gianfranco Manfredi, si parte dalla redazione del notiziario cambogiano per una radio libera e si finisce con il “Compagno sì, compagno no, compagno un…” valendo per i puntini ben cinque lettere solidamente descrittive. Poi: conteranno quel che conteranno, ma gli altri frammenti della Sinistra – tra di loro non dialoganti: non capiremo mai, e sempre in Ricky Gianco irrompe il “Lascia perdere compagno, è un problema troppo delicato” – sono tutt’altro che figli della serva, ed invece non trovano né amistà né adenzia né uno straccio di udienza.

Ecco la ragion sufficiente, e spendiamo nella circostanza quanto al cambio corrente equivale ad una mon(et)ade leibniziana, per dire che possono raccontarla come vogliono, ma socialisti e verdisti si illudono se credono di formare il “blocco rossoverde”. Anzi: occhio alle dispersioni, occhio a non tirare troppo la corda; quel che la politica ignora, per solito, el pueblo comprende. Magari lasciandosi permeare dal “linguaje de las passiones” prima d’essere parte attiva e di parlare “el linguaje de la razòn”, come due secoli addietro pretendeva il buon presbitero Jaime Balmes y Urpià; ma comprende.

Hockey Sl / “Try-out” riuscito, Gianluca Barbei lascia il Ticino per Winterthur

0

In uscita dai ranghi delle squadre ticinesi d’alto bordo, avend’egli militato l’anno scorso in quota AmbrìPiotta (due presenze, una in stagione regolare e l’altra nel “play-off” di National league) e soprattutto nelle file dei BiascaTicino Rockets (44 incontri, due goal e nove assist in Swiss league), l’attaccante Gianluca Barbei, 22 anni il mese prossimo, ala sinistra per ruolo, 175 centimetri per 81 chilogrammi, passaporto svizzero: dopo un “try-out”, ùformalizzato nelle scorse ore il passaggio al Winterthur, compagine della cadetteria, terza tappa in cadetteria dopo AccademiaZugo (2018-2021) e per l’appunto BiascaTicino Rockets (2021-2022). All’attivo del già nazionale rossocrociato (“Under 16”, “Under 18” e “Under 19”) sette goal e 17 assist in 117 presenze nella Swiss league. Contratto annuale, poi si vedrà.

Mutmasslicher Täter stürzt sich vor den Augen der Polizei vom Balkon

0

Heute Morgen sprang ein mutmasslicher Täter im Rahmen eines Strafverfahrens absichtlich aus dem 4. Stock eines Gebäudes.

Dies während Polizeibeamte eine Hausdurchsuchung an seinem Wohnort in La Tour- de-Trême (Kanton Freiburg) durchführten.

Ein Inspektor versuchte, ihn zurückzuhalten, was ihm jedoch nicht gelang. Der verletzte Mann wurde von den Rettungssanitätern versorgt und in ein Krankenhaus gebracht.

Am Mittwoch, 7. September 2022, kurz vor 8 Uhr, begaben sich vier Inspektoren der Kriminalpolizei im Rahmen eines von der Staatsanwaltschaft geführten Strafverfahrens an den Wohnort eines mutmasslichen Täters in La Tour-de-Trême. Versehen mit einem Durchsuchungsbefehl führten sie in Anwesenheit des 34-jährigen Betroffenen eine Hausdurchsuchung durch.

Zu einem bestimmten Zeitpunkt rannte der Mann aus einem Grund, den die Ermittlungen noch zu klären versuchen wird, auf den Balkon seiner Wohnung im 4. Stock und sprang in die Tiefe. Ein Inspektor versuchte noch, ihn festzuhalten, was ihm jedoch nicht gelang.

Die Polizei leistete dem Verletzten schnell Hilfe, bevor die angeforderten Rettungssanitäter ihn in ein Krankenhaus brachten.

Die Personen, die während des Vorfalls anwesend waren, wurden von EMUPS-Mitarbeitern betreut. Die Staatsanwaltschaft wurde benachrichtigt und es sind Ermittlungen im Gange, um die genauen Umstände des Unfalls zu klären.

“Neutralità climatica”, banchieri in campo: da villa Negroni idee e richieste

0

Un atto di coraggio, il rimettersi a parlare di “neutralità climatica” e di emissioni su livelli di una dignitosa economia “green” nel tempo in cui dalla penuria di risorse potrebbero derivare immediati chiari di luna sia nell’industria sia nelle economie domestiche. In realtà, “nihil vetat quominus”: il concetto di “transizione energetica” viene di certo speso con una certa faciloneria, di sicuro sull’argomento si esprimono anche soggetti dalla non comprovata e non comprovabile competenza, ma resta il fatto che il tema è da affrontarsi sia sul piano tecnico (e ci sono gli specialisti) sia in chiave di corollario necessario e non eludibile. L’hanno fatto oggi, con originale chiave di lettura, i partecipanti al convegno accolto da villa Negroni in Vezia sotto gli auspici dei responsabili del “Centro studi”, immancabile la prolusione di Franco Citterio quale direttore dell’“Associazione bancaria ticinese”, punto di riferimento il ruolo che verrà assunto dal comparto creditizio nel sostegno agli investimenti necessari per centrare gli obiettivi in materia. Obiettivi – sia espresso il pensiero fuor dalle stanze dell’ufficialità – non poco pretenziosi, valendo quale base quell’“Accordo di Parigi” che le autorità elvetiche scelsero di sottoscrivere con dubbia lungimiranza, impegnandosi – no: impegnando la generazione politica a venire – al conseguimento della “neutralità climatica” entro il 2050.

Partenza ad “handicap” – Molte, e di spessore, le osservazioni emerse e le raccomandazioni formulate. Stato dell’arte: un terzo delle emissioni di gas serra è imputato agli edifici, ed in Svizzera l’età media degli immobili viaggia sui 45 anni; il che non costituirebbe di per sé un problema, se non fosse che in gran parte di tali stabili le isolazioni sono di bassa qualità o deteriorate o quasi del tutto assenti, ed inoltre gli impianti tecnici risultano sofferenti, ed ancora l’usura del tempo pesa sui sistemi di riscaldamento e sulle loro tecnologie, diciamo così, fra l’antiquato ed il vecchio “tout court”; per entrare nella logica del traguardo fissato, e gli intervenuti al convegno sanno far di conto, è quantomeno da raddoppiarsi (dall’uno al due per cento) il tasso di ristrutturazione. Previsione: dal finanziario, per tramite dell’erogazione di crediti e del mercato di capitali, potrà giungere sino al 91 per cento dei 387 miliardi di franchi – leggansi tre-otto-sette – che costituiscono una stima attendibile a rigore di studio realizzato sotto patrocinio dell’“Associazione svizzera banchieri”. Conseguenza, ed era questo il “focus” dell’incontro: per transitare in salute sotto lo striscione della sostenibilità si dovrà imboccare il sentiero di ipoteche a loro volta sostenibili. E qui i relatori sono stati concordi: pur con tutta la disponibilità di questo mondo e cioè pur essendo nelle intenzioni degli operatori finanziari (e nel loro interesse) il supporto ai proprietari di immobili, è il caso che ci si tolga dalla testa un “Alleingang” del comparto su questo terreno; nessuna ricetta è scritta, ma la premessa sta in condizioni-quadro idonee ed alla cui scrittura sono chiamati a concorrere tutti gli attori sulla scena, “dal pubblico al privato”.

Fra criteri e strategie – Scritto come si è scritto circa la concordanza nella lettura dello scenario a medio ed a lungo termine, e giusta la menzione di alcuni interventi in ragione delle evidenze suggerite. Da Alberto Celletti, referente per la responsabilità sociale in casa Abt, il richiamo al contesto normativo ed il riepilogo delle ultime direttive sui crediti sostenibili; per voce di Andrea Schweizer, in rappresentanza della “Scuola superiore per le scienze applicate-Zhaw” di Winterthur, la presentazione di uno studio nel quale figurano varie soluzioni funzionali all’integrazione dei criteri di sostenibilità anche nell’àbito creditizio; urgente, ad avviso di Helen Tschümperlin Moggi (responsabile dell’area “Finanza” al “Centro studi villa Negroni”, l’investimento nella formazione dei consulenti. Tanta di quella carne al fuoco, signori, da richiedere un’intera nuova lingua ed un’intera nuova sintassi. In immagine, i relatori al convegno.

Leichenfund in Kreuzlingen (Kanton Thurgau): Natürliche Todesursache beim 23-jährigen

0

Die Staatsanwaltschaft und die Kantonspolizei Thurgau haben die Untersuchungen im Zusammenhang mit dem Leichenfund auf dem Sportplatz “Burgerfeld” abgeschlossen. Der Tod ist auf eine natürliche Ursache zurückzuführen.

Der am Samstag, 6. August 2022, auf dem Sportplatz “Burgerfeld” in Kreuzlingen leblos aufgefundene 23-jährige Mann (wir berichteten) starb nach Vorliegen der gerichtsmedizinischen Befunde aufgrund einer natürlichen Todesursache. Die am Leichnam festgestellten äusseren Verletzungen können mit dieser natürlichen Todesursache in Einklang gebracht werden.

Aus Gründen des Persönlichkeitsschutzes des Verstorbenen wie auch der Angehörigen erfolgt seitens der Strafverfolgungsbehörden keine weitere Stellungnahme.

Tragedia sopra Maggia, escursionista 63enne precipita e muore

0

A distanza di tre giorni dal dramma consumatosi sul Pian Geirétt in landa di Blenio sopra l’abitato della frazione Ghirone, ancora un incidente in montagna con esito letale. È accaduto intorno alle ore 11.51 in territorio comunale di Maggia, zona della tardomedievale Cappella della Pioda a distanza di circa 30 minuti a piedi dalla rotatoria sulla Cantonale ed in stacco a mezza costa sopra il nucleo storico: qui una 63enne, cittadina svizzera con domicilio nel Canton Vallese, è precipitata nel vuoto per una decina di metri ed ha perso la vita nell’impatto con il suolo. Il cadavere della donna, che presumibilmente stava per concludere il percorso detto del “Giro della Valle del Salto” in compagnia di altri escursionisti, è stato recuperato da operatori della “Rega”; sul posto anche agenti della Polcantonale. In corso la ricostruzione dell’episodio; avviate le procedure di rito. Sostegno psicologico è stato garantito dagli esperti del “CareTeam Ticino”. Nella foto BubiBer-“Giornale del Ticino”, la Cappella della Pioda e, a fianco, la palina con la segnaletica dei sentieri.

Sei clandestini a bordo, ma nega tutto: resta in carcere il siriano “momò”

0

Interrogatorio di garanzia da teatro dell’assurdo quello andato in scena oggi al carcere del “Bassone” in Como, dove un siriano 34enne arrestato sabato sera al valico di Ronago (Como) su Novazzano frazione Marcetto ha negato di svolgere un’attività da passatore, cioè di essere parte di un traffico internazionale di esseri umani, nonostante sia stato colto in flagranza da effettivi della Guardia italiana di finanza. Flagranza attestata dalla presenza di sei persone (sei, tre adulti e tre minorenni; cinque di loro erano sbarcati sulle coste meridionali italiane, dopo traversata di un braccio del Mediterraneo, appena tre giorni prima del fermo in frontiera…) all’interno dell’abitacolo dell’auto con cui l’uomo, da domiciliato a Morbio Inferiore, stava riguadagnando il confine. Stando al 34enne, le cui dichiarazioni sono state cristallizzate davanti a Massimo Mercaldo giudice delle indagini preliminari in Como, l’uomo avrebbe casualmente incrociato il gruppo sulla strada ed avrebbe deciso di dare un passaggio, niente lucro e nessun interesse né diretto né indiretto. Tesi assai peregrina, ergo detenzione confermata. Accertamenti sul sospetto trafficante sono in corso anche con riferimento a suoi spostamenti nel passato.

Varese, preso l’uomo dal “machete” facile: era clandestino, sarà rimpatriato

0

Al supermercato “Carrefour” di fronte alla stazione delle “Ferrovie nord Milano” era entrato con un “machete” ben visibile ed a portata di mano, qualche giorno fa; era stato identificato, denunciato per l’appunto in ragione della disponibilità di oggetti o armi “atti ad offendere”, deferito anche per resistenza alla pubblica autorità, indi rimesso in libertà; a distanza di un’alba e d’un tramonto, tuttavia, si era reso autore di un furto ai danni di un 18enne nella non lontana piazza Della Repubblica. Non dovrebbe però avere altre occasioni di delinquere, il giovane tunisino responsabile di una lunga serie di reati nel quadrangolo urbano principale di Varese: il soggetto, nuovamente intercettato nelle scorse ore in quella zona nonostante espliciti inviti a non frequentarla, è stato infatti rintracciato da personale della Questura e, in quanto clandestino sul territorio italiano, accompagnato al “Centro permanenza per rimpatri” in Torino, luogo dal quale verrà trasferito nel Paese di origine. L’individuazione dell’uomo ha avuto luogo nel corso di una serie di servizi straordinari di ordine pubblico in tema di sicurezza, con il concorso di agenti della Polizia locale e della Polizia di Stato oltre di effettivi dell’Arma dei Carabinieri: 10 delle 30 persone sottoposte a controlli sono risultate avere precedenti penali e di polizia.

Energia dal Sole, si… illuminano con il fotovoltaico le gallerie dei Grigioni

0

Non risolve (eh, piacerebbe…), ma aiuta; ed ogni contributo, tanto di più nei tempi dell’annunciata penuria di energia, viene utile. Valgono infatti un buon sei per cento dei consumi annui nell’intero complesso, con un apporto effettivo pari a 21’000 kiloWattora che sarebbero poi il consumo medio di sei abitazioni unifamiliari, i 72 moduli da impianto fotovoltaico (130 metri quadrati) posti a dimora in prossimità del portale est della galleria di Trin, nel Canton Grigioni, lungo la H19 (strada dell’Oberalp). Altre quattro strutture dello stesso tipo sono in fase di sviluppo alle gallerie denominate “Crestas”, “Plattas”, “Lavin” e “Rongellen-2”. In immagine, l’opera alla galleria di Trin.

Castelveccana (Varese): malore in acqua, 61enne fuori pericolo

0

Fuori pericolo il subacqueo 61enne colpito da malore nella serata di ieri, martedì 6 settembre, in fase di riemersione dalle acque del V Verbano antistanti la spiaggia detta “delle Cinque arcate” a Castelveccana, provincia di Varese. A chiamare soccorso è stato lo stesso 61enne, poi tratto a riva ed assistito da operatori sanitari giunti sul posto “in uno” con una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri; l’uomo è stato trasferito d’urgenza al “Circolo” di Varese per i trattamenti del caso.

Battuta di caccia con imprevisto, 72enne si infortuna sopra Biasca

0

Grave lesione ad una gamba, secondo il responso dei sanitari, per il 72enne che intorno alle ore 8.50 di oggi si è infortunato nel corso di una battuta di caccia in territorio comunale di Biasca, zona Bosco di Negrina, intorno a quota 900 metri ed in prossimità delle sorgenti di uno dei rami del riale Lesgiüna. Sull’accaduto sono in corso accertamenti a cura di uomini della Polcantonale; a rigore di prima ricostruzione, il 72enne, risultato essere cittadino svizzero con domicilio nel Bellinzonese, avrebbe messo un piede in fallo e sarebbe andato a sbattere contro una roccia appuntita. L’allarme è stato lanciato dall’uomo stesso, rimasto cosciente ed in grado di mettersi in contatto con operatori della “Rega”; da qui l’intervento diretto dell’elisoccorso per il recupero del cacciatore infortunatosi e per il suo trasferimento all’ospedale.

Truffe via telefono, recrudescenza in Ticino. Con il trucco dell’incidente

0

Fine d’estate con recrudescenza di truffe telefoniche – a darne notizia è un portavoce della Polcantonale – su tutto il territorio ticinese. Chiave di pressione preferita, l’incidente che sarebbe toccato ad un congiunto della persona con cui i malviventi si sono messi in contatto, fingendo di essere agenti della Polcantonale o di qualche Polcom ignota al volgo ed al clero ed alternandosi magari con un complice che si dichiara alle dipendenze di qualche struttura sanitaria. Metodo preferito: contatto telefonico sul fisso, voce dall’apparenza professionale, siamo sulla scena di un incidente stradale o domestico, Lei è parente di Tale o di Talaltro, purtroppo suo nipote ha subito un grave trauma e qui ci dicono che non dispone di un’adeguata copertura assicurativa; insomma, abbiamo le mani legate, senza soldi sull’unghia niente trasporto in ospedale e niente assistenza e guardi che qui il ragazzo crepa se non viene operato, noi non ci assumiamo responsabilità. Dalla descrizione all’assalto alla baionetta: vada allo sportello, prelevi quanto può, no niente trasferimento da conto a conto anche perché non conosciamo di preciso la cifra e ci si metterebbe troppo, è questione di minuti, capisce? E via con la solita solfa, obiettivo la razzia. Cui ci si può e ci si deve opporre con la massima durezza: chiudendo la conversazione cioè stroncando ogni chiacchiera o, se proprio si è bravi e si sa di poter dare una mano alle forze dell’ordine, tirando in lungo e nel frattempo chiamando il centralino della Polcantonale per concertare un possibile “Blitz”. Ogni tanto, tra l’altro, l’operazione riesce e un pezzo dell’organizzazione criminale finisce in manette, sapete?

Ticino, di Covid-19 si muore ancora. Case anziani, situazione migliorata

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.47) Due nell’ultima settimana; 37 nel contesto della sesta ondata con prima rilevazione a mercoledì 22 giugno; 1’230 dall’inizio della pandemia. Sono le vittime del Covid-19 in Ticino, falcidiata un’intera generazione con la sua memoria storica, ed in cifre crude è come se fosse scomparsa l’intera popolazione delle Centovalli, o di Cevio, o di Manno, o di Gravesano; emorragia continua, così come persiste l’occupazione di posti-letto in strutture nosocomiali (29 i degenti, uno dei quali sottoposto a terapie intensive) pur nell’evidente minor pericolosità delle varianti in circolazione rispetto a quella della prima fase. Ancora alto il numero dei nuovi casi, 627 in sette giorni, ovvero 17’161 (a dati rettificati) nel periodo corrente e 168’218 nel complesso, reinfezioni comprese; vale sempre la presunzione dell’esistenza di una consistente quota di contagiati rimasti fuori dal “radar” delle rilevazioni. In rimarginamento, invece, la già assai problematica situazione riscontrata nel sistema delle case anziani: 11 le guarigioni nel periodo compreso tra lunedì 29 agosto e domenica 4 settembre, 10 i residenti nel frattempo risultati positivi, al saldo sono quattro gli ospiti (in due strutture) colpiti dal “Coronavirus”; 420 i decessi in tutto.

“Ihre Tochter hatte einen Unfall”: Telefonbetrüger schockieren im Tessin mit neuer Masche

0
AA009679

Aufgrund zahlreicher Meldungen meldet die Kantonspolizei, dass es wieder vermehrt zu betrügerischen Telefonkontakten kommt. Die Bevölkerung wird daher erneut vor den Gefahren dieser Art von Täuschung gewarnt.

Den Rekonstruktionen zufolge entspricht der Modus Operandi mit einigen Abwandlungen dem Modus Operandi, der in der Vergangenheit bereits mehrfach aufgezeigt wurde. Die jüngsten Fälle betrafen vor allem die Gebiete Bellinzona und Lugano, aber der gesamte Kanton ist von dem Phänomen betroffen. Die Täter (die sich als Polizeibeamte oder als im medizinischen Bereich tätige Personen ausgeben) fordern nachdrücklich eine hohe Geldsumme für die Behandlung eines Angehörigen, der in einen Verkehrsunfall oder einen anderen Unfall verwickelt war. Sie nutzen die kurze Zeitspanne, die ihnen zur Verfügung steht (angesichts des Ernstes der Lage nur wenige Stunden), um das Opfer unter Druck zu setzen und es zu drängen, die Abhebung sofort vorzunehmen (mehrere zehntausend Franken, die dann von einer dritten Person eingezogen werden).

Es sei darauf hingewiesen, dass die Anrufe meist an Festnetztelefonen getätigt werden und die anrufende Nummer, sofern ein Display am Telefon vorhanden ist, als “unbekannt” angezeigt wird.

Wir wiederholen den Ratschlag, nicht auf diese Art von Betrug hereinzufallen:

Seien Sie immer vorsichtig, wenn Sie Anrufe mit der Bitte um Geld erhalten.
Nennen Sie niemals die Namen Ihrer Verwandten am Telefon. Weisen Sie darauf hin, dass Sie in einem Notfall zuerst eine andere Person konsultieren und das Telefongespräch sofort beenden sollten. Wenden Sie sich dann an einen Verwandten, den Sie gut kennen und dem Sie vertrauen, und überprüfen Sie die Informationen mit ihm/ihr.
Übergeben Sie niemals Geld oder Wertsachen an Fremde.
Geben Sie niemandem Auskunft über Ihr Hab und Gut, weder über das, was Sie zu Hause aufbewahren, noch über das, was sich in Ihrer Bank befindet.
Wenn Ihnen ein Anruf verdächtig vorkommt, informieren Sie sofort die Polizei unter der Notrufnummer 117.
Informieren Sie Ihre Verwandten und Bekannten und machen Sie sie auf die Existenz dieser Art von Betrug aufmerksam.

Mai la noia e mai una gioia, lo “Swiss market index” chiude sotto misura

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.24) Altra seduta sconsigliata ad ottimisti, pessimisti, cassettisti ed investitori in genere quella offerta oggi dalla Borsa di Zurigo, il cui “Swiss market index” ha sussultato partendo sotto il gravame di notizie fredde circa l’“export” cinese e sempre incombendo gli effetti commerciali legati alla crisi bellica tra Ucraina e Russia, salvo emergere sopra la linea, poi sprofondare sino a perdite nell’ordine della figura intera ed infine riavvicinarsi alla parità: riscontro ultimo sui 10’805.16 punti, con flessione ridottasi allo 0.27 per cento, forbice a dimensione inferiore al tre per cento (“Holcim limited” capofila, più 1.10 per cento; “Zürich insurance group Ag” sulla coda, meno 1.42), di massima penalizzati gli assicurativi. Quanto all’allargato, colpito nelle opere vive il titolo “Polypeptide group Ag”, che accusa in ultimo un calo pari al 10.73 per cento. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.35; Ftse-Mib a Milano, più 0.04; Ftse-100 a Londra, meno 0.86; Cac-40 a Parigi, più 0.02; Ibex-35 a Madrid, più 0.17. New York sostenuta con incrementi fra lo 0.83 e l’1.18 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: euro stabile a 97.46 centesimi di franco, lieve apprezzamento poi riflusso per il dollaro a 97.66 centesimi di franco; sempre in difficoltà il bitcoin, in discesa a 18’526.70 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Tradate (Varese): scomparso un 25enne, mobilitazione per le ricerche

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.09) Ricerche a tutto campo in corso sul territorio comunale di Tradate (Varese) e nelle zone limitrofe, con afflusso di forze dell’ordine e di varie unità dei Vigili del fuoco anche dal Distaccamento di Saronno, per un 25enne non rientrato al domicilio la notte scorsa. I motivi dell’improvvisa e massiccia mobilitazione non sono noti. In prossimità dell’“Ospedale Luigi Galmarini” è stato organizzato un punto di coordinamento; le attività sono svolte anche per mezzo di droni; coordinamento delle operazioni da parte di uomini dell’Arma dei Carabinieri. In immagine, un momento della fase di coordinamento all’alba di oggi.

A margine / Tragedia di Blenio, nessuno osi scaricare le responsabilità

0

Spiacevoli, ed anzi sgradevolissime, alcune insinuazioni che giungono da ambienti della stampa italiana – sul confine, ma anche più lontano – a margine della tragedia consumatasi domenica sotto la Capanna Scaletta al Pian Geirétt in Valle di Blenio, Comune di Blenio, frazione Ghirone, dove il 14enne Karim Larbi Damir da Bisuschio (Varese) è morto sul colpo in séguito a caduta lungo un dirupo per circa 100 metri e due coetanei – uno membro dello stesso gruppo, l’altro estraneo a tale comitiva ma lanciatosi in soccorso – hanno riportato gravissime lesioni. Riepiloghiamo: insieme con circa 20 altri ragazzi, tra cui uno di quelli ora in ospedale a Lugano, Karim Damir Larbi stava partecipando ad un’escursione organizzata dai responsabili della Virtus Bisuschio, società polisportiva operante tra calcio, basket e pallavolo, in quanto suo tesserato nelle giovanili del calcio; una volta usciti dalla Capanna Scaletta, dove si erano fermati per la merenda, alcuni componenti il gruppo si sono indirizzati lungo il sentiero già utilizzato in fase di ascesa mentre altri hanno imboccato una sorta di scorciatoia. Il tempo di qualche passo, lungo tale scorciatoia, e la tragedia.

Ebbene: in alcune ricostruzioni giornalistiche, sotto traccia e diciamo sotto traccia solo per limitarci nella valutazione di quanto letto qua e là, viene affermato che né all’inizio di tale percorso né in altri suoi punti erano presenti cartelli o segnali in qualche modo concepiti quale raccomandazione alla prudenza, o come indicazione dell’elevato grado di pericolosità del percorso in questione. Di più, viene evidenziata l’assenza di ostacoli – nastri, transenne, barriere, quel che fosse – a presidio del punto di accesso alla scorciatoia. Il che è vero, ma attenzione: quello non è un sentiero, quella non è una via “riconosciuta” (per dire, non compare nemmeno su quello che è il “Baedeker” del territorio); quello, con molta maggior semplicità, è un qualcosa che si è formato per uso intuitivo da parte di alcuni. Niente cartelli, dunque, perché non esiste un’esigenza di avvertire il pubblico (nel quale sono presenti camminatori, viandanti, rocciatori, più esperti, meno esperti, per nulla esperti) laddove non sussiste la via; e niente transenne, allo stesso modo, laddove non è da delimitarsi l’inesistente. Proviamo a traslare la situazione in altro contesto: chi sia sceso qualche volta a piedi dal Passo del San Bernardino verso Hinterrhein frazione di Rheinwald avrà avvertito la tentazione di “tagliare” almeno uno dei 26 tornanti attraverso brevi escursioni sui prati e poi con saltello giù dai muri a secco; ciò non toglie che tale “soluzione” sia affatto estranea sia alla logica – che è data da sentieri segnati e sui quali è maturata una significativa esperienza – sia alle norme di ordinaria sicurezza. Perché a questo, a questo principalmente, è ispirato il passo di chi vada per monti: il “focus” è sul cammino che si intraprende, libertà piena di godere del paesaggio, lodevole l’allegria tra compagni di viaggio, ma sempre con un occhio nella direzione in cui ci si muove e con l’altro sia ai possibili pericoli sia alle persone più prossime, scopo primario l’evitare ogni imprudenza. Il resto, ecco, il resto rientra nel capitolo delle responsabilità.

Le responsabilità, certo. Responsabilità che potranno emergere (forse) da una ricostruzione puntuale e precisa e non contraddittoria circa i minuti che hanno preceduto il dramma; da qui gli accertamenti su ogni testimonianza da parte dei partecipanti all’escursione, su ogni parola di chi abbia visto, su ogni riflessione di chi lì si trovasse ed anche sull’esatta posizione di ciascuno tra i ragazzi e di ciascuno tra i loro accompagnatori. Per solo rispetto del dolore della famiglia Damir (padre e madre giunti dal Marocco, da circa 30 anni a Bisuschio, inseritissimi nella comunità) non avanziamo quel tipo di ipotesi che ciascuno è capace di formarsi da sé, e nel frattempo auspichiamo rapidità e certezza cristallina delle risposte nell’indagine, Ma nessuno provi ad adombrare i fatti o, peggio, a ribaltare la realtà: che, al nudo e all’osso, è descritta dall’essersi quella comitiva divisa in due tronconi, l’uno tornato sul sentiero conosciuto e già praticato e l’altro andato invece a muoversi su un tracciato inesistente e che qualunque persona del luogo avrebbe sconsigliato di provare a praticare.

Hockey Sl / Viaggio a vuoto, Rockets sconfitti a Visp in amichevole

0

Si chiude con una sconfitta sul ghiaccio di Visp, ad opera della compagine locale, la campagna pre-campionato dei BiascaTicino Rockets ormai pronti alla pugna nella cadetteria discatoria elvetica. 1-4 il risultato; 0-2, 1-1, 0-1 i parziali; unica rete dal bastone di Roman Karaffa. Ruolino di marcia chiuso sull’1-6, unica vittoria quella conseguita l’altr’ieri a Biasca sui francesi Rapaces de Gap; considerandosi l’atmosfera cantieristica della squadra, nulla che debba costituire motivo di soverchia preoccupazione, almeno per ora.

Collina d’Oro: rogo in un’abitazione, famiglia sgomberata, gravi danni

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.22) Sgombero forzato per tre persone, in prima serata di oggi, causa incendio della loro abitazione in territorio comunale di Collina d’Oro frazione Agra, zona di via Pradello. Intorno alle ore 19.08 l’allarme, stanti le fiamme ormai all’attacco dell’edificio dopo essersi presumibilmente sprigionate nel “garage”. Situazione critica già all’arrivo dei primi soccorritori e delle forze dell’ordine (sul posto effettivi di Pompieri Lugano, Polcantonale, Polintercom Ceresio-sud e “Croce verde” Lugano): ridotto a carcassa uno dei veicoli posteggiati nell’autorimessa, danneggiato un altro mezzo, rogo già propagatosi a gran parte dei locali al piano terreno. Una volta delimitato il perimetro, con chiusura del tratto di strada interessato, i Pompieri sono riusciti ad avere la meglio sull’incendio avviando sùbito dopo le operazioni di raffreddamento e di bonifica delle stanze. Nessun ferito, nessun intossicato; in corso una prima valutazione dei danni.

Fussgänger stirbt bei schwerem Unfall mit einem Lastwagen

0

Am 6. Spetember 2022, hat sich auf dem Place Saint-François in Lausanne (Kanton Waadt) ein schwerer Unfall ereignet.

Am Dienstag, dem 6. September, um 15.25 Uhr wurde der Waadtländer Polizeizentrale mitgeteilt, dass sich auf dem Place Saint-François ein schwerer Unfall mit einem Lastwagen und einem Fußgänger ereignet hatte.

Die Rettungskräfte waren schnell vor Ort und konnten nur noch den Tod des Fußgängers feststellen. Die Staatsanwältin des Bezirks Lausanne begab sich an den Unfallort.

Filo di nota / Cercano voti da tutti. Ma per la spintarella bussano solo a Sinistra

0

Toni Ricciardi è un candidato del Partito democratico nella ripartizione Europa (italiani eletti all’estero) alle ormai imminenti Politiche di Tricoloria e questo pomeriggio giunge a Lugano in campagna elettorale, sotto forma di convegno monopoli(s)tico al “Palacongressi”. Nulla vieta che egli vada a caccia di voti, anzi; un po’ meno comprensibile è l’“endorsement” diretto che a lui, ed agli altri due sodali in quota Pd che si presentano con analoghe intenzioni, viene dato dal socialistissimo compagno Manuele Bertoli consigliere di Stato ed unico relatore “indigeno”. Per meglio dire: il Partito democratico nacque 15 anni or sono come fusione tra Democratici di Sinistra (eredi del Partito comunista italiano) e “La Margherita” (erede di una significativa quota della Democrazia cristiana per tramite del Partito popolare italiano, quest’ultimo peraltro dalla vita brevissima); al substrato ed all’elettorato di area centrista e/o cattolica, tuttavia, gli esponenti del Partito democratico in Svizzera proprio non pensano. Sarà magari perché tra i cattolici – primariamente quelli di pensiero cattolico con impronta liberale – sta riemergendo una serena, sana, coerente domanda di politica in cui taluni valori restano non negoziabili, e dunque da esponenti di un certo schieramento si corre il rischio di cadere in contraddizione?

“Prix montagne”, Ticino e Grigioni italiano restano ancora a becco asciutto

0

Nemmeno una candidatura dalla marcata impronta emotiva qual era stata quella della “Casa del tè” sul Monte Verità di Ascona, “unicum” in terra di Elvezia e concepiti sull’incontro con la cultura di questa bevanda (regolari, ad ogni primo ed ogni terzo sabato del mese, le cerimonie “in situ”), è valsa a portare alla Svizzera di lingua italiana il “Prix montagne” assegnato oggi a Berna sotto gli auspici del “Gruppo svizzero per le regioni di montagna” e dell’“Aiuto svizzero alla montagna”. Il riconoscimento, con dotazione di 40’000 franchi, è andato infatti al “Palp festival et village”, appuntamento a più dimensioni (mostre, concerti e “stage” di cucina nell’evento cui ogni anno partecipano oltre 35’000 visitatori; inoltre, progetto di costruzione di una località turistica e culturale) in varie realtà del Vallese, 14 le persone impegnate nel programma. Ad un’azienda familiare operante nel ramo della produzione di cosmetici naturali e fatti a mano, sede a Frutigen nell’Oberland bernese, è andato invece il premio dello “sponsor” con dotazione da 20’000 franchi. La “Casa del tè” di Ascona (in immagine) era fra i sei finalisti scelti in un lotto di 54 candidature; l’ultimo successo di una realtà della Svizzera di lingua italiana, ed in quel caso con solo riferimento al premio dello “sponsor”, risale al 2019 quando il riconoscimento fu attribuito alla “Soglio-Produkte Ag” (cosmesi naturale) di Bregaglia frazione Soglio.

Fuochi all’aperto, valli italofone escluse dalla revoca del divieto

0

Provvedimento “valido per tutti tranne che”; ed il “tranne che” vale proprio per le aree italofone. Mesolcina, Calanca, Valposchiavo e Bregaglia rimangono fuori dall’odierna revoca del divieto di accensione dei fuochi all’aperto, revoca decisa dall’autorità politica del Canton Grigioni e dunque valida – con effetto immediato – per il solo territorio nordalpino stanti la constatata riduzione del grado di pericolo dopo “occasionali precipitazioni” e soprattutto il calo delle temperature. Lapidaria la valutazione: “A sud la situazione è migliorata, ma non ancora a sufficienza; una completa normalizzazione avrà luogo solo dopo un prolungato periodo di piogge”.

Schlepper aus Gambien angehalten: 23 Flüchtlinge aus Afghanistan, Indien, Syrien und Bangladesch befreit

0

Die Kantonspolizei Nidwalden hat in Hergiswil 23 Flüchtlinge aus einem überfüllten Lieferwagen befreit. Ein mutmasslicher Schlepper konnte festgenommen werden.

Am Montag, 05.09.2022, 06.30 Uhr, führte die Kantonspolizei Nidwalden auf der Autobahn A2 in Buochs eine Schwerverkehrskontrolle durch. Dabei fiel der Patrouille ein Lieferwagen mit italienischem Kennzeichen auf, welcher auf der Autobahn A2 in allgemeiner Richtung Norden unterwegs war. Bei der Ausfahrt Hergiswil konnte das Fahrzeug angehalten werden.

Im Laderaum des Lieferwagens konnten 23 Flüchtlinge festgestellt werden, welche stehend, ungesichert und auf engstem Raum mittransportiert wurden. In dem geschlossenen Fahrzeugaufbau ohne Fenster harrten die 23 Flüchtlinge über mehrere Stunden ohne Pause aus.

Die Flüchtlinge kommen aus Afghanistan, Indien, Syrien und Bangladesch und sind zwischen 20 – 50 Jahre alt. Sämtliche Flüchtlinge konnten unverletzt aus dem völlig überfüllten Lieferwagen befreit werden. Gemäss Aussagen wollten sie offenbar illegal in europäische Länder ausserhalb der Schweiz reisen.
Beim Fahrer handelt es sich um einen 27-jährigen in Italien wohnhaften Gambier, er wurde festgenommen. Gegen ihn wird nun in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft Nidwalden wegen Verdachts des Menschenschmuggels ermittelt. Ebenfalls ist bei den Untersuchungshandlungen das Amt für Migration NW miteinbezogen worden.

Villmergen: Kuh und Kalb sterben nach Kollision mit Lieferwagen

0

In der Nacht von Montag auf Dienstag kollidierte ein Lieferwagenfahrer mit einer Kuh und einem Kalb. Durch die Kollision verstarben beide Tiere noch auf der Unfallstelle. Der Lenker blieb unverletzt. Am Fahrzeug entstand erheblicher Sachschaden.

Am Dienstagmorgen, kurz vor 02:00 Uhr, fuhr ein Lieferwagenfahrer mit seinem Anhänger auf der Bünztalstrasse von allgemein Richtung Villmergen kommend in Richtung Dintkon.

Auf Höhe der Verzweigung zur Villmergerstrasse befand sich eine Herde Kühe auf der Strasse. Der 51-jährige Lieferwagenlenker kollidierte in der Folge mit einer Kuh sowie einem Kalb.

Durch die Kollision verstarben die beiden Tiere noch auf der Unfallstelle. Der Lenker blieb unverletzt. An seinem Fahrzeug entstand erheblicher Sachschaden. Gemäss ersten Erkenntnissen dürfte der Lieferwagenfahrer die Kuhherde, welche aus unbekannten Gründen entlaufen war, zu spät bemerkt haben und konnte so eine Kollision nicht mehr verhindern.

Die Kantonspolizei Aargau hat die Ermittlungen zur Klärung des genauen Unfallhergangs umgehend aufgenommen.

“Swiss market index”, altalena poi minimo guadagno. Bitcoin, altro tuffo

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.29) Giornata da sincope, almeno per quanto riguarda il listino primario, oggi in Borsa a Zurigo: positiva la chiusura, ma dopo slancio che sembrava autorizzare all’ottimismo, improvvisa stasi ed altrettanto improvviso tuffo sin sotto la linea, ed infine con recupero a modestissima cifra verde (più 0.14 per cento a 10’834.18 punti sullo “Swiss market index”). “Holcim limited” (più 1.85 per cento) in funzione di capofila), buon passo per “Roche holding Ag” (più 1.36); sotto misura “Nestlé Sa” e “Novartis Ag” (meno 0.51 e meno 0.81 rispettivamente). Ancora in primo assestamento l’allargato. Estero: Dax-40 a Francoforte, più 0.87; Ftse-Mib a Milano, parità; Ftse-100 a Londra, più 0.18; Cac-40 a Parigi, più 0.19; Ibex-35 a Madrid, meno 0.26. New York in calo fra lo 0.55 e lo 0.74 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: 97.53 centesimi di franco per un euro, 98.25 centesimi di franco per un dollaro Usa; in tuffo a 18’659.74 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Hockey Seconda lega / Mattia Del-Vita via dai GdT2: giocherà a Varese

0

Partenza per certi versi inattesa – nei profili di “Eliteprospects.com” il nome del giocatore figura sotto conferma contrattuale per la stagione 2022-2023 – dai ranghi dei GdT2 Bellinzona, una fra le tre compagini ticinesi che si accingono a tornare sul ghiaccio nell’hockey di Seconda lega: alla vigilia dei 21 anni scende di buoni 60 chilometri ma sale nettamente di categoria (sarà in Ihf, prima serie nazionale di Tricoloria) l’attaccante Mattia Del-Vita, 173 centimetri per 73 chilogrammi, in approdo ai Mastini Varese nelle cui file aveva iniziato a far girare i primi bastoni. Figlio di Luca Del-Vita, uno fra i primi cronisti di hockey nell’emittenza radiofonica e televisiva privata oltre che nei periodici specializzati degli Anni ’80 del secolo scorso, Mattia Del-Vita (rigorosamente con il trattino, come nel caso dei De-Camilli discatori locarnesi: c’è un “perché”, ovviamente esulante dall’àmbito di cui si sta trattando) ha navigato nelle giovanili da Chiasso all’AmbrìPiotta, con esordio in prima squadra (a Chiasso, in Seconda lega) nel torneo 2018-2019, e sempre a Chiasso nella stagione 2019-2020; ultimo biennio, invece, in livrea rossa a Bellinzona, totali 53 incontri in Seconda lega con cinque goal e cinque assist all’attivo. In immagine, Mattia Del-Vita ai tempi dell’ultima militanza nelle giovanili Ambrì.

“Metal” non convenzionale, dopo sei anni tornano a Lugano i “Dreamshade”

0

A distanza di sei anni dall’ultimo appuntamento tra le… mura di casa, nella serata di sabato 22 ottobre saranno di ritorno a Lugano i “Dreamshade”, dal 2006 sulle scene internazionali con orientamento al “metal” non convenzionale. La formazione: Kevin Calì (voce), Fernando “Fella” Di Cicco (voce e chitarre), Gian-Andrea “Gian” Costa (basso e tastiere), Luca Magri (chitarre), Francesco “Fry” Ferrini (percussioni). Nella circostanza, in concerto allo “Studio foce” di via Foce (inizio ore 20.00), i “Dreamshade” presenteranno dal vivo “A pale blue dot”, ultimo album prodotto, evidente richiamo nel titolo al “tenue puntino di colore blu” con cui il pianeta Terra fu identificato in una storica foto scattata dalle apparecchiature della sonda “Voyager 1” nel 1990, a distanza di sei miliardi di chilometri dal luogo di lancio. In immagine, la formazione dei “Dreamshade”.

Curiglia con Monteviasco (Varese), escursionista svizzero si infortuna

0

Frattura ad una gamba, traumi minori e contusioni varie per il 71enne escursionista svizzero infortunatosi ieri, intorno a mezzogiorno, per le conseguenze di una caduta lungo il sentiero che dall’abitato di Curiglia (Comune di Curiglia con Monteviasco, provincia di Varese, area della Valle Veddasca) porta alla chiesa titolata alla Madonna della Guardia in località Alpone. L’allarme è stato lanciato dalla persona che si trovava con il 71enne e grazie alla quale sul luogo sono giunti effettivi del “Soccorso alpino” e specialisti del “Nucleo speleoalpinofluviale” in quota ai Vigili del fuoco; a seguire, aggancio dell’infortunato e trasferimento al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) con un elicottero fatto giungere da Milano.

Hockey Seconda lega / Ascona, primo “test”. Con avversario di gran lusso

0

Fuor dalle grandi piazze, il ghiaccio c’è e non c’è; per i primi colpi di pattino in sede agonistica, tuttavia, ci si muove eccome. Al primo “test” in vista della stagione 2022-2023 in Seconda lega, categoria cui la squadra è ascesa con accettazione di onori ed oneri, si presenterà sabato 10 settembre l’Ascona, ovviamente lontano dalla domestica “Siberia” ed infatti in approdo al palaghiaccio di Biasca per un confronto dall’alto profilo: avversari saranno i Mastini Varese, realtà societaria dalla notevole esperienza (in bacheca due titoli tricolori ed una “Confederation cup”) e reduce da una riorganizzazione in sviluppo su più livelli, prima squadra iscritta alla Ihl vale a dire alla massima serie d’oltreconfine con sole squadre tricolori (varie altre compagini partecipano invece al livello Ahl, in compresenza di formazioni austriache e slovene; vi è infine chi abbia optato per la Icehl (campionato a traino – per così dire – mitteleuropeo). I gialloneri italiani, che dopo un biennio in esilio a Milano dispongono da qualche giorno della sede domestica rinnovata al “PalAlbani” (o “PalaTenconi”) di Varese, sono reduci da due annate concluse alle semifinali del “play-off” e sono tornati ad affidarsi alle cure del tecnico franco-canadese Claude Devèze, già in transenna nel torneo 2020-2021. A Biasca tempi regolari da partita completa, primo ingaggio alle ore 17.30, libero l’ingresso.

Assicurazioni, servono nuove sintassi: da Vezia idee e una traccia

0

Dalle novità che interverranno nel ramo dell’assistenza sanitaria alle trasformazioni nella gestione dei rischi da parte degli operatori nel comparto riassicurazione, e da questi cambiamenti al ruolo che l’innovazione avrà nel modello assicurativo di distribuzione. Tre temi ad elevatissimo comune denominatore nell’odierno convegno sul tema “The next new normal” in àmbito assicurativo, organizzazione sotto egida del “Centro studi villa Negroni”, ovviamente Vezia il punto su cui si sono trovati a convergere non pochi relatori di primaria grandezza fra cui Philomena Colatrella (amministratrice delegata della “Css assicurazioni”), Sergio Pietro Ermotti (presidente del Consiglio di amministrazione della “Swiss Re”) e Fabrizio Petrillo (amministratore delegato della “Axa”). I fattori cruciali per non rimanere indietro: puntare su modelli innovativi e su tecnologie innovative, disporre di un’organizzazione “agile ed alimentata dai dati”, credere nell’apporto dell’intelligenza artificiale sia nei processi decisionali sia nell’automazione sicché concetti come la stessa intelligenza artificiale, il “cloud”, le “blockchain” e le infrastrutture si trovino a costituire un lessico di uso ordinario e non una lingua a sé stante e per pochi specialisti sintesi, sussiste un’esigenza di garantire all’àmbito assicurativo “conoscenze e competenze diverse” che entrino nel patrimonio quotidiano di coloro che svolgono l’attività; su questo canone l’ideazione e lo sviluppo del “Cas insurance management”, lanciato per l’appunto nel corso del convegno e che si sostanzia quale “primo programma di formazione universitaria continua con orientamento gestionale” nel contesto assicurativo, cooperanti i vertici dell’Usi per tramite della facoltà di Economia. Nella foto, un momento del convegno.

Valle Anzasca (Vco), fine delle speranze: escursionista trovato morto

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.03) Tragico esito ha avuto l’escursione di un 66enne milanese, all’anagrafe Aldo Venturi, di cui erano state perse le tracce sin dalla mattinata di domenica nell’area della Valle Anzasca (Verbano-Cusio-Ossola): il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato oggi dai soccorritori a qualche centinaio di metri dalla frazione Roletto, in territorio comunale di Vanzone con San Carlo, lungo un sentiero. Stando a prima evidenza, il 66enne – che aveva lasciato l’auto in un’area non lontana, essendo intenzionato a camminare sino all’Alpe Troggione e poi a far ritorno alla casa di vacanza nel nucleo di Vanzone – sarebbe deceduto a causa di un infarto e non di una caduta. Sulle tracce di Aldo Venturi, la cui scomparsa era stata denunciata dalla sorella, hanno operato specialisti del “Soccorso alpino” (Decima delegazione Val d’Ossola), effettivi della Guardia italiana di finanza ed elementi dei Vigili del fuoco.

Mesocco, San Bernardino meta delle “Giornate europee del patrimonio”

0

Tre appuntamenti a San Bernardino in Comune di Mesocco, quale tributo alla Svizzera di lingua italiana sul versante mesolcinese, nel contesto delle “Giornate europee del patrimonio” 2022 per quanto riguarda il Canton Grigioni. Tutte le proposte saranno in questo caso concentrate tra mattina e pomeriggio di domenica 11 settembre, segnatamente con esperienze quali le visite alle case di vacanza “nascoste” (alcune delle quali frutto della genialità di grandi architetti), l’indagine itinerante fra le strutture della storica albergheria e la riscoperta – con corredo di approfondimento storico: trattasi pur sempre di realtà documentata in letteratura sin dal 1717 – delle fonti termali. Fra le altre proposte sul territorio cantonale: a Coira, la ricostruzione di una battaglia tra gladiatori sul posteggio della Stadthalle, l’accesso al teatro, la mostra “Der Traum vom Ferienhaus” alla Bibliocantonale dei Grigioni, gli spettacoli di teatro d’improvvisazione al “Museum engiadinais” di Sankt-Moritz. Nella foto ManBer-“Giornale del Ticino”, il centro di San Bernardino.

Lugano: assalì l’ex-compagna nell’autosilo, condanna… scontata

0

Vie di fatto, minaccia e lesioni semplici. Tutti fatti riconosciuti, e tutto concorre alla pena di 14 mesi cui un 26enne è stato condannato oggi a Lugano per l’aggressione compiuta ai danni dell’ex-fidanzata, nel dicembre 2021, nel complesso dell’autosilo “Balestra” di Lugano; volarono anche calci, in situazione di evidente e conclamata prevaricazione che fu peraltro documentata dalle telecamere di servizio. Venute invece a cadere le accuse formulate da un’altra donna. La richiesta di pena era stata fissata a 23 mesi, tutti in stato di detenzione.

Pognana Lario (Como), abitazione e falegnameria distrutte da un rogo

0

Nessuna conseguenza fisica per le persone ma sgombero forzato di un nucleo familiare e significativi danni materiali quali principali problemi originati dall’incendio divampato nel pomeriggio di ieri a Pognana Lario (provincia di Como), in frazione Canzaga, e che ha distrutto una falegnameria ed un’abitazione giungendo ad intaccare anche lo stabile vicino. Massiccio il dispiegamento di effettivi dei Vigili del fuoco dalle ore 16.30 circa in poi; fiamme circoscritte e rogo estinto, fatti salvi alcuni focolai che nel corso della notte avevano ripreso vigore. In immagine, la scena dell’incendio.

Filo di nota / Stadio di Varese, il dispregio in una bandiera strappata

0

A Varese i fasti del grande calcio – sette stagioni in massima serie – sono ormai lontani nel tempo: due generazioni piene. Non solo: l’eredità del “Varese football club” costituitosi nel 1910 andò a morire nel 2019 dopo una serie di fallimenti finanziari. Quale massima espressione, il capoluogo è ora rappresentato dal “Città di Varese”, società nata nel 2019 e la cui prima squadra tornò ieri in campo per il campionato di serie D, esordio vittorioso per 3-1 sull’Alcione Milano, in uno stadio – lo storico “Franco Ossola” – in condizioni di allarmante degrado. E chissà: forse i responsabili dell’ente pubblico territoriale proprietario della struttura crederanno che la bandiera nazionale sul pennone vada bene anche se ridotta ad uno straccio, quand’invece questo par proprio l’ennesimo segno del dispregio verso gli sforzi altrui.

Storia religiosa, prima luce sull’“Annuario” dedicato alla Svizzera italiana

0

Contributi da firme eccellenti al primo numero dell’“Annuario di storia religiosa della Svizzera italiana”, periodico in uscita sotto egida della facoltà di Teologia in Lugano (àmbito Usi), conduzione editoriale affidata a René Roux che della facoltà medesima è rettore. Traccia e progetto: “Accogliere ricerche di carattere storico-religioso attinenti alla Svizzera di lingua italiana ed alle regioni ad essa limitrofe”, di fatto con spettro che s’estende dal Piemonte alla Lombardia ai Grigioni alla Svizzera primigenia, ed è come dire la miniera delle miniere da esplorarsi ed in cui scavare. Prima scelta: la pubblicazione degli atti del convegno accolto da Lugano nel febbraio 2020, in coincidenza con i 400 anni dall’istituzione della locale “Confraternita di san Carlo Borromeo”, ed avente quale tema l’attualità di san Carlo nel terzo millennio; per l’oggi e per il domani sono sollecitati i contributi di studenti e ricercatori, purché con materiali originali.

Circa il numero di esordio ci si contenti – si fa per dire: alcune indagini, ad esempio quella condotta da Pietro Montorfani che si è fatto carico anche di produrre una bibliografia sul rapporto tra san Carlo e la Svizzera italiana, sono semplicemente esemplari anche per chiarezza nell’esposizione – di autori quali Antonietta Moretti (cui è spettato l’onore dell’introduzione), Ennio Apeciti, Alexander Balzanella, Marco Navoni, Emanuele Di Marco, Maurice Whitehead, Sophie Andreae, Fabiola Giancotti, Manfred Hauke (approfondimento sulla devozione mariana), Davide Adamoli e Lukasz Zurawka oltre al già citato Pietro Montorfani. Testi prevalentemente in lingua italiana; alcuni “dossier” compaiono in lingua inglese.

Patriziato di Sant’Antonino, nuovo vessillo con padrino d’eccezione

0

Anche l’occasione per un… ritorno istituzionale a casa quella che Christian Vitta, consigliere di Stato, colse ieri, domenica 4 settembre, presenziando all’inaugurazione del nuovo vessillo del Patriziato di Sant’Antonino in coincidenza con la festa svoltasi alla capanna di Neveggio. Scelta grafica nel segno della tradizione, stagliandosi in immagine il grifone emblema del Comune su uno sfondo caratterizzato dai colori del Ticino, e ciò a testimoniare l’attaccamento dei cittadini alla montagna, come ricordato da Andrea Bassi nel ruolo di presidente del Patriziato di cui fanno parte circa 550 persone. Non meno di 120 i partecipanti alla festa. In immagine, il nuovo vessillo.

“Bernina Gran turismo”, disagi nel fine-settimana lungo la H29

0

Disagi “programmati” nel prossimo fine-settimana, sul Passo del Bernina con ovvio riverbero in varie località del territorio comunale di Poschiavo (Canton Grigioni), in coincidenza con l’ottava edizione della “Bernina Gran turismo”, sfida tra auto d’epoca sul tracciato a tornanti della H29 e vera e propria prova accademica per i piloti. In sintesi: sabato 10 settembre, chiusura alla circolazione fra le località Sfazù e Lagalb (ore 7.40-11.20 e 13.40-17.20); chi non riesca ad usufruire della “finestra” fra i due blocchi dovrà pertanto calcolare tempi di attesa sino a tre ore e 40 minuti; domenica 11 settembre, idem e nello stesso tratto, limitatamente alla fascia mattutina (ore 7.40-11.20). La disposizione vale anche per escursionisti e ciclisti. Stante la carenza di posteggi sia all’Ospizio Bernina sia alla Rösa, a quanti intendano assistere alla competizione viene rinnovato l’invito a parcheggiare o a Poschiavo o nelle aree preposte delle stazioni sciistiche (Diavolezza e Lagalb), con successivo utilizzo dei trasporti pubblici (“Ferrovia retica” e/o “Autopostale”).

Borse oppresse, Zurigo risale (in parte) a fari spenti. Ma New York non sorride

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.17) Per quanto lontanissimo dagli effimeri fasti di venerdì ultimo scorso, “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in grado di mettere a segno un almeno parziale recupero dallo sprofondo dell’avvio di settimana, con attestazione ultima quasi al meglio della seduta su quota 10’819.54 punti ovvero in perdita pari allo 0.66 per cento. “Novartis Ag” capofila in condizione difensiva (più 0.47 per cento), sulla scia “Roche holding Ag” (più 0.16); pesantezza soprattutto su “Credit Suisse group Ag”, al saldo sotto i cinque franchi in quotazione e con perdita nella misura del 3.12 per cento. Nell’allargato, in spicco “Banque cantonale du Jura” (più 4.90). Incidenza da crisi internazionali (energia, guerra, tensioni politiche, incombente inoltre la tornata elettorale di “midterm” negli Stati Uniti) e da problemi politici (sostanziale inconsistenza nell’azione con obiettivi di calmieramento dei prezzi del gas) sulle altre piazze europee: Dax-40 a Francoforte, meno 2.22 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 2.01; Ftse-100 a Londra, più 0.09; Cac-40 a Parigi, meno 1.20; Ibex-35 a Madrid, meno 0.88. Maluccio New York, con perdite superiori alla figura intera sugli indici di riferimento. Cambi: 97.35 centesimi di franco per un euro, 98.06 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 19’433.17 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Schaffhausen: Somalier baut spektakulären Alleinunfall

0


In Schaffhausen hat sich gestern Sonntag ein spektakulärer Selbstunfall ereignet, (Bildquelle: Schaffhauser Polizei)
Am Sonntagabend, den 4. September hat sich ein Alleinunfall beim Birchweg in Schaffhausen ereignet. Dabei wurde niemand verletzt. An zwei Fahrzeugen entstand erheblicher Sachschaden.

Kurz vor 19.00 Uhr am Sonntag (04.09.2022), manövrierte ein 33-jähriger Somalier sein Auto auf einem Vorplatz beim Birchweg in Schaffhausen. Aus bisher unbekannten Gründen fuhr das Fahrzeug in ein Geländer, über einen Gehweg durch die Büsche den steilen Abhang hinunter, über den Birchweg und kollidierte mit einem korrekt parkierten Personenwagen.

Nach dem Aufprall fuhren beide Fahrzeuge eine kurze Strecke über das abfallende Wiesenbord. Der parkierte Personenwagen kam mit der Fahrzeugfront auf dem Trottoir an der Lochstrasse zum Stehen. Direkt daneben fuhr das Verursacherfahrzeug in die Rückwand der Bushaltestelle Pilgerbrunnen, wobei eine grosse Glasscheibe zerbarst.

Der Fahrzeuglenker wurde durch den aufgebotenen Rettungsdienst vor Ort einem Kontrolluntersuch unterzogen und es konnten keine Verletzungen festgestellt werden.
Die beiden stark beschädigten Autos wurden durch den Abschleppdienst mit einem Kran geborgen und abtransportiert.

Der genaue Unfallhergang und die Unfallursache ist Gegenstand laufender Ermittlungen. Während der Unfallaufnahme und den Bergungsarbeiten kam es zu leichten Verkehrsbehinderungen beim unteren Abschnitt an der Lochstrasse.

Im Einsatz standen eine Ambulanzcrew vom Rettungsdienst der Spitäler Schaffhausen, ein privater Abschleppdienst sowie fünf Verkehrspolizisten der Schaffhauser Polizei.

Quelle: Schaffhauser Polizei

“Bpw Svizzera”, in celebrazione a Lugano i 75 anni di sorellanza

0

Festeggiamenti per i 75 anni dell’associazione “Business & professional women” in Svizzera, su organizzazione delle responsabili del “club” in Ticino (uno dei 40 su territorio nazionale), sabato 10 settembre all’“Hôtel Villa Sassa” in Lugano (via Tesserete 10). Ricorrenza di fatto precisa al millesimo: l’atto fondativo della “Bpw Switzerland” – concepita come rete a sostegno delle donne nel percorso professionale – ebbe luogo giovedì 11 settembre 1947 in una sala dell’“Hôtel Königsstuhl” di Zurigo, 13 le figure elette nel primo Consiglio direttivo, ad Elisabeth Feller – capitana d’industria dall’età di 21 anni essendo figlia di Adolf Feller fondatore della “Feller Ag”, poi anche promotrice e finanziatrice di attività nel mondo dell’arte – la presidenza; la nascita del “club” ticinese, che ora poggia su circa 80 associate, risale invece al 1983, sotto gli auspici di Alma Bacciarini, al tempo consigliera nazionale. Durante i lavori della giornata celebrativa (inizio ore 11.00), dai vertici dell’associazione, sono previsti interventi di Laura Incandela e Monica Pugnaloni (copresidenti “Bpw Ticino”), Rosanna Bertuccio e Linda Herzog-Mayer (per il Comitato centrale “Bpw Svizzera”), Catherine Bosshart (presidente “Bpw international”), Norman Gobbi e Raffaele De Rosa (consiglieri di Stato), Marco Romano (consigliere nazionale) e Carla Laura Petruzzelli (presidente “Bpw Italy distretto nord-est”); nell’occasione saranno per l’appunto rinsaldati i rapporti con la “Bpw Italy distretto nord-est” in cui sono rappresentate le regioni Veneto, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Negli ambienti dell’“Hôtel Villa Sassa” sarà inoltre proposta la mostra fotografica sul tema “Giubileo Bpw Switzerland, insieme da 75 anni”; in programma anche un intermezzo musicale con esecutori del “Conservatorio della Svizzera italiana”. Nella foto, il Comitato direttivo Bpw.

Hockey / Amichevoli del dì di festa: cade l’Ambrì, Rockets al primo sorriso

0

Una sconfitta ed una vittoria, oggi, sul conto delle ticinesi dell’hockey professionistico ed in approccio alla stagione agonistica “ufficiale”. Senza gloria il congedo dell’AmbrìPiotta (National league) dal torneo di Bolzano: così come venerdì contro i sudtirolesi padroni di casa, i leventinesi sono stati battuti anche nella “piccola finale” per il terzo posto, stavolta ad opera del Pilsen, di nuovo per 2-3 e di nuovo ai rigori; di Jesse Virtanen e Michael Spacek le reti in quota biancoblù; il quadrangolare è stato poi vinto dal Düsseldorf (5-2 sul Bolzano). Al primo successo, invece, i BiascaTicino Rockets sino ad ora arrancanti nella fase di preparazione al campionato cadetto: nel supplementare, su pista amica, il 3-2 contro i Rapaces de Gap: per i vallerani a bersaglio Jari Näser, Cyrill Bischofberger e Marco Zanetti.

Calcio Dnb / Pari tra Vaduz e Sciaffusa, al Bellinzona se la ridono

0

In una stagione pedatoria per ora privo di forze dominanti, Bellinzona serenamente al vertice della cadetteria ed oggi con maggior serenità rispetto a ieri, essendosi lo Sciaffusa inchiodato sull’1-1 a Vaduz nel posticipo domenicale. Gli altri risultati: Yverdon-Bellinzona 0-1; Thun-Losanna 2-0; Aarau-Wil 2-1; StadeLosannaOuchy-NeuchâtelXamaxSerrières 2-1. La classifica: Bellinzona, Yverdon, Losanna, Wil 13 punti; Aarau 12; StadeLosannaOuchy 11; Sciaffusa 10; Thun 9; Vaduz 3; NeuchâtelXamaxSerrières 0.