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Hockey donne / Coppa nazionale, AmbrìGirls alla “piccola finale”

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Poco mancò, ieri, che l’ultima della pista in Women’s league – una vinta, 21 perse: è un ruolino di marcia da parametrarsi all’età media delle giocatrici ed al criterio di sperimentalità della squadra stessa – piazzasse un colpo storico, approdando all’atto conclusivo per l’aggiudicazione della Coppa nazionale di hockey femminile. Poco mancò; e, invece, le AmbrìGirls dirette alla transenna da Dmitri Tsygurov si ritroveranno sul ghiaccio di Lucerna a mezzogiorno, oggi, per affrontare il BomoThun nella “piccola finale” essendo cioè in palio il terzo posto che ad ogni modo sarebbe straordinario risultato (ma già il quarto va benissimo; altre, comprese le Ladies Lugano, si erano dovute arrendere cammin facendo). Primario compito di Rebecca Roccella e compagne sarà il mettersi alle spalle quanto accaduto negli ultimi 90 secondi del confronto con il Langenthal, goal subito al 58.33 per il 3-3 (a segno Lara Christen), indi penalità minore da scontarsi e rete di Viktoria Maskalova al 59.14 per il 3-4 poi risultato della partita. In precedenza, ad onta dello scarto di due blocchi in attacco (sì, due linee a fronte di quattro; e, per quanto concerne la retroguardia, assetto con due 14enni nelle figure di Celine Schatz pescata dagli “Under 15” del LenzerheideValbella e di Fiona Bleeke-Biaggi in prima squadra già dallo scorso campionato), le biancoblù erano riuscite a portarsi sul 2-0 (10.05, Greta Niccolai; 12.18, Rebecca Roccella) ed anche a reagire al subitaneo uno-due portato da Sévérine Zaugg e da Emma Ingold (25.17 e 25.33), andando a bersaglio con Anna Näf al 54.01 ossia in dirittura d’arrivo.

Gran peccato, grande disdetta, forse un treno di quelli che passano poche volte nell’annata agonistica, ma pazienza; i segni della crescita del collettivo, e della maturazione di singoli elementi, si vedono e sono percepibili al di là di quel che compaia di volta in volta sul tabellone. Dall’altra parte, purtroppo, ci sarà un BomoThun inferocito per l’1-6 subito nella serata di ieri ad opera delle Zsc Lionesses Zurigo, cinque proiettili raccolti in gabbia da Jade Dübi – poi sostituita da Alexandra Lehmann – nel solo periodo centrale. I numeri del campionato, cifre decisamente più attendibili rispetto a quelle registrate nella Coppa nazionale dove non sono mancati esiti reboanti come il 12-1 delle Ladies Lugano contro il Sursee, il 15-1 del BomoThun contro le Zsc Lionesses Zurigo “B”, il 13-0 delle Zsc Lionesses Zurigo “A” contro il Celerina ed il 19-1 del Langenthal contro le Wisle Ladies alla fase degli ottavi di finale, i numeri del campionato, si diceva, parlano ovviamente a favore delle bernesi, che alla piazza d’onore con “record” di 18 vinte e quattro perse associano la seconda miglior produzione in attacco e la difesa meno perforata “tout court”; al vertice delle statistichie individuali, poi, consta la presenza di Maija Otamo (2.27 punti per incontro) e di Estelle Duvin (2.14) davanti a cinque elementi delle Zsc Lionesses Zurigo. Ma mai dire mai… In immagine, un momento dell’incontro di ieri tra AmbrìGirls e Langenthal.