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Hockey Nl / Lugano fatto a pezzi da gente mai vista. Andiamo bene

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Andrea-Noah Glauser, anni 26 fra un mese come oggi, da Zauggenried, ruolo difensore: sino a questo pomeriggio, media-goal personale pari a 0.06 in 239 partite di National league, e massima produzione annuale pari a cinque goal; contro il Lugano, stasera, una quaterna e persino tutta di fila fra il 40.31 ed il 50.49. Martin Gernat, anni 29 fra un mese e una settimana come oggi, da Kosice, ruolo difensore: sino a questo pomeriggio, media-goal personale pari a 0.20 in 50 partite di National league, e massima produzione annuale pari a nove goal; contro il Lugano, stasera, una tripletta. Adesso raccontateci che al Lugano dell’hockey di National league abbiamo un problema di questo genere tra difesa e portieri (di questo genere, si ripete: gente mai vista a tabellino che indossa i panni di Gordie Howe buonanima), e chiudiamo baracca sino al raduno per la stagione 2022-2023: viene alla mente un “Cupio dissolvi”, ad avere simili problemi non risolti quando il “play-off” è alle porte. in quello che era l’unico impegno delle ticinesi nel turno misto di metà settimana (nel calderone partite della 39.a, della 40.a, della 53.a e della 54.a giornata), il Lugano non ha sfigurato, oh, no: il Lugano si è semplicemente schiantato, buscando un 4-8 a Losanna, facendosi scavalcare dal concorrente diretto anche nella classifica in stile vecchio regime (computo dei soli punti) e vedendo qualcosa di sommariamente associabile ad una prospettiva di vittoria soltanto nel primo quarto d’ora di confronto. Disastro e sciagura: sul 2-5, dal momento che pareva non vi fosse modo di rianimare la retroguardia, persino l’avvicendamento fra Thibaut Fatton e Juho Markkanen davanti alla gabbia, altri 18.36 all’insegna della sofferenza.

La successione delle reti: 8.59, Troy Josephs, 1-0 (dopo analisi video; la stessa procedura era stata seguita poco prima con annullamento del goal già concesso all’esordiente Andy Miele in quota losannese); 13.46 e 19.20, in parità numerica prima ed in “power-play” poi, Martin Gernat, 1-2; 20.27, Joël Genazzi, a cinque-contro-tre, 1-3; 27.13, Daniel Carr in “power-play”, 2-3; 40.31, 41.24, 49.35 e 50.49, solo nel secondo caso in condizione di superiorità numerica, Andrea Glauser con manifesti contributi autolesionistici della difesa bianconera; nel mezzo (43.12 e 50.24, Tim Traber e Yannick Herren); 53.07, a cinque-contro-quattro, ancora Martin Gernat. Circa Justin Abdelkader, straniero dall’esordio assai atteso, due i motivi di menzione: un solo tiro, e la penalità di partita in contesa rusticana con Aurélien Marti al 51.13, grande turbinio tra Alfio e Turiddu, niente spargimento di sangue a differenza di quel che ci musicò Pietro Mascagni ma duplice menavia anticipato. In ogni caso, una partita da roba da matti, e quel che lo stimato collega Evaristo Resega-Pestelli (rip) avrebbe definito hockey da ubriachi. Amen, purché ciò non si ripeta.

I risultati – Davos-BielBienne 3-2 (ieri, vedasi in altra parte del giornale); Zugo-FriborgoGottéron 4-3 (ieri, vedasi in altra parte del giornale); Losanna-Lugano 8-4 (oggi); Ajoie-ServetteGinevra (domani); BielBienne-Losanna (domani); Zugo-Davos (domani).

La classifica per media-punti – FriborgoGottéron 2.089 punti; Zugo 2.065; RapperswilJona Lakers 1.848; Zsc Lions 1.809; BielBienne 1.800; Davos 1.674; ServetteGinevra 1.587; Losanna 1.578; Lugano 1.468; Berna 1.283; AmbrìPiotta 1.065; Scl Tigers 0.761; Ajoie 0.467.