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Achtung Gesundheit: Warenrückruf Dr. Schär Knusperbrot wegen zu hohem Tropanalkaloidgehalt

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Morga AG ruft das Dr. Schär Knusperbrot dunkel 125 g zurück, wegen zu hohem Tropanalkaloidgehalt

In Zusammenarbeit mit der zuständigen kantonalen Vollzugsbehörde ruft Morga AG das Dr. Schär Knusperbrot dunkel 125 g zurück, wegen zu hohem Tropanalkaloidgehalt.

Veniano (Como): auto sbanda e si ribalta, quasi illesi gli occupanti

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Di fatto illesi, non volendosi far conto di escoriazioni e contusioni, i due giovani che si trovavano venerdì sera a bordo di un’auto finita fuori strada – e con arresto solo dopo parziale ribaltamento e strisciata sulla fiancata sinistra – a Veniano, lungo via Dante Alighieri. L’episodio alle ore 23.30 circa; nessun altro mezzo risulta essere stato coinvolto. Le condizioni dei due giovani, 20 e 19 anni rispettivamente, sono state accertate sul posto. Soccorsi portati da operatori dei Vigili del fuoco.

Cirimido (Como): collisione tra due veicoli, soccorse tre persone

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Tre persone ferite in modo non grave sull’esito dell’incidente stradale avvenuto intorno alle ore 21.30 di venerdì a Cirimido (Como), lungo via Enrico Toti, con ribaltamento su una fiancata sia del primo sia del secondo mezzo. Sotto trattamento sanitario un 56enne, una 19enne ed un 19enne. Soccorsi portati da specialisti del servizio “118” e da effettivi dei Vigili del fuoco. In immagine, la scena dell’incidente.

Campione d’Italia (Como): rogo in uno stabile, inquilino intossicato

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Intossicazione da fumo per uno degli inquilini dello stabile andato a fuoco intorno alle ore 23.30 in territorio comunale di Campione d’Italia (Como). Le fiamme hanno avuto origine al secondo piano dell’edificio, poi fatto sgomberare provvisoriamente per esigenze di sicurezza pur essendo stato il rogo già circoscritto da effettivi dei Pompieri Melide, competenti per territorio, con il supporto di colleghi da Lugano. Soccorsi portati da operatori della “Croce verde” Lugano; rilevamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione locale.

Ascona, cantiere a… blocchi per la pavimentazione lungo via Moscia

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Tre blocchi distinti alla circolazione, sempre in fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00) e tutti nel mese di luglio, sono annunciati dal portavoce del Dipartimento cantonale territorio per i lavori di pavimentazione stradale in programma sulla Cantonale Ascona-Brissago, sezione di via Moscia in Comune di Ascona, dal numero civico 61 al numero civico 119. Interventi: per cinque notti, da domenica 2 a venerdì 7, con deviazione del traffico su via Collinetta in Comune di Ascona; per cinque notti, da domenica 9 a venerdì 14, e per due notti, da domenica 16 a martedì 18, con deviazione del traffico sul percorso Ascona-Arcegno-Ronco sopra Ascona-Porto Ronco.

Brusio: furgone centra un muro di sostegno e si ribalta, 42enne ferito

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Ferite dalla modesta entità per il 42enne che nella serata dell’altr’ieri, venerdì 23 giugno, ha avuto un incidente stradale mentre si trovava alla guida del suo veicolo commerciale lungo la “Strada del Bernina” (H29), in territorio comunale di Brusio, direzione dal borgo verso la frazione Campascio. Dinamica accertata: sbandata del furgone, collisione contro il muro di sostegno a lato della carreggiata, lunga strisciata lungo il manufatto ed infine ribaltamento del mezzo sulla fiancata sinistra con arresto sulla corsia di marcia a destra. Gravi i danni subiti dal veicolo. Accertamenti esperiti da agenti della Polcantonale Grigioni.

Como, delinquente nigeriano prende a morsi i poliziotti: arrestato

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Nel momento in cui gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato un controllo sulla sua persona, è risultato detentore di un coltello con lama da 11 centimetri. Ma peggio: nel tentativo di sottrarsi all’identificazione, il soggetto ha iniziato a tirar calci ai poliziotti stessi, due dei quali sono stati anche presi a morsi ed a cazzotti tanto da riportare lesioni guaribili in sei ed in otto giorni rispettivamente. Alla fine, fermo anzi arresto riuscito, e l’evidenza: quello fermato nel primo pomeriggio di ieri a Como, zona di via Aldo Moro, era un nigeriano 33enne con qualche problema amministrativo (senza dimora, clandestino su suolo italiano) e giudiziario (precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e per violenza contro pubblico ufficiale), ed ora anche sanitario per una serie di lesioni autoinflitte in corso d’opera; da qui persino l’esigenza di un temporaneo ricovero al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como), previo intervento di sanitari della “Croce rossa italiana”.

Induno Olona (Varese), anziano investito da auto: lesioni non gravi

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Non gravi, dopo primi momenti di seria preoccupazione, le condizioni di salute del 75enne che nel pomeriggio di oggi, sabato 24 giugno, è stato investito da un’auto sull’intersezione tra via Giuseppe Maroni e via Edoardo Tabacchi ad Induno Olona (Varese). L’episodio alle ore 15.26 circa; per l’uomo, soccorso da operatori sanitari dell’“Agenzia regionale emergenza-urgenza”, necessario il trasferimento al “Circolo” di Varese.

Gravesano: esplosione in un’officina, giovane ferito, ingenti i danni

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Un giovane – a quanto consta, si tratterebbe del figlio del proprietario dell’attività – è rimasto ferito a causa di un’esplosione avvenuta poco prima delle ore 12.00 di oggi, sabato 24 giugno, all’interno del “Garage Fregolent” di via Grumo 26 a Gravesano, in prossimità dell’intersezione con via Cantonale ed a distanza di una cinquantina di metri dalla rotatoria. Gravi i danni alla struttura: numerosi i vetri infranti per lo spostamento d’aria e poi per le fiamme, ma solo da una prossima ricognizione sarà possibile una prima valutazione dei tempi per il ritorno alla normale operatività. Per il giovane, cui sono state riscontrate anche alcune lievi ustioni, si è reso necessario il trasferimento in sede nosocomiale. Il rogo è stato rapidamente domato da effettivi dei Pompieri Lugano; sul posto anche pattuglie della Polcantonale per i rilevamenti del caso.

Cunardo (Varese), spacciatore e recidivo: marocchino in manette

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Nella seconda decade di maggio 2022 era stato arrestato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino (Varese), in quanto colto a spacciare droga; a distanza di otto mesi, ovvero nella seconda decade di gennaio 2023, era stato scarcerato; martedì scorso – solo di oggi la notizia – è finito di nuovo in manette e per lo stesso reato. Un giovane di nazionalità marocchina, con il consueto corollario dell’assenza di fissa dimora e di un “curriculum” criminale già piuttosto denso, si trova ora associato ai “Miogni” di Varese in quanto “titolare” di un’attività di smercio di sostanze stupefacenti, stavolta in territorio comunale di Cunardo (Varese), come sempre con bivacco e tenda in zona boschiva dove di nuovo sono entrati in azione alcuni uomini dell’Arma e con l’appoggio di specialisti della “Squadra cacciatori Sardegna”. Arresto a parte, il bottino: hascisc e cocaina in due panetti, cellulari, bilancini, materiali per il confezionamento delle dosi. Insediamento fatto a pezzi, presidio garantito, e un’altra tacca sul calcio del fucile.

Cadegliano Viconago (Varese): rogo in piena notte, un intossicato

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.12) Forte il sospetto del dolo, addirittura nel contesto di una diatriba familiare, nel caso dell’incendio divampato alle ore 1.45 circa di oggi, sabato 24 giugno, nel territorio comunale di Cadegliano Viconago (Varese) frazione Arbizzo, rogo in séguito al quale un uomo di 52 anni è stato condotto in ospedale a causa dell’avvenuto riscontro di un’intossicazione da fumo. Tre gli appartamenti temporaneamente dichiarati inagibili a causa dell’accaduto; le fiamme sono state domate da effettivi dei Vigili del fuoco, intervenuti con varie squadre.

Errori di stumpa / Nota udicina arruolata tra i socialisti. Eh, l’ignoranza…

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La consigliera nazionale Magdalena Blocher in Martullo, nota industriale (“Ems Chemie holding Ag” e dintorni) ed in politica con palese ruolo istituzionale, è uscita dall’Udc ed ha abbracciato la causa dei compagni in seno al Partito socialista. Così, almeno, si sarà trovato a dover credere ieri un casuale lettore di un noto quotidiano elettronico ticinese, rilevando la sigla “Pss” quale indicatrice dell’appartenenza politica della figlia del già consigliere federale Christoph Blocher. Questo in Svizzera, e per una parlamentare ormai al termine del secondo mandato. Porsi una domanda e darsi una risposta, prima di pubblicare simili idiozie, proprio mai?

Errori di stumpa / Come uccidere un imprenditore e passare da stupidi

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Secondo quanto pubblicato ieri da un importante quotidiano elettronico con sede in Ticino, l’imprenditore Ernesto Bertarelli (ex-“Serono”, indi fondi nel biotecnologico, noto anche per la conduzione del consorzio “Alinghi”) è morto. Necessariamente morto, dobbiamo aggiungere, già alla fine del 2018, anno in cui lo stesso Ernesto Bertarelli avrebbe “consumato una quantità di CO2 pari a quella di diverse centinaia di persone (…) ovvero 10’089.7 tonnellate”; trattandosi per l’appunto di biossido di carbonio, quantità letale foss’anche solo per il peso, e figurarsi se inspirata. Ah, forse volevano parlare di “emissioni” generate, non di “consumo”… Beh: essendo in tal modo stato ammazzato Ernesto Bertarelli, dovremo parlare di un vero e proprio caso di “Lost in translation”.

Regalo di metà anno, “radar” pochi e discreti. Ma c’è chi fa doppietta

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Soli tre Distretti “coperti” dall’occhio elettronico dei controlli mobili della velocità nella settimana che ci porterà dal primo al secondo semestre del 2023, secondo evidenze dell’odierno bollettino. Così per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Giubiasco, Bellinzona-città, Arbedo, Castione e Gudo; nel Distretto di Locarno, San Nazzaro, Tenero, Ascona, Brione sopra Minusio, Vogorno, Riazzino e Locarno; nel Distretto di Lugano, Arbostora, Paradiso, Taverne, Lamone, Mezzovico, Viganello, Savosa, Cadro, Massagno, Lugano-centro e Cassarate. Per Viganello, doppietta grazie alle apparecchiature semistazionarie; le “Irine” saranno inoltre presenti a Lavorgo, Motto e Melano.

Raser im Mendrisiotto: Mit 116 Stundenkilometer im 50er erwischt

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Wie die Tessiner Kantonspolizei und die Stadtpolizei Chiasso mitteilen, wurde in den letzten Tagen ein 34-jähriger kroatischer Motorradfahrer, der im Mendrisiotto wohnt, wegen mehrerer schwerer Verkehrsdelikte festgenommen.

Der Mann wurde von einer Polizeipatrouille auf einem Motorrad ohne Nummernschilder gesehen, mit dem er mit hoher Geschwindigkeit davon fuhr. Der Motorradfahrer konnte ausfindig gemacht und angehalten werden, wobei sich herausstellte, dass er mit einer Geschwindigkeit von 85 Stundenkilometern in einer Zone mit einer Geschwindigkeitsbegrenzung von 30 Stundenkilometern und mit 116 Stundenkilometern in einer Zone mit einer Geschwindigkeitsbegrenzung von 50 Stundenkilometern unterwegs gewesen war.

Ohne Führerschein – Töff nicht versichert und eingelöst

Ausserdem wurde festgestellt, dass der Mann, der mit einem nicht zugelassenen und nicht versicherten Fahrzeug unterwegs war, nicht im Besitz der erforderlichen Fahrerlaubnis war. Der 34-Jährige wurde daher wegen schwerer Verstöße gegen das Straßenverkehrsgesetz bei der Staatsanwaltschaft als Fahrerflucht angezeigt.

Es sei darauf hingewiesen, dass überhöhte Geschwindigkeit nach wie vor eine der Hauptursachen für Unfälle mit schweren und/oder tödlichen Folgen ist. Wir appellieren daher erneut an die Autofahrer, die Grenzwerte einzuhalten, um ihre eigene Sicherheit und die der anderen Verkehrsteilnehmer zu schützen.

Quelle der Polizeinachricht: Kapo TI

Poschiavo: binari bagnati, motociclista cade e si frattura due dita

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Frattura a due dita di una mano, causa caduta sui binari resi viscidi dalla pioggia in fregio alla carreggiata della Strada del Bernina H29, per il giovane motociclista – si tratta di un 21enne con passaporto italiano – che intorno alle ore 21.30 di ieri, giovedì 22 giugno, è stato assistito da operatori sanitari del servizio di ambulanza da Poschiavo in corrispondenza dell’abitato di Sant’Antonio, territorio comunale di Poschiavo. Il dueruote, come da ricostruzione effettuata, era in movimento direzione Brusio. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Il 21enne è stato trasportato in ambulanza al “Civile” di Sondrio (Italia).

Borse azzoppate: Zurigo s’infiamma nel finale, New York invece no

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.52) Venerdì con poco sugo, dopo le sferzate dell’intera settimana, sul listino primario della Borsa di Zurigo il cui “Swiss market index” spunta nel finale un margine utile minimo (più 0.34 per cento ad 11’221.22 punti, fiammata improvvisa alle ore 16.00 circa) e proponendosi con due soli titoli in evidenza, vale a dire “Givaudan Sa” (più 1.44 per cento) e “Sika group Ag” (più 1.18); in retrovia “Compagnie financière Richemont Sa” (meno 1.38) e “Partners group Ag” (meno 2.13). Nell’allargato, sbandata (meno 8.84) per “U-blox Ag” dopo declassamento da parte degli analisti del “Credit Suisse”. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte (pesa un dato infausto sull’andamento del manifatturiero), meno 0.99; Ftse-Mib a Milano, meno 0.73; Ftse-100 a Londra, meno 0.54; Cac-40 a Parigi, meno 0.55; Ibex-35 a Madrid, meno 1.01. New York sofferente con perdite fra lo 0.65 e l’1.01 per cento secondo i maggiori indici di riferimento. Cambi: 97.72 centesimi di franco per un euro; 89.74 centesimi di franco per un dollaro Usa; attorno ai 27’478 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Altro giro di vite allo spaccio nel Comasco, afghano e marocchino in manette

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Notizia per i tossici dal Ticino, oltre che per la clientela locale: se per l’approvvigionamento avete sino ad ora fatto perno su Fino Mornasco in provincia di Como, ecco, il chiosco adesso è chiuso ed anzi non troverete nemmen più mattoni e tende e quindi è inutile il fare questo viaggio, anche per via del fatto che i due commessi – pardon, spacciatori – hanno forzosamente cambiato domicilio e trovansi per il momento ospiti del “Bassone” a Como. Giro di parole per dire dell’ennesimo “Blitz” portato a termine giusto ieri in area boschiva, Carabinieri appoggiati da specialisti in forze, presi entrambi i negozianti ossia un afghano di 33 anni ed un marocchino di 25, con arresto dopo il solito e patetico tentativo di fuga da parte dei medesimi. La comprova dell’ampiezza delle attività illecite è data sia dal lungo elenco di nomi e di numeri sui telefoni cellulari sequestrati, sia dalle tipologie del denaro contante (2’000 euro moneta più moneta meno e 150 franchi svizzeri), sia dalla disponibilità di hascisc, eroina e cocaina, con sequestri rispettivamente per 35, 95 e 55 grammi. Il resto sarà ordinaria letteratura per il magistrato.

Niente licenza e moto “illegale”, ma andava come un razzo: denunciato

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Licenza, prego? Ah, non ha la licenza di condurre. Assicurazione? Ah, il mezzo non è assicurato. Diamo un’occhiata alla targa? Ah, non c’è la targa, immatricolazione niente, insomma; malino, neh, come se non ne avessimo già dalle altre sue infrazioni. Non siamo nella barzelletta del tizio con velleità da comico (finale: “Come la mettiamo, giovanotto?”; “Appoggiata al muro, in questa moto non c’è neanche il cavalletto”) ma in un dialogo nemmen troppo immaginario tra agenti di Polcom Chiasso e Polcantonale da una parte ed un uomo che giorni addietro, come a noi tutti fu fatto sapere stamane, a causa di rapidi transiti su strade di città si garantì un non rapido passaggio davanti all’autorità giudiziaria, che sulla scorta della denuncia già inoltrata al ministero pubblico ben difficilmente giudicherà il tizio – di transenna, è un croato con domicilio nel Mendrisiotto – per men del suo essere un pirata della strada a cagione delle gravi infrazioni alla Legge federale sulla circolazione stradale. Gli esempi acclarati: oltre a quanto sopra descritto, una fuga “a forte velocità” dopo il contatto visivo con gli agenti di una pattuglia, un passaggio a 116 chilometri orari in presenza di limite a 50, un passaggio ad 85 chilometri orari in presenza di limite a 30. E sì che s’avrebbe a supporre che il soggetto, essendo anagraficamente un 34enne, sia giunto almeno a compimento della prima fase dello sviluppo cognitivo cioè quella che si chiude attorno ai 12 anni; supposizione tuttavia non confermata dai fatti, in questo caso.

Villa Guardia (Como): incendio in un cantiere, brucia escavatore

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Ampia mobilitazione di effettivi dei Vigili del fuoco, con unità sia dal Comando provinciale in Como sia dal Distaccamento di Appiano Gentile, per un incendio divampato poco prima delle ore 20.00 di ieri, giovedì 22 giugno, in territorio comunale di Villa Guardia (Como). All’arrivo degli operatori della sicurezza è stato rilevato che le fiamme avevano investito un escavatore posteggiato all’interno dell’area di cantiere per lavori in un edificio privato, zona di via Monte Grona, fortunatamente senza propagazione del rogo alle infrastrutture vicine. La situazione è stata risolta in breve tempo.

Verso le Federali / A Rega’, qui nun ce vo’ ‘na magìa: ce vo’ un miracolo…

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Leggi “Cotti” tra i candidati, ed è immancabile il tuffo al cuore: nella memoria di Flavio, nella memoria di Gianfranco (siamo passatisti? No: siamo riconoscenti a chi ha costruito questo Ticino e questa Svizzera, quale che fosse il suo pensiero); ed è un Cotti ovviamente discendente, linee dirette e linee oblique della grande famiglia il cui nome resta stampato su un frontone di piazza Grande a Locarno di cui Giuseppe – colui di cui trattasi – è peraltro vicesindaco. Ma leggi, soprattutto, Regazzi: Fabio Regazzi imprenditore, Fabio Regazzi alfiere, Fabio Regazzi che i pipidini manderanno in ottobre quale punta di diamante sul doppio fronte, per le Federali. Perché claro que sì, bruciò parecchio quando il seggio agli Stati fu perso, e magari brucia ancora; dall’idea di riprenderlo al riprenderlo corre un oceano, ma guai a non provarci, hanno fatto capire dalla riunione di stasera a Sant’Antonino, di scena il Comitato cantonale invero per mera ratifica di ciò che era stato costruito e deciso; ergo Fabio Regazzi, che a Berna siede dal 2011, si sciropperà l’intera estate a caccia di consenso, dovesse passare alla Camera alta sarebbe uno sconquassino, non dovesse farcela vabbè.

Più che un gioco di prestigio, in effetti, qui serve un miracolo: sai mai che, per quanto rassicurati dal buon esito delle Cantonali dove il non perdere fu una vittoria e come prova del nove si domandi a leghisti e lib-rad e compagni, i neocentristi si ritrovino a far la fine dei musicanti di Brema, che andarono per suonare e furono suonati. Par cioè di capire che, dovendo affrontare una serie di partite a scacchi in simultanea, qui tutti siano disposti a sacrificare qualcosa pur di arrivare al più presto all’arrocco, che è strumento sia di difesa sia d’attacco, senza guardar troppo al comportamento dell’avversario di turno tranne che nel caso dell’Udc, cui Fiorenzo Dadò presidente cantonale attribuisce mire ed ambizioni predatorie su uno dei due seggi degli “azzurri”. Guardate, la si fa proprio schiscia: Fabio Regazzi sarà confermato per il Nazionale e potrebbe arrivare al ballottaggio per gli Stati, no? Okay: in tal caso, sotto attacco – sempre a parere di Fiorenzo Dadò – è il posto lasciato libero da Marco Romano, chiamatosi fuori da tempo e, sussurra qualche malevolo, assai per tempo. Al fare doppietta alla Camera bassa senza ausilio di terzi, come minimo nei termini di un’“entente cordiale”, pochi credono persino all’interno e figurarsi fuori, almeno sino a stasera; sarà però il caso di rilevare se un interesse sapranno suscitare le altre candidature.

Allo schieramento, d’acchito, si riconoscono una forza ed una debolezza che in effetti coincidono, e cioè: il pacchetto nel complesso non è trascendentale per livello di esperienza, eppure ciascuno dei singoli presi “non qualunquemente” gode di una certa consistenza. Già detto di Giuseppe Cotti e di Fabio Regazzi, verso Berna si protendono tre granconsiglieri (Giovanni Berardi, Giorgio Fonio e Sabrina Gendotti) e tre consiglieri comunali (Michele Roncoroni a Mezzovico-Vira, Margot Broggini a Bellinzona e Lorenzo Pianezzi a Lugano); vere e proprie pescate nella “società civile”, dunque, nessuna, per quanto Lorenzo Pianezzi sia più noto quale già direttore della “HotellerieSuisse”, carica appena lasciata dopo un mandato effettivamente sviluppatosi su nove anni. Ed allora, “in cauda venenum”: c’era modo di far meglio? Forse sì, eppure questo sarebbe il succo della selezione cui hanno preso parte all’incirca 50 persone, e non si fa conto di coloro che hanno preferito non correre pur potendo (suvvia, Fiorenzo Dadò stesso sarebbe stato un cardinale in mezzo a parroci e vicari); dal che si deduce che, almeno come serbatoio da cui i membri della “Commissione cerca” hanno potuto attingere, al “Centro” stanno bene. Oggi, perlomeno; ottobre parlerà con parola vera e lingua non biforcuta, augh. In immagine, Fabio Regazzi.

Cadenazzo, collisione tra “scooter” ed auto: donna finisce in ospedale

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Necessario il soccorso a cura di operatori della “Croce verde” da Bellinzona per la donna rimasta ferita questo pomeriggio, alle ore 18.26 circa, in un incidente avvenuto in territorio comunale di Cadenazzo, lungo la Cantonale, a ridosso dell’intersezione per via Ala Campagna. A collisione un’auto ed uno “scooter”. Accertamenti sulla dinamica dei fatti a cura di agenti della Polcantonale; inevitabili ripercussioni sulla viabilità.

Brusimpiano (Varese): caduta sull’asfalto, ciclista 51enne in ospedale

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Trauma cranico e lesioni dalla minore entità, con la conseguente cautela da parte dei medici, per il ciclista – trattasi di un 51enne con cittadinanza olandese – che stamane è caduto ed ha battuto la testa sull’asfalto mentre stava transitando su una strada a Brusimpiano (Varese), frazione Ardena, direzione frontiera su Tresa. L’uomo è stato assistito da alcuni passanti e poi da operatori della “Sos Tre valli” da Cunardo e dal personale sanitario di un’eliambulanza dalla base di Villa Guardia (Como); a seguire, trasferimento al “Circolo” di Varese.

Luino (Varese), tenta di rapinare un 89enne. Fermato e “servito”

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Ha aggredito un 89enne, in via Fratelli Cairoli a Luino, causando la caduta dell’anziano e poi provando a sfilargli il portafogli dalla tasca; non ha fatto però i conti con il figlio della vittima designata, figlio che è sopravvenuto in soccorso del congiunto e, soprattutto, si è gettato contro il delinquente e l’ha inchiodato al suolo. Un 52enne, peraltro con precedenti ed in condizioni di almeno parziale ebbrezza, è stato fermato ieri ed è stato tradotto in aula giudiziaria stamane a Varese; per lui, che si è trincerato nel mutismo (solo buona sorte nel riscontro giunto nel frattempo da ambienti ospedalieri: l’89enne se l’è cavata con una prognosi di breve periodo), la conferma del fermo per tentata rapina ed obbligo di firma.

Tassi d’interesse, tempesta sull’Europa. Zurigo si salva “in extremis”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.11) Non resta senza conseguenze sulla Borsa di Zurigo l’odierno ed ennesimo aumento – per la precisione, il quinto dal luglio 2022 – dei tassi di interesse da parte dei vertici della “Banca nazionale svizzera”, risultando ora il punto di riferimento pari all’1.75 per cento (più 0.25), ed in coincidenza con un “più 0.50” della “Banca d’Inghilterra”: intera giornata in apnea, finale con minimo margine utile (più 0.09 per cento a quota 11’183.42 punti) per lo “Swiss market index” che difende dunque un guadagno pari al 4.23 per cento dall’inizio del 2023 ed al 6.98 per cento sul periodo delle 52 settimane. Nel listino primario, battistrada “Logitech Sa” (più 2.93); benino gli assicurativi; “Roche holding Ag” in funzione di spartiacque; sulla coda “Ubs group Ag” (meno 1.05). Nell’allargato, trascurandosi i fibrillanti da giornata, ci si contenti del margine positivo (più 4.39) nel caso di “DocMorris Ag”. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.22 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.72; Ftse-100 a Londra, meno 0.76; Cac-40 a Parigi, meno 0.79; Ibex-35 a Madrid, meno 0.76. Prevalenza del segno positivo a New York: “Dow Jones”, meno 0.09; S&P-500, più 0.16; Nasdaq, più 0.63. Cambi: 98.23 centesimi di franco per un euro, 89.64 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin al controvalore teorico di 26’962 franchi circa per unità.

Colpo di stiletto / Come lasciar tracce nella storia. Da «Lugano, Italy»

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Gli “alleati” dell’Ucraina (terminologia non nostra: fanno fede diecine di testate giornalistiche in Europa) sono riuniti in queste ore a Londra per pianificare altri stanziamenti a botte di miliardi di dollari a favore di Kiev. Ci sono tutti, neh, i caporioni dell’antipolitica continentale, primattrice Ursula von der Leyen presidente dell’Esecutivo europeo; immancabile il messaggio video inviato da Volodymyr Zelenskyi, fresco di entrata nel quinto anno da presidente dell’Ucraina (che è una Repubblica semipresidenziale: nell’accezione locale, il presidente comanda e basta) e proiettato – senza risultato militare alcuno – verso l’anno e mezzo di conflitto. La conferenza è indetta tuttavia per asserite finalità legate alla ricostruzione dell’Ucraina ed è dunque in ideale sviluppo di analogo appuntamento tenutosi lo scorso anno a Lugano. E del quale, come consta nell’immagine rilevata dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri e da lui cortesemente diffusa, tutti hanno perfetta memoria: soprattutto gli organizzazioni della conferenza a Londra, dove infatti fanno riferimento a “Lugano, Italy”. Beh, sinceri complimenti, grazie davvero.

146 orari su 80 sulla A2 a Lamone: denunciata 32enne comasca

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In Svizzera, per lei, da ora in poi c’è divieto di circolazione; in Ticino, su di lei, c’è da oggi anche una denuncia come pirata della strada ovvero per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. Tutto secondo carte ed evidenze: giorni addietro – in questo resta vaga la notula dal portavoce della Polcantonale – è stata colta dal “radar” mentre guidava alla velocità di 146 chilometri orari su 80, lungo la A2, in territorio comunale di Lamone e, tra l’altro, in corrispondenza di un cantiere per lavori. La conducente è una cittadina italiana, ha 32 anni e vive in provincia di Como. Ed il suo futuro, almeno per quanto riguarda la giustizia a queste latitudini, non pare propriamente sereno.

Uggiate Trevano (Como): auto contro recinzione, uomo in ospedale

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Fuori pericolo, pur avendo riportato traumi di una certa gravità, il 44enne conducente di un’auto che intorno alle ore 0.50 di oggi, giovedì 22 giugno, è andata a sbattere contro la recinzione di uno stabile in via Mulini ad Uggiate Trevano (Como). Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. Per liberare il 44enne dalle lamiere si è resa necessaria l’opera di effettivi dei Vigili del fuoco dal capoluogo; una volta estratto dall’abitacolo, l’uomo è stato stabilizzato e trasferito al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como).

Fino Mornasco (Como): arma impropria, nigeriano in manette

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Vi sarà capitato, se per caso andate a far spesa in qualche supermercato nella zona di confine, di avere a che fare con abusivi che tentano di vendervi merce taroccata sui parcheggi; e vi sarà capitato anche di avere a che fare con qualche personaggio molesto che pretende da voi l’euro usato per sbloccare il carrello. Per una situazione del genere, ieri a Fino Mornasco (Como), poco mancò che dalle richieste insistenti si passasse alle lesioni: un 29enne nigeriano, invitato ad allontanarsi dal personale del punto-vendita, non ha infatti esitato ad aggredire gli addetti alla sicurezza ed a minacciarli impugnando un coccio di bottiglia; il giovane si era poi dileguato, salvo essere intercettato da uomini di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri a breve distanza dal supermercato; sulla richiesta di identificazione, reazione violenta tale da configurare la resistenza a pubblico ufficiale in aggiunta alle minacce reiterate. La posizione del 29enne sarà vagliata oggi in sede giudiziaria.

Einmonatiges Baby auf Intensivstation: Vater verletzt es im Drogenschrausch

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Gestern, zirka 15.45 Uhr, wurde in einem Mehrfamilienhaus in Netstal ein Kleinkind verletzt. Die “Rega” musste das Kleinkind ins Spital fliegen.

Im Beisein seiner Familie verletzte ein 29-jähriger Vater im Drogenrausch sein einmonatiges Baby. Die Schwester des 29-Jährigen verständigte den Polizeinotruf. Das Kleinkind wurde mit der Rega ins Kinderspital Zürich geflogen. Es befindet sich zur Überwachung auf der Intensivstation.

Der 29-Jährige wurde verhaftet und musste aufgrund des Drogenkonsums medizinisch versorgt werden. Er befindet sich in Haft. Die 28-jährige Mutter erlitt Prellungen. Sie konnte nach ambulanter Behandlung aus dem Spital entlassen werden.

Der Fall wird durch die Staat- und Jugendanwaltschaft Glarus in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei Glarus untersucht

Locarno, alla “chiesa nuova” un “Alinde quartet” da… corde sensibili

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Eugenia Ottaviano violino, Guglielmo Dandolo Marchesi violino, Federico Bresciani viola e Bartolomeo Dandolo Marchesi violoncello, in formazione come “Alinde quartet”, domenica 25 giugno, alla “chiesa nuova” di Locarno. Pagine da Roland de Lassus alias Orlando di Lasso, Franz Schubert, Stefan Johannes Hanke e Giovanni Maria Trabaci. Inizio ore 17.00. In immagine, l’“Alinde quartet”.

Addio a Vinicio Grandi, l’“uomo in blues”: fu bassista dei “Vasco jam”

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Lutto nel mondo del rock e del blues ticinese: all’età di 64 anni è deceduto Vinicio Grandi, locarnese, già bassista dei “Vasco jam” per una passione coltivata con indomito impegno a fianco dell’attività professionale quale dipendente della Posta. Di “fulmine a ciel sereno”, in un commosso atto di commiato sui “network” sociali, parla Roberto Baccalà a nome del gruppo musicale. Varie le collaborazioni di Vinicio Grandi – cui non poteva dispiacere il titolo di apprezzamento datogli da un giornalista: era l’“uomo in blues” – con altri artisti, soprattutto svizzeri; nella memoria di molti sarà rimasto uno storico concerto, all’“Iris” di Tenero-Contra frazione Tenero, sotto l’identità degli “Iconoclast IV” (eredi degli “Iconoclast” guidati da Vladi Turkewitsch alle tastiere e con Jean-Pierre Chung alla batteria) in formazione con Ariel Niggli, Marco Broggini, Peter Zimmermann, Luca Bianda e Claudio Arrigoni; più recente l’impegno come strumentista a fianco delle giovani voci del “Gruppo jeans” di Locarno.

Colpo di stiletto / Semaforo temporaneo, ma il rischio resta (eccome)

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Locarno, via Ai Saleggi, oggi. Restringimento carreggiata causa cantiere: giusto, si tratta di garantire la sicurezza dei vetturali e degli operai. Imposizione di impianto semafori per regolare il flusso veicolare a senso unico alternato: giustissimo, si tratta di garantire diritti e doveri di quanti transitino nelle due direzioni. Poi, e tuttavia, accade che da almeno un edificio sul lato della numerazione pari (diciamo 36, 34 e dintorni) le auto e le moto e le bici si immettano sul tratto a senso unico alternato previa semplice occhiata da parte dei conducenti, e per l’appunto con grave rischio per l’incolumità propria ed altrui per la possibilità di incrocio con altri veicoli. Il semaforo, del resto, visibile non è. Un’occhiatina, una revisioncina, pensarci, almeno?

Grindelwald/Meiringen (Kanton Bern): Vermisste 18-jährige tot aufgefunden

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Eine Person, die beim Lawinenniedergang Ende März verschüttet und seither vermisst wurde, ist am Sonntagmorgen in Grindelwald leblos aufgefunden worden.

Im Rahmen einer regelmässigen Kontrolle eines Lawinenkegels unterhalb der Gstelliwang wurde am Sonntagmorgen, 18. Juni 2023, in Grindelwald eine leblose Person aufgefunden. Abklärungen ergaben, dass es sich bei der Verstorbenen um die seit dem 21. März 2023 vermisste Person handelt, welche bei einem Lawinenniedergang verschüttet worden war und nach der bis dato gesucht wurde.

Bei der Verstorbenen handelt es sich um eine 18-jährige Amerikanerin. Im Einsatz standen eine Rega-Crew sowie Gebirgsspezialisten und weitere Mitarbeitende der Kantonspolizei Bern.

Weitere Abklärungen zu den Ereignissen sind unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Berner Oberland im Gange.

Tavernerio (Como): collisione fra tre veicoli, ricovero per due uomini

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Due uomini, entrambi 32enni, sono stati trasportati in codice giallo (lesioni dalla media gravità) al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) sull’esito dell’incidente in cui tre mezzi, tra cui un’auto, sono rimasti coinvolti stamane lungo la Strada statale numero 342 “Briantea” in territorio comunale di Tavernerio (Como), sul tratto verso la limitrofa Albese con Cassano. In prima battuta, ossia sulla chiamata alle forze dell’ordine ed ai servizi di soccorso, le condizioni dei feriti erano parse assai serie, tanto che sul posto è giunta anche un’eliambulanza oltre a tre mezzi su gomma. Rilevamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, operativi anche uomini dei Vigili del fuoco.

Consiglio federale, Alain Berset si rimangia la parola. E se la svigna

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Con annuncio dato sul mezzogiorno dopo colloqui con i futuri ex-colleghi, il 51enne friborghese Alain Berset si è dichiarato uscente dal Consiglio federale con decorrenza dalla fine dell’anno, ovvero al termine della sua terza legislatura. Di conseguenza, nella circostanza del rinnovo integrale dell’Esecutivo a dicembre e dandosi per acquisita (linea dell’elevata probabilità) una conferma dell’assetto per quanto riguarda il numero dei rappresentanti per singole forze, in Parlamento sarà da trovarsi un sostituto nelle file del Partito socialista. Dapprima (2003) membro del Consiglio degli Stati, dal gennaio 2012 in Governo con titolarità sul Dipartimento federale interno, Alain Berset è stato presidente della Confederazione nel 2018 ed è di nuovo in tale carica – invero con pessima votazione – nell’anno corrente. Per la cronaca, appena sei mesi or sono l’odierno dimissionario aveva affermato di voler rimanere sulla tolda di comando anche oltre il 2023 sentendosi “ancora pieno di energia” e sostenendo di avere ancora progetti da condurre in porto.

Villeneuve (Kanton Waadt): 19-jährige stirbt bei tragischem Unfall

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In Villeneuve (Kanton Waadt) kam es am Mittwoch zu einem tragischen Unfall. Eine 19-jährige Motorradlenkerin verlor dabei ihr Leben. Am Mittwoch, den 21. Juni, gegen 1.15 Uhr, verlor eine Motorradfahrerin, die in Richtung des Industriegebiets Villeneuve unterwegs war, aus noch ungeklärtem Grund, kurz vor dem Kreisel Les Pâquais die Kontrolle über ihr Zweirad. Vor Ort versuchten der Zeuge und die Rettungskräfte, sie wiederzubeleben, doch trotz dieser Versuche verstarb die Motorradfahrerin, eine 19-jährige Schweizerin, noch am Unfallort. Die Staatsanwaltschaft wurde informiert und die diensthabende Staatsanwältin leitete eine Untersuchung ein. Sie übertrug die Ermittlungen den Ermittlern der Verkehrseinheit der Gendarmerie.

Der Unfall erforderte den Einsatz mehrerer Gendarmerie-Patrouillen, der Spezialisten der Verkehrseinheit der Gendarmerie, eines Krankenwagens aus Chablais, des SMUR Riviera, des Personals des Notfall-Unterstützungsteams (ESU) und des Personals der DGMR.

Füllinsdorf (Kanton Basel Landschaft): Vermisster Senior endlich aufgefunden

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In Füllinsdorf (Kanton Basel Landschaft) wurde der über 16 Stunden vermisste Mann am Dienstag, den 20.06.23, endlich aufgefunden.

Der Mann wurde am Montagabend, 19. Juni 2023, bei der Einsatzleitzentrale der Polizei Basel- Landschaft als vermisst gemeldet.

Zuletzt wurde er um 19.30 Uhr in Füllinsdorf gesehen. In der folgenden Suchaktion wurde durch die Polizei Basel-Landschaft diverse Mittel, unter anderem ein Personenspürhund, eingesetzt.

Schliesslich konnte der Vermisste am Folgetag durch Mitglieder der Sondereinheit ORCA, welche eine spezielle Ausbildung für Fliessgewässer haben, am Ufer der Ergolz aufgefunden und geborgen werden.

Der 92-jährige Schweizer (weitere Angaben werden aus Gründen des Persönlichkeitsschutzes nicht gemacht) war beim Auffinden stark unterkühlt, wies ansonsten aber keine äusserlichen Verletzungen auf. Er wurde, nach der Erstbetreuung vor Ort, in ein Spital gebracht.

Quelle der Meldung: Kapo BL

Germignaga (Varese): tamponamento sulla “394”, un ferito e due contusi

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Un 64enne è stato assistito da personale sanitario della “Croce rossa italiana” in Luino sulle conseguenze del tamponamento a catena – quattro i mezzi coinvolti – occorso attorno alle ore 7.55 di oggi, lungo il tratto della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” tra Brissago Valtravaglia e Germignaga e già in territorio di quest’ultimo Comune. Altre due persone hanno riportato contusioni; per il 64enne si è reso opportuno il trasferimento in sede nosocomiale. Riscontri eseguiti da agenti della Polizia locale di Germignaga e da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Luino.

Buone nuove nessuna, Borse flosce e timori incombenti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.01) Di nuovo in ripiegamento sotto la linea, dopo tenue fase ascendente seguita ad un paio di decolli falliti, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo al saldo su quota 11’173.65 punti ovvero con limatura nell’ordine dello 0.38 per cento. Due soli i titoli in evidenza sopra la linea (“Holcim limited”, più 1.32, e “Nestlé Sa”, più 0.69); in retroguardia “Logitech Sa” (meno 3.56) e “Partners group Ag” (meno 2.91). Sfida a chi meglio rimane coperto nell’allargato: spunti di qualche interesse per “Ascom holding Ag” (più 6.46) e per “Gurit holding Ag” (più 1.50); pesante scarico di posizioni per quanto riguarda “Santhera pharmaceuticals holding Ag” (meno 9.06). Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.55; Ftse-Mib a Milano, più 0.12; Ftse-100 a Londra, meno 0.13; Cac-40 a Parigi, meno 0.46; Ibex-35 a Madrid, più 0.03. A New York, sostanziale parità per il “Dow Jones”, mentre arretrano S&P-500 (meno 0.32) e Nasdaq (meno 0.92). Cambi: 98.06 centesimi di franco per un euro, 89.36 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin ancora in ascesa ed ora attorno ai 26’870 franchi quale controvalore teorico per un’unità.

Un “Borghese gentiluomo” in carne e… marionette per “CaronAntica”

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Atto conclusivo di “CaronAntica” versione “festival” estivo, mercoledì 28 giugno, nella forma dello spettacolo-concerto che con musici, attori e marionettisti porterà il pubblico nella Francia del secolo decimosettimo, immaginario punto focale l’anno 1670 in cui il re Luigi XIV ordinò una commedia per le feste al castello di Chambord; destinatari della richiesta furono due omonimi, cioè Jean-Baptiste Poquelin in arte Molière e Giovanni Battista Lulli giunto adolescente da Firenze ed ormai più noto (oltre che ufficialmente registrato per naturalizzazione) come Jean-Baptiste Lully; nacquero così i cinque atti del “Borghese gentiluomo”, che a Lugano quartiere Carona (ore 20.00, piazza Montaa; in caso di maltempo, trasferimento al “Teatro foce” in Lugano) saranno riproposti in formula originale e inedita secondo il genio di Giulia Genini, direttrice dell’evento. Direzione e riscrittura dell’allestimento a cura di Michel Poletti; 15 le persone in scena, una diecina le marionette realizzate appositamente.

Gli attori: da “Musicateatro-Compagnia Michel Poletti” in Lugano, Lucia Bassetti, Gaia Arcelli e Piercamillo Moretti; dalla “Bottega teatrale” in Torino, Giuseppe Cardascio e Salvatore Varvaro; di Vito Garavante e Yor Pasquali ovvero Yor Milano le voci di contesto. I musicisti: Luca Pianca (liuto), Guido Morini (clavicembalo), Fiorenza De Donatis (violino), Luca Giardini (violino), Amélie Chemin (viola da gamba), Luca Bandini (violone piccolo), Priska Comploi (oboe e flauti dolci), Gabriele Miracle percussioni) e Giulia Genini (fagotto barocco e flauti dolci). Ingresso libero, niente prenotazioni. In immagine: a sinistra l’attore Giuseppe Cardascio quale Molière, a destra la marionetta di “Monsieur Jourdain” costruita da Michel Poletti.

Macugnaga (Vco): fuga di gas in un’abitazione, problema neutralizzato

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Senza conseguenze per le persone, fatte in ogni caso sgomberare a titolo precauzionale, la fuga di gas individuata nella serata di lunedì 19 giugno in territorio comunale di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola). Sul posto, per circa tre ore sin verso mezzanotte, hanno operato effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento locale e, dopo primo riscontro della situazione, alcuni tecnici della “2i rete gas Spa”, società responsabile per la gestione del servizio.

Menaggio (Como): trasformatore prende fuoco, serata con “black-out”

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Presumibilmente dovuto ad un cortocircuito o al surriscaldamento di una sezione metallica l’incendio scoppiato poco prima delle ore 18.00 di ieri, martedì 20 giugno, all’interno di una cabina per la distribuzione di energia elettrica in via Luigi Cadorna a Menaggio (Como). Colpito un trasformatore, e da qui il temporaneo “black-out” nel territorio comunale. La situazione è stata risolta grazie all’intervento di uomini del Corpo Vigili del fuoco dal Distaccamento locale.

Lugano, auto centra albero e si rovescia su una fiancata: due feriti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.58) Lievi in un caso, dalla media gravità nell’altro le lesioni riportate da conducente e passeggera di un’auto che alle ore 16.55 circa, nel transito a Lugano quartiere Villa Luganese e meglio lungo ra stráda dra Créda, è finita fuori dalla carreggiata andando a sbattere contro il tronco di un albero ed arrestandosi su una fiancata. L’uomo, che era alla guida del veicolo, è uscito con le proprie forze dall’abitacolo; per la donna si è reso invece necessario l’intervento di effettivi dei Pompieri Lugano con la pinza idraulica tipo “Libervit”. Soccorsi portati da operatori della “Croce verde” Lugano.

Due… mani di asfalto a Massagno, da lunedì altro cantiere

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Impegno per cinque settimane, in sola fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00), nel cantiere che sarà aperto lunedì 26 giugno per la posa della pavimentazione fonoassorbente lungo via San Gottardo a Massagno, zona all’incrocio tra via Giuseppe Lepori e la “Cappella delle due mani”. Durante i lavori avranno luogo chiusure parziali della strada; garantito il presidio costante da parte di agenti di sicurezza. La conclusione delle opere è programmata per sabato 29 luglio, fatti salvi ritardi dovuti ad avverse condizioni meteorologiche.

Bastardi inside / Elica muovesi vorticosamente. Et pour cause

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Luca Paltenghi, già udicino di quelli che sembravano proiettati verso l’Empireo e che non per viltade ma per maturato pensiero scelse di estraniarsi via via da una certa parte dell’Udc ticinese, lancia dunque un progetto politico a carattere locale. Intitolazione: “Movimento elica”. “Elica come simbolo di movimento, Elica come portatrice di aria nuova per Magliaso, Elica come creatrice di nuova energia”, racconta Luca Paltenghi, e gli si crede. Anche se, considerandosi il recente vissuto e qualche frizione avuta all’interno del partito, vien semmai da pensarsi che l’elica sia dettata sì da un movimento, quello vorticoso di appendici in area inguinale maschile.

Comunali 2024, non è che manchi molto: a Magliaso decolla un’… Elica

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Dall’Udc se n’era andato, giusti 15 mesi addietro, non sollecitando un nuovo mandato come presidente della sezione malcantonese ed avendo nel frattempo lasciato le altre cariche all’interno di un partito che – parole sue – egli aveva iniziato a sentire sempre meno come la sua casa, avvertendo in particolare una sempre maggior preponderanza della “linea liberale” considerata “poco affine” al suo pensiero; a Magliaso, tuttavia, era rimasto in campo quale municipale per la lista “RinnoviAmo Magliaso” (area Lega-Udc-Indipendenti) dichiarando di voler portare a termine la legislatura 2021-2024, eletto mi hanno e da eletto rispondo ai cittadini, il senso. Come da promessa, dopo essersi dato un periodo preciso per le riflessioni, il 38enne Luca “Gege” Paltenghi manda avanti un nuovo progetto ed un nuovo programma. Esperimento in rampa di lancio per le Comunali 2024, con “focus” su domenica 14 aprile, e sarà una civica: per la categoria “Ricomincio da me”, si potrebbe dire in ripresa dal Nicolino “Nick” Luciani che fu e che è tornato di recente con “I cugini di campagna”, ecco oggi il lancio del “Movimento elica”, circa la cui denominazione si riferisce in altra parte del giornale. Chiave operativa nel nome dell’ideatore-promotore-animatore, che fu assistente parlamentare di Pierre Rusconi a Berna oltre che vicepresidente (2012-2016) dei “Giovani Udc” Ticino e segretario generale (2011-2013) dei “Giovani Udc” Svizzera: “Plasmare una visione per il futuro del Comune, puntando sull’incremento delle opportunità per i giovani e sull’uso sostenibile delle risorse locali”.

Di fatto, volata lunga che sta a testimone di tre fatti: a) quando incontri la politica, è improbabile che il gusto della politica ti abbandoni “tout court” (e qui, a “curriculum”, sta un impegno durato per quasi tre lustri); b) a Luca Paltenghi, che a Magliaso è arrivato non l’altr’ieri (è del 1985, con i suoi si trasferì qui nel 1987 da Lugano dove è nato e peraltro avendo salde radici in quel di Tresa quando esisteva ancora Croglio come Comune autonomo, Purasca la località di affezione per ascendenza), intende dare continuità ad un’azione politica generatasi nel tempo e con il tempo; c) forse a Magliaso esiste già un’area di pensiero che poco si sente rappresentata nelle istituzioni, o che in termini di espressione del voto preferirebbe uscire dalle dinamiche dell’“Usato sicuro”. Su un punto, prima o poi, si imporranno scelte: chi parla in nome del “Movimento elica” mette fuori un primo manifesto sulla linea dell’essere questo un “gruppo volutamente apartitico” e nel quale “ognuno mantiene il proprio pensiero ed è libero di simpatizzare oppure no” per un simbolo elettorale, secondo il principio del “Contano le persone e non le etichette”, e questo può anche funzionare nel contesto localissimo. Il profilo dell’“Embrassons-nous”, tuttavia, poco o per nulla si sposa con Luca Paltenghi himself, che alle Cantonali ultime scorse aveva accettato di correre con “Ticino & lavoro” in simbiosi con la lista “Avanti” ancorata ad Amalia Mirante.

E se invece il “Movimento elica” fosse una sorta di “start-up” della declinazione di “Ticino & lavoro” nell’àmbito strettamente comunale, cioè una cellula replicabile? Quesito sul possibile, non sul probabile ma sul possibile, ecco. Nella foto, Luca Paltenghi.

Verso le Federali / “ForumAlternativo”, più che una lista sembra un ospedale

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Una cosa è l’intento da declinarsi nel domani, un’altra è la “Realpolitik” del “Provare ad esserci”. Altrimenti detto, nel caso del “ForumAlternativo”: resta l’idea di essere motore non immobile – ciò impongono modestia intrinseca e contingenze esogene; in caso contrario, qualcuno si porrebbe in concorrenza con Dio secondo Aristotele – di “un nuovo movimento ecosocialista radicale, unitario ma pluralista, al di là degli steccati partitici” d’oggidì, ma al “Forum alternativo” sperano di poter contare anche nelle urne, in ottobre, per le Federali su cui piazzano non uno ma due pedoni. Sponda Consiglio nazionale, s’intenda, e conferma delle identità già presentate or sono tre settimane scarse; dall’assemblea ordinaria di domenica alla “Casa del popolo” in Bellinzona, pertanto, il “via libera” all’inserimento di Josef Karl Heinrich “Beppe” Savary-Borioli da Oberriet frazione Montlingen nel Canton San Gallo ma con ascendenza paterna da Payerne nel Canton Vaud, ed abitante in quel dell’Onsernone, e di Pietro Majno-Hurst, da Milano con giro familiare assai complesso e cresciuto a Ginevra.

I due, entrambi medici, figureranno dunque sulla lista “Verdi e ForumAlternativo”, ma non saranno gli unici a scendere in campo: per la sottolista “Sanità” sono state individuate quattro altre candidature, tutte dal mondo della sanità cioè due mediche e due infermiere. E dal fronte delle ratifiche è tutto.

Como, sul bus con un coltello: denunciato 17enne camerunense

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Dalle sue tasche, quando gli agenti di una pattuglia della Squadra volante della Polizia di Stato l’hanno sottoposto a controllo, è spuntato un coltello il cui porto, secondo quanto riferito dal ragazzo, sarebbe “giustificato” dal rischio di discussioni con gli autisti dei bus. Sotto denuncia per ingiustificato possesso di armi è finito un 17enne abitante ad Olgiate Comasco e di nazionalità camerunense, la cui presenza molesta (si era rifiutato di timbrare il biglietto per la corsa sul pullman) era stata oggetto di una comunicazione alle forze dell’ordine e dell’intervento di queste ultime nella zona di piazza Camerlata a Como, intorno alle ore 11.00. L’arma è stata sequestrata.

Carte di credito rubate, due bulgare pizzicate nel centro di Como

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Hanno 37 e 19 anni le due donne, entrambe provenienti dalla Bulgaria, denunciate ieri a Como per ricettazione essendo state trovate in possesso di carte di credito sottratte ad un 57enne australiano soggiornante per turismo nel capoluogo lariano. La 17enne e la 39enne, accortesi della presenza di una pattuglia della Polizia di Stato in giro di controllo nella zona di piazza Duomo, avevano tentato di svignarsela ma sono state fermate; una di loro ha tentato di liberarsi delle carte di credito, con mossa tuttavia non sfuggita alle attenzioni di un agente. Al 57enne, nel frattempo contattato, è già stato restituito il provento del furto.

Schlägerei in Basel-Stadt: Nigerianer verletzt, Algerier festgenommen, Nordafrikaner gesucht

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An der Klybeckstrasse/Sperrstrasse in Basel-Stadt kam es am Montag (19.06.23) zu einem tätlichen Streit zwischen drei Personen.

Am 19.06.2023, nach 19.15 Uhr, kam es an der Klybeckstrasse/Sperrstrasse zu einer gewalttätigen Auseinandersetzung zwischen drei Männern.

Die bisherigen Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft und der Jugendanwaltschaft ergaben, dass eine Passantin der Polizei meldete, dass zwei Personen auf einen Mann einschlagen. Das Opfer blute stark.

In der Folge konnte die Polizei das Opfer und einen mutmasslichen Täter in der Sperrstrasse betreffen. Das Opfer musste durch die Sanität der Rettung Basel-Stadt in die Notfallstation verbracht werden. Ein mutmasslicher Täter, ein 14-jähriger Algerier, wurde festgenommen.

Der zweite Täter flüchtete in Richtung Claragraben. Eine sofortige Fahndung verlief erfolglos.

Gesucht wird:

Unbekannter, 20-30 Jahre alt, 170-180 cm gross, 70-80 kg schwer, braune Hautfarbe, Nordafrikaner, mittlere Statur, schwarze Haarfarbe, kurze Frisur, trug gelbliches Hemd mit farblich passender kurzen Hose.

Der genaue Tathergang und der Grund der gewalttätigen Auseinandersetzung sind noch nicht geklärt und Gegenstand der Ermittlungen der Kriminalpolizei und der Jugendanwaltschaft.

Personen, die sachdienliche Hinweise geben können, werden gebeten, sich mit der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft oder der Jugendanwaltschaft, Tel. 061 267 71 11, oder mit der nächsten Polizeiwache in Verbindung zu setzen.

Borse, troppe incertezze: Zurigo frena ancora, New York non morde

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.26) Ancora in arretramento, dopo reiterati ma vani tentativi di difesa della parità, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo che nell’attesa di notizie dai vertici della “Banca nazionale svizzera” (sempre questione di tassi) arretra ad 11’215.91 punti con perdita nell’ordine dello 0.80 per cento. Sopra la linea (più 0.04) il solo titolo “Swiss life holding Ag” il migliore (più 0.87), sul pari “Swisscom Ag” e “Kühne+Nagel international Ag”; sotto pressione, per contro, “Sika group Ag” (meno 3.70) e “Lonza group Ag” (meno 3.17). Notizie scarse e scarne dall’allargato: fuoco di paglia in avvio, con margine utile anche a doppia cifra e poi precipitato a perdita per oltre due figure, per “Santhera pharmaceuticals holding Ag”, beneficiaria del “via libera” ad un accordo di commercializzazione nel Nordamerica. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.55 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.64; Ftse-100 a Londra, meno 0.25; Cac-40 a Parigi, meno 0.27; Ibex-35 a Madrid, più 0.13. New York sotto misura fra lo 0.16 e lo 0.72 per cento sui diversi indici di riferimento. Cambi: 98.02 centesimi di franco per un euro, 89.77 centesimi di franco per un dollaro Usa; imperioso scatto del bitcoin, in guadagno superiore al cinque per cento ed ora al controvalore teorico di circa 25’320 franchi per unità.

Basel Stadt: Lebloser Mann am Erdbeergraben/Binningerstrasse aufgefunden

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Am 19.06.2023, kurz nach 11.30 Uhr, wurde am Erdbeergraben/Binningerstrasse ein lebloser Mann durch einen Passanten gefunden. Trotz sofortiger Reanimation verstarb der Mann.

Die bisherigen Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft ergaben, dass der Mann ab einer Mauer in die Tiefe gestürzt war und dabei tödliche Verletzungen erlitten hatte. Die Umstände des Todesfalls sind Gegenstand der Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft und des Instituts für Rechtsmedizin. Hinweise auf Dritteinwirkung bzw. einen Unfall liegen nicht vor. Weitere Angaben werden aus Gründen der Pietät und aus Rücksicht gegenüber den Angehörigen nicht gemacht. Im Einsatz waren die Sanität der Rettung Basel-Stadt sowie mehrere Patrouillen der Kantonspolizei.

Tödlicher Verkehrsunfall in Busswil: E-Biker am Unfallort verstorben

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Bei einer Verzweigung in Busswil kam es am Montag, 19.06.2023, zu einem tödlichen Verkehrsunfall. Ein E-Bike-Fahrer kollidierte mit einem Auto. Er wurde so schwer verletzt, dass er noch an der Unfallstelle verstarb.

Der E-Bike-Fahrer war kurz nach 13.30 Uhr auf der Kreuzstrasse von Gloten in Richtung Rickenbach unterwegs. Als er bei der Verzweigung in die Hauptstrasse einbog, kam es zur Kollision mit dem Auto einer vortrittsberechtigten 37-jährigen, die in Richtung Littenheid fuhr.

Der 84-jährige Schweizer wurde so schwer verletzt, dass er trotz Erstversorgung durch den Rettungsdienst und einer Rega-Besatzung noch auf der Unfallstelle verstarb. Die Autofahrerin blieb unverletzt. Zur Spurensicherung und Klärung der Unfallursache kam der Kriminaltechnische Dienst der Kantonspolizei Thurgau vor Ort. Die Unfallstelle blieb für mehrere Stunden gesperrt, die Feuerwehr Sirnach leitete den Verkehr um.

Photoquelle: KaPo Thurgau

Ausländerkriminalität: Asylsuchende müssen sich beim stehlen mit “Theron” beschäftigen

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Zwei mutmassliche Diebe wurden in der Nacht durch einen Polizeihund gestellt. Die beiden Asylsuchenden werden verdächtigt, mehrere Fahrzeuge durchsucht zu haben.

Am 20. Juni 2023, kurz nach 03.00 Uhr meldete ein Anwohner von Suhr, dass soeben zwei Männer versucht hätten, sein parkiertes Auto zu öffnen. Die Männer seien jedoch davongerannt. Der Melder konnte die beiden Personen beschreiben und mehrere Polizeipatrouillen fahndeten nach den Verdächtigen.

Die Diensthundepatrouille, bestehend aus einem Polizisten der Regionalpolizei Aargausüd mit dem Rottweiler “Theron” und einem Kantonspolizisten, suchte das Quartier in Fluchtrichtung ab. Sie sichteten zwei Personen, welche sofort die Flucht vor der Polizei ergriffen. Das Diensthundeteam konnte die beiden Verdächtigen kurzum in einer Tiefgarageneinfahrt stellen und verhaften.

Der 28-jährige Marokkaner und der 31-jährige Algerier werden verdächtigt, mehrere parkierte Fahrzeuge durchsucht zu haben, um Waren daraus zu entwenden.

Die Kantonspolizei nahm die Ermittlungen auf. Gemäss ersten Erkenntnissen wurde lediglich Bargeld aus den Autos gestohlen.

Mesenzana (Varese): collisione auto-moto sulla Statale, un ferito

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Lesioni agli arti superiori ed agli arti inferiori per il motociclista 25enne che alle ore 7.39 circa di oggi, nel transito lungo la Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” in territorio comunale di Mesenzana (Varese), è venuto a collisione con una vettura in corrispondenza con l’incrocio per via Del Piano. Il giovane è stato assistito da operatori sanitari della “Sos Tre valli” da Cunardo e trasferito in codice giallo al “Circolo” di Varese. Illeso il conducente dell’auto. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.

Gazzada-Schianno (Varese), auto centrata da treno: conducente in salvo

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È rimasto incolume, essendosi messo al sicuro una volta resosi conto della gravità della situazione, il conducente della vettura che intorno alle ore 8.00 di oggi, nel centro di Gazzada (Comune di Gazzada-Schianno, cintura di Varese) e meglio lungo via Morazzone (denominazione locale della Strada provinciale numero 20 “per la Pianura padana”), è rimasta incastrata fra le sbarre di un passaggio a livello della linea Varese-Gallarate-Milano ed è stata urtata da un convoglio passeggeri. All’origine dell’incidente è da presumersi o un’imprudenza da parte del guidatore dell’auto (normalmente l’abbassarsi delle barriere è preceduto da segnali luminosi lampeggianti e da avvisi acustici) o un guasto nel meccanismo di gestione dello stesso passaggio a livello. In séguito al blocco del treno, sul posto sono giunti effettivi dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Rilevanti i disagi nel traffico ferroviario, anche per i passeggeri in provenienza dal Ticino via Mendrisio-Varese.

Somma Lombardo (Varese), grave operaio folgorato da cavo elettrico

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Lesioni alla schiena, trauma cranico ed ustioni alle mani per l’operaio 33enne che alle ore 15.37 circa di oggi, mentre a quanto pare stava procedendo alla perforazione del manto stradale con un martello pneumatico in un cantiere edile di via Luigi Briante a Somma Lombardo (Varese), è stato folgorato da una scossa originatasi dal cavidotto sotterraneo. Ricovero in codice rosso al “Circolo” di Varese a cura di operatori del servizio “118”; preoccupante il primo responso dei sanitari. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla stazione di Gallarate.

Somma Lombardo (Varese): rissa all’inaugurazione, tre denunciati

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Ci manca soltanto, a questo punto, che per provvedimento dell’autorità di controllo scatti ora un’immediata chiusura a carattere temporaneo per ipotizzate carenze nella sicurezza. Solo quello manca a completare il filotto di disgrazie abbattutesi nella notte tra sabato e domenica sui nuovi gestori del “Ticinella” di Somma Lombardo (Varese), locale di cui si stava celebrando la reinaugurazione: nel volgere di pochi minuti sono infatti scoppiate due liti, la prima causata da due clienti ed il personale della sicurezza e la seconda inscenata da un altro cliente contro terzi, tra cui il titolare dell’attività; quest’ultimo è stato anche colpito, e per conseguenza l’aggressore è stato denunciato alla magistratura. Sotto denuncia anche gli altri due soggetti: dalle loro tasche, al momento dell’identificazione da parte di uomini dell’Arma dei Carabinieri che sulle prime pensavano probabilmente di avere a che fare soltanto con due tizi un po’ brilli, sono infatti spuntati due coltelli, sicché agli addebiti per miancce si sono aggiunti quelli per porto abusivo di armi bianche.

Castellanza (Varese): caduta da un ponteggio, due operai in ospedale

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.35) Fuori pericolo i due operai, 46 e 54 anni rispettivamente, precipitati questo pomeriggio dall’impalcatura dello stabile di un’azienda con sede in via Col di Lana a Castellanza (Varese). Dopo primo e comprensibile timore, i soccorritori hanno effettivamente riscontrato traumi da schiacciamento e ferite di una certa entità nel caso del 46enne e lesioni meno serie per quanto riguarda il 54enne; entrambi sono stati trasferiti in strutture nosocomiali della zona. Sul posto, oltre a personale dei servizi di ambulanza, una squadra di Vigili del fuoco ed effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla limitrofa Busto Arsizio.

A Faido un “bosco di svago” per la gioia di grandi e piccini

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Cerimonia formale di inaugurazione, nei giorni scorsi, al “bosco di svago” realizzato a Faido, in prossimità della cascata del Piumogna, sotto egida di Dipartimento cantonale territorio, Patriziato di Faido e Comune di Faido. Fulcro del progetto è stata la segheria patriziale, attorno alla quale era prevista la realizzazione di alcune infrastrutture nel contesto di una più generale riqualificazione dell’intera area; al taglio del nastro hanno presenziato gli allievi delle scuole dell’infanzia e delle scuole elementari di Faido. In immagine, un momento della cerimonia.

Spaccio nel Comasco, “pusher” marocchino finisce nella rete

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Altro colpo alla rete di spaccio nelle zone discoste del Comasco: su azione condotta sabato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Lurago d’Erba (Como) e con il supporto di altre unità, individuato e demolito un altro bivacco in territorio comunale di Lambrugo (Como) con contestuali inseguimento ed arresto di un “pusher” che qualche motivo per tentare di svignarsela in effetti aveva: clandestino dal Marocco, senza fissa dimora, 25 anni l’età dichiarata, non si sa ancora se ricercato in altre province italiane, di certo in possesso di quanto lo incrimina per automatismo. E cioè: eroina per 56 grammi, cocaina per 75, hascisc per 160. solita attrezzatura di servizio (bilancino, materiali per il confezionamento delle dosi, et cetera), telefoni cellulari con i quali tenere i contatti con clienti e “colleghi” nell’attività criminale, denaro contante per circa 3’500 euro. Per il soggetto si sono aperti i cancelli del “Bassone” a Como.

Paure che arrivano da lontano: niente sole sulle Borse, anche Zurigo stenta

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.43) Con l’eccezione di “Ubs group Ag” (capofila, più 1.40 per cento), di due dei tre pesi massimi difensivi e di alcuni assicurativi, lunedì sul triste andante per quanto riguarda il listino primario della Borsa di Zurigo, gravato soprattutto da “Lonza group Ag” e da “Geberit Ag” (meno 3.28 per entrambi) e che si risolve in uno “Swiss market index” limato ad 11’306.64 punti (meno 0.70 per cento). Nell’allargato, “Bachem holding Ag” (meno 2.87) e “Tecan group Ag” (meno 5.79) si trovano a pagar dazio su possibile ridimensionamento degli obiettivi nell’anno 2023; in rimbalzo “Calida holding Ag” (più 2.22 per cento, dopo periodo non felicissimo); ondivago “Interroll holding Ag”, che dopo recupero in avvio lascia sul campo un 1.10 per cento. Dalle altre piazze, pesando in generale sia i tagli alle stime sulla crescita dell’economia in Cina sia le preoccupazioni per le strategie prossime d aparte dei vertici delle banche centrali: Dax-40 a Francoforte, meno 0.96; Ftse-Mib a Milano, meno 0.39; Ftse-100 a Londra, meno 0.71; Cac-40 a Parigi, meno 1.01; Ibex-35 a Madrid, meno 0.66. New York chiusa per festività. Cambi: 97.88 centesimi di franco per un euro, 89.60 centesimi di franco per un dollaro Usa; in marginale risalita il bitcoin, ora al controvalore teorico di 23’948 franchi circa per unità.

Orino (Varese): si perdono nei boschi, salvati due giovani escursionisti

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Incolumi anche provati dall’esperienza vissuta i due giovani appassionati di “mountain bike” che intorno alle ore 18.00 di ieri, domenica 18 giugno, dopo essersi smarriti in una zona boschiva prossima alla Rocca di Orino (Varese), nell’area del “Parco naturale regionale Campo dei Fiori” ovvero sui primi contrafforti dell’omonimo massiccio, intorno a quota 540 metri ed a distanza lineare di circa tre chilometri dall’abitato di Orino. Resisi conto dell’impossibilità di ritrovare la via, gli escursionisti hanno preso contatto con i servizi di soccorso; sul posto sono giunti quindi alcuni specialisti insieme con effettivi del “Nucleo speleoalpinofluviale” dei Vìgili del fuoco dal capoluogo.

Gravedona (Como): precipita in un torrente, 68enne perde la vita

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Un 68enne, Natalino Martinoni, pensionato, residente a Gravedona (Como), è morto in ospedale al “San Gerardo” di Monza per le conseguenze di una caduta dal sentiero su cui stava camminando, intorno alle ore 19.30 di sabato 17 giugno, tra Gravedona e la frazione Consiglio di Rumo. Il corpo dell’uomo era stato recuperato sul greto del torrente Livo, almeno a 10 metri dal punto in cui Natalino Martinoni aveva perso contatto con il terreno durante l’escursione; sul posto erano giunti operatori sanitari della “Lariosoccorso” da Dongo, una squadra dell’“Agenzia regionale emergenza urgenza-Areu” e l’eliambulanza dalla base di Caiolo in provincia di Sondrio oltre ad effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Dongo; dopo recupero con il verricello, il trasferimento del 68enne alla sede nosocomiale, dove ai medici non è rimasto altro che il dichiarare l’avvenuto decesso.

Verso le Federali / Nulla si butta, tutto si ricicla: ora su “Alex più uno” punta il Plr

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Se è vero che tra pipidini (centristi, d’accordo. Ci abitueremo mai alla neolingua?) e lib-rad corrono oggi relazioni sode e sodali e persin v’è chi insista nell’affermare che più sono i punti che uniscono rispetto a quelli che dividono (bum), ci si aspetta che già stasera l’iperefficiente Federica Galfetti, dalla segreteria degli “azzurri” in via Magoria a Bellinzona, riempia una busta e la porti direttamente al noto indirizzo di Ala Munda 3 in Bellinzona quartiere Camorino: cortesia per cortesia, al Plrt possono infatti prelevare “tout court” una storica campagna elettorale di altrui sponda riciclando il mitologico “Alex più uno” a suo tempo speso per le Cantonali; là si trattava velleitariamente di piazzare a Palazzo delle Orsoline un secondo consigliere di Stato a fianco di Alex Pedrazzini buonanima, qui conta invece il trovare chi accompagnerà Alex Farinelli (uscente, e ricandidato: anzi, a doppia corsa, Nazionale e Stati) nella corsa verso la Camera bassa ad ottobre. Il “più uno” da individuarsi fra gli otto designati oggi in sede di Comitato cantonale a Sorengo, ripartenza con sgommata essendosi chiamato fuori Rocco Cattaneo appena due giorni addietro e sia chiaro, nelle ultime 36 ore non si trovava un plrino al quale scucire mezza parola sul mondo in divenire: fatti pure i conti sugli indisponibili per ragioni di età e sugli indisponibili per impegni professionali e sugli indisponibili per volontà espressa di saltare un giro, un paio di manciate di papabili balenava davanti agli occhi e tra di loro anche qualcuno o qualcuna dalle noncelate tracce di ambizione. Tradotto: giocando un sistema con 12 numeri (pardon, nomi) su otto caselle avremmo portato a casa un “sei” sicuro, qui a bottega, ma nemmeno sotto tortura diremo circa i tizi che non ci si aspettava di trovare poi al traguardo. Si spende tuttavia la richiesta di un’attenuante, nel senso che le scommesse erano state aperte prima che Rocco Cattaneo rinunciasse a ripresentarsi per Berna, si sa quale e di quale entità sia il vantaggio tecnico e psicologico di chi si riproponga, per di più in condizioni di stabilità prevedibile su almeno un fronte

Sfida aperta? Meglio: spalancata – Già sistemata l’invero inesistente questione su Alex Farinelli, che di liberale ha almeno un’opinione (la ebbe, da direttore del periodico), tanti ora partono dalla stessa linea e questo rende la sfida, se non vibrante, quantomeno meno monotona rispetto al canovaccio in confezione “Prendi e vota”. Anche per via del fatto che l’“Alex più uno” potrebbe dilagare in un “Alex più due”, casomai l’uomo di Comano riuscisse a brucar l’erba della Camera alta; a questo punto sarebbe non una battaglia elettorale, ma un argomento per gli appassionati delle teorie delle probabilità, e si osa pensare che la dea bendata darebbe volentieri una mano a chi a fianco di Alex Farinelli facesse campagna. Metti una Giovanna Viscardi, indiscussa àncora nel cuore dell’emiciclo ma non ripresentatasi per il Gran Consiglio dove Alex Farinelli sedeva un paio di file alle sue spalle, e con ampia condivisione di linea ed impegno nell’analisi dei “dossier”. Metti una Natalia Ferrara, cui qualcuno vorrebbe ancora rimproverare la strategia adottata nei mesi in cui andò in campo aperto contro Norman Gobbi per puntare all’Esecutivo, e forse anche in casa Plr bisognerebbe saper andare oltre quel che è neve di ieri, dell’altr’ieri e di prima ancora, in politica le pagine si voltano e sono da girarsi anche alla veloce, pena il rimanere al palo con la testa e con le gambe. Metti, e così completiamo la galleria muliebre, Alessandra Gianella che nel Legislativo è ora capogruppo. Per la componente maschile: Moreno Colombo che fu sindaco a Chiasso e Paolo Morel sulle cui spalle sta la non propriamente pacifica sezione Plr di Lugano (oh, il sole splende per tutti ma c’è pur sempre chi vuol prenderlo al lido e chi preferisce la montagna), con il che chiudiamo la quota dei sottocenerini; per il Sopraceneri spuntano Simone Gianini vicesindaco della capitale e Felice Dafond sindaco di Minusio, e forse lo squilibrio geografico qui s’avverte dal momento che la stessa Alessandra Gianella, per quanto nata a Locarno e scolasticamente formatasi sulla dorsale da Cugnasco-Gerra a Gordola a Locarno, da sei anni fa perno sulle rive del Ceresio.

Campagna da… città – Tanta città e poca periferia, è vero, nel pacchetto. E qualche stridore nella dicotomia delle esperienze, ché alle candide anime commentatrici della politica piacerebbe il leggere di un “cursus honorum” (cioè di partecipazioni istituzionali) che si sia declinato nel tempo e nei luoghi deputati. Ma si sa: nell’impura politica non fanno strada né hanno voce, i puristi. In immagine, direttamente dalla “homepage” del suo sito InterNet personale, Alex Farinelli sembra iniziare a contare le candidature sulle punte delle dita; nel riquadro, il non dimenticato Alex Pedrazzini.

Credito “seccato” alle urne, a Monteceneri l’acqua potabile… ristagna

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Non si muoveranno nemmen più sulla carta, perlomeno secondo il percorso che sino ad ora era stato seguito, i due milioni di franchi circa (ballavano 5’000 franchi in più) che erano stati messi sul tavolo – ed in un messaggio – dall’autorità politica comunale di Monteceneri per una massiccia opera di risanamento e di estensione delle condotte di acqua potabile sul sedime della Cantonale in frazione Rivera: dando séguito all’istanza del “referendum” lanciato, tra i 1’343 cittadini espressisi utilmente nelle urne (quattro le schede nulle, 38 quelle bianche) i “no” sono riusciti a prevalere sui “sì” per 731 schede contro 612 ovvero nella misura del 54.43 per cento. 3’095 gli iscritti in catalogo; al 44.75 per cento la quota dei partecipanti al voto.

Tödlicher Bergunfall im Gimmelwald: Mehrere hundert Meter tief gestürzt

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Am Samstagvormittag, 17.06.2023, kam es in Gimmelwald am Gspaltenhorn zu einem tödlichen Unfall. Ein Bergsteiger ist einen felsdurchsetzten Abhang hinuntergestürzt. Er konnte nur noch tot geborgen werden.

Am Samstag, 17. Juni 2023, kurz vor 9.00 Uhr, wurde der Kantonspolizei Bern gemeldet, dass sich in Gimmelwald (Gemeinde Lauterbrunnen) ein Bergunfall ereignet habe. Gemäss aktuellen Erkenntnissen befanden sich zwei Personen beim Aufstieg über den Nordwestgrat auf das Gspaltenhorn. Aus noch zu klärenden Gründen stürzte ein Bergsteiger in der Region «Böse Tritt» über einen felsdurchsetzten Abhang mehrere hundert Meter in die Tiefe.

Die sofort aufgebotenen Rettungskräfte konnten den verunfallten Mannrasch lokalisieren, jedoch vor Ort nur noch seinen Tod feststellen. Beim Verunglückten handelt es sich um einen 63-jährigen Deutschen. Der Begleiter des Mannes konnte unverletzt geborgen werden.

Im Einsatz standen neben den Gebirgsspezialisten und weiteren Mitarbeitenden der Kantonspolizei Bern Einsatzkräfte der Air-Glaciers. sowie Spezialisten der Alpinen Rettung Schweiz. Unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Oberland wurden Ermittlungen zur Klärung des genauen Unfallhergangs und der Umstände aufgenommen.
Quelle der Polizeimeldung: Kapo BE

Zürich: Zwei Drogenhändler aus Serbien festgenommen

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Am Donnerstagnachmittag, 15.6.2023, wurden in Zürich zwei Männer verhaftet, die zuvor Kokain verkauft haben. Bei der anschliessenden Hausdurchsuchung stellte die Polizei über ein Kilogramm Kokain sicher.

Im Stadtzürcher Kreis 11 wurden Fahnder der Kantonspolizei auf zwei Männer aufmerksam, die mutmasslich dem Betäubungsmittelhandel nachgingen. Die beiden serbischen Männer im Alter von 29 und 37 Jahren konnten durch die Polizei angehalten und kontrolliert werden. Dabei wurden rund 150 Gramm Kokain festgestellt. Die beiden Männer wurden vor Ort verhaftet. Bei der anschliessenden Hausdurchsuchung stellten die Fahnder weiteres Kokain im Umfang von über einem Kilogramm sicher.

Zehnjähriges Meitli stirbt nach Kollision mit Auto

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Am Samstag, 17.06.2023, ist ein Zehnjähriges Kind in Hunzenschwil von einem Auto angefahren worden. Nun ist das Kind im Spital verstorben.

Das Mädchen erlag am Sonntagmittag, 18. Juni 2023, im Kinderspital Zürich seinen schweren Verletzungen. Diese hatte die Zehnjährige erlitten, als sie am Samstagnachmittag in Hunzenschwil beim Überqueren der Strasse von einem Auto erfasst worden war. Die Ermittlungen zu den genauen Umständen des Verkehrsunfalls sind nach wie vor im Gange.

Mariano Comense (Como): auto precipita e si ribalta, due feriti

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La recinzione c’era, ma insufficiente per resistere all’impatto di una vettura in uscita a senso di marcia contrario a quello desiderato dal conducente. Due persone hanno riportato lesioni di una certa gravità, intorno alle ore 12.13 di oggi, dopo che l’auto su cui stavano ripartendo dal posteggio di un ristorante a Mariano Comense (Como) è precipitata sulla sottostante via Per Arosio dall’altezza di un paio di metri ma finendo ruote all’aria. In codice rosso i soccorsi portati da effettivi dei Vigili del fuoco e da operatori dell’“Agenzia regionale emergenza-urgenza”; ricovero al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como).

Votazioni cantonali: negozi più “flessibili”, fisco familiare più “leggero”

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Non proprio la miglior domenica, per il fronte sindacale in sigle Unia e Ocst, sui due temi oggetto di votazione a livello cantonale: sono difatti state approvate sia la modifica alla Legge sulle aperture dei negozi sia la modifica alla Legge tributaria, rispettivamente con il 56.8 e con il 53.3 per cento di consensi alle urne. I punti qualificanti: per quanto riguarda i punti-vendita, nei festivi infrasettimanali cosiddetti “non parificati alle domeniche” e nelle domeniche di dicembre la chiusura sarà prorogata dalle ore 18.00 alle ore 19.00, ed inoltre è prevista un’apertura domenicale in più (da tre a quattro), ed ancora saranno concesse metrature supplementari per ampliamenti delle strutture in “fascia turistica” (da 200 a 400 metri quadrati); quanto alla Legge tributaria, per ogni figlio e per ogni persona bisognosa a carico è autorizzata una deduzione fiscale aggiuntiva (1’200 franchi al più) dei premi di Cassa malati. Non entusiasmante il tasso di partecipazione al voto: 39 per cento, e amen.

Costituzione alla revisione, Bregaglia si… taglia i municipali

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Con il 40.59 per cento di adesione alle urne (496 voti espressi su 1’222 aventi diritto), una netta maggioranza dei cittadini di Bregaglia ha approvato oggi la revisione parziale della Costituzione comunale. 467 i voti validi per effetto di 15 schede nulle e di 14 schede bianche; 375 i favorevoli, 92 i contrari. Fra i contenuti della riforma, in primo piano la riduzione del numero dei municipali: sono sette, diventeranno cinque.

Mesocco, dalle urne una spinta al rilancio di San Bernardino

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Nulla osta più – s’intenda: denari a parte; ci sarebbero, ci sono, ci saranno, dovranno esserci e serviranno tutti – allo sviluppo edilizio e strutturale del comprensorio di San Bernardino, territorio comunale di Mesocco, Canton Grigioni: con rilevante maggioranza degli aventi diritto al voto (351 i favorevoli, 96 i contrari, otto schede nulle, 10 schede bianche), approvata alle urne la cessione dei sedimi su cui prenderà quota un progetto comprendente autosilo, terme e complessi ricettive, secondo i piani concepiti in seno alla “San Bernardino Swiss alps Sa” che fa riferimento al costruttore Stefano Artioli. Il “via libera” odierno, come da testo sottoposto ai cittadini, è legato alla stipula di un diritto di compera ed al trasferimento dello strumento edificatorio alla citata realtà d’impresa. Il diritto di compera scadrà a fine 2025, con facoltà di un massimo di tre proroghe biennali (termine ultimo, pertanto, a fine 2031) nel caso alla scadenza, per motivi non imputabili al promotore immobiliare, non sia ancora stata rilasciata una licenza edilizia per l’intero “Comparto Acufòrta”. In immagine, la pianta dei progetti “in itinere” nel villaggio.

Dramma a Sesto Calende (Varese): cade dalla barca e annega

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A distanza di 20 giorni dal tragico naufragio di un battello (quattro le vittime), un altro dramma si è consumato iersera nel braccio del Verbano antistante Sesto Calende (provincia di Varese) frazione Lisanza, sponda varesotta del lago e ad un centinaio di metri dal “Cantiere nautico fratelli Piccaluga”, quando un appassionato pescatore è caduto in acqua dalla barca e non è riuscito a riemergere. L’episodio intorno alle ore 19.30; il corpo senza vita dell’uomo, identificato poi come Fiorenzo Gobbi, 70 anni, abitante a Vanzaghello (provincia di Milano), è stato recuperato alle ore 21.50 circa grazie all’intervento di sommozzatori dei Vigili del fuoco da Milano in appoggio ai colleghi del Servizio soccorso acquatico; in disponibilità, ma senza facoltà di utile azione, anche due mezzi del “Corpo volontari ambulanza” da Angera (Varese) ed un elicottero. Assistenza sanitaria e psicologica è stata prestata anche a due turisti trovatisi ad essere testimoni dell’accaduto.

Varese: “takeaway” a fuoco, in salvo gli inquilini dell’edificio

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Nessuna ipotesi potendosi escludere, in corso di accertamento le cause degli incendi che intorno alle ore 5.00 di oggi sono scoppiati dapprima in un “garage” privato e poi negli ambienti della “Jolly pizza”, un “takeaway” lungo via Vincenzo Dandolo a Varese, zona tra l’ex-“Cinema Rivoli” e la chiesa titolata a san Martino. Nei locali dell’attività commerciale non si trovava nessuno; brusco invece il risveglio degli abitanti nei piani superiori dello stabile; non vi sono ad ogni modo né feriti né intossicati, come riscontrato dal personale sanitario intervenuto con ambulanza e veicolo di servizio a titolo precauzionale. Le fiamme sono state domate da effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Stefano Legnani.

Mezzovico-Vira, roghi nella notte: danni a nove veicoli e due rimorchi

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Quasi certa la causa dolosa per i due roghi scoppiati intorno alle ore 4.00 di oggi a Mezzovico-Vira frazione Mezzovico, lungo via San Mamete, ed in séguito ai quali numerosi veicoli hanno subito gravi danni: in un parcheggio, ridotti alle carcasse sei mezzi e due rimorchi; nell’altro parcheggio, a distanza di circa 200 metri, parzialmente distrutti tre autocarri. Gli incendi sono stati domati da effettivi dei Pompieri Monteceneri; sul posto anche agenti di Polcom Lugano e Polcantonale. Non vi sono né feriti né intossicati. Le due zone sono state temporaneamente isolate. Accertamenti in corso.

Poschiavo, contromano e “filotto” sulla Strada del Bernina: un ferito

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Ferite e traumi non gravi ad un braccio per il conducente di un’auto centrata da altro veicolo – una “Mercedes” – in carambola nel tardo pomeriggio di ieri lungo la Strada del Bernina H29, territorio comunale di Poschiavo, a monte dell’abitato della frazione San Carlo, zona della Valina da Raviscé. Dopo assistenza sul posto da parte di personale medico, l’uomo è stato trasferito al “Centro sanitario Valposchiavo”. Dinamica nel frattempo ricostruita: intorno alle ore 18.00, la “Mercedes” guidata da un 49enne e proveniente dal Passo del Bernina direzione Poschiavo è andata ad invadere la corsia di contromano in corrispondenza di una curva con piega a destra; inevitabile il frontale con una “Tesla” in marcia nella direzione opposta – a bordo una 39enne ed una bambina – e che sul rimbalzo è stata scagliata contro una barriera metallica. Sullo slancio, la “Mercedes” ha colpito per l’appunto un secondo mezzo, quello al cui volante si trovava l’uomo rimasto ferito. Il tratto della Cantonale è stato chiuso al traffico per circa due ore; sul posto, oltre agli operatori sanitari, 12 effettivi dei Pompieri per il soccorso stradale di Poschiavo e che hanno anche provveduto a gestire le deviazioni del traffico.

Trontano (Vco): escursionista si infortuna, dall’aria il recupero

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Escursionista in difficoltà ieri sera, lungo il percorso che porta l “Rifugio Mottàc” sull’omonima alpe in territorio comunale di Trontano (Verbano-Cusio-Ossola), causa infortunio ad un arto e conseguente impossibilità di proseguire per il rientro a valle. Per i soccorsi all’uomo si sono mobilitati gli specialisti del “Soccorso alpino” civile dalla stazione di Domodossola (Vco); il recupero ha avuto luogo in zona Parpinasca grazie all’intervento dell’eliambulanza da Torino. Tranquillizzante il responso dei sanitari.

Cannobio (Vco): cade e si rompe un braccio, donna soccorsa in quota

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Intervento di operatori del “Soccorso alpino” civile, nel pomeriggio di ieri ovvero venerdì 16 giugno, in zona montuosa del territorio comunale di Cannobio (Verbano-Cusio-Ossola), fuori dall’abitato di Gurrone: assistenza medica è stata portata ad una donna caduta ed infortunatasi ad un braccio durante il transito lungo un sentiero. Nell’impossibilità di operare per via aerea a causa dell’orografia e della presenza di fattori impedienti, i soccorritori sono giunti via terra e sono infine scesi sino in prossimità di Spoccia, frazione di Valle Cannobina, trasportando la donna su una barella.

Domaso (Como): surfista rischia la pelle, salvataggio dall’elicottero

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Grazie all’intervento di un equipaggio in elicottero, intorno alle ore 20.30 di ieri, il salvataggio di un surfista 24enne che si era messo in situazione di pericolo nelle acque del Lario, braccio antistante l’abitato di Domaso (Como). Soccorsi portati da effettivi dei Vigili del fuoco; il giovane ha riportato qualche conseguenza fisica ed è stato pertanto trasferito in ambulanza al nosocomio “Moriggia Pelascini” di Gravedona (Como). Riscontri di prassi a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Menaggio.

Benvenuta estate, l’occhio elettronico del “radar” già brilla e scintilla

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Sette Distretti su otto per i controlli mobili, ma nemmeno la residua ValleMaggia si salva per via di una “Irina” che sarà piazzata sull’angolo di Visletto, nella settimana dei “radar” da lunedì 19 a domenica 25 giugno. Così per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Sementina, Giubiasco, Bellinzona-città, Galbisio e Castione; nel Distretto di Riviera, Biasca e Cresciano; nel Distretto di Blenio, Motto, Olivone e Torre; nel Distretto di Leventina, Rodi-Fiesso, Airolo, Pollegio e Bedretto; nel Distretto di Locarno, Minusio, Gerra Gambarogno, Gordola, Losone, Arcegno ed Ascona; nel Distretto di Lugano, Bironico, Cassarate, Molino Nuovo, Pambio-Noranco, Agno, Viganello, Gravesano, Manno, Davesco-Soragno, Caslano, Astano, Fornasette, Porza, Vezia, Melide, Canobbio, Morcote, Massagno e Paradiso; nel Distretto di Mendrisio, Stabio, San Pietro, Seseglio e Pedrinate. Quattro infine – a Lavorgo, a Visletto per l’appunto, a Melano ed a Besazio – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Castronno (Varese), dramma all’alba: uomo travolto e ucciso da un treno

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Un uomo, età e identità non ancora note, è morto sul colpo intorno alle ore 5.20 di oggi dopo essere stato travolto da un treno in transito sulla linea Varese-Treviglio (Ferrovie dello Stato), tratta Varese-Gallarate, a breve distanza dalla stazione di Castronno. In corso di accertamento la dinamica dell’episodio; da stabilirsi, in particolare, se si sia trattato di un incidente o di un atto suicidario. Il transito dei convogli è stato bloccato per circa tre ore nella sezione compresa tra Varese ed Albizzate; nel complesso sono stati soppressi 23 convogli ed altri nove hanno potuto circolare con percorrenza limitata; ripercussioni anche sui servizi verso il Ticino via Varese per Stabio e Mendrisio.

Omicidio di Ghiffa (Vco), indagini alla stretta: 25enne in stato di fermo

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Rapida era stata l’azione degli inquirenti nel circoscrivere i possibili àmbiti del caso: cadavere trovato alle ore 16.30 dell’altr’ieri, giro di interrogatori, e già in serata i sospetfi si erano appuntati su una singola persona. Ieri pomeriggio, il salto dall’ipotesi all’accusa: per l’omicidio di Matteo Fiorini, 33 anni, deceduto presumibilmente fra le ore 1.00 e le ore 4.00 di giovedì stesso nell’abitazione di corso Risorgimento 80 a Ghiffa (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) frazione Susello, è stato posto in stato di fermo il 25enne Thomas Albertini, abitante nella limitrofa Verbania. Sul giovane gravano pesanti indizi quale responsabile del ripetuto accoltellamento di Matteo Fiorini, fatto occorso presumibilmente per questioni di droga; oltre 10 le coltellate inferte alla vittima; quadro generale chiaro ma dinamiche ancora da definirsi; inchiesta sotto coordinamento di Sveva De Liguoro, sostituta procuratrice della Repubblica italiana al Tribunale di Verbania.

O così, o “Modì”: Rudy Chiappini e Pedro Pedrazzini assolti. Dopo sei anni

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Rudy Chiappini, 67 anni, originario di Piacenza in propaggine emiliana che tende al nerbo della scrofa lanuta e cittadino svizzero, per una vita al servizio della cultura ticinese e d’Elvezia (tra l’altro come responsabile dei Servizi culturali della Città di Locarno e quale direttore del “Museo arte moderna” di Lugano), è stato oggi assolto ripetiamo assolto ripetiamo assolto da ogni accusa – qualcuno che scrisse in modo indegno vorrebbe forse non capire, e si rispiega: è stato as-sol-to, sette lettere, participio passato del verbo “assolvere” – al termine del sentiero processuale formatosi attorno ad un evento della primavera 2017 nel cuore di Genova, ovvero la mostra in dedica alle arti pittoriche del livornese Amedeo Clemente “Modì” Modigliani, per molti l’uomo delle “teste” quale scultore ma anche vibrante con un pennello tra le mani. Il verdetto in aula a Genova, Sezione penale II, giudice Massimo Deplano, valutazione di soli fatti e di sole prove su accuse che, sul complesso dei sei imputati, andavano dalla contraffazione alla truffa al falso alla ricettazione. Assolto – sempre sette lettere, sempre participio passato del verbo “assolvere” – anche Pedro Pedrazzini, 70 anni a novembre, cittadino svizzero dato come grigionese per via dell’esser nato a Roveredo ma le cui ascendenze sono note e che vive e lavora a Minusio, scultore i cui bronzi sono in pubblica e vivente testimonianza da Burgdorf ad Unterägeri ad Ascona sino all’interpretazione del senso del transito nel “Viandante” al sacro Passo del San Gottardo, esperienze in “atelier” con Remo Rossi e formazione accademica fra Firenze e Milano. Assolti tutti e due: se furono esposte opere false (ed otto pezzi sono stati considerati “non autentici”. Pas le Diable, pas effroyable, parfois discutable), il fatto asseritamente delittuoso non esiste e/o non costituisce reato.

Liberi tutti, ma per uno non c’è gioia – Ad avvenuta pubblicazione sarà utile l’accesso alle motivazioni della sentenza; ma si capisce d’acchito che corre un oceano tra il un carico di addebiti qual era quello indicato e lo zero virgola zero di condanne. Sei mesi erano stati chiesti per Pedro Pedrazzini, sei mesi; sei anni, addirittura sei anni rischiava invece Rudy Chiappini. A confronto sulla logica, si sappia che in Italia c’è gente che se l’è cavata con tre anni al minimo edittale per una rapina a mano armata. Liberi senza un graffio altri tre: Massimo Vitta Zelman, che ha bevuto editoria d’arte già con il latte del biberon e che è presidente della “MondoMostre Skira” (Paolo D’Ovidio, procuratore aggiunto, almeno su questo potrà dirsi soddisfatto: assoluzione proposta, assoluzione data…); insieme con Massimo Vitta Zelman, anche Nicolò Sponzilli e Rosa Fasan, rispettivamente direttore mostre e “project manager” per la società stessa (otto mesi la richiesta per entrambi). Non potrà invece gioire per la fine dell’incubo lo statunitense Joseph Guttmann: cinque anni rischiava, anche per lui nulla (il ruolo sarebbe stato stralciato per intervenuto decesso, ma gli avvocati difensori hanno chiesto che egualmente fosse pronunciata la sentenza assolutoria); peccato che Joseph Guttmann sia morto lunedì scorso, all’età di 81 anni, con esequie alle ore 13.00 di martedì alla “Riverside memorial chapel” sulla 76.a strada di New York ed inumazione alle ore 15.00 dello stesso giorno al “Beth David cemetery” in Elmont road ad Elmont, contea di Nassau, Stato di New York.

La lunga traversata del deserto – Si chiude auspicabilmente un calvario giudiziario durato per cinque anni sugli oltre sei dalla data della mostra, al tempo organizzata non senza fatica per l’esigenza di giungere a raccogliere ed a fissare in un percorso qualcosa come 59 lavori di varie fasi della produzione modiglianesca. Era un appuntamento imperdibile per specialisti e per appassionati e per profani anche soltanto soggetti al richiamo del grande nome, quello; e la rassegna fu costruita da Rudy Chiappini, quale curatore, in modo da garantire pieno rispetto sia al valore sia al lavoro di “Modì”, in una cornice doppiamente superba qual è l’“Appartamento del Doge” al Palazzo ducale del capoluogo ligure; l’organizzazione ebbe luogo sotto egida della citata “MondoMostre Skira srl” (un’autorità: ad oggi, 222 allestimenti in 73 città per oltre 30 milioni di visitatori attestati) e dei responsabili dell’ente deputato alla preservazione ed alla valorizzazione dell’edificio quale immobile e quale centro culturale. D’improvviso, a porte ancora aperte, scoppiò la polemica sull’autenticità di parte dei materiali; dapprima con un “post” del critico Carlo Pepi, poi con sempre più calde prese di posizione sino ad un’apodittica affermazione secondo cui “rarissime”, tra quelle esposte a Genova, sarebbero state le evidenze di autenticità. Di sé, quesito anche accettabile in quanto genericamente non privo di fondamento, se per “fondamento” si intendono i reiterati e costanti dubbi – guai a non averne – sull’opera di figure del passato che, per così dire, non avevano l’abitudine di fotografare e di cristallizzare in un catalogo ogni proprio schizzo appena ch’esso fosse uscito dalle loro mani; ma l’onda arrivò a travolgere luoghi e persone, tra paragrafi fulminati ed “expertise” strillate, e da un sospetto tarocco messo sotto la lente si passò rapidamente a tre e poi a nove e poi a 13 ed infine a 21 pezzi, questi ultimi posti sotto sequestro nel luglio dello stesso anno; nemmeno in modo velato prese anche forma l’ipotesi secondo cui la mostra a Palazzo Ducale sarebbe stata funzionale a legittimare come veri alcuni quadri falsi o dalla discutibile attribuzione, obiettivo ultimo il poter presentare un “pacchetto” di materiali vendibili a prezzi stratosferici di lì a tre anni, dovendosi infatti celebrare nel 2020 il centenario dalla morte di Amedeo Modigliani. Sentite un po’ il teorema: un “racket” truffaldino che a New York (nel senso del portafoglio finanziatore) avrebbe avuto il cuore, a Lugano (nel senso delle menti dell’operazione, sotto il sembiante dell’onorabilità elvetica) la testa ed i coglioni (nel senso di mercanti stupidi, di pubblico beota e di compratori minchionabili) in varie parti d’Italia.

Dicono, pare, sembra, corre voce – Rivoli di qua sommati a rivoli di là uguale trascendimento (non filosofico) garantito su più piani e su più livelli, dal culturale all’amministrativo al giudiziario. Alle contestazioni si aggiunse il parere di Marc Restellini, francese del Passo di Calais con ascendenze paterne fra Brianza e lande insubri, diuturno studioso circa ogni refolo di vita morte e miracoli di “Modì”, storico e storico dell’arte, nipote di Isaac Antcher pittore francese d’origine moldava, nel “curriculum” anche la direzione della “Pinacoteca di Parigi”; figura ben accreditata e meglio ancora accreditatasi (si dia un’occhiata al sito InterNet personale), e che si schierò con estrema durezza. Rudy Chiappini replicò in conferenza-stampa, affiancato da membri della fondazione e del Comitato scientifico, rivendicando la correttezza del suo operato e facendo notare – la stendiamo breve, ma anche fuori dall’aula giudiziaria il “dossier” pesa tre tomi più le appendici – che le opere sino a quel momento contestate erano state accolte senza riserve in varie altre esposizioni ed in varie altre sedi di primaria rilevanza. Ad esempio, il “Ritratto di Chaim Soutine” messo a disposizione da Pedro Pedrazzini era stato una punta di diamante in eventi a Losanna, a Pisa, a Torino ed a Parigi, e non una voce si era levata almeno a sussurrare tracce di incertezza sull’attribuzione. Andò avanti a colpi di editoriali e di colonname pesante in cronaca, il caso sfociò sul versante penale, e si potrebbe dire che di ogni centimetro quadrato fu tirato un manifesto.
In Ticino, con tesi semplice e ponderata, si espresse per esempio Jean Olaniszyn, che anni prima si era dimesso dagli “Archivi legali di Amedeo Modigliani” sostenendo di aver “denunciato la presenza di vari falsi” in circolazione e che purtroppo le certificazioni su alcuni materiali venivano dalla firma di un “esperto” che era “già stato citato in giudizio per documenti falsi ed opere false”; contestuale e senza mezzi termini fu l’assoluzione “morale” di Rudy Chiappini (per le brevi, a Genova erano state presentate opere “esposte anche in altre mostre e pubblicate nei relativi cataloghi”, fu la precisazione). Sulla dicotomia “Modì/NonModì” parlò anche qualcuno che forse piena competenza non aveva; conseguì una serie di botta-e-risposta in apparenza senza possibile fine; anche a saltarsi i passaggi, val la pena di ricordare che ancora tre mesi or sono fu chiarissimo Vittorio Sgarbi – che critico d’arte è, ed ora svolge anche la funzione di sottosegretario alla Cultura nel Governo italiano, e di lui si ricorda anche la “querelle” sull’autenticità della “Bella principessa” forse leonardesca che nella primavera del 2015 fu esposta a Palazzo civico in Lugano – quando affermò che la pubblica accusa si stava avvalendo di periti inadeguati. Lo disse allora, e l’ha ripetuto oggi, a sentenza pronunciata.

Much ado for nothing, o quasi – Come detto, 21 opere sulle 59 opere esposte a Palazzo Ducale erano state poste sotto vincolo di controllo dell’autorità giudiziaria in ragione del processo; solo su otto regna però, da oggi, il marchio dell’infamia da dubbio di falsità, magari non è Amedeo Modigliani ma Moise Kisling che con il livornese avrebbe lavorato a quattro mani in qualche caso, non andiamo oltre ché si piomba a capofitto nel marasma delle dichiarazioni e dei certificati; si capisca tuttavia che persino Jeanne Modigliani, unica figlia del pittore e scultore, forse non fu precisissima nel disconoscere quel che del babbo non era. Anche gli otto pezzi falsi o verosimilmente falsi – ah: tra questi non figura il menzionato “Ritratto di Chaim Soutine” – torneranno nelle mani dei proprietari, con una sorta di avvertenza a scanso di equivoci. E che sia la pietra tombale, per cortesia. Un morto c’è già stato; e, per quanto i suoi legali abbiano chiesto una piena riabilitazione morale e benché sui “non reati” s’abbia il dovere di far calare l’oblio, in qualche recesso di InterNet troveremo sempre l’espressione “Joseph Guttmann, nato in Ungheria, vissuto in Svizzera ed in Israele, trasferitosi a New York nel 1972, discusso mercante d’arte”, e magari non “scampato da bimbo all’Olocausto, deceduto ad 81 anni quattro giorni prima di sapere d’essere stato assolto”.

Verso le Federali / Rocco Cattaneo scende dal sellino, Plr in ambasce

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Per i tanti che a Berna vorrebbero arrivare e che a Palazzo federale metteranno piede, sì, ma soltanto nella truppa dei visitatori durante qualche giornata delle “porte aperte”, un altro nome “pesante” che da Berna lato Parlamento sceglie di sganciarsi: così come Marco Romano (annuncio dato a metà aprile) pipidino ovvero centrista e di landa “momò”, al Nazionale non rientrerà Rocco Nicola Luigi Cattaneo liberal-radicale, luganese d’ascendenza montecenerina. Niente fanfare, niente “convention”, niente pubblico per una dichiarazione giunta stamane e che, nei tratti, pare proprio mutuata da quella del collega: fine mandato ed anche fine dell’impegno attivo in politica, altro c’è da farsi, altro c’è su cui impegnarsi, lavoro e famiglia in particolare. Il che, nel rigore della politica di milizia, di massima ha anche un senso pur profilandosi in modo distinto i percorsi, primariamente per ragioni anagrafiche: del novembre 1982 è infatti Marco Romano, nel dicembre 1958 (fra i due corrono esatti 24 anni ed un mese) nacque l’ex-professionista nel mondo del ciclismo, un titolo svizzero “Under 19” su strada, nel “curriculum” quattro Campionati del mondo, tre “Tour de Suisse”, due “Tour de Romandie” e due “Giri d’Italia” per stare ai fondamentali, ma anche e soprattutto imprenditore nel solco familiare (oltre tre decenni quale figura apicale alla “City carburoil Sa”, oltre 20 sempre in ruolo di vertice alla “Monte Tamaro Sa”) e con iniziative esterne (lo “Splash & Spa” in àmbito ricreativo-turistico, la “Sviluppo traffici internazionali Sa-Stisa” nel contesto della logistica). E come per babbo Egidio, gran cultore di denaro non vile (senza che il denaro fosse per lui un dio) e di arte pubblica e privata (che gli era compagnia attiva anziché consolatoria), gli anni a venire si compiranno nel lavoro, preannuncia Rocco Cattaneo: altro è da farsi, mari e colline che egli vuol rivedere, e amici che aspettano solo lui per giocare insieme.

C’era da aspettarsi un passo di lato, c’era da aspettarselo soprattutto ora, mancando un frammento di settimana al Comitato cantonale Plrt? Boh: forse troppi avevano dato per scontata la ricandidatura (nota a margine: gli anni passano per tutti, e Rocco Cattaneo si muoveva in politica – da consigliere comunale, in quel di Bironico già Comune autonomo – già ai tempi in cui la liberalissima, libertaria e libera “Gazzetta ticinese” c’era ed era ancora un quotidiano); forse nessuno ha posto all’onorevole futuro ex-consigliere nazionale una domanda precisa; qualcosa si capirà per l’appunto domenica, una lista di papabili per i seggi evidentemente esiste e si tratterà di vedere se dietro ai nomi sicuri e quasi sicuri spunterà una figura di peso oppure un eccipiente (per paradosso, meglio sarebbe proprio un eccipiente); di suo, Rocco Cattaneo si scusa per l’averla tirata un po’ in lungo, “non è nel mio carattere, non è nella mia indole”, ma molto era da ponderarsi e molto era fors’anche da discutersi in famiglia. Dell’essere questa un’uscita in modo garbato ma non su tono lieve, peraltro, si ha prova provandosi a leggere tra le righe. Primo: a Berna, rari quanto i funghi su Saturno (chi dubiti, vada a verificare di persona) gli imprenditori “veri” nel ramo uno del Parlamento, cioè quello che Rocco Cattaneo meglio ha conosciuto dal novembre 2017 subentrando tra i 200 del Nazionale ad Ignazio Cassis che era diventato membro del Consiglio federale; non che spopolino i legulei ed i professionisti sotto stipendio di congreghe associative, ma un po’ di equilibrio, santa pace, aiuterebbe la Svizzera politica a non distanziarsi dalla Svizzera reale. Secondo: a Berna qualcuno non ha ancora capito che il disporre di sufficienti risorse di energia equivarrebbe all’azzerare un qualsivoglia rischio di dipendenza dall’estero, e che bisogna prender campo prima che altri prendano campo per noi.

E l’è inscì: sino a tutta l’estate, massimo impegno tappa dopo tappa; poi, giù dal sellino. La foto, che viene dagli archivi personali di Rocco Cattaneo, è di qualche annetto fa, ma racconta.

Uboldo (Varese), ricercato per rapina aveva in casa un arsenale

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In via indiretta, hanno trovato una conferma in più; ma di certo non s’aspettavano un arsenale del genere, nell’abitazione del ricercato, gli uomini dell’Arma dei Carabinieri giunti in trasferta ad Uboldo (provincia di Varese) da Bernareggio (provincia di Monza-Brianza): in particolare, un coltello a serramanico con lama da quasi 10 centimetri, un fucile sovrapposto calibro otto ed un fucile semiautomatico calibro 12, ed inoltre 132 munizioni di cui 130 utilizzabili con le armi da fuoco di cui sopra. Motivo in più per l’arresto del soggetto, un 41enne ucraino sulla cui testa, nei giorni scorsi (di queste ore la notizia), si sono aggiunti addebiti per ricettazione e per detenzione di armi e di munizioni. All’abitazione dell’uomo, pluripregiudicato per rapine (due condanne, 2013 e 2017) e con vari precedenti, le forze dell’ordine sono giunte per eseguire un decreto di perquisizione stante l’ennesimo procedimento a carico del 41enne, indagato quale presunto responsabile di una rapina a mano armata ad inizio marzo, per l’appunto a Bernareggio, bersaglio una farmacia. Gli inquirenti sono nel frattempo risaliti all’origine delle armi da fuoco, entrambe rubate a Pregnana Milanese (Milano) in un colpo ai danni di un’azienda agricola. Il malvivente si trova ora ospite della casa circondariale di Busto Arsizio (Varese). In immagine, le armi sequestrate.

Borse, Zurigo in ripresa. Doccia scozzese su “Interroll”. New York frena

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.31) Casualmente in uno dei giorni “delle quattro streghe” (a New York coincidevano oggi le scadenze di opzioni sulle azioni, “future” sulle azioni, opzioni sugli indici e “future” sugli indici), vaghe sensazioni positive tra gli operatori delle principali Borse europee. A Zurigo, “Swiss market index” in guadagno pari allo 0.74 per cento su quota 11’386.26 punti, con “Compagnie financière Richemont Sa” capofila (più 3.08 per cento) e netta prevalenza della cifra verde; in retrovia “Ubs group Ag” (meno 0.03) e “Logitech Sa” (meno 0.16). Eccesso di reazione emozionale, nell’allargato, sull’annunciato ridimensionamento degli obiettivi per la ticinese “Interroll holding Ag”, che al saldo lascia sul campo un 12.14 per cento; per contro, apprezzamento (più 5.06) per “Klingelnberg Ag” in chiusura dell’esercizio 2022-2023 (operatività inizio aprile-fine marzo) con proposta di buon dividendo. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.41 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.47; Ftse-100 a Londra, più 0.19; Cac-40 a Parigi, più 1.34; Ibex-35 a Madrid, più 0.68. New York in controtendenza, con flessioni fra lo 0.32 e lo 0.68 per cento sugli indici di ordinario riferimento. Cambi: 97.68 centesimi di franco per un euro, 89.37 centesimi di franco per un dollaro Usa; stabile sui 23’538 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Marnate (Varese): schianto auto-moto, tre feriti, uno è in codice rosso

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Ricovero in codice rosso all’“Ospedale nuovo” di Legnano (Milano) per uno dei tre giovani feritisi nell’incidente avvenuto alle ore 22.00 circa in territorio comunale di Marnate (Varese), lungo il tratto di viale Alcide De Gasperi che va all’incrocio con via Monte Rosa, a collisione un’auto ed una moto. Non è al momento nota l’identità del soggetto in pericolo di morte. Alla guida della vettura si trovava una 29enne che ha riportato lesioni dalla media gravità; per quanto è dato capire, sul dueruote si trovavano un 17enne ed una 16enne; la terza persona ferita è stata egualmente ricoverata. Sul posto operatori sanitari da tre sedi distinte e squadre dei Vigili del fuoco da Varese, insieme con effettivi dell’Arma dei Carabinieri da Saronno.

Ghiffa (Vco): 34enne accoltellato a morte in casa, interrogatori in corso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.40) Il cadavere di un giovane, identificato poi come Matteo Fiorini, 34 anni, è stato trovato intorno alle ore 16.30 di oggi dalle forze dell’ordine in un appartamento di corso Risorgimento a Ghiffa (Verbano-Cusio-Ossola), frazione Susello. Immediata l’evidenza dell’atto delittuoso: l’uomo è stato accoltellato a morte, presumibilmente fra le ore 1.00 e le ore 4.00, e sull’esito dei primi accertamenti alcune persone sono state già interrogate; in serata lo sguardo degli inquirenti si sarebbe appuntato su un singolo soggetto, al momento sotto interrogatorio in Questura a Verbania. Il delitto, stando a prime e sommarie valutazioni, sarebbe maturato nell’ambiente del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti ed è stato scoperto su denuncia della madre di Matteo Fiorini, da tempo residente in Spagna ma nella zona per una vacanza e trovatasi nella necessità di prendere contatto con il 34enne. Intorno alle ore 21.00 sono stati portati a termine gli accertamenti all’interno dell’edificio in cui è maturato il delitto.

Biandronno (Varese): scarica sulla linea elettrica, ustionati due operai

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Ustioni di secondo grado, come da evidenza in sede sanitaria, per i due operai – 64 e 61 anni rispettivamente – che sono stati raggiunti da una scarica intorno alle ore 10.50 di oggi, mentre stavano procedendo ad attività di servizio in una cabina per il controllo della distribuzione di elettricità all’interno dell’area della “Whirlpool” a Biandronno frazione Cassinetta. A prestare prima assistenza sono stati alcuni dipendenti dello stabilimento; i due feriti, entrambi operativi per conto di una società esterna, sono stati poi trasportati in una struttura ospedaliera. Sul posto l’eliambulanza decollata dalla base di Bergamo ed operatori di servizi sanitari locali, rispettivamente da Gavirate (“Croce rossa italiana”) e da Azzate (“Pubblica assistenza Sos Valbossa”).

Selenski bittet um Waffen und fordert Schweiz zu Friedenskonferenz auf

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Der ukrainische Präsident Wolodimir Selenski hat am Donnerstag in einer Videoansprache zum Schweizer Parlament gesprochen.
Er betont in seiner Rede die Wichtigkeit der Solidarität. “Ich danke dir, liebe Schweiz, dass du nicht gleichgültig angesichts des Leides geblieben bist”, sagte er.
Wer die Ukraine unterstütze, schützt die Welt vor dem Krieg, sagte Selenski. Er wisse um die Diskussionen um die Wiederausfuhr von Waffen in der Schweiz. Die Ukraine sei im Kampf gegen den russischen Terror um jede Waffe dankbar, sagte er. Die Schweiz lud er ein, einen globalen Friedensgipfel durchzuführen.

Kanton Luzern: Mann verstirbt nach Unfall in Wiggen

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Am Mittwochnachmittag verunfallte ein Mann tödlich. Der 55-jährige war mit einem landwirtschaftlichen Fahrzeug unterwegs, als sich dieses beim Heuen im steilen Geländer überschlagen und den Mann verletzt hatte.

Am Mittwochnachmittag (14. Juni 2023 / kurz nach 13:00 Uhr) kam ein 55-jähriger Landwirt im Gebiet Lauelii mit einem landwirtschaftlichen Fahrzeug auf einer Wiese ins Rutschen. Das Fahrzeug überschlug sich. Der Mann erlitt dabei schwere Verletzungen. Er verstarb an der Unfallstelle. Im Einsatz stand ein Rettungshelikopter.

Arbeitsunfall: Mann stürzt von Leiter und stirbt

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Am Dienstag, 13.06.2023, ist in Toffen ein Mann bei einem Sturz von einer Leiter tödlich verletzt worden.

Der Kantonspolizei Bern wurde am Dienstag, 13. Juni 2023, kurz vor 14.40 Uhr, gemeldet, dass ein Mann in Toffen bei einem Sturz von einer Leiter verletzt worden sei. Den aktuellen Erkenntnissen zufolge beabsichtigte der Mann, auf der Leiter stehend, Äste eines Baumes zu schneiden. In der Folge stürzte er aus noch zu klärenden Gründen rund zwei Meter zu Boden.

Der 74- Jährige wurde beim Sturz schwer verletzt und mit einer Ambulanz ins Spital gebracht. Dort erlag er kurze Zeit später seinen schweren Verletzungen. Beim Verstorbenen handelt es sich um einen Schweizer aus dem Kanton Bern. Ermittlungen zum Unfall sind unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Bern-Mittelland im Gang.

Italiano, quo vadis? / Berna ci detesta, E lo si vede lontano un… miglio

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Nel lietissimo ricorrere dei 175 anni dalla stesura della Costituzione federale, sabato 1.o luglio e domenica 2 luglio le porte di Palazzo federale e di altri luoghi delle istituzioni a Berna saranno aperte al pubblico, essendo tra l’altro stato predisposto un ampio programma con documentazione cartacea nelle varie lingue cioè tedesco, francese, romancio ed italiano. Italiano, davvero? Prima ancora che il fascicoletto, a parlare è il sito InterNet ufficiale predisposto per l’evento (www.1848-parl.ch): concordanze sparate a caso (soggetto plurale, predicato singolare); sintassi da Minchiaweisch – detto con totale rispetto dei figli e dei nipoti e dei pronipoti di quanti vennero in Svizzera per lavorare – di sesta generazione; anacoluti; subordinate relative in cui trovi di tutto fuorché il punto di relazione; repentini passaggi dall’uso dell’imperfetto a quello del passato prossimo a quello del presente indicativo; carente la revisione grammaticale (spazi, punteggiatura, errori anche banali come un “mettese” per “mettesse”, et similia).

Peggio di tutto e peggio che mai, il titolo dato all’evento: che è “Offene Bundesmeile” in lingua tedesca, “Portes ouvertes dans la Berne fédérale” in lingua francese, e… “Miglio federale aperto” in quello che il traduttore crede essere una sorta di lingua italiana. Abbiamo conosciuto, è vero, un “Miglio federale”: era il professor Gianfranco Miglio, comasco, politologo, costituzionalista, docente alla “Cattolica”, teorizzatore di una Penisola da convertirsi in senso confederale (sue idee come le “macroregioni”), già senatore della Repubblica. Ma a questo osceno “Miglio federale aperto”, cavato fuori con la prima risposta scema da “Google” e stampato in opuscoli e che nella migliore delle ipotesi ci fa venire in mente un Ogm (domanderemo semmai al granconsigliere Sem Genini…), adesso come vogliono rimediare? E, soprattutto, intendono rimediare?

Porto Ceresio (Varese), morto il 22enne ripescato dalle acque del lago

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.44) Di fatto, dopo essere stato recuperato dai sommozzatori alla profondità di circa 18 metri ed intubato, non si era ripreso; e del suo decesso, dal “San Gerardo” di Monza (provincia di Monza-Brianza), giunge ora la notizia. È stata identificata in un 22enne di nazionalità marocchina, e residente a Turate in provincia di Como, l’ennesima vittima per annegamento nelle acque del Lago di Lugano, qui in sponda italiana a Porto Ceresio (Varese), e meglio dirimpetto al lungolago Alessandro Vanni. Il dramma si è consumato nello spazio di pochi minuti intorno alle ore 17.00 di ieri, quando il giovane è scomparso alla vista degli amici con i quali si era inoltrato in acqua. Nella zona sono rapidamente affluiti i soccorritori: subacquei da Milano, specialisti del soccorso acquatico in quota ai Vigili del fuoco del Comando provinciale in Varese, operatori in elicottero con il “Drago 153” del “Reparto volo Lombardia”; una volta individiuato e riportato in superficie, il 22enne era stato elitrasportato in codice rosso alla sede nosocomiale, essendo tuttavia assai scarse le speranze di sopravvivenza del giovane stesso. Questo pomeriggio il temuto responso.

Centri cantonali di soccorso, cinque mezzi in più per la lotta agli incendi

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Formale cerimonia di consegna di cinque nuove autobotti leggere ai responsabili dei Corpi pompieri di categoria “A”, lunedì scorso, nell’area scoperta al Castelgrande di Bellinzona, i veicoli, dotati attrezzature, materiali di servizio e modulo di spegnimento con serbatoio (capacità 1’900 litri), sono stati finanziati con risorse del “Fondo incendi” del Dipartimento cantonale finanze-economia e sono ora a disposizione dei Centri cantonali di soccorso in Biasca, Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisio, tutte realtà rappresentate nell’occasione dai comandanti e da alcuni effettivi. Alla cerimonia hanno preso parte inoltre Emanuele Bakopanos (capo dell’”Ufficio difesa contro gli incendi”, Davide Pigazzini quale specialista tecnico della “Federazione pompieri ticinesi” e delegati dell’“Associazione svizzera d’assicurazioni”.

Rogo sul lato urano, due feriti (uno è grave) nel “tunnel” del San Gottardo

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Due persone sono rimaste ferite, ed una di esse versa in condizioni piuttosto gravi in struttura nosocomiale, sulle conseguenze dell’incendio di un furgone con rimorchio che intorno alle ore 23.15 di ieri, mercoledì 14 giugno, mentre procedeva all’interno della galleria del San Gotttardo sulla A2 nella sezione di territorio urano ed in direzione Ticino, ha preso fuoco presumibilmente a causa del surriscaldamento del propulsore o dei freni. Il conducente del veicolo, che portava targhe zurighesi, si è accorto della situazione ed è riuscito a far giungere il mezzo sino ad una delle nicchie di sicurezza. Contestualmente al blocco del traffico nei due sensi di marcia con imposizione di semafori rossi sia ai portali sia all’interno del “tunnel”, i feriti sono stati soccorsi da operatori sanitari giunti dal Ticino, stabilizzati e trasferiti all’esterno. La galleria è rimasta chiusa per circa due ore stanti le esigenze legate allo spegnimento delle fiamme, all’assistenza medica, ai rilevamenti da parte di effettivi della Polizia cantonale urana e del recupero del furgone. Sulla scena hanno operato inoltre specialisti del “Servizio prevenzione danni San Gottardo” e personale dell’Ufficio federale strade.

Borse, finale anodino. Tassi da caos: Fed li tiene fermi, Bce li aumenta

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.00) Mai una tregua, mai un giorno secondo quanto programmato alla vigilia (beh, la Borsa è un po’ come la vita…) sulle piazze finanziarie. Nemmeno il tempo di rasserenarsi per il “non rialzo” dei tassi – situazione ormai da criteri di eccezionalità: ma non è il caso di illudersi, reiterazione del reato già in vista per luglio – da parte dei vertici della “Federal reserve” statunitense, rialzo effettivamente non avvenuto ieri sera, ed ecco il pronunciamento in senso contrario da parte dei vertici della “Banca central europea”, che per voce di Christine Lagarde sua presidente non solo spinge al 4.25 per cento il gravame sui prestiti di breve periodo (intesi come “marginali”) ed al quattro per cento il gravame sui rifinanziamenti di picco ed al 3.50 per cento quello sui depositi, ma preannuncia altri aumenti il mese prossimo e ciò sino a che l’inflazione sarà stata riportata al livello del due per cento. Linea, è il caso di dirlo, che mal viene percepita e digerita in alcune nazioni ma alla quale un’obiezione formale non è ancora stata posta.

Obiezione c’è, invece, dalle Borse stesse. Da estranea al problema, quella di Zurigo è riuscita oggi a spillare qualche grammo di energia fissandosi lo “Swiss market index” a quota 11’302.83 punti ovvero in guaagno nell’ordine dello 0.23 per cento; sofferenza su “Ubs group Ag” e “Partners group Ag” soprattutto (meno 1.24 e meno 0.81 per cento rispettivamente), tuttavia con ridimensionamento delle perdite; “Novartis Ag” e “Nestlé Sa” (più 0.79 e più 1.31 per cento) a trainare il listino primario; mero e parzialissimo rimbalzo (più 1.18) per “Logitech Sa”, ieri maltrattata stante l’improvviso annuncio della partenza dell’amministratore delegato. Dall’allargato l’evidenza del rilancio di “Softwareone holding Ag”, il cui “più 18.66” per cento al prezzo di 18.00 franchi per azione è conseguenza di un tentativo di scalata – offerta al momento respinta ma suscettibile di rilettura, soprattutto per la pressione di alcuni detentori di quote significative – con offerta a 18.50 franchi il pezzo. Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.13; Ftse-Mib a Milano, meno 0.28; Ftse-100 a Londra, più 0.34; Cac-40 a Parigi, meno 0.51; Ibex-35 a Madrid, più 0.10. Relativamente brillante New York, con margini utili fra lo 0.69 e l’1.11 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: 97.57 centesimi di franco per un euro, 89.15 centesimi di franco per un dollaro Usa; in discesa a 22’278 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Tradate (Varese), auto va fuori strada e s’incendia: guidatore in salvo

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Salvo grazie alla prontezza di spirito (sua) ed al soccorso tempestivo (di singoli vetturali e di agenti della Polizia locale) il conducente di una vettura che alle ore 13.35 circa di oggi, in prossimità delle scuole nella zona di via Antonio Gramsci a Tradate (Varese) e meglio lungo la direttrice da Tradate verso Venegono Superiore frazione Pianbosco, è finita fuori dalla carreggiata e, sull’urto contro una rivetta, ha preso fuoco causa esplosione del serbatoio contenente gas di petrolio liquefatto. Sul posto anche effettivi dei Vigili del fuoco ed operatori dei servizi di ambulanza.

Verbania (Vco), furtaiole dalla Bulgaria a zonzo in auto: fermate

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Tutte provenienti dalla Bulgaria ma acclimatatesi in Italia, tutte ladre, tutte alla ricerca di obiettivi – come già taluni dicono, nell’attesa d’un’approvazione prossima dal fronte dei cruscanti – “furtabili”. E tutte fermate da uomini dell’Arma dei Carabinieri, nella giornata di domenica, prima che facessero altri danni in quel di Verbania (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) dove stavano circolando a bordo di una vettura con targhe bulgare; lungo corso Goffredo Mameli in frazione Intra l’individuazione dell’auto che d’acchito aveva destato qualche sospetto, poi trafila che per le passeggere è passata attraverso il buco nero dell’assenza di documenti di identificazione, e da qui la necessità di accertamenti dai quali è per l’appunto emerso qualche precedente del terzetto. Il meglio, cioè il peggio, dalla conducente che invece un documento aveva: dalla verifica sui “database” ecco spuntare una bella serie di pregressi da pregiudicata a carico della donna, 29 anni l’età, ma soprattutto destinataria di invito ad occupare una cella in carcere stanti condanne relativamente fresche per attività illegali, Lombardia e Veneto le aree predilette; da qui la traduzione alla casa circondariale di Vercelli. Per inciso: quale comprova dei sospetti, tra abitacolo e bagagliaio del veicolo sono stati trovati anche attrezzi funzionali allo scasso.

Gallarate (Varese): condannato per rapina e lesioni, ricercato, arrestato

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Lo stavano cercando, sapeva che lo stavano cercando, ed almeno non si è sottratto all’arresto. Prelevato ieri da agenti della Polizia di Stato in Gallarate (Varese) un 48enne abitante a Gallarate e destinatario di ordinanza di carcerazione per una condanna a tre anni e mezzo; sul conto ultimo c’erano una rapina e lesioni aggravate, poco favorevole anche il “curriculum” precedente, potendosi cioè parlare di un pluripregiudicato realmente pluripregiudicato. Dopo accertamento ordinario di identità, il soggetto è stato tradotto alla casa circondariale della confinante Busto Arsizio.

Borse: fiducia in Europa, Zurigo soffre su “Logitech”. New York né carne né pesce

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.38) Nel giorno in cui era atteso un secondo responso sul già esordiente “Kühne+Nagel international Ag” (ieri chiusura a 256.60 franchi con guadagno pari al 4.91 per cento, oggi solida resistenza ed altro primato di seduta con guadagno pari all’1.33 per cento su quota 260.00 franchi), listino primario della Borsa di Zurigo messo a subbuglio e scardinato dall’improvviso ed improvvido tuffo (meno 12.52 per cento) del titolo “Logitech Sa”, dopo l’inatteso annuncio della partenza di Bracken Darrell, amministratore delegato. Inquinato pertanto il riscontro dello “Swiss market index”, in perdita al saldo nella misura dello 0.43 per cento ad 11’278.30 punti pur in presenza di non irrilevanti cifre verdi (“Holcim limited”, più 0.98, e “Swiss life holding Ag”, più 0.93, a completare il podio). In retroguardia “Roche holding Ag” (meno 2.05). Nell’allargato, ancora in spinta “DocMorris Ag” (ex-“Zur Rose holding Ag”) che aggiunge un altro 4.05 per cento al significativo balzo – quasi il 25 per cento – della seduta precedente. Contrattazioni congelate a più riprese su “Evolva holding Ag”, realtà basilese operante nel ramo biotecnologie e che pare trovarsi tra incudine e martello, non potendosi escludere anche una cessione “tout court” dopo controversie sull’interpretazione di un accordo di finanziamento; ai numeri, perdita attorno al 42.46 per cento con un totale di circa 90’000 pezzi scambiati.

Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.49 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.88; Ftse-100 a Londra, più 0.10; Cac-40 a Parigi, più 0.52; Ibex-35 a Madrid, più 1.20. Improvvisa incertezza a New York, dove sono attese le mosse dei vertici della “Federal reserve” circa i tassi: Nasdaq, più 0.16; “Dow Jones”, meno 0.45; S&P-500, più 0.13. Cambi: 97.43 centesimi di franco per un euro, 89.71 centesimi di franco per un dollaro Usa; in sostanziale marcia sul posto il bitcoin, ora al controvalore teorico di 23’306 franchi circa per unità.

Filo di nota / “Quai” di Ascona, l’operaio bestemmia e il turista s’incazza

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Sicuramente impegnativa l’opera di quanti, in queste ore, stanno procedendo al montaggio delle strutture per gli eventi prossimi venturi sul lungolago di Ascona; impegnativa e tale da giustificare, tra operaio ed operaio, anche qualche urlacchiata per far spostare un furgone o per scaricare putrelle dal pianale del camioncino. Ingiustificabili, invece, le bestemmie a flusso continuo dalle labbra di un addetto della nota impresa deputata agli allestimenti, e per non far nomi trattasi della “Eventmore”; percepito e visto stamane il disgusto montare sul volto di almeno tre ospiti non italofoni ma non scemi e che, ad un certo punto, si sono alzati dal tavolino del bar e se ne sono andati commentando con asprezza. Non si è qui a far la morale, non si è qui a predicare; in qualsivoglia luogo di accoglienza turistica, privilegiato o non privilegiato che sia, chi opera nel nome della cosa pubblica – anche da sussidiario al subappalto del subappalto, in estrema linea teorica – è semplicemente tenuto ad un atteggiamento congruo. Altrimenti, aria.

A margine / Italia, il sacrosanto diritto di imporre un lutto nazionale

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Mormorii striscianti e storcimenti di nasini sensibili, dalle Alpi a Pantelleria e non sarebbero mancati appoggi all’Asmara e ad Addis Abeba se l’Italia fosse riuscita a consaervare le colonie d’Africa, essendo stato dichiarato il lutto nazionale in coincidenza con le odierne esequie di Silvio Berlusconi, già presidente del Consiglio per quattro volte (due in forma consecutiva). Sui funerali di Stato, atto di omaggio nel quale anche le spese ricadono sulla collettività quale tributo alla memoria dell’estinto, nessuno ha potuto obiettare: è un diritto e persino un obbligo (articolo 2 della Legge numero 36 del 7 febbraio 1987, con regolamentazione dettata da una circolare – cioè da un atto amministrativo – del 2002), a men che i familiari dell’estinto pretendano una cerimonia privata. Circa il lutto nazionale, invece, apriti cielo: e non era il caso, ed è una forzatura, e insomma, e io mi rifiuterò di aderire e di far aderire l’ente che dirigo (un rettore di università è l’autore di questa pensata: è roba da tre mesi dietro alle sbarre), sino al deprecabile estremo dell’attribuzione di un pensiero “perplesso” su tale tema nientemeno che ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, entrambi trucidati da mani mafiose (maggio 1992 e luglio 1992 rispettivamente). Circola difatti un quadrittico di vignette in cui Paolo Borsellino domanda a Giovanni Falcone: “Ma per te hanno proclamato il lutto nazionale?”. “Ovviamente no”. “Per me, nemmeno”. Conclusione del dialogo: “Abbiamo sbagliato il Paese in cui nascere, probabilmente”. Che è come dire: l’Italia fa schifo, se ad un Silvio Berlusconi dà quel che a noi non ha dato. Sul sottinteso latente si evita di pronunciarsi: non “pro bono pacis”, non perché “De mortuis nihil nisi bonum”, ma perché manca l’“Ubi consistat”; vedasi l’elenco delle azioni giudiziarie cui Silvio Berlusconi fu sottoposto (sempre archiviati – cioè zero séguito – i procedimenti legati a supposte relazioni con ambienti mafiosi; era ancora in piedi un secondo fascicolo per le stragi del 1992 e del 1993, per avvenuta riapertura – nel 2017, e senza sviluppi tangibili sino all’altr’ieri – di un “dossier” già sigillato nel 1998).

Con quel quadrittico in vignetta, bell’e servito sarebbe ed è il sillogismo. Ma basta un rovesciamento dei termini del discorso, a fattori immutati, per dimostrare quanto la tesi sia fuorviante, erronea e, si consenta, anche un po’ stupida. Partiamo da un assunto: in Italia, per i funerali di Stato esiste una normativa, circa il lutto nazionale non esiste una regola ma esistono prassi nel cui alveo è posto un punto fermo. E questo punto fermo è dato dall’attore (unico), cioè dal decisore, cioè dalla persona che, per ruolo istituzionale, ha diritto di proclamare il lutto nazionale, il/la presidente del Consiglio, cioè chi sta a capo dell’Esecutivo in carica. Oggi, Giorgia Meloni. Piaccia o non piaccia; poi, e per carità, chi voglia cambiare tale stato dell’arte non ha che da farsi avanti; c’è la via parlamentare, ci sono anche altri strumenti, sempre che si consideri poi così rilevante il normare un’evenemenzialità fortunatamente rara e fortunatamente sporadica. Decisione criticabile, magari? Boh, proprio con il “forse” dei giorni in cui non s’abbia altro di cui occuparsi. Decisione insindacabile? Oh, questo è invece sicuro come l’oro. Prendendo però spunto dalle vignette, restiamo all’unico tema che in qualche modo si autosorregge: “Perché per Silvio Berlusconi sì e per Giovanni Falcone e per Paolo Borsellino no?”. Si potrebbe comodamente replicare che oltre a Giovanni Falcone ed a Paolo Borsellino l’onore del lutto nazionale sarebbe stato da concedersi a qualcun altro, nella storia della Repubblica italiana; ma questo è discorso che porterebbe lontano.

Diciamo dei due magistrati antimafia, invece, e di ciò che non avvenne. Al tempo della “strage di Capaci”, attentato in cui furono assassinati Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta, presidente del Consiglio era il democristiano Giulio Andreotti con un Esecutivo di Centrosinistra con ampio sbilanciamento a sinistra, per la verità (del Partito liberale italiano era figura apicale Renato Altissimo, esponente per l’appunto della corrente “riformista”: aveva vinto il “Congresso di Genova” nel 1986, in contrapposizione alla linea – decisamente “non riformista” – di Alfredo Biondi e scalzando quest’ultimo dalla segreteria). Al tempo della “strage di via D’Amelio” a Palermo, attentato in cui furono assassinati Paolo Borsellino ed i cinque membri della sua scorta, presidente del Consiglio era il socialista Giuliano Amato con un Esecutivo di Centrosinistra invero espressa come Sinistracentro (stessi soggetti politici, stessi nomi, ma trazione sotto i colori del garofano). A Giulio Andreotti ed a Giuliano Amato sarebbe stato da porsi l’interrogativo: “Perché niente lutto nazionale per Giovanni Falcone, perché niente lutto nazionale per Paolo Borsellino?”, pur essendo ciò nelle prerogative dell’un presidente del Consiglio prima e dell’altro presidente del Consiglio poi. A loro (volendo, Giuliano Amato potrebbe rispondere ancor oggi); a loro, e non a Giorgia Meloni che, venuta a succedere nel ruolo una trentina d’anni più tardi, per Silvio Berlusconi sceglie di proclamare ora il lutto nazionale. Detto di passaggio: sempre con riferimento alle vignette, arbitrario è l’affermare una propria tesi – sino ad oggi priva di riscontro in aula giudiziaria – prendendo le identità di un Giovanni Falcone e di un Paolo Borsellino ridotti al rango di “umarèll” che guardano giù da una nuvola; arbitrario, arrogante, irritante ed irriguardoso è l’attribuire un pensiero di tal genere a Giovanni Falcone ed a Paolo Borsellino, due che agli onori non tennero da vivi e figurarsi da morti (sul pensiero politico personale sia di Giovanni Falcone sia di Paolo Borsellino potremmo poi aprire una lunga parentesi. Di sicuro il primo spiaceva sia a Destra sia a Sinistra, come ha dimostrato il collega Giovanni Bianconi nelle pagine dell'”Assedio”, ed il secondo proveniva dalle file del Fuan, organizzazione giovanile Msi, quindi Destra senza “se” e senza “ma”).

Questo per dovere di cronaca e di rispetto: anche delle prassi che non piacciono. Essendoci poi di mezzo uno che nella vita qualcosa ha fatto, oltre a governare per 3’339 giorni in uno spettro di 17 anni e rotti tra il maggio 1994 ed il novembre 2011, ecco, quanta tristezza, quanta.

Basket Lna / Spezzato il sogno Sam, titolo svizzero all’Olympic Friborgo

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Era spalle al muro, si è arresa con onore ma si è arresa. Sam Massagno sconfitta stasera, in quello che si è rivelato essere l’ultimo atto della stagione 2022-2023 nel basket maschile di massima serie, sul “parquet” dell’Olympic Friborgo laureatosi pertanto campione svizzero: 70-82 il punteggio in un confronto che i ticinesi, in ritardo per 1-2 nella serie finale del “play-off”, erano per contro costretti a vincere. Operazione tentata, operazione ad un certo punto parsa possibile: massimo margine di vantaggio a 15 lunghezze, ancora 10 all’intervallo sul 36-26 quale conferma di una manifesta attitudine difensiva; poi l’inevitabile stanchezza ed uno scollamento nelle marcature, 56 i punti concessi, greve l’assenza di Isiah Williams, la resa su un parziale di 0-9 in avvio di ultimo quarto. Non sarebbe andata in modo diverso, si osa credere, anche se Roby Gubitosa fosse stato in panchina anziché squalificato per fatti (non) occorsi durante il terzo confronto del ciclo conclusivo; non stasera la serie è stata segnata, non stasera ma sabato scorso, e grossi dubbi rimangono ad aleggiare sul metro arbitrale. Di aiuti, l’Olympic Friborgo, bisogno non aveva.

Como: espulsione eseguita, rientro illegale, egiziano condannato

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Espulso con divieto automatico di rientro su suolo italiano prima di tre anni, rimpatriato, ritornato in violazione dell’obbligo, condannato. Da filotto completo un 34enne egiziano la cui presenza, nelle aree pertinenti alla “Croce rossa italiana” in Lipomo (Como), aveva destato qualche sospetto ieri pomeriggio, tanto di più stante la mancanza di documenti; alla verifica effettuata da agenti della Polizia di Stato in Como, il soggetto è risultato essere stato espulso dall’Italia – in quanto irregolare, era stato ospite di un “Centro permanenza” in provincia di Gorizia – e rigorosamente riaccompagnato nel Paese di origine nel corso del 2021; l’eventuale ritorno sarebbe avvenuto quindi non prima del 2024. Ad identificazione avvenuta, il 34enne è stato tratto in arresto, processato, condannato al carcere (pena sospesa) con pena di cinque mesi e 20 giorni; da ora in poi, di nuovo la stessa trafila

Como, pakistano aggredisce una senegalese e la ferisce: denunciato

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Un 27enne pakistano, clandestino su suolo italiano, è stato denunciato per lesioni personali avendo aggredito e pestato una giovane senegalese durante la rissa scoppiata intorno alle ore 16.20 di ieri, lunedì 12 giugno, nella ormai “problematica” piazza San Rocco a Como. Stando alla testimonianza della donna, che poi è stata accompagnata al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) e trattata con prognosi di breve-medio periodo, il 27enne si sarebbe avventato su di lei sbattendola contro un muro ed accanendosi in particolare sulla testa. L’individuazione del soggetto ha avuto luogo a distanza di circa un chilometro, lungo viale Aldo Moro, essendo scattate immediatamente le ricerche. In immagine, piazza San Rocco a Como.

Gambarogno, cantiere chiama cantiere: altro giro in frazione Magadino

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Alla fine giungeranno i lavori sulla dorsale del Gambarogno, prima o poi; prima o poi, ma di certo non sùbito. Nemmeno il tempo di far asciugare l’asfalto su un lungo tratto, ed ecco che la Strada cantonale dalla frazione Quartino alla frazione Dirinella, in sezione Magadino del Comune di Gambarogno, sarà interessata da un nuovo cantiere, stavolta e per l’ennesima volta fra il “Centro sportivo regionale” in Magadino ed il nucleo “Forte Olimpo”. Inizio delle attività nella serata di lunedì 19 giugno, conclusione nelle prime ore di giovedì 6 luglio, con impegno in fascia serale-notturna (ore 20.00-5.30) dal lunedì sera al sabato mattina. La gestione del traffico avrà luogo a senso unico alternato su una sola corsia di marcia per mezzo di semafori o di personale preposto.

Locarno, tempo di asfaltature: cantiere serale-notturno in via Ai Monti

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In arrivo un cantiere di medio periodo, nella sola fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00), lungo un tratto di via Ai Monti in territorio comunale di Locarno, e meglio tra il numero civico 75 ed il numero civico 133. Le attività, legate ad esigenze di pavimentazione stradale, saranno svolte a decorrere da lunedì 19 giugno e sino a sabato 8 luglio, per effettive 13 notti, con blocco della circolazione. I percorsi alternativi saranno indicati puntualmente; possibile posticipo delle opere in caso di maltempo.

Panettieri-confettieri, in Ticino (ed è una “prima”) il titolo svizzero 2023

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A marzo, il “Merito culinario svizzero”, assegnato a lui ed al collega vallesano David Pasquiet tra i pasticcieri; ed era, quella, una prima assoluta per la categoria. Domenica, nel corso del 137.o Congresso dei panettieri-confettieri svizzeri alla “Bernexpo” di Berna, un altro trofeo da mettersi in bacheca: Giuseppe Piffaretti alias “Mastro Piff”, dal 1982 titolare di attività in Mendrisio e tra l’altro inventore della “Coppa del mondo del panettone”, si è infatti aggiudicato la “Corona del fornaio”, premio nazionale di categoria all’11.a edizione e che per la prima volta approda in Ticino; alle spalle di Giuseppe Piffaretti si sono classificate le imprese “Beck Maier” di Laufenburg (Canton Argovia) e “Bread à porter Ag” di Berna. Al riconoscimento si aggiunge un assegno da 15’000 franchi. In immagine, da sinistra: Gregor Maier e Roman Maier per la “Beck Maier”, Giuseppe Piffaretti, Patrik Bohnenblust per la “Bread à porter Ag”.

Acquarossa: scarica fatale, operaio 45enne muore folgorato

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.55) Drammatico l’esito di un infortunio sul lavoro occorso intorno alle ore 10.06 in territorio comunale di Acquarossa frazione Lottigna: è infatti deceduto in sede nosocomiale, dopo trasferimento d’urgenza con un’eliambulanza della “Rega”, l’operaio 45enne che era rimasto folgorato da una scarica durante l’esecuzione di lavori sulla linea elettrica. Inutili le cure prestate sul posto, anche con intervento di sanitari della “Tre valli soccorso”; costretti ad arrendersi i medici in ospedale. Per quanto è dato sapere, l’uomo – un cittadino svizzero con domicilio in Leventina, e dipendente di lungo corso della “Società elettrica sopracenerina-Ses” – si trovava su un palo in legno della linea. Accertamenti a cura di effettivi della Polcantonale. All’opera, per prestare assistenza psicologica ai colleghi del 45enne, anche gli specialisti del “CareTeam Ticino”.

Accoltellamento di Vezia, dal fermo all’arresto: ipotesi di tentato omicidio

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Ipotesi di tentato omicidio, lesioni gravi e lesioni semplici per il 39enne sottoposto iersera a fermo – provvedimento trasformato in arresto dopo interrogatorio del soggetto – quale autore dell’accoltellamento di un 46enne a Vezia, all’interno di un appartamento in via San Gottardo, bersaglio un 46enne svizzero che risulta essere stato raggiunto da uno o più fendenti alla schiena. In corso altri accertamenti al fine di stabilire dinamica e cause dell’episodio, dovendosi in ispecie stabilire se il fatto di sangue sia occorso all’improvviso o se tra il 39enne – si tratta di un cittadino italiano con residenza nel Luganese – e l’altro uomo vi sia stato un diverbio. Inchiesta nelle mani della procuratrice pubblica Valentina Tuoni.

Cantù (Como): rogo in un’azienda a Vighizzolo, soli danni materiali

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Non vi sono né feriti né intossicati in conseguenza dell’incendio divampato attorno alle ore 7.30 di oggi in strutture pertinenti alla “Rols sas”, azienda del comparto cosmetica-profumeria di Cantù (provincia di Como) frazione Vighizzolo e meglio lungo viale Cesare Cattaneo, a quanto consta causa cortocircuito in un miscelatore. Sul posto effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Cantù e dal Comando provinciale di Como. I danni materiali sono contenuti; in fase di ripresa l’attività produttiva.

Borse da cifre verdi. Zurigo, addio a “Credit Suisse” (con un buco di tre ore)

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.58) In giornata storica per i cultori della tradizione, uscendo dal listino causa fine vita – piaccia o non piaccia, con decesso traumatico – il titolo “Credit Suisse group Ag” che figurava sul listino sin dal primo giorno nel giugno 1988, poco mosso ma positivo (più 0.23 per cento a quota 11’327.27 punti) lo “Swiss market index sul quale si è distinto l’esordiente “Kühne+Nagel international Ag”, per l’appunto in subentro a “Credit Suisse group Ag” ed oggetto di interesse come attestano il progresso nella misura del 4.91 per cento ed il ruolo da capofila. Sul podio anche “Partners group Ag” e “Compagnie financière Richemont Sa” (più 2.55 e più 2.00 per cento rispettivamente); in retroguardia “Nestlé Ag” (meno 0.49) e “Novartis Ag” (meno 0.94). Seduta atipica, quella odierna, anche per il “black-out” – da guasto tecnico, secondo versione ufficiale – che ha impedito contrattazioni e rilevamenti tra le ore 11.02 e le ore 14.02. Nell’allargato, razzi fiammeggianti sotto “DocMorris Ag” (già “Zur Rose group Ag”), in guadagno superiore al 24 per cento dopo notizie positive circa la prossima introduzione effettiva della ricetta elettronica in Germania, bacino primario dell’attività ora che è stato perfezionato lo scorporo (per cessione) delle attività su suolo elvetico.

Dalle altre piazze, con vago contributo dall’onda dell’inaspettato ribasso dei tassi in Cina: Dax-40 a Francoforte, più 0.83 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.57; Ftse-100 a Londra, più 0.32; Cac-40 a Parigi, più 0.56; Ibex-35 a Madrid, meno 0.05. Incrementi fra lo 0.52 e lo 0.75 per cento sugli indici di riferimento a New York. Cambi: 97.62 centesimi di franco per un euro, 90.48 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 23’389 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Ascona, colpo notturno alla “Manor”: ladri via con gioielli e preziosi

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Dall’entità ancora in corso di valutazione il bottino di un’effrazione perpetrata nella notte tra domenica e ieri, lunedì 12 giugno, alla piattaforma distributiva “Manor” in via Ferrera ad Ascona, dove ignoti hanno sfondato alcuni vetri e, noncuranti degli allarmi, hanno puntato l’area gioielli-preziosi, prelevando quanto fosse a vista e sfondando alcune vetrinette per impossessarsi di vari oggetti. Sulla scorta di elementi acquisiti, il “modus operandi” sarebbe identico, o almeno assai simile, a quello di altra azione criminale condotta due settimane addietro a Sant’Antonino, bersagli le aree profumeria e gioielleria della “Manor” di via Industrie 2; i malviventi si sarebbero trattenuti per non più di sei-sette minuti all’interno della struttura, indi esfiltrazione e fuga. Restano motivi di incertezza circa i tempi effettivi del colpo: le forze dell’ordine avrebbero ricevuto comunicazione soltanto intorno alle ore 4.10, ma per quanto accertato dal “Giornale del Ticino” l’effrazione avrebbe avuto luogo circa un’ora prima.

Trontano (Vco), ritrovato morto il 60enne ucraino scomparso domenica

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Il corpo senza vita di un uomo è stato individuato nella giornata di ieri, lunedì 12 giugno, nell’alveo del torrente Melezzo in Comune di Trontano (Verbano-Cusio-Ossola), frazione Paiesco. Come confermato da fonti del “Soccorso alpino” civile operante con unità da Domodossola e dalla Valle Vigezzo, si tratta del 60enne ucraino di cui non si avevano più notizie da domenica. Il 60enne, abitante a Verbania, era giunto in zona per un’escursione; sul mancato rientro a domicilio l’allarme e l’avviso di ricerca; particolarmente battuta la zona prossima ad una galleria e sul corso del Melezzo, soprattutto dopo che sul bordo di una strada era stata individuata la vettura di proprietà dell’uomo.

La testimonianza / «Io, il “curdo”, portato da Silvio al cospetto dello zar»

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da Marco Pirola*, “NuovaBrianza.it”, per il “Giornale del Ticino”

Silvio Berlusconi è morto. Il presidente, il cavaliere, insomma uno di quelli che contano se ne è andato stamattina, ospite com’era in una stanza del “San Raffaele”. Per i detrattori, la notizia potrebbe finire qui. Per un mondo in cui non ci sono invece soltanto detrattori, egualmente la notizia potrebbe finire qui. Che cosa volete che si scriva, di nuovo e di originale, circa un uomo che è stato tutto in ogni definizione, compreso quello che molti pensano possa essere il contrario di tutto? Circa un uomo che ha generato un impero, che si è inventato un modo diverso di stare sulla scena, che ha tenuto banco per decenni fuori dalla politica e dentro la politica? E che ti ammaliava?

Oh, perché ti ammaliava, eccome, Silvio Berlusconi. Con la simpatia, con le battute, come è capitato a me in più di una circostanza: “Ma Lei, dico Lei, per caso è curdo?”, mi domandò la prima volta che da cronista ebbi modo di parlargli senza troppa gente attorno, ed era il 1996. Io, spiazzatissimo dall’approccio così diretto ed inusuale, risposi “No” con tratto timido (altro che domanda pronta, altro che replica a tono…). E l’interlocutore, mezzo sorriso a disegnarsi sugli angoli della bocca, la battuta in canna: “No? Beh, non si direbbe, dal maglione che sta indossando… Su, dai, non faccia il permaloso”, soggiunse accorgendosi del fatto che i miei occhi si erano puntati sulla sua tuta ginnica da albanese in fuga; poi rise, e mi piazzò una pacca sulle spalle. Da allora, quando ogni tanto ci incrociavamo, mi salutava come “il curdo”; il che bastava per mettermi di buon umore, tra l’altro.

Le battute di “Sua emittenza”, così come i suoi silenzi, lasciavano traccia sempre e dappertutto. Oh: magari facevano storcere il naso ai benpensanti di cui anche la Destra è ricca, ma all’uomo della strada regalavano un sorriso di compiacimento e che si caricava di ammirazione. Di questo sono convinto: al di là dei soldi, a Silvio Berlusconi molti invidiavano soprattutto la libertà, che non sempre arriva dal denaro. E già me lo immagino davanti a san Pietro mentre gli racconta la barzelletta sul Paradiso, con una coda di giudicandi che scoppiano a ridere dietro a lui. Rideva – dai; per riguardo, facciamo che sorrideva soltanto – anche nell’aprile 2010, a “Villa Gernetto” a Lesmo frazione Gerno, dove si tengono i corsi di alta formazione politica dell’“Universitas libertatis”. Non un posto qualunque, non un personaggio dozzinale: “Pirola, vede quei generali russi che a piantarli uno vicino all’altro sembrano matrioske? Se viene con me, Le presento il loro capo”. Vado, andiamo, entriamo nella stanza insieme con le matrioske; ed in piedi c’era lui, Vladimir Putin. Una stretta di mano, e quegli occhi glaciali da far paura; pochi secondi, ma più che sufficienti.

A tutt’oggi non ho la più pallida idea di che cosa Silvio Berlusconi avesse raccontato a Vladimir Putin per farmi accedere alla sua presenza, seppur per pochi secondi; di certo non potevo né volevo essere il nipote di Hosni Mubarak, per stare ad un personaggio a volte citato in altro contesto. Non ho la più pallida idea, soprattutto, del motivo per il quale Silvio Berlusconi mi abbia portato al cospetto dello zar. Forse mi aveva confuso; nel caso, di sicuro con un curdo.


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*fondatore di “NuovaBrianza.it” (testata quotidiana gemellata con il “Giornale del Ticino”), è un collega con il quale sono stati condivisi progetti e tempi di lavoro in vari luoghi d’Europa. Già in redazione al “Giornale” sotto Indro Montanelli, poi in quotidiani a Monza ed a Bergamo e poi direttore del settimanale “L’esagono”, Marco Pirola ha più volte incontrato Silvio Berlusconi seguendolo in varie occasioni ufficiali e non ufficiali, in particolare tra la metà degli Anni ’90 e la metà del decennio scorso; da qui un ritratto non impersonale, ma d’impronta.

Accoltellamento a Vezia: 46enne all’ospedale, 39enne in stato di fermo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.49) Gli ha piantato una lama nella schiena, e si è dileguato salvo essere identificato e fermato nel volgere di una mezz’ora. Un 39enne, cittadino italiano con domicilio nel Luganese, è in stato di fermo per l’accoltellamento di un 46enne svizzero, e parimenti con domicilio nella regione, fatto perpetrato intorno alle ore 20.36 all’interno di un appartamento di via San Gottardo a Vezia. Non è noto, al momento, se il ferimento sia conseguenza di una colluttazione, o almeno di un diverbio degenerato in vie di fatto, o di un’aggressione in quanto tale. I soccorsi sono stati portati da sanitari della “Croce verde” Lugano; riscontrata la gravità delle lesioni subite dal 46enne, immediato il trasferimento in sede nosocomiale; la valutazione clinica e la prognosi giungeranno non prima di domani mattina. Gli accertamenti sono stati esperiti da agenti della Polcantonale con il supporto di colleghi della Polintercom Ceresio-nord.

15 clandestini in due auto, “Blitz” interforze stronca traffico sul confine

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.38) Poderoso il “Blitz” interforze, a pattugliamento misto tra operatori dell’Ufficio federale dogane-sicurezza confini per la Svizzera ed agenti della Polizia di frontiera per l’Italia, che ha permesso oggi di stroncare un traffico di esseri umani sul transito dal Varesotto al Ticino, in prossimità del valico di Clivio frazione San Pietro su Stabio frazione San Pietro: 15 le persone che si trovavano stipate a bordo di due “Citroën” in procinto di passare il confine, e meglio otto adulti di sesso maschile, tre adulti di sesso femminile, quattro bambini. I due gruppi sono stati intercettati intorno alle ore 12.40, presumibilmente dopo sorveglianza discreta lungo le strade di accesso tra capoluogo e punti di frontiera (all’abitato di Clivio si giunge di fatto solo per tramite della Strada provinciale numero 3 “della Elvetia” o del suo innesto in variante come Strada provinciale numero 3dir “del Clivio dalla limitrofa Viggiù); nel ruolo di passatori-autisti-accompagnatori due uomini, 24 e 27 anni, entrambi cittadini lituani, che sono stati fermati ed interrogati; secondo ordinaria prassi, i “carichi” sarebbero stati effettuati o a Milano o a Como o a Varese ed il trasporto si sarebbe concluso qualche chilometro più avanti, Mendrisio e Balerna i terminali consueti del viaggio o, in altri casi, dell’affidamento a terze mani per la prosecuzione del viaggio dei clandestini, risultati essere tutti provenienti dal territorio iraqeno in area Kurdistan. Il prezzo del viaggio, a rigore di primi riscontri: 3’500 euro per ogni adulto.

A tutti i migranti è stata prestata assistenza con beni di prima necessità, anche per tramite del tempestivo intervento di agenti del servizio associato di Polizia locale Monte Orsa operante sul comprensorio Viggiù-Saltrio-Clivio. Le posizioni vengono verificate ora soggetto per soggetto, dovendosi anche ricostruzione i gradi di relazione interpersonale soprattutto con riferimento ai minorenni. I due passatori starebbero fornendo una sia pur parziale collaborazione agli inquirenti.

Ex-Ministerpräsident von Italien: Silvio Berlusconi ist tot

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Es-Premier Silvio Berlusconi wurde am 9. Juni 2023 ins Spital San Raffaele in Mailand eingewiesen. Zwei Tage später melden italienische Medien, dass der 86-Jährige im Sterben liege. Der an Leukämie erkrankte frühere italienische Premierminister Silvio Berlusconi ist gestorben. Er war nicht nur Politiker, auch Medienunternehmer und Fußball-Boss. Ruhe in Frieden.

Schianto in zona confine su Tresa, grave un ciclista svizzero 60enne

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.10) Un ciclista 60enne di cittadinanza svizzera, domicilio non noto, versa in condizioni disperate al “San Gerardo” di Monza (provincia di Monza-Brianza) sull’esito dell’incidente occorsogli intorno alle ore 15.55 di oggi lungo la Strada statale numero 233 “Varesina”, in territorio comunale di Cadegliano Viconago (provincia di Varese) località Piacco e sull’intersezione con l’omonima via: qui l’impatto frontale con una vettura in fase ascendente dalla zona del valico a Lavena-Ponte Tresa su Tresa. Il 60enne, sbalzato a distanza di alcuni metri, è ricaduto pesantemente sull’asfalto; sullo slancio, l’auto è andata a collidere anche con un altro veicolo che procedeva nella stessa direzione del ciclista; il conducente del secondo mezzo ha riportato lesioni dalla modesta entità e per esse, in prima battuta, è stato trattato sul posto fatte salve eventuali esigenze da verificarsi in sede nosocomiale. A soccorso del 60enne, sotto coordinamento del “Soreu laghi” che poggia sulla base di Como, sono intervenuti operatori con ambulanze ed un elicottero; rilevata una situazione altamente problematica e da codice rosso. Rilevamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri da Varese e dalla stazione di Dumenza.

Cantone, cacciato il funzionario vendutosi per quattro franchi in croce

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Con stringatissima ed invero non propriamente tempestiva notula alla stampa ed ai cittadini, fonti di Palazzo delle Orsoline in Bellinzona rendono noto che con effetto immediato è stato disdetto il rapporto di lavoro con un ora ex-dipendente della Sezione logistica in seno al Dipartimento cantonale finanze-economia, Divisione risorse. Il soggetto, 44 anni di cui gli ultimi due da stipendiato non apicale dell’ente pubblico, cittadino italiano con residenza nel Bellinzonese, è sotto inchiesta per addebiti quali corruzione passiva ed accettazione di beni e da mercoledì scorso si trova in stato di detenzione preventiva, provvedimento i cui effetti sono da considerarsi protratti almeno sino alla fine di giugno; già ammesse parzialmente le responsabilità, in gioco una cifra complessiva che si aggirerebbe attorno ai 20-25’000 franchi – l’equivalente di quattro-cinque salari al netto: motivo bastevole per far porre qualche interrogativo sulla capacità di giudizio dell’indagato – e che sarebbe derivata da varie truffe a compagnie assicurative.

L’indagine, il cui “dossier” è gestito dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, si è sviluppata con ampie ramificazioni e, al momento, ha portato una dozzina di persone sotto la lente della magistratura. Per quanto è dato sapere, i fatti si sono sviluppati in forma corruttiva verso tre ispettori ed ha quale “focus” la filiale ticinese – sede in via Quatorta a Lumino – della “Belfor (Suisse) Ag” di Gisikon, Canton Lucerna: trattasi di impresa operante su un’ampia gamma di servizi, risanamento in ispecie (industrie e danni da incendi, da allagamenti e da calamità naturali). I tre ispettori e due dirigenti – fra loro fratelli – della filiale ticinese della “Belfor (Suisse) Ag” risultano essere parimenti soggetti a restrizione della libertà personale, qui per ipotesi che sarebbero da collocarsi in àmbiti penali fra la corruzione tra privati e la truffa. Anche per via di un passaggio che proprio secondario non è: i due fratelli erano anche titolari della “Sublimity management services Llc”, realtà d’impresa per la fornitura di risorse umane e di prestazioni varie, sede ufficiale a Cheyenne (Wyoming, Stati Uniti), corso San Gottardo 26 a Bellinzona la succursale; alla “Sublimity management services Llc” sarebbero stati formalmente appaltati alcuni interventi affatto virtuali in quanto mai eseguiti in séguito ma puntualmente fatturati. In pratica, volendosi interpolare un teorema accusatorio fra il probabile ed il possibile, un’operazione dubbia (io capo dell’azienda “A” decido di affidare un incarico all’azienda “B” di cui sono egualmente capo) sommata ad un’operazione funzionalmente criminale (io capo dell’azienda “B” fatturo lavori non effettuati all’azienda “A”, dalle cui casse escono pagamenti autorizzati dal capo dell’azienda “A” e che casualmente è anche il capo dell’azienda “B”); ché della correlazione tra subforniture oggetto di fattura e subforniture prestate non vi sarebbe altro che una labile traccia, e solo grazie alla ricostruzione “ex post”.

Proprio sui due collaboratori – anche qui s’ha ormai da parlare di “ex” – si è abbattuta oggi la mannaia del licenziamento in tronco con vibrante comunicato in nome di Nicola Rüegg, presidente del Consiglio di amministrazione, che preannuncia la costituzione quale parte civile. Interessanti alcuni punti della lunga presa di posizione: a) le fatturazioni sarebbero andate a buon fine “grazie anche al coinvolgimento di altri ex-collaboratori” dell’azienda, cioè la “Belfor (Suisse) Ag”, e qui non viene indicata espressamente la sede di Bellinzona; b) le attività truffaldine sarebbero state portate ad effetto mediante una scientifica e sistematica elusione dei “nostri meccanismi interni di controllo”; c) nessuno tra i sospettati è più negli organici della “Belfor (Suisse) Ag”; d) secco, “Ci consideriamo vittime di una frode organizzata”; e) e più importante, i due dirigenti locali della “Belfor (Suisse) Ag” – e nel contempo responsabili della “Sublimity management services Llc” – erano stati buttati fuori dall’azienda ad inizio maggio, “a causa di questa grave violazione del codice di condotta”; licenziati e messi all’indice, con la contemporanea disdetta di qualunque rapporto commerciale fosse stato instaurato tra “Belfor (Suisse) Ag” e “Sublimity management services Llc”. Va da sé il sostegno all’attività della Procura pubblica: “Non siamo noi oggetto dell’indagine” – questo il succo – ma “alcuni individui” che “hanno deliberatamente e sistematicamente abusato e sfruttato a proprio vantaggio la fiducia da noi riposta in loro”.

Varese: collisione lungo via Magenta, 51enne finisce in ospedale

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Una 51enne è stata ricoverata al “Circolo” di Varese, intorno a mezzogiorno, sulle conseguenze della collisione tra due auto lungo il tratto finale di via Magenta verso la “bretella” di accesso all’autostrada A8 italiana. Sul posto, oltre ad agenti della Polizia locale del capoluogo, un’ambulanza della “Croce rossa italiana”. Le condizioni della persona ferita sono non preoccupanti, pur stante la riscontrata presenza di lesioni e di traumi. Illeso il conducente dell’altro mezzo.

Altro giro di vite allo spaccio nel Comasco: smantellati tre bivacchi

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Tre postazioni utilizzate come basi dagli spacciatori di droga sono state smantellate nelle scorse ore da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in due distinte operazioni condotte in aree “sensibili” del Comasco. In territorio comunale di Alzate Brianza, su azione di uomini della stazione di Cantù e con il contributo di operatori di due “Squadroni cacciatori”, individuato un bivacco ancora “caldo” e nel quale erano stati abbandonati eroina (25 grammi), hascisc (sei grammi), cocaina (cinque grammi), armi da taglio e bilancini di precisione. Nel corso di un’altra operazione straordinaria, stavolta in Comune di Bregnano frazione Puginate, rilevati e distrutti due bivacchi; anche in questo caso gli spacciatori si sarebbero dileguati pochi minuti prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, come si può dedurre sia dalla presenza di alcuni clienti (identificati) e di oggetti (tra cui una bici da corsa, una bicicletta elettrica e cinque bici da “mountain bike”) dalla quasi certa provenienza furtiva.

“Lugano ieri ed oggi”, premiati a Canobbio i vincitori del concorso

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Atto conclusivo, ieri al “Mercato Resega” di Canobbio, per il concorso legato alla mostra di fotografie sul tema “Lugano ieri ed oggi”, proposta nel mese di maggio ed in sostanziale simultanea con l’analoga “Locarno ieri ed oggi” al “Centro Tenero” di Tenero-Contra frazione Tenero. Consegnati pertanto i premi, dalle “carte-regalo” (controvalore 250 franchi) della “Coop” a vari ingrandimenti delle immagini esposte. In immagine, il momento della premiazione con Katy Tettamanti, Martino Prat (per l’organizzazione), Muriel Martini, Marco Garbani (per l’organizzazione), Claudia Poretti e Tiziano De Monaco.

È morto Silvio Berlusconi: fu imprenditore, politico, capopopolo d’Italia

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.38) Silvio Berlusconi, fondatore dell’impero editoriale “Mediaset” e del partito politico “Forza Italia” oltre che ideatore del “polo” di Centrodestra oggi al governo e per quattro volte capo dell’Esecutivo tricolore, è morto stamane al “San Raffaele” di Milano per le conseguenze di una patologia – la leucemia mielomonicitica cronica – accertata due anni or sono. Il decesso di Silvio Berlusconi, che avrebbe compiuto 87 anni a fine settembre e che si trovava ricoverato da venerdì (ufficialmente per “accertamenti programmati” dopo una recente degenza protrattasi per oltre sei settimane dall’inizio di aprile), è stato comunicato alle ore 10.38. L’aggravamento delle condizioni di salute era stato percepito sia per l’assenza del solitamente puntuale bollettino medico sia per l’arrivo di familiari in rapida successione (il fratello Paolo ed i figli Maria Elvira detta Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio; di rientro su Milano era annunciato anche Luigi, l’ultimogenito); accanto a Silvio Berlusconi, così come durante tutto il precedente ricovero, era sempre rimasta la compagna Marta Antonia Fascina, deputata di Forza Italia dal 2018. La camera ardente sarà allestita domani allo “Studio 20” del gruppo “Mediaset” in Cologno Monzese (Milano); esequie programmate per mercoledì in Duomo a Milano, con funerali di Stato e lutto nazionale.

L’imprenditore – Di famiglia con salde radici tra Basso Varesotto (Luigi Berlusconi, il padre, era nato a Saronno) e Milano, Silvio Berlusconi era cresciuto nella metropoli, al Quartiere Isola, conseguendo la maturità classica nel 1954 e laureandosi nel 1961 all’UniStudi (“Statale”), facoltà di giurisprudenza. Di vario genere le prime attività professionali, dalle rappresentanze porta-a-porta all’intrattenimento in cerimonie private, qui in sodalizio con quel Fedele Confalonieri che era suo amico d’infanzia e quasi coetaneo e che lo avrebbe accompagnato nelle avventure imprenditoriali con “Fininvest” e “Mediaset”; poi venditore di frigoriferi della “Ignis” in un negozio di viale Jenner a Milano (grazie probabilmente ai buoni uffici dello stesso Fedele Confalonieri, la cui madre Luigia era sorella del produttore Giovanni Borghi, al tempo non ancora uno tra i giganti del miracolo economico nel Secondo dopoguerra); indi agente immobiliare, cofondatore di una società nel campo dell’edilizia (la “Cantieri riuniti milanesi srl”, 1961) e poi della “Edilnord sas” con l’apporto di due finanziatori, il banchiere milanese Carlo Rasini (di cui Luigi Berlusconi era dipendente) e l’avvocato luganese Carlo Rezzonico. Da qui l’ascesa con varie ragioni sociali (“Edilnord” il marchio più noto) e l’ideazione di Milano2 – una città “ex novo” – in territorio comunale di Segrate. Proprio a Milano2, nel 1978 ovvero in piena fioritura dell’emittenza radiofonica e televisiva privata fra le pieghe di una normativa nazionale posta a tutela del monopolio Rai, l’acquisizione di un’emittente – “TeleMilano”, operante via cavo dal momento che l’intera nuova città godeva di cablaggio completo – sorta nel 1974 ed in gravi difficoltà economiche e la trasformazione in “TeleMilano 58” (“58” era il canale Uhf della frequenza, 766-744 MegaHertz) con inaugurazione ufficiale nella serata di venerdì 29 settembre, giorno del 42.o compleanno di Silvio Berlusconi, direzione artistica affidata al presentatore Mike Bongiorno transfuga “forzato” dall’emittente di Stato. Seguiranno la trasformazione in “Canale cinque”, le acquisizioni di “Italia uno” (novembre 1982, dall’editore Edilio Rusconi) e di “Retequattro” (agosto 1984, dalla “Arnoldo Mondadori editore”), le battaglie contro l’oscuramento del segnale da parte di autorità giudiziarie locali (i pretori di Torino, di Roma e di Pescara) nell’ottobre 1984, infine il successo grazie ad una liberalizzazione per via decretale (l’equiparazione in forma di duopolio tra Rai e “Fininvest” sarebbe tuttavia giunta soltanto nel 1990, con la cosiddetta “Legge Mammì”. Nel frattempo, il gruppo si era già presentato in chiave europea con esperienze in Francia, in Germania ed in Spagna). In materia editoriale, vari gli impegni via via assunti con stampa quotidiana, stampa periodica e case editrici, in parte a successivo inglobamento nel sistema della “Silvio Berlusconi editore”.

Lo sport – Detto delle non marginali operazioni in àmbito di grande distribuzione organizzata (“Standa” e “Supermercati brianzoli”, imprese acquisite e poi cedute) ed in àmbito assicurativo, Silvio Berlusconi si scrollò dalle spalle la fama di “palazzinaro” lanciandosi in campo calcistico con l’acquisto del Milan dopo le dimissioni del presidente Giuseppe “Giussy” Farina: operazione assai complessa, più per la conflittualità nell’azionariato che per la pur rilevante massa debitoria della società; tra il marzo 1986 e l’aprile 2017, quando avrà luogo la cessione “in toto” al cinese Li Yonghong, nella bacheca della società entreranno due Coppe intercontinentali, cinque Supercoppe Uefa, una Coppa del mondo Fifa (per “club”), una Coppa Italia, sette Supercoppe italiane e soprattutto otto scudetti. Più effimera l’esperienza polisportiva, l’hockey quale punta con i Devils Milano – in riforma degli storici “Diavoli rossoneri” – che a tre titoli nazionali aggiunsero un successo in Alpenliga oltre ad una “Coppa Bossi” in quel della “Valascia” di Quinto frazione Ambrì, dotandosi anche di fenomeni quali Jari Kurri (in anno di interregno sull’uscita dagli Edmonton Oilers verso i Los Angeles Kings), Mark Napier e Dmitri Tsygurov fra gli stranieri, poi Bruno Baseotto, Sergio Momesso, Gaetano “Gates” Orlando, Santino “Sandy” Pellegrino ed Emilio Jovio tra gli oriundi, ed ancora Maurizio “Niki” Scudier, Matteo Malfatti e Robert “Bob” Oberrrauch tra gli italiani. Nel settembre 2018, infine, l’acquisto del Monza (calcio) per tramite della “Fininvest”: in quattro stagioni, passaggio dalla terza serie alla serie A.

I guai giudiziari – Diceva d’esser stato costretto a scendere in campo per 80 processi, Silvio Berlusconi. Numeri fors’anche veri, distinguendosi i vari filoni delle inchieste a carico; a dati aggregati, dall’inizio ai giorni nostri, risultano invece complessive 36 situazioni processuali, quattro delle quali erano ancora in corso. Parliamo delle 32 situazioni processuali concluse: in una – il “Caso Mediaset”, un complesso giro di denaro in cui l’imprenditore si sarebbe reso responsabile di appropriazione indebita, falso in bilancio e frode fiscale; tirate in ballo anche presunte sponde bancarie su Lugano – vi fu condanna in via definitiva alla reclusione per quattro anni, dei tre quali da non scontarsi per via di un indulto ed il resto “amministrato” in termini di servizi sociali prestati dall’imputato in una struttura per anziani; poi i “Non luogo a procedere” per prescrizione (otto casi) e per intervenuta amnistia (due casi); poi le assoluzioni perché il fatto non costituisce reato (un caso), perché il fatto non costituisce più reato (due casi) e perché il fatto non sussiste (otto casi); poi ancora le archiviazioni (10 casi). Restano, anzi, restavano in piedi quattro “dossier” di cui uno solo giunto alla fase dibattimentale (“Caso escort”, insorto nel 2014 su basi del 2009) e gli altri tre ancora in alto mare (fasi istruttorie avviate rispettivamente nel 2013 e nel 2014 nei primi due casi, recupero – nel 2017 – di un fascicolo archiviato già nel 1998 nel terzo caso). Più chiacchierato che condannato, insomma, dovendosi prendere atto delle evidenze in sede giudicante e non di teoremi e non di “pendenze” che non pendevano in modo così chiaro, solo che si notino i tempi processuali. E del resto, con le parole dei giuristi: quod non est in libris non est in mundo.

La famiglia – Quietamente tumultuoso, nel corso degli anni, il quadro delle relazioni affettive. Prima moglie, con rito religioso, Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, conosciuta nel 1964, sposata nel 1965 con rito religioso, figli Maria Elvira detta Marina e Piersilvio, separazione nel 1980, divorzio ufficializzato nel 1985; seconda moglie, Miriam Raffaella Bartolini meglio nota come Veronica Lario in varie esperienze teatrali e televisive, già legata all’attore Enrico Maria Salerno, convivenza dal 1980 circa, tre figli (Barbara, Eleonora e Luigi) giunti prima del matrimonio con rito necessariamente civile nel 1990, separazione nel 2009 e divorzio nel 2014. Poi due fidanzate: Francesca Pascale, dal 2011 in via ufficiosa e dal 2012 in via ufficiale, sino al 2019; Marta Antonia Fascina, dal 2020 ad oggi. Oltre ai cinque figli, nell’alveo della famiglia allargata figurano effettivi 17 nipoti ed un pronipote (CONTINUA).

Timide prove di reazione nelle Borse europee. Anche New York in verde

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 18.44) Speranzoso lunedì borsistico a Zurigo, dove lo “Swiss market index” mal crivellato la scorsa settimana ha esordito con progresso pari allo 0.42 per cento sugli 11’301.25 punti circa avendo cura di restituire dignità al lusso (“Compagnie financière Richemont Sa”, più 2.22 per cento) e trovando un capofila in “Partners group Ag” (più 3.08); motivi di doglianza e di condolenza da con “Swisscom Ag” (meno 1.69) e “Roche holding Ag” (meno 0.73). Per quanto riguarda l’allargato, in rimbalzo “Dottikon es holding Ag” (più 7.68) e “Starrag group Ag” (più 4.95); premiata la ticinese “Interroll holding Ag” (più 2.64; si considera ancora attendibile un prezzo-“target” di medio periodo oltre i 3’400 franchi); lascia sul campo poco meno del cinque per cento il titolo “Santhera pharmaceuticals holding Ag” sulla notizia di cambi ai vertici del gruppo basilese e di un’operazione di raggruppamento delle azioni (concambio di 10 vecchie azioni per una nuova azione, al nominale quest’ultima di 0.10 franchi). Dalle altre piazze, valendo per tutte un profilo di fiduciosa attesa circa le decisioni che saranno espresse a partire da mercoledì circa le politiche delle banche centrali in materia di tassi di interesse (fiducia all’ipotesi di nessun altro aumento immediato): Dax-40 a Francoforte, più 0.93 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.92; Ftse-100 a Londra, più 0.11; Cac-40 a Parigi, più 0.52; Ibex-35 a Madrid, più 0.37. New York incoraggiante su tutti e tre gli indici di riferimento, e con particolare evidenza per il Nasdaq (più 0.89). Cambi: 97.78 centesimi di franco per un euro, 91.01 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 23’554 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Lugano, 115 anni ed un futuro “inclusivo” per la “Funicolare Monte Brè”

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L’inaugurazione di un impianto per alimentazione di energia da fonte solare (superficie oltre 200 metri quadrati, progetto realizzato d’intesa con i vertici della “Ail Sa”), la presentazione di un libro dedicato alla storia dell’impresa (autori Marino Viganò e Roberta Ramella) e l’annuncio di un progetto di ampio respiro tra i punti qualificanti della celebrazione, ieri in vetta al Monte Brè di Lugano ed in presenza del sindaco Michele Foletti, per i 115 anni dalla nascita e dall’attivazione della funicolare. Significativa la determinazione a procedere – questo il senso del programma di medio periodo – con un nuovo salto di qualità nell’offerta: nel 2025 l’entrata in servizio di nuovi vettori sul percorso vetta-Ruvigliana, spesa necessaria stimata in poco meno di tre milioni di franchi, piena inclusività garantita sia per divabili sia per altri soggetti.

Como, minorenne spacciava sul confine: droga su di sé, droga a casa

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Hascisc addosso, tra mutande e pantaloni, ed hascisc a casa, nella cameretta. Pochi grammi da una parte, pochi grammi dall’altra, ma anche contanti per complessivi 1’500 euro e la disponibilità di un bilancino di precisione, per definire il ruolo da “pusher” di un 17enne abitante a Como quartiere Sagnino e che uomini della Polizia di Stato individuarono e fermarono l’altr’ieri lungo via Bellinzona a Como, a qualche centinaio di metri dal valico di confine della frazione Ponte Chiasso su Chiasso. Il ragazzo, fermato mentre stava transitando a bordo di uno “scooter”, è ora sotto denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Mergozzo (Vco), ciclista steso da portiera di un’auto: caduta e ospedale

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Fortunato nella sfortuna il cicloamatore finito lungo disteso sull’asfalto e ferito, nel pomeriggio di mercoledì scorso lungo primaria arteria stradale a Mergozzo (Verbano-Cusio-Ossola), causa impatto con la portiera di un’auto a quanto pare aperta dal conducente e dunque diventata ostacolo insormontabile. Violento sia il primo sia il secondo impatto; come accertato in sede di ricostruzione dell’episodio, l’uomo ha subito una lacerazione profonda alla gola per l’azione dello spigolo superiore della portiera stessa, spigolo di fatto trasformatosi in lama. Per il ciclista è stato necessario un trasferimento d’urgenza in sede ospedaliera per il trattamento del caso; caso risolto con breve degenza ambulatoriale e convalescenza nell’ordine del paio di settimane.

Locarno, auto contro cartellone sulla rotatoria di Solduno: un contuso

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Il conducente di un’auto di piccola cilindrata è rimasto contuso nel primo pomeriggio di oggi, domenica 11 giugno, causa impatto contro un cartellone e contro un manufatto in fregio alla rotatoria di Solduno, lato cantiere sul fronte di via Bartolomeo Varenna. A quanto consta, il veicolo era in movimento dal fronte opposto del ponte sulla Maggia direzione nucleo di Solduno. Soccorsi portati da operatori del Corpo pompieri Locarno; per il guidatore non vi è stato bisogno di trasferimento in sede nosocomiale.

Mord in Jestetten: Schweizer tot in Deutschland aufgefunden

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Am Freitag wurde am Rheinufer an der Schweizer Grenze die Leiche eines 31-jährigen Schweizers gefunden. Die Polizei hat eine Sonderkommission eingerichtet. 

Ein Leichnam wurde am 9. Juni am Rheinufer in Jestetten gefunden. Wie sich herausstellte, ist der Schweizer Staatsangehörige Opfer eines Gewaltdelikts geworden. Die Polizei sucht nun nach Zeugen.

Gegen 11.20 Uhr wurde am Rheinufer in Jestetten der Leichnam eines 31-jährigen Schweizer Staatsangehörigen aufgefunden. Nach derzeitigem Ermittlungsstand war stumpfe Gewalt gegen den Kopf todesursächlich.

Die Kriminalpolizei des Polizeipräsidiums Freiburg hat die Ermittlungen übernommen und am Wochenende eine Sonderkommission eingerichtet. Die Polizei sucht Zeugen, die in den letzten Tagen verdächte Wahrnehmungen im Bereich des Rheinufers in Jestetten gemacht haben oder sonstige Hinweise geben können.

Frontale in Sardegna, ferita la granconsigliera Nadia Ghisolfi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 16.13) Nadia Ghisolfi, 43 anni, esponente del “Centro” (ex-Ppd) nel Legislativo cantonale e nella vita responsabile del sindacato “Transfair” per la Regione sud, è rimasta ferita nel frontale avvenuto intorno alle ore 20.00 di ieri, sabato 10 giugno, lungo la Strada provinciale numero 59 in territorio comunale di Arzachena (provincia di Sassari, Sardegna, Italia), frazione Marina di Porto Cervo. Le condizioni di salute della granconsigliera sono sostanzialmente buone essendo state escluse fratture e lesioni interne; varie le contusioni, dolorosa quella allo sterno. Escoriazioni e traumi superficiali ha subito anche Antonio Caggiano, 51 anni, municipale di Paradiso in quota Lega-Udc-Indipendenti, imprenditore e presidente del “Football club Paradiso”, che si trovava a bordo dello stesso veicolo, un “Land rover defender”. La peggio, per quanto è dato sapere, è toccata alla conducente della “Fiat Panda” che, stando alla testimonianza resa da Nadia Ghisolfi, avrebbe improvvisamente sbandato occupando la corsia di marcia opposta in un tratto a striscia bianca continua. La donna è stata estratta dall’abitacolo della “Fiat Panda” con cesoie e divaricatore su intervento di effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento misto di Arzachena località Cascioni e trasferita d’urgenza in ospedale. Accertamenti sono stati esperiti da uomini dell’Arma dei Carabinieri della stazione di Arzachena frazione Porto Cervo.

Videoconcerti, tempi di… evocazioni all’“Ascona music festival”

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Seconda data dell’“Ascona music festival”, mercoledì 14 giugno, sede scelta gli ambienti della chiesa evangelica riformata (viale Monte Verità 76), con proposta altamente emozionale – non a caso la scelta del titolo “Evocazione” – nelle forme del videoconcerto ovvero con proiezioni di filmati da storici concerti del “festival” stesso, e qui in “prima” assoluta. Con Daniel Levy (pianoforte), Robert Zimansky (violino), Dmitry Rasul-Kareyev (clarinetto) e “Carmina quartett”; inizio ore 20.30; ingresso a pagamento.

Osi, tre date in… casa. E per la serata di gala c’è il “Quintetto bislacco”

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Altri tre appuntamenti in giugno per l’“Orchestra della Svizzera italiana”, reduce dall’ “Open air” in Bellinzona. Domenica 18, nella chiesa titolata a santa Maria degli Angioli in Lugano, programma con pagine da Antonio Vivaldi, Wolfgang Theophilus “Amadeus” Mozart e Franz Joseph Haydn; inizio ore 15.00, ingresso libero, prenotazione tuttavia obbligatoria (a tale proposito, consultare il sito InterNet all’indirizzo www.osi.swiss). Giovedì 22, nella sede residente al “Lac” di Lugano, concerto di gala Aosi-Fosi; insieme con l’“Orchestra della Svizzera italiana” sarà sul palco il formidabile “Quintetto bislacco” con Duilio Massimiliano “Dudi” Galfetti, Walter Zagato, Roberto Molinelli, Federico Marchesano e Marco Radaelli; inizio ore 20.30. Mercoledì 28, infine, tradizionale “Concerto dei diplomi” con tre solisti – Jingzhi Zhang, violino; Marco Antonicelli, corno, Fernando Luis Fernandez Frutos, clarinetto – del “Conservatorio della Svizzera italiana”, su pagine da Wolfgang Theophilus “Amadeus” Mozart, Carl Maria von Weber e Jean Françaix – insieme con l’Osi in proposta all’“Auditorio Stelio Molo” in Lugano quartiere Besso; nella circostanza, direzione affidata a Marc Kissóczy; entrata libera, inizio ore 20.30. In immagine, l’Osi durante una tappa della “tournée” di aprile in Germania.

Luino (Varese): motociclista sbalzato dal sellino, ferito ma fuori pericolo

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È fuori pericolo il motociclista 36enne sbalzato dal sellino del suo dueruote, intorno alle ore 3.53 di oggi ovvero domenica 11 giugno, in centro a Luino. L’incidente lungo via Carlo Porta, prima parallela interna alla Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” – tratto corrispondente al bacino del porto antico – in uscita dalla città direzione frontiera sul valico italo-svizzero a Dirinella frazione di Gambarogno; non consta che siano stati coinvolti altri mezzi. L’uomo è stato assistito in codice rosso (massima gravità), salvo successivo riscontro di rischio ridotto pur nella presenza di traumi e lesioni; conseguente il trasferimento in sede nosocomiale per i trattamenti del caso.

Kanton Sankt Gallen: Tödlicher Unfall mit einem Wingsuit in Walenstadt

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Heute, 10.06.2023, kurz vor 9:30 Uhr, hat die Kantonspolizei St.Gallen die Meldung von einem abgestürzten Wingsuit-Piloten im Bereich des Landeplatzes in Walenstadt erhalten. Vor Ort konnte nur noch der Tod des Mannes festgestellt werden.

Gemäss jetzigen Erkenntnissen startete ein 42-jähriger Mann mit seinem Wingsuit im Bereich der Absprungstelle Sputnik am Chäserrugg seinen Flug Richtung Walenstadt. Im Bereich des offiziellen Landeplatzes stürzte er aus bislang unbekannten Gründen ab.

Die aufgebotenen Rettungskräfte konnten nur noch den Tod des Mannes feststellen. Beim Verunfallten handelt es sich um einen 42-jährigen Österreicher aus dem Bundesland Tirol. Die Alpine Einsatzgruppe der Kantonspolizei St.Gallen untersucht den Unfallhergang.

Die Staatsanwaltschaft des Kantons St.Gallen verfügte die Überführung des Verstorbenen ins Institut für Rechtsmedizin. Im Einsatz standen mehrere Patrouillen und Fachspezialisten der Kantonspolizei St.Gallen, ein Amtsarzt und die Rega.

Quelle der Polizeimeldung: Kapo SG

Ein 15-jähriger kongolesischer Staatsangehöriger wird tot im Badesee aufgefunden

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Am Donnerstagnachmittag 8. Juni wurde ein junger Erwachsener als vermisst gemeldet. Er hielt sich vorgängig mit Freunden in der “Domaine des Iles” in Sion auf. Ein Polizeiaufgebot wurde in der Gegend eingesetzt, um den jungen Mann zu finden. Der Jugendliche wurde schliesslich in einem Badesee in mehreren Metern Tiefe im Wasser leblos geortet.

Am Freitag, den 9. Juni 2023, informierte die Kantonspolizei Wallis die Bevölkerung darüber, dass in der Domaine des Iles in Sion eine gross angelegte Suchaktion im Gange war.

Am frühen Abend hatten Amateurtaucher eine Leiche lokalisiert, die in mehreren Metern Tiefe lag. Die Taucher der Waadtländer Gendarmerie brachten das Opfer an die Oberfläche. Der herbeigerufene Arzt konnte nur noch den Tod des Mannes feststellen.

Der Tote ist ein 15-jähriger kongolesischer Staatsangehöriger mit Wohnsitz im Zentralwallis.

Die Staatsanwaltschaft hat in Zusammenarbeit mit der Polizei eine Untersuchung eingeleitet, um die Umstände des Ereignisses zu ermitteln.

Quelle der Polizeimeldung: Kapo VS

Achten Sie auf Ihre Gesundheit: Salmonellen im Nasi Goreng von Aldi

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Aldi Suisse ruft das Asia Fertiggericht, «Nasi Goreng», 350g MHD 23.06.2023 wegen möglicher Gefahr von Salmonellen zurück

In Zusammenarbeit mit der zuständigen kantonalen Vollzugsbehörde ruft Aldi Suisse das Asia Fertiggericht, «Nasi Goreng», 350g MHD 23.06.2023 wegen möglicher Gefahr von Salmonellen zurück.

Genitori non affidatari del Ticino, a Monteceneri l’assemblea annuale

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In assemblea annuale a Monteceneri frazione Rivera (“Centro diurno”, via Capidogno), martedì 13 giugno, i membri dell’“Associazione genitori non affidatari-Agna”. Ritorno all’incontro in presenza, dopo pausa per le note questioni covidiane, ma anche con facoltà di collegamento in videoconferenza (i dati per l’accesso saranno forniti al momento della registrazione “online” all’appuntamento. Riferimenti: sito InterNet all’indirizzo www.agna.ch, “e-mail” all’indirizzo info@agna.ch). Inizio ore 20.00; al termine dei lavori assembleari, rinfresco offerto.

Varese, collisione tra due auto: vari feriti, tra loro anche tre bimbi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.11) Tre bimbi di età compresa fra i due ed i sei anni sono tra i feriti – non gravi, stando all’ultimo riscontro da fonti sanitarie – nell’incidente stradale avvenuto alle ore 9.45 circa lungo via Valgella a Varese. Coinvolti anche una 36enne ed un 62enne. In fase di accertamento la dinamica dell’episodio. Vari i mezzi di soccorso fatti intervenire in zona oltre alle forze dell’ordine.

Tresa: colpo alla stazione di servizio, rapinatore solitario in fuga

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.13) Ad ampio spettro, con il coinvolgimento di unità della Polcantonale e della Polcom Lugano e di operatori dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini, le ricerche del malvivente autore stamane della rapina perpetrata in solitaria ai danni della stazione di servizio “Piccadilly” in territorio comunale di Tresa frazione Monteggio, lungo via Cantonale. Casco integrale in testa, forse essendo giunto in zona a bordo di una moto, ed altezza sui 180 centimetri i ragguagli principali circa l’uomo che alle ore 7.06 circa ha fatto irruzione nel chiosco annesso alle pompe di benzina ed ha puntato sulla commessa, minacciandola ad alta voce in lingua italiana senza inflessioni particolari e facendosi consegnare fondocassa e poco altro; nel volgere di tre, quattro minuti l’abbandono del locale da parte del malvivente e la fuga. La dipendente della stazione di servizio non ha subito conseguenze fisiche. Ipotizzabile un allontanamento del rapinatore verso la linea di frontiera; controlli sono in corso anche nell’Alto Varesotto. Pochi altri elementi sarebbero emersi dalle prime verifiche: il soggetto è di carnagione chiara, avrebbe fra i 30 ed i 40 anni, indossava pantaloni tipo jeans e di colore chiaro oltre ad una giacca e ad una sciarpa, quest’ultima a completare il travisamento.

Lavena Ponte Tresa (Varese), infortunio sul lavoro: banconista ferito

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Una lama che scappa al controllo, questione d’un attimo e zac, dall’ordinario della giornata lavorativa si passa al dramma. Un banconista 21enne è stato ricoverato in gravi condizioni nel pomeriggio di ieri, venerdì 9 giugno, causa infortunio sul lavoro occorso al reparto pescheria-macelleria della struttura distributiva “Bennet” in via Cristoforo Colombo a Lavena Ponte Tresa (Varese). Rapido ed efficace l’intervento dei soccorritori, giunti intorno alle ore 14.40 con ambulanza ed elicottero; in sede nosocomiale, infine, la situazione è stata riportata sotto pieno controllo.

Soldi “facili” dalle consegne tra Varesotto e Comasco: denunciato

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Aveva fatto man bassa di denaro contante, che avrebbe dovuto incassare sì ma riversandolo poi nelle casse della società per la quale lavorava. Vere e proprie appropriazioni indebite in serie quelle messe a segno, per un controvalore stimato in oltre 3’700 euro nel volgere di quattro settimane scarse, da un 39enne marocchino assunto quale corriere per un’azienda con sede a Pero (provincia di Milano) e con clientela nel Varesotto e nel Comasco oltre che tra Milano e la Brianza monzese. Elementare ma destinato a durar poco il meccanismo della truffa: le merci giungevano a destinazione e venivano solitamente pagate per contanti, ed i contanti sparivano nelle tasche del delinquente che tuttavia è stato vittima della sua stessa avidità quando ha tentato di estendere il trucco anche agli assegni, cioè provando ad incassarne uno da 767 euro circa e senza aver titolo. Conseguenze: sbugiardamento pubblico del 39enne, licenziamento sui due piedi, denuncia all’autorità giudiziaria. Pieno rimborso è stato nel frattempo garantito ai danneggiati che, a prima battuta, sarebbero invece risultati inadempienti agli obblighi contratti.

17enne scomparsa da Mendrisio, revocato l’avviso di ricerca

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Revocato in serata l’avviso di ricerca per la non ancora 18enne che risultava essersi allontanata volontariamente da Mendrisio appena l’altr’ieri, a tarda ora, in apparenza riuscendo a dileguarsi senza lasciar traccia. Nessuna indicazione è stata fornita da fonte ufficiale circa l’evidenza dello stato dell’arte.

Borse: l’Europa stenta, New York trova una soglia di resistenza

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.20) Chiusura di settimana al ribasso sul listino primario della Borsa di Zurigo: “Swiss market index” al saldo su quota 11’254.42 punti, perdita contenuta nella misura dello 0.48 per cento, “Abb limited” capofila con guadagno peri allo 0.78 per cento; in retroguardia “Lonza group Ag” e “Givaudan Sa” (meno 2.63 e meno 3.08 per cento rispettivamente). Nell’allargato, preso atto dell’ennesima escursione a doppia cifra – stavolta verso l’alto – del titolo “Relief therapeutics holding Ag” (più 12.15 per cento), scatto di “Crealogix Ag” (più 4.08) e secca flessione per “Starrag group Ag” (meno 6.48). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.25; Ftse-Mib a Milano, meno 0.41; Ftse-100 a Londra, meno 0.49; Cac-40 a Parigi, meno 0.12; Ibex-35 a Madrid, meno 0.34. Discreta resistenza a New York: “Dow Jones”, più 0.13; S&P-500, più 0.11; Nasdaq, più 0.18. Cambi: 97.09 centesimi di franco per un euro, 90.40 cetnesimi di franco per un dollaro Usa; fermo a 23’910 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

In corsa verso l’estate, occhio al “radar” e alle sue… legnate

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Ultima settimana piena prima dell’estate così come l’abbiamo sempre considerata, ma che la voglia di correre al lago non ci induca a dar troppo gas, sia mai che una “Irina” a caso – sul tipo di quella in immagine – si metta a fare l’autostop o che una sua consorella abituata a spostarsi da qui a là e da su in giù pensi di doversi dedicare a controlli mobili sin troppo accurati sull’altrui transito veicolare. Ergo, tra lunedì 12 e domenica 18 giugno, prestare attenzione soprattutto nelle seguenti località: nel Distretto di Bellinzona, Claro, Castione, Bellinzona-città e Cadenazzo; nel Distretto di Riviera, Biasca ed Iragna; nel Distretto di Leventina, Ossasco, Airolo, Ambrì, Villa Bedretto, Pasquerio e Pollegio; nel Distretto di Locarno, Verscio, Ponte Brolla, Locarno-città, Losone, Brissago ed Ascona; nel Distretto di Lugano, Arbostera, Pambio-Noranco, Cassarate, Ponte Capriasca, Cureglia, Roveredo Capriasca, Tesserete, Vaglio, Porza, Origlio, Medeglia, Taverne, Camignolo, Barbengo, Pazzallo, Molino Nuovo, Loreto, Pregassona, Magliaso e Paradiso; nel Distretto di Mendrisio, Ligornetto, Mendrisio, Rancate, Capolago, Castel San Pietro, Genestrerio, Caneggio e Morbio Inferiore. Quattro infine – a Curio, a BesazIo, a Prosito ed a Visletto – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Gran tributo ai “Genesis” e tanto “metal”: doppio concerto a Losone

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“Real dream” e “Virtual simmetry” in doppio concerto ad ingresso gratuito, sabato 17 giugno, sul palco che sarà eccezionalmente montato ai piedi della “torre Erl”, unica parte visibile della centrale termica sotterranea in Losone. Proposta intergenerazionale, quella che giunge sotto egida del Comune di Losone e della “Energie rinnovabili Losone”, società cui spetta la gestione della centrale. Circa i “Real dream” parla la storia: gruppo sorto a Genova nel 1996, specializzazione quale “tribute band” dei “Genesis” che hanno attraversato oltre mezzo secolo dai tempi di Peter Gabriel e Tony Banks e Mike Rutherford passando per Phil Collins e Steve Hackett volendosi restare ai minimi di riferimento, massimo riguardo – con totale fedeltà di esecuzione – al primo periodo di vita di quello che fu un fortunato connubio nato sull’asse tra la “Charterhouse school” di Godalming, sull’esito dell’incontro tra i “Garden wall” e gli “Anon”, ed il Distretto di Chiswick a Londra; nella formazione odierna, una voce solista (Paolo Tenerini, giunto nel settembre 2018 da Grosseto; con lo stesso ruolo, era stato anche il “frontman” dei senesi “Brodo primordiale”), uno strumentista puro (Paolo Viccinelli: basso, chitarre e pedali per basso) e tre strumentisti anche in voce (Alessandro La Corte, tastiere; Tiziano Tacchella, tastiere; Andrea Orlando, batteria e percussioni); anche a Losone, come in altre tappe del “tour” inaugurato a fine gennaio nel Veronese, l’evento sarà focalizzato sui materiali di “Selling England by the pound”, storico album – il quinto, in studio – registrato dai “Genesis” nel settembre 1973 ai “Sarm west studios” di Londra per l’etichetta “Charisma records”; cinquantenario da celebrarsi anche per la straordinaria versatilità con cui Peter Gabriel ed i suoi seppero a quel tempo trattare la forma autorale (uso di termini generati “ad hoc”, allusioni e doppisensi calati nel quotidiano o presi dalla strada, a volte veri e propri messaggi in bottiglia).

Quanto ai luganesi “Virtual simmetry”, interessanti idee da musica “prog” sulla cifra metallara sin dal 2009, auspice Valerio Villa (chitarra) accanto al quale si aggregarono via via Marco “Mark” Bravi (tastiere), Alfonso Mocerino (percussioni), Alessandro Pasquale (basso) e Marco Pastorino (voce; al pari di Alfonso Mocerino, precedenti esperienze sia con gli italiani “Temperance” sia con gli austriaci “Fallen sanctuary”). Inizio ore 19.30. A margine, servizi di “buvette” e gastronomia. In immagine, i “Real dream”.

Busto Arsizio (Varese), moto contro auto, seri traumi per un 16enne

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Lesioni di una certa gravità hanno riscontrato i sanitari dell’“Ospedale di Circolo” in Busto Arsizio (Varese) ad un 16enne il cui dueruote è venuto ieri mattina a collisione con un’auto sul limitare del territorio comunale di Busto Arsizio su quello di Castellanza, e meglio all’intersezione tra via Del Bosco e viale Giuseppe Borri. Illeso il conducente della vettura. Episodio avvenuto attorno alle ore 11.05; soccorsi portati da operatori della “Croce rossa italiana” in Busto Arsizio.

Esperienze sensoriali in musica, a Lugano la “HarpBeat orchestra”

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Celebra in effetti quattro lustri di contatto con il pubblico, essendo stata formata nel 2002 ed avendo iniziato ad operare pochi mesi più tardi, la “HarpBeat orchestra” che sabato 17 giugno, alla chiesa titolata a san Rocco nell’omonima piazza di Lugano, torna con un concerto dai contenuti inediti e sempre sotto la direzione di Fabio Conistabile – noto anche come Fabius Constable – che dell’“ensemble” è anche fondatore. Come sempre, dalla prima all’ultima battuta, tradizione della miglior musica italiana che si trasforma in spettacolo multisensoriale ad ampliamento dell’impatto sonoro e dell’impatto visivo; tema scelto, i diari con le memorie di viaggi. Inizio ore 21.00, ingresso a pagamento.

Lomazzo (Como): sangue per gelosia, 34enne ferito, 47enne in manette

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Un 34enne versa in gravi condizioni al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) causa accoltellamento subito intorno alle ore 18.45 di ieri, giovedì 8 giugno, al culmine di un diverbio degenerato in vie di fatto ed occorso a Lomazzo (Como), lungo via Cesare Cantù. Responsabile del ferimento, a quanto consta con più colpi inferti, è un 47enne, passaporto italiano e precedenti di polizia, dileguatosi in auto senza aver prestato soccorso all’altro uomo; il soggetto è stato tratto in arresto da effettivi dell’Arma dei Carabinieri – stazione di Fino Mornasco (Como) – dopo ricerche estese all’intero circondario e che hanno rapidamente portato all’individuazione dell’auto utilizzata per la fuga. Il coltello è stato trovato ed acquisito dalle forze dell’ordine a fini di inchiesta; sul 47enne, che avrebbe agito per motivi legati alla gelosia, grava al momento l’accusa di tentato omicidio.

Varese: auto si ribalta nel rettilineo, conducente ferito ma fuori pericolo

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Colpo di sonno o guasto meccanico o slittamento su una macchia d’olio – in corso a tale proposito i rilevamenti – quale causa dell’incidente avvenuto all’alba di oggi, venerdì 9 giugno, lungo la Strada provinciale numero 1 “del Chiostro di Voltorre”, già in territorio comunale di Varese frazione Capolago: qui la vettura guidata da un 47enne, ed in transito sul tratto rettilineo che porta ad una rotatoria, ha sbandato sino ad arrestarsi fuori dalla carreggiata e ruote all’aria. Soccorsi sanitari da operatori dei servizi locali giunti sul posto “in uno” con una squadra dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Stefano Legnani in Varese; riscontrate lesioni da codice giallo; dopo stabilizzazione, l’automobilista è stato trasportato al “Circolo” e sottoposto a trattamento d’urgenza.

Scuole professionali, ruoli apicali: quattro nomine per quattro anni

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Una donna e tre uomini sono stati nominati oggi, nel corso di ordinaria seduta del Consiglio di Stato, a ruoli apicali ossia in funzioni da vicedirettori per le scuole professionali ticinesi, quadriennio a partire dall’anno scolastico 2023-2024. Nell’ordine: Marta Ghielmetti, “Centro professionale commerciale” in Lugano; Stefano Jelmorini, “Scuola professionale per sportivi d’élite” in Tenero-Contra frazione Tenero; Simon Bernhard, “Centro professionale sociosanitario” in Bellinzona-Lugano; Roberto Guggiari, “Centro professionale sociosanitario” in Bellinzona-Lugano.

Como, collisione auto-moto su via Per Cernobbio: 25enne ustionato

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Lesioni ed ustioni di una certa gravità – ancora non nota la prognosi da parte dei sanitari del “Sant’Anna” in San Fermo della Battaglia (Como) – per il motociclista 25enne che alle ore 8.00 circa di oggi, sul transito lungo via Per Cernobbio a Como, ha avuto la peggio nella violenta collisione con un’auto. In séguito all’impatto, il dueruote ha preso fuoco. Fiamme domate dal conducente di un bus gran turismo; zona messa in sicurezza da effettivi dei Vigili del fuoco dal comando provinciale in Como.

Travedona Monate (Varese): rogo in un deposito, soli danni materiali

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Non vi sono state conseguenze per le persone, anche con riferimento a possibili inquinamenti di suolo ed aria, in séguito all’incendio del deposito della “Atom srl” in via Vittorio Veneto a Travedona Monate (Varese), nelle prime ore di martedì 6 giugno. Il rogo, sviluppatosi in un magazzino contenente accumulatori per auto, era stato domato da effettivi dei Vigili del fuoco dal comando provinciale in Varese e dal Distaccamento di Laveno Mombello.

Morcote, lavori per una notte sulla Cantonale in zona Garavello

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Lavori di pavimentazione stradale a Morcote, in fascia serale-notturna (ore 22.30-5.00) tra giovedì 15 e venerdì 16 giugno, nel tratto della Cantonale in montàda Dal Sàss dal Göbb (zona Garavello), fra la “Casa anziani Caccia-Rusca” e l’entrata dell’autosilo “Garavello”. L’accesso alla struttura residenziale sarà garantita in provenienza da Melide; idem dicasi per quanto riguarda l’autosilo, in provenienza da Lugano quartiere Figino. In caso di maltempo le attività di cantiere saranno spostate alla notte successiva, stessi orari.

Porza, da lunedì cantiere in fascia serale-notturna lungo la Cantonale

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Chiusura al traffico in fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00), a partire da lunedì 12 giugno e sino dunque all’alba circa di sabato 17 giugno, lungo un tratto di via Cantonale a Porza per lavori legati alle sottostrutture. Interessato dal cantiere il tratto compreso tra l’incrocio con via Borsari Welti e la Casa comunale. Sarà garantito il transito pedonale così come quello di mezzi degli enti di primo intervento e del bus della “Autopostale Sa”.

Diluvio in A13 a Cama, vettura sbanda e si ribalta: illesi gli occupanti

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Salvi senza ferite rilevanti il conducente 29enne e la passeggera 23enne che alle ore 21.58 circa di ieri, nel percorrere la A13 in territorio moesano ovvero da Mesocco (Canton Grigioni) frazione San Bernardino direzione Bellinzona, a causa di un “aquaplaning” in corrispondenza dell’abitato di Cama è dapprima finita fuori dalla carreggiata sulla destra, indi ha percorso un tratto della scarpata, poi si è ribaltata strisciando sul tettuccio sino a reimmettersi sulla corsia normale di marcia ed in ultimo si è arrestata ancora ruote all’aria. Sulla zona, come testimoniato dal giovane, stava piovendo a dirotto. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto nell’incidente; sia il guidatore sia la sua ospite sono usciti dall’abitacolo con le proprie forze. Sul posto agenti della Polcantonale per i rilevamenti del caso.

17enne in fuga, a Mendrisio l’ultimo avvistamento. Ricerche in corso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.54) La stazione ferroviaria di Mendrisio quale luogo dell’ultimo avvistamento, alle ore 23.30 circa di ieri, autorizza a credere in un allontanamento volontario; in quale direzione, tuttavia, non si sa. Con legittima preoccupazione così come era avvenuto per la 13enne e per la 15enne sparite da Orselina e ritrovate l’altr’ieri sera a Milano, e tanto di più stante il quasi immediato lancio di un avviso di ricerca (delle ore 9.00 di oggi l’informativa di fonte Polcantonale), si seguono ora le sorti di una non ancora 18enne, identità nota al “Giornale del Ticino”, cittadina svizzera dall’ignoto domicilio ma presumibilmente ospite di una struttura; 155 centimetri, corporatura robusta, capelli neri portati lunghi, occhi castani scuri, carnagione bianca i connotati; “leggins” portati a vita alta e di colore nero e “top” di colore rosa gli elementi utili per quanto riguarda l’abbigliamento, una borsa di colore grigio come accessorio. In caso di contatto con la ragazza, chiamare il centralino della Polcantonale.

Colpo di stiletto / I Terranova come bagnini? Amici luganesi, novità non è…

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Entusiasmo esprimono le autorità comunali, a Lugano, per l’introduzione di due cani Terranova quali presenze costanti nelle attività di salvataggio durante la stagione balneare 2023. “Un “novum” a livello cantonale”, si è letto e sentito. Calma: i cani da soccorso per le persone che si fossero eventualmente trovate in difficoltà nell’affrontare le acque, in Ticino, c’erano già più di 20 anni addietro; su altro bacino, cioè sul Lago Maggiore, e per la precisione dal 2000 al 2008 allo storico “Camping Verbano” – la prima struttura di questa tipologia su suolo ticinese, è il caso di ricordare – di Tenero-Contra frazione Tenero. Ed erano Terranova, sissignori, con adeguata istruzione tanto da espletare l’incarico in autentica simbiosi con il bagnino. Idea ottima, quella riproposta, e lo si conferma; ma nulla che non sia stato già sperimentato, proprio qui.

Borse incerte: l’Europa marcia, Zurigo si ferma. Stabili i cambi, rimbalzo a New York

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.50) In passaggio anodino anche oggi il listino primario della Borsa di Zurigo attestato dallo “Swiss market index” con limatura nell’ordine dello 0.35 per cento ad 11’308.90 punti, stanti “Holcim lilmited” e “Novartis Ag” in posizioni di punta (più 1.60 e più 0.97 per cento rispettivamente); in retrovia “Roche holding Ag” (meno 1.35) e “Swiss Re Ag” (meno 1.71). Vendite per presa di beneficio, nell’allargato, su “Dottikon es holding Ag” e “Ypsomed holding Ag” in flessione nell’ordine del quattro per cento. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.18 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.81; Ftse-100 a Londra, meno 0.32; Cac-40 a Parigi, più 0.27; Ibex-35 a Madrid, meno 0.17. Rilancio da rimbalzino a New York, con guadagni attorno alla mezza figura per “Dow Jones” e S&P-500 e slancio pieno sul Nasdaq (più 1.02). Cambi: 96.94 centesimi di franco per un euro, 89.89 centesimi di franco per un dollaro Usa; in calo a 23’891 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Tremezzina (Como): schianto fatale, morto un parapendista 57enne

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.59) Un parapendista, 57 anni l’età, ha perso la vita oggi in conseguenza della caduta sul Monte Galbiga, in territorio comunale di Tremezzina (Como), dopo che la vela si è improvvisamente attorcigliata ad un’altezza di circa 30-35 metri dal suolo. La vittima, come risulta alla redazione del “Giornale del Ticino”, è Simone Barbetta, originario di Menaggio (Como) e titolare del “Rifugio Vanini” vicino al quale ha avuto luogo l’incidente con esito tragico. Rapidi gli interventi di assistenza medica, interventi attivati alle ore 16.40 circa con colonna del “Soccorso alpino lombardo” (stazione Lario occidentale-Ceresio) via terra e con l’eliambulanza “Areu” da Milano sino alla zona del citato “Rifugio Vanini”; il decesso del 57enne è stato dichiarato in sede nosocomiale al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como).

Casale Corte Cerro (Vco): in “scooter” con droga in quantità, preso

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Hascisc in 10 panetti per il peso di un chilogrammo, nelle immediate disponibilità cioè parte addosso e parte sotto il sellino dello “scooter” su cui stava viaggiando; altro hascisc in cinque panetti, ed i calcoli vengono allora facili facili, si trovava invece a casa sua, insieme con circa 7’000 euro tenuti in una cassaforte. Tratto in arresto nelle scorse ore, durante un controllo delle forze dell’ordine in territorio comunale di Casale Corte Cerro (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), un 49enne residente nella limitrofa Omegna, a carico del quale sussistono fondati sospetti circa la gestione di un ampio “giro” di spaccio; elementi corroboranti tale tesi sono stati trovati nei messaggi e nei contatti sul cellulare dell’uomo.

Arbeitsunfall in Dallenwil: Mann wird aus Fahrzeug geschleudert und stirbt

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In Dallenwil (Kanton Nidwalden) kam es am Dienstag, den 6. Juni, zu einem Arbeitsunfall bei Heuarbeiten. Ein Mann starb. Am Dienstag, 06.06.2023, um ca. 17.20 Uhr, kam es in Dallenwil NW zu einem Arbeitsunfall. Dabei fuhr ein 77-jähriger Mann mit einem landwirtschaftlichen Transporter bergwärts in einem steilen Hang über frisch gemähtes Wiesland. Aus noch ungeklärten Gründen rollte der Transporter ca. 60 Meter rückwärts über den steilen Hang hinunter. Folglich überschlug sich der Transporter und der 77-jährige Lenker wurde dabei aus dem Fahrzeug geschleudert, bevor es letztlich auf dem Dach zur Endlage kam. Der Lenker blieb schwer verletzt auf dem Wiesland liegen.

Der Verunfallte wurde durch den aufgebotenen Rettungsdienst und der Rettungsflugwacht REGA betreut. Er wurde anschliessend in ein ausserkantonales Spital überflogen, wo er rund drei Stunden später seinen Verletzungen erlag.

Der genaue Unfallhergang wird durch die Kantonspolizei und Staatsanwaltschaft Nidwalden abgeklärt.

Im Einsatz standen der Rettungsdienst Nidwalden, die Schweizerische Rettungsflugwacht Rega, sowie das Care-Team, die Kantonspolizei und die Staatsanwaltschaft Nidwalden. Die Bergung des stark beschädigten Landwirtschaftsfahrzeuges wird in den nächsten Tagen vorgenommen.

Quelle der Meldung: Kapo NW

Sospetta truffa, “focus” sulla ValleMaggia: 64enne in manette

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Fitte relazioni in enti connessi con la promozione delle aree dell’Alta ValleMaggia, riferimenti territoriali da Cevio a Lavizzara come del resto era emerso in ordine ad alcuni accertamenti eseguiti porta a porta tra l’altr’ieri e ieri, sarebbero l’“humus” sul quale un uomo avrebbe operato illecitamente negli scorsi mesi con una “attività di raccolta-fondi”, di fatto compiendo truffe in serie o, se vogliamo, una truffa su larga scala e, pertanto, finendo in manette oggi sull’esito degli interrogatori condotti in sede di ministero pubblico cantonale. Il soggetto ha 64 anni, è cittadino svizzero e risulta domiciliato in un Comune della ValleMaggia. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di un cittadino italiano con residenza nel Canton Lucerna; per l’appunto da Lucerna è stato offerto e garantito uno stretto impegno in termini di lavoro investigativo.

Di massima, l’addebito contestato resta al momento nell’alveo della truffa per mestiere; a tale proposito sono stati acquisiti e sequestrati materiali sia nel Locarnese sia Oltresangottardo, ieri il punto di svolta operativo con varie perquisizioni anche in Lavizzara. Al giudice dei provvedimenti coercitivi la valutazione – che dovrebbe giungere tra domani e venerdì – sull’eventuale conferma dello stato di arresto del 64enne, posto in detenzione preventiva appena dopo l’interrogatorio. Non sono da escludersi altri atti istruttori già prima della fine della settimana; una diecina, per quel che risulta, le persone con cui gli agenti della Polcantonale hanno preso contatto.

Biel (Kanton Bern): Gefängnisinsasse vom Regionalgefängnis verstorben

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Der Häftling wurde gestern Morgen in kritischem Zustand in seiner Zelle aufgefunden und ins Spital gebracht. Kurz darauf verstarb der 36-jährige Insasse.

Am Dienstagmorgen ist im Regionalgefängnis Biel ein Insasse in kritischem Gesundheitszustand in seiner Zelle aufgefunden worden. Er wurde umgehend ins Spital eingeliefert, wo er am Nachmittag verstarb. Ermittlungen zu den Umständen des Todesfalls sowie zur Todesursache wurden aufgenommen.

Der Kantonspolizei Bern wurde am Dienstagmorgen, 6. Juni 2023, gemeldet, dass im Regionalgefängnis Biel ein Insasse in kritischem Gesundheitszustand in seiner Zelle aufgefunden worden war.

Der Mann wurde sofort betreut und bis zum Eintreffen der Rettungskräfte medizinisch erstversorgt. Ein Ambulanzteam brachte ihn schliesslich in ins Spital, wo er trotz aller ergriffenen Massnahmen am Nachmittag verstarb. Es handelt sich um einen 36-jährigen Schweizer, der sich im Gefängnis in Untersuchungshaft befand. Unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Berner Jura-Seeland laufen Ermittlungen zur Todesursache sowie zu den genauen Umständen des Todesfalls.

Quelle der Meldung: Kapo BE

Caso risolto: sparirono da Orselina, ritrovate entrambe a Milano

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Erano a Milano, lì giunte forse nello stesso giorno in cui si erano allontanate dalla struttura in cui erano accolte, ad Orselina. A distanza di 11 giorni effettivi dalla scomparsa, rintracciate e riportate a casa le ragazzine (una 13enne domiciliata ad Avegno-Gordevio frazione Gordevio ed una non ancora 16enne domiciliata a Monteceneri frazione Bironico) per le cui ricerche, una settimana fa, era stato diramato un avviso di ricerca, stanti dinamiche che autorizzavano a credere ad una fuga concordata tra le due. L’individuazione delle due giovanissime, entrambe cittadine svizzere, ha avuto luogo intorno alle ore 20.00 di ieri; secondo il portavoce della Polcantonale, entrambe godono di buona salute.

Alto Varesotto, frane in zona confine: isolata frazione del Luinese

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.46) La frazione Orascio in territorio comunale di Maccagno con Pino e Veddasca (Varese, zona confine sul Gambarogno via frazione Dirinella) è isolata dalle ore 1.30 circa di oggi, mercoledì 7 giugno, a causa di due frane abbattutesi sul tratto di collegamento con la Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”, vale a dire la direttrice fra il valico su Gambarogno frazione Dirinella e Luino. Una ventina almeno le persone che si trovano nell’impossibilità di muoversi con le auto. A causa delle piogge, una colata di fango e di detriti è scesa anche sul sedime della linea ferroviaria Cadenazzo-Luino-Gallarate e oltre, tratta peraltro già interrotta a distanza di circa 23 chilometri verso sud-sud-ovest (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”). I tempi di ripristino delle condizioni ordinarie di viabilità non sono noti. Problemi sono nel frattempo stati riscontrati anche in altre frazioni del Comune, soprattutto a Campagnano.

Frana sulla Cadenazzo-Gallarate, treno deraglia: traffico interrotto

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.29) Non vi sono né feriti né intossicati in séguito al deragliamento di parte di un convoglio-merci, dalle prime ore di oggi, lungo la linea internazionale Cadenazzo-Luino-Gallarate, all’interno della galleria “Sasso Galletto” in territorio comunale di Laveno Mombello (Varese). All’origine dell’incidente, a causa del quale la circolazione su binari resta interrotta causa impossibilità di reindirizzamento dei treni su altri percorsi, una frana abbattutasi dal costone in conseguenza delle forti piogge degli ultimi giorni. Come da esito della prima ricognizione effettuata da uomini dei Vigili del fuoco – operative nella zona squadre dal Distaccamento di Luino (Varese) e dal Comando provinciale – con il contributo di alcuni tecnici, a “sviare” sono stati due assi della motrice, mentre i 18 vagoni sono rimasti in asse. Riscontrata la presenza di alcuni vagoni-cisterna nella composizione complessiva da 18 elementi trainati, sul posto sono stati fatti intervenire anche gli specialisti dell’area Nbcr (“Nucleare-biologico-chimico-radiologico”) dei Vigili del fuoco. Il servizio passeggeri su rotaia lungo la linea Cadenazzo-Luino-Gallarate ed oltre, e viceversa, si interrompe a Luino in direzione sud; carenti le informazioni da fonte ufficiale circa soluzioni alternative; al momento, stando all’orario Ffs, è garantito il viaggio con un vettore S30 (numero 25335) in partenza alle ore 14.04 da Cadenazzo, arrivo a Luino alle ore 14.42, ripartenza da Luino come S30 (numero 25375) alle ore 14.45 ed arrivo a Gallarate alle ore 15.41.

Borse, troppi falchi e poche cifre buone: soffre Zurigo, piange il Nasdaq

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.24) Rosso prevalente nelle Borse europee, dall’inizio alla fine delle odierne contrattazioni, su umori generali per nulla rasserenati sia a causa dei dati che testimoniano un calo dell’“export” dalla Cina sia a causa di dichiarazioni “istituzionali” sulle modalità di contrasto all’inflazione in àmbito europeo. Lo “Swiss market index” a Zurigo, ieri campione continentale con dignitoso progresso, ha accusato al saldo una flessione nell’ordine dell’1.05 per cento a quota 11’348.11 punti circa; in cifra verde i soli titoli “Holcim limited” (più 0.31 per cento) ed “Abb limited” (più 0.29 per cento) oltre ai bancari per centesimi; in resistenza i pesi massimi difensivi, retroguardia formata da “Alcon incorporated” e “Lonza group Ag” (meno 2.37 e meno 2.48 per cento rispettivamente). Proprio poco di raccomandabile nell’allargato; sorprende la reazione negativa (meno 2.10 per cento, dopo cedimento sin oltre le quattro figure) su “Bachem holding Ag” stanti proiezioni oggettivamente non insoddisfacenti pur in un quadro che sarà “impegnativo” (parola di Thomas Meier, presidente del Consiglio di amministrazione) tanto per il 2023 quanto per il 2024. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.20 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.07; Ftse-100 a Londra, meno 0.05; Cac-40 a Parigi, meno 0.08; Ibex-35 a Madrid, più 0.57. A New York, sofferente soprattutto il Nasdaq (meno 1.24). Cambi: 97.26 centesimi di franco per un euro, 90.96 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin di nuovo in discesa al controvalore teorico di 24’125 franchi circa per unità.

La Polcantonale ai motociclisti: «Protezioni adeguate, vite salvate»

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L’esigenza di viaggiare in condizioni di massima sicurezza – piena efficienza del mezzo, certo, ma anche abbigliamento funzionale e protezioni adeguate – al centro della campagna di prevenzione lanciata oggi dai vertici della Polcantonale e del Dipartimento cantonale istituzioni all’indirizzo di motociclisti e scooteristi. Chiave di lettura: l’utilizzo di casco, giacca, guanti, pantaloni e calzature permette di incrementare la protezione personale, come dire che un particolare può essere decisivo, in caso di collisione contro altro veicolo o di caduta, tra incolumità e lesioni (78 incidenti con esiti definiti “gravi”, in Ticino, nel solo 2022, su un totale di 1’063 casi su suolo svizzero). Così Renato Pizolli, capoprogetto per la Polcantonale: “Solo chi montava su oto supersportive, sino a qualche anno fa, trovava giacche munite di “airbag” e pantaloni con protezioni amovibili o intercambiabili. Oggi, per contro, per ogni tipologia di dueruote – dalle “enduro” alle “touring”, dalle “custom” agli “scooter” – si trovano equipaggiamenti a piena dotazione”. Semplici i suggerimenti: casco integrale; giacca o tuta con protezioni per spalle, gomiti e schiena (meglio se con “airbag” integrato); pantaloni da moto con protezione per ginocchia, anche e tibie; guanti da moto; scarpe con protezioni rigide integrate. E la raccomandazione: mai dare per scontate le situazioni, dunque equipaggiarsi anche qualora s’abbia da viaggiare su percorso breve.

Calcio Dna / Psicodramma compiuto, il Sion retrocede al “barrage”

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Si consuma in una sera di giugno l’unica, vera, clamorosa sorpresa della stagione 2022-2023 nel calcio professionistico elvetico: il Sion dei grandi nomi, tra cui anche alcuni recenti “ex” di casa Lugano come Reto Ziegler e Numa Lavanchy, retrocede in cadetteria al “barrage” avendo perso anche la seconda sfida con lo StadeLosannaOuchy, terzo in Dnb alle spalle di Yverdon e Losanna e, per così dire, “diversamente orientato” quanto a reali obiettivi nell’annata sportiva (breve memoria: nove anni addietro, la squadra militava in Seconda lega interregionale). Dopo lo sconcertante 0-2 interno di sabato scorso, i vallesani sono andati stasera al naufragio sul campo della “Pontaise” di Losanna finendo schiantati per 2-4 dopo primo tempo sofferto ma per due volte rimesso sui binari della parità (23.o, Luca Zuffi per l’1-1, e 39.o, Anto Grgic su rigore per il 2-2 in replica a Liridon Mulaj e ad Alban Ajdini, 6.o e 34.o); nel finale, con l’obbligo di recuperare due goal, assalto alla baionetta ed inevitabile contrappasso scontato sul “pronti” (81.o, Teddy Okou per il 3-2; 89.o, ancora Liridon Mulaj per il 4-2). Sion costretto ad abbandonare la massima serie dopo 17 anni; StadeLosannaOuchy al primo sguardo sull’“élite” pedatoria.

8’132 piatti “stellati”, ad Ascona fa centro il “Mercato del gusto”

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Circa 4’000 presenze, domenica 4 giugno, alla prima edizione del “Mercato del gusto” di Ascona, punto di riferimento la “Cantina Terreni alla Maggia” dove gli “chef” stellati del gruppo “The living circle… and friends” – nomi di spicco: Rolf Fliegauf, Stefan Jäckel, Michael Schuler, Mattias Roock, Lorenzo Albrici, Trevor Appignani, Fritz Müller, Adrian Bührer, Stefan Heilemann, Andreas Caminada e Marco Campanella – hanno cucinato e fatto servire 8’132 piatti – tutti a prezzo popolare: cinque franchi… – con formidabili combinazioni di sapori dal territorio per risotti, polente, paste, antipasti, insalate e dolci. Tra “backstage” e prima linea nell’allestimento e nel servizio, oltre che nel raccordo tra produttori e cuochi, una cinquantina di collaboratori della cantina; tra rossi, rosati e bianchi, circa 4’000 i bicchieri usciti dalle mani dei “sommelier” per passare a quelle dei visitatori. In vista dell’edizione 2024, messa in calendario per la primavera 2024, già un “record” che potrebbe essere di ispirazione per altri promotori di eventi all’insegna dell’alta gastronomia: in totale, gli “chef” propostisi hanno totalizzato 13 “stelle Michelin” e 139 punti sulla guida “GaultMillau”. Chi voglia mettersi in sfida…

Aletschhorn (Kanton Wallis): Toter nach Lawinenniedergang

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In der Region Aletschhorn (Naters) kam es am Freitag, den 02.06.23, zu einem Lawinenniedergang. Eine Person starb.

Die Einsatzzentrale der Kantonspolizei Wallis erhielt die Meldung am Freitagabend.

Zwei deutsche Tourenskifahrer befanden sich am Fusse des Aletschhorns, als sich aus noch nicht geklärten Gründen eine Lawine löste und einen der Alpinisten mit sich riss. Die Lawine löste sich auf einer Höhe von zirka 3’300 m ü. Meer.

Die unverzüglich aufgebotenen Rettungskräfte konnten nur noch den Tod des Verunglückten feststellen. Die Staatsanwaltschaft leitete eine Untersuchung ein.

Tiro sportivo / Fucile sport a 300 metri, Iseo non dà scampo a nessuno

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Dominio degli agonisti di Iseo ai recenti Campionati ticinesi di tiro sportivo, specialità fucile sport a distanza di 300 metri, categoria Gruppi: al poligono di Faido, sabato 27 maggio, messaggio chiarissimo in semifinale (951 punti, davanti a Taverne con 942 ed alla coppia Ponto Valentino-Rivera con 932; di Nicola Stempfel, con 195 punti, il miglior risultlato individuale) e supremazia confermata in finale (959 per Stefano Olgiati, Fabio Olgiati, Nicola Stempfel, Andrea Merzaghi e Giglia Juri, con margine di 18 punti sul gruppo di Taverne schieratosi con Federico Sormani, Luca Filippini, Mauro Nesa, Mauro Baracchi e Franco Malagoni); al bronzo Ponto Valentino (Benno Cattaneo, Mirko Valentini, Giancarlo Rivera, Gionata e Sandro Gianella). Tutti e tre i gruppi finiti sul podio (in immagine, da sinistra, Taverne, Iseo e Ponto Valentino) passano di diritto ai turni principali a livello nazionale, obiettivo la non facile qualificazione alla finale nazionale in quel di Winterthur, ad inizio settembre.

Wolfenschiessen (Kanton Nidwalden): Wanderin stirbt bei Bergunfall

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Eine Wanderin aus dem Kanton Solothurn ist gestern in Wolfenschiessen auf dem Rückweg einer Wanderung verunfallt.

Ein Ehepaar, welches am Montag, 05.06.2023, im Gebiet Wirzweli / Gummenalp, in Richtung Wolfenschiessen unterwegs war, bestritt um zirka 14.00 Uhr den Abstieg von der Diegisbalm.

Aus noch ungeklärten Gründen stürzte die Frau vom Wanderweg ab und fiel rund 40 Meter einen steilen Abhang herunter.

Ihr Ehemann, welcher einige Meter vor ihr unterwegs war, gelangte zu ihr und stellte vor Ort die Erstbetreuung sicher.

Ebenso alarmierte er die Rega, welche die Bergung vornahm. Noch während der Bergung verlor die Frau das Bewusstsein und wurde erfolglos reanimiert.

Der genaue Unfallhergang ist Gegenstand der laufenden Ermittlungen.

Im Einsatz standen die Schweizerische Rettungsflugwacht Rega, die Kantonspolizei und die Staatsanwaltschaft Nidwalden.

Quelle der Meldung: Kanton Nidwalden

“Forum immobiliare”, da Vezia un invito a non temere la… pressione

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Sull’immediatezza possibile delle sempre paventate “bolle” immobiliari, guai a far finta di nulla o a fidarsi del passato, ma nemmeno lasciarsi prendere dall’ansia; sulle prospettive, essere avidi di informazioni cioè documentarsi il più possibile e prestare attenzione agli “standing” di medio e di alto livello, oltre ovviamente alle specificità delle aspettative di una clientela varia e nella quale s’hanno per esempio da tener d’occhio i bisogni dei “single” e delle giovani coppie. Questi alcuni tra gli aspetti posti oggi sotto osservazione al “Forum immobiliare” 2023, evento in crescita – viene da dire – mattone dopo mattone tanto da essere giunto all’edizione numero 11, teatro del confronto gli spazi del “Centro studi Villa Negroni” in Vezia. Sullo sfondo, e questo è sì un tema ineludibile nell’immediato, le difficoltà generate dal significativo aumento dei tassi ipotecari di interesse (equazione sommaria: se salgono, si contrae la propensione all’acquisto anche da parte di clienti solitamente non incerti); a fianco, la questione della sempre maggior richiesta di prestazioni nel segno della sostenibilità e del risparmio in corso di utilizzo degli immobili, cioè nella gestione della quotidianità. Fra i relatori, Nicola Bagnovini per la “Società svizzera impresari costruttori-Sezione Ticino”, Gianluigi Piazzini (presidente della “Camera ticinese economia fondiaria”) e Giovanni Branca (Supsi).

Serravalle: auto svolta, camion la tampona, 24enne in ospedale

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.08) Gravi lesioni, stando al portavoce della Polcantonale che tuttavia esclude conseguenze esiziali, per l’automobilista 24enne il cui veicolo, alle ore 11.23 circa di oggi, è stato tamponato durante la fase di svolta su via Bulastro dalla direttrice di via Lucomagno a Serravalle frazione Malvaglia. Illeso il 63enne che si trovava al volante del secondo mezzo, un camion, in movimento verso Biasca. Entrambi i conducenti sono cittadini svizzeri con domicilio nella regione. A causa dell’impatto, l’auto è stata sbalzata in avanti ed è finita nella scarpata sul lato sinistro rispetto alla direzione di marcia; il 24enne, rimasto incastrato tra le lamiere, è stato estratto da uomini dei Pompieri Biasca mediante utilizzo di pinza idraulica e divaricatore. Sul posto unità della “Tre valli soccorso” da Biasca; dopo stabilizzazione, il giovane è stato trasportato in ospedale per i trattamenti del caso.

Como, “pusher” in… erba: preso, denunciato, riaffidato alla famiglia

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Ha 16 anni e la sua foto, dal tardo pomeriggio di ieri, è già acquisita dalle forze dell’ordine quale sembiante di uno spacciatore com’egli in effetti è: a scoprirlo, nella zona di via Francesco Anzani a Como, gli agenti di una pattuglia della Squadra volante della Polizia di Stato, portatisi intorno alle ore 17.30 a ridosso di un gruppetto di giovani all’apparenza impegnati in attività sospette e che hanno tentato di disperdersi al manifestarsi delle divise. Due dei giovani sono stati inseguiti e fermati; nel corso della breve fuga, uno di loro – per l’appunto il 16enne – ha gettato un pacchetto che i poliziotti hanno invece recuperato ed aperto, individuando la presenza di marijuana per il peso di nove grammi. Più che a sufficienza per una denuncia, stante l’innegabile detenzione degli stupefacenti a fini di cessione contro denaro; stante la minore età, al ragazzo non è rimasto che il seguire i genitori venuti a firmare per la presa in consegna con riaffidamento.

Origgio (Varese): rogo nella notte, gravi danni alle strutture di un “pub”

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Nessun intossicato ma gravi danni alla struttura del “Buena vista”, noto “pub” di Origgio (Varese) sull’intersezione tra la Strada provinciale numero 233 “Varesina” e via Celeste Milani, in conseguenza dell’incendio divampato nella notte e che dalle ore 3.25 circa ha tenuto impegnate varie unità dei Vigili del fuoco da Saronno (Varese), Como e Milano. Presenti, a titolo prudenziale, anche operatori sanitari dei servizi di ambulanza. Le cause del rogo, che ha devastato tetto e supporti del locale, sono al momento ignote. Pur ad incendio domato, un’ampia area rimane interdetta all’accesso; nel corso della notte e sino a parte della mattinata era stato transennato anche un tratto della Strada statale.

Lugano, allievi del “Dmc studio” alla… sfida dello spettacolo finale

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Spettacolo di fine corso nel segno di un’autentica “battle” (nel gergo, una sfida in forma competitiva tra esponenti di distinte culture del ballo e della danza) quello che allieve ed allievi dei corsi sotto egida dell’“Associazione Dmc studio” in Lugano proporranno domenica 11 giugno come evento di gala alla palestra delle scuole elementari di Lugano quartiere Breganzona. “Scontro di stili e di generi musicali”, come annunciano i promotori dell’appuntamento presentando un’ottantina di partecipanti in rappresentanza di vari stili oltre che della fascia di età più giovane; com’è noto, l’associazione è nella sostanza affiancata alla struttura di “Besso pulita”, operante nel quartiere a tutela dei cittadini ed a promozione di una miglior qualità della vita, e via via ha raccolto interesse da bambini e ragazzi di tutta la città, vale a dire oltre i confini delle realtà di Besso, Bertaccio e Breganzona. Ingresso a pagamento; inizio ore 18.30.

Borse: Zurigo traccia la via, l’Europa parte male ma reagisce. Bitcoin in ripresa

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.54) Dopo primo saliscendi che induceva a sensazioni infelici, di nuovo in slancio nel pomeriggio il listino primario della Borsa di Zurigo, come evidenzia lo “Swiss market index” al saldo su quota 11’468.27 punti ovvero in progresso pari allo 0.47 per cento; in prima linea “Lonza group Ag” (più 3.60) e “Sonova holding Ag” (più 1.66); segnano il passo “Swisscom Ag” ed “Holcim limited” (meno 0.11 e meno 0.17 rispettivamente); sulla coda “Compagnie financière Richemont Sa” (meno 0.52). Nell’allargato, schizofrenico “Idorsia limited” in guadagno sino al 20 per cento in avvio di contrattazioni, dopo l’annuncio della disponibilità alla cessione dei rami operativi in Asia, obiettivo il rifinanziamento dell’azienda, ma in ultimo rifluito su un margine utile appena superiore al due per cento; sbandata (meno 12.24) per “Bkw Ag” (comparto “utility”, area produzione di elettricità). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.18 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.67; Ftse-100 a Londra, più 0.37; Cac-40 a Parigi, più 0.11; Ibex-35 a Madrid, più 0.23. Movimenti nell’ordine del “più 0.20-meno 0.20” per cento a New York. Cambi: 96.99 centesimi di franco per un euro, 90.76 centesimi di franco per un dollaro Usa; in reazione il bitcoin, ora al controvalore teorico di 24’242 franchi circa per unità dopo un vero e proprio “lunedì nero” delle cryptovalute.

Cremenaga (Varese): moto contro auto in zona frontiera, un ferito

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Fuori pericolo il 53enne la cui moto, alle ore 15.18 circa di ieri, lunedì 5 giugno, è venuta a collisione con una vettura a breve distanza dal valico di frontiera di Cremenaga (Varese) su Tresa frazione Ponte Cremenaga, in un tratto della Strada provinciale numero 61 “della Valle della Tresa”. Nonostante il primo intervento fosse stato effettuato in codice rosso, in ospedale i traumi subiti dall’uomo sono risultati di media gravità.

Varese: 15enne in monopattino contro un’auto, immediato ricovero

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Dalla media gravità, standosi ad una prima valutazione di fonte sanitaria, le lesioni subite da un 15enne che poco prima delle ore 8.30 di oggi è stato sbalzato dal monopattino elettrico in pieno centro a Varese, incrocio tra via Vittorio Veneto e via Carlo Avegno, causa collisione con una vettura in transito, Illeso il conducente dell’auto. Il ragazzo è stato assistito dal personale di un’ambulanza e trasferito in codice giallo al Pronto soccorso del “Circolo” di Varese.

Lugano, a Pregassona una festa di quartiere oltre i confini di… quartiere

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Si aspettavano un buon riscontro dal vicinato, hanno ricevuto visite (e consensi) da altre zone della città, dai Comuni limitrofi e persino dal Sopraceneri, per un totale di 1’300 presenze circa ossia un centinaio in più rispetto a quanto riscontrato nel 2022. Indiscutibilmente a bersaglio, sabato scorso, i promotori della “Festa di quartiere” – quarta edizione – a Lugano quartiere Pregassona, il solito capannone quale fulcro delle attività organizzate, daI laboratori agli “atelier” di lettura, dall’hockey “inline” ai tuffi sui gonfiabili, dal concorso di disegno ai “quiz” a premi, ed altro; interesse particolare per la proiezione di immagini storiche (idea sorta e coltivata in seno alla Commissione di quartiere) e per le postazioni di enti e realtà locali; a corollario le rappresentazioni folcloristiche di “Viva mi tierra” (Colombia) e “Rf Saudades de Portugal” (Portogallo) e gli spettacoli proposti dalla “Filarmonica” di Pregassona e dagi studenti del “Centro artistico Mat” tra gli altri. Oltre 800 i piatti serviti, infine, alla cena multietnica tra maccheronata “classica” (a cura dei membri del “Circolo anziani” del quartiere) e specialità gastronomiche dalla tradizione di tre Paesi diversi (Turchia, Bosnia e Colombia); “buvette” curata dai giovani agonisti dello “Sci club” di Pregassona.

Non meno rilevante la parte ufficiale: dal Governo cantonale il presidente Raffaele De Rosa, da piazza Della Riforma in Lugano il municipale Tiziano Galeazzi tra gli altri; con loro i membri della Commissione di quartiere (elenco completo: Ihsan Alpen, Fatih Aksoy, Simone Andriani, Mario Bai, Giorgio De Falco, Marco Imperadore, Davide Melena ed Andrea Tarchini). Tre, infine, i riconoscimenti conferiti nel segno del “Premio per l’impegno e per la solidarietà”: ad una cittadina del quartiere Pregassona (per il salvataggio di un neonato), alla “Biblioteca dei ragazzi” di Pregassona ed all’associazione “Amici oratorio santi Pietro e Paolo” di Pregassona zona Orlino. Fra un anno, sabato 1.o giugno, si replica.

Mal di schiena, nemico… comune: conferenza su prevenzione e cura

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Conferenza sul tema “Mal di schiena, prevenzione e cura”, oggi ovvero martedì 6 giugno, negli spazi dell’“Incontro” alla “Clinica Ars medica” di Gravesano (via Grumo 16). Appuntamento nel quadro del ciclo di eventi pubblici sulla chiave della “sanità sostenibile” e su temi di primario impatto; nel caso del mal di schiena, consta l’evidenza di tale patologia, da almeno una volta nella vita a casi di frequenza ricorrente, in quattro persone residenti in Svizzera su cinque. Previsti interventi di Massimo Barbieri (specialista in anestesiologia ed in trattamento interventistico del dolore), Aldo Sinigaglia (specialista in chirurgia ortopedica ed in traumatologia dell’apparato locomotore), Matteo Pejrona (specialista in neurochirurgia) e Madeleine Deisman (fisioterapista). Inizio ore 18.30.

Tiro sportivo / Fucile e pistola, in… campagna è sempre grande festa

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Circa 5’400, di cui 850 esponenti del sesso femminile e quasi 900 in età da Iuniores, gli agonisti ticinesi in lizza nello scorso fine-settimana per l’edizione 2023 del “Tiro federale in campagna”, specialità fucile (circa 3’000 partecipanti) e pistola (circa 2’400), con sviluppo in tutti i poligoni del Cantone così come è avvenuto per altri 103’000 sportivi nel resto della Svizzera. Il picco di partecipazione, per quanto riguarda il Ticino, è stata riscontrata a Lugano ed a Mendrisio, dove era possibile tirare sia con arma lunga sia con arma corta, nel segno di tradizioni inaugurate rispettivamente nel 1872 e nel 1919. I migliori risultati: “en plein” al fucile, con 72 punti, per Viola Venti da Lugano quartiere Viganello e per Valeria Morandi da Maggia frazione Lodano; “en plein” alla pistola, con 180 punti, per Simone Aostalli da Novazzano, Daniel Marchetti da Quinto e Gigliola Veglio da Acquarossa frazione Leontica.

28-jähriger Kanufahrer im Neuenburgersee ertrunken

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Ein Mann ertrank am Samstagabend beim Kanufahren im Neuenburgersee in der Nähe des Ufers von Vaumarcus (Kanton Neuenburg).

Am Samstag, den 3. Juni 2023, gegen 18.30 Uhr, meldeten Zeugen, dass eine Person etwa 40 Meter vor dem Strand in Vaumarcus in Schwierigkeiten geraten sei.

Mehrere Personen versuchten, das Opfer zu retten. Die Person verschwand jedoch von der Wasseroberfläche. Ein Rettungssanitäter und ein Gendarm tauchten schließlich ab, um das Opfer zu bergen.

Ein REGA-Helikopter kam zum Einsatz, um das Opfer ins Berner Inselspital zu bringen. Leider verstarb die Person trotz aller Bemühungen noch am Abend.

Es handelte sich um einen Mann im Alter von 28 Jahren mit Wohnsitz in Portugal.

Die Staatsanwaltschaft hat eine Untersuchung eingeleitet, um die Ursachen und Umstände dieses wahrscheinlichen Ertrinkens zu ermitteln.

Die vor Ort anwesenden Zeugen wurden angehört und einige von ihnen, die von der Situation schockiert waren, erhielten Unterstützung vom «Care Team».

Dieses Ereignis erforderte den Einsatz eines Krankenwagens und des Rettungsschiffs L’Oriette des DPS Neuenburg, der Seebrigade der Kantonspolizei Freiburg, des «first responder» der Béroche-Gorgier sowie von drei Patrouillen der Neuenburger Polizei.

Dreijähriges Meiteli stirbt in Glarus: Vater und Stiefmutter verhaftet

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Nach dem Tod eines Kindes vom 2. Juni 2023 in Glarus iegen zur Todesursache neue Erkenntnisse vor.

Zur Untersuchung des Todes des Mädchens ordnete die Staats- und Jugendanwaltschaft eine Obduktion an. Die Untersuchung am Institut für Rechtsmedizin Zürich IRMZ ergab, dass der Tod auf eine mehrfache, schwere, stumpfe Gewalteinwirkung zurückzuführen ist.

Hinweise auf ein Ersticken durch Nahrung oder Gegenstände fanden sich nicht.

Die Strafuntersuchung zur Klärung des genauen Hergangs wird fortgeführt. Vorerst erteilt die Staatsanwaltschaft keine weiteren Auskünfte zu diesem Fall. Der Vater und die Stiefmutter sind in Untersuchungshaft.

Poschiavo: brucia veicolo sulla Strada del Bernina, salvo il conducente

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Nessuna conseguenza per il conducente del veicolo commerciale che stamane, attorno alle ore 8.13, è andato a fuoco sulla Strada del Bernina H29, direzione nord, in territorio comunale di Poschiavo (Canton Grigioni) località Braita. L’uomo si è messo in salvo una volta constatata la presenza di fumo che stava invadendo l’abitacolo; le fiamme sono state poi domate da effettivi dei Pompieri Poschiavo. Tratto stradale chiuso per un’ora in ambo i sensi di marcia. Del mezzo è rimasta purtroppo la sola carcassa.

Erba (Como): furgone sbanda e centra auto, feriti donna e due giovani

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Una 61enne, un 26enne ed un 25enne sono rimasti feriti alle ore 14.47 circa di oggi sull’impatto di un furgone che, nel transito lungo Strada provinciale numero 40 “Arosio-Canzo” (provincia di Como) in direzione di Canzo e meglio nel territorio comunale di Erba frazione Buccinigo, forse a causa di uno spostamento del carico ha iniziato a sbandare e si è afflosciato sulla fiancata destra andando a collidere con una vettura di piccola cilindrata. Per tutte e tre le persone coinvolte si è reso necessario il trasbordo in ospedale a causa di traumi e lesioni dalla media gravità; sul posto ambulanze della “LarioSoccorso” da Erba e della “Croce rossa italiana” da Asso. Il recupero del veicolo commerciale è stato effettuato da specialisti dei Vigili del fuoco, costretti tra l’altro ad interdire temporaneamente la circolazione nei due sensi per esigenze di sicurezza e di sistemazione del sedime.

Bellinzona, tamponamento sulla Cantonale: un ferito, non è grave

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Una persona è rimasta ferita nel tamponamento occorso stamane a Bellinzona quartiere Camorino, lungo la Cantonale e meglio in corrispondenza della piattaforma distributiva “Aldi”, per collisione tra due veicoli in movimento verso la capitale. Soccorsi a cura di operatori della “Croce verde” Bellinzona che hanno provveduto al trasporto in sede nosocomiale; disagi inevitabili per la circolazione; rilevamenti a cura di uomini della Polcantonale.

Cinque clandestini a bordo, passatore turco beccato in frontiera

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Un 39enne di passaporto turco è stato messo in manette, a ridosso del valico italo-svizzero a Maslianico (Como) su Vacallo frazione Pizzamiglio, quale figura di riferimento – e colta in flagranza di reato – di un traffico di esseri umani con ruoli da passatore sul confine, di massima dal Comasco verso il Ticino. Giovedì 1.o giugno l’ultimo episodio, quello decisivo ai fini dell’arresto: auto individuata e sorvegliata con discrezione, indi fermo, a bordo per l’appunto il 39enne e ben cinque persone – tutte sue connazionali – di giovane età. Giovane o giovanissima, per la precisione; uomo 23enne, uomo 28enne, donna 32enne, bambino di 10 anni (dichiarati), bambino di sette anni (idem). Clandestini e dalle testimonianze ben concordate a monte, almeno per quanto riguarda gli adulti: nessuna contestazione circa l’aver pagato un organizzatore di viaggi illegali per il percorso dalla Turchia all’Italia via Bosnia, Croazia e Slovenia, ma affatto casuale – come no? – sarebbe stato l’incontro con il 39enne; quant’è piccolo il mondo, davvero, se a distanza di oltre 2’000 chilometri da casa si trova per strada un conoscente che tra l’altro è disponibile all’istante per caricare non una ma ben cinque persone e per dare loro uno strappo oltre il confine, mi offro volentieri, ditemi voi dove ed io vi ci porto. Curioso però un altro fatto: il conducente descritto come un buon samaritano versione 2.0 abita in provincia di Bergamo ma di lui risultano numerosi passaggi da Italia a Svizzera e viceversa, il tutto senza apparente motivo.

Varese, 18enne investito da un’auto: ferito ma fuori pericolo

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Preoccupazioni rientrate, pur nell’evidenza dell’incidente stradale occorso, per un 18enne urtato ed investito da un’auto a Varese, intorno alle ore 9.40 di oggi, sull’intersezione tra via Silvestro Sanvito e viale 25 Aprile, a circa 100 metri dalla sede del Liceo classico. Riscontri a cura di agenti della Polizia locale dal vicino comando di via Sempione. Rassicurante il responso dei sanitari al Pronto soccorso del “Circolo”: nessun trauma grave, prognosi ridotta a pochi giorni.

Tempo incerto nelle Borse, a Zurigo non bastano i bancari. Bitcoin in sbandata

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.51) “Swiss market index” in traccia negativa (meno 0.25 per cento ad 11’415.00 punti), causa cedimento nelle ultime due ore di contrattazione, dopo l’“exploit” fatto registrare venerdì sul sostanziale apporto dell’avvenuto accordo circa il tetto del debito pubblico negli Stati Uniti. Listino primario dalle poche cifre verdi e nel quale “Novartis Ag” si è confermato capofila al termine di seduta condotta sempre all’avanguardia (più 1.13 per cento); giungendo ormai a perfezionamento – data prevista salvo errori ed omissioni: lunedì 12 giugno – l’acquisizione del “Credit Suisse” da parte dell’Ubs, tra evidenza e resistenza entrambi i titoli (più 1.08 e più 0.28 per cento rispettivamente). “Sonova holding Ag” ancora in coda (meno 1.71). Nell’allargato, vendite su “Santhera pharmaceuticals holding Ag” (meno 13.87) per presa di beneficio da recente impennata. Sullo sfondo, spinte (inflazione nel mese di maggio in calo al 2.2 per cento su territorio svizzero; era al 3.4 per cento nel mese di febbraio) e controspinte (previsioni economiche indicate al peggioramento). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.54 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.78; Ftse-100 a Londra, meno 0.10; Cac-40 a Parigi, meno 0.96; Ibex-35 a Madrid, meno 0.30. New York sostenuta dal Nasdaq (più 0.65); S&P-500 in progresso (più 0.36); limatura per il “Dow Jones” (meno 0.15). Cambi: 97.04 centesimi di franco per un euro, 90.60 centesimi di franco per un dollaro Usa; in sbandata il bitcoin, al controvalore teorico di 23’312 franchi circa per unità ovvero con perdita superiore al cinque per cento.

Auto cade nel canale a Somma Lombardo (Varese): grave un uomo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.45) Particolarmente precarie sarebbero, stando a prime evidenze sanitarie, le condizioni dell’uomo precipitato con l’auto in un canale a Somma Lombardo (Varese), per ragioni ancora ignote, alle ore 8.24 circa di oggi, domenica 4 giugno. Nessun’altra persona si trovava a bordo del veicolo; al primo soccorso del guidatore si sono lanciati alcuni pescatori, che hanno nel frattempo lanciato l’allarme alle forze dell’ordine; grazie ad effettivi dei Vigili del fuoco (da Varese, con un’autogrù per l’aggancio al mezzo), agli specialisti del “Reparto volo Lombardia” ed ai sommozzatori, l’uomo è stato recuperato e trasferito d’urgenza al “Circolo” di Varese.

Sorveglianza carceri, Maruska Ortelli alla guida della Commissione

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Non di carceri in quanto edifici ma di carceri in quanto luogo di detenzione, e quindi delle condizioni di vita all’interno delle strutture, si occupa la Commissione granconsiliare di sorveglianza, la cui seduta istitutiva per la nuova legislatura ebbe luogo venerdì in Lugano quartiere Cadro. Per l’anno parlamentare 2023-2024, presidenza a Maruska Ortelli (Lega dei Ticinesi); Patrick Rusconi (Partito liberale-radicale ticinese) nel ruolo di primo vicepresidente; Giulia Petralli (“Verdi del Ticino”) quale seconda vicepresidente. In immagine, Maruska Ortelli.

Calcio / Lugano, niente “bis”: allo Youngboys la Coppa Svizzera

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Non delusione, no. Rammarico, tanto. Da disperazione, anche. Non si può perdere così una finale di Coppa Svizzera: per quel che ha mostrato nel secondo tempo, il Lugano avrebbe meritato di confermarsi, tutto qui. E ci è arrivato vicino, sfiorando il 2-2 – in rimonta dallo 0-2 – con due conclusioni negli ultimi tre metri al minuto 83, quando lo Youngboys pareva sulle ginocchia; sul rilancio, invece, l’1-3 scaturito dalla casualità e perfezionato dall’ignoranza. Poi (87.o) la fiammata individuale di Renato Steffen, 2-3 con nove minuti reali ancora spendibili, tre dai regolamentari e sei dal tempo di recupero; ma nulla, il trofeo è stavolta dello Youngboys che arriva a quota otto su 16 finali disputate – e fa doppietta con il titolo nazionale – mentre la pattuglia ora allenata da Mattia Croci-Torti rimangono a quattro successi (1931, 1968, 1993 e 2022) su 10 partecipazioni all’atto conclusivo. Esulta il “Wankdorf” di sponda giallonera; lacrime nel “Wankdorf” presidiato da 11’600 tifosi bianconeri, quattro volte un’affluenza di picco al “Comunale” durante il campionato, altra trasferta epocale; morale azzerato anche laddove era comparso un maxischermo per la visione in pubblico, dall’entusiasmo all’amarezza in piazza Riziero Rezzonico, eh.

E no, non si riesce a dire “Pazienza”, stavolta. Non si riesce perché nella prima frazione di gioco, pur tenendo per bene le redini dell’incontro tanto che a rigor di tabellino rilevansi per gli ospiti solo un colpo di testa (31.o) ed uno di spalla (39.o) del brillante Allan Arigoni ed una combinazione tra Jonathan Sabbatini, Ignacio Aliseda e Zan Celar (36.o), i bernesi avevano azzeccato un vantaggio fortunoso su mezzo infortunio di Amir Saipi che del Lugano sarebbe il portiere: palla da calcio d’angolo, spizzata di Jean-Pierre Nsame attaccante, due o tre deviazioni, sfera in rete (19.o). Quando però tutti avevano ormai la testa all’intervallo e con opposte sensazioni (“Siamo avanti e la portiamo a casa”, “Siamo sotto ma lo scarto è al minimo sindacale”), ed anzi il Lugano era riuscito ad attivare anche un Milton Valenzuela insolitamente abulico (44.o, tiro telefonato ma pur sempre un tiro che su campo infame non si sa mai quale fine potesse fare), ecco la mazzata: terzo minuto del recupero, palla priva di senso e spiovente, in salto Jean-Pierre Nsame attaccante ed il già menzionato Amir Saipi; presa difettosa o affatto mancata da quest’ultimo, forse una risibile traccia di contatto, cosa è che il gollonzo è confezionato e gran merito non può menare l’autore, per capirci. Mattia Croci-Torti l’unico a crederci, su uno 0-2 così maturato. A crederci, e con la convinzione di porterla ribaltare: rimarrà un “quasi”, ma di quelli belli belli.

Perché lo spirito della squadra, alla ripresa, è tutt’altro. Dentro Mattia Bottani, risorsa da centellinarsi e che dicono avesse nelle gambe non più di tre quarti d’ora da campo aperto; sette minuti di sgambatura, indi palla ricevuta sui 16 metri, controllo e sabongia sull’angolo basso a sinistra, 1-2 (52.o). Dubbio su intervento di Albian Hajdari in area, fallo da rigore /57.o) al 94.8 per cento ma nella testa dell’arbitro la spunta quel 5.2 per cento residuo e dunque niente dischetto; replica Lugano (59.o) con ciabattata di Ousmane Doumbia, altri 60 secondi e qualcosa di molto simile da Jonathan Sabbatini, ma sul lato opposto. Al 66.o una decisione perentoria: richiamato Zan Celar, che nel modulo 3-4-2-1 di avvio era il “puntero” ma stavolta boh, e dentro il motorino Mohamed el-Amine Amoura; sul rientro in panca, comprensibile la reazione nervosa dello sloveno, poco commendevole il labiale. Da distanza ravvicinata (71.o) un salvataggio di Amir Saipi in due tempi; rovesciamento di fronte, Marvin Keller a fare lo stesso ma a blocco unico (73.o). Finale già anticipato: Lugano sullo stile dei 600 a Balaklava, cavalleria leggera a cinque punti in assalto frontale contro fronte schierato di artiglieria, Mattia Bottani ci prova ancora con un’incursione da lama calda nel burro aprendosi la strada con il fioretto; infine, i due episodi decisivi, palla a zero metri dalla linea per due volte in cinque secondi, nulla; ripartenza nemmeno troppo convinta dei bernesi, una prima volta Amir Saipi respinge ma nella seconda si va dritti nel cuore della sciagura, e quello di Meschak Elia (85.o) è un goal semplicemente impresentabile secondo criteri estetici, eppure vale uno come tutti gli altri. Renato Steffen trascina al 2-3, padroni di casa ansimanti, qualcuno prende l’abitudine di darsi per morto appena sia stato toccato ed il cronometro corre, purtroppo, mutando il sogno in utopia.

Era “solo” la Coppa Svizzera. Ma girano, eccome se girano, caro Amir Saipi.