Home CRONACA Covid-19, cifre opache ma in Ticino ci lascia un amico ogni giorno

Covid-19, cifre opache ma in Ticino ci lascia un amico ogni giorno

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.41) L’aggravio di sette vittime in sette giorni su suolo ticinese, per un totale di 1’307 attestate dall’inizio della pandemia ovvero 26 nel contesto delle ultime cinque settimane (settima fase), ci racconta di un Covid-19 sul quale né la letteratura medica né l’evidenza statistica sanno ancora darci ogni risposta necessaria. Questa l’unica certezza: di “Coronavirus” o per “Coronavirus” si continua a morire, a distanza di quasi tre anni dal primo caso conclamato; le cifre sui nuovi contagi rimangono alte, dichiarate 721 persone positive in più e quindi il computo sul periodo breve sale a quota 7’951, mentre quello complessivo – al lordo delle reinfezioni, ma depurato (cela va sans dire) dei casi non dichiarati o dichiarati all’estero perché occorsi fuori dai confini – si situa ora a 191’049 unità; il dato, come riconoscono anche dall’Ufficio del medico cantonale, è da prendersi con le pinze, ché sull’“apparente miglioramento della situazione” (meno 31 per cento) rispetto alla settimana precedente potrebbe aver influito “una diminuita propensione” ad effettuare il “test” in coincidenza con i giorni festivi, non dimenticandosi inoltre che qui il calcolo è occasionalmente effettuato su cinque giorni feriali anziché sei.

Più rilevante, ad oggi, resta invece il tasso di occupazione di posti-letto in ospedale a causa del Covid-19: 113 tuttora i pazienti ricoverati, 116 dei quali in reparti ordinari mentre sette soggetti sono sottoposti a terapie intensive. Niente altri decessi e niente altri ricoveri nel sistema delle case per anziani, tuttavia flagellate e con cifre in aumento: nella settimana tra lunedì 19 e domenica 25 dicembre, come da rilevazioni pubblicate oggi, 46 le guarigioni ma 65 i nuovi infetti, dal che constano ora 48 ospiti positivi. 20 le strutture permeate dal virus su un totale di 69: superflua qualsiasi valutazione.