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Como, armi bianche e storie strane: fermato 43enne in crisi psicotica

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Chiaro caso psichiatrico ma con potenziali implicazioni di rischio per terze persone, avantutto l’uomo che si è trovato a diretto confronto coni soggetto, quello preso in carico nelle scorse ore da agenti della Polizia di Stato in Como: sotto denuncia in stato di libertà, ma con restrizione in specifica struttura sanitaria stanti le sue condizioni di inidoneità psicofisica, è finito un 43enne serbo con domicilio a Coira e che è stato trovato in possesso di sette coltelli di cui uno addosso, due in tasca e quattro nella borsa. Ad avvisare le forze dell’ordine è stato un tassista che, avendo caricato il cliente per l’appunto a Como e con ipotizzata destinazione dalle parti di Milano, ha percepito sbalzi umorali e disconnessioni, per così dire, nel racconto fatto dal 43enne, il cui arrivo nel capoluogo lariano sarebbe avvenuto – così secondo notizie sommariamente fornite – nella mattinata di venerdì, a piedi, direttamente dal Canton Ticino dove l’uomo avrebbe parcheggiato un’auto di proprietà, dimenticandosi tuttavia del luogo. Dalla perquisizione, per l’appunto, l’emergere di un piccolo arsenale. Il soggetto è ora sotto trattamento psichiatrico al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia. In immagine, le armi sequestrate.

Calcio Dna / Ribaltone Lugano, Grasshoppers steso nel recupero

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Tre punti beneauguranti per un Lugano rivoluzionato (ieri l’ultima partenza, quella di Zan Celar che a più riprese fu salvatore della patria e che è stato accasato tra i cadetti britannici. Mah) ed all’esordio stasera nella stagione 2024-2025 del calcio elvetico di massima serie: battuto il Grasshoppers Zurigo, un sussulto nel recupero (minuto 92) grazie ad Uran Bislimi autore del 2-1; in precedenza, bianconeri sotto per un rigore trasformato dal nostranissimo Giotto Morandi (25.o) e rimessi in linea di galleggiamento da Kacper Przybylko, di fatto sul primo pallone toccato (61.o) dopo subentro a Yanis Cimignani; affermazione ad ogni modo meritata. I risultati: Lugano-Grasshoppers Zurigo 2-1 (oggi); Yverdon-Zurigo 0-2 (oggi); Winterthur-San Gallo 1-0 (oggi); Youngboys-Sion (domani); Losanna-Basilea (domani); Lucerna-Servette (domani). La classifica: Lugano, Zurigo, Winterthur 3 punti; Grasshoppers Zurigo, Yverdon, San Gallo, Youngboys, Sion, Losanna, Basilea, Lucerna, Servette 0 (Youngboys, Sion, Losanna, Basilea, Lucerna, Servette una partita in meno).

Calcio Dnb / Rimonta e vittoria, è un Bellinzona che mira al concreto

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Bellinzona rivoluzionato nei ranghi, ma essenziale nel puntare all’obiettivo pieno, nella rimonta vincente di oggi sul Wil all’esordio nella cadetteria pedatoria 2024-2025: sotto nel punteggio sul primo vero tiro dei sangallesi (9.o, Felipe Borges a trafiggere Serif Berbic fresco di arrivo dal Lugano), i granata hanno reagito cogliendo l’1-1 grazie a Rilin Nivokazi (33.o) e mettendo la testa avanti con Johan Nkama a cinque minuti dal fischio finale, per un effettivo 2-1 che ad ogni buon conto sta a rappresentare la prevalenza sul campo (tra i pali, sette conclusioni contro tre; possesso-palla al 55 per cento) del collettivo allenato da Manuel Benavente. In campionato, l’ultima vittoria del Belinzona sul Wil risaliva al maggio 2023; nella scorsa stagione, invece, due pari ad occhiali e due sconfitte (0-2 in casa, 1-4 in trasferta). I risultati: NeuchâtelXamaxSerrières-StadeLosannaOuchy 3-2 (ieri); Sciaffusa-EtoileCarouge 2-3 (ieri); Aarau-Thun 1-3 (ieri); Bellinzona-Wil 2-1 (oggi); Vaduz-StadeNyonnais (domani). La classifica: Thun, EtoileCarouge, NeuchâtelXamaxSerrières, Bellinzona 3 punti; StadeNyonnais, Vaduz, Wil, Sciaffusa, StadeLosannaOuchy, Aarau 0 (Vaduz, StadeNyonnais una partita in meno).

Airolo, auto a fuoco in un parcheggio: nessun ferito, seri danni

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Pompieri dell’Alta Leventina all’opera la notte scorsa causa incendio di due veicoli con targhe straniere (una olandese ed una francese, a quanto consta) sul posteggio antistante la stazione ferroviaria di Airolo. Dei veicoli sono rimaste le sole carcasse; il tempestivo intervento dei soccorritori, messi in allarme attorno alle ore 3.20, è valso a scongiurare la propagazione delle fiamme al vicino edificio. Nessun ferito, nessun intossicato. Ancora ignote le cause del rogo.

Como, guidava ubriaco e senza patente: intercettato e arrestato

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Non fosse che due agenti di una pattuglia della Polizia locale hanno rischiato la pelle, trovandosi con l’auto ad un centimetro (dato figurativo, s’intenda) dallo speronamento da parte del fuggitivo, vi sarebbe di che consegnare alle cronache quale idiota della settimana un 35enne che nella notte tra giovedì e ieri, a Como, ha messo a repentaglio la propria vita e causato danni in serie ed infine è stato arrestato per aggressione ai poliziotti. I fatti in serie: camion rilevato al transito sulla Strada provinciale numero 36 “Canturina” in quartiere Albate, prima collisione contro un cartello della segnaletica stradale, incrocio con la pattuglia a breve distanza dalla casa circondariale “Bassone”, indi tentativo di fuga con inseguimento durante il quale ha avuto luogo il citato tentativo di speronamento; il veicolo è stato poi abbandonato nel posteggio di una ditta in via Donatori del sangue, e da qui un’esfiltrazione non riuscita per intervenuto fermo. Fermo tradottosi in arresto quando il 35enne si è prodotto in reazione violenta e minacce all’indirizzo dei poliziotti, essendo nel frattempo risultato quanto segue: a) uomo privo della licenza di condurre da ben nove anni, causa ritiro; b) uomo in stato di ebbrezza palese, quasi quattro volte oltre il limite consentito; c) uomo sostanzialmente non intelligente, avendo portato i poliziotti sul suo… posto di lavoro, direttamente nel parcheggio dove per l’appunto era stato lasciato il camion, e rendendosi quindi identificabile in ogni caso.

Riviera zona Monti di Lodrino, escursionista morto dopo una caduta

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Esito mortale ebbe iersera la caduta di un escursionista 43enne il cui corpo è stato individuato intorno alle ore 0.15 di oggi nella zona dei Monti di Lodrino, in territorio comunale di Riviera, tre ore dopo il lancio dell’allarme dovuto a mancato rientro e ad assenza di contatti. L’uomo, cittadino svizzero con domicilio nella regione, risulta essere deceduto sull’impatto conseguente ad un prolungato rotolamento lungo il dirupo sottostante un passaggio a quota 1’200 metri circa, tratto prossimo all’Alpe di Condell Zòtt. Nelle operazioni sono stati impegnati operatori della “Rega”, effettivi del “Soccorso alpino svizzero” ed agenti della Polcantonale. Il cadavere è stato recuperato stamane.

Porto Ceresio (Varese), pakistano si tuffa e annega alla “Fiammetta”

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Ancora una tragedia nelle acque del Ceresio, questa volta in pertinenza al territorio comunale di Porto Ceresio (Varese): un 23enne pakistano, tuffatosi intorno alle ore 14.45 di ieri dirimpetto alla spiaggia detta “della Fiammetta”, è annegato nonostante immediati e ripetuti tentativi di soccorso portati da altri bagnanti; rapido l’intervento di agenti di polizia e personale medico; grazie ai sommozzatori dei Vigili del fuoco (nucleo elitrasportato di Varese) e con l’apporto di colleghi del “Reparto volo Lombardia”, la sagoma del giovane è stata individuata a distanza di circa un’ora.

Calcio Dnb / Avvio con botto, “exploit” dell’EtoileCarouge neopromossa

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Reti in quantità nell’odierna accensione dei motori della cadetteria pedatoria 2024-2025, con due successi in trasferta e con la caduta dello StadeLosannaOuchy, fresco di retrocessione dalla massima serie; a sorpresa il successo in trasferta della neopromossa EtoileCarouge. I risultati: NeuchâtelXamaxSerrières-StadeLosannaOuchy 3-2; Sciaffusa-EtoileCarouge 2-3; Aarau-Thun 1-3. Domani l’esordio del Bellinzona, avversario il Wil; domenica Vaduz-StadeNyonnais. La classifica: Thun, EtoileCarouge, NeuchâtelXamaxSerrières 3 punti; Bellinzona, StadeNyonnais, Vaduz, Wil, Sciaffusa, StadeLosannaOuchy, Aarau 0 (Bellinzona, Wil, Vaduz, StadeNyonnais una partita in meno).

“Radar” per tanti ma non per tutti. Luganesi, occhio al piede sul gas…

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Significativa distribuzione di controlli mobili della velocità, la settimana prossima, sul territorio cantonale. Così per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Gudo, Giubiasco, Cadenazzo, Lumino e Claro; nel Distretto di Leventina, Lavorgo; nel Distretto di Locarno, Vira Gambarogno, Quartino, Gerra Gambarogno, Gerra Verzasca, Losone, Arcegno, Porto Ronco ed Ascona; nel Distretto di Lugano, Davesco-Soragno, Molino Nuovo, Breganzona, Gravesano, Aranno, Agno, Taverne, Sigirino, Rivera, Savosa, Origlio, Vico Morcote, Paradiso, Cantonetto, Carona, Viganello e Gandria; nel Distretto di Mendrisio, Novazzano, Ligornetto, Rancate e Seseglio. Due infine, a Ronco ed a Rivera, i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Leticano Usa e Cina. Europa vaso di coccio, s’infossano le Borse

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.01) Slittato oggi ben al di sotto della soglia dei 12’200 punti (12’173.44 punti al saldo, meno 0.61 per cento) lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo che continua a risentire di notizie interne in prevalenza non pessime ma non sul passo delle aspettative, e ciò in un contesto penalizzato dall’acuirsi delle tensioni tra Washington e Pechino in materia di dazi presenti e di dazi possibili. Nel listino primario, vendite soprattutto sul “Lonza group Ag” (meno 1.97 per cento) e “Swiss Re Ag” (meno 1.89); drappello delle cifre verdi capitanato da “Alcon incorporated” (più 0.50); nell’allargato crivellati “Tecan group Ag” e “Meyer Burger technology Ag” (meno 4.86 e meno 10.32 rispettivamente). Dalle altre sedi: Dax-40 a Francoforte, meno 0.99; Ftse-Mib a Milano, meno 0.90; Ftse-100 a Londra, meno 0.59; Cac-40 a Parigi, meno 0.69; Ibex-35 a Madrid, meno 0.54. Perdite fra lo 0.72 e l’1.03 per cento sugli indici di riferimento a Wall Street. Cambi: 96.71 centesimi di franco per un euro, 88.85 centesimi di franco per un dollaro Usa; in rilancio il bitcoin, ora al controvalore teorico di 58’952 franchi circa per unità.

“Eurosong” 2025, restano in lizza Ginevra e Basilea. A quale prezzo?

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Sempre che nulla intervenga ad ostacolo, sussistendo il diritto all’opzione referendaria nell’una e nell’altra ipotesi, la sede del prossimo “Eurovision song contest” sarà o a Ginevra o a Basilea: a tale bivio, che è poi l’ultimo della procedura di selezione, sono giunti i vertici della Ssr-Srg deputata all’organizzazione ed alla produzione dell’evento che per l’edizione 2025 spetta alla Svizzera (successo di Nemo Mettler, in arte “Nemo”, nel maggio scorso a Malmö, in Svezia). Rimasta lettera morta l’ipotesi di Lugano che qui a bottega era stata caldeggiata per legittime ragioni di campanile e di competenze (immaginate tale appuntamento nelle mani di un Daniele Finzi-Pasca? Noi l’abbiamo fatto) e scartate in ultimo le candidature di Biel-Bienne e di Zurigo, formalmente risultando Ginevra e Basilea meglio qualificate secondo criteri quali il concetto del luogo in cui l’“Eurosong” sarà ospitato e vari altri elementi, alcuni sostanziali ed alcuni opinabili (si scelga, a proprio giudizio, nel seguente “bouquet”: collegamenti con trasporti pubblici, sostenibilità, ricettività alberghiera, sicurezza, smaltimento dei rifiuti, investimenti, esperienza nell’organizzazione di eventi, sostegno e… “motivazione complessiva della città in questione”, testuale). Finalità dichiarata: “Organizzare un’edizione memorabile”.

A Zurigo ed a BielBienne il “contentino” di un eventuale sostegno in caso di eventuali manifestazioni nel contesto del concorso, “come ad esempio le proiezioni pubbliche”, ipotesi sul cui grado di interesse chiunque potrà ovviamente ragionare secondo proprio giudizio. Così come ciascuno è invitato a valutare il rapporto costo-ricavi (e. per sovrammercato, il rapporto costo-benefici): sulla base di uno studio realizzato in seno all’Uni Liverpool, i vertici dell’“Eurosong” affermano che l’edizione 2023 generò “un valore aggiunto di 62 milioni di euro” – ovvero 60 milioni di franchi – per la città. I soli costi dell’organizzazione, nell’edizione 2025, sono al momento valutabili attorno ai 20-25 milioni di franchi.

Varese: truffe transnazionali su auto di lusso, arresti e sequestri

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Due persone già poste agli arresti domiciliari ed altre 15 indagate, oltre all’avvenuta individuazione di sette persone giuridiche, con primario impegno di effettivi della Guardia italiana di finanza in Varese, in un’operazione condotta a termine nelle scorse ore ed il cui “focus” era legato ad una truffa transnazionale sulle auto di lusso, in sostanza con un castello di immatricolazioni non effettuate e di reimmatricolazioni in importazioni ed esportazioni probabilmente avvenute solo sulla carta. Gran giro di documenti, quello sì, con frodi sull’Iva e sui crediti, con interessamento di società in Italia, Repubblica ceca, San Marino e Germania; sotto sequestro beni e contanti per l’equivalente di 7.6 milioni di euro, risultati da 428 tra conti correnti bancari e relazioni finanziarie, 28 immobili, 65 terreni e 20 veicoli che erano nelle disponibilità degli indagati; l’entità complessiva delle fatture emesse ammonta a circa 20 milioni di euro.

Poschiavo: frontale tra moto e auto sulla via del Bernina: due feriti

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Due feriti, entrambi con lesioni che fonti della Polcantonale Grigioni indicano essere “di una certa gravità”, in séguito all’incidente occorso alle ore 12.10 circa di mercoledì sul tratto meridionale della strada del Passo del Bernina H29, in territorio comunale di Poschiavo: in corrispondenza della località La Motta l’impatto frontale tra una moto in ascesa verso l’ospizio ed una bici in discesa; a quanto consta, il 33enne che era in sella alla moto stava effettuando un sorpasso su un’auto. Il motociclista è stato sbalzato sull’asfalto; peggio è andata al ciclista, letteralmente volato sull’altro lato della carreggiata e, dopo primo impatto al suolo, rotolato lungo la scarpata sottostante, a distanza di una cinquantina di metri dal punto della collisione. Per il ciclista si è resa necessaria la rianimazione; a seguire, elitrasporto al “Civico” di Lugano; motociclista indirizzato invece al nosocomio di Samedan. La H29 è rimasta chiusa al traffico per circa un’ora; per altre quattro ore il transito è stato regolato con senso unico alternato a cura di collaboratori dell’Ufficio tecnico cantonale; dinamica in corso di accertamento.

Tragedia della ValleMaggia, dal fiume un sesto corpo senza vita

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Il corpo di un’altra vittima, la sesta nel quadro della tragedia da cui ormai quasi tre settimane or sono sono state colpite l’Alta ValleMaggia e le convalli (Bavona, Rovana e Lavizzara), è stato recuperato intorno alle ore 11.10 di oggi nel greto della Maggia in territorio comunale di Cevio, zona dello “stand di tiro”. L’individuazione della sagoma di una persona inanimata ha avuto luogo grazie all’impegno di operatori della Protezione civile che, insieme con uomini dell’Esercito, agenti della Polcantonale e specialisti degli enti di soccorso, stanno operando sul territorio per i lavori di ripristino e contribuendo anche al rilevamento di danni e situazioni compromesse (com’è noto, le attività di ricerca in modo sistematico sono state sospese mercoledì 10 luglio).

L’identificazione formale del soggetto è in corso: potrebbe trattarsi della poco più che 60enne, cittadina svizzera domiciliata a Locarno nel quartiere Solduno, che al pari del consorte 67enne era scomparsa da Cevio zona Fontana nell’alluvione di sabato 29 e domenica 30 giugno; il cadavere dell’uomo era stato poi recuperato nell’alveo della Maggia in territorio comunale di Maggia, frazione Riveo (per dovere di complemento di cronaca, le esequie hanno già avuto luogo). A breve distanza anche il ritrovamento del corpo senza vita di una 61enne svizzera abitante nel Canton Basilea-campagna; le prime tre vittime, travolte dalla frana proprio in località Fontana, erano state due 73enni ed una 76enne, tutte cittadine germaniche, tutte con domicilio nel Land Baden-Württemberg.

“Swiss market index”, pessimo umore. Europa fiduciosa, New York frena ancora

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.11) Sotto cielo grigio e temporalesco, oggi, il listino primario della Borsa di Zurigo stanti sia l’impatto di alcune semestrali sia il raffreddamento improvviso del comparto tecnologico a New York, con pesante flessione accusata iersera dal Nasdaq e reiterata nella seduta corrente. Lo “Swiss market index” è andato al saldo con perdita pari allo 0.70 per cento su quota 12’247.61 punti, spunti brillanti dai soli “Lonza group Ag” e “Roche holding Ag” (più 1.65 e più 1.61 per cento rispettivamente); in secca flessione, per contro, sia “Novartis Ag” (meno 4.01) sia “Abb limited” (meno 5.63 causa calo degli ordinativi pur in presenza di utili in crescita). Situazione ancora complessa e non definibile nell’allargato, pur apprezzandosi il rilancio di “Georg Fischer Ag” (più 5.72) ed il rimbalzo di “The Swatch group Ag” (più 3.12). Con l’eccezione di Francoforte (Dax-40, meno 0.44 per cento), dall’opposta tendenza il passo sulle altre piazze in Europa: Ftse-Mib a Milano, più 0.43; Ftse-100 a Londra, più 0.21; Cac-40 a Parigi, più 0.21; Ibex-35 a Madrid, più 0.38. Wall Street ancora in denuncia di flessione oltre la figura intera su tutti e tre gli indici di consueto riferimento. Cambi: 96.69 centesimi di franco per un euro; 88.72 centesimi di franco per un dollaro Usa; in riallineamento a 56’144 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Menaggio (Como), tragico tuffo: giovane salvata, fidanzato muore

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.32) Ennesima vittima per annegamento, ieri pomeriggio, nelle acque del Lario: a perdere la vita un 25enne di cittadinanza britannica e che, in compagnia della fidanzata, poco prima delle ore 15.00 si era tuffato da un’imbarcazione dirimpetto alla frazione Nobiallo in territorio comunale di Menaggio (Como). Perso il riferimento con il proprio natante, presumibilmente andato alla deriva, la ragazza si è sbracciata ed ha ottenuto assistenza dalle persone che si trovavano a bordo di un altro mezzo in transito; immediato l’allarme per l’assenza dell’altro giovane. Intervenute unità di soccorso e di ricerca; grazie all’equipaggio dell’elicottero della Guardia di finanza è stato infine individuata la sagoma di un uomo che galleggiava inanimato. Il recupero del cadavere, con il concorso di squadre della Guardia costiera e dei Vigili del fuoco, ha avuto luogo attorno alle ore 19.30 già nelle acque antistanti il territorio comunale di Griante (Como), a sud di Menaggio. Per la ragazza si è reso necessario il trasferimento in sede nosocomiale.

Ronco sopra Ascona, incendio nella notte: soli danni materiali

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Senza conseguenze per le persone il rogo divampato nella tarda serata di ieri in territorio comunale di Ronco sopra Ascona, area privata in via Livurcio. Poco prima delle ore 23.00 l’allarme giunto agli enti di soccorso; una volta giunti sul luogo, gli effettivi dei Pompieri Locarno hanno riscontrato che le fiamme si erano propagate alla sola zona di un giardino ed hanno provveduto a circoscrivere l’incendio prima che esso si propagasse in modo significativo alle unità abitative. Alle operazioni hanno collaborato operatori di un altro Corpo pompieri. Intervento concluso nel cuore della notte.

Mendrisio, semina il panico e si barrica in casa: preso

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A distanza di 24 ore circa dall’aver qui interrotto un traffico di esseri umani, purtroppo essendo sfuggito alla cattura il passatore mentre sono stati intercettati e messi al sicuro gli otto uomini da lui portati in Ticino, forze dell’ordine di nuovo in azione oggi a Mendrisio quartiere Genestrerio, dove un uomo è stato fermato dopo aver causato allarme e tenuto in scacco gli agenti per ore, indicativamente a partire da mezzogiorno, nella zona di via Colombera. Il timore di una rapina a mano armata – erano stati uditi due colpi sordi – o di un’aggressione con sparatoria o di una lite familiare degenerata oltre le urla ed oltre le vie di fatto ha ben presto lasciato posto ad altra e chiara situazione, quela di un individuo di sesso maschile che si era barricato all’interno della palazzina e che aveva poco prima fatto esplodere un paio di petardoni dal danno inversamente proporzionale al rumore prodotto.

Potendosi ad ogni modo supporre di tutto e di più, insieme con agenti della Polcantonale, della Polcom Chiasso e della Polcom Mendrisio sono intervenuti anche gli effettivi del “Gruppo intervento speciale”; a titolo precauzionale, sul luogo anche una squadra del “Servizio autoambulanza Mendrisiotto”. A perimetro delimitato, l’avvio dei contatti e, a quanto consta, la resa del soggetto che è stato pertanto preso in consegna, trasferito a bordo di un’auto della Polcantonale e condotto in luogo sicuro per i primi accertamenti. Motivi e dinamica dell’accaduto, al pari delle condizioni psicofisiche dell’uomo, sono per il momento ignoti.

Truffe telefoniche ad anziani, delinquenti polacchi presi al valico

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Altri due farabutti (farabutti: perché delinquente è il truffatore, doppiamente criminale è il truffatore che si spacci per amico, farabutto semplice ed anche farabutto composto è chi s’approfitti d’un anziano), altri due farabutti, dicevasi, dall’altr’ieri nella rete delle forze dell’ordine sull’ingresso o meglio sul reingresso in territorio cantonale, attesi com’erano amendue sul confine che dà verso il Varesotto a Tresa frazione Ponte Tresa; attesi, in quanto primariamente ma non esclusivamente sospettati di ruoli attivi in un giro di “telefonate-choc” cioè dei soliti ed ignominiosi tentativi di spillare franchi in quantità, ed all’evenienza gioielli ed altri preziosi, a persone da sorprendersi e da intimorirsi con l’annuncio di disgrazie appena occorse ad un congiunto stretto dell’anziano messo nel mirino. Insomma, la solita, dannata solfa da gentaglia con la parlantina sciolta, al di là dei muri linguistici, e con l’atttudine predatoria; qui si parla di due cittadini polacchi residenti in Polonia ed in movimento a bordo di un’auto con targhe polacche, 31 anni l’uno e 33 l’altro, ignoti i precedenti penali; a fermarli sono stati operatori dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini, scarse le informazioni su quel che era in atto o in preparazione ma pare proprio un obiettivo fosse immediato, e proprio nel Malcantone, non volendosi fare immediato conto di una quantità di altre azioni consimili nei giorni scorsi (di recente recrudescenza del fenomeno in tutto il Ticino, peraltro, parla il portavoce della Polcantonale). Ipotesi di reato: tentata truffa aggravata.

“Swiss market index” in rilancio per… merito di pochi. Nasdaq raggelato

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.10) A metà della fase declinante della quarta sinusoide di giornata stampa un buon progresso (più 0.60 per cento su quota 12’333.93 punti) lo “Swiss market index” attestante invero un listino primario della Borsa di Zurigo dal profilo assurdo: il solo titolo “Roche holding Ag” (più 5.83 per cento) a contrapporsi per quattro quinti della seduta alla restante massa orientata all’ingiù, solo nel finale il supporto di dal minimo conto le limature per “Swisscom Ag” (più 0.38) e “Novartis Ag” (più 0.16) con l’aggiunta di un improvviso ritorno di fiamma da “Nestlé Sa” (più 1.08); assai più considerevole il cedimento di titoli quali “Logitech Sa” (meno 2.39, lanterna rossa), “Givaudan Sa” (meno 1.79) e “Partners group Ag” (meno 1.75). Nell’allargato, pesanti “Ams-Osram Ag” (meno 4.39) e “Vat group Ag” (meno 5.27); da battaglia resta invece “Santhera therapeuticals holding Ag” (più 14.29). Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.43 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.03; Ftse-100 a Londra, più 0.27; Cac-40 a Parigi, meno 0.12; Ibex-35 a Madrid, più 0.13. New York in progresso sul “Dow Jones” (più 0.56) ma gelata su Nasdaq (meno 2.74) e S&P-500 (meno 1.36) Cambi: 96.73 centesimi di franco per un euro, 88.47 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in arretramento al controvalore teorico di 56’945 franchi circa per unità.

Tiro sportivo / Campionati ticinesi, pistola “maestria B”: Eros De Berti si conferma

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Conferma di Eros De Berti da Novazzano, sabato scorso al poligono di Mendrisio, nei Campionati ticinesi di tiro sportivo, arma pistola in specialità individuale, categoria “maestria B” sulla distanza dei 50 metri: sulla distanza dei 60 colpi (30 di precisione e 30 a tiro rapido, cioè con serie di cinque colpi nel tempo massimo di 30 secondi ognuna), l’agonista “momò” è riuscito a replicare… sé stesso sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle Barbara Lupi da Minusio e Giuseppe Mittero da Tresa frazione Monteggio. In immagine, il podio della competizione.

Tiro sportivo / Campionati ticinesi, pistola ordinanza: vince Brenno Regazzoni

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Grande sfida sabato scorso, al poligono di Mendrisio località Penate, nei Campionati ticinesi di tiro sportivo, specialità pistola d’ordinanza, distanza 25 metri con programma da 30 colpi di precisione (in serie da cinque colpi ognuna) e 30 colpi stile duello (bersaglio visibile ogni volta per soli tre secondi). In conferma quale vincitore si è proposto Brenno Regazzoni da Grancia, davanti a Mirko Tantardini da Breggia frazione Morbio Superiore ed a Giorgio Albisetti da Bedano. In immagine, il podio della competizione.

Novazzano, rapinatori assaltano una stazione di servizio. Poi la fuga

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.40) Ritorna l’incubo delle rapine in “trasferta” dall’Italia, prede designate le stazioni di servizio sulla fascia di frontiera. A colpire questa sera, attorno alle ore 19.51, sono stati due malviventi – di cui uno pistola alla mano – che sono piombati all’interno del punto-vendita annesso alle pompe di benzina in via Casate 12 a Novazzano; la commessa, a quanto pare unica persona presente in quel momento, è stata bersaglio di minacce sia verbali sia gestuali ed è stata costretta a consegnare quanto in cassa. I criminali si sono poi dileguati a piedi in direzione Italia; non si può escludere la collaborazione di una terza persona. A dare l’allarme è stata la stessa dipendente – rimasta illesa – dell’attività commerciale; l’entità del bottino non è nota. Immediata l’organizzazione del dispositivo di ricerca cui compartecipano agenti di Polcantonale e colleghi della Polcom Mendrisio e della Polcom Chiasso, con interessamento di operatori dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini; informate ovviamente le autorità italiane delle province limitrofe. Elementi utili per il riconoscimento dei criminali: il primo soggetto, uomo, altezza significativa, corporatura magra, barba sfatta, mascherina chirurgica, maglietta, pantaloni neri, cappellino di colore nero; il secondo soggetto, uomo, statura media, pantaloni tipo “jeans” chiari, maglietta nera, cappellino nero, borsa gialla e blu. Vale il consueto appello alla collaborazione di chi abbia rilevato movimenti sospetti o abbia notizie utili.

Sant’Antonino, svaligiato l’“E-generation”: ladri via con 16 superbici

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Controvalore stimabile in 100’000 franchi per la sola merce asportata, più l’entità dei danni da effrazione, nel colpo che attorno alle ore 2.15 di oggi è stato condotto e rapidamente portato a compimento in territorio comunale di Cadenazzo, lungo la Cantonale, bersaglio il negozio “E-generation” in appoggio al “Garage Nessi”. Con la tecnica dell’ariete, ossia dello sfondamento di una vetrata mediante attacco con un mezzo mobile (nel caso di specie, un veicolo commerciale logicamente risultato essere provento di furto), l’attacco sviluppato da più uomini poi dileguatisi. Le ricerche sarebbero orientate al canone del furto su commissione; non è noto se le “e-bike” fossero dotate di placchette per il rintracciamento via satellite. Il furgone, privato delle targhe, è stato infine rintracciato sul confine del Gambarogno, frazione Indemini; da presumersi che qui i malviventi abbiano effettuato un cambio in corsa, trasferendo le biciclette a bordo di un altro veicolo e con esso proseguendo in territorio di Maccagno con Pino e Veddasca (Varese), Comune confinante in frazione Biegno.

Tiro sportivo / Campionati ticinesi, pistola libera: domina Jenny Barboni

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Prevalenza muliebre sul podio, domenica nel teatro del poligono di Mendrisio, all’ultimo atto dei Campionati ticinesi di tiro sportivo, qui in specialità pistola libera sulla distanza dei 50 metri, confronto dettato a 60 colpi da spararsi in un massimo di 75 minuti. Ad imporsi è stata Jenny Barboni da Vezia, capace di mettere in fila Eros De Berti da Novazzano e Mariagrazia Cattaneo da Bellinzona quartiere Preonzo. In immagine, il podio della competizione.

Tiro sportivo / Campionati ticinesi, pistola sportiva: un podio in… replica

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Uguale uguale a quello proposto sabato mattina nella categoria “maestria B” il podio di sabato pomeriggio, ai Campionati ticinesi di tiro sportivo, distanza 25 metri con pistole sportive. Vittoria dunque ad Eros De Berti da Novazzano, secondo posto per Barbara Lupi da Minusio, a premio anche Giuseppe Mittero da Tresa frazione Monteggio. Il programma della disciplina era articolato su 30 più 30 colpi.

Coca a chili nella sacca della moto, arrestato un 44enne comasco

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Prestava di sicuro molta attenzione a non spargere carburante fuori dal bordo del tappo, quando si fermava a fare il pieno; non fosse mai che una goccia ricadesse sulla sacca in appoggio al telaio, proprio a ridosso del serbatoio, e venisse a guastare il prezioso carico. Teneva infatti cocaina per il peso di tre chilogrammi, in altrettanti sacchetti per l’appunto piazzati strategicamente sopra la “schiena” della moto, una “Ktm enduro”, il 44enne di Vertemate con Minoprio (Como) che nel pomeriggio di ieri è stato intercettato e fermato da agenti della Polizia di Stato nel capoluogo lariano, servizio “mirato” e bersaglio colto in pieno; immediato arresto, contestata la detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, traduzione in casa circondariale, merce messa al sicuro.

Collina d’Oro, lavori stradali per una settimana in località Certenago

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All’insegna dei lavori stradali, per esigenze legate alla pavimentazione ovvero alla posa dello strato di usura del manto stradale, la settimana compresa tra lunedì 22 e sabato 27 luglio in territorio comunale di Collina d’Oro, lungo l’omonima via Collina d’Oro, tratto pertinente alla frazione Montagnola, località Certenago, zona paese. Attività di cantiere solo fra le ore 20.00 e le ore 6.00.

Monteceneri, nel segno delle asfaltature la… volata finale di luglio

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A massimo sfruttamento dell’ultima decade del mese i lavori programmati sul cantiere per l’asfaltatura della Cantonale in territorio comunale di Monteceneri frazione Rivera. Periodo: da lunedì 22 a martedì 31 luglio, in sola fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00); raccomandato l’utilizzo di percorsi alternativi.

Lungo penare, poi lo “Swiss market index” si salva. “Dow Jones”, altro picco

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.15) Nuovi “record” si stampano in serie nella tipografia di Wall Street, d’altro genere invero l’umore nell’Europa borsistica che, questioni d’Oltreatlantico a parte, si è fatta e si è lasciata anche oggi condizionare da elementi esogeni risentendo peraltro di qualche semestrale non all’altezza delle aspettative. Tutta in apnea la seduta a Zurigo, pur nel recupero da perdite anche consistenti sino ad un “meno 0.15” per cento sul listino primario, determinandosi quindi il rientro dello “Swiss market index” a quota 12’260.93 punti all’ultimo riscontro. Battistrada i titoli “Kühne+Nagel international Sa” e “Geberit Ag” con margini utili pari all’1.17 ed all’1.45 per cento rispettivamente; uno scoglio nell’oceano della mediocrità, stanti le depressioni nell’area degli assicurativi (“Zürich insurance group Ag” e “Swiss Re Ag”, meno 0.94 e meno 1.35 per cento rispettivamente). “Dksh holding Ag” dominante (più 7.98 per cento) nell’allargato, per l’appunto sulla spinta di una semestrale coraggiosa. Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.39; Ftse-Mib a Milano, meno 0.01; Ftse-100 a Londra, meno 0.22: Cac-40 a Parigi, meno 0.69; Ibex-35 a Madrid, meno 0.37. Di tutt’altro segno i messaggi da New York, dove il “Dow Jones” va ad aggiornarsi su nuovi picchi con progresso pari all’1.85 per cento (meno sostanziosi i guadagni secondo gli altri indici di riferimento: S&P-500, più 0.64; Nasdaq, più 0.20), Cambi: 97.41 centesimi di franco per un euro; 89.38 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin sul controvalore teorico di 57’738 franchi circa per unità.

Lugano, rissa con ferito: primo arresto, in manette un 21enne

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Uno è stato preso, su altri sono in corso accertamenti volti dapprima all’identificazione ed in seconda battuta a delineare i ruoli e le eventuali responsabilità avute nel fatto. Ad un primo punto fermo le indagini avviate sulla rissa scoppiata nelle prime ore di domenica 7 luglio all’esterno del “Blu Martini club”, locale pubblico di via Al Forte 4 a Lugano, una diecina le persone coinvolte, due le fasi ed entrambe caratterizzate da violenza, esito principale le lesioni subite al volto da un 22enne italiano con residenza in Italia: in manette un 21enne, passaporto svizzero, origini non precisate, domicilio nel Luganese come da informativa di fonti del ministero pubblico e della Polcantonale. Principali ipotesi di reato a carico del soggetto, secondo quanto figura nel “dossier” di inchiesta di cui è titolare il procuratore pubblico Simone Barca: tentato omicidio (in subordine, tentate lesioni gravi), aggressione, rissa, lesioni semplici ed infrazione alla Legge federale sulle armi; carico che va ad aggiungersi ad alcuni pregressi, dovendo lo stesso giovane andare alla sbarra, insieme con due quasi coetanei, per fatti occorsi a Vezia (rapimento e sequestro di una persona).

Mendrisio, sventato traffico di esseri umani. Passatore ancora uccel di bosco

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, MERCOLEDÌ 17 LUGLIO, ORE 1.44) Ancora nessuna notizia del soggetto, presumibilmente l’autista cui era stato deputato il trasferimento del gruppo dal territorio italiano a quello svizzero, che nella mattinata di ieri, martedì 16 luglio, trovatosi improvvisamente a ridosso di un punto di controllo cosiddetto “di retrovia” – ovvero non direttamente in frontiera – che era stato posto in opera da uomini dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini, anziché fermare il veicolo ha deciso di dare gas per eludere il controllo e si è dileguato. Il fatto a Mendrisio quartiere Genestrerio, durante un’azione di controllo con finalità di contrasto al traffico di esseri umani; una volta compiuta la manovra evasiva, il conducente del mezzo ha raggiunto un’area a margine del conurbato abbandonando il veicolo e le persone che erano con lui. I migranti clandestini sono stati poi rintracciati da agenti del citato Ufficio federale dogana-sicurezza confini con il supporto di proprie unità cinofile, di agenti della Polcom Mendrisio e di un equipaggio dell’elicottero fatto intervenire in un secondo tempo; il mezzo è stato infine recuperato da effettivi della Polcantonale per gli accertamenti del caso.

Varese, moto fuori strada sulla Provinciale della Rasa: due feriti

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Un 22enne ed un 17enne hanno riportato lesioni dall’entità diversa (ricovero in codice giallo per uno dei due, accompagnamento all’ospedale sotto regime di codice verde per l’altro) sulle conseguenze dell’uscita di una moto dalla carreggiata e della consegunete caduta, incidente avvenuto alle ore 20.30 circa di ieri lungo la Strada provinciale numero 62 “del Sasso Marée” tra Varese frazione Rasa e Brinzio (Varese). Per i soccorsi sono stati attivati operatori sanitari da terra ed un’eliambulanza fatta giungere dalla base di Villa Guardia (Como); a seguire, trasferimento in sede nosocomiale nel capoluogo ed accertamenti con definizione delle priorità. Dinamica al vaglio di agenti della Polizia locale.

Taccheggiatore algerino (e clandestino) colpisce a Como. Arrestato

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Ennesimo rientro in cronaca per il supermercato “Carrefour” di via Fratelli Recchi a Como quale bersaglio di un taccheggio sventato dagli addetti alla sicurezza, attorno alle ore 19.30 di domenica 14 luglio, autore un 18enne. Il soggetto, di nazionalità algerina, si era impossessato di beni di consumo ed aveva trafugato anche una bottiglia di superalcoolici dopo aver reciso la placchetta antifurto. Al momento delle verifiche in Questura, previo trasferimento in tale sede per intervento di agenti della Polizia di Stato, il giovane malvivente è risultato essere algerino per nazionalità e con significativi precedenti specifici ovvero per reati contro il patrimonio, oltre che clandestino su suolo italiano; conseguenti l’arresto e la messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Erba (Como), effrazione chiama punizione: maghrebino denunciato

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Un giovane, origini maghrebine ed a successivo controllo risultato privo di documenti, è stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato sull’esito di un intervento di effettivi della Guardia di finanza ad Erba (Como), nella tarda mattinata dell’altr’ieri ovvero domenica 14 luglio: l’uomo è stato di fatto colto in flagranza di reato, avend’egli appena sfondato il vetro laterale di una vettura posteggiata all’esterno del centro commerciale “La rotonda” di via Delle Grigne 11 al fine di impossessarsi di beni presenti nell’abitacolo dell’auto. Al momento del fermo, il malvivente è risultato essere in possesso di un telefono cellulare per l’appunto prelevato in modo indebito. Insieme con l’autore dell’effrazione sono stati sottoposti a controllo due soggetti – entrambi risultati essere di nazionalità marocchina – che aspettavano a breve distanza e che allo stesso modo erano privi di titoli di legittimazione.

Borse europee umorali, New York invece vola. E il bitcoin risorge

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.29) Da buone sensazioni sul decollo e sino a mezzogiorno alla resistenza in cifra verde nel corso del pomeriggio, e da questa posizione al cedimento secco nel finale di seduta: quasi perfetto come tratto grafico, ma sciagurato per linea di tendenza, l’arco descritto oggi dallo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo, al saldo su quota 12’279.86 punti ovvero con perdita nella misura dello 0.69 per cento. In evidenza, per quanto riguarda il listino primario, solo “Roche holding Ag” (più 1.53 per cento) ed “Holcim limited” (più 0.82); sul fronte opposto pesante la posizione di “Nestlé Sa” (meno 1.61) e soffertissima la chiusura di “Compagnie financière Richemont Sa” (meno 4.16 e ruolo da lanterna rossa, probabilmente per effetto di attrazione dalla cattiva semestrale di “The Swatch group Ag” – meno 9.78 – nell’allargato). Significativa tensione nello stesso senso in Europa: Ftse-Mib a Milano, meno 0.59 per cento; Ftse-100 a Londra, meno 0.84; Dax-40 a Francoforte, meno 0.83. Ai picchi New York: “Dow Jones” sopra la soglia dei 40’000 punti (più 0.53 per cento): S&P-500, più 0.28; Nasdaq, più 0.40. Cambi: 97.59 centesimi di franco per un euro; 89.57 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in forte spinta al controvalore teorico di 57’702 franchi circa per unità.

Bioggio, rischia la vita operaio travolto da un carico di materiali edili

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Il carico era in trasferimento dal pianale di un autotreno, il carrello elevatore era in movimento verso un punto di deposito; lì, d’improvviso, l’abbattersi al suolo di parte dei materiali, sotto i quali è rimasto l’operaio. Versa in condizioni gravissime, non potendosi escludere conseguenze esiziali, il 42enne che intorno alle ore 17.05 stava operando sul cantiere di uno stabile ad uso commerciale in territorio comunale di Bioggio, lungo via Industria, e che è stato soccorso da operatori sanitari della “Croce verde” Lugano. Sulla dinamica dell’episodio sono in corso accertamenti. L’uomo è un cittadino italiano con residenza in provincia di Varese; i familiari sono stati avvertiti.

Filo di nota / Al sindaco fai sapere che il cittadino non lo può vedere

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Annuale aggiornamento della graduatoria – per gli anglofili, chiamasi “governance poll” – sul gradimento dei sindaci italiani, limitatamente ai capoluoghi di provincia e non essendo logicamente presi nel conto coloro che sono stati eletti nella tornata elettorale del mese scorso. Letteralmente bastonato Giuseppe “Beppe” Sala, che da un peraltro discutibilissimo primo posto nel 2023 precipita al 19.o posto secondo la rilevazione 2024: forse sono milanesi anche quelli che vivono fuori dal fortino del privilegio. Per quanto riguarda la fascia di confine, dovendosi escludere dall’elenco il neoeletto Giandomenico Albertella a Verbania, restano da considerarsi i soli sindaci di Como e di Varese. Il primo, Alessandro Rapinese, da 15.o nel 2023 si ritrova 12.o; buon per lui. Il secondo, Davide Galimberti, era 45.o nel 2022 e 67.o nel 2023 e si ritrova oggi in 68.a posizione: su un totale di 80 sindaci, non benissimo. In enigmistica, un semplice scarto di consonante: da “Sì, gradimento” a “Si gradì meno”…

Cadorago (Como): serra di marijuana, giamaicano denunciato

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È scattata la denuncia per detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente, nelle scorse ore, a carico di un 58enne giamaicano regolarmente residente nel Comasco e che a fianco della normale attività in un’azienda agricola a Cadorago frazione Caslino al Piano (Como) si era organizzato con una piantagione di cannabis scoperta da effettivi della Guardia di finanza durante una normale ispezione. Sotto sequestro, per prossima distruzione, una diecina di piante già giunte all’altezza di 120 centimetri, per una produzione di marijuana ipotizzabile attorno al chilogrammo e mezzo. Marijuana già pronta per il consumo è poi stata sequestrata durante la perquisizione al domicilio del 58enne.

Claino con Osteno (Como), canyonisti “inchiodati” e sùbito salvati

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Pur avendo studiato il percorso, non avevano fatto i conti con i volumi di acqua portata e con l’irruenza della corrente; a quel punto, anziché rischiare e trovandosi nell’impossibilità di tornare indietro, si sono affidati ai Vigili del fuoco ed agli specialisti del “Soccorso alpino” civile. Due i canyonisti, entrambi cittadini spagnoli, tratti a salvamento nel primo pomeriggio di oggi dagli speroni rocciosi sopra il corso del torrente Lirone, in territorio comunale di Claino con Osteno (provincia di Como); l’operazione è stata condotta con la tecnica del contrappeso, adottata al fine di far uscire le persone dalla posizione di difficoltà.

Guttannen (Kanton Bern): Motorradfahrer verstirbt noch auf der Unfallstelle

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Am späten Sonntag kollidierte ein Motorradfahrer am Grimselpass in Guttannen mit einem Auto. Trotz sofortigen Rettungsmassnahmen erlag der Motorradfahrer noch auf der Unfallstelle seinen schweren Verletzungen. Der Unfall wird untersucht.

Am Sonntag, 14. Juli 2024, kurz nach 17.00 Uhr, wurde die Kantonspolizei Bern über einen schweren Verkehrsunfall am Grimselpass (Gemeinde Guttannen) informiert

Ersten Erkenntnissen zufolge fuhr ein Auto vom Grimselpass talwärts und beabsichtigte in den Zubringer zum Grimsel Hospiz einzubiegen. Gleichzeitig fuhr ein Motorradfahrer von Guttannen in Richtung Grimselpass. In der Folge kam es bei der Abzweigung aus noch zu klärenden Gründen zur Kollision der beiden Fahrzeuge.

Der Motorradfahrer wurde bei der Kollision schwer verletzt. Trotz sofortiger Rettungsmassnahmen eines zufällig anwesenden Arztes und Drittpersonen sowie der Rega konnte nicht verhindert werden, dass der Motorradfahrer noch auf der Unfallstelle verstarb. Es gibt konkrete Hinweise auf die Identität des Opfers, die formelle Identifizierung ist indes noch im Gange. Der Lenker des Autos blieb unverletzt.

Der betroffene Straßenabschnitt musste für die Dauer von rund einer Stunde durch die Feuerwehr «Innert dem Kirchet» komplett gesperrt werden, danach wurde der Verkehr wechselseitig geführt. Eine Untersuchung unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Oberland ist im Gange.

Der türkische Staatsbürger Yildiz Hasan wird vermisst. Wer hat ihn gesehen?

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Vermisst wird seit Sonntag, 14. Juli 2024, in Aesch BL:

Yildiz Hasan, 15.11.1973, 170 Zentimeter gross, schlanke Statur, Glatze mit leichtem, braunem und kurzgeschnittenem Haarkranz. Der Vermisste trägt eine lange Hose, ein T-Shirt und einen Hoodie (Farben/Marken nicht bekannt) sowie ein schwarzes Baseball-Cap.

Yildiz Hasan verliess gestern gegen 23.00 Uhr seinen Wohnort in Aesch BL. Der Vermisste ist gesundheitlich angeschlagen und auf Medikamente angewiesen.

Personen, welche sachdienliche Angaben über den Aufenthaltsort und Verbleib des Vermissten machen können, werden gebeten, sich mit der Einsatzleitzentrale der Polizei Basel-Landschaft in Liestal in Verbindung zu setzen (Telefon 061 553 35 35).

Stadt Luzern-Mellingen (Kanton Aargau): Mann tot aus der Reuss geborgen

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Am Sonntag (30. Juni 2024, kurz nach 11:00 Uhr) sprang ein Mann in die Reuss und wurde seither vermisst. Er wurde nun am Montag (8. Juli 2024) im Kanton Aargau tot aus der Reuss geborgen.

Am Sonntagvormittag (30. Juni 2024, kurz nach 11:00 Uhr) wollte eine Patrouille der Luzerner Polizei einen verdächtigen Mann kontrollieren. Dieser sprang im Bereich der St. Karlibrücke in die Reuss und konnte trotz mehrstündiger Suchaktion nicht gefunden werden.

Der 40-jährige Schweizer wurde am Montag (8. Juli 2024) in Mellingen (AG) tot aus der Reuss geborgen.

Cocaina in quantità, trafficante albanese preso a Chiasso-Brogeda

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Un traffico di sostanze stupefacenti è stato stroncato l’altr’ieri, ovvero sabato 13 luglio, al valico di Chiasso-Brogeda in immissione dalla A9 italiana Milano-Como sulla A2 svizzera, con il contestuale arresto di un criminale albanese residente in Albania, 39 anni l’età, probabile destinazione la Germania considerandosi anche le targhe del veicolo in uso al soggetto medesimo. Motivo del delicato trasferimento dalla vettura ad una sala interrogatori e da qui ai tre metri per tre – o quel che sia – di una cella: la presenza di cocaina per il peso di circa 4.5 chilogrammi che, di transenna, fanno 200’000 franchi circa all’ingrosso o 400’000 franchi in spaccio a minuto, per dirsi del danno felicemente arrecato agli attori sulla filiera di tale traffico. Il controllo è stato effettuato da operatori dell’Ufficio dogana-sicurezza confini; trovato anche denaro contante per varie migliaia di euro. Ipotesi di reato, al minimo del Codice penale e come da intestazione sul faldone del procuratore pubblico Alvaro Camponoro, la solita infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti.

A spasso in auto con la droga: spacciatore fermato in Leventina

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Infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti gli addebiti a carico di un 36enne italiano con residenza in Leventina e che martedì 9 luglio (di oggi l’informativa dai portavoce di ministero pubblico e Polcantonale) era stato fermato in territorio comunale di Quinto per un ordinario controllo della circolazione stradale: probabilmente in ordine l’auto, ma gli agenti hanno per logica avuto qualcosa da ridire circa quel che si trovava all’interno dell’abitacolo, con riferimento specifico a cocaina per il peso di circa 45 grammi. Il soggetto, nel frattempo tratto in arresto (“dossier” di inchiesta nelle mani del procuratore pubblico Alvaro Camponovo), è sospettato di coinvolgimento nello spaccio di sostanze stupefacenti alla clientela in area leventinese.

Castello Cabiaglio (Varese): auto fuori strada, conducente salvo

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Soli danni materiali quale esito dell’incidente occorso alle ore 16.50 circa di ieri, domenica 14 luglio, sul punto di accesso al territorio comunale di Castello Cabiaglio (Varese) lungo la Strada provinciale numero 45 “del Campo dei Fiori”: schianto di un’auto contro un albero ben oltre il limite destro della carreggiata, soccorsi portati da operatori sanitari (con allerta al servizio di eliambulanza) e da effettivi dei Vigili del fuoco, in salvo il conducente. Accertamenti esperiti da uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino.

Apprendistato “impervio”, iscrizioni aperte all’elenco di… recupero

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Aperte da oggi le iscrizioni al sostegno individuale del “Gruppo operativo collocamento a tirocinio”, progetto specifico sviluppato in seno all’Amministrazione cantonale (Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport) a favore di quanti, tra i nati fra il 2005 ed il 2008 e residenti in Ticino, siano ancora alla ricerca di un posto di apprendistato per l’anno scolastico 2024/2025. Modulo disponibile sul sito InterNet all’indirizzo www.ti.ch/goct; da allegarsi il “curriculum vitae”, le pagelle scolastiche e la professione verso cui il candidato all’apprendistato intende orientarsi; termine ultimo fissato a venerdì 16 agosto. Gli iscritti saranno poi invitati ad un momento informativo (adesione obbligatoria) e ad un colloquio individuale con un ispettore di tirocinio. L’adesione è automatica, con inserimento negli elenchi a cura dei responsabili dell’Ufficio orientamento scolastico-professionale, per quanti siano giunti in giugno alla conclusione della scuola media.

Val Cavargna (Como), uomo cade in un dirupo: salvataggio riuscito

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Salvataggio dai contenuti altamente problematici, per varie ragioni di carattere logistico e tecnico, quello portato a termine nella mattinata di ieri da effettivi della 19.a Delegazione del “Soccorso alpino e speleologico” e da elementi dei Vigili del fuoco nel territorio di San Bartolomeo Val Cavargna (Como), area fra il centro comunale vero e proprio e la frazione Oggia: qui un 48enne, precipitato in un dirupo e bloccatosi sul fondo della valletta con l’aggravio di lesioni serie e tali da rendergli impossibili i movimenti, è stato recuperato grazie ad un’operazione assai complessa cui ha concorso anche l’equipaggio di un’eliambulanza fatta giungere dalla base di Caiolo (Sondrio). Al fine di raggiungere l’infortunato, gli operatori si sono letteralmente dovuti aprire la strada in mezzo alla vegetazione, procedendo di quando in quando a tagli di rami ed a sfalciamenti in modo da garantirsi un più agevole e più sicuro rientro al punto di partenza. L’uomo è stato infine agganciato e trasferito in sede nosocomiale al “San Gerardo” di Monza (Monza-Brianza) sotto regime di codice rosso.

Leggiuno (Varese): auto fuori controllo, collisioni in serie, un ferito

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Un automobilista 30enne è rimasto ferito stasera, per buona sorte senza conseguenze drammatiche, in un incidente occorso in serata lungo via Roma a Leggiuno (Varese). Secondo prima ricostruzione dell’episodio, occorso attorno alle ore 20.00, il mezzo guidato dal 30enne è andato a fare filotto su un lato della strada sbattendo contro una prima e poi contro una seconda vettura, indi contro le cabinette in cui erano alloggiati alcuni contatori. Soccorsi portati da operatori del servizio locale di ambulanza e da effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale in Varese; considerevoli i danni materiali.

Centro Valle Intelvi (Como), la droga era nella lattina: 22enne fermato

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Ingegnoso ma non perfetto, tanto che gli uomini della Guardia italiana di finanza hanno impiegato assai poco per scoprire il trucco, l’occultamento della droga che uno spacciatore 22enne in trasferta da Monza (provincia di Monza-Brianza) a Centro Valle Intelvi (provincia di Como) si era inventato o aveva “ereditato” da un malvivente suo collega: ma quale cassetto portaoggetti dell’auto, ma quale bracciolo del sedile posteriore, ma quale astuccio per il “cric”, il recesso era stato ricavato con la saldatura di un doppiofondo all’interno di una… lattina di una bevanda, poco o nulla sopra (il giusto per dare l’impressione della presenza dell’aranciata o di quel che fosse) e molto, ben sigillato in sacchettini, sotto. Iersera la fine dell’avventura: i cani antidroga in supporto dal Gruppo Ponte Chiasso in Como hanno fiutato qualcosa di interessante, e dalla lattina sono uscite “ecstasy” ed amfetamine varie per un totale di 26 dosi in cristalli più 18 pasticche più altri circa 24 grammi in polvere. Bottino analogo nella quasi immediata trasferta a Monza, per l’appunto luogo di domicilio del giovane spacciatore nel frattempo fermato: 15 le pasticche, il minimo sindacale in polvere, e cristalli bastanti per una trentina di dosi. In immagine, il provento dei sequestri.

Tremezzina (Como), entra in acqua e picchia la testa: ricoverato

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Fuori pericolo, benché tuttora ricoverato al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como), il 54enne che attorno alle ore 20.10 di ieri, sabato 13 luglio, è entrato nelle acque del Lario a Tremezzina zona Tremezzo (Como), a quanto pare con l’intenzione di prelevare un tronco d’albero portato lì dalle correnti o da un fiume, ed è caduto riportando un trauma cranico ed altre lesioni dall’entità minore. Una volta soccorso da operatori sanitari della “Croce rossa italiana” da Menaggio (Como), in presenza tra l’altro di effettivi dell’Arma dei Carabinieri giunti sul luogo per quanto di competenza, il soggetto è stato trasferito d’urgenza in sede nosocomiale e sottoposto a prima terapia d’urgenza.

Schänis (Kanton Sankt Gallen): Mann in der Linth untergegangen und nicht mehr auffindbar

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Heute, kurz nach 14.30 Uhr, hat die Kantonale Notrufzentrale Sankt Gallen die Meldung erhalten, dass eine männliche Person in der Linth untergegangen und nicht mehr auffindbar sei. Im Einsatz steht ein Grossaufgebot von Feuerwehr, Rettungsdienst, Rega, Fliesswasserrettung, Polizeitaucher und diverse Polizeipatrouillen. Gemäss ersten Informationen dürfte es sich beim Vermissten um einen 31-jährigen Rumänen aus dem Kanton Glarus handeln. Die Kantonspolizei Sankt Gallen informiert, sobald sie neue Erkenntnisse haben.

Varese, collisione tra auto e moto: contusa una donna, ferito un uomo

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Un 60enne è stato trattato in sede nosocomiale a Varese, stamane, con lesioni dalla media gravità, sull’esito dell’incidente avvenuto alle ore 10.55 circa lungo la Strada provinciale numero 1 “del Chiostro di Voltorre”, sezione compresa tra gli abitati di Lissago e di Calcinate del Pesce e meglio in prossimità del campo dell’aviosuperficie “Adele Orsi” dell’omonimo “aeroclub”. Contusioni ha riportato anche una donna. Soccorsi portati sotto regime di codice rosso, con successivo declassamento. Responso tranquillizzante, pur nell’evidenza dei traumi, da parte dei sanitari del “Circolo”.

Olgiate Olona (Varese): schianto nella notte, muore un 39enne

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Tragedia nella notte in territorio comunale di Olgiate Olona (Varese): a distanza di qualche centinaio di metri da casa è deceduto un 39enne, all’anagrafe Manuel Sampellegrini, sulle conseguenze dello scontro fra due auto in transito lungo via Roma. L’uomo, standosi alle prime evidenze, era rimasto incastrato nella vettura ribaltatasi sull’esito dell’impatto con l’altro veicolo il cui conducente, un 29enne, ha subito lesioni dalla non grave entità. Sotto regime di codice rosso l’intervento dei sanitari che, una volta constatata la gravità della situazione, hanno provveduto al trasferimento di entrambi i soggetti all’“Ospedale nuovo” in Legnano (Milano); qui la dichiarazione dell’avvenuto decesso del 39enne. Manuel Sampellegrini era figura decisamente nota nel territorio, anche in quanto contitolare di un’attività commerciale a Castellanza quartiere Castegnate (Varese). Gli accertamenti sono stati esperiti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri; le operazioni di soccorso sono state condotte con ampio dispiegamento di mezzi dei Vigli del fuoco dalla sede di Busto Arsizio-Gallarate. Nella foto, la scena dell’incidente; nel riquadro in alto, Manuel Sampellegrini; nel riquadro in basso, la vettura ribaltatasi.

Filo di nota / Non si può trovare un titolo per chi ci dà certi titoli

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Surreale interpretazione (ma credeteci, sta scritto proprio così) di tale Samuel Glasgow Dickson, 77enne noto negli Stati Uniti come avvocato di lungo corso nelle cause a difesa di membri del “Ku klux klan”, nell’intervista pubblicata oggi sulle pagine del quotidiano “Corriere della sera”. Tema: la segregazione razziale, che ad avviso del citato Samuel Glasgow Dickson è e resta da attuarsi con modalità quali la deportazione degli afroamericani in zone a loro riservate. Non importa quale sia la vostra opinione al proposito, mentre stupisce e stordisce la postilla fornita: si tratterebbe dell’“unica soluzione”, nella forma di “un Cantone per i neri, così come in Svizzera c’è un Canton Ticino per gli italiani”. Scappato il piede dalla frizione, o abissale ignoranza?

Contromano sulla A2 a Bellinzona: speronato e denunciato

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L’hanno speronato, in ultimo, risolvendo con soli danni materiali ai veicoli una situazione di potenziale pericolo letale per lui e per terzi. Un 38enne svizzero con domicilio in Leventina è sotto denuncia per grave infrazione alla Legge sulla circolazione stradale essendosi reso responsabile, la notte scorsa, del transito prolungato – una decina di chilometri almeno – in contromano sulla A2 cioè percorrendo in direzione sud lungo la carreggiata verso nord, alle ore 4.34 circa il punto terminale a Bellinzona in corrispondenza dell’abitato di Carasso; qui, previa interdizione temporanea della circolazione a scanso di rischi per altri automobilisti e stante l’inottemperanza del 38enne ai “ripetuti avvisi sia acustici sia visivi con i fari e con i lampeggianti” come risulta da una nota-stampa di fonte Polcantonale, la “collisione con la parte posteriore di un veicolo di servizio”, forse il mezzo di una delle pattuglie postesi all’inseguimento (la prima indicazione della presenza della vettura, in corrispondenza dell’abitato di Lodrino, era stata raccolta alle ore 4.25 dagli operatori della “Centrale comune di allarme-Cecal”) o forse una vettura posta a presidio come posto mobile di blocco. Tutti illesi dopo l’impatto. Non si ha notizia di riscontri circa l’eventuale inattitudine alla guida, per alcool o droga, per quanto riguarda il 38enne.

Como, furgone “impazzito” sbatte contro un negozio: nessun ferito

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Da presumersi un guasto meccanico o un’improvvisa incertezza del guidatore del mezzo nell’incidente avvenuto venerdì pomeriggio in via Borgo Vico a Como, dove un furgone della “FedEx” è andato a collidere quasi frontalmente con le vetrine della “Parafarmacia Valentini” al civico numero 45. I fatti attorno alle ore 15.30; il corriere non ha riportato lesioni e, per mera fortuità, il veicolo si è arrestato senza investire pedoni e senza collidere contro altri veicoli. Nell’immagine, il luogo dell’incidente.

Incendio in via Trevano a Lugano, controlli sanitari per due persone

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Due persone sono state sottoposte a visita medica direttamente sul luogo per sospetta ed in effetti lieve intossicazione da fumo sulle conseguenze di un incendio sviluppatosi nella tarda mattinata di ieri, sabato 13 luglio, in una palazzina di via Trevano a Lugano. Poco prima delle ore 11.00 l’allarme giunto alla vicina sede dei Pompieri Lugano; il focolaio è stato individuato al primo piano dell’edificio, a quel punto già libero da persone avendo gli inquiini scelto di spostarsi in strada. Il rogo è stato poi domato; dalla breve durata i disagi per i residenti.

Usa: Donald Trump ferito ad un comizio. Due morti, tra loro l’attentatore

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 15.59) Donald Trump, 78 anni, già presidente degli Stati Uniti dal 2017 al 2021 ed in corsa per strappare la Casa Bianca al democratico Joe Biden nel prossimo quadriennio, è sopravvissuto ad un attentato mentre ieri pomeriggio – ore 18.10 locali, le 0.10 di oggi in Svizzera – stava tenendo l’ultimo comizio della campagna pre-investitura al ruolo ufficiale per i Repubblicani. Più colpi (forse una decina) di arma da fuoco sono stati esplosi in direzione del “tycoon” che da circa un quarto d’ora era sul palco in un’area industriale a Butler, centro di circa 14’000 abitanti a 55 chilometri da Pittsburgh in direzione nord, capoluogo dell’omonima contea in Pennsylvania; Donald Trump è stato raggiunto da un proiettile diretto alla sua testa e che gli ha perforato l’orecchio destro; i colpi sono stati invece letali per uno dei suoi sostenitori; altri due uomini nel pubblico sono rimasti feriti in modo grave e le loro condizioni sarebbero critiche.

L’autore dell’attentato è stato individuato ed ucciso appena 42 secondi dopo l’ultimo sparo: si tratta di Thomas Matthew Crooks, 20 anni, cittadino statunitense con residenza e studi – sino al diploma di scuola superiore – a Bethel Park, cittadina distante 65 chilometri da Butler in direzione nord. Il giovane, risultato essere iscritto negli elenchi elettorali dei Repubblicani ma che in un messaggio video lasciato sulle reti sociali aveva dichiarato odio profondo per il Grand old party e per Donald Trump in particolare, ha sparato con un fucile semiautomatico sul modello del noto Ar-15, dalla distanza di meno di 150 metri e stando sdraiato sul tetto piano di un’azienda per l’imbottigliamento di bevande, dunque fuori dal perimetro del comizio ma in posizione inspiegabilmente trascurata durante le ordinarie operazioni di bonifica preventiva dei luoghi; risolutivo l’intervento di un cecchino del “Secret service”. L’identità di un secondo soggetto, trascinato via dalla zona immediatamente prossima al podio, non è stata resa nota; al momento non viene nemmeno esclusa l’ipotesi della presenza di un complice effettivo del “killer”.

L’attentato è stato visto in diretta da decine di migliaia di persone che erano sintonizzate su canali televisivi locali o che seguivano il discorso in “streaming” via InterNet: Donald Trump ha d’improvviso portato la mano destra sullo stesso lato della testa e si è sùbito dopo abbassato di scatto, trovando riparo nella parte inferiore dell’ambone; quando è riemerso, e mentre attorno a lui si affollavano vari membri della sicurezza, il candidato repubblicano aveva ben visibile sulla guancia le striature da perdita di sangue ed è apparso smorto in volto e frastornato ma nel volgere di pochi secondi ha reagito, mostrando un braccio teso e con il pugno chiuso e scandendo per tre volte uno dei suoi “slogan” preferiti (“Fight, fight, fight”, ossia “Lottare, lottare, lottare”) all’indirizzo della folla. Un altro saluto, di nuovo con estensione del braccio sopra il capo, Donald Trump ha rivolto circa 30 secondi più tardi issandosi sul predellino dell’auto appena prima di scomparire all’interno dell’abitacolo sotto protezione delle squadre di sicurezza affiancate da militari in cordone sanitario e da elementi dei Servizi a formare un corridoio umano; a seguire, in regime di massima priorità, il trasferimento verso il locale “Butler memorial hospital” per il primo trattamento sanitario e per i controlli.

Rassicurazioni sullo stato di salute di Donald Trump sono venute sia dai congiunti, sia dal portavoce della campagna elettorale, sia dallo stesso candidato. Molti i messaggi giunti da autorità, da politici e dalla società civile; Joe Biden ha telefonato di persona ed ha dialogato con l’avversario, interrompendo un gelo che durava da anni. Già a toni da codice rosso la polemica sui livello di sicurezza; non a caso, per la “convention” dei Repubblicani che è in calendario da domani e per quattro giorni nel cuore di Milwaukee, Stato del Wisconsin, è già in corso una revisione complessiva del dispositivo di protezione, con l’invio di centinaia di altri agenti a supporto del già consistente gruppo incaricato di gestire l’ordine e la sicurezza sia al “Wisconsin entertainment and sports center” (noto anche come “Fiserv forum”) sia al “Wisconsin center district”, sedi dell’appuntamento, sia nel resto della città.

Biasca: tragica sbandata in zona depuratore, morta una 59enne

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Una 59enne italiana con domicilio in Riviera ha perso la vita questo pomeriggio, attorno alle ore 15.25, in séguito all’impatto semifrontale della sua auto contro la spalla di un muro di protezione lungo via Chiasso a Biasca, pochi metri prima del punto di accesso agli impianti del “Consorzio depurazione acque”, direzione Riviera frazione Osogna. Nessun esito hanno avuto i tentativi di rianimazione esperiti da operatori della “Tre valli soccorso”, giunti sul posto “in uno” con agenti della Polcantonale ed effettivi dei Pompieri Biasca; sostegno alle persone coinvolte è stato prestato da specialisti del “CareTeam Ticino”. Quanto alla dinamica, da primi riscontri risulta che la vettura abbia sbandato sulla sinistra, invadendo la corsia opposta di marcia ed infine collidendo con lo spigolo del manufatto. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto.

Orsières (Kanton Wallis): Verkehrsunfall fordert zwei Todesopfer

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Am Freitag, den 12. Juli 2024, hat sich in Chamoille oberhalb von Orsières ein Verkehrsunfall ereignet. Zwei Personen kamen dabei ums Leben.

Gegen 22:45 Uhr fuhr eine Personenwagenlenkerin auf der Strasse von Chamoille nach Orsières vom oberen Dorfteil von Chamoille in Richtung Ebene. In einer scharfen Rechtskurve kam das Fahrzeug aus bisher unbekannten Gründen, von der Fahrbahn ab, fuhr eine Böschung hinunter, überschlug sich und kam auf der Seite liegend zum Stillstand.

Die Fahrerin, eine 83-jährige Schweizerin und ihr Beifahrer, ein 79-jähriger Schweizer, waren auf der Stelle tot. Die Staatsanwaltschaft leitete in Zusammenarbeit mit der Walliser Kantonspolizei eine Untersuchung ein, um die Unfallursache zu ermitteln.

Dieser Einsatz erforderte die Unterstützung verschiedener Partner der Kantonspolizei, darunter Spezialisten der Kantonalen Walliser Rettungsorganisation (KWRO 144), mit einem Helikopter von der Air-Glaciers und dem SMUR. Das CSI des Haut Entremont sowie die Gemeindepolizei des Val de Bagnes waren ebenfalls an dem Einsatz beteiligt.

Con “Jazz in Bess” il piacere di un duo musicale in landa “momò”

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“Matinée” in cifra jazzistica dall’alto profilo, domani ovvero domenica 14 luglio, nella zona del Mulino del Ghitello in territorio comunale di Morbio Inferiore, area del “Parco Gole della Breggia”: atmosfere e sperimentazioni nella proposta del duo formato da Simone Mauri (clarinetto basso) e da Flaviano Braga (fisarmonica). Commistioni possibili: folclore europeo, musica etnica, tracce dal Sudamerica, tradizione afroamericana. Appuntamento da programma estivo – ed “extra moenia” – di “Jazz in Bess”, inizio ore 10.30.

Bisarca in fiamme sulla A13 a Soazza: salvo il conducente, gravi i danni

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Ridotte a carcassa quattro delle sei vetture – tutte nuove di fabbrica – trasportate e gravi danni al rimorchio, non volendosi dire delle non ancora pienamente valutate condizioni di un’ampia superficie asfaltata, le conseguenze dell’incendio di una bisarca proveniente dalla Francia ed in transito ieri, poco prima delle ore 14.00, lungo la A13 in corrispondenza dell’abitato di Soazza (Canton Grigioni), direzione Ticino. Dinamica per fatti accertati (ma la ricostruzione dell’accaduto è ancora oggetto di verifiche): a) il conducente dell’autotreno si accorge della presenza di un fumo bianco che sale dalla base del rimorchio; b) appoggio e fermata nella prima zona utile, ovvero l’area del cantiere di Soazza; c) improvvisa fiammata con rapida propagazione del rogo al mezzo. A seguire l’intervento di squadre dei Pompieri dell’Alta Mesolcina e della Bassa Mesolcina; incendio domato solo dopo sforzi considerevoli, tanto che solo attorno alle ore 20.00 la situazione è stata riportata sotto pieno controllo. Il tratto della A13 è stato chiuso per circa sei ore, con deviazione dei mezzi pesanti sulle aree di dosaggio; il traffico veicolare leggero si è riversato invece sulla Cantonale; la riapertura della A13 ha avuto luogo alle ore 20.15.

Colpo di stiletto / Se proprio bisogna felicitarsi, l’indirizzo è un altro

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Impeccabili, bisogna riconoscerlo, i servizi di contorno al vertice Nato tenutosi in quel di Washington nel corso della settimana (sì, stiamo parlando del luogo in cui l’anfitrione Joe Biden presidente degli Stati Uniti ha presentato Volodymyr Zelenskyi indicandolo come “Putin”; vedasi in altra parte del giornale): ad esempio, ciascun delegato disponeva di una bottiglia di acqua minerale gassata e di una bottiglia di acqua minerale liscia direttamente al suo seggio. Entusiastico un “post” pubblicato su reti sociali a nome di “Us in Italy”, che è il profilo ufficiale dell’Ambasciata italiana negli Usa, sede per l’appunto a Washington: “Per sconfiggere il caldo, la Nato beve italiano”, e lì l’immagine dell’acqua “San Pellegrino” e dell’acqua “Panna”. Entrambi marchi da fonti in Tricoloria, sì, ma di proprietà elvetica; diciamo semmai che la Nato beve svizzero…

Gallarate (Varese): schianto con l’auto sul casello, morto un 54enne

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.10) Morto sul colpo, alle ore 8.13 circa di oggi, il conducente di una vettura abbattutasi a piena velocità contro una sezione della barriera autostradale Gallarate-nord della A8 italiana Varese-Milano, in corrispondenza di Gallarate (Varese), direzione sud. La vittima è Pietro Balzarini, 54 anni, dirigente in un’azienda del comparto aeronautico. Sull’esito dell’impatto, presumibilmente con prima collisione contro una delle plance in cemento armato che sono poste a separazione tra i singoli caselli – in questo caso, su una corsia “Telepass” – ed a protezione delle cabine, il mezzo è andato a fuoco e le fiamme si sono rapidamente propagate a buona parte della struttura, causandone il danneggiamento in più punti ed una parziale demolizione. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto; oltre al personale di servizio alla barriera autostradale, intervenuti effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Busto Arsizio-Gallarate, soccorritori sanitari ed agenti della Polizia stradale.

Per effetto dell’incidente e dell’incendio, alta colonna di fumo e dispersione di idrocarburi. Imposto il blocco della circolazione in via diretta, e ciò sino ad avvenuta conclusione degli accertamenti tecnici con rimozione del veicolo; il traffico direzione Milano è stato progressivamente convogliato sulla “bretella” di collegamento con l’autostrada italiana A26 Genova-Gravellona Toce, mentre per quello a carattere locale è stata consigliata l’uscita allo svincolo per Cavaria con Premezzo (Varese).

Pavimentazioni stradali a Massagno, doppio cantiere a metà settimana

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Rapido doppio cantiere per la pavimentazione stradale, mercoledì 17 e giovedì 18 luglio e limitatamente alla fascia serale-notturna (ore 20.00-5.30), in territorio comunale di Massagno, sezione tra l’imbocco di via Massagno e di via San Gottardo, in corrispondenza dell’accesso al “Parco Maraini”, e l’imbocco di via Tesserete nella direzione dell’“Ospedale civico”. Anche per ragioni legate alla viabilità nella zona, le opere saranno svolte dapprima in via Massagno (accesso sbarrato, raccomandato il percorso alternativo lungo via Gerso) e poi in via Tesserete (agibilità garantita solo alle auto provenienti dal piazzale fermata bus della stazione Ffs; ai mezzi provenienti dall’incrocio al sottopassaggio Besso cioè via San Gottardo-via Clemente Maraini-via Romeo Manzoni verrà negato il transito verso via Massagno e via Tesserete a partire dall’incrocio del sottopassaggio di Besso). Presidio con segnali ed agenti di sicurezza; possibili variazioni al programma secondo condizioni meteo.

Centovalli, nuova linfa (con credito) alla casa anziani di Intragna

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Contributo unico equivalente al 50 per cento dei preventivati 3.2 milioni di franchi quale investimento globale, e dunque 1.6 milioni di franchi la cui attribuzione sarà sottoposta al vaglio del Legislativo cantonale, quale investimento globale, secondo messaggio uscito in settimana da Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo, per gli interventi di ampliamento della “Casa anziani regionale San Donato” in Centovalli frazione Intragna, destinataria l’omonima fondazione. Il cantiere riguarderà in effetti una villa (al momento priva di utilizzo) in cui inserire 12 appartamenti protetti per persone anziane sarà inoltre oggetto di risanamento il passaggio esistente e che pone la struttura in connessione diretta con il complesso. Considerate le buoni condizioni generali dell’unità immobiliare, e nel pieno rispetto della sua valenza storica e del suo impianto, dalla scheda di presentazione si evince il fatto che “saranno sfruttati tutti e cinque i livelli, dal seminterrato al sottotetto”, e che avrà luogo una “nuova distribuzione degli spazi interni”, dal che l’estensione dell’offerta di accoglienza a 100 persone (14 nuovi posti-letto). Garantito “un miglioramento dell’offerta rivolta alle persone anziane”, migliori i criteri di efficienza in materia di consumi elettrici (recente l’installazione di un impianto fotovoltaico).

Tragica caduta in un laghetto alpino, muore 27enne comasco

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Una caduta, forse per inciampo sui sassi a ridosso dello specchio d’acqua; probabilmente un trauma tale da rendere impossibile il ritorno a riva, per quanto da distanza minima; poi ancora, il repentino abbassamento della temperatura corporea. Tale la probabile ricostruzione dei fatti costati la vita, nelle prime ore di ieri ovvero venerdì 12 luglio, a Luca Roderick Ninian Smart iunior, 27enne di Tremezzo (Como) che da qualche giorno si trovava in vacanza sopra Bardonecchia, in provincia di Torino, ospite del “Rifugio Camillo Scarfiotti-Silvia Crosetto” che si trova nell’area delle Grange du Fond (frazione Rochemolles, omonima valle) attorno a quota 2’100 metri; sul mancato rientro del giovane al rifugio erano state infatti attivate ricerche a breve raggio, e proprio nel laghetto in prossimità della struttura ha avuto luogo l’individuazione del corpo esanime da parte dei gestori del rifugio. Inutili i tentativi di rianimazione effettuati da uomini del Corpo Vigili del fuoco giunti dal Distaccamento in Susa (Torino). Luca Roderick Ninian Smart iunior era nipote di Roderick Ninian Smart, accademico scozzese nato in Inghilterra, docenze in vari atenei tra cui l’Uni Lancaster (Regno Unito) e l’Uni California Santa Barbara (Stati Uniti) e figura dalla primaria grandezza nello studio della storia e dei valori delle religioni oltre che autore di oltre 30 libri, e di Libushka Clementina Baruffaldi. In immagine, il rifugio e, nel riquadro, il giovane deceduto.

Cannobio (Vco), strade chiuse e “camping” sgomberato per frane

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 1.41) Lo sgombero forzato del “Camping Valle romantica”, operazione condotta nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 12 luglio, è uno tra i principali provvedimenti di sicurezza pubblica adottati a Cannobio (Verbano-Cusio-Ossola) sulle conseguenze dell’ondata di maltempo da cui è stato interessato un ampio fronte vallerano e con ovvio sconfinamento in territorio ticinese. L’intervento è stato deciso attorno alle ore 18.00 dopo constatazione del prolungarsi di fenomeni franosi nella zona della frazione Traffiume, la prima in lato destro della Strada statale numero 34 “del Lago Maggiore” per chi venga dalla dogana di Brissago; la massa di detriti e di fango è andata a sfiorare il sedime su cui insiste il campeggio, i cui ospiti -. oltre 150 sono stati trasferiti in altre strutture. Danni ad un edificio privato e ad alcuni veicoli posteggiati; nessun ferito. Problemi nella viabilità sono rilevati lungo la Strada statale numero 631 “di Valle Cannobina”, non transitabile in alcuni punti e di fatto interrotta da Cannobio; il dispiegamento di effettivi dei Vigili del fuoco e di operatori della Protezione civile non è sino ad ora bastata per il ripristino della viabilità. Chiusa per alcune ore e poi riaperta, invece, la strada cosiddetta “dell’Orrido”. Allagamenti in zone di sottopassaggio.

Maltempo, grandinata sul Bellinzonese. Da “record” i numeri del diluvio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.40) Basti un numero, basti una cifra: 37.1 litri di acqua per metro quadrato nello spazio non di un giorno, non di un’ora, ma di 10 minuti; la media annua, per Bellinzona presa come parametro geograficamente più comodo, è inferiore ai 1’300 litri per metro quadrato, ovvero 3.5 litri il giorno. In un immenso autolavaggio, nel tardo pomeriggio di oggi, si è trasformato il Piano di Magadino, area ovviamente esposta e vera e propria corsia di sorpasso per le due ondate temporalesche abbattutesi in realtà su un fronte che comprendeva parte del Locarnese, l’intero Bellinzonese e la propaggine sconfinante in Mesolcina. Impressionanti le testimonianze degli automobilisti sorpresi dalla pioggia battente e quasi urlante, decisamente degna dell’allerta lanciata e ribadita appena una tacca sotto il massimo grado per questa tipologia di fenomeni atmosferici; chi si è trovato in coda per rallentamenti sulla fu T21 e sulla Cantonale, in particolare, ha temuto di ritrovarsi bersaglio fisso della grandinata che in realtà è andata a scaricarsi soprattutto qualche chilometro più in là, ad est di Cadenazzo, colpendo Sant’Antonino e Bellinzona sul lato dei quartieri Camorino e Giubiasco e lasciando uno strato sull’asfalto oltre che danni sulle carrozzerie dei veicoli, sui tetti e sulle pensiline.

Quasi inutile il resoconto circa problemi nella circolazione viaria e difficoltà di accesso ai trasporti pubblici su gomma; sferzate anche le stazioni ferroviarie, come ben testimoniano i filmati amatoriali circolanti in queste ore sulle reti sociali. Bellinzona sotto sferza anche per l’allagamento dei sottopassaggi viari, dall’uscita a margine dei nuovi stabili dell’Amministrazione cantonale alla direttrice verso Camorino al punto di transito verso i quartieri a monte (Ravecchia, Daro ed Artore), idem in piazza Indipendenza dove il sedime stradale si è trasformato in alveo di torrente. Numerosi gli alberi abbattuti dalla furia del vento; una valutazione sull’entità dei danni sarà possibile soltanto nella mattinata di domani, anche se il numero di interventi compiuti dai soli effettivi del Corpo pompieri Bellinzona – si parla di oltre 100 chiamate per allagamenti, cadute di rami, “garage” scoperchiati e lamiere disperse – autorizza a credere che per porre rimedio ai danni non basterà l’intero fine-settimnana. Nella foto, l’imperversare del maltempo in… ‘presa diretta dalla stazione Ffs di Bellinzona.

Erneut: Algerische und Marokkanische Autoeinbrecher erwischt

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Ein 19-jähriger Marokkaner und ein 17-jähriger Algerier brachen am Freitag, 12.07.2024 zwischen 2.25 Uhr und 2.30 Uhr in zwei Autos ein.

Die betroffenen Autos befanden sich an der Bleichi- und an der Lochstrasse. Die Kantonspolizei St.Gallen konnte die Beschuldigten festnehmen. Ihnen wird in der gleichen Nacht ein weiterer Autoeinbruch zur Last gelegt.

Eine Auskunftsperson meldete der Kantonalen Notrufzentrale St.Gallen, dass zwei Personen in ihr Auto eingebrochen seien. Die zur Fahndung nach den verdächtigen Personen aufgebotenen Patrouillen der Kantonspolizei St.Gallen konnten zwei auf das Signalement passende Männer an der Goldacherstrasse anhalten und festnehmen.

Bei ihnen konnte das mutmassliche Bargeld von 50 Franken in den Schuhen gefunden werden. Bei der Durchsuchung der beiden konnten zudem zwei fremde Mobiltelefone und weiteres Bargeld in der Unterwäsche gefunden werden.

Am Morgen meldete ein weiterer Autobesitzer, dass sein Auto aufgebrochen wurde. Aus diesem wurden über 150 Franken gestohlen. Die beiden festgenommenen Asylbewerber müssen sich vor der Staatsanwaltschaft sowie der Jugendanwaltschaft des Kantons St.Gallen verantworten.

Das Migrationsamt prüft ausländerrechtliche Massnahmen. Es entstand Sachschaden von einigen hundert Franken.

Quelle der Meldung: Kapo SG

Einsturz eines Baugerüsts in Lausanne fordert drei Tote

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Der Einsturz eines Baugerüsts auf einer Baustelle in Lausanne hat nun ein drittes Todesopfer gefordert. Laut Polizei handelt es sich bei den Verstorbenen um Bauarbeiter. Acht weitere Personen wurden verletzt, von denen einige im Krankenhaus behandelt werden.

Das Unglück ereignete sich kurz vor 9:30 Uhr. Das betroffene Gerüst wurde für den Bau eines 19-stöckigen Wohnturms genutzt. Zeugen berichteten, dass ein Lastenaufzug abgestürzt sei und das Gerüst mitgerissen habe. Am Unfallort türmten sich die Metallteile mehrere Meter hoch.

ValleMaggia, si guarda al “poi”: sgombero in revoca all’alba di domani

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Contrordine a tempi da primato per quanto l’Alta ValleMaggia e le convalli oggetto di sgomberi forzati per specifiche zone di Lavizzara e di Bavona a partire dalle ore 6.00 di oggi: il provvedimento è infatti da considerarsi revocato da pari momento di domani, sabato 13 luglio, secondo disposizione giunta nel pomeriggio dal portavoce dello Stato maggiore regionale di condotta. La decisione è condizionata solo all’“assenza di eventi particolari” che, a rigore di “meteoradar”, non si profilano né sono da ipotizzarsi. Sempre a dipendenza dell’evolversi della situazione meteorologica e delle possibili conseguenze a carattere idrogeologico, in ogni momento e dunque anche nel corso della notte non sono da escludersi blocchi stradali temporanei o di media durata, al pari della chiusura della ciclopedonale “adattata” di Visletto, in Comune di Cevio, sia al traffico veicolare sia ai pedoni.

Luganese, maltempo chiama maltempo: arriva la pioggia di… “radar”

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Concentrati sul Luganese i controlli-“radar” in calendario per la settimana tra lunedì 15 e domenica 21 luglio. Così per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Bellinzona-città, Claro e Monte Carasso; nel Distretto di Blenio, Aquila; nel Distretto di Riviera, Biasca e Cresciano; nel Distretto di Locarno, Muralto, Orselina, Losone, Arcegno, Ascona e Camedo; nel Distretto di Lugano, Roncaccio, Caslano, Banco, Sala Capriasca, Comano, Pezzolo, Magliaso, Vezia, Porza, Manno, Melano, Agno, Sonvico e Lugano-centro; nel Distretto di Mendrisio, Morbio Superiore e Chiasso. Due infine – a Ronco Leventina ed a Genestrerio – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Maltempo, sferzato il Mendrisiotto. Ed è l’“ora X” in ValleMaggia

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.57) In Alta ValleMaggia, sì, i motivi per temere erano molti, per la preannunciata allerta meteo di livello quattro, tanto che era stato predisposto a parametri rigorosi (ieri, su queste pagine, la pubblicazione delle zone interessate) lo sgombero forzato delle aree giudicate a maggior grado di pericolo idrogeologico, dalla Lavizzara alla Bavona, nessuno escluso, a partire dalle ore 6.00; un primo lampo alle ore 5.04 era sembrato dare inizio alla nuova ondata di maltempo, tre le fasi nel corso della giornata secondo quel che era possibile osservare sul “radar”. Pioggia vi è stata (nota di mera cronaca: nulla è scongiurato sino a che sia stato scongiurato, due passaggi con fronti temporaleschi sono da mettersi in conto fra le ore 18.00 e le ore 19.15 e fra le ore 21.50 e le ore 23.15), ma ben poco al confronto con quanto scaricatosi sul Mendrisiotto e sul Basso Ceresio, diciamo pure la fascia da Lugano alle frontiere con Comasco e Varesotto di cintura al capoluogo, dove si inizia solo ora a fare i conti con l’entità delle devastazioni (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”). Non vi sono vittime, non risultano persone ferite, ma i danni e le situazioni documentate sono testimoni della violenza degli elementi: alle precipitazioni, intense e localmente anche battenti, si sono aggiunte le raffiche di vento giunte sino alla velocità di 100 chilometri orari. Qui, per sintesi, i fatti principali.

Strage di alberi – Interi porzioni di bosco sradicate, più casi singoli, da varie realtà di fascia a partire da Brusino Arsizio e sino a Vacallo, con indicazioni specifiche da Melano, Novazzano, Mendrisio, Coldrerio e Stabio (qui blocco temporaneo della via di accesso al valico di Stabio frazione San Pietro sul Varesotto a Clivio frazione omonima); vari i disagi per strappo e caduta di piante – ed è una riedizione dei problemi occorsi meno di due settimane addietro, quando la strada principale fu interrotta da uno smottamento – in Comune di Breggia, tratto stradale fra Bruzella e Caneggio. Proprio nel tratto della A2 fra l’area di servizio a Coldrerio e gli svincoli per Mendrisio e per la “bretella” verso Stabio, una pianta è precipitata sulla carreggiata fermandosi in corsia di emergenza.

Frane e scoscendimenti – Materiali di varia natura, dai sassi ai massi alla semplice terra ma in quantità massiccia, hanno invaso varie strade di collegamento: numerose le squadre all’opera, per esempio nel territorio comunale di Lugano causa evidenze nei quartieri Pregassona, Gandria e Cureggia.

Danni a cose – Nel territorio comunale di Mendrisio almeno due auto hanno subito danni a causa dello sradicamento di un albero e del conseguente impatto di tronco e rami al suolo. Sia a Lugano (zona Lanchetta) sia a Morcote risultano problemi a natanti che, per effetto del moto ondoso e del vento, si sono intraversati e sono andati a sbattere contro i manufatti spondali.

Straripamenti – Fuori dall’alveo, a Mendrisio quartiere Ligornetto e meglio in zona Valera, il Laveggio; dalla breve durata lo spagliamento.

Servizi – Interruzioni sulla linea ferroviaria transfrontaliera Mendrisio-Varese; la copertura della tratta è stata garantita con trasporto su gomma. Vari “black-out” nel Mendrisiotto, da Riva San Vitale a Mendrisio a Breggia, limitatamente ad alcune frazioni.

Balerna, auto prende fuoco in via Sottobisio: soli danni materiali

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Domato in breve tempo, e senza conseguenze per le persone nonostante la prossimità ad uffici ed area espositiva di un’impresa operante nel comparto posa e fornitura di pavimenti in legno, il rogo scoppiato poco prima delle ore 11.00 in via Sottobisio a Balerna, in prossimità del numero civico 16b; a fuoco un’auto immatricolata in Italia e che si trovava posteggiata. Intervento di effettivi dei Pompieri Mendrisiotto; il veicolo ha riportato gravi danni.

Locarno, “Moon&stars”… conferma: stasera “Krokus” e “Status quo”

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Nomi di gran peso nella storia della musica, al secolo i “Krokus” (ore 20.00) e gli “Status quo” (ore 21.45), per l’odierna serata all’evento “Moon&stars” in piazza Grande a Locarno; rispettata la programmazione, prevedendo gli organizzatori di poter approfittare – senza danni e senza allarmi – di una “finestra” a condizioni meteo accettabili pur nell’ormai estrema variabilità. Ieri, momento di celebrazione dei 20 anni della manifestazione, esordio con un “pot pourri” italiano grazie ai “Ricchi e poveri”, a “The Kolors” ed al “deejay” Gabriele “Gabry” Ponte.

“Swiss market index” al picco del 2024. E New York rilancia ancora

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.38) Non sulla scia della migliore tra le ispirazioni ma con buon grado di slancio si è confermato oggi lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo, con chiusura al massimo del 2024 su quota 12’365.18 punti ovvero in guadagno pari allo 0.89 per cento; spettro assai ridotto con “Abb limited” capofila (più 2.05 per cento) e “Kühne+Nagel international Sa” (meno 0.65) sulla coda. Magrissima soddisfazione per “Barry Callebaut Ag”, ieri affossata con perdita a doppia cifra ed oggi in recupero insignificante (più 0.28 per cento), nell’allargato. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1,15; Ftse-Mib a Milano, più 0.77; Ftse-100 a Londra, più 0.36; Cac-40 a Parigi, più 1.27; Ibex-35 a Madrid, più 0.72. Margini utili fra l’1.09 e l’1.27 per cento sugli indici di consueto riferimento a New York. Cambi: 97.56 centesimi di franco per un euro, 89.48 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin ascendente al controvalore teorico di 53’057 franchi circa per unità.

Filo di nota / Scambia Zelenskyi per Putin. Sì, Joe Biden è un problema

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Dopo sciagurata prova nel dibattito contro lo sfidante Donald Trump, Joe Biden presidente degli Stati Uniti ed in corsa per un secondo mandato ha tentato di riacquistare un po’ di credito, la notte scorsa, parlando a margine dell’incontro annuale tra rappresentanti dei Paesi aderenti alla Nato. Prestazioni, come dire?, non felicissima. Partiamo dal fondo: circa il ruolo di suo vicepresidente, in luogo di Kamala Harris egli ha indicato proprio… Donald Trump, che per deduzione lo avrebbe dunque affiancato nell’ultimo quadriennio. Un paio di ore prima, parlando di strategie militari, egli aveva affermato di seguire le indicazioni che gli vengono dal suo “comandante in capo”, cosa problematica essendo lo stesso Joe Biden in tale ruolo. Peggio che mai, ed infine, l’annuncio della presenza di Volodymyr Zelenskyi, presidente dell’Ucraina belligerante: “Vi presento il presidente Putin”, già, proprio quel Vladimir Vladimirovic Putin che da Mosca sta facendo guerra all’Ucraina. Ma no, non ha intenzione di ritirarsi dalla competizione, Joe Biden, che potrebbe serenamente mandare un missile sulla Svizzera confondendola con la Svezia o con la Slovenia, e per fortuna che lo Swaziland ha cambiato nome…

Sul “Flixbus” con gli zaini pieni di tabacco: pakistano fermato al confine

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In tempi nei quali sono quotidiani – ed allarmanti – i flussi di stupefacenti intercettati ai valichi e/o sui vettori che attraversano l’Europa da un lato all’altro, ad un sorriso induce il tentativo di contrabbando compiuto da un pakistano che, da passeggero a bordo di un “Flixbus” proveniente dal Belgio e diretto in Italia, è incappato l’altr’ieri nei controlli di prammatica alla frontiera di Chiasso-Brogeda: su intervento di uomini della Guardia italiana di finanza e di funzionari dell’“Agenzia dogane-monopoli”, per competenza trattandosi di mezzo in uscita dal territorio elvetico, dalla verifica sul bagaglio dell’uomo è uscito tabacco per il peso di oltre 80 chilogrammi. La merce, ovviamente non dichiarata ai sensi delle norme doganali e pertanto da considerarsi come oggetto di contrabbando, era stipata all’interno di due zaini; stante la quantità poi sottoposta a sequestro, presunta l’intenzione di avviamento dei tabacchi alla cessione commerciale. Il cittadino pakistano, che ha stabile dimora in Italia, è stato denunciato a piede libero; quanto ai tabacchi, confisca e prossima destinazione ad andare in… fumo per imposta distruzione.

Oggiona con Santo Stefano (Varese): rogo nella notte, tutti in salvo

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Senza conseguenze per le persone, in particolare per i due inquilini al piano terreno dell’edificio, l’ìncendio divampato la notte scorsa in territorio comunale di Oggiona con Santo Stefano (Varese), frazione Oggiona, lungo via San Severo. A fuoco, per cause presumibilmente accidentali, un appartamento; in salvo i residenti, alcuni dei quali controllati sul posto da personale sanitari. Le fiamme sono state domate su intervento di più squadre dei Vigili del fuoco.

Lavizzara e Bavona: torna il maltempo, «via» agli sgomberi forzati

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L’allerta meteo ha di nuovo quel numero: quattro. “Quattro” che significa mettersi al riparo, “quattro” che vuol dire prima di tutto la sicurezza personale. Su un Ticino che non sa più dove mettere l’acqua, su un Ticino che non ha ancora potuto fare i conti con tutte le evidenze (cinque le vittime accertate. Circa i forse tre, forse quattro dispersi sono state sospese ieri le ricerche), stanno per tornare i temporali e qualsiasi temporale, nella compresente fragilità idrogeologica del territorio, è motivo di allarme e di preoccupazione, in ispecie nelle zone già provate da frane, scoscendimenti e fenomeni alluvionali che hanno modificato anche parte del paesaggio; da qui, con riluttanza ma anche con l’impronta decisionale che si impone nel momento di prendere una decisione dai risvolti soterici, una serie di provvedimenti annunciati dai portavoce dello Stato maggiore regionale di condotta che è operativo nel Sopraceneri centrooccidentale con fulcro di attività sulla ValleMaggia, a monte del già ponte stradale di Visletto in quel di Cevio. Provvedimenti che si risolvono, quale principale capitolo, nella parola “sgombero” almeno funzinalmente alle aree su cui maggiore è l’elemento di incertezza secondo l’analisi dei rischi elaborata e costantemente aggiornata da parte di esperti del Dipartimento cantonale competente. Il criterio a taglio del nodo gordiano: “Prese in considerazione le infrastrutture e le abitazioni già colpite e quelle limitrofe”. Il timore: stanti “le condizioni idrogeologiche, lo stato di avanzamento delle singole messe in sicurezza, il deflusso delle acque in prossimità delle abitazioni e la morfologia del territorio”, è difficilmente prevedibile “la risposta dei bacini idrografici anche a precipitazioni dall’intensità inferiore” rispetto alle drammatiche entità riscontrate e rilevate nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno.

Con decorrenza dalle ore 6.00 di domani ovvero venerdì 12 luglio, e sempre tenendosi d’occhio nel frattempo il “radar” per la verifica delle possibili evoluzioni, sgombero di residenti ed eventuali ospiti con ovvia operatività via terra per la Valle Lavizzara e via aria (trasporto in elicottero) per quanti si trovino a monte della frana in Comune di Cevio, località Fontana. Queste le zone: Roseto, limitatamente alle abitazioni in prossimità dell’alveo della Bavona; Fontana (Valle Bavona); Piano di Peccia, per parte del nucleo di Sant’Antonio, Rünee Basso e, in sponda destra del fiume di Peccia, zona “Cappellina della neve” e vicinanze del riale proveniente dall’Alpe di Sovenat; Peccia, area del “Grotto Pozzàsc”; località Bola-Croisa in prossimità di Mogno (ri di Röd); nucleo abitato di Prato-Sornico in prossimità del riale Scudau; Broglio, in zona Campàsc. Non sono previste modifiche o chiusure, per quanto riguarda il traffico veicolare, all’interno del territorio conosciuto come Alta ValleMaggia; a parte i noti limiti legati a peso dei veicoli (35 quintali a pieno carico), larghezza dei veicoli (180 centimetri) e velocità di transito (10 chilometri orari il massimo consentito), nessuna restrizione è fissata di massima sia per i mezzi sia per i pedoni lungo la passerella ciclopedonale – ed ora modificata e rinforzata funzionalmente alle esigenze – tra la località Visletto e le propaggini sud dell’abitato di Cevio; va da sé la facoltà di adattamenti temporanei e locali qualora si manifestino situazioni di potenziale pericolo.

Fiducia viene espressa dalle autorità circa la collaborazione da parte dei cittadini: “Chiediamo a tutti di lasciare le zone – è di certo un invito, quello espresso, ma con termini tassativi – in coordinamento con chi di competenza per i Comuni e per gli enti interessati”. Chi non disponga di un alloggio in altra sede e/o non possa appoggiarsi da amici o parenti saranno a disposizione gli alloggi al “Centro protezione civile” in Ascona (necessaria la prenotazione con chiamata al numero di telefono 0848.255555).

Zwei junge Afghanen haben Probleme im Fluss, ein Minderjähriger rettet sich, der 19-Jährige ertrinkt

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Nach einem Badeunfall am Mittwochabend auf der Werdinsel (Stadt Zürich) ist ein Mann flussabwärts tot geborgen worden. Ein Jugendlicher konnte lebend aus der Strömung gerettet werden.

Um 17.45 Uhr meldeten Personen der Stadtpolizei Zürich, dass bei der Werdinsel zwei Personen in der Limmat in Not geraten sind. Umgehend rückten die Stadtpolizei Zürich, die Kantonspolizei Zürich sowie die Stadtpolizei Dietikon und die Stützpunktfeuerwehr Dietikon an die Limmat aus und hielten nach den beiden verunfallten Männern Ausschau.

Während dessen gelang es Privatpersonen trotz zügiger Strömung den Jugendlichen, einen 16-jährigen Afghanen schwimmend zu erreichen und ans Ufer zu bringen. Für die Suche nach der zweiten Person stand ein Rettungshelikopter der Alpine Air Ambulance im Einsatz und der Polizeihelikopter der Kantonspolizei, welcher Polizeitaucher an die Limmat flog.

Gegen 18.30 Uhr konnte der leblose Körper eines 19-jährigen Afghanen aus dem Rettungshelikopter nach dem Kloster Fahr auf Gemeindegebiet von Schlieren entdeckt und durch Polizeitaucher geborgen werden. Der ebenfalls ausgerückte Rettungsdienst Spital Limmattal sowie ein Notarzt versuchten den Mann zu reanimieren. Der Jugendliche wurde für die medizinische Versorgung in ein Spital gebracht.

Aufgrund erster Erkenntnisse dürfte es sich bei den beiden Verunfallten um ungeübte Schwimmer gehandelt haben. Wieso es zu diesem Unfall kam und wie die beiden ins Wasser gerieten, ist Gegenstand der polizeilichen und staatsanwaltschaftlichen Ermittlungen.

Präventionstipp:

Das Baden in und an Flüssen birgt aufgrund von Strömungen, Wirbeln oder Schwemmholz gewisse Gefahren. Die Kantonspolizei Zürich empfiehlt daher besondere Vorsicht walten zu lassen. Ungeübte Schwimmer oder Nichtschwimmer sollten auch am Ufer achtsam sein, denn ein Sturz ins Wasser kann verheerende Folgen haben

“Rega” findet vermissten Wanderer dank Wärmebildkamera beim Brienzer Grat (Kanton Bern)

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Gestern Abend, Mittwoch, 10. Juli wurde ein Wanderer beim Brienzer Grat vermisst, nachdem er in ein heftiges Gewitter geraten war. Mit Hilfe der Wärmebildkamera des Rega-Suchhelikopters konnte der Vermisste gegen Mitternacht rund 150 Meter unterhalb des Wanderweges verletzt aufgefunden werden. Anschliessend wurde er mit der Rettungswinde ausgeflogen, medizinisch versorgt und ins nächste geeignete Spital geflogen.

Der Wanderer befand sich gemeinsam mit einem Kollegen auf der Gratwanderung zwischen Harder und dem Brienzer Rothorn, als die beiden gegen 19 Uhr von einem starken Gewitter überrascht wurden. Dabei verloren sie sich aus den Augen, worauf der eine Wanderer nach erfolgloser Suche nach seinem Kollegen alleine weiterging und auf einer Alp Hilfe suchte. Die Kantonspolizei Bern traf erste Abklärungen und bot die Rega für die Suche auf. Ein sofort durchgeführter Suchflug der Helikopter-Crew aus Wilderswil im Gebiet, wo der Vermisste vermutet wurde, blieb erfolglos.

Eingrenzung des Suchgebiets mit Fachspezialisten

Währenddessen bereitete sich ein Fachspezialist Suche der Rega auf der Basis Wilderswil in enger Absprache mit einem Bergretter des Schweizer Alpen-Club SAC sowie der Kantonspolizei Bern auf den Einsatz mit «Rega 11», einem speziell ausgerüsteten Suchhelikopter, vor. Dieser ist mit einem Hightech-Suchsystem ausgerüstet und dauerhaft auf der Basis Wilderswil stationiert. Zur Ausrüstung gehören unter anderem eine hochsensible Wärmebildkamera sowie eine optische Kamera. Das System ermöglicht eine grossflächige und effiziente Suche aus der Luft. Ein leistungsstarker Suchscheinwerfer, der direkt mit dem System verbunden ist, erlaubt das zielgenaue Ausleuchten in der Nacht. Die Involvierten tauschten alle vorhandenen Informationen aus und versuchten, gemeinsam mit dem Kollegen des Vermissten, das Suchgebiet möglichst eng einzugrenzen. Auch mögliche Routen, die der vermisste Wanderer allenfalls hätte nehmen können sowie gefährliche Passagen wurden besprochen.https://www.facebook.com/plugins/video.php?height=314&href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fpolizeiticker.ch%2Fvideos%2F995674172009065%2F&show_text=false&width=560&t=0

Vermisster war 150 Meter abgestürzt

Gegen 23 Uhr startete die Crew mit dem Suchhelikopter und dem Fachspezialisten Suche sowie dem SAC-Bergretter an Bord in Richtung Brienzer Rothorn. Im Suchgebiet befanden sich viele Steinböcke und andere Wildtiere, was die Suche mit der Wärmebildkamera erschwerte. Trotzdem konnte der Vermisste Wanderer schliesslich mit Hilfe des Wärmebildes gefunden werden. Er war abgestürzt und lag verletzt rund 150 Meter unterhalb des Wanderweges in steilem Gelände. Die anschliessende Rettung mit einem zweiten Rega-Helikopter gestaltete sich aufgrund der Dunkelheit, einer weiteren Gewitterzelle und starken Niederschlägen als sehr herausfordernd und musste zwischenzeitlich kurz unterbrochen werden. Schliesslich konnte der Patient aber ausgeflogen, medizinisch versorgt und ins nächste, geeignete Spital geflogen werden.

Como, occulta l’arma davanti alla sede della Polizia locale: denunciato

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A che cosa può servire un chiosco non più utilizzato? A fornire una base in cui occultare magari merce trafugata e di sicuro oggetti che un delinquente cerca di non portare addosso se proprio la cosa non gli è necessaria per qualche attività predatoria o di peggior gravità. Non straordinariamente intelligente, tuttavia, il criminale finito ieri nel mirino di agenti della Polizia locale di Como e poi denunciato a piede libero: il piccolo padiglione si trova infatti in viale Innocenzo XI, letteralmente “vis-à-vis” con gli uffici del Comando della stessa Polizia locale, ed i movimenti del soggetto non potevano a questo punto non costituire motivo di interesse; trasferta brevissima, dunque, per gli agenti che nel chiosco hanno trovato hascisc, un martello, strumenti per lo scasso e soprattutto un’arma da taglio. Vari dunque gli addebiti; per la cronaca, l’uomo è un sedicente tunisino, sedicente 28enne, clandestino su suolo italiano e senza fissa dimora.

Cabiate (Como): precipita dalla piattaforma aerea, grave operaio

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Preoccupanti le condizioni di salute di un operaio 55enne che stamane, durante lavori di manutenzione eseguiti su una piattaforma aerea in territorio comunale di Cabiate (Como), è precipitato nel vuoto da altezza considerevole ed è rimasto esanime al suolo. Assistenza medica portata da operatori Areu con il supporto di effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di Monza (provincia di Monza-Brianza); ricovero sotto regime di codice rosso al “San Gerardo” di Monza.

Valbrona (Como), tragico frontale auto-moto: morto un 18enne

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.40) Deceduto al “Circolo” di Varese, dove era stato trasportato oon un’eliambulanza fatta giungere dalla base di Villa Guardia (Como), il 18enne che stamane era rimasto incastrato con la moto sotto un’auto in territorio comunale di Valbrona (Como), sul tratto dell’omonima Strada provinciale numero 46, causa collisione semifrontale in corrispondenza di un tornante. Come da prima ricostruzione dell’accaduto, il dueruote era in movimento in direzione di Oliveto Lario, frazione Onno. I soccorsi erano stati portati da personale sanitario e da effettivi dei Vigili del fuoco, che avevano provveduto all’estricazione del giovane e del mezzo; poi il volo sino al nosocomio varesino, dove i medici non hanno potuto far altro che il constatare l’avvenuto decesso. Illeso il 55enne che si trovava al volante della vettura.

Vaghi segni vitali, le Borse si danno coraggio. Ma New York è bipolare

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 18.50) “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in solida riaffermazione oggi a 12’255.78 punti circa con progresso pari allo 0.86 per cento, ancorché in tendenza a lieve calo rispetto al picco della seduta; “Geberit Ag” il battistrada (più 2.26 per cento), “Swiss life holding Ag” il peggiore (meno 0.32). Allargato sotto il peso di due flessioni dettate da ragioni dalla diversa natura ma dal medesimo effetto: sotto per l’11.94 per cento è “Barry Callebaut Ag” (denunciati l’incremento dei prezzi delle materie prime e disomogeneità nell’approvvigionamento), peggio sta andando a “DocMorris Ag” che lascia sul campo un 16.86 per cento (massima escursione negativa attorno al 20 per cento) su una semestrale tutt’altro che disprezzabile ma che è risultata inferiore alle aspettative di gran parte degli analisti; su quest’ultimo titolo restano tuttavia varie indicazioni “buy” e, soprattutto, la sensazione di una risposta emozionale da parte del mercato. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.69 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.03; Ftse-100 a Londra, più 0.36; Cac-40 a Parigi, più 0.70; Ibex-35 a Madrid, più 0.89. New York sotto spinte antitetiche: Nasdaq, meno 1.76 per cento; S&P-500, meno 0.90; “Dow Jones”, più 1.09.Cambi: 97.12 centesimi di franco per un euro, 89.35 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in frenata al controvalore teorico di 51’398 franchi circa per unità.

Alertswiss: Hydrogeologische Warnung

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Betroffene Region Kanton Tessin Die Kantonspolizei im Einvernehmen mit den technischen Diensten des Landesdepartements, des Gewässeramts und des Naturgefahrenamts aufgrund der von Meteo Schweiz herausgegebenen Warnung der Stufe vier für starke Stürme und der regionalen Warnung für Hochwassergefahr Die vom Bundesamt für Umwelt für Freitag, 12. Juli, ab 6.00 Uhr herausgegebene Mitteilung zu mittleren und kleinen Fließgewässern lädt die Bevölkerung zu besonderer Aufmerksamkeit ein.

“Street art” dell’effimero, Yuri Catania al “Palacongressi” di Lugano

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Da oggi, giovedì 11 luglio, e sino a domenica 14 luglio, sulla facciata del “Palacongressi” di Lugano, l’opera partecipativa “Lvgaxy astro flowers” ideata e realizzata dall’artista Yuri Catania: il “murale” in cui sono effigiati l’astronauta Claude Nicollier ed i fiori del “Parco Ciani” sarà figurativamente immerso nel Ceresio per la… scoperta del mondo sommerso, come indica l’autore, “in una sorta di parallelo con il mondo spaziale già rappresentato”. Trattandosi di un’opera in modalità assai simile a quella di una “performance” collettiva, chi sia interessato potrà partecipare… contribuendo “con almeno 60 minuti della sua vita” (invito aperto alla popolazione, senza limiti di età), ogni giorno tra le ore 16.00 e le ore 21.30; sufficienti l’iscrizione sul portale www.my.lugano.ch o via “App. MyLugano” ed il presentarsi sul posto. In immagine, l’opera.

Tributo ai “Bon Jovi”, concerto dei “New Jersey” al lido di Agno

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La magìa degli Anni ’80, ben propagatasi invero sino ad oggi sia per talento degli interpreti sia per la qualità intrinseca della produzione discografica, nell’omaggio che i “New Jersey” porteranno sabato 13 luglio, nel teatro del Lido di Agno, a Jon Bon Jovi ed al gruppo da lui formato ormai oltre 40 anni addietro. Noti come “tribute band” assai fedele al suono ed alla cifra di interpretazione dei “Bon Jovi”, i “New Jersey” (Sandro Casali, Matteo Gattei, Alessio Gattei, Andrea Augelli e Lucio Gorno) hanno esperienza su repertorio di oltre 100 pezzi portati in esibizioni dal vivo in una dozzina di nazioni europee; per loro, tra l’altro, l’appuntamento ticinese costituisce una sorta di “data zero” in vista della “tournée” tra Germania, Austria e Bulgaria. Apertura spazi alle ore 18.00, ingresso libero.

Universalità del linguaggio, la sfida (ri)vinta da “Ticino in danza”

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Mendrisio e Stabio i territori di una brillante 10.a edizione di “Ticino in danza”, tra martedì 2 e sabato 6 luglio, con la conferma del ruolo trainante dell’evento quale piattaforma di dialogo culturale e di espressione artistica nel segno della rivendicata universalità del linguaggio. Le tappe principali: atto inaugurale alla “Filanda” di Mendrisio con “Danza delicata” del ginevrino Frédéric Gafner, in arte “Foofwa D’Imobilité”; scenari sono stati inoltre il Castello di Stabio (dove le storie locali e le visioni interculturali hanno preso forma in “Ricorda dove il cuore è” di Leung Hoi Yee ed Enrico Frisoni, il “Museo d’arte” di Mendrisio, piazza Baraini a Mendrisio quartiere Genestrerio e il parco di Casvegno (qui, in particolare, gli “Scrigni” proposti da Vittoria Caneva e da Giovanna Rovedo in forma di itinerario nello spazio da esplorarsi come ambiente sensoriale); a chiusura, negli ambienti del “Museo d’arte” di Mendrisio, ecco Patrick Bayha ed Alessia Della Casa a rendere omaggio al pittore Enrico Castellani ed alle sue opere con “Superficie mobile”; infine, momento di partecipazione collettiva con danze etniche in cui è stato coinvolto il pubblico. In immagine, Frédéric Gafner.

Sezione formazione sanitaria-sociale, Pascal Fara futuro direttore

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Pascal Fara, 48 anni, sino ad oggi direttore del “Centro professionale sociosanitario-Cps” in Mendrisio, sarà da novembre alla guida della Sezione formazione sanitaria-sociale inseno al Dipartimento educazione-cultura-sport, Divisione formazione professionale. La nomina, giunta ieri in sede di Consiglio di Stato, è funzionale a garantire un ordinario trapasso dei poteri e delle funzioni da Claudio Del Don, prossimo alla quiescenza dopo tre lustri in seno all’Amministrazione cantonale e che a tale ruolo era stato chiamato con decorrenza dal gennaio 2022, in subentro all’allora pensionando Roberto Valaperta. Nella foto, Pascal Fara.

Malcantone, cantieri per asfaltature tra Magliaso, Pura e Caslano

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Sotto egida del Dipartimento cantonale territorio, e nel contesto del “Piano pronto intervento” pertinente al Basso Malcantone, lavori di pavimentazione stradale sono annunciati per il periodo compreso tra lunedì 15 luglio e sabato 28 settembre, in sola fascia serale-notturna (ore 20.00-5.30), nei Comuni di Magliaso, di Caslano e di Pura. Le attività riguarderanno: a) da Magliaso, strada cantonale nel tratto compreso fra la rotatoria “San Giorgio” e l’incrocio con via Stazione a Caslano; b) sempre da Magliaso, strada cantonale in direzione di Pura, fra la rotatoria “Magliasina” e l’accesso a via Piscicoltura. La gestione del traffico sarà affidata a personale di sicurezza, con distribuzione dei flussi veicolari a senso unico alternato.

Carimate (Como): amazzone cade da cavallo, grave ma fuori pericolo

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Gravi ma non tali da costituire motivo di preoccupazione per rischi esiziali sono le lesioni subite nella mattinata di martedì 9 luglio, a Carimate (Como), da un’amazzone 38enne disarcionata dal cavallo e rimasta a terra. Soccorsi portati in prima battuta da operatori sanitari della “Croce rossa italiana” e, stanti le esigenze di immediato ricovero in idonea struttura nosocomiale con richiesta sotto regime di codice rosso, da una squadra con eliambulanza fatta giungere dalla base di Villa Guardia (Como). In presenza di effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla vicina stazione di Cantù, la donna è stata stabilizzata e trasportata in codice giallo all’“Ospedale nuovo” di Legnano (Milano).

Como, devasta la stazione e manda all’ospedale un agente: arrestato

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In odore di provvedimento di espulsione post-condanna il sedicente 28enne sedicente marocchino, e sicuro clandestino oltre che senza fissa dimora sul territorio nazionale così come sicuri sono i suoi precedenti per reati contro il patrimonio, che è stato arrestato ieri mattina a Como dopo essersi reso responsabile di fatti quali la devastazione degli arredi interni alla stazione ferroviaria Como-Lago, l’aggressione ad un operatore della sicurezza privata e l’aggressione ad un effettivo della Polizia di Stato, direttamente all’interno dei locali della Questura dove il soggetto era stato tradotto. L’agente è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari per la lesione – fortunatamente rivelatasi non grave – riportata al volto dopo un’improvvisa gomitata rifilatagli dal clandestino. I fatti, per la cronaca, nel volgere della sola mattinata.

Uetikon am See (Kanton Zürich): fünfjähriges Kindtödlich von Auto erfasst

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Nach einem Verkehrsunfall am Dienstag (09.07.2024) in Uetikon am See ist ein Kind seinen Verletzungen erlegen.

Ein 63-jähriger Mann fuhr am Mittag auf der Lindenstrasse in Richtung Männedorf. Beim Rechtsabbiegen in die Oergelackerstrasse kam es aus noch ungeklärten Gründen zur Kollision mit einem fünfjährigen Mädchen. Dieses wurde so schwer verletzt, dass es trotz Reanimation noch auf der Unfallstelle verstarb. Die genaue Unfallursache wird durch die Kantonspolizei in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft untersucht.

Zusammen mit der Kantonspolizei standen die Kommunalpolizei Region Meilen, die Rega, der Rettungsdienst vom Spital Männedorf, die Feuerwehr Männedorf/Uetikon, Spezialisten des Forensischen Instituts Zürich FOR sowie ein Notfallseelsorger, GVZ Care Zürich und Mitarbeitende von Care Kanton Zürich im Einsatz.

Zwei Algerier und ein Marokkaner berauben und verletzen einen Mann: gefasst

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Am 10.07.2024, um 02.45 Uhr, wurde an der Gärtnerstrasse beim Klybeckplatz ein 53-jähriger Mann Opfer eines versuchten Raubes. Dabei wurde er leicht verletzt. Die mutmasslichen Täter konnten festgenommen werden.

Die bisherigen Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft ergaben, dass sich der 53-Jährige nach einem Geschäftsanlass zu Fuss auf dem Weg nach Hause befand. Drei unbekannte Männer sprachen ihn an und forderten Geld. Unvermittelt schlugen sie den Mann zu Boden und versetzten ihm Fusstritte. Während zwei der Täter darauf davon liefen, konnte das Opfer einen Unbekannten zurückhalten.

Die zwischenzeitlich verständigte Polizei konnte die drei Männer festnehmen, einen 18-jährigen Marokkaner, einen 25-jährigen und einen 27-jährigen Algerier. Der 53-Jährige wurde durch die Sanität der Rettung Basel-Stadt in die Notfallstation verbracht.

Zeugenaufruf:

Personen, die sachdienliche Hinweise geben können, werden gebeten, sich mit der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft, Tel. 061 267 71 11, oder mit der nächsten Polizeiwache in Verbindung zu setzen.

Ricken (Kanton Sankt Gallen): Heftige Frontalkollision fordert ein Todesopfer

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Am Mittwoch (10.07.2024), kurz nach 5:20 Uhr, kollidierten auf der Uznacherstrasse zwei Autos frontal miteinander. Ein 68-jähriger Autofahrer wurde dabei so schwer verletzt, dass er noch auf der Unfallstelle verstarb.

Ein 37-jähriger Mann fuhr mit seinem Auto auf der Uznacherstrasse von Gommiswald Richtung Ricken. Vor ihm fuhren ein Auto und ein Lastwagen. In einer langgezogenen Linkskurve, Höhe Durschlagen, überholte der 37-Jährige die Fahrzeuge vor ihm. Gleichzeitig fuhr der 68-jährige Autofahrer mit seinem Auto von Ricken Richtung Gommiswald.

Dabei kam es, auf Höhe des Lastwagens, zur Frontalkollision zwischen den beiden Autos. Das Auto des 68-Jährigen wurde in die angrenzende Wiese geschleudert. Auch das Auto des 37-Jährigen schleuderte ins Wiesland. Durch die kollidierenden Autos wurde auch der Lastwagen beschädigt. Dessen 58-jähriger Fahrer blieb unverletzt.

Der 37-jährige Autofahrer wurde unbestimmt verletzt. Er konnte durch andere Verkehrsteilnehmende aus dem Auto geborgen werden. Der Rettungsdienst brachte ihn ins Spital. Der 68-jährige Autofahrer, ein in der Region wohnhafter Schweizer, wurde in seinem Auto eingeklemmt. Er verstarb noch auf der Unfallstelle.

“Gangs of Valceresio”: rissa sventata, 53 identificati, due denunciati

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Una folle rissa tra giovanissimi, gran parte dei quali minorenni, è stata stroncata sul nascere nella serata di ieri in zona della stazione ferroviaria di Arcisate (Varese), lungo la linea transfrontaliera Mendrisio-Varese. Decisivo l’intervento di agenti della Polizia di Stato che hanno provveduto a identificare 53 soggetti, due dei quali sono stati denunciati per il porto di armi da taglio (in immagine). All’origine dello scontro sventato dalle forze dell’ordine, per quanto è dato sapere, un regolamento di conti in bande, parte da Arcisate, parte dalla limitrofa Induno Olona. Accertamenti in corso anche sulle dinamiche precedenti il fatto.

“Prix montagne” 2024, Onsernone in corsa con un ostello diffuso

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E chissà che, dopo tanto arare per nulla raccogliere, si arrivi a spuntarla nell’anno buono: due infatti, su un totale di sei, i finalisti dalla Svizzera di lingua italiana al “Prix montagne”, edizione 2024 ovvero la 14.a in ordine di tempo, come da odierna informativa giunta dai membri della giuria di cui è presidente Dario Cologna, già pluricampione di sci di fondo. 40’000 franchi la dotazione del premio che, sotto egida del “Gruppo svizzero regioni montagna” e dell’“Aiuto svizzero alla montagna” sarà consegnato giovedì 5 settembre a Berna, con cerimonia in programma all’“Eventforum”, contestualmente al conferimento del “Premio del pubblico” (20’000 franchi, “sponsor” privato, votazione “online” sul sito InterNet all’indirizzo www.prixmontagne.ch). Come sempre, criterio di merito è il contributo dato, e documentabile, “alla valorizzazione ed alla diversificazione economica delle regioni di montagna”, con una valutazione su tipicità e redditività. 61 in tutto i progetti presentati per il 2024. I finalisti: “Butia Ramosch” a Valsot frazione Ramosch (negozio di paese, Canton Grigioni); “Graines de pays” a Courtételle (vendita diretta di prodotti agricoli, Canton Giura); “Lgs board manufacture” a Le Chenit frazione Le Brassus (produzione di tavole da surf di alto “standard”, Canton Vaud); “Calzoleria New Rada” a Poschiavo frazione Le Prese (riparazione e rigenerazione di scarpe da montagna e da arrampicata, Canton Grigioni); “Wild valley” ad Onsernone frazione Auressio (ostello diffuso, Canton Ticino); “Zauberwald” ad Obervaz frazione Lenzerheide (“festival” con concerti, installazioni luminose ed offerta gastronomica, Canton Grigioni).

Valganna (Varese): bivacco scoperto, spacciatore marocchino arrestato

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Eroina, cocaina ed hascisc per varie centinaia di grammi e denaro per un totale di circa 1’300 euro dovrebbero costituire prova sufficiente per condanna ed espulsione dal territorio italiano dello spacciatore pluripregiudicato finito in manette giovedì scorso, e il cui arresto è stato convalidato sabato con la conferma della custodia cautelare in carcere, sull’esito di un “Blitz” portato a termine nel territorio comunale di Valganna (Varese), frazione Mondonico, da uomini dell’Arma dei Carabinieri con il supporto dei colleghi dello Squadrone cacciatori “Sicilia”. L’uomo, di nazionalità marocchina e poi risultato titolare di almeno sei “alias”, aveva tentato di sottrarsi alla cattura essendo stato sorpreso – al pari di un complice nel frattempo dileguatosi – a ridosso del bivacco che fungeva da punto di appoggio per le attività di compravendita delle sostanze stupefacenti, trovandosi a breve distanza dalla Strada statale numero 233 “Varesina” e da altra direttrice viaria ad intenso traffico. Nella tenda, insieme con la droga, è stato trovato anche un “machete”. Il nordafricano, la cui attività criminale si era dipanata tra Varesotto, Milanese e Brianza monzese, era tra l’altro destinatario di numerosi provvedimenti di espulsione ed in ragione di ciò, dopo traduzione in aula di tribunale dal carcere dei “Miogni” in Varese e valutazioni dell’autorità giudiziaria, verrà condotto ad un “Centro rimpatri” per quanto di prassi.

Borse: l’Europa reagisce, Zurigo si accoda, New York ci crede

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.20) Per il terzo giorno di fila con prodromo incoraggiante, ma stavolta con una conferma a rafforzamento anziché ad azzeramento dei guadagni, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo indirizzatosi su un margine utile pari allo 0.95 per cento, ovvero in appoggio a quota 12’151.19 punti, al saldo della seduta di contrattazioni. Da “Swisscom Ag” (più 2.04 per cento) il miglior spunto nel listino primario, per contro appesantito da “Logitech Sa” e da “Alcon incorporated” (meno 3.62 e meno 1.05 rispettivamente). Rimbalzo di “Adecco Sa” (più 2.49) nell’allargato. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.94 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.31; Ftse-100 a Londra, più 0.66; Cac-40 a Parigi, più 0.86; Ibex-35 a Madrid, più 1.59. Ben lanciata anche New York, con incrementi fra lo 0.56 e lo 0.86 per cento sugli indici di consueto riferimento per nuovi aggiornamenti dei massimi. Cambi: 97.35 centesimi di franco per un euro, 89.91 centesimi di franco per un dollaro Usa; in risalita il bitcoin, ora al controvalore teorico di 51’786 franchi circa per unità.

Vedano Olona (Varese), uomo investito sulla Provinciale: è fuori pericolo

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Fuori pericolo pur nella gravità delle lesioni riportate (ricovero sotto regime di codice giallo, accertamenti in corso, salve le compllicazioni) il 69enne che attorno alle ore 7.10 di oggi, mercoledì 10 luglio, è stato urtato da un veicolo in transito nel territorio comunale di Vedano Olona, lungo la dorsale viaria principale. L’uomo è stato assistito da personale sanitario e trasferito in sede nosocomiale; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a martedì 9 luglio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.48) Due… affluenti in più nel fiume di raccolte-fondi e di erogazioni liberali, sia da enti pubblici sia da privati, in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riepiloghiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori; l’elenco viene aggiornato con cadenza almeno quotidiana e così sarà sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

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Comune di Morbio Inferiore – Nel segno della “vicinanza ai Comuni ed alla popolazione della ValleMaggia”, decisa la devoluzione della cifra di 10’000 franchi. Il contributo sarà indirizzato alla raccolta-fondi denominata “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”.

Comune di Massagno – Atto di “concreta solidarietà” con sguardo rivolto ad entrambe le aree martoriate: “A nome del Municipio, del Consiglio comunale, dell’Associazione dei dipendenti comunali e della popolazione tutta”, attenzione sia alla ValleMaggia sia alla Mesolcina. Le risorse finanziarie deputate al soccorso ammontano a 21’250 franchi.

Comune di Collina d’Oro – Equanime la ripartizione delle risorse, 15’000 franchi in tutto, cioè 7’500 franchi in un caso e 7’500 franchi nell’altro, per i due progetti di soccorso denominati “Forza Mesolcina” e “Per Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, “a sostegno delle operazioni di ricostruzione in entrambe le regioni”.
Comune di Losone – All’indirizzo dei Comuni di Cevio e di Lavizzara la solidarietà ed “un’attenzione particolare”. Nel contesto della raccolta-fondi denominata “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, adesione deliberata con un contributo pari a 20’000 franchi.

Banche “Raiffeisen” – Dai vertici delle banche “Raiffeisen”, fedeli al ruolo storico ed al radicamento nel territorio, risorse consistenti già messe a disposizione: 100’000 franchi dalla struttura Losone-Pedemonte-ValleMaggia, che dispone tra l’altro di due sedi tra Bassa ed Alta ValleMaggia (a Maggia ed a Cevio), altri 200’000 franchi in stanziamenti promessi dai responsabili delle realtà consorelle federate per Ticino e Moesano (vedasi articolo più particolareggiato a questo “link”: https://ilgiornaledelticino.ch/tragedia-della-vallemaggia-le-raiffeisen-a-fianco-di-cevio-e-lavizzara).

BancaStato – Quale “gesto immediato e concreto a favore delle comunità duramente colpite dal nubifragio” in ValleMaggia lo stanziamento complessivo di 200’000 franchi funzionalmente ad attività legate alla ricostruzione. La donazione è stata conferita alla piattaforma di raccolta-fondi all’indirizzo www.progettiamo.ch e pertinente all’“Associazione Comuni della ValleMaggia-Ascovam). Le risorse in tal modo reperite sono destinate a ripartizione equa “al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Valle Bavona”.

Comune di Biasca – All’insegna di un “Forza ValleMaggia, forza Mesolcina”, e nel segno di “sostegno e vicinanza (…) per le tragiche perdite, umane e materiali” insieme con un “Grazie” alle forze di intervento “che stanno lavorando instancabilmente”, conferito oggi un contributo di solidarietà a favore delle due regioni, nelle misure di 10’000 franchi alla ValleMaggia e di 5’000 franchi alla Regione Moesa.

Diocesi di Lugano – In coincidenza con la visita effettuata ieri nelle zone disastrate da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico dell Diocesi di Lugano, posto in disponibilità uno stanziamento pari a 20’000 franchi (per altre azioni dirette ed indirette vedasi alla successiva voce “Gli appelli”).

Città di Lugano – Con decisione assunta nell’ultima riunione dell’Esecutivo, adesione espressa alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara in risposta alle più immediate necessità della popolazione e quale contributo alla ricostruzione; da qui l’offerta della somma di 40’000 franchi.

Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.
Comune di Minusio – Concrete “la vicinanza e la solidarietà” delle autorità municipali di Minusio, in nome dell’intero Comune, con la devoluzione in misura di 20’000 franchi. La somma, come risulta da una nota-stampa diffusa questo pomeriggio, è indirizzata “a favore delle Valli Bavona e Lavizzara”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”); “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi); Diocesi di Lugano (sollecitazione a versamenti diretti da parte dei fedeli, con esposizione di una locandina e di una polizza di versamento sugli albi parrocchiali; inoltre, lancio di una colletta in tutte le parrocchie del Ticino, sabato 13 luglio e domenica 14 luglio le date scelte).

Nota a margine – Da oggi, martedì 9 luglio, in altra parte del “Giornale del Ticino”, pubblichiamo anche l’elenco di manifestazioni ed eventi che saranno organizzati specificamente con finalità di raccolta-fondi per le valli martoriate o che erano già in programma e che vengono ora “reindirizzate” a sostegno della ricostruzione. Vale anche in questo caso l’invito a comunicarci le iniziative, non importa quale che di esse siano la dimensione e la portata (“e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch).

Auf unseren Straßen: Bulgargischer Reisebus mit fünf abgenutzten Reifen und Ölverlust angehalten

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Am Montag (08.07.2024) haben Polizisten in der Stadt Schaffhausen bei einem Reisebus fünf abgefahrene Reifen und beim Chauffeur gravierende Widerhandlungen im Bereich der Lenk- und Ruhezeiten (ARV1) festgestellt.

Um 17.15 Uhr am späteren Montagnachmittag (08.07.2024) kontrollierten Mitarbeiter der Schaffhauser Polizei, anlässlich einer Schwerverkehrskontrolle, im Schwerverkehrskontrollzentrum (SVKZ) in der Stadt Schaffhausen, einen bulgarischen Reisebus mit türkischen Reisegästen.

Bei der technischen Kontrolle stellten sie am Gesellschaftswagen fest, dass fünf von sechs Reifen ungenügendes Reifenprofil aufwiesen. Dabei war der Reifen an der Lenkachse rechts soweit abgefahren, dass die Karkasse bereits zum Vorschein kam. Im Weiteren wurde noch ein Oelverlust am Motor festgestellt.

Maggia e convalli, richieste di intervento secondo urgenze e priorità

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Su indicazione dei vertici dello Stato maggiore regionale di condotta, con riferimento alla situazione in essere nella ValleMaggia e nelle valli limitrofe (Lavizzara, Rovana e Bavona), per la presa in carico delle richieste di intervento provenienti da privati, aziende e/o patriziati sono state emanate questo pomeriggio alcune disposizioni, come segue:

Settore primario – Istanze da rivolgersi, per competenza, alla Sezione agricoltura, dal lunedì al venerdì, fra le ore 8.00 e le ore 17.00, con chiamata al numero 078.6770025. Le richieste saranno vagliate secondo criteri di priorità legati anche all’urgenza del fabbisogno (ad esempio: necessità di un intervento entro le 24 ore, fabbisogno particolare sulle 72 ore, eccetera);

Privati, imprese e/o patriziati – Al coordinamento della Protezione civile sono invece affidate le istanze non pertinenti al settore primario e che provengano da privati, imprese e/o patriziati. Identico il criterio legato all’urgenza; le prese in carico, secondo tipologia, avranno luogo da parte dei responsabili della Protezione civile, dell’Esercito e dei volontari messisi a disposizione. Per ragioni organizzative, ovvero al fine di canalizzare i flussi, le richieste saranno da inviarsi ai Comuni di Lavizzara e di Cevio, sempre dal lunedì al venerdì e sempre fra le ore 8.00 e le ore 17.00, con chiamata al numero telefonico 091.7542550.

Saas Grund (Kanton Wallis): Zwei Bergsteigerinnen abgestürzt, ein Todesopfer

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Am 8. Juli 2024 ist eine Person durch einen Unfall am Lagginhorn ums Leben gekommen. Eine zweite Bergsteigerin wurde schwer verletzt.

Kurz nach 09:30 Uhr befand sich eine Gruppe von acht Bergsteigern unangeseilt auf dem Westgrat des Lagginhorns im Abstieg. Plötzlich stürzten zwei Frauen an derselben Stelle kurz nacheinander mehrere hundert Meter die Westflanke hinunter.

Die von der KWRO 144 engagierten Rettungskräfte, welche sofort mit zwei Helikoptern der Air Zermatt vor Ort waren, konnten nur noch den Tod einer der beiden Frauen feststellen. Die zweite Bergsteigerin wurde vor Ort medizinisch versorgt und anschliessend ins Inselspital nach Bern geflogen.

Bei der Verstorbenen handelt es sich um eine 45-jährige Deutsche. Das schwer verletzte Opfer ist ebenfalls eine deutsche Staatsangehörige im Alter von 61 Jahren. Die Staatsanwaltschaft hat in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei Wallis eine Untersuchung eingeleitet.

Maggia e convalli, revocato il divieto di balneazione su fiume e Verbano

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Apprezzabile la qualità microbiologica – indicata come “buona” – delle acque, sia nella Maggia sia nel Verbano; ergo, non vi è più bisogno di restrizioni in materia di balneabilità. Dallo Stato maggiore regionale di condotta, questo pomeriggio, il “via libera” alla piena fruizione che, come si ricorderà, era stata limitata per le sponde del fiume e per l’area di golfo in rive di Ascona, Locarno e Minusio. L’indicazione giunge previo consenso giunto dal Laboratorio cantonale. Rimane valida – viene precisato – la raccomandazione generale a “fare il bagno unicamente in acque limpide, evitando(si) quindi acque molto torbide e dove sono presenti grandi quantitativi di materiale galleggiante” (per la cronaca, nelle operazioni di recupero sono stati eliminati resti vegetali e animali detriti di vario genere sino al peso effettivo di 100 tonnellate il giorno). I prelievi e le analisi proseguiranno anche nelle prossime settimane. Nella foto GdT, la carcassa di una vacca nelle acque del Verbano, zona foce Maggia.

Como, clandestino già espulso bivaccava in città: rimpatrio forzato

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Si trova già al “Centro rimpatri” di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, il sedicente 22enne tunisino che ieri mattina gli agenti di una pattuglia della Polizia di Stato avevano individuato in un bivacco attrezzato alla bell’e meglio nel territorio comunale di Como, zona Quarto Ponte, in compagnia di una donna risultata poi essere sua connazionale, 21 anni, regolare per presenza in Italia, in attesa di un figlio e come tale già in fase di assegnazione ad una struttura di accoglienza. In assenza di documenti, l’uomo è stato trasferito alla sede della Questura di Como e qui identificato come destinatario di provvedimento di espulsione cui il sedicente 22enne, a parte la conclamata condizione di clandestinità, non aveva ottemperato. Da qui l’accompagnamento sino alla zona di confine est e la prenotazione del volo di sola andata, o – e per meglio dire – di solo ritorno, verso la Tunisia.

ValleMaggia, più transiti (e per più ore) alla passerella di Visletto

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Un nuovo, piccolo progresso nel lungo cammino verso la prima tappa di “normalità” nella ValleMaggia e nelle convalli (Bavona, Lavizzara, Rovana) lacerate dagli effetti del maltempo dell’ultimo fine-settimana di giugno: con decisione autorizzativa assunta stamane e che ha validità immediata, ampliati i criteri di accesso alla passerella ciclopedonale (ed ora viabile anche da mezzi motorizzati, secondo specifiche categorie e sotto specifiche restrizioni) del Visletto, a monte del territorio comunale di Maggia ed a congiunzione tra i lembi lacerati del territorio comunale di Cevio. Per quanto riguarda i mezzi restano cioè validi i vincoli ormai noti (larghezza massima 180 centimetri, peso a pieno carico non superiore a 35 quintali, velocità massima di transito fissata a 10 chilometri orari, rispetto scrupoloso delle indicazioni da parte degli addetti all’accesso), ma con un’estensione delle fasce orarie di utilizzo del ponte e con ampliamento delle tipologie degli utenti, ovvero: per i soli fornitori, dalle ore 5.00 alle ore 6.00; per i residenti lavoratori, dalle ore 6.00 alle ore 8.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00; per i proprietari di case secondarie, dalle ore 9.00 alle ore 10.00 e dalle ore 15.00 alle ore 16.00. Inoltre: come sin dal primo momento, passaggio 24 ore su 24 e con priorità su ogni altro utente per quanto riguarda gli enti di primo intervento; gestione diretta del personale sul posto, dunque con autorizzazioni funzionali alle esigenze, per visite mediche, visite veterinarie, agricoltori, assicuratori, addetti ai lavori e rifornimenti di prima necessità.

Uggiate con Ronago (Como): semifrontale tra auto, tre persone ferite

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Tre le persone rimaste ferite, a quanto conta con differenti gradi di gravità, nell’incidente semifrontale avvenuto alle ore 9.11 circa di oggi, martedì 9 lugllio, in via Giacomo Matteotti ad Uggiate con Ronago (Como). Per tutti i soggetti coinvolti si è reso necessario il trasferimento al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como). Rilevamenti a cura di operatori della Polizia locale; prima assistenza da personale sanitario e da effettivi dei Vigili del fuoco.

Somma Lombardo (Varese), ciclista 61enne ferito dopo uno scontro

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Trattamento in regime di codice giallo, stamane, per un ciclista 61enne che alle ore 7.55 circa, mentre era in transito lungo via Giuseppe Mazzini a Somma Lombardo (Varese), è venuto a collisione con un veicolo a motore. Pesante la caduta sull’asfalto; riscontrati traumi; dopo assistenza a cura di sanitari della “Croce rossa italiana” dalla vicina Gallarate (Varese), il trasferimento in sede nosocomiale. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.

Brusio, operaio precipita nel vuoto per cinque metri: è gravissimo

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Preoccupanti le condizioni di salute di un operaio 56enne che nella tarda mattinata di ieri, durante lavori di costruzione di un muraglione lungo la linea ferroviaria a Brusio (Canton Grigioni), è precipitato nel vuoto della trincea da un’altezza di oltre cinque metri. L’allarme intorno alle ore 11.15; prima assistenza sanitaria da operatori del servizio di ambulanza da Poschiavo; a seguire il trasferimento all’“Ospedale cantonale” in Coira con un elicottero della “Rega”. Aperta l’inchiesta di rito sulle cause dell’episodio.

Borse: Europa pessimista, Zurigo difensiva, New York statica

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.21) In sostanziale fotocopia dell’andamento della seduta precedente, anche per il calo accusato nel finale di giornata sino ad azzeramento del margine utile ad un certo punto ben cumulato, il passo dello “Swiss market index” in una Borsa di Zurigo necessariamente attendistica: ultima evidenza a quota 12’037.36 punti (meno 0.12 per cento), battistrada “Givaudan Sa” (più 1.56), nulla di che anche fra i titoli in flessione (“Holcim limited” il peggiore, meno 0.83). La visita pastorale all’allargato incoccia nel nuovo guadagno di “Meyer Burger technology Ag”(più 7.03), mentre frena di nuovo “Adecco Sa” (meno 4.49). Assai più penalizzate le altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 1.28; Ftse-Mib a Milano, meno 0.53; Ftse-100 a Londra, ,meno 0.66; Cac-40 a Parigi, meno 1.56; Ibex-35, meno 1.12. New York di nuovo piatta, ossia con scarti irrilevanti sui tre indici di consueto riferimento, stante l’ennesima sospensione del giudizio da parte di Jerome Powell, presidente della “Federal reserve” statunitense, ad avviso del quale serviranno vari dati positivi e concomitanti prima che si possa puntare ad un taglio dei tassi, benché il taglio dei tassi sia obiettivo confermato; in traduzione corrente, tutto rinviato a miglior tempo., Cambi: 97.08 centesimi di franco per un euro, 89.76 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in guadagno attorno all’uno per cento al controvalore teorico di 51’942 franchi circa per unità.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a lunedì 8 luglio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.51) Altri ed importanti nomi si aggiungono al flusso di raccolte-fondi e di erogazioni liberali, sia da enti pubblici sia da privati, in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riepiloghiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori; l’elenco viene aggiornato con cadenza almeno quotidiana e così sarà sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

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Comune di Collina d’Oro – Equanime la ripartizione delle risorse, 15’000 franchi in tutto, cioè 7’500 franchi in un caso e 7’500 franchi nell’altro, per i due progetti di soccorso denominati “Forza Mesolcina” e “Per Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, “a sostegno delle operazioni di ricostruzione in entrambe le regioni”.

Comune di Losone – All’indirizzo dei Comuni di Cevio e di Lavizzara la solidarietà ed “un’attenzione particolare”. Nel contesto della raccolta-fondi denominata “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, adesione deliberata con un contributo pari a 20’000 franchi.

Banche “Raiffeisen” – Dai vertici delle banche “Raiffeisen”, fedeli al ruolo storico ed al radicamento nel territorio, risorse consistenti già messe a disposizione: 100’000 franchi dalla struttura Losone-Pedemonte-ValleMaggia, che dispone tra l’altro di due sedi tra Bassa ed Alta ValleMaggia (a Maggia ed a Cevio), altri 200’000 franchi in stanziamenti promessi dai responsabili delle realtà consorelle federate per Ticino e Moesano (vedasi articolo più particolareggiato a questo “link”: https://ilgiornaledelticino.ch/tragedia-della-vallemaggia-le-raiffeisen-a-fianco-di-cevio-e-lavizzara).

BancaStato – Quale “gesto immediato e concreto a favore delle comunità duramente colpite dal nubifragio” in ValleMaggia lo stanziamento complessivo di 200’000 franchi funzionalmente ad attività legate alla ricostruzione. La donazione è stata conferita alla piattaforma di raccolta-fondi all’indirizzo www.progettiamo.ch e pertinente all’“Associazione Comuni della ValleMaggia-Ascovam). Le risorse in tal modo reperite sono destinate a ripartizione equa “al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Valle Bavona”.

Comune di Biasca – All’insegna di un “Forza ValleMaggia, forza Mesolcina”, e nel segno di “sostegno e vicinanza (…) per le tragiche perdite, umane e materiali” insieme con un “Grazie” alle forze di intervento “che stanno lavorando instancabilmente”, conferito oggi un contributo di solidarietà a favore delle due regioni, nelle misure di 10’000 franchi alla ValleMaggia e di 5’000 franchi alla Regione Moesa.

Diocesi di Lugano – In coincidenza con la visita effettuata ieri nelle zone disastrate da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico dell Diocesi di Lugano, posto in disponibilità uno stanziamento pari a 20’000 franchi (per altre azioni dirette ed indirette vedasi alla successiva voce “Gli appelli”).

Città di Lugano – Con decisione assunta nell’ultima riunione dell’Esecutivo, adesione espressa alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara in risposta alle più immediate necessità della popolazione e quale contributo alla ricostruzione; da qui l’offerta della somma di 40’000 franchi.

Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.

Comune di Minusio – Concrete “la vicinanza e la solidarietà” delle autorità municipali di Minusio, in nome dell’intero Comune, con la devoluzione in misura di 20’000 franchi. La somma, come risulta da una nota-stampa diffusa questo pomeriggio, è indirizzata “a favore delle Valli Bavona e Lavizzara”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”); “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi); Diocesi di Lugano (sollecitazione a versamenti diretti da parte dei fedeli, con esposizione di una locandina e di una polizza di versamento sugli albi parrocchiali; inoltre, lancio di una colletta in tutte le parrocchie del Ticino, sabato 13 luglio e domenica 14 luglio le date scelte).

Nota a margine – Da domani, martedì 9 luglio, daremo anche inizio alla pubblicazione delle manifestazioni e degli eventi che saranno organizzati con finalità di raccolta-fondi per le valli martoriate. Vale anche in questo caso l’invito a comunicarci le iniziative, non importa quale che di esse siano la dimensione e la portata (“e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch).

Tötungsdelikt in Sursee: Frau tot aufgefunden, eine Person verhaftet

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In Sursee wurde eine Frau tot in ihrer Wohnung aufgefunden. Die Polizei vermutet ein Tötungsdelikt und bittet die Öffentlichkeit um Hinweise.

Am frühen Montagmorgen, den 8. Juli 2024, entdeckte die Luzerner Polizei gegen 5.00 Uhr die Leiche einer Frau in einer Wohnung in Sursee. Die Leiche wird nun vom Institut für Rechtsmedizin der Universität Zürich untersucht. Laut Mitteilung der Luzerner Polizei gehen die Behörden derzeit von einem Tötungsdelikt aus.

Vor Ort wurde der Lebenspartner der Verstorbenen festgenommen. Für ihn gilt die Unschuldsvermutung. Die Ermittlungen werden von der Staatsanwaltschaft Sursee geleitet.

Tödlicher Unfall in Liechtenstein: Mann von Lieferwagen überrollt

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Heute ereignete sich im liechtensteinischen Triesenberg ein tragischer Vorfall. Ein Mann verlor sein Leben, nachdem er von einem rückwärtsfahrenden Lieferwagen erfasst wurde.

Der Unfall geschah gegen 13.00 Uhr während landwirtschaftlicher Arbeiten. Ein Landwirt fuhr mit seinem Lieferwagen samt Transportanhänger rückwärts, ohne zu bemerken, dass sich hinter dem Fahrzeug eine Person befand. Der Anhänger erfasste den Mann und überrollte ihn.

Trotz sofortiger Erste-Hilfe-Maßnahmen erlag das Unfallopfer kurze Zeit später seinen schweren Verletzungen. Die Polizei hat Ermittlungen zum genauen Unfallhergang aufgenommen.

Dieser Vorfall unterstreicht die Wichtigkeit erhöhter Vorsicht bei Rückwärtsfahrten, insbesondere mit größeren Fahrzeugen und Anhängern. Die Behörden appellieren an alle Fahrzeugführer, sich stets zu vergewissern, dass sich keine Personen im toten Winkel befinden.

Die Gemeinde Triesenberg und die landwirtschaftliche Gemeinschaft Liechtensteins stehen unter Schock. Angehörigen und Freunden des Verstorbenen wird psychologische Unterstützung angeboten.

Vuadens (Kanton Freiburg): 81-jähriger Raymond G. vermisst

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Seit dem 7. Juli 2024 wird der 81-jährige Raymond G. aus Vuadens (Kanton Freiburg) vermisst. Die Kantonspolizei bittet die Bevölkerung um Hinweise.

Am 8. Juli 2024, gegen 7.50 Uhr, erhielt die Kantonspolizei Freiburg die Meldung über das Verschwinden von Raymond G., geboren am 08.05.1943 und wohnhaft in Vuadens. Er wurde zuletzt am 7. Juli 2024 gegen 21:00 Uhr in seinem Zuhause gesehen.

Signalement:

  • Mann, 81 Jahre
  • 175 cm groß
  • Schlanke Statur
  • Grau-weißes Haar
  • Blaue Augen
  • Trägt eine Brille
  • Bekleidet mit einer braunen Cordhose und Sandalen
  • Spricht Französisch
  • Wahrscheinlich zu Fuß unterwegs

Zeugenaufruf:

Personen, die Hinweise zum Verbleib der vermissten Person geben können, werden gebeten, sich mit der Kantonspolizei Freiburg unter der Telefonnummer 026 347 01 17 in Verbindung zu setzen.

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Giudici di pace, cercansi candidati per due titolari ed un supplente

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Portarsi avanti per non rimanere indietro, incombendo poi la pausa estiva nell’attività istituzionale: alle ore 18.00 di lunedì 9 settembre è fissato dunque il termine per la presentazione delle proposte di candidatura a tre funzioni pubbliche, ovvero il giudice di pace per il Circolo di Malvaglia, il giudice di pace per il Circolo di Mendrisio ed il giudice supplente di pace per il Circolo di Agno. Documento da presentarsi a mano, preferibilmente dopo aver fissato un appuntamento, in un solo esemplare originale, direttamente nella sede della Cancelleria dello Stato a Bellinzona. A distanza di due settimane esatte, ovvero alle ore 18.00 di lunedì 23 settembre, tali candidature diventeranno definitive; a stretto giro di edizione gli estremi saranno pubblicati sul “Foglio ufficiale”. Il voto avrà luogo domenica 24 novembre.

Merone (Como), vendetta-“boomerang”: incendiario finisce ustionato

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Viene da fuori provincia di Como ma ha colpito in provincia di Como (a Merone) e lì è stato ricoverato (al “Sant’Anna”, San Fermo della Battaglia) il vincitore dell’ormai imprescindibile “Premio Pane e volpe”, periodo prima decade di luglio 2024: per vendicarsi dell’essere stato licenziato, un 32enne ha creduto fosse suo dovere il dar fuoco ad un veicolo commerciale dell’impresa di cui era stato dipendente ed ha effettivamente proceduto a scassinare il mezzo (colpo secco ad un vetro) e ad inondarne sedili e tappetini con la benzina contenuta in una tanica, ed infine a scatenare l’incendio. Il responsabile dell’atto idiota sarebbe forse riuscito a cavarsela, in assenza di testimoni oculari, se le sue qualità da vandalo e piromane non si fossero rivelate piuttosto scarse: a fuoco l’auto, sì, ma anche… egli stesso per una subitanea fiammata da cui è stato investito, tanto da doversi allontanare precipitosamente; non solo, perché risultandogli insoportabile ii dolore tale tizio è entrato nella prima farmacia trovata sulla strada, a distanza forse d’un paio di chilometri dal luogo dell’atto inconsulto, per acquistare qualche prodotto con cui alleviare il dolore da ustioni. Situazione oltremodo grave, come constatato dal titolare della farmacia; sta di fatto che sul posto è giunta un’ambulanza e che il 32enne, rintracciato da uomini dell’Arma dei Carabinieri della stazione di Lurago d’Erba, è stato ricoverato nella struttura nosocomiale dell’immediata cintura del capoluogo. A riscontro dei sanitari, le ustioni sono di primo e di secondo grado ed hanno coperto un buon 30-35 per cento del corpo. Filotto completo: reato, danni fisici a sé stesso, e denunzia.

Gera Lario (Como): “Blitz” sui bivacchi dello spaccio, ottimo sequestro

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Droga in varie quantità secondo le tipologie nel “supermarket” allestito in un bivacco che membri della Guardia di finanza hanno individuato e smantellato nel corso della giornata di sabato 6 luglio nelle zone boschive di Gera Lario (Como), a ridosso della Strada statale numero 340dir “Regina”, tratto in corrispondenza della frazione Ponte del Passo. La piattaforma distributiva era stata temporaneamente lasciata incustodita dagli spacciatori. Il bottino: a parte la consueta dotazione tecnica (bilancini, telefoni cellulari, fogli di carta stagnola e di pellicola), uno spinello contenente hascisc, indi hascisc per 500 grammi, cocaina per 108. eroina scura per 156 ed eroina chiara per 64. A tappeto la ricerca di indizi che permettano di risalire ai malviventi.

Alto Varesotto, alberi cadono sulla Statale a Zenna: tragedia sfiorata

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Tre persone, età e nazionalità non note al momento, hanno rischiato la vita poco prima delle ore 23.00 di ieri quando, nel transito a bordo di un’auto lungo il tratto terminale della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”, e meglio a ridosso dell’abitato di Zenna (Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, provincia di Varese), sul confine italoelvetico con il Gambarogno, la vettura è stata colpita da una o più grosse piante sradicatesi dal costone sul lato destro della carreggiata per quanti viaggino in direzione Svizzera. Il conducente della vettura, il cui cofano anteriore è stato sfondato (pochi centimetri ancora, ed il ramo avrebbe centrato o il tettuccio o, peggio, il vetro parabrezza), è riuscito ad evitare che l’impatto avesse conseguenze drammatiche. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nell’incidente, né si ha al momento notizia di altri episodi del genere nella zona su cui stava imperversando il maltempo; da primi riscontri condotti a cura di uomini del Corpo Vigili del fuoco in servizio al Distaccameno della vicina Luino, tuttavia, alberi e fronde e residui vegetali si sono dispersi su una sezione di varie centinaia di metri. Accertamenti sono in corso da parte di effettivi dell’Arma dei Carabinieri; la sezione della “394” sino alla frontiera è stata resa pienamente agibile già prima dell’alba, pur permanendo elementi residui di rischio dovuti anche alla consistente massa di acque in scarico sia dai riali sia in dispersione casuale dai boschi.

Maggia e convalli, si riparte. Libero transito per chi abita in Lavizzara

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 8.58) L’avvenuta revoca delle restrizioni sul transito stradale in Valle Lavizzara, limitatamente a domiciliati ed a quanti dispongano di un titolo di legittimazione, come segno di apprezzabile miglioramento del quadro generale nelle zone vallerane ticinesi (AltaMaggia, Lavizzara, Bavona e Rovana i riferimenti di massima) devastate dal maltempo tra sabato 30 giugno e domenica 1.o luglio. Dallo Stato maggiore regionale di condotta la decisione, effettiva dalle ore 6.45, stanti anche i miglioramenti nelle condizioni meteo e, in particolare, le previsioni “sostenibili” per oggi e per i prossimi giorni (a rigore di primo spettro, un ritorno della pioggia è da ipotizzarsi per sabato prossimo); proseguono ovviamente le ricognizioni sul territorio al fine sia di definire l’effettiva percorribilità delle strade – una mappatura dei danni richiede controlli minuziosi, soprattutto lungo le arterie secondarie, e nell’immediato – sia di stabilire criteri di priorità negli interventi di risanamento.

L’Esercito a Visletto – In arrivo stamane da Bremgarten (Canton Argovia) un primo distaccamento del gurppo di 40, forse 50 militari dell’Esercito cui saranno deputate l’installazione e la messa a norma del ponte provvisorio sulla Maggia, tra la località Visletto e la propaggine di Cevio in sponda opposta. Operatività immediata, con il seguente programma: a) rilevamento dello stato dell’arte; b) predisposizione delle opere di genio civile a rinforzo dei punti di appoggio dell’infrastruttura; c) trasferimento progressivo dei materiali necessari sino alla zona di intervento. È il caso di ricordare che, tra progettazione ed esecuzione, a condizioni ordinarie non meno di 20-24 mesi richiederebbero la costruzione ed il collaudo di un nuovo ponte “fisso” a sostituzione di quello parzialmente afflosciatosi nell’alveo del fiume nel corso del tragico fine-settimana a cavallo tra giugno e luglio.

Vittime e dispersi – Nessuna novità, almeno per via ufficiale, circa i quattro soggetti che a tutt’oggi risultano dispersi. Come è noto, nelle frane della Valle Bavona (territorio comunale di Cevio, località Fontana) hanno perso la vita una 76enne e due 73enni, tutte cittadine germaniche (due abituali soggiornanti nei periodi di vacanze, una terza giunta in visita alle amiche) provenienti dal Land Baden-Württemberg; sul greto della Maggia in territorio comunale di Maggia, frazione Riveo, ed a distanza di 24 ore circa fra prima e seconda operazione di recupero ovvero tra martedì 2 e mercoledì 3 luglio, erano stati poi trovati i cadaveri di un 67enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese, ed anch’egli scomparso dalle zone della Valle Bavona, e di una 61enne cittadina svizzera abitante nel Cantone Basilea-campagna.

Sgomberi ultimati – Ripresi stamane, con primo decollo rilevato alle ore 7.36 dalla base provvisoria posta in territorio comunale di Maggia e meglio ai margini della Cantonale, fra la località Ronchini della frazione Aurigeno e la località Antrobio, i sorvoli delle zone disastrate; non meno di cinque i passaggi già rilevati (ultimo riscontro alle ore 8.54). In corso la dislocazione di risorse tecniche e di risorse umane in funzione delle esigenze di servizio, anche per la verifica delle condizioni di stazionamento e dunque per l’assistenza di quanti – trattasi invero di non più d’una diecina di persone – avevano liberamente scelto di non lasciare le abitazioni pur trovandosi all’interno delle zone soggette a sgombero, “nonostanti le azioni di comunicazione e di informazione capillare”. Aspetto interessante, e che ben racconta sia della concreta solidarietà sia della capacità di organizzazione da parte di singoli e famiglie: pur dovendo abbandonare il domicilio con preavviso di poche ore, in quel momento sotto la pressione di un significativo nuovo rischio idrogeologico che sarebbe stato determinato dalla nuova ondata di maltempo (ondata che c’è stata, ma con evidenze ben minori rispetto al temuto, in queste aree), nessuno ha dovuto o voluto fare ricorso agli alloggi temporanei che erano stati messi a disposizione negli ambienti del “Centro Protezione civile” in Ascona.

Transito sulla Maggia – Secondo programma, regolarmente riattivato il passaggio veicolare sulla passerella ciclopedonale tra Visletto e la “zona graniti” in ingresso all’abitato di Cevio, passerella rinforzata e adattata alle prime esigenze. Condizioni: percorrenza ovviamente monodirezionale e limitato ad un veicolo per volta; autorizzato il transito di mezzi dal peso complessivo (compresi animali, persone e merci) pari a 35 quintali, larghezza non superiore a 180 centimetri, e tenendosi una velocità massima di 10 chilometri orari; da rispettarsi in modo scrupoloso sia le indicazioni del personale adibito alla gestione degli accessi sia le fasce di utilizzo (rifornimento beni di prima necessità: ore 5.30-10.30 e 13.30-15.30; enti di primo intervento, ore 0.00-24.00 con precedenza in ogni caso; agricoltori, in caso di comprovata necessità, ore 10.30-12.30). Nessuna novità, al momento, per quanto riguarda l’accesso di veicoli privati in direzione sud-nord.

Assistenza psicologica – Sempre a disposizione, su semplice richiesta, gli operatori del “CareTeam Ticino” per l’assistenza psicologica a quanti siano stati colpiti in modo particolare e personale da quanto accaduto. Per le attività di supporto era stato mobilitato anche lo specifico servizio in seno alla Polcantonale.

Centro ingombranti – Minima questione, ma pur sempre tema pertinente ai servizi. Fno a nuova indicazione, resta chiusa al pubblico la piattaforma deputata alla raccolta degli ingombranti (giorni ordinari di conferimento: venerdì e sabato – in località Visletto, sulla diramazione a destra, in strada a fondo cieco, per chi provenga dalla Bassa ValleMaggia.

Borse, niente sorprese dall’“impasse” francese. New York, il piatto… piange

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.10) Così come dal Regno Unito sul declinare della scorsa settimana (e là il verdetto era stato chiarissimo), nemmeno dai verdetti elettorali in Francia (e qui il responso è tale da suscitare sensazioni di ingovernabilità del Paese) sono giunti oggi riverberi negativi per le Borse europee, motivo questo su cui sarebbe da aprirsi una riflessione a plurimi temi. Sta di fatto che, pur su previsioni di apertura incerta e di navigazione a vista con possibili contraccolpi da mettersi in conto, lo “Swiss market index” è rimasto indirizzato sulla cifra verde, stampando il transito di mezzogiorno a quota 12’067 punti circa ovvero con guadagno pari allo 0.51 per cento e, dopo ancheggiamento sin sopra i 12’100 punti, ad una stabile conferma sui 12’051.66 punti (più 0.38 per cento); solida risposta dagli assicurativi (“Swiss Re Ag” il migliore, più 2.61 per cento e ruolo da capofila); pochi i titoli sotto misura, “Kühne+Nagel international Sa” fuori squadra con perdita superiore al tre per cento. Ormai consueto sussulto – oggi, più 16.37 per cento – di “Meyer Burger technology Ag” nell’allargato. Così nelle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.02; Ftse-Mib a Milano, più 0.17; Ftse-100 a Londra, meno 0.13; Cac-40 a Parigi, meno 0.63; Ibex-35 a Madrid, meno 0.01. New York in canonica seduta da piattume (scarti da ultima cifra centesimale sui tre indici di riferimento). Cambi: 97.16 centesimi di franco per un euro, 89.69 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in parziale risalita al controvalore teorico di 50’197 franchi circa per unità.

Ferrera (Varese): auto contro muro, 25enne finisce in ospedale

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Incidente con modeste conseguenze fisiche per un 25enne che la cui auto, intorno alle ore 13.00 di ieri, domenica 7 luglio, è andata a collidere contro un muro in fregio alla Strada provinciale numero 30 “della Valmarchirolo”, in territorio comunale di Ferrera di Varese (provincia di Varese). Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. Il giovane, previa assistenza da parte di effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Luino (Varese) e di personale della “Croce rossa italiana”, è stato trasferito secondo procedura ordinaria al “Luini Confalonieri” di Luino per i trattamenti del caso

Maltempo sul Varesotto: sgomberi forzati, strade interrotte, allagamenti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.51) Al pari del Comasco e del Mendrisiotto, vessata oggi dal maltempo anche un’ampia fascia del Varesotto, qui dalla frontiera sino a Tradate sul lato orientale e sino ad oltre Gallarate lungo la direttrice sud-sud-ovest, di fatto a raggio di circa 20 chilometri dal capoluogo. Sin dall’alba gli interventi delle squadre dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Stefano Legnani a Varese causa vetture rimaste bloccate nei sottopassaggi (a Tradate, a Besnate, a Gallarate in particolare) strade rese intransitabili o percorribili solo a senso unico alternato, progressiva e crescente la richiesta di sostegno ai Comandi di altre province, tra cui Milano. A Vergiate frazione Corgeno, varie abitazioni invase dalle acque; idem a Castronno, dove solo domani sarà possibile una prima conta dei danni nella zona industriale per il medesimo motivo si è reso necessario lo sgombero di edifici ad Arsago Seprio.

Nel capoluogo, presumibilmente per concorso tra infiltrazioni dall’alto e dal basso, allagato il livello zero dell’“Ospedale di Circolo”. In materia di viabilità, una frana si è abbattuta su parte di via Peschiera, nastro di circa tre chilometri che prende corpo sull’intersezione con la dorsale via Dalmazia-via Brennero nel rione Valle Olona Capitale e che porta sino alla rotatoria dell’ipermercato, sul punto di incontro con la direttrice da Belforte; la strada è di fatto sbarrata appena oltre il nucleo abitato. A Malnate località Folla (è la prima località per l’appunto in uscita da Varese lato Belforte e Valle Olona capitale), invase dalle acque le aree di via Gorizia e di via Zara, nel primo caso con intervento per trasferire due residenti, nel secondo con sgombero forzato di un’unità immobiliare. Sempre nella cintura immediata del capoluogo, difficoltà sulla Strada provinciale numero 36 “della Val Bossa” ad Azzate; chiusura temporanea di un tratto della Strada provinciale numero 1 “del Chiostro di Voltorre”, dalla propaggine cittadina in via Filippo Corridoni alla rotatoria che si immette su Buguggiate (è l’arteria sudlacuale anche a servizio dell’ingresso sull’autostrada A8 Varese-Milano); problemi vari su tutto l’anello attorno al bacino lacustre.

Colpo di stiletto / Per il nome di quell’aeroporto, un’idea non divisiva…

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L’aeroporto della Malpensa, dato per milanese ma pertinente alla provincia di Varese ed in sola provincia di Varese, è destinato ad un’intitolazione su cui la politica di Tricoloria si è già divisa: il nome scelto è quello di Silvio Berlusconi, sulla cui storia imprenditoriale e politica non ci si dilungherà ben sapendo che ne sapete già più di noi, e che pertanto si aggiungerà ai vari Leonardo da Vinci (Roma Fiumicino), Cristoforo Colombo (Genova), Karol Wojtyla (Bari, ma anche Cracovia), Fiorello LaGuardia (New York), Indira Gandhi (Nuova Delhi), madre Teresa di Calcutta (Tirana) e non dimentichiamo nemmeno Cristiano Ronaldo, un vivente (Isola di Madeira). Bene tutti, volendosi essere di manica larga; su ogni denominazione, di fatto, ci saranno sempre i “pro” ed i “contra”. Sempre, tranne che in un luogo: se un giorno sarà mai costruita almeno una pista da aerodromo ad Itaca, chi potrà contestare l’intitolazione a… Nessuno?

Castiglione Olona (Varese): ferito un sospetto, fermati due carabinieri

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Due effettivi dell’Arma dei Carabinieri – non nota, al momento, l’assegnazione territoriale – sono stati sospesi dal servizio e posti in stato di fermo stamane sull’esito di primi accertamenti esperiti circa il caso di un uomo, a quanto pare nordafricano, ricoverato al “Circolo” di Varese attorno alle ore 0.45 di ieri, sabato 6 luglio, per lesioni da arma bianca riportate attorno alla mezzanotte nel territorio comunale di Castiglione Olona (Varese), zona di via Fratelli Rosselli. Il soggetto, presunto spacciatore, ora sotto trattamento sanitario in prognosi riservata dopo essere stato trasportato nella sede nosocomiale sotto regime di codice rosso, sarebbe venuto a colluttazione con uno dei militari o con entrambi; il punto interrogativo, che è poi quello su cui l’autorità inquirente deputata sta lavorando, è legato al fatto che entrambi i carabinieri erano “senza alcun ordine di impiego e liberi dal servizio”, come risulta da una nota della Procura della Repubblica italiana in Varese. Molti i condizionali spesi anche nella ricostruzione dell’episodio: dall’informativa risulta che i due uomini “sarebbero intervenuti” e che nell’area “era in corso una presunta attività di spaccio di stupefacenti”. Fatto singolare: a raccogliere i primi elementi sulla scena sono stati altri effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla Compagnia di Saronno (Varese).

Maltempo sul Comasco frontaliero: frane, straripamenti, un salvataggio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 15.05) L’azione tempestiva di uomini del Corpo Vigili del fuoco ha portato stamane al salvataggio di tre persone la cui auto si era bloccata lungo la corsia di marcia, sull’improvviso irrompere delle acque a sommersione della carreggiata, in territorio comunale di Uggiate con Ronago, provincia di Como, a due passi dal confine su Novazzano frazione Marcetto; conducente e passeggeri sono in buone condizioni di salute. È, questo, il più rilevante fra gli oltre 40 interventi condotti nell’arco di poche ore, e portati a termine, per mano di operatori della sicurezza nella fascia nord-occidentale del Comasco, dunque a ridosso del Varesotto e del Mendrisiotto, tutti territori martoriati dal maltempo con pioggia battente in quantità al momento stimate nell’ordine d’un ordinario mese medio, ovvero attorno ai 120-130 millimetri per metro quadrato.

Bollettini dello stesso tenore a monte del tratto della Strada statale numero 342 “Briantea” che attraversa il territorio lariano in provenienza dalla Folla di Malnate (Varese), ossia dall’intersezione su Varese rione Valle Olona capitale ed il Belforte e disegnandosi per l’appunto via Malnate, Binago ed Olgiate Comasco; a parte Uggiate con Ronago, dove tra l’altro risulta inondata parte della Valle dei Mulini (zona “Locanda degli eventi”, sul confine di Stato) ed è notevole la colata di terriccio dal costone del colle di Lomazzo (vari gli allagamenti: zona Fornace, zona Croce rossa, via Roma, via Giuseppe Garibaldi), i maggiori problemi constano nei territori comunali di Solbiate con Cagno, Faloppio, Albiolo ed inoltre Lurate Caccivio, con scoscendimenti e forti fenomeni di ruscellamento di fanghiglia stanti anche, ed in vari punti, gli straripamenti del Lura e del Faloppia.

Ancora più ad est, preoccupanti le masse di acqua limacciosa portate dalla Breggia, oltremodo “carica” tra Cernobbio e Maslianico. Dalla minore entità, ma tali da causare disagi e da richiedere una particolare e continua osservazione, le evidenze a Como città, dove il livello del Lario è salito e le acque, per qualche ora, si sono spagliate su un tratto di piazza Camillo Benso conte di Cavour. In ultimo, pessime nuove per chi debba viaggiare sulla Strada statale numero 340 “Regina”: smottamenti e frane, fenomeni questi invero non infrequenti nella zona, si sono abbattuti sulla carreggiata fra il chilometro 16.100 ed il chilometro 17.500, interessando i Comuni di Argegno e di Brienno; come di consueto, arteria chiusa “pro tempore”, squadre di operai al lavoro, riapertura prevista nel corso del pomeriggio e dapprima a senso unico alternato.

Besozzo (Varese): collisione tra due auto, quattro feriti e un contuso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.49) Non gravi conseguenze, pur dovendo i sanitari prestare cure a quattro delle persone coinvolte, dall’incidente stradale avvenuto alle ore 11.07 circa in territorio comunale di Besozzo (Varese), sul punto di congiunzione tra via Renato Bertolotti e via Michelino da Besozzo, a collisione due auto di cui una dell’Arma dei Carabinieri. Soccorsi sono stati portati ad un 43enne ed a tre giovani dall’età compresa fra i 25 ed i 22 anni; intervento sotto regime di codice giallo, ridefinito in parte verso il codice verde; due dei feriti sono stati indirizzati verso il “Circolo” di Varese, altri due verso il “Causa Pia Luvini” di Cittiglio, un quinto se l’è cavata invece con qualche contusione. Accertamenti esperiti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla vicina stazione.

Maltempo sul Mendrisiotto: A2 chiusa per due volte, paesi isolati

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.23) Grandi erano i timori per il Sopraceneri centrooccidentale in lande vallerane, perché alle constatate condizioni di fragilità e di dissesto idrogeologico tra AltaMaggia, Lavizzara, Bavona e Rovana, non volendosi direttamente dire delle aree travolte da frane e fenomeni alluvionali, la pioggia in misura d’un millimetro ne vale tre delle precipitazioni d’una settimana fa, nei termini propri delle probabilità di rischio. Ed invece il maltempo, pur ripresentandosi sin da ieri mattina a nord di Ponte Brolla e con intensità di volta in volta diverse, ha colpito di più e peggio dal Basso Ceresio al Mendrisiotto, sulla fascia orizzontale e con massiccio interessamento di parte del Varesotto e del Comasco (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”).

Autostrada A2 – Secondo blocco del traffico, nell’arco di tre ore e sempre a causa degli effetti del maltempo, intorno alle ore 14.30 di oggi sulla A2, dapprima dagli svincoli di Mendrisio (e, quindi, anche dall’interconnessione con la A394 da e verso Stabio zona est) all’uscita per Bissone e Campione d’Italia in direzione nord e poi anche dall’uscita per Melide agli svincoli di Mendrisio in direzione sud. Semafori rossi imposti, con flussi regolati secondo norme di rigore, causa fanghiglia andata ad invadere parte della carreggiata; rischio di slittamento di detriti, in ispecie sul lato direzione nord, al di fuori dalle casse di laminazione; possibili spagliamenti di acque meteoriche; la via è stata riaperta intorno alle ore 16.30. Una prima interruzione dei flussi veicolari era stata imposta sul mezzogiorno, identico motivo, identico tratto, problema manifestatosi in corrispondenza dell’abitato di Capolago in territorio comunale di Mendrisio. Nel senso di marcia verso la frontiera, all’ingresso di Balerna, in riversamento sulla A2 anche parte del traffico indirizzatosi sulla Cantonale sin da Lugano e/o da Melide; ciò ha comportato la formazione di colonne che insistono sul valico di Chiasso-Brogeda.

Zone urbane – Sbarramenti a Chiasso (via Maestri Comacini), a Morbio Inferiore (viale LungoBreggia), a Coldrerio (via Monte Generoso) ed a Novazzano (via Résiga); eguale genere di problemi nelle realtà comunali confinitime. Chiusa per allagamenti sui due lati la dogana di Chiasso frazione Seseglio (Ponte Faloppia); al proposito, altre indicazioni sono riportate nel servizio del GdT sul maltempo in area comasca frontaliera. Due le situazioni dalla particolare rilevanza: in territorio comunale di Breggia, lungo la Valle di Muggio, frana con interruzione del transito veicolare dalla frazione Morbio Superiore alla frazione Muggio; niente accesso nemmeno dalla frazione Casima; appena più ad ovest, frana e dispersione di detriti in significativa quantità nel territorio comunale di Castel San Pietro, frazione Campora, dove constano egualmente l’interruzione della strada sino a Castel San Pietro e l’inaccessibilità di percorsi pedestri a scavalcamento del punto di dissesto. Masse di fango si sono riversate nella Breggia (vedasi egualmente, per altri riscontri, nel servizio del GdT sulla situazione in area comasca frontaliera).

Gli interventi – Massiccio, come d’uopo, il dispiegamento di agenti e di operatori della sicurezza. All’opera elementi della Polcantonale, della Polcom Mendrisio e della Polcom Chiasso; effettivi dei Pompieri Mendrisiotto; sanitari del “Servizio autoambulanza Mendrisiotto”. In Valle di Muggio, intrervenuti gli specialisti del Servizio forestale cantonale, dell’Ufficio del geologo cantonale e dell’Ufficio dei corsi d’acqua. In campo anche uomini della Protezione civile Mendrisiotto; a disposizione anche strutture per l’accoglienza di persone che si trovino in stato di temporanea necessità. Vale, come sempre, l’invito a limitare gli spostamenti nel territorio e ad evitare di recarsi nelle zone particolarmente colpite dal maltempo, qualora ciò non risulti strettamente necessario, al fine di non ostacolare le operazioni in corso.

Gavirate (Varese): principio di incendio in un negozio, due intossicati

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Due persone sono rimaste intossicate da fumo, e per tale motivo hanno ricevuto assistenza sanitaria da operatori del servizio “118”, in séguito al principio di incendio rilevato attorno alle ore 13.50 di ieri, sabato 6 luglio, nell’edificio del “Centro commerciale Campo dei Fiori” di viale Ticino 82 in Gavirate (Varese). Con riferimento all’accaduto, le condizioni di salute dei soggetti non destano preoccupazione causa principio di incendio nella zona del “freddo” all’interno della piattaforma alimentare “Carrefour”. Il problema, determinato presumibilmente da un cortocircuito, è stato presto individuato in una vasca deputata ad accogliere prodotti surgelati; imposto lo sgombero dell’area; situazione ricondotta all’ordinario grazie all’opera di effettivi del fuoco.

Luino (Varese): precipita dal costone sul lago, salvato dai Vigili del fuoco

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Incredibilmente con lesioni e traumi dalla modesta entità, secondo prima valutazione degli operatori intervenuti (azione declassata da codice giallo a codice verde), il 62enne che nel primo pomeriggio di ieri, sul tratto della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” in attraversamento dell’abitato di Colmegna frazione di Luino (Varese) e localmente noto come via Delle Vittorie, è caduto dal costone sovrastante la sponda del Lago Maggiore, con impatto probabilmente attutito dalla vegetazione. L’assistenza al ferito ha avuto luogo grazie ad effettivi dei Vigili del fuoco dal locale Distaccamento (con l’appoggio di specialisti del “Nucleo speleoalpinofluviale” dal Comando provinciale in Varese) ed a personale sanitario; problematica l’operazione di recupero, dovendosi risolvere i soccorritori all’utilizzo di una barella ed al successivo trasporto su percorso disagevole. A seguire, ricovero al “Luini-Confalonieri” in Luino.

Calcio / Euro 2024: perfida Albione, la Rossocrociazia fuori ai rigori

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Nella partita in cui più ha meritato, sull’indecorosa patataia di Düsseldorf, la Rossocrociazia pedatoria esce dagli Europei 2024 – stadio dei quarti di finale – cadendo ai rigori contro la più che mai perfida Albione: perché stavolta nemmeno Yann Sommer detto “il Prodigioso” è riuscito ad opporsi alla serie dal dischetto, cinque su cinque da Cole Palmer, Jude Bellingham, Bukayo Ayoyinka Saka, Ivan Toney e Trent Alexander-Arnold, sul conto dell’altra parte l’errore determinante, proprio al primo colpo, di Manuel Akanji (a segno invece Fabian Schär per l’1-2, Xherdan Shaqiri per il 2-3 e Zeki Amdouni per il 3-4; ovviamente non battuto l’ultimo tiro). In precedenza: primo tempo con unica informativa su una conclusione deviata in calcio d’angolo da Granit Xhaka; due tocchettini (testa, 51.o, e piede, 56.o) di Breel Embolo quale prodromo al vantaggio (75.o, roba molliccia su palla scema filtrante da Dan Ndoye e che passa tra le gambe di un difensore, viene sporcata da un altro ed infine deviata con mezza punta da metri uno); pareggio di Bukayo Ayoyinka all’80.o (per la descrizione vedasi più avanti). Qui di séguito gli spunti di cronaca a modo nostro.

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Sinceramente detto: l’“Andiamo a fare la storia” (quasi per ogni commentatore si tratterebbe di andare a “fare la storia”, in questa partita) è una cretinata. Se la disputa di un quarto di finale agli Europei di calcio è “fare la storia”, come la mettiamo con Nicolao della Flüe ed Eulero ed i due Bernouilli e Jean-Jacques Rousseau e Carl Gustav Jung ed Henry Dunant e Le Corbusier e qualche altro che ci intasa la memoria?

Inni nazionali. Siamo alle solite: per la Rossocrociazia canta uno su tre, quelli in bianco fanno invece blocco comune. Si pareggia, invece, in monellaggine dei bimbi costretti ad accompagnare i calciatori sul campo ed a stare lì davanti durante i momenti ufficiali: un salutino alla telecamera per parte.

Minuto nove e secondi 28: Rsi, facci un piacere, spegni ‘sto “color commentator” che intralcia soltanto il sin troppo paziente Armando Ceroni. A noi serve una telecronaca, non il “Kaffeeklatsch”.

Allo scoccare del quarto d’ora, Harry Kane – sarà l’unica apparizione nell’intero primo tempo; si buscherà un giallo a metà ripresa quale altra attestazione dell’esistenza in vita – prova a rivendicare un rigore. L’arbitro Daniele Orsato replica che no, non è fallo il battito eccessivo di ciglia da parte dell’avversario.

Da colleghi a colleghi: si è disposti a sopportare espressioni come “aggredire lo spazio” solo se ci troviamo a bordo dell’astronave “Enterprise” ed il comandante James Kirk si è svegliato con due lune storte e vuol dare una lezione ai Klingon, tanto per farsi passare il malumore.

Giusto perché si sta parlando di questioni siderali: primi 29 minuti di partita, il nulla cosmico.

Traversone di Fabian Schär dalla destra. Gli ecopirla di “Renovate Switzerland” festeggiano: “Il buco dell’ozono è opera dell’uomo, ora ne abbiamo la prova”.

Prove di dialogo sullo stretto tra Remo Freuler e Breel Embolo. Geometria dice però che tu non fai triangolo con due soli lati.

Una nota una di cronaca: al 44.o, incursione di Saka sventata da Xhaka. Che poi balla la haka.

Declan Rice, centrocampista difensivo dei “Tre leoni”, prezzo 120 milioni di franchi più il contratto. Da presidente del Legislativo cantonale, Michele Guerra sta già cercando in Inghilterra un gonzo cui vendere la squadra dei deputati del Gran Consiglio: sai mai che salti fuori qualche soldino per dare una mano alle casse cantonali.

Primo intervento di Jordan Lee Pickford su tiretto di Breel Embolo (citato in prologo di cronaca). A proposito di Jordan Lee Pickford: il portiere degli albionici non è parente naturale di alcun Pickford sulla faccia della Terra a parte suo padre Lee, che ottenne il cambiamento legale del cognome da “Pigford” – traducibile come “guado per i maiali” (similmente ad “Oxford”, inteso come “guado per i buoi”) – per via dei facili soprannomi irriverenti; in verità, Jordan Lee Pickford era nato come Jordan Lee Logan, e difatti suo fratello – Richard Adam, calciatore già professionista con il Darlington ed anche in Svezia e negli Stati Uniti – porta il cognome Logan. Quando passi attraverso varie identità, il carattere si forgia per forza di cose.

63.o, fuori Ruben Vargas e Fabian Rieder, dentro Steven Zuber e Silvan Widmer. Resta la rima, numericamente le lettere restano uguali (cinque più sei e sei più sei contro sei più cinque e sei più sei), per l’equilibrio. Del resto, il selezionatore si chiama Murat Yakin (cinque più cinque. Cinque più diventa anche il voto finale, toh).

Pensiero deferente e quasi affettuoso ad uno stimato ed amato collega di casa Rsi, iperelvetico per fede pedatoria ma con mostruosa passione per il calcio d’Oltremanica: egli sta di sicuro tirando moccoli. Ad entrambe le squadre.

Fallo veniale di Bellingham, centrocampista di Albione. Hey Jude, don’t make it bad.

Sbinocolata in passaggio dalla Rsi alla Rai. Il tempo di sentire tre pronunzie (su tre) fra il bislacco ed il fantasmagorico, non che si pretenda un “bachelor” in lingue ma all’antenna non puoi andare con il certificato di livello “A-meno-1”, e si torna dall’Armando.

Sullo 0-1, dalla panca degli albionici, Gareth Southgate selezionatore va ad inventarsi rimedi e ne cambia tre di colpo. Tipo “poker” del pomeriggio di Santo Stefano, quando sei rimbambito per l’eccessiva crapula ed hai in mano una coppia scrancia e non speri nemmeno, ma tiri ad indovinare.

Uno sbandamento, Bukayo Ayoyinka Saka libero sull’estrema dei 16 metri, diagonale, e come nella banda dei cinque, l’incredibile banda, nessuno obbedisce nessuno comanda, è l’80.o e la palla incoccia sul palo interno e diventa 1-1. Si andrà ai supplementari.

Okay, anche Declan Rice sa fare cose: una botta al 94.o, Yann Sommer dimostra il suo. Ma 120 miliioni di franchi per il sullodato, no.

Harry Kane, impalpabile, si infortuna rovinando addosso al suo allenatore e schiantandosi sulla panca della sua Nazionale. La miglior notizia possibile, nell’immediato, per Gareth Southgate. E persino il cambio forzato con Ivan Toney si rivelerà decisivo.

Messaggi in bottiglia: 116.o, Xherdan Shaqiri centra la traversa direttamente da calcio d’angolo; 118.o, Zeki Amdouni spara una botta e Jordan Lee Pickford sventa; 119.o, deviazione sfortunata di Silvan Widmer. Tre fatti così sono una sentenza: all’ergastolo.

Gareth Southgate va avanti e, nel frattempo, conquista il “Premio Più culo che anima”. A salario viaggia sull’equivalente di oltre cinque milioni di franchi l’anno; per raffronto, il neoinsediato primo ministro del Regno Unito, al secolo Keir Starmer vincitore delle Legislative, riceve attorno all’equivalente di 200’000 franchi l’anno. E Keir Starmer, tra l’altro tifos sfegatato per l’Arsenal, almeno una visione di gioco – gliela riconoscevano quando militava negli Homerton Academicals – ha sempre avuto.

Ottavi di finale, salvato da un goal di Jude Bellingham al minuto 98 (poi supplementari e vittoria). Quarti di finale, salvato da un goal di Bukayo Sala al minuto 80 (poi rigori e vittoria). Per due volte Gareth Southgate è stato richiamato all’Ufficio informazioni dell’aeroporto, quando ormai si trovava già al… cancello sud per il viaggio di ritorno.

Non l’abbiamo con lui, ma Southgate pare sempre avere un ass nella Manica.

Prime, drammatiche conseguenze dell’eliminazione di Yann Sommer e compagni: niente più panino ad un franco, in occasione delle partite della Rossocrociazia, nei “McDonald’s”; e niente più birrino offerto, ad ogni goal della Rossocrociazia, all’“Osteria Al ponte” di Maggia frazione Aurigeno, sulla Cantonale, lato ponte sulla Maggia verso Aurigeno e Moghegno.

Gelöster Anhänger trifft entgegenkommendes Motorrad: ein Todesopfer

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Während der Fahrt löste sich bei Brugg der Anhänger eines Lieferwagens und traf dabei ein entgegenkommendes Motorrad. Der Motorradfahrer wurde so schwer verletzt, dass er noch auf der Unfallstelle verstarb. Seine Mitfahrerin wurde schwer verletzt ins Spital gebracht.

Der Unfall ereignete sich am Freitag, 5. Juli 2024, um 15.15 Uhr auf der Aarauerstrasse ausserhalb von Brugg. Aus einem Gewerbegebiet mündete ein Lieferwagen mit Anhänger in diese Hauptstrasse ein, um in Richtung Stadtzentrum zu fahren. Nach kurzer Fahrt löste sich der Anhänger aus noch ungeklärten Gründen und geriet auf die Gegenfahrbahn. Dort traf er eine mit zwei Personen besetzte schwere Harley Davidson, die von Brugg kommend in Richtung Schinznach-Bad unterwegs war.

Rettungsdienst und Polizei fanden den Motorradfahrer und seine Mitfahrerin schwer verletzt vor. Die Ambulanz forderte für den Mann einen Rettungshelikopter an. Bevor ihn dieser ins Spital fliegen konnte, erlag der 64-Jährige seinen Verletzungen. Die Ambulanz brachte seine 53-jährige Begleiterin ins Spital. Über deren Zustand liegen noch keine genauen Angaben vor. Die drei Insassen des Lieferwagens kamen mit dem Schrecken davon.

Am Motorrad entstand Totalschaden. Auch der Anhänger wurde beschädigt. Die Kantonspolizei Aargau hat ihre Ermittlungen zur Klärung der Unfallursache aufgenommen. Die Staatsanwaltschaft Brugg-Zurzach eröffnete eine Untersuchung.

Für die Rettungsarbeiten und die polizeiliche Sachverhaltsaufnahme sperrte die Polizei die Strasse. Die Feuerwehr leitet den Verkehr um.

Guttannen: Auto aus Stausee geborgen / Lenker verletzt ins Spital geflogen

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Am Freitag haben Einsatzkräfte der Kantonspolizei Bern nach einer Meldung zu einem Verkehrsunfall in Guttannen ein Auto im Räterichsbodensee vorgefunden. Der Lenker wurde verletzt ins Spital geflogen, das Auto konnte geborgen werden. Die Unfallursache wird untersucht.

Am Freitagabend, 5. Juli 2024, ging bei der Kantonspolizei Bern kurz nach 18.30 Uhr eine Meldung ein, dass in Guttannen ein Auto in den Stausee gefahren sei. Die ausgerückten Einsatzkräfte fanden daraufhin im Bereich Geissgufer ein Auto im Räterichsbodensee vor.

Gemäss aktuellen Erkenntnissen war das Fahrzeug von Guttannen herkommend in Richtung Grimselpasshöhe unterwegs, als es aus noch zu klärenden Gründen von der Strasse abkam, mit einem Wehrstein kollidierte und schliesslich via Böschung in den Stausee rutschte. Zwei vorbeifahrende Motorradlenkende konnten dem Lenker aus dem langsam sinkenden Fahrzeug helfen.

Der Verunfallte wurde anschliessend verletzt mit einem Helikopter der Rega ins Spital geflogen. Das Auto konnte im Verlauf des Abends mit Unterstützung eines Pneu-Krans aus dem Wasser geborgen werden.

Die Grimselpassstrasse war während der medizinischen Versorgung des verletzten Lenkers sowie der Bergung des Unfallautos gesperrt. Der Verkehr konnte zeitweise wechselseitig geführt werden. Im Einsatz standen Einsatzkräfte und die Seepolizei der Kantonspolizei Bern, die Feuerwehren innert dem Kirchet und Meiringen, ein Abschleppdienst sowie die Rega.

Blevio (Como): si tuffa e non riemerge, 20enne salvato da un amico

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Salvataggio “in extremis” ieri pomeriggio, poco dopo le ore 17.30, per un 20enne che con alcuni amici era in gita nella zona di Blevio (Como) e, giunto in località Girola, ha mal pensato di tuffarsi nelle acque del Lario da un pontile, in spregio al divieto di accesso lì stabilito. Il giovane, forse a causa del transito di un natante o di un battello, è stato destabilizzato e non è riuscito a risalire in superficie; uno degli amici, con provvidenziale intuizione, si è a quel punto lanciato in acqua ed ha individuato la sagoma del 20enne ormai in condizione di preannegamento. Una volta riportato a riva, il bagnante incauto è stato trattato da sanitari della “Croce azzurra” sotto regime di codice rosso e trasferito al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) a norma di codice giallo.

Al “Dimitri” un’ondata di festa sul palco con la “Compagnia due”

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Di ritorno al “Teatro Dimitri” in Terre di Pedemonte frazione Verscio, lunedì 8 luglio, Andreas Manz e Bernard Stöckli che, appena superato il traguardo del quarto di secolo nella collaborazione sotto ditta comune (la “Compagnia Due”), portano sul palco l’originalità dello spettacolo “!Boom!”, comicità e teatralità e “slapstick” nel segno della clowneria non verbale su testo da 60 minuti senza un secondo di pausa. Poesia e musica a contorno, proposta degna di attenzione quale che sia l’età degli spettatori. Inizio ore 20.00. Replica prevista per giovedì 1.o agosto, ore 18.00, stessi interpreti, stessa sede.

Asse del San Gottardo, code ansiogene in A2: 14 chilometri verso sud

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.36) Sabato tutt’altro che semplice per i vetturali in transito nei due sensi di marcia al San Gottardo autostradale: incolonnamenti sono stati registrati sin dalle prime ore della giornata, da una parte per rientri (ahinoi, anche con significative disdette dei periodi di vacanza in Ticino, per intervenute cause di forza maggiore), dall’altra per la cesura di inizio delle ferie in varie nazioni centroeuropee. Code in dilatazione sino a quattro chilometri al portale sud, tempi di passaggio nell’ordine dei tre quarti d’ora, con il solito carico sin oltre l’area di servizio a Stalvedro, opzione Cupra per quanti rifluiscano sulla viabilità ordinaria a nord dello svincolo di Quinto; chiuso in entrata, sempre con direzione Uri, l’accesso di Airolo. Sul versante opposto solo inviti alla pazienza ed alla resistenza umana: la chiusura dello svincolo di Göschenen-Casinotta direzione Ticino è il meno in una giornata da sferzante attesa, picco a 14 chilometri, tempi sulle due ore e mezzo. Per contro piuttosto tranquilla la situazione lungo la A13, riaperta ieri anche nel tratto mesolcinese ripristinato a tempi da “record” (13 soli giorni), benché a corsia unica per senso di marcia su una lunga sezione, dopo i disastri causati dal maltempo. In immagine, il consueto scenario direzione nord in corrispondenza dell’area di servizio a Stalvedro.

Lomazzo (Como), spazzatrice prende fuoco: illesi personale e passanti

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Fortunatamente senza conseguenze per gli addetti e per terze persone l’incendio di una macchina spazzatrice che stamane, poco dopo le ore 7.00, era operativa lungo via Volonté a Lomazzo (Como). Il problema, a primo riscontro, è stato originato da un malfunzionamento o dal surriscaldamento di una parte meccanica. Le fiamme sono state domate da effettivi dei Vigili del fuoco da Lomazzo e da Appiano Gentile.

Lavizzara e Bavona, sgomberi agli sgoccioli. Dal cielo soccorsi e pericoli

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.59) Il settimo giorno, Dio si riposò. Ma qui, dove pur con l’invocazione alla Provvidenza e con il suo aiuto i mezzi sono e restano quelli dati dagli uomini agli uomini, il settimo giorno della ValleMaggia e delle convalli piagate dagli effetti del maltempo è né più né meno che un carico in più di fatica e di tamponamento delle disgrazie dell’oggi, nella speranza che si possa iniziare a ricostruzione già da un domani venturo sì, ma prossimo, e prossimo assaissimo: e con ampio anticipo rispetto alle previsioni è da considerarsi concluso il secondo sgombero dalle zone in cui, a rigore di previsioni meteo, piogge intense potrebbero tornare ad abbattersi nelle 24 o nelle 48 o nelle 72 ore, poco proficua l’occhiata al “radar” sul cellulare, gli indici di probabilità dei fenomeni atmosferici dalla gravità conclamata restano una tacca sotto il livello della certezza ma due tacche sopra il livello della stasi, della quiete, del “Nulla accadrà”. Del resto, alla trincea di Moghegno in Comune di Maggia sta piovendo da ben prima dell’alba – acquerugiola, pausa, piovasco, acquicella, nubi basse a coprire la vista sulla distanza dei 300-500 metri dal nucleo verso il costone dei monti oltre i quali sta la gemella Valle Verzasca, e dalle ore 9.35 le spruzzate che passano a scroscio – e dai prati in fregio alla Cantonale, sotto l’Antrobio e prima dei Ronchini di Aurigeno, delle ore 7.44 è stato il decollo del primo elicottero, andata e ritorno, quasi tutti saranno fatti rientrare via terra (questo il programma fissato e rispettato per oggi, da Prato-Sornico e da Mogno e dal Piano di Peccia dove sono registrati i maggiori disagi in materia di flussi relazionali, di contatti e di assistenza) ma con supporto dall’aria, così come esclusivamente per via aerea è stata coperta, cioè resa libera da persone che si sarebbero trovate in situazioni di potenziale pericolo, la Valle Bavona ad esclusione dell’abitato di San Carlo.

Sul campo, risorse umane – una menzione per gli specialisti della “Redog”, giunti già l’altr’ieri a garantire un supplemento di qualità nella ricerca dei dispersi lungo gli argini della Maggia, e ciò grazie uno specialista di localizzazione tecnica ed a due squadre con cinque cani ciascuna – e risorse tecniche e risorse basilari per l’altrui sussistenza, perché a monte della direttrice tra Cevio paese e la località Visletto ha luogo il solo transito di veicoli autorizzati lungo la passerella ciclopedonale adattata e rinforzata: se tutti affluissero lì rivendicando una qualsiasi esigenza appena appena al di sopra del banale, nell’una e nell’altra direzione le colonne risalirebbero sino a Bignasco da un lato ed avrebbero coda a Giumaglio dall’altro. Dallo Stato maggiore regionale di condotta dicono e non dicono; di certo, nell’ondata di richieste di permessi, qualcuno ha provato a far passare un bisogno che bisogno primario non era, o a chiedere che gli venisse concesso il passaggio “modulato” (velocità massima 10 chilometri orari, ogni volta una sola presenza sul ponte) benché il veicolo fosse eccedente per larghezza e/o per peso, considerato il fatto che quella portata da 35 quintali vale a tara compresa. Per le autorità operanti in stretta connessione, ma con ridotto margine di autonomia stanti alcuni ordini prioritari, di certo non facile la gestione dell’esistente: e dev’essere una condizione mentale problematica, per un sindaco e per coloro che lo affiancano, il trovarsi a far conto d’un territorio di competenza nel quale, magari su un tratto a sviluppo su 300 o 400 metri, nel punto “qui” lo stato dell’arte sia a regime e nel punto “là” si debba profilare un intervento urgente ma tale a impegnare cose e persone per lungo tempo. Questo, tra l’altro, dovendosi prestare la massima attenzione al pieno ripristino dei servizi ed al continuo controllo sulla loro efficienza.

Quanto al resto, il resto è purtroppo un velo di tristezza che si fa peso sul cuore: le cinque vittime sono dolore che taglia il corpo, i quattro che mancano all’appello sono un tarlo che assilla il cervello; chissà se, chissà dove.

Cadorago (Como): rogo nei boschi, limitati i danni, dubbi sulle cause

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In corso di accertamento, nessuna ipotesi potendosi al momento escludere, le cause del rogo divampato attorno alle ore 17.00 di ieri, venerdì 5 luglio, in una zona boschiva del territorio comunale di Cadorago (Como). Le fiamme hanno trovato facile propagazione attaccando il fieno raccolto e già essiccatosi. Grazie al tempestivo intervento di volontari della Protezione civile e di tre squadre dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale nel capoluogo, l’estensione dell’incendio è stata limitata ad una superficie di circa 500 metri quadrati,

Stabio “città dell’energia”, marchio confermato per la terza volta

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Migliorare i risultati in àmbito energetico e, di volta in volta, alzare l’asticella per quanto riguarda la riduzione del consumo di risorse, la gestione dei rifiuti solidi urbani, la cura del verde pubblico, la protezione e la qualità delle acque, la biodiversità ed altro ancora: su tali propositi tradotti in atto concreto la nuova certificazione – terza consecutiva – del marchio “Città dell’energia” conferito al Comune di Stabio, come da esito di un “audit” svoltosi venerdì 26 aprile ed il cui responso positivo è stato fornito alle autorità locali nel corso dell’ultima settimana. Il titolo, che vale quale quadro di riferimento al fine di ispirare di orientare la politica energetica comunale alla sostenibilità ecologica e sociale, è stato conseguito con un punteggio di 64.8 punti su 100, in progresso chiaro e quasi lineare rispetto ai 54.5 punti su 100 ottenuti nel 2015 (prima certificazione) e rispetto ai 60.1 punti su 100 ottenuti nel 2019 (seconda certificazione). Nell’attesa della data in cui avrà luogo la cerimonia ufficiale di conferimento del marchio, fissato già il prossimo obiettivo: arrivare alla certificazione di tipologia “oro”, soglia fissata a 75 punti su 100; quali strumenti valgano il risanamento di alcuni edifici comunali secondo “standard” di maggiore efficienza, il teleriscaldamento ed il “Piano operativo” di mitigazione e di adattamento alle isole di calore.

A rischi estremi, estremi rimedi: sgomberi forzati in Bavona e in Lavizzara

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Oggi, venerdì 5 luglio, la Valle Bavona con esclusione del nucleo di San Carlo; domani, sabato 6 luglio, l’abitato di Prato-Sornico in prossimità del riale Scudau; sempre domani, gran parte delle abitazioni al Piano di Peccia, in particolare il nucleo di Sant’Antonio ed il nucleo di San Carlo, in sponda destra del fiume di Peccia nelle vicinanze del riale proveniente dall’Alpe di Sovenat; in pari tempo, la località Bola-Croisa nei pressi di Mogno, zona del ri di Röd. Allo sgombero forzato, in ragione delle piogge previste nei prossimi giorni e della constatata fragilità idrogeologica, allo sgombero forzato quale “extrema ratio” si è giunti, limitatamente alle zone a maggior tasso di rischio nelle valli già colpite dalla sciagura tra sabato e domenica e per le quali vi è da temersi stanti anche le previsioni meteorologiche poco incoraggianti: così i vertici dello Stato maggiore regionale di condotta, decretando il “Via tutti” con elitrasporto in elicottero oggi e via terra domani, con riserva di utilizzo degli elicotteri per eventuali situazioni specifiche.

Elementari nella concretezza i criteri: a) i residenti e quanti si trovino “pro tempore” nelle zone indicate sono invitati perentoriamente ad uscire da tali zone, in coordinamento “con i Comuni interessati e con gli enti di intervento”; b) a sgombero effettuato, interdizione del traffico privato sugli accessi stradali alle zone di cui sopra, e ciò con sbarramenti; c) a quanti non possano appoggiarsi a parenti o amici per la temporanea ospitalità è garantito l’alloggio al “Centro protezione civile” in Ascona (richieste da formularsi con chiamata al numero di telefono 0840.112117). I provvedimenti, è la precisazione, hanno carattere preventivo e sono stati disposti “in base all’analisi dei rischi” condotta da operatori in seno al Dipartimento del territorio, con definizione per l’appunto delle aree da sgomberarsi e delle vie di comunicazione da chiudersi al traffico (in gran parte, e ciò va da sé, si tratta di territori già fortemente interessati dai dissesti idrogeologici nello scorso fine settimana); nello specifico, per la definizione delle zone sono state prese in considerazione le infrastrutture e le abitazioni già colpite e quelle limitrofe che potrebbero risultare interessate da eventuali altri fenomeni intensi: una “particolare prudenza” – tutti i virgolettati giungono dal menzionato Stato maggiore regionale di condotta – è imposta dalle odierne condizioni idrogeologiche, dallo stato di avanzamento delle singole procedure di messa in sicurezza, dal deflusso delle acque in prossimità delle abitazioni e dalla morfologia del territorio “profondamente modfiicatasi”.

Di un fatto è da tenersi conto, e valga questa sintesi: “Risulta ora difficile una previsione sulla risposta dei bacini idrografici anche in presenza di precipitazioni dall’intensità inferiore a quella rilevata la settimana scorsa”. Come dire che piogge per 100 millimetri il metro quadrato nell’oggi potrebbero avere un impatto drammatico quanto 200 millimetri il metro quadrato nell’ieri; e come dire, inoltre, che si procede sul provvisorio, e che gli esperti effettueranno via via altre analisi dello stato contingente dell’arte allo scopo di aggiornare i piani di emergenza.

Auf unseren Straßen: tschechischer Fahrer 17 Stunden pausenlos am Steuer

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Bei einer Schwerverkehrskontrolle auf der A3/ Glarus, wurden am 04.07.2024 mehrere Verkehrsverstösse festgestellt.

Dabei wurde um 10:45 Uhr ein tschechischer Sattelschlepper angehalten, der von einem 56-jährigen Fahrer gelenkt wurde. Der tschechische Lenker war auf dem Weg zur nächsten Abladestation im Raum Genf.

Bei der Überprüfung der Lenk- und Ruhezeiten wurden erhebliche Verstösse gegen geltende Vorschriften festgestellt. Unter anderem war der Fahrer dieses 40 Tönners während 17 Stunden ohne vorschriftsgemässe Pausen unterwegs.

Als unmittelbare Konsequenz der Kontrolle musste der Fahrer an Ort und Stelle eine ausreichende Ruhezeit einlegen. Zudem wurde ein Bussgeld von mehreren Tausend Franken erhoben.

Brissago, bici contro auto sulla Cantonale: uomo finisce in ospedale

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Sarebbero da escludersi conseguenze dalla particolare gravità, ferme restando le esigenze di effettivo accertamento clinico in sede nosocomiale, per l’uomo venuto a collisione con un’auto, alle ore 17.30 circa di oggi ovvero venerdì 5 luglio, sulla Cantonale a Brissago. Dinamica dell’episodio non definita, per ora, in via ufficiale. Soccorsi portati da operatori del “Salva” Locarno e da un equipaggio della “Rega”; una volta stabilizzato, il ciclista è stato elitrasportato al “Civico” di Lugano per i trattamenti del caso.

Wallis und Tessin: Armee verlängert ihren Einsatz

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Die Schweizer Armee verlängert ihren Einsatz der militärischen Katastrophenhilfe in Tessin und Wallis und passt ihn der Gesuchslage an.

Aktuell leisten über 300 Armeeangehörige Unterstützung im Saastal, im Goms und im Val d’Anniviers. Im Tessin unterstützt die Armee nach wie vor mit Leistungen aus der Luft und es laufen weiterhin die Vorbereitungen für den Bau einer Unterstützungsbrücke im Maggiatal.

Die Unterstützung der zivilen Behörden zur Bewältigung der Unwetterschäden vom letzten Juni-Wochenende war bis zum 10. Juli 2024 vorgesehen und wird nun bis zum 21. Juli 2024 verlängert.

Die Armee unterstützt seit Sonntag, 30. Juni 2024, die von den schweren Unwettern heimgesuchten Regionen aus der Luft und seit Montag, 1. Juli 2024, ist sie auch mit Bodentruppen vor Ort.

Dies auf Gesuch der betroffenen Kantone Wallis und Tessin. In der Region Siders und Chippis haben Teile des Katastrophenhilfe-Bereitschaftsbataillons ihre Aufträge erfüllt, die darin bestanden haben, Wassermassen abzupumpen und Verkehrswege freizuräumen.

Die weiteren Tätigkeiten der Truppe, namentlich von Teilen des Geniebataillons 6, verlagerten sich ins Saastal, Goms sowie Val d’Anniviers. Aktuell helfen über 300 Soldatinnen und Soldaten Verkehrsträger freizuräumen und Schuttmaterial abzutragen. Sie setzen dafür auch schwere Mittel wie Bagger ein. Die Arbeiten werden über das Wochenende fortgeführt.

Luftwaffe sagt Vorführungen ab
Die Luftwaffe ist nach wie vor mit einem Super Puma und einem EC-635 zugunsten der Tessiner Behörden für Evakuierungs-, Such- und Rettungsflüge sowie für Lufttransportmissionen im Einsatz.

Zudem hat die Luftwaffe die für heute, 5. Juli 2024, über Locarno vorgesehenen Flugvorführungen der beiden Displayteams Super Puma und PC-7 TEAM aus Ressourcen- und Pietätsgründen abgesagt.

Brückenbau im Tessin steht bevor
Im Kanton Tessin laufen von ziviler Seite die Vorbereitungsarbeiten für den Einbau einer militärischen Hilfsbrücke in der Region Cevio (im Valle Maggia).

Sobald die notwendigen Vorkehrungen für einen sicheren Brückenbau abgeschlossen sind, werden gegen 35 Angehörige des Katastrophenhilfe-Bereitschaftsbataillons voraussichtlich eine Unterstützungsbrücke des Typs Mabey-Johnson erstellen.

Die Armee hält sich bereit, auf Antrag des Kantons weitere Unterstützungsleistungen zu erbringen.

Der Einsatz der Armee zur Behebung der Unwetterschäden erfolgt nach den Grundsätzen für die militärische Katastrophenhilfe im Inland und ist für die Kantone kostenlos.

Oberwil-Lieli (Kanton Aargau): Verunfallter Velofahrer tot

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Der 76-jährige Schweizer aus der Region erlag am vergangenen Mittwoch im Spital seinen schweren Verletzungen. Diese hatte er als Lenker eines E-Bikes beim Zusammenstoss mit einem jugendlichen Mountainbike-Fahrer erlitten.

Die genauen Umstände der folgenschweren Kollision sind noch nicht geklärt. Die Ermittlungen der Kantonspolizei sind im Gange. Die Staatsanwaltschaft Muri-Bremgarten sowie die Jugendanwaltschaft führen die Untersuchung.

Maggia e convalli, servono mani pronte e capaci: appello ai volontari

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Un appello all’impegno di volontari, quali che siano le loro competenze, è stato lanciato questo pomeriggio dai vertici dello Stato maggiore regionale di condotta con riferimento alle situazioni problematiche in essere nel territorio della ValleMaggia e delle valli collegate. Un modulo per le dichiarazioni di disponibilità è stato pubblicato sul sito InterNet del Cantone, all’indirizzo www4.ti.ch/di/emergenza-vallemaggia/volontariato/modulo-offerte-volontariato. Al momento è sufficiente la compilazione del formulario da parte degli interessati “cui va tutta la nostra gratitudine”: nel modulo, oltre ai dati personali ed all’attestazione della raggiunta maggiore età, sono da fornirsi indicazioni circa patenti di guida, conoscenze idrauliche, conoscenze in materia di impianti elettrici, capacità di svolgere lavori di pulizia e/o di ripristino, abilità nell’assistenza e nel supporto alla popolazione, oltre ad uno spettro di date ed orari per l’utilizzo.

Controlli “radar”, Lugano e Bellinzona i prossimi bersagli principali

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Non c’è voglia di sorridere, stavolta e probabilmente lo stesso sarà per gran tempo, nel preannuncio dei controlli “radar” per quanto riguarda la velocità sulle strade del Canton Ticino, settimana compresa tra lunedì 8 e domenica 14 luglio. Così dunque per aree e località: nel Distretto di Blenio, Campra; nel Distretto di Bellinzona, Cadenazzo, Gudo, Giubiasco, Bellinzona-città ed Isone; nel Distretto di Locarno, Tegna e Losone; nel Distretto di Lugano, Pregassona, Massagno, Cassarate, Molino Nuovo, Gentilino, Paradiso, Morcote, Camignolo, Mezzovico e Lugano-centro; nel Distretto di Mendrisio, Chiasso e Morbio Superiore. Quattro infine – a Soresello, a Cugnasco, a Camperio ed a Genestrerio – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a venerdì 5 luglio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.05) Inarrestabile (ed è buona cosa) il flusso di raccolte-fondi e di erogazioni liberali, sia da enti pubblici sia da privati, in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riepiloghiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori; l’elenco viene aggiornato con cadenza almeno quotidiana e così sarà sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

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Banche “Raiffeisen” – Dai vertici delle banche “Raiffeisen”, fedeli al ruolo storico ed al radicamento nel territorio, risorse consistenti già messe a disposizione: 100’000 franchi dalla struttura Losone-Pedemonte-ValleMaggia, che dispone tra l’altro di due sedi tra Bassa ed Alta ValleMaggia (a Maggia ed a Cevio), altri 200’000 franchi in stanziamenti promessi dai responsabili delle realtà consorelle federate per Ticino e Moesano (vedasi articolo più particolareggiato a questo “link”: https://ilgiornaledelticino.ch/tragedia-della-vallemaggia-le-raiffeisen-a-fianco-di-cevio-e-lavizzara).

BancaStato – Quale “gesto immediato e concreto a favore delle comunità duramente colpite dal nubifragio” in ValleMaggia lo stanziamento complessivo di 200’000 franchi funzionalmente ad attività legate alla ricostruzione. La donazione è stata conferita alla piattaforma di raccolta-fondi all’indirizzo www.progettiamo.ch e pertinente all’“Associazione Comuni della ValleMaggia-Ascovam). Le risorse in tal modo reperite sono destinate a ripartizione equa “al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Valle Bavona”.

Comune di Biasca – All’insegna di un “Forza ValleMaggia, forza Mesolcina”, e nel segno di “sostegno e vicinanza (…) per le tragiche perdite, umane e materiali” insieme con un “Grazie” alle forze di intervento “che stanno lavorando instancabilmente”, conferito oggi un contributo di solidarietà a favore delle due regioni, nelle misure di 10’000 franchi alla ValleMaggia e di 5’000 franchi alla Regione Moesa.

Diocesi di Lugano – In coincidenza con la visita effettuata ieri nelle zone disastrate da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico dell Diocesi di Lugano, posto in disponibilità uno stanziamento pari a 20’000 franchi (per altre azioni dirette ed indirette vedasi alla successiva voce “Gli appelli”).

Città di Lugano – Con decisione assunta nella riunione settimanale dell’Esecutivo, adesione espressa alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara in risposta alle più immediate necessità della popolazione e quale contributo alla ricostruzione; da qui l’offerta della somma di 40’000 franchi.

Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.

Comune di Minusio – Concrete “la vicinanza e la solidarietà” delle autorità municipali di Minusio, in nome dell’intero Comune, con la devoluzione in misura di 20’000 franchi. La somma, come risulta da una nota-stampa diffusa questo pomeriggio, è indirizzata “a favore delle Valli Bavona e Lavizzara”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”); “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi); Diocesi di Lugano (sollecitazione a versamenti diretti da parte dei fedeli, con esposizione di una locandina e di una polizza di versamento sugli albi parrocchiali; inoltre, lancio di una colletta in tutte le parrocchie del Ticino, sabato 13 luglio e domenica 14 luglio le date scelte). (SEGUONO AGGIORNAMENTI).

Como: scippa il borsello ad un… poliziotto in servizio, preso in un “amen”

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Un altro, mirabolante mangiatore di pane e volpe si aggiunge alla lista degli autori di reati da sceneggiatura di uno “Scemo più scemo”: 40 anni, polacco, nell’occasione ladro, il soggetto che nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 4 luglio, ha puntato un uomo per andare a sottrargli il borsello e, una volta riuscito nell’intento, si è dileguato. Improbabile che nel borsello stesso si trovasse granché a parte documenti, biro, un “tablet” ed un blocchetto di fogli; sicura invece l’idiozia del malvivente che forse non si è nemmeno reso conto di aver colpito ai danni di un… agente della Polizia locale di Como, regolarmente di pattuglia, regolarmente in divisa, e regolarmente lanciatosi sùbito dopo all’inseguimento del delinquente che dalla zona in intersezione tra viale Fratelli Rosselli e via Fratelli Recchi è riuscito ad esfiltrare, sì, ma finendo quasi sùbito tra le braccia delle forze dell’ordine. Borsello e contenuto sono stati recuperati; il 40enne polacco, in un secondo tempo, è stato tratto in arresto per il tentativo di resistenza a pubblico ufficiale, a fianco della denuncia per inottemperanza a precedente divieto di entrare in città. Morale: notte in cella di sicurezza, processo per direttissima, condanna (con pena sospesa).

Como, Vigili del fuoco da… acrobazie: salvataggio in piena notte

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Decisamente complesso l’intervento con cui intorno alle ore 1.30 di oggi, venerdì 5 luglio, effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Valleggio in Como hanno sviluppato e portato a termine il salvataggio di un’anziana gravemente infortunatasi in casa, ai piani alti di uno stabile di via San Bernardino da Siena, nel capoluogo. La donna, 90 anni, era bloccata all’interno dell’appartamento e dunque nell’impossibilità di raggiungere la porta chiusa a chiave; i soccorsi sono stati portati per via esterna, cioè mediante utilizzo di un’autoscala che, pur in spazi ristretti, ha consentito agli operatori della sicurezza di raggiungere il terzo piano e di entrare nell’appartamento attraverso il balcone. Per l’anziana si è reso necessario il ricovero in struttura nosocomiale a causa dei traumi riportati.

Tragedia della ValleMaggia, identificate la quarta e la quinta vittima

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.20) Due identificazioni mancavano, due identificazioni sono state portate a termine per quanto riguarda le residuali vittime accertate della sciagura conseguente al maltempo in ValleMaggia e nelle convalli (Lavizzara, Bavona e Rovana le direttrici): come da comunicazioni giunte nel pomeriggio del portavoce della Polcantonale, è di un 67enne cittadino svizzero con domicilio nel Locarnese il cadavere trovato sul greto della Maggia, in frazione Riveo nel Comune di Maggia, nella giornata di martedì 2 luglio, ed è di una 61enne cittadina svizzera abitante nel Cantone Basilea-campagna, invece, il cadavere parimenti rilevato sul greto della Maggia, sempre in frazione Riveo nel Comune di Maggia, nella giornata di mercoledì 3 luglio. In precedenza erano state riconosciute le tre donne – due 73enni ed una 76enne, tutte cittadine germaniche con residenza nel Baden-Württemberg.- uccise dalla frana e dalla massa di detriti in territorio comunale di Cevio, zona Fontana, in Valle Bavona. Come qui indicato ieri, all’appello mancano anche quattro dispersi.

Borse, tensione batte speranza. Bitcoin, il tuffo e poi la risalita

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.22) Niente parametri di riferimento da Wall Street (chiusa ieri per la celebrazione del “Giorno dell’Indipendenza”, oggi tuttavia con tracce positive), incertezze nel quadro geopolitico (oltre ai conflitti militari in corso sui margini del Vecchio Continente, il peso dei risultati elettorali nel Regno Unito ed il probabile, prossimo ribaltamento degli equilibri in Francia) e l’attesa per i dati sull’occupazione negli Stati Uniti (al riscontro giunto nel pomeriggio: tasso dei senzalavorol al 4.1 per cento, in linea con le aspettative) quali elementi in concorso sull’andamento odierno delle piazze borsistiche europee, con evidenza finale in contrasto con la pur tenue cifra verde prevalente sino ad un paio di ore dalla chiusura delle contrattazioni. Per quanto riguarda Zurigo, listino primario compresso fra il “più 1.42” per cento del titolo “Partners group Ag” ed il “meno 1.89” del titolo “Sonova holding Sa”; frustrato il rimbalzo “Roche holding Ag”, che dal margine utile superiore alla figura intera si ritrova a filo di parità (meno 0.04); a sintesi, “Swiss market index” su quota 12’006.14 punti ovvero con perdita pari allo 0.52 per cento. “Ams-Osram Ag” sotto la lente dei cacciatori di affari nell’allargato e dunque in significativo apprezzamento (più 5.32 per cento, dopo aver sfiorato la doppia cifra, con oltre 8.2 milioni di pezzi negoziati per un controvalore di quasi 12 milioni di franchi).

Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.14 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.35; Ftse-100 a Londra, meno 0.45; Cac-40 a Parigi, meno 0.26; Ibex-35 a Madrid, meno 0.39. “Dow Jones” incerto (meno 0.18 per cento), S&P-500 incoraggiante (più 0.31), Nasdaq in posizione di sparo (più 0.75). Cambi: 97.17 centesimi di franco per un euro, 89.72 centesimi di franco per un dollaro Usa; sbandata e poi parziale recupero per il bitcoin, ora al controvalore teorico di 50’692 franchi circa per unità ovvero con perdita ridotta dal cinque al due per cento circa rispetto al prezzo medio di ieri.

Laveno Mombello (Varese): “Blitz” antispaccio, arrestati due marocchini

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Il bivacco era grosso, a due passi dalla carreggiata della Strada statale numero 394dir “del Verbano orientale”, ed assai ben rifornito; ed anche ben difeso, nel senso che i gestori dell’attività illecita erano pronti e disposti anche a far uso di un “machete”, arma in effetti trovata durante il “Blitz” condotto e portato a termine nel pomeriggio di martedì 2 luglio – delle scorse ore la conferma dei provvedimenti adottati – da effettivi dell’Arma dei Carabinieri e dagli specialisti di uno Squadrone eliportato Carabinieri cacciatori. Due gli spacciatori tratti in arresto nella macchia boschiva trasformata in “supermarket” della droga tra Cittiglio e Laveno Mombello, in provincia di Varese; entrambi i soggetti risultano essere marocchini, uno dei quali affatto ignoto mentre l’altro aveva precedenti ed era a processo, sempre per spaccio di droga, in provincia di Sondrio; sequestrate quantità residue dell’attività della giornata insieme con bilancini, telefoni cellulari e bustine per le dosi. Il bivacco è stato smantellato e bonificato.

Un’auto come ariete, colpo notturno alla “Gioielleria Gerber” di Ascona

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Forse determinanti, ai fini delle ricerche e dell’individuazione degli autori del colpo, saranno le immagini di videocamere private e dei sistemi di sorveglianza sul traffico ad Ascona, dove la notte scorsa un furto è stato perpetrato ai danni della “Gioielleria Gerber” con sede sull’innesto tra via Borgo 44 e passaggio San Pietro. Sicuramente ingente il bottino con cui alcuni malviventi si sono dileguati un’ora prima dell’alba, peraltro avendo agito secondo piano probabilmente preordinato anche negli obiettivi: la vetrina è stata infatti sfondata con l’utilizzo di una vettura quale ariete, ed a quanto consta i ladri, per poter agire ed esfiltrare con la massima rapidità, si sono limitati al bersaglio più comodo ovvero alla merce in esposizione fronte strada; l’auto utilizzata, e recante targhe ticinesi, è stata peraltro abbandonata sul posto. Il furto, per quel che è dato sapere, è stato scoperto dai proprietari della gioielleria solo alla luce del giorno.

Dramma in Valle Anzasca (Vco): 41enne precipita dalla teleferica e muore

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Un volo di 100 metri nel vuoto, sopra la frazione Porcareccia pertinente al Comune di Calasca-Castiglione (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), è costato ieri mattina la vita ad una donna che era rimasta agganciata per alcuni metri alla linea di una teleferica di proprietà non pubblica ed il cui servizio è principalmente connesso agli approvvigionamenti di cibo e materiali per le baite in quota. La vittima si chiamava Margherita Lega, 41 anni, residente a Fiavé in provincia di Trento, e per quanto è dato sapere procedeva a piedi con il marito e con i due figlioletti verso l’Alpe Drocala, a quota 940 metri; non facilmente spiegabile – in ciò sarà fondamentale la testimonianza del consorte della vittima: l’uomo è stato ascoltato a lungo nella caserma dei Carabinieri a Bannio Anzino – la dinamica dell’episodio, soprattutto per quanto riguarda l’aggancio di Margherita Lega ad una sezione della fune. A rigore di ricostruzione, tra l’altro, la donna avrebbe tentato di rimanere in equilibrio ossia sostenendosi alla fune, salvo mollare la presa a distanza di forse una decina o una quindicina di metri. I soccorsi, portati da effettivi dei Vigili del fuoco e dall’equipaggio di un’eliambulanza oltre che da uomini dell’Arma dei Carabinieri, a nulla sono valsi.

A13 e Cantonale alla riapertura. Resta il “nodo” di Grono-Lostallo

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Alla riapertura stamane, ore 5.00 precise, la A13 che sarà di nuovo percorribile almeno su una corsia per l’intera Mesolcina, a distanza dunque di due sole settimane dal disastroso nubifragio e dalle conseguenti frane che hanno seminato distruzione e morte. Allo stesso modo, la Cantonale H13 ed il Passo del San Bernardino in territorio comunale di Mesocco saranno transitabili in direzione nord-sud sino allo svincolo per Lostallo; rimane chiuso il tratto della Cantonale stessa fra Lostallo e Grono, dal che l’automatica ridestinazione dei flussi veicolari sulla A1 in corrispondenza del punto di informazione e di controllo che era stato istituito al tempo dei primi provvedimenti post-alluvione. Obiettivo primario delle autorità, in questo senso, è la gestione del traffico in aggiramento della zona-cratere, per l’appunto attorno a Lostallo (si pensi al caso della frazione Sorte, dove tra l’altro sono stati registrati i decessi per il crollo di alcune abitazioni): “Fondamentale è che la maggior quantità possibile di traffico sia tenuta lontana dall’area interessata”, in modo da evitare ostacoli ai lavori di sgombero delle macerie e di ripristino delle condizioni ordinarie di utilizzo delle strutture e dei servizi; la Cantonale resta pertanto “ad esclusiva disposizione del traffico locale oltre che del traffico lento”. Traduzione: hanno diritto di circolare sulla Cantonale quanti viaggino con destinazione tra Lostallo e Grono, ed in particolare chi sia in transito con la prova di una prenotazione; altri casi sono di massima non consentiti.

Luino (Varese): moto tampona “caravan”, gravissimo un 17enne

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Un 17enne versa in condizioni particolarmente gravi al “Circolo” di Varese in séguito all’incidente occorso poco prima delle ore 19.00 di ieri, giovedì 4 luglio, nella sezione tra Luino e Maccagno con Pino e Veddasca (Varese) della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”. Secondo un’attendibile ricostruzione dell’accaduto, il giovane era in sella ad un dueruote e non sarebbe riuscito a frenare per tempo andando quindi a tamponare un “caravan” in fase di svolta nel tratto localmente noto come via Angelo Palazzi, frazione Colmegna, territorio comunale di Luino. Primi soccorsi dal servizio della “Croce rossa italiana” in Luino; fatta intervenire l’eliambulanza; il 17enne è stato assistito e ricoverato sotto regime di codice rosso; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Luino.

Maltempo assassino, un disperso in più nella sciagura di Maggia e convalli

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Più grevi i numeri, più pesante il cuore. Non tre, ma quattro i dispersi da mettersi in contro oltre alle cinque vittime accertate, nella tragedia della ValleMaggia e delle sue periferiche: l’indicazione, dopo vaglio di oltre 550 comunicazioni ricevute alla “hotline” ed essendo stata trovata risposta per ciascuno dei casi, è stata data questo pomeriggio durante una nuova conferenza-stampa indetta a Locarno ed in presenza di vari tra gli ormai quotidiani referenti, “in primis” alcuni membri dello Stato maggiore regionale di condotta. In linea generale, identificazione compiuta per quattro dei cinque deceduti (tre erano le cittadine germaniche travolte dalle frane in Valle Bavona, territorio comunale di Cevio, località Fontana), mentre per il quinto risulterà necessaria l’analisi del Dna; gli ultimi due cadaveri, come qui riferito, erano stati trovati l’altr’ieri e ieri rispettivamente sul greto della Maggia, in territorio comunale di Maggia frazione Riveo. Tra i dispersi dovrebbe figurare una coppia di residenti nella Svizzera di area renana. Nella foto GdT, il “SuperPuma” T-314 impegnato nelle attività in zona valliva.

Brusio: posto di blocco sfondato, ferito un agente della Polcantonale

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Un agente della Polcantonale Grigioni, in servizio insieme con un collega durante un intervento su chiamata di privato cittadino, ha riportato lesioni di non grave entità dopo che un’auto cui era stato intimato l’“alt” è piombata sul posto di blocco, intorno alle ore 19.00 di ieri, in territorio comunale di Brusio. Alla guida della vettura un 25enne in stato di presumibile alterazione e che stava procedendo in direzione di Poschiavo. Il veicolo della pattuglia ha riportato danni significativi: entrambi gli agenti, 31 e 51 anni rispettivamente, sono stati trasferiti in ambulanza al “Centro sanitario” in Poschiavo per un controllo, risultando l’uno contuso e l’altro ferito e potendo rientrare a domicilio nel corso della notte. Il 25enne è sotto denuncia alla Procura pubblica dei Grigioni.

Passerella di Visletto, «okay» (con restrizioni) ai primi accessi dei privati

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Nemmeno 36 ore dopo il collaudo a sua volta conseguente a straordinarie e rapide opere di adeguamento e di implementazione della struttura, e nemmeno 24 ore dopo il “via libera” ai transiti dei primi mezzi di soccorso e dei veicoli prioritari secondo autorizzazione dallo Stato maggiore regionale di condotta, già deciso ed attuato l’ampliamento dei transiti dei veicoli leggeri – anche privati, dunque – sulla passerella provvisoriamente da considerarsi ex-ciclopedonale tra il Visletto e Cevio-paese, unico manufatto ora presente a saldatura tra Bassa ed Alta ValleMaggia dopo il crollo del ponte stradale, nella notte tra sabato e domenica, per le ormai note evidenze da maltempo. Non muta la tipologia dei mezzi ammessi (peso massimo 35 quintali, larghezza non superiore a 180 centimetri, velocità consentita pari a 10 chilometri orari, cadenza limitata ad un solo veicolo per volta); resta l’obbligo di seguire quanto indicheranno gli operatori deputati a disciplinare l’accesso al collegamento. Non si tratta, ovviamente, di un “Liberi tutti”, ma il passo è importante per varie categorie di utenti: fermo restando il fatto che ai mezzi degli enti di primo intervento è garantita la precedenza 24 ore su 24, per il rifornimento dei cosiddetti “beni di prima necessità” valgono le fasce dalle ore 5.30 alle ore 10.30 e dalle ore 13.30 alle ore 15.30; per comprovata necessità, passaggio di veicoli ad uso agricolo dalle ore 10.30 alle ore 12.30. Inoltre, per i veicoli in sola uscita definitiva dalla sacca dell’Alta ValleMaggia e delle contigue sopra la cesura di Visletto (il rientro non è per ora consentito), fasce dalle ore 7.00 alle ore 10.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

Importante anche l’opzione garantita per il recupero di veicoli che erano stati lasciati nelle zone disastrate: in questo caso è garantita una fascia dalle ore 17.00 alle ore 20.00, anche con utilizzo – in base alle disponibilità, s’intenda – di un servizio di navette; esclusi da tale opzione sono i veicoli posteggiati nell’area del Piano di Peccia a monte delle coordinate 2690257,1140531 e quelli che si trovano in Valle Bavona a monte delle coordinate 2688197,1134499, ciò in ragione del fatto che le strade di accesso a queste aree sono ancora bloccate (aggiornamenti saranno dati in un secondo tempo, sulla scorta delle condizioni di viabilità). L’aumento della disponibilità d’uso, come precisano fonti della Polcantonale, è concessa al fine di permettere l’uscita dei mezzi – soprattutto quelli dei non residenti per i quali è stata approntata e condotta l’operazione di trasferimento a valle con gli elicotteri – dal cosiddetto “settore di impiego”.

Detriti in Maggia e Verbano, scattano i divieti di balneazione

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Non la miglior notizia per turisti occasionali e villeggianti, dopo il maltempo di un tragico fine-settimana in ValleMaggia e nelle valli collegate, ma la più necessaria ed utile delle notizie per tutti nel lento cammino verso il ritorno alla normalità: a fini precauzionali ossia nel quadro dei provvedimenti di sicurezza e di profilassi, su peraltro ovvia decisione assunta dalle autorità territoriali preposte, con effetto immediato è in vigore il divieto generale di balneazione nell’intero corso della Maggia, sponda destra e sponda sinistra. Inoltre, in presenza di detriti (e, aggiungiamo qui, di materiali organici), lo stesso vale per le sponde del Verbano pertinenti ai Comuni di Tenero-Contra (frazione Tenero), Ascona e Locarno. Prelievi sono stati eseguiti a più riprese e saranno effettuati ancora nelle prossime ore e nei prossimi giorni; come indica una nota per tramite dello Stato maggiore regionale di condotta, la permanenza o la modifica del divieto sarà aggiornata ad avvenuta conclusione delle analisi in sede di Laboratorio cantonale.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a giovedì 4 luglio

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(TESTO IN AGGIORNANENTO A CICLO CONTINUO. ULTIMA MODIFICA, ORE 12.06) Si moltiplicano con il trascorrere dei giorni, sia da enti pubblici sia da privati, le aperture di raccolte-fondi e le erogazioni liberali in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riassumiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori. L’elenco sarà aggiornato con cadenza almeno quotidiana (nell’immediato, anche a maggior frequenza) e sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

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Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”) e “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi). (SEGUONO AGGIORNAMENTI).

“Jazz in Bess” va in… trasferta: duo in “matinée” al Mulino del Ghitello

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Un duo dai riconosciuti talenti individuali ed al primo contatto effettivo con il pubblico, nelle figure di Matteo Rainieri (pianoforte e chitarra) e di Domenico Ceresa (contrabbasso), per l’appuntamento con una “matinée” jazzistica, domenica 7 luglio, negli ambienti naturali del Mulino del Ghitello a Morbio Inferiore. Proposta quale appuntamento estivo di “Jazz in Bess” nella versione “extra moenia”; collaborazione confermata con i responsabili della “Corte del vino Ticino”; inizio ore 10.30; ingresso gratuito. Facoltà di prenotazione per il pranzo.

Borsa di Zurigo, si rianima il listino primario. Bitcoin in tuffo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.41) In parte per rimbalzo degli assicurativi ieri penalizzati, in parte per “sentiment” generalmente non negativo, listino primario della Borsa di Zurigo anche oggi orientato alla cifra verde e con un solo titolo sostanzialmente fuori squadra (“Roche holding Ag”, meno 1.06 per cento); “Swiss market index” in guadagno pari allo 0.42 per cento su quota 12’068.80 punti, da “Sika group Ag” (più 1.84 per cento) il miglior spunto. Allargato ancora nel nome di “DocMorris Ag”, che aggiunge un guadagno superiore al sei per cento al già consistente recupero fatto registrare nella seduta precedente; timida riaffermazione (più 3.40 per cento) da “Meyer Burger technology Ag” tuttavia sotto misura anche rispetto al giorno del “reverse split”. Così nelle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.41; Ftse-Mib a Milano, più 0.77; Ftse-100 a Londra, più 0.86; Cac-40 a Parigi, più 0.83; Ibex-35 a Madrid, più 0.09. New York chiusa per festività. Cambi: 97.28 centesimi di franco per un euro, 89.98 centesimi di franco per un dollaro Usa; schianto per il bitcoin, che lascia sul campo un quattro per cento abbondante slittando al controvalore teorico di 52’364 franchi circa per unità.

Un’altra illusione spezzata: ValleMaggia alluvionata, quinto cadavere

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.52) Ieri, uno. Oggi, un altro. E fanno cinque, cinque croci piantate nel cuore della ValleMaggia e delle sue contigue, cinque storie diverse ma accomunate dall’aver incontrato la mano di Atropo quasi nello stesso momento, e per cause non dissimili in una notte di tregenda, tra sabato e domenica. Un quinto cadavere è stato localizzato e recuperato oggi, dinamiche e fatti dalla quasi sorprendente analogia (dicasi “quasi”: il fiume scorre invero sempre nella stessa direzione, e maggiore è la probabilità di individuare una sagoma “estranea” alle masse spostate e trasportate via via che il volume delle acque si riduce e che i livelli scendono): così come ieri, il corpo senza vita giaceva sul greto a Maggia frazione Riveo, ossia appena sotto la linea di demarcazione tra Alta e Bassa Valle, punto di cesura e di saldatura al tempo stesso il ponte che fu e che sarà, essendo data nell’immediato la sia pur parziale transitabilità veicolare del ponte ciclopedonale e ponendosi quale ipotesi del breve periodo – una settimana dal momento in cui saranno state esperite le ultime verifiche di carattere statico – la posa di un ponte quale più massiccia infrastruttura.

Circa l’accadimento in sé, poco da dirsi: le ricerche – ormai si parla di dispersi per i quali si spera almeno di poter trovare e ricomporre i resti, e ciò varrà anche per le altre tre persone che mancano all’appello – erano riprese alla prima luce del sole, strumento principe la cosiddetta “bonifica” del terreno che è poi un battere le zone palmo a palmo, con l’ausilio sì delle tecnologie ma prima di tutto con l’utilizzo degli occhi e della capacità predittiva (è un modo come un altro per spiegare che, all’interno di uno specifico contesto, in forza delle sue caratteristiche e delle condizioni contestuali un certo oggetto in movimento andrà più probabilmente ad arrestarsi nella zona “A” anziché in una zona “B” e, cosa più importante ai fini del lavoro di chi si trovi in ruolo di speculazione e/o di indagine, ben difficilmente si fermerà in una zona “C” che è pertanto da trascurarsi se non addirittura da escludersi). In campo, come nei giorni scorsi, agenti della Polcantonale, specialisti del “Soccorso alpino svizzero” ed unità cinofile dell’“Alpine rescue team”; una volta acquisite le coordinate della zona in cui si trovava il cadavere, il recupero ha avuto luogo grazie ad un equipaggio della “Rega”. Per l’identificazione, a questo punto, potrebbero bastare pochi giorni. In immagine, specialisti dell’“Alpine rescue team” in azione.

Maggia-Visletto-Cevio, “test” riuscito: sulla passerella si può transitare

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Rigorosissime le limitazioni, d’obbligo il rispetto delle norme sotto l’occhio del personale addetto a disciplinare l’accesso alla struttura; ma almeno il transito c’è, ed i due lembi della ValleMaggia straziata tornano a ricongiungersi anche nei flussi veicolari, indispensabili a garanzia della sussistenza, degli approvvigionamenti, del trasporto di materiali per quanto serve nell’immediato, della vita sociale e della necessaria ripresa delle attività. Con esclusiva al momento conferita ai mezzi di soccorso ed ai mezzi prioritari autorizzati dai vertici dello Stato maggiore regionale di condotta (nei prossimi giorni giungeranno indicazioni più specifiche per operatori commerciali e persone fisiche), “via libera” da oggi all’utilizzo della passerella ciclopedonale di Visletto, quale percorso anche per i veicoli a motore, stante l’avvenuto e positivo collaudo condotto stamane sotto egida dell’Ufficio servizi manutenzione stradale del Dipartimento cantonale territorio; ai circa 300 metri lineari in stacco dall’oratorio titolato a san Defendente verso il bivio tra via Valmaggina (cioè la Cantonale) e via Strada vecchia, sopravvissuti alla furia degli elementi a differenza di quanto accaduto al ponte principale, sono già state apportate alcune modifiche in funzione della miglior fruibilità alle migliori condizioni di sicurezza. Quanto al traffico da autorizzarsi, rispetto agli ipotizzati 30 quintali già da ieri gli esperti si erano sbilanciati – anche per coerenza con le soglie tipologiche di alcuni veicoli commerciali leggeri – sino alla portata per un peso massimo di 35 quintali; larghezza massima dei mezzi fissata a 180 centimetri; quanto alla velocità, per logica, si dovrà procedere a passo d’uomo, massimo i 10 chilometri orari.

Lostorf (Kanton Solothurn): Vermisst wird Alfons Zumsteg

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Seit Freitag, 28. Juni 2024, wird der 57-jährige Alfons Zumsteg in Lostorf vermisst. Die Polizei bittet die Bevölkerung um Mithilfe.

Alfons Zumsteg wurde am Sonntag, 30. Juni 2024, von Angehörigen als Vermisst gemeldet. Zuletzt wurde er offenbar am vergangenen Freitag, 28. Juni, in Lostorf gesehen. Die bisherige Suche und die Abklärungen der Polizei ergaben bislang keine Anhaltspunkte über seinen Verbleib. Der Gesuchte erschien auch heute nicht zu einem Termin. Die Polizei bittet nun die Bevölkerung um Mithilfe.

Alfons Zumsteg ist 57 Jahre alt, rund 180 cm gross, schlank und hat einen gebückten Gang. Er hat grauweisse glatte Haare, tragt einen Schnurbart und eine Brille. Bekleidet sein dürfte er mit einer dunklen Hose, einem orangen T-Shirt und hellen Turnschuhen.

Personen, die Angaben über den Verbleib der Gesuchten machen können, werden gebeten, sich mit der Kantonspolizei Solothurn in Verbindung zu setzen (Telefon 032 627 81 17).

Alluvione in Mesolcina, è di Laura Butz il corpo recuperato a Grono

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Mancava solo l’ufficialità, che è venuta; gli elementi già acquisiti ed i riscontri incrociati, del resto, in tale direzione ed a tale conclusione conducevano. Identificato nella persona di Laura Butz, 53 anni, trasferitasi in febbraio da Bellinzona a Lostallo frazione Sorte, il corpo senza vita recuperato dalle acque della Moesa alle ore 10.25 circa di giovedì 27 giugno, in corrispondenza dell’abitato di Grono. Il decesso della donna, travolta dalla frana e dalle acque che avevano distrutto la sua abitazione, sarebbe avvenuto nell’immediatezza della sciagura climatica abbattutasi sulla Mesolcina nel pomeriggio di venerdì 21 giugno. Proseguono invece le ricerche di Paolo Butz, 57 anni, marito di Laura, anch’egli scomparso nel crollo della casa e presumibilmente portato via dalla corrente; la coppia lascia un figlio di 17 anni ed una figlia di 26. Dell’altra persona deceduta a Lostallo frazione Sorte, al secolo Aldo Bianchi, 83 anni, imprenditore in pensione e già municipale, sono state celebrate sabato scorso le esequie nella chiesa parrocchiale del suo paese.

Como, nel bivacco un deposito di refurtiva: presi due marocchini

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In guai grossi a Como, su operazione condotta da agenti della Polizia di Stato, due marocchini che, insieme con altri cinque connazionali e con un tunisino, stavano condividendo un bivacco installato abusivamente in fregio ai giardinetti siti nell’area a monte di Villa Geno lungo l’omonimo viale. Nel primo caso trattasi di un 24enne risultato essere clandestino e, come tale, denunciato perché presente su suolo italiano in violazione delle norme sull’immigrazione; in arresto invece il secondo soggetto, un 28enne asilante ovvero richiedente protezione internazionale, stanti gli addebiti per resistenza a pubblico ufficiale e per ricettazione; come rilevato dagli agenti, sostenuti nell’azione da colleghi della Polizia locale, il bivacco fungeva anche da deposito per merci rubate, dai materiali di elettronica agli occhiali di marca alle scarpe; gli articoli, per un controvalore di varie migliaia di euro, sono risultati provento di effrazione da un veicolo posteggiato la notte precedente proprio lungo viale Geno. Il 28enne, identificato come responsabile del reato, ha anche tentato di aggredire ripetutamente uno o più agenti. Circa il gruppo, tutto condotto all’identificazione e di età compresa fra i 20 ed i 28 anni, sono emerse nel complesso sei posizioni da asilanti, uno stato di clandestinità ed una presenza con regolare permesso. In immagine, la zona del bivacco.

Como: ruba uno zaino e scappa, algerino rintracciato e fermato

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Denuncia per furto aggravato a carico di un ladro che giorni addietro, avventandosi su un passeggino in prossimità della biglietteria posta al servizio della “Navigazione laghi” su LungoLario Trieste a Como, aveva strappato uno zaino e si era dileguato salvo essere individuato da agenti della Polizia di Stato e fermato nella stessa serata in cui il furto era stato commesso. L’uomo, risultato essere cittadino algerino sedicente 34enne ed abitante a Roma e che è poi stato riconosciuto dalla vittima del furto, aveva cercato di occultarsi nella zona dei giardinetti prossimi allo stadio “Sinigaglia”. Dai controlli sono emersi anche precedenti di polizia.

Evasione, fuga e… manette: albanese riconsegnato al valico di Chiasso

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In riconsegna alle autorità tricolori, per effetto dell’estradizione richiesta alla Svizzera su ordine di carcerazione emesso dal procuratore della Repubblica alla Corte d’appello in Bologna, un criminale albanese 45enne che, dopo cattura su suolo elvetico, è stato affidato ad agenti della Polizia italiana di frontiera al valico di Chiasso su Como quartiere Ponte Chiasso. L’uomo era stato tratto in arresto martedì 18 giugno dopo ricerche condotte sulla scorta di puntuali informazioni: trattavasi infatti di un detenuto giunto a pena residua di poco superiore ai tre anni e, per tale motivo, ammesso a provvedimenti alternativi alla detenzione dietro alle sbarre, nel caso di specie con permessi lavorativi in affidamento ad un’azienda agricola nella Regione Marche; da qui, tuttavia, nel novembre dello scorso anno l’albanese si era dileguato. La pericolosità del soggetto è data dalle condanne per addebiti quali violazione della Legge sull’immigrazione, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e soprattutto lesioni personali aggravate e tentato omicidio in concorso.

Induno Olona (Varese): collisione tra auto e dueruote, 77enne ferito

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Sotto trattamento ospedaliero al “Circolo” di Varese, sulle conseguenze di un incidente stradale occorso alle ore 14.08 circa lungo via Gian Pietro Porro ad Induno Olona (Varese), un 77enne sbalzato dal sellino del suo dueruote motorizzato quale esito dell’impatto con una vettura. Ricovero sotto regime di codice giallo, salve le possibili complicazioni anche in ragione dell’età del ferito. Accertamenti in corso sulla dinamica dell’episodio.

Varese, reagisce al controllo e ferisce un poliziotto: arrestato

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Arresto, rapido processo e remissione in libertà, pur nella sussistenza dei gravami, per un dominicano 52enne che alle ore 19.30 circa di ieri, martedì 2 luglio, nella centrale e malfamata piazza Della Repubblica a Varese, alla richiesta di declinare le generalità da parte di un agente della Polizia locale ha replicato aggredendo l’interlocutore, ferendolo in modo non grave (da qui l’addebito per lesioni) e tentando di resistere in ogni modo al fermo. Anzi: durante il controllo, originato quest’ultimo da comportamenti inidonei dell’uomo in zona pubblica, il caribico avrebbe anche provato a strappare al poliziotto una bomboletta “spray” contenente sostanze urticanti, forse nel tentativo di evitare la perquisizione personale dalla quale è emerso anche il possesso di un taglierino (e qui l’addebito per porto abusivo di arma impropria). L’agente ferito ha ricevuto solidarietà da parte degli amministratori pubblici del capoluogo.

Assalto banditesco al “Taleda” di Lugano: confermati i quattro arresti

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Tutti in arresto, come peraltro era da prevedersi, i quattro autori della tentata rapina di ieri mattina all’orologeria-gioielleria “Taleda” in via Pessina a Lugano. Gravami quali principali ipotesi di reato iscritte nel “dossier” di cui è titolare il procuratore pubblico Simone Barca: rapina aggravata, esposizione della vita altrui a pericolo, violenza e minaccia contro funzionari, infrazione alla Legge federale sulle armi, infrazione alla Legge federale sugli stranieri, violazione del bando; da accertarsi parte della dinamica e catena delle responsabilità dei singoli. In carcere sono finiti un 34enne ed un 48enne, sedicenti cittadini serbi con residenza in Serbia, un 46enne sedicente cittadino croato residente in Croazia ed un 34enne dai pari elementi identificativi; nessuna indicazione circa la loro reale dimora e sul luogo in cui il gruppo si era organizzato per l’atto finale della spedizione banditesca; priva di un’apparente spiegazione la specificità della scelta dell’obiettivo; certe invece le intenzioni dei malviventi, pronti anche a sparare (nelle disponibilità due pistole, entrambe cariche) e dalla manifesta carica aggressiva (emblematiche le immagini del fermo di uno dei banditi, appena fuori dalla gioielleria che funge anche da ufficio-cambi: violenta la colluttazione, ripetuti i tentativi dell’uomo di sottrarsi dalla presa dell’agente e poi degli agenti intervenuti).

A margine, per prassi, è stata aperta una procedura di accertamento finalizzata a determinare la sussistenza di eventuali fattispecie penali con riferimento all’utilizzo dell’arma di servizio da parte di un membro della Polcom Lugano (come indicato già in sede di prima ricostruzione dell’accaduto, la rapina è stata sventata grazie ad una pattuglia cosiddetta “ciclomontata” del corpo locale). Delle verifiche si occupa il procuratore generale Andrea Pagani.

Lurate Caccivio (Como), chiama i Carabinieri e li colpisce: denunciata

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Prima ha chiesto che sul luogo in cui si trovava giungesse immediato aiuto dalle forze dell’ordine, prefigurandosi a suo dire una situazione di estremo pericolo personale; poi, sul rapido intervento di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri i cui effettivi non avrebbero in realtà riscontrato un reale motivo di allarme, non solo si è rifiutata di farsi identificare ma ha incominciato ad insultare i soccorritori in divisa ed a colpirli. Per i titoli di resistenza a pubblico ufficiale e di oltraggio a pubblico ufficiale è stata denunciata nelle scorse ore una 44enne, cittadina non italiana dal “curriculum” penale forse e senza forse non così lindo e netto, resasi protagonista di tale episodio a Lurate Caccivio, provincia di Como; fatti occorsi in realtà nella notte tra sabato e domenica, in zona prossima ad un bar. A corollario di constatazione, l’unica aggressione di cui si abbia certezza è stata insomma quella compiuta dalla donna ai danni di almeno un carabiniere…

Salvataggio sul viadotto a Como, agenti sventano un suicidio

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Un contributo – per quanto accessorio, ovvero nella gestione dei flussi veicolari in modo da lasciar campo libero ai colleghi d’oltreconfine – anche dalle forze dell’ordine ticinesi, segnatamente effettivi della Polcantonale a tale opera chiamati, nell’operazione di salvataggio portata felicemente a termine ieri da uomini della Polizia di Stato lungo la A9 italiana, tratto a ridosso della frontiera italosvizzera e meglio sul viadotto del Monte Olimpino, territorio di Como: qui gli agenti, messi in allarme per la presenza di una figura umana in movimento a piedi lungo la carreggiata, una volta scorta la sagoma della donna sono riusciti ad attirare la sua attenzione ed a farla desistere dai propositi suicidari. Una conferma delle intenzioni è venuta, dopo che l’“aggancio” era riuscito e che la donna, risultata poi essere una 52enne residente in provincia di Como, aveva accettato di salire a bordo dell’auto di pattuglia, dal ritrovamento di vari biglietti – forse una spiegazione del gesto, forse un congedo da qualche familiare, qualche disposizione per il “poi” – lasciati all’interno dell’abitacolo della vettura con cui la donna stessa, ora ricoverata al vicino “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia, si era portata in zona.

Mesolcina, lento ritorno alla normalità. A13 verso la riapertura

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A distanza ormai di quasi due settimane dalla sciagura abbattutasi su gran parte della Mesolcina, ed anche sulla scorta della visita effettuata lunedì sera da Marcus Caduff e di Peter Peyer, consiglieri di Stato che in nome dell’intero Esecutivo retico hanno tra l’altro espresso “solidarietà e partecipazione” ad amministratori e residenti nelle aree vallesane e ticinesi parimenti messe a dura prova dal maltempo, da parte dell’autorità costituita in Coira sta prendendo forma un piano di interventi a tamponamento prima ed a risposta poi di quanto le ricognizioni hanno consegnato sotto forma di un autentico bollettino di guerra: tra Mesolcina e Val Calanca sono infatti dichiarati danni ad oltre 220 edifici e, secondo una stima elaborata in seno all’“Assicurazione fabbricati dei Grigioni”, sistemazioni e ricostruzioni impegneranno una cifra fra gli otto ed i 15 milioni di franchi. Salita a 100 ettari almeno la superficie coltivata ed invasa da fanghi, acque e detriti; esistono poi situazioni “miste” e preoccupanti, in ispecie la vicenda della frattura (lunghezza: 120 metri) rilevata in un terreno prossimo al raccordo Mesocco-sud lungo la A13, anche qui senza che sia stata data una parola definitiva (sorveglianza e studio del caso sono affidati ad esperti esterni).

Depositi, dove quello finale? – Gli stoccaggi dei materiali detritici hanno al momento luogo in una diecina di punti; disponibile anche la discarica “Orta”, nel riale Val Grono, per i casi dalla conclamata urgenza; circa un deposito definitivo per grandi quantità di materiali è già stata esperita “una prima valutazione delle ubicazioni”, secondo quanto riferiscono i responsabili del coordinamento soccorsi, e per l’appunto Coira e le autorità locali stanno operando in stretta connessione al fine di “elaborare piani per la variante migliore”; a tale scopo, per decisione venuta dai membri dell’Esecutivo cantonale, la Regione Mesolcina disporrà di un capoprogretto generale per il supporto sia durante i lavori di sgombero sia nel contesto della ricerca di ubicazioni idonee per le discariche.

Servizi e infrastrutture – Detto dell’assenza – per ora – di un’idea definitiva circa la quantificazione dei danni subiti dalle infrastrutture e dall’assetto viario, il “focus” resta legato alla A13 ed ai collegamenti che grazie ad essa vengono generati; se i lavori di sgombero e di costruzione continueranno “bene come fino ad ora”, già a partire da venerdì 5 luglio l’arteria risulterà di nuovo percorribile; probabile la contestuale riapertura della Cantonale, con limitazione tuttavia a Mesocco (resterebbe dunque la chiusura tra Mesocco e Grono). Buone nuove anche dal fronte dei servizi alla collettività: insieme con la garanzia di un totale approvvigionamento di aqua potabile, nuovamente operativo, e con un sistema meramente meccanico, è l’impianto di depurazione delle acque di scarico a Lostallo; in modalità provvisoria, cioè con depurazione meccanica ed immissione diretta delle acque nell’alveo della Moesa, è parimenti stata riattivata la centrale di pompaggio degli scarichi a Lostallo frazione Sorte.

Lugano, fiamme in uno stabile di via Monte Boglia: problema rientrato

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Via Monte Boglia a Lugano quale teatro, stamane, di un massiccio intervento di effettivi dei Pompieri Lugano causa principio di incendio divampato nella zona del supermercato “Migros”. Il rapido dispiegamento di operatori della sicurezza è valso a scongiurare conseguenze peggiori. Gli accessi alla strada sono stati temporaneamente interdetti alla circolazione veicolare sia dal lato di via Trevano sia da quello di viale Giacomo e Filippo Ciani.

Borse, chi vince e chi pareggia: l’Europa ci crede, Zurigo un po’ meno

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.26) Tre tentativi di decollo senza eccessiva fortuna ed un finale con difesa del leggero margine conquistato nell’odierna seduta borsistica a Zurigo, versante listino primario, con “Swiss market index” in attestazione a 12’018.30 punti per evidenza di un progresso pari allo 0.06 per cento; spinta data da “Lonza group Ag” battistrada (più 2.14 per cento), depressi per contro gli assicurativi (tre su cinque nelle posizioni di retroguardia, “Swiss life holding Ag” il peggiore con perdita nella misura dell’1.12 per cento). Dall’allargato una fiammata di interesse per “DocMorris Ag”, in guadagno pari all’8.76 per cento dopo innalzamento del prezzo-obiettivo da parte degli analisti di casa “Jefferies”. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1.16; Ftse-Mib a Milano, più 1.09; Ftse-100 a Londra, più 0.61; Cac-40 a Parigi, più 1.24; Ibex-35 a Madrid, più 1.32. New York stabile per quanto riguarda il “Dow Jones” (meno 0.10) ed in slancio sul Nasdaq (più 0.81). Cambi: 97.25 centesimi di franco per un euro, 90.06 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin di nuovo in frenata ed ora al controvalore teorico di 54’461 franchi circa per unità.

Como: pistola in tasca per le vie del centro, identificato e fermato

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Quali fossero le intenzioni, non si sa ma la cosa dovrebbe emergere forse già oggi, in aula di processo per direttissima. Di certo singolare la posizione del 48enne – risultato essere anche pregiudicato e con precedenti di polizia – nel cui possesso agenti della Polizia di Stato in Como hanno trovato una pistola automatica calibro 9 “trattata” nella parte dei codici identificativi, vale a dire con matricola limata e resa non rilevabile a prima vista: l’uomo, effettivamente domiciliato nel capoluogo, circolava difatti a piedi con tale arma solo semicelata in una tasca dei pantaloni, come da comunicazione giunta alle forze dell’ordine. La pistola è stata poi scoperta durante una perquisizione all’alloggio utilizzato dal 48enne; nelle disponibilità dell’uomo erano anche varie cartucce. Conseguente il fermo.

Lezzeno (Como): vettura si ribalta sulla “Lariana”, uomo in ospedale

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Ricovero causa riscontrate lesioni dalla media gravità, nella tarda serata di ieri ovvero martedì 2 luglio, per il conducente di un’auto finita ruote all’aria lungo la Strada provinciale ex-statale numero 583 “Lariana” in territorio comunale di Lezzeno (Como). L’incidente poco prima delle ore 22.00; nessun altro mezzo risulta essere stato coinvolto; assistenza tecnica portata da operatori dei Vigili del fuoco, soccorso sanitario grazie a specialisti del “118”, riscontri effettuati da uomini dell’Arma dei Carabinieri.

Cuasso al Monte (Varese): incidente stradale all’alba, 56enne ricoverato

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Declassato a codice giallo – lesioni e traumi dalla media entità – l’intervento effettuato da soccorritori via terra e via aria, intorno alle ore 6.00 di oggi, sulla scena dell’incidente avvenuto una diecina di minuti prima a Cuasso al Monte (Varese), lungo via Ca’ Moro in Borgnana, incrocio con via Casamora, ovvero sulla tortuosa dorsale della Strada statale numero 344dir “Porto Ceresio-Luino” (ex-Strada provinciale numero 61 “della Valle del Tresa”). Il ferito è un automobilista 56enne; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri; assistenza portata da operatori del servizio locale di ambulanza e dall’equipaggio dell’elisoccorso dalla base di Villa Guardia (Como).

Brissago Valtravaglia (Varese): auto contro muro, ferito un 27enne

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Non ancora chiara la dinamica dell’incidente occorso alle ore 23.00 circa di ieri, martedì 2 luglio, sulla direttrice della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” a Brissago Valtravaglia (Varese), dove un’utilitaria è andata a collidere quasi frontalmente contro un muraglione. Sul posto, dalla confinante Luino, uomini dell’Arma dei Carabinieri, operatori dei Vigili del fuoco e sanitari della “Croce rossa italiana”. Il giovane è stato stabilizzato e trasferito al “Circolo” di Varese sotto regime di codice giallo.

Tragedia della ValleMaggia, parole e opere dalla trincea di Moghegno

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Alle ore 7.58, oggi, il primo di tanti giri di pale degli elicotteri che per il terzo giorno consecutivo hanno fatto la spola verso nord da Maggia nella sezione compresa tra le pertinenze di Moghegno e quelle di Aurigeno sul lato dei Ronchini, e meglio appena sotto l’Antrobio: qui il campo-base per i sorvoli delle zone disastrate e per ricognizioni che possano fornire riscontri validi – come è accaduto – in funzione degli scopi primari delle ricerche; qui atterraggi e ripartenze, certo, a frequenza calante rispetto a domenica quando non v’era cesura reale fra i velivoli spinti alle operazioni di sgombero dalla Lavizzara, ma il “continuum” è nelle orecchie e nella mente di chi da queste parti abita. Quartier generale e trincea al tempo stesso, il luogo, investito di un ruolo perché è allo slargo della valle ed ha gli spazi di cui altri non dispongono, per i decolli e per gli atterraggi degli elicotteri sui due lati della Cantonale, per l’appoggio degli operatori nella sicurezza e nell’emergenza, per il ricambio delle squadre a fine e ad inizio turno; ma anche, per singolare e non voluta coincidenza, il primo punto su cui l’altr’ieri si erano concentrate le prime notizie attendibili e pubbliche dal fronte del disastro. Semplice la ragione: alla “Gesgiöla”, che di Moghegno è oratorio in campagna nella direzione di Aurigeno per l’appunto, la prima santa Messa festiva nell’intera Bassa ValleMaggia; dunque non pochi, lì attorno, i residenti in cerca di conferme e non pochi gli escursionisti soggiornanti ed ancora ignari dell’accaduto, benché nella notte il vento avesse urlato ed il corso del fiume apparisse impetuoso, tanto che si era diffusa – e qualcuno aveva ripreso e messo per iscritto, senza esercizio del doveroso controllo sui fatti – persino la voce del crollo di un altro ponte, quello a congiunzione con la sponda su su cui insiste Maggia in quanto nucleo, ed invece allo sfaldamento era andata la passerella pedonale dietro ai Ronchini, un chilometro e qualche passo più sotto. No, ad occhio nudo si vedeva che il ponte era stabile e transitabile: un forte motivo di rassicurazione e di consolazione per qualcuno che c’era nel 1978, quando il collegamento fu spazzato via da altro fenomeno alluvionale.

Dalla “Gesgiöla” pertanto, a quell’ora, uscivano già invocazioni e preghiere: “Siamo ancora tutti un po’ scombussolati, dopo quest’ultima notte”, nelle parole del celebrante don Giuseppe Quargnali che sino a fine agosto, data del previsto suo trasferimento per destinazione di ministero sacerdotale in Centovalli, insieme con don Fabrizio Sgariglia resterà coamministratore d’una parrocchia distesa e diffusa, da Avegno in Avegno-Gordevio sino alle spalle del “non più ponte” di Visletto. Preghiere, e forti: “Abbiamo dedicato questa liturgia alle persone coinvolte, nutriamo la speranza, non siamo qui per limitarci all’incertezza”, traendosi così il succo dell’omelia; si era ancora ai prodromi dell’intuizione e del presentimento, si confidava ancora in esiti non drammatici al di là della perdita di beni materiali, quale che di essi potesse poi risultare l’ingenza. Palpabile però, o così era già sembrato, la tensione del pastore di anime: da Cevio in su, come sarebbe poi stato scoperto, altro era lo scenario, e ad acuire la soglia dell’allerta era proprio il mancare le comunicazioni tra parte e parte d’un’identità interparrocchiale in progressivo e costante rafforzamento, da alcuni anni in particolare. “Di là”, in Alta ValleMaggia, era poi una festività liturgicamente rilevantissima: a Menzonio ed a Broglio le sante Messe del precetto consueto, ma in frazione Cavergno e su a Prato sarebbero stati tributati onori particolari, nell’un caso per la festa dell’oratorio di Ritorto, nell’altro per la festa dell’oratorio di Vedlà. Sono cose cui la gente, non necessariamente inclusa ed arruolata tra i praticanti il credo, è affezionata; sono cose cui la gente tiene.

Quella domenica, che è appena l’altr’ieri, si stampa ora a tinte da ciclostile il cui inchiostro sia sempre più tenue per impronta: nella percezione quotidiana si sono dilatati i minuti, sono diventati frenetici i ritmi, il lavoro che si svolge sul campo è funzionale a migliorare le cose, ogni passo diventa importante e quella sua importanza, soprattutto, viene condivisa dalla comunità che nella disgrazia si rinsalda. Si passa a Maggia, sulla piazzetta del “Quadrifoglio” e della “Raiffeisen” e della farmacia e della Posta, per tutti l’indirizzo suona come “Al Croséll”; si passa, si ascolta, ci si infila nei bar e nella “Coop” e nella “Migros” e nel piccolo “Denner” di recente ristrutturato, e si ascolta di tutto ma con una strana, inconsueta, quasi mantrica vocazione al vedere il bicchiere pieno a metà, la prova è difficile ma non c’è altra via che l’uscirne. Non è invito vuoto, allora, quel “Forza ValleMaggia” che furoreggia tra gli “hashtag” su InterNet e che incomincia a comparire, in caratteri rossi e blu disegnati un po’ alla comesipuò su pezzi di lenzuolo, ad ornare qualche balcone, qualche uscio, persino kl cofano di un’auto; è un nuovo, forte e sentito appello all’unità ed alla coesione ed alla resistenza umana, da persone che sanno di poter confidare su chi sta “fuori” ma prima di tutto contano su sé stessa. E lo sforzo, a questa stregua, è l’“idem sentire” che si vorrebbe corroborato da notizie capaci, se non altro, di mettere un punto fermo sul foglio.

Tragedia della ValleMaggia, sul greto del fiume un altro cadavere

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.04) Ha restituito al mondo non una vita ma un cadavere, questo pomeriggio, la Maggia; se sia di uno dei dispersi, come si può immaginare e credere, sapremo fra breve, una volta esperite e concluse le procedure di riconoscimento, così come era stato fatto nelle scorse ore per le tre anziane decedute in Valle Bavona. Sotto i sassi erano i corpi senza vita delle donne morte sotto la frana nella zona tra Fontana e Bosco Mondada; sui sassi, sul greto del fiume il cui corso si è ristretto in vari punti pur restando ad ampiezza oltre il mezz’alveo in gran parte del corso basso, la sagoma che per primi gli osservatori di un elicottero militare hanno scorto e individuato, già in territorio di Maggia Comune, frazione Riveo, dunque al di sotto della linea dell’ormai perso ponte di Visletto; se il punto d’origine del tragico viaggio è quel che si pensa di poter credere, immediata l’analogia con un caso d’altro luogo ma non di diverso animo, in Moesa, da Sorte in Comune di Lostallo a Grono, giorni addietro. Il recupero del cadavere ha avuto luogo per tramite e su azione di un equipaggio della “Rega”. Nell’ipotesi più accreditata dovrebbe trattarsi di una delle due altre persone date per disperse in Valle Bavona.

Tragedia della ValleMaggia, le “Raiffeisen” a fianco di Cevio e Lavizzara

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100’000 franchi già messi sul piatto dai vertici della realtà più direttamente interessata e coinvolta per relazioni economiche promosse ed alimentate, ma anche in termini emozionali, per il diretto condividersi della quotidianità in ogni sua espressione ed in ogni sua dimensione ed in ogni sua sfumatura; altri 200’000 franchi e più, nel frattempo, promessi dai responsabili delle realtà consorelle in quanto istituti federati. In prima linea, sull’effetto di decisioni rapide e strategiche nell’essenzialità, le “Raiffeisen” del Ticino e del Moesano nel duplice ed immediato impegno a sostegno delle popolazioni valmaggesi colpite dalla sciagura climatica dello scorso fine-settimana: soldi pronti “in proprio”, dalle risorse generate e messe sulla posta delle eventualità. Dalla “Raiffeisen” Losone-Pedemonte-ValleMaggia, ancorata in questo lembo del Sopraceneri centrooccidentale con sette unità (Ascona, Verscio in Comune di Terre di Pedemonte, Brissago, Losone, Intragna in Comune di Centovalli, ed ovviamente le identità-perno di Maggia e di Cevio, speculari nella tragedia, in immagine), l’“input” con l’apertura per l’appunto di una linea da 100’000 franchi che, insieme alla somma dei contributi provenienti dalle altre entità della galassia italofona in continuità territoriale, formano supporto tangibile e funzionale alle esigenze di domani nei Comune di Cevio e di Lavizzara, progettualità finalizzata ad opere di ricostruzione nel pubblico e nel privato. Su tale zoccolo duro l’innesto della seconda “tranche” del progetto: un agire di concerto ed in concorso, nelle forme della campagna di raccolta fondi focalizzata in particolare sulla Valle Bavona e sulla Valle Lavizzara, flagellate e sofferenti in misura di cui, tra l’altro, non vi sono ancora piena contezza e totale conoscenza; in sostanza, qui convergeranno anche le donazioni private, con facoltà di accesso per tramite della nota piattaforma “Eroi locali”.

Non è, questa, l’unica chiave della presenza dell’istituto sul territorio martoriato: “Abbiamo le radici nelle aree rurali del Cantone, il nostro sostegno non si limita ad un senso di solidarietà ma è testimonianza di riconoscenza verso queste zone periferiche – è il messaggio -, tanto di più in un momento così difficile e nel quale il pensiero primo va alle vittime, ai loro familiari, a quanti hanno subito gravi danni materiali”, C’è allora il sostegno finanziario, ma ci sono anche i cosiddetti “piccoli gesti” ispirati dalla fiducia e posti in essere per generare fiducia, per raccogliere e per infondere coraggio, per dire che il “Ci siamo” va oltre la mera dichiarazione formale; caso emblematico, ieri, l’avvenuto mantenimento del servizio dell’agenzia di Cevio anche in assenza della rete informatica, di fatto con un ritorno – non voluto, certo, ma necessario – all’identità della banca di immediata prossimità da Anni ’50. Allo stesso modo, la scelta di organizzare un momento di incontro e di allegria nel quale sono stati coinvolti i bambini del paese: qualche ora in cui cacciare e mettere in un angolo le sensazioni di ciò che già gli adulti sono stati costretti ad affrontare con timori, paura, sofferenza e riluttanza, ed allora si immagini lo stato d’animo dei più piccoli. Nemmen da dirsi circa la riconoscenza “ai soccorritori, agli amministratori di ogni livello ed a quanti si stanno prodigando per il bene della comunità”.

In ultimo, il domani: non si ha idea di quanti e quali siano a tutti gli effetti i danni, ma si sa che per la ricostruzione saranno richiesti “tempo e duro lavoro, quel lavoro in cui, passo dopo passo, saremo affiancati alla popolazione”. Una prima decisione tecnica – s’ha da essere prosaici, s’ha da essere previdenti e provvidenti – è stata adottata nell’immediatezza della riapertura degli sportelli: alla “Raiffeisen” Losone-Pedemonte-ValleMaggia saranno in disponibilità un contingente di crediti ipotecari per i privati ed un contingente di prestiti per gli enti pubblici, sempre nella prospettiva della ricostruzione. Il tutto, così garantiscono i responsabili dell’istituto, alle condizioni agevolate che si impongono per etica e, si dica anche, per cuore.

Drei Opfer des Erdrutsches im Maggiatal stammen aus Deutschland

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Nach dem Erdrutsch im Maggiatal wurden seit Sonntag drei Leichen geborgen. Nun ist bekannt, um wen es sich handelt.

Bei den drei Toten durch die Unwetter im Tessin am Wochenende handelt es sich um deutsche Urlauberinnen. Die Frauen im Alter von 73 und 76 Jahren kamen aus Baden-Württemberg, wie die Polizei mitteilte. Sie wurden nach einem Erdrutsch in Fontana im Maggiatal gefunden. Ein Sprecher erklärte, dass vermutlich mindestens zwei der drei Frauen sich kannten. Es sei jedoch schwer festzustellen, wer in welchem Haus gewohnt habe, da nach dem Erdrutsch nur noch Schuttberge übrig geblieben seien.

Tödlicher Unfall an der Nessli-Alp: Autolenkerin stirbt

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Am Dienstag, den 2. Juli 2024, kam es an der Lenk (Kanton Bern) zu einem tödlichen Unfall. Eine Autolenkerin verstarb noch an der Unfallstelle.

Am Dienstagmorgen, 2. Juli 2024, um 09.50 Uhr ging bei der Kantonspolizei Bern die Meldung zu einem Verkehrsunfall an der Lenk ein. Gemäss aktuellen Erkenntnissen fuhr eine Autofahrerin von der Nessli-Alp auf dem Bummerenweg talwärts, als sie aus noch zu klärenden Gründen von der Strasse abkam. Das Auto rollte anschliessend zirka 200 Meter den Hang hinunter und kam auf der
darunterliegenden Wiese zum Stehen.

Ein zu Hilfe eilender Motorradfahrer leistete der Frau bis zum Eintreffen eines REGA-Teams umgehend erste Hilfe. Die sofort ausgerückten Einsatzkräfte konnten jedoch nur noch den Tod der 50-Jährigen Schweizerin, wohnhaft im Kanton Bern, feststellen.

Im Einsatz standen neben Spezialdiensten der Kantonspolizei Bern ein Helikopter der Rega, sowie die Feuerwehr Lenk. Die Bergung des Fahrzeugs erfolgt aufgrund der Unfallendposition mit einem Helikopter. Die Kantonspolizei Bern hat Ermittlungen zur Klärung des genauen Unfallhergangs und zu den Umständen aufgenommen.

Quelle der Meldung: Kapo BE

Tragedia della ValleMaggia, tre cittadine tedesche le vittime accertate

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.35) Mentre tutto il Ticino aspetta, prega e spera per la sorte dei dispersi (una coppia ai Piani di Peccia, un singolo o una singola a Peccia o nei dintorni, una coppia in Valle Bavona) sulle evidenze della tragica ondata di maltempo da cui tra sabato e domenica sono state funestate la ValleMaggia e le valli collegate, e purtroppo – vedasi in altra parte del giornale – con un lutto in più da mettersi definitivamente nel conto, una prima certezza ha portato il riconoscimento formale dei tre cadaveri recuperati sotto la frana nella zona tra Fontana e Bosco Mondada in territorio comunale di Cevio, a monte dell’abitato della frazione Cavergno, sulla via per Foroglio e San Carlo. Come da conferma giunta dal portavoce delal Polcantonale, le vittime sono tutte cittadine germaniche, una 76enne e due 73enni, e tutte residenti nel Land Baden-Württemberg. I congiunti sono stati nel frattempo informati.

Elezioni patriziali: candidature entro sette mesi, responso ad aprile

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Fissata a domenica 6 aprile 2025 la tornata unica delle elezioni patriziali per il rinnovo delle Amministrazioni (organi esecutivi) e dei Consigli patriziali (organi legislativi) su base quadriennale. Quale termine ultimo per il deposito delle candidature ai ruoli di presidente, membri e supplenti di uffici e Consiglio valgono le ore 18.00 di lunedì 3 febbraio; le candidature stesse diventeranno definitive una settimana più tardi, ovvero alle ore 18.00 di lunedì 10 febbraio. Al momento del deposito delle candidature è richiesta soltanto la dichiarazione di accettazione del candidato.

Alluvione in Mesolcina: indennità per lavoro ridotto, già 18 preannunci

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18 le realtà d’impresa i cui titolari, sulle conseguenze dell’alluvione da cui la Mesolcina è stata colpita in particolare nel corso della giornata di venerdì 21 giugno, hanno richiesto accesso allo strumento dell’indennità per lavoro ridotto; per sei delle istanze, tra l’altro, è già stato garantito il “via libera”. Come indica un portavoce del Governo cantonale in Coira, il diritto è rivendicabile anche in forza di perdite di lavoro dovute a danni naturali (ad esempio, la frana a Lostallo frazione Sorte) e/o in presenza di non eludibili provvedimenti (chiusura di strade, et similia). La documentazione e le informazioni pertinenti sono disponibili sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale grigionese, sezione “Ufficio industria-arti-mestieri-lavoro”, all’indirizzo www.gr.ch/IT/istituzioni/amministrazione/dvs/kiga/Seiten/home.aspx. Per quanto riguarda il settore primario, gli operatori della regione sono già stati contattati per iscritto dai responsabili dell’Ufficio agricoltura-geoinformazione; quale primo provvedimento, per l’anno contributivo 2024 non avranno luogo riduzioni dei pagamenti diretti e non vi saranno rifiuti di sussidi per quanto riguarda le superfici colpite dal maltempo. Da notificarsi alla “Cassa per i danni di natura” (riferimento per la lingua italiana: sito InterNet all’indirizzo esk.gr.ch/it/esk-pagina-iniziale) i problemi e la loro entità con pertinenza alla superficie agricola utile e/o alle colture e/o alle infrastrutture.

Turate (Como), il mortale non fu casualità: denuncia per omicidio stradale

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Una donna, 45 anni, residente a Cogliate in provincia di Milano e dipendente di un’azienda in qualità di operaia (queste le sole informazioni al momento disponibili), è stata denunciata nelle scorse ore per omicidio stradale sugli sviluppi degli accertamenti esperiti circa l’incidente stradale in cui attorno alle ore 21.30 di mercoledì 26 giugno, nel percorrere via Camillo Benso conte di Cavour a Turate (Como), un motociclista 23enne fu sbalzato dalla sella e morì dopo l’impatto contro un muretto. Significative difformità rispetto alla prima ricostruzione dei fatti sono emerse dall’esame dei filmati delle videocamere e da puntuali riscontri sui mezzi coinvolti: il giovane, all’anagrafe Riccardo Legnani, abitante a Rescaldina (Milano), aveva sì effettuato un sorpasso su altro mezzo, ma la sua caduta – così risulterebbe dalle immagini – sarebbe stata dovuta non ad un errore di manovra o di controllo del dueruote ma all’urto con la vettura al cui volante si trovava per l’appunto la 45enne. L’auto della donna è stata posta sotto sequestro per intervento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Cantù (Como). In immagine, la vittima dell’incidente.

Lugano, sventata la rapina ad una gioielleria del centro: quattro fermi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.02) Quattro malviventi – a quanto consta, l’intera banda – sono stati fermati in due distinti momenti, a cavallo del mezzogiorno di oggi, per la rapina da loro tentata pochi minuti prima nel centro di Lugano, bersaglio l’orologeria-gioielleria “Taleda” con punto-vendita sotto il porticato di via Pessina. Nel corso di uno dei due interventi compiuti dalle forze dell’ordine, dall’arma di servizio di un agente della Polcom Lugano è partito almeno un colpo: non vi sono feriti. La rapina è stata sventata intorno alle ore 11.40, quando due dei criminali erano già all’interno del punto-vendita ed uno era già in uscita o stava aspettando i complici all’esterno fungendo da palo, sul sopraggiungere di un’unità della Polcom Lugano in servizio a bordo di biciclette per l’ordinario pattugliamento della città e, in modo particolare, delle aree pedonalizzate; in pochi secondi il blocco del gruppetto, in verità con una colluttazione per il fermo dell’uomo che si trovava fuori dal negozio. Un quarto elemento, stante la mala parata, si è dato alla fuga a piedi, risalendo da piazza Cioccaro lungo via Cattedrale, ed inseguito da alcuni poliziotti; proprio a ridosso dell’edificio religioso titolato a san Lorenzo la fine della corsa ed il fermo. In corso l’identificazione dei soggetti ed i primi accertamenti sulla dinamica dell’episodio, a cura di agenti della Polcantonale, con la raccolta delle testimonianze, in particolare quelle del personale dell’orologeria-gioielleria che opera anche come ufficio-cambi.

Maggia, giovedì niente acqua per due ore in frazione Moghegno

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Blocco dell’erogazione di acqua potabile sulla rete locale, giovedì 4 luglio, nella frazione Moghegno del Comune di Maggia, con sospensione effettiva a partire dalle ore 8.30 alle ore 10.30. Previsti interventi di carattere generale sul sistema di approvvigionamento.

Scontro auto-bus nel centro di Como: soccorse quattro persone

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Numerose le persone coinvolte, quattro – tra cui un bambino di nove anni – quelle che hanno riportato traumi e/o lesioni nell’incidente stradale occorso stamane, intorno alle ore 9.15, in centro a Como e meglio lungo via Francesco Anzani all’intersezione con via Palestro. A collisione un bus del servizio pubblico urbano e una vettura; dinamica in corso di accertamento. Soccorsi portati da personale sanitario e da effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Valleggio. Le condizioni delle persone ferite sono al momento non note. Inevitabili le ripercussioni sulla viabilità.