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Colpo di stiletto / Onorevole, era “solo” il falò per la festa del patrono…

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Inquietante sussulto via “Facebook” di Claudia Crivelli Barella, già granconsigliera, membro del Consiglio comunale di Mendrisio in quota “L’alternativa-Verdi e Sinistra insieme”, con immagine pubblicata ed accoratissimo interrogativo rivolto “erga omnes” in giustapposizione: “A Genestrerio hanno fatto il falò per bruciare gli alberi di Natale? Chi ne sa qualcosa?”. Risposta (con contorno di vago imbarazzo): beh, essendo la festa di sant’Antonio abate nel Mendrisiotto ricorrente in invocazioni quali “O sant’Antòni dal purcelìn, cüra i mè böö, i mè vàcch e i mè galìnn”, trattavasi del falò proposto “ab antiquo” e meglio “ab immemorabili”. Ah, già: perché di Genestrerio, che è quartiere della città del cui Legislativo è membro la stessa Claudia Crivelli Barella, sant’Antonio abate si trova ad essere il patrono. Ma si capisce che, a chi sceglie di impegnare tempo per offrire asilo in landa “momò” – dove vive – agli ex-molinari ovvero ex-macellari rimasti senza casina (rubata), qualche secolo di cultura e di tradizione territoriale possa anche sfuggire.