Home CRONACA Bellinzona, pacco sospetto allo Ias. Niente bomba, fermato un 53enne

Bellinzona, pacco sospetto allo Ias. Niente bomba, fermato un 53enne

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 12.15) Un uomo, 53 anni l’età, cittadino svizzero con domicilio in un Comune della ValleMaggia, è stato individuato, identificato e fermato quale responsabile dell’invio di un pacco sospetto giunto stamane alla sede dell’“Istituto assicurazioni sociali” in Bellinzona e che, stante la presenza di alcuni messaggi non equivoci, ha costituito motivo sufficiente per l’attivazione del dispositivo di sicurezza in emergenza, ovvero sgombero immediato dei visitatori e dei dipendenti, isolamento dello stabile ed intervento degli artificieri. La posizione del soggetto è al vaglio degli inquirenti, valendo al momento addebiti quali minaccia e procurato allarme. Nel frattempo, l’oggetto è stato recuperato e trasferito a bordo di un veicolo in regime di ordinario controllo; nessun ordigno, nessuna polvere pericolosa.

L’intervento delle forze dell’ordine erano scattate intorno alle ore 9.07, dunque pochi minuti dopo l’apertura dell’edificio al pubblico. Secondo protocollo di sicurezza in situazioni consimili, tanto di più figurando sull’involucro del pacco – di ciò hanno dato notizia fonti consultate dai colleghi Rsi – frasi sul tono del “Come si fa a vivere con 2’000 franchi il mese?”, nella zona sono intervenute varie unità delle forze dell’ordine (Polcantonale e Polcom Bellinzona) e l’intera via Canonico Ghiringhelli è stata transennata; idem dicasi per le pertinenze dell’edificio, pertinenze sulle quali è stato imposto un presidio anche con partecipazione di effettivi dei Pompieri Bellinzona. Nessun problema per dipendenti e visitatori durante la fase di allontanamento. Contestualmente allo svolgimento delle operazioni di prelievo del pacco, accertamenti sommari sono stati eseguiti con l’analisi di elementi probanti e già disponibili. L’allarme è cessato poco prima delle ore 11.00, con rimozione del dispositivo attorno alla sede Ias; già alle ore 11.10 l’attività all’interno del complesso è tornata agli “standard” quotidiani.