Home SPETTACOLI “Jazz cat club”, di scena il “rhythm’n’blues” di Shayna Steele

“Jazz cat club”, di scena il “rhythm’n’blues” di Shayna Steele

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Nel giudizio di molti, è una predestinata a far parlare di sé nel mondo del “rhythm’n’blues”, dove di voci che sappiano eccellere vi è un gran bisogno. E si potrebbe replicare: beh, ma non è un’ignota, e poi l’età anagrafica stampa un 46; perché allora si parla di lei come “stella nascente”? Azzardiamo una risposta: perché sì, un suo “extended play” uscì già nel 2004 e cinque anni più tardi venne pubblicato il suo primo album (“I’ll be anything”), ma il meglio – dopo la lunga esperienza come supporto di Bette Midler e come corista in varie “tournée” di Robyn Rihanna Fenty ovvero Rihanna – è ancora da scoprirsi. Fuori categoria e dal futuro trionfale, quale interprete prima, è Shayna Donnell Steele conosciuta anche come Shayna Cook o Shayna Steele, che ci apprestiamo ad ascoltare nella “bombonera” del “Teatro del gatto” di Ascona, lunedì 8 novembre, in ancoraggio siderale con gli “Huntertones”.

Una californiana di Sacramento e con respiro da Las Vegas a Broadway quale trascinatrice di un gruppo (Dan White, sassofono; Chris Ott, trombone; Josh Hill, chitarra; Adam DeAscentis, basso; John Hubbell, percussioni; rispetto alla formazione-“standard” mancano i trombettisti Jon Lampley e Justin Stanton) partito dall’Ohio ed ora radicatissimo a Brooklyn, zero banalità e tanto estro, volendosi si potrebbe chiedere un’esecuzione in solo soul o tutta la serata in jazz ed il prodotto vi sarebbe servito sul piatto; quali referenze, del resto, gli “Huntertones” hanno Stevie Wonder, Ed Sheeran e Ricky Martin tra i singoli e “Snarky puppy” tra i gruppi. A proposito degli “Snarky puppy”: fu proprio Michael League, fondatore della “band”, a capire che Shayna Steele avrebbe fatto faville e, infatti, la piazzò ad interpretare “Gone under” – scritto dalla stessa Shayna Steele e da David Cook – nell’album “Family dinner volume 1”, in registrazione nel marzo 2013 e vincitore di un “Grammy” nel gennaio dell’anno successivo. Grande opportunità è dunque lo spettacolo di lunedì (inizio ore 20.30, prezzi popolari), trattandosi fra l’altro della prima tappa elvetica in un “tour” tra Spagna, Svizzera e Germania con successivo rientro negli States.

Proprio in Svizzera, nel marzo 2020, Shayna Steele stava preparando un lungo itinerario concertistico da un lato all’altro della Cina quando nottetempo fu avvertita dell’incombente disastro da Covid-19: non è un caso se l’artista, nel presentarsi all’appuntamento asconese, scrive che per lei, “da qui, una ripartenza”.