Home CRONACA Pala & piccone / Promuove i Bellicastelli. Speriamo che nessun lo veda

Pala & piccone / Promuove i Bellicastelli. Speriamo che nessun lo veda

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Castelgrande, aperto da sabato scorso; Montebello e Sasso Corbaro, in reinaugurazione più avanti ma di preciso preciso non si sa e non si racconta, e tuttavia con “novità molto interessanti che saranno svelate per la stagione estiva” (beh, quella primaverile se n’andiede ormai per due terzi: non rimane neanche il tempo per versare le crocchette nella ciotola del gatto…). Tra queste novità – così recita una nota-stampa albergante da qualche giorno sui tavoli delle redazioni ticinesi – figurano “due importanti progetti”. Urcavè, alziamo le antenne; e senza atteggiamento prevenuto, per quanto il sostantivo “progetto” induca d’istinto ad estrarre la pistola dalla fondina (tutto, ai giorni nostri, pare convergere sul “progetto”; un giorno ci troveremo a pendere dalle labbra del barista che, nel versarci la birra in un bicchiere, ci dirà essere quello un atto creativo) mentre l’aggettivo “importante” impone almeno di suggerire modestia impanata nella discrezione, ché l’unico giudizio sull’effettiva importanza di un fatto (di una manifestazione, di un evento, del “progetto” se proprio si vuole aderire pedissequamentte al verbo infuso dei markettari) verrà semmai dal fruitore, dal cliente, dall’ospite insomma.

Sullo slancio dell’enunciato “Progetti importanti”, ci si augura che all’“Organizzazione turistica Bellinzonese-Alto Ticino” cavino fuori qualcosa di davvero utile e di davvero interessante; anzi, sarà il caso. Anche per sgomberare il campo da varie perplessità che i vertici dell’ente di promozione hanno inoculato nei giorni scorsi, realizzando o facendo realizzare e pubblicando via canale “YouTube” un filmato sulla cui scorta i turisti e gli indigeni dovrebbero persuadersi ad invadere festevolmente i castelli della capitale: solo per dire della storia, eccovi una principessa rimasta prigioniera (causa Covid-19, si direbbe; ma per logica la reclusione sarebbe stata un’autoreclusione, e volontaria) e che viene colta nel tempo in cui scrive ed invia messaggini sul Natel al principe soccorritore affinché costui venga a liberarla (abbiamo dunque una castellana arrogante e classista che si è messa al sicuro fregandosi altamente delle sorti dei sudditi, o in alternativa abbiamo una castellana talmente stupida da chiudersi dentro e da non sapere nemmen più dov’ella abbia messo le chiavi). Di più: la principessa sembra vagamente bipolare e sotto cura con antipsicotici tipo “Risperdal”, dapprima struggendosi e quasi disperandosi nell’attesa dell’intervento salvifico e poi, roba di cinque secondi e senza causa apparente, decidendo di spassarsela da sé – no, nessuna prurigine – in assenza del tanto amato e quindi andandosene di qua e di là fra danze e saltelli, quasi a dimostrare che il tipo in calzamaglia azzurra è per lei, proprio nel migliore dei casi, una specie di “toyboy” che se c’è c’è e se non c’è si fa benissimo a meno, e tra l’altro nemmen si capisce per quale motivo il tizio sia rimasto tutto ‘sto tempo lontano dagli spalti della Turrita (se il principe non fa onore al talamo con la principessa, o ha un’altra tipa o ha altro genere di preferenze. Liberissimo, Sua Altezza, ma voglia almeno informare la principessa).

Non si entra in giudizi sulla recitazione, ché l’attrice nel ruolo di castellana avrà poi fatto ciò che le venne detto di fare; ma la pochezza del concetto e del prodotto è tale da intristire. Il danno resta limitato, ad ogni modo: sul canale “YouTube” dell’“Organizzazione turistica Bellinzonese-Alto Ticino” gli iscritti sono ben 87…