(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.58) Non è mai troppo tardi per affossare il comparto finanziario, nelle Borse: se non ci pensa una cattiva trimestrale o uno scandalo, arriva il politico di turno e bang, titoli in caduta a piombo bastando una voce per scatenare sentenze di recessione. Ed oggi, ancorandosi malamente sul lato destro del listino primario alla Borsa di Zurigo, hanno sofferto tanto, anzi tantissimo, “Ubs group Ag” (meno 1.79 per cento) e “Credit Suisse group Ag” (meno 3.15), fra i peggiori su una piazza ad ogni modo capace di dimezzare le perdite nelle battute conclusive e di andare al saldo con lo “Swiss market index” a quota 10’741.21 punti (meno 0.65 per cento); in vetta “Swisscom Ag” (più 1.15). Non particolarmente incoraggiante l’allargato. Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 1.69; Ftse-Mib a Milano, meno 2.47; Ftse-100 a Londra, meno 1.96; Cac-40 a Parigi, meno 1.80; Ibex-35 a Madrid, meno 1.09. Debole New York, dove viene registrato un calo attorno allo 0.77 per cento sugli indici di riferimento. Cambi: 99.84 centesimi di franco per un euro (dopo minimo a 99.43); 95.45 centesimi di franco per un dollaro Usa (dopo minimo a 99.43; ancora al ribasso il bitcoin, che lascia sul campo un buon cinque per cento attestandosi al controvalore teorico di 18’203.55 franchi per unità.