Home ESTERI Addio a Roberto Maroni: con Umberto Bossi inventò la Lega nord

Addio a Roberto Maroni: con Umberto Bossi inventò la Lega nord

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All’età di 67 anni è deceduto la notte scorsa Roberto “Bobo” Maroni, cofondatore della Lega lombarda (poi perno della Lega nord, ora Lega), parlamentare in sei legislature della Repubblica italiana, già ministro dell’Interno e ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ed anche già presidente della Regione Lombardia. Roberto Maroni, che era nato a Varese e che lì si era formato per studi (liceo classico all’“Ernesto Cairoli”) e per primo indirizzo politico (Sinistra extraparlamentare, gruppi in eskimo, indi un avvicinamento all’area di Democrazia proletaria); il primo contatto pubblico sulle onde dell’emittente privata “Radio Varese”, dove condusse una rubrica musicale (sua passione particolare il genere “black”, di cui fu anche ottimo interprete all’organo “Hammond” con il gruppo “Distretto 51”); a seguire, corsi universitari alla “Statale” di Milano e laurea in giurisprudenza. Del 1979 l’incontro con Umberto Bossi e l’inizio di un rapporto a filo doppio sul sentiero delle rivendicazioni politiche di impronta autonomistica; tre anni più tardi la costituzione della Lega lombarda con atto ufficiale.

Da lì la svolta ed un impegno non privo di asprezze anche all’interno del movimento, compreso un passaggio in cui lo stesso Roberto Maroni fu fulcro di una sorta di fronda interna (i “Barbari sognanti”) orientata al ritorno ad una fase politica focalizzata sui temi originari della militanza leghista. Nel 2021, per alcuni mesi, candidatura al ruolo di sindaco a Varese, salvo rinuncia a causa della recrudescenza del tumore manifestatosi l’anno precedente. Rilevante la rete di rapporti sviluppati con il Ticino, frequenti le visite in vesti sia istituzionali sia personali; Norman Gobbi, consigliere di Stato, fra i primi ad inviare un messaggio di cordoglio. Le esequie di Roberto Maroni avranno luogo venerdì mattina nella basilica titolata a san Vittore in Varese. Nella foto, risalente al maggio ultimo scorso, un Roberto Maroni sorridente ancorché provatissimo dalla malattia.

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