Home CRONACA Non commise abusi, poliziotto scagionato (una volta per tutte)

Non commise abusi, poliziotto scagionato (una volta per tutte)

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Né favoreggiamento, né abuso di autorità, né violazione del segreto d’ufficio; in altre parole, ogni azione era stata compiuta nel contesto delle competenze del soggetto, senza superamento di alcun limite, e pertanto non si configura alcun elemento sostanziante eventuali indizi di colpevolezza. In tal senso il pronunciamento giunto dalla Corte dei reclami penali (Mauro Mini presidente, Raffaele Guffi e Giovan Maria Tattarletti gli altri giudici) a fresca conferma del decreto di abbandono già emanato nel giugno dello scorso anno circa il preteso coinvolgimento dell’agente medesimo in un’inchiesta su presunti reati finanziari e facente fulcro su un fiduciario 54enne; proprio da quest’ultimo, ed in varie sedi giudiziarie, erano state avanzate contestazioni anche afferenti all’operato del poliziotto. Punto fermo all’intera vicenda, si direbbe: contro la sentenza uscita dalla Corte dei reclami penali, infatti, non è stato interposto ricorso.