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Gelo Fed, soffre la Borsa di Zurigo. Sisma in “Julius Bär”. Reagisce New York

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 18.29) Malamente congedatesi dal mese di gennaio sui prodromi di notizie poi giunte in livrea da becchini, causa soprattutto l’atteggiamento riottoso e pavido dei vertici della “Federal reserve” statunitense in materia di tassi, in sofferenza affrontano febbraio le piazze borsistiche europee sulle quali, oltre ai venti gelidi in clima generale antitetico agli atti di coraggio, stanno spirando anche refoli locali non sempre positivi. Numeri da consuntivo 2023 poco soddisfacente hanno vessato ad esempio il titolo “Roche holding Ag” (meno 5.50 per cento) sul listino primario a Zurigo, laddove lo “Swiss market index” ha lasciato sul campo una figura abbondante – 1.05 per cento – ad 11’213.91 punti dopo minimo a quota 11’194.31 punti, di fatto rifluendo sui livelli di un anno fa (scarto positivo: 0.23 per cento) e con reale archiviazione del primo mese ad un margine utile pari allo 0.68 per cento. Spunti accettabili, per contro, da “Abb limited” (più 1.66) e “Novartis Ag” (più 1.28). Nell’allargato, occhi puntati su “Julius Bär Gruppe Ag”: accertata com’è di massima la dimensione del disastro finanziario legato al sostegno al gruppo immobiliare “Signa” (prime indicazioni, attorno ai 100 milioni di franchi; realtà ormai acquisita, oltre 600 milioni di franchi; 586 milioni di franchi già in ammortamento), Philipp Rickenbacher ha dato le dimissioni dal ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione prendendo atto di una situazione per lui ormai insostenibile o, in altre parole, è stato silurato “d’emblée”; repentina anche la decisione di uscire dal ramo del debito privato, cioè dei finanziamenti alla clientela selezionata in fascia alta; positiva in avvio la risposta degli operatori sul mercato, con volata sino al prezzo di 51.94 franchi per azione (guadagno attoro all’otto per cento) e successivo rientro verso la parità (chiusura a 47.72 franchi, più 0.42).

Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.26; Ftse-Mib a Milano, meno 0.18; Ftse-100 a Londra, meno 0.11; Cac-40 a Parigi, meno 0.89; Ibex-35 a Madrid, meno 0.63. New York in replica positiva: Nasdaq, più 0.82; S&P-500, più 0.74; “Dow Jones”, più 0.54. Cambi: 93.18 centesimi di franco per un euro, 85.76 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in rimbalzo contenuto al controvalore teorico di 36’897 franchi circa per unità.