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Avegno-Gordevio: rogo sull’Alpe Mergozzo, semidistrutto un rustico

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Cause non ancora note circa l’incendio che stamane, sull’Alpe Mergozzo in territorio comunale di Avegno-Gordevio frazione Gordevio, ha attaccato e semidistrutto un rustico a due terzi della costa. Colonna di fumo visibile da parte della Bassa ValleMaggia già intorno alle ore 8.30; alle ore 8.50 l’allarme giunto al gruppo di picchetto dei Pompieri Locarno; a seguire attività da terra con effettivi, materiali per lo spegnimento e modulo ad alta pressione portati in quota grazie ad un elicottero civile; dallo stesso velivolo, quale supporto, vari lanci “mirati” di acqua sull’obiettivo.

Bellinzona, estate con cantiere di lungo periodo su via Henri Guisan

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Lungo cantiere in vista nel cuore di Bellinzona, lungo via Henri Guisan, tra l’incrocio con viale Giuseppe Motta e l’incrocio con via Claudio Pellandini. Programmazione: da lunedì 10 a lunedì 31 luglio, tratto fra l’incrocio con viale Officina e l’incrocio con via Claudio Pellandini, con alcuni interventi preparatori in fascia diurna e lavori effettivi nella fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00); marcia a senso unico alternato su una sola corsia e, all’occorrenza, con l’apporto di agenti della sicurezza; poi, al termine del ciclo di interventi in corso sotto egida della Città di Bellinzona e dunque di massima tra la fine di agosto e la prima metà di settembre, posa della pavimentazione nel tratto compreso tra l’incrocio con viale Officina e l’incrocio con viale Giuseppe Motta, in questo caso con attività dal lunedì al venerdì tra le ore 7.00 e le ore 17.30.

16enne scompare da Mendrisio, dopo due settimane l’avviso di ricerca

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Annuncio di scomparsa a scoppio ritardato, oggi da fonti della Polcantonale, per una 16enne il cui ultimo avvistamento risale in effetti alle ore 17.30 di lunedì 19 giugno in quel di Mendrisio, luogo di domicilio della ragazza (nome e cognome rilevabili dal sito InterNet della Polcantonale, idem dicasi per quanto riguarda la fotografia). Informazioni utili per il riconoscimento: carnagione bianca, corporatura snella, altezza 168 centimetri, età apparente coincidente con quella anagrafica, peso 55 chilogrammi, occhi castani scuri con lieve strabismo, viso ovale-rotondo, bocca larga, labbra sottili, naso dritto, capelli castani scuri e lisci portati lunghi. La ragazza, che è cittadina svizzera, si esprime in lingua italiana ed in un incerto portoghese. Abbigliamento: maglietta bianca, pantaloncini corti da tuta e di colore grigio, ciabatte tipo infradito; quali accessori una borsetta di color oro ed uno zaino di marca “Nike” e di colore nero. Riferimenti, come sempre, il comando della Polcantonale al numero 0848.255555 o un qualunque posto di polizia.

Macchina avanti, ferma, indietro: altro giro a vuoto per lo “Swiss market index”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.33) Di nuovo senza fortuna il tentativo di uscita dal porto, oggi, per un listino primario della Borsa di Zurigo in cui più che la volontà può la prudenza: “Swiss market index” al saldo con limatura pari allo 0.02 per cento sugli 11’217.34 punti, “Kühne+Nagel Ag” capofila (più 1.75 per cento), denaro sui farmaceutici, il solo titolo “Holcim limited” in perdita secca (meno 2.33). “DocMorris Ag” (già “Zur Rose group Ag”) in spicco nell’allargato con margine utile superiore al cinque per cento; sempre più consistenti gli interrogativi su “Evolva holding Ag”, slittata a 3.90 franchi il pezzo prima di mezzogiorno – era a 18.95 franchi alla fine di aprile – ma in ultimo capace di inarcarsi sino a rivedere la luce verde con chiusura a 4.70 franchi. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.26 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.21; Ftse-100 a Londra, meno 0.10; Cac-40 a Parigi, meno 0.23; Ibex-35 a Madrid, meno 0.63. Chiusa New York. Cambi: 97.64 centesimi di franco per un euro, 89.61 centesimi di franco per un dollaro Usa; in attestazione sui 27’732 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Mani lunghe nell’intimo di una 13enne: uomo in detenzione preventiva

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Di lui, quella 13enne, non poteva non fidarsi, sapendolo coniugato con un’amica molto amica di sua mamma; ed il marito dell’amica molto amica di sua mamma, essendosi aperto la strada grazie alla conoscenza diretta, avrebbe approfittato per degenere gusto proprio. In detenzione preventiva da tre o quattro settimane trovasi un tizio, età sommariamente indicata attorno ai 60, che per quanto raccontato dalla ragazzina – e non v’è motivo per non crederle – si sarebbe macchiato più volte di reati afferenti alla sfera sessuale, limitatamente (si fa per dire) a sfioramenti e toccamenti di cui la vittima avrebbe parlato con alcuni compagni della classe terza media, alcuni giorni prima che avessero fine le lezioni dell’anno scolastico; notizie sarebbero a quel punto trapelate anche a membri del corpo docente. Il presunto autore degli atti prevaricatori in àmbito sessuale consta essere cittadino svizzero di origine non precisata e con domicilio nel Locarnese. Dei fatti si occupa la magistratura dei minorenni; a valutazione degli inquirenti, le informazioni raccolte sono state bastevoli per il fermo e poi per l’arresto.

Esito infausto, deceduto il 79enne schiantatosi con l’auto a Manno

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Tragico l'esito dell'incidente avvenuto ieri lungo via Cantonale a Manno, in corrispondenza del civico numero 25,  in corrispondenza della stazione di servizio “Migrol” e dirimpetto all’edificio della “Taiana Sa”: come riferito nel pomeriggio di oggi da un portavoce della Polcantonale, è infatti deceduto in ospedale il 79enne - cittadino svizzero, domicilio nel Luganese - che si trovava al volante della “Toyota” andata a sbattere contro un manufatto posto in fregio alla carreggiata, direzione Agno, sull'ingresso ad un'area privata. Le condizioni dell'anziano erano parse drammatiche già agli occhi dei primi soccorritori. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Gli accertamenti sulla dinamica dei fatti sono stati esperiti da uomini della Polcantonale, con il supporto dei colleghi della Polintercom Malcantone-est.

Matten (Kanton Bern): Mann tot aus Simme geborgen

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Gestern, den 2. Juli ist in Matten eine leblose Person aus der Simme geborgen worden. Es handelt sich um einen 38-jährigen Schweizer, der zuvor als vermisst gemeldet worden war. Aktuell steht ein Unfallgeschehen im Vordergrund.

Der Kantonspolizei Bern wurde am Sonntag, 2. Juli 2023, kurz nach 12.10 Uhr, gemeldet, dass ein Mann in Matten (Gemeinde St. Stephan) vermisst werde. Umgehend wurde eine Suche nach dem Mann eingeleitet. So standen unter anderem auch Personensuchhunde der Kantonspolizei Bern im Einsatz. Gegen 14.10 Uhr ging die Meldung ein, dass eine leblose Person im Bereich Pfündel in der Simme gesehen worden sei.

In der Folge konnte der Mann von Mitarbeitenden der Seepolizei geborgen werden. Die umgehend ausgerückte Notärztin konnte nur noch seinen Tod feststellen. Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 38-jährigen Schweizer, der im Kanton Bern wohnhaft war.

Im Einsatz standen verschiedene Dienste der Kantonspolizei Bern sowie das Institut für Rechtsmedizin der Universität Bern. Das Care Team des Kantons Bern wurde aufgeboten, um die Betroffenen zu unterstützen. Unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Oberland wurden Ermittlungen zur Klärung der Ereignisse aufgenommen, gemäss diesen steht aktuell ein Unfallgeschehen im Vordergrund.

Quelle der Polizeimeldung: Kapo BE

Borsa di Zurigo: pochi denari, poche idee, molti timori, troppi malumori

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.31) Impatto crudo con il secondo semestre del 2023 per il listino primario della Borsa di Zurigo, già non spumeggiante nella prima parte della seduta – anche per sostanziale carenza di denaro sul piatto – e via via gravato da malumori nel pomeriggio sino ad un saldo in netta perdita (meno 0.54 per cento ad 11’219-15 punti) sullo “Swiss market index”. “Ubs group Ag” capofila con margine utile pari all’1.02 per cento; in buona spinta gli assicurativi, in seconda, terza e quarta moneta con progressi fra lo 0.34 e lo 0.47 per cento; in retroguardia “Sonova holding Ag” (meno 2.56 per cento; ridotto al 5.84 per cento il beneficio nell’anno corrente, flessione pari al 25.42 per cento sul periodo delle 52 settimane, lontanissimo il picco di inizio agosto 2022); generale pare la prudenza nella costruzione di nuovi “asset”. Nell’allargato, fuga fallita per “Starrag group holding Ag” ad un certo punto di ritorno sui livelli del luglio 2018 con un balzo superiore al sette per cento e poi ritrovatosi ai piedi della scala (più 0.91); “Santhera pharmaceuticals holding Ag” (più 1.82) al ri-esordio dopo la riduzione del numero di azioni (una “nuova” contro 10 “vecchie”).

Così sulle altre piazze, dove in ultimo sono stati scontati al ribasso i ripetuti messaggi circa il rallentamento dell’economia sui parametri del manifatturiero: Dax-40 a Francoforte, meno 0.41 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.77; Ftse-100 a Londra, meno 0.06; Cac-40 a Parigi, meno 0.18; Ibex-35 a Madrid, più 0.54. Minimi progressi, fra lo 0.03 e lo 0.21 per cento, sugli indici di riferimento a New York. Cambi: 97.82 centesimi di franco per un euro, 89.61 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 27’772 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Como, il rapinato si veste da Sherlock Holmes: colpevole già preso

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L’hanno rapinato, ma ha deciso di non farsi mettere i piedi in testa: prima con una denuncia immediata agli agenti di una pattuglia della Polizia di Stato, poi percorrendo e ripercorrendo le strade sino a che ha reincontrato il soggetto da cui era stato aggredito, indi ricontattando le forze dell’ordine e determinando il fermo del malvivente. Tetragono, pervicace, perseverante e pertinace il 18enne svizzero che, assalito da un gruppo di teppisti nella zona di viale Fratelli Rosselli a Como attorno alle ore 1.20 di domenica, già prima delle ore 2.30 è riuscito a far bloccare e fermare l’autore della rapina, bottino un centinaio di euro; circa il soggetto erano state fornite sia una descrizione assai particolareggiata sia indicazioni sulla via presa dopo l’atto criminale perpetrato con lo spalleggiamento di non meno di due accoliti; elementi utili erano venuti anche dagli altri due ragazzi, parimenti cittadini elvetici, che si trovavano in compagnia del 18enne. In piazza Alessandro Volta l’atto finale e risolutivo: gli agenti sono intervenuti a colpo sicuro immobilizzando un tizio risultato poi essere cittadino ucraino, 16 anni l’età, dimora a Fino Mornasco (Como). Il ragazzo, riconosciuto formalmente e sotto denuncia da parte della vittima dell’aggressione, dovrà rispondere di rapina in concorso.

Varese, lite in piena notte nella zona delle stazioni: ferita una donna

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Una donna, 34 anni l’età, nazionalità al momento non nota, è stata assistita da personale medico e poi trasportata al Pronto soccorso del “Circolo” di Varese per lesioni subite in una lite scoppiata attorno alle ore 1.00 di oggi, lunedì 3 luglio, nella zona dei piazzali delle stazioni ferroviarie del capoluogo, in prossimità del palazzo delle Poste centrali. Le condizioni della 34enne sono soddisfacenti. Accertamenti circa cause e dinamica dei fatti sono stati esperiti da elementi delle forze dell’ordine.

Colpo di stiletto / Omonimia e coincidenza fanno guai in apparenza

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Qualche momento di perplessità da punto interrogativo piantato davanti agli occhi, ieri, in ambienti degli operatori del soccorso, risultando frammenti di informative generiche circa una 56enne infortunatasi nella zona dell’Alpe di Giumello ma mancando un riscontro effettivo. A complicare la questione, tra l’altro, un improbabile riferimento a Muggio, territorio vallivo sì ma pertinente al Mendrisiotto quand’invece all’Alpe di Giumello si arriva dalla Valle Morobbia via località Carena nel già Comune di Sant’Antonio e, chi voglia ed abbia gambe, sino al Passo San Jorio. Il nodo è stato sciolto grazie a verifiche incrociate: la donna era effettivamente caduta durante un’escursione e si trovava nell’impossibilità temporanea di proseguire con le proprie forze, ma sull’Alpe di Giumello in Comune di Casargo e nell’italiana provincia di Lecco, e lì – cioè a distanza di un passo alpino, di un lago e di un altro pezzo di rilievi montuosi – è stata infatti assistita. Omonimia, ed omonimia aggravata: la menzione “Muggio” era legittima, trovandosi l’Alpe di Giumello effettivamente sul… Monte Muggio. Tutto è bene quel che finisce bene (a proposito, anche l’escursionista gode ora di buona salute).

Bastardi inside / Da un certo punto di vista, sono nel posto giusto…

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E dunque, dopo l’assemblea-1 di ieri con aggiornamento all’assemblea-2 di oggi, i residuali ex-macellari ex-molinari che da venerdì sera si sono imboscati in uno stabile a Lugano quartiere Viganello hanno deciso di proseguire l’occupazione, di massima, almeno sino a martedì, forse a giovedì. Pare che con qualche caporione di costoro, tra l’altro, l’autorità politica comunale stia “dialogando”, quale che sia il significato da annettersi nella circostanza a questo verbo. Cosa sicura: gli scalzacani ex-macellari ex-molinari hanno almeno trovato un “humus” adeguato; trovandosi ora in una già scuola elementare, essi possono finalmente avvicinarsi ad una sia pur minima base di conoscenza, incominciando a disegnare qualche “O” con il bicchiere e tracciando aste e lettere e numeri sulle lavagne.

Geldsegen für die Grünen: Erbin spendet eine Million Franken

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Die Grünen erhalten eine Grossspende in Höhe von einer Million Franken. Es handelt sich um die grösste Einzel- spende in der Geschichte der Partei.
Das Geld kommt von Carmita Burkard Kroeber, Erbin der Gründerfamilie des Baustoffkonzerns Sika. Sie ist seit über 20 Jahren Mitglied der Partei und hat laut den Grünen bereits auf regio- naler Ebene für sie kandidiert. Miť Kroebers Spende verdoppelt sich das Wahlkampfbudget der Grünen.
Das Geld ermögliche ihnen, in Bereiche zu investieren, in die sie sonst nicht investieren würden. So wollen sie eine App finanzieren, mit der schneller Unterschriften gesammelt werden könnten, sagt Parteipräsident Balthasar

Winterthur: 120’000 besuchen Albanifest

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Die 50. Ausgabe des dreitägigen Winterthurer/ZH Albanifests hat nach Angaben der Organisatoren bis zu 120’000 Besuchende angelockt.
Aus Sicht der Polizei verlief das Stadtfest im Gegensatz zur letzt jähri- gen Ausgabe weniger friedlich. Sie nahm mehrere Personen fest. Die Organisatoren zogen alles in allem eine positive Bilanz. Das bunt gemischte Publikum habe sich die Laune vom wechselhaften Wetter nicht verderben lassen, teilten sie am Sonntag mit.
Laut den Organisatoren ist das Albanifest das grösste jährlich stattfindende Altstadtfest Europas. Die Veranstaltung wird von zahlreichen Vereinen der Stadt bestritten.

Massenstreit zwischen Personen aus Montenegro und Schweizer mit Migrationshintergrund

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Bei einer gewalttätigen Auseinandersetzung zwischen mehreren Personen ist am frühen heutigen Sonttagmorgen in Dietlikon ein Mann schwer am Kopf verletzt worden. Zwölf Personen wurden festgenommen. Es werden Zeugen gesucht.

Kurz nach 04:30 Uhr kam es auf dem Parkplatz des Coop Industriestrasse, gegenüber MC Donalds und Face Club, zu einer Auseinandersetzung zwischen mehreren Personen. Im Verlauf dieser Auseinandersetzung erlitt ein 19-jähriger Mann schwere Kopfverletzungen. Er wurde mit einem Rettungswagen in ein Spital gebracht.

Die rasch eintreffenden Kantonspolizisten nahmen insgesamt zwölf Männer im Alter von 16 bis 26 Jahren fest. Einer der Festgenommenen stammt aus Montenegro, die anderen elf Männer besitzen die Schweizer Staatsbürgerschaft. Sie sind in den Kantonen Solothurn, Aargau, Luzern, Zug, Bern und Uri wohnhaft.

Die genauen Umstände und Hintergründe der Auseinandersetzung sind noch unklar und Gegenstand der laufenden Ermittlungen der Kantonspolizei Zürich in Zusammenarbeit mit der zuständigen Staatsanwaltschaft.

Zeugenaufruf:

Personen, welche zum geschilderten Raufhandel sachdienliche Angaben machen können, werden gebeten, sich mit der Kantonspolizei Zürich, Telefon 058 648 48 48, in Verbindung zu setzen.

Gambarogno, collisione su via Monte Ceneri: quattro feriti lievi

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Due adulti e due minorenni hanno riportato lesioni dalla modesta entità e qualche contusione in séguito all’incidente occorso alle ore 16.30 circa lungo via Monte Ceneri in Comune di Gambarogno, frazione Quartino. A collisione un’auto con targhe ticinesi ed un veicolo immatricolato nel Canton Argovia, presumibilmente sulla fase di immissione di uno dei due mezzi verso la viabilità secondaria. Soccorsi portati da operatori del “Salva” Locarno-valli; sul posto unità della Polcantonale; ovvi disagi per la circolazione.

Castelveccana (Varese): 19enne sbalzato dalla moto, è fuori pericolo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.25) Dichiarato fuori pericolo il 19enne la cui moto, intorno alle ore 12.30 di oggi, è venuta a collisione con un’auto lungo la Strada provinciale numero 69 “di santa Caterina”, in territorio comunale di Castelveccana (Varese). Dopo primo intervento da parte dei sanitari con un’ambulanza, per ragioni di immediatezza dei soccorsi è stato fatto intervenire l’elicottero dalla base di Villa Guardia (Como). Traumi e lesioni, sì, e lungo periodo tra degenza e convalescenza; escluse tuttavia conseguenze esiziali.

Marchirolo (Varese): collisione sulla Statale, motociclista in codice rosso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.39) Elisoccorso dalla base di Bresso (Miliano) in azione sotto codice rosso, questo pomeriggio, per l’assistenza e per il trasferimento in ospedale di un motociclista che ha avuto la peggio nella collisione tra il suo dueruote ed un’auto in territorio comunale di Marchirolo (Varese), lungo la Strada statale numero 233 “Varesina” che porta al confine su Tresa. L’incidente è occorso alle ore 16.25 circa; al momento non vi sono notizie circa eventuali altri feriti; massiccio il dispiegamento di ambulanze e di effettivi dei Vigili del fuoco. Dei rilevamenti si stanno occupando uomini dell’Arma dei Carabinieri.

Pigra (Como), auto giù nella scarpata. Ma nessuno si fa un graffio

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Decisamente fortunata la giovane conducente di una vettura che nelle prime ore di oggi, nella discesa dalla zona degli alpeggi in territorio comunale di Pigra (Como), è finita fuori dalla carreggiata ed è slittata lungo il ripido pendio per una cinquantina di metri almeno: benché spaventata e scossa dai colpi sofferti, la ragazza è infatti uscita con le proprie forze dall’abitacolo e si è necessariamente incamminata sulla via, trovando infine soccorso. Assistenza è stata prestata da operatori sanitari della “Croce rossa italiana”; il mezzo è stato poi individuato e, sotto coordinamento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri (stazione di Tremezzina), letteralmente “estratto” dalla scarpata.

Erba (Como): tamponamento in zona “bowling”, 83enne ricoverato

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Legittima preoccupazione, sia per l’entità delle lesioni riscontrate sia per l’età del soggetto, circa la sorte di un 83enne che questo pomeriggio, lungo l’asse di via Milano ad Erba e meglio nella zona prossima al “Bowling Erba” e ad una stazione di servizio, è rimasto ferito in séguito a tamponamento tra due veicoli. Nell’incidente è stata coinvolta anche una 56enne, che avrebbe riportato soltanto qualche escoriazione. Soccorsi portati da operatori dei servizi locali di ambulanza; sul posto anche unità dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco.

Manno: auto contro muretto, uomo ricoverato in massima priorità

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.01) In gravissime condizioni ed anzi in pericolo di morte, stando ad una prima e sommaria valutazione da parte del personale medico che l’ha accompagnato d’urgenza al “Civico” di Lugano e come poi consta da una nota-stampa del portavoce della Polcantonale, il conducente di una “Toyota” con targhe ticinesi che alle ore 14.22 circa, nel transito lungo via Cantonale a Manno direzione Agno, ha deviato dall’asse stradale andando a schiantarsi contro un manufatto in cemento posto in fregio alla carreggiata. L’uomo è un 79enne cittadino svizzero con domicilio nel Luganese. L’incidente in corrispondenza della stazione di servizio “Migrol” al numero civico 25, dirimpetto all’edificio della “Taiana Sa”; primi soccorsi – con due mezzi – ad opera di sanitari della “Croce verde” da Lugano; sul posto anche agenti della Polcantonale, con il supporto dei colleghi della Polintercom Malcantone-est, per i rilevamenti di rito.

Acquarossa, curva mal presa e l’auto sbatte sul muro: nessun ferito

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Senza conseguenze per il conducente, ma con rilevanti danni al mezzo, l’incidente stradale avvenuto alle ore 21.08 circa di ieri, sabato 1.o luglio, in prossimità della sede municipale di Acquarossa: qui un’auto, in transito lungo via Bosco Ciossera verso la frazione Leontica, è andata a collidere frontalmente contro un muro causa perdita di aderenza su una curva con piega a sinistra. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto.

Busto Arsizio (Varese): scontro su un incrocio, due persone ricoverate

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Due feriti ed un contuso (per quest’ultimo è stato sufficiente un trattamento ambulatoriale sul posto) in séguito alla collisione tra due auto, alle ore 10.36 circa, sull’incrocio tra via Palestro e via 15 giugno 1918 a Busto Arsizio (Varese). Stante la riscontrata media gravità delle lesioni, i due feriti sono stati trasferiti in ambulanza al nosocomio cittadino.

Rissa in una discoteca della Brianza, tre comaschi all’ospedale

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Può essere breve, brevissimo, il passo dal divertimento al lettino in un Pronto soccorso: ne sanno qualcosa tre giovani, tutti residenti a Carugo in provincia di Como e tutti attorno ai 21 anni, rimasti feriti in una rissa scoppiata a Carate Brianza (provincia di Monza-Brianza) sulle piste di una discoteca all’aperto. Intorno alle ore 3.00 l’arrivo delle forze dell’ordine; i tre sono stati trattati sul posto e poi trasferiti in codice giallo al “Pio XI” di Desio (Monza-Brianza).

Cadorago (Como), scontro fra auto: ferite due donne, una è grave

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Piuttosto serie le lesioni riportate da una delle due donne – 78 e 47 anni rispettivamente – rimaste ferite nell’incidente avvenuto alle ore 16.18 circa di ieri, sabato 1.o luglio, lungo via Armando Diaz a Cadorago (Como). A collisione due vetture, una delle quali si è ribaltata sull’impatto. Soccorsi portati da operatori della “Croce azzurra” locale e da effettivi dei Vigili del fuoco dal comando provinciale in Como; la più grave tra le due donne è stata trasportata al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como). In immagine, la scena dell’incidente.

Muralto, donna precipita per 10 metri da una scalinata: è grave

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.36) Versa in gravi condizioni la donna, 37 anni l’età, cittadina svizzera con domicilio nel Locarnese, che stamane è caduta dagli scalini del percorso lungo salita San Biagio in territorio comunale di Muralto, direzione Orselina, ed a causa dello sbilanciamento del corpo è poi precipitata lungo la scarpata sul lato destro. L’escursionista è stata individuata e soccorsa ad un dislivello di 30 metri dal punto di inizio della caduta, presumibilmente dopo scivolamento per una decina di metri lungo la scalinata e poi fuori da essa; all’opera effettivi dei Pompieri Locarno con l’Unità intervento tecnico, prima assistenza sanitaria a cura di operatori del “Salva” Locano-valli; infine, trasferimento al “Civico” di Lugano.

Gazzada Schianno (Varese): scontro nella notte, motociclista ferito

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Di media gravità le lesioni riportate da un motociclista 30enne il cui dueruote, poco prima delle ore 2.00 di oggi e mentre era in transito lungo la Strada provinciale numero 57 “della Selvagna” in provincia di Varese e meglio nel territorio comunale di Gazzada Schianno frazione Schianno, è venuto a collisione frontale con un’auto. Illeso il conducente della vettura. Accertamenti esperiti da uomini dell’Arma dei Carabinieri in Varese.

Cavaria con Premezzo (Varese): vettura si ribalta in autostrada, un ferito

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Ricovero in codice giallo per un 28enne, stamane, sull’esito dell’incidente occorso intorno alle ore 9.25 lungo l’autostrada A8 italiana nel tratto compreso tra Varese e Gallarate, direzione capoluogo, e meglio sullo svincolo per Cavaria con Premezzo (Varese). Secondo una prima e sommaria ricostruzione dei fatti, il mezzo a bordo del quale si trovava il giovane ha sbandato all’improvviso arrestandosi a ridosso dell’uscita e solo dopo aver strisciato su una fiancata ovvero ribaltandosi. Soccorsi portati da operatori locali dei servizi di ambulanza e da effettivi dei Vigili del fuoco. L’uscita per Cavaria con Premezzo in direzione nord è stata temporaneamente interdetta al traffico.

Como, cadavere affiora dalle acque del Lario. Accertamenti in corso

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Il cadavere di un uomo è stato rilevato e recuperato stamane, con operazione condotta a partire dalle ore 8.36 circa, dalle acque del Lario davanti a Como, zona prospiciente i giardini a ridosso del “Tempio voltiano” e meglio nell’area del primo bacino alla diga foranea. Sussiste al momento qualche problema per quanto riguarda l’identificazione ufficiale: si tratterebbe di un 44enne straniero. Sul posto effettivi dei Vigili del fuoco dal comando provinciale, personale sanitario ed agenti di Polizia di Stato e Polizia locale. Accertamenti in corso.

Gemonio (Varese), 41enne muore falciata da un’auto: sospetto omicidio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.14) Un’ombra inquietante si allunga sulla morte della 41enne Giuseppina “Giusy” Caliandro che intorno alle ore 21.13 di ieri, sabato 1.o luglio, era stata falciata da un’auto in territorio comunale di Gemonio (Varese), nella zona di intersezione tra via Giuseppe Garibaldi e via Rocco Cellina: primi accertamenti ed ancora sommarie ricostruzioni dell’episodio condurrebbero infatti a valutare l’ipotesi di un omicidio volontario, e non di un mero omicidio stradale. La donna, che ad onta della tempestività dei soccorsi e dello sforzo compiuto dai sanitari era deceduta poche ore dopo ii ricovero in codice rosso nel principale nosocomio del capoluogo, sarebbe stata vista scendere dalla stessa vettura, ed all’apice di un litigio con il conducente e/o con un suo altro passeggero, pochi istanti prima della tragedia; in altre parole, l’automobilista avrebbe puntato sulla donna che nel frattempo si stava allontanando a piedi, presumibilmente con l’intenzione di rientrare al domicilio lì vicino. Le forze dell’ordine sono mobilitate ad ampio spettro nella ricerca del veicolo, dileguatosi dopo l’impatto e, come risulta da elementi acquisiti, lasciando tracce del passaggio anche sulla fiancata di un’auto in transito sul punto di accesso a via Trento. Le ricerche sono condotte da effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla compagnia in Luino (Varese) con il supporto di Polizia locale.

Busto Arsizio (Varese): incendio in pizzeria, incasso serale… bruciato

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Serata ad incasso zero, con tante scuse alla clientela prenotatasi e che al posto del personale di servizio ha trovato uomini del Corpo Vigili del fuoco, ieri alla “Trattoria-pizzeria Caprese” di piazza Lucio Flauto in Busto Arsizio (Varese), causa incendio di una canna fumaria con rischio di propagazione delle fiamme all’intero locale. L’episodio intorno alle ore 19.00. Grazie all’intervento degli operatori della sicurezza, i danni sono stati contenuti; non vi sono stati né feriti né intossicati; stamane una prima valutazione dello stato dell’arte.

Macellari senza casa, la classe non è acqua: espugnata una scuola dismessa

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.50) Che cosa vi sia da discutere con chi usa la prevaricazione come strumenti per imporsi, non si sa; pare tuttavia che, tra le autorità cittadine di Lugano e financo dalle parti di Palazzo delle Orsoline in Bellinzona per quanto riguarda il Cantone, uno spiraglio per il dialogo sia stato lasciato aperto. Aperto, senza bisogno alcuno, con il solito manipolo di soggetti socialmente disadattati e culturalmente squinternati che, nella pretesa di perpetuare e di reiterare i comportamenti illegali per troppo tempo tollerati ai tempi dell’ex-macello, nella serata di ieri, venerdì, ha offerto un saggio inarrivabile di talento e di audacia andando ad espugnare nientemeno che le dismesse ex-scuole elementari di Lugano quartiere Viganello, qui piantando le tende, inventandosi qualche diversivo per far passare il tempo, organizzando una sorta di assemblea dalla quale è uscito il nulla co(s)mico ed inalberando le solite pretese. Per dimensioni, inversamente proporzionale al diarroico farfugliamento ideologico espresso in comunicati da ronzio di ronzinanti è l’entità della questione: i già macellari e già molinari vogliono gratis una sede di proprio gusto, centrale e comoda ai mezzi pubblici, con dotazione di servizi (acqua gas luce; di quest’ultima è già in corso ampio consumo causa citata invasione di spazi ed aule) il cui costo sia a carico della collettività, e non disdegnerebbero contributi finanziari parimenti pubblici al fine di foraggiare qualche perdita di tempo.

Quale sia lo stato dell’arte all’interno della struttura non si sa: al solito, stampa sgradita (per ora, niente minacce subite, a differenza di quanto era avvenuto in altra circostanza dalle parti di piazza Molino Nuovo) ed accesso consentito solo agli amici degli amici. Karin Valenzano Rossi, in qualità di capodicastero per sicurezza e spazi urbani in Lugano, ha avuto modo oggi di entrare ed ha ascoltato quanto una ventina di “delegati” aveva non da proporre ma da imporre; dialogo, si riferisce per dovere di cronaca, effettivamente alla pari, nel senso che la somma dei quozienti intellettivi di quei 20 soggetti è risultata equivalente a quella della sola interlocutrice. Peccato che dell’esito del confronto non sia stato fornito nemmeno un sommario resoconto: se ciò è comprensibile da parte della municipale, che decisioni non prende in materia senza che sia stati consultati i colleghi (o, almeno, chi come lei abbia voce in capitolo), non si comprende invece il silenzio dei solitamente iperloquaci ex-macellari, o forse lo si capisce sin troppo bene alla luce di un’occupazione inventata lì per lì e che investe strutture di interesse pubblico (della stessa porzione di edificio è già prevista la demolizione).

Domani, in altra assemblea (no, sarebbe la prosecuzione di quella incagliatasi oggi) fissata per le ore 15.00, all’interno dello stabile di via Bottogno sarà presa una decisione circa il da farsi, concetto che si traduce o nell’autosloggiamento degli occupanti con la coda tra le gambe o nella permanenza in forma di bivacco, almeno sino a che ciò sarà permesso. Nel pensiero – che da molti pare essere condiviso – di Maruska Ortelli, granconsigliera per la Lega dei Ticinesi, un “(…) sino a che” di brevissimo periodo: “Intervengano le forze dell’ordine, sgombero immediato”. Ma è giusto che vi sia un’interlocuzione con la Città di Lugano e con il Cantone? “Giusti i soggetti”, è la replica ridotta alle sintesi”, ma solo nel senso che, “ad incontrarsi al più presto ed a trovare una soluzione concreta”, hanno da essere le autorità pubbliche, e tra di loro. Tradotto: poi, e semmai, informare gli ex-macellari circa le decisioni assunte.

Scatta l’allarme a Tel Aviv, interviene la “Rega” (in Verzasca): tutti salvi

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Avete in mente le storie di radioamatori che in un luogo nemmeno tracciato sulle carte geografiche intercettano richieste di aiuto in arrivo da distanze di migliaia di chilometri, e da lì fanno scattare una catena di contatti, da stazione a stazione, sino a che il messaggio giunge a chi effettivamente può intervenire in soccorso, e così gente ormai destinata a perire tra i ghiacci viene recuperata “in extremis” e dalla cronaca passa direttamente alla leggenda? Beh: in tanto e di sicuro in meglio sono cambiate le cose, ma anche ieri ed anche nel pieno del mondo civile ed interconnesso un sussurro sparato da terra a cielo andò a miracol mostrare e l’effetto desiderato produsse. Cioè, e per farla breve: inchiodatisi sui 2’500 metri alla Corona di Redòrta intorno alle ore 17.00 causa “improvviso cambiamento delle condizioni meteorologiche” – citazione da fonte ufficiale; poi potremmo e dovremmo anche discutere del come preparare un’uscita in montagna e del come consultare le mappe e del come leggere le previsioni sul “radar” – ed alle prese con l’abbassarsi della temperatura e nel dubbio circa il proseguire stante la ridotta visibilità, nove escursionisti di nazionalità israeliana si sono giustamente affidati alla tecnologia cioè al telefono satellitare di cui il capocomitiva era dotato; sia come sia, in cima alle opzioni per l’emergenza c’era un numero di Tel Aviv, dove magari se la cavano meglio con i Monti della Giudea da Gerusalemme a Betlemme non volendosi dire di quello che era stato dato per disperso sul Sinai ed invece tornò giù sulle sue gambe e trascinandosi dietro le Tavole della legge, ed insomma da Tel Aviv avranno anche stentato a capire dove si trovi la Valle Verzasca e quale fosse la situazione, ma amen e Dio sia lodato anche qui perché tiene fin troppo spesso una mano sulla testa degli uomini.

Sviluppo primo: da Tel Aviv è partita una comunicazione alla “Rega”, elicottero pronto elicottero decolla elicottero sùbito sulla verticale di quel che non c’è; a parte la nebbia, che per natura è un bell’ostacolo, problemino con le coordinate dalla discutibile precisione, ergo primo volo a vuoto. Comunicazione dalla centrale operativa “Rega”, vedete ben voi israeliani in Israele che gli israeliani in Verzasca non si trovano; a seguire, ponte di comunicazione grazie al contatto via operatore israeliano in Israele tra uno degli israeliani fermi in Verzasca e chi sopra la Verzasca era alla ricerca degli israeliani; nel frattempo, contatti tra centrale “Rega” e gerenti delle varie capanne del “Club alpino svizzero” al fine di stabilire un possibile itinerario seguito dagli escursionisti; risolutiva, per l’identificazione del luogo in cui la comitiva era bloccata, una foto scattata e trasmessa. Finale da epopea del Settimo cavalleggeri: mentre a valle era già pronta a partire una colonna di soccorritori del Cas di Locarno, bersaglio individuato dall’equipaggio di elicottero della “Rega” con il supporto dei colleghi su velivolo della “Eliticino Tarmac Sa”, due specialisti in azione per il recupero degli escursionisti, tutti agganciati e riportati a valle. Manco un graffio, tra l’altro.

La prossima volta, però… No, meglio che non ci sia, una prossima volta con simili problemi. In immagine, la fase conclusiva dell’intervento dalla Corona di Redòrta.

Condanna in Italia, arresto in Svizzera: “maîtresse” estradata a Chiasso

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Dall’Italia, dove da nove mesi a questa parte pendeva su di lei un ordine di carcerazione per espiazione della pena di quattro anni e sei mesi dopo condanna definitiva, si era allontanata sfuggendo alle ricerche; le quali ricerche, una volta estese, sono bastate per farla individuare in Svizzera e quindi, in esecuzione di ordinaria procedura internazionale, a farla arrestare. In consegna martedì scorso – di stamane la notizia – al valico doganale di Chiasso su Como frazione Ponte Chiasso, per quanto ora di competenza delle autorità locali, una 46enne dominicana titolare anche di passaporto italiano ed alla quale gli agenti della Polizia di frontiera hanno notificato gli estremi del provvedimento partito da Trieste: la donna è stata infatti giudicata colpevole per sfruttamento della prostituzione minorile, periodo 2011-2012, fatti avvenuti in provincia di Pordenone. La 46enne è ora ospite del “Bassone” a Como. Nella foto, la struttura penintenziaria.

Veleso (Como): anziana si smarrisce nei boschi e si infortuna: salvata

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L’ha trovata il figlio, messosi rapidamente in cerca e che con il cuore in gola aveva già battuto strade e sentieri, a distanza di circa due chilometri dall’abitazione; l’ha trovata, le ha prestato una prima assistenza ed ha fatto intervenire sanitari e specialisti del soccorso. Per quanto ferita in séguito ad una o più cadute, è in salvo la 72enne cittadina italiana che nel pomeriggio di ieri, venerdì 30 giugno, si era persa nella zona boschiva sopra Veleso (Como) dopo improvvida uscita da casa e probabile perdita dell’orientamento; l’anziana, che soffre tra l’altro di una patologia neurodegenerativa, è stata recuperata grazie ad effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Canzo (Como) ed a specialisti del “Soccorso alpino” civile; necessario l’utilizzo di una barella per il trasporto, su percorso di circa un chilometro e mezzo, sino al primo punto accessibile dagli operatori sanitari con l’ambulanza della “Pubblica assistenza” di Canzo, Distaccamento di Nesso; a seguire, viaggio sino al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia per i trattamenti del caso. In immagine, un momento delle operazioni di soccorso.

Gambarogno, frontale al sottopassaggio di Quartino: due feriti

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Non gravi – per quanto violento sia stato l’impatto – le condizioni delle due persone rimaste ferite nel frontale occorso attorno alle ore 7.00 di oggi, sabato 1.o luglio, sulla Cantonale in corrispondenza del sottopassaggio alla linea ferroviaria Cadenazzo-Luino nel territorio comunale di Gambarogno, frazione Quartino, ad una trentina di metri dal sistema di rotatorie e di innesti antistante la “Nuova pergola”. A collisione un’auto con targhe sangallesi ed un’auto con targhe ticinesi. I soccorsi sono stati assicurati da operatori del “Salva” Locarno-valli.

A margine / Islam nell’Esercito, insorge il Chiesa dove non insorge la Chiesa

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Pare che sulla vicenda fosse stato montato il silenziatore; ma ai tempi nostri uno scatto rischia sempre di sfuggire alla censura. E qualche interrogativo, nemmeno marginale, ha suscitato l’immagine di un gruppo di soldati dell’Esercito svizzero che mercoledì, in coincidenza con l’inizio della “Festa del sacrificio” (per gli islamici vale quanto la Pasqua per i cristiani; vabbè, un po’ meno per via della non trascurabile assenza dell’elemento cristologico, cioè dell’essere Gesù il figlio di Dio), mercoledì, dicevamo, si è messo a pregare con il volto verso La Mecca in un contesto e su programma organizzato da responsabili dell’Esercito stesso, con tanto di conduzione della preghiera da parte dell’imam capitano Muris Begovic, in carica da un anno circa. Per il portavoce dell’Esercito stesso, tra l’altro, tutto bene e tutto a meraviglia. Per lui.

La cosa non è in realtà andata giù a molti, fors’anche per via della mancanza di trasparenza (nel senso: se un simile progetto fosse stato preannunciato, magari anche con invito alla stampa, si sarebbe potuto sostenere che questo è un segno di coerenza con i tempi. Qui a bottega si pensa piuttosto che, a furia di adeguarsi all’“esprit du temps”, in tale materia si stia perdendo tempo e prima o poi si rischi di perdere anche l’elemento spirituale autentico, altro che “Zeitgeist”. Fine dell’inciso). Ed oggi, dalla pagina “Facebook” personale, interviene un presidente nazionale di partito. Primo elemento di lettura dello stato dell’arte: nella Costituzione federale è garantita la libertà di religione, ma “faremmo bene a porre limiti stretti ad una comunità religiosa” nel cui contesto non è prevista analoga ovvero identica libertà di fede a chi pratichi altre religioni, e che “non conosce la separazione tra Chiesa e Stato”, e che “non garantisce la parità di diritti per le donne”, e che “permette persino la pena di morte per gli omosessuali”. Seconda stoccata: “La Svizzera è un Paese cristiano, come dimostra la croce sullo stemma svizzero, come dimostra il nostro salmo e come dimostra il preambolò della Costituzione”. Terzo passaggio: “Ci sono tre Chiese nazionali riconosciute, (cioè) la Chiesa protestante riformata, la Chiesa cattolica romana e la Chiesa cattolica cristiana”. Conclusione: è da rifiutarsi “l’estensione di questo “status” ad altre comunità religiose, in particolare all’Islam”, non volendosi “un’islamizzazione strisciante del Paese”. Di più: “Non vogliamo nemmeno cappellani musulmani per l’Esercito musulmani o sale di preghiera speciali per gli alunni musulmani”.

Argomento complesso, come si può vedere, e sul quale vi è chi voglia tenere il punto. Perlomeno, il difensore delle “tre Chiese nazionali riconosciute” è uno che parla con conoscenza di causa, anche se risulta tacciabile d’essere di parte. Del resto: non è parroco, non è vescovo, non è cardinale e non è nemmeno papa, ma resta pur sempre Chiesa (Marco)…

Anzano del Parco (Como), fuori pericolo l’operaio caduto da una scala

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.43) Dichiarato fuori pericolo il 43enne che stamane, durante lavori in corso di svolgimento nella zona di via Cavolto ad Anzano del Parco (Como), è caduto da una scala con volo breve – un paio di metri – ma sbattendo sull’asfalto con parti sensibili del corpo. Sul posto effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla stazione di Cantù (Como), operatori di servizi di ambulanza con due mezzi ed un elicottero decollato dalla base di Villa Guardia; una volta stabilizzato, l’uomo è stato trasferito in codice giallo – classificazione dei traumi: media entità – al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia.

Como, auto sbanda e si schianta: conducente ferito, non è grave

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Conseguenze non gravi, pur nell’esigenza di un trattamento sanitario, per il conducente dell’auto che alle ore 7.25 circa di oggi, lungo via Cecilio in territorio comunale di Como, è andata a sbattere violentemente contro un manufatto e, sul rimbalzo, si è arrestata nel pieno della carreggiata, ad intralcio – in diagonale – di due corsie. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Traffico in “tilt”, anche ben oltre l’arrivo dei soccorritori (sul posto i paramedici dalla “Croce verde” di Fino Mornasco ed una squadra di Vigili del fuoco dal comando provinciale), stante il flusso di veicoli in entrata verso lo svincolo dell’autostrada A9 ed in provenienza dalla stessa.

Niedergesteln (Kanton Wallis): Eine Person nach Töffunfall tot , eine schwer verletzt

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Am Samstagabend, den 24. Juni 2023, kam es auf der Kantonsstrasse zwischen Raron und Gampel zu einem Verkehrsunfall mit einem Motorrad. Dabei verlor eine Person ihr Leben. Eine zweite Person wurde schwer verletzt.

In der der Zwischenzeit konnten die beiden Unfallbeteiligten identifiziert werden. Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 44-jährigen portugiesischen Staatsangehörigen mit Wohnsitz im Oberwallis. Bei der schwerverletzten Person handelt es sich um einen 29-jährigen rumänischen Staatsangehörigen.

Seit Donnerstag wird die 32-jähriger Seline Meier aus Neuenkirch vermisst

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Eine 32-Jährige aus Neuenkirch wird seit dem 29.06.2023 vermisst. Die Polizei hofft auf Hinweise aus der Bevölkerung.

Seit Donnerstag, 29. Juni 2023, wird die 32-jährige Seline Meier vermisst.

Die vermisste Frau verliess am Donnerstagabend ihren Wohnort mit dem Auto. Das Fahrzeug wurde in Sarnen im Gebiet Seefeld parkiert aufgefunden, ihr Aufenthaltsort ist unbekannt.

Signalement:

Sie ist 163 Zentimeter gross, schlank und hat hellbraune, lange Haare. Sie dürfte dunkle Trail-Running-Schuhe tragen. Über ihre weitere Bekleidung ist nichts bekannt.

No, “Irina” non va in vacanza: cinque “radar” fissi per una settimana

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Saranno a Motto, a Gerra Gambarogno, a Viganello, a Paradiso ed a Ligornetto: cinque, ben cinque le “Irine”, apparecchiature semistazionarie per il controllo della velocità nella settimana compresa tra lunedì 3 e domenica 9 luglio, come da odierno bollettino di avvertimento dai vertici della Polcantonale. In compenso, vaga rarefazione delle presenze per quanto riguarda l’occhio elettronico in modalità mobile: nel Distretto di Bellinzona, Bellinzona; nel Distretto di Locarno, Magadino, Tenero, Golino, Ascona, Lavertezzo Valle, Gordola, Losone e Locarno; nel Distretto di ValleMaggia, Avegno; nel Distretto di Lugano, Astano, Novaggio, Vezia, Brusino Arsizio, Cantonetto, Massagno, Paradiso, Grancia, Agno, Piandera, Lugano-centro, Novaggio, Ponte Tresa e Magliaso; nel Distretto di Mendrisio, Stabio, Castel San Pietro e Coldrerio.

Polcantonali fianco a fianco, Ticino e Grigioni per un giorno insieme

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Effettivi di Polcantonale Ticino e Polcantonale Grigioni fianco a fianco, nella giornata di mercoledì 28 giugno, in vari posti di controllo congiunti sull’“asse Ticino” (dal Passo del Lucomagno ad Airolo verso il Passo del San Gottardo) e sull’“asse Mesolcina” (da San Vittore quale punto di raccordo sul confine tra i due Cantoni al Passo dello Spluga). Obiettivi: il rafforzamento dei contatti, lo scambio di esperienze, l’attività di prevenzione in zone periferiche ma non per questo meno importanti, il contatto ed il dialogo con gli automobilisti; in quest’ultima linea, una trentina i veicoli controllati ed una cinquantina i conducenti cui sono state fornite raccomandazioni e che sono stati sollecitati a fornire idee e suggerimenti. In immagine, un posto di controllo condiviso sul Lucomagno.

Torna “Distratti mai”. Ergo: guidare e telefonare, meglio evitare

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Scatterà domani, sabato 1.o luglio, l’edizione 2023 della campagna “Distratti mai”, proposta sotto egida della Polcantonale nell’alveo del progetto “Strade sicure” e che punta a sensibilizzare gli automobilisti all’uso responsabile del cellulare ovvero ad evitare le conversazioni telefoniche, in assenza di idonei strumenti che consentano il pieno controllo sul veicolo, mentre si è alla guida di un mezzo. Al di là di valutazioni “possibilistiche” espresse in sede di Tribunale federale (sentenza di inizio maggio 2023: in sostanza, è consentita una breve occhiata tenendosi il Natel a livello del volante), valutazioni su cui non si esprimono, i vertici della Polcantonale riferiscono che la distrazione del conducente è stata causa primaria o secondaria nel 21.1 per cento dei 3’931 incidenti della circolazione stradale registrati sulle strade ticinesi tra il 1.o gennaio ed il 31 dicembre 2022; inoltre, e qui dai dati reali si passa ad un livello di valutazione per apprezzamento, uno sguardo al cellulare per la durata di quattro secondi equivarrebbe alla percorrenza di 70 metri lineari “al buio” se la velocità di marcia è pari a 50 chilometri orari, percorrenza che salirebbe a 150 metri circa – sempre “al buio” – se la velocità di marcia è pari a 100 chilometri orari.

In ancor più prosaica chiave di lettura, poi, si sappia che in Ticino viene elevata una media di 10 contravvenzioni ogni giorno (“Oltre 3’500 nel 2022”, citazione) per l’uso del cellulare alla guida. E che alla campagna di sensibilizzazione saranno associati anche “controlli mirati” sui conducenti che verranno sorpresi al volante mentre usano il cellulare. Non potendosi sempre portare un avvocato a bordo dell’auto per eventuali contestazioni, meglio andare schisci e telefonare alla prima sosta…

Lugano, un nuovo portarinfuse nella flotta della “Nova marine carriers”

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Finalizzato nelle scorse ore dai vertici della luganese “Nova marine carriers Sa”, d’intesa con i responsabili della “Aug. Bolten Wm. Miller’s Nachfolger (GmbH & Co.) Kg” di Amburgo (Germania) che con la “Nova marine carriers Sa” opera organicamente in “joint-venture” dal giugno 2021 come “Nmc-Bolten group”, l’acquisto di una portarinfuse stazzante 36’518 tonnellate e con capacità di carico trasportabile pari a 63’083 tonnellate. L’operazione è stata finalizzata oggi con la consegna – contestuale, dunque, l’ingresso nella flotta della compagnia luganese – nel porto di Altamira, in Messico, dove la nave si trova da 10 giorni; l’operatività sarà gestita all’interno della citata “joint-venture”. La nave, lunghezza 200 metri e larghezza 32.26 metri, già “Kmarin Singapore” – dal nome del “Kmarin group” di Seul (Corea del sud) primo proprietario – e già battente bandiera panamense, è stata ridenominata “Bolten Singapore” e figura ora sul Registro marittino internazionale di Madeira (Portogallo); trattasi fra l’altro di una “bulk carrier” – tipologia per il carico secco e vario – anagraficamente giovane in quanto uscita nel 2015 dai cantieri del gruppo “Jiangsu Hantong” di Nantong, provincia dello Jiangsu, Cina.

Notevole, ed anzi al picco tra le singole entità di carico, l’apporto alla flotta sotto le insegne della “Nova marine carriers Sa”, realtà originatasi 42 anni addietro dall’idea di Giovanni Romeo – suo il primo acquisto di un portarinfuse – e controllata da due famiglie, i Bolfo Gozzi ed i Romeo (presidente del Consiglio di amministrazione è per l’appunto Vincenzo Romeo), ormai dinastiche nel ramo. A numeri ultimi, la flotta consta di circa 100 navi, per una potenzialità complessiva di carico ora ben superiore al milione e mezzo di tonnellate metriche, con effettivo trasferimento di merci per un totale di 22 milioni di tonnellate ogni anno su copertura in oltre 2’000 viaggi.

Casciago (Varese), 74enne attraversa la strada e viene urtato: è grave

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Preoccupanti le condizioni di salute di un 74enne che stamane, poco prima delle ore 9.00, è stato urtato da un’auto in territorio comunale di Casciago (Varese), lungo il tratto della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” che dal rione Masnago di Varese porta al confine sul Gambarogno frazione Dirinella. Standosi ad una prima ricostruzione dell’accaduto, l’uomo era appena uscito dalla farmacia e stava attraversando sulle strisce pedonali. Prima assistenza dalle mani della titolare della farmacia, accortasi immediatamente della situazione; soccorsi portati da operatori sanitari della “Croce rossa italiana” da Varese e da Arcisate; l’anziano è stato poi trasportato all’“Ospedale di circolo” in Varese.

Rapinò un “Piccadilly” a Tresa. Pacchia durata poco, tizio già in galera

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Trovasi ospite del fin troppo cortese sistema penintenziario ticinese, e ciò sin da giovedì 22 giugno (di fatto vien data solo oggi notizia alla stampa ed ai cittadini), il tizio gravemente sospettato per la rapina perpetrata in solitaria alle ore 7.06 circa di sabato 10 giugno alla stazione di servizio “Piccadilly” in quel di Tresa, frazione Monteggio, lungo via Cantonale. Sommarie le indicazioni: 35 anni, cittadino italiano, residenza in Italia; ergo, nella circostanza dell’atto predatorio compiuto, proveniente dall’Italia ed in Italia rientrato, comodo comodo sul Varesotto. Non precisati da fonte ufficiale né il luogo né le modalità e le circostanze dell’arresto. Alle indagini hanno cooperato elementi di Polcantonale, Polcom Lugano, Polintercom Malcantone-ovest, “Centro cooperazione di polizia e doganale” in Chiasso ed Ufficio federale dogana-sicurezza confini.

Losone, bonifica ultimata dopo l’incendio sui monti sopra Arcegno

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A completamento nelle scorse ore, da parte di effettivi dei Pompieri Locarno, le attività di controllo e di bonifica dell’area andata a fuoco l’altr’ieri pomeriggio nella zona Gratena in territorio comunale di Losone, sopra l’abitato di Arcegno, a quota 450 metri circa. Il primo allarme era stato registrato per l’appunto alle ore 16.38 di mercoledì in presenza di fumo; una quindicina gli uomini mobilitatisi in concorso tra Pompieri Locarno (picchetto urbano) e Pompieri di montagna Pizzo Leone; in supporto era stato fatto intervenire un elicottero civile dapprima per il trasferimento di materiali tecnici (tra cui un modulo ad alta pressione ed un serbatoio dalla capacità di 600 litri) e poi per lanci “mirati” di acqua.

A9 italiana, incidente sull’uscita per Como-centro: giovane in ospedale

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.05) Piuttosto serie, a rigore di prima valutazione di fonte sanitaria, le condizioni di un 23enne rimasto ferito nell’incidente occorso poco dopo le ore 7.00 di oggi sull’autostrada A9 italiana, in corrispondenza dello svincolo per Como-centro ossia appena oltre la barriera per i pedaggi di Grandate per chi viaggia verso il confine su Chiasso. I soccorsi sono stati attivati con procedura da codice rosso ed in concorso tra agenti della Polizia stradale, servizi di ambulanza del “118” e squadre dei Vigili del fuoco. Il giovane è stato trasferito al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como).

Como: pestaggio e rapina di gruppo in piena notte, un ferito, tre arrestati

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Tre giovani sono stati tratti in arresto a Como, e nel frattempo già associati alla struttura carceraria cittadina, con l’accusa di aggressione e di rapina (in concorso) per un pestaggio di gruppo ai danni di un 42enne algerino, aggressione avvenuta intorno alle ore 1.30 di ieri, giovedì 29 giugno, nella zona dello stadio “Giuseppe Sinigaglia” e meglio lungo viale Giancarlo Puecher. Su intervento di agenti della Polizia di Stato, in manette sono finiti un 25enne marocchino dal domicilio ignoto, un 18enne srilankese abitante a Como ed un 21enne di origine togolese, titolare di passaporto italiano ed abitante nel Lecchese; secondo quanto ricostruito sulla scorta del 42enne algerino, all’aggressione avrebbe partecipato una diecina di giovani; il terzetto poi finito in manette è stato individuato a breve distanza e fermato; al momento della perquisizione personale, dalle tasche del 21enne è spuntato un cellulare risultato essere parte del provento della rapina. Nessuna traccia, invece, dei 500 euro che il 42enne aveva riferito essergli stati sottratti.

Domodossola (Vco): perseguitava la “ex”, nordafricano in manette

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In carcere a Verbania (Vco), per esecuzione di provvedimento adottato dall’autorità giudiziaria, è dall’altr’ieri un 45enne nordafricano su cui gravano accuse soprattutto per gli atti persecutori cui l’uomo sottoponeva una “ex” in vari luoghi dell’Ossola, attorno a Domo, di fatto comparendo all’improvviso davanti al domicilio o sul posto di lavoro della donna. Contro il soggetto, oggetto di denuncia nel 2022 da parte della vittima delle vessazioni, di recente era stata sporta una querela a causa dell’irruzione compiuta dal 45enne per l’appunto sul posto di lavoro della donna. Martedì l’ultimo atto della serie: il nordafricano è stato infatti prelevato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Domodossola, mentre ancora stava piantonando l’abitazione della donna ed urlando dall’esterno per farsi aprire.

Verbano-Cusio-Ossola, per le dogane un “caldo” primo semestre

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13 i casi. contro sette nel periodo corrispondente del 2022, per quanto riguarda le attività di contrabbando su beni dal valore rilevante, come orologi, articoli di marca, gioielli e preziosi; 49, inoltre, i verbali redatti su un totale di 528 controlli effettuati per quanto riguarda il transito di valuta eccedente i limiti consentiti “pro capite” secondo normativa italiana, e ciò per un totale di 1’630’000 euro circa (somma complessiva in violazione: 1’033’468 euro circa). Questi, come da informativa di sintesi, i numeri chiamati a rappresentare l’attività dell’“Agenzia dogane monopoli” e della Guardia di finanza nel Verbano-Cusio-Ossola durante il primo semestre 2023, su indicazioni peraltro ancora provvisorie. Le cifre sono da considerarsi con solo riferimento ai controlli condotti sui valichi di confine con la Svizzera, vale dire Cannobio località Piaggio Valmara su Brissago (stradale), Trasquera frazione Iselle su Zwischbergen-Vaira nel Canton Vallese (stradale) e Domodossola (ferroviario, stazione internazionale).

“Swiss market index”, sorrisi da compleanno. Piccole gioie a New York

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.21) Nel giorno del 35.o compleanno – il primo trillo ebbe luogo giovedì 30 giugno 1988 con esordio fissato a 1’500 punti su paniere da 25 titoli, ridotti a 20 nel settembre 2007 – lo “Swiss market index” si è regalato almeno una torta con candeline multicolori spuntando un margine utile di giornata nell’ordine dello 0.98 per cento a quota 11’280.29 punti. Fatta eccezione per “Swisscom Ag” (meno 0.04 per cento), listino primario a cifra verde che si è spinta sino ad un guadagno del 3.52 per cento nel caso di “Sika group Ag” (capofila) e del due per cento circa per “Alcon incorporated”, “Abb limited”, “Lonza group Ag” e “Givaudan Sa”. Non granché dall’allargato, laddove l’evidenza di escursioni anche in misura superiore al tre o al quattro per cento nell’una e nell’altra direzione è da relativizzarsi funzionalmente alla ridotta entità dei volumi negoziati. Sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1.26; Ftse-Mib a Milano, più 1.08; Ftse-100 a Londra, più 0.80; Cac-40 a Parigi, più 1.19; Ibex-35 a Madrid, più 0.99. Soddisfacente New York, dove corre il Nasdaq (più 1.31) e buoni progressi mostrano S&P-500 (più 1.04) e “Dow Jones” (più 0.67). Cambi: 97.72 centesimi di franco per un euro, 89.53 centesimi di franco per un dollaro Usa; brusca frenata per il bitcoin, ora al controvalore di 26’978 franchi circa per unità.

Novazzano, lungo cantiere su via Casate: si porti pazienza…

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Posa della pavimentazione fonoassorbente lungo via Casate a Novazzano, da lunedì 3 luglio e fino a sabato 22 luglio 2023, con lavori in sola fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00). Per esigenze di sicurezza e di movimento dei mezzi saranno necessarie chiusure parziali della strada; i flussi veicolari saranno gestiti da operatori della sicurezza.

Interventi sulle strade, settimana di lavori tra Magliaso e Pura

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Lavori a ritmo intenso lungo la Cantonale, tra Magliaso e Pura, nella settimana compresa tra lunedì 3 e sabato 8 luglio, sempre in sola fascia serale-notturna (ore 20.00-5.30) ed in distinte sezioni: da lunedì 3 a sabato 8 luglio, opere di pavimentazione tra il nucleo di Magliaso, la rotatoria “San Giorgio” e la rotatoria “Magliasina”, nel solo territorio comunale di Magliaso; da lunedì 3 a mercoledì 5 luglio, interventi sulle sottostrutture tra la rotatoria “Magliasina” in territorio comunale di Magliaso e l’imbocco di via Piscicoltura in territorio comunale di Pura. Il traffico sarà gestito in senso alternato, con l’ausilio di agenti di sicurezza; entrambe le serie di opere rientrano nel “Piano di pronto intervento” per il Basso Malcantone, sotto egida del Dipartimento cantonale territorio.

Brovello-Carpugnino (Vco): furgone brucia sulla A26, tutti in salvo

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Soli danni materiali a causa delle fiamme che alle ore 19.55 circa di ieri, mercoledì 28 giugno, hanno avvolto un veicolo commerciale in transito lungo la A26 italiana, carreggiata verso nord, in prossimità dello svincolo per Brovello-Carpugnino (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) ed in territorio di quest’ultimo Comune. Il conducente del mezzo, una volta rilevata la presenza di fumo dal vano-motore in coincidenza con una forzata riduzione della velocità, ha avuto l’accortezza di cercare una nicchia per la sosta in fregio alla corsia normale di marcia; sia il guidatore sia il passeggero sono riusciti ad abbandonare l’abitacolo in tempo utile per evitare danni fisici. L’incendio è stato domato da effettivi dei Vigili del fuoco dal comando provinciale in Verbania, con l’appoggio di colleghi dal Distaccamento di Arona (Novara).

Drama in Neuenegg (Kanton Bern): Mann nach Unfall beim Hornussen verstorben

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Auf einem Hornusserplatz in Neuenegg ist am Sonntag ein Mann aus noch zu klärenden Gründen von einem Nouss am Kopf getroffen und dabei schwer verletzt worden. Er wurde mit einer Ambulanz ins Spital gebracht, wo er am Donnerstag seinen Verletzungen erlag. Ermittlungen zum Unfall wurden aufgenommen.

Am Montag, 26. Juni 2023, wurde der Kantonspolizei Bern nachträglich gemeldet, dass es in Neuenegg am Sonntag, 25. Juni 2023, um 14.20 Uhr, zu einem Unfall bei einem Hornusserspiel gekommen war. Dabei war ein Mann aus noch zu klärenden Gründen von einem Nouss am Kopf getroffen und verletzt worden. Ein umgehend ausgerücktes Ambulanzteam brachte ihn in der Folge ins Spital, wo er am 29. Juni 2023 aufgrund seiner schweren Verletzungen verstarb.

Beim Mann handelt es sich um einen 68-jährigen Schweizer aus dem Kanton Solothurn.

Die Kantonspolizei Bern hat unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Bern-Mittelland Ermittlungen zum Unfall aufgenommen.

Moudon (Kanton Waadt): 27-jähriger Töfffahrer stirbt nach Unfall

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Am Donnerstag, den 29. Juni 2023, ereignete sich in Moudon ein tödlicher Verkehrsunfall, an dem ein Motorrad beteiligt war. Der Fahrer des Zweirads verstarb noch an der Unfallstelle.

Am Donnerstag, 29. Juni 2023, gegen 7.00 Uhr, fuhr der Lenker eines Motorrads auf der Route de Berne in Richtung Lausanne, als er kurz nach der Ortschaft Moudon die Kontrolle über seine Maschine verlor. Aus einem Grund, den die Ermittlungen klären müssen, geriet das Motorrad nach rechts von der Fahrbahn ab und prallte gegen die Leitplanke. Durch den Aufprall wurde der Fahrer destabilisiert und prallte gegen die Metallstruktur der Leitplanke. Als die Rettungskräfte am Unfallort eintrafen, konnten sie leider nur noch den Tod des Motorradfahrers feststellen, eines 27-jährigen Schweizer Staatsbürgers, der in der Region wohnte.

Die Staatsanwaltschaft wurde informiert und der diensthabende Staatsanwalt leitete eine Strafuntersuchung ein.

Der Unfall heute erforderte den Einsatz von vier Gendarmeriepatrouillen, den Spezialisten der Verkehrseinheit, einer Ambulanz der 144 und eines Rega-Helikopters.

Quelle der Polizeinachricht: Kapo VD

Route d’Oron in Pully (Kanton Waadt): Zwei Menschen im brennenden Auto umgekommen

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Heute, ereignete sich kurz vor 5.00 Uhr auf der Route d’Oron zwischen La Claie-aux-Moines und Lausanne ein Alleinunfall. Die beiden Insassen starben noch an Ort und Stelle.

Am Donnerstag, den 29. Juni 2023, um 4.45 Uhr wurde die Waadtländer Polizeizentrale (CVP) darüber informiert, dass sich auf der Route d’Oron zwischen La Claie-aux-Moines und Lausanne ein schwerer Verkehrsunfall mit einem einzigen Fahrzeug ereignet hatte.

Erste Ermittlungen ergaben, dass der Fahrer aus unbekannten Gründen die Kontrolle über sein Fahrzeug mit französischem Kennzeichen verloren hatte, das daraufhin ins Schleudern geriet und heftig gegen das Gebäude der ehemaligen Molkerei an der Route d’Oron prallte. Das Fahrzeug fing Feuer. Nachdem die Feuerwehr, die schnell vor Ort war, den Brand unter Kontrolle gebracht hatte, stellten die Rettungskräfte fest, dass die beiden Insassen im Inneren des völlig verkohlten Fahrzeugs verstorben waren. Sie wurden zur formellen Identifizierung ins CURML gebracht.

Die diensthabende Staatsanwältin wurde benachrichtigt. Die Ermittlungen wurden den Gendarmen der Verkehrseinheit der Kantonspolizei Waadt anvertraut.

Bei diesem Einsatz waren Patrouillen der PEL und der Gendarmerie, ein Krankenwagen und Feuerwehrleute der SDIS Lavaux und der SPSL, ein Arzt des SMUR sowie die spezialisierten Gendarmen der Verkehrseinheit anwesend.

Como, ricette tarocche per droga vera (da spacciare): medico in manette

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Prescriveva morfina, nella forma del cloridrato che ha funzioni analgesiche, ma in quantità tali da non poter passare inosservato; sulle ricette, infatti, figuravano quali destinatari delle cure (inesistenti) il padre e la madre, sue vittime designate. Un professionista in servizio alla guardia medica dell’“Agenzia tutela salute Insubria” a Como, al secolo Marco Felice Civitillo, 42 anni, è stato tratto in arresto ieri da agenti della Polizia di Stato su ordinanza di custodia cautelare emessa in Procura della Repubblica del capoluogo lariano; almeno 590, nell’arco di meno d’un anno e mezzo, le prescrizioni mandate ad effetto – cioè con ritiro del medicamento – in varie farmacie e con ricettari diversi, per un totale di circa 8’500 dosi; la merce così ottenuta, tra l’altro ad effettivo costo zero essendo l’onere a carico del Servizio sanitario nazionale, sarebbe stata in parte stoccata e/o in parte usata e/o in parte ceduta a terzi, cioè spacciata, presumibilmente su compenso.

Sulla testa di Marco Felice Civitillo, che già ad inizio 2010 era incappato in alcune disavventure (in gennaio la denuncia per atti persecutori e per lesioni da parte dell’ex-fidanzata; in febbraio un incidente stradale a Rho, in provincia di Milano, con denuncia in quanto alla guida da drogato; dopo questo, espulsione dal Senato accademico dell’Unistudi Milano), gravano dunque due addebiti immediati per le prescrizioni abusive e per la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Per automatismo, a quest’ultima ipotesi di reato si associa la truffa ai danni dello Stato; quanto alle violenze con cui tentava di imporre la connivenza ai genitori, il medico sarà chiamato a rispondere anche di maltrattamenti in famiglia e di lesioni aggravate (la madre avrebbe subito persino una frattura nel 2019).

“Aperitivi in musica”, buon vino e tante note alle Gole della Breggia

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Dalla rinnovata collaborazione tra i membri dell’associazione “Jazzy-jams” in Lugano ed i vertici dell’ente di promozione “Ticinowine”, in luglio, il ritorno degli “Aperitivi in musica” alla porta sud del Parco Gole della Breggia, area del “Mulino del Ghitello” in Morbio Inferiore. Appuntamenti con cadenza completa, e sempre la domenica, dal 2 al 23; inaugurazione con i “Cantaloops”, Enza Cannone voce, Victor Gordo piano, Achille Giglio contrabbasso, Andrea Varolo batteria. Inizio ore 10.30; consigliata la prenotazione (sufficiente una chiamata al numero 091.6957552).

Rumeno drogato ruba auto, si schianta, scappa in bici e va al bar: preso

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Al volante non si avrebbe dovuto mettersi nemmeno se l’auto fosse stata sua, tale era lo stato di inattitudine alla guida (addebito in effetti mosso); e, difatti, è presunto reo anche per infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti e per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti (contestazioni numero due e numero tre). Danni mica male, e già è andata bene che non ci sia finito di mezzo qualche tizio sulla strada, causò ieri un 30enne rumeno con residenza in Romania ma curiosamente trovatosi nei panni del delinquente in lande sopracenerine: partendosi dal fondo della storia, esattamente quel soggetto che agenti della Polcantonale con il supporto di colleghi della Polcom Locarno hanno individuato e fermato alle ore 19.35 circa in un esercizio pubblico nel Comune di Lavizzara, atto ultimo – dal punto di vista cronistico: a venire l’“iter” che porterà alla condanna del malvivente in questione – di una vicenda nata attorno alle ore 16.30 in territorio di Losone.

Tappe della storia: 1) furto della vettura ad opera del 30enne, ben capace di puntare un mezzo lasciato aperto – qualche minuto, si sarà detto il proprietario; che volete che sia? – in prossimità di un “camping”; 2) rapido allontanamento del ladro con l’auto, direzione Solduno indi Ponte Brolla sull’angolo delle Terre di Pedemonte e da lì è tutta ValleMaggia; 3) contestuale scoperta del furto da parte del padrone dell’auto ed immediata presa di contatto con il centralino della Polcantonale; 4) ladro in “fuga ignorante” nella valle più chiusa che uno possa trovare e, si direbbe, anche con nulla conoscenza delle insidie date dal tracciato della Cantonale, sicché all’arrivo in Comune di Lavizzara, e meglio sul transito in frazione Broglio e quasi sul punto di incrocio con la strada per la frazione Menzonio, ecco il botto con schianto e strisciata d’una diecina di metri sul “guard-rail”; 5) auto priva di controllo si arresta infine fuori dalla carreggiata ed in precario equilibrio; 6) ladro esce dall’abitacolo e si dà alla fuga a piedi, indi entra in una proprietà privata, adocchia una bicicletta e replica su due ruote il furto perpetrato su quattro; 7) altro tentativo di fuga, indi sosta in un bar del Comune di Lavizzara, distanza d’una quarantina di chilometri dal luogo in cui era stata scritta la prima riga del racconto, obiettivi possibili boh meno meno; 8) a delineare il futuro del 30enne sono a questo punto le forze dell’ordine, malvivente individuato malvivente fermato, figurarsi se non spiccava all’interno di un bar.

A tre ipotesi di reato si è già fatto cenno; aggiungiamo ora addebiti quali il furto, la logica violazione di domicilio, l’infrazione alle norme della circolazione stradale, il furto d’uso di un veicolo. E anche la guida senza autorizzazione, già: come se non bastasse, il rumeno era privo della licenza di condurre.

Trotzigplanggstock (Kanton Uri): Kletterin stürzt 200 Meter tief und stirbt

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Am Mittwoch, 28. Juni 2023, starb eine Frau bei einem Kletterunfall am Trotzigplanggstock, als sie 200 Meter tief stürzte.

Nach jetzigem Kenntnisstand befand sich eine Zweierseilschaft auf dem Abstieg, als eine Kletterin beim Abseilmanöver rund 200 Meter in die Tiefe stürzte.

Die 46-jährige Schweizerin verletzte sich dabei tödlich. Die 61-jährige Begleiterin blieb unverletzt.

Der genaue Unfallhergang ist Gegenstand der laufenden Ermittlungen, welche durch die Kantonspolizei Uri, unter der Leitung der Staatsanwaltschaft Uri, erfolgen.

Im Einsatz standen die Rega, ein lokales Bestattungsunternehmen, das Care Team Uri, die Staatsanwaltschaft Uri sowie die Kantonspolizei Uri.

Polcantonale, un’avvocata (ed è la prima donna) nella stanza dei bottoni

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Poco meno di sei anni addietro era stata – in ordine cronologico – l’undecimo funzionario dirigente di sesso femminile in seno al Dipartimento cantonale istituzioni; al tempo aveva un figlio, ora ne ha due (dopo il maschio, la femmina), e da qualche ora a questa parte è la prima donna elevata al grado di ufficiale – da capitano – nel corpo della Polcantonale. In subentro ad Elia Arrigoni, nel frattempo chiamato alla guida della Sezione circolazione, sulla tolda di comando dei Servizi generali approda Bernadette Rüegsegger, 44 anni, ascendenze da Langnau im Emmental e da Rapperswil-Jona lato Rapperswil, diventata ticinese – sta dalle parti della Capriasca – dopo il trasferimento dal Canton Zurigo, or è un lustro.

Bilingue, appassionata di montagna, la neofunzionaria viene da lungo percorso formativo e professionale in àmbito legale: licenza in diritto nel 2007 all’UniZurigo, certificato in scienze forensi nel 2011 e “master” in studi avanzati di scienze forensi nel 2013 (entrambi i titoli alla “Hochschule” in Lucerna), indi pratica giudiziaria biennale, poi segretaria giudiziaria ed assistente procuratrice al ministero pubblico di Zurigo (Zurigo-Limmat); dal 2011 al 2014 procuratrice pubblica al ministero pubblico in Winterthur, indi procuratrice pubblica a Zurigo e ciò sino al 2018, anno del passaggio alla Polcantonale (Servizio giudirico, cela va sans dire) quale caposettore. Coronamento: nel 2019 il brevetto quale avvocato, ora la chiamata in posizione apicale a coordinamento dell’ufficio da cui dipende il supporto “specialistico, tecnico, logistico, amministrativo e legale alle attività” della Polcantonale.

Biasca: precipita per 40 metri sulle rocce, 21enne muore sul colpo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.48) Tragico esito di escursione – sulle cause e sulla dinamica dell’episodio sono in corso i necessari accertamenti – per una 21enne che nella prima serata di ieri, in territorio comunale di Biasca e meglio in prossimità della cascata di Santa Petronilla, ha perso la vita in séguito all’urto contro le rocce e dopo una caduta nel vuoto per circa 40 metri. La giovane, risultata essere cittadina italiana con residenza in Italia, si trovava in compagnia di un conoscente che si suppone sia stato mero testimone diretto del dramma occorso intorno alle ore 19.30; al fine di garantire supporto psicologico all’uomo sono stati fatti intervenire gli specialisti del “CareTeam Ticino”; sul posto, ma a questo punto per la sola constatazione dell’avvenuto decesso della giovane, operatori della “Tre valli soccorso”; rilevamenti a cura di effettivi della Polcantonale e della Polcom Polo Biasca.

San Siro (Como), tragico frontale tra due moto: un morto e un ferito

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.20) Un motociclista 35enne è deceduto appena dopo il ricovero ed un altro motociclista 34enne versa in condizioni gravi sulle conseguenze del frontale occorso intorno alle ore 17.07 di ieri, mercoledì 28 giugno, in territorio comunale di San Siro (Como), lungo la Strada statale numero 340 “Regina” e meglio in corrispondenza del numero civico 75 in frazione Santa Maria Rezzonico, a ridosso della galleria “Castellaccio”. La vittima è Cristian Braga, residente a Dongo, operaio frontaliere che era di rientro dal lavoro; trovato in arresto cardiaco dai soccorritori, l’uomo è spirato al “Moriggia Pelascini” di Gravedona (Como) dove era stato trasferito in codice rosso. Preoccupante il primo responso dei sanitari al “Circolo” di Varese per l’altro dueruotista, abitante a Grandola ed Uniti (Como). All’origine dell’incidente, standosi ad una prima e sommaria ricostruzione dell’episodio, l’invasione della corsia di marcia opposta da parte del 34enne che procedeva in direzione sud a bordo di una “Yamaha Fz8” e che era impegnato in un sorpasso. Violentissimo lo schianto: il 34enne è scivolato sull’asfalto per vari metri riportando traumi tali da imporne l’immediato elitrasporto in sede nosocomiale; quanto a Cristian Braga, il corpo è stato recuperato nel giardino di un’abitazione privata, a dislivello di circa due metri e mezzo rispetto al piano stradale, dopo disarcionamento dal sellino della sua “Bmw” ed urto contro la recinzione della casa stessa.

Sul posto hanno operato effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Dongo, sanitari della “LarioSoccorso” da Dongo e della “Croce rossa italiana” da Menaggio ed un equipaggio dell’eliambulanza. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, comando compagnia in Menaggio.

Calma piatta nelle Borse europee. A New York si rafforza il “Dow Jones”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.03) Scarti minimi nell’uno e nell’altro senso, sempre a ridosso della linea (dato al saldo: meno 0.12 per cento su quota 11’170..51 punti) per uno “Swiss market index” da saldi del primo semestre 2003 tanto che i rebbi estremi della forchetta sono rimasti oggi a distanza di poco superiore al due per cento (“Ubs group Ag” in vetta, più 0.76 per cento; “Givaudan Sa” in coda, meno 1.56). Apprezzati gli assicurativi. Nulla di che nell’allargato; in flessione (meno 5.91 per cento) il titolo “Glarner Kantonalbank Ag” sulla notizia del passaggio di un consistente pacchetto di azioni – 1.5 milioni di pezzi – ad investitori privati. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.01 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.05; Ftse-100 a Londra, meno 0.38; Cac-40 a Parigi, più 0.36; Ibex-35 a Madrid, più 0.36. Wall Street incoraggiante sui fondamentali del “Dow Jones” (più 0.68); S&P-500 in ascesa (più 0.03); sulla parità il Nasdaq. Cambi: 97.76 centesimi di franco per un euro, 89.86 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in rialzo al controvalore di 27’396 franchi circa per unità.

Frontale a Minusio: 22enne rischia la vita, 26enne ferito, 40enne illeso

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La passeggera 22enne di un’auto versa in condizioni preoccupanti all’ospedale sulle conseguenze del frontale occorso alle ore 19.07 circa lungo via San Gottardo a Minusio, incidente nel quale è rimasto ferito in modo meno grave il conducente dello stesso veicolo, un 26enne. Illeso il 40enne – trattasi di un cittadino svizzero abitante nel Locarnese – che era al volante dell’altro mezzo coinvolto. Come da accertamenti esperiti (sul posto agenti di Polcantonale e Polintercom del Piano e soccorritori del “Salva” Locarno e della “Rega”), la vettura dei due giovani – entrambi cittadini italiani, entrambi abitanti in provincia di Varese – era in movimento da Locarno; dinamica dell’episodio tuttavia non chiarissima, tanto che è stata sollecitata la collaborazione di eventuali testimoni. In funzione delle esigenze legate dapprima ai soccorsi e poi ai rilevamenti di rito, il tratto di via San Gottardo è stato chiuso alla circolazione in entrambi i sensi sin oltre le ore 23.00, con riversamento dei flussi veicolari su via Rinaldo Simen.

Lugano, sul “non caso” dell’ex-Macello si riparte con l’istruttoria

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Del già “Macello” tra viale Cassarate e via Antonio Fusoni a Lugano, come si sa, da tempo rimangono ruderi e la parte protetta per vincolo culturale; degli ex-macellari alias ex-molinari restano sporadiche e risibili occupazioni temporanee di altrui luoghi, l’imbambolamento di qualcuno che pensi d’essere “alternativo” e “rivoluzionario” nel momento in cui s’imbeve di aggettivi reboanti, fantasie ideali di sostegno a criminali (fa fede il caso dell’italiano Alfredo Cospito, sedicente anarchico e conclamato terrorista) e chiacchiere. Ma anche una pervicace resistenza a difendere il nulla, cioè a cercare risposte su argomenti dall’interesse impalpabile: come nel caso della demolizione dell’ex-Macello stesso, fatto circa il quale è stato accolto nelle scorse ore il reclamo – si ricordi: sono trascorsi due anni ed un mese dalla demolizione – interposto contro il decreto di abbandono formulato nel dicembre 2021 dal procuratore generale Andrea Pagani, che era stato chiamato a valutare se sussistessero ipotesi di reato quali l’abuso di autorità (ex-articolo 312 del Codice penale), la violazione intenzionale – in subordine, violazione colposa – delle regole dell’arte edilizia (ex-articolo 229 del Codice penale), l’infrazione alla Legge federale sulla protezione dell’ambiente (ex-articolo 60 della normativa specifica) ed il danneggiamento (ex-articolo 144 capoverso 1 del Codice penale).

Tutto avviene nella legittimità, s’intenda: decreto impugnato, azione proposta da un rappresentante dell’accusatrice privata, sede preposta la Corte dei reclami penali. E non è che qui sia accaduto chissà che cosa; molto semplicente è stato deciso un rinvio degli atti al ministero pubblico, cui spetterà l’onere di chiarire meglio “i fatti – citiamo – hanno avuto come conseguenza la suddetta demolizione immobiliare”. Passo successivo: il ministero pubblico si occuperà di esperire gli approfondimenti probatori, e ciò “secondo le indicazioni dell’istanza superiore”. Prossima tappa, dunque, la costruzione di un piano istruttorio “da definirsi” al fine di “garantire il diritto al contradittorio delle parti”. E che contraddittorio sia; per fortuna, davanti al magistrato, l’ideologia non dà né pane né companatico.

Cazis: Rentner wird bei Unfall schwer verletzt und stirbt

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Nach einem schweren Unfall auf einem Feldweg in Cazis starb ab in der Nacht auf Mittwoch ein Rentner im Spital an seinen Verletzungen. Gemäss ersten Erkenntnissen fuhr der 78-jährige um 13.40 Uhr mit seinem E-Bike auf der St. Martinstrasse von Rodels kommend in Richtung Verzweigung Fussballplatz Cazis.

Dort musste er wegen einem auf dem Feldweg stehenden Motorkarren eines 57-jährigen anhalten. Der E-Biker stieg vom Fahrrad ab, schob dieses rechts neben dem landwirtschaftlichen Gefährt vorbei und begab sich hinter dieses. Aus noch nicht geklärten Gründen kam es in der Folge zu einer Kollision, wobei der Rentner einige Meter vom Motorkarren mitgeschleift und schwer verletzt wurde. Anwesende Arbeiter leitesten sofort Erste Hilfe bevor ein Notarzt des Spitals Thusis sowie eine Rega-Crew die weitere notfallmedizinische Versorgung beim Verunfallten fortführten.

Anschliessend wurde der Schwerverletzte ins Kantonsspital Graubünden nach Chur überflogen. In der Nacht auf Mittwoch erlag er den Verletzungen. Gemeinsam mit der Staatsanwaltschaft Graubünden ermittelt die Kantonspolizei den genauen Unfallhergang.

Sementina: 17-jährige Rollerfahrerin nach Kollision mit Lastwagen tot

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Wie die Polizei mitteilt, ereignete sich heute ein tödlicher Unfall in Sementina (Ortsteil von Bellinzona).

Eine 17-jährige Motorradfahrerin mit Wohnsitz in der Region war auf der Via al Ticino aus Richtung Giubiasco unterwegs.

Nach einer ersten Rekonstruktion und aus Gründen, die die polizeilichen Ermittlungen noch klären müssen, kollidierte sie an der Kreuzung der Via Locarno mit einem Lastwagen, der von einem 59-jährigen italienischen Staatsbürger mit Wohnsitz in der Provinz Como gesteuert wurde.

Beamte der Kantonspolizei und zur Unterstützung der Stadtpolizei Bellinzona sowie der Rettungsdienst des Grünen Kreuzes Bellinzona waren vor Ort.

Die 17-Jährige erlag noch vor Ort ihren schweren Verletzungen. Um die Rettungsarbeiten und die notwendigen Untersuchungen zu ermöglichen, bleibt der betroffene Strassenabschnitt bis mindestens 17 Uhr gesperrt.

Für die psychologische Betreuung wurde das Care Team angefordert.

Quelle der Polizeimeldung: Polizia cantonale

Drama in Niederbipp (Kanton Bern): Liegevelolenker nach Unfall mit Lastwagen verstorben

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Am Montagnachmittag hat sich in Niederbipp ein Verkehrsunfall zwischen einem Lastwagen und einem Liegevelo ereignet. Der Lenker des Liegevelos wurde dabei schwer verletzt und mit einem Helikopter ins Spital geflogen, wo er wenig später verstarb. Es werden Zeugen gesucht, die Angaben zum Unfallhergang machen können.

Der Kantonspolizei Bern wurde am Montag, 26. Juni 2023, kurz nach 16.10 Uhr, ein Verkehrsunfall zwischen einem Lastwagen und einem Liegevelo auf der Industriestrasse in Niederbipp gemeldet.

Gemäss ersten Erkenntnissen beabsichtigte der Lastwagenlenker von einem Parkplatz eines Firmengeländes auf die Industriestrasse einzubiegen, als es auch noch zu klärenden Gründen zu einer Kollision mit einem Liegevelo kam, das auf der Industriestrasse unterwegs war. Der Liegevelolenker wurde in der Folge unter dem Lastwagen eingeklemmt und schwer verletzt. Er wurde zunächst von Drittpersonen erstversorgt und musste von den Feuerwehrangehörigen geborgen werden. Der Mann wurde danach von einem sofort ausgerückten Ambulanzteam medizinisch betreut und schliesslich von einer Crew der Alpine Air Ambulance ins Spital geflogen. Er verstarb am frühen Abend im Spital. Der 75-jährige Schweizer war im Kanton Solothurn wohnhaft.

Während den Unfallarbeiten musste der betroffene Strassenabschnitt komplett gesperrt werden. Neben verschiedenen Diensten der Kantonspolizei Bern standen auch die Feuerwehren Bipp und Langenthal im Einsatz.

Zeugenaufruf

Der Unfallhergang und die Umstände werden unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Emmental-Oberaargau durch die Kantonspolizei Bern untersucht. Zur Klärung der genauen Umstände werden Zeugen gesucht. Personen, die Angaben zum Unfallhergang, insbesondere zur Fahrt des Liegevelolenkers, machen können werden gebeten, sich unter der Telefonnummer +41 31 638 81 11 zu melden.

Bellinzona, collisione fatale: motociclista 17enne uccisa da un camion

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.31) L’urto, l’improvviso clangore della collisione, forse un urlo, poi il silenzio, poi volti impietriti ed una vita che si spegne lì, su un incrocio. A 17 anni, poco prima delle ore 14.00 di oggi, è stata stroncata la vita di una ragazza che con la moto stava percorrendo via Al Ticino a Bellinzona, quartiere Sementina, in provenienza dall’abitato di Giubiasco; una morte giunta alle spalle, nelle forme e nella massa e nella violenza da impatto di un camion – motrice più rimorchio a cassone per la raccolta della carta – che procedeva per l’appunto nella stessa direzione ed il cui conducente, un 59enne italiano residente in provincia di Como operante per conto della “Its servizio canalizzazioni Sa-Settore eco servizi” in Agno, non è riuscito a frenare per tempo, o a frenare in spazio sufficiente, o semplicemente non si è accorto della presenza del dueruote su quell’intersezione con via Locarno. La giovane, risultata essere una cittadina svizzera con domicilio nella regione, è deceduta sul colpo. Il camionista è rimasto illeso. Sostegno psicologico è stato garantito dagli specialisti del “CareTeam Ticino”. Il tratto di strada è rimasto chiuso per oltre tre ore stanti le esigenze legate ai tentativi di soccorso (operativa una squadra di sanitari della “Croce verde” Bellinzona) ed ai necessari rilevamenti tecnici. Accertamenti eseguiti da agenti di Polcantonale e dei colleghi della Polcom Bellinzona.

Agno, sparò al figlio e lo ferì: 50enne a giudizio per tentato assassinio

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In una perizia gli è già stata riconosciuta la scemata imputabilità, tuttavia in forma lieve; dal dicembre scorso è già in carcere per espiazione anticipata della pena; e sì, ha avuto una dipendenza da sostanze varie. Dovrà tuttavia rispondere ai massimi titoli – tentato assassinio, in subordine tentato omicidio intenzionale, oltre all’infrazione alla Legge federale sulle armi – l’ora 50enne che sul principio dell’agosto 2022, in via Aeroporto ad Agno, sparò un paio di colpi con il fucile all’indirizzo di un ora 23enne risultato poi essere suo figlio. I proiettili andarono a segno; il giovane se la cavò; all’origine del fatto di sangue una serie di dissapori ed anche una storiacca su soldi – si parlò d’una cifra cospicua, più di 50’000 franchi – che il giovane avrebbe sottratto alla nonna e che non sarebbero stati restituiti; a questo punto, come indica il portavoce del ministero pubblico, gli accertamenti penali su quanto avvenuto ad Agno sono conclusi e quindi è scattato il rinvio a giudizio, per firma della procuratrice pubblica Margherita Lanzillo. Il processo sarà celebrato davanti alle Assise criminali.

Italiano, quo vadis? / Altro che archeologia, qui si scopre l’ignoranza

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Interessante e degno di nota l’emergere (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”) della raffigurazione di una focaccia con frutti vari sui muri dell’atrio di un edificio all’“Insula 10” della “Regio IX” nell’area degli scavi di Pompei (Napoli, Italia). “Nulla quaestio”, per quanto ci riguarda, se trattisi di una progenitrice dell’odierna pizza – il che non crediamo – o di altro. Una scoperta di sicuro ci giunge: come attesta l’immagine, in un quotidiano d’oltreconfine esiste chi sia pagato benché crassamente ignorante sui fondamentali da scuole primarie. Ma sì, che si vuole che sia, un apostrofo in più o in meno…

Filo di nota / Pompei a nudo: se non la storia, almeno si rispetti la logica…

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Iddio ci scampi da molte cose, ed in ispecie da certe scoperte archeologiche: non perché le scoperte in sé non abbiano senso, ma per il “can-can” che ci si vorrebbe far ballare intorno. Ultimo caso quello dell’affrescato di Pompei (Napoli, Italia) dal quale balza in evidenza una focaccia immediatamente rivenduta, in sede di boccalonia mediatica, quale antenata della pizza. Mozzarella e pomodoro, nella sedicente “pizza” dell’affresco appena disvelato, ovviamente mancano per ragioni di tempi nell’ideazione là e dell’importazione qua; per di più, dipinti coevi e fors’anche precedenti d’un paio di secoli – e con analogo soggetto – sono invero noti da altri luoghi. Se si vuol parlare di meraviglia per l’ultima acquisizione, volentieri; ma che ciò almeno abbia luogo nel rispetto del reale cioè del già conosciuto, e nel mondo della Roma antica già conosciuta era l’esistenza sia della focaccia di grano sia della focaccia di farro, dette l’una “placenta” (non lievitata, e con il formaggio) e l’altra “offa” (lievitata). E poi: basterebbe quel minimo di conoscenza dell’“Eneide” virgiliana per riconoscere qui una delle “mensae”, che erano per l’appunto piatti – nel senso proprio di stoviglie – prodotti primariamente con farina di farro – a volte anche con l’utilizzo di orzo o di altri cereali – e commestibili… alla disperata, cioè quando proprio la fame mordeva (e servivano buoni denti, tale era la durezza del piatto medesimo). Il resto è “marketing” buono appena per i turisti, e già non per i visitatori.

2004-2023, caso chiuso: di Franco Colombi i resti trovati alle Bolle di Magadino

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Almeno abbiamo una risposta, dopo oltre 18 anni; quella da sempre temuta, quella cui ci si era rassegnati, quella che ci permetterà finalmente di dar sepoltura a quanto rimane di una degna persona che tutti avrebbero voluto come amico. Sono di Franco Colombi, cittadino svizzero scomparso da Tenero-Contra frazione Tenero nel pomeriggio di sabato 11 dicembre 2004, i resti mortali individuati in due distinti momenti della primavera scorsa nella zona delle Bolle di Magadino, venerdì 14 aprile su casuale scoperta da parte di un escursionista grigionese poi messosi in contatto con le autorità e giovedì 27 aprile grazie ad un intervento organico – operativi agenti della Polcantonale, inquirenti del corpo stesso e medici legali – ad ampio spettro; da fonti di ministero pubblico (l’inchiesta è stata coordinata dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier) e Polcantonale, oggi, la conferma sulla scorta di indagini esperite sui materiali raccolti, anche per tramite di analisi di diagnostica molecolare del Dna. Nelle prime tracce si era imbattuto l’escursionista in un’area solitamente ricoperta da acque del Verbano ma emersa in pieno sole durante il periodo di siccità e, tra l’altro, di recente interessata da interventi forestali; frammenti ossei, oltre a residui di vestiti e ad oggetti, erano stati poi rilevati durante le ricerche condotte in modo specifico. Come indica il portavoce della Polcantonale, non è stato possibile l’accertamento delle cause del decesso: da propendersi per il malore o per una caduta in acqua durante l’abituale passeggiata quotidiana.

Di Franco Colombi, che aveva 42 anni al tempo della scomparsa e ne avrebbe compiuti dunque 61 nel marzo scorso, a Tenero tutti sapevano tutto e tutti conoscevano le qualità: gentilezza, disponibillità a dare sempre una mano, ritrosia che qualcuno avrebbe potuto scambiare per introversione, forte attaccamento alla famiglia (la cura della madre, venuta a mancare poco tempo prima che il figlio scomparisse, e l’attenzione verso un nipote che egli non mancava mai di accompagnare a scuola). Figura distinguibilissima nella massa, poi, il “Cica”: tarchiato, un volto cinematografico da poliziottesco Anni ’70 – gli si disse una volta e la cosa gli aveva fatto piacere – anche per via dei baffi ben curati, e della giacca di montone che era sua invariabile compagna invernale. Aiuto cuoco e poi cuoco, per professione coltivata purtroppo con maggior passione rispetto alle opportunità avute. Una quotidianità di “presenza”, dalle parti di piazza Guglielmo Canevascini che di Tenero, ancora a quel tempo, era nello stesso tempo vetrina ed assemblea cittadina permanente e punto d’incontro senza che vi fosse bisogno di prendere appuntamenti. Circa l’ultimo giorno di vita di Franco Colombi, ché è presumibile il decesso in quello stesso sabato 11 dicembre 2004, nelle ricostruzioni si era giunti sin verso le ore 16.30: pasto meridiano con la sorella, qualche momento con il nipote, l’uscita intorno alle ore 14.00, un caffè al centro commerciale “Coop”, spostamenti sempre a piedi non disponendo l’uomo di un’auto. Infine, forse un avvistamento in direzione Gordola, e già lì si resta al “forse”.

Ben indicano, alla Polcantonale, in una postilla: questo è il tipico caso in cui si evidenzia “l’importanza della raccolta del maggior numero (possibile) di informazioni al momento della scomparsa (di una persona)”, in modo che sia costruito un “dossier ante mortem” da compararsi eventualmente, anche a distanza di molti anni, con quanto sia scoperto e documentato in un “dossier post mortem”. Per il “Cica”, ora, quei due “dossier” coincidono; fuori dalle pagine non manca altro che un congedo in cui si spenderà l’ultima lacrima. Almeno l’abbiamo ritrovato, ecco.

Borse europee, navi in porto con il carico. New York reagisce e spinge sul Nasdaq

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.22) Ha retto sino al saldo in cifra verde (più 0.37 per cento ad 11’183.55 punti) lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in seduta che tuttavia aveva fatto sperare in miglior esito. “Partners group Ag” e “Lonza group Ag”, più 2.88 e più 2.64 per cento rispettivamente, i titoli caratterizzati dal maggior apprezzamento tra quelli del listino primario; in retrovia gli assicurativi, con pesante riflesso tecnico su “Swiss life holding Ag” (meno 4.39, lanterna rossa) a causa del ritocco delle cifre per il 2022 in adattamento alle norme contabili Ifrs (“International financial reporting standards”) già dall’esercizio 2023. Nell’allargato, prova a ritrovare fiducia “Dottikon es holding Ag”, più 4.96 per cento a 243.50 franchi il pezzo. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.64 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.86; Ftse-100 a Londra, più 0.52; Cac-40 a Parigi, più 0.98; Ibex-35 a Madrid, più 0.99. Wall Street incerta: “Dow Jones”, meno 0.07; S&P-500, più 0.20; Nasdaq, più 0.58. Cambi: 97.84 centesimi di franco per un euro, 89.68 centesimi di franco per un dollaro Usa; di ritorno sulla linea dei 27’000 franchi (27’249 circa all’ultimo riscontro) il controvalore teorico del bitcoin.

Eroi no, Erroi sì: la Rsi culturale punta sull’usato (altrui) sicuro

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Giust’or è una settimana si occupò e scrisse della fenomenologia delle “grandi dimissioni”, intervistando la sociologa Francesca Coin autrice di un libro sul tema; alla sintesi delle sintesi, saltò per esempio fuori che in Italia, quando molla di colpo il posto di lavoro quale che sia il motivo (e di solito sono in ballo aspetti quali insoddisfazione, precarietà, orari pesanti, “mobbing” e compagnia cantante), una persona su due non ha in mano soluzioni occupazionali immediate e cioè fa il classico salto nel buio. Non da tali premesse nefaste e non in direzione cieca ha scelto di muoversi Lorenzo Erroi, nelle scorse ore chiamato al ruolo di responsabile per cultura e società (in pratica, l’universo mondo) in casa Rsi, con decorrenza dall’inizio di ottobre ovvero in subentro a Cathy Flaviano che passerà contestualmente al timone dei progetti digitali Rsi: per quanto dalla recente riacquisizione al mondo dell’editoria che conta (consta infatti esservi stata una breve parentesi precedente, a New York), il 42enne si sgancia dall’alveo di casa Salvioni, dove ha occupato posti a capotavola come vicedirettore della “Regione” e come direttore di “Ticino7”, per dire d’un quotidiano e d’un settimanale. 42 anni, italiano di Cesena (provincia di Forlì-Cesena) con ascendenze pugliesi dal Salento, Lorenzo Erroi vive in Capriasca ed ha firmato anche alcuni lavori “stand-alone” per colui che fra poco non sarà più il suo datore di salario. Per la biografia, riferimento al sito InterNet personale, cui si rimanda.

Tenero-Contra, idiota sparacchia dal balcone e ferisce una donna: arrestato

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Diffidare di quelli che sono sempre e fieramente congrui a sé stessi. Un idiota, per esempio, è nel suo quando si comporta da idiota, con il rischio di causare danni a sé (e sarebbe il meno) ed a terzi (il che guasta); può succedere allora che l’idiota, imbracciando magari un’arma ad aria compressa tanto per esercitarsi nel tiro sul balcone di casa, si superi mancando il bersaglio alla distanza d’uno sputo ma riesca benissimo a ferire una donna sparandole addosso – oh, per errore di mira associato all’insipienza – e colpendola e causandole un danno. Cosa avvenuta in effetti attorno alle ore 20.07 di ieri, lunedì 26 giugno, e non in una cascina isolata su qualche bricco ma nel pieno di piazza Guglielmo Canevascini a Tenero-Contra frazione Tenero, non proprio la rappresentazione locale del Deserto del Kalahari, per così dire. Il tizio, un 41enne con passaporto svizzero e di cui pietosamente si indica l’essere “domiciliato nel Locarnese”, si trova da qualche ora in stato di detenzione preventiva stante l’esito dell’interrogatorio e con addebiti che vanno dall’infrazione alla Legge federale sulle armi alle lesioni semplici.

Come consta da fonti terze, ossia da una nota-stampa espressa “de relato” su informazioni da ambienti sanitari, non preoccupanti sono le condizioni di salute della donna, che risulta essere stata raggiunta da un solo pallino (vari, per contro, i colpi esplosi) ad una gamba. Rilevamenti ed indagini condotte e rapidamente portate a termine da uomini della Polcantonale e della Polintercom del Piano.

Centro Valle Intelvi (Como), scontro auto-moto: 17enne in codice rosso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.26) Sarebbero assai gravi le condizioni di salute del motociclista 17enne che alle ore 8.24 circa di oggi, mentre stava circolando su via Per Casasco a Centro Valle Intelvi (Como), è venuto a collisione con un'auto. Il giovane è stato trasportato in codice rosso al “San Gerardo” di Monza (Monza-Brianza) con un elicottero partito dalla base di Villa Guardia (Como).

Viene dal Ticino ma ignora le regole del Ticino: automobilista nei guai

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Possono anche risultare diverse, le regole, da Ticino a Ticino; e cioè può accadere che uno, abituato a norme applicate a casa sua dove scorre il Ticino e dunque stiamo parlando di un italiano abitante a Pavia o nei dintorni, pesti un po’ troppo sull’acceleratore in un punto nel quale, per contro, a prudenza si dovrebbe sommare prudenza. I 142 chilometri orari fatti registrare qualche giorno fa sulla A2 a Balerna, direzione frontiera, costeranno caruccio ad un 62enne che si trovava al volante del veicolo transitato davanti al “radar” in eccedenza per 62 chilometri orari: avantutto il divieto di circolazione su suolo svizzero, poi la denuncia al ministero pubblico come pirata della strada, causa grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale.

Emorragia fermata, “Swiss market index” salvo sulla linea. Slancio a New York

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.18) Assicurativi in spinta non vigorosa ma almeno accennata (“Swiss Re Ag”, più 1.57 per cento, in piazza d’onore; “Swiss life holding Ag”, più 1.44, in terza moneta) e sulla scia di “Logitech Sa” capofila (più 2.55) nel giorno dell’improvvisa quiete sul listino primario della Borsa di Zurigo, pur faticando lo “Swiss market index” per l’intera seduta a difendersi sulla parità (saldo: più 0.01 per cento ad 11’142.65 punti). In retrovia “Lonza group Ag” (meno 1.19 per cento). Nell’allargato, discreto rimbalzo di “Interroll holding Ag” (più 2.81). Dalle altre piazze europee: Dax-40 a Francoforte, più 0.21; Ftse-Mib a Milano, più 0.58; Ftse-100 a Londra, più 0.03; Cac-40 a Parigi, più 0.43; Ibex-35 a Madrid, più 1.28. Speranze da New York: “Dow Jones”, più 0.42; S&P-500, più 0.72; Nasdaq, più 1.06. Cambi: 98.00 centesimi di franco per un euro, 89.42 centesimi di franco per un dollaro Usa; sostanzialmente stabile attorno ai 27’238 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Italiano, quo vadis? / Vendono scarpe, ma sembrano servizi funebri

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Non è che ci prendano sempre benissimo, in una nota catena di punti-vendita – solida presenza anche in Ticino – del ramo calzature ed accessori, circa la comunicazione via InterNet. In tempi di saldi, ad esempio, pare che qualcuno sia scarso nel far di conto, sicché in un’offerta “fino al 50 per cento” (e che cioè va da 0.01 al 50.00 per cento sul prezzo-base: lo spieghiamo prima di tutto a noi stessi) salta fuori un paio di sandali che da 84.95 franchi dovrebbe scendere – con arrotondamento – non sotto i 42.50 franchi e che invece è proposto a 39.95 franchi (eppure sta scritto: “50 per cento”, boh). Peggio va con la lingua: passi per un “ritard” che sa di Cattivik o di incertezza “gender fluid” (tipologia di pensiero: se è “ritardo” per lui, sarà “ritarda” per lei. Si sentono anche cose di ‘sto tipo, negli ultimi tempi), ancorché in ritardo saranno semmai le consegne, ma non i tempi di consegna; ma come la mettiamo con uno sconto del 20 per cento su oggetto non facilmente inseribile in questo contesto, a men che in azienda s’occupino anche di pompe funebri, ché altro proprio non viene in mente?

Colpo di stiletto / Sconto, signora? Sì: guardi bene, è lo zero per cento

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In un punto-vendita “Migros” può accadere, vero, che nella vasca dei prodotti a prezzo dimezzato per quasi immediata scadenza (così recita il cartello: “1/2”, uno fratto due, riduzione pari al 50 per cento) si trovi magari un articolo scontato nella misura del 25 per cento: magari è scappato dalla mano dell’addetto all’allocazione delle referenze, magari è stato buttato lì da un cliente che tale pezzo ha preso da un’altra parte, non volendosi credere alla furbata ossia al dolo di chicchessia. Furbata e dolo che vorremmo escludere, ma proprio non ci riusciamo perché l’alternativa sarebbe data soltanto dalla colossale stupidità dell’operatore ed in tal caso si può far benissimo a meno di tale dipendente, nei casi documentati in immagine: prezzo di partenza 4.20 franchi, autoadesivo arancio per indicare la riduzione, prezzo speciale… 4.20 franchi; allo stesso modo, prezzo di partenza 3.15 franchi, stessa tipologia di etichetta supplementare, prezzo speciale… 3.15 franchi. Questa, nelle parole semplici, ha caratteristiche proprie della turlupinatura del cliente che non sempre va a leggere riga per riga ed invece è portato a fidarsi. Per dovere di completezza: accadimenti in strutture del Sopraceneri centro-occidentale, da vasche con l’offerta al 50 per cento, storia di questi giorni. Consiglio ai viandanti: attenzione.

Mendrisio, visita guidata e porte aperte all’evento “What mad pursuit”

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Porte aperte con visita guidata alla mostra “What mad pursuit. Aglaia Konrad, Armin Linke, Bas Princen”, domenica 2 luglio, al “Teatro dell’architettura-Tam” in Mendrisio. Ad illustrare i contenuti dell’esposizione, progetto inedito in cui è raccolta una cinquantina di opere fotografiche realizzate da tre professionisti e che è stato concepito secondo logiche specifiche per gli spazi in cui sarebbe stata accolta, sarà Francesco Zanot, curatore della proposta. Inizio della visita fissato per le ore 11.00, conclusione alle ore 12.00; raccomandata l’iscrizione (“e-mail” all’indirizzo eventi.tam@usi.ch). La mostra resterà aperta sino a domenica 16 luglio e, dopo la pausa estiva, di nuovo da martedì 22 agosto a domenica 22 ottobre, con apertura tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle ore 14.00 alle ore 18.00, il sabato e la domenica anche dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e dunque senza soluzione di continuità sino alle ore 18.00. Due altre giornate delle porte aperte con visita guidata avranno luogo domenica 3 settembre e domenica 1.o ottobre.

Ascona: biodiversità e sviluppo “sostenibile”, incontro al Monte Verità

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Lo sviluppo “sostenibile” del territorio e la salvaguardia della biodiversità, per tramite di soluzioni naturali nel senso proprio del termine ovvero basate sulla natura, al centro della serata di informazione e di dialogo posta in calendario per domani, mercoledì 28 giugno, al centro congressuale del Monte Verità in Ascona. Organizzazione sotto egida dell’“Istituto federale di ricerca foresta-neve-paesaggio (Wsl)”; con introduzione e conduzione a cura di Clara Caverzasio gli interventi di Marco Moretti (“Istituto federale di ricerca Wsl”), Cristian Scapozza (Supsi), Chiara Catalano (Zhaw Zurigo e Cnr-Iret, Italia) e Giulia Donati (“Eawag Aquatic Research” e Wsl). Inizio ore 20.30.

Como, sull’igiene non si scherza: carenze trovate, ristorante “sigillato”

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Carenze di vario genere, c’erano; di vario genere, e soprattutto sul piano igienico-sanitario. Insomma, troppo sporco per poter essere vero e per poter rimanere aperto, quel ristorante in zona centrale a Como; e difatti, nel contesto di una serie di interventi svolti giorni addietro, gli agenti della Polizia locale del capoluogo lariano altro non hanno potuto fare se non ordinare il blocco dell’attività della struttura, sino a che siano stati svolti ed ultimati e verificati i lavori necessari per il ritorno all’ordinaria gestione. Non da ultimo, tra cucine e retrobottega sono stati individuati anche alimenti privi di qualsiasi evidenza circa l’origine e, dunque, nel segno della cosiddetta “tracciabilità”. Sotto sequestro merce per il peso di 11 chilogrammi e circa la quale una sola cosa era chiara, ossia la destinazione alla tavola ossia all’ignara clientela.

Como, ramo precipita su un’auto in transito: soli danni materiali

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Grande lo spavento ma nessun danno fisico per il conducente della vettura che alle ore 12.58 circa di oggi, lunedì 26 giugno, sul transito lungo via Sant’Abbondio a Como ed a breve distanza dall’omonimo edificio religioso, è stata colpita dal ramo di un albero in fregio alla strada. Ad avvertire i servizi di soccorso è stato lo stesso automobilista; sull’arrivo di squadre dei Vigili del fuoco, interdetto temporaneamente il transito veicolare. Contenuti anche i danni materiali al veicolo. Il ramo e le fronde disperse sono stati recuperati; alle brevi anche gli interventi di messa in sicurezza dell’albero.

Luino (Varese), albero cade su un gruppo di persone: otto feriti, due sono gravi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.49) Due i feriti gravi, altre sei le persone con traumi e lesioni dalla media alla lieve entità in séguito alla caduta di un grosso ramo di ippocastano in viale Delle Rimembranze a Luino (Varese), in prossimità del cimitero e meglio dell’edificio religioso titolato a san Pietro in Campagna. L’allarme è stato lanciato intorno alle ore 17.35; il crollo dell’albero sarebbe avvenuto all’improvviso e senza segnali premonitori. In azione effettivi di Arma dei Carabinieri, Polizia municipale, Polizia di Stato, Vigili del fuoco dal Distaccamento cittadino, operatori dei servizi di ambulanza (mobilitate cinque squadre tra “Croce rossa italiana” e “Padana emergenza” entrambe da Luino, “Sos Tre valli” da Cunardo e “Sos Valceresio” da Besano) oltre agli equipaggi di un elicottero dalla base di Villa Guardia (Como) e di un altro dalla base di Bergamo. Situazione particolarmente problematica per una donna, nel frattempo elitrasportata al “San Gerardo” di Monza, e per una bambina, quest’ultima anche intubata e già in corso di trattamento sanitario, sotto codice rosso, al “Papa Giovanni XXIII” in Bergamo. Per le altre persone coinvolte, dopo sommaria valutazione sul luogo dell’episodio, sono stati disposti i trasferimenti al “Circolo” di Varese, al “Causa Pia Luvini” di Cittiglio (Varese) ed al locale nosocomio “Luini Confalonieri”. L’area è stata isolata per esigenze legate ai soccorsi ed ai rilevamenti di rito. In immagine, l’area antistante la chiesa titolata a san Pietro in Campagna.

Nigerianerin in der Waadt wegen Menschenhandels verurteilt

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Eine Nigerianerin ist am Montag in Lausanne wegen Menschenhandels und weiterer Delikte zu einer Freiheitsstrafe von viereinhalb Jahren verurteilt worden. Sie hatte mehrere junge Frauen aus ihrem Heimatland in die Schweiz bringen lassen und zur Prostitution gezwungen.

Einige der Mädchen waren noch minderjährig, als die Zuhälterin in den Jahren 2014 bis 2018 die Straftaten verübte. Dabei arbeitete die 34-jährige Frau mit ihrem Lebensgefährten zusammen, aber auch mit Familienmitgliedern, die in der Heimat geblieben waren, um Mädchen aus benachteiligten Verhältnissen zu “rekrutieren”. Ihr Partner war bereits 2021 zu derselben Strafe verurteilt worden.

Bevor die jungen Afrikanerinnen in die Schweiz reisten, wurden sie dem “Juju” unterzogen. Bei diesem Ritual werden den Frauen Blut, Haare, Nagelschnipsel und Schamhaare entnommen. Die Frauen, die sich dieser Zeremonie unterziehen, glauben dann, dass sie unter dem Einfluss schwarzer Magie stehen. Sie sind davon überzeugt, dass ihnen und ihrer Familie Schaden zugefügt werden könnte, wenn sie nicht gehorchen.

Locarnese e valli, un’estate a contatto… diretto con la Polcantonale

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Come ormai è tradizione durante il periodo estivo, riprende sul territorio del Locarnese e delle valli afferenti l’attività dell’ufficio mobile operante in nome della Gendarmeria (Quarto reparto). Sette le giornate messe in programma per l’incontro “vis-à-vis” con abitanti e turisti e, secondo prassi, anche per lo svolgimento di pratiche d’ufficio quali le denunzie di furto e di smarrimento, senza dunque che vi sia bisogno di trasferte, da parte dei citati residenti e dei citati ospiti, verso un posto di polizia; sarà inoltre garantito il servizio di informazione e, per parte sua, chi voglia potrà prendere parte ad un sondaggio finalizzato alla raccolta di suggerimenti. Date e luoghi: domani, martedì 27 giugno, Maggia (ore 9.30-12.00) e Maggia frazione Bignasco (ore 13.00-16.30); martedì 11 luglio, Centovalli frazione Intragna (ore 9.30-12.00) e Onsernone frazione Spruga (ore 13.00-16.30); giovedì 27 luglio, Brissago (ore 9.30-10.30), Ascona (ore 11.00-12.00), Losone (ore 13.00-14.00) e Terre di Pedemonte frazione Tegna (ore 15.00-16.30); venerdì 18 agosto, Maggia frazione Giumaglio (ore 9.30-12.00) ed Avegno-Gordevio frazione Gordevio (ore 13.00-16.30); sabato 26 agosto, Mergoscia (ore 9.30-12.00), Verzasca frazione Sonogno (ore 13.00-14.00) e Verzasca frazione Brione (ore 15.00-16.40); martedì 5 settembre, Terre di Pedemonte frazione Verscio (ore 9.30-12.00), Losone (ore 13.00-14.00) ed Ascona (ore 15.00-16.30); sabato 23 settembre, Orselina (ore 9.30-12.00) e Tenero-Contra frazione Tenero (ore 13.00-16.30

Studie zeigt: Baubranche droht massiver Fachkräftemangel

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Der Fachkräftemangel in der Schweiz werde sich in Zukunft verschärfen. Davon gehen der Wirtschaftsdachverband Economiesuisse und der Arbeitgeberverband aus.
Der Grund sei, dass geburtenstarke Jahrgänge in Pension gingen und gleich- zeitig zu wenig Junge nachrückten. Die Verbände präsentieren verschiedene Lösungsansätze. Sie schreiben, es müsse beispielsweise dafür gesorgt werden, dass ausländische Arbeitskräfte in der Schweiz arbeiten könnten.
Die Verbände fordern auch, dass bei Bund, Kantonen und staatsnahen Betrieben nicht immer mehr Stellen geschaffen werden, denn dieses Personal fehle letztlich in der Privatwirtschaft

Senna Comasco (Como): autoarticolato si blocca, disagi per tutti

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Inizio di giornata assai problematico alle porte di Como, in territorio comunale di Senna Comasco, lungo il tratto di via Trecallo che corre parallelo ed “a vista” con la Strada provinciale numero 36 “Canturina”: qui un autoarticolato, in fase di immissione dall’arteria principale sulla viabilità secondaria, si è letteralmente incastrato senza materiale possibilità di procedere in una direzione o nell’altra. A risolvere il problema, occorso intorno alle ore 6.15, sono giunti effettivi dei Vigili del fucoo dal Comando provinciale in Como, mentre iniziavano già a formarsi le prime colonne lungo la Provinciale stessa; necessario l’utilizzo di un’autogrù per spostare motrice e rimorchio, riportati sulla pubblica via attorno alle ore 7.30. Il transito libero sulla “Canturina” è ripreso dopo blocco durato per circa un’ora.

Commissione granconsiliare giustizia-diritti, operatività programmata

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Al congedo in vista delle ferie estive, oggi in Bellinzona, i membri della Commissione granconsiliare giustizia-diritti, che sotto la direzione di Daria Lepori hanno definito il programma per la presentazione dei rapporti pianificando nel contempo il prosieguo dell’attività commissionale. Il primo appuntamento dopo la pausa è stato fissato per lunedì 4 settembre.

Verbania, clandestino si nascondeva tra i connazionali: espulso

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Non gli è stato sufficiente, per sottrarsi al controllo di identità, il “mimetizzarsi” nel mezzo di un gruppo di connazionali. Sotto espulsione dalle scorse ore per atto prefettizio, un uomo dichiaratosi cittadino dello Sri Lanka e che era stato intercettato da effettivi dell'Arma dei Carabinieri durante le attività di “routine” sul territorio cittadino di Verbania. Al soggetto, sedicente 36enne privo di documenti per il soggiorno e senza fissa dimora, è stata anche intimata l'uscita dal territorio italiano su provvedimento del questore.

Crodo (Vco), trattorino agricolo si ribalta: 63enne ferito e ricoverato

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Un 63enne versa in condizioni gravi al “Maggiore” di Novara sulle conseguenze del ribaltamento di un trattorino agricolo con il quale, intorno alle ore 16.25 di sabato 24 giugno, stava procedendo sulla strada da Crodo (Verbano-Cusio-Ossola) in direzione della frazione Viceno. L’uomo, rimasto schiacciato sotto il mezzo, è stato recuperato grazie all’intervento di effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Domodossola (Vco) e di alcuni privati cittadini; indi assistenza sanitaria con una squadra giunta in eliambulanza ed il cui personale medico è stato calato dall’alto, stante l’impossibilità di un atterraggio del velivolo. La dinamica dell’accaduto è al vaglio di uomini dell’Arma dei Carabinieri.

Incertezze a destra e a manca, Borsa di Zurigo ancora come i gamberi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.02) Improbabile, in un contesto di incertezze, un messaggio positivo dalle Borse; improbabile, ed infatti assente anche oggi, per quanto riguarda il listino primario a Zurigo laddove lo “Swiss market index” ha stentato per l’intera seduta ed è andato al saldo su quota 11’141.90 punti con perdita pari allo 0.71 per cento e, di fatto, a ridosso del minimo fatto registrare alle ore 15.58 (11’136.39 punti. Sulle 52 settimane il margine positivo si è dunque ridotto al 2.16 per cento e quello dall’inizio del 2023 al 3.84 per cento). In difesa “Compagnie financière Richemont Sa” e “Sika group Ag” (più 0.75 e più 1.16 per cento rispettivamente); sofferenti i pesi massimi difensivi (“Novartis Ag” il peggiore, meno 1.95); in difficoltà “Ubs group Ag” (meno 0.93). Davvero pochi i messaggi gradevoli dall’allargato. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.11 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.12; Ftse-100 a Londra, meno 0.11; Cac-40 a Parigi, più 0.29; Ibex-35 a Madrid, più 0.09. New York sotto tendenza al ribasso: Nasdaq, meno 0.68; S&P-500, meno 0.27; “Dow Jones”, parità. Cambi: 97.59 centesimi di franco per un euro, 89.48 centesimi di franco per un dollaro Usa; sui 27’186 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Alzate Brianza (Como), fiamme dal capanno al bosco: rogo domato

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Non vi sono né feriti né intossicati in séguito all’incendio per domare il quale, poco dopo le ore 20.30 di ieri, effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Cantù (Como) sono stati chiamati all’opera in territorio comunale di Alzate Brianza (Como), in zona boschiva tra l’abitato e la frazione Verzago. Le fiamme, stando ad una prima valutazione, si sono sprigionate in una struttura adibita a capanno per gli attrezzi. Alle operazioni di spegnimento del rogo hanno cooperato alcuni volontari della Protezione civile. Contenuti i danni.

Cardano al Campo (Varese): 81enne “vola” dalla moto, è grave

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In séguito all’incidente occorsogli stamane in via Adige a Cardano al Campo (Varese), dove per cause da accertarsi aveva perso il controllo del dueruote su cui stava viaggiando, un anziano è stato ricoverato in ospedale dopo stabilizzazione, sul luogo dell’incidente, a cura di operatori sanitari della “Croce rossa italiana” dalla vicina Gallarate. Le condizioni dell’uomo, benché derubricate da codice rosso a codice giallo, restano preoccupanti anche in ragione dell’età avanzata (81 anni).

Laveno Mombello (Varese), scomparso 79enne. Ricerche in corso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.50) Ancora in corso le ricerche del 79enne, cittadino italiano residente a San Genesio ed Uniti in provincia di Pavia e membro di una comitiva di 47 turisti in gita, che dalle ore 12.10 di oggi, domenica 25 giugno, risulta scomparso in territorio comunale di Laveno Mombello (Varese). Pochi gli elementi utili per l’identificazione dell’uomo, all’anagrafe Antonio Altobelli: capelli bianchi, occhiali, abbigliamento con maglia scura a maniche corte e con pantaloni tipo “jeans”; una borsa a tracolla l’accessorio. L’80enne, secondo una prima e sommaria ricostruzione, si sarebbe staccato dal gruppo intorno alle ore 11.30 dicendo di voler andare a prendersi un gelato e sarebbe stato visto da terzi, per l’ultima volta, intorno alle ore 12.10. Sono operativi ad ampio spettro uomini della Protezione civile e squadre dei Vigili del fuoco. In immagine, Antonio Altobelli.

Tresa, lite furibonda con vie di fatto: un ferito, un uomo in stato di fermo

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Una persona è rimasta ferita, e per tale motivo è stata assistita da operatori sanitari e trasferita in sede nosocomiale, nella lite scoppiata ieri mattina a Tresa frazione Castelrotto. Il secondo soggetto coinvolto è stato fermato su intervento di agenti della Polintercom Malcantone-ovest e della Polcantonale. Quadro generale da definirsi; attese notizie circa le condizioni della persona ricoverata.

“Jamboree” a Lugano, finale con “P-51 airplanes” e Si Cranstoun

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A conclusione stasera, tra lungolago e “Parco Ciani” in Lugano, l’edizione 2023 del “Summer jamboree on the lake”, proposto quale “festival” di musica e di cultura dell’America degli Anni ’40 e ’50. Sino alle ore 22.00, in piazza Alessandro Manzoni il mercatino del “vintage”, in riva Giocondo Albertolli l’esposizione di auto d’epoca (rigorosamente di fabbricazione statunitense, rigorosamente costruite prima del 1969); in piazza Riziero Rezzonico l’esposizione di moto d’epoca e di moto “custom”; inoltre, al “Parco Ciani” dove sono stati ospitati anche oggi sia il “Dance camp” sia il “Boot camp”, concerti degli italiani “P-51 airplanes” (ore 19.00-19.45; terzo “set” della giornata) e dello statunitense Pep Torres (ore 22.00-22.45; anche per lui terzo “set” della giornata); negli intervalli, musica con “deejay”. In piazza Della Riforma, dalle ore 20.00 alle ore 21.15, il momento-“clou” dell’evento con il concerto del britannico Simon David “Si” Cranstoun; in precedenza ed in coda, musica con “deejay”. In immagine, la formazione dei “P-51 airplanes”.

Lugano, due vigliacchi rapinano una 72enne sulla pubblica via: presi

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Due italiani con residenza nel Luganese, 20 e 51 anni rispettivamente, sono in stato di fermo dalla prima serata di ieri sull’esito delle ricerche attivate dopo la rapina perpetrata ai danni di una 72enne che intorno alle ore 18.23 stava camminando lungo viale Stefano Franscini a Lugano e che, in séguito allo strappo della borsetta da parte dei malviventi, è caduta pesantemente al suolo. La vittima dell’aggressione è stata trattata in sede nosocomiale per le cure del caso; nessuna notizia disponibile circa lo stato di salute. I due malviventi, per quel che è dato sapere, si erano dati alla fuga ma sono caduti nella rete del dispositivo di ricerca cui hanno partecipato effettivi della Polcom Lugano (il fermo è poi stato effettuato proprio da agenti del corpo cittadino) e della Polcantonale.

Frau leblos vor Wohnhaus aufgefunden: Man vermutet ein Gewaltdelikt

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Eine Frau ist am Sonntagmorgen leblos vor einem Wohnhaus in Lengnau aufgefunden worden. Es wurden umfassende Ermittlungen aufgenommen.

Die Kantonspolizei Bern wurde am Sonntag, 25. Juni 2023, um 3.55 Uhr, alarmiert, weil eine Frau leblos vor einem Wohnhaus am Friedrich-Glauserweg in Lengnau aufgefunden worden war.

Die sofort ausgerückten Einsatzkräfte konnten nur noch ihren Tod feststellen. Bei der Verstorbenen handelt es sich um eine 54-jährige im Kanton Bern wohnhafte Schweizerin.

Ersten Informationen zufolge kann nicht ausgeschlossen werden, dass eine Dritteinwirkung zum Tod der Frau geführt hat.

Insbesondere zu einer potenziellen Täterschaft wurden umfangreiche Ermittlungen unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Berner Jura-Seeland eingeleitet.

In diesem Zusammenhang werden Zeugen und Zeuginnen gesucht.

Personen, die in der Nacht von Samstag auf Sonntag verdächtige Beobachtungen im Bereich des Friedrich-Glauserwegs gemacht haben, werden gebeten, sich unter der Telefonnummer +41 32 324 85 31 mit der Kantonspolizei Bern in Verbindung zu setzen.

Im Einsatz standen mehrere Spezialdienste der Kantonspolizei Bern sowie Mitarbeitende des Instituts für Rechtsmedizin der Universität Bern.

Mendrisio, Stabio, Chiasso: tre poli per un “Ticino in danza” immersivo

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Nove appuntamenti – tutti ad accesso gratuito – in tre realtà comunali del Mendrisiotto, con la presenza di sei artisti dalla notorietà internazionale e provenienti da cinque diversi Paesi (Svizzera, Germania, Grecia, India ed Italia), per lla nona edizione dell’evento “Ticino in danza” che prenderà forma e sostanza tra martedì 4 e domenica 9 luglio con varie declinazioni e tipologie di esperienze. Le date essenziali secondo le diverse sedi:

Mendrisio: martedì 4 luglio, ore 18.30, sul piazzale dell’ex-“Filanda”, apertura; mercoledì 5 luglio, tutta la giornata, parco del quartiere Casvegno, laboratorio di scrittura creativa, laboratorio di movimento, “jam session” di musica e di danza; venerdì 7 luglio, al “Chiostro dei Serviti”, spettacoli partecipativi con Eleni Mylona e Polena Kolia Petersen; domenica 9 luglio, in città, laboratori tenuti da Sophie Annen e da alcuni artisti;

Stabio: giovedì 6 luglio, ore 18.30, camminata sul tema “Tracce nascoste”, sotto la guida di Jan Möllmer e dei membri del “Collettivo Kun”, ad esplorazione di luoghi scomparsi e/o ritrovati e con il corredo di leggende locali e dei racconti degli anziani del borgo;

Chiasso: sabato 8 luglio, “performance” collettiva sul tema “Caro amico di penna” e rappresentazione di rituali di movimento nella cornice di “Tracciando i venti”.

Varese: Carabinieri in azione, sequestro di droga e due arresti

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Marijuana per cinque chilogrammi, hascisc per 600 grammi, una pistola e 70 piante di canapa indiana sono finiti sotto sequestro quali prove di reato nel contesto di un’operazione antidroga portata a compimento nelle scorse ore da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Azzate (Varese), nel capoluogo ed in alcuni Comuni della cintura. Un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e per detenzione abusiva di un’arma da fuoco, due denunciati per la sola detenzione della droga.

Warenrückruf: Achtung Gesundheit Kinderschmink-Artikel der Max Bersinger AG

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Max Bersinger AG ruft die Kinderschmink-Artikel “Aqua Easy Pen Box” und “Aqua Easy Pen Rainbow” wegen unzulässigen Farbstoffen zurück

In Zusammenarbeit mit der zuständigen kantonalen Vollzugsbehörde ruft die Max Bersinger AG den Kinderschmink-Artikel “Aqua Easy Pen Box” und “Aqua Easy Pen Rainbow” wegen unzulässigen Farbstoffen zurück.

Achtung Gesundheit: Aldi Suisse ruft folgende Produkte zurück

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Aldi Suisse ruft die Natur Aktiv Bio Mandelmus, Cashewmus und Erdnusscreme zurück, aufgrund von nicht deklarierten Allergenen zurück
In Zusammenarbeit mit der zuständigen kantonalen Vollzugsbehörde ruft Aldi Suisse die Natur Aktiv Bio Mandelmus, Cashewmus und Erdnusscreme zurück, aufgrund von nicht deklarierten Allergenen zurück.

Achtung Gesundheit: Warenrückruf Dr. Schär Knusperbrot wegen zu hohem Tropanalkaloidgehalt

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Morga AG ruft das Dr. Schär Knusperbrot dunkel 125 g zurück, wegen zu hohem Tropanalkaloidgehalt

In Zusammenarbeit mit der zuständigen kantonalen Vollzugsbehörde ruft Morga AG das Dr. Schär Knusperbrot dunkel 125 g zurück, wegen zu hohem Tropanalkaloidgehalt.

Veniano (Como): auto sbanda e si ribalta, quasi illesi gli occupanti

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Di fatto illesi, non volendosi far conto di escoriazioni e contusioni, i due giovani che si trovavano venerdì sera a bordo di un’auto finita fuori strada – e con arresto solo dopo parziale ribaltamento e strisciata sulla fiancata sinistra – a Veniano, lungo via Dante Alighieri. L’episodio alle ore 23.30 circa; nessun altro mezzo risulta essere stato coinvolto. Le condizioni dei due giovani, 20 e 19 anni rispettivamente, sono state accertate sul posto. Soccorsi portati da operatori dei Vigili del fuoco.

Cirimido (Como): collisione tra due veicoli, soccorse tre persone

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Tre persone ferite in modo non grave sull’esito dell’incidente stradale avvenuto intorno alle ore 21.30 di venerdì a Cirimido (Como), lungo via Enrico Toti, con ribaltamento su una fiancata sia del primo sia del secondo mezzo. Sotto trattamento sanitario un 56enne, una 19enne ed un 19enne. Soccorsi portati da specialisti del servizio “118” e da effettivi dei Vigili del fuoco. In immagine, la scena dell’incidente.

Campione d’Italia (Como): rogo in uno stabile, inquilino intossicato

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Intossicazione da fumo per uno degli inquilini dello stabile andato a fuoco intorno alle ore 23.30 in territorio comunale di Campione d’Italia (Como). Le fiamme hanno avuto origine al secondo piano dell’edificio, poi fatto sgomberare provvisoriamente per esigenze di sicurezza pur essendo stato il rogo già circoscritto da effettivi dei Pompieri Melide, competenti per territorio, con il supporto di colleghi da Lugano. Soccorsi portati da operatori della “Croce verde” Lugano; rilevamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione locale.

Ascona, cantiere a… blocchi per la pavimentazione lungo via Moscia

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Tre blocchi distinti alla circolazione, sempre in fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00) e tutti nel mese di luglio, sono annunciati dal portavoce del Dipartimento cantonale territorio per i lavori di pavimentazione stradale in programma sulla Cantonale Ascona-Brissago, sezione di via Moscia in Comune di Ascona, dal numero civico 61 al numero civico 119. Interventi: per cinque notti, da domenica 2 a venerdì 7, con deviazione del traffico su via Collinetta in Comune di Ascona; per cinque notti, da domenica 9 a venerdì 14, e per due notti, da domenica 16 a martedì 18, con deviazione del traffico sul percorso Ascona-Arcegno-Ronco sopra Ascona-Porto Ronco.

Brusio: furgone centra un muro di sostegno e si ribalta, 42enne ferito

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Ferite dalla modesta entità per il 42enne che nella serata dell’altr’ieri, venerdì 23 giugno, ha avuto un incidente stradale mentre si trovava alla guida del suo veicolo commerciale lungo la “Strada del Bernina” (H29), in territorio comunale di Brusio, direzione dal borgo verso la frazione Campascio. Dinamica accertata: sbandata del furgone, collisione contro il muro di sostegno a lato della carreggiata, lunga strisciata lungo il manufatto ed infine ribaltamento del mezzo sulla fiancata sinistra con arresto sulla corsia di marcia a destra. Gravi i danni subiti dal veicolo. Accertamenti esperiti da agenti della Polcantonale Grigioni.

Como, delinquente nigeriano prende a morsi i poliziotti: arrestato

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Nel momento in cui gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato un controllo sulla sua persona, è risultato detentore di un coltello con lama da 11 centimetri. Ma peggio: nel tentativo di sottrarsi all’identificazione, il soggetto ha iniziato a tirar calci ai poliziotti stessi, due dei quali sono stati anche presi a morsi ed a cazzotti tanto da riportare lesioni guaribili in sei ed in otto giorni rispettivamente. Alla fine, fermo anzi arresto riuscito, e l’evidenza: quello fermato nel primo pomeriggio di ieri a Como, zona di via Aldo Moro, era un nigeriano 33enne con qualche problema amministrativo (senza dimora, clandestino su suolo italiano) e giudiziario (precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e per violenza contro pubblico ufficiale), ed ora anche sanitario per una serie di lesioni autoinflitte in corso d’opera; da qui persino l’esigenza di un temporaneo ricovero al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como), previo intervento di sanitari della “Croce rossa italiana”.

Induno Olona (Varese), anziano investito da auto: lesioni non gravi

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Non gravi, dopo primi momenti di seria preoccupazione, le condizioni di salute del 75enne che nel pomeriggio di oggi, sabato 24 giugno, è stato investito da un’auto sull’intersezione tra via Giuseppe Maroni e via Edoardo Tabacchi ad Induno Olona (Varese). L’episodio alle ore 15.26 circa; per l’uomo, soccorso da operatori sanitari dell’“Agenzia regionale emergenza-urgenza”, necessario il trasferimento al “Circolo” di Varese.

Gravesano: esplosione in un’officina, giovane ferito, ingenti i danni

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Un giovane – a quanto consta, si tratterebbe del figlio del proprietario dell’attività – è rimasto ferito a causa di un’esplosione avvenuta poco prima delle ore 12.00 di oggi, sabato 24 giugno, all’interno del “Garage Fregolent” di via Grumo 26 a Gravesano, in prossimità dell’intersezione con via Cantonale ed a distanza di una cinquantina di metri dalla rotatoria. Gravi i danni alla struttura: numerosi i vetri infranti per lo spostamento d’aria e poi per le fiamme, ma solo da una prossima ricognizione sarà possibile una prima valutazione dei tempi per il ritorno alla normale operatività. Per il giovane, cui sono state riscontrate anche alcune lievi ustioni, si è reso necessario il trasferimento in sede nosocomiale. Il rogo è stato rapidamente domato da effettivi dei Pompieri Lugano; sul posto anche pattuglie della Polcantonale per i rilevamenti del caso.

Cunardo (Varese), spacciatore e recidivo: marocchino in manette

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Nella seconda decade di maggio 2022 era stato arrestato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino (Varese), in quanto colto a spacciare droga; a distanza di otto mesi, ovvero nella seconda decade di gennaio 2023, era stato scarcerato; martedì scorso – solo di oggi la notizia – è finito di nuovo in manette e per lo stesso reato. Un giovane di nazionalità marocchina, con il consueto corollario dell’assenza di fissa dimora e di un “curriculum” criminale già piuttosto denso, si trova ora associato ai “Miogni” di Varese in quanto “titolare” di un’attività di smercio di sostanze stupefacenti, stavolta in territorio comunale di Cunardo (Varese), come sempre con bivacco e tenda in zona boschiva dove di nuovo sono entrati in azione alcuni uomini dell’Arma e con l’appoggio di specialisti della “Squadra cacciatori Sardegna”. Arresto a parte, il bottino: hascisc e cocaina in due panetti, cellulari, bilancini, materiali per il confezionamento delle dosi. Insediamento fatto a pezzi, presidio garantito, e un’altra tacca sul calcio del fucile.

Cadegliano Viconago (Varese): rogo in piena notte, un intossicato

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.12) Forte il sospetto del dolo, addirittura nel contesto di una diatriba familiare, nel caso dell’incendio divampato alle ore 1.45 circa di oggi, sabato 24 giugno, nel territorio comunale di Cadegliano Viconago (Varese) frazione Arbizzo, rogo in séguito al quale un uomo di 52 anni è stato condotto in ospedale a causa dell’avvenuto riscontro di un’intossicazione da fumo. Tre gli appartamenti temporaneamente dichiarati inagibili a causa dell’accaduto; le fiamme sono state domate da effettivi dei Vigili del fuoco, intervenuti con varie squadre.

Errori di stumpa / Nota udicina arruolata tra i socialisti. Eh, l’ignoranza…

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La consigliera nazionale Magdalena Blocher in Martullo, nota industriale (“Ems Chemie holding Ag” e dintorni) ed in politica con palese ruolo istituzionale, è uscita dall’Udc ed ha abbracciato la causa dei compagni in seno al Partito socialista. Così, almeno, si sarà trovato a dover credere ieri un casuale lettore di un noto quotidiano elettronico ticinese, rilevando la sigla “Pss” quale indicatrice dell’appartenenza politica della figlia del già consigliere federale Christoph Blocher. Questo in Svizzera, e per una parlamentare ormai al termine del secondo mandato. Porsi una domanda e darsi una risposta, prima di pubblicare simili idiozie, proprio mai?

Errori di stumpa / Come uccidere un imprenditore e passare da stupidi

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Secondo quanto pubblicato ieri da un importante quotidiano elettronico con sede in Ticino, l’imprenditore Ernesto Bertarelli (ex-“Serono”, indi fondi nel biotecnologico, noto anche per la conduzione del consorzio “Alinghi”) è morto. Necessariamente morto, dobbiamo aggiungere, già alla fine del 2018, anno in cui lo stesso Ernesto Bertarelli avrebbe “consumato una quantità di CO2 pari a quella di diverse centinaia di persone (…) ovvero 10’089.7 tonnellate”; trattandosi per l’appunto di biossido di carbonio, quantità letale foss’anche solo per il peso, e figurarsi se inspirata. Ah, forse volevano parlare di “emissioni” generate, non di “consumo”… Beh: essendo in tal modo stato ammazzato Ernesto Bertarelli, dovremo parlare di un vero e proprio caso di “Lost in translation”.

Regalo di metà anno, “radar” pochi e discreti. Ma c’è chi fa doppietta

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Soli tre Distretti “coperti” dall’occhio elettronico dei controlli mobili della velocità nella settimana che ci porterà dal primo al secondo semestre del 2023, secondo evidenze dell’odierno bollettino. Così per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Giubiasco, Bellinzona-città, Arbedo, Castione e Gudo; nel Distretto di Locarno, San Nazzaro, Tenero, Ascona, Brione sopra Minusio, Vogorno, Riazzino e Locarno; nel Distretto di Lugano, Arbostora, Paradiso, Taverne, Lamone, Mezzovico, Viganello, Savosa, Cadro, Massagno, Lugano-centro e Cassarate. Per Viganello, doppietta grazie alle apparecchiature semistazionarie; le “Irine” saranno inoltre presenti a Lavorgo, Motto e Melano.

Raser im Mendrisiotto: Mit 116 Stundenkilometer im 50er erwischt

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Wie die Tessiner Kantonspolizei und die Stadtpolizei Chiasso mitteilen, wurde in den letzten Tagen ein 34-jähriger kroatischer Motorradfahrer, der im Mendrisiotto wohnt, wegen mehrerer schwerer Verkehrsdelikte festgenommen.

Der Mann wurde von einer Polizeipatrouille auf einem Motorrad ohne Nummernschilder gesehen, mit dem er mit hoher Geschwindigkeit davon fuhr. Der Motorradfahrer konnte ausfindig gemacht und angehalten werden, wobei sich herausstellte, dass er mit einer Geschwindigkeit von 85 Stundenkilometern in einer Zone mit einer Geschwindigkeitsbegrenzung von 30 Stundenkilometern und mit 116 Stundenkilometern in einer Zone mit einer Geschwindigkeitsbegrenzung von 50 Stundenkilometern unterwegs gewesen war.

Ohne Führerschein – Töff nicht versichert und eingelöst

Ausserdem wurde festgestellt, dass der Mann, der mit einem nicht zugelassenen und nicht versicherten Fahrzeug unterwegs war, nicht im Besitz der erforderlichen Fahrerlaubnis war. Der 34-Jährige wurde daher wegen schwerer Verstöße gegen das Straßenverkehrsgesetz bei der Staatsanwaltschaft als Fahrerflucht angezeigt.

Es sei darauf hingewiesen, dass überhöhte Geschwindigkeit nach wie vor eine der Hauptursachen für Unfälle mit schweren und/oder tödlichen Folgen ist. Wir appellieren daher erneut an die Autofahrer, die Grenzwerte einzuhalten, um ihre eigene Sicherheit und die der anderen Verkehrsteilnehmer zu schützen.

Quelle der Polizeinachricht: Kapo TI

Poschiavo: binari bagnati, motociclista cade e si frattura due dita

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Frattura a due dita di una mano, causa caduta sui binari resi viscidi dalla pioggia in fregio alla carreggiata della Strada del Bernina H29, per il giovane motociclista – si tratta di un 21enne con passaporto italiano – che intorno alle ore 21.30 di ieri, giovedì 22 giugno, è stato assistito da operatori sanitari del servizio di ambulanza da Poschiavo in corrispondenza dell’abitato di Sant’Antonio, territorio comunale di Poschiavo. Il dueruote, come da ricostruzione effettuata, era in movimento direzione Brusio. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Il 21enne è stato trasportato in ambulanza al “Civile” di Sondrio (Italia).

Borse azzoppate: Zurigo s’infiamma nel finale, New York invece no

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.52) Venerdì con poco sugo, dopo le sferzate dell’intera settimana, sul listino primario della Borsa di Zurigo il cui “Swiss market index” spunta nel finale un margine utile minimo (più 0.34 per cento ad 11’221.22 punti, fiammata improvvisa alle ore 16.00 circa) e proponendosi con due soli titoli in evidenza, vale a dire “Givaudan Sa” (più 1.44 per cento) e “Sika group Ag” (più 1.18); in retrovia “Compagnie financière Richemont Sa” (meno 1.38) e “Partners group Ag” (meno 2.13). Nell’allargato, sbandata (meno 8.84) per “U-blox Ag” dopo declassamento da parte degli analisti del “Credit Suisse”. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte (pesa un dato infausto sull’andamento del manifatturiero), meno 0.99; Ftse-Mib a Milano, meno 0.73; Ftse-100 a Londra, meno 0.54; Cac-40 a Parigi, meno 0.55; Ibex-35 a Madrid, meno 1.01. New York sofferente con perdite fra lo 0.65 e l’1.01 per cento secondo i maggiori indici di riferimento. Cambi: 97.72 centesimi di franco per un euro; 89.74 centesimi di franco per un dollaro Usa; attorno ai 27’478 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Altro giro di vite allo spaccio nel Comasco, afghano e marocchino in manette

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Notizia per i tossici dal Ticino, oltre che per la clientela locale: se per l’approvvigionamento avete sino ad ora fatto perno su Fino Mornasco in provincia di Como, ecco, il chiosco adesso è chiuso ed anzi non troverete nemmen più mattoni e tende e quindi è inutile il fare questo viaggio, anche per via del fatto che i due commessi – pardon, spacciatori – hanno forzosamente cambiato domicilio e trovansi per il momento ospiti del “Bassone” a Como. Giro di parole per dire dell’ennesimo “Blitz” portato a termine giusto ieri in area boschiva, Carabinieri appoggiati da specialisti in forze, presi entrambi i negozianti ossia un afghano di 33 anni ed un marocchino di 25, con arresto dopo il solito e patetico tentativo di fuga da parte dei medesimi. La comprova dell’ampiezza delle attività illecite è data sia dal lungo elenco di nomi e di numeri sui telefoni cellulari sequestrati, sia dalle tipologie del denaro contante (2’000 euro moneta più moneta meno e 150 franchi svizzeri), sia dalla disponibilità di hascisc, eroina e cocaina, con sequestri rispettivamente per 35, 95 e 55 grammi. Il resto sarà ordinaria letteratura per il magistrato.

Niente licenza e moto “illegale”, ma andava come un razzo: denunciato

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Licenza, prego? Ah, non ha la licenza di condurre. Assicurazione? Ah, il mezzo non è assicurato. Diamo un’occhiata alla targa? Ah, non c’è la targa, immatricolazione niente, insomma; malino, neh, come se non ne avessimo già dalle altre sue infrazioni. Non siamo nella barzelletta del tizio con velleità da comico (finale: “Come la mettiamo, giovanotto?”; “Appoggiata al muro, in questa moto non c’è neanche il cavalletto”) ma in un dialogo nemmen troppo immaginario tra agenti di Polcom Chiasso e Polcantonale da una parte ed un uomo che giorni addietro, come a noi tutti fu fatto sapere stamane, a causa di rapidi transiti su strade di città si garantì un non rapido passaggio davanti all’autorità giudiziaria, che sulla scorta della denuncia già inoltrata al ministero pubblico ben difficilmente giudicherà il tizio – di transenna, è un croato con domicilio nel Mendrisiotto – per men del suo essere un pirata della strada a cagione delle gravi infrazioni alla Legge federale sulla circolazione stradale. Gli esempi acclarati: oltre a quanto sopra descritto, una fuga “a forte velocità” dopo il contatto visivo con gli agenti di una pattuglia, un passaggio a 116 chilometri orari in presenza di limite a 50, un passaggio ad 85 chilometri orari in presenza di limite a 30. E sì che s’avrebbe a supporre che il soggetto, essendo anagraficamente un 34enne, sia giunto almeno a compimento della prima fase dello sviluppo cognitivo cioè quella che si chiude attorno ai 12 anni; supposizione tuttavia non confermata dai fatti, in questo caso.

Villa Guardia (Como): incendio in un cantiere, brucia escavatore

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Ampia mobilitazione di effettivi dei Vigili del fuoco, con unità sia dal Comando provinciale in Como sia dal Distaccamento di Appiano Gentile, per un incendio divampato poco prima delle ore 20.00 di ieri, giovedì 22 giugno, in territorio comunale di Villa Guardia (Como). All’arrivo degli operatori della sicurezza è stato rilevato che le fiamme avevano investito un escavatore posteggiato all’interno dell’area di cantiere per lavori in un edificio privato, zona di via Monte Grona, fortunatamente senza propagazione del rogo alle infrastrutture vicine. La situazione è stata risolta in breve tempo.

Verso le Federali / A Rega’, qui nun ce vo’ ‘na magìa: ce vo’ un miracolo…

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Leggi “Cotti” tra i candidati, ed è immancabile il tuffo al cuore: nella memoria di Flavio, nella memoria di Gianfranco (siamo passatisti? No: siamo riconoscenti a chi ha costruito questo Ticino e questa Svizzera, quale che fosse il suo pensiero); ed è un Cotti ovviamente discendente, linee dirette e linee oblique della grande famiglia il cui nome resta stampato su un frontone di piazza Grande a Locarno di cui Giuseppe – colui di cui trattasi – è peraltro vicesindaco. Ma leggi, soprattutto, Regazzi: Fabio Regazzi imprenditore, Fabio Regazzi alfiere, Fabio Regazzi che i pipidini manderanno in ottobre quale punta di diamante sul doppio fronte, per le Federali. Perché claro que sì, bruciò parecchio quando il seggio agli Stati fu perso, e magari brucia ancora; dall’idea di riprenderlo al riprenderlo corre un oceano, ma guai a non provarci, hanno fatto capire dalla riunione di stasera a Sant’Antonino, di scena il Comitato cantonale invero per mera ratifica di ciò che era stato costruito e deciso; ergo Fabio Regazzi, che a Berna siede dal 2011, si sciropperà l’intera estate a caccia di consenso, dovesse passare alla Camera alta sarebbe uno sconquassino, non dovesse farcela vabbè.

Più che un gioco di prestigio, in effetti, qui serve un miracolo: sai mai che, per quanto rassicurati dal buon esito delle Cantonali dove il non perdere fu una vittoria e come prova del nove si domandi a leghisti e lib-rad e compagni, i neocentristi si ritrovino a far la fine dei musicanti di Brema, che andarono per suonare e furono suonati. Par cioè di capire che, dovendo affrontare una serie di partite a scacchi in simultanea, qui tutti siano disposti a sacrificare qualcosa pur di arrivare al più presto all’arrocco, che è strumento sia di difesa sia d’attacco, senza guardar troppo al comportamento dell’avversario di turno tranne che nel caso dell’Udc, cui Fiorenzo Dadò presidente cantonale attribuisce mire ed ambizioni predatorie su uno dei due seggi degli “azzurri”. Guardate, la si fa proprio schiscia: Fabio Regazzi sarà confermato per il Nazionale e potrebbe arrivare al ballottaggio per gli Stati, no? Okay: in tal caso, sotto attacco – sempre a parere di Fiorenzo Dadò – è il posto lasciato libero da Marco Romano, chiamatosi fuori da tempo e, sussurra qualche malevolo, assai per tempo. Al fare doppietta alla Camera bassa senza ausilio di terzi, come minimo nei termini di un’“entente cordiale”, pochi credono persino all’interno e figurarsi fuori, almeno sino a stasera; sarà però il caso di rilevare se un interesse sapranno suscitare le altre candidature.

Allo schieramento, d’acchito, si riconoscono una forza ed una debolezza che in effetti coincidono, e cioè: il pacchetto nel complesso non è trascendentale per livello di esperienza, eppure ciascuno dei singoli presi “non qualunquemente” gode di una certa consistenza. Già detto di Giuseppe Cotti e di Fabio Regazzi, verso Berna si protendono tre granconsiglieri (Giovanni Berardi, Giorgio Fonio e Sabrina Gendotti) e tre consiglieri comunali (Michele Roncoroni a Mezzovico-Vira, Margot Broggini a Bellinzona e Lorenzo Pianezzi a Lugano); vere e proprie pescate nella “società civile”, dunque, nessuna, per quanto Lorenzo Pianezzi sia più noto quale già direttore della “HotellerieSuisse”, carica appena lasciata dopo un mandato effettivamente sviluppatosi su nove anni. Ed allora, “in cauda venenum”: c’era modo di far meglio? Forse sì, eppure questo sarebbe il succo della selezione cui hanno preso parte all’incirca 50 persone, e non si fa conto di coloro che hanno preferito non correre pur potendo (suvvia, Fiorenzo Dadò stesso sarebbe stato un cardinale in mezzo a parroci e vicari); dal che si deduce che, almeno come serbatoio da cui i membri della “Commissione cerca” hanno potuto attingere, al “Centro” stanno bene. Oggi, perlomeno; ottobre parlerà con parola vera e lingua non biforcuta, augh. In immagine, Fabio Regazzi.

Cadenazzo, collisione tra “scooter” ed auto: donna finisce in ospedale

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Necessario il soccorso a cura di operatori della “Croce verde” da Bellinzona per la donna rimasta ferita questo pomeriggio, alle ore 18.26 circa, in un incidente avvenuto in territorio comunale di Cadenazzo, lungo la Cantonale, a ridosso dell’intersezione per via Ala Campagna. A collisione un’auto ed uno “scooter”. Accertamenti sulla dinamica dei fatti a cura di agenti della Polcantonale; inevitabili ripercussioni sulla viabilità.

Brusimpiano (Varese): caduta sull’asfalto, ciclista 51enne in ospedale

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Trauma cranico e lesioni dalla minore entità, con la conseguente cautela da parte dei medici, per il ciclista – trattasi di un 51enne con cittadinanza olandese – che stamane è caduto ed ha battuto la testa sull’asfalto mentre stava transitando su una strada a Brusimpiano (Varese), frazione Ardena, direzione frontiera su Tresa. L’uomo è stato assistito da alcuni passanti e poi da operatori della “Sos Tre valli” da Cunardo e dal personale sanitario di un’eliambulanza dalla base di Villa Guardia (Como); a seguire, trasferimento al “Circolo” di Varese.

Luino (Varese), tenta di rapinare un 89enne. Fermato e “servito”

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Ha aggredito un 89enne, in via Fratelli Cairoli a Luino, causando la caduta dell’anziano e poi provando a sfilargli il portafogli dalla tasca; non ha fatto però i conti con il figlio della vittima designata, figlio che è sopravvenuto in soccorso del congiunto e, soprattutto, si è gettato contro il delinquente e l’ha inchiodato al suolo. Un 52enne, peraltro con precedenti ed in condizioni di almeno parziale ebbrezza, è stato fermato ieri ed è stato tradotto in aula giudiziaria stamane a Varese; per lui, che si è trincerato nel mutismo (solo buona sorte nel riscontro giunto nel frattempo da ambienti ospedalieri: l’89enne se l’è cavata con una prognosi di breve periodo), la conferma del fermo per tentata rapina ed obbligo di firma.

Tassi d’interesse, tempesta sull’Europa. Zurigo si salva “in extremis”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.11) Non resta senza conseguenze sulla Borsa di Zurigo l’odierno ed ennesimo aumento – per la precisione, il quinto dal luglio 2022 – dei tassi di interesse da parte dei vertici della “Banca nazionale svizzera”, risultando ora il punto di riferimento pari all’1.75 per cento (più 0.25), ed in coincidenza con un “più 0.50” della “Banca d’Inghilterra”: intera giornata in apnea, finale con minimo margine utile (più 0.09 per cento a quota 11’183.42 punti) per lo “Swiss market index” che difende dunque un guadagno pari al 4.23 per cento dall’inizio del 2023 ed al 6.98 per cento sul periodo delle 52 settimane. Nel listino primario, battistrada “Logitech Sa” (più 2.93); benino gli assicurativi; “Roche holding Ag” in funzione di spartiacque; sulla coda “Ubs group Ag” (meno 1.05). Nell’allargato, trascurandosi i fibrillanti da giornata, ci si contenti del margine positivo (più 4.39) nel caso di “DocMorris Ag”. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.22 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.72; Ftse-100 a Londra, meno 0.76; Cac-40 a Parigi, meno 0.79; Ibex-35 a Madrid, meno 0.76. Prevalenza del segno positivo a New York: “Dow Jones”, meno 0.09; S&P-500, più 0.16; Nasdaq, più 0.63. Cambi: 98.23 centesimi di franco per un euro, 89.64 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin al controvalore teorico di 26’962 franchi circa per unità.

Colpo di stiletto / Come lasciar tracce nella storia. Da «Lugano, Italy»

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Gli “alleati” dell’Ucraina (terminologia non nostra: fanno fede diecine di testate giornalistiche in Europa) sono riuniti in queste ore a Londra per pianificare altri stanziamenti a botte di miliardi di dollari a favore di Kiev. Ci sono tutti, neh, i caporioni dell’antipolitica continentale, primattrice Ursula von der Leyen presidente dell’Esecutivo europeo; immancabile il messaggio video inviato da Volodymyr Zelenskyi, fresco di entrata nel quinto anno da presidente dell’Ucraina (che è una Repubblica semipresidenziale: nell’accezione locale, il presidente comanda e basta) e proiettato – senza risultato militare alcuno – verso l’anno e mezzo di conflitto. La conferenza è indetta tuttavia per asserite finalità legate alla ricostruzione dell’Ucraina ed è dunque in ideale sviluppo di analogo appuntamento tenutosi lo scorso anno a Lugano. E del quale, come consta nell’immagine rilevata dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri e da lui cortesemente diffusa, tutti hanno perfetta memoria: soprattutto gli organizzazioni della conferenza a Londra, dove infatti fanno riferimento a “Lugano, Italy”. Beh, sinceri complimenti, grazie davvero.

146 orari su 80 sulla A2 a Lamone: denunciata 32enne comasca

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In Svizzera, per lei, da ora in poi c’è divieto di circolazione; in Ticino, su di lei, c’è da oggi anche una denuncia come pirata della strada ovvero per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. Tutto secondo carte ed evidenze: giorni addietro – in questo resta vaga la notula dal portavoce della Polcantonale – è stata colta dal “radar” mentre guidava alla velocità di 146 chilometri orari su 80, lungo la A2, in territorio comunale di Lamone e, tra l’altro, in corrispondenza di un cantiere per lavori. La conducente è una cittadina italiana, ha 32 anni e vive in provincia di Como. Ed il suo futuro, almeno per quanto riguarda la giustizia a queste latitudini, non pare propriamente sereno.

Uggiate Trevano (Como): auto contro recinzione, uomo in ospedale

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Fuori pericolo, pur avendo riportato traumi di una certa gravità, il 44enne conducente di un’auto che intorno alle ore 0.50 di oggi, giovedì 22 giugno, è andata a sbattere contro la recinzione di uno stabile in via Mulini ad Uggiate Trevano (Como). Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. Per liberare il 44enne dalle lamiere si è resa necessaria l’opera di effettivi dei Vigili del fuoco dal capoluogo; una volta estratto dall’abitacolo, l’uomo è stato stabilizzato e trasferito al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como).

Fino Mornasco (Como): arma impropria, nigeriano in manette

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Vi sarà capitato, se per caso andate a far spesa in qualche supermercato nella zona di confine, di avere a che fare con abusivi che tentano di vendervi merce taroccata sui parcheggi; e vi sarà capitato anche di avere a che fare con qualche personaggio molesto che pretende da voi l’euro usato per sbloccare il carrello. Per una situazione del genere, ieri a Fino Mornasco (Como), poco mancò che dalle richieste insistenti si passasse alle lesioni: un 29enne nigeriano, invitato ad allontanarsi dal personale del punto-vendita, non ha infatti esitato ad aggredire gli addetti alla sicurezza ed a minacciarli impugnando un coccio di bottiglia; il giovane si era poi dileguato, salvo essere intercettato da uomini di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri a breve distanza dal supermercato; sulla richiesta di identificazione, reazione violenta tale da configurare la resistenza a pubblico ufficiale in aggiunta alle minacce reiterate. La posizione del 29enne sarà vagliata oggi in sede giudiziaria.

Einmonatiges Baby auf Intensivstation: Vater verletzt es im Drogenschrausch

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Gestern, zirka 15.45 Uhr, wurde in einem Mehrfamilienhaus in Netstal ein Kleinkind verletzt. Die “Rega” musste das Kleinkind ins Spital fliegen.

Im Beisein seiner Familie verletzte ein 29-jähriger Vater im Drogenrausch sein einmonatiges Baby. Die Schwester des 29-Jährigen verständigte den Polizeinotruf. Das Kleinkind wurde mit der Rega ins Kinderspital Zürich geflogen. Es befindet sich zur Überwachung auf der Intensivstation.

Der 29-Jährige wurde verhaftet und musste aufgrund des Drogenkonsums medizinisch versorgt werden. Er befindet sich in Haft. Die 28-jährige Mutter erlitt Prellungen. Sie konnte nach ambulanter Behandlung aus dem Spital entlassen werden.

Der Fall wird durch die Staat- und Jugendanwaltschaft Glarus in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei Glarus untersucht

Locarno, alla “chiesa nuova” un “Alinde quartet” da… corde sensibili

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Eugenia Ottaviano violino, Guglielmo Dandolo Marchesi violino, Federico Bresciani viola e Bartolomeo Dandolo Marchesi violoncello, in formazione come “Alinde quartet”, domenica 25 giugno, alla “chiesa nuova” di Locarno. Pagine da Roland de Lassus alias Orlando di Lasso, Franz Schubert, Stefan Johannes Hanke e Giovanni Maria Trabaci. Inizio ore 17.00. In immagine, l’“Alinde quartet”.

Addio a Vinicio Grandi, l’“uomo in blues”: fu bassista dei “Vasco jam”

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Lutto nel mondo del rock e del blues ticinese: all’età di 64 anni è deceduto Vinicio Grandi, locarnese, già bassista dei “Vasco jam” per una passione coltivata con indomito impegno a fianco dell’attività professionale quale dipendente della Posta. Di “fulmine a ciel sereno”, in un commosso atto di commiato sui “network” sociali, parla Roberto Baccalà a nome del gruppo musicale. Varie le collaborazioni di Vinicio Grandi – cui non poteva dispiacere il titolo di apprezzamento datogli da un giornalista: era l’“uomo in blues” – con altri artisti, soprattutto svizzeri; nella memoria di molti sarà rimasto uno storico concerto, all’“Iris” di Tenero-Contra frazione Tenero, sotto l’identità degli “Iconoclast IV” (eredi degli “Iconoclast” guidati da Vladi Turkewitsch alle tastiere e con Jean-Pierre Chung alla batteria) in formazione con Ariel Niggli, Marco Broggini, Peter Zimmermann, Luca Bianda e Claudio Arrigoni; più recente l’impegno come strumentista a fianco delle giovani voci del “Gruppo jeans” di Locarno.

Colpo di stiletto / Semaforo temporaneo, ma il rischio resta (eccome)

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Locarno, via Ai Saleggi, oggi. Restringimento carreggiata causa cantiere: giusto, si tratta di garantire la sicurezza dei vetturali e degli operai. Imposizione di impianto semafori per regolare il flusso veicolare a senso unico alternato: giustissimo, si tratta di garantire diritti e doveri di quanti transitino nelle due direzioni. Poi, e tuttavia, accade che da almeno un edificio sul lato della numerazione pari (diciamo 36, 34 e dintorni) le auto e le moto e le bici si immettano sul tratto a senso unico alternato previa semplice occhiata da parte dei conducenti, e per l’appunto con grave rischio per l’incolumità propria ed altrui per la possibilità di incrocio con altri veicoli. Il semaforo, del resto, visibile non è. Un’occhiatina, una revisioncina, pensarci, almeno?

Grindelwald/Meiringen (Kanton Bern): Vermisste 18-jährige tot aufgefunden

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Eine Person, die beim Lawinenniedergang Ende März verschüttet und seither vermisst wurde, ist am Sonntagmorgen in Grindelwald leblos aufgefunden worden.

Im Rahmen einer regelmässigen Kontrolle eines Lawinenkegels unterhalb der Gstelliwang wurde am Sonntagmorgen, 18. Juni 2023, in Grindelwald eine leblose Person aufgefunden. Abklärungen ergaben, dass es sich bei der Verstorbenen um die seit dem 21. März 2023 vermisste Person handelt, welche bei einem Lawinenniedergang verschüttet worden war und nach der bis dato gesucht wurde.

Bei der Verstorbenen handelt es sich um eine 18-jährige Amerikanerin. Im Einsatz standen eine Rega-Crew sowie Gebirgsspezialisten und weitere Mitarbeitende der Kantonspolizei Bern.

Weitere Abklärungen zu den Ereignissen sind unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Berner Oberland im Gange.

Tavernerio (Como): collisione fra tre veicoli, ricovero per due uomini

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Due uomini, entrambi 32enni, sono stati trasportati in codice giallo (lesioni dalla media gravità) al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) sull’esito dell’incidente in cui tre mezzi, tra cui un’auto, sono rimasti coinvolti stamane lungo la Strada statale numero 342 “Briantea” in territorio comunale di Tavernerio (Como), sul tratto verso la limitrofa Albese con Cassano. In prima battuta, ossia sulla chiamata alle forze dell’ordine ed ai servizi di soccorso, le condizioni dei feriti erano parse assai serie, tanto che sul posto è giunta anche un’eliambulanza oltre a tre mezzi su gomma. Rilevamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, operativi anche uomini dei Vigili del fuoco.

Consiglio federale, Alain Berset si rimangia la parola. E se la svigna

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Con annuncio dato sul mezzogiorno dopo colloqui con i futuri ex-colleghi, il 51enne friborghese Alain Berset si è dichiarato uscente dal Consiglio federale con decorrenza dalla fine dell’anno, ovvero al termine della sua terza legislatura. Di conseguenza, nella circostanza del rinnovo integrale dell’Esecutivo a dicembre e dandosi per acquisita (linea dell’elevata probabilità) una conferma dell’assetto per quanto riguarda il numero dei rappresentanti per singole forze, in Parlamento sarà da trovarsi un sostituto nelle file del Partito socialista. Dapprima (2003) membro del Consiglio degli Stati, dal gennaio 2012 in Governo con titolarità sul Dipartimento federale interno, Alain Berset è stato presidente della Confederazione nel 2018 ed è di nuovo in tale carica – invero con pessima votazione – nell’anno corrente. Per la cronaca, appena sei mesi or sono l’odierno dimissionario aveva affermato di voler rimanere sulla tolda di comando anche oltre il 2023 sentendosi “ancora pieno di energia” e sostenendo di avere ancora progetti da condurre in porto.

Villeneuve (Kanton Waadt): 19-jährige stirbt bei tragischem Unfall

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In Villeneuve (Kanton Waadt) kam es am Mittwoch zu einem tragischen Unfall. Eine 19-jährige Motorradlenkerin verlor dabei ihr Leben. Am Mittwoch, den 21. Juni, gegen 1.15 Uhr, verlor eine Motorradfahrerin, die in Richtung des Industriegebiets Villeneuve unterwegs war, aus noch ungeklärtem Grund, kurz vor dem Kreisel Les Pâquais die Kontrolle über ihr Zweirad. Vor Ort versuchten der Zeuge und die Rettungskräfte, sie wiederzubeleben, doch trotz dieser Versuche verstarb die Motorradfahrerin, eine 19-jährige Schweizerin, noch am Unfallort. Die Staatsanwaltschaft wurde informiert und die diensthabende Staatsanwältin leitete eine Untersuchung ein. Sie übertrug die Ermittlungen den Ermittlern der Verkehrseinheit der Gendarmerie.

Der Unfall erforderte den Einsatz mehrerer Gendarmerie-Patrouillen, der Spezialisten der Verkehrseinheit der Gendarmerie, eines Krankenwagens aus Chablais, des SMUR Riviera, des Personals des Notfall-Unterstützungsteams (ESU) und des Personals der DGMR.

Füllinsdorf (Kanton Basel Landschaft): Vermisster Senior endlich aufgefunden

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In Füllinsdorf (Kanton Basel Landschaft) wurde der über 16 Stunden vermisste Mann am Dienstag, den 20.06.23, endlich aufgefunden.

Der Mann wurde am Montagabend, 19. Juni 2023, bei der Einsatzleitzentrale der Polizei Basel- Landschaft als vermisst gemeldet.

Zuletzt wurde er um 19.30 Uhr in Füllinsdorf gesehen. In der folgenden Suchaktion wurde durch die Polizei Basel-Landschaft diverse Mittel, unter anderem ein Personenspürhund, eingesetzt.

Schliesslich konnte der Vermisste am Folgetag durch Mitglieder der Sondereinheit ORCA, welche eine spezielle Ausbildung für Fliessgewässer haben, am Ufer der Ergolz aufgefunden und geborgen werden.

Der 92-jährige Schweizer (weitere Angaben werden aus Gründen des Persönlichkeitsschutzes nicht gemacht) war beim Auffinden stark unterkühlt, wies ansonsten aber keine äusserlichen Verletzungen auf. Er wurde, nach der Erstbetreuung vor Ort, in ein Spital gebracht.

Quelle der Meldung: Kapo BL

Germignaga (Varese): tamponamento sulla “394”, un ferito e due contusi

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Un 64enne è stato assistito da personale sanitario della “Croce rossa italiana” in Luino sulle conseguenze del tamponamento a catena – quattro i mezzi coinvolti – occorso attorno alle ore 7.55 di oggi, lungo il tratto della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” tra Brissago Valtravaglia e Germignaga e già in territorio di quest’ultimo Comune. Altre due persone hanno riportato contusioni; per il 64enne si è reso opportuno il trasferimento in sede nosocomiale. Riscontri eseguiti da agenti della Polizia locale di Germignaga e da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Luino.

Buone nuove nessuna, Borse flosce e timori incombenti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.01) Di nuovo in ripiegamento sotto la linea, dopo tenue fase ascendente seguita ad un paio di decolli falliti, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo al saldo su quota 11’173.65 punti ovvero con limatura nell’ordine dello 0.38 per cento. Due soli i titoli in evidenza sopra la linea (“Holcim limited”, più 1.32, e “Nestlé Sa”, più 0.69); in retroguardia “Logitech Sa” (meno 3.56) e “Partners group Ag” (meno 2.91). Sfida a chi meglio rimane coperto nell’allargato: spunti di qualche interesse per “Ascom holding Ag” (più 6.46) e per “Gurit holding Ag” (più 1.50); pesante scarico di posizioni per quanto riguarda “Santhera pharmaceuticals holding Ag” (meno 9.06). Dalle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.55; Ftse-Mib a Milano, più 0.12; Ftse-100 a Londra, meno 0.13; Cac-40 a Parigi, meno 0.46; Ibex-35 a Madrid, più 0.03. A New York, sostanziale parità per il “Dow Jones”, mentre arretrano S&P-500 (meno 0.32) e Nasdaq (meno 0.92). Cambi: 98.06 centesimi di franco per un euro, 89.36 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin ancora in ascesa ed ora attorno ai 26’870 franchi quale controvalore teorico per un’unità.

Un “Borghese gentiluomo” in carne e… marionette per “CaronAntica”

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Atto conclusivo di “CaronAntica” versione “festival” estivo, mercoledì 28 giugno, nella forma dello spettacolo-concerto che con musici, attori e marionettisti porterà il pubblico nella Francia del secolo decimosettimo, immaginario punto focale l’anno 1670 in cui il re Luigi XIV ordinò una commedia per le feste al castello di Chambord; destinatari della richiesta furono due omonimi, cioè Jean-Baptiste Poquelin in arte Molière e Giovanni Battista Lulli giunto adolescente da Firenze ed ormai più noto (oltre che ufficialmente registrato per naturalizzazione) come Jean-Baptiste Lully; nacquero così i cinque atti del “Borghese gentiluomo”, che a Lugano quartiere Carona (ore 20.00, piazza Montaa; in caso di maltempo, trasferimento al “Teatro foce” in Lugano) saranno riproposti in formula originale e inedita secondo il genio di Giulia Genini, direttrice dell’evento. Direzione e riscrittura dell’allestimento a cura di Michel Poletti; 15 le persone in scena, una diecina le marionette realizzate appositamente.

Gli attori: da “Musicateatro-Compagnia Michel Poletti” in Lugano, Lucia Bassetti, Gaia Arcelli e Piercamillo Moretti; dalla “Bottega teatrale” in Torino, Giuseppe Cardascio e Salvatore Varvaro; di Vito Garavante e Yor Pasquali ovvero Yor Milano le voci di contesto. I musicisti: Luca Pianca (liuto), Guido Morini (clavicembalo), Fiorenza De Donatis (violino), Luca Giardini (violino), Amélie Chemin (viola da gamba), Luca Bandini (violone piccolo), Priska Comploi (oboe e flauti dolci), Gabriele Miracle percussioni) e Giulia Genini (fagotto barocco e flauti dolci). Ingresso libero, niente prenotazioni. In immagine: a sinistra l’attore Giuseppe Cardascio quale Molière, a destra la marionetta di “Monsieur Jourdain” costruita da Michel Poletti.

Macugnaga (Vco): fuga di gas in un’abitazione, problema neutralizzato

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Senza conseguenze per le persone, fatte in ogni caso sgomberare a titolo precauzionale, la fuga di gas individuata nella serata di lunedì 19 giugno in territorio comunale di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola). Sul posto, per circa tre ore sin verso mezzanotte, hanno operato effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento locale e, dopo primo riscontro della situazione, alcuni tecnici della “2i rete gas Spa”, società responsabile per la gestione del servizio.

Menaggio (Como): trasformatore prende fuoco, serata con “black-out”

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Presumibilmente dovuto ad un cortocircuito o al surriscaldamento di una sezione metallica l’incendio scoppiato poco prima delle ore 18.00 di ieri, martedì 20 giugno, all’interno di una cabina per la distribuzione di energia elettrica in via Luigi Cadorna a Menaggio (Como). Colpito un trasformatore, e da qui il temporaneo “black-out” nel territorio comunale. La situazione è stata risolta grazie all’intervento di uomini del Corpo Vigili del fuoco dal Distaccamento locale.

Lugano, auto centra albero e si rovescia su una fiancata: due feriti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.58) Lievi in un caso, dalla media gravità nell’altro le lesioni riportate da conducente e passeggera di un’auto che alle ore 16.55 circa, nel transito a Lugano quartiere Villa Luganese e meglio lungo ra stráda dra Créda, è finita fuori dalla carreggiata andando a sbattere contro il tronco di un albero ed arrestandosi su una fiancata. L’uomo, che era alla guida del veicolo, è uscito con le proprie forze dall’abitacolo; per la donna si è reso invece necessario l’intervento di effettivi dei Pompieri Lugano con la pinza idraulica tipo “Libervit”. Soccorsi portati da operatori della “Croce verde” Lugano.

Due… mani di asfalto a Massagno, da lunedì altro cantiere

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Impegno per cinque settimane, in sola fascia serale-notturna (ore 20.00-6.00), nel cantiere che sarà aperto lunedì 26 giugno per la posa della pavimentazione fonoassorbente lungo via San Gottardo a Massagno, zona all’incrocio tra via Giuseppe Lepori e la “Cappella delle due mani”. Durante i lavori avranno luogo chiusure parziali della strada; garantito il presidio costante da parte di agenti di sicurezza. La conclusione delle opere è programmata per sabato 29 luglio, fatti salvi ritardi dovuti ad avverse condizioni meteorologiche.

Bastardi inside / Elica muovesi vorticosamente. Et pour cause

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Luca Paltenghi, già udicino di quelli che sembravano proiettati verso l’Empireo e che non per viltade ma per maturato pensiero scelse di estraniarsi via via da una certa parte dell’Udc ticinese, lancia dunque un progetto politico a carattere locale. Intitolazione: “Movimento elica”. “Elica come simbolo di movimento, Elica come portatrice di aria nuova per Magliaso, Elica come creatrice di nuova energia”, racconta Luca Paltenghi, e gli si crede. Anche se, considerandosi il recente vissuto e qualche frizione avuta all’interno del partito, vien semmai da pensarsi che l’elica sia dettata sì da un movimento, quello vorticoso di appendici in area inguinale maschile.

Comunali 2024, non è che manchi molto: a Magliaso decolla un’… Elica

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Dall’Udc se n’era andato, giusti 15 mesi addietro, non sollecitando un nuovo mandato come presidente della sezione malcantonese ed avendo nel frattempo lasciato le altre cariche all’interno di un partito che – parole sue – egli aveva iniziato a sentire sempre meno come la sua casa, avvertendo in particolare una sempre maggior preponderanza della “linea liberale” considerata “poco affine” al suo pensiero; a Magliaso, tuttavia, era rimasto in campo quale municipale per la lista “RinnoviAmo Magliaso” (area Lega-Udc-Indipendenti) dichiarando di voler portare a termine la legislatura 2021-2024, eletto mi hanno e da eletto rispondo ai cittadini, il senso. Come da promessa, dopo essersi dato un periodo preciso per le riflessioni, il 38enne Luca “Gege” Paltenghi manda avanti un nuovo progetto ed un nuovo programma. Esperimento in rampa di lancio per le Comunali 2024, con “focus” su domenica 14 aprile, e sarà una civica: per la categoria “Ricomincio da me”, si potrebbe dire in ripresa dal Nicolino “Nick” Luciani che fu e che è tornato di recente con “I cugini di campagna”, ecco oggi il lancio del “Movimento elica”, circa la cui denominazione si riferisce in altra parte del giornale. Chiave operativa nel nome dell’ideatore-promotore-animatore, che fu assistente parlamentare di Pierre Rusconi a Berna oltre che vicepresidente (2012-2016) dei “Giovani Udc” Ticino e segretario generale (2011-2013) dei “Giovani Udc” Svizzera: “Plasmare una visione per il futuro del Comune, puntando sull’incremento delle opportunità per i giovani e sull’uso sostenibile delle risorse locali”.

Di fatto, volata lunga che sta a testimone di tre fatti: a) quando incontri la politica, è improbabile che il gusto della politica ti abbandoni “tout court” (e qui, a “curriculum”, sta un impegno durato per quasi tre lustri); b) a Luca Paltenghi, che a Magliaso è arrivato non l’altr’ieri (è del 1985, con i suoi si trasferì qui nel 1987 da Lugano dove è nato e peraltro avendo salde radici in quel di Tresa quando esisteva ancora Croglio come Comune autonomo, Purasca la località di affezione per ascendenza), intende dare continuità ad un’azione politica generatasi nel tempo e con il tempo; c) forse a Magliaso esiste già un’area di pensiero che poco si sente rappresentata nelle istituzioni, o che in termini di espressione del voto preferirebbe uscire dalle dinamiche dell’“Usato sicuro”. Su un punto, prima o poi, si imporranno scelte: chi parla in nome del “Movimento elica” mette fuori un primo manifesto sulla linea dell’essere questo un “gruppo volutamente apartitico” e nel quale “ognuno mantiene il proprio pensiero ed è libero di simpatizzare oppure no” per un simbolo elettorale, secondo il principio del “Contano le persone e non le etichette”, e questo può anche funzionare nel contesto localissimo. Il profilo dell’“Embrassons-nous”, tuttavia, poco o per nulla si sposa con Luca Paltenghi himself, che alle Cantonali ultime scorse aveva accettato di correre con “Ticino & lavoro” in simbiosi con la lista “Avanti” ancorata ad Amalia Mirante.

E se invece il “Movimento elica” fosse una sorta di “start-up” della declinazione di “Ticino & lavoro” nell’àmbito strettamente comunale, cioè una cellula replicabile? Quesito sul possibile, non sul probabile ma sul possibile, ecco. Nella foto, Luca Paltenghi.

Verso le Federali / “ForumAlternativo”, più che una lista sembra un ospedale

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Una cosa è l’intento da declinarsi nel domani, un’altra è la “Realpolitik” del “Provare ad esserci”. Altrimenti detto, nel caso del “ForumAlternativo”: resta l’idea di essere motore non immobile – ciò impongono modestia intrinseca e contingenze esogene; in caso contrario, qualcuno si porrebbe in concorrenza con Dio secondo Aristotele – di “un nuovo movimento ecosocialista radicale, unitario ma pluralista, al di là degli steccati partitici” d’oggidì, ma al “Forum alternativo” sperano di poter contare anche nelle urne, in ottobre, per le Federali su cui piazzano non uno ma due pedoni. Sponda Consiglio nazionale, s’intenda, e conferma delle identità già presentate or sono tre settimane scarse; dall’assemblea ordinaria di domenica alla “Casa del popolo” in Bellinzona, pertanto, il “via libera” all’inserimento di Josef Karl Heinrich “Beppe” Savary-Borioli da Oberriet frazione Montlingen nel Canton San Gallo ma con ascendenza paterna da Payerne nel Canton Vaud, ed abitante in quel dell’Onsernone, e di Pietro Majno-Hurst, da Milano con giro familiare assai complesso e cresciuto a Ginevra.

I due, entrambi medici, figureranno dunque sulla lista “Verdi e ForumAlternativo”, ma non saranno gli unici a scendere in campo: per la sottolista “Sanità” sono state individuate quattro altre candidature, tutte dal mondo della sanità cioè due mediche e due infermiere. E dal fronte delle ratifiche è tutto.

Como, sul bus con un coltello: denunciato 17enne camerunense

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Dalle sue tasche, quando gli agenti di una pattuglia della Squadra volante della Polizia di Stato l’hanno sottoposto a controllo, è spuntato un coltello il cui porto, secondo quanto riferito dal ragazzo, sarebbe “giustificato” dal rischio di discussioni con gli autisti dei bus. Sotto denuncia per ingiustificato possesso di armi è finito un 17enne abitante ad Olgiate Comasco e di nazionalità camerunense, la cui presenza molesta (si era rifiutato di timbrare il biglietto per la corsa sul pullman) era stata oggetto di una comunicazione alle forze dell’ordine e dell’intervento di queste ultime nella zona di piazza Camerlata a Como, intorno alle ore 11.00. L’arma è stata sequestrata.

Carte di credito rubate, due bulgare pizzicate nel centro di Como

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Hanno 37 e 19 anni le due donne, entrambe provenienti dalla Bulgaria, denunciate ieri a Como per ricettazione essendo state trovate in possesso di carte di credito sottratte ad un 57enne australiano soggiornante per turismo nel capoluogo lariano. La 17enne e la 39enne, accortesi della presenza di una pattuglia della Polizia di Stato in giro di controllo nella zona di piazza Duomo, avevano tentato di svignarsela ma sono state fermate; una di loro ha tentato di liberarsi delle carte di credito, con mossa tuttavia non sfuggita alle attenzioni di un agente. Al 57enne, nel frattempo contattato, è già stato restituito il provento del furto.

Schlägerei in Basel-Stadt: Nigerianer verletzt, Algerier festgenommen, Nordafrikaner gesucht

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An der Klybeckstrasse/Sperrstrasse in Basel-Stadt kam es am Montag (19.06.23) zu einem tätlichen Streit zwischen drei Personen.

Am 19.06.2023, nach 19.15 Uhr, kam es an der Klybeckstrasse/Sperrstrasse zu einer gewalttätigen Auseinandersetzung zwischen drei Männern.

Die bisherigen Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft und der Jugendanwaltschaft ergaben, dass eine Passantin der Polizei meldete, dass zwei Personen auf einen Mann einschlagen. Das Opfer blute stark.

In der Folge konnte die Polizei das Opfer und einen mutmasslichen Täter in der Sperrstrasse betreffen. Das Opfer musste durch die Sanität der Rettung Basel-Stadt in die Notfallstation verbracht werden. Ein mutmasslicher Täter, ein 14-jähriger Algerier, wurde festgenommen.

Der zweite Täter flüchtete in Richtung Claragraben. Eine sofortige Fahndung verlief erfolglos.

Gesucht wird:

Unbekannter, 20-30 Jahre alt, 170-180 cm gross, 70-80 kg schwer, braune Hautfarbe, Nordafrikaner, mittlere Statur, schwarze Haarfarbe, kurze Frisur, trug gelbliches Hemd mit farblich passender kurzen Hose.

Der genaue Tathergang und der Grund der gewalttätigen Auseinandersetzung sind noch nicht geklärt und Gegenstand der Ermittlungen der Kriminalpolizei und der Jugendanwaltschaft.

Personen, die sachdienliche Hinweise geben können, werden gebeten, sich mit der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft oder der Jugendanwaltschaft, Tel. 061 267 71 11, oder mit der nächsten Polizeiwache in Verbindung zu setzen.

Borse, troppe incertezze: Zurigo frena ancora, New York non morde

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.26) Ancora in arretramento, dopo reiterati ma vani tentativi di difesa della parità, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo che nell’attesa di notizie dai vertici della “Banca nazionale svizzera” (sempre questione di tassi) arretra ad 11’215.91 punti con perdita nell’ordine dello 0.80 per cento. Sopra la linea (più 0.04) il solo titolo “Swiss life holding Ag” il migliore (più 0.87), sul pari “Swisscom Ag” e “Kühne+Nagel international Ag”; sotto pressione, per contro, “Sika group Ag” (meno 3.70) e “Lonza group Ag” (meno 3.17). Notizie scarse e scarne dall’allargato: fuoco di paglia in avvio, con margine utile anche a doppia cifra e poi precipitato a perdita per oltre due figure, per “Santhera pharmaceuticals holding Ag”, beneficiaria del “via libera” ad un accordo di commercializzazione nel Nordamerica. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.55 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.64; Ftse-100 a Londra, meno 0.25; Cac-40 a Parigi, meno 0.27; Ibex-35 a Madrid, più 0.13. New York sotto misura fra lo 0.16 e lo 0.72 per cento sui diversi indici di riferimento. Cambi: 98.02 centesimi di franco per un euro, 89.77 centesimi di franco per un dollaro Usa; imperioso scatto del bitcoin, in guadagno superiore al cinque per cento ed ora al controvalore teorico di circa 25’320 franchi per unità.

Basel Stadt: Lebloser Mann am Erdbeergraben/Binningerstrasse aufgefunden

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Am 19.06.2023, kurz nach 11.30 Uhr, wurde am Erdbeergraben/Binningerstrasse ein lebloser Mann durch einen Passanten gefunden. Trotz sofortiger Reanimation verstarb der Mann.

Die bisherigen Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft ergaben, dass der Mann ab einer Mauer in die Tiefe gestürzt war und dabei tödliche Verletzungen erlitten hatte. Die Umstände des Todesfalls sind Gegenstand der Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft und des Instituts für Rechtsmedizin. Hinweise auf Dritteinwirkung bzw. einen Unfall liegen nicht vor. Weitere Angaben werden aus Gründen der Pietät und aus Rücksicht gegenüber den Angehörigen nicht gemacht. Im Einsatz waren die Sanität der Rettung Basel-Stadt sowie mehrere Patrouillen der Kantonspolizei.

Tödlicher Verkehrsunfall in Busswil: E-Biker am Unfallort verstorben

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Bei einer Verzweigung in Busswil kam es am Montag, 19.06.2023, zu einem tödlichen Verkehrsunfall. Ein E-Bike-Fahrer kollidierte mit einem Auto. Er wurde so schwer verletzt, dass er noch an der Unfallstelle verstarb.

Der E-Bike-Fahrer war kurz nach 13.30 Uhr auf der Kreuzstrasse von Gloten in Richtung Rickenbach unterwegs. Als er bei der Verzweigung in die Hauptstrasse einbog, kam es zur Kollision mit dem Auto einer vortrittsberechtigten 37-jährigen, die in Richtung Littenheid fuhr.

Der 84-jährige Schweizer wurde so schwer verletzt, dass er trotz Erstversorgung durch den Rettungsdienst und einer Rega-Besatzung noch auf der Unfallstelle verstarb. Die Autofahrerin blieb unverletzt. Zur Spurensicherung und Klärung der Unfallursache kam der Kriminaltechnische Dienst der Kantonspolizei Thurgau vor Ort. Die Unfallstelle blieb für mehrere Stunden gesperrt, die Feuerwehr Sirnach leitete den Verkehr um.

Photoquelle: KaPo Thurgau

Ausländerkriminalität: Asylsuchende müssen sich beim stehlen mit “Theron” beschäftigen

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Zwei mutmassliche Diebe wurden in der Nacht durch einen Polizeihund gestellt. Die beiden Asylsuchenden werden verdächtigt, mehrere Fahrzeuge durchsucht zu haben.

Am 20. Juni 2023, kurz nach 03.00 Uhr meldete ein Anwohner von Suhr, dass soeben zwei Männer versucht hätten, sein parkiertes Auto zu öffnen. Die Männer seien jedoch davongerannt. Der Melder konnte die beiden Personen beschreiben und mehrere Polizeipatrouillen fahndeten nach den Verdächtigen.

Die Diensthundepatrouille, bestehend aus einem Polizisten der Regionalpolizei Aargausüd mit dem Rottweiler “Theron” und einem Kantonspolizisten, suchte das Quartier in Fluchtrichtung ab. Sie sichteten zwei Personen, welche sofort die Flucht vor der Polizei ergriffen. Das Diensthundeteam konnte die beiden Verdächtigen kurzum in einer Tiefgarageneinfahrt stellen und verhaften.

Der 28-jährige Marokkaner und der 31-jährige Algerier werden verdächtigt, mehrere parkierte Fahrzeuge durchsucht zu haben, um Waren daraus zu entwenden.

Die Kantonspolizei nahm die Ermittlungen auf. Gemäss ersten Erkenntnissen wurde lediglich Bargeld aus den Autos gestohlen.

Mesenzana (Varese): collisione auto-moto sulla Statale, un ferito

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Lesioni agli arti superiori ed agli arti inferiori per il motociclista 25enne che alle ore 7.39 circa di oggi, nel transito lungo la Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” in territorio comunale di Mesenzana (Varese), è venuto a collisione con una vettura in corrispondenza con l’incrocio per via Del Piano. Il giovane è stato assistito da operatori sanitari della “Sos Tre valli” da Cunardo e trasferito in codice giallo al “Circolo” di Varese. Illeso il conducente dell’auto. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.

Gazzada-Schianno (Varese), auto centrata da treno: conducente in salvo

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È rimasto incolume, essendosi messo al sicuro una volta resosi conto della gravità della situazione, il conducente della vettura che intorno alle ore 8.00 di oggi, nel centro di Gazzada (Comune di Gazzada-Schianno, cintura di Varese) e meglio lungo via Morazzone (denominazione locale della Strada provinciale numero 20 “per la Pianura padana”), è rimasta incastrata fra le sbarre di un passaggio a livello della linea Varese-Gallarate-Milano ed è stata urtata da un convoglio passeggeri. All’origine dell’incidente è da presumersi o un’imprudenza da parte del guidatore dell’auto (normalmente l’abbassarsi delle barriere è preceduto da segnali luminosi lampeggianti e da avvisi acustici) o un guasto nel meccanismo di gestione dello stesso passaggio a livello. In séguito al blocco del treno, sul posto sono giunti effettivi dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Rilevanti i disagi nel traffico ferroviario, anche per i passeggeri in provenienza dal Ticino via Mendrisio-Varese.

Somma Lombardo (Varese), grave operaio folgorato da cavo elettrico

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Lesioni alla schiena, trauma cranico ed ustioni alle mani per l’operaio 33enne che alle ore 15.37 circa di oggi, mentre a quanto pare stava procedendo alla perforazione del manto stradale con un martello pneumatico in un cantiere edile di via Luigi Briante a Somma Lombardo (Varese), è stato folgorato da una scossa originatasi dal cavidotto sotterraneo. Ricovero in codice rosso al “Circolo” di Varese a cura di operatori del servizio “118”; preoccupante il primo responso dei sanitari. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla stazione di Gallarate.

Somma Lombardo (Varese): rissa all’inaugurazione, tre denunciati

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Ci manca soltanto, a questo punto, che per provvedimento dell’autorità di controllo scatti ora un’immediata chiusura a carattere temporaneo per ipotizzate carenze nella sicurezza. Solo quello manca a completare il filotto di disgrazie abbattutesi nella notte tra sabato e domenica sui nuovi gestori del “Ticinella” di Somma Lombardo (Varese), locale di cui si stava celebrando la reinaugurazione: nel volgere di pochi minuti sono infatti scoppiate due liti, la prima causata da due clienti ed il personale della sicurezza e la seconda inscenata da un altro cliente contro terzi, tra cui il titolare dell’attività; quest’ultimo è stato anche colpito, e per conseguenza l’aggressore è stato denunciato alla magistratura. Sotto denuncia anche gli altri due soggetti: dalle loro tasche, al momento dell’identificazione da parte di uomini dell’Arma dei Carabinieri che sulle prime pensavano probabilmente di avere a che fare soltanto con due tizi un po’ brilli, sono infatti spuntati due coltelli, sicché agli addebiti per miancce si sono aggiunti quelli per porto abusivo di armi bianche.

Castellanza (Varese): caduta da un ponteggio, due operai in ospedale

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.35) Fuori pericolo i due operai, 46 e 54 anni rispettivamente, precipitati questo pomeriggio dall’impalcatura dello stabile di un’azienda con sede in via Col di Lana a Castellanza (Varese). Dopo primo e comprensibile timore, i soccorritori hanno effettivamente riscontrato traumi da schiacciamento e ferite di una certa entità nel caso del 46enne e lesioni meno serie per quanto riguarda il 54enne; entrambi sono stati trasferiti in strutture nosocomiali della zona. Sul posto, oltre a personale dei servizi di ambulanza, una squadra di Vigili del fuoco ed effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla limitrofa Busto Arsizio.

A Faido un “bosco di svago” per la gioia di grandi e piccini

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Cerimonia formale di inaugurazione, nei giorni scorsi, al “bosco di svago” realizzato a Faido, in prossimità della cascata del Piumogna, sotto egida di Dipartimento cantonale territorio, Patriziato di Faido e Comune di Faido. Fulcro del progetto è stata la segheria patriziale, attorno alla quale era prevista la realizzazione di alcune infrastrutture nel contesto di una più generale riqualificazione dell’intera area; al taglio del nastro hanno presenziato gli allievi delle scuole dell’infanzia e delle scuole elementari di Faido. In immagine, un momento della cerimonia.

Spaccio nel Comasco, “pusher” marocchino finisce nella rete

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Altro colpo alla rete di spaccio nelle zone discoste del Comasco: su azione condotta sabato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Lurago d’Erba (Como) e con il supporto di altre unità, individuato e demolito un altro bivacco in territorio comunale di Lambrugo (Como) con contestuali inseguimento ed arresto di un “pusher” che qualche motivo per tentare di svignarsela in effetti aveva: clandestino dal Marocco, senza fissa dimora, 25 anni l’età dichiarata, non si sa ancora se ricercato in altre province italiane, di certo in possesso di quanto lo incrimina per automatismo. E cioè: eroina per 56 grammi, cocaina per 75, hascisc per 160. solita attrezzatura di servizio (bilancino, materiali per il confezionamento delle dosi, et cetera), telefoni cellulari con i quali tenere i contatti con clienti e “colleghi” nell’attività criminale, denaro contante per circa 3’500 euro. Per il soggetto si sono aperti i cancelli del “Bassone” a Como.

Paure che arrivano da lontano: niente sole sulle Borse, anche Zurigo stenta

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.43) Con l’eccezione di “Ubs group Ag” (capofila, più 1.40 per cento), di due dei tre pesi massimi difensivi e di alcuni assicurativi, lunedì sul triste andante per quanto riguarda il listino primario della Borsa di Zurigo, gravato soprattutto da “Lonza group Ag” e da “Geberit Ag” (meno 3.28 per entrambi) e che si risolve in uno “Swiss market index” limato ad 11’306.64 punti (meno 0.70 per cento). Nell’allargato, “Bachem holding Ag” (meno 2.87) e “Tecan group Ag” (meno 5.79) si trovano a pagar dazio su possibile ridimensionamento degli obiettivi nell’anno 2023; in rimbalzo “Calida holding Ag” (più 2.22 per cento, dopo periodo non felicissimo); ondivago “Interroll holding Ag”, che dopo recupero in avvio lascia sul campo un 1.10 per cento. Dalle altre piazze, pesando in generale sia i tagli alle stime sulla crescita dell’economia in Cina sia le preoccupazioni per le strategie prossime d aparte dei vertici delle banche centrali: Dax-40 a Francoforte, meno 0.96; Ftse-Mib a Milano, meno 0.39; Ftse-100 a Londra, meno 0.71; Cac-40 a Parigi, meno 1.01; Ibex-35 a Madrid, meno 0.66. New York chiusa per festività. Cambi: 97.88 centesimi di franco per un euro, 89.60 centesimi di franco per un dollaro Usa; in marginale risalita il bitcoin, ora al controvalore teorico di 23’948 franchi circa per unità.

Orino (Varese): si perdono nei boschi, salvati due giovani escursionisti

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Incolumi anche provati dall’esperienza vissuta i due giovani appassionati di “mountain bike” che intorno alle ore 18.00 di ieri, domenica 18 giugno, dopo essersi smarriti in una zona boschiva prossima alla Rocca di Orino (Varese), nell’area del “Parco naturale regionale Campo dei Fiori” ovvero sui primi contrafforti dell’omonimo massiccio, intorno a quota 540 metri ed a distanza lineare di circa tre chilometri dall’abitato di Orino. Resisi conto dell’impossibilità di ritrovare la via, gli escursionisti hanno preso contatto con i servizi di soccorso; sul posto sono giunti quindi alcuni specialisti insieme con effettivi del “Nucleo speleoalpinofluviale” dei Vìgili del fuoco dal capoluogo.

Gravedona (Como): precipita in un torrente, 68enne perde la vita

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Un 68enne, Natalino Martinoni, pensionato, residente a Gravedona (Como), è morto in ospedale al “San Gerardo” di Monza per le conseguenze di una caduta dal sentiero su cui stava camminando, intorno alle ore 19.30 di sabato 17 giugno, tra Gravedona e la frazione Consiglio di Rumo. Il corpo dell’uomo era stato recuperato sul greto del torrente Livo, almeno a 10 metri dal punto in cui Natalino Martinoni aveva perso contatto con il terreno durante l’escursione; sul posto erano giunti operatori sanitari della “Lariosoccorso” da Dongo, una squadra dell’“Agenzia regionale emergenza urgenza-Areu” e l’eliambulanza dalla base di Caiolo in provincia di Sondrio oltre ad effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Dongo; dopo recupero con il verricello, il trasferimento del 68enne alla sede nosocomiale, dove ai medici non è rimasto altro che il dichiarare l’avvenuto decesso.

Verso le Federali / Nulla si butta, tutto si ricicla: ora su “Alex più uno” punta il Plr

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Se è vero che tra pipidini (centristi, d’accordo. Ci abitueremo mai alla neolingua?) e lib-rad corrono oggi relazioni sode e sodali e persin v’è chi insista nell’affermare che più sono i punti che uniscono rispetto a quelli che dividono (bum), ci si aspetta che già stasera l’iperefficiente Federica Galfetti, dalla segreteria degli “azzurri” in via Magoria a Bellinzona, riempia una busta e la porti direttamente al noto indirizzo di Ala Munda 3 in Bellinzona quartiere Camorino: cortesia per cortesia, al Plrt possono infatti prelevare “tout court” una storica campagna elettorale di altrui sponda riciclando il mitologico “Alex più uno” a suo tempo speso per le Cantonali; là si trattava velleitariamente di piazzare a Palazzo delle Orsoline un secondo consigliere di Stato a fianco di Alex Pedrazzini buonanima, qui conta invece il trovare chi accompagnerà Alex Farinelli (uscente, e ricandidato: anzi, a doppia corsa, Nazionale e Stati) nella corsa verso la Camera bassa ad ottobre. Il “più uno” da individuarsi fra gli otto designati oggi in sede di Comitato cantonale a Sorengo, ripartenza con sgommata essendosi chiamato fuori Rocco Cattaneo appena due giorni addietro e sia chiaro, nelle ultime 36 ore non si trovava un plrino al quale scucire mezza parola sul mondo in divenire: fatti pure i conti sugli indisponibili per ragioni di età e sugli indisponibili per impegni professionali e sugli indisponibili per volontà espressa di saltare un giro, un paio di manciate di papabili balenava davanti agli occhi e tra di loro anche qualcuno o qualcuna dalle noncelate tracce di ambizione. Tradotto: giocando un sistema con 12 numeri (pardon, nomi) su otto caselle avremmo portato a casa un “sei” sicuro, qui a bottega, ma nemmeno sotto tortura diremo circa i tizi che non ci si aspettava di trovare poi al traguardo. Si spende tuttavia la richiesta di un’attenuante, nel senso che le scommesse erano state aperte prima che Rocco Cattaneo rinunciasse a ripresentarsi per Berna, si sa quale e di quale entità sia il vantaggio tecnico e psicologico di chi si riproponga, per di più in condizioni di stabilità prevedibile su almeno un fronte

Sfida aperta? Meglio: spalancata – Già sistemata l’invero inesistente questione su Alex Farinelli, che di liberale ha almeno un’opinione (la ebbe, da direttore del periodico), tanti ora partono dalla stessa linea e questo rende la sfida, se non vibrante, quantomeno meno monotona rispetto al canovaccio in confezione “Prendi e vota”. Anche per via del fatto che l’“Alex più uno” potrebbe dilagare in un “Alex più due”, casomai l’uomo di Comano riuscisse a brucar l’erba della Camera alta; a questo punto sarebbe non una battaglia elettorale, ma un argomento per gli appassionati delle teorie delle probabilità, e si osa pensare che la dea bendata darebbe volentieri una mano a chi a fianco di Alex Farinelli facesse campagna. Metti una Giovanna Viscardi, indiscussa àncora nel cuore dell’emiciclo ma non ripresentatasi per il Gran Consiglio dove Alex Farinelli sedeva un paio di file alle sue spalle, e con ampia condivisione di linea ed impegno nell’analisi dei “dossier”. Metti una Natalia Ferrara, cui qualcuno vorrebbe ancora rimproverare la strategia adottata nei mesi in cui andò in campo aperto contro Norman Gobbi per puntare all’Esecutivo, e forse anche in casa Plr bisognerebbe saper andare oltre quel che è neve di ieri, dell’altr’ieri e di prima ancora, in politica le pagine si voltano e sono da girarsi anche alla veloce, pena il rimanere al palo con la testa e con le gambe. Metti, e così completiamo la galleria muliebre, Alessandra Gianella che nel Legislativo è ora capogruppo. Per la componente maschile: Moreno Colombo che fu sindaco a Chiasso e Paolo Morel sulle cui spalle sta la non propriamente pacifica sezione Plr di Lugano (oh, il sole splende per tutti ma c’è pur sempre chi vuol prenderlo al lido e chi preferisce la montagna), con il che chiudiamo la quota dei sottocenerini; per il Sopraceneri spuntano Simone Gianini vicesindaco della capitale e Felice Dafond sindaco di Minusio, e forse lo squilibrio geografico qui s’avverte dal momento che la stessa Alessandra Gianella, per quanto nata a Locarno e scolasticamente formatasi sulla dorsale da Cugnasco-Gerra a Gordola a Locarno, da sei anni fa perno sulle rive del Ceresio.

Campagna da… città – Tanta città e poca periferia, è vero, nel pacchetto. E qualche stridore nella dicotomia delle esperienze, ché alle candide anime commentatrici della politica piacerebbe il leggere di un “cursus honorum” (cioè di partecipazioni istituzionali) che si sia declinato nel tempo e nei luoghi deputati. Ma si sa: nell’impura politica non fanno strada né hanno voce, i puristi. In immagine, direttamente dalla “homepage” del suo sito InterNet personale, Alex Farinelli sembra iniziare a contare le candidature sulle punte delle dita; nel riquadro, il non dimenticato Alex Pedrazzini.

Credito “seccato” alle urne, a Monteceneri l’acqua potabile… ristagna

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Non si muoveranno nemmen più sulla carta, perlomeno secondo il percorso che sino ad ora era stato seguito, i due milioni di franchi circa (ballavano 5’000 franchi in più) che erano stati messi sul tavolo – ed in un messaggio – dall’autorità politica comunale di Monteceneri per una massiccia opera di risanamento e di estensione delle condotte di acqua potabile sul sedime della Cantonale in frazione Rivera: dando séguito all’istanza del “referendum” lanciato, tra i 1’343 cittadini espressisi utilmente nelle urne (quattro le schede nulle, 38 quelle bianche) i “no” sono riusciti a prevalere sui “sì” per 731 schede contro 612 ovvero nella misura del 54.43 per cento. 3’095 gli iscritti in catalogo; al 44.75 per cento la quota dei partecipanti al voto.

Tödlicher Bergunfall im Gimmelwald: Mehrere hundert Meter tief gestürzt

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Am Samstagvormittag, 17.06.2023, kam es in Gimmelwald am Gspaltenhorn zu einem tödlichen Unfall. Ein Bergsteiger ist einen felsdurchsetzten Abhang hinuntergestürzt. Er konnte nur noch tot geborgen werden.

Am Samstag, 17. Juni 2023, kurz vor 9.00 Uhr, wurde der Kantonspolizei Bern gemeldet, dass sich in Gimmelwald (Gemeinde Lauterbrunnen) ein Bergunfall ereignet habe. Gemäss aktuellen Erkenntnissen befanden sich zwei Personen beim Aufstieg über den Nordwestgrat auf das Gspaltenhorn. Aus noch zu klärenden Gründen stürzte ein Bergsteiger in der Region «Böse Tritt» über einen felsdurchsetzten Abhang mehrere hundert Meter in die Tiefe.

Die sofort aufgebotenen Rettungskräfte konnten den verunfallten Mannrasch lokalisieren, jedoch vor Ort nur noch seinen Tod feststellen. Beim Verunglückten handelt es sich um einen 63-jährigen Deutschen. Der Begleiter des Mannes konnte unverletzt geborgen werden.

Im Einsatz standen neben den Gebirgsspezialisten und weiteren Mitarbeitenden der Kantonspolizei Bern Einsatzkräfte der Air-Glaciers. sowie Spezialisten der Alpinen Rettung Schweiz. Unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Oberland wurden Ermittlungen zur Klärung des genauen Unfallhergangs und der Umstände aufgenommen.
Quelle der Polizeimeldung: Kapo BE

Zürich: Zwei Drogenhändler aus Serbien festgenommen

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Am Donnerstagnachmittag, 15.6.2023, wurden in Zürich zwei Männer verhaftet, die zuvor Kokain verkauft haben. Bei der anschliessenden Hausdurchsuchung stellte die Polizei über ein Kilogramm Kokain sicher.

Im Stadtzürcher Kreis 11 wurden Fahnder der Kantonspolizei auf zwei Männer aufmerksam, die mutmasslich dem Betäubungsmittelhandel nachgingen. Die beiden serbischen Männer im Alter von 29 und 37 Jahren konnten durch die Polizei angehalten und kontrolliert werden. Dabei wurden rund 150 Gramm Kokain festgestellt. Die beiden Männer wurden vor Ort verhaftet. Bei der anschliessenden Hausdurchsuchung stellten die Fahnder weiteres Kokain im Umfang von über einem Kilogramm sicher.

Zehnjähriges Meitli stirbt nach Kollision mit Auto

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Am Samstag, 17.06.2023, ist ein Zehnjähriges Kind in Hunzenschwil von einem Auto angefahren worden. Nun ist das Kind im Spital verstorben.

Das Mädchen erlag am Sonntagmittag, 18. Juni 2023, im Kinderspital Zürich seinen schweren Verletzungen. Diese hatte die Zehnjährige erlitten, als sie am Samstagnachmittag in Hunzenschwil beim Überqueren der Strasse von einem Auto erfasst worden war. Die Ermittlungen zu den genauen Umständen des Verkehrsunfalls sind nach wie vor im Gange.

Mariano Comense (Como): auto precipita e si ribalta, due feriti

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La recinzione c’era, ma insufficiente per resistere all’impatto di una vettura in uscita a senso di marcia contrario a quello desiderato dal conducente. Due persone hanno riportato lesioni di una certa gravità, intorno alle ore 12.13 di oggi, dopo che l’auto su cui stavano ripartendo dal posteggio di un ristorante a Mariano Comense (Como) è precipitata sulla sottostante via Per Arosio dall’altezza di un paio di metri ma finendo ruote all’aria. In codice rosso i soccorsi portati da effettivi dei Vigili del fuoco e da operatori dell’“Agenzia regionale emergenza-urgenza”; ricovero al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como).

Votazioni cantonali: negozi più “flessibili”, fisco familiare più “leggero”

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Non proprio la miglior domenica, per il fronte sindacale in sigle Unia e Ocst, sui due temi oggetto di votazione a livello cantonale: sono difatti state approvate sia la modifica alla Legge sulle aperture dei negozi sia la modifica alla Legge tributaria, rispettivamente con il 56.8 e con il 53.3 per cento di consensi alle urne. I punti qualificanti: per quanto riguarda i punti-vendita, nei festivi infrasettimanali cosiddetti “non parificati alle domeniche” e nelle domeniche di dicembre la chiusura sarà prorogata dalle ore 18.00 alle ore 19.00, ed inoltre è prevista un’apertura domenicale in più (da tre a quattro), ed ancora saranno concesse metrature supplementari per ampliamenti delle strutture in “fascia turistica” (da 200 a 400 metri quadrati); quanto alla Legge tributaria, per ogni figlio e per ogni persona bisognosa a carico è autorizzata una deduzione fiscale aggiuntiva (1’200 franchi al più) dei premi di Cassa malati. Non entusiasmante il tasso di partecipazione al voto: 39 per cento, e amen.

Costituzione alla revisione, Bregaglia si… taglia i municipali

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Con il 40.59 per cento di adesione alle urne (496 voti espressi su 1’222 aventi diritto), una netta maggioranza dei cittadini di Bregaglia ha approvato oggi la revisione parziale della Costituzione comunale. 467 i voti validi per effetto di 15 schede nulle e di 14 schede bianche; 375 i favorevoli, 92 i contrari. Fra i contenuti della riforma, in primo piano la riduzione del numero dei municipali: sono sette, diventeranno cinque.

Mesocco, dalle urne una spinta al rilancio di San Bernardino

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Nulla osta più – s’intenda: denari a parte; ci sarebbero, ci sono, ci saranno, dovranno esserci e serviranno tutti – allo sviluppo edilizio e strutturale del comprensorio di San Bernardino, territorio comunale di Mesocco, Canton Grigioni: con rilevante maggioranza degli aventi diritto al voto (351 i favorevoli, 96 i contrari, otto schede nulle, 10 schede bianche), approvata alle urne la cessione dei sedimi su cui prenderà quota un progetto comprendente autosilo, terme e complessi ricettive, secondo i piani concepiti in seno alla “San Bernardino Swiss alps Sa” che fa riferimento al costruttore Stefano Artioli. Il “via libera” odierno, come da testo sottoposto ai cittadini, è legato alla stipula di un diritto di compera ed al trasferimento dello strumento edificatorio alla citata realtà d’impresa. Il diritto di compera scadrà a fine 2025, con facoltà di un massimo di tre proroghe biennali (termine ultimo, pertanto, a fine 2031) nel caso alla scadenza, per motivi non imputabili al promotore immobiliare, non sia ancora stata rilasciata una licenza edilizia per l’intero “Comparto Acufòrta”. In immagine, la pianta dei progetti “in itinere” nel villaggio.

Dramma a Sesto Calende (Varese): cade dalla barca e annega

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A distanza di 20 giorni dal tragico naufragio di un battello (quattro le vittime), un altro dramma si è consumato iersera nel braccio del Verbano antistante Sesto Calende (provincia di Varese) frazione Lisanza, sponda varesotta del lago e ad un centinaio di metri dal “Cantiere nautico fratelli Piccaluga”, quando un appassionato pescatore è caduto in acqua dalla barca e non è riuscito a riemergere. L’episodio intorno alle ore 19.30; il corpo senza vita dell’uomo, identificato poi come Fiorenzo Gobbi, 70 anni, abitante a Vanzaghello (provincia di Milano), è stato recuperato alle ore 21.50 circa grazie all’intervento di sommozzatori dei Vigili del fuoco da Milano in appoggio ai colleghi del Servizio soccorso acquatico; in disponibilità, ma senza facoltà di utile azione, anche due mezzi del “Corpo volontari ambulanza” da Angera (Varese) ed un elicottero. Assistenza sanitaria e psicologica è stata prestata anche a due turisti trovatisi ad essere testimoni dell’accaduto.

Varese: “takeaway” a fuoco, in salvo gli inquilini dell’edificio

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Nessuna ipotesi potendosi escludere, in corso di accertamento le cause degli incendi che intorno alle ore 5.00 di oggi sono scoppiati dapprima in un “garage” privato e poi negli ambienti della “Jolly pizza”, un “takeaway” lungo via Vincenzo Dandolo a Varese, zona tra l’ex-“Cinema Rivoli” e la chiesa titolata a san Martino. Nei locali dell’attività commerciale non si trovava nessuno; brusco invece il risveglio degli abitanti nei piani superiori dello stabile; non vi sono ad ogni modo né feriti né intossicati, come riscontrato dal personale sanitario intervenuto con ambulanza e veicolo di servizio a titolo precauzionale. Le fiamme sono state domate da effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Stefano Legnani.

Mezzovico-Vira, roghi nella notte: danni a nove veicoli e due rimorchi

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Quasi certa la causa dolosa per i due roghi scoppiati intorno alle ore 4.00 di oggi a Mezzovico-Vira frazione Mezzovico, lungo via San Mamete, ed in séguito ai quali numerosi veicoli hanno subito gravi danni: in un parcheggio, ridotti alle carcasse sei mezzi e due rimorchi; nell’altro parcheggio, a distanza di circa 200 metri, parzialmente distrutti tre autocarri. Gli incendi sono stati domati da effettivi dei Pompieri Monteceneri; sul posto anche agenti di Polcom Lugano e Polcantonale. Non vi sono né feriti né intossicati. Le due zone sono state temporaneamente isolate. Accertamenti in corso.

Poschiavo, contromano e “filotto” sulla Strada del Bernina: un ferito

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Ferite e traumi non gravi ad un braccio per il conducente di un’auto centrata da altro veicolo – una “Mercedes” – in carambola nel tardo pomeriggio di ieri lungo la Strada del Bernina H29, territorio comunale di Poschiavo, a monte dell’abitato della frazione San Carlo, zona della Valina da Raviscé. Dopo assistenza sul posto da parte di personale medico, l’uomo è stato trasferito al “Centro sanitario Valposchiavo”. Dinamica nel frattempo ricostruita: intorno alle ore 18.00, la “Mercedes” guidata da un 49enne e proveniente dal Passo del Bernina direzione Poschiavo è andata ad invadere la corsia di contromano in corrispondenza di una curva con piega a destra; inevitabile il frontale con una “Tesla” in marcia nella direzione opposta – a bordo una 39enne ed una bambina – e che sul rimbalzo è stata scagliata contro una barriera metallica. Sullo slancio, la “Mercedes” ha colpito per l’appunto un secondo mezzo, quello al cui volante si trovava l’uomo rimasto ferito. Il tratto della Cantonale è stato chiuso al traffico per circa due ore; sul posto, oltre agli operatori sanitari, 12 effettivi dei Pompieri per il soccorso stradale di Poschiavo e che hanno anche provveduto a gestire le deviazioni del traffico.

Trontano (Vco): escursionista si infortuna, dall’aria il recupero

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Escursionista in difficoltà ieri sera, lungo il percorso che porta l “Rifugio Mottàc” sull’omonima alpe in territorio comunale di Trontano (Verbano-Cusio-Ossola), causa infortunio ad un arto e conseguente impossibilità di proseguire per il rientro a valle. Per i soccorsi all’uomo si sono mobilitati gli specialisti del “Soccorso alpino” civile dalla stazione di Domodossola (Vco); il recupero ha avuto luogo in zona Parpinasca grazie all’intervento dell’eliambulanza da Torino. Tranquillizzante il responso dei sanitari.

Cannobio (Vco): cade e si rompe un braccio, donna soccorsa in quota

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Intervento di operatori del “Soccorso alpino” civile, nel pomeriggio di ieri ovvero venerdì 16 giugno, in zona montuosa del territorio comunale di Cannobio (Verbano-Cusio-Ossola), fuori dall’abitato di Gurrone: assistenza medica è stata portata ad una donna caduta ed infortunatasi ad un braccio durante il transito lungo un sentiero. Nell’impossibilità di operare per via aerea a causa dell’orografia e della presenza di fattori impedienti, i soccorritori sono giunti via terra e sono infine scesi sino in prossimità di Spoccia, frazione di Valle Cannobina, trasportando la donna su una barella.

Domaso (Como): surfista rischia la pelle, salvataggio dall’elicottero

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Grazie all’intervento di un equipaggio in elicottero, intorno alle ore 20.30 di ieri, il salvataggio di un surfista 24enne che si era messo in situazione di pericolo nelle acque del Lario, braccio antistante l’abitato di Domaso (Como). Soccorsi portati da effettivi dei Vigili del fuoco; il giovane ha riportato qualche conseguenza fisica ed è stato pertanto trasferito in ambulanza al nosocomio “Moriggia Pelascini” di Gravedona (Como). Riscontri di prassi a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Menaggio.

Benvenuta estate, l’occhio elettronico del “radar” già brilla e scintilla

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Sette Distretti su otto per i controlli mobili, ma nemmeno la residua ValleMaggia si salva per via di una “Irina” che sarà piazzata sull’angolo di Visletto, nella settimana dei “radar” da lunedì 19 a domenica 25 giugno. Così per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Sementina, Giubiasco, Bellinzona-città, Galbisio e Castione; nel Distretto di Riviera, Biasca e Cresciano; nel Distretto di Blenio, Motto, Olivone e Torre; nel Distretto di Leventina, Rodi-Fiesso, Airolo, Pollegio e Bedretto; nel Distretto di Locarno, Minusio, Gerra Gambarogno, Gordola, Losone, Arcegno ed Ascona; nel Distretto di Lugano, Bironico, Cassarate, Molino Nuovo, Pambio-Noranco, Agno, Viganello, Gravesano, Manno, Davesco-Soragno, Caslano, Astano, Fornasette, Porza, Vezia, Melide, Canobbio, Morcote, Massagno e Paradiso; nel Distretto di Mendrisio, Stabio, San Pietro, Seseglio e Pedrinate. Quattro infine – a Lavorgo, a Visletto per l’appunto, a Melano ed a Besazio – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Castronno (Varese), dramma all’alba: uomo travolto e ucciso da un treno

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Un uomo, età e identità non ancora note, è morto sul colpo intorno alle ore 5.20 di oggi dopo essere stato travolto da un treno in transito sulla linea Varese-Treviglio (Ferrovie dello Stato), tratta Varese-Gallarate, a breve distanza dalla stazione di Castronno. In corso di accertamento la dinamica dell’episodio; da stabilirsi, in particolare, se si sia trattato di un incidente o di un atto suicidario. Il transito dei convogli è stato bloccato per circa tre ore nella sezione compresa tra Varese ed Albizzate; nel complesso sono stati soppressi 23 convogli ed altri nove hanno potuto circolare con percorrenza limitata; ripercussioni anche sui servizi verso il Ticino via Varese per Stabio e Mendrisio.

Omicidio di Ghiffa (Vco), indagini alla stretta: 25enne in stato di fermo

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Rapida era stata l’azione degli inquirenti nel circoscrivere i possibili àmbiti del caso: cadavere trovato alle ore 16.30 dell’altr’ieri, giro di interrogatori, e già in serata i sospetfi si erano appuntati su una singola persona. Ieri pomeriggio, il salto dall’ipotesi all’accusa: per l’omicidio di Matteo Fiorini, 33 anni, deceduto presumibilmente fra le ore 1.00 e le ore 4.00 di giovedì stesso nell’abitazione di corso Risorgimento 80 a Ghiffa (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) frazione Susello, è stato posto in stato di fermo il 25enne Thomas Albertini, abitante nella limitrofa Verbania. Sul giovane gravano pesanti indizi quale responsabile del ripetuto accoltellamento di Matteo Fiorini, fatto occorso presumibilmente per questioni di droga; oltre 10 le coltellate inferte alla vittima; quadro generale chiaro ma dinamiche ancora da definirsi; inchiesta sotto coordinamento di Sveva De Liguoro, sostituta procuratrice della Repubblica italiana al Tribunale di Verbania.

O così, o “Modì”: Rudy Chiappini e Pedro Pedrazzini assolti. Dopo sei anni

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Rudy Chiappini, 67 anni, originario di Piacenza in propaggine emiliana che tende al nerbo della scrofa lanuta e cittadino svizzero, per una vita al servizio della cultura ticinese e d’Elvezia (tra l’altro come responsabile dei Servizi culturali della Città di Locarno e quale direttore del “Museo arte moderna” di Lugano), è stato oggi assolto ripetiamo assolto ripetiamo assolto da ogni accusa – qualcuno che scrisse in modo indegno vorrebbe forse non capire, e si rispiega: è stato as-sol-to, sette lettere, participio passato del verbo “assolvere” – al termine del sentiero processuale formatosi attorno ad un evento della primavera 2017 nel cuore di Genova, ovvero la mostra in dedica alle arti pittoriche del livornese Amedeo Clemente “Modì” Modigliani, per molti l’uomo delle “teste” quale scultore ma anche vibrante con un pennello tra le mani. Il verdetto in aula a Genova, Sezione penale II, giudice Massimo Deplano, valutazione di soli fatti e di sole prove su accuse che, sul complesso dei sei imputati, andavano dalla contraffazione alla truffa al falso alla ricettazione. Assolto – sempre sette lettere, sempre participio passato del verbo “assolvere” – anche Pedro Pedrazzini, 70 anni a novembre, cittadino svizzero dato come grigionese per via dell’esser nato a Roveredo ma le cui ascendenze sono note e che vive e lavora a Minusio, scultore i cui bronzi sono in pubblica e vivente testimonianza da Burgdorf ad Unterägeri ad Ascona sino all’interpretazione del senso del transito nel “Viandante” al sacro Passo del San Gottardo, esperienze in “atelier” con Remo Rossi e formazione accademica fra Firenze e Milano. Assolti tutti e due: se furono esposte opere false (ed otto pezzi sono stati considerati “non autentici”. Pas le Diable, pas effroyable, parfois discutable), il fatto asseritamente delittuoso non esiste e/o non costituisce reato.

Liberi tutti, ma per uno non c’è gioia – Ad avvenuta pubblicazione sarà utile l’accesso alle motivazioni della sentenza; ma si capisce d’acchito che corre un oceano tra il un carico di addebiti qual era quello indicato e lo zero virgola zero di condanne. Sei mesi erano stati chiesti per Pedro Pedrazzini, sei mesi; sei anni, addirittura sei anni rischiava invece Rudy Chiappini. A confronto sulla logica, si sappia che in Italia c’è gente che se l’è cavata con tre anni al minimo edittale per una rapina a mano armata. Liberi senza un graffio altri tre: Massimo Vitta Zelman, che ha bevuto editoria d’arte già con il latte del biberon e che è presidente della “MondoMostre Skira” (Paolo D’Ovidio, procuratore aggiunto, almeno su questo potrà dirsi soddisfatto: assoluzione proposta, assoluzione data…); insieme con Massimo Vitta Zelman, anche Nicolò Sponzilli e Rosa Fasan, rispettivamente direttore mostre e “project manager” per la società stessa (otto mesi la richiesta per entrambi). Non potrà invece gioire per la fine dell’incubo lo statunitense Joseph Guttmann: cinque anni rischiava, anche per lui nulla (il ruolo sarebbe stato stralciato per intervenuto decesso, ma gli avvocati difensori hanno chiesto che egualmente fosse pronunciata la sentenza assolutoria); peccato che Joseph Guttmann sia morto lunedì scorso, all’età di 81 anni, con esequie alle ore 13.00 di martedì alla “Riverside memorial chapel” sulla 76.a strada di New York ed inumazione alle ore 15.00 dello stesso giorno al “Beth David cemetery” in Elmont road ad Elmont, contea di Nassau, Stato di New York.

La lunga traversata del deserto – Si chiude auspicabilmente un calvario giudiziario durato per cinque anni sugli oltre sei dalla data della mostra, al tempo organizzata non senza fatica per l’esigenza di giungere a raccogliere ed a fissare in un percorso qualcosa come 59 lavori di varie fasi della produzione modiglianesca. Era un appuntamento imperdibile per specialisti e per appassionati e per profani anche soltanto soggetti al richiamo del grande nome, quello; e la rassegna fu costruita da Rudy Chiappini, quale curatore, in modo da garantire pieno rispetto sia al valore sia al lavoro di “Modì”, in una cornice doppiamente superba qual è l’“Appartamento del Doge” al Palazzo ducale del capoluogo ligure; l’organizzazione ebbe luogo sotto egida della citata “MondoMostre Skira srl” (un’autorità: ad oggi, 222 allestimenti in 73 città per oltre 30 milioni di visitatori attestati) e dei responsabili dell’ente deputato alla preservazione ed alla valorizzazione dell’edificio quale immobile e quale centro culturale. D’improvviso, a porte ancora aperte, scoppiò la polemica sull’autenticità di parte dei materiali; dapprima con un “post” del critico Carlo Pepi, poi con sempre più calde prese di posizione sino ad un’apodittica affermazione secondo cui “rarissime”, tra quelle esposte a Genova, sarebbero state le evidenze di autenticità. Di sé, quesito anche accettabile in quanto genericamente non privo di fondamento, se per “fondamento” si intendono i reiterati e costanti dubbi – guai a non averne – sull’opera di figure del passato che, per così dire, non avevano l’abitudine di fotografare e di cristallizzare in un catalogo ogni proprio schizzo appena ch’esso fosse uscito dalle loro mani; ma l’onda arrivò a travolgere luoghi e persone, tra paragrafi fulminati ed “expertise” strillate, e da un sospetto tarocco messo sotto la lente si passò rapidamente a tre e poi a nove e poi a 13 ed infine a 21 pezzi, questi ultimi posti sotto sequestro nel luglio dello stesso anno; nemmeno in modo velato prese anche forma l’ipotesi secondo cui la mostra a Palazzo Ducale sarebbe stata funzionale a legittimare come veri alcuni quadri falsi o dalla discutibile attribuzione, obiettivo ultimo il poter presentare un “pacchetto” di materiali vendibili a prezzi stratosferici di lì a tre anni, dovendosi infatti celebrare nel 2020 il centenario dalla morte di Amedeo Modigliani. Sentite un po’ il teorema: un “racket” truffaldino che a New York (nel senso del portafoglio finanziatore) avrebbe avuto il cuore, a Lugano (nel senso delle menti dell’operazione, sotto il sembiante dell’onorabilità elvetica) la testa ed i coglioni (nel senso di mercanti stupidi, di pubblico beota e di compratori minchionabili) in varie parti d’Italia.

Dicono, pare, sembra, corre voce – Rivoli di qua sommati a rivoli di là uguale trascendimento (non filosofico) garantito su più piani e su più livelli, dal culturale all’amministrativo al giudiziario. Alle contestazioni si aggiunse il parere di Marc Restellini, francese del Passo di Calais con ascendenze paterne fra Brianza e lande insubri, diuturno studioso circa ogni refolo di vita morte e miracoli di “Modì”, storico e storico dell’arte, nipote di Isaac Antcher pittore francese d’origine moldava, nel “curriculum” anche la direzione della “Pinacoteca di Parigi”; figura ben accreditata e meglio ancora accreditatasi (si dia un’occhiata al sito InterNet personale), e che si schierò con estrema durezza. Rudy Chiappini replicò in conferenza-stampa, affiancato da membri della fondazione e del Comitato scientifico, rivendicando la correttezza del suo operato e facendo notare – la stendiamo breve, ma anche fuori dall’aula giudiziaria il “dossier” pesa tre tomi più le appendici – che le opere sino a quel momento contestate erano state accolte senza riserve in varie altre esposizioni ed in varie altre sedi di primaria rilevanza. Ad esempio, il “Ritratto di Chaim Soutine” messo a disposizione da Pedro Pedrazzini era stato una punta di diamante in eventi a Losanna, a Pisa, a Torino ed a Parigi, e non una voce si era levata almeno a sussurrare tracce di incertezza sull’attribuzione. Andò avanti a colpi di editoriali e di colonname pesante in cronaca, il caso sfociò sul versante penale, e si potrebbe dire che di ogni centimetro quadrato fu tirato un manifesto.
In Ticino, con tesi semplice e ponderata, si espresse per esempio Jean Olaniszyn, che anni prima si era dimesso dagli “Archivi legali di Amedeo Modigliani” sostenendo di aver “denunciato la presenza di vari falsi” in circolazione e che purtroppo le certificazioni su alcuni materiali venivano dalla firma di un “esperto” che era “già stato citato in giudizio per documenti falsi ed opere false”; contestuale e senza mezzi termini fu l’assoluzione “morale” di Rudy Chiappini (per le brevi, a Genova erano state presentate opere “esposte anche in altre mostre e pubblicate nei relativi cataloghi”, fu la precisazione). Sulla dicotomia “Modì/NonModì” parlò anche qualcuno che forse piena competenza non aveva; conseguì una serie di botta-e-risposta in apparenza senza possibile fine; anche a saltarsi i passaggi, val la pena di ricordare che ancora tre mesi or sono fu chiarissimo Vittorio Sgarbi – che critico d’arte è, ed ora svolge anche la funzione di sottosegretario alla Cultura nel Governo italiano, e di lui si ricorda anche la “querelle” sull’autenticità della “Bella principessa” forse leonardesca che nella primavera del 2015 fu esposta a Palazzo civico in Lugano – quando affermò che la pubblica accusa si stava avvalendo di periti inadeguati. Lo disse allora, e l’ha ripetuto oggi, a sentenza pronunciata.

Much ado for nothing, o quasi – Come detto, 21 opere sulle 59 opere esposte a Palazzo Ducale erano state poste sotto vincolo di controllo dell’autorità giudiziaria in ragione del processo; solo su otto regna però, da oggi, il marchio dell’infamia da dubbio di falsità, magari non è Amedeo Modigliani ma Moise Kisling che con il livornese avrebbe lavorato a quattro mani in qualche caso, non andiamo oltre ché si piomba a capofitto nel marasma delle dichiarazioni e dei certificati; si capisca tuttavia che persino Jeanne Modigliani, unica figlia del pittore e scultore, forse non fu precisissima nel disconoscere quel che del babbo non era. Anche gli otto pezzi falsi o verosimilmente falsi – ah: tra questi non figura il menzionato “Ritratto di Chaim Soutine” – torneranno nelle mani dei proprietari, con una sorta di avvertenza a scanso di equivoci. E che sia la pietra tombale, per cortesia. Un morto c’è già stato; e, per quanto i suoi legali abbiano chiesto una piena riabilitazione morale e benché sui “non reati” s’abbia il dovere di far calare l’oblio, in qualche recesso di InterNet troveremo sempre l’espressione “Joseph Guttmann, nato in Ungheria, vissuto in Svizzera ed in Israele, trasferitosi a New York nel 1972, discusso mercante d’arte”, e magari non “scampato da bimbo all’Olocausto, deceduto ad 81 anni quattro giorni prima di sapere d’essere stato assolto”.

Verso le Federali / Rocco Cattaneo scende dal sellino, Plr in ambasce

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Per i tanti che a Berna vorrebbero arrivare e che a Palazzo federale metteranno piede, sì, ma soltanto nella truppa dei visitatori durante qualche giornata delle “porte aperte”, un altro nome “pesante” che da Berna lato Parlamento sceglie di sganciarsi: così come Marco Romano (annuncio dato a metà aprile) pipidino ovvero centrista e di landa “momò”, al Nazionale non rientrerà Rocco Nicola Luigi Cattaneo liberal-radicale, luganese d’ascendenza montecenerina. Niente fanfare, niente “convention”, niente pubblico per una dichiarazione giunta stamane e che, nei tratti, pare proprio mutuata da quella del collega: fine mandato ed anche fine dell’impegno attivo in politica, altro c’è da farsi, altro c’è su cui impegnarsi, lavoro e famiglia in particolare. Il che, nel rigore della politica di milizia, di massima ha anche un senso pur profilandosi in modo distinto i percorsi, primariamente per ragioni anagrafiche: del novembre 1982 è infatti Marco Romano, nel dicembre 1958 (fra i due corrono esatti 24 anni ed un mese) nacque l’ex-professionista nel mondo del ciclismo, un titolo svizzero “Under 19” su strada, nel “curriculum” quattro Campionati del mondo, tre “Tour de Suisse”, due “Tour de Romandie” e due “Giri d’Italia” per stare ai fondamentali, ma anche e soprattutto imprenditore nel solco familiare (oltre tre decenni quale figura apicale alla “City carburoil Sa”, oltre 20 sempre in ruolo di vertice alla “Monte Tamaro Sa”) e con iniziative esterne (lo “Splash & Spa” in àmbito ricreativo-turistico, la “Sviluppo traffici internazionali Sa-Stisa” nel contesto della logistica). E come per babbo Egidio, gran cultore di denaro non vile (senza che il denaro fosse per lui un dio) e di arte pubblica e privata (che gli era compagnia attiva anziché consolatoria), gli anni a venire si compiranno nel lavoro, preannuncia Rocco Cattaneo: altro è da farsi, mari e colline che egli vuol rivedere, e amici che aspettano solo lui per giocare insieme.

C’era da aspettarsi un passo di lato, c’era da aspettarselo soprattutto ora, mancando un frammento di settimana al Comitato cantonale Plrt? Boh: forse troppi avevano dato per scontata la ricandidatura (nota a margine: gli anni passano per tutti, e Rocco Cattaneo si muoveva in politica – da consigliere comunale, in quel di Bironico già Comune autonomo – già ai tempi in cui la liberalissima, libertaria e libera “Gazzetta ticinese” c’era ed era ancora un quotidiano); forse nessuno ha posto all’onorevole futuro ex-consigliere nazionale una domanda precisa; qualcosa si capirà per l’appunto domenica, una lista di papabili per i seggi evidentemente esiste e si tratterà di vedere se dietro ai nomi sicuri e quasi sicuri spunterà una figura di peso oppure un eccipiente (per paradosso, meglio sarebbe proprio un eccipiente); di suo, Rocco Cattaneo si scusa per l’averla tirata un po’ in lungo, “non è nel mio carattere, non è nella mia indole”, ma molto era da ponderarsi e molto era fors’anche da discutersi in famiglia. Dell’essere questa un’uscita in modo garbato ma non su tono lieve, peraltro, si ha prova provandosi a leggere tra le righe. Primo: a Berna, rari quanto i funghi su Saturno (chi dubiti, vada a verificare di persona) gli imprenditori “veri” nel ramo uno del Parlamento, cioè quello che Rocco Cattaneo meglio ha conosciuto dal novembre 2017 subentrando tra i 200 del Nazionale ad Ignazio Cassis che era diventato membro del Consiglio federale; non che spopolino i legulei ed i professionisti sotto stipendio di congreghe associative, ma un po’ di equilibrio, santa pace, aiuterebbe la Svizzera politica a non distanziarsi dalla Svizzera reale. Secondo: a Berna qualcuno non ha ancora capito che il disporre di sufficienti risorse di energia equivarrebbe all’azzerare un qualsivoglia rischio di dipendenza dall’estero, e che bisogna prender campo prima che altri prendano campo per noi.

E l’è inscì: sino a tutta l’estate, massimo impegno tappa dopo tappa; poi, giù dal sellino. La foto, che viene dagli archivi personali di Rocco Cattaneo, è di qualche annetto fa, ma racconta.

Uboldo (Varese), ricercato per rapina aveva in casa un arsenale

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In via indiretta, hanno trovato una conferma in più; ma di certo non s’aspettavano un arsenale del genere, nell’abitazione del ricercato, gli uomini dell’Arma dei Carabinieri giunti in trasferta ad Uboldo (provincia di Varese) da Bernareggio (provincia di Monza-Brianza): in particolare, un coltello a serramanico con lama da quasi 10 centimetri, un fucile sovrapposto calibro otto ed un fucile semiautomatico calibro 12, ed inoltre 132 munizioni di cui 130 utilizzabili con le armi da fuoco di cui sopra. Motivo in più per l’arresto del soggetto, un 41enne ucraino sulla cui testa, nei giorni scorsi (di queste ore la notizia), si sono aggiunti addebiti per ricettazione e per detenzione di armi e di munizioni. All’abitazione dell’uomo, pluripregiudicato per rapine (due condanne, 2013 e 2017) e con vari precedenti, le forze dell’ordine sono giunte per eseguire un decreto di perquisizione stante l’ennesimo procedimento a carico del 41enne, indagato quale presunto responsabile di una rapina a mano armata ad inizio marzo, per l’appunto a Bernareggio, bersaglio una farmacia. Gli inquirenti sono nel frattempo risaliti all’origine delle armi da fuoco, entrambe rubate a Pregnana Milanese (Milano) in un colpo ai danni di un’azienda agricola. Il malvivente si trova ora ospite della casa circondariale di Busto Arsizio (Varese). In immagine, le armi sequestrate.

Borse, Zurigo in ripresa. Doccia scozzese su “Interroll”. New York frena

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.31) Casualmente in uno dei giorni “delle quattro streghe” (a New York coincidevano oggi le scadenze di opzioni sulle azioni, “future” sulle azioni, opzioni sugli indici e “future” sugli indici), vaghe sensazioni positive tra gli operatori delle principali Borse europee. A Zurigo, “Swiss market index” in guadagno pari allo 0.74 per cento su quota 11’386.26 punti, con “Compagnie financière Richemont Sa” capofila (più 3.08 per cento) e netta prevalenza della cifra verde; in retrovia “Ubs group Ag” (meno 0.03) e “Logitech Sa” (meno 0.16). Eccesso di reazione emozionale, nell’allargato, sull’annunciato ridimensionamento degli obiettivi per la ticinese “Interroll holding Ag”, che al saldo lascia sul campo un 12.14 per cento; per contro, apprezzamento (più 5.06) per “Klingelnberg Ag” in chiusura dell’esercizio 2022-2023 (operatività inizio aprile-fine marzo) con proposta di buon dividendo. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.41 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.47; Ftse-100 a Londra, più 0.19; Cac-40 a Parigi, più 1.34; Ibex-35 a Madrid, più 0.68. New York in controtendenza, con flessioni fra lo 0.32 e lo 0.68 per cento sugli indici di ordinario riferimento. Cambi: 97.68 centesimi di franco per un euro, 89.37 centesimi di franco per un dollaro Usa; stabile sui 23’538 franchi il controvalore teorico del bitcoin.

Marnate (Varese): schianto auto-moto, tre feriti, uno è in codice rosso

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Ricovero in codice rosso all’“Ospedale nuovo” di Legnano (Milano) per uno dei tre giovani feritisi nell’incidente avvenuto alle ore 22.00 circa in territorio comunale di Marnate (Varese), lungo il tratto di viale Alcide De Gasperi che va all’incrocio con via Monte Rosa, a collisione un’auto ed una moto. Non è al momento nota l’identità del soggetto in pericolo di morte. Alla guida della vettura si trovava una 29enne che ha riportato lesioni dalla media gravità; per quanto è dato capire, sul dueruote si trovavano un 17enne ed una 16enne; la terza persona ferita è stata egualmente ricoverata. Sul posto operatori sanitari da tre sedi distinte e squadre dei Vigili del fuoco da Varese, insieme con effettivi dell’Arma dei Carabinieri da Saronno.

Ghiffa (Vco): 34enne accoltellato a morte in casa, interrogatori in corso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.40) Il cadavere di un giovane, identificato poi come Matteo Fiorini, 34 anni, è stato trovato intorno alle ore 16.30 di oggi dalle forze dell’ordine in un appartamento di corso Risorgimento a Ghiffa (Verbano-Cusio-Ossola), frazione Susello. Immediata l’evidenza dell’atto delittuoso: l’uomo è stato accoltellato a morte, presumibilmente fra le ore 1.00 e le ore 4.00, e sull’esito dei primi accertamenti alcune persone sono state già interrogate; in serata lo sguardo degli inquirenti si sarebbe appuntato su un singolo soggetto, al momento sotto interrogatorio in Questura a Verbania. Il delitto, stando a prime e sommarie valutazioni, sarebbe maturato nell’ambiente del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti ed è stato scoperto su denuncia della madre di Matteo Fiorini, da tempo residente in Spagna ma nella zona per una vacanza e trovatasi nella necessità di prendere contatto con il 34enne. Intorno alle ore 21.00 sono stati portati a termine gli accertamenti all’interno dell’edificio in cui è maturato il delitto.

Biandronno (Varese): scarica sulla linea elettrica, ustionati due operai

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Ustioni di secondo grado, come da evidenza in sede sanitaria, per i due operai – 64 e 61 anni rispettivamente – che sono stati raggiunti da una scarica intorno alle ore 10.50 di oggi, mentre stavano procedendo ad attività di servizio in una cabina per il controllo della distribuzione di elettricità all’interno dell’area della “Whirlpool” a Biandronno frazione Cassinetta. A prestare prima assistenza sono stati alcuni dipendenti dello stabilimento; i due feriti, entrambi operativi per conto di una società esterna, sono stati poi trasportati in una struttura ospedaliera. Sul posto l’eliambulanza decollata dalla base di Bergamo ed operatori di servizi sanitari locali, rispettivamente da Gavirate (“Croce rossa italiana”) e da Azzate (“Pubblica assistenza Sos Valbossa”).