Home CRONACA Scatta l’allarme a Tel Aviv, interviene la “Rega” (in Verzasca): tutti salvi

Scatta l’allarme a Tel Aviv, interviene la “Rega” (in Verzasca): tutti salvi

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Avete in mente le storie di radioamatori che in un luogo nemmeno tracciato sulle carte geografiche intercettano richieste di aiuto in arrivo da distanze di migliaia di chilometri, e da lì fanno scattare una catena di contatti, da stazione a stazione, sino a che il messaggio giunge a chi effettivamente può intervenire in soccorso, e così gente ormai destinata a perire tra i ghiacci viene recuperata “in extremis” e dalla cronaca passa direttamente alla leggenda? Beh: in tanto e di sicuro in meglio sono cambiate le cose, ma anche ieri ed anche nel pieno del mondo civile ed interconnesso un sussurro sparato da terra a cielo andò a miracol mostrare e l’effetto desiderato produsse. Cioè, e per farla breve: inchiodatisi sui 2’500 metri alla Corona di Redòrta intorno alle ore 17.00 causa “improvviso cambiamento delle condizioni meteorologiche” – citazione da fonte ufficiale; poi potremmo e dovremmo anche discutere del come preparare un’uscita in montagna e del come consultare le mappe e del come leggere le previsioni sul “radar” – ed alle prese con l’abbassarsi della temperatura e nel dubbio circa il proseguire stante la ridotta visibilità, nove escursionisti di nazionalità israeliana si sono giustamente affidati alla tecnologia cioè al telefono satellitare di cui il capocomitiva era dotato; sia come sia, in cima alle opzioni per l’emergenza c’era un numero di Tel Aviv, dove magari se la cavano meglio con i Monti della Giudea da Gerusalemme a Betlemme non volendosi dire di quello che era stato dato per disperso sul Sinai ed invece tornò giù sulle sue gambe e trascinandosi dietro le Tavole della legge, ed insomma da Tel Aviv avranno anche stentato a capire dove si trovi la Valle Verzasca e quale fosse la situazione, ma amen e Dio sia lodato anche qui perché tiene fin troppo spesso una mano sulla testa degli uomini.

Sviluppo primo: da Tel Aviv è partita una comunicazione alla “Rega”, elicottero pronto elicottero decolla elicottero sùbito sulla verticale di quel che non c’è; a parte la nebbia, che per natura è un bell’ostacolo, problemino con le coordinate dalla discutibile precisione, ergo primo volo a vuoto. Comunicazione dalla centrale operativa “Rega”, vedete ben voi israeliani in Israele che gli israeliani in Verzasca non si trovano; a seguire, ponte di comunicazione grazie al contatto via operatore israeliano in Israele tra uno degli israeliani fermi in Verzasca e chi sopra la Verzasca era alla ricerca degli israeliani; nel frattempo, contatti tra centrale “Rega” e gerenti delle varie capanne del “Club alpino svizzero” al fine di stabilire un possibile itinerario seguito dagli escursionisti; risolutiva, per l’identificazione del luogo in cui la comitiva era bloccata, una foto scattata e trasmessa. Finale da epopea del Settimo cavalleggeri: mentre a valle era già pronta a partire una colonna di soccorritori del Cas di Locarno, bersaglio individuato dall’equipaggio di elicottero della “Rega” con il supporto dei colleghi su velivolo della “Eliticino Tarmac Sa”, due specialisti in azione per il recupero degli escursionisti, tutti agganciati e riportati a valle. Manco un graffio, tra l’altro.

La prossima volta, però… No, meglio che non ci sia, una prossima volta con simili problemi. In immagine, la fase conclusiva dell’intervento dalla Corona di Redòrta.