Home ECONOMIA Effetti-domino sulle Borse: giovedì a tinte fosche, Zurigo sotto gli 11’000 punti

Effetti-domino sulle Borse: giovedì a tinte fosche, Zurigo sotto gli 11’000 punti

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.48) Non l’Armageddon, ma di sicuro un giovedì brutto brutto, quello vissuto nelle Borse da un lato all’altro del mondo. A passo di gambero, e peggio: senza una nuova prospettiva, se non il provare a navigare in direzione ostinata e contraria. Tutta dagli States, e tuttavia per voce di attori diversi, la nuova ondata di pessimismo da cui è stato del resto condizionato l’intero avvio del secondo semestre in Europa. Dagli States, sponda “Federal reserve”: a quanto pare, in vista altri rialzi dei tassi quale asserito strumento di contrasto all’inflazione; evidente l’irritazione degli investitori, che di conseguenza s’orientano verso ricoperture per quanto nelle loro possibilità in mercati non propriamente invasi da fiumi di denaro. Dagli States, sponda economia reale: tensione palpabile stante l’attesa dei dati sui livelli occupazionali d’Oltreatlantico, dati il cui annuncio sarà dato domani. Dagli States, sponda analisti: economia cinese in rallentamento e declassata dagli specialisti di alcune agenzie (“Goldman Sachs” in particolare), quindi vendite sui bancari del Paese di Mezzo per timore di eccessive esposizioni verso i grandi gruppi, quindi rischio di blocco di attività a forte drenaggio di capitali.

In simile contesto, e con premesse pessime giunte dall’Estremo oriente (Nikkei-225 a Tokyo, meno 1.70 per cento; “Hang Seng” ad Hong Kong, meno 3.08), difficile sarebbe stato il confidare in una giornata serena sulle piazze europee; se si vuol trovare almeno un segno congruente, dicasi che i timori sono stati confermati alla lettera- e difatti ecco lampeggiare il segno “meno” a Francoforte (Dax-40, meno 2.57 per cento), a Milano (Ftse-Mib, meno 2.53), a Londra (Ftse-100, meno 2.17), a Parigi (Cac-40, meno 3.13) ed a Madrid (meno 2.21). Sulla stessa falsariga resta Zurigo, che ha accusato un arretramento sotto la soglia psicologica degli 11’000 punti attestandosi in ultimo a quota 10’986.78 punti per quanto riguarda il listino primario ovvero con “Swiss market index” in perdita pari all’1.85 per cento; tre soli titoli (“Lonza group Ag”, “Nestlé Sa” e “Swisscom Ag”) a difendersi con perdita inferiore alla figura intera, sostanzialmente colpiti sul ponte ma non nelle opere vive sia “Alcon incorporated” (meno 1.01) sia “Novartis Ag” (meno 1.45); penalizzato “Ubs group Ag” (meno 3.62, anche con il gravame da “class action” annunciata sul concambio azionario dal “Credit Suisse”); sofferente ed in coda “Holcim limited” (meno 3.92). Uno spunto di speranza, nell’allargato, su “DocMorris Ag” (già “Zur Rose group Ag”), in guadagno sul 5.83 per cento. New York in arretramento fra lo 0.79 e l’1.07 per cento sugli indici di consueto riferimento. Cambi: 97.53 centesimi di franco per un euro, 89.56 centesimi di franco per un dollaro Usa; dagli altari alla polvere il bitcoin, ora al controvalore teorico di 27’069 franchi circa per unità.