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Hockey Nl / Lugano salvato dai rigori nel “derby” del caos. E delle botte

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Esce da un incubo, la tifoseria bianconera schierata alla “Resega”, quando Luca Fazzini firma il secondo rigore (era stato preceduto da Markus Granlund) per il Lugano e sùbito dopo Jakob Lilja sbaglia per l’Ambrì; da un incubo, nella serata del primo “derby” ticinese nell’hockey 2023-2024 di massima serie, per il rischio corso in un confronto a senso unico, persino imbarazzante per quanto poco i leventinesi erano riusciti a costruire. E nel “tunnel” entrano invece gli ospiti, giunti a cullare il sogno del colpo in trasferta pur nell’evidenza di cifre tutte a favore della parte avversa: primo periodo, tre tiri contro otto; seconda frazione, due tiri contro 16; terzo tempo, cinque tiri contro nove; supplementare, un tiro contro otto, totale 11 contro 41 dopo rettifica. 11, quasi bastati per vincere: ad un Mikko Koskinen appena appena sufficiente (efficienza al 72.73 per cento) e salvatosi giust’appunto per la prestazione nella serie del “shoot-out”, infatti, Luca Cereda aveva potuto opporre Janne Juvonen autore di 39 parate in 65 minuti, e si dovrebbe anche dire che i salvataggi durante il prolungamento hanno almeno valore doppio. Ed invece, 4-3 sul tabellone, due punti ai padroni di casa ed uno agli ospiti. Purtroppo, con la pessima coda di una rissa sulla sezione di tribuna prossima al settore ospiti: contatti, cazzotti, calci, addetti alla sicurezza affatto fuori tempo nell’intervenire (e la domanda: perché non è stato formato un cordone sanitario almeno sul finire dell’incontro?), arrivata a mezz’altezza anche una gabbia.

Pensate un po’ quali sarebbero i titoli, or ora e domattina sui cartacei, se Daniel Carr prima (11.03) e Luca Fazzini poi (36.16) non fossero riusciti a sfruttare un cinque-contro-quattro ed un cinque-contro-tre rispettivamente per riportare il Lugano in linea di galleggiamento dopo che uno strepitoso Dario Bürgler era riuscito a sfruttare una superiorità numerica (2.45) ed a bissare in ranghi pari (5.24); oppure se, avendo di nuovo Dario Bürgler cooperato al 3-2 quale uomo-assist per Johnny Kneubühler (41.24), dal cilindro non fosse uscito Calvin Thürkauf in solitaria per firmare il 3-3 (42.37); si parlerebbe, senza mezzi termini, di crisi conclamata alla corte di Luca Gianinazzi e di un AmbrìPiotta a metà tra fortuna e cinismo, poco mette questo mondo a farti passare oggi da eroe e domani da imbelle. E sarebbe stata altra benzina sul fuoco di una giornata caotica di suo: si è detto degli episodi lagrimevoli quale conseguenza della contiguità tra sostenitori di colori avversi; prima ancora, la farsa su un pacchetto di biglietti già venduti ma annullati e rimessi quindi a disposizione con riapertura della prenotazione “online” a poche ore dalla partita, e per farla breve par proprio che un addetto si fosse dimenticato di bloccare 180 tagliandi riservati ad un gruppo organizzato degli ospiti; dimenticanza da licenziamento in tronco (nelle aziende serie si fa così, altro che “errore nel processo di prenotazione”) e non sanabile, manco per nulla, con il semplice rimborso che avrebbe luogo la prossima settimana, come se il diritto fosse limitato al denaro; tanto di più che sono stati annullati tutti ma proprio tutti i biglietti emessi per il settore ospiti, area posti in piedi, e pertanto qualcuno – magari avente diritto – è rimasto all’asciutto.

Con tutto ciò, e purtroppo, si rischia di non rendere il giusto onore a chi la pagnotta si è guadagnato. A fare da “pendant” con il “sei” pieno a Dario Bürgler sta una valutazione pari per Luca Fazzini, che in verità aveva anche messo a segno il goal della vittoria nei regolamentari: suo il tiro andato a sbattere su Janne Juvonen e poi sfarfallato in porta, peccato che la sirena del terzo periodo fosse già partita (a proposito di reti annullate: era andato a bersaglio anche Giovanni Morini, ma con ostruzione sul portiere, ergo nisba). Giusto anche il riconoscere un bell’impegno a Daniel Carr, che al goal aggiunge due assist e due pali ma in ultimo si ritrova solo con una tacca nel computo del “plus-minus”; una birra si pagherà volentieri, quando sia la prima occasione, ad Arttu Ruotsalainen rimasto con la gioia nella strozza al 56.47, rete sul conto ma annullamento per fuorigioco dopo furente reazione dalla panchina ospite con la cosiddetta “coach challenge”.

I risultati – Ajoie-Berna 1-2; BielBienne-Scl Tigers 1-2 (ai rigori); FriborgoGottéron-Zugo 5-2; ServetteGinevra-RapperswilJona Lakers 4-1; Lugano-AmbrìPiotta 4-3 (ai rigori); Zsc Lions-Kloten 5-1.

La classifica – Zsc Lions 20 punti; FriborgoGottéron 18; Berna, Losanna 13; AmbrìPiotta 12; BielBienne, Zugo 11; ServetteGinevra 10; Davos 9; Lugano, RapperswilJona Lakers 8; Kloten 7; Ajoie, Scl Tigers 5 (Zsc Lions, FriborgoGottéron, Losanna otto partite disputate; Berna, AmbrìPiotta, BielBienne, Zugo, ServetteGinevra, Lugano, RapperswilJona Lakers, Kloten, Ajoie, Scl Tigers sette; Davos sei).