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«Sì» alla 13.a Avs, finalmente gli svizzeri pensano un po’ a sé stessi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 22.04) Storico verdetto alle urne, oggi, su un oggetto che in sé ricapitola mille battaglie anche in àmbiti non necessariamente nazionali: con un consenso che si è fissato attorno alla quota di piena sicurezza, cioè il 60 per cento a livello federale, è stata approvata l’iniziativa per l’attribuzione di una 13.a mensilità Avs. Al riscontro finale, 1’883’465 i “sì” ed 1’350’257 i “no”, 58.2 per cento contro 41.8; a decretare il trionfo, configuratosi sin dalle prime battute dello spoglio delle schede, il momento in cui è stata raggiunta la “barriera 12” per la necessaria maggioranza dei Cantoni (15.0 contro 8.0 alla fine). Impressionante l’esercito dei favorevoli in Ticino: 92’050 contro 37’629, ovvero 71.0 per cento contro 29.0. Contrari Lucerna, Uri, Svitto, San Gallo, Zugo, Turgovia, Untervaldo ed Appenzello entrambi a blocco completo (congrui Obvaldo e Nidvaldo anche nelle proporzioni, scarto quasi uguale per numeri ma non per misura tra Appinterno ed Appesterno). Demolito invece, e senza nemmeno l’attenuante di una sconfitta sul filo di lana in singola realtà territoriale, il testo della cosiddetta “Iniziativa sulle pensioni” con cui era preteso “in primis” un innalzamento dell’età di accesso alla quiescenza quale strumento per finanziare l’Avs: 809’385 i favorevoli, 2’392’384 i contrari; in Ticino, 31’603 da una parte e 97’107 dall’altra, ovvero 24.6 per cento a 75.4.