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Gallarate (Varese): incidente in piena notte, 35enne ricoverato

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Incerta la dinamica dei fatti, certe per contro le lesioni riscontrate – sotto codice rosso l’uscita dei soccorritori, in codice giallo il ricovero del soggetto – nell’assistenza medica ad un 35enne che poco prima delle ore 4.30 di oggi, è stato trovato sull’asfalto a Gallarate, zona di via Carlo Noè. In linea generale, e secondo una sommaria ricostruzione, consta che l’uomo è stato investito da una vettura; da inquadrarsi alcuni particolari dell’episodio. Dopo prima assistenza, il 35enne è stato trasferito al nosocomio cittadino.

Borse azzoppate dai vertici Bce, Zurigo marcia male ma recupera qualcosa

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.21) Un’imbarcata degli assicurativi (“Swiss Re Ag” il peggiore, meno 3.96 per cento; “Swiss life holding Ag”, meno 1.34) quale elemento peculiare della già greve seduta borsistica a Zurigo, denunciando il listino primario una formidabile carenza di cifre verdi (in posizione profilata solo “Kühne+Nagel international Sa” e “Partners group Ag”, più 0.96 e più 2.00 rispettivamente) con “Swiss market index” infine al meglio della giornata su perdita pari allo 0.32 per cento – ma era scivolato anche sotto per una figura intera – a quota 12’011.02 punti. Nell’allargato, per ora poco produttiva l’operazione di “reverse split” (raggruppamento azioni: nel caso di specie, 750 pezzi vecchi per uno nuovo) condotta sul titolo “Meyer Burger technology Ag”, negoziato in ultimo sui 5.92 franchi con perdita superiore al 15 per cento (occhio tuttavia al prezzo-obiettivo in doppia cifra). Umori generalmente color nerofumo sulle altre piazze continentali stanti in particolare le nuove perplessità espresse da Christine Lagarde, in nome della “Banca centrale europea”, a proposito del contenimento della possibile risalita dell’inflazione: valgano il “meno 0.69” per cento sul Dax-40 a Francoforte, il “meno 0.30” per cento sul Cac-40 a Parigi, il “meno 1.30” per cento sull’Ibex-35 a Madrid; a Londra, Ftse-100 a “meno 0.56”; a Milano, Ftse-Mib a “meno 0.70”. New York prodiga di incoraggiamenti, con progressi fra lo 0.41 e l’1.01 per cento sui consueti indici di riferimento. Cambi: euro in risalita ed ora a 97.11 centesimi di franco, in apprezzamento anche il dollaro Usa per l’acquisto del quale servono ora 90.39 centesimi di franco; bitcoin in calo al controvalore teorico di 55’922 franchi circa per unità.

Tragedia della ValleMaggia, amara verità: ora i dispersi sono cinque

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 3.20) Tutto passa in second’ordine, tutto – anche la rapida visita di Viola Amherd, presidente della Confederazione, giunta in elicottero – ed in una situazione come questa è cosa grossa, quando alle ore 22.10 si accende la spia sul tavolo di redazione: all’uno che già mancava, Peccia il fulcro delle ricerche ma ogni sussurro da altro luogo può risultare traccia utile, se ne aggiungono quattro. Altri quattro assenti all’appello, nella sciagura di una ValleMaggia che resta tagliata in due dopo il flagello del maltempo nella notte tra sabato e domenica, e di questo si dirà poi; altri quattro per la cui sorte s’ha da temere, essendo pervenute alla Polcantonale altrettante denunzie di scomparsa; dall’ultimo “flash” consta trattarsi di due evidenze distinte, due donne e due uomini, zone di Lavizzara frazione Prato Sornico e Cevio frazione Fontana, luogo quest’ultimo destinato a stamparsi nella memoria. Il tragico dell’aritmetica è che l’aritmetica della quotidianità si fonda su elementi del reale: più del crollo di un ponte, più del dissesto delle strade, più delle comunicazioni interrotte e dei servizi solo ora in corso di ripristino, più di quanto si è perso nel patrimonio pubblico e nelle economie private, più di tutto questo pesa un computo di otto vittime, tre acquisite alla cronaca – si perdoni il tono da contabili: si cerca di cristallizzare le evenienze e di non cedere alla tristezza, visto quel che si è visto e udito quel che è stato raccontato – e cinque che forse sì, forse no, forse sì di nuovo ma con il trascorrere delle ore è un forse no di nuovo, alla voce “Tra di noi”. Quei quattro nomi in più tra l’altro, sono esito di un lavoro di crivello fra le molte chiamate ai punti di contatto delle forze dell’ordine; ogni riga tirata sul foglio è un caso che si risolve, molti gli allarmi rientrati, molti ma non tutti, purtroppo. Vale l’“Andiamo avanti”, valgono il “Guardiamo tutto” ed il “Prestiamo attenzione a tutto” ma conta soprattutto l’andare al bersaglio grosso, alla priorità delle priorità; si spera e si confida, chissà che qualcuno sia soltanto rimasto isolato cioè in luogo non raggiunto ed ovviamente si trovi privo di strumenti per prendere contatto. Può essere; non perdiamo la speranza che così sia, ma dobbiamo anche essere pronti al peggio.

L’orizzonte delle risposte – Ai tre altri quesiti fondamentali che sino a metà pomeriggio – parliamo di metà pomeriggio dal momento che per le ore 17.00 di ieri, lunedì 1.o luglio, era fissato il punto-stampa sullo stato dell’arte – galleggiavano nell’aria, per ora, risposta invece non vi è. Notizie non si hanno, “tout court”, circa il disperso già ancorato alla catena degli accertamenti. Per quanto riguarda i servizi, un passo dopo l’altro, ma si è ancora lontani dalla pienezza del ritorno all’ordinario. Per ciò che concerne la viabilità, idem e con il primo, essenziale nodo del transito da Visletto a Cevio, il ponte crollato è ancora fatto non compreso e psicologicamente non accettato da molti, pur nell’ineluttabilità e nell’irreversibilità dell’accaduto; ma di traverso, a mezz’altezza, più mormorata che espressa ha preso corpo una mezza ipotesi, il provvisorio potenzialmente praticabile a precedere un provvisorio su cui disporremo d’una prima forma la prossima settimana, di massima, o magari giovedì, essendo già stati messi in rete tutti i necessari interlocutori, questo è il problema e si è aperti ad ogni soluzione credibile secondo le vostre risorse, signori. Ecco la forza del Ticino che viene fuori, nel segno di una strategia da “Chi fa che cosa, dove e quando”; altre vie non esistono e, se esistessero, porterebbero solo ad impastoiarsi nel nulla. Qui, pertanto, una sintesi al punto di massimo avanzamento constatato.

Acqua potabile – Sin dal levarsi dei primi elicotteri che ieri avevano fatto la spola per portare a valle quasi 400 persone tra quanti erano rimasti isolati al Piano di Peccia (torneo di calcio ed “Open air” musicale) ed a Mogno (colonia climatica estiva) e che oggi hanno operato anche e soprattutto come vettori per ricognizioni, assistenza e sussistenza, a “pallet” interi il recapito di bottiglie e contenitori di acqua per le esigenze primarie, destinazioni in ordine sparso ma secondo l’elenco dei luoghi in cui le necessità erano maggiori: Cevio paese e le sue frazioni Bignasco e Cavergno disponevano di sola acqua non potabile, e lo stesso risultava per le frazioni Mogno e Fusio in Comune di Lavizzara; qui era indisponibile anche l’acqua non potabile limitatamente alle frazioni Menzonio, Brontallo, Prato Sornico, Peccia, Piano di Peccia e Veglia.

Elettricità – Più complessa la riattivazione dei servizi di erogazione della corrente elettrica. Tenendosi quali riferimenti i centri sopra citati, copertura sin dalle prime ore a Cevio paese e nelle frazioni Bignasco e Cavergno, niente invece a Lavizzara frazioni Mogno e Fusio così come a Menzonio, Brontallo, Prato Sornico, Peccia, Piano di Peccia e Veglia. Informazioni più frammentarie dalle realtà discoste in Bavona e Rovana. Numerose le squadre di tecnici all’opera; fatta eccezione per le citate Bavona e Rovana oltre che per parte del territorio di Lavizzara, ripristino del servizio da considerarsi completato; fondamentale la riattivazione – intorno alle ore 8.30 di oggi sarà possibile un primo riscontro su basi di raggiunta efficienza – delle sottostrutture.

Servizi telefonici – Punto di svolta, nel corso del pomeriggio, la stesura di un nuovo cavo lungo la passerella ciclopedonale tra Visletto e Cevio, sullo sviluppo di circa 400 metri, sotto egida “Swisscom”. Le utenze mobili risultano in gran parte riattivate e raggiungibili; diverso il discorso per quanto riguarda i telefoni fissi. Numeri attendibili sul ripristino delle utenze fisse e mobili giungeranno nella mattinata.

Punti di presidio – Non più necessaria la postazione della Polcantonale a Ponte Brolla, sul confine tra le pertinenze comunali di Locarno e quelle di Terre di Pedemonte: qui, secondo criterio di doverosa informazione, un cartello indica che il transito lungo la Cantonale è limitato al nucleo di Riveo in Comune di Maggia. Già dalla notte scorsa, sotto catena di comando gestita dai referenti dello Stato maggiore regionale di condotta, dalle ricerche e dagli sgomberi la priorità è passata all’accesso alle zone discoste con duplice obiettivo, ovvero la ricognizione sul numero delle persone presenti e l’assistenza alle stesse. I membri di tre pattuglie della Polcantonale, previo elitrasporto in altrettante località del Comune di Lavizzara ovvero Fusio, Peccia e San Carlo, hanno installato postazioni-“hotspot” di collegamento e di comunicazione con lo Stato maggiore regionale di condotta.

Viabilità – La ricognizione sulle arterie principali e secondarie è esercitata metro per metro, con verifiche ripetute circa le condizioni del fondo stradale, delle asfaltature e delle eventuali situazioni di rischio incombente o latente; un’impresa vera e propria, pur dandosi ora condizioni atmosferiche rassicuranti, volendosi cercare di garantire accessibilità in almeno ordinaria sicurezza. Attenzione precipua è dedicata alla constatazione della solidità (o dell’eventuale precarietà) dei manufatti, dai ponti sui riali ai guidovia ai cordoli. Immaginabile il quadro sia in Bavona, tra Bosco Mondada e Fontana in particolare, sia nella zona di Prato-Sornico, dove danni impressionanti hanno subito la pista del ghiaccio ed il deposito dei Pompieri; le ricognizioni si concentrano infine su cabine della distribuzione di energia elettrica, acquedotti, fontane e sorgenti; per una mappatura completa potrebbero servire settimane.

Trasporti pubblici – Lungo la dorsale della ValleMaggia resta operativa la linea 315 delle “Fart”, che da oggi, martedì 2 luglio, si rigenera con sdoppiamento dei servizi: secondo orari ordinari da Locarno sino al terminale provvisorio che da Riveo in Comune di Maggia è stato spostato verso nord ovvero a Visletto, in corrispondenza dell’oratorio titolato a san Defendente, e questa è la copertura “tradizionale” ancorché limitata; lungo la sezione a nord del ponte crollato sono a disposizione altri bus da Cevio frazione Cavergno (terminale ordinario delle corse sulla linea 315) a Visletto lato nord, cioè con nuovo punto di arrivo e di partenza all’incrocio tra la Cantonale, localmente nota come via Valmaggina, e la “strada vecchia” in immissione verso il nucleo di Cevio; anche su questa tratta è garantito l’orario di base, unica ed effettiva modifica data dalla traslazione della fermata Cevio zona Boscioli, in direzione Locarno, direttamente al punto corrispondente lungo la “strada vecchia”; gli utenti si servono dunque della passerella ciclopedonale per passare dall’uno all’altro terminale provvisorio (Visletto zona chiesa, a valle; Visletto lato nord, a monte), con tragitto pedestre della durata di cinque minuti.

Per il ponte, soluzione-ponte – Dall’Esercito, la cui disponibilità è già stata espressa con i “SuperPuma” messi in servizio a fianco degli elicotteri sia privati sia con insegne della “Rega”, è ovviamente attesa una risposta circa la posa di un ponte provvisorio a Visletto: un canonico “Bailey”, o suo simile, per la cui allocazione serve tuttavia una certezza sulla resistenza dei piloni nell’alveo della Maggia, “e la cosa non è per ora possibile – è stato detto in conferenza-stampa – stante l’ancora elevata massa di acqua corrente”. Per quale motivo, allora, a metà pomeriggio qualcuno si è sentito allargare il cuore? Perché sul tema dei collegamenti stradali, in via transitoria e con limitazioni ovvie per il peso ed una volta che siano state esperite le verifiche sulle verifiche, per evitare la cesura tra Visletto e Cevio pare si possa ricorrere al percorso della ciclopedonale anche come ponte ad uso veicolare. Pare: nel senso che la larghezza della piattabanda, metri lineari tre, è bastevole per il passaggio delle auto; nel senso poi che, dandosi un peso massimo a pieno carico a 30 quintali (quale parametro si tenga conto del fatto che un Suv di buona marca arriva a 18, più le persone e le dotazioni a bordo), la ciclopedonale garantirebbe transito e sicurezza. I flussi veicolari sarebbero regolamentati con semafori e personale addetto e, sempre a prima lettura dello scenario, altre limitazioni si imporrebbero forse in determinate fasce orarie; pur di evitare che la frattura nel territorio lasci la Media e l’Alta ValleMaggia prive di connessione viaria con il resto del Ticino, con le nemmeno immaginabili ripercussioni su clima sociale ed imprese e servizi, ogni risorsa disponibile è oro.

Lugano: si barrica nell’appartamento, i Ris lo salvano da sé stesso

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Estemporanea mobilitazione di agenti della Polcantonale in numero rilevante, e con dispiegamento di effettivi del “Reparto interventi speciali-Ris”, tra pomeriggio e serata di ieri, lunedì 1.o luglio, a Lugano quartiere Molino Nuovo: qui un soggetto di sesso maschile, a quanto consta sotto trattamento medico per problemi personali, è stato infine ridotto all’impotenza per la sua stessa incolumità dopo asserragliamento del medesimo nell’edificio di cui era inquilino. L’intervento, sollecitato dal medico di cui l’uomo è paziente, ha avuto inizio alle ore 17.30 circa, sul posto un negoziatore e forze dell’ordine oltre a personale sanitario; risolutiva l’irruzione di alcuni agenti che, dopo aver raggiunto il tetto dello stabile, hanno lanciato granate fumogene da “flash” e si sono proiettati all’interno dell’appartamento. Intorno alle ore 21.30 la situazione è stata ricondotta sotto pieno controllo.

S-chanf (Kanton Graubünden): Vermisstest Kleinkind gefunden

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Am Montag wurde im Val Trupchun auf Gemeindegebiet von S-chanf ein Kleinkind als vermisst gemeldet. Es konnte bei einer gross angelegten Suchaktion wohlbehalten aufgefunden werden.

Die Mutter des Kindes war am Montag mit ihrer knapp zweijährigen Tochter im Val Trupchun, nahe der Parkhütte Varusch. Als sie das spielende Kind um 11.00 Uhr einen Moment aus den Augen verlor, entfernte sich dieses. Da sie ihre Tochter bei einer kurzen Suche nicht auffinden konnte, alarmierte sie die Einsatzleitzentrale der Kantonspolizei Graubünden.

Diese setzte grosses Aufgebot an Suchkräften in Gang. Um 13 Uhr konnte das spielende Mädchen bei einer gut 500 Meter vom Abgangsort entfernten Hütte im hohen Gras aufgefunden werden. Wohlbehalten konnte es seiner Mutter übergeben werden.

Einsatzbedingungen und Einsatzkräfte

Der nahe Varuschbach führte eine grössere Menge an Schmelzwasser. An der von der Kantonspolizei Graubünden geleiteten Suchaktion beteiligten sich Bergretter-Teams des Schweizer Alpen-Clubs (SAC) unter anderem mit Suchhundeteams, Parkwächter des Schweizerischen Nationalparks, Gemeindemitarbeiter, eine Rega-Crew und Privatpersonen. Die Anzahl der Einsatzkräfte betrug rund 60 Personen.

Detriti alluvionali sul Verbano, alla “NavigazIone” dicono «stop»

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Il primo scarico era giunto dal Ticino che aveva raccolto acque della Moesa e dei suoi affluenti, nel rovinare di Lostallo e di parte della Mesolcina sotto la sferza del maltempo; altro è giunto dalla Maggia, in queste ore, per analoghe ragioni anche se in quantità assai meno consistenti. Sta di fatto che, come documentato anche sulla nostra pagina “Facebook” con ampio corredo iconografico, in vari angoli del Lago Maggiore a ridosso delle sponde ticinesi i materiali galleggianti iniziano a costituire motivo di irritazione e di perplessità: per alcuni la rimozione del legname e di quanto trascinato dalla corrente, attività in corso già da lunedì della scorsa settimana sotto responsabilità dei vertici del Consorzio a ciò deputato, è una “non priorità”, per altri si tratterebbe invece di un intervento necessario al fine di garantire la sicurezza ed i diritti dei residenti, dei turisti e dei diportisti, oltre che di un’opera d’obbligo per la preservazione del decoro delle zone rivierasche, dal Gambarogno al Locarnese.

Nelle more di un’azione che risente forse della ridotta disponibilità di mezzi per la pulizia e di personale professionalmente idoneo e disponibile (ma non sarebbe vietato il richiedere una collaborazione sul “pronti” ai vertici di altri enti territoriali, vero?), la presenza dei cosiddetti “detriti alluvionali” ha comportato oggi un primo e drastico provvedimento: soppresse infatti le fermate agli “scali svizzeri” nelle corse numero 205 e numero 230 della “Navigazione Lago Maggiore”, e ciò “stante il perdurare delle condizioni di scarsa navigabilità”. Per quanto riguarda la corsa numero 205, tra l’altro, la stessa decisione varrà anche per la giornata di domani, martedì 2 luglio.

Filo di nota / Aiuto e solidarietà, sì. Ma non siamo i figli della serva

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I responsabili della “Catena della solidarietà” hanno lanciato questo pomeriggio un appello alle donazioni per il sostegno alle popolazioni colpite dalle “devastanti tempeste” nei Grigioni, in Vallese ed in Ticino. Ogni goccia è ovviamente gradita, e tuttavia: la sciagura in ValleMaggia è della notte tra sabato e ieri, quella della Mesolcina risale a 10 giorni addietro; come mai si ha l’impressione che per altri, al di fuori dal territorio svizzero, la macchina sarebbe stata messa in moto dopo un minuto dal primo refolo di una prima ipotesi di un’eventuale situazione comportante qualche possibile disagio?

Filo di nota / Amici cronisti d’oltreconfine, un po’ di senso del reale

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Così come da qui a bottega ci si occupa delle questioni d’oltrefrontiera, in prevalenza sulle notizie secche e non di rado sui temi di comune pertinenza, legittima ed in qualche modo gratificante – come dire che il Ticino viene considerato non solo come un datore di lavoro e di lauti salari – è stata l’attenzione posta da parte della stampa italiana ai drammatici fatti d’ieri in ValleMaggia (nota secondaria ancorché non insignificante: assai meno è stata trattata la sciagura da cui era stata colpita la Mesolcina, 10 giorni addietro). Un po’ meno si gradisce quando, vogliasi per la tendenza a generalizzare vogliasi per scarsa o nulla conoscenza del territorio, a qualcuno scappa la frizione e così da un ponte afflosciatosi nella Maggia (uno, importante ma uno; altre situazioni consimili, alla luce del sole, appaiono risolvibili) si passa a “ponti distrutti” e da problemi nei collegamenti si passa a “paesi difficilmente raggiungibili”, come se sin dalla prima mattinata di ieri, cioè poche ore dopo il crollo tra Visletto e Cevio, non fossero stati impegnati elicotteri a ciclo continuo per le ricognizioni sino ad ogni nucleo abitato, laddove le strade non consentissero un transito affidabile. Amici, con grande rispetto: abbiamo i nostri problemi, li stiamo affrontando con metodo, evitate di ingigantire ciò che è già dramma di suo.

L’editoriale / ValleMaggia, l’urgenza di una decisione storica

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L’alba in ValleMaggia è oggi silenzio, stupore, incredulità. Silenzio, in questo Capodanno della seconda parte del 2024, rotto dai primi transiti – un furgone bianco che slitta da nord verso sud, due turisti infreddoliti che già si affidano al propulsore della “e-bike” – sotto la trincea di Maggia frazione Riveo, dove il “315” della Fart arriva a vuoto carico e sterza a 180 gradi e si rimette sulla via di Locarno, in corrispondenza della pensilina di Riveo-paese il nuovo capolinea imposto dagli eventi. Stupore, di qualcuno che arriva “da fuori” e non sa, o forse ha intraudito ma non ha inquadrato i fatti nello specifico contesto, e pone domande che alle orecchie altrui sembrano stupide, incoerenti, com’è possibile che non si capisca che no, è cambiato tutto, “di là” non si va, “di là” non c’è modo di andare? Incredulità infine, incredulità nel momento in cui si prova a metabolizzare il gravame di morti accertate (tre) e di vittime temute (un disperso su su a Peccia; ma di quanti, in soggiorno temporaneo, non si aveva né si ha dunque contezza?) e si prendfe atto della cesura fisica tra chi sta sotto Cevio ed in un attimo aderisce al più vasto consorzio umano e chi la libertà di movimento e di relazioni, dalla sponda sinistra dell’alveo per chi guardi la cartina ma è la destra secondo il corso delle acque, improvvisamente ha perso, recluso com’è senza un supporto fisico che possa garantirgli il transito verso Visletto, nucleo aggrappato all’altra spalla del ponte crollato e ridottosi a moncone nella notte tra sabato e ieri; già, Visletto, uno dei posti cui per solito si butta un’occhiata distratta tra curva e controcurva, a men che s’abbia da conferirsi qualche inerte alla discarica, tappa obbligata il venerdì e lì il Marino ad accoglierti con il suo vernacolo aspro eppure rotondo e con la sua particolare auto da uso quotidiano; ad aver voglia di cercare, però, proprio addossato alla roccia sta un tempietto in pietra, quattro i nomi ed i cognomi (uno da Orselina, uno da Locarno, uno da Avegno ora parte di Avegno-Gordevio, uno da Solduno che al tempo era ancora Comune autonomo) di persone perite “nei gorghi di questo fiume”; data è il giovedì ultimo d’un secolo e un mese or sono, invero accidentale – l’urto di un camion militare contro un treno-merci che deragliò e precipitò nel vuoto – la causa del dramma; la Maggia, così sta nelle cronache, era in piena e per Luigi Adamina, Francesco Catti, Pierino Zamaroni ed Enrico Maggini, tutti “agenti della Ferrovia” che era poi la “Valmaggina” da Locarno a Bignasco via Ponte Brolla, scampo non vi fu.

D’un fiotto, irrompenti e dirompenti, le sensazioni che prendono corpo al vedersi quel che è ed al confrontarsi ciò con quel che era: perché la dimensione collettiva del territorio – la sua unitarietà geografica, culturale e sociale, potremmo e dovremmo dire – è stata infranta da un solo colpo, secco, nel punto di forza della coesione vallerana che era affidata a quei 300 metri lineari, passaggio quasi nemmen più percepito come tale, sino all’altr’ieri. Ed invece: Bassa e Media ValleMaggia, per volontà non degli uomini ma della Natura, sono tornate ad essere entità distinte, a parte la passerella ciclopedonale che una provvidenziale intuizione condusse a generare sul percorso della fu “Valmaggina”, nell’aprile 2021 l’avvio dei lavori, a fine maggio 2022 la conclusione del cantiere, tre metri tre la larghezza della piattabanda a saldo tra le vie di accesso all’abitato di Cevio, da un lato, ed il Visletto sul fronte dell’oratorio titolato a san Defendente soldato martirizzato, dall’altro. Il filo è sottile, ad esso ci si lega: sino a che i genieri dell’Esercito o taluni in loro vece abbiano trovato una soluzione provvisoria in attraversamento, alternativa non c’è per la valle chiusa. E poi: non potendosi arginare la Maggia nemmeno infossandola come un canalone, non potendosi logicamente generare un diverso percorso stradale in sponda (si scrive “logicamente”: in via tecnica tutto sarebbe possibile, a sovrappasso con viadotti lunghi chilometri e chilometri), quanti, quanti ora si stanno interrogando sui progetti messi in campo e sospesi e riletti e reinterpretati ed abbandonati e ripresi o riorientati o affatto nuovi, da oltre 60 anni a questa parte, finalità il rendere la ValleMaggia accessibile anche da nord: l’avevano forse pensata giusta, Aldo ed Alberto Guscetti fratelli, l’uno architetto e l’altro ingegnere in quel di Quinto frazione Ambrì, prefigurando una galleria stradale da 2’700 metri dalla Val Sambuco all’Alpe di Prato, portale primo a Campo ValleMaggia zona Campo Sotto e portale secondo al Pian Taiou cioè perforandosi la montagna sotto il Passo del Sassello? Era forse da attribuirsi maggior sostegno allo studio di fattibilità di fonte Ustra, anno 2016 con parziale ripresa nel “Masterplan” della ValleMaggia l’anno dopo, in forma e struttura di una galleria stradale da 7’800 metri tra Lavizzara frazione Fusio e Prato Leventina frazione Rodi? E, al tempo in cui fu dato corpo alle tre “famiglie” di soluzioni tecniche per un possibile collegamento tra Alta ValleMaggia e Leventina (o collegamento stradale, o impianto a fune: si parla dell’ultimo lustro), ebbe realmente luogo una valutazione secondo il “What if?” anziché sulla scorta di un’analisi quantitativa dalla quale emerse l’incrollabile determinazione a prospettare la sola variante funiviaria, intesa come “massimo risultato al minimo rischio” (ed alla minor spesa, certo)?

La cronaca dell’altr’ieri ci ha dato una risposta, piaccia o non piaccia, vogliasi o non vogliasi: non la funivia, ma il collegamento con un “tunnel”, valida l’ipotesi da Lavizzara frazione Fusio alla Cantonale su Airolo frazione Nante. Ci si occuperà in altro momento – magari oggi stesso – degli aspetti tecnici e dei particolari progettuali; si dice sin da ora che sì, la ValleMaggia e le sue collegate perdererebbero e perderanno una specificità storica. Davanti ai fatti, ed alla necessità di garantire il presente ed il domani del territorio e di chi sul territorio vive e lavora, possiamo affermare soltanto che sentimento è sentimento, vita è vita. E che dispiace per qualcosa cui si rinuncia, ma di più dispiacerebbe se Visletto si trasformasse nelle Colonne d’Ercole, il Marino messo a presidio come uno Schiller guardiano al carcere dello Spielberg, oltre non si va, e dall’oltre non si viene.

Erlinsbach (Kanton Aargau): Motorradfahrer kollidiert tödlich mit einem Baum

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Auf der Saalhofstrasse in Erlinsbach ist am Samstag ein Motorradfahrer verunfallt. Aus noch unbekannten Gründen kam er von der Strasse ab. Er verstarb noch auf der Unfallstelle.

Am Samstag, 29. Juni 2024, um 14.45 Uhr fuhr ein 33-jähriger Mann mit seinem Motorrad auf der Saalhofstrasse Richtung Erlinsbach. Aus noch unbekannten Gründen kam der Töfffahrer mit seiner KTM rechts von der Strasse ab und kollidierte mit einem Baum.

Sofort rückten eine Ambulanz und ein Rettungshelikopter auf die Unfallstelle aus. Trotz schneller Hilfe durch die Rettungskräfte verstarb der Mann noch auf der Unfallstelle.

Weshalb der Mann von der Strasse abkam, ist aktuell noch unklar. Zur Rekonstruktion des Unfallhergangs wurde die Unfallgruppe der Kantonspolizei vor Ort aufgeboten. Die Staatsanwaltschaft untersucht, wie es zum Unfall kommen konnte.

Für die Rettungs- und Unfallarbeiten vor Ort musste die Ausserortsstrecke gesperrt werden. Die Feuerwehr richtete eine Umleitung ein. Die Strasse konnte um 19.15 wieder geöffnet werden.

Semestre in discesa, Borse in salita: sorride Zurigo, respira New York

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.44) Messo alle spalle un semestre in generale positivo per quanto riguarda il listino primario (guadagno superiore all’otto per cento dall’inizio del 2024) ma dalle tinte contrastanti, la Borsa di Zurigo prova stamane a regalarsi un frammento di autoincoraggiamento con progresso pari allo 0.47 per cento sullo “Swiss market index” ad aggancio di quota 12’049.61 punti; “Ubs group Ag” il capofila (più 2.00 per cento), pochi i titoli sotto la parità (“Sika group Ag” il peggiore, meno 0.81). Dello stesso tenore il passo nell’allargato; in parziale recupero “Sig group Ag”, scivolato al prezzo di 15.88 franchi il pezzo sul finire della seconda decade di giugno (minimo delle 52 settimane; a metà luglio 2023 l’azione era trattata a 25.52 franchi) ed oggi al saldo sui 16.66 franchi (più 1.28 per cento). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.30 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.70; Ftse-100 a Londra, più 0.03; Cac-40 a Parigi, più 1.09; Ibex-35 a Madrid, più 1.04. Moderatamente positiva New York; dal Nasdaq (più 0.65) il meglio. Cambi: 96.92 centesimi di franco per un euro, 90.38 centesimi di franco per un dollaro Usa; in ripresa a 57’430 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Scontro tra le moto di due fratelli, morto frontaliere comasco

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Tragedia familiare in un incidente occorso tra Valvestino e Gargnano, provincia di Brescia, vittima il 28enne Luca Guastella, originario di Fino Mornasco (Como), da qualche mese trasferitosi per domicilio nel capoluogo lariano, frontaliere alle dipendenze della “Reglasystem Sa” di Morbio Inferiore: il giovane è infatti deceduto nella mattinata di ieri, domenica 30 giugno, dopo essere precipitato in una scarpata sottostante il lato destro della carreggiata ed in séguito alla collisione tra la sua moto e quella del fratello, che era tra i suoi compagni di escursione nella zona del Lago di Garda. Secondo una prima ricostruzione dell’episodio, i due mezzi sono venuti a collisione ed il 28enne è stato sbalzato dal sellino, ha strisciato o rotolato sull’asfalto per vari metri ed è infine precipitato nel dirupo. A sua volta, il fratello del deceduto ha riportato lesioni e traumi e per tale motivo è stato trattato in idonea struttura nosocomiale; nessuna speranza, invece, per Luca Guastella.

Mindestens vier Tote bei schweren Unwettern im Maggiatal und Wallis

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Mindestens vier Menschen kamen bei Unwettern im Wallis und Tessin ums Leben. Im Tessin wurde das Maggiatal schwer getroffen.Im Wallis ist vor allem das Dorf Saas-Grund betroffen. Erneut zogen schwere Unwetter über die Schweiz. Besonders hart traf es am Samstag und in der Nacht auf Sonntag Teile der Kantone Wallis und Tessin. Mindestens vier Menschen verloren ihr Leben: drei im Tessin und eine Person im Kanton Wallis. In beiden Kantonen wurde noch nach jeweils einer vermissten Person gesucht. Die Behörden schlossen am Sonntag nicht aus, dass es weitere Opfer geben könnte. Diese wiederholten katastrophalen Ereignisse berühren zutiefst, erklärte Bundesrat Ignazio Cassis am Sonntag bei einer Medienkonferenz in Locarno. Er versicherte die Unterstützung des Bundesrates für die betroffene Bevölkerung und die Behörden. Vor gut einer Woche hatten Unwetter im Misox bereits gewaltige Schäden angerichtet.

Klosters: Niederländer stirbt bei Absturz am Silvrettahorn

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Am Freitagnachmittag ist am Silvrettahorn ein Alpinist beim Traversieren einer Schneeflanke abgestürzt.

Dieser zog sich dabei tödliche Verletzungen zu.

Zwei niederländische Alpinisten, 60- und 69-jährig, haben am Freitag eine Bergtour von Österreich aus in Richtung Silvrettahorn unternommen.

Nachdem sie zur Mittagszeit auf dem Gipfel angekommen waren, entschlossen sie sich weiter in Richtung Schneeglocke zu traversieren. Um 13.30 Uhr haben sie ein Geländehindernis umlaufen, wobei der 69-jährige Berggänger ausrutschte, anschliessend über ein Schneefeld zu Tiefe glitt und letztlich über eine Felswand rund 200 Meter abstürzte. Sein Bergkamerad avisierte in der Folge unverzüglich Hilfe.

Der abgestürzte Alpinist erlitt tödliche Verletzungen und musste mittels einer Windenaktion geborgen werden. Im Einsatz standen eine Rega-Crew, ein Rettungsspezialist Helikopter des SAC, ein Care-Team sowie Angehörige der Alpinpolizei.

Gsäss (Kanton Nidwalden): Berggänger stürzt am Pilatus ab und stirbt

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Am Samstag, 29. Juni 2024, hat sich auf dem Pilatus, im Bereich Gsäss ein tödlicher Bergunfall ereignet.

Ein 56-jähriger Berggänger ist im steilen Gelände abgestürzt und hat sich dabei tödliche Verletzungen zugezogen.

Am Samstag, den 29. Juni 2024, kurz vor 16.00 Uhr, erhielt die Kantonspolizei Nidwalden die Meldung, wonach im Bereich Gsäss am Pilatus eine Person über einen steilen Abhang abgerutscht sei.

Die Aufgebotene REGA konnte den 56-jährigen Schweizer rasch lokalisieren und aus dem steilen Gelände bergen.

Der Verunglückte war mit einer weiteren Person auf dem Abstieg vom Pilatus. Im Bereich Gsäss kam er aus noch ungeklärten Gründen vom Weg ab und stürzte rund 40 Meter über steiles Gelände ab, wobei er sich tödliche Verletzungen zugezogen hat.

Der genaue Unfallhergang wird durch die Staatsanwaltschaft Nidwalden zusammen mit Spezialisten der Kantonspolizei Nidwalden untersucht.

Im Einsatz standen nebst der Kantonspolizei Nidwalden, die Staatsanwaltschaft Nidwalden, die REGA sowie das Care Team Luzern.

Biel (Kanton Bern): Bei Raub mit einer Machete bedroht

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In der Nacht von Samstag auf Sonntag wurden in Biel zwei Männer von mehreren Unbekannten angegriffen und ausgeraubt. Dabei wurde eines der Opfer verletzt. Die mutmasslichen Täter flüchteten in der Folge mit einem Auto in unbekannte Richtung. Die Kantonspolizei Bern ermittelt und sucht Zeugen.

Am Sonntag, 30. Juni 2024, kurz nach 3.45 Uhr, wurde der Kantonspolizei Bern gemeldet, dass es an der Bubenbergstrasse in Biel soeben zu einem Raub gekommen sei.

Gemäss bisherigen Erkenntnissen waren zwei Männer auf der Bubenbergstrasse zu Fuss unterwegs, als sie von drei Unbekannten aus einem Auto nach Zigaretten gefragt wurden, was diese verneinten. Das Auto mit den drei Unbekannten fuhr daraufhin weiter und parkierte in der Ernst-Schüler-Strasse. Zwei Unbekannte verliessen das Auto und begaben sich erneut zu den beiden Männern auf der Bubenbergstrasse.

Einer der Männer wurde in der Folge von einem Unbekannten mit einem Baseballschläger angegriffen und verletzt. Der andere wurde vom zweiten Unbekannten mit einer Machete bedroht und blieb unverletzt. Die beiden Täter behändigten eine Armbanduhr, einen Rucksack, zwei Portemonnaies sowie Schuhe und flüchteten zurück zum parkierten Auto an der Ernst-Schüler-Strasse. Das Auto fuhr anschliessend in unbekannte Richtung fort.

Der verletzte Mann, der mit einem Baseballschläger angegriffen wurde, musste mit der Ambulanz ins Spital gefahren werden. Der zweite Mann wurde für weitere Abklärungen auf eine Polizeiwache gebracht.

Die zwei mutmasslichen Täter werden wie folgt beschrieben: Beide waren schwarz maskiert, sind von schmaler Statur und zirka 170 Zentimeter gross. Der eine ist dunkelhäutig, der andere hellhäutig. Die beiden flüchteten mit einem dunklen SUV mit einem Berner Kontrollschild.

Zeugenaufruf:

Im Rahmen der Ermittlungen unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Berner Jura-Seeland sucht die Kantonspolizei Bern Zeugen. Personen, die Angaben zum Vorfall oder zur Täterschaft machen können, werden gebeten sich unter der Telefonnummer +41 32 324 85 31 zu melden.

Terre di Pedemonte, scompare un 22enne: lanciato l’avviso di ricerca

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Seri motivi di preoccupazione, e da qui anche l’avviso di ricerca diffuso dal portavoce della Polcantonale, per la scomparsa del 22enne Sven Dalessi, cittadino svizzero con domicilio in Terre di Pedemonte frazione Verscio, la data ed il luogo del cui ultimo avvistamento non sono stati resi noti. Carnagione bianca, età apparente fra i 20 ed i 25 anni, corporatura media, altezza 174 centimetri e peso attorno ai 60 chilogrammi, il giovane ha viso ovale-rotondo, capelli castani chiari lisci e portati corti ed occhi castani e si esprime in lingua italiana. Segni particolari: orecchino al lobo sinistro, cicatrice addominale lunga circa 30 centimetri in fascia ombelicale, altra cicatrice addominale al basso ventre e sulla destra. Abbigliamento: maglietta bianca corta, pantaloni neri lunghi, scarpe bianche e marroni, mantellina tipo “K-way” giallo chiara. Valgono i consueti riferimenti in caso di contatto.

La foto del giorno / Nelle acque del Verbano, il Segno del dolore

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Lì sono arrivate, via Moesa e Ticino, le acque dalla Mesolcina disastrata; lì arrivano, senza mediazione alcuna, le acque dalla Maggia devastata. Nel Verbano, in prossimità d’una sponda a Rivapiana di Minusio, abbandonata semigalleggia una Croce. La nostra.

Maltempo nel Verbano-Cusio-Ossola: paesi isolati, sgomberi forzati

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.34) Ha colpito duro, il maltempo, la notte scorsa, nel Verbano-Cusio-Ossola; ed ha colpito come e quanto nelle valli ticinesi, unica notizia consolante data dall’assenza di vittime. Dei danni e dei problemi, al momento, piena contezza non si ha ancora: vari i centri rimasti isolati per frane, scoscendimenti, smottamenti, infossamenti di arterie stradali, impraticabilità dei percorsi veicolari; di ora in ora gli aggiornamenti che fanno perno sulla sala della Protezione civile regionale, in raccordo con il prefetto del Verbano-Cusio-Ossola (e, per analoga situazione su altro lato del territorio piemontese, con il prefetto di Torino). A Macugnaga, straripati il canalone Horlovono ed il torrente Tambach, “tagliata” la strada di accesso già a partire dalla frazione Staffa, gravi disservizi nell’erogazione di energia elettrica, massiccio il dispiegamento di uomini del “Soccorso alpino” civile e di effettivi dei Vigili del fuoco; sull’intervento di specialisti dello Speleoalpinofluviale da Verbania, in atto lo sgombero di numerosi nuclei familiari per un totale di 90 persone; in località Pestarena, devastata dalle acque del torrente Anza una parte del posteggio pubblico. Per oltre 100 persone (123 ad un riscontro attendibile) che dopo le frane in Varzo frazione San Domenico erano rimaste isolate in più punti sull’Alpe Veglia, in Val Cairasca, pertinenza comunale di Trasquera e di Varzo, è stato attivato l’elitrasporto a valle grazie all’impegno di un elicottero dalla base del Reparto volo Malpensa, in provincia di Varese, cooperanti efettivi dei Vigili del fuoco dai Distaccamenti di Domodossola e di Varzo; la piattaforma di arrivo e di assistenza per eventuali necessità è stata posta al campo sportivo comunale di Varzo, in frazione Riva.

ValleMaggia, maltempo tragico: tre morti in Bavona, un disperso, giù il ponte a Visletto

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 21.11) Una settimana fa, la Mesolcina. Oggi, la ValleMaggia e le valli in prosecuzione a nord (Lavizzara) ed in derivazione verso ovest (Bavona, Rovana e Campo). Gli stessi fatti, la stessa furia degli elementi, le stesse conseguenze: distruzione, paura, morti; là, nel Grigioni italofono e fratello, con due vittime recuperate ed una che allo stesso modo è certa; qui, nel Ticino incretato a rocce, speroni e guglie, ora con l’evidenza di tre morti in Val Bavona che è territorio comunale di Cevio, zona Fontana; di sicuro anche un disperso, in Valle Lavizzara ed ora le ricerche sono concentrate attorno all’abitato di Peccia, ma resta un dubbio sul numero delle persone non ancora rintracciate: in parole semplici e dure, come percepito a margine della conferenza-stampa tenutasi nel pomeriggio al “Centro pronto intervento” in zona Morettina a Locarno, non sono da escludersi altre vittime. Devastante l’enorme frana abbattutasi nel territorio comunale di Lavizzara, frazione Prato-Sornico, ed ecco balenare nella mente le immagini del dramma di Lostallo in zona Sorte.

Sommersi dalle acque – Un film appena visto, nella sceneggiatura e nelle tinte, ed i cui titoli di coda non sono nemmeno scorsi: così come la Mesolcina nell’immediatezza del dramma, la ValleMaggia risulta spezzata in due, a partire dalle ore 1.30 circa, a causa dello sradicamento e del conseguente crollo del ponte stradale in località Visletto, sul lato meridionale del Comune di Cevio, punto obbligato di passaggio lungo la Cantonale con il taglio dalla sponda destra a quella sinistra nel tratto localmente noto come via Valmaggina ed appena oltre l’oratorio titolato a san Defendente; ciò significa che da terra, con mezzi ordinari, sono per l’appunto irraggiungibili la stessa Cevio ed ogni altra località a monte, mentre è ancora possibile il transito – che viene regolato con presenza di addetti – lungo la passerella pedonale, rimasta intatta. La dimensione dell’accaduto è del resto nelle cifre: nel volgere di poche ore, sulla Media e sull’Alta ValleMaggia si sono abbattute piogge sino ad oltre 200 millimetri per metro quadrato; alle ore 1.20, la portata della Maggia a Cevio frazione Bignasco è risultata pari a 719 metri cubici il secondo, quasi 100 volte il minimo delle 24 ore (7.3 metri cubici il secondo), ed a quel momento la centralina di controllo ha smesso di trasmettere dati per un guasto, mentre all’idrometro di Locarno quartiere Solduno è stato registrato un massimo di 1’803 metri cubici il secondo nel corso della notte, con successivo calo a 473 metri cubici il secondo (misurazione delle ore 8.50) quand’invece nelle 24 ore il minimo si era fissato a 23 metri cubici il secondo.

Distruzione e cadaveri – I resoconti giungono ancora frammentari dalle singole zone, dove primarie sono le esigenze di computo dei residenti e degli ospiti al fine di indirizzare le ricerche di quanti manchino all’appello. A ciò si aggiungono le difficoltà nelle comunicazioni, cause il dissesto e/o la parziale ostruzione di alcune strade secondarie (vari i sorvoli per l’identificazione dei punti critici), e le difficoltà di connessione sulle reti InterNet in coincidenza con vari “black-out” da cui sono interessate anche aree al di fuori della ValleMaggia (qui, dal nucleo di Visletto sino al fondo della valle stessa; in Comune di Verzasca, dalla frazione Sonogno alla frazione Brione Verzasca; in Comune di Onsernone, nell’intera Valle di Vergeletto; in Comune di Centovalli, nella frazione Calezzo ed in parte della frazione Intragna). Sull’azione di specialisti della “Rega” (dapprima due – uno dalla base di Locarno-Gambarogno frazione Magadino e l’altro dalla base di Samedan, nel Canton Grigioni – ed ora quattro quelli che continuano a fare la spola in costanti ricognizione ed assistenza), tra la citata zona Fontana e la zona Bosco Mondada in Valle Bavona, l’individuazione ed il recupero dapprima di due e poi di un terzo corpo senza vita: prime evidenze indicano trattarsi di due donne, forse domiciliate nella Svizzera tedesca o forse – e più probabilmente – cittadine germaniche qui per vacanza in una loro seconda casa, a quanto pare, esistenze entrambe frantumate dalla frana in sponda sinistra della Bavona, lungo il corso del Ri di Larechia che scende dal Pizzo di Brünesc; del ritrovamento della terza persona, anch’ella investita dai detriti in smottamento per un volume stimabile in decine di metri cubici, è giunta notizia nel pomeriggio, ed anche in questo caso si tratterebbe di una donna, parimenti o svizzero-tedesca o germanica; l’identificazione formale delle vittime è in corso. Altre 12 persone sono state nel frattempo prelevate ed elitrasportate, sane e salve, fuori dalla zona di pericolo.

Danni, tanti ed in ogni dove – A causa della forza delle acque e delle frane risultano essere state rase al suolo almeno tre abitazioni in territorio comunale di Cevio. Divelta anche la passerella pedonale che da Maggia frazione Aurigeno zona Ronchini portava sul lato opposto del fiume, direzione nucleo Aurigeno; un presidio di forze di polizia è stato imposto sull’intersezione tra Cantonale e strada al servizio dell’istituto scolastico oltre che al centro sportivo del “Tennis club ValleMaggia”. A Maggia, chiuso per ragioni di sicurezza il ponte pedonale che dalla zona del “Croséll” (blocco del centro commerciale, lato a valle della filiale della “Banca Raiffeisen”) permette di raggiungere Moghegno sulla dorsale della strada vecchia per Lodano. Vari “camping” lungo il corso del fiume sono stati fatti sgomberare con interventi susseguitisi per l’intera notte, in una valle flagellata per ore ed ore dalla pioggia e nella quale all’urlo assordante del vento si sono via via aggiunti i rumori degli elicotteri; più persone, anche al di fuori dalle aree più direttamente colpite, sono rimaste sveglie ed in vigile attesa; impressionante, e udito a distanza di vari chilometri in entrambe le direzioni, il clangore dal crollo del ponte a Visletto; per una prima ancorché sommaria soluzione al problema – la cesura del territorio, in una valle geograficamente senza sbocchi viari, è fonte di disagio per residenti e turisti e danno economico per ogni genere di attività economica – sono già stati interpellati gli interlocutori tecnici dell’Esercito. In corso una valutazione sugli altri manufatti ad attraversamento della Maggia (ad esempio il ponte che dalla Cantonale, sulla propaggine meridionale di Maggia in quanto borgo, dà verso le frazioni Moghegno ed Aurigeno. In apparenza nessun problema sia per questa struttura sia per il ponte che costituiva punto di passaggio da Aurigeno a Moghegno, a monte della zona Ciapài e verso la zona Valéscia). Devastato, per contro, il luogo-simbolo dell’hockey vallerano, ovvero la pista di Prato-Sornico su cui fanno perno Hockey club ValleMaggia, un ramo delle giovanili Rivers (realtà consociata tra ValleMaggia, ValleVerzasca ed Ascona) e la storica “Società pattinaggio Lavizzara”; preoccupante, sempre a Prato-Sornico, anche la prima ricognizione sul deposito del Corpo Pompieri Lavizzara.

Dall’isolamento allo sgombero – L’acqua è stata dichiarata non potabile, e dunque sono da seguirsi le ordinarie prescrizioni prima dell’uso, a Cevio, in Val Rovana, in Valle Bavona ed in Valle Lavizzara; idem dicasi in parte del Comune di Maggia, dove a causa di problemi al sistema di approvvigionamento il divieto di utilizzo senza precauzioni è imposto in frazione Aurigeno ed in località Ronchini di Aurigeno. Per quanto riguarda il Comune di Lavizzara, allerta di grado elevato sul Piano di Peccia, luogo in cui tra l’altro erano rimasti bloccati circa 300 fra i partecipanti – atleti, personale di servizio e pubblico – al tradizionale torneo di calcio che si sarebbe concluso oggi; fonti della Polcantonale indicano che nessuno ha subito conseguenze e che tutti sono stati infine riportati a valle con gli elicotteri, così come non vi sarebbero feriti in frazione Mogno, dove circa 70 tra educatori e ragazzi stavano svolgendo le attività di una colonia climatica estiva (entrambi gli sgomberi sono stati condotti a tappe, l’uno completato in prima serata e l’altro già ultimato intorno alle ore 14.30, a Maggia frazione Moghegno la piattaforma individuata come punto terminale di raccolta e di assistenza). Resta l’allarme in frazione Prato-Sornico per possibili fenomeni alluvionali, constando in questo caso la raccomandazione a tenersi lontani dalle zone prossime ai corsi d’acqua e, se possibile, a mettersi in condizioni di primaria sicurezza. Un cenno ai servizi di trasporto pubblico: la linea numero 315 Fart, con ordinaria destinazione a Cevio frazione Cavergno, è regolarmente attiva da Locarno sino alla fermata di Maggia frazione Riveo (palina Riveo paese); gli accessi veicolari – mezzi privati – alla ValleMaggia da sud vengono limitati ai domiciliati ed agli ospiti, purché in possesso di idonea attestazione del soggiorno, con posto di blocco della Polcantonale già appena oltre il passaggio ferroviario della “Centovallina” in località Ponte Brolla, di fatto a ridosso della strada di accesso alla località Vattagne, sul confine tra Locarno e Terre di Pedemonte. Le condizioni meteo restano incerte.

Aggiornamenti in continua – Operativo sin dal cuore della notte uno Stato maggiore regionale di condotta per il coordinamento degli enti di primo intervento; agli abitanti viene chiesto di non recarsi nelle località colpite e di ridurre al minimo gli spostamenti in modo da non intralciare l’opera dei soccorritori. Un primo resoconto attendibile e con ragionevole copertura dell’intero territorio colpito è giunto poco prima di mezzogiorno dall’“infopoint” organizzato a cura dei vertici della Polcantonale al “Centro istruzione regionale” della Protezione civile in piazza Castello a Locarno; notizie purtroppo ancora non conclusive dal secondo incontro, durante il quale sono state almeno fornite informazioni circa le attività condotte dagli operatori degli enti di primo intervento (a parlare Antonio Ciocco per la Polcantonale, Federico Chiesa per la Sezione militare-protezione popolazione e Stefano Daverio nel ruolo di geologo cantonale; oltre ai quattro elicotteri della “Rega”, sul campo risultano una ventina di effettivi dei Pompieri e 15 pattuglie delle varie Polizie oltre a 17 figure professionali – due in appoggio a Maggia frazione Aurigeno e 15 in appoggio a Cevio – del servizio “144”). Attivato un centralino di emergenza (numero 0840.112117) con linea funzionale alla raccolta di informazioni da parenti o amici di persone che possano trovarsi nelle zone colpite dal maltempo, obiettivo il fornire notizie utili, e di prima mano, a quanti stanno svolgendo ricerche; vale pertanto la raccomandazione a non sovraccaricare i centralino stesso per richieste generiche sull’accaduto, e lo stesso dicasi per i numeri di riferimento generale alla “Centrale comune di allarme” ed agli enti di primo soccorso. Al servizio delle persone temporaneamente fatte esfiltrare dalle zone di pericolo sono stati posti vari ambienti comunitari, dall’Istituto scolastico in Maggia frazione Aurigeno zona Ronchini al “Centro sportivo nazionale” in Tenero-Contra frazione Tenero alla Protezione civile in Ascona.

Nella foto GdT, il ponte stradale crollato. Altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Airolo: frana in zona Lüina, straripano due riali, danni alle strade

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.38) Danni consistenti e per la cui precisa valutazione occorreranno alcuni giorni, anche in Leventina, all’evidenza dell’alba di oggi dopo la notte di maltempo sferzante e le cui conseguenze più gravi sono state registrate in ValleMaggia, in Valle Lavizzara e nelle valli laterali (Campo, Rovana e Bavona; vedasi in altra parte del giornale): numerose le frane, vari gli ingrossamenti di riali in territorio comunale di Airolo (Ri Secco e Ri d’Airolo in particolare). Problemi significativi constano in Val Canaria, la cui strada di transito ha ceduto parzialmente su alcuni tratti; chiusa la sezione di via Quinto, in corrispondenza del sottopassaggio Ffs diventato intransitabile per accumulo di acqua e di fango dal citato Ri Secco. Frana significativa in zona Lüina su straripamento del Ri d’Airolo; da informazione di fonte terza consta anche il distacco di alcuni massi andati poi ad arrestarsi sulla carreggiata. Travolti e semisommersi alcuni veicoli posteggiati; nessuna conseguenza per le persone. A carattere prudenziale e provvisorio lo sgombero di alcune abitazioni in prossimità di corsi d’acqua o sotto potenziale minaccia di scoscendimenti.

Sangiano (Varese): auto e moto a collisione, 32enne in codice rosso

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Assistenza e ricovero sotto regime di codice rosso, ieri mattina, per una 32enne rimasta ferita nell’impatto tra un’auto ed una moto lungo via Giuseppe Mazzini a Sangiano (Varese), lungo la Strada provinciale numero 32 “delle Due pievi”. L’episodio attorno alle ore 10.30; fatta intervenire l’eliambulanza dalla base di Villa Guardia (Como) dopo primo intervento di operatori sanitari a terra. Accertamenti esperiti da uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino (Varese).

Frana in Vallese, chiuso sino a nuovo ordine il Passo del Sempione

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Non buone nuove sul fronte della transitabilità lungo la dorsale alpina, qui nel transito dal Verbano-Cusio-Ossola verso il Vallese e viceversa. Il Passo del Sempione è difatti stato chiuso al traffico nel pomeriggio di ieri, sabato 29 giugno, in séguito ad una frana abbattutasi nella zona della galleria “Engi” attorno alle ore 16.20; di fatto, e sino a nuovo ordine, nessun passaggio è autorizzato anche sul percorso tra Ried e Briga. Oltre all’evidenza della colata detritica, problemi continuano a dare le piogge intense e che potrebbero proseguire anche nella mattinata di oggi; preoccupa l’ipotesi di danni alla struttura della galleria. Tecnici ed agenti di Polizia restano in allerta.

Calcio / Euro 2024: Tricoloria non pervenuta, Rossocrociazia ai quarti

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Alle ore 19.53 di sabato 29 giugno, Tricoloria fuori dagli Europei di calcio 2024 ad opera della Rossocrociazia; l’inconsistente pattuglia affidata a Luciano Spalletti naufraga nel mare della sua nullità strategica, Murat Yakin ha buon gioco nell’approfittare per un 2-0 declinato fra il 37.o (Remo Freuler) ed il 46.o scarso (Ruben Vargas su una coisina messa lì così e capitalizzata cosà). Con buona pace dei colleghi e dei tifosi (gli unici meritevoli in una spedizione pedatoria alla Armata Brancaleone), il cielo non è più azzurro sopra Berlino. Rossocrociazia pertanto qualificata ai quarti di finale, prossima avversaria o l’Inghilterra o la Slovacchia. Qui di séguito gli spunti di cronaca a modo nostro.

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Solo per quelli che l’hanno menata da giorni e giorni: Rossocrociazia contro Tricoloria non è un “derby”. Non lo è nemmeno Vacallo-Maslianico, per capirci.

Nella Tricoloria manca Federico Di Marco. Non è una buona notizia per la Rossocrociazia.

Luciano Spalletti, selezionatore degli Azzurri, si presenta in maniche di camicia. Perlomeno ci sarà risparmiata quella sua ridicola giacchetta da ospite in un carcere di media sicurezza nel North Dakota.

Se siete pratici di scommesse clandestine, “Nicolò Fagioli se la gioca” è espressione che induce all’equivoco.

13 minuti e, quale massima espressione d’attacco, una punizione di marca rossocrociata e senza pretese. Messa così, si andrà diritti ai rigori.

Breel Embolo tenta l’esterno ad aggirare Gigio Donnarumma. Minuto 23, panico difesa azzurra. A Murat Yakin, iersera, Luciano Spalletti avrebbe potuto fare una telefonata, almeno per informarlo della sua intenzione di schierare 11 tronchi zavorrati in plinti di cemento.

In catodo il secondo commentatore Rai: “Il problema è che non la teniamo”. Per la “toilette”, come sempre, in fondo a destra.

Al confronto con la Tricoloria della prima mezz’ora, si direbbe che persino il Joe Biden del dibattito con Donald Trump sia un tipo sveglio.

Lo schema della Tricoloria è dichiarato come 4-3-3 ma è in realtà un 4-3; di quelli davanti, tracce soltanto per rilevato consumo di ossigeno. La Rossocrociazia, per contro, applica “Tutti avanti, tutti indietro, tutti con il metronomo”: è una specie di 5-5-5 sulla falsariga della Longobarda di Oronzo Canà.

Avanti 8-1 nei tentativi di conclusione, al nono tiro la Rossocrociazia timbra (37.o) con Remo Freuler che vede un pertugio di mezzo metro scarso sulla destra di Gigio Donnarumma e lo uccella. Otto minuti più tardi, Fabian Rieder picchia dentro un calcio d’angolo direttamente su Gigio Donnarumma e quasi lo stende (salvataggio manona-palo). Nel baseball farebbero chiudere baracca e burattini per manifesta superiorità.

32 secondi dopo l’intervallo. Ruben Vargas a giro dall’interno dell’area, 2-0 pennellato. Vale, anche se la Tricoloria è ancora negli spogliatoi.

Su contestata rimessa laterale, un azzurro impreca aprendo la crisi diplomatica fra Roma e Santa Sede. Era già accaduto, in altra partita, per voce di un tale che si chiama Cristante: a dimostrazione dell’assunto secondo cui non c’è più religione, stavolta il tizio si chiama Chiesa.

51.o, palla a stamparsi sul palo alla sinistra di Yann Sommer causa errato alleggerimento. Insomma, rischio frittata con salsa Schaer.

All’ora di gioco, Tricoloria a zero dicansi zero conclusioni proprie nello specchio della porta avversaria. Data tale premessa, suggerisce un amico matematico, probabilità di riaggancio quotate meno di un Emmanuel Macron vincitore delle Legislative di domani in Francia. Il primo tiro (uno strozzato da tenore leggero che abbia subito tre mazzate sulla carotide) giungerà al 72.o, dal neoentrato Mateo Retegui.

Murat Yakin, di grazia: perché Leonidas Stergiou come cambio? Che cosa ti abbiamo fatto di male? Perché ci stai odiando così? Hai fatto una scommessa con Nicolò Fagioli (vedasi sopra)?

Primo buco nella difesa, Gianluca Scamacca tocca di esterno destro e lascia una lacrima sul palo (73.o). Andata di lusso.

91.o, Renato Steffen per Michel Aebischer. Apoteosi Lugano.

Lunghe disfide a colpi di cartelli “culinari” sugli spalti, ma alla fine è fonDue a zero.

Yann Sommer sorride, anche se sa di essere stato il peggiore dei suoi: non lo si è praticamente mai visto all’opera.

Amriswil (Kanton Thurgau): Deutscher bedroht Jugendliche mit einer Waffe

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Ein Mann bedrohte am Freitagabend in Amriswil eine Gruppe Jugendlicher in seiner Nachbarschaft mit einer Waffe.

Kurz vor 22.00 Uhr meldete ein Jugendlicher der Kantonalen Notrufzentrale, dass er und zwei weitere Jugendliche auf einem Sitzplatz eines Mehrfamilienhauses an der Weinfelderstrasse von einem Nachbarn mit einer Pistole bedroht worden seien. Die drei Jugendlichen konnten vor dem Mann fliehen und brachten sich in Sicherheit.

Die ausgerückten Einsatzkräfte fanden den 54-jährigen Deutschen an seinem Wohnort vor. Gegenüber den Einsatzkräften der Kantonspolizei Thurgau gab er an, die Jugendlichen aufgrund einer Ruhestörung bedroht zu haben. Beim Mann wurde eine Schreckschusspistole sichergestellt, er wurde festgenommen. Die Staatsanwaltschaft hat eine Strafuntersuchung eröffnet.

Lenk im Simmental: Vermisste Frau nach Suchaktion tot geborgen

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Die Frau, die seit 22.06.2024 im Iffigbach an der Lenk im Simmental vermisst wurde, ist am Samstagmorgen tot geborgen worden.

Am vergangenen Samstag, 22. Juni 2024, ist eine Frau auf einem Spaziergang an der Lenk im Simmental in den Iffigbach gestürzt. Seither wurde umfangreich nach der Vermissten gesucht. Am Samstagmorgen, 29. Juni 2024, konnte im Rahmen der Suche eine leblose Person durch die Einsatzkräfte im Iffigbach gesichtet werden. Die eingebundenen Suchdienste und ein Helikopter der Rega konnten die Person aus dem Wasser bergen, jedoch nur noch deren Tod feststellen.

Gemäss bisherigen Abklärungen dürfte es sich bei der verstorbenen Person um die seit Samstag, 22. Juni 2024, vermisste Frau handeln. Es bestehen konkrete Hinweise auf ihre Identität, die formelle Identifikation steht indes noch aus. Im Einsatz standen verschiedene Dienste der Kantonspolizei Bern, eine Rega-Crew und mehrere Angehörige der Alpinen Rettung Schweiz.

Gewaltdelikt in Aesch: 15-jähriger Schweizer erstochen

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In der Nacht von Freitag auf Samstag, dem 29. Juni 2024, ereignete sich in der Baselbieter Gemeinde Aesch ein tragisches Gewaltdelikt. Ein 15-jähriger Schweizer wurde im Bereich des Neumattschulhauses von einer unbekannten Person mit einer Stichwaffe angegriffen und dabei so schwer verletzt, dass er noch vor Ort verstarb.

Der mutmaßliche Täter, ein 18-jähriger Schweizer mit Migrationshintergrund, wurde bereits verhaftet. Die genauen Umstände der Tat sind Gegenstand laufender Ermittlungen.

Die Staatsanwaltschaft Basel-Landschaft hat ein Strafverfahren eingeleitet.

Calcio / Amichevole a Caslano, Lugano bam-bam allo StadeNyonnais

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Primo assaggio del campo, questo pomeriggio, per il Lugano in versione cantiere e nella fase di accensione dei motori in vista della stagione 2024-2025 nel calcio di Divisione nazionale A. Sul terreno di Caslano, previa opportunissima scelta di anticipare le ostilità stante la coincidenza con gli ottavi di finale degli Europei, successo per 2-0 sullo StadeNyonnais militante in cadetteria ed anch’esso al lavoro da pochi giorni. Difficile l’abituarsi d’acchito ai nuovi nomi e, come si suol dire, a quel che manca già, per cuore e per dedizione; in porta, assente Amir Saipi, 45 minuti a testa per Sebastian Osigwe e per Fotis Pseftis, quest’ultimo in disponibilità dalla terza serie; ovviamente in altra sede Zan Celar e Renato Steffen; in goal Hicham Mahou (21.o) ed Ignacio Aliseda (87.o; l’attaccante era stato inserito al 60.o in subentro a Yannis Ryter, 19enne solettese di Olten e giunto sulle rive del Ceresio a fine marzo, dal Basilea, con contratto sino a giugno 2028; nel computo anche un paio di legni, il primo colto da Franck Koré (StadeNyonnais, 35.o) ed il secondo centrato da Milton Valenzuela (Lugano, 42.o).

Collina d’Oro, frontale su un sorpasso: sei persone ferite, una è grave

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Un sorpasso dalla dinamica non ancora ben chiara ed il conseguente frontale con due veicoli provenienti dalla direzione opposta all’origine del grave incidente occorso poco prima di mezzogiorno sulla Cantonale tra Collina d’Oro ed Agno, tre per l’appunto i mezzi coinvolti, sei i feriti di cui uno in condizioni gravi. Ad avere la peggio il 33enne svizzero, e con domicilio nel Bellinzonese, che stava guidando in corsia di marcia non ordinaria sull’uscita dal territorio di Collina d’Oro. Dalla minor rilevanza, ma in ogni caso tali da far raccomandare il trasferimento dei feriti a distinte sedi nosocomiali, le lesioni subite dagli altri cinque soggetti coinvolti; seri i danni alle auto. Il tratto stradale è stato interdetto al traffico sino a metà pomeriggio. Imponente il dispiegamento di forze dell’ordine (agenti di Polintercom Ceresio-sud, Polintercom Malcantone-ovest, Polcom Lugano e Polcantonale), Pompieri (da Lugano) e soccorritori (“Salva” da Locarno, “Croce verde” da Bellinzona e “Croce verde” da Bellinzona).

Muore in cella un detenuto alla “Stampa”. Ipotesi: atto volontario

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.45) L’hanno trovato in stato di incoscienza, ed a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione posti in atto sia dal personale della struttura sia da parte di operatori sanitari fatti intervenire. Un detenuto alla “Stampa” di Lugano quartiere Cadro, 59 anni l’età, è morto nel pomeriggio di ieri all’interno della cella, formalmente ignote le cause (disposta l’autopsia, ma trattasi di atto suicidario; sin dalle prime indicazioni di fonte ufficiale, e sulla scorta degli accertamenti sino a quel momento condotti ed esperiti, era da escludersiun intervento da parte di terzi). Attorno alle ore 13.50 la scoperta del corpo esanime; da successive acquisizioni è emerso trattarsi del soggetto che nell’agosto dello scorso anno, trovandosi ospite della Clinica psichiatrica in Mendrisio, si era scagliato su un’infermiera tentando di strangolarla e che per tale motivo era stato condotto alla sbarra mercoledì 12 giugno, risultando tuttavia non processabile in forza delle sue patologie. La detenzione alla “Stampa” era dunque da considerarsi ora come fase di passaggio verso altra modalità di reclusione. I familiari del soggetto sono già stati informati. “Dossier” nelle mani della procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis.

Tutela della Valle Bavona, dal Cantone un credito per il quadriennio

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Ammonta a 360’000 franchi il credito complessivo disponibile per il quadriennio 2025-2028, con risorse stanziate nei giorni scorsi in sede di Consiglio di Stato, a favore della “Fondazione Valle Bavona” ovvero per attività pertinenti al territorio. La cifra equivale al 28 per cento degli investimenti previsti nel periodo, con suddivisione equitativa per 70’000 franchi l’anno sul capitolo della gestione ordinaria e per 20’000 franchi l’anno da destinarsi al “Laboratorio paesaggio”. Il sostegno alla fondazione, come indicano fonti del Governo cantonale, è indispensabile alla conservazione dei valori della Valle Bavona e risulta “coerente con gli obiettivi del programma di legislatura 2023-2027 e con il relativo Piano finanziario”; si tratta in effetti di un contributo finanziario destinato a beneficio sia del paesaggio costruito e naturalistico, sia della vita socioculturale ed economica nella zona; dal momento che tutti locali sono i soggetti coinvolti (cioè le imprese) e che grazie al calendario di attività didattiche, di accompagnamento e di volontariato si genera un “un valore aggiunto in termini sia della formazione di qualità sia dello sviluppo di legami duraturi con la valle”.

Bregnano (Como), uomo ferito e scaricato davanti ad un bar: è grave

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.27) In condizioni gravi, non potendosi escludere conseguenze esiziali, l’uomo che alle ore 17.30 circa di ieri, venerdì 28 giugno, è stato scaricato davanti ad un esercizio pubblico a ridosso di via Giuseppe Mazzini in Bregnano (Como), risultando poi sul suo corpo alcune lesioni da colpi d’arma da fuoco. Sotto codice rosso, per intervento di operatori sanitari della “Croce azzurra”, il trasferimento in sede nosocomiale. Indagini a tutto campo – del caso si occupano effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Cantù (Como) – a partirsi dalle testimonianze e da eventuali precedenti del soggetto, età attorno ai 40 anni e nazionalità al momento ignota, forse coinvolto in questioni di spaccio.

Sapessi com’è strano, per via del “radar” andare piano a Cadepiano

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Ingresso nel secondo semestre 2024 con ampia offerta di controlli mobili della velocità, come da elenco diffuso stasera, per quanto riguarda sette degli otto Distretti del Canton Ticino nella settimana compresa tra lunedì 1.o luglio e domenica 7 luglio; esente solo il Distretto di ValleMaggia, che si rifà tuttavia con una sontuosa “Irina” piazzata sulla Cantonale (altre postazioni fisse a Cugnasco, a Stabio ed a Soresello). Così per aree e località: nel Distretto di Blenio, Corzoneso Piano; nel Distretto di Leventina, Pollegio; nel Distretto di Riviera, Osogna e Biasca; nel Distretto di Bellinzona, Bellinzona-città; nel Distretto di Locarno, Locarno-città, Magadino, Riazzino, Gordola, Brissago ed Ascona; nel Distretto di Lugano, Aldesago, Castagnola, Pregassona, Carabbia, Cadepiano, Campagnora, Tesserete, Cureglia, Roveredo Capriasca, Savosa, Massagno, Madonna del Piano, Magliaso e Caslano; nel Distretto di Mendrisio, Mendrisio-città, Castel San Pietro, Coldrerio, Chiasso-città, Pedrinate e Balerna.

Rüti bei Riggisberg (Kanton Bern): Motorradlenker nach schwerem Unfall verstorben

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Gestern kam es in Rüti bei Riggisberg zu einem schweren Unfall. Ein Motorradlenker verstarb noch auf der Unfallstelle.

Bei der Kantonspolizei Bern ging am Donnerstag, 27. Juni 2024, kurz vor 20.50 Uhr, die Meldung zu einem Motorradunfall in Rüti bei Riggisberg (Gemeinde Riggisberg) ein. Gemäss ersten Erkenntnissen kollidierte der Motorradlenker, der auf der Strasse «Plötsch» von Rüti bei Riggisberg in Richtung Plötsch fuhr, aus noch zu klärenden Gründen in einer Kurve kurz vor Plötsch mit der Leitplanke. Trotz umgehend eingeleiteten Rettungsmassnahmen der ausgerückten Einsatzkräfte verstarb der Lenker des Motorrads noch auf der Unfallstelle.

Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 24-jährigen im Kanton Bern wohnhaften Syrer. Während den Unfallarbeiten wurde der Strassenabschnitt während mehreren Stunden komplett gesperrt. Eine Umleitung wurde durch die Feuerwehr eingerichtet. Neben den Spezialdiensten der Kantonspolizei Bern standen auch eine Ambulanz, ein Helikopter der Rega, die Feuerwehr Riggisberg, das Care Team Kanton Bern und das Institut für Rechtsmedizin der Universität Bern im Einsatz. Ermittlungen zum Unfallhergang wurden aufgenommen.

Regionale Staatsanwaltschaft Bern-Mittelland

Rund 20 Kälber und Kühe nach Brand nur noch tot geborgen

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Am Freitagvormittag ist in Eggiwil (Kanton Bern) eine Scheune komplett niedergebrannt. Mehrere Kälber und Kühe konnten nur noch tot geborgen werden.

Der Kantonspolizei Bern wurde am Freitag, 28. Juni 2024, kurz nach 11.20 Uhr, ein Brand in einer Scheune im Bläuetschwendi in Eggiwil gemeldet.

Als die ausgerückten Einsatzkräfte vor Ort eintrafen, stand die Scheune bereits in Vollbrand. Die Angehörigen der Feuerwehren Eggiwil, Regio Langnau und Röthenbach i.E. konnten das Feuer unter Kontrolle bringen und den Brand schlussendlich löschen. Im Anschluss an die Löscharbeiten wurde eine Brandwache gestellt.

Zum Zeitpunkt des Brandausbruches befanden sich Kälber und Kühe in der Scheune. Rund 20 Tiere konnten nur noch tot geborgen werden. Personen wurden keine verletzt. Ein Ambulanzteam war jedoch vorsorglich vor Ort. Zudem stand das Care Team Kanton Bern im Einsatz.

Die Kantonspolizei Bern hat Ermittlungen zur Brandursache und zur Höhe des Sachschadens aufgenommen.

Kind in Basel von Lastwagen erfasst: gestorben

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Bei einem Unfall am Freitag, 28. Juni 2024, wurde ein Kind im Bereich des Fussgängerstreifens von einem Lastwagen erfasst und überrollt.

Am Freitag, 28. Juni 2024, kurz nach 12 Uhr kam es an der Verzweigung Elsässerstrasse/ Hüningerstrasse zu einem Verkehrsunfall. Ein Kind wurde im Bereich des Fussgängerstreifens von einem Lastwagen erfasst. Es erlag noch an der Unfallstelle seinen Verletzungen.

Nach den bisherigen Erkenntnissen der Verkehrspolizei überquerte das Kind die Hüningerstrasse im Bereich des Fussgängerstreifens. Dabei wurde es von einem Lastwagen erfasst und überrollt. Die Unfallaufnahme ist noch im Gange. Daher ist die Elsässer- und Hüningerstrasse für den motorisierten Individual- und Tramverkehr nach wie vor gesperrt. Der Tramverkehr musste umgeleitet werden.

Neben der Kantonspolizei standen die Sanität und die Berufsfeuerwehr der Rettung Basel-Stadt und Mitarbeitende der Staatsanwaltschaft Basel-Stadt im Einsatz. Ein Care-Team sowie Mitarbeitende der Sanität der Rettung Basel-Stadt betreute Beteiligte sowie Zeuginnen und Zeugen. Personen, welche Angaben zum Unfallhergang machen können, werden gebeten, sich bei der Verkehrspolizei unter Tel. 061 208 06 00 oder über KapoVrk.VLZ@jsd.bs.ch zu melden.

Kapo BL

Scomparsi in Ticino, quei sette nomi (recenti) su cui resta il mistero

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Oltre 24 ore dopo l’avvenuto riconoscimento e dopo l’informativa ad esso pertinente, con nota-stampa dai vertici della Polcantonale è stato formalmente revocato l’avviso di ricerca per la 38enne Chieu Vu Nguyen, cittadina statunitense di origini vietnamite, residente in Giappone e soggiornante a Gravesano, il cui corpo senza vita era stato ritrovato sabato mattina – ossia a distanza di sei giorni dalla scomparsa – sotto la “Via Malvaglia” in Valle di Blenio. Nell’elenco “ufficiale” degli scomparsi in Ticino, per quanto riguarda il decennio in corso, restano dunque sette nomi: Aliyn Segundo Andrade, cittadina filippina in Dubai (Emirati arabi uniti) e soggiornante a Porza, da domenica 23 giugno 2024; Annalisa Mambretti, cittadina italiana in Mendrisio quartiere Ligornetto, da martedì 22 agosto 2023; Andreas Regli, cittadino svizzero in Zurigo, da martedì 15 novembre 2022; Giuseppe Brioschi, cittadino svizzero in Bellinzona, da venerdì 1.o luglio 2022; Feven Samuel Abrha, cittadina eritrea in Bellinzona, da giovedì 26 agosto 2021; Giusep Casutt, cittadino svizzero in Collina d’Oro quartiere Montagnola, da martedì 17 agosto 2021; Filmon Tekle, cittadino eritreo in Bellinzona quartiere Giubiasco, da lunedì 3 maggio 2021. Le posizioni dei due cittadini eritrei sono in realtà da considerarsi incerte, potendosi anche ipotizzare un loro trasferimento in altro Paese.

Como, clandestino sorpreso a rubare aggredisce i poliziotti: arrestato

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Anziché rassegnarsi all’evidenza dell’essere un ladro scarso e piuttosto stupido, in quanto presentatosi sul… posto di lavoro mentre si trovava in stato di alterazione psicofisica, una volta scoperto ha aggredito l’addetto alla sicurezza del supermercato (ancora un “Carrefour”, stavolta quello di viale Giulio Cesare) e, all’arrivo di una pattuglia della Polizia di Stato, si è scagliato contro gli agenti. In manette a Como dalla serata dell’altr’ieri, mercoledì 26 giugno, un 25enne ecuadoriano nel contempo clandestino ma risultato dimorante nel capoluogo oltre che titolare di un “curriculum” criminale rilevante – reati contro il patrimonio, reati contro la persona, violazioni della normativa sull’immigrazione, reati contro la pubblica amministrazione – oltre che abitudinario nel fornire generalità diverse ad ogni contatto con le forze dell’ordine. Resistenza a pubblico ufficiale, violenza contro pubblico ufficiale e rapina gli addebiti mossi.

Passo del Lucomagno: moto contro “camper”, grave un 75enne

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Sono gravi, a rigore di prima valutazione dei sanitari, le condizioni del motociclista 75enne il cui dueruote è andato questo pomeriggio a collidere con la fiancata di un “camper” in movimento nella direzione opposta lungo la strada per il Passo del Lucomagno. L’episodio alle ore 13.55 circa in territorio comunale di Blenio, alle porte di Acquacalda ovvero a valle del nucleo; moto in transito verso l’anziano, risultato essere cittadino svizzero con domicilio nel Mendrisiotto, è stato sbalzato sull’asfalto, forse avendo riportato un primo danno fisico nell’impatto con l’altro veicolo. Soccorsi portati da specialisti della “Rega” per l’elitrasporto della persona ferita verso idonea struttura nosocomiale; sul posto anche agenti della Polcantonale; nessuna conseguenza avrebbe riportato il conducente del “camper”.

Semestre agli archivi, lo “Swiss market index” perde quota 12’000

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.10) Obiettivo minimo, non fosse che per il poter dare agli investitori un punto solido di appoggio, pareva essere oggi il consolidamento sopra la soglia dei 12’000 punti per l’ultima seduta di contrattazioni nel semestre borsistico a Zurigo; ipotesi invece non consolidatasi, stante lo “Swiss market index” all’ancoraggio finale su quota 11’993.83 punti con limatura pari allo 0.09 per cento; distanza via via in allargamento fra rebbio di sinistra (“Partners group Ag”, più 1.45 per cento) e rebbio di destra (“Givaudan Sa”, meno 2.09). Nell’allargato, ancora in slancio (più 2.80) è “Meyer Burger technology Sa”, al momento un “penny stock” da guadagno attorno al 40 per cento nella settimana ancorché a meno d’un ventesimo dal prezzo del luglio 2023. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.14 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.10; Ftse-100 a Londra, meno 0.19; Cac-40 a Parigi, meno 0.68; Ibex-35 a Madrid, meno 0.07. New York ameboide ed in retromarcia: Nasdaq, meno 0.71; S&P-500, meno 0.41; “Dow Jones”, meno 0.12. Cambi: 96.26 centesimi di franco per un euro, 89.87 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in apparente stasi al controvalore teorico di 54’109 franchi circa per unità.

Terre di Pedemonte, collisione auto-“scooter”: uomo in ospedale

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Sotto trattamento sanitario alla “Carità” di Locarno, dopo prima assistenza sul posto a cura di personale del “Salva” Locarno-valli, il conducente dello “scooter” venuto stamane a collisione con un’auto in Comune di Terre di Pedemonte, frazione Cavigliano, ore 7.30 circa. L’impatto lungo via Ponte dei Cavalli, in uscita verso Locarno la vettura, nella direzione opposta il dueruote. L’uomo è caduto sull’asfalto ed ha riportato lesioni e traumi in corso di valutazione. Inevitabili le ripercussioni sulla viabilità.

“Cinema open air”, Paradiso conferma una felice tradizione

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Di ritorno al “Parco Guidino” di Paradiso, con cinque appuntamenti nel corso del mese di luglio, la rassegna “Cinema open air”, imperniata – come da ormai più di 20 anni a questa parte – sulla proposta di film recenti e dalla primaria rilevanza per qualità e/o per valutazione della critica e/o per consenso del pubblico. L’ingresso resta gratuito, trattandosi di iniziativa sotto egida del Comune di Paradiso; a disposizione un servizio-navetta, parimenti gratuito, per il tragitto di andata (corse ogni 10 minuti a partire dalle ore 20.30, fermata davanti al “Novotel” di viale San Salvatore 11); rinvio delle proiezioni a nuove date nell’eventualità di condizioni meteo avverse. Le date ed i titoli: mercoledì 3 luglio, “Prendi il volo” (genere animazione); mercoledì 10 luglio, “Bob Marley: one love” (genere biografico); mercoledì 17 luglio: “Assassinio a Venezia” (genere “thriller”); mercoledì 24 luglio, “Bonjour Ticino” (genere commedia); mercoledì 31 luglio, “C’è ancora domani” (genere drammatico).

Il Surrealismo visto da… Solduno, speciale visita guidata alla “Arp”

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Confermate per domani, sabato 29 giugno, le speciali visite guidate alla sede della “Fondazione Marguerite Arp” in Locarno quartiere Solduno (riferimento per il ritrovo: via Alle Vigne 44), con accesso alla mostra “Le Surréalisme chez-soi” che è stata allestita al pianterreno della casa-“atelier”, ossia in ambienti ai quali normalmente l’ingresso è vietato. Sotto gli occhi degli ospiti scorreranno libri e lavori legati al Surrealismo, con una scelta “editoriale” – questo dovrebbe essere, del resto, un canone se non “il” canone delle esposizioni non permanenti – che prende spunto da una ricorrenza, ovvero la pubblicazione del “Manifesto del Surrealismo” ad opera di André Breton, un secolo fa, e porta tale ricorrenza ad incrociarsi con l’atto finale della catalogazione della biblioteca storica in seno alla “Fondazione Marguerite Arp”; da qui anche il nuovo allestimento degli spazi.- ha fornito lo spunto per riallestire gli spazi al pianterreno della casa-atelier al Ronco dei Fiori con una piccola e preziosa mostra. Appuntamento fissato per le ore 15.00; durata 45 minuti; iscrizione, prenotazione e condizioni di accesso sul sito InterNet dedicato; nella circostanza, tra le ore 14.00 e le ore 17.00, facoltà di visita anche alla mostra “Arp, Taeuber-Arp, Bill. Alleanze”.

Ascona, con Daniel Levy le ispirazioni… “commentate” al pianoforte

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Le ispirazioni di Johann Sebastian Bach, di Franz Schubert, di Fryderyk Chopin, di Johannes Brahms e di Robert Schumann quali matrici e tracce del “concerto commentato” – musica e dialogo diretto con il pubblico – che il pianista Daniel Levy terrà domani, sabato 29 giugno, alla “Sala Balint” del Monte Verità in Ascona, seconda data dell’“Ascona music festival” 2024. “Approfondimento esperienziale”, come indica Daniel Levy, come dire la trasposizione di testo (il racconto, anche con traduzione simultanea in lingua tedesca) ed immagini (le esecuzioni). Inizio ore 20.00.

Turate (Como), tragica caduta con la moto: 23enne perde la vita

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È deceduto nelle scorse ore al “Circolo” di Varese, dove era stato elitrasportato sotto regime di codice rosso, il giovane motociclista vittima dell’incidente stradale avvenuto mercoledì in via Camillo Benso conte di Cavour a Turate (Como) e le cui cause sono in corso di accertamento. Le condizioni del dueruotista, all’anagrafe Riccardo Legnani, 23 anni, residente a Rescaldina (Milano) e già studente a Busto Arsizio (Varese), erano parse gravissime sin dal primo arrivo dei soccorritori sul luogo.

“Gustate Paradiso” 2024, sapori e colori battono anche la pioggia

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Significativa partecipazione di pubblico – la qualità della proposta era già nelle cose – nell’appuntamento di sabato 22 giugno con “Gustate Paradiso”, rive del Ceresio invase dall’ormai tradizionale “street food” etnico per una 12.a edizione in cui sapori, colori e profumi hanno saputo sconfiggere anche il maltempo, pagando dazio soltanto nelle battute conclusive. 15 i padiglioni multiculturali proposti, insieme con il mercatino estivo; a corollario, concerto dal vivo e palco con “deejay”. In immagine, un momento di “Gustate Paradiso”.

Maturità svizzera, l’“en plein” del Liceo diocesano di Lugano

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Emma Agustoni, Anna Bernasconi, Vittoria Guia Bernasconi, Virginia Berra, Vasco Bianchi, Anastasia Biffi, Sebastiano Bordin, Thérèse Cattaneo, Maria Clericetti, Tommaso Crestetto, Giorgia D’Alessandro, Carla De Gennaro, Paolo De Luca, Mattia Ferrari, Alessandra Filippini, Riccardo Galdi, Santeen Golja, Enea Laureti, Chloé Mahfouz, Niccolò Mansueto, Luigi Moccetti, Andrin Mohseni, Elena Polloni, Ester Scanga, Giovanna Schmidt, Samantha Scopinich, Sherylin Scopinich, Michele Sellick, Maria Grazia Toti, Marco Vasconi ed Olivia Zufferey: questi i 31 diplomati – su 31 candidati, dunque “en plein” – per la maturità svizzera (già maturità federale) del Liceo diocesano di Lugano, sessione 2024. Nel corso della cerimonia di felicitazioni agli ormai ex-allievi e di congedo dai medesimi, consegnato il “Premio monsignor Eugenio Corecco” ai quattro migliori secondo media: Luigi Moccetti (primo, 5.50); Olivia Zufferey (seconda, 5.22); Maria Clericetti e Andrin Mohseni (terzi “ex aequo”, 5.20). Il riconoscimento per la migliore maturità artistica è andato a Samantha Scopinich; Luigi Moccetti, Olivia Zufferey, Vittoria Bernasconi e Paolo De Luca i vincitori per la categoria “Migliori lavori di maturità”. In immagine, i neodeiplomati del Liceo diocesano.

Faido: sospetta fuga di sostanze chimiche, controlli alla casa anziani

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Tre persone sottoposte immediatamente a visita medica, controlli sull’intera area, messa in sicurezza e verifica ultima delle condizioni del locale, il tutto a risolversi nel volgere di un paio di ore: tali i fatti occorsi nella tarda mattinata di oggi all’“Istituto leventinese per anziani Santa Croce” di via Cantonale 10 in Faido, dove era scattato l’allarme per una presunta fuga di sostanze chimiche. A prestare assistenza medica sono stati operatori della “Tre valli soccorso”; sul posto effettivi dei Pompieri Biasca e dei Pompieri Faido; la zona è stata temporaneamente interdetta all’accesso.

Winterthur: Zwei Ukraine griffen Polizisten tätlich an

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Heute, 27.06.2024, wurden in Winterthur zwei Personen nach einem Streit und tätlichem Angriff auf Polizeibeamte festgenommen.

Am Donnerstagmorgen, kurz vor nach 0.30 Uhr ging bei der Einsatzzentrale der Stadtpolizei Winterthur die Meldung über einen Streit zwischen mehreren Personen in einem Lokal ein. Die sofort ausgerückte Patrouille traf vor Ort auf zwei am Streit beteiligte, verletzte Personen. Diese zogen sich leichte Verletzungen zu, als die beiden, streitenden Frauen mit Gläsern um sich warfen. Vor dem Eintreffen der Polizei hatten sich diese aber bereits von der Örtlichkeit entfernt.

Aufgrund einer Nachbereichsfahndung konnte eine der beteiligten Damen, eine 27-jährige Ukrainerin, angetroffen werden. Bei der Kontrolle wurde diese zunehmend aggressiv und renitent gegenüber den Einsatzkräften und musste in der Folge verhaftet werden. Gegen sie wird wegen Gewalt und Drohung gegen Behörden und Beamte rapportiert. Ein am ganzen Geschehen unbeteiligter 33-jähriger Ukrainer störte die Polizeikontrolle massiv, griff die Polizisten tätlich an und wurde folglich ebenfalls verhaftet. Auch er wird dementsprechend zu Anzeige gebracht.

Cantù (Como), sperona una “volante” e poi inghiotte la cocaina: preso

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Arresto dalla dinamica poco usuale quello compiuto iersera da agenti della Polizia di Stato a Cantù (Como): in manette un 33enne marocchino che, nel tentativo di evitare il fermo, con l’auto è andato deliberatamente a speronare la “volante” e poi, trovatosi nell’impossibilità di fuggire, ha ingoiato rapidamente alcuni ovuli presumibilmente contenenti cocaina; deduzione, questa, derivante anche dall’avvenuto ritrovamento, all’interno della vettura utilizzata dal nordafricano, di una capsula in cui la droga era presente. Al momento della perquisizione, dagli abiti del 33enne sono usciti anche contanti per 330 euro, forse derivanti da attività di spaccio. Conferme dovrebbero giungere al momento dell’… espulsione degli ovuli, in sede nosocomiale ovvero al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) dove l’uomo è stato accompagnato e messo sotto sorveglianza.

Cadavere nella Moesa, è la donna travolta dalla frana di Lostallo?

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 18.59) Sarà il formale riconoscimento del cadavere, nelle prossime ore, a chiudere un’altra pagina del dramma in cui la Mesolcina è precipitata nella serata di venerdì scorso: dalle acque della Moesa, a Grono zona Gravéra, intorno alle ore 10.25 di oggi è stato recuperato il corpo di una donna, con ogni probabilità da identificarsi in Laura Butz, 53 anni, domiciliata a Sorte in Comune di Lostallo, scomparsa insieme con il marito Paolo Butz, 57 anni, in séguito alla frana da cui la frazione è stata colpita. L’individuazione ha avuto luogo nel contesto di un’operazione di ricerca condotta in concorso tra agenti della Polcantonale Grigioni e della Polcantonale Ticino (quest’ultima all’opera anche con sommozzatori della Pollacuale) e Pompieri della Bassa Mesolcina e di Lugano. Nessuna notizia, al momento, circa Paolo Butz, di cui è purtroppo da presumersi l’avvenuto decesso.

Nella mattinata di sabato, alla chiesa parrocchiale titolata a san Giorgio in Lostallo, avrà luogo la celebrazione delle esequie dell’altra persona scomparsa, al secolo Aldo Bianchi, 83 anni, imprenditore ed ex-municipale, il cui corpo senza vita era egualmente stato trovato nella Moesa, già domenica, a distanza di circa otto chilometri dal luogo della tragedia. La moglie di Aldo Bianchi, 77 anni, travolta a sua volta dal crollo dell’abitazione e rimasta sotto le macerie, si era salvata mettendosi in contatto con le forze dell’ordine e indirizzandole nella zona.

Maggia zona Moghegno, blocco per cinque giorni sopra la “Gesgiöla”

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Limitazioni al traffico veicolare per cinque giorni consecutivi, a partire da lunedì 1.o luglio, lungo stràda dàla Valéscia – la dorsale a monte della “Gesgiöla” – in territorio comunale di Maggia, quartiere Moghegno: per esigenze legate a lavori di infrastruttura, previsto il blocco della circolazione in corrispondenza del civico numero 66. Gli accessi alle residenze saranno garantiti sia da Aurigeno sia dal nucleo di Moghegno.

La conferma: è della turista scomparsa il cadavere trovato in Val Malvaglia

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Formale riconoscimento eseguito, identità confermata: è della 38enne Chieu Vu Nguyen, il cui ultimo avvistamento in vita risaliva alle ore 8,30 circa di domenica 16 giugno, il cadavere trovato nella mattinata di sabato scorso in zona impervia della Val Malvaglia, attorno a quota 2’700 metri ed appena al di sotto del percorso alpinistico detto “via Malvaglia”. La donna, cittadina statunitense di origini vietnamite e residente in Giappone ma soggiornante a Gravesano, era giunta in zona a bordo dell’auto guidata da un parente ed era stata lasciata in zona Cusiè, nel territorio comunale di Serravalle; secondo quanto riferito dal congiunto della 38enne, traguardo dell’escursione era l’Adula, su tracciato via Capanna Quarnei. Le cause della morte sono da presumersi legate ad una caduta. Per le ricerche erano stati mobilitati effettivi della Polcantonale, specialisti del “Soccorso alpino svizzero-Sas” (sezioni di Biasca e di Blenio frazione Olivone) e squadre con dotazione di elicottero della “Rega”, dell’Esercito e di un’impresa privata. L’avviso di ricerca è ancora presente sul sito InterNet della Polcantonale.

Morbio Inferiore: collisione tra auto e bici elettrica, grave una 55enne

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Sono gravi, come confermano fonti della Polcantonale su prime evidenze giunte dal personale sanitario, le condizioni di una 55enne che stamane, nel transito a bordo di una bici elettrica in territorio comunale di Morbio Inferiore, è venuta a collisione con un’auto alla rotatoria “Santa Lucia”, sull’accesso da via Vincenzo Vela. L’episodio intorno alle ore 9.11; la donna, cittadina svizzera con domicilio nel Mendrisiotto, è stata soccorsa da operatori del “Servizio autoambulanza Mendrisiotto” e trasferita in sede nosocomiale sotto regime di massima urgenza; presumibilmente illeso il 52enne, parimenti svizzero e parimenti abitante nel Distretto, che era alla guida della vettura. Sul posto anche agenti di Polcom Chiasso e Polcantonale. Il campo stradale è stato temporaneamente interdetto alla circolazione veicolare per il tempo necessario alle operazioni di assistenza medica.

Calma stanca, lo “Swiss market index” slitta ma difende quota 12’000

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.21) Di nuovo sotto misura ed a ridosso della soglia psicologica dei 12’000 punti (meno 0.09 per cento a quota 12’004.31 punti sul saldo di giornata) lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in momento privo di sostanziale significato, come indica la distanza di tre figure scarse tra picco (“Holcim limited”, più 1.54 per cento) e coda (“Kühne+Nagel international Sa”, meno 1.31), tra l’altro senza indicazioni di flusso per singoli comparti. Ancora sofferente (meno 2.83 per cento, ovvero meno 32 per cento abbondante sul periodo delle 52 settimane) il titolo “Sig group Ag” nell’allargato. Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, più 0.30; Ftse-Mib a Milano, meno 1.06; Ftse-100 a Londra, meno 0.55; Cac-40 a Parigi, meno 1.03: Ibex-35 a Madrid, meno 0.72. In lieve incremento, con progressi effettivi fra lo 0.08 e lo 0.28 per cento, gli indici di riferimento a New York. Cambi: 96.16 centesimi di franco per un euro, 89.81 centesimi di franco per un dollaro Usa; in parziale reazione il bitcoin, ora al controvalore teorico di 55’591 franchi circa per unità.

Arcisate (Varese), apparecchi contraffatti inguaiano due uomini

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12 asciugacapelli della “Dyson” in auto, 63 batterie a pacchetto della “Apple” nella camera d’albergo in cui soggiornavano: possesso non spiegato né spiegabile, mancando persino il riferimento del punto-vendita o del grossista (niente fatture, niente documenti di trasporto, niente scontrino fiscale), sicché d’acchito si sarebbe potuto credere che i due soggetti fermati avessero con sé merce provento di furto. Ed invece no: quei marchi erano contraffatti, ed i prodotti erano taroccati in tutto e per tutto; merce che in sostanza sarebbe stata da piazzarsi, con qualche artificio, magari in mezzo ad articoli originali, o più probabilmente per fregare il prossimo con qualche piazzamento via InterNet. In guai seri, per ricettazione e per possesso di oggetti contraffatti, due persone intercettate venerdì 21 giugno – di oggi l’informativa – da agenti della Polizia locale di Arcisate (Varese); i soggetti sono stati denunciati, sotto sequestro la merce.

Un “Variété” dall’impronta antica: sette date al “Teatro Dimitri”

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Poche storie: si entra al varietà con mille pensieri e si esce dal varietà con l’animo leggero; soprattutto se dietro al lavoro in palcoscenico c’è un repertorio “vero”, affinato, privo di sbavature, sostenuto nei ritmi e nell’interlocuzione tra attore ed attore. Meriteranno dunque più di un applauso gli 80 minuti che sei soggetti ben noti in casa “Dimitri” proporranno in sette date distinte (“première” venerdì 5 luglio; repliche sabato 6 luglio, domenica 7 luglio, lunedì 15 luglio, martedì 16 luglio, mercoledì 14 agosto e giovedì 15 agosto), nella dimensione del “Teatro Dimitri” a Terre di Pedemonte frazione Verscio, sotto il tema “Vintage variété” ad incrocio tra musica, acrobazie e giocoleria uniti a comicità ed umorismo poetico. I nomi: Lorenz Matter e Cornelia Clivio conosciuti per il loro “Duo scacciapensieri”, Gaby Schmutz ed Henry Camus conosciuti per il loro “Duo full house”, ed ancora Masha Dimitri Müller e Silvana Gargiulo. Niente pausa, poche parole in varie lingue; spettacolo per tutti; inizio sempre alle ore 20.00.

Patente a Como, sotto i vestiti un “kit” per passare l’esame: beccato

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Di studiare per superare l’esame teorico legato alla patente di guida non aveva voglia, oppure il tizio avrà pensato che una scorciatoia da pochi minuti e con risultato sicuro è sempre meglio di mesi a seguire le lezioni e con risultato incerto. Sta di fatto che alla “Motorizzazione civile” in Como, solita sede di via Mariano Tentorio 21, ieri mattina è andata in scena l’ormai consueta pantomima, interprete un 33enne egiziano che, salito curiosamente da Bareggio in provincia di Milano per tentare il colpo sulle rive del Lario quando gli sarebbe bastato un quarto d’ora in auto per andare a svolgere l’esame nella metropoli: all’occhio di uno degli esaminatori non poteva sfuggire il comportamento del candidato, poi fatto spostare in uno stanzino a parte per due parole due con gli agenti della Polizia di Stato nel frattempo intervenuti. Il “kit” per i suggerimenti, stavolta, era ridotto all’osso: auricolare in un orecchio, cellulare sul corpo, e complice-suggeritore all’esterno. Il nordafricano è finito poi sotto denuncia. Quanto alla licenza di condurre, nemmeno il caso di parlarne.

Illusione prima, sbandata poi: “Swiss market index” sotto pressione

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.58) Nella sistematica assenza di una direzione univoca, positivo il lunedì, negativo il martedì e dapprima positivo poi negativo il mercoledì in Borsa a Zurigo, secondo attestazione fornita dallo “Swiss market index” che da un picco sui 12’163.23 punti alle ore 9.41 si è ritrovato alla soglia psicologica dei 12’000 punti intorno alle ore 14.30, stampando un minimo ad 11’984.33 e chiudendo con perdita nella misura dello 0.58 per cento a quota 12’015.72 punti. Poco di commendevole a parte “Sika group Ag” (più 1.13 per cento) e “Sonova holding Ag” (più 1.22); in retrovia “Compagnie financière Richemont Sa” e “Roche holding Ag”, entrambi in perdita superiore alla figura intera. Nell’allargato, sofferente “Adecco Sa” (meno 2.60). Dalle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.12; Ftse-Mib a Milano, meno 0.49; Ftse-100 a Londra, meno 0.27; Cac-40 a Parigi, meno 0.69; Ibex-35 a Madrid, meno 0.80. Spostamenti laterali a New York, massima esposizione sul Nasdaq con guadagno pari allo 0.21 per cento. Cambi: 95.88 centesimi di franco per un euro, 89.72 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in posteggio sul controvalore teorico di 54’897 franchi circa per unità.

Lugano, all’“Auditorio Rsi” le sonorità di tre talenti in… carriera

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Giovani di talento e con l’accompagnamento dell’“Orchestra della Svizzera italiana-Osi”, oggi ovvero mercoledì 26 giugno, all’“Auditorio Stelio Molo-Rsi” in Lugano quartiere Besso con prova finale per tre diplomande ovvero Jiayu Jin (flauto), Marta Jornet-Espi (flauto) e Giulia Panchieri (viola). Pagine da Gioacchino Rossini, Carl Heinrich Carsten Reinecke, André Jolivet e Bela Bartók; direzione affidata ad Alessandro Bonato; inizio ore 20.30. Entrata libera e senza bisogno di prenotazione. In immagine, Marta Jornet-Espi.

Como: manolesta al taccheggio tra i superalcolici. Fermata: ha 15 anni

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Tecnica: una bottiglia in evidenza e messa sul nastro della cassa, un’altra prelevata indebitamente ed occultata nella borsa. Colta sul fatto a Como, giorni addietro, una giovane taccheggiatrice che si era dedicata con discreta competenza a scegliere la merce nel reparto superalcoolici del “Carrefour” di via Fratelli Recchi; al momento di pagare, infatti, la ragazza era stata informata del divieto di acquisto in quella specifica fascia oraria ed aveva lasciato sul posto la bottiglia “pulita”, dirigendosi poi e rapidamente verso l’uscita con la bottiglia occultata nello zainetto ma non sfuggendo all’occhio di un addetto alla sicurezza. Conseguenza: denuncia per furto. Un motivo in più per riflettere: l’autrice del reato ha 15 anni. In immagine, l’esterno del supermercato di via Fratelli Recchi a Como.

“CaronAntica”, strumenti e voci per l’atto finale del “festival”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.52) Atto ultimo di “CaronAntica” 2024, edizione estiva, oggi con programma nuovamente dedicato al cosiddetto “secolo d’oro” spagnolo e sotto il tema “Ensaladas y el Reino de Napoles”. Proposta nel nome di due “ensemble”, ovvero il “Concerto Scirocco” ed il “Dramatodia”. Inizio ore 20.00; evento in Carona, quartiere di Lugano, chiesa principale stanti le previsioni di meteo non clemente (opzione principale era stata piazza Montàa; entrata libera. In immagine, il “Concerto Scirocco”.

Il caso / Perde il pluricorse della Fart: 83enne multata senza pietà

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Metti il caso di salire sul bus, ad una delle ultime corse della sera, e che al momento di timbrare il pluricorse tu scopra di averlo perso. Metti il caso che in quel momento arrivi il controllore, e che tu provi a spiegargli l’accaduto, cioè che avevi già in mano l’abbonamento e che probabilmente esso ti è cascato tra pensilina e predellino, ed a comprova mostri il pluricorse esaurito un paio di ore prima a copertura del tratto di andata su medesima tipologia di vettore, questo ho ancora nella borsetta o nel borsello e l’altro, guardi, purtroppo deve essere scivolato fuori. Che cosa vorrebbe la logica? Alla peggio, che tu sia costretto a pagare la corsa; alla meglio, che il controllore dica: “Ho capito, mi raccomando per un’altra volta”, e passi ad occuparsi di altro. Non così alle Fart, o meglio: in almeno un caso fresco e notiziabile, in casa Fart.

Accade infatti che una persona si sia trovata, diciamo l’altr’ieri per non dare troppi punti di riferimento a chi, all’interno dell’azienda, ora dovrebbe e meglio dovrà farsi carico di indagare sui comportamenti del personale, accade, dunque, che una persona abbia scelto di far uso di mezzi pubblici della citata Fart per una visita alla pronipotina, cioè alla creatura di cui ella è bisnonna; al che avrete capito che stiamo parlando d’un’anziana, tutt’altro che disprezzabile la condizione fisica, eccellente lo stato di prontezza mentale; anni 83, sesso femminile, per la precisione. L’anziana parte quindi da casa, timbra regolarmente, arriva a destinazione in nota località con affaccio sul Verbano (anche qui, tutto sappiamo ma non la serviamo così facile a chi, all’interno dell’azienda, ora dovrebbe e meglio dovrà farsi carico di indagare sui comportamenti del personale. Suggerimento: è un posto il cui nome si inizia con la “A” e finisce per “scona”), trascorre con la cuccioletta il giusto che fa piacere e che non disturba, saluta e va a prendere il bus di ritorno. Indi la sullodata 83enne sale a bordo, si appoggia (seduta, sì: è anziana, cerca di evitare i contraccolpi da scossoni perché il bus non è propriamente una scala di cristallo, volendosi citare di transenna un Langston Hughes a caso), aspetta quel “tot” di secondi che le permettano di muoversi senza rischio di finire lunga e distesa nel corridoio e si appresta per l’appunto a timbrare. Tasta qui, guarda là, il pluricorse non c’è più: o sparito in una tasca, o disperso nella già citata borsetta, o per l’appunto scivolato per terra nel passaggio da pensilina a predellino.
Si capisca anche lo stato d’animo dell’anziana: la quale spiega, illustra, chiarisce, prova ancora a cercare, mostra infine l’abbonamento esaurito con l’evidenza dell’ultimo viaggio compiuto, da casa al luogo il cui nome si inizia con “A” et cetera, sullo sfondo un’elementare considerazione così riassumibile: se io pago – come ho pagato – per il viaggio da quel punto a questo punto cioè dalla fermata sotto casa mia a quella sotto la casa della mia pronipotina, a parer di Vostra eccellenza Supremo controllore io sarei qui a frodare l’azienda di trasporti non pagando per il viaggio dal questo punto a quel punto, cioè dalla fermata sotto la casa della mia pronipotina alla fermata sotto casa mia, e ciò per deliberata mia volontà? No, ovviamente. Pardon: no, come è ovvio; ma sì, nella percezione del controllore, che si dimostra sensibile quanto un cofano in ghisa e non vuole sentire ragione. Anzi, proprio non ne sente nemmeno una.

Il finale? Roba alla poliziotto Hüber alias il Robocop elvetico, cortesia formale ma “Faccio quel mi ordina il padrone” e senza il buon cuore che alberga nel personaggio degli storici “Svizzeri” secondo Aldo Giovanni e Giacomo: utente pertanto costretta a pagare di nuovo il biglietto (e sino a qui si potrebbe essere anche d’accordo: il servizio è servizio), e con immediato sovrapprezzo di 90 franchi quale sanzione draconiana a carico della reproba. Questo il trattamento riservato ad una 83enne che, con spirito ecologico e per riguardo verso i familiari, aveva scelto di prendere il bus anziché farsi scarrozzare da una delle figlie o dal figlio: multa, ed il dispiacere di non essere stata creduta. Starà dormendo bene, in queste notti, il solerte controllore? E quand’avrà 83 anni, sempre che ci arrivi (cosa che gli si augura), egli sarà felice d’un trattamento alla stessa stregua, in caso il biglietto del bus gli sia caduto a terra, o al controllore di turno dirà d’essere un collega in pensione e tutto finirà in un’omerica risata con promessa di andare a bere un goccio, appena s’abbia tempo?

Vizzola Ticino (Varese): cade nel canale industriale, 70enne gravissimo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.48) In condizioni gravissime (arresto cardiocircolatorio, nulla reazione al primo tentativo di rianimazione, trasferimento in sede nosocomiale con eliambulanza sotto regime di codice rosso e con altro tentativo di rianimazione in volo) il 70enne che attorno alle ore 14.25, trovandosi a pescare nella zona dei canali industriali a Vizzola Ticino (Varese), è precipitato in acqua da altezza significativa. Primi soccorsi portati da alcuni testimoni dell’episodio; l’uomo è sotto terapia intensiva al “Circolo” di Varese; mobilitati effettivi dei Vigili del fuoco, uomini dell’Arma dei Carabinieri e l’equipaggio di un’ambulanza.

Como: fototrappola scatta, spacciatore (e clandestino) in manette

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Vari gli “alias” spesi nel corso del tempo, in coincidenza con altri fermi; ma questa era l’unica cosa a cambiare, nella sua vita. All’età di dichiarati anni 36, un sedicente tunisino sicuro clandestino e sicurissimo spacciatore e con precedenti di polizia a tonnellaggio misto è stato tratto in arresto intorno alle ore 16.30 di ieri a Como, nella zona compresa tra via Andrea Alciato e via Francesco Anzani, durante un suo “ordinario” giro per la consegna della droga a vari clienti. Il soggetto, in realtà, non sapeva di essere stato già individuato grazie ad una serie di fototrappole utilizzate per l’appunto come strumento di rilevazione da parte delle forze dell’ordine, nel caso di specie la Polizia di Stato. A vuoto un tentativo di esfiltrazione con abbandono di un pacchetto contenente cocaina (non tutta quella in possesso dell’uomo, per la verità: una parte era rimasta nelle tasche dei pantaloni); risibile il tentativo di dare nuovamente generalità false; in Questura gli accertamenti da cui è emerso il fatto che lo spacciatore era già stato destinatario di una serie dei provvedimenti, tra cui alcune espulsioni ed alcuni ordini del questore.

Incidente di Stalvedro, doppio rinvio a giudizio per favoreggiamento

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Nessuna istanza probatoria presentata, ergo in conferma le decisioni già profilate due settimane addietro: così il procuratore generale Andrea Pagani, con riferimento all’ormai stranota vicenda di un risibile incidente stradale occorso a metà novembre 2023 sulla A2 (corsia sud-nord) in zona Stalvedro, nel firmare un atto di accusa davanti alla Pretura penale, per favoreggiamento, a carico del capogruppo che era in servizio quella notte così come del sottufficiale superiore della Gendarmeria che in pari tempo era di picchetto. Nel caso del capogruppo vale in prima ipotesi la forma della correità, in subordine quella della complicità. Decreto di abbandono, ma anche questo era già noto, per l’ufficiale della Polcantonale che era di picchetto nella notte in cui avvennero i fatti (riepilogo dei medesimi: vettura in transito, a bordo Norman Gobbi consigliere di Stato; auto ripartita d’improvviso dalla corsia esterna e causa dell’impatto, il resto è argomento trito e ritrito ed oggetto di speculazione politica ma dall’incerta rilevanza cronistica).

Il caso / “Supercar” fermata al confine: fisco evaso, o è un malinteso?

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Caso dalla non chiarissima interpretazione, non disponendosi della versione del proprietario del mezzo, quello che riguarda una “Ferrari Purosangue” – prezzo di listino sull’equivalente di 375’000 franchi circa, Iva compresa – sottoposta nei giorni scorsi a sequestro sul confine italo-svizzero al Gaggiolo, nel transito da Stabio verso Cantello (Varese), per mano di effettivi della Guardia italiana di finanza e con il concorso di operatori dell’“Agenzia dogane-monopoli”, Direzione provinciale. Il veicolo, con targa svizzera e posto sul rimorchio di un veicolo “Volkswagen” immatricolato nel Regno Unito, era stato acquistato 24 ore prima del fermo in una concessionaria della “Ferrari” su suolo elvetico e dotato di targa svizzera che, secondo evidenza da primo accertamento, “è risultata associata ad altro veicolo”; stante l’asserita assenza di immatricolazione, nella lettura dell’autorità tricolore di controllo, al momento del primo ingresso in Italia l’importatore “avrebbe dovuto presentare apposita dichiarazione doganale per la quantificazione” dei dovuti diritti di confine. Tutto a rigore di normativa, compresa la denuncia al conducente della “Volkswagen” (per contrabbando aggravato e per falsità ideologica) e compresa la richiesta del pagamento dell’equivalente di oltre 130’000 franchi per i citati diritti di confine e compreso anche il sequestro provvisorio sia della “Ferrari Purosangue” (tra l’altro, auto al momento prodotta in non molti esemplari, straprenotata e con tempi di consegna lunghissimi) sia dell’altro mezzo. Si pone tuttavia una domanda: possibile che l’acquirente ed il venditore, su un pezzo di tale valore e che non può passare inosservato e che si presume fosse destinato all’ordinaria circolazione, abbiano davvero tentato di aggirare le regole? In altri termini: non è possibile che la spiegazione stia in altro che il cittadino britannico alla guida della “Volkswagen” non sia stato in grado di spiegare o di documentare correttamente? Il dubbio è lì.

Pitbull und Malteser geraten in einen heftigen Streit: Hund wird mit einem Axthieb getötet

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Am Montag, 24.06.2024 eskalierte ein Hundekampf in der Schönaustrasse in Sankt Gallen und endete mit dem Axthieb eines Mannes auf den beteiligten Pitbull.

Am Montag (24.06.2024) kam es auf der Schönaustrasse zu einer Konfrontation zwischen zwei Hunden. Die Hundehaltenden konnten die Tiere nicht voneinander trennen. Ein Anwohner beobachtete die Situation und schlug dem Pitbull mit einer Axt in den Rücken. Der Pitbull verstarb auf dem Weg zum Tierarzt.

Am Montagabend gegen 19.30 wurde der Einsatzzentrale der Stadtpolizei St.Gallen ein Angriff zwischen zwei Hunden an der Schönaustrasse gemeldet. Es kam zu einer Konfrontation zwischen einem angeleinten Pitbull und einem freilaufenden Malteser.

Der Pitbull biss dem Malteser in den Nacken und liess nicht mehr los. Beide Hundehaltende sowie Passanten versuchten die beiden Hunde zu trennen. Eine Anwohnerin und ein Anwohner konnten die Situation von ihrem Balkon aus beobachten.

Mit einer Kampfaxt und einem Küchenmesser begaben sich beide aus der Wohnung zu den Hunden. Der 43-jährige Deutsche schlug mit der Axt dem Pitbull in den Rücken. Der Malteser wurde daraufhin losgelassen.

Der Pitbull wurde schwer verletzt und verstarb auf dem Weg zum Tierarzt. Die genauen Hintergründe sind noch unklar und werden in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft St.Gallen geklärt.

Vorgehen bei Hundekämpfen

Die Stadtpolizei St.Gallen macht darauf aufmerksam, dass bei Hundekämpfen grosse Vorsicht geboten ist. Folgendes ist zu beachten:

▪ Sofort die Polizei informieren und sich nicht selbst in Gefahr bringen.

▪ Ruhe bewahren, nicht laut schreien oder Tiere schlagen – dies macht sie meist noch aggressiver.

▪ Nach Möglichkeit versuchen, einen Überraschungseffekt zu erzeugen – bspw. Wasser auf die Hunde schütten oder eine Jacke auf sie werfen. Der kurze Schockmoment kann möglicherweise genutzt werden, um die Tiere zu trennen.

▪ Weiter besteht die Möglichkeit, die beiden Hunde gleichzeitig an den Hinterbeinen vom Boden aufzuheben. Dies kann sowohl für die Vierbeiner wie insbesondere auch für Menschen gefährlich werden, da die Tiere zubeissen könnten.

Trauer am Arbeitsplatz: Mitarbeiter trotz Reanimation tot

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Am Montag (24.06.2024) verstarb ein Mann in Wuppenau an seinem Arbeitsplatz. Die Umstände des Todesfall werden noch geklärt.

Gegen 9.30 Uhr ging bei der Kantonalen Notrufzentrale die Meldung ein, dass ein Mann in einem Betrieb bewusstlos aufgefunden worden sei.

Gemäss den bisherigen Erkenntnissen der Kantonspolizei Thurgau fand ein Mitarbeiter den 59-jährigen Mann in einem Heizungsraum bewusstlos am Boden liegend vor und versuchte ihn bis zum Eintreffen der Einsatzkräfte wiederzubeleben.

Trotz Reanimationsmassnahmen durch den Rettungsdienst verstarb der Schweizer vor Ort.

Die Umstände des Todesfalls werden durch die Kantonspolizei Thurgau abgeklärt, zur Spurensicherung wurde der Kriminaltechnische Dienst beigezogen. Der Verstorbene wurde zur Untersuchung der Todesursache ins Institut für Rechtsmedizin nach St. Gallen gebracht.

Die Staatsanwaltschaft Kreuzlingen hat eine Strafuntersuchung eröffnet.

Quelle der Meldung: Kapo TG

Entusiasmo finito, “Swiss market index” all’ingiù. New York a doppio binario

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.29) Dispersa in meno di un “amen”, e definitivamente azzerata in corso di seduta, l’onda verde spalmatasi ieri sul listino primario – tutto in cifra verde – della Borsa di Zurigo: al saldo, “Swiss market index” in calo nella misura dello 0.58 per cento su quota 12’086.31 punti e con appesantimento determinato soprattutto da “Ubs group Ag” (meno 3.18 per cento), “Partners group Ag” (meno 1.62) e “Geberit Ag” (meno 1.28); il solo titolo “Compagnie financière Richemont Sa” sopra la linea, con progresso pari al 2.74 per cento dopo sofferenza in pari entità nelle prime due ore di contrattazioni. Poco da rilevarsi nell’allargato a parte un estemporaneo “più 31.51” per cento di “Meyer Burger technology Ag” fra i “penny stock”. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.81; Ftse-Mib a Milano, meno 0.38; Ftse-100 a Londra, meno 0.41; Cac-40 a Parigi, meno 0.58; Ibex-35 a Madrid, meno 0.48. New York di nuovo a tripla faccia: Nasdaq, più 1.09; S&P-500, più 0.26; “Dow Jones”, meno 0.78. Stabili i cambi: 95.87 centesimi di franco per un euro, 89.48 centesimi di franco per un dollaro Usa; si arresta la caduta del bitcoin, ora al controvalore teorico di 54’932 franchi circa per unità.

Cantù (Como): collisione tra moto e furgone, 58enne perde la vita

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Tragedia ieri pomeriggio, attorno alle ore 15.00, sulla Strada provinciale numero 36 “Canturina” a Cantù, provincia di Como, nel tratto localmente noto come via Como: un 58enne, identificato poi come Daniele Garisci, gestore di una nota pasticceria nel capoluogo quartiere Sagnino, ha perso la vita ricadendo pesantemente sull’asfalto dopo l’impatto tra la sua moto ed un veicolo commerciale, a quanto pare nel corso di un sorpasso. Alla guida del furgone si trovava un 26enne che ha riportato lesioni all’apparenza non gravi e che, per tale motivo, è stato trattato al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como). La dinamica dell’episodio è tuttora al vaglio delle forze dell’ordine.

Calcio / Euro 2024, agli ottavi di finale sarà Rossocrociazia-Tricoloria

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Come qui previsto (vedasi epilogo della cronaca commentata di ieri), sarà Rossocrociazia-Tricoloria uno degli ottavi di finale degli Europei 2024 di calcio. La Nazionale italiana si è infatti qualificata stasera, come seconda nel gruppo “B” alle spalle della Germania, strappando l’1-1 alla sventurata Croazia con un goal a 15 secondi dallo scadere del recupero, ovvero al minuto 98, avendo dovuto rincorrere sin dal 55.o su rete dell’eterno Luka Modric, che appena un minuto prima aveva sbagliato un rigore (parata di Gianluigi Donnarumma); in caso di successo, la Croazia sarebbe stata promossa al turno successivo e per l’Italia si sarebbe aperto un periodo nel limbo, in attesa dell’eventuale ripescaggio. Il confronto Rossocrociazia-Tricoloria avrà luogo sabato 29 giugno, alle ore 18.00, a Berlino. In immagine, una locandina di evento pedatorio lontano tra due Nazionali con cui quelle odierne hanno vaghe analogie.

Suchaktionen nach Vermissten bei den Giessbachfällen und an der Lenk

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Ein Großaufgebot an Rettungskräften sucht seit dem Wochenende im Berner Oberland nach drei vermissten Personen. Unter anderem sollen ein Vater und ein Kleinkind in die Giessbachfälle gefallen sein. Auch in der Lenk wird eine Frau beim Iffigbach vermisst.

Vermisste Personen bei den Giessbachfällen im Brienzersee

Im Berner Oberland werden seit dem Wochenende drei Personen in Fließgewässern vermisst. Am Iffigbach an der Lenk im Simmental wird seit Samstagnachmittag eine Frau vermisst, die auf einem Spaziergang unterwegs war. Gemäß bisherigen Erkenntnissen war die Frau mit einer Begleitperson zu einem Spaziergang aufgebrochen, als sie aus noch zu klärenden Gründen in den Iffigbach stürzte. Umgehend wurde die Suche nach der Frau aufgenommen.

Vater und Kind in Giessbachfälle gestürzt

Seit Sonntagnachmittag werden zudem ein Mann und ein Kleinkind vermisst, die zuvor an den Giessbachfällen in Brienz unterwegs waren. Laut aktuellen Erkenntnissen befand sich eine Familie mit zwei Kleinkindern auf einer Wanderung, als eines der Kinder und der Vater aus noch zu klärenden Gründen in die Giessbachfälle stürzten.

Nach Eingang der Meldung wurde sofort eine umfangreiche Suchaktion eingeleitet. Trotz intensiver Suchmaßnahmen konnten die Vermissten bislang nicht gefunden werden.

An den Suchaktionen sind neben zahlreichen Patrouillen und der Seepolizei der Kantonspolizei Bern auch mehrere Einsatzkräfte der Feuerwehren Frutigen und Brienz, mehrere Helikopter der Rega und Air-Glaciers sowie Angehörige der Alpine Rettung Schweiz mit Canyoningspezialisten beteiligt. Zur Betreuung der betroffenen Personen steht zudem das Care Team Kanton Bern im Einsatz. Die Suche wird weitergeführt.

Zu langweilig in Asylunterkunft? Zwei Algerier wegen Diebstahls aus Autos verhaftet

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Die Polizei verhaftete am Sonntag, 23.06.2024, in Remaufens (Kanton Freiburg) zwei Männer wegen Diebstahls aus Autos. Einer der Täter war bereits gesucht.

Am Sonntag, den 23. Juni 2024, erhielt die Kantonspolizei Freiburg gegen 05:10 Uhr eine Meldung, dass in Remaufens zwei Personen Autos vor Wohnhäusern durchsuchten. Die ausgerückten Polizisten
konnten kurz darauf zwei verdächtige Männer im Dorf Remaufens festnehmen. Einer der beiden warf ein Mobiltelefon weg, als er die Polizisten sah.

Die beiden Männer, zwei Algerier im Alter von 29 und 28 Jahren aus einer Asylunterkunft im Kanton Waadt, wurden auf einen Polizeiposten gebracht. Bei der Kontrolle stellte sich heraus, dass der 29-Jährige im nationalen Fahndungssystem RIPOL zur Verhaftung wegen Diebstahls für eine Freiheitsstrafe gesucht wurde.

Die Männer werden verdächtigt, aus unverschlossenen Autos gestohlen zu haben und in der Nacht von Samstag auf Sonntag auch in eine nicht abgeschlossene Garage in Remaufens eingeschlichen zu sein. Sie hatten Bargeld in Höhe von mehreren hundert Franken und Euro, zwei Mobiltelefone, Schmuck und kleine elektronische Geräte bei sich.

Bisher sind in diesem Fall zwei Strafanzeigen bei der Polizei eingegangen. Das beim Polizeieinsatz weggeworfene Mobiltelefon wurde sichergestellt und dem rechtmässigen Besitzer zurückerstattet. Die beiden Beschuldigten wurden befragt, der Staatsanwaltschaft vorgeführt und anschliessend in Haft genommen. Sie bestritten die ihnen vorgeworfenen Taten. Die Ermittlungen durch die Polizei werden unter der Leitung der Staatsanwaltschaft weitergeführt.

Gesunkenes Segelboot und Leiche im Zugersee geortet

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Nach dem Bootsunglück am Samstag, dem 22. Juni 2024, auf dem Zugersee, wurden ein gesunkenes Segelschiff und eine männliche Person in einer Tiefe von 80 Metern geortet. Am Samstagnachmittag sank ein Segelschiff, und ein 56-jähriger Mann wurde vermisst. Unverzüglich wurde eine groß angelegte Suchaktion gestartet.

Die Seerettung der Freiwilligen Feuerwehr der Stadt Zug (FFZ) und die Seepolizei der Zuger Polizei setzten Sonartechnik ein und lokalisierten ein Objekt auf dem Seegrund in rund 80 Metern Tiefe. Spezialisten der Kantonspolizei Zürich bestätigten mithilfe eines Tauchroboters, dass es sich um das gesuchte Segelschiff und eine männliche Person handelt.

Aktuell laufen die Vorbereitungen für die Bergung des Mannes und des Schiffs. Aufgrund der großen Tiefe und der Situation auf dem Seegrund gestaltet sich die Bergung als anspruchsvoll. Die Zuger Polizei steht in Kontakt mit verschiedenen Spezialisten, um die Bergung erfolgreich durchzuführen.

Bellinzona, lavori in zona Monte Carasso: cantiere stradale per 10 giorni

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Verso la definizione un altro pezzo dell’estenuante serie di cantieri – purtroppo necessari, a scopo della costruzione di un impianto stradale organico nel comparto – sulla propaggine bellinzonese in uscita sul quartiere Monte Carasso: dalle ore 20.00 di mercoledì 26 giugno alle ore 5.30 di sabato 6 luglio avrà infatti luogo la posa nuova pavimentazione fonoassorbente su El Stradùn in quartiere Monte Carasso, dall’accesso a Er Strada nòvo fino alla passerella ciclopedonale “Torretta” da una parte e fino a via Pierino Tatti dall’altra. Garantiti, laddove possibile, i due sensi di marcia, non potendosi tuttavia escludere l’esigenza del ricorso al senso unico alternato in particolari fasi dell’attività di cantiere; la gestione del traffico sarà affidata ad agenti privati. Nota più importante: nelle notti tra venerdì 28 giugno e sabato 29 giugno, tra lunedì 1.o luglio e martedì 2 luglio e tra martedì 2 luglio e mercoledì 3 luglio, il transito sarà interdetto su El Stradun in corrispondenza dell’incrocio che dà sulla strada di accesso alla sede dell’“Azienda elettrica ticinese-Aet”; di conseguenza, il traffico veicolare in sponda destra del fiume Ticino e proveniente da sud sarà deviato su via Pierino Tatti e quello proveniente da nord sarà convogliato verso via Giuseppe Lepori in corrispondenza della rotatoria”del Nando” in quartiere Carasso; raccomandato pertanto l’utilizzo delle strade in sponda sinistra del fiume Ticino (via Zorzi, via Emilio Motta, viale Portone, via Henri Guisan e via San Gottardo).

Donna 44enne scompare da Porza, lanciato l’avviso di ricerca

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(AGGIORNAMENTO DI MERCOLEDÍ 26 MARZO, ORE 10.54: ricerca annullata) Dalle ore 10.23 di ieri, come risulta nell’avviso di ricerca diramato dai vertici della Polcantonale, risulta scomparsa la 44enne Ailyn Segundo Andrade, cittadina filippina con domicilio a Dubai (Emirati arabi uniti), temporaneamente in territorio ticinese e, meglio, a Porza. Altezza 150 centimetri, peso 55 chilogrammi, età apparente – standosi alla nota-stampa – sui 30 anni, Ailyn Segundo Andrade ha corporatura snella, carnagione bruna, viso ovale-rotondo, occhi castani, labbra carnose e capelli castani scuri, lisci e portati lunghi. La donna è di linguamadre tagalog e parla anche inglese. Abbigliamento noto: “sneaker”, borsetta o zainetto di colore nero, capi “casual”. Consueti riferimenti in caso di contatto con la persona scomparsa.

Vox populi / «Treno sparito, e quello dopo è già… partito»

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Esperienza indirizzata “coram populo” da un non più giovanissimo ma sempre attento cultore delle arti, cioè da un soggetto ben disposto a viaggiare per centinaia di chilometri pur di assistere ad un evento che nutra la mente e l’anima. Merce fresca, di iersera, la storia: “Mi trovo sul treno partito da Lucerna ed il cui arrivo a Lugano è previsto per le ore 20.48. Il convoglio giunge regolarmente a Bellinzona alle ore 20.33, ma da qui… non si muove. Dopo 15 minuti ecco l’annuncio: il treno non può ripartire per “mancanza di personale” (non sto scherzando…)”. Evoluzione: via altoparlante, agli utenti viene suggerito di “prendere il treno delle ore 20.46 per Lugano”. Peccato che quel vettore sia già partito…”. Morale della favola: convoglio successivo, “e sono arrivato a Lugano con un ritardo di 40 minuti”, con le ovvie ripercussioni: sul residuo di viaggio sino al domicilio, e sui ritmi circadiani. La postilla: “Povere Ffs, di male in peggio…”.

Ultimo lunedì del semestre, sussulti nelle Borse: Zurigo in buon guadagno

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.09) Sussulto oggi sullo “Swiss market index”, dopo avvio piatto, con margine utile acquisito nella misura dell’1.20 per cento a quota 12’157.29 punti e con discrete indicazioni da “Novartis Ag” e da “Lonza group Ag”, titoli entrambi in guadagno superiore alle due figure; intero listino primario in cifra verde, passo tuttavia assai più lento per quanto riguarda l’assicurativo (“Swiss life holding Ag” in retrovia, più 0.34 per cento). Nell’allargato, volante (più 50 per cento secco) la basilese “Highlight event and entertainment Ag” dopo azzeramento e chiusura di una vertenza negli Stati Uniti; brusco calo (meno 22.22), probabilmente in ragione di prese di beneficio, per “Molecular partners Ag”. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.89 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.58; Ftse-100 a Londra, più 0.53; Cac-40 a Parigi, più 1.03; Ibex-35 a Madrid, più 1.27. New York a triplo binario: bene il “Dow Jones” (più 0.68), S&P-500 sul pari, Nasdaq sotto tensione (meno 0.79). Cambi: 95.86 centesimi di franco per un euro, 89.38 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in arretramento al controvalore teorico di 53’581 franchi circa per unità.

Calcio / Euro 2024, solita Rossocrociazia: impresa sfiorata, pari subito

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Dalla possibile celebrazione di un successo che mancava dal 2012 (5-3, ma in amichevole) al dover fare i conti con un pareggio, 1-1, su cui alla vigilia Murat Yakin selezionatore della Rossocrociazia pedatoria avrebbe messo la firma, benché alla vigilia fossero stati annunciati propositi bellicosi; accade così che, pur buscando el levante por el poniente e per meglio dire buscando un goal quando ormai si era fatta bocca buona alla vittoria sulla Germania, dopo il terzo ed ultimo turno del girone “A” agli Europei 2024 registrasi la qualificazione di Yann Sommer e compagni con un secondo posto di gruppo, una vinta più due pareggiate e sarebbero state tre vinte; tutt’altro spirito e tutt’altra garra, ad ogni modo, qui rispetto all’analogo 1-1 contro la Scozia, nel fra*ttempo finita straultima causa goal-vittoria degli ungheresi suoi avversari al minuto 100 su 100 (100, cioè 10 oltre i regolamentari). Le reti: 28.o, Dan Ndoye, 1-0; 92.o, Niclas Füllkrug, 1-1. Gli altri risultati: Germania-Scozia 5-1; Rossocrociazia-Ungheria 3-1; Germania-Ungheria 2-0, Rossocrociazia-Scozia 1-1; Scozia-Ungheria 0-1. La classifica finale del gruppo “A”: Germania 7 punti (differenza-reti, più sei); Svizzera 5 (differenza-reti, più due); Ungheria 3 (differenza-reti, meno tre); Scozia 1 (differenza-reti, meno cinque). Qui la cronaca a modo nostro.

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Partiamo con il simpaticissimo ripassino di storia: la Rossocrociazia non vince contro la Germania, in Germania ed anzi accadde proprio a Francoforte con un 3-1, dal novembre 1956. Giusto giusto un ricordino per non essere scaramantici, neh.

Fabian Rieder batte un calcio d’angolo. Nel senso che prende l’angolo proprio a pedate: il pallone viaggia sì e no per tre metri e si spegne su un avversario.

“Manica di Xhaka” non è argomento per sarti, ma per l’arbitro che rileva un fallo per palla su avambraccio.

Persino a Gudo, dove la squadra è stata ritirata quest’anno nel corso del campionato di Terza lega e probabilmente il giardiniere non è più passato con il falcetto, c’è un campo in condizioni migliori rispetto a quello di Francoforte.

Dopo l’“attacco a testuggine” dell’esercito romano contro i Teutoni di 2’100 anni e rotti anni addietro, come sappiamo dallo storico Valerio Anziate, ecco Armando Ceroni che in catodo introduce la “difesa armadillo” (“L’hai mai visto un armadillo quando si difende? Fa pruuf, e si chiude”) nella resistenza ai Teutoni d’oggidì.

Dan Ndoye (pronunzia: Ndòi) si accentra e perde la palla per la terza volta di fila. Ma Ndoye vai.

Cross di Kroos, che piacerebbe tanto al Crüs ma che sulla carriera si appresta a mettere una croce (no, anche su questa non paghiamo un ghello all’autore).

Goal-sabongia dei germanici; controllino Var, annullamento per fallo precedente. Yann Sommer è come Paul Newman: lassù qualcuno lo ama.

28.o, Dan Ndoye segna bruciando il difensore diretto. 30.o, Dan Ndoye spara un diagonale sfiorando il raddoppio. La Rossocrociazia, a questo punto, sarebbe prima nel girone, davanti d’un punto alla Germania che è padrona di casa. Lasà giò düü ghèi? Non oggi, credono gli ottimisti. Ahiloro.

Sulla fascia destra, la Germania si affida agli esperimenti. Del piccolo Kimmich.

Un paio di nefandezze dei suoi a centrocampo ed ecco che Julian Nagelsmann, allenatore della Germania, butta fuori lo sguardo del chirurgo plastico cui si sia rivolta una centenaria con ambizioni da ventenne: per risolvere certi problemi serve non uno specialista, ma lo stregone del villaggio.

Michel Aebischer chiama palla per buone cinque volte e per buone cinque volte viene ignorato nonostante si sbracci a ripetizione. Per il post-carriera calcistica, lavoro assicurato in “Prosegur” alla gestione del traffico veicolare in corrispondenza dei cantieri.

Sempre a proposito di Aebischer: per tre volte fa sparire la palla dai piedi degli avversari con interventi precisi in stile “butterfly”. Sicuri che fosse il Michel del calcio, e non il David dell’hockey?

Basta che si osservino le sue veroniche a ripetizione, anche sulla medesima mattonella di terreno, e si capisce che Zeki Amdouni ha un futuro luminoso. Se non nel calcio, come trivella.

Due volte buttato nel cesso il raddoppio, e quando la Rossocrociazia segna effettivamente (82.o, Ruben Vargas) si alza una bandierina per via del fuorigioco. Sul divano si appoggia una civetta menagramo che fa menzione di un proverbio noto a chi di calcio sa. La civetta ci prenderà in pieno.

Sullo scadere del secondo di quattro minuti concessi come recupero, testatina di Niclas Füllkrug fresco di ingresso ed è 1-1. In traduzione a senso, ma proprio per farla maccheronica, “Füllkrug” potrebbe stare ad indicare il tizio che riempie i boccali. Di sicuro quelli della sua tifoseria. Prosit, ad ogni modo.

Finisce pari perché esiste la mano invisibile. Peccato: con un arbitro come questo per altre 10 partite, la Rossocrociazia diventerebbe campionessa europea e mondiale e trionferebbe anche nella Superlega di Alpha Centauri. Anche giocando ad 11 contro 22, ché non farebbe differenza.

Uscendo dal campo, ed il labiale è inequivocabile, l’arbitro Daniele Orsato spara un “Vaffa” dalle proporzioni sesquipedali. Il bello è che non si ha un’idea precisa del destinatario. Meglio: noi no, ma il destinatario ha capito di sicuro.

Agli ottavi di finale, così come si è messa, potrebbe esserci l’accoppiamento Rossocrociazia-Tricoloria. Di fatto decretato da un arbitro italiano che l’anno scorso, venendo in visita a Massagno per un incontro con i giovani colleghi ticinesi, parlò benissimo della Svizzera come nazione.

Agli ottavi di finale, così come si è messa, potrebbe esserci l’accoppiamento Rossocrociazia-Tricoloria. Che Dio ce la mandi buona, dicesi da questa parte. Che Dio ce la mandi buona, replicano dall’altra parte.

Dramma della Mesolcina, dalle acque il cadavere dell’ex-municipale Aldo Bianchi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.43) La prima certezza, dalla striscia della Mesolcina che è gente nostra anche se sott’altra regìa cantonale, esplode oggi nella forma e nella dimensione temuta, quella del dramma che si reifica, passando dal “forse” all’evidenza ed imponendo a noi tutti di spostare l’attenzione dalle cose – quelle perse, quelle andate, quelle cui tuttavia si può trovare rimedio – alle persone: senza vita è stata infatti trovata stamane una delle tre persone date per disperse nel marasma conseguente all’alluvione della sera e della notte di venerdì. Senza vita, nell’alveo della Moesa, in un tratto compreso tra Grono e Roveredo era il cadavere di Aldo Bianchi, 83 anni, già municipale, già imprenditore nel ramo edile con un’azienda ora diretta dal figlio Fabio, lunga esperienza professionale condotta in Surselva (a Obersaxen Mundaun la sede della ditta); il corpo, strappato dall’abitazione in Lostallo frazione Sorte, è stato dunque trascinato dalla corrente per almeno otto chilometri; ciò dà un’idea della potenza delle acque in quelle ore e, per quanto l’espressione possa sembrare cruda e priva di sentimento, costituisce anche un indizio per l’area su cui concentrare le ricerche degli altri due corpi. Perché giustamente e con umanità e con accenti commossi nella fermezza del ruolo ha parlato questo pomeriggio William Kloter, comandante la Polcantonale retica per la Regione Mesolcina, in conferenza-stampa cui erano compresenti Jon Domenic Parolini quale presidente del Consiglio di Stato del Canton Grigioni e Christian Vitta suo omologo per il Consiglio di Stato del Canton Ticino: flebile è la speranza, minima la prospettiva, ma si agisce e tutti agiscono – tutti: gli specialisti dei servizi in luce blu, gli operatori della Protezione civile e quelli del “Soccorso alpino svizzero”, i cittadini che danno una mano come volontari – come se quelle due persone mancanti all’appello (trattasi di un 57enne e di una 53enne, entrambi ticinesi del Sopraceneri centroorientale, approdati a Sorte per fissare qui il domicilio solo quattro mesi addietro) siano da rintracciarsi e non, come il tempo trascorso e lo scoramento conseguente inducono a pensare, come se s’avesse solo da recuperare due cadaveri. Sull’anima di molti, però, il macigno è di quelli che tolgono fiato e voglia di parlare: Aldo Bianchi era persona straconosciuta, con l’odierno sindaco Nicola Giudicetti vi era stata anche la condivisione di un periodo nell’Esecutivo comunale; e poco consola, di fronte a questa morte, il sapere che la moglie 77enne di Aldo Bianchi – ancora nella notte tra venerdì e sabato indicata quale quarta persona dispersa; mezz’ora dopo l’alba di ieri era poi riuscita a mettersi in contatto con i soccorritori, chiamandoli con un cellulare mentre si trovava sotto le macerie – è fuori pericolo e che per lei, al “Civico” di Lugano, è stato disposto il trasferimento dal reparto di terapie intensive al reparto ordinario.

Metro per metro, strada per strada – Mai si è realmente pronti ad assorbire i colpi dell’ineluttabile, e la notizia dell’avvenuta individuazione del cadavere è calata come una lama di ghiaccio su soccorritori, stampa ed autorità, queste ultime – i presidenti dei due Esecutivi cantonali, intendiamo – annunciatesi per un sopralluogo “condiviso” con Nicola Giudicetti, sindaco di Lostallo, cui ad ultim’ora si è aggiunto un emissario italofono investito di ruolo istituzionale a Berna. Jon Domenic Parolini, nel garantire sostegno e collaborazione ai Comuni (“Mi rattrista la situazione, i miei pensieri sono rivolti a ciascuna tra le persone colpite”) e dopo aver ringraziato le forze di intervento e di soccorso (“Stanno svolgendo un lavoro eccezionale, in tutti leggo un impegno esemplare”), si è fatto parte diligente nel raccogliere informazioni e, anche sulla scorta di un primo resoconto giunto da Nicola Giudicetti, ha assicurato la messa a disposizione di risorse finanziarie e di mezzi sia per un sollecito superamento della fase emergenziale sia per la restituzione del territorio sanato ai cittadini, primario impegno sulle infrastrutture, strade in particolare. “Focus” su tre punti che, da sé soli, impegnano una rete viaria a sviluppo su 20 chilometri all’incirca: a) nel territorio comunale di Lostallo, sostanzialmente da considerarsi in via di soluzione i problemi in frazione Cabbiolo, è da affrontarsi la frana in frazione Sorte; b) circa la A13 tra Mesocco e Soazza, la sezione crollata è lunga 200 metri, rebbio estremo della forchetta secondo prima stima data per l’appunto a 150-200 metri mancando a quel momento la possibilità fisica di una ricognizione; ci vorranno dunque mesi e forse anni prima che il percorso sia ridisegnato e ricostruito e collaudato e rimesso a disposizione degli utenti; c) i flussi di traffico sono ora da affidarsi alla Cantonale H13, su cui tuttavia, e proprio nella zona corrispondente a quella del crollo, insiste un cantiere regolato con semafori; si sa che esistono norme in forza delle quali è impossibile una compressione soverchia delle attività, ma è sembrato di poter cogliere una determinazione alla “Whatever it takes”, e che dunque i lavori siano condotti con la massima sollecitudine. Una chiamata chiara e netta ai vertici dell’“Ufficio federale strade-Ustra”; non è di aiuto, tra l’altro, il fatto che tale tragedia si sia consumata sull’ingresso nella stagione estiva; viene a cadere, o a ridursi in modo significativo, l’alternativa sanbernardiniana a quella sangottardista nei transiti nord-sud e sud-nord, dal che si prevede già un incremento sensibile delle colonne sull’asse principale. Ha avuto un bel dire, l’emissario bernese, circa la sua intenzione di coinvolgere le autorità dei Paesi limitrofi affinché esse si facciano parte diligente anche “per approfondire e trovare insieme possibili soluzioni in àmbito viario”; non è il tempo delle polemiche, ma queste sono espressioni che lasciano il tempo che trovano e che si traducono in contabilità a zero, basti il conoscere la geografia e le direttrici dei grandi spostamenti.

Niente indugi – Non un mero elenco di danni, quello formulato e documentato da Nicola Giudicetti; una lista, sì, ma di cose da farsi “con rapidità, con urgenza, con una regìa” (la parola usata era “coordinamento”, ma in condizioni estreme il senso era ed è cristallino: tutti devono saper far bene quel che è di loro competenza, ma alcuni sono e saranno deputati a tener d’occhio tutto ed in tempo reale. Lo pretende il buonsenso). Nel “cahier des charges” si colga l’essenziale del documentabile a prima vista: per le strade, verifica di ogni tratto sia sotto competenza cantonale sia sotto competenza comunale e rifacimento di intere sezioni in cui la superficie si è deformata per innalzamento; ricostruzione e riallacciamento di una cabina elettrica (quella della frazione Sorte); reinstallazione della fermata bus (sempre nella frazione Sorte); nove bacini di ritenzione da svuotarsi sùbito; due bacini di ritenuta da rinnovarsi; depuratore regionale ed acquedotto regionale da risanarsi”. Il caso di Lostallo è emblematico: poco meno del due per cento della superficie comunale, per effettivi 80 ettari e tutti ad uso agricolo, saranno da bonificarsi causa riduzione ad acquitrino; per quanto riguarda il patrimonio edilizio, tre edifici (tutti in frazione Sorte) sono stati distrutti e quattro sono da considerarsi inagibili; da allagamenti nel senso stretto del termine sono state interessate 35 abitazioni.

Canobbio, auto carambola e precipita nella scarpata: un ferito

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Un ferito, che versa al “Civico” di Lugano in condizioni non note, in séguito all’incidente stradale occorso poco dopo le ore 3.00 di oggi, domenica 23 giugno, lungo via Tesserete a Canobbio, direzione Capriasca frazione Tesserete. L’uomo, da presumersi quale conducente del veicolo (ma al momento non è chiaro se a bordo del mezzo si trovasse un’altra persona), è stato individuato da operatori sanitari della “Croce verde” Lugano, e recuperato da effettivi dei Pompieri Lugano con l’Unità tecnica intervento, sul fondo di una scarpata dove l’auto era andata ad arrestarsi, trovando ostacolo ultimo da una macchia di alberi; dalla prima ricostruzione dell’episodio parrebbe che il veicolo abbia sfondato un “guard-rail”, in uscita sul lato della carreggiata nella percorrenza di una curva con piega a sinistra. Il tratto stradale è rimasto chiuso sin oltre l’alba per esigenze di assistenza medica e di rilevamenti.

Bünzen (Kanton Aargau): Autofahrer tot aus Unfallfahrzeug geborgen

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Am Sonntag geriet ein Autofahrer auf der Ausserortsstrecke zwischen Bremgarten und Bünzen neben die Strasse und landete dabei mit seinem Auto in einem Waldstück. Er konnte leider nur noch tot geborgen werden.

Am Sonntagmorgen, 23.06.2024 kurz vor 06:30 Uhr ging die Meldung ein, dass auf der Ausserortsstrecke zwischen Bremgarten und Bünzen ein Fahrzeug in einem Waldstück liege. Zudem befinde sich darin eine tote Person.

Die umgehend aufgebotene Ambulanz traf auf das verunfallte Fahrzeug und stellte fest, dass sich im aufgefundenen Auto tatsächlich eine verstorbene Person befand.

Gemäss ersten Ermittlungen geht die Kantonspolizei Aargau davon aus, dass der aus der Region stammende 24-jährige Schweizer von Bremgarten Richtung Bünzen fuhr. Wieso er im Kurvenbereich vor dem Dorfeingang Bünzen in das angrenzende Waldstück fuhr, ist noch Gegenstand von weiteren Abklärungen.

Zu diesem Zwecke und für die anstehende Rettungs- und Bergungsarbeiten unter Zuhilfnahme der örtlichen Feuerwehr sowie des Stützpunkt Muri blieb die Verbindungsstrasse Bremgarten – Bünzen mehrere Stunden gesperrt.

Balerna, dal jazz alla… fantasia con il “Sonic spectrum quartet”

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“Sonic spectrum quartet” di scena a Balerna, sabato 6 luglio, con sonorità del miglior jazz tradizionale (ispirazione da interpreti quali Peter O’ Mara, Bob Berg, Mike Stern, Dave Weckl ed Armando Anthony “Chick” Corea) fatte incontrare ed incrociare con influenze moderne grazie anche ad una strumentazione piuttosto ampia (percussioni, chitarre, basso elettrico, pianoforte e tastiere). Sede scelta: corte di Caslaccio in via Caslaccio 4; in caso di maltempo, trasferimento alla “Sala del torchio” in via Carlo Silva 2; inizio ore 20.30, entrata libera.

Cantù (Como): rissa notturna in centro, tre feriti, uno è grave

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Tre persone, età fra i 38 ed i 27 anni, sono state soccorse e ricoverate per lesioni di entità dal medio-grave (due soggetti) al grave (un soggetto) sulle conseguenze di una rissa scoppiata attorno alle ore 0.20 di ieri, sabato 22 giugno, in zona centrale di Cantù (Como), lungo via Ariberto da Intimiano. Almeno cinque gli individui – tra di loro anche una ragazza – venuti a contesa per motivi ignoti. Impegnativo l’intervento dei sanitari con tre ambulanze; accertamenti avviati da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione locale.

Hockey / Chiasso, ragazzi e giovani in… campo estivo a Lenzerheide

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Ormai tradizionale il campo estivo dell’Hockey club Chiasso, periodo nel quale giovani e giovanissimi, suddivisi in gruppi secondo le fasce di età, iniziano a riprendere contatto con la forma fisica da… competizione ma affrontando questo periodo in chiave primariamente ludica e ricreativa. Anche per il 2024 la scelta è caduta su Lenzerheide, nel Comune di Vaz-Obervaz, sulla scorta di ottime esperienze (nel 2023 i partecipanti furono circa 50); periodo da domenica 18 a venerdì 23 agosto; garantita la presenza di accompagnatori ed istruttori. Per informazioni: “e-mail” all’indirizzo campoestivo@hc-chiasso.ch.

Locarno, in piazza Grande un rombante “Historic formula show”

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Culminerà questo pomeriggio in una sfilata (la “Live parade”), con partenza alle ore 14.30 da largo Franco Zorzi e poi sull’intero “quai” di Locarno per un sviluppo pari a 2’200 metri, l’edizione 2024 dell’“Historic formula show”, per la seconda volta in Svizzera come testimonianza degli sport motoristici “d’antan” e per il piacere sia dei proprietari di veicoli dei quali si è nutrita la leggenda delle quattro ruote, sia degli appassionati che già ieri, tra le ore 10.00 e le ore 21.00, hanno fatto tappa in piazza Grande, fulcro dell’evento. Particolarmente apprezzata la chiave identitaria dell’“Historic formula show”, in cui, a differenza di altre proposte in apparenza simili, sono proposte non già vetture d’epoca ma auto che hanno preso parte a competizioni di primo livello, con marchi quali “Renault”, “Talbot”, “Lotus”, “Brabham”, “Dallara” ed altre. Nota a margine: in funzione della “Live parade”, alcune strade di Locarno saranno chiuse al traffico sino alle ore 15.15 circa; un modesto disagio, lo si riconosca, per un’autentica “esposizione in viaggio”. Nelle immagini, alcune tra le vetture nel contesto di piazza Grande.

Immer schlimmer: Rumänisches Diebespaar mit Kinderwagen und Kleinkind im Einsatz

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Ein junges Paar hat in einem Verkaufsgeschäft mehrere Parfums gestohlen. Die beiden Diebe konnten angehalten und festgenommen werden.

Am Donnerstagnachmittag (20. Juni 2024) haben ein Mann und eine Frau mehrere Parfums in ihrem mitgeführten Kinderwagen verstaut und das Verkaufsgeschäft in der Zuger Innenstadt verlassen, ohne die Ware zu bezahlen. Nachdem die Zuger Polizei durch das Verkaufspersonal informiert worden war, konnten die Ladendiebe in der näheren Umgebung angehalten und festgenommen werden.

Bei den beiden Ladendieben handelt es sich um eine 18-jährige Frau und einen 21-jährigen Mann aus Rumänien. Die beiden waren zu diesem Zeitpunkt mit einem Kleinkind unterwegs. Der Wert der gestohlenen Parfums beträgt rund 700 Franken.

In der Befragung haben sie den Diebstahl zugegeben. Die beiden Ladendiebe müssen sich für ihre Tat bei der Staatsanwaltschaft des Kantons Zug verantworten.

Sexuelle Belästigung beim Hauptbahnhof: Polizei sucht dunkelhäutigen Mann

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Beim Hauptbahnhof in Olten wurde in der Nacht auf Freitag eine junge Frau von einem Mann sexuell belästigt. Der Täter flüchtete auf einem E-Scooter. Die Polizei sucht nun nach Zeugen.

Am Freitag, 21. Juni 2024, kurz nach Mitternacht, war eine junge Frau vom Hauptbahnhof in Olten herkommend in der Martin-Disteli-Strasse unterwegs. Unvermittelt wurde sie von einem noch unbekannten Mann sexuell belästigt. Der Täter flüchtete daraufhin auf einem E-Trottinett entlang der Martin-Disteli-Strasse in östliche Richtung.

Die Frau blieb unverletzt. Der Täter hatte die Kapuze seiner Jacke über den Kopf gezogen und war insgesamt dunkel gekleidet. Er wird wie folgt beschrieben: dunkle Hautfarbe, Rastalocken auf der Stirn, zwischen 25-35 Jahre alt, 1,85-1,95 m gross, schlank.

Zeugenaufruf:

Die Kantonspolizei Solothurn hat entsprechende Ermittlungen aufgenommen und sucht zudem Zeugen. Personen, die Angaben zum Vorfall oder zur Täterschaft machen können, sind gebeten, sich mit der Polizei in Verbindung zu setzen, Telefon 032 627 81 17.

Zürich: Velofahrerin stirbt nach Kollision mit Lastwagen

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Am Donnerstag, 20. Juni 2024, ist es im Kreis 3 zu einem Unfall zwischen einem Lastwagen und einer Velofahrerin gekommen. Die Frau erlag noch vor Ort ihren schweren Verletzungen. Die Stadtpolizei Zürich sucht nun nach Zeugen.

Gemäss jetzigen Erkenntnissen der Stadtpolizei Zürich lenkte ein 57-Jähriger kurz nach 10.00 Uhr seinen Lastwagen auf der Birmendorferstrasse vom Triemli herkommend in Richtung Goldbrunnenplatz. Zur selben Zeit fuhr eine Velofahrerin ebenfalls auf der Birmensdorferstrasse in die gleiche Richtung. Kurz nach der VBZ-Haltestelle «Talwiesenstrasse» bog der Lastwagen in die Talwiesenstrasse ein und es kam zur Kollision mit der Velofahrerin.

Diese wurde dadurch lebensbedrohlich verletzt. Trotz sofort eingeleiteten Reanimationsmassnahmen der Einsatzkräfte, verstarb die 24-Jährige leider noch vor Ort. Für Personen, die den Unfall beobachtet hatten, wurde ein Careteam aufgeboten.

Der Unfallhergang wird durch die Stadtpolizei Zürich abgeklärt. Für eine umfassende fotografische, massliche und materielle Beweissicherung wurde der Unfalltechnische Dienst der Stadtpolizei Zürich sowie Spezialisten des Forensischen Instituts Zürich aufgeboten.

Zeugenaufruf:

Personen, die Angaben zum Unfallhergang vom, 20. Juni 2024 kurz nach 10 Uhr, bei der Kreuzung Birmensdorferstrasse/Talwiesenstrasse, direkt bei der VBZ-Haltestelle «Talwiesenstrasse» zwischen dem Goldbrunnenplatz und der Tramendschleife «Heuried», machen können, werden gebeten, sich bei der Stadtpolizei Zürich, Tel. 0 444 117 117, zu melden.

Val Malvaglia, trovato un cadavere. È della donna scomparsa?

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Tragica scoperta stamane durante attività specifiche di ricerca svolte da agenti della Polcantonale (unità di coordinamento), specialisti del “Soccorso alpino svizzero-Sas” (sezioni di Biasca e di Blenio frazione Olivone) e tre enti distinti con dotazione di elicottero (“Rega”, Esercito ed un’impresa privata): in zona impervia, attorno a quota 2’700 metri ed appena al di sotto del percorso alpinistico detto “via Malvaglia”, è stato individuato e localizzato un cadavere, presumibilmente quello dell’escursionista 38enne il cui ultimo avvistamento risale alle ore 8.30 circa di domenica 16 giugno. La donna, Chieu Vu Nguyen, cittadina statunitense di origini vietnamite, soggiornante a Gravesano, era giunta in zona a bordo dell’auto guidata da un parente ed era stata lasciata in zona Cusiè, nel territorio comunale di Serravalle; obiettivo dichiarato era l’Adula, su tracciato via Capanna Quarnei. L’autorità di polizia, al momento, non si sbilancia, affermando essere in atto le procedure di riconoscimento.

“Scollinando”, bel successo. Premio da concorso per 20 partecipanti

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Eleonora Teixeira, Ryan Frizzarin, Giorgio Bianchi, Sara Scaiotti, Stefania Barbero, Nora Roggiani, Giuliana Grimoldi Ferracin, Gustavo Baehler, Andrea Mognon, Noemi Rugolo, Mara Rezzonico, Daniela Fullin, Agnese Giacomini, Daniela Teixeira, Nura Ridzal, Diana Bernasconi, Flavio Bergamini, Barbara Palma, Debora Bonamico ed Elena Mognon sono i vincitori – per estrazione – del concorso annesso alla 14.a edizione di “Scollinando”, appuntamento svoltosi domenica 16 giugno e caratterizzato dallo sviluppo su tre realtà territoriali (Ponte Capriasca, Origlio e Lamone) delle 11 aderenti. Sette le aree animate, apprezzabile il livello della partecipazione soprattutto per la presenza di famiglie; per poter prendere parte al concorso erano necessarie l’individuazione di almeno tre “soggetti interrogante” (i folletti), in altrettante aree tra le sette realizzate lungo il percorso, e la risposta ad alcune domande. In immagine, alcuni tra i premiati.

Lostallo, danni a medio termine: annullato lo “Shankra festival”

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Prime conseguenze su eventi del breve e del medio periodo, in Mesolcina, a causa dell’ondata di maltempo e dell’apparentemente interminabile elenco di danni e di disservizi. Sicuro, in particolare, l’annullamento dell’attesissimo “Shankra festival Svizzera”, cinque giorni all’insegna della musica psichedelica – ma dal programma ricco anche di “performance”, attività teatrali, giocoleria ed incontri – individuati quest’anno nel periodo compreso tra mercoledì 10 e domenica 14 luglio; risultano letteralmente impraticabili – e non vi è prospettiva credibile di ritorno alla normalità – i terreni da adibirsi a parcheggi; in parte inagibile l’area-fulcro della manifestazione, tra il nucleo di Lostallo e la frazione Sorte; inevitabile la revoca dell’autorizzazione per ben comprese cause di forza maggiore. Lo “Shankra festival Svizzera”, cui lo scorso anno presero parte circa 8’000 persone e che si sarebbe articolato su tre “set” distinti (“Eos”, “Horizon” e “Lotus”, tra l’altro con il ritorno di alcuni artisti dalla notorietà mondiale), è in linea di massima rinviato al 2025.

Ticino-Grigioni, ai mesolcinesi due messaggi di solidarietà e vicinanza

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Come ad una voce, e sarebbe stato strano ed incongruo il contrario, i messaggi giunti agli abitanti ed agli ospiti dell’intera Mesolcina dalle autorità politiche di Ticino e Grigioni stante la situazione emergenziale che da iersera si è manifestata causa maltempo (vedansi i particolari in altra parte del “Giornale del Ticino”). “Profonda preoccupazione” da Coira, con un incoraggiamento (“Forza ed ancora forza”) rivolto ed indirizzato “a tutte le persone coinvolte”; l’autorità politica cantonale resta aggiornata minuto per minuto sull’evolversi del caso, con particolare timore per la sorte delle ora tre persone della cui sorte non si è più certi. “Avvenimenti di questo genere – sottolineano per parte loro da Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, sponda Esecutivo – ci ricordano ancora una volta quanto la vita nell’arco alpino sia esposta al dominio degli elementi naturali che possono scatenare la propria forza senza preavviso”; espressi “la solidarietà ed il pieno sostegno del Canton Ticino” alla popolazione, alle autorità cantonali ed a quelle della regione, con un ringraziamento particolare a quanti, ciascuno per le funzioni assegnate, stanno operando negli enti di primo intervento.

Mesolcina stroncata dal maltempo: alluvioni, rovine, sgomberi, dispersi

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 11.20) Notte di paura, di voci, di lotta contro gli elementi della natura e di vigorosa e straordinaria resistenza umana è quella da cui sono stati accompagnati i residenti in gran parte della Mesolcina, dove dal tardo pomeriggio di ieri, sull’intensificarsi delle piogge, erano stati registrati straripamenti in serie, con fenomeni alluvionali che hanno causato devastazioni a stabili ed infrastrutture. E vi è da temere per la vita di tre persone disperse in territorio comunale di Lostallo, frazione Sorte, luogo tra i più flagellati dal maltempo; si tratta di una coppia di anziani e di un uomo la cui moglie, anch’ella a lungo irreperibile, intorno all’alba è riuscita a prendere contatto con i servizi di emergenza chiamando con il cellulare e permettendo ai soccorritori di raggiungere la zona e di rimuovere le macerie sotto cui la donna era semisepolta; riscontrati traumi dalla media gravità, disposti l’elitrasporto ed il ricovero al “Civico” di Lugano. In salvo anche due agenti della Polcantonale Grigioni il cui veicolo di servizio è stato travolto dall’improvvisa ondata alluvionale: tempestiva ancorché inevitabile la decisione di abbandonare il mezzo, poi individuato da terzi ed ancora con le luci prioritarie accese. Constano inoltre decine di interventi per necessità di sgombero forzato e la perdita di alcune strutture abitative i cui proprietari ed inquilini sono stati poi assistiti da personale sanitario e da operatori della Protezione civile ed alloggiati provvisoriamente in strutture deputate.

“Focus” sulle emergenze – Sul rapido peggioramento delle condizioni meteorologiche (l’allarme inondazioni è scattato invece attorno alle ore 20.00, preceduto dall’allerta maltempo a livello quattro) era stato attivato un dispositivo di emergenza sotto conduzione e coordinamento dei vertici della Polcantonale Grigioni, primo referente il comandante William Kloter responsabile per la Regione Mesolcina, e con la compartecipazione delle organizzazioni in luce blu, dai Corpi pompieri ai servizi di assistenza sanitaria, oltre ai sindaci dei Comuni interessati ed agli operatori degli Uffici tecnici comunali. Con il trascorrere delle ore, e grazie anche all’incrocio delle informazioni via via giunte dai responsabili dei vari presidi, incomincia anche a prendere forma un quadro generale dal comune denominatore, ovvero precipitazioni calamitose (valga il riscontro per Grono: oltre 123 litri di acqua per metro quadrato nel volgere di 24 ore, è un dato da media mensile) cui sono conseguiti allagamenti e superamenti dei livelli arginati delle rive tanto per la Moesa quanto per vari suoi affluenti. In territorio comunale di Mesocco, primaria zona di intervento dei soccorritori è la frazione Deira, con sgomberi di persone ed animali. Di Lostallo si è detto: qui vari residenti in frazione Sorte sono stati costretti a lasciare le abitazioni, qui consta la perdita di numerosi veicoli trascinati via dalla corrente o danneggiati da parti di vegetazione e detriti; tre stabili sono stati demoliti dall’azione congiunta di acque, fango, massi e tronchi d’albero, tutti provenienti dal costone montuoso a sinistra rispetto al villaggio dopo lo straripamento di un torrente ingrossatosi, per una massa di materiali stimata in 7’000 metri cubici; la scarica di detriti si è abbattuta inoltre a distanza di pochi metri da un altro edificio utilizzato come casa di vacanza e nel quale si trovava una coppia rimasta dunque illesa; circa 20 le persone per il cui trasferimento in luogo sicuro sono stati fatti intervenire elicotteri della “Rega”. Sempre in Comune di Lostallo, frazione Cabbiolo, invase da fango alcune strade; allagamenti sono registrati ai piani inferiori – livelli zero e “meno uno” – di abitazioni ed insediamenti produttivi. Problematiche le ricognizioni nelle aree in cui è venuta a mancare la distribuzione di energia elettrica. Le ricerche, oltre che da effettivi sul campo e con il concorso di privati cittadini, sono condotte anche con l’ausilio di unità cinofile e di droni.

Un territorio spezzato – Drammatica la situazione dei collegamenti viari: interrotte in più punti a partire dalle ore 20.29, e dunque intransitabili, sia la A13 sia la Cantonale H13 (“Strada italiana”). Stato dell’arte secondo il riepilogo formulato durante una conferenza-stampa indetta per le ore 9.00 di oggi ed alla quale hanno preso parte il citato William Kloten per la Polcantonale Grigioni, Giovanni Cadlini quale comandante il Corpo Pompieri Bassa Mesolcina, Nicola Giudicetti nelle funzioni di sindaco di Lostallo e Marco Fioroni quale direttore dell’“Ufficio federale strade-Ustra”: l’autostrada è chiusa al traffico (barriera artificiale imposta) a partire da Roveredo ed interrotta fisicamente (crollo) a partire dalle propaggini a sud dell’abitato di Soazza, località Boffalora, per cedimento di un tratto di carreggiata sulla lunghezza di 150-200 metri (una valutazione precisa circa l’entità del problema sarà possibile solo dopo accesso alla zona); l’erosione del manufatto e del sedime sottostante è conseguenza dello straripamento esplosivo – una vera e propria massa liquida spostatasi compatta ed all’improvviso verso l’alto – della Moesa il cui letto non ha potuto contenere la furia delle acque e dei materiali portati da un riale affluente. Timori anche per la situazione del punto di aggancio del viadotto corrispondente, in questo caso a nord del manufatto devastato; analoga, pur con minor evidenza dei danni, la situazione per quanto riguarda la H13. Di fatto, al momento, non esiste un collegamento viario diretto ed a transito coerente sino al San Bernardino ed oltre; come da elenco pubblicato sulle pagine ”Infostrada”, servizio fornito a cura dei responsabili della Polcantonale Grigioni e dell’Ufficio tecnico cantonale e che viene via via aggiornato, N13 chiusa tra Roveredo e San Bernardino in Comune di Mesocco, H13 chiusa da San Bernardino in Comune di Mesocco sino a Rheinwald frazione Hinterrhein, H13 chiusa da Mesocco a Grono e senza deviazione. A ciò si aggiunge, come qui anticipato iersera su informazioni da fonte locale, il blocco (e senza deviazione) tra Buseno e Rossa lungo la Strada della Calanca. Possibili ancorché parziali riattivazioni dei transiti sono da prevedersi non prima delle ore 12.00 di oggi, sabato 22 giugno, dovendosi in prima istanza disporre di una mappatura credibile circa numero ed entità degli smottamenti e delle frane; obiettivi di breve termine sono la riapertura della A13 – sul lato verso il Canton Ticino – sino allo svincolo per Lostallo e la formazione di un percorso carrabile, fuori dal sedime autostradale, sino all’abitato di Mesocco.

L’assistenza – Ampia disponibilità di ricoveri provvisori, con servizi di assistenza medica e di approvvigionamento alimentare, è garantita sia al “Centro sanitario Moesa” in Roveredo (riservata la sala polivalente) sia all’unità della Protezione civile sia in strutture comunitarie come le palestre (a Roveredo, a Mesocco ed a Lostallo). In campo con copertura zero/24 al massimo livello di priorità, e questo sin dal pomeriggio di ieri per prefigurazione dei potenziali scenari da alluvione, restano gli specialisti del “Servizio ambulanza Moesano”. Per quanto riguarda Lostallo, in appoggio anche unità dalla centrale “Ticino soccorso 144” con allestimento di un posto avanzato ed attrezzato.

Buone nuove sull’asse Ibiza-Maggia, rintracciato il giovane scomparso

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Formalmente rintracciato, e quindi in stralcio dalla lista degli scomparsi, il giovane svizzero-congolese domiciliato a Maggia quartiere Moghegno e per il quale, tre giorni addietro, era stato diffuso un avviso di ricerca stante l’assenza di notizie sin dal pomeriggio di giovedì 13 giugno, quando il soggetto si trovava ad Ibiza o nei dintorni (Isole Baleari, Spagna). Secondo una stringatissima nota diffusa questo pomeriggio dal portavoce della Polcantonale ticinese, il 32enne Jonathan Tshamala Muadianvita, locarnese per nascita e noto anche per la lunga militanza calcistica in àmbito regionale oltre che per le “performance” artistiche, è stato “rintracciato all’estero”. Per dovere di cronaca, la notizia della scomparsa era rimbalzata anche su vari quotidiani delle Baleari, dal “Periódico de Ibiza y Formentera” alla “Voz de Ibiza” al “Diario de Ibiza” in particolare, tuttavia senza altri particolari se non il fatto che a dare l’allarme era stata una persona con cui Jonathan Tshamala Muadianvita avrebbe avuto appuntamento. Nessuna indicazione circa le condizioni di salute del giovane.

Frontale in A13 a Mesocco, dinamica confermata ma cercansi testimoni

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Testimoni cercansi – così da fonti della Polcantonale Grigioni; riferimento il “Centro polizia stradale” al San Bernardino, telefono 091.8228500 – per definire gli accadimenti di ieri pomeriggio sulla A13 a Mesocco, dove due veicoli sono venuti a collisione frontale con ferimento di tre persone (vedasi quanto pubblicato dal “Giornale del Ticino”). Confermata la dinamica da primo accertamento, noti ora alcuni particolari: ore 16.25, incidente sul ponte “Cebbia” ossia quasi in corrispondenza dell’uscita Mesocco-nord, in movimento verso sud l’auto guidata da un 71enne svizzero ed a bordo della quale si trovava anche una 68enne consorte del condudente, in movimento verso nord la vettura al cui volante si trovava un 41enne germanico; sull’esito dell’impatto, entrambi i mezzi hanno proseguito per inerzia, e privi di controllo, sbandando a ripetizione e fermandosi solo a distanza di parecchi metri, bloccate dalla meccanica ormai disfatta e poste di traverso sulla carreggiata.

La peggio è toccata al 48enne germanico, poi estratto dalle lamiere con pinze di divaricazione grazie all’intervento di squadre di Pompieri dal “Centro San Bernardino” e dall’Alta Mesolcina; grave anche la 68enne svizzera; per entrambi si è reso necessario l’elitrasporto verso strutture nosocomiali. Trasferimento in ospedale con un mezzo del “Servizio ambulanza Moesano”, infine, per il 71enne svizzero, che ha riportato lesioni di gravità medio-alta. Nella foto, uno dei due veicoli coinvolti; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Alle spalle la primavera, niente “radar” soltanto in Riviera

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Sette Distretti su otto, con l’esclusione della sola Riviera e peraltro con distribuzione a mano leggera dei punti di osservazione, si apprestano ad ospitare gli occhi elettronici per i controlli mobili della velocità nella prima settimana piena di estate, ed ultima del semestre, ovverosia tra lunedì 24 e domenica 30 giugno. Così per aree e località: nel Distretto di Leventina, Faido, Lavorgo e Bodio; nel Distretto di Blenio, Olivone; nel Distretto di Bellinzona, Bellinzona-città, Claro e Monte Carasso; nel Distretto di Locarno, Gerra Gambarogno, Quartino, Piazzogna, Brione sopra Minusio, Losone, Riazzino e Cugnasco; nel Distretto di ValleMaggia, Bignasco; nel Distretto di Lugano, Gentilino, Grancia, Paradiso, Agno, Pianroncate, Cadro, Valcolla, Piandera, Rivera, Taverne, Bedano, Origlio, Massagno, Cadro, Cassarate, Molino Nuovo, Gravesano, Bioggio e Manno; nel Distretto di Mendrisio, Morbio Inferiore, Vacallo e Chiasso. Tre infine – a Belliknzona-città, a Stabio ed a Someo – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Valsolda (Como), caduta e tragedia: 52enne muore in ospedale

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Esito drammatico ha avuto la vicenda di una 52enne trovata ieri esanime in territorio comunale di Valsolda (Como), a qualche chilometro dal valico su Lugano quartiere Gandria: in sede nosocomiale, questo pomeriggio, è stato dichiarato il decesso della donna, mai ripresasi dopo essere stata soccorsa in stato di arresto cardiocircolatorio e sulle probabili conseguenze di una caduta. La 52enne, per quanto è dato sapere, stava percorrendo via Alla Cascata nella zona della frazione Loggio; sulla scorta delle gravi condizioni riscontrate, il personale medico aveva provveduto a far intervenire un’eliambulanza poi direttasi al “San Gerardo” di Monza (provincia di Monza-Brianza).

Chiasso frontiera: “droga dello stupro” in auto, nei guai due turisti

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Un po’ di coca, un po’ di eroina, un po’ di Ghb che è meglio nota come “droga dello stupro”: asseritamente per uso personale (anche l’ultima, davvero?), le sostanze stupefacenti di cui era in possesso una coppia di turisti in transito dal Ticino al Comasco, via valico autostradale di Chiasso-Brogeda, nella giornata di ieri. L’uomo e la donna, in arrivo dall’Olanda, sono stati intercettati da uomini delle Guardia italiana di finanza – d’intesa con i colleghi elvetici di stanza a pochi metri – con l’apporto dell’unità cinofila; dopo verifica delle identità, la loro posizione è stata trasmessa alle autorità per gli accertamenti del caso. In immagine, la boccetta contenente il Ghb.

Rogo a Massagno: 30 persone fatte sgomberare, una intossicata

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.19) Circa 30 persone fatte sgomberare d’urgenza – una di loro è poi stata sottoposta a controlli medici per sospetta intossicazione da fumo – in conseguenza dell’incendio divampato alle ore 13.35 circa di oggi in un edificio residenziale di via Nolgio a Massagno. Standosi alla prima e sommaria indicazione fornita da fonti della Polcantonale, i cui agenti sono intervenuti “in uno” con colleghi della Polintercom Ceresio-nord, con effettivi dei Pompieri Lugano e sanitari della “Croce verde” Lugano, le fiamme sono divampate in un appartamento al terzo piano dello stabile. L’accesso alla strada è stato interdetto per un paio di ore. In corso di prima valutazione i danni all’immobile.

Locarno, con “Pro velo” una bici da economia… circolare

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Bella occasione per l’acquisto di una bici (ma anche per la vendita, s’intenda) a prezzi di primaria convenienza, domani ovvero sabato 22 giugno, alla struttura della “Pro velo Ticino” durante il “MercàTondo” che avrà luogo alla rotatoria di piazza Castello in Locarno. La proposta è semplice: chi abbia in cantina o in casa o in “garage” una bici in buono stato ma non più utilizzata può portarla allo “stand” dell’associazione per proporla al pubblico; discorso inverso faranno i potenziali clienti alla ricerca dell’occasione a loro misura. Intento degli organizzatori: promuovere la bici come veicolo “efficace, sano e non inquinante”, oltre che sostenere l’economia circolare. Apertura del mercatino alle ore 9.00, chiusura alle ore 17.30 quando i pezzi rimasti invenduti saranno da ritirarsi a cura dei proprietari. Il mercatino non avrà luogo in caso di condizioni meteo inclementi.

Tribunale regionale Bernina, otto candidati per tre posti vacanti

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Sono otto i candidati ai tre posti rimasti vacanti dopo il primo turno elettorale andato in scena domenica 9 giugno per le nomine al Tribunale regionale Bernina, quadriennio 2025-2028. Venuta dunque meno la possibilità di un’elezione tacita, per l’appunto a causa della sovrabbondanza di soggetti disponibili rispetto al numero dei seggi da assegnarsi, necessaria la determinazione di una seconda tornata, posta in calendario al fine-settimana culminante su domenica 11 agosto. Le candidature valiide in concorso: Andrea Colombo, Poschiavo; Anna Merlo, Brusio frazione Viano; Ennio Zala, Brusio; Ivan Pola, Poschiavo; Paola Gianoli Tuena, Poschiavo; Paolo Marveggio, Poschiavo frazione Li Curt; Silvana Tosio, Poschiavo; Veronica Battilana, Poschiavo frazione Le Prese. Varrà la norma della maggioranza relativa (niente ballottaggi).

Atto di forza e di fede, riaperto il Passo della Novena. Per poco…

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.13) Temperatura 7.4 gradi Celsius, precipitazioni fra i 20 ed i 30 millimetri in giornata ma più probabilmente ad entità che sarà raggiunta già prima di mezzogiorno, vento sui 10 chilometri orari tendente a rinforzarsi e spirante da sud-est quali condizioni per l’odierna riapertura del Passo della Novena, punto di transito a quota 2’478 metri fra Ticino (Comune di Bedretto, frazione All’Acqua) e Vallese (Comune di Obergoms, frazione Ulrichen), alle ore 9.00 precise. Sempre degno di memoria il momento in cui viene alzata per la prima volta la sbarra sul lato ticinese, rappresentando quell’atto un punto di cesura tra la cattiva e la buona (si fa per dire) stagione, quest’anno con chiara procrastinazione rispetto al 2023 (tre settimane) ed al 2022 (quattro settimane). La gioia è stata tuttavia di breve durata: sul peggioramento delle condizioni meteo in Vallese, e sulla notizia di una frana in fregio alla strada, la via del passo è stata di nuovo chiusa attorno alle ore 15.30 e sino a nuova indicazione.

Venerdì gramo, sulle Borse nemmeno uno spicchio di estate

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.20) Atteso in lieve rialzo, perlomeno sulla scia della chiusura di ieri, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo si prese oggi una rivincita su quanti tentano di interpretarne i segni, partendo e chiudendo al ribasso nell’ultima seduta di una settimana nella quale la miglior notizia è giunta dalla riduzione (un quarto di punto) dei tassi da parte dei vertici della “Banca nazionale svizzera”: rilevazione finale sui 12’012,87 punti, calo nella misura dello 0.95 per cento con “Roche holding Ag” unico titolo in cifra verde (più 1.12) mentre hanno accusato flessioni superiori al tre per cento sia “Ubs group Ag” sia “Hoicim limited”. Nulla di rilevante dall’allargato. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 0.50; Ftse-Mib a Milano, meno 1.09; Ftse-100 a Londra, meno 0.42; Cac-40 a Parigi, meno 0.56; Ibex-35 a Madrid, meno 1.15. Spostamenti laterali e centesimali a New York. Cambi: 95.64 centesimi di franco per un euro, 89.43 centesimi di franco per un dollaro Usa; di nuovo in calo il bitcoin, ultimo riscontro al controvalore teorico di 57’158 franchi circa per unità.

“Aranno land art” sconfina a… Bioggio: ecco “La clessidra della vita”

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Ad inaugurazione domenica 23 giugno, in territorio comunale di Bioggio e meglio in prossimità della millenaria chiesa titolata a santa Maria Iuvenia, l’installazione denominata “La clessidra della vita”. Trattasi della quinta opera realizzata sul sentiero “VitArt parcours 2” (Aranno-Bioggio-Agno), autrice Béatrice Neirinckx in concorso con Michel Labat, entrambi provenienti dall’Isola della Riunione (possedimento francese d’Oltremare, area delle Isole Mascarene) e noti anche come collettivo “CanB”; gli artisti saranno presenti allo scoprimento ufficiale del manufatto, strutturato con numerosi cerchi in bambù a simboleggiare i momenti ed i tempi dell’esistenza umana e posto a dimora su commissione dei membri dell’“Associazione Aranno landart”, d’intesa con i responsabili della residenza “Nellimya arthouse”. Taglio virtuale del nastro alle ore 16.00; nella circostanza sarà proposta anche una “performance” dal titolo “Monsieur Oh!”. Prenotazione gradita (“e-mail” all’indirizzo myalurgo@gmail.com”.

“Ascona music festival”; Daniel Levy dà… vita all’improvvisazione

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Al “via” oggi, venerdì 21 giugno e primo giorno pieno dell’estate 2024. la 15.a stagione dell’“Ascona music festival”, tema “Ispirazione e improvvisazione” e dunque ad allargamento della chiave – l’ispirazione, per l’appunto – cui erano state dedicate le più recenti rassegne dell’evento culturale che fa perno sul pianista e compositore Daniel Levy, ora 77enne, argentino di Buenos Aires e dalla carriera nota almeno quanto le sue attività irradiantisi da Ascona (“Accademia internazionale di eufonia”; produzioni letterarie, ed ovviamente registrazioni per varie etichette). Due le date nel mese corrente: oggi, ore 20.30, chiesa del “Collegio Bartolomeo Papio” in Ascona, Daniel Levy al pianoforte su pagine da Franz Schubert, Fryderyk Chopin, Aleksandr Skrjabin più improvvisazioni di Daniel Levy; sabato 29 giugno, ore 20.00, alla “Sala Balint” del Monte Verità (strada Collina 84), concerto-dialogo dal titolo “Melodie immortali”, con traduzione in lingua tedesca, su pagine da Franz Schubert, Fryderyk Chopin, Robert Schumann e Johannes Brahms. La stagione proseguirà sino ad ottobre.

Domodossola (Vco): si finge “vip” e truffa una donna, nigeriano alla sbarra

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Sulle piattaforme sociali aveva assunto l’identità di “V”, ovvero Kim Tae-hyung, voce dei Bts ossia “Bangtan Sonyeondan” ossia “Bangtan boys”, gruppo musicale sudcoreano dall’indubbia notorietà; in tal modo ha circuito una donna residente in provincia di Fermo, nelle Marche, costruendo passo dopo passo una relazione virtuale con la stessa sino a prometterle un incontro alla prima occasione e, stante ormai il punto esplicito raggiunto nelle sempre più frequenti interlocuzioni, un futuro insieme benché a rigore di anagrafe risultasse una sensibile differenza di età, 53 anni lei e 28 (in teoria) lui. Mero delinquente, invece, si è rivelato un 34enne nigeriano abitante a Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) e per il quale si profila il processo a Verbania essendo il soggetto riuscito a farsi accreditare, o a far accreditare a terze persone ma in suo nome, la somma di almeno 7’500 euro per asserite esigenze di sblocco doganale di un pacco contenente gioielli che egli stesso si sarebbe spedito dalla Corea del Sud ad un indirizzo italiano; raggiro ormai noto ma nel quale la vittima designata, da tempo in marasma emozionale (i primi contatti via “Instagram” risalivano al 2021) e giunta persino a lasciare o a perdere il posto di lavoro causa eccessivo investimento di tempo nelle “chat” con il sedicente Kim Tae-hyung, è cascata con entrambi i piedi. Il drammatico ritorno alla realtà nel momento stesso in cui il truffatore ha cercato di farsi accreditare – o di fare accreditare a terzi, suoi sodali – un’altra cifra rilevante e della quale la donna non disponeva. Dalle indagini la risalita all’identità del nigeriano.

Poschiavo: frana a Sfazù, chiusa e poi riaperta la Strada del Bernina

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.59) Riaperto alla circolazione nel corso del pomeriggio (primo sblocco alle ore 17.00) un tratto della Strada del Bernina H13, sezione compresa tra Lagalb e San Carlo in territorio comunale di Poschiavo, che dalle ore 22.00 di ieri era stato interdetto alla circolazione veicolare sulle conseguenze di una frana sulla carreggiata in corrispondenza della località Sfazù. Lo scoscendimento ha comportato disagi ma senza danni alle persone. Squadre di specialisti hanno operato per tutta la notte nell’area; con il ritorno della luce naturale una prima valutazione circa l’entità del problema e l’avvio degli interventi di ripristino, con sgombero progressivo dei detriti dalla carreggiata e dalle pertinenze. L’accesso alla località La Motta era rimasto garantito in provenienza dall’Engadina. Nell’immagine, un momento della prima ricognizione sull’area della frana.

Fiamme in uno stabile a Lugano: soccorsi puntuali, soli danni materiali

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Nessun intossicato e nessun ferito, come riscontrato da operatori della “Croce verde” Lugano intervenuti sul luogo a titolo precauzionale, in séguito al rogo divampato nel pomeriggio di oggi in uno stabile di via Carlo Maderno a Lugano. Il focolaio è stato individuato al quarto piano dell’edificio; all’arrivo delle squadre dei Pompieri, le fiamme avevano già attaccato strutture ed infrastrutture e devastato un locale, con minaccia di sviluppo anche nelle pertinenze comuni. Ignote, a prima ricognizione, le cause dell’accaduto.

Frontale sulla A13 a Mesocco: tre persone ferite, due sono gravi

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Una persona versa in gravi condizioni al “Civico” di Lugano ed un’altra in situazione simile all’ cantonale” in Coira sulle conseguenze del frontale avvenuto questo pomeriggio lungo la A13, tratto in corrispondenza dell’abitato di Mesocco, a collisione una “Range rover” ed una “Mercedes”. Dalla minore entità i traumi riportati da un terzo soggetto, anch’egli ricoverato con trasferimento in ambulanza al “San Giovanni” di Bellinzona; per gli altri due feriti, invece, primo trattamento sul posto indi elitrasporto con velivoli della “Rega”. A soccorso anche operatori del “Servizio ambulanza Moesano” e Pompieri dell’Alta Mesolcina e del “Centro soccorso San Bernardino”; per oltre un’ora il traffico è stato deviato sulla viabilità ordinaria.

Visp: Seit gestern wird ein 72-jähriger Mann vermisst

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Werner M., 72 Jahre alt, verliess am Morgen des 19. Juni 2024 seinen Wohnort in Leuk-Stadt, um an einem Seniorenausflug teilzunehmen. Letztmals wurde er auf dem Bahnhof in Visp gesehen. Das Bild zeigt einen älteren Herrn mit grauem Haar und Brille, der eine dunkle Jacke trägt. Er befindet sich im Freien, umgeben von grüner Vegetation.

Signalement (siehe Foto):

  • 165 Zentimeter
  • schlanke Statur
  • kurze, graue Haare
  • braune Augen
  • Brillenträger
  • zum Zeitpunkt des Verschwindens trug der Vermisste eine hellgraue Jacke sowie lange, braune Hosen

Zeugenaufruf:
Sachdienliche Hinweise sind erbeten an die Einsatzzentrale der Kantonspolizei 027 326 56 56 zu richten.

Plesio (Como), morto l’uomo precipitato per 30 metri sotto il sentiero

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, VENERDÍ 21 GIUGNO, ORE 11.50) È deceduto in ospedale a Lecco, per le gravi lesioni subite (trauma cranico e ferite agli arti sia superiori sia inferiori), l’escursionista che ieri mattina era precipitato fuori da un sentiero in territorio comunale di Plesio (Como), sul tracciato in direzione della cappella titolata a san Domenico, intorno a quota 806 metri, frazione Breglia. Come constatato dai soccorritori, messi in allarme da alcuni congiunti dell’uomo stante il mancato rientro di quest’ultimo al punto previsto per il ritrovo, l’uomo – poi identificato nella persona di Hans-Joachim Nücke, 72 anni, imprenditore nel ramo informatico e titolare oltre oroprietario che di una società con sede a Monaco di Baviera – era precipitato per buoni 30 metri al di sotto del livello del sentiero, arrestandosi la caduta in area impervia e per raggiungere la quale sono stati mobilitati sia gli specialisti del “Soccorso alpino” civile sia l’equipaggio di un’eliambulanza, e con loro effettivi dei Vigili del fuoco e dell’Arma dei Carabinieri. Complesso il recupero, sul luogo la stabilizzazione del ferito ma anche la rilevazione di uno stato a pieno codice rosso; infine il drammatico responso dei medici.

Como, frontale su via Oltrecolle: feriti una giovane ed un anziano

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Giusta preoccupazione, benché il ricovero sia avvenuto sotto regime di codice giallo ovvero per lesioni valutate di media entità, per le condizioni di salute di un 82enne rimasto ferito nel frontale occorso alle ore 11.05 circa in Como, frazione Lora, lungo via Oltrecolle. Lesioni ha riportato anche una 28enne, che al pari dell’anziano è stata trasferita in sede nosocomiale dopo prima assistenza da parte di operatori sanitari e uomini del Corpo Vigili del fuoco dal Comando provinciale nel capoluogo. Accertamenti esperiti da effettivi della Polizia locale e dell’Arma dei Carabinieri.

Cassano Magnago (Varese): schianto all’incrocio, uomo in ospedale

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Un 37enne è stato ricoverato per traumi dalla media gravità, stamane, sull’esito di un incidente stradale occorso alle ore 8.50 circa sull’incrocio tra via Giovanni Gasparoli e via San Pio X a Cassano Magnago (Varese): a collisione qui due auto, una delle quali si è inalberata arrestandosi con due ruote all’aria. Soccorsi portati da sanitari di un servizio locale di autoambulanza, effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento delle limitrofe Busto Arsizio e Gallarate ed agenti della Polizia locale.

Passerella “Sarone”, Capriasca avrà un “vero” transito ciclopedonale

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Sino è stata una passerella pedonale, nel prossimo futuro diventerà opera ciclopedonale, e dunque a servizio di un maggior numero di utenti. Soggetto da lunedì scorso a lavori di riconversione è il manufatto “Sarone” in territorio comunale di Capriasca, sezione Lugaggia e sezione Cagiallo, ad attraversamento del fiume Capriasca; principale novità sarà l’allargamento del passo (cioè della piattabanda) da 120 a 300 centimetri, con trasformazione di quello che in origine fungeva principalmente da supporto ad un collettore (acque luride, collegamento dal già “Consorzio depurazione acque Media Capriasca” al già “Consorzio depurazione acque Medio Cassarate”) in vero e proprio transito di cui possano beneficiare sia i pedoni sia i dueruotisti. Nel progetto sarà inoltre da compensarsi l’odierno salto di quota sulla sponda lato Lugaggia. I tempi da ipotizzarsi: di massima, conclusione nel corso del primo trimestre 2025; a parte gli eventuali ritardi da condizioni meteorologiche avverse, da non escludersi imprevisti.

Chiasso, salumi a quintali in auto ma non li dichiara: fermato e multato

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Difficile, per lui, il poter affermare di essersi trattato d’una svista: parte della merce era infatti stata occultata persino nel vano della ruota di scorta, quello cui di solito si riesce ad accedere solo dopo aver tirato moccoli perché c’è sempre un bullone di troppo da svitarsi. Ha infatti tentato il colpo grosso di un’importazione di alimentari senza sdoganamento, e quindi con omissione dei dazi dovuti sull’eccedenza rispetto alla franchigia, il soggetto che a bordo di un mezzo con targhe svizzere è stato intercettato martedì della scorsa settimana – di stamane l’informativa dal portavoce dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini – al valico autostradale di Chiasso-Brogeda, in entrata su suolo elvetico, avendo stipato prodotti di alta qualità tra bagagliaio ed altri vani, utilizzato tutto l’utilizzabile quanto a spazio. Al momento del controllo, più che un Suv quello è sembrato essere un “food truck” cui mancasse solo la piastra per scaldare i panini: da “record” il carico di salumi, eccedenza pari a 312 chilogrammi rispetto allo zero dichiarato; per sovrammercato, superalcoolici nella misura di 10 litri, referenze altre – dalle acciughe ai carciofi – in minore ma pur ragguardevole quantità. Per consumo domestico, dai, non era nemmeno un’ipotesi da far balenare; e difatti, dall’incrocio tra le dichiarazioni dei quattro uomini che viaggiavano in direzione nord, è poi emerso che gli articoli sarebbero stati utilizzati in una struttura della ristorazione. Multone in arrivo.

“Ferrovia retica”, doppia conferma italofona nel Consiglio consultivo

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Due nomi dal Grigioni di lingua italiana, nelle figure di Samuele Censi da Grono e di Alessandro Della Vedova da Poschiavo località San Carlo, tra i confermati dall’autorità politica cantonale quali membri del Consiglio consultivo della “Ferrovia retica” per il quadriennio 1.o luglio 2024-30 giugno 2028. Insieme con Samuele Censi ed Alessandro Della Vedova restano operativi Yvonne Altmann (Arosa), Georg Fromm (Prettigovia-Davos), Kathrin Schläpfer (Thusis) e Livio Zanetti (Landquart); nominati inoltre Céline Meury (Ilanz), Mirko Pianta (Tiefencastel), Stefan Sieber (Sankt Moritz) ed Aita Zanetti (Scuol) quali nuovi membri. Competenza del Consiglio consultivo, operativo dal 1998 e nel quale 10 membri sono indicati dai membri del Governo ed altri 10 risultano quale espressione del Legislativo cantonale (un 21.o, in ruolo di presidente, è il presidente del Consiglio di amministrazione dell’azienda), è la formulazione di suggerimenti, proposte e tesi su vari aspetti legati all’ente, dall’edilizia al commercio alla parte tecnica; la composizione dell’organico è funzionale all’adeguata rappresentanza delle regioni geografiche.

Strada della Calanca, revocato il dispositivo di chiusure preventive

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Non che il problema sia risolto in via definitiva, anzi: servono – e sono in corso di elaborazione – interventi di carattere generale, a titolo di esempio la costruzione di un vallo di sbarramento e/o lo spostamento di una sezione della carreggiata, temi questi su cui in autunno saranno concluse le analisi in vista dell’attuazione di provvedimenti consoni. Ma almeno una decisione è acquisita: in revoca, e con effetto immediato, il dispositivo imposto dai responsabili dell’Ufficio tecnico del Canton Grigioni con chiusure preventive sulla Strada della Calanca, provvedimento adottato a più riprese – e non senza proteste da parte della popolazione residente e transitante, oltre che da vari amministratori locali – per esempio nel marzo scorso, in presenza di cumuli di pioggia pari o superiori ai 50 millimetri, nel tratto compreso tra la diramazione per Buseno ed il bivio per Castaneda. Fra gli interventi di messa in sicurezza già effettuati: rimosse rocce instabili, mediante brillamento, per il volume di circa 200 metri cubici; posati numerosi sbarramenti realizzati con tronchi d’albero e trasportati in elicottero; verificate le condizioni di transitabilità, metro per metro, tra sedime e bordi. Alle prossime precipitazioni il primo “test” di verifica sui benefici conseguiti.

Colpo di stiletto / No, no e poi no, ai domiciliari star proprio non so

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La sua idea di arresti domiciliari, a quanto pare, non coincide propriamente con quella imposta dalle autorità giudiziarie: le quali insistono per farlo rimanere tra le quattro mura di casa (per l’appunto “domicilio”; da “domus”, latino facile), mentr’egli preferisce un bar vicino, distanza quel paio di chilometri, con varietà di opzioni ed a volte anche fuori dal territorio comunale; gli è che, attardandosi sino alle ore piccole, finisce non di rado sotto le attenzioni delle forze dell’ordine. Un 40enne, pregiudicato, è stato individuato e tratto in arresto per evasione (dai domiciliari, giust’appunto) nella notte tra domenica e lunedì a Figino Serenza (Como), trovandosi egli in un esercizio pubblico ovvero non nell’abitazione della limitrofa Novedrate; non un caso, come constatato da effettivi dei Carabinieri, compagnia di Cantù, trattandosi almeno della… quinta violazione dello stesso genere da lunedì 4 dicembre 2023, giorno in cui aveva avuto luogo l’assegnazione ai domiciliari. Le evidenze, nel complesso: a parte quanto già oggetto delle precedenti condanne, nel volgere di sei mesi e mezzo il 40enne ha cumulato una denuncia e quattro arresti, l’ultimo dei quali sfociato in… nuova relegazione ai domiciliari. Ma ci sa che…

Sesto Calende (Varese), 19enne ferito: elisoccorso in codice giallo

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Elisoccorso in azione stamane nel territorio comunale di Sesto Calende (Varese), lungo via Per Osmate in località Lentate Verbano, per l’assistenza ad un 19enne feritosi, a quanto pare sul posto di lavoro. Ancora frammentarie le notizie dal luogo, sul quale sono presenti anche sanitari con ambulanze ed una squadra dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale in Varese; da prime indicazioni parrebbe che il giovane sia stato investito da un veicolo, forse sul piazzale o nelle pertinenze di un’azienda; accertamenti in corso a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Gallarate (Varese). Il trasferimento del 19enne ha avuto luogo sotto regime di codice giallo.

Bns, altro taglio ai tassi di interesse. Borsa di Zurigo in rilancio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.58) Dopo avvio in navigazione a vista, mancando nella circostanza il consueto parametro newyorkese (Wall Street chiusa ieri per la festività del 19 giugno), una giornata di felice libertà si è concesso il listino primario alla Borsa di Zurigo, anche sotto spinta di buone notizie circa il calo dell’inflazione (dato reale, 1.3 per cento; ipotesi 2025, 1.1 per cento; ipotesi 2026, 1.0 per cento) e poi sul taglio di 0.25 punti del tasso di riferimento, ora all’1.25 per cento, da parte dei vertici della “Banca nazionale svizzera”. Di conseguenza, “Swiss market index” al rilancio nella misura dello 0.56 per cento su quota 12’128.16 punti, “Partners group Ag” battistrada (più 2.12 per cento). Allargato: in slancio “Molecular partners Ag”, che aggiunge un “più 10.85” per cento per risalire oltre il prezzo di nove franchi per azione avendo di fatto triplicato nell’arco di un mese. Andamento sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.95 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.37; Ftse-100 a Londra, più 0.82; Cac-40 a Parigi, più 1.34; Ibex-35 a Madrid, più 0.94. Tecnologici dominanti a New York ma senza grandi ripercussioni sul Nasdaq, che in effetti viaggia sul pari così come S&P-500 e “Dow Jones”. Cambi: 95.44 centesimi di franco per un euro, 89.07 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in reazione ed ora al controvalore teorico di 57’830 franchi circa per unità.

Saronno (Varese): tentano la spaccata, un privato li fa arrestare

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Due nordafricani, 31 e 30 anni le età dichiarate, entrambi clandestini ed entrambi privi di fissa dimora, sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato durante il furto da loro tentato in un negozio del centro di Saronno (Varese) nella notte tra martedì e ieri. Decisivo l’… orecchio fino di un privato cittadino che aveva udito rumori provenire da breve distanza e che pertanto ha messo in allarme le forze dell’ordine; all’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri, che tra l’altro si trovava già nella zona, il primo dei due soggetti è stato bloccato sull’esterno dello stabile mentre per l’individuazione del secondo si è resa necessaria una perlustrazione del punto-vendita all’interno del quale il ladro aveva tentato di occultarsi. Rilevante, a tale fine, anche l’apporto venuto da altra unità dei Carabinieri dalla vicina stazione in Uboldo (Varese). Il provento dell’effrazione, in realtà meno di 100 euro trattandosi del mero fondo-cassa, è stato recuperato.

Guanzate (Como): autoarticolato in fiamme, gravi danni alla motrice

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Sarebbe di natura accidentale, cioè da attribuirsi ad un cortocircuito o ad un surriscaldamento di apparati meccanici, l’incendio divampato nel pomeriggio di ieri, martedì 19 giugno, a bordo di un autoarticolato fermo nel territorio comunale di Guanzate (Como), e meglio sul piazzale in fregio a via Alessandro Manzoni. L’allarme è scattato alle ore 17.30 circa; sul posto unità dei Vigili del fuoco. Danni consistenti al mezzo, ed in particolare alla motrice; nessuna conseguenza per le persone.

Calcio / Euro 2024, figuraccia contro gli scozzesi. Ma un punto arriva

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Come i musicanti di Brema: partita per suonare e per replicare il successo (3-1) dell’esordio contro l’Ungheria, al secondo impegno negli Europei 2024 di calcio, e sempre sul campo di Colonia, la Rossocrociazia rischiò stasera di essere suonata dagli scozzesi, chiudendo su un micragnoso 1-1 ed avendo rischiato il colpo del “kappaò” ad una manciata di secondi dal fischio finale. Le reti: 12.o, Fabian Schär (autogoal) 0-1; 25.o, Xherdan Shaqiri, 1-1. Gli altri risultati: Germania-Scozia 5-1; Rossocrociazia-Ungheria 3-1; Germania-Ungheria 2-0. La classifica del gruppo “A” dopo due turni completi: Germania 6 punti (differenza-reti, più sei); Svizzera 4 (differenza-reti, più due); Scozia 1 (differenza-reti, meno quattro); Ungheria 0 (differenza-reti, meno quattro). Qui la cronaca a modo nostro.

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Primi cinque minuti degli scozzesi come nei primi cinque minuti della battaglia di Culloden, anno 1746. Si spera in analogo finale.

Brutale contropiede, Fabian Schär la butta dentro. Nella porta della Rosscrociazia. Don’t worry, ma tanto sorry.

Quattro erano sino ad oggi le versioni dell’“Urlo” di Edvard Munch. Diventano cinque con la faccia che fa Yann Sommer all’indirizzo di Fabian Schär dopo l’autorete.

Se valessero ancora i “10 angoli un rigore” come ai tempi del campetto oratoriano, la Rossocrociazia arriverebbe al “bonus” intorno a metà primo tempo.

Okay, Xherdan Shaqiri è andato a giocare negli States, dove tanti svernano, et cetera. E per 24 minuti e mezzo si era qui a dire: l’è nài, al gh’è pü. Poi una palla rubata alla John “Hondo” Havlicek o alla Larry Joe Bird, facendosi sponda sul basket, e nel “sette” si stampa il sinistro sabongiesco per il pareggio.

Sorpasso compiuto, sorpasso azzerato per fuorigioco. Manuel Akanji fregato dal fisico tipo Tiramolla: spalle troppo all’indietro, il Var non perdona.ù

Telecamere sul pubblico allo scadere della prima frazione. Inquadratura di tre secondi su una tifosa scozzese che fa partire un grido di gioia sparato in sol10. Danni permanenti all’udito per due terzi della tribuna.

65 secondi della ripresa e già due calci d’angolo per la Rossocrociazia. Quella regola dell’oratorio non era poi così male, sapete?

Posa vezzosa di una tifosa biondina. A migliaia su “Google images” per cercare di conoscerne l’identità e per chiederle l’amicizia tra “Facebook”, “Tinder” ed ogni altra piattaforma possibile.

Cambio allo scadere dell’ora: dentro Breel Embolo per Xherdan Shaqiri. Pareggiare dovrebbe essere una non-opzione, ma a premere sono gli scozzesi e allora si incominci a ragionare sull’idea del mezzo bicchiere pieno.

Minuto 66, punizione: Scott McKenna va di testone e stampa il palo alla destra di Yann Sommer. E con questo si passa in debito con la fortuna.

La mette dentro, Breel Embolo, all’82.o e dopo che i suoi compagni hanno appena sofferto pene infernali. Ma nulla, soliti centimetri, solito fuorigioco.

Già nel recupero. Manuel Akanji salva a centimetri zero dalla linea. Non meravigliatevi se domattina Berna riceverà una dichiarazione di guerra da Edimburgo.

Finisce 1-1. Dovevano essere tre punti facili ed a corredo dei quali prestare anche attenzione al “plus” della differenza-reti nel raffronto con la Germania prima forza del gruppo; è andata di lusso che sia arrivato un punticino. Non è il caso di fasciarsi la testa: bisogna ingessarsela. E nel frattempo, come direbbe la Kerry, slainte, anche se il bicchiere di whisky è poi a metà della metà, immagine docet.

Soazza, scontro tra moto e bici elettrica: 79enne finisce in ospedale

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Non ancora note le condizioni di salute della 79enne che a bordo di una “e-bike”; intorno alle ore 17.07 di ieri ovvero martedì 18 giugno, in territorio comunale di Soazza è venuta a collisione con la moto guidata da un 21enne. L’incidente in corrispondenza dello svincolo sud di Soazza lungo la Strada italiana H13, dove il motociclista stava giungendo in direzione da Lostallo verso Mesocco e, secondo una prima ricostruzione confermata peraltro dal portavoce della Polcantonale Grigioni, è stato urtato dall’altro dueruote giunto da destra ed immessosi sulla Cantonale in provenienza dalla via laterale di accesso al campo sportivo. L’impatto nel pieno della manovra di attraversamento della strada; entrambi i conducenti sono stati scaraventati a terra. Il 21enne se l’è cavata con qualche contusione; l’anziana è stata trattata sul posto da sanitari del “Servizio ambulanza Moesano” e poi trasferita al “San Giovanni” di Bellinzona.

Weiningen: Albanerin und Albaner verhaftet

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Die Kantonspolizei Zürich hat am Montag (17.6.2024) in Weiningen eine Frau und ein Mann verhaftet, die international zur Verhaftung ausgeschrieben sind.

Fahndern der Kantonspolizei Zürich fiel auf der Zürcherstrasse ein Fahrzeug mit italienischen Kontrollschildern auf.

Bei der Kontrolle der Fahrzeuginsassen konnten sie sich die nicht ausweisen, weshalb sie auf einen Polizeiposten geführt werden mussten.

Die Identifikation zeigte, dass es sich um einen 44-jährigen Albaner und eine 38-jährige Albanerin handelt, welche durch Italien international gesucht werden. Die beiden Personen sind aus dem Vollzug einer im Zusammenhang mit einem Gewaltdelikt stehenden Haftstrafe geflohen.

Bei der Durchsuchung des Fahrzeuges stellte die Kantonspolizei Zürich Einbruchswerkzeug sicher. Nach der polizeilichen Sachbearbeitung wurden die beiden Personen der Staatsanwaltschaft Zürich-Limmat zugeführt.

Conters (Kanton Graubünden): Pilot überlebt Helikopterabsturz

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Ein 29-jähriger Pilot hat am Dienstag in Conters GR einen Helikopterabsturz aus über 50 Metern Höhe verletzt überlebt. Der Unfall ereignete sich während eines Transportflugs, bei dem Schlagholz befördert wurde. Laut Kantonspolizei Graubünden geriet der Helikopter gegen 13.20 Uhr beim Absetzen eines angehängten Baumstamms ausser Kontrolle. Aus bislang ungeklärter Ursache stürzte er dann aus über 50 Metern Höhe ab und schlug auf dem Boden auf.

Eine Rega-Crew flog den verletzten Piloten zur Behandlung ins Kantonsspital Graubünden nach Chur. Die Schweizerische Sicherheitsuntersuchungsstelle (Sust) hat vor Ort Ermittlungen zur Unfallursache aufgenommen.

Betrunkener mit Schutzengel unterwegs

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Bei einer Kollision zwischen einem Auto und einem Lieferwagen in Sulgen (Kanton Thurgau) verletzte sich am Dienstagabend eine Person. Ein Fahrer war stark alkoholisiert.

Gemäss den Erkenntnissen der Kantonspolizei Thurgau war ein 38-jähriger Schweizer mit seinem Auto auf der Kradolfstrasse in Richtung Kradolf unterwegs. Kurz nach der Bahnunterführung Sulgen/Erlen geriet er über die Mittellinie und kollidierte seitlich-frontal mit einem entgegenkommenden Lieferwagen. Der 36-jährige Lieferwagenfahrer und sein 49-jähriger Beifahrer blieben unverletzt, der Autofahrer musste mit mittelschweren Verletzungen durch den Rettungsdienst ins Spital gebracht werden. Es entstand Sachschaden von mehreren tausend Franken.

Bei beiden Fahrern wurden Atemlufttests durchgeführt. Beim Autofahrer wurden Werte von rund 1.7 mg/l gemessen. Die Staatsanwaltschaft ordnete eine Blutentnahme und Urinprobe an. Der Führerausweis des Schweizers wurde gesperrt und er wird bei der Staatsanwaltschaft zur Anzeige gebracht.

Während der Unfallaufnahme musste die Kradolfstrasse im Bereich der Unfallstelle gesperrt werden. Die Feuerwehr Sulgen-Kradolf-Schönenberg erstellte eine Umleitung.

Lostorf (Kanton Solothurn): Verdächtige Algerier nach Raubdelikt ermittelt

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In Lostorf wurde am Samstag, 24. Februar 2024, ein Mann Opfer eines Raubüberfalls.

Inzwischen konnten die Polizei und die Staatsanwaltschaft des Kantons Solothurn zwei algerische Staatsangehörige als mutmassliche Täter identifizieren.

In der Nacht auf Samstag, den 24. Februar 2024, kurz nach Mitternacht, wurde ein 66-jähriger Mann in Lostorf von zwei zunächst unbekannten Männern angegriffen, geschlagen und anschliessend ausgeraubt.
Mittlerweile gelang es den Ermittlungsbehörden, zwei algerische Staatsangehörige im Alter von 19 und 23 Jahren als dringend tatverdächtig auszumachen. Nach derzeitigem Kenntnisstand könnten die beiden Männer für weitere Straftaten verantwortlich sein. Entsprechende Untersuchungen hierzu laufen derzeit.

Losone, cantiere di lavori tra via Municipio e il ponte sul riale Brima

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Lavori in vista lungo via Ai Molini nella sezione compresa tra via Municipio ed il ponte sul riale Brima, in territorio comunale di Losone, con cantiere all’apertura lunedì 24 giugno ed a conclusione ipotizzata a mercoledì 31 luglio. Nel contesto delle attività di cantiere, previsti il rifacimento dei marciapiedi e l’asfaltatura del tratto. Le opere saranno svolte di massima tra lunedì e venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 17.30, con utilizzo di semafori per la gestione del traffico e, secondo eventuali esigenze maggiori, con presenza di agenti preposti.

Val Veddasca (Varese): uomo si perde nei boschi, recuperato dall’… alto

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Salvataggio non privo di difficoltà, nel tardo pomeriggio di ieri ovvero martedì 18 giugno, quello portato a termine da effettivi dei Vigili del fuoco in Luino (Varese) e dalla squadra elicotteristica con il velivolo “Drago 141” dalla base all’aeroporto di Malpensa: individuato e recuperato un uomo che si era smarrito in zona boschiva della Val Veddasca, verso il confine fra Lombardia e Ticino. Intorno alle ore 15.30 il primo intervento: ad avvenuto “aggancio” via terra, la posizione è stata comunicata agli specialisti che hanno potuto rilevare il punto di contatto, procedendo poi alla messa in sicurezza del soggetto. Disorientamento e stato di debilitazione da stanchezza a parte, l’uomo è apparso in buone condizioni di salute e, soprattutto, senza lesioni o traumi.

Bellinzona, auto sbatte contro un muretto a Camorino: donna ferita

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Soccorsi con intervento di operatori sanitari della “Croce verde” Bellinzona per la conducente di una “Mercedes Benz” che alle ore 9.13 circa, nel transito lungo la direttrice stradale da Bellinzona verso Cadenazzo ed appena fuori dalla zona di Camorino in territorio bellinzonese, è andata a collidere contro un muretto, riportando tra l’altro danni vistosi. La donna ha riportato traumi e lesioni qualificabili sul codice giallo, salvo esito di più approfonditi controlli in sede nosocomiale. Le operazioni di svincolo e di recupero del veicolo sono state eseguite da effettivi dei Pompieri Cadenazzo e dei Pompieri Bellinzona. Nel volgere di un’ora circa il ripristino delle ordinarie condizioni di viabilità.

Asfaltature, doppio cantiere nella sezione alta di via Ai Monti

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Sempre dandosi per scontati i possibili sconfinamenti nel calendario ed i possibili spostamenti di data in eventuale presenza di condizioni meteorologiche avverse, doppio cantiere di lavori stradali in vista nel territorio comunale di Locarno, per un totale di nove fasce serali-notturne ossia dalle ore 20.00 alle ore 6.00, nel tratto fra via Ai Monti (sezione numeri civici 139a-164) e via Alla Basilica (sezione numeri civici 1-12). In programma opere di asfaltatura, con il conseguente blocco della circolazione. I periodi: da mercoledì 26 giugno a mercoledì 10 luglio e da lunedì 22 luglio a sabato 27 luglio, dunque con intermittenza nella gestione delle opere. Raccomandato l’utilizzo della viabilità di aggiramento.

Pala & piccone / Parli del Ticino? Almeno scopiazza da chi ne sa…

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Da una testata quotidiana dell’immediato oltreconfine, in una delle solite rubriche sul turismo, cogliamo il temporaneo interesse per la propaggine ticinese in Val Veddasca, segnatamente citandosi il borgo di Indemini. La cui identità, ad avviso dell’anonimo estensore del breve diario di viaggio (ma l’ha fatto sul serio, quel percorso, o si è fidato di quattro righe succhiate a qualche “dépliant”?), è francamente messa in dubbio: sta infatti scritto che, risalendosi la valle, Biegno in Comune di Maccagno con Pino e Veddasca (Varese) sarebbe “l’ultimo piccolo centro abitato della Val Veddasca”; e allora, Indemini – che sta a monte, da oltre cinque secoli quale prima realtà al di qua della frontiera – dove mai si troverebbe? Beh, appena oltre, “nell’Alta Val Veddasca”, secondo lo stesso autore, in aperta contraddizione con sé medesimo. E qui l’inquadramento con due righe mortifere (per chi le ha prodotte): “Indemini, prima appartenente al Distretto di Locarno del Canton Ticino, nel 2010 con un “referendum” è entrato nel Comune di Gambarogno”. Dal che dovremmo dedurre che: a) Indemini formerebbe ormai Distretto a sé, o magari non appartiene ad alcun Distretto; b) la votazione consultiva sulle aggregazioni è diventata un “referendum”.

Non poteva mancare la solita sciocchezza dell’essere il borgo “realizzato interamente in pietra” (al di là del “realizzato”, che sta di artefatto e di posticcio, e che significa altro rispetto alle intenzioni); data poi come certezza la data “ante 1213” della chiesa parrocchiale titolata a san Bartolomeo (in realtà la cosa è solo probabile; nei testi si trova menzione solo a partire dal 1506). Suggerimento: quando si copia qua e là e non conoscendosi né la geografia né la storia di un territorio, almeno controllare su fonti attendibili. E su una cartina, dal momento che quella da Indemini al Monte Gambarogno è stata qui proposta alla categoria “passeggiata”, robetta da bimbi…

Borse, Zurigo al minimo sindacale. L’euro arranca, il franco fa terra bruciata

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.59) Emozioni zero e flussi quasi nulli nell’odierna seduta di contrattazioni sul listino primario della Borsa di Zurigo, secondo attestazione dello “Swiss market index” ritrovatosi al saldo appena sopra la parità a quota 12’060-24 punti (più 0.12 per cento); “Kühne+Nagel international Sa” capofila (più 0.97 per cento), una manciata di titoli in modesta limatura; “Givaudan Sa” e “Geberit Ag” i soli titoli fuori squadra (meno 1.11 e meno 1.25 per cento rispettivamente). Dall’allargato, interessante la posizione di “Sandoz group Ag” al picco storico (più 1.71 per cento, prezzo prossimo ai 33 franchi per azione). Così nelle altre sedi di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.35 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.29; Ftse-100 a Londra, più 0.17; Cac-40 a Parigi, meno 0.77; Ibex-35 a Madrid, meno 0.10. Chiusa New York per la festività del 19 giugno (abolizione della schiavitù). Cambi: ancora al ribasso l’euro, per il quale bastano ora 95.02 centesimi di franco dopo minimo a 94.78; 88.42 centesimi per un dollaro Usa; bitcoin fermo sul controvalore teorico di 57’506 franchi circa per unità.

L’editoriale-bonsai / Spiacenti per i frettolosi, ma Noam Chomsky è vivo

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Una certa qual precipitazione nel non verificare le notizie portò iersera varie testate a dare per morto Noam Chomsky, insigne linguista dalle tesi largamente innovative (suo il concetto sull’abilità innata dell’uomo di tradurre concetti vecchi e nuovi in espressioni affatto nuove, ed ancora di comprendere e di contestualizzare tali espressioni benché mai udite in precedenza. Roba di fino). Si dà invece il caso che lo statunitense Noam Chomsky, benché 95enne tendente a quota 96, sia stato dimesso giusto nelle scorse ore da un ospedale di San Paolo del Brasile dove si trovava per trattamenti in conseguenza di un ictus subito nel giugno 2023, ed essendo stato dimesso egli è tuttora in vita come tra l’altro attestato dalla consorte Valerie Wasserman: alle brevi, è di qua e, per ora almeno, non di là. Alle ore 2.02 di mercoledì 19 giugno, cioè mentre stiamo per buttare in pagina queste righe, varie testate – compresa RaiNews, compreso “Avvenire”, – continuano a dare Noam Chomsky per defunto; preghino, alcuni tra gli autori dei testi, che i loro pezzi non siano letti dall’interessato; il quale troverebbe modo di smontare gli articoli demolendo non già le false notizie in quanto tali, ma gli arzigogoli da cui è stata caratterizzata gran parte delle notizie stesse, volendo ogni autore far finta di aver trovato qualcosa di originale da dirsi sul personaggio, ed avendo invece quasi tutti copiato dalla solita “Wikipedia”.

Poschiavo, cicliste israeliane investite da un’auto: sono fuori pericolo

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Due donne, 50 e 44 anni rispettivamente, entrambe cittadine israeliane ed entrambe escursioniste a bordo di biciclette, hanno riportato traumi – per buona sorte, dalla media alla lieve entità secondo responso dei sanitari all’ospedale di Samedan – nell’incidente loro occorso attorno alle ore 12.35 di lunedì 17 giugno in territorio comunale di Poschiavo, lungo la strada di collegamento dalla Forcola di Livigno al Passo del Bernina. A causare la collisione è stato un 30enne germanico che, al volante dell’auto di proprietà e proveniente dall’Italia, su una curva con piega a destra ed in corrispondenza di un parcheggio ha perso il controllo del mezzo; quest’ultimo è andato ad invadere la corsia di contromano, sulla sinistra. Mobilitato un equipaggio del servizio di ambulanza da Poschiavo per i soccorsi; la vettura è stata poi recuperata. Accertamenti sono in corso circa alcuni aspetti dell’incidente.

Vermisst in Ibiza: Jonathan Tshamala Muadianvita, Kongolesischer-schweizer Doppelbürger

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Jonathan Tshamala Muadianvita verschwand am 13. Juni nachmittags auf Ibiza. Er ist Kongolesischer-schweizer Doppelbürgermit Wohnsitz in Moghegno eine Fraktion von Maggia.

Der vermisste Mann ist dunkelhäutig, 32 Jahre alt er ist kräftig gebaut, Größe 192 Zentimeter, 100 Kilogramm schwer, längliches Gesicht, dunkelbraune Augen, normale Lippen, dunkle krause Kurzhaarfrisur. Muttersprache Italienisch, spricht auch Französisch, Deutsch und Englisch. Unbekannt, was er beim Verschwinden trug. Falls aufgefunden, bitte die kantonale Polizeibehörde unter 0848 25 55 55 benachrichtigen.

Giallo ad Ibiza, scomparso da giorni un calciatore-artista del Locarnese

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(EDIT DI VENERDÍ 21 GIUGNO 2024, ORE 23.22: AVVISO REVOCATO) Nel giro del calcio dilettantistico ticinese, l’area del Sopraceneri centrooccidentale in particolare, non c’è chi non lo conosca, avend’egli indossato le maglie di Gordola, ValleMaggia, Solduno, Ascona, Cadenazzo, Minusio, Novazzano, Arbedo, Losone ed ultimamente Someo, picco di carriera in Seconda lega interregionale, ruolo attaccante; molti coloro che, anche al di fuori del campo, ne apprezzano le qualità e le “performance” artistiche, fra le più note quella di una videoinstallazione del “designer” Rafael Kouto; la sua improvvisa sparizione è dunque motivo di allarme per conoscenti ed amici. Da cinque giorni almeno, come risulta secondo l’avviso di ricerca-persone diffuso dal portavoce della Polcantonale, non dà notizie di sé il quasi 32enne Jonathan Tshamala Muadianvita, locarnese per nascita, cittadino svizzero e della Repubblica democratica del Congo che è nazione di origine della famiglia, domicilio a Maggia frazione Moghegno: l’ultimo avvistamento del giovane, se sono da prendersi con piena fiducia le frammentarie informazioni pervenute, è da farsi risalire alle ore 15.00 di giovedì 13 giugno ad Ibiza o nelle immediate vicinanze.

Del giovane non risultano notizie circa una sua volontà di immediato rientro in Ticino o di trasferimento in altro luogo nel corso della vacanza. Diffusi ad ogni modo i connotati: carnagione scura, età apparente anni 30, corporatura robusta, altezza 192 centimetri, peso 100 chilogrammi, viso allungato, occhi castani scuri, labbra normali, capelli neri scuri crespi e portati corti. Jonathan Tshamala Muadianvita è di linguamadre italiana e parla inglese, tedesco e francese; sconosciuto l’abbigliamento.

Ossigeno in Borsa a Zurigo. Europa positiva. E il franco è “superstar”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.55) Ondivago, e con sinusoidi completate per tre volte nell’arco della seduta, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo ad attestazione di un listino primario a prevalenza di titoli stanziali sulla parità e con poche presenze in guadagno superiore alla figura intera (“Abb limited” la migliore, più 1.67 per cento); “Compagnie financière Richemont Sa” e “Novartis Ag” sulla coda (meno 0.60 e meno 0.42), riscontro generale a “più 0.36” per cento su quota 12’046.61 punti. Allargato sul medesimo passo; si conferma “Julius Bär Gruppe Ag” (più 0.97 per cento). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.35; Ftse-Mib a Milano, più 1.24; Ftse-100 a Londra, più 0.60; Cac-40 a Parigi, più 0.76; Ibex-35 a Madrid, più 0.99. New York statica sui tre inidci di consueto riferimento. Cambi: 94.93 centesimi di franco per un euro, 88.40 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in arretramento al controvalore teorico di 57’221 franchi circa per unità.

Parte dalla Val Malvaglia verso l’Adula: niente più notizie da ieri mattina

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.58) Crescono, con il trascorrere delle ore, le preoccupazioni per la sorte di Chiêu Vu Nguyen, 39 anni da compiersi a settembre, partita ieri mattina dalla zona della Val Malvaglia – qui l’ultima evidenza di contatto diretto accertato, attorno alle ore 8.30 – per un’escursione verso l’Adula. La donna, cittadina statunitense con ascendenze vietnamite, è alta 178 centimetri, ha età apparente che coincide con quella anagrafica, corporatura snella, viso allungato, occhi scuri e capelli lisci neri portati a lunghezza media e si esprime in inglese ed in vietnamita. Elementi utili per il riconoscimento: giacca nera, pantaloni beige, scarpe da montagna beige, zaino da montagna blu e nero. Consuete raccomandazioni a chi abbia notizie utili per il rintracciamento. La foto di Chiêu Vu Nguyen è presente sul sito InterNet della Polcantonale, cui si rinvia.

Marokkanischer Asylbewerber nach Diebstahl verhaftet: Zelle zerstört und Polizisten verletzt

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Heute, in Balgach wurde ein Asylbewerber (17) aus Marokko nach Fahrzeugeinbrüchen und Einschleichediebstahl festgenommen.

Am Montag (17.06.2024), kurz nach 6:35 Uhr, hat die Kantonspolizei St.Gallen an der Strimäderstrasse einen Mann festgenommen, welcher vorgängig mutmasslich in Fahrzeuge eingebrochen sowie in eine Wohnung eingeschlichen ist. Beim mutmasslichen Täter handelt es sich um einen 17-jährigen Asylbewerber auf Marokko.

Gemäss jetzigen Erkenntnissen, begab sich eine vorerst unbekannte Täterschaft über mutmasslich unverschlossene Türen in ein Mehrfamilienhaus in einem Quartier in Balgach und dort in eine Wohnung. Darin durchsuchte sie diverse Behältnisse und Räumlichkeiten. Sie stahl ein elektronisches Gerät im Wert von mehreren hundert Franken sowie einen Autoschlüssel.

Daraufhin begab sich die vorerst unbekannte Person mittels Autoschlüssel in das passende Auto und durchsuchte dieses. Unterdessen wurde der Bewohner der Wohnung auf den unbekannten Mann aufmerksam und konfrontierte ihn beim Auto. Nachdem der Bewohner dem unbekannten Mann den Rucksack abnehmen wollte, wurde er vom Unbekannten mit einem Messer bedroht.

Anschliessend flüchtete der Täter mit einem Velo in Richtung Hauptstrasse. Dank einer sofort eingeleiteten Fahndung konnte der mutmassliche Täter, ein 17-jähriger Marokkaner an der Strimäderstrasse angehalten und festgenommen werden. Anlässlich der Festnahme konnte bei zwei in der Nähe parkierten Autos einen Einbruch festgestellt werden.

Beim mutmasslichen Täter der Fahrzeugeinbrüche handelt es sich ebenfalls um den 17-Jährigen. Ihm wird vorgeworfen, die Scheiben der Autos eingeschlagen und diese durchsucht zu haben. Der 17-jährige Marokkaner dürfte daraus eine Tasche sowie den Inhalt eines Portemonnaies im Wert von über hundert Franken gestohlen haben. Es entstand Sachschaden von mehreren tausend Franken.

Anlässlich der Festnahme wurde der 17-Jährige in einer Hafteinrichtung der Kantonspolizei Sankt Gallen untergebracht. Der 17-Jährige verhielt sich sehr renitent und beschädigte die Zelle. Er wurde gegenüber Mitarbeitenden der Kantonspolizei St.Gallen handgreiflich. Ein Mitarbeiter wurde dabei verletzt und musste medizinisch behandelt werden.

Der 17-jährige Asylbewerber aus Marokko, welcher im Kanton St.Gallen wohnhaft ist, wird bei der Staatsanwaltschaft des Kantons St.Gallen zur Anzeige gebracht. Das Migrationsamt des Kantons St.Gallen prüft ausländerrechtliche Massnahmen.

Quelle der Meldung: Stapo SG

Buttisholz (Kanton Luzern): 75-jährige Frau erliegt ihren Verletzungen

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Anfang Juni, den 15. Juni 2024 wurde eine Fahrradfahrerin bei einem Verkehrsunfall in Buttisholz lebensgefährlich verletzt.

Die Verletzte wurde damals von einem Rettungshelikopter in das Spital überflogen. Die 75-jährige Frau ist am Montag (17. Juni 2024) verstorben. Die Unfallursache wird von der Polizei weiterhin abgeklärt. Die Untersuchung führt die Staatsanwaltschaft Sursee.

Bastardi inside / “Bürgenstock”, o del… capolinea della pace

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Non è vero che la pace non è entrata in linea di conto, al “Bürgenstock”. Dovreste sentire quale quiete e quale atmosfera di serenità. tolti di mezzo elicotteri rombanti e securini motorizzati d’ogni genere, regnano oggi sulla zona.

Cultura del fumetto, il Ticino c’è: 30 candidati al concorso, tre vincitori

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Joël Prétôt (per “Torsoli”), Elena Maspoli (per “Rosa e Amir”) e Theodore Brenni (per “Giallo”) sono i vincitori del concorso – prima edizione – organizzato sotto egida del Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport e dedicato alla promozione dell’arte nel mondo dei fumetti, percorso inserito nelle linee programmatiche di politica culturale 2024-2027. I tre lavori sono stati scelti fra 30 candidature; due menzioni speciali sono state conferite a Mirco Breda (per “La forza dell’illusione”) ed a Lisa Gyöngy (per “Covando me stessa”). La procedura di selezione è stata coordinata dai vertici dell’Ufficio sostegno cultura in accordo con i responsabili dell’organizzazione “Fumetto Svizzera”, della “Pro Grigioni italiano” e dell’“Istituto editoriale ticinese”. I vincitori riceveranno un premio in denaro; le loro opere saranno pubblicate in una nuova collana Iet; i bozzetti saranno inoltre al centro di una mostra itinerante fra Svizzera di lingua italiana, Romandia e Svizzera di lingua tedesca nell’arco del 2025. Nella foto, Joël Prétôt.

Borsa di Zurigo, niente riscossa. New York in spinta, franco dirompente

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.20) Dopo essere finito a ripetizione sotto la soglia psicologica dei 12’000 punti, al saldo sopra tale livello ma in perdita (meno 0.34 per cento su quota 12’003.52 punti) lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo che oggi ha trovato sostentamento credibile solo in “Ubs group Ag” (più 2.15) ed in “Swiss Re Ag” (più 1.15) quand’invece hanno accusato perdite superiori alla figura intera vari titoli dalla primaria importanza, tra cui “Novartis Ag” (meno 1.55) ed “Alcon incorporated” (meno 2.34, lanterna rossa). Nell’allargato, di qualche interesse la risalita di “Julius Bär Gruppe Ag” (più 1.78 per cento), soprattutto in ragione della conferma di una strategia di disimpegno da “asset” laterali. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.37; Ftse-Mib a Milano, più 0.74; Ftse-100 a Londra, meno 0.06; Cac-40 a Parigi, più 0.91; Ibex-35 a Madrid, meno 0.30. New York in reazione: Nasdaq, più 1.23; S&P-500, più 0.98; “Dow Jones”, più 0.61. Cambi: euro sempre meno convincente, sufficienti ora 95.52 centesimi di franco; 89.01 centesimi di franco per un dollaro Usa; in arretramento il bitcoin, ora al controvalore teorico di 58’835 franchi circa per unità.

Arogno, cantiere in zona Sasso Grosso: blocco su strada Da Röv

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Qualche disagio da mettersi in conto, a partire dalle ore 7.00 di lunedì 24 giugno e sino a tutto il pomeriggio di mercoledì 31 luglio, nella viabilità tra Arogno e Val Mara frazione Rovio per la prevista chiusura di strada Da Röv, tratto locale della Cantonale a congiunzione tra i due nuclei. Il blocco della circolazione è conseguente ai necessari lavori di ripristino in corrispondenza del ponte sul Mara. Raccomandato l’utilizzo di percorsi alternativi.

Busto Arsizio (Varese): collisione tra auto e furgone, feriti tre giovani

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Tre giovani – 27, 22 e 18 anni le età – sono rimasti feriti intorno alle ore 18.10 di ieri, domenica 16 giugno, nell’incidente avvenuto lungo via Vicinale Piombina a Busto Arsizio (Varese), quartiere Sacconago, zona industriale, e per tale motivo sono stati ricoverati in strutture nosocomiali del territorio, due al “Circolo” di Busto Arsizio ed una all’“Ospedale nuovo” di Legnano (Milano). Secondo la più probabile ricostruzione dell’episodio, i tre si trovavano a bordo di una vettura fermatasi lungo la strada e tamponata da un veicolo commerciale il cui conducente non si sarebbe accorto della presenza dell’ostacolo. Soccorritori mobilitati sotto regime di codice rosso; priorità declassata poi a codice giallo stante l’avvenuto riscontro di traumi e lesioni dalla media entità.

Norman Gobbi, almeno sino a dicembre l’“interim” da nocchiero leghista

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Dell’essere sufficienti alcuni numeri (esempio: l’avvenuta rielezione di quattrro sindaci; esempio-bis, la conquista di quattro municipali in più alle ultime Comunali) per dire che il partito – pardon, il movimento – è in salute, si scusi la franchezza ma no, anche perché in Ticino non sta bene nessuno; in questo, l’odierna assemblea ordinaria della Lega dei Ticinesi ha detto quel che qualche maggiorente vuole che sia raccontato, gallina vecchia fa buon Broadway, et cetera. Circa l’esser stata trovata una linea non dirigista, d’accordo, ma almeno diversa da quella deriva kolchoziana che per un certo periodo si traduceva nel comandano tutti e non comanda nessuno, si può invece convenire: c’è una sorta di quadrato ufficiali, con Roberta Pantani Tettamanti, Gianmaria Frapolli (fresco di subentro ad Antonella Bignasca, per scelta e per maggior affinità tornata al ruolo di editrice), Daniele Piccaluga ed Alessandro Mazzoleni, e c’è un coordinatore. C’è il coordinatore, e continuerà ad esserci nella persona di Norman Gobbi, che è anche consigliere di Stato e titolare del Dipartimento cantonale istituzioni: oggi, a Monteceneri quartiere Rivera, nel mezzo di una paccata di decisioni tecniche è stato deciso di conferire una proroga dell’interinato sino a dicembre almeno; cose pesanti nel mezzo, non molte e soprattutto niente competizioni elettorali, facendosi astrazione da quel paio di situazioni locali andate in proroga obbligata.

Un cambio adesso, detta fuori dai denti, sarebbe stato privo di senso. Ma per arrivare alla conferma di colui che nemmeno ci teneva, al tempo della prima chiamata nel ruolo, i leghisti o meglio coloro che oggi vestono la casacca leghista si sono dovuti mettere di buzzo buono per emendare e riscrivere parte dello statuto, dovendosi inserire formalmente nel documento la figura del coordinatore (eh, lontani i tempi di Giuliano “Nano” Bignasca “presidente a vita”) e l’elenco delle sue funzioni. Ridefinita sino alle virgole, inoltre, la gamma delle tipologie di soci, aspetto su cui magari già domani si andrà a cercare qualche indicazione. Unanimità configurata, unanimità ottenuta; anche sulla necessità di indire un’assemblea straordinaria a fine 2024, se effettivamente sarà il caso, perché a rigore di quanto stabilito non si potrebbe lasciare un “vacuum” nella conduzione tra San Silvestro 2024 ed il momento della nuova assemblea ordinaria 2025. Come venirne fuori? Con il preannuncio di un’assemblea straordinaria che si formalizzerebbe prima di Natale e durante la quale sarebbe nominato il nuovo coordinatore, nocchiero con funzioni determinate e “road map” stabilita: “Riprendere le redini del movimento e scegliere la linea politica per il prossimo termine elettorale previsto nel 2027 con le Elezioni cantonali”, sta scritto in una nota diffusa dopo conclusione della parte ufficiale (a porte chiuse) dell’assemblea.

Ma un nome, un’ipotesi in carne ed ossa (e che non rientri nel novero dei cinque già indicati, cioè Norman Gobbi e gli odierni quattro vicepresidenti), esiste o – meglio – esiste già? I due, tre, facciamo quattro contatti possibili in una serata di domenica o negano o glissano; molto dipende, o almeno così pare di capire, dal profilo che sarebbe giudicato più congruente con le esigenze della Lega. Nel senso: serve un “conducàtor”, un prominente, un presidente secondo la modalità che è propria dei neocentristi ex-giap e dei lib-rad e, nella formula della coabitazione tra Laura Riget e Fabrizio Sirica, dei socialisti, e con ciò la Lega transiterebbe funzionalmente da movimento a partito in quanto tale, oppure il soggetto agirebbe sì nella definizione della linea di condotta, ma sull’esito di consultazioni collegiali e quindi quale identità di sintesi per istanze diversamente espresse e diversamente rappresentate (o, e forse, non ben rappresentate o non più rappresentate in modo adeguato) negli ambienti di via Monte Boglia a Lugano? Nel secondo caso, il profilo esiste già. Si voglia o non si voglia vedere, è la domanda su cui da qui a tre anni si gioca metà del futuro del movimento.

Verbania (Vco), rischia di annegare nel Lago Maggiore: salvato

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.19) È stato sottoposto a terapie di prima urgenza, all’ “Ospedale Giuseppe Castelli” di Verbania (Verbano-Cusio-Ossola), l’uomo per i soccorsi al quale la sala operativa della Guardia costiera per il Lago Maggiore era stata messa in allarme alle ore 6.13 di oggi, a quanto consta essendo stata rilevata la presenza di un soggetto in difficoltà nelle acque del Verbano stesso ma la cui sagoma risultava indistinguibile o nascosta dalla vegetazione attorno al “Camping village Isolino” in frazione Fondotoce. All’arrivo della motovedetta della Guardia costiera, “in uno” con effettivi dei Vigili del fuoco, l’uomo – circa 60 anni l’età – è stato trovato in acqua ed abbarbicato ad un grosso tronco, ed ovviamente in precario stato di salute per ipotermia avantutto. A seguire, recupero e trasferimento sul gommone dei Vigili del fuoco, trasferimento al pontile del campeggio ed affidamento all’equipaggio dell’ambulanza.

“Alta via del Lario”, ricerche a buon fine: trovato l’escursionista scomparso

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.11) Una lunga notte di ansia, ed all’alba la liberazione: è stato ritrovato, e gode di buone condizioni di salute, il 26enne escursionista milanese per il cui mancato rientro alla base, dopo passaggio al “Bivacco Zeb” sulla cosiddetta “Alta via del Lario” (provincia di Como), era stato dato un primo allarme alle ore 20.05 di ieri, sabato 15 giugno, temendosi un infortunio di gravità tale da impedire al giovane di raggiungere la destinazione o di chiedere assistenza. Mobilitati operatori del “Soccorso alpino” civile dalla Delegazione lariana, insieme con una squadra in elicottero e ad effettivi dei Vigili del fuoco dai Distaccamenti di Dongo e di Menaggio; a supporto, alcuni droni dai Comandi provinciali dei Vigili del fuoco in Parma ed in Milano. Le operazioni sono state complicate da nubi, pioggia a tratti battente e terreno non sempre stabile. L’individuazione del 26enne ha avuto luogo dall’aria, su ricognizione nella zona dell’Alpe Magiam, in territorio comunale di Dosso del Liro (Como); a seguire, aggancio dell’escursionista e suo trasferimento a valle.

Cade su un sentiero del Generoso, escursionista ferito e ricoverato

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Elitrasporto in regime di massima urgenza sino al “Civico” di Lugano, stamane, per un uomo caduto ed infortunatosi durante l’escursione che stava compiendo sulle falde del Monte Generoso, in territorio comunale di Mendrisio. L’allarme è stato lanciato da un’altra persona che si trovava sullo stesso tratto; prima assistenza portata dagli specialisti del “Soccorso alpino”, costretti ad operare su sedime ricco di asperità. Le condizioni del soggetto ferito non sono note.

Bellinzona, a Palazzo delle Orsoline l’ambasciatore in Cuba e Giamaica

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Aprirsi ad individuare temi di interesse cantonale ed a rafforzare le relazioni del Gran Consiglio con gli “stakeholder”, per il Ticino e/o per la Svizzera: era una tra le intenzioni annunciate da Michele Guerra al momento dell’elezione a presidente del Legislativo cantonale, con attività “aperte a tutti i deputati” in modo da stimolare la conoscenza reciproca e diretta tra attori in vari contesti. Giovedì 13 giugno il primo atto ufficiale: a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona la presenza di Stefano Vescovi, 54 anni, ticinese originario di Acquarossa e nato a Lugano, ora ambasciatore svizzero a Cuba ed in Giamaica; l’ospite, dall’ormai lunga carriera all’interno dell’Amministrazione federale, è dal 2001 membro del corpo diplomatico del Dipartimento federale affari esteri. Tra le realtà in cui Stefano Vescovi ha esercitato l’incarico: Tanzania, Unione europea, Italia, Austria, Perù e per l’appunto Cuba. In immagine, un momento dell’incontro.

“Ceresio in giallo” va… oltre: una sezione per i libri dell’“accesso”

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Al lancio domani, lunedì 17 giugno, con appuntamento (ad inviti) nella Sala chiostro del “Lac” di Lugano (piazza Bernardino Luini 6), l’edizione 2024-2025 di “Ceresio in giallo”, concorso letterario sotto egida del “Circolo degli artisti” in Varese e focalizzato sui generi giallo, “noir, “thriller” e poliziesco. Confermate tutte le macrosezioni (romanzi editi, romanzi inediti, “Gialli nel cassetto”, “Giallo iunior” e area letterario-fotografica); a rigore di indiscrezioni raccolte, novità dell’anno sarà la sezione “Il giallo per tutti”, ovvero romanzi gialli, “noir”, “thriller” e polizieschi pubblicati in modalità “e-book” e certificati secondo i criteri della “Fondazione Lia-Libri italiani accessibili”, ovvero destinati ad pubblico di persone con disabilità visiva. obiettivo la conferma sui livelli dell’edizione 2023-2024, caratterizzata dalla partecipazione di 484 opere. Interventi di Carla De Albertis e di Jenny Santi, ideatrici del concorso, e di Roberto Badaracco, vicesindaco di Lugano; presente Gabriele Meucci, console generale d’Italia a Lugano. La scadenza per la presentazione delle opere è fissata a lunedì 14 ottobre 2024; cerimonia di premiazione, domenica 25 maggio 2025. In immagine, un momento della cerimonia di chiusura dell’edizione 2023-2024.

Cantù (Como), morto in ospedale l’anziano schiacciato dal suo trattore

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A distanza di 10 giorni dall’infortunio occorsogli in territorio comunale di Cantù (Como), è deceduto nelle scorse ore al “Circolo” di Varese il 73enne che i soccorritori – primi fra tutti, alcuni specialisti dei Vigili del fuoco dal Distaccamento locale; con loro, un equipaggio dell’eliambulanza fatta decollare dalla base di Villa Guardia – avevano trovato in condizioni assai gravi su un pendio di via Per Alzate, dove l’uomo era stato sbalzato dal sellino del suo trattore e schiacciato dal mezzo stesso. La vittima si chiamava Fausto Capoferri ed era residente per l’appunto a Cantù; ad onta del prodigarsi dei sanitari, i traumi da schiacciamento si sono rivelati esiziali. Fausto Capoferri aveva lasciato indicazioni per l’espianto degli organi.

Cuveglio (Varese): albero si abbatte sulla strada, paura ma nessun ferito

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Tragedia sfiorata nella tarda serata di ieri, venerdì 14 giugno, lungo via Per Rancio a Cuveglio (Varese): un albero ad alto fusto e dal grosso tronco si è infatti abbattuto all’improvviso sul sedime stradale, poco prima delle ore 23.30, mettendo a nudo le radici in strappo dal terreno presumibilmente reso instabile dalle infiltrazioni di acque meteoriche e ricadendo in modo fragoroso sino ad occupare gran parte della carreggiata. Per mera casualità nessun veicolo era in transito; l’allarme è stato dato da alcuni residenti, rapido l’intervento di effettivi dei Vigili del fuoco che, nell’impossibilità di una rimozione in blocco unico, hanno dovuto procedere al taglio dell’albero direttamente sul posto. In immagine, le operazioni di messa in sicurezza.

Locarno, dalle “Corrispondenze” le mille valenze di Italo Valenti

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A Mendrisio sta il suo archivio, su InterNet sta un sito concepito nel suo nome e che potrebbe fungere da modello e da impianto per ogni biografia commentata, tale è la sua articolazione (il metodo conta) e tale è la sua fruibilità (per linguaggio, almeno dallo studente delle scuole medie all’esperto d’arte). Per quale motivo, allora, Italo Valenti ha bisogno di un evento espositivo sul passo di quello in corso – sino a domenica 7 luglio – a “Casa Rusca” in Locarno? Per una dozzina di motivi, tra i quali si elencano senza ordine alcuno di priorità: 1) fu un italiano nato a Milano e che per oltre metà dell’esistenza visse in Svizzera, diventandone cittadino non per convenienza; 2) pochi hanno piena contezza della vastità dell’impegno professionale di Italo Valenti e della sua confidenza nel tratto; 3) comprendendo la figuira e l’opera di Italo Valenti, che in Ticino – ad Ascona, per la precisione – era giunto ad inizio Anni ’50 del secolo scorso, si ottiene una visione laterale del mondo degli “atelier” che era dirompente con i vari Remo Rossi, Jean Arp, Fritz Glamer, Ingeborg Lüscher ed Hans Richter, dicendosi degli ambienti più frequentati dallo stesso Italo Valenti.

Si aggiunga un quarto aspetto: l’esposizione curata da Veronica Provenzale ed accolta nel complesso settecentesco che dà su piazza Sant’Antonio è frutto di un atto di coraggio e di onestà intellettuale, cercandosi di stabilire le “corrispondenze” (del resto, tale è il titolo della mostra: “Corrispondenze. Italo Valenti ed i sodalizi artistici tra Vicenza e Locarno”) fra due tempi distinti in contesti geograficamente diversi e con attori che forse si sarebbero incontrati in modo occasionale, ma ben difficilmente avrebbero generato una coesistenza di lungo periodo, e men che mai una collaborazione, tali erano le distanze tra i due mondi. Distanze, al contrario, colmate ed annullate da Italo Valenti, in ciò un autentico eroe dell’arte presa, appresa, implementata con il proprio sentire ed infine vissuta e fatta vivere. Le “corrispondenze”, allora, chiedono uno sforzo al visitatore, meramente chiamato a colmare con il proprio “io” interrogato (dall’opera) le dissonanze che egli avverta o intuisca.

I lavori in mostra sono di Italo Valenti, Antonio Barolini, Bruno Canfori, Otello De Maria, Maurizio Girotto, Nerina Noro, Gastone Panciera, Neri Pozza; Jean Arp, Otto Bänninger, Max Bill, Julius Bissier, Anne De Montet, Fritz Glarner, Ingeborg Lüscher, Alberto Magnelli, Ben Nicholson, Hans Richter, Remo Rossi ed Aline Valangin. Appendice quale omaggio a Sergio Grandini, divulgatore culturale tra Ticino e resto del mondo e soggetto della cui nascita ricorre il centenario; non manca un flusso di memorie e di documenti sui laboratori generati da Remo Rossi. Visite dal martedì alla domenica, ore 10.00-16.30; chiusura il lunedì.

Rechtsextremisten und Asylsuchende stören die Zürcher Pride-Demonstration 2024

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Samstag, 15. Juni 2024: Bei der Zurich Pride Demonstration zogen über 20.000 Personen fast friedlich durch die Zürcher Innenstadt.

Am Samstagnachmittag, 15. Juni 2024, zogen weit über 20 000 Personen durch die Zürcher Innenstadt. Die Demonstration im Rahmen der Zurich Pride 2024 verlief grundsätzlich friedlich. Neun Personen wurden vorübergehend festgenommen.

Kurz nach 14.00 Uhr startete der bewilligte Umzug mit über 20 000 Personen und bewegte sich auf folgender Route:

Helvetiaplatz – Stauffacherstrasse – Stauffacherbrücke – Selnaustrasse – Sihlstrasse – Talacker – Paradeplatz – Bleicherweg – Claridenstrasse – General-Guisan-Quai – Mythenquai. Dort trafen die Demonstrierenden gegen 17.00 Uhr auf der Landiwiese ein. Es kam zu keinen grösseren Zwischenfällen.

Sechs Schweizer und ein Deutscher, im Alter zwischen 19 und 33 Jahren, aus der rechtsextremen Szene, die unter anderem mit einem Motorboot im Seebecken unterwegs waren, wurden für weitere Abklärungen in eine Polizeiwache gebracht. Sie hatten homophobe Transparente dabei und brachten mittels einer Drohne homophobe Flyer in Umlauf. Ein 39-jähriger Afghane und ein 23-jähriger Eritreer, die sich gegenüber den Demonstrationsteilnehmenden störend verhielten, wurden ebenfalls vorübergehend festgenommen. Drei weitere Personen wurden weggewiesen.

Calcio / Euro 2024, l’Ungheria è solo nervi, Rossocrociazia a bersaglio

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Esordio vittorioso per la Rossocrociazia agli Europei 2024 di calcio in Germania: sul campo di Colonia, successo per 3-1 con reti di Kwadwo Duah (12.o, 1-0), Michel Aebischer (44.o, 2-0), Barnabas Varga (66.o, 2-1), Brian Embolo (93.o, 3-1). La classifica del gruppo “A”, inaugurato ieri dal successo della Germania sulla Scozia (5-1), dopo un turno completo: Germania 3 punti (differenza-reti, più quattro); Svizzera 3 (differenza-reti, più due); Ungheria 0 (differenza-reti, meno due); Scozia 0 (differenza-reti, meno quattro). Qui la cronaca a modo nostro.

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– Kwadwo Duah è la versione calcistica di “Vuoi quei kiwi”.

– Nell’Ungheria, Sallai e Szalai: scambio prolungato tra i due, ed è già scioglilingua (ma un “Kwadwo Duah, vuoi quei kiwi?” resta imbattibile, al momento).

– Per lentezza, la linea difensiva dell’Ungheria si candida al gemellaggio con la scuderia “Alpine” in Formula 1.

– Ogni volta che in telecronaca Armando Ceroni dice “testa di Orban”, gli antisovranisti dell’Unione europea sognano una decapitazione.

– Mancano ancora cinque giorni alla fine della primavera, ma a Colonia è già Sommer (okay, per questa non paghiamo il battutista).

– Minuto 37.12, Armando Ceroni spende e spara nel microfono un “ciprinide”. Sussulto di esultanza ai vertici della Federazione ticinese acquicoltura-pesca.

– L’inquadratura di Michel Aebischer urlante dopo il goal del 2-0 è stata già prenotata dalla “Società svizzera di otorinolaringoiatria” per la prossima campagna pubblicitaria: della bocca del giocatore si sono visti contemporaneamente il turbinato inferiore, le tonsille, il palato molle e l’epiglottide.

– Vargas (Ruben, Svizzera) sbaglia un goal fatto; Varga (Barnabas, Ungheria) ne inventa uno bello e difficile. A volte, come dice quella pubblicità, “less is more”.

– Ad altezza di un nulla dal suolo la zuccatina di Barnabas Varga per l’1-2. La (pare) neofidanzata Laura Skrapits ha preso debita nota: “Se puoi abbassarti così, non hai motivo per non tagliare l’erba in giardino”.

– Nelle file della Rossocrociazia entra Leonidas Stergiou. Cambio strepitoso. Per l’Ungheria.

– Minuti di recupero, mancata l’occasione del 3-1. Non Rieder bene chi Rieder (Fabian) ultimo.

– Brian Embolo torna dall’infortunio e da Murat Yakin allenatore pretende almeno 20 minuti di campo: “Coach, in questi Europei mi gioco le mutande, io”. Detto e fatto: nella volata che gli vale il 3-1 definitivo, porzione di abbigliamento intimo persa sullo scatto che prelude al goal.

– Ricardo Rodriguez è senza contratto e svincolato. Sino alle ore 14.59 l’ingaggio costava “tot”, alle ore 16.50 si era già al “tot più tant”. Vedano lorsignori.

– Appassionati dei vari “Fantacalcio”: quello di Yann Sommer portiere per il 3-1 di Brian Embolo è un assist. Se non vi assegnano il punto, protestate.

– Ogni tanto, Murat Yakin parla tedesco come Giovanni Trapattoni. Non solo ogni tanto.

– Nicolò Casolini intervista Ricardo Rodriguez sulla Rsi1. Stessa barba, stesso profilo del naso squadrato a triangolo rettangolo prominente, stesse sopracciglia, stessa attitudine a baffi e barba in media evidenza. Per distinguerli, in un’inquadratura a piano americano cioè testa fronte testa, bisogna ascoltare le voci: uno parla italiano decisamente meglio dell’altro (perdonaci, Nicolò: è una battutaccia gratuita ed ingenerosa, ma non trovavamo la chiusa per il pezzo ed allora che c’è di meglio del prendercela con te? Poi pareggiamo con una birrino offerto, via).

Famiglie tra ruoli e lavoro, dopo Mendrisio la mostra arriva a Lugano

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Dopo le tappe a Bellinzona ed a Mendrisio, si appresta a raggiungere Lugano la mostra itinerante “Famiglie-Immaginando il passato, esplorando il futuro. 150 anni di sfide e conquiste tra ruoli, lavoro e conciliabilità” proposta sotto egida della “Pro familia”. Sede scelta: “Palacongressi”, in coincidenza con il “Longlake festival”, dunque con facoltà di accesso da giovedì 11 a domenica 28 luglio, ore 16.00-21.30. Insieme con i pannelli e con i supporti multimediali, la struttura ospiterà una sorta di “villaggio-famiglia” in cui i bambini ed i ragazzi potranno trovare giochi e libri oltre ad un’ampia offerta di laboratori gratuiti. Previste inoltre tre visite guidate alla mostra fotografica: sabato 13 luglio, giovedì 18 luglio e martedì 23 luglio, sempre con inizio alle ore 17.00. Dopo la pausa estiva, l’esposizione sarà trasferita a Manno (stabile Supsi) per l’apertura al pubblico da lunedì 16 settembre a sabato 28 settembre.

Tenero-Contra, aperitivo con i filatelisti per un “Viaggio di riflessione”

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Si rinnova oggi, sabato 15 giugno, ma nell’estemporanea sede del “Centro coop” di Tenero-Contra frazione Tenero, l’appuntamento con l’aperitivo proposto sotto egida del “Club filatelico” di Locarno-Muralto: occasione doppia di incontro e di confronto, essendo in tale luogo allestita la mostra “Invito ad un viaggio di riflessione” – evento già presentato sulle pagine del “Giornale del Ticino”: il “focus” su un lungo periodo (sino al 1945) caratterizzato da eventi bellici – e che, come testimonia Ewald Mühlebach in qualità di presidente dell’associazione, continua a “suscitare meraviglia per l’originalità e per qualità degli oggetti esposti”. Inizio ore 14.00, conclusione ore 16.00.

“Lugano pas(s)teggia”, 10 tappe di enogastronomia: iscrizioni aperte

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Iscrizioni aperte all’11.a edizione di “Lugano pas(s)teggia”, proposta sotto egida della Città di Lugano e posta quest’anno in calendario nella giornata di domenica 1.o settembre. Il percorso, su complessive 10 tappe caratterizzate dagli assaggi di specialità culinarie e di prodotti del territorio, si articolerà fra Lugano, Paradiso, Muzzano, Collina d’Oro e Sorengo con il coinvolgimento degli enti comunali pertinenti. Per motivi legati principalmente alla gestione dei flussi sul percorso, la chiusura delle iscrizioni avrà luogo ad avvenuto raggiungimento di quota 500 partecipanti.

“Testinscena” edizione 2024, vince “Un live podcast” da… Sorengo

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Alla “Divano project” in Sorengo, per il lavoro dal titolo “Un live podcast” (firme di Margherita Fusi Fontana e Marzio Gandola, regìa di Gianmarco Pignatiello, sul palco Gionata Soncini, Maria Canino, Michele Correra ed Alessandra Curia) il successo nel concorso “Testinscena”, edizione 2024, sotto egida della “Fondazione Claudia Lombardi per il teatro”; oltre ad un assegno da 4’000 franchi, la compagnia godrà di una residenza artistica a ciclo completo per tre settimane e di varie altre prestazioni, tra cui un servizio di ufficio-stampa. La proclamazione ha avuto luogo mercoledì 12 giugno a Lugano quartiere Figino località Càsoro, sede della fondazione stessa, sull’esito della finale svoltasi martedì 28 maggio ed alla quale avevano preso parte cinque compagnie: tra queste il “Collettivo Se2i” in Milano (Emanuele Giorgetti, Ivo Randaccio, Edoardo Rivoira e Sara Setti) per il progetto “Contronatura”, cui è andata la menzione speciale, ed il “Collettivo Cholstomér” in Milano (Marco Trotta, Maria Chiara Montella ed Alessandra Cocurullo; del gruppo fanno parte anche Edoardo Spina, Michele Marullo e Federico Mattioli) per il progetto “Manicaretti”, cui è andata la menzione del pubblico e che sarà programmato nella prossima rassegna di nuova drammaturgia della fondazione. Apprezzamento è stato infine stato espresso per i lavori “L’istrionica” (dell’omonima compagnia) e “Versipelle (della “Compagnia Ototoi”). Nella foto, un momento dello spettacolo “Un live podcast”.

Delsberg (Kanton Jura): Zusammenstoss zwischen Auto und Kinderwagen

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Am Dienstag, 11.06.2024, gegen 15.35 Uhr, ereignete sich ein Unfall zwischen einem Personenwagen, der auf der Route de Moutier in Delémont fuhr, und Fussgängern, die einen geschützten Streifen betraten. Dabei kam es zu einem Zusammenstoss zwischen einem Kinderwagen und dem betreffenden Auto.

Ein Kind wurde bei dieser Gelegenheit leicht verletzt.

Davvero non c’è più religione: settimana di “radar” anche al Bigorio

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Anche il Bigorio in Comune di Capriasca, ma soprattutto a ridosso del sacro luogo che fu primo convento dei Cappuccini in Svizzera, tra i luoghi “indiziati” non di reato ma di “radar” mobile nella settimana subveniente, ossia tra lunedì 17 e domenica 23 giugno; un posto al riparo dell’occhio elettronico, insomma, nemmen più in terra consacrata. Così nel resto del Ticino, per aree e località: Distretto di Bellinzona, Gnosca, Sementina, Bellinzona-città, Giubiasco, Cadenazzo, Gudo e Arbedo; nel Distretto di Riviera, Iragna e Biasca; nel Distretto di Leventina, Lavorgo, Airolo ed Ambrì; nel Distretto di Locarno, Losone, Cavigliano e Muralto; nel Distretto di ValleMaggia, Broglio e Cerentino; nel Distretto di Lugano, Comano, Agno, Bigorio, Gravesano, Ponte Capriasca, Caslano, Bedigliora, Ponte Tresa, Paradiso, Porza, Melano, Vezia, Canobbio, Sigirino, Davesco-Soragno, Taverne, Lugano-centro, Viganello, Cernesio e Loreto; nel Distretto di Mendrisio, Novazzano, Morbio Inferiore e Balerna. Due infine, a Bellinzona ed a Bioggio, i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

“Lac”, tempo di balletto: sul palco la novità di “Symphonie de coeurs”

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La firma della canadese Rhodnie Désir su “Symphonie de coeurs”, balletto che approderà domani, sabato 15 giugno, al “Lac” di Lugano nell’àmbito della seconda edizione del “Lugano dance project”, con l’accompagnamento dell’“Orchestra della Svizzera italiana” diretta nell’occasione da Naomi Woo. Musiche originali di Jorane Pelletier, cantante e violoncellista francocanadese; inizio ore 21.00.

Periodo 2024-2028, vertici rinnovati all’Ersl. In verde l’esercizio 2023

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Franco Voci confermato presidente, Roberto Badaracco nel ruolo di “vice”: tali le principali evidenze emerse dall’assemblea generale dell’“Ente regionale sviluppo Luganese-Ersl”, appuntamento ospitato nella serata di mercoledì 12 giugno dalla sala del “Centro incontri Cortivallo” in Sorengo. In uscita Franco Citterio, Michele Foletti e Giona Pifferi, del Comitato esecutivo per il periodo 2024-2028 sono stati chiamati a far parte il citato Roberto Badaracco (per Lugano) oltre a Franco Voci (Vedeggio), Simona Rusconi (Collina nord), Piero Marchesi (Malcantone) ed Andrea Bernardazzi (Collina sud). Un tributo è stato reso alla memoria di Marco Borradori, già sindaco di Lugano e già membro del Comitato stesso sino ad un terzo dell’ultimo esercizio, venendo ad improvvisa morte nell’agosto 2021. I conti 2023 sono stati chiusi con un avanzo di esercizio pari ad 11’314.11 franchi; 27 i progetti sostenuti, per un totale di 572’218.00 franchi incontributi a favore di investimenti preventivati a cifra complessiva superiore ai tre milioni di franchi; come fatto notare dal presidente Franco Voci, il 70 per cento dei progetti sostenuti trova sede in regioni periferiche e più del 40 per cento delle iniziative ha vincoli o risvolti di connessione al tema della sostenibilità. In immagine, i nuovi membri del Comitato esecutivo.

Gambarogno: truffe telefoniche ad anziani, tre stranieri in manette

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Un 56enne albanese, una 43enne italiana ed una 35enne italiana, tutti soggetti residenti in Italia, sono stati tratti in arresto nella giornata di lunedì 10 giugno – di stamane l’informativa da fonti del ministero pubblico e della Polcantonale – per la partecipazione ad almeno una tentata truffa ai danni di persone anziane, metodo della telefonata-“choc” con richiesta di denaro per inesistenti esigenze di soccorso ad un congiunto della vittima designata. L’individuazione dei tre criminali ha avuto luogo in territorio comunale di Gambarogno, frazione Quartino; standosi alla ricostruzione fornita, decisivo il colpo d’occhio di un agente di polizia che, per quanto fuori servizio, si era insospettito ed aveva di conseguenza messo in allarme i colleghi. “Dossier” nelle mani della procuratrice pubblica Anna Fumagalli; tentata truffa aggravata l’addebito; da accertarsi eventuali responsabilità in altre vicende dello stesso tenore (tra l’altro, il fenomeno consta essere di nuovo in fase di incremento).

Cernobbio (Como), pompiere si infortuna: ricovero in codice rosso

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Intervento dell’eliambulanza e ricovero sotto regime di codice rosso, nel pomeriggio di mercoledì 12 giugno a Cernobbio (Como), per un effettivo dei Vigili del fuoco caduto al suolo durante le operazioni di taglio e di messa in sicurezza di un grosso albero abbattutosi su via Monte Grappa. L’uomo, 47 anni, membro di una delle due squadre intervenute, ha riportato gravi traumi e si trova ora sotto trattamento al “Circolo” di Varese.

Locarno, tempi di saggi al “CambusaTeatro”: in scena “La stufa”

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Saggio di fine corso al “CambusaTeatro” di Locarno (piazza Giovanni Pedrazzini 12), domani ovvero sabato 15 giugno, con la rappresentazione della “pièce” dal titolo “La stufa”, tema classico della drammaturgia. In scena Simone Moro, Alice Fiori, Laura Castellani, Angelo Ferracini e Simona Dioguardi; regìa di Camila Koller e Pilar Koller. Inizio ore 20.30, ingresso libero.

“Scuole san Benedetto”, fine d’anno tra ricordi, cultura e… sorrisi

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Al traguardo dell’anno scolastico 2023-2024 in quel di Porza, con una “due giorni” all’insegna di festeggiamenti ed incontri cui hanno preso parte oltre 700 tra genitori, allievi e membri del corpo insegnante, le scuole “Parsifal”, “Il piccolo principe” e “La carovana” operanti sotto l’ombrello della “Fondazione san Benedetto”. Fulcro dell’appuntamento, una volta ancora, la consegna del premio alla memoria di Giorgio Salvadé, medico e per quasi 30 anni viceprimario di Medicina all’“Ospedale italiano”, cattolico di pura fede, lunghissima militanza politica – in Gran Consiglio ed in Municipio a Massagno – con la Lega dei Ticinesi; a ricevere il riconoscimento, come ogni anno, due allievi della “Parsifal” (scuola media) nelle persone di Rocco Genni e di Mariasole Codevilla, cui Tina Salvadé ed Ezio Foglia hanno consegnato un contributo da 500 franchi a testa. Tra gli altri momenti: celebrazione liturgica presieduta da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico di Lugano; conferenza di Emilia Guarneri, docente e fondatrice di opere educative e culturali; tornei di calcio, tornei di pallavolo, presentazioni di lavori ed uno spettacolo musicale. In immagine, la premiazione.

Borse, un venerdì 14 che sembrava venerdì 13. New York sul pari

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.33) Priva di elementi decisivi l’ultima seduta settimanale alla Borsa di Zurigo, a listino primario in arretramento (“Swiss market index”, meno 0.42 per cento su quota 12’044.59 punti) e rebbi rappresentati da “Novartis Ag” (più 0.80 per cento) su un lato e da “Logitech Sa” (meno 3.05) sull’altro. Altra fiammata per “Molecular partners Ag” nell’allargato: notizie positive da studi clinici contro la leucemia producono un progresso secco nell’ordine del 12.45 per cento, a rafforzamento di una tendenza già largamente positiva nel periodo (“più 53.21” per cento nella settimana corrente, “più 76.33” nell’arco del mese). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 1.44; Ftse-Mib a Milano, meno 2.81; Ftse-100 a Londra, meno 0.21; Cac-40 a Parigi, meno 2.66; Ibex-35 a Madrid, meno 0.67. New York attorno alla parità su tutti e tre gli indici di consueto riferimento. Franco svizzero nuovamente privilegiato nelle scelte di quanti puntano al bene-rifugio con tendenza non solo conservativa: bastano ora 95.31 centesimi per un euro ed 89.04 centesimi per un dollaro Usa; bitcoin al controvalore teorico di 58’901 franchi circa per unità.

Schwere Explosion erschüttert Nussbaumen: Zwei Tote und diverse Verletzte

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Tragisches Unglück in Wohnkomplex fordert zwei Menschenleben. Am Donnerstagabend wurde die Gemeinde Nussbaumen im Kanton Aargau von einer gewaltigen Explosion heimgesucht. Augenzeugen berichteten von einem ohrenbetäubenden Knall, gefolgt von einer aufsteigenden Rauchwolke über dem Ort. Das Unglück ereignete sich in der Tiefgarage eines Wohnblocks und hinterließ ein Bild der Verwüstung. Die Wucht der Explosion verursachte massive Schäden an dem Gebäude.Traurige Bilanz: Zwei Menschen verloren bei dem Vorfall ihr Leben. Elf weitere Personen erlitten Verletzungen und mussten medizinisch versorgt werden. Die Rettungskräfte sind weiterhin im Großeinsatz. Aktuell läuft die Suche nach möglichen weiteren Opfern auf Hochtouren. Die genaue Ursache der Explosion ist derzeit noch unklar und Gegenstand laufender Ermittlungen.Die Gemeinde steht unter Schock, während die Behörden alle verfügbaren Ressourcen mobilisieren, um den Betroffenen zu helfen und die Situation unter Kontrolle zu bringen.

Appiano Gentile (Como): scontro tra auto e moto, 16enne in ospedale

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Un 16enne è rimasto ferito ieri pomeriggio, in territorio comunale di Appiano Gentile (Como), nell’incidente stradale avvenuto attorno alle ore 16.54 lungo la Strada provinciale numero 23 “Lomazzo-Bizzarone”, in prossimità di via Lecco, a collisione la moto su cui si trovava il giovane ed una vettura. Praticamente illesa la 23enne che era alla guida dell’auto. Per i soccorsi sono stati mobilitati effettivi dei Vigili del fuoco da Appiano Gentile, uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia locale, unità sanitarie della “Croce azzurra” da Cadorago e della “Croce rossa italiana” da Lurate Caccivio ed un’eliambulanza. Il 16enne è stato trasferito in sede nosocomiale sotto regime di codice giallo.

Gianni Versace “à la” Santo Versace, a Lugano un incontro emozionale

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Dal 2018, dopo la cessione dell’azienda di famiglia al magnate newyorkese Michael Kors per l’equivalente di 2.12 miliardi di dollari dell’epoca, si considera fuori dal mondo della moda. Fuori da quello, ma non dalla storia dell’imprenditoria; a quella storia, anzi, ha voluto dare un contributo in lettere firmando il libro “Fratelli. Una famiglia italiana” che ha portato in presentazione pubblica, venerdì 7 giugno, allo “Splendid royal” di Lugano. “Fratelli”, cioè Santo Versace che racconta – come ha raccontato “de visu” al pubblico – la figura di Gianni Versace, stilista onirico la cui vita venne spezzata da due colpi d’arma da fuoco, nel luglio 1997, a Miami Beach; opera sofferta, tanto da vedere la luce solo un quarto di secolo dopo la morte di Gianni Versace, quale esito di un “percorso di rinascita” in cui è “sono riuscito a liberarmi dei pesi del passato”. Sintesi ponderosa, e resa vibrante nella voce di un quasi ottuagenario dall’impegno diuturno (è tuttora alla guida di una società di produzione nel mondo della cinematografia)Un dubbio si potrebbe semmai porre circa la funzionalità consequenziale degli elementi inseriti nella testimonianza, cioè se Gianni Versace sia effettivamente il faro della storia, ed in tal modo illumini gli altri soggetti determinanti nella nascita e nel successo della “maison”, o se Gianni Versace sia stato fatto assurgere ad emblema dell’identità da ingegno collettivo rappresentato nei nomi di Donatella Versace (per la parte creativa) e di Santo Versace (per gli aspetti creativi, finanziari ed amministrativi); probabile che su questo l’autore, conscio di mettere la parola definitiva sull’epopea abbia deliberatamente scelto di giocare, lasciando a terzi la facoltà ed il diritto di interpretazione. Del resto, meglio di Santo Versace nessun altro potrà mai raccontare la storia dall’interno… Nella foto, un momento della serata.

“Gruppo Ceresio investors”, dal “Credit Suisse” arriva Roberto Cerratti

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Confermando una notizia comparsa sulla stampa specializzata già lunedì, i vertici del “Ceresio investors” in Lugano (gruppo ancorato storicamente alla famiglia Foglia, terza generazione; fulcro ticinese la “Banca del Ceresio Sa”) hanno annunciato oggi di aver acquisito alla causa la figura di Roberto Cerratti, 48 anni, quale capo dei servizi di investimento per la Svizzera. Il nuovo responsabile di settore, proveniente dall’àmbito “Credit Suisse”, è titolare di laurea in Scienze economiche e sociali e di un dottorato di ricerca in econometria, entrambi all’Uni Friborgo. Del gruppo fanno parte anche “Belgrave capital management limited” a Londra e “Ceresio Sim Spa”, “Global selection Sgr Spa” ed “Eurofinleading fiduciaria Spa” a Milano. In immagine, la sede luganese del gruppo “Ceresio investors”; nel riquadro, Roberto Cerratti.

“Federal reserve” immota, giù le Borse europee. New York senza nerbo

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.44) Borsa di Zurigo in afflosciamento, oggi, con “Swiss market index” di ritorno sui 12’095.99 punti, meno 0.59 per cento l’evidenza, marginale il peso dello stacco del dividendo per “Sonova holding Ag” (meno 1.61), cause semmai da individuarsi nel clima di generale sfiducia sia circa spiragli di soluzione nelle crisi geopolitiche sia nei tempi di taglio dei tassi di interesse (ieri sera la conferma dello “status quo” da parte dei vertici della “Federal reserve” statunitense). “Roche holding Ag” il battistrada (più 0.94 per cento); nell’allargato, in ribasso secco “Adecco Sa” (meno 2.08), sussultorio invece “The Swatch group Ag” scivolato anche a perdita di oltre due figure ed infine quasi salvo (meno 0.42 per cento). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 1.96; Ftse-Mib a Milano, meno 2.18; Ftse-100 a Londra, meno 0.63; Cac-40 a Parigi, meno 1.99; Ibex-35 a Madrid, meno 1.59. New York poco mossa, dal Nasdaq (più 0.17) il migliore riscontro. Cambi: 96.05 centesimi di franco per un euro, 89.42 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in slittamento al controvalore teorico di 59’803 franchi circa per unità.

Poschiavo: camiongrù contro linea elettrica, danni alla “Ferrovia retica”

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L’aggancio del braccio di un camiongrù alla linea elettrica aerea quale causa del grave disservizio accusato ieri dalla “Ferrovia retica” in territorio comunale di Poschiavo, frazione Li Curt e meglio in prossimità dello svincolo detto “dell’Annunziata”, per effetto dello strappo dei cavi dai ganci e della caduta dei cavi medesimi, a loro volta andati a spezzare le due barriere di un passaggio a livello. L’episodio attorno alle ore 9.30; alla guida del mezzo, in fase di immissione sulla Cantonale direzione Pontresina, si trovava un 61enne evidentemente non resosi conto del fatto che il braccio della gru era rimasto semiesteso. Nessun ferito; i danni materiali sono valutati in varie decine di migliaia di franchi; il ripristino della linea ha avuto luogo solo nel corso del pomeriggio. In immagine, il luogo dell’incidente.

Fino Mornasco (Como): tra rigatoni e spaghetti, marijuana a pacchi

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Marijuana per il peso complessivo di 43 chilogrammi, in confezionamento sottovuoto a pacchi da un chilogrammo preciso l’uno, è stata sequestrata da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Fino Mornasco (Como) durante l’accesso ad un magazzino di cui era sospettato l’utilizzo quale base per trafficanti di droga. La merce era stata occultata sotto confezioni contenenti pasta secca di varia tipologia, dunque tra spaghetti e rigatoni e mezzemaniche; nel bottino anche hascisc in due panetti (peso totale, 111 grammi). Il provento dello spaccio a minuto sarebbe risultato equivalente a 250’000 franchi circa. Al momento, nessun arresto. In immagine, gli stupefacenti sequestrati.

Alzate Brianza (Como): spaccio tutto casa e clienti, denunciato 21enne

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Marijuana per 58 grammi ed hascisc per 12 grammi le sostanze stupefacenti sequestrate da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, nelle scorse ore, ad uno spacciatore 21enne intercettato in territorio comunale di Alzate Brianza (Como), su concorso di uomini della stazione di Lurago d’Erba e della stazione di Cantù e di effettivi dello “Squadrone cacciatori Calabria”. Il giovane, i cui movimenti avevano destato sospetti soprattutto per la frequenza dei rientri a domicilio nel corso di poche ore, è stato fermato in prossimità di via Sandro Pertini, periferia sud in uscita dal nucleo urbano. Denuncia scattata, accertamenti in corso.

Tamponamento a catena in centro a Como: sei contusi, un ferito

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Un ferito e sei contusi, ieri mattina, nella serie di incidenti occorsi in singolo episodio a Como, su LungoLario Trento, ovvero in un tamponamento a catena. Quattro i mezzi venuti a collisione, compresa un’auto della Polizia di Stato; soccorsi portati da operatori sanitari della “Croce azzurra” nel capoluogo. Inevitabili i problemi di viabilità riscontrati sin verso le ore 10.30.

Addio a Giovanni Casella, diresse l’ultima grande “Gazzetta ticinese”

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Noi di quella “Gazzetta”, noi che siamo stati parte di una storia editoriale da battaglia informativa senza quartiere nel tempo in cui il Ticino era stampa a colonnaggio quintalometrico; noi di quella “Gazzetta”, che lì sperimentammo – forse primi in Europa – i prodromi della videoimpaginazione di un quotidiano disponendo di tecnologie risibili e di schermi dalle dimensioni di quattro francobolli; noi di quella “Gazzetta”, che al di là dei percorsi poi seguiti restammo vincolati da un’amicizia non convenzionale; noi di quella “Gazzetta”, prima d’ogni altro fatti salvi i congiunti, ci inchiniamo oggi per rendere omaggio al nostro direttore Giovanni Casella, all’anagrafe Giovanni Casella Piazza, sotto il quale e con il quale ci trovammo a condividere una stagione irripetibile – chi per più tempo, chi per meno – nella seconda metà degli Anni ’80. Se ne è andato in modo silente, a tre quarti di secolo su questa Terra, “il John”, così ribattezzato al tempo dall’ultimo giunto nella congrega di via Pietro Peri a Lugano – lì la penultima redazione dei giorni d’oro; l’ultima trovò alloggio a Bissone – in forza dell’omonimia con un Giovanni detto “John” Casella che aveva combattuto con il generale George Custer alla Battaglia del Little Bighorn; erano tempi in cui ai direttori ci si rivolgeva con il “Lei”, in alcuni casi financo con il “Voi”, e le ironie di redazione potevano anche diventare motivo di reprimende; ma Giovanni Casella, per quanto di formazione non giornalistica (veniva anzi dalla consulenza aziendale, l’economia come pallino), nutriva una solida passione per la storia e dell’esistenza del caporale John Casella aveva sentito parlare; sicché un giorno scese in redazione passando dal corridoietto interno – erano dedali dedali, gli uffici di “Gazzetta”: nei recessi si sarebbe potuto nascondere un obice blindato -, prese da parte l’incauto che sentiva ormai odore di zolfo e di licenziamento ed invece si fece raccontare per filo e per segno la storia d’un immigrato romano che, forse più per bisogno che per convinzione, era diventato firmaiolo quinquennale nell’Esercito statunitense finendo inquadrato nel Settimo reggimento di cavalleria. Poi rispuntò il direttore nel senso del capo: “Ci scriva un pezzo, quando Le càpita, e cerchi di scoprire se magari era un discendente dei Casella scesi a Roma da Carona”. L’ennesima traccia rimasta lì in rampa di lancio, ahinoi; scarsissime le fonti, introvabili i riferimenti.

Si vuol essere chiari e netti: Giovanni Casella, dal quale ci congederemo sabato mattina al “Tempio crematorio” in Lugano, aveva preso le redini editoriali di un prodotto dalla fama preclara ma pressato nell’area liberale-liberale, quella masoniana, l’avvocato Franco Masoni essendo in effetti il “dominus” discreto; eppure nessuna professione di fede politica, a differenza di quanto avveniva in altre parrocchie, era chiesta ai redattori che contestualmente erano almeno capiservizio disponendo ciascuno di un sia pur modesto “budget” per alimentare le collaborazioni esterne; da questo derivava una totale libertà di azione, e di ideazione, e di espressione. La voce del padrone, in verità, era avvertita come refolo, mai invadente, di rado coinvolta in diatribe da bassa forza; massimo contatto, l’utilizzo in comune di un apparecchio fax, che era un bel lusso. Tra i potentati vi fu però un episodio da frizione: un tizio acquisito come consigliori per l’area “marketing” propose a Giovanni Casella di far intervistare Franco Masoni su alcuni punti, presumendo e forse raccontando che gli argomenti sarebbero risultati utili per aprire il dialogo con potenziali “supporter” del giornale; Giovanni Casella volle fidarsi ed agì quale tramite per ottenere la disponibilità dell’avvocato; il tizio fornì una sorta di questionario da sottoporsi; il compito di effettuare materialmente l’intervista per telefono, e nulla potendosi mutare nemmeno nelle virgole, fu affidato ad un cronistello che almeno fu abbastanza furbo da cautelarsi con l’interlocutore (“Onorevole, io sono qui solo come portamicrofono, va bene lo stesso?”). Al secondo quesito, Franco Masoni sbottò: “Ma chi è il cretino che ha scritto queste domande? Lei non è stato, Giovanni di sicuro non è stato…”. Tra i colleghi, la storiella fu a lungo motivo di qualche motteggio; anche perché il tizio, a distanza di qualche mese, incappò in altra e più grave disavventura, quisque auctor fortunae suae.

Nell’estate 1987, sull’asse tra “Gazzetta” e “TeleCampione”, che era altro suo motivo di occupazione e di preoccupazione, Giovanni Casella ebbe un’intuizione funzionale alla sua competenza distintiva e ad un’ambizione: mettere in piedi un polo informativo che desse spazio via via crescente all’economia ed alla finanza; per questo andò alla ricerca di uno che fosse avvezzo a scrivere della materia fuori dai paludamenti e dai tecnicismi (“Se volessi un bancario non avrei che da aprire il libro del telefono, no?”), da delirio fu il colloquio di assunzione al quale, per ragioni qui non esplicabili, ci si trovò ad assistere (“Lei è un economista?”; “No, direttore, sono un cronista che scrive di economia”. “Ma da quali studi viene?”; “Eh, Lettere, indirizzo storia medievale”. “Un medievista? Avrebbe dovuto dirmelo prima, si presenti il 22 alle ore 17.00 per il primo contatto con i Suoi futuri colleghi”). Sul cartaceo, per prima cosa, fu aperta una finestra quotidiana (singola o doppia pagina) dedicata all’economia cantonale ed affiancata alla pagina di economia generale ed alle quotazioni di Borsa; a parte alcune notule di fonte Proec (“Società per il promovimento dell’economia svizzera”; aveva un ufficio a Lugano sin dal 1981, sarebbe diventata “EconomieSuisse” nel 1999), ed a parte i bollettini di area sindacale, i materiali di uso corrente erano scarsi e dunque il varo della nave risultò piuttosto laborioso. Non fu fortunatissimo, Giovanni Casella, trovandosi poi ad affrontare una crisi aziendale da cui seppe venire fuori con eleganza. Anni più tardi un nuovo incontro, questa volta nel mondo delle produzioni videocinematografiche: non più da superiore a sottoposto, ma da persone con interessi professionali coincidenti, si trovò modo per scambiarsi numeri di telefono per contatti nell’ambiente – possibili sbocchi di mercato, parlandosi terra terra – fra Milano, Roma e la Francia. In tempi più recenti, e vogliamo avere di lui l’immagine di un novello John Casella proiettatosi alla ventura, la determinazione a mettersi in gioco per la rivitalizzazione della sede dell’ex-“Cima Norma” in Valle di Blenio, ipotesi di lavoro che dovrebbe condurre alla nascita di un centro polifunzionale anche con opzione alberghiera e con un recupero anche dell’arte cioccolatiera che era impronta della citata “Cima Norma Sa”.

Direttore, sì, Le dovevamo ancora un pezzo. Non avremmo voluto che fossero queste poche righe in cui Le riconosciamo di esser stato a capo dell’ultima grande “Gazzetta ticinese”, nulla volendosi togliere agli epigoni, ecco; ad ogni modo, grazie. Nella foto, una prima pagina del quotidiano con editoriale a firma di Giovanni Casella e, al centro, la foto dell’ora scomparso.

A1 gesperrt: Tiere auf Fahrbahn zwischen Brüttisellerkreuz und Baltenswil

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Am Mittwochmittag (12.06.2024) ist die A1 zwischen dem Brüttisellerkreuz und dem Rastplatz Baltenswil in beiden Richtungen gesperrt.

Grund für die Sperrung sind Tiere auf der Fahrbahn.

Quelle der Meldung: TCS

Nach Unfall in Iragna: 78-jähriger lebensbedrohliche Verletzungen

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Gestern Nachmittag kam es in Iragna zu einem schweren Verkehrsunfall. Ein 78-jähriger Mann aus der Region Bellinzona war gegen 15.30 Uhr mit seinem Auto auf der Via della Pietra in Richtung Bellinzona unterwegs. Aus bisher ungeklärter Ursache, möglicherweise aufgrund einer gesundheitlichen Beeinträchtigung, geriet er auf die Gegenfahrbahn. Zuerst prallte sein Fahrzeug gegen die Mauer einer kleinen Strassenkapelle, bevor es mitten auf der Strasse zum Stehen kam.
Die Kantons- und Gemeindepolizei Biasca wurden ebenso alarmiert wie die Feuerwehr des kantonalen Rettungszentrums und die Rettungskräfte von Tre Valli Soccorso. Sie leisteten erste Hilfe und brachten den Verletzten per Krankenwagen ins Spital. Der 78-Jährige hatte sich bei dem Unfall lebensgefährliche Verletzungen zugezogen.

Vermisst wird: Marco Wellington Da Silva Gime Neto

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Die Polizei sucht nach dem 25-jährigen Marco Wellington Da Silva Gime Neto, der seit Dienstag vermisst wird. Er ist 180 Zentimeter groß, dunkelhäutig, sportlich gebaut, hat kurze schwarze Haare und braune Augen. Sein derzeitiger Aufenthaltsort ist unbekannt.
Die Kantonspolizei Aargau bittet die Bevölkerung um Mithilfe bei der Suche. Hinweise zum Verbleib von Marco Wellington Da Silva Gime Neto können unter der Nummer 062 836 55 55 oder über die Notrufzentrale (117) gemeldet werden.

L’editoriale / Tra norma e Norma(n), a Cesare quel che è di Cesare

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A differenza di quanto stanno opinando in queste ore non pochi maniaci scritturali dalle tendenze ecolaliche (si sottolinea: abbiamo detto “ecolaliche”, non “coprolaliche”, non escludendosi tuttavia una sostanziale coincidenza concettuale), nell’ormai nota vicenda dell’incidente di Stalvedro sulla A2 – notte tra lunedì 13 e martedì 14 novembre 2023; per il riepilogo degli accadimenti vedasi anche su questo stesso quotidiano – una sola cosa resta non chiara a proposito della posizione di Norman Gobbi, consigliere di Stato e titolare del Dipartimento cantonale istituzioni, cioè lo stesso Norman Gobbi che nelle comunicazioni del ministero pubblico risultò non suscettibile di qualsiasi “indizio di reato” (metà aprile 2024) e di nuovo non suscettibile di “alcun procedimento penale” (ieri). Non è chiaro, infatti, il motivo della mancata restituzione allo stesso Norman Gobbi – e nell’immediato, cioè oggi – delle competenze sulla Polcantonale, competenze che egli aveva provvisoriamente lasciato al collega Claudio Zali mercoledì 27 marzo, a rigore dell’invocabile e totale trasparenza, con invero non dovuta autosospensione; essendo Norman Gobbi risultato estraneo a qualsivoglia beneficio ossia a qualsiasi azione che in via diretta o in via indiretta l’avesse potuto favorire, sul ritorno ai pieni poteri – nella dimensione propria del Dipartimento cantonale istituzioni, s’intenda – i suoi colleghi a Palazzo delle Orsoline in Bellinzona avrebbero dovuto non già decidere, non già esprimere una valutazione, non già traccheggiare. Non è chiaro, ribadiamo. Anzi: non ha senso.

Vero: all’autorità politica cantonale, in prima battuta, era stato negato l’accesso agli atti. Singolare è tuttavia l’indeterminatezza dei tempi circa la nuova richiesta che sarebbe da formularsi (ma come, non basta quella necessariamente giacente perché respinta? Quali elementi sarebbero cambiati, nel caso?); da punto interrogativo la consequenzialità imposta, ossia la possibilità di “determinarsi in merito”, da parte degli altri membri dell’Esecutivo, solo dopo le “preannunciate decisioni del procuratore generale” e solo dopo il “nuovo” – cioè il… primo – accesso agli atti. E magari una volta che gli atti siano stati letti dalla prima all’ultima riga, con aggravio di tempo? E sotto quali vincoli di riservatezza? Ovvero: quali mani toccherebbero quelle carte, e sotto quali altri occhi esse passerebbero?

Di questo, anziché soffiare sul fuoco con la solita solfa dell’“Ah, ma se ci sono due indagati per favoreggiamento…”, potrebbero occuparsi i non pochi maniaci scritturali dalle tendenze ecolaliche, o più probabilmente coprolaliche, ora che ci pensiamo, dall’inchiostro ai grafemi elettronici e dall’audio al video. Già la soglia della coerenza cronistica, da parte di taluni, è stata superata ad esclusivo riversamento nel livore e nel sussurrio e nel linciaggio (Norman Gobbi ha parlato ieri di “illazioni e maldicenze”. Ha sbagliato, qui sì, ma solo per difetto); ora non si creda che lo stato dell’arte, a condizione naturale ristabilita, sia da procrastinarsi “sine die”.

Rifiatano le Borse, Zurigo in verde. Si rafforza il franco

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.58) Con l’eccezione di “Lonza group Ag”, che lascia sul campo un 2.02 per cento e resta fuori quadro, listino primario della Borsa di Zurigo oggi in grado di offrire una sostanziale reazione con “Swiss market index” in guadagno nella misura dello 0.78 per cento a 12’167.59 punti, tra l’altro rilevandosi una traccia di maggior vitalità nella seconda parte della seduta; “Abb limited” in vetta (più 2.88 per cento), “Swisscom Ag” (meno 1.28) a chiudere effettivamente la fila. Nell’allargato, interesse per “Molecular partners Ag” (più 21.79) su notizie di buoni risultati in sperimentazioni cliniche; minima reazione da “Julius Bär Gruppe Ag”, il cui “più 2.18” per cento non basta di certo per far tornare il sorriso agli azionisti (cinque giorni addietro il minimo delle 52 settimane). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1.42 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.43; Ftse-100 a Londra, più 0.83; Cac-40 a Parigi, più 0.97; Ibex-35 a Madrid, più 0.63. New York attorno al pari per quanto riguarda il “Dow Jones” ed in chiaro progresso su S&P-500 (più 0.85) e Nasdaq (più 1.53). Cambi: 96.71 centesimi di franco per un euro, 89.42 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in lieve ripresa al controvalore teorico di 61’042 franchi circa per unità.

Riviera, auto sbanda ed urta una cappelletta: anziano rischia la vita

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.43) Lesioni e traumi gravi (riservata la prognosi, timori di conseguenze esiziali) per l’anziano conducente la cui auto, alle ore 15.36 circa di ieri ovvero martedì 11 giugno, è andata a collidere contro una cappelletta in via Della Pietra a Riviera quartiere Iragna. Il veicolo era in movimento nel senso di marcia verso Bellinzona; a rigore di prima ricostruzione dell’episodio, la vettura guidata dall’uomo – un 78enne svizzero con domicilio nel Bellinzonese – ha sbandato tagliando in diagonale la corsia opposta, urtando il manufatto e rimbalzando al centro della carreggiata; non consta il coinvolgimento di altri veicoli. Assistenza medica portata da operatori della “Tre valli soccorso”; sul posto anche agenti di Polcantonale e Polintercom Polo Biasca ed effettivi dei Pompieri Biasca. L’anziano è stato stabilizzato e ricoverato sotto regime di massima urgenza.

“Madonna pellegrina”, 75 anni dopo: foto cercansi per mostra in Gambarogno

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Non è detto che molti siano i materiali conservati negli archivi fotografici di famiglia, ma tentare non nuoce; e questo ben sanno i membri del Consiglio pastorale di Gambarogno che nella ricorrenza giubilare del passaggio della “Madonna pellegrina” – fatti di 75 anni or sono; il simulacro della Vergine fu portato da un angolo all’altro del Ticino ed in parte del Grigioni di lingua italiana, auspice il vescovo Angelo Jelmini – intendono proporre fra settembre ed ottobre una mostra itinerante con immagini, scritti e testimonianze risalenti per l’appunto alla fase preparatoria ed allo svolgimento di un’espressione di fede popolare che, a parte i documenti “ufficiali”, è rimasta nella memoria di pochissimi anziani del territorio. Esposizione meramente documentale, quella in progetto, con pannelli che saranno fatti circolare tra le parrocchie; particolarmente apprezzati risulterebbero spezzoni video e registrazioni audio. Referente per la raccolta: Frida Spinella, Gambarogno frazione Vairano; per la consegna sono a disposizione anche i parroci; fissato a giovedì 15 agosto il termine ultimo per la raccolta.

A2 a Mendrisio, incidente sulla carreggiata nord: viabilità in “tilt”

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 8,02) Ancora frammentarie le notizie dal luogo dell’incidente avvenuto stamane, intorno alle ore 6.53, sulla carreggiata nord (direzione Lugano) della A2, sezione prossima agli svincoli per Mendrisio: vari i veicoli coinvolti, ignota la presenza di eventuali feriti. Il traffico, già intenso per l’ordinario transito di mezzi pesanti e di frontalieri soprattutto, è stato necessariamente incanalato su due sole direttrici di marcia, con chiusura di una corsia – quella più a destra, e su sviluppo di qualche centinaio di metri – per esigenze legate agli accertamenti in corso. Lunghe colonne si sono formate sia sulla A2 sia sulle “bretelle” in uscita da Mendrisio (per la città e verso Stabio) sia sulla viabilità ordinaria.

Luino (Varese): precipitano da un ponteggio, feriti due muratori

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Due operai impegnati in opere edili, 22 anni l’uno e 49 l’altro, versano in gravi condizioni per traumi riportati a gambe, addome, torace e testa nell’impatto con il suolo dopo caduta dall’altezza di circa sei metri, ieri pomeriggio, a Luino (Varese). Intorno alle ore 15.00 l’allarme agli enti di soccorso; standosi ad una prima, sommaria ricostruzione, l’incidente avvenuto sul cantiere di via Lugano sarebbe da attribuirsi ad un cedimento dell’asse di ponteggio o allo sbilanciamento di uno dei due operai ed al quasi contestuale tentativo di salvataggio da parte dell’altro. Su intervento di effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento locale e di unità sanitarie, comprese due eliambulanze, il 22enne ed il 49enne sono stati stabilizzati e trasferiti rispettivamente al “Maggiore” di Novara ed al “San Gerardo” di Monza (Monza-Brianza).

Torno (Como), lo ritrovano dopo quattro giorni ma muore in ospedale

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Il salvataggio ed il recupero erano stati prodigiosi; ma lieto fine, la storia, purtroppo non ha. È infatti deceduto nelle scorse ore al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) l’anziano che, giunto mercoledì scorso a Torno (Como) per una vacanza con la moglie, era scomparso dopo allontanamento a piedi; nella prima serata dello stesso giorno l’avvio delle ricerche, lunedì mattina l’individuazione dell’uomo – un 81enne di nazionalità belga, Albert René Corbeel all’anagrafe – in zona poco frequentata della Valle di Travaina, a monte della cosiddetta “Villa pliniana”. Di breve durata, tuttavia, l’entusiasmo: la fibra dell’anziano, che era sopravvissuto all’addiaccio per quattro notti, ha ceduto di colpo. In immagine, una fase del ritrovamento.

Maltempo nel Comasco, frana si “mangia” un parcheggio a Laglio

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 0.27) Conseguenze serie dal nubifragio abbattutosi ieri sulla fascia di confine, tra Varesotto e Comasco in particolare. A Laglio (Como), lungo via Regina Teodolinda, sfiorato il dramma nel tardo pomeriggio quando buona metà di un posteggio sterrato e prospiciente il Lario si è frantumato in smottamento ad ampio fronte; una vettura lì parcheggiata, e per buona sorte priva di occupanti, è slittata in avanti scivolando verso il lago, arrestandosi a pochi metri dal pelo dell’acqua. Il veicolo è stato poi recuperato da effettivi dei Vigili del fuoco; l’area è transennata in attesa di verifiche sui provvedimenti da adottarsi per il ripristino delle ordinarie condizioni di sicurezza,

Incidente di Stalvedro, Norman Gobbi scagionato dal… nulla cosmico

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E dunque, come detto qui in giorni agretti (tempo della prima notizia, mesi e mesi e mesi addietro) e ribadito in tempi non sospetti (informativa dal palazzaccio: “Nessun indizio di reato”, aprile 2024), e ripetiamo come detto qui e non in altro luogo della stampa “mainstream” alle nostre latitudini, Norman Gobbi nulla aveva fatto e su di lui non vi sono né macchie né ombre per quanto riguarda l’ormai stranoto incidente occorso sulla A2 nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 novembre dello scorso anno, quando la vettura su cui si trovava l’onorevole consigliere di Stato venne a collisione, per altrui responsabilità, con quella al cui volante si trovava un tunisino con passaporto germanico e residente a Lipsia, o almeno così si apprese.

Bolla di sapone – A mettere il punto fermo circa la posizione di Norman Gobbi, il cui nome rimbalzò in cronaca a distanza di mesi sul sussurro echeggiato da un esponente politico di primo piano e militante in diversa formazione politica, è stato oggi il portavoce del ministero pubblico, che circa l’episodio avvenuto sulla carreggiata nord ed in prossimità dell’area di servizio “Stalvedro” ha fissato tre certezze. La prima: si è alla chiusura della fase istruttoria, sette i mesi trascorsi, nel mezzo anche l’atto volontario di autosospensione, da parte di Norman Gobbi, dalla titolarità della Polcantonale nel mezzo delle competenze a lui derivanti dall’essere consigliere di Stato titolare del Dipartimento cantonale istituzioni. La seconda: su Norman Gobbi, che quale consulente legale si era affidato all’avvocato Renzo Galfetti, spesso costretto nel frattempo a rintuzzare scemenze circolate anche sulla bocca e nella penna di notabili non notevoli, “non è pendente alcun procedimento penale”, concetto che si acquisisce senza altro commento pur ravvisandosi, in termini pertinenti alla mera comunicazione, un punto discutibile. La terza: con firma del procuratore generale Andrea Pagani, decreto di abbandono (traduzione: fine dei problemi) per l’ufficiale della Polcantonale che era di picchetto nella notte in cui ebbe luogo l’incidente.

Per chi suona la campana – Questione chiusa, allora? No, e difatti restano sospesi due punti interrogativi. Di quel che accadde si sa ormai tutto: Norman Gobbi si fece parte diligente e chiamò chi di dovere, si sottopose ad un “alcooltest”, fu fuori limite per un’inezia, andò al secondo controllo a distanza di due ore (e qualche minuto, ma non per sua decisione) e risultò pienamente in linea. Gli è che nel “non caso” risultarono coinvolti altri due soggetti, ossia un sottufficiale superiore della Gendarmeria (che era di picchetto) ed un capogruppo, difensori Maria Galliani e Roy Bay; atti di accusa da portarsi in sede di Pretura penale sono stati firmati nel primo caso con l’ipotesi di favoreggiamento, nel secondo con l’ipotesi della correità (in subordine, della complicità). Le parti dispongono ora di 10 giorni per la presentazione delle istanze probatorie.

Le regole della casa – Secco e sul seccato il commento che Norman Gobbi ha affidato ad una nota-stampa. Elementi: a) decisione che “chiude definitivamente qualsivoglia ipotesi di mio coinvolgimento nell’intervento” di cui trattasi; b) decisione che “smentisce ancora ogni illazione ed ogni maldicenza di cui sono stato oggetto” (notisi l’incazzatura che passa dalla latenza all’affioramento: scrive “illazioni”, scrive “maldicenze”, il consigliere di Stato); c) presa d’atto della tesi del procuratore generale, ad avviso del quale il comportamento dei due agenti intervenuti è da sottoporsi alla valutazione di un giudice. Postille: per parte sua, Norman Gobbi non parlerà più della cosa, riservate le eventuali comunicazioni da parte (e potrebb’essere allora anche un “per tramite”) dell’avvocato Renzo Galfetti; agli agenti rimasti sotto indagine, solidarietà umana; infine, “piena fiducia” nella magistratura “così come nel corpo della Polcantonale ed in tutti gli agenti”.

E tanto sia, per ora, benché.

Schwerer Unfall in Eggerstanden: Kleinkind bei Arbeiten in Hühnerstall verletzt

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Heute Morgen ereignete sich in Eggerstanden ein folgenschwerer Zwischenfall in einem Hühnerstall.
Während Wartungsarbeiten an der Stalleinrichtung durchgeführt wurden, zog sich ein zweijähriges Kind schwere Armverletzungen zu und musste mit einem Rettungshelikopter in ein Spital geflogen werden.

Die genauen Umstände, die zu dem Unfall führten, werden derzeit unter der Leitung der Staatsanwaltschaft Appenzell Innerrhoden in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei untersucht.

Für die Bergung des verletzten Kleinkindes und die Betreuung der betroffenen Personen waren die Feuerwehr Rüte, ein Ersthelfer-Team, die Rega, die Kantonspolizei Appenzell Innerrhoden sowie das Betreuungsteam AI/AR im Einsatz.


Bildquelle: Kantonspolizei Appenzell Innerrhoden

Stadt Zürich: Verkehrsbeschränkungen aufgrund Pride-Veranstaltung

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Im Zuge der Abhaltung der Zurich Pride am Samstag, dem 15. Juni 2024, wird die Stadtpolizei Zürich für das Innenstadtgebiet temporäre Verkehrsregelungen erlassen.

Am Samstag, den 15. Juni 2024, findet die 29. Ausgabe der Zurich Pride statt. Aus diesem Grund wird es von 9.00 Uhr bis etwa 17.00 Uhr zu vorübergehenden Einschränkungen des Verkehrs im Gebiet der Zürcher Innenstadt sowie entlang des unteren Seebeckens, von Bellevue bis zur Landiwiese, kommen.

Entsprechende Umleitungen werden ausgeschildert sein. Die Stadtpolizei Zürich empfiehlt, einen grösseren Bogen um die Innenstadt zu machen.

Unrechtmässige Tötung eines Luchses: Verantwortlicher ausfindig gemacht

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Am Freitag, den 17. November 2023, ging bei der Kantonspolizei Schwyz die Meldung ein, dass in den vorherigen Tagen in Vorderthal ein Luchs auf ungesetzliche Weise erschossen worden war.

Nach eingehenden Ermittlungen, die gemeinsam mit dem Amt für Wald und Natur durchgeführt wurden, konnte zwischenzeitlich ein 57-jähriger Mann als mutmasslicher Täter identifiziert werden.

Der Beschuldigte muss sich nun wegen dieser Tat vor der Staatsanwaltschaft des Kantons Schwyz verantworten.

“Asinada” di Mendrisio, in 100 e più alla (ri)scoperta di luoghi e sapori

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Oltre 100 partecipanti, sull’itinerario da circa otto chilometri suddivisi in otto tappe e tutti nel territorio comunale di Mendrisio, sabato scorso alla seconda edizione dell’“Asinada”, passeggiata a carattere enogastronomico e concepita anche come occasione per indagare la realtà dei sei rioni del Palio nel Magnifico borgo. Impressionante la varietà dell’offerta: dai vini alle birre artigianali, dai gnocchi alle “tartare” più o meno speziate, dalle pizze alle crostate, ed ancora salumi e formaggi; in piazza Del Ponte, poi, ritrovo per il pomeriggio in musica e giochi. Operazione riuscita, ed un ottimo viatico per il prossimo appuntamento sotto il segno del Palio: venerdì 13 settembre, alle piscine comunali, concerto dei “Vad vuc”; sabato 14 settembre, stessa sede, animazione e ballo con Antoine Konrad in arte “Dj Antoine”; prevendite a prezzo ridotto sul sito InterNet all’indirizzo www.paliomendrisio.ch. Nella foto, un momento dell’“Asinada” 2024; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Lugano, “Tesla” in tuffo per 10 metri: uomo ferito, “black-out” nella zona

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Tragedia sfiorata nella notte a Lugano quartiere Ruvigliana, dove un’auto “Tesla”, nel transito attorno alle ore 1.00 lungo via Massago in direzione quartiere Aldesago, è finita fuori dalla carreggiata, ha sfondato una centralinadi servizio della rete elettrica “Ail Sa” e si è infilata in tuffo nello stretto spazio di un fossato, 10 metri più in basso. Il conducente della vettura ha riportato lesioni e traumi dalla varia gravità ma senza rischio di conseguenze esiziali ed è stato recuperato da effettivi dei Pompieri Lugano con impiego dell’Unità tecnica di intervento; insieme con quest’ultima hanno operato i soccorritori della “Croce verde” Lugano; problematico l’intervento stante anche la carenza di spazi per l’aggancio del ferito. A complicare la situazione, un’oscurità naturale in forza del “black-out” da cui gran parte della zona è stata colpita dopo la collisione dell’auto contro la centralina; il ripristino dei servizi ha avuto luogo nel volgere di meno di tre ore.