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Lugano, la “mala gioventù” dell’effimero negli scatti di Federico Hurth

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Uno spaccato sulla realtà giovanile, con strumenti e mezzi che molti considerano appartenere ad un tempo concluso o superato – si pensi alle macchine fotografiche compatte ed alle pellicole-“standard” da 35 millimetri, è quanto il fotografo italo-svizzero Federico Hurth si appresta a proporre alla “Galleria Doppia V” in Lugano (via Moncucco 3) con la mostra “Wasted youth and a fistful of ideals”, filo conduttore l’illusione data dai “selfie” (e dai filtri ad essi applicati) ad un’intera generazione che si teme sia destinata a sprecarsi sull’effimero; nella tesi dello stesso Federico Hurth, quella parte di gioventù che, quale “risposta al confronto con una realtà che si fa sempre più complessa e priva di prospettive”, giunge a scegliere “di vivere di eccessi” e giunge a prediligere “un’estetica in bilico tra “glamour” e squallore”. Inaugurazione venerdì 20 ottobre, ore 18.00, con presentazione a cura di Francesca Bernasconi; venerdì 17 novembre l’ultimo giorno di apertura; accesso dal martedì al venerdì, ore 10.00-12.00 e 14.00-18, ed anche su appuntamento. In immagine, Federico Hurth.