Home CRONACA È morto Werner Carobbio, interpretò e sconvolse la Sinistra ticinese

È morto Werner Carobbio, interpretò e sconvolse la Sinistra ticinese

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Lutto nel mondo della politica ticinese “d’antan”: a tre giorni da quello che sarebbe stato il suo 87.o compleanno è mancato Werner Carobbio, storico esponente della Sinistra, attinenza da Mendrisio ma sempre attestato su Lumino e con una forte traccia su Biasca (qui lavorava il padre, dipendente della “Gotthardwerk”). Formazione quale docente, primo incarico professionale da non ancora 19enne alle elementari di Sant’Antonio in Valle Morobbia, poi anche con attività sindacale alla presidenza del Sindacato insegnanti; già in quota “Gioventù socialista” e poi iscritto al Partito socialista svizzero (del cui Comitato direttivo era anche diventato membro); vari gli incarichi tra Esecutivi e Legislativi (un ruolo e l’altro a Lumino, a partire dal 1964; Consiglio nazionale dal 1975 al 1999; Gran Consiglio dal 1999 al 2011, con il ruolo di primo cittadino dal maggio 2005 all’aprile 2006). Nel periodo della frammentazione della Sinistra, Werner Carobbio fu fra i promotori della scissione in seno al Partito socialista ticinese (Pst), da cui era stato espulso insieme con Pietro Martinelli, Basilio Scacchi ed Elio Galli, e che già alle Cantonali 1981 venne sventrato dal nuovo “Partito socialista autonomo” (Psa) di cui egli fu primo segretario politico e rappresentante eletto al Nazionale (1975, in verità con ingresso per immediata staffetta a Pietro Martinelli) e che arrivò al picco con l’accesso di Pietro Martinelli al Consiglio di Stato (1987, qui in congiunzione con il già “Partito del lavoro” – ora Partito comunista – e con la allora terza gamba dei socialisti, nelle forme della “Comunità socialisti ticinesi-Cst”; a perdere il seggio fu Fulvio Caccia in quota Ppd). Fu ancora Werner Carobbio, tra l’altro padre di Marina Carobbio Guscetti – odierno membro del Governo cantonale ticinese – e di Katia, a causare altri sommovimenti strappando una quota di soggetti in alveo Pst per andare a formare il “Partito socialista unitario-Psu” (1988); quattro anni più tardi il rientro nell’alveo del Partito socialista, pur con “distinguo” personali da parte di alcuni membri.

Numerosi i messaggi di cordoglio che giungono in queste ore alla famiglia del defunto. Data ed orari delle esequie non sono ancora stati resi noti.