Home CRONACA Grave in ospedale a Monza il “bluesman”-viaggiatore scomparso da Cadenazzo

Grave in ospedale a Monza il “bluesman”-viaggiatore scomparso da Cadenazzo

480
0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 0.28) Damion Alan Puluse, 52 anni, cittadino italoamericano per il quale i vertici della Polcantonale ticinese avevano diffuso l’altr’ieri un avviso di ricerca, è vivo ma versa in serie condizioni di salute al “San Gerardo” di Monza (provincia di Monza-Brianza), a quanto consta avendo subito un incidente dalla natura per ora imprecisata ed essendo stato lì ricoverato d’urgenza alcuni giorni addietro. La conferma in tempo reale è giunta intorno alle ore 23.30 di ieri al “Giornale del Ticino” direttamente da Vanessa Puluse Nienhouse, sorella dello scomparso, un appello della quale era stato raccolto dall’Italia poco dopo un secondo articolo dedicato alla vicenda da questa testata e quasi in concomitanza con la pubblicazione di una scheda sul sito InterNet del programma televisivo “Chi l’ha visto?” (Rai3). Per quanto è dato sapere, Damion Alan Puluse – ultimo avvistamento in Ticino alle ore 7.45 di martedì 6 febbraio, stazione Ffs di Cadenazzo, luogo dove era giunto accompagnato in auto da un amico dopo breve soggiorno in Ticino – sarebbe effettivamente salito su un treno in direzione Italia e, in un momento imprecisato della sua permanenza oltreconfine, avrebbe avuto un incidente tale da comportare il suo trasferimento d’urgenza in una struttura nosocomiale, nella fattispecie l’ospedale monzese che funge in realtà da riferimento per un’ampia area territoriale nell’ordinario e quale unità “acuta” in situazioni di alta emergenza.

Il trattamento sanitario avrebbe avuto luogo per l’appunto in condizioni di particolare urgenza, con stabilizzazione e quasi immediato intervento chirurgico; comprensibile pertanto l’assenza di altri contatti con la famiglia (l’uomo, noto musicista con la passione del viaggio esperienziale come raccontano del resto alcuni suoi “reportage” ai quattro angoli del mondo, non esclusa la Svizzera), non ha con sé un telefono cellulare e dialoga solo via “personal computer”), spiegabile anche il vuoto di comunicazione da parte di terzi perché sul corpo di Damion Alan Puluse non sono stati trovati documenti di identità; il riconoscimento, pertanto, ha avuto luogo solo per tramite del raffronto sulle poche fotografie disponibili “online” e su immagini diffuse a corredo degli avvisi di ricerca. Risulta inoltre che, ancora nella serata di ieri ovvero mercoledì 14 febbraio, Damion Alan Puluse era ancora sotto sedazione o in coma farmacologico stante la gravità delle lesioni riscontrate e trattate. Edit delle ore 14.26: a distanza di 12 ore dall’avvenuto rintracciamento dell’uomo, l’avviso di ricerca è stato revocato ed eliminato dalla pagina InterNet della Polcantonale Ticino (i precedenti articoli sulla vicenda: https://ilgiornaledelticino.ch/ultimo-contatto-a-cadenazzo-cercasi-il-bluesman-viaggiatore e https://ilgiornaledelticino.ch/scomparso-da-cadenazzo-silenzio-inquietante-si-muove-anche-chi-lha-visto).