Sono ore di crescente apprensione per la sorte di Damion Alan Puluse, il 52enne “bluesman”-viaggiatore della cui scomparsa il “Giornale del Ticino” ha dato notizia ieri: per quanto alcuni indizi sembrino dimostrare un suo transito dal Ticino al territorio italiano, non vi sono tracce di utilizzo della carta di credito in data recente e non è probabile che l’uomo portasse con sé contanti in quantità significativa. L’ultimo avvistamento utile dell’uomo, cittadinanza italiana e statunitense, risale dunque ed ancora alle ore 7.45 di martedì 6 febbraio alla stazione ferroviaria di Cadenazzo; possibile dunque un passaggio verso il Varesotto (treno delle ore 8.04 direzione Luino, indi Gallarate) o verso il Comasco (treno delle ore 8.09 direzione Chiasso); ed in effetti, come riferisce Vanessa Puluse Nienhouse – è la sorella di Damion Alan Puluse; suoi alcuni appelli per tramite dei “network” sociali – in una nota su “Facebook”, in un’ultima conversazione telefonica risalente a venerdì 2 febbraio lo stesso Damion Alan Puluse, trovandosi presumibilmente alla stazione Ffs di Locarno in Muralto, aveva riferito ai familiari di “voler andare in Italia”. Il contatto successivo era stato fissato alla giornata di domenica, tuttavia senza esito.
Un’informazione utile giunge nel frattempo dall’utilizzo della carta di credito, lunedì 5 febbraio, ore 14.45, alla cassa della “Coop” sull’angolo tra via Del Passetto e via Valle Maggia a Locarno quartiere Solduno; secondo la sorella dello scomparso, una conferma è stata trovata anche per tramite dell’esame delle immagini della videosorveglianza all’interno della struttura commerciale. Poi, a parte l’attestazione della presenza alla stazione Ffs di Cadenazzo la mattina successiva (qui essendo giunto in auto, portato da un amico), il vuoto: “Non abbiamo sue notizie, (Damion) non ha usato la carta di credito e non abbiamo prove circa l’eventuale acquisto di un biglietto del treno”. Nessun messaggio consta dall’applicazione che il viaggiatore – per sua scelta, non possessore di telefono cellulare – aveva installato sul “personal computer” e che gli serviva per interloquire con parenti e conoscenti; non risulta nemmeno che Damion Alan Puluse, noto in àmbito musicale per una lunga carriera (è stato voce e chitarra degli “Australian Bee Gees”, ha all’attivo partecipazioni a concerti in vari Paesi), avesse fissato un programma di appuntamenti legati alla professione.
Denunzie di scomparsa sono state presentate sia alla Polcantonale, sia all’ambasciata italiana, sia all’ambasciata svizzera. Una scheda sul caso è stata pubblicata nelle scorse ore anche sul sito InterNet del programma “Chi l’ha visto?” (Rai). Nell’immagine, Damion Alan Puluse alla vigilia di un concerto tenuto a New York.