Tag: InterNet

  • Maggia, ancora blocco parziale sulla strada Aurigeno-Forcola di Dunzio

    Maggia, ancora blocco parziale sulla strada Aurigeno-Forcola di Dunzio

    Resta in vigore tra le ore 7.30 e le ore 17.30, nei soli giorni lavorativi e funzionalmente alla prosecuzione delle note opere forestali e di consolidamento, il blocco del transito sulla strada tra la frazione Aurigeno e la località Forcola di Dunzio, in territorio comunale di Maggia. Chi abbia esigenze di passaggio con veicoli pesanti è pregato di prendere contatto con i referenti operativi (numero di telefono 091.7541341). Le variazioni ad aperture e chiusure saranno aggiornate sulla pagina principale del sito InterNet del Comune di Maggia (www.maggia.ch).

  • Ultimo avvistamento a Porza, giugno 2024: revocato l’avviso di ricerca

    Ultimo avvistamento a Porza, giugno 2024: revocato l’avviso di ricerca

    In revoca stamane, ma senza uno straccio di spiegazioni a corredo, l’avviso di ricerca diffuso nei primi giorni di estate del 2024 per la allora 44enne Ailyn Segundo Andrade, cittadina filippina con domicilio a Dubai (Emirati arabi uniti), scomparsa giovedì 23 giugno alle ore 10.23. L’informativa sull’annullamento degli accertamenti è stata data stamane da fonti della Polcantonale. Nell’elenco degli scomparsi, secondo quanto figura nella specifica sezione del sito InterNet della Polcantonale, restano dunque i nomi di 19 persone in un arco di 25 anni; tale lista è ovviamente da ridursi a 18 nomi stante l’acclarato decesso in gennaio, su suolo italiano e con esequie già celebratesi giovedì 23 gennaio in provincia di Sondrio, del 57enne Gilberto Bracelli la cui sparizione da Novaggio era stata denunciata nel settembre 2024.

  • E bravo il fenomeno: 175 orari su 80, con video autocelebrativo. Beccato

    E bravo il fenomeno: 175 orari su 80, con video autocelebrativo. Beccato

    C’è di peggio, quanto a idiozia, del mettersi alla guida di un bolide quando si sia neopatentati; ad esempio, il buttarsi su una strada extraurbana tra paese e paese inventandosi una sgasata sino a 175 chilometri orari laddove il limite è di 80; se poi ci si filma per documentare la genialata e si pubblica il tutto su InterNet, il trionfo nella “GüzzLeague” è garantito. Nelle forme della denuncia al ministero pubblico per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale l’assegnazione del “Premio Pirla Da Oggi Vai A Piedi” ad un 19enne che fonti ufficiali indicano essere cittadino svizzero senz’altra menzione e con residenza nel Bellinzonese: fatti occorsi in tempi non lontani, spezzone da qualche parte nel “web”, immagini che cascano sotto gli occhi di un agente della Polcom Chiasso ed agente che si dice “Ma toh, questo pezzo di strada mi pare di conoscere”; riscontro ed evidenza, evidenza e riscontro, è un tratto della Cantonale che va su su e giù giù e lì lì e là là fuori dal nucleo abitato ma nelle pertinenze di Riviera frazione Osogna, ed è anche vero che da quelle parti ci sono i tizi della “Osogna project band” con “Mustang Sally” tra i cavalli di battaglia ma anche Wilson Pickett, cantando della “Mustang” nuova di fabbrica modello 1966, raccomandava a Sally di rallentare rallentare rallentare anziché correre per tutta la città.

    Morale: primo accertamento, ed ecco il nome dell’autore del video; secondo accertamento, ed ecco il nome dell’aspirante pilota, altro non potendosi dire. Circa le prospettive della licenza di condurre, a sensazione, ci sa che dalle parti di Bellinzona quartiere Camorino stiano per accendere il vaporizzatore; ma non anticipiamo i tempi, ché già qualcuno aveva troppa fretta…

  • 16enne tunisina scompare da Lugano. Lanciato l’avviso di ricerca

    16enne tunisina scompare da Lugano. Lanciato l’avviso di ricerca

    Ricerche lanciate, su avviso di fonte Polcantonale, per una 16enne (data di nascita 17 ottobre 2008, identità e foto note alla redazione e rilevabili dal sito InterNet della Polcantonale stessa) che risulta essere dimorante a Lugano e da qui scomparsa. L’ultimo avvistamento documentato della ragazza, 160 centimetri l’altezza e cittadinanza tunisina, risale alle ore 20.00 circa di martedì; non è noto se trattisi di allontanamento volontario. Altri elementi utili per l’individuazione: corporatura snella, età apparente che coincide con quella anagrafica, viso ovale-rotondo, capelli castani scuri ricci portati medio-lunghi, occhi castani, contatto verbale in lingua italiana. Nessuna indicazione circa l’abbigliamento. Eventuali notizie sono da comunicarsi al comando della Polcantonale (numero di telefono 0848.255555).

  • Bastardi inside / Ma in quei casi il pubblico è pagato, vero?

    Bastardi inside / Ma in quei casi il pubblico è pagato, vero?

    Ingresso a pagamento, come risulta dalla pagina InterNet della manifestazione, per tutti gli appuntamenti dell’edizione 2024 di “Endorfine” a Lugano (vedasi lancio di presentazione in altra parte del “Giornale del Ticino”). Si domanda agli organizzatori se, in un paio di casi pertinenti a visitatori dalla Tricoloria, s’intenda – come sarebbe giusto – che gli spettatori saranno pagati per assistere, e non viceversa.

  • Arcisate (Varese), apparecchi contraffatti inguaiano due uomini

    Arcisate (Varese), apparecchi contraffatti inguaiano due uomini

    12 asciugacapelli della “Dyson” in auto, 63 batterie a pacchetto della “Apple” nella camera d’albergo in cui soggiornavano: possesso non spiegato né spiegabile, mancando persino il riferimento del punto-vendita o del grossista (niente fatture, niente documenti di trasporto, niente scontrino fiscale), sicché d’acchito si sarebbe potuto credere che i due soggetti fermati avessero con sé merce provento di furto. Ed invece no: quei marchi erano contraffatti, ed i prodotti erano taroccati in tutto e per tutto; merce che in sostanza sarebbe stata da piazzarsi, con qualche artificio, magari in mezzo ad articoli originali, o più probabilmente per fregare il prossimo con qualche piazzamento via InterNet. In guai seri, per ricettazione e per possesso di oggetti contraffatti, due persone intercettate venerdì 21 giugno – di oggi l’informativa – da agenti della Polizia locale di Arcisate (Varese); i soggetti sono stati denunciati, sotto sequestro la merce.

  • Busto Arsizio (Varese): compra “online” la patente, truffata e… denunciata

    Busto Arsizio (Varese): compra “online” la patente, truffata e… denunciata

    Ha cercato di aggirare la legge, tra l’altro mettendo seriamente in pericolo il prossimo dal momento che un’abilitazione alla guida dei veicoli non aveva e probabilmente non aveva nemmen mai provato ad ottenere per vie ordinarie; e di questo dovrà rispondere in sede giudiziaria per reati quali il falso ideologico e materiale, avendo nel frattempo ricevuto una pesante sanzione amministrativa. Con una patente falsa, anzi, con il suo succedaneo in immagine sullo “Smartphone” aveva infatti provato a cavarsela una donna straniera incappata giorni addietro – di oggi l’informativa – in un controllo della Polizia municipale a Busto Arsizio (Varese), controllo non casuale dal momento che la vettura risultava fuori regola circa l’obbligo della revisione periodica; del documento in tessera plastificata (o, alla peggio, ancora in tela e carta come era in uso prima dell’era digitale) nessuna traccia e nessuna disponibilità; una volta accompagnata al comando della Polizia municipale in via Molino, la donna ha inutilmente provato a ribadire una tesi insostenibile salvo ammettere infine di aver “soltanto” comperato la patente per tramite di un sito InterNet, così ottenendo la trasmissione di una fotografia dalla quale risultava effettivamente una licenza di guida con foto e nome della compratrice. La quale, di massima, si trova anche truffata da ignoti che difficilmente risponderanno della propria attività illecita: altri 800 euro volati chissà dove, in cambio di uno “screenshot” da lavoretto con la stampante di casa…

  • Interruzioni sulla rete “Swisscom”, disagi in Bassa ValleMaggia

    Interruzioni sulla rete “Swisscom”, disagi in Bassa ValleMaggia

    Disagi conseguenti ad una “panne” tecnica hanno interessato stamane la rete “Swisscom” in Bassa ValleMaggia, con “black-out” in particolare nella zona di Maggia frazioni Moghegno ed Aurigeno a partire dalle ore 9.46. Indisponibili la rete InterNet, i collegamenti telefonici in rete fissa ed i servizi “Blue tv”. Le cause del problema non sono state rese note, pur potendosi ipotizzare una relazione con le proibitive condizioni atmosferiche. A partire dalle ore 11.25 circa, la situazione è in fase di progressivo ritorno alla normalità.

  • Piano di Magadino, sbarca sul “web” il progetto di interconnessione

    Piano di Magadino, sbarca sul “web” il progetto di interconnessione

    Le sfide da affrontarsi nel segno della tutela della ricchezza ecologica in àmbito agricolo, gli strumenti disponibili, le scelte e gli interventi grazie ai quali favorire la presenza di piante, insetti e piccoli vertebrati, ed infine gli attori cooperanti ed un consuntivo pertinente all’attuazione di pratiche agricole orientate alla promozione della biodiversità: questo ed altro nel sito InterNet che sotto egida dell’“Associazione con superfici di compensazione ecologica interconnesse-Ascei” viene proposto da oggi, cioè a distanza di 20 anni dall’avvio del programma operativo (uno tra i primi in Ticino), con la finalità di far conoscere il progetto di interconnessione del Piano di Magadino. Scopi principali del progetto, come indica Daniele Polli quale segretario dell’associazione presieduta da Ulrico Feitknecht, sono e restano per l’appunto il miglioramento dell’infrastruttura ecologica e il sostegno alla biodiversità in àmbito agricolo, da una parte mediante “una gestione agricola più rispettosa dei ritmi naturali”, dall’altra costituendo “un reticolo ecologico in grado di collegare i diversi biotopi per mezzo di superfici idonee”. Da conoscersi e da consultarsi: www.interconnessione-piano-magadino.ch.

  • Cyberschifezze che inquinano le menti, Governo invitato a… far luce

    Cyberschifezze che inquinano le menti, Governo invitato a… far luce

    C’è motivo di preoccuparsi per l’uso distorto dei prodotti da nuove tecnologie, leggasi alla voce “social media” specificamente ed alla voce “InterNet” più in generale, da parte dei giovani di casa nostra? Sì, a parere di alcuni granconsiglieri in un’interrogazione di fonte interpartitica (primo firmatario Tiziano Galeazzi per l’Udc; con lui Paolo Pamini, Sara Beretta Piccoli, Massimo Mobiglia, Paolo Ortelli e Daniele Piccaluga) circa lo “stato di aggiornamento e di preparazione in àmbito digitale nelle scuole del Canton Ticino”, atto parlamentare che si basa su un’indagine su scala nazionale e dai risultati credibili quanto le predizioni dell’indimenticato mago Mario Pacheco do Nascimento: un rapporto “problematico” con le “nuove tecnologie più diffuse” avrebbero infatti il quattro per cento dei maschi ed il 10 per cento delle femmine tra gli 11 ed i 15 anni; fossero solo il quattro ed il 10 per cento rispettivamente, si osserva, ci troveremmo in una botte di ferro; realtà vuole invece che a misura assai superiore a quanto indicato – e per capirlo basterebbe un giro d’orizzonte fuori dalle nostre scuole – si configurino gli accessi a materiali ed a contesti per nulla consoni con tale fascia di età, fine del discorso.

    Affermano in buona sostanza gli autori del testo: “Può succedere, per esempio, che i giovani trascurino altre attività e impegni, che siano vittime di cyberbullismo o che dormano troppo poco”, come da “incipit” dell’inchiesta menzionata. Con l’inconsapevole ma non incolpevole contributo dei genitori che non vigilano, sempre a titolo di esempio. Ridotto alle brevi, gli spunti: quali siano gli strumenti che, per tramite dell’istituzione scolastica, vengono forniti al fine di garantire ai ragazzi una “sufficiente base di conoscenza e di competenza” sull’utilizzo di apparecchi e piattaforme sociali; a quale età abbia inizio l’opera di sensibilizzazione; se l’autorità politica cantonale sia convinta di fare abbastanza, stante anche la velocità di diffusione di “nuove tecnologie con forte impatto sulla crescita e sull’educazione dei ragazzi”, riferimento principe l’intelligenza artificiale generativa; come sia sviluppata la formazione dei docenti e come e quando essa sia verificata ed aggiornata; in quale modo abbia luogo la sensibilizzazione dei genitori; in generale, se si pensi che studenti, genitori e docenti siano sufficientemente informati circa gestione e protezione dei dati personali. Infine, quel che forse avrebbe meritato il primo posto nell’interrogazione: quanti episodi di cyberbullismo risultino, nell’ultimo triennio, tra elementari, medie e medie superiori, ed in quale misura siano aumentati i fenomeni di disagio psicologico e/o di disagio psichico in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie.

    Di che ragionare, a cifre piene. E, magari, anche con una lettura più ampia circa l’incultura del consumo di prodotti che sugli “Smartphone”, senza rispetto per i vincoli di età, passano eccome. In immagine, Tiziano Galeazzi, primo firmatario dell’interrogazione.

  • Polcantonale a misura di “web”: nuova la strategia, nuovo il sito InterNet

    Polcantonale a misura di “web”: nuova la strategia, nuovo il sito InterNet

    Garanzia di miglior accesso alle informazioni ed ai contatti, aspetto generale “più strutturato, più coerente e più intuitivo”, attenzione particolare alle necessità dell’utenza: tali le premesse – e le… promesse – del sito InterNet della Polcantonale ticinese, portale rinnovato ed in linea da oggi, mercoledì 3 maggio. Ovviamente invariato l’indirizzo (www.polizia.ti.ch con reindirizzamento su www4.ti.ch/di/pol-new/home); progetto sviluppato in collaborazione con gli operatori alla Segreteria generale del Dipartimento cantonale istituzioni; introdotta una “Sezione professione” (con le notizie e con le informazioni pertinenti all’essere agenti, al percorso formativo); riassunti in blocco unico i servizi offerti “online” all’utenxa. Varie le definizioni tematiche, dai settori di attività ai progetti di prevenzione; d’impatto la “timeline” fornita sulla storia del corpo (; riassunte in calce le basi legali pertinenti all’attività delle forze dell’ordine. In evidenza una galleria dedicata alle persone scomparse e l’elenco dei comunicati-stampa.

  • Colpo di stiletto / Benvenuti a Hundert, e fate un salto a Garderobe

    Colpo di stiletto / Benvenuti a Hundert, e fate un salto a Garderobe

    A ben 16 anni dal lancio, il portale “web” all’indirizzo Italia.it – referente l’autorità statale tricolore – è stato rinnovato e rinfrescato di recente quale strumento di promozione per il Belpaese ed in modalità funzionale all’attrazione del turismo dall’estero. Destinataria di grande attenzione è la clientela dell’area germanofona, giacché un’alta facoltà di spesa val sempre l’impresa. Gli ospiti si sentiranno tuttavia un po’ disorientati nel visitare Prato, che per loro diventa “Rasen” (Toscana), o Cento, che è loro proposta quale “Hundert” (Emilia-Romagna), non volendosi dire della marchigiana Camerino tradotta papale papale come “Garderobe”. Quanto all’Aquila, capoluogo dell’Abruzzo, per prodigio ci è stato risparmiato un “Der Adler”, ma non l’incredibile stravolgimento da città ad… albergo. Ah, i prodigi dell’intelligenza artificiale nelle mani di chi ad essa si appoggia non disponendo di intelligenza naturale… Qui in immagine un esempio; altri prodotti esilaranti sulla nostra pagina “Facebook”.

  • “Pardo d’oro” 2022, un regalo ai patetici profeti del nuovo conformismo

    “Pardo d’oro” 2022, un regalo ai patetici profeti del nuovo conformismo

    Se non plaudi sempre ed incondizionatamente alla fluidità di genere, sei fuori. Se non plaudi alle esperienze sensoriale estreme e non sostieni pubblicamente che esse costituiscono un bisogno indefettibile, sei fuori. Se non affermi che solo dichiarandosi nella fluidità di genere e nel sempre più intenso ricorso ad esperienze estreme una persona trova la libertà e può affermare di essere libera, sei fuori. Se non stai concettualmente e culturalmente dalla parte di una che ama andare ogni volta oltre nella ricerca di dolore autoinflitto, sei fuori. E se non dici che è straordinariamente intelligente l’opera ultima della regista brasiliana Júlia Murat, meglio, se non dici che tale prodotto noto come “Regra 34” cioè “Regola 34” era degnissimo del “Pardo d’oro” 2022 effettivamente a tale lavoro attribuito oggi, sei più che mai fuori. È il nuovo conformismo, è il nuovo dogma, è la nuova pretesa di pensiero unico da cui si lasciano affascinare quei portatori di cervelli che, a furia di “reset” dopo ripetuti aggiornamenti del sistema secondo i desideri dei programmatori del “software”, smarriscono la capacità di un’analisi personale. In fondo, se la pubblicità dice che quella è la nuova frontiera della felicità (e non ci sono santi: la libertà è premessa non negoziabile dell’essere felici), perché non aderire, perché non essere consenzienti, perché non farsi anzi discepoli della dottrina augurando a sé stessi di diventare, prima o poi, veri ed autentici profeti?

    Ebbene: avendo l’occasione di fissare un principio, e cioè l’indisponibilità della cultura ad inchinarsi davanti a ciò che per il 10 per cento è rivendicazione serena e per il 90 per cento resta atto modaiolo, i membri della giuria al “Festival” locarnese – riportiamo i nomi quali eventuali spunti per future riflessioni: Michel Merkt, produttore; William Horberg, produttore; Prano Bailey-Bond, cineasta; Alain Guiraudie, regista; Laura Samani, regista – hanno scelto di rendere un pessimo servizio a sé stessi, all’evento che nella sostanza rappresentano, alla Locarno cinematografica in cerca di una nuova centralità nel sistema e, per buona misura, anche alla Svizzera della politica. Ché “Regola 34” – oh, giusto, spieghiamo anche ‘sto titolo da “nerd” passati di cottura: sussiste una tesi secondo cui, se una cosa compare su InterNet, di essa esiste anche la versione pornografica. Una diceria ridicola – è intriso di politica militante, e quindi in Jair Messias Bolsonaro presidente del Brasile sta il nemico da abbattersi e la sentina di ogni vizio ed il repressore più feroce almeno dai tempi di Nuno “Cardeal” da Cunha e Ataide noto quale “Inquisidor geral” e la causa di ogni nequizia; vero è anche il fatto che da quelle parti i santi non abbondano, e magari Júlia Murat, quando prolude concionando sulla morte della democrazia in Brasile, potrebbe anche far memoria di una tra le cause determinanti nell’ascesa di Jair Messias Bolsonaro al potere, ossia il mutare del “sentiment” popolare durante il periodo in cui il Paese rimase nelle mani dei vari Luiz Inácio “Lula” da Silva, Dilma Rousseff e Michel Temer Lulia. Riflessione dalla quale la regista si tiene ben lontana, preferendo i “flash” da illusioni distopiche che le vengono da mamma Lucía, anch’ella votatasi alla celluloide o a quel che ora sia ma con minor fortuna, a partire dal 1968 militante in un movimento marxista-leninista e nel 1971 arrestata e condannata; era il “regime dei Gorillas”, sotto il quale morirono o furono fatti sparire oltre 400 tra dissidenti e soggetti sgraditi ai vertici militari. E, per quanto Jair Messias Bolsonaro resti criticabile, magari una differenza tra lui ed un Emilio Médici c’è ancora.

    Quanto alla cifra di scrittura per immagini, ciascuno ama la sua e quella di pochi altri e pertanto si è portati a non uscire dal limbo del “Non giudicare”; se in Júlia Murat fosse riconoscibile una novella Oliver Stone, ad ogni modo, ne riferiremmo, e così non è; detto per inciso, diffidare sempre quando chi sta dietro alla macchina da presa pretende anche di coordinare la sceneggiatura ed il montaggio. Quanto al personaggio su cui “Regra 34” si impernia, ooh maaadreeee, da quanta sfolgorante e mirabolante creatività promana l’invenzione della figura della giovine Simone che durante il giorno entra in aula universitaria con il sogno di diventare giurista e di votarsi alla lodevolissima causa della difesa delle donne vittime di violenza (argomento, sia detto, troppo serio perché lo si usi come pretestuccio anche in uno solo dei 100 minuti di questo pateracchio filmico) ed invece, al calar delle tenebre, si converte in “camgirl” pronta e disposta a farsi pagare per l’offerta di un quarto d’ora di sesso a distanza e con monotono corredo di gridolini e di sussurri (tra l’altro: la vera colonna sonora è assai buona, quanto alla recitazione della protagonista vi chiediamo in ginocchio di restituirci la Sonia Braga delle “telenovelas” tipo “Dancin’ days”). Beate Köstlin poi diventata celebre come Beate Uhse, pioniera dell’aviazione in versione “lei” ed inventrice dei “sex shop”, davanti a simile canovaccio si sarebbe messa a sghignazzare, ma di gusto.

  • Polcantonale e Polcom varie, riparte la trafila per le divise di… domani

    Polcantonale e Polcom varie, riparte la trafila per le divise di… domani

    Al lancio oggi, stante l’avvenuta pubblicazione sul “Foglio ufficiale”, il bando di concorso per l’assunzione di aspiranti gendarmi per la Polcantonale e di aspiranti agenti per Polcom Ascona, Polcom Bellinzona, Polcom Chiasso, Polcom Locarno, Polcom Lugano, Polcom Mendrisio e Polintercom Ceresio-sud, percorso formativo con decorrenza dal marzo 2023 (un anno sui banchi, un anno in formazione nei corpi di appartenenza). Candidature da inoltrarsi entro lunedì 28 marzo 2022; previsto un processo di selezione; la decisione sull’assunzione degli aspiranti avrà luogo al più tardi entro tre mesi precedenti l’inizio della formazione. Bando di concorso, modalità di iscrizione ai “test” fisici e formulari sono pubblicati sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale.

  • Zwei mutmassliche Internetbetrüger verhaftet

    Zwei mutmassliche Internetbetrüger verhaftet

    Die Kantonspolizei Zürich (Photoquelle: KaPo Zürich) hat am vergangenen Montag, den 17. Januar ein mutmassliches Betrüger-Ehepaar festgenommen, das mit falsch registrierten SIM Karten GSM Gateways betrieben haben soll. Mit diesen Gateways wurde ein Massenversand von Phishing SMS ermöglicht. Auf Antrag der Staatsanwaltschaft hat das Zwangsmassnahmengericht für beide Beschuldigten Untersuchungshaft angeordnet.
    Polizeiliche Ermittlungen führten zu einem deutschen Ehepaar, das sich im Kanton Thurgau aufhielt. Es soll in den Tagen und Wochen zuvor auf betrügerische Art und Weise SIM Karten falsch registriert und diese in GSM Gateways eingesetzt haben. Diese GSM Gateways ermöglichten den Massenversand von Phishing-SMS, um an Kreditkarten Daten zu gelangen. Bei der Hausdurchsuchung stellten die Kantonspolizeien Thurgau und Zürich zwei GSM Gateways, mehrere hundert SIM-Karten und diverse weitere Gegenstände sicher.

    Die Staatsanwaltschaft hat wegen des Verdachts auf Vermögensdelikte ein Strafverfahren gegen das Ehepaar eröffnet. Die weiteren Ermittlungen in diesem Fall werden durch die Kantonspolizei Zürich in enger Zusammenarbeit mit der auf Cybercrimedelikte spezialisierten Staatsanwaltschaft II geführt. Das Zwangsmassnahmengericht hat auf Antrag der Staatsanwaltschaft für die 31-jährige Frau und den 34-jährigen Mann Untersuchungshaft angeordnet. Bis zum rechtskräftigen Verfahrensabschluss gilt die Unschuldsvermutung.

  • Como, odore di raggiro d’alto bordo: due arresti, beni sotto sequestro

    Como, odore di raggiro d’alto bordo: due arresti, beni sotto sequestro

    Il Lupo di Wall Street, rappresentazione in celluloide di una storia vera ma necessariamente “caratterizzata” per il grande schermo nei volti e nelle azioni dell’affarista Jordan Belfort dalla spregiudicatezza senza limiti, esiste davvero; cioè esiste – questo, almeno, teorizza su ottime basi Nicola Piacente, procuratore della Repubblica italiana in Como – qualcuno che vende l’inesistente chiedendo cifre da “penny stock” per un affare prospettato come potenzialmente miliardario; ed esiste ai giorni nostri, quando i controlli sulla raccolta di denaro sono capillari e primariamente finalizzati a stabilire se l’operatore sia legittimato a fare ciò, qualcuno che è riuscito a mettere in piedi un castello di balle informatiche attorno a quel paio di marchi inventati lì per lì, sostenendoli con bei siti InterNet e con presenze promopubblicitarie sotto testate giornalistiche, in tal modo arrivando a coinvolgere circa 160 investitori cui era stata prospettata a più riprese l’ormai imminente quotazione dell’azienda su una piazza borsistica. Due gli arresti effettuati oggi – in un caso con assegnazione ai domiciliari, nell’altro con restrizione in carcere – con intervento di uomini della Guardia italiana di finanza (Nucleo di polizia economico-finanziaria in Como), dopo “articolata indagine”; destinatari dei provvedimenti due cittadini italiani, uno risultante membro del Comitato di sorveglianza ed uno componente del Consiglio di amministrazione della società dagli “asset” stravantati e stravalorizzati (ci sarebbe stato un “core business” da due miliardi di euro in solo nickel trattato in filamenti).

    L’identità di impresa si chiama “Ixellion ou”, diritto estone trasferito su diritto lussemburghese, curiose analogie ma a quanto pare nessun rapporto diretto con una “Ixellion” a suo tempo cancellata dal Registro di commercio in Ticino e con sede a Paradiso, area di interesse le tecnologie ed i materiali per l’utilizzo in àmbiti quali l’aeronautica; benvenuti i trasferimenti di denaro, convergenza con l’appoggio di una realtà finanziaria in Germania; per qualunque interrogativo rivolgersi sempre alla “Ixellion ou” quale capofila e vera e propria “holding” per varie aziende. Alle tracce raccolte, e la questione è ben lontana dall’essere pienamente descritta, nelle mani degli ideatori di questo sistema sarebbe confluito l’equivalente di almeno quattro milioni di franchi, cifra a fronte della quale le spese sarebbero state quasi nulle (per l’appunto, qualche inserto pagato, le pagine sul “web”, la stesura di testi che raccontano quel che vogliono raccontare in un oceano di dichiarazioni visionarie); quanto presente sui conti correnti e nelle disponibilità è ora oggetto di sequestro. Anche altro consta dal corpo dell’inchiesta: che sono ravvisabili reati quali truffa, abusivismo finanziario ed autoriciclaggio; che i quattrini sono rimasti in parte allo stato liquido ed in parte sono stati trasformati in altri beni, dall’“hardware” agli spettrometri fluorescenti, dalle auto di grossa cilindrata all’oro ad altri metalli (tra cui, e questa sembra una beffa, anche alcune quantità di nickel…); che vari tra gli investitori, stufatisi dei continui rinvii nella quotazione della “Ixellion ou” vogliasi a Francoforte vogliasi a Malta vogliasi a Parigi vogliasi a Vienna e così via o forse non pienamente convinti dalle comunicazioni sociali che con discreta periodicità giungevano via “e-mail”, avevano incominciato a parlare con le autorità ed a presentare denunzie circostanziate.

    Si tratterà di vedere: magari è tutt’un abbaglio, magari invece gli “asset” risulteranno essere solo il prodotto di millanterie. Magari, certo. Un fatto tuttavia sorprende: del sito InterNet è stato dichiarato l’oscuramento, eppure tale portale continua ad essere presente. E, in lettura retroversa, a raccontare…

  • Bellinzona, 16enne scomparso da cinque giorni. Notizie cercansi

    Bellinzona, 16enne scomparso da cinque giorni. Notizie cercansi

    (AGGIORNAMENTO DI VENERDÌ 24 DICEMBRE, ORE 9.40: SCOMPARSA REVOCATA) Non dà notizie di sé da cinque giorni – ultimo avvistamento intorno alle ore 17.30 di sabato 18 dicembre lungo viale Portone a Bellinzona – un giovane, 16 anni l’età, cittadino svizzero dimorante a Bellinzona, identità e fotografia rilevabili sul sito InterNet della Polcantonale. Connotati: carnagione bianca, età apparente 15 anni, corporatura snella, altezza 180 centimetri, peso 55 chilogrammi circa, viso ovale-rotondo, occhi verdi scuri, capelli corti scuri. Il ragazzo si esprime in lingua italiana; consta abbigliamento con pantaloni larghi, giacca tipo piumino della marca “TheNorthFace” e di colore nero; risulta inoltre che gli spostamenti abbiano luogo sempre o a piedi o con mezzi pubblici. Chi abbia notizie si metta in contatto con il centralino della Polcantonale (telefono 0848.255555) (RPT: SCOMPARSA REVOCATA).

  • Das Internet als Familienfotoalbum: Was zeigen wir von unseren Kindern?

    Das Internet als Familienfotoalbum: Was zeigen wir von unseren Kindern?


    Im Rahmen eines Aktionsmonats macht die nationale Plattform «Jugend und Medien» des Bundesamts für Sozialversicherungen (BSV) darauf aufmerksam, wie wichtig es ist, Kinder und ihre Privatsphäre im Internet zu schützen. Auf @insta4emma begleiten die Userinnen und User von Instagram die siebenjährige Emma – und werden durch ihre Posts zur Reflexion über ihr eigenes Verhalten in sozialen Medien angeregt.

    Emma ist ganz aufgeregt. Ihre Eltern wollen heiraten und stecken mitten in den Hochzeitsvorbereitungen. Die Siebenjährige knipst mit ihrem Handy fleissig Fotos und Videos, denn es gibt so viele schöne und lustige Momente: der romantische Antrag, die Grosseltern, die sich mitfreuen, aber auch die verkaterte Mutter nach dem feuchtfröhlichen Polterabend und der Vater, der sich verschwitzt und in lächerlichem Sportdress fit trimmen will. Emma will auch ihre Freundinnen und Freunde an diesen Erlebnissen teilhaben lassen und postet die Schnappschüsse auf ihrem Instagram-Profil. Gedanken, ob die Fotos für die Öffentlichkeit bestimmt sind oder ob sie für die abgebildeten Erwachsenen vielleicht peinlich sein könnten, macht sie sich nicht.

    Genau wie Emma geht es oft auch Erwachsenen. Sie teilen in den sozialen Medien Fotos ihrer Kinder, die sie süss finden oder die sie zum Lachen bringen – ohne über mögliche Konsequenzen nachzudenken. Dafür will der Aktionsmonat «Insta4Emma» auf humorvolle Art und durch einen Perspektivenwechsel sensibilisieren. Im Fokus steht die Frage, wie Eltern, Grosseltern und andere Bezugspersonen Fotos und Videos von Kindern in sozialen Netzwerken veröffentlichen können, ohne deren Privatsphäre zu verletzen. Denn den Erwachsenen kommt eine Schlüsselrolle zu, wenn es um den Daten- und Persönlichkeitsschutz von Kindern geht: Zunächst, indem sie für sie entscheiden, welche Daten, Fotos oder Videos von ihnen online gestellt werden. Und mit zunehmendem Alter der Kinder, indem sie sie einbeziehen, unterstützen, begleiten und als Vorbild selber verantwortungsbewusst und überlegt handeln.

    Empfehlungen für Eltern

    Der Schutz der Persönlichkeit und der eigenen Privatsphäre ist ein Recht, das Menschen ab ihrer Geburt zusteht. Um diesen Schutz zu gewährleisten, empfiehlt die Plattform Jugend und Medien Eltern und anderen Bezugspersonen:

    • Beachten Sie das Recht am eigenen Bild: Alle abgebildeten Personen müssen mit der Aufnahme und Veröffentlichung einverstanden sein – auch die eigenen Kinder.
    • Posten Sie keine Fotos/Videos, auf denen Ihr Kind nackt oder spärlich bekleidet abgebildet ist.
    • Vermeiden Sie die Veröffentlichung von Fotos/Videos, die Ihr Kind in peinlichen oder unvorteilhaften Situationen zeigen – auch wenn die Situation im Moment lustig erscheint.
    • Fragen Sie Ihr Kind, sobald es alt genug ist, ob es mit der Veröffentlichung eines Fotos/Videos einverstanden ist.
    • Veröffentlichen Sie keine persönlichen und sensiblen Daten mit dem Foto/Video (z.B. vollständige Vorname und Name, Adresse, Geburtsdatum usw.). Seien Sie sich zudem bewusst, dass aufgrund eines Fotos oft Rückschlüsse gezogen werden können, etwa in Bezug auf den Aufenthalts- oder Wohnort.
    • Stellen Sie sicher, dass nur Leute, die Sie kennen, die Fotos/Videos sehen.
    • Überprüfen Sie regelmässig die Privatsphäre-Einstellungen der von Ihnen genutzten Social-Media-Dienste.

    Jugend und Medien ist die nationale Plattform des Bundesamts für Sozialversicherungen zur Förderung von Medienkompetenzen. Sie verfolgt im Auftrag des Bundesrats das Ziel, dass Kinder und Jugendliche sicher und verantwortungsvoll mit digitalen Medien umgehen. Im Rahmen des aktuellen Schwerpunktthemas «Schutz der Daten und der Privatsphäre von Kindern und Jugendlichen im Internet» finanziert Jugend und Medien Projekte, die sich mit unterschiedlichen Ansätzen mit dem Thema befassen.

    Das Projekt Insta4Emma
     der Fachhochschule Graubünden fokussiert auf den Aspekt des «Sharenting», einer Wortkreation aus den englischen Begriffen «share» (teilen) und «parenting» (Erziehung/Elternschaft). Das Projekt setzt dafür auf einen Perspektivenwechsel und lässt einen Monat lang die siebenjährige Emma Schnappschüsse aus dem Alltag ihrer Eltern, Verwandten und Bekannten auf Instagram posten. Dass die Aufnahmen, die Emma lustig findet, für die Erwachsenen nicht immer vorteilhaft sind, sondern vielmehr peinlich oder sogar beschämend, soll die User*innen zur Reflexion anregen und für einen bewussten, verantwortungsvollen Umgang mit privaten Inhalten und damit verbundenen Herausforderungen sensibilisieren.
    (Alle Links befinden sich unten unter dem Register «Links»)

  • Sicherheitslücke bei Western Digital: Unbedingt sofort vom InterNet trennen

    Sicherheitslücke bei Western Digital: Unbedingt sofort vom InterNet trennen

    Besitzer von Western Digitals populären My Book Speichersystemen sollten sie unbedingt sofort vom Internet trennen. Die Firma hat in der Schweiz Hinweise darauf, dass die Speichersysteme angegriffen und Daten gelöscht werden können.

    Was ist passiert – Western Digital teilt auf ihrer Firmenwebseite mit, dass My Book Live Geräte von Schadsoftware befallen werden können. In einigen Fällen hätte dies zu einem Werkszustands-Reset geführt und dadurch seien alle Daten gelöscht worden.

    Was muss ich tun – Western Digital empfiehlt, die Geräte sofort vom Internet zu trennen
    Wie gehts weiter – Western Digital untersucht den Vorfall
    Sobald ein Update verfügbar ist, wird dieser zur Verfügung gestellt.

  • Pirateria tv tra “Sky” e affini, organizzazione stroncata. In Ticino una delle due basi

    Pirateria tv tra “Sky” e affini, organizzazione stroncata. In Ticino una delle due basi

    Investe anche il Ticino, dove secondo fonti tricolori è stata individuata e smantellata una centrale di fornitura (illegale) del servizio, l’operazione contro la pirateria digitale che effettivi della Guardia di finanza in Milano, sotto coordinamento della Procura della Repubblica italiana in Roma, hanno portato a termine nelle scorse ore con denuncia di almeno 22 persone, due delle quali domiciliate su suolo elvetico. Fulcro dell’attenzione degli inquirenti, cui consta essere stata fornita ampia collaborazione dai vertici della Polcantonale e dalle autorità giudiziarie svizzere, la vendita e la distribuzione di “flussi audio e video” dei quali era stata sbloccata la criptazione; in traduzione corrente, pacchetti di canali e dunque di programmi televisivi tipici delle “pay-tv” come “Sky”, dai film alle dirette delle partite di calcio, che venivano sbloccati e conferiti via InterNet per cifre assai inferiori – tra i 10 ed i 15 euro mensili – rispetto ai normali costi degli abbonamenti. Durante le attività investigative sfociate nell’inchiesta denominata “Switch-off” ossia “Spegnere”; sequestri di materiali sono stati effettuati in varie regioni italiane, dalla Calabria alla Sicilia – l’altro centro di diffusione era situato a Messina – alla Puglia alla Lombardia; risultano perquisizioni anche in Ticino; la struttura, nelle carte della Guardia italiana di finanza, figura come “associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità”. Circa 900 rivenditori dei pacchetti saranno multati per cifre dai 2’582 ai 25’822 euro ciascuno; multa da oltre 1’000 euro, ancora, per i 2’000 e più utenti i cui nomi sono emersi in sede di indagine.

  • Come affrontare la dislessia, conferenza con la “Croce rossa svizzera”

    Come affrontare la dislessia, conferenza con la “Croce rossa svizzera”

    Frustrante, problematica, fonte di inibizioni: la dislessia è un problema presente e che per non pochi diventa fonte di preoccupazione e di distacco dal mondo reale, quando invece si tratta soltanto di saper prendere coscienza delle difficoltà e di superarle o, nel caso si sia a contatto con un dislessico, di aiutare a superarle. Ai disturbi dell’apprendimento sarà dedicato il prossimo appuntamento – ancora nella formula “in remoto”, e dunque via InterNet – del ciclo di conferenze “Un’ora parliamo di…” sotto egida della “Croce rossa svizzera” (settore corsi): mercoledì 5 maggio, ore 20.00, conferenza con proposta di alcune facili soluzioni “per aiutare i genitori che ogni giorno accompagnano i figli”, ad esempio, nello svolgimento dei compiti. Partecipazione gratuita, suggerita la conferma della presenza con chiamata al numero 091.6823131 o con l’invio di una “e-mail” all’indirizzo info@crs-corsiti.ch. Le informazioni sull’accesso alla conferenza saranno pubblicate sul sito InterNet www.crs-corsisti.ch.

  • Covid-19, quarantena di classe anche alle elementari di Bedano

    Covid-19, quarantena di classe anche alle elementari di Bedano

    Un caso, due casi, tre casi. A distanza di una settimana esatta dall’avvenuta riapertura delle scuole dopo la pausa per le vacanze pasquali, un altro ordine di quarantena per “Coronavirus” in istituti scolastici del Canton Ticino si aggiunge alla lista, per la verità con riferimento a venerdì scorso ma a pubblicazione soltanto stamane sul bollettino del Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport; e trattasi nuovamente di confinamento pertinente ad una scuola elementare, quella di Bedano, per una classe, sino a tutto lunedì 26 aprile. Nella lista rimangono inoltre: Lugano zona Monte Brè-Cassarate, scuola elementare, una classe (sino a venerdì 23 aprile); Bellinzona quartiere Monte Carasso, scuola elementare, una classe (sino a sabato 24 aprile). Il riepilogo delle quarantene di classe imposte in Ticino da settembre ad oggi è pubblicato sulle pagine InterNet dell’Amministrazione cantonale. Nella foto, la scuola elementare di Bedano.

  • Verwaltung der Internet-Domain .ch: Vertrag mit Switch um 5 Jahre verlängert

    Verwaltung der Internet-Domain .ch: Vertrag mit Switch um 5 Jahre verlängert

    Das Bundesamt für Kommunikation (BAKOM) verlängert den öffentlich-rechtlichen Vertrag, den es 2016 mit Switch für die Verwaltung der Internet-Domain .ch (Funktion der Registerbetreiberin) abgeschlossen hat, um weitere fünf Jahre. Der neue, am 10. Dezember 2020 unterzeichnete Vertrag umfasst zusätzliche Leistungen, um die Sicherheit der Domain .ch weiter zu erhöhen und die Cyberkriminalität stärker zu bekämpfen. Er wird am 1. Januar 2022 für fünf Jahre in Kraft treten.

    Mit der Verlängerung des bestehenden, am 31. Dezember 2021 auslaufenden Vertrages um fünf Jahre wird Switch damit beauftragt, bis Ende 2026 die nationale Datenbank der .ch-Domain-Namen zu verwalten und die elektronische Verknüpfung mit dem weltweiten Domain-Namen-System (DNS) sicherzustellen.

    Sicherheit und Bekämpfung von Cyberkriminalität im Mittelpunkt
    Zur weiteren Verbesserung der Sicherheit von .ch-Domain-Namen und der wirksameren Bekämpfung von Cyberkriminalität hat das BAKOM neue Anforderungen in das Pflichtenheft von Switch aufgenommen.

    So will das BAKOM insbesondere die Verabschiedung und Umsetzung technischer Sicherheitsstandards durch Registrare und Hosting-Provider beschleunigen. Die Schweiz liegt in diesem Bereich auf den hintersten Plätzen (z. B. sind nur 6% der registrierten .ch-Domain-Namen nach dem DNSSEC-Standard signiert). Um diesem Umstand Abhilfe zu schaffen, unterstützt das BAKOM die Einführung eines Programmes durch Switch, mit dem die Registrare und Hosting-Provider über finanzielle Anreize dazu gebracht werden sollen, ausreichende Sicherheitsgarantien zu bieten.

    Darüber hinaus werden die Registerbetreiberin Switch und die Behörden enger zusammenarbeiten, um die Bekämpfung von Cyberkriminalität zu verbessern. Dazu gehören zum Beispiel Massnahmen, die sicherstellen, dass bei Verdacht auf eine betrügerische Absicht neu registrierte Domain-Namen erst nach einer Identitätsprüfung verwendet werden dürfen. Ausserdem werden mehr Präventionsmassnahmen getroffen, um das Sicherheitsbewusstsein der Internetnutzerinnen und Internetnutzer zu steigern. Switch wird zudem dafür verantwortlich sein, die DNS-Infrastruktur der Domain .ch insbesondere durch verschlüsselte Transaktionsverfahren und -techniken für DNS-Abfragen auf einem hohen Sicherheitsniveau zu halten.

    Übertragung der Funktion der Registerbetreiberin
    Adressierungselemente wie Telefonnummern oder Internetadressen sind wichtige Ressourcen für unser Land. Das Fernmeldegesetz überträgt ihre Verwaltung dem BAKOM. Im Gesetz ist jedoch auch die Möglichkeit verankert, diese Aufgabe in besonderen Fällen Dritten zu übertragen. Seit 2003 betreibt Switch die Domain .ch (Funktion der Registerbetreiberin) im Auftrag des Bundes.

    Im Rahmen einer öffentlichen Ausschreibung im Jahr 2016 wurde Switch das Mandat zunächst für fünf Jahre (2017–2021) mit der Option einer einmaligen Verlängerung um weitere fünf Jahre erteilt. Switch hatte sich damals insbesondere im Bereich der Bekämpfung der Cyberkriminalität ausgezeichnet, wodurch die Domain .ch im europäischen Vergleich zu einer der sichersten Domains wurde. Ihre Funktion als Registerbetreiberin erlaubt es ihr nicht, selbst .ch-Internetadressen an Endkundinnen und Endkunden zu verkaufen.

  • “We are one”, 16 artisti alla “9m2 gallery”. Per dar prova di resistenza

    “We are one”, 16 artisti alla “9m2 gallery”. Per dar prova di resistenza

    Sino a tutto gennaio, e dunque per altre otto settimane, la mostra collettiva “We are one” negli ambienti della “9m2 gallery” in Lugano quartiere Pregassona (via Ceresio 30). 16 gli artisti messisi in gioco – ed a disposizione – per un evento necessariamente “compresso” a causa della pandemia da Covid-19; messaggio principale, il non voler lasciare soli quanti ci stanno attorno, “come dire che gli artisti ci sono, e ci sono con la loro arte”, secondo le parole di Katia Mandelli Ghidini titolare del progetto “9m2” giunto a Lugano da Morcote, dove era stato varato nel 2015. Le peculiarità della mostra: niente “vernissage” a causa del prevedibile afflusso di persone interessate, ma diretta “Facebook” sulla pagina della “9m2 gallery” a partire dalle ore 11.00 di giovedì 10 dicembre; proposta di altre dirette con i singoli artisti nel corso del periodo espositivo; sia agli artisti sia al pubblico sarà chiesto di votare per esprimere una classifica di merito. Visite alla mostra, in presenza, solo su prenotazione e con obbligo di mascherina, accesso contemporaneo limitato a due ospiti; in alternativa, accesso via InterNet all’indirizzo https://9m2.gallery/esposizioni/we-are-one. Nella foto, la “9m2 gallery” di Lugano quartiere Pregassona.

  • “Prevena 2020”, forze dell’ordine a ranghi serrati sul territorio

    “Prevena 2020”, forze dell’ordine a ranghi serrati sul territorio

    Effettivi di Polcantonale, Polcom, Polintercom, Poltrasporti e Guardie di confine a ranghi compatti ed impegno rafforzato per l’ormai tradizionale “Operazione Prevena”, la cui edizione 2020 – in sviluppo soprattutto nelle settimane conclusive del periodo di Avvento – è più che mai orientata alla sicurezza, tanto di più dopo il drammatico fatto di sangue occorso alla “Manor” di Lugano per mano di una 28enne accostatasi al terrorismo islamico. Incrementato il presidio del territorio, con invito al rispetto delle disposizioni sanitarie ufficiali; sulle pagine InterNet della Polcantonale una lunga serie di raccomandazioni e di suggerimenti.

  • “Okkio”, una conferenza “online” in luogo dell’assemblea

    “Okkio”, una conferenza “online” in luogo dell’assemblea

    L’esito dello studio sul “sacco da raccolta” (“Sammelsack”) per la plastica mista a Bellinzona fra i temi della serata informativa che i membri dell’“Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti” propongono per l’odierna serata informativa “online”, evento organizzato in sostituzione dell’assemblea annuale il cui svolgimento in presenza è stato reso impossibile dai provvedimenti anti-“Covid 19”. In programma anche la presentazione dell’indagine sulle immissioni al suolo intorno all’inceneritore di Bellinzona quartiere Giubiasco. Inizio ore 20.00; per le modalità di accesso consultare il sito InterNet www.okkio.ch.

  • Cultura sportiva, seminario in “web” con il “Football club Chiasso”

    Cultura sportiva, seminario in “web” con il “Football club Chiasso”

    Un viaggio a tappe in giro per l’Europa, alla scoperta del meglio del calcio proposto e sviluppato nei settori giovanili, con l’apporto di relatori che racconteranno di filosofia, di metodologie e di… buone pratiche quotidiane: è quanto i vertici del “Football club Chiasso2 propongono, a partire dal mese prossimo, nelle forme di un percorso di formazione “online” gratuito e da condividersi tra tutti gli allenatori che operano sia in àmbito professionistico sia nelle non meno significative realtà del dilettantismo. Prima tappa, giovedì 3 dicembre: l’Atletico Madrid (Spagna), relatore Javier Penàs, tecnico della “Under 14” e coordinatore dell’area metodologica del settore giovanile dell’Atletico Madrid; il ciclo si concluderà con una puntata sul territorio elvetico. Ritrovo sulla piattaforma “Zoom” e, in “streaming”, sul canale “YouTube” del “Football club Chiasso”, area “Giovanili”. Per le iscrizioni è sufficiente la compilazione del modulo all’indirizzo https://forms.gle/zJE69s8y4vJdeF4n9.

  • Salute e cure, tre conferenze con la “Clinica sant’Anna”

    Salute e cure, tre conferenze con la “Clinica sant’Anna”

    Una serie di conferenze pubbliche “in presenza”, dopo le soluzioni adottate nei mesi scorsi con i “webinar” via InterNet (in ispecie sulla piattaforma “Zoom”), è quanto i responsabili della “Clinica sant’Anna” in Sorengo propongono per il mese di ottobre su vari temi a carattere medico. In ordine cronologico: sabato 3 ottobre, ore 10.00, sala conferenze della clinica nell’edificio Villa Anna 2, “L’agopuntura nelle cure del paziente oncologico”; sabato 10 ottobre, ore 20.30, “Auditorio Stelio Molo” della Rsi in Lugano quartiere Besso, “Scienza ed arte del desiderio”; mercoledì 28 ottobre, ore 20.30, sala conferenze della clinica nell’edificio Villa Anna 2, “Desiderio, odori e profumi”. Norme ordinarie di igiene e profilassi: limite nel numero di posti; obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell’incontro; iscrizioni obbligatorie per ragioni di tracciabilità dei partecipanti e per il controllo del numero degli iscritti.

  • “SpazioAdozione” in assemblea. Tra consapevolezza e progetti

    “SpazioAdozione” in assemblea. Tra consapevolezza e progetti

    Nomine statutarie, progetti per il 2020 (in parte già attuati, nelle note condizioni dettate dal lungo periodo di coercizione igienico-sanitaria) ed illustrazione del preventivo 2020 fra i punti principali all’ordine del giorno dell’assemblea generale ordinaria dell’associazione “SpazioAdozione” operante quale punto di incontro e di raccordo tra genitori adottivi ed a sostegno del loro cammino nelle varie fasi evolutive dell’adottato. Appuntamento fissato per martedì 22 settembre, a Lugano quartiere Breganzona, sala multiuso delle scuole elementari (sotto la palestra). Dopo l’esame delle istanze giunte per iscritto dai soci, momento di condivisione. Per ragioni di carattere organizzativo, suggerita l’iscrizione sul sito InterNet www.spazioadozione.org, sezione “Contatti”.

  • Prometteva amore ma puntava ai soldi: presa. Sospetti su un complice

    Dietro alla povera e tenera e derelitta studentessa in ambasce perché l’università costa tantissimo sai e i libri e l’affitto della camera ed i materiali sussidiari ed i trasporti e nessuno mi dà una mano tutti mi dicono di aspettare non è vita questa davvero, dietro alla storia lacrimevole e commovente e costruita con sapienti passaggi in cui alla mozione degli affetti si sommavano i singhiozzi, dietro insomma a soggetto ed oggetto stava una truffatrice di quelle che si esercitano professionalmente nel prendere di mira un qualche tizio e nel circuirlo, vuoi con blandizie amichevoli e che magari lasciano intendere la possibilità di andare oltre vuoi con lacrimucce ben spese, e insomma si buttano 10 ami e chissà che qualcuno abbocchi. A molto ma non a tutto aveva tuttavia pensato la truffatrice in questione: sicché qualche giorno fa, dalle parti della stazione Ffs di Bellinzona, tale donna – risultata essere una cittadina italiana con residenza in Italia – fu intercettata e delicatamente prelevata da agenti della Polcantonale. Accusa, cela va sans dire: truffa. Elementi acquisiti, cela va sans dire edizione 2.0: tutto quel che serve a carico della tizia, e parecchio circa il figlio della medesima. Come dite, non vi tornano i conti circa l’età della tizia, nel senso che per ragioni anagrafiche una studentessa università non può essere madre di uno che commetta reati in combutta? Oh, ma quanto siamo ingenui, stasera, noi compresi: la “studentessa” straziata dai debiti e quasi quasi vado a fare la commessa alla “Migros” piuttosto che un’esistenza di stenti com’è questa, ecco, la “studentessa” viaggia sui 64 anni compiuti ed i prossimi denari sul suo conto corrente, in linea di massima, dovrebbero arrivare dai funzionari dell’Inps, ente italiano dalle cui casse escono le pensioni.

    Con modalità ancora in fase di approfondimento, ad ogni modo, la donna finita in manette (ed ora scarcerata) aveva imbastito un trucchetto da comunissima “chat” via InterNet, modello “romance scam” cioè ti faccio innamorare di me e tu mi darai quel che voglio; un messaggio qui, una frase sdolcinata là, sul profilo le migliori foto (rubate, all’occorrenza rielaborate) orientate a far ribollire il sangue a qualcuno, per il momento solo amicizia e domani chissà, certo che sei un bel tipo, ma sì che dobbiamo vederci, oh quanto mi piacerebbe uno come te, ma dai figurati se sei libero, oh io sono liberissima ma l’ultimo “boy-friend” mi ha lasciato nel guano e non ti dico altro sennò mi metto a piangere, eh insisteva per andare a vivere insieme ed io, stupida, gli ho dato retta e ho intestato a me il contratto di affitto, poi le cose non sono decollate e mi ritrovo qui a far fatica a tenere in piedi la situazione, non è che hai qualche amico che possa darmi un lavoretto per tirare avanti? Sull’inevitabile “no” come risposta, un oh ma non farci caso ne verrò fuori in qualche modo no non pensarci nemmeno lo so che sarebbe solo un prestito per breve tempo ma mai e poi mai certo capisco come dici per te non è un problema ma ti ringrazio no no e poi no ho una mia dignità vabbè lo so che con la dignità non si mangia e che l’università dovrei sognarmela vero? Beh che io sia messa male te lo può dire chiunque mi conosca, guarda, ti faccio parlare (“parlare” sempre nel senso del contatto informatico, magari un messaggio vocale, ma nulla di che) con mia zia che è venuta a trovarmi ed a portarmi un pasto caldo, poveretta, fa quel che può e le voglio tanto bene, ma non se la passa bene a sua volta. E spunta dal monte la zia provvidente ma non prodiga, eh questa mia brava nipote così sfortunata anche in amore e che adesso proprio non sta a galla io ci provo a darle una mano ma se lei signore che è così buono e tac gioco fatto. Almeno, nella testa della truffatrice in duplice concetto generazionale, nipote e zia in tal modo riunite. Potere della messaggistica istantanea e di una sapiente selezione delle immagini e delle parole, da qui allo spillamento di denaro il passo è o sarebbe breve.

    Le difficoltà finanziarie, sulle prime soltanto sussurrate e fumosamente descritte come qualcosa che la tenera ed ingenua studentessa indebitatasi sarebbe stata prima o poi in grado di sistemare, in ultimo diventavano insormontabili se non fosse intervenuto un demiurgo con doti anche da taumaturgo, o un cavaliere bianco senza macchia e senza paura, o uno con il portafogli bello gonfio. Gonfio, quanto? Per mettere a posto le cose e ti giuro ti giuro ti giuro che già dal giorno dopo inizierò a risarcirti e sarò anche tanto carina con te, beh, cough cough errrgh franchi. Ne servirebbero bbrrr urgh mila. 6’000 in verità 7’000 ma devo proprio tirarmi il collo penso che 8’000 mi darebbero ossigeno per un po’ ti ho già detto oggi quanto tu conti nella mia vita, vero? Guarda, se non riesci per 8’000 allora vanno bene anche 7’000 adesso e magari 2’000 fra una settimana, mi è venuta in mente una scadenza che mi era sfuggita e devo dire una volta ancora grazie a mia zia che me l’ha ricordata. Anzi, guarda: magari potete mettervi d’accordo voi per vedervi e per la consegna dei soldi, come ti ho detto sto studiando forte e non alzo la testa dai libri se non per i messaggi con te perché io tengo proprio a te allora fai in modo di vederti con mia zia ma presto, vero? Scopriremo presto, si spera, anche quale fosse in questa vicenda il ruolo del figlio della 64enne, “fortemente indiziato” di avere a sua volta preso parte all’operazione. Lo si beccherà, prima o poi, da qualche parte: è residente all’estero, e forse nei suoi progetti non è così immediata una visita di cortesia al procuratore pubblico Claudio Luraschi, titolare del “dossier”.

    Per parte loro, i vertici della Polcantonale approfittano dell’occasione e ricordano quel che dovrebbe essere ben noto, ma noto a tutti non è: “In InterNet si può falsificare tutto, dagli interi profili con elenco di amici alle foto, dai documenti ufficiali ai video, dai giustificativi alle fotocopie di passaporti ai numeri di telefono”. Figurarsi se non si può taroccare un amorazzo “spontaneo” e concepito con finalità di mungitura del malcapitato, figurarsi.

  • Traffico di hascisc a pacchi: 29enne arrestato sul valico di Brusino

    Traffico di hascisc a pacchi: 29enne arrestato sul valico di Brusino

    Arrivava comodo comodo dal Varesotto, ma su valico secondario (e cioè Porto Ceresio su Brusino Arsizio); e diciamo – non sta scritto nella nota destinata alla stampa, eppure lo si può ragionevolmente arguire – che quel transito non era inatteso; al momento in cui la sua auto è stata sottoposta ad un controllo, ecco spuntare denaro in discreta quantità e dall’origine forse non spiegabile sui due piedi; dalla verifica sull’auto ad una perquisizioncella al domicilio del conducente della vettura, e lì ecco spuntare un po’ di droga, con lo spannometro alcune decine di chilogrammi, tutto hascisc e se vi va di consultare InterNet scoprirete quale sarebbe stato il controvalore della merce sul mercato ordinario, anche a piazzarla a paccate e non al consumatore finale. Insomma: verso guai grossi in aula giudiziaria sta correndo il 29enne tratto in arresto l’altr’ieri, mercoledì 26 agosto, con la compartecipazione di effettivi delle Guardie di confine e della Polcantonale, in quanto sospettato di “aver preso parte ad un importante traffico” del citato hascisc, materia trattata di cui si parlò poc’anzi sul sequestro sia del denaro in frontiera sia dello stupefacente nell’appartamento del soggetto. Ipotesi di reato: per incominciare, riciclaggio di denaro ed infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti. Inchiesta nelle mani di Nicola Respini, sostituto procuratore generale.

  • Omaggio ad Ennio Morricone, Osi in concerto sotto i Bellicastelli

    Omaggio ad Ennio Morricone, Osi in concerto sotto i Bellicastelli

    “Orchestra della Svizzera italiana” in concerto lunedì 7 settembre, sul piazzale antistante lo stabile della “BancaStato” in via Generale Henri Guisan a Bellinzona, su programma dedicato alla figura di Ennio Morricone, nel secondo mese dalla scomparsa del celebre compositore. Direzione affidata a Ludwig Wicki, specializzato in musiche da film; nel programma anche brani da Nino Rota. Luis Bacalov e Nicola Piovani. Inizio ore 20.30; ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria sul sito InterNet www.osi.swiss per esigenze di tracciabilità del pubblico; biglietti nominativi e non trasferibili; inizio ore 20.30. In caso di condizioni meteo incerte, consultare la pagina “web” per aggiornamenti anche all'ultim'ora. In immagine, Ludwig Wicki.
  • Grigioni, sotto esame le nuove norme sull’esecuzione giudiziaria

    Grigioni, sotto esame le nuove norme sull’esecuzione giudiziaria

    “Via libera” da Coira alla consultazione (facoltà di esame e di osservazioni sino a martedì 3 novembre; “dossier” documentale sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale grigionese) circa la revisione parziale della Legge sull’esecuzione giudiziaria, testo per il quale non si ha a che fare con una rielaborazione radicale ancorché siano state ora considerate le modifiche del diritto federale e le variazioni intervenute nella prassi. Temi principali: il trattamento dei dati personali, la protezione giuridica, la delega di compiti a terzi esterni (fornitori uffficiali di pretazioni e privati che non sono alle dipendenze dirette dell’Amministrazione cantonale). Significativa inoltre l’istanza funzionale ad una maggior collaborazione tra i Cantoni (ipotizzata la forma associativa, in grado di garantire prestazioni pertinenti) sul fronte dell’esecuzione delle pene e dei provvedimenti.

  • «Il sito andrà “offline”, fai “clic” qui». E ti spillano i dati (e i soldi)

    «Il sito andrà “offline”, fai “clic” qui». E ti spillano i dati (e i soldi)

    Se vi siete concessi il piacere di un vostro sito InterNet, o anche soltanto se avete bloccato un indirizzo sul “web” riservandovi di farne qualche uso in tempi prossimi o lontani, ovviamente sapete di dover rinnovare tale iscrizione – diciamo così per semplicità di riferimento – ogni “tot” tempo. Occhio, pertanto, alla truffa che sta circolando in queste ore in un numero considerevole di caselle “e-mail” del Ticino: sotto l’ombrello dell’apparente credibilità data da un altisonante indirizzo “web” (www.registrycertificate.com), e con preciso riferimento al nome del vostro portale o del progetto di vostro portale, la richiesta di inviare una conferma del fatto che al vostro “provider” voi abbiate già pagato per tempo, operazione per la quale vi basterebbe la semplice apertura – un “click”, e via – di una pagina suggerita. Lì, ovviamente, il trucco, perché agendo come da “raccomandazione” vi trovereste a spalancare una porta attraverso la quale i vostri dati sensibili verrebbero immediatamente succhiati, e non propriamente al fine di garantirvi un futuro sereno nel mondo della realtà virtuale. Strumenti per l’identificazione della fregatura, di sicuro transitata da “server” a “server” con qualche modifica sul tema: testo in lingua inglese e piuttosto curato anche nella forma; espressioni formalmente cortesi ma con lo stringente richiamo a procedere (cioè ad aprire la pagina ed a dare conferma dell’avvenuto rinnovo dell’indirizzo “web”) nell’immediato o, al più tardi, entro tre giorni lavorativi; sottintesa minaccia di cancellazione definitiva del sito InterNet, e di ogni suo contenuto, se non sarà stato dato séguito positivo alla richiesta.


    Nessuna intestazione, tuttavia, e nessun timbro, e nessuna firma in calce, dal che si deduce il primo diritto ad un sospetto; in evidenza parole ed espressioni come “termination”, “suspended” e l’immancabile “As soon as possible”. Quanto all’origine del messaggio, sappiate che è tutt’un rimbalzare tra Malesia (dove consta essere stata avviata l’operazione truffaldina), India e Stati Uniti, con decine di domini dello stesso genere e della medesima natura, saltelli, cambiamenti in corso d’opera, rinnovi effettuati sei giorni addietro e così via. Alla larga, sciò, sciò.

  • Osi in versione… “juke-box”: ultime ore per la vostra lista dei desideri

    Osi in versione… “juke-box”: ultime ore per la vostra lista dei desideri

    Di sicuro (oh, compatibilmente con il reale così come lo conosciamo oggi; è un “di sicuro” da prendersi come espressione ottativa) torneranno a suonare, venerdì 28 e sabato 29 agosto, sull’area antistante il “Lac” di Lugano; quel che essi suoneranno, tuttavia, sta a voi il decidere. Musicisti dell’“Orchestra della Svizzera italiana” in attesa dei vostri… suggerimenti, e della vostra lista dei desideri, in vista dei primi concerti dopo il periodo di “lockdown” e di stretto distanziamento fisico: sino a mercoledì 15 luglio, per tramite della piattaforma InterNet www.osi.swiss (sottopagina “PerMe”), la facoltà di indicare brani di cui si vorrebbe ascoltare un’esecuzione pubblica negli eventi “open air” in piazza Bernardino Luini, nelle due date di cui sopra, sempre con inizio alle ore 21.00. Dei concerti sarà offerta anche la diretta sulla Retedue Rsi.

  • Hockey Nl / Nemo propheta in patria, Misha Moor emigra in Turgovia

    Hockey Nl / Nemo propheta in patria, Misha Moor emigra in Turgovia

    Provasi rammarico per ogni ticinese che prenda la via d’un altro Cantone volendo egli continuare a frequentare il ghiaccio da professionista, quand’invece dell’hockey giungono a sud del San Gottardo lamaioli da bastone nastrato e trituratori di ghiaccio utili solo per lo “shaker” del barista. Provasi doppio rammarico oggi nell’apprendere che Misha Moor, difensore 23enne venuto alla luce in quel di Savosa e che si fece tutta la filiera delle giovanili rossocrociate sino alla “Under 20” ed al quale mancano forse cinque chilogrammi – ci stanno, dai 90 ai 95, su sviluppo verticale da 187 centimetri: ma verranno con il progredire dell’età – per essere un intimidatore, si appresta ad indossare una maglia diversa da quella dell’AmbrìPiotta, sua “alma mater” e sua vita quotidiana dal giorno del primo tesseramento responsabile, e dei BiascaTicino Rockets cui prestò garretti ed intelligenza nei tre ultimi campionati cadetti, in continuo saliscendi dalla National alla Swiss league, pur con risultati non felicissimi ma sulle cui cause si stanno ancora aspettando o spiegazioni o scuse.

    Sissignori, Misha Moor ci abbandona: se lo sono accaparrati quelli del Turgovia, quinto in stagione regolare nel campionato 2019-2020. 23 presenze con un goal nella massima serie, 139 presenze con cinque goal e 10 assist al piano inferiore, il difensore vanta anche una bella esperienza con gli Oshawa Generals della Ontario hockey league nel 2015-2016, 41 presenze con due assist. Entusiastica l’accoglienza riservata al giocatore sul sito InterNet della società di Weinfelden, e qui la scommessa: vediamo, più avanti, chi abbia fatto l’affare?

  • “Premio Federico Mari”, sesta edizione: avanti con le proposte

    “Premio Federico Mari”, sesta edizione: avanti con le proposte

    Fissato a sabato 31 ottobre il termine ultimo per l’inoltro delle candidature-proposte alla sesta edizione del “Premio Federico Mari” indetto sotto egida dell’associazione “Sos infanzia Ticino” e riservato agli enti “no profit” operanti a favore dei minorenni. Sono ammesse realtà attive sia in àmbito locale sia su profilo internazionale; particolare attenzione sarà riservata ad enti in cui preponderante o esclusiva è la presenza del volontariato. La consegna del riconoscimento (e del premio in denaro) avrà luogo in novembre. Per informazioni consultare il sito InterNet all’indirizzo www.adonet.net. In immagine, Federico Mari, fondatore e coordinatore dell’associazione, scomparso nel 2014.

  • Covid-19, triplo zero in Ticino. Nel Canton Vaud il picco dei contagi

    Covid-19, triplo zero in Ticino. Nel Canton Vaud il picco dei contagi

    (ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 22.16) Nessuna variazione, nelle ultime 24 ore sino all’alba di oggi, sul fronte delle rilevazioni in materia di Covid-19 sul territorio cantonale: sempre 350 le vittime, sempre 3’324 i contagiati, sempre 909 le persone dimesse da strutture ospedaliere. In àmbito federale, valendo i riscontri pubblicati sul sito InterNet www,corona-data.ch, all’aggiornamento di 19 Cantoni su 26 (mancano Zugo, Grigioni, Giura, San Gallo, Vaud, Ginevra ed Uri), 31’235 (più 13) i casi rilevati e 1’956 i decessi accertati; il maggior numero dei contagi consta ancora nel Canton Vaud (5’490) davanti al Canton Ginevra (5’229).

  • Filo di nota / Sia promosso il turismo. Ma si evitino le iperboli (e i trucchi)…

    Filo di nota / Sia promosso il turismo. Ma si evitino le iperboli (e i trucchi)…

    Il piacere di veder pubblicata una propria testimonianza, in parole e/o in foto e/o in immagini video, e non importa se si abbia esperienza da “blogger” di viaggio o se si sia alle prime cinque righe di scrittura nella vita; in più, la possibilità di vincere uno dei numerosi premi – controvalore complessivo nell’ordine di varie migliaia di franchi – che vengono messi in palio: sono, questi, i pilastri dell’iniziativa denominata “#iltuoticino” e che in queste ore viene messa in campo quale elemento di supporto al progetto “Vivi il tuo Ticino” a sua volta articolato in “Gusta il Ticino” (ristorazione) e “Soggiorna in Ticino” (albergheria ed affini); in sostanza, ai partecipanti viene chiesto e suggerito di condividere su apposito gruppo “Facebook” quanto avrà fatto parte della loro esperienza durante le vacanze, brevi o lunghe che siano, su suolo cantonale. Tutto molto bello, ma qualche rischio si corre: ad esempio, quello delle rappresentazioni irreali, tra panegirici ed iperboli. Inoltre: chi controlla quel che viene pubblicato, chi lo seleziona, chi lo legge, chi lo valuta prima dell’uscita, e chi stabilisce se una cosa sia pubblicabile oppure no, e se essa sia veridica, e sulla scorta di quali criteri? E chi, in ultimo, avrà il potere di decidere se il materiale in uscita sia di preminente interesse collettivo oppure funzionale al singolo attore ovvero a qualche operatore (magari uno di quelli che si affidano al professionista in ruolo di “social media manager”) che in tal modo vorrà farsi pubblicità aggratisse?

  • Dalla distanza alla dis…danza, la festa è annullata ma si fa lo stesso

    Dalla distanza alla dis…danza, la festa è annullata ma si fa lo stesso

    Se le contingenze ci impongono di annullare un evento, noi lo annulliamo, certo; solo nella forma che era stata definita, tuttavia, confidando di poterne inventare un’altra, e nel più breve tempo possibile. Così hanno pensato gli ideatori della “Festa danzante”, costretti in forza dell’epidemia da Covid-19 alla cancellazione del programma turbinante per strade e per piazze del Ticino eppure riconvertitisi, per quest’anno soltanto essi s’augurano e noi tutti ci auguriamo, a modalità in formula “online”. In presenza, certo, tutto sarebbe stato diverso; sussistendo un obbligo di distanziamento ovvero di distanza fisica tra le persone, ecco la conversione concettuale dalla “distanza” alla “disdanza”, perché “il danzare a distanza, in fondo, è sempre meglio del non danzare del tutto”. E quindi? Quindi, da mercoledì 13 a domenica 17 maggio, via InterNet saranno proposti tre filoni principali: corsi per adulti, danza-giochi per bambini, “zoom party” con varie attività. Fra i punti qualificanti, per quanto riguarda il Ticino e l’area italofona, le “Pillole di festa danzante” (serata inaugurale mercoledì 13, indi ogni giorno alle ore 18.00), ovvero collegamento via “Instagram” (indirizzo @festadanzanteticino) con un professionista nel mondo della danza, e le lezioni di danza, sabato 16 e domenica 17, a cura di insegnanti specializzati. Il programma completo della “Festa danzante” in edizione “dis…danza causa distanza” sarà reso noto martedì.

  • Si camminerà, ma non ora: “Scollinando” rinviata al giugno 2021

    Si camminerà, ma non ora: “Scollinando” rinviata al giugno 2021

    A sei settimane dalla data prevista per lo svolgimento della manifestazione, deciso l’annullamento dell’edizione 2020 di “Scollinando”, proposta territorial-ambientale ora condivisa da 11 realtà comunali (Cadempino, Canobbio, Comano, Cureglia, Lamone, Massagno, Origlio, Ponte Capriasca, Porza, Savosa e Vezia): pur permanendo infatti una “finestra” per una possibile attuazione del programma già elaborato ed organizzato, i promotori hanno concordemente deciso di procedere al rinvio fissando sin da ora la replica del progetto alla giornata di domenica 13 giugno 2021. Promessi sia gli adeguamenti del caso sia l’aggiunta di “complementi” destinati a rendere più interessante l’appuntamento. Nel frattempo, compiuto un passo in più con il rinnovamento del sito InterNet all’indirizzo www.scollinando.ch; mantenuti tutti i contenuti precedenti, compresa una selezione di immagini dalle scorse edizioni, e rivista la struttura del sito al fine di garantire una lettura più immediata.

  • Stabio, da lunedì uffici comunali di nuovo accessibili

    Stabio, da lunedì uffici comunali di nuovo accessibili

    In riapertura al pubblico lunedì 27 aprile, tuttavia con un paio di restrizioni oggettivamente sopportabili da parte della cittadinanza, gli uffici amministrativi del Comune di Stabio. Al fine di garantire il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria in ragione dei pericoli da Covid-19, gli utenti saranno tenuti a preannunciare la propria presenza utilizzando il citofono sul lato della porta che dà verso via Montalbano; solo su appuntamento, inoltre, la facoltà di consultazione degli incarti in pubblicazione all’Ufficio tecnico. In generale, raccomandato ancora l’utilizzo di telefono, sito InterNet, sportello elettronico e casella “e-mail” per il disbrigo delle richieste. All’interno degli uffici verrà garantito il rispetto delle norme igieniche cosiddette “accresciute”; l’accesso sarà pertanto garantito ad un massimo di cinque persone in contemporanea.

  • Filo di nota / Per favore, informazione sia data se informazione vera è

    Filo di nota / Per favore, informazione sia data se informazione vera è

    Il Covid-19 non è trasmissibile attraverso le punture delle zanzare, financo nelle declinazioni estreme per grado di pericolosità; tema, questo, cui dallo specifico “Gruppo di lavoro cantonale-Glz” (toh, riemerso all’improvviso dopo essere stato giust’appunto evocato su queste pagine, in una freschissima edizione della rubrica “2020 vs. 2019”) hanno oggi creduto opportuno il dedicare un lungo testo sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale. Un mirabile caso di “non-notizia”: l’interrogativo, che pure qualcuno si sarà posto avendo erroneamente assimilato il Covid-19 alla tipologia degli arbovirus, non è mai entrato in linea di conto essendo tra l’altro acclarato il fatto che la trasmissione del “Coronavirus” medesimo ha luogo secondo una modalità specifica ovvero aerea. Serviva davvero un comunicato? Ne facciamo uno anche per le feci del cane, e del gatto, e degli animali da allevamento? Abbiamo già tutti le antenne frastornate da notizie vere; in quest’altro modo si rischia di non finirla più…

  • “GialloCeresio”, slittano di un mese i termini di concorso

    “GialloCeresio”, slittano di un mese i termini di concorso

    Scadenza spostata da domenica 10 maggio a venerdì 12 giugno, obiettivi il venire incontro alle necessità degli autori ed il rispetto delle priorità che tutti siamo tenuti e costretti a darci, per la partecipazione al concorso letterario “GialloCeresio”, seconda edizione, proposta transfrontaliera già presentata su queste pagine, generi dal “thriller” al “noir” al poliziesco al giallo in ambientazione lacustre, una sezione per opere edite ed una per racconti inediti. Sempre al fine di agevolare scrittori e responsabili delle case editrici, nel caso dei lavori già pubblicati saranno accettate sia la copia cartacea (come da precedente versione del bando) sia la copia di testo in formato .Pdf anziché la copia cartacea. Premi in denaro, termini rimodellati e riproposti sul sito InterNet www.premiodealbertis.it; cerimonia di premiazione spostata a domenica 25 ottobre, sempre in sede comunale a Porto Ceresio (Varese)

  • Grigioni, fuori servizio il portale InterNet del Cantone

    Grigioni, fuori servizio il portale InterNet del Cantone

    Lavori di manutenzione in corso sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale grigionese. I servizi di informazione, compresi quelli pertinenti all’epidemia da Covid-19, risultano pertanto non raggiungibili.

  • Il simposio va su InterNet, rinviata la conferenza interattiva

    Il simposio va su InterNet, rinviata la conferenza interattiva

    Si incontreranno egualmente, sabato 21 marzo, i professionisti iscrittisi all’annuale “Simposio di perinatologia” organizzato sotto l’egida della “Clinica sant’Anna” di Sorengo e che, in prima battuta, sarebbe stato ospitato alla “Fondazione Otaf”; per nota questione di sicurezza legata alla diffusione del Covid-19, tuttavia, il convegno – quest’anno alla nona edizione – avrà luogo in forma di trasmissione via InterNet, con facoltà di riascolto delle parti che non sia stato possibile seguire in diretta. Viene invece rinviata a data da destinarsi, causa indisponibilità di alcuni relatori impegnati sul fronte dell’emergenza sanitaria, la conferenza dal titolo “Competenza ed esperienza nell’errore medico”, appuntamento che era aperto al pubblico e durante il quale era prevista l’interazione con l’invio di domande e di commenti.

  • Pareri sciolti / “Coronavirus”, o della “Guerra dei mondi” in tempi nostri

    Pareri sciolti / “Coronavirus”, o della “Guerra dei mondi” in tempi nostri

    da Alessandro Berta, Gordevio

    Riflessioni varie impone questa crisi data dall’ormai famigerato “Coronavirus” alias “Covid-19”. Riflessioni varie, in nulla sottovalutandosi il problema e per nulla mandandosi di rispetto ai contagiati, agli abitanti dei luoghi posti sotto quarantena in Italia, e tantomeno ai morti. Riflessioni varie, una di fondo, per analogia: non sembra, questa, la trasposizione in epoca contemporanea della “Guerra dei mondi” interpretata in sceneggiato radiofonico da Orson Welles? Un salto all’indietro per quei pochi che non abbiano almeno sentito parlare della vicenda: è il 30 ottobre 1938, in una trasmissione letteraria – su cornice musicale – della Cbs viene calato il riadattamento (per gli Stati Uniti) da un romanzo di fantascienza scritto oltre 40 anni prima dal britannico Herbert George Wells. È la storia di uno sbarco di alieni, storia rappresentata in modo efficace cioè raccontata come si farebbe in una serie di radiogiornali a lanci “flash” ed in edizioni straordinarie secondo l’evolversi della situazione. Del fatto che trattasi di una “fiction” radiofonica, come si direbbe oggi, gli ascoltatori vengono avvertiti prima della trasmissione ed ancora nel corso della stessa; ma non manca chi creda egualmente che sia in corso l’invasione degli extraterrestri, e da voce in voce si genera un vero e proprio fenomeno di isteria collettiva (l’evidenza rimane attestata, pur dovendosi ridimensionare di molto l’entità del fenomeno rispetto alle proporzioni in cui esso verrà rappresentato dalla stessa Cbs – per motivi autopromozionali – e sulla stampa dell’epoca).

    Si riporterà, negli anni a venire, che questo è un caso di “scherzo non voluto”; utili indagini smonteranno gran parte dei racconti (priva di riscontro, nel senso che i numeri rientrano in statistica ordinaria, la tesi secondo cui vi fu un’impennata dei casi di suicidio). Vero è che quel radiodramma ebbe impatto su un buon due per cento della popolazione degli Stati Uniti, realtà all’epoca caratterizzata da profondi solchi (discriminazione bianchi-neri, divario sociale tra città e periferia, distanza culturale tra città e realtà rurali); e la radio era strumento di comunicazione in piena ascesa, passata com’era dalle sperimentazioni di Lee de Forest (con l’emittente 2xG) nell’estate 1915 alla prima stazione – la Kdka – da Pittsburgh in Pennsylvania nel 1920, e tumultuosamente verso la ramificazione (1926, nascita della Nbc, prima rete “nazionale”; 1928, il raggruppamento delle 16 emittenti che diventano nocciolo della futura Cbs). Di più: la radio stava incominciando a costruirsi un ruolo quale strumento di rapporto autorevolmente paritario tra chi stava dietro al microfono e chi ascoltava, e non a caso essa veniva utilizzata anche da un presidente degli Stati Uniti quale fu Franklin Delano Roosevelt, con le “Fireside chat” (“Chiacchiere accanto al camino”) che all’inquilino della Casa Bianca permettevano di cortocircuitare il sistema della stampa quotidiana e periodica, in forte prevalenza schierato su posizioni critiche; di fatto, si stava formando una doppia equazione, radio uguale strumento ludico ma anche radio uguale simbolo di identità collettiva.

    Credibilità del mezzo, dunque, come primo fattore. E poi? E poi: erano anni di forte incertezza economica, un primo balzo dopo la “Grande depressione” del 1929 era stato vanificato dalla recessione innescata nel 1937 da uno stolido intervento restrittivo in materia di politiche monetarie e fiscali, sicché il tasso di disoccupazione risalì d’improvviso al 19 per cento quand’invece, nel quadriennio precedente, esso era sceso dal 25 al 14 per cento; in pratica, si stava peggio di prima. Ancora, in vari strati della popolazione era percepibile la preoccupazione per l’ascesa del nazismo. Presto viste le analogie tra il caso della “Guerra dei mondi” e quello che ci sta coinvolgendo ben sopra le righe, e si parla dunque del “Coronavirus”. Che cosa abbiamo sul tappeto? Primo: i “social media” puntano oggi a sostituire la tv che per impatto ha soppiantato la radio quale mezzo di intrattenimento. Tra un “like”, un giochino stupidotto e lo sguardo di sghimbescio ad un titolo (al titolo, spesso non alla piattaforma su cui esso si trova, pur correndo una discreta differenza fra un quotidiano fatto da professionisti ed un “Lercio.it” che è sito dedicato alla satira), molti si “informano” solo in questo modo, magari cascando sulla notizia – che verrà letta in modo superficiale – per la presenza di una foto; quel “link”, tuttavia, essi propagheranno con la condivisione, invitando di fatto altri ad appropriarsi una conoscenza che della conoscenza reale è antitesi. Sul fenomeno agisce poi la mano della tecnica: il “muro sociale” del singolo utente è infatti calibrato da un algoritmo che dell’utente stesso studia il profilo, ad esempio (ma non solo) basandosi sulle ricerche effettuate via InterNet. In sostanza, l’utente vedrà sempre notizie, riflessioni, titoli e soprattutto pubblicità – vuoi in modalità classica, vuoi in forma dialogica – inerenti alle sue preferenze; non esiste mai un contraddittorio, e pertanto ogni messaggio confluisce nell’alveo del rafforzamento di quel che si pensa e si crede. Di più ancora: a qualunque ora del giorno e della notte (senza tempo e senza spazio, anzi), l’utente si troverà ad aprire InterNet ed a leggere solo di persone che la pensano come lui, in una sorta di circolo continuo di notizie rafforzative del pensiero e della visione del mondo che l’utente ha.

    Ebbene: quel che Franklin Delano Roosevelt fece con le 30 “Fireside chat” fra il marzo 1933 ed il giugno 1944 (30 discorsi nell’arco di 11 anni…) rivolgendosi ai cittadini, oggi la politica fa in ogni istante, per tramite delle piattaforme mediali, rivolgendosi non al cittadino ma all’elettore acquisito oppure potenziale, mescolando pubblico e privato, facendo scivolare la comunicazione politica nel mezzo dell’informazione istituzionale, aggiungendo una foto di famiglia al filmatino sull’incontro con l’avversario di giornata. Emblematico è del resto l’uso dei “social” da parte di un successore di Franklin Delano Roosevelt, cioè Donald Trump, cui basta un “tweet” di pochi caratteri per andare in prima pagina e per scatenare orde di interpreti a colonnaggio misto (“Che cosa avrà voluto dire in realtà?”, “Perché ha usato quella parola e non un’altra?”, “A chi è diretto il messaggio?”, eccetera). Vi è infine da tenersi conto della situazione contestuale. Non viviamo la crisi del 1929 e nemmeno quella del 1937 e non siamo direttamente in stato di guerra e non ci troviamo ad affrontare la “Peste di Giustiniano” che viene considerata quale prima pandemia nella storia dell’Occidente; difficile sarebbe tuttavia il collocare questo periodo storico fra i più felici (disoccupazione, bassa natalità, “dumping” salariale, guerre commerciali, guerre tra poveri, conflitti a distanza d’un lancio di missile, e così via; ciascuno scelga la sua croce. Siamo bombardati da notizie, siamo tutti di fretta, il tempo per approfondire e la voglia di approfondire scarseggiano anche perché al prossimo “click” rimbalzeremo invariabilmente su un altro articolo per il quale si impone l’apertura di un video dal quale si riceve la raccomandazione a transitare su una terza notizia, vortice infinito, pozzo senza fondo, “tunnel” senza via di uscita. Leggiamo con scarsa attenzione, poco, male; e nel frattempo lasciamo praterie aperte al panico che corre e dilaga via InterNet, laddove tanti si laureano oggi nell’una e domani nell’altra materia, e guai se sulle cause e sul trattamento del “Coronavirus” non li ascolta con attenzione pari a quella che s’ha da prestare ad un virologo di fama mondiale.

    Quasi di che dirsi: ah, bei tempi quelli in cui le notizie arrivavano a mezzogiorno e mezzo con il pranzo ed alla sera con il tiggì… Evoluzione, dunque, o involuzione della società? E, soprattutto: davvero al “Coronavirus” è da attribuirsi la patente di “male assoluto” nell’anno 2020? O, e piuttosto, dobbiamo solo appellarci al buonsenso dei singoli, quasi che serva un’epidemia su scala mondiale per far ricordare che non si starnuta in faccia alla gente, e che ci si lava le mani quando ciò è possibile, e comportamento sociale non è di sicuro l’accaparramento di disinfettanti e mascherine (foto ManBer-“Giornale del Ticino”) e 10 chili di pasta, benché l’abbia detto “il Féisbuk”?

  • Grigioni: piattaforme di “trading”, casi sospetti sotto la lente

    Grigioni: piattaforme di “trading”, casi sospetti sotto la lente

    Ancora nelle ultime ore, ossia dopo pubblicazione di una nota ufficiale di avvertimento da parte delle autorità cantonali, varie denunzie ai centralini della Polcantonale Grigioni per quanto riguarda presunte truffe su investimenti effettuati per tramite di piattaforme di “trading” elettronico, in tempo reale e su promessa di ampi margini di guadagno per gli investitori. Come risulta da una prima e sommaria analisi dei dati raccolti, la ricerca dei potenziali clienti parte sistematicamente dall’offerta di un conto corrente digitale ed a condizioni economicamente vantaggiose, sino al dichiarato azzeramento delle commissioni per un certo periodo dall’inizio del rapporto commerciale, con il contemporaneo invito ad investire a largo spettro tra cryptovalute, azioni, opzioni, derivati ed altro; unica richiesta, il versamento di somme (reali) su società all’estero e dalle quali si presume che il denaro venga dirottato verso altri lidi. E qui il trucco: in un primo tempo il cliente ha facoltà di controllare in modo diretto – e, anzi, viene sollecitato a farlo, quale riprova di correttezza e di trasparenza oltre che di successo delle operazioni effettuate – ciascuno tra i risultati conseguiti sul singolo prodotto finanziario, e quindi di… autoattestare i guadagni conseguiti; con il trascorrere del tempo, tuttavia, si rarefano le opportunità di dialogo con i sedicenti consulenti finanziari, i quali o dichiarano di passare la mano ad altra figura di riferimento o semplicemente scompaiono ovvero non rispondono più ai tentativi di contatto. Strategia adottata, quest’ultima, una volta che l’investitore sia stato spolpato ossia indotto a mettere sul piatto anche cifre supplementari per assicurare i capitali contro il rischio di perdite, e sollecitato a rinforzare investimenti già effettuati perché a detta del sedicente consulente finanziario si starebbe profilando una grande occasione di guadagno secco, ed invogliato a far entrare anche terze persone nella catena del “trading”.

    Come evidenziato dall’analisi sulle dichiarazioni dei presunti truffati, i gestori delle piattaforme si guarderebbero bene dall’infilarsi in operazioni tipiche dello “schema Ponzi” alla Bernie Madoff, non trattandosi in questo caso di “coprire” il pagamento di guadagni veri o presunti con denaro fresco proveniente da altre fonti, ed agirebbero piuttosto secondo dinamiche proprie di quel Jordan Belfort cui fu ispirato un film come “Il lupo di Wall Street” ; fra i metodi di persuasione godrebbero invece di buona popolarità i microbonifici “una tantum” (cifre nell’ordine delle decine, al massimo del centinaio di franchi) e le rendite cumulative la cui erogazione viene promessa al raggiungimento di una certa cifra minima, in modo – tale la scusa adottata – da non far subire un aggravio di spese. D’improvviso, ed infine, la perdita di contatto; e, qualora anche s’abbia la competenza tecnica sufficiente per risalire allo stato dell’arte del proprio conto digitale, la scoperta del saldo ridotto a zero e dell’assenza di qualsivoglia giustificativo circa la titolarità degli investimenti che si crede di aver effettuato. Circa i truffatori, da non dimenticarsi: a) operano con stile professionale, hanno linguaggio adeguato alle richieste della clientela e danno l’impressione di essere interlocutori seri; b) non rilasciano documentazioni cartacee, di volta in volta rifugiandosi in istanze di riservatezza o in procedure a tutela del cliente o, ancora, in riferimenti a costi che finirebbero per ingoiarsi ogni utile conseguito e, infine, per intaccare il capitale.

    In ultimo, e ferma restando l’impressione secondo cui quel denaro “investito” è da darsi come perso, proprio dalla Polcantonale Grigioni giungono alcune raccomandazioni che costituiscono a tutt’oggi un utile argine ai truffatori: a) verificare la serietà e l’affidabilità delle società finanziarie; b) diffidare dalle promesse di alti rendimenti; c) non lasciarsi mai prendere dalla fretta, e guardarsi dalle tattiche di “marketing” dei sedicenti consulenti; d) ottenere preventivamente informazioni circa i referenti “fisici” (persone, luoghi, numeri di contatto) cui rivolgersi nel caso emergano problemi di qualsivoglia natura; e) consultare su InterNet (ad esempio, partendo dalle pagine “web” della Finma, autorità di controllo sui mercati finanziari) se il nome della società “rappresentata” dai sedicenti consulenti finanziari figuri su una lista nera; f) effettuare solo investimenti di cui si comprenda la natura; g) infine, consultare la propria banca di riferimento o una persona di fiducia nel ramo finanziario.

  • “Ven scià… Cünta sü”, ultima chiamata per il concorso letterario

    “Ven scià… Cünta sü”, ultima chiamata per il concorso letterario

    Scrittori e poeti da Canton Ticino, Grigioni italofono e Lombardia sotto… convocazione d’urgenza (due sole settimane alla scadenza del termine per la consegna degli elaborati) per la seconda edizione del concorso letterario “Ven scià… Cünta sü”, proposta sotto egida della “Giacomo Morandi editore” in Chiasso. Ammissione per soli racconti brevi e liriche in dialetti territoriali; 20 lavori dell’uno e dell’altro genere, secondo selezione di una giuria popolare composta da cinque membri, saranno pubblicati in piccola antologia; agli autori delle prime tre opere di entrambe le categorie saranno conferiti inoltre premi dagli “sponsor” della manifestazione (tra questi le “Ferrovie retiche”, con due carte giornaliere in prima classe – valore complessivo: 320 franchi – utilizzabili anche sulla tratta del Bernina). Termine ultimo per le iscrizioni: sabato 29 febbraio, via “web”, sito InterNet della società editrice. Serata di gala con premiazione: sabato 28 marzo (inizio ore 17.30, aperitivo offerto) all’“Hôtel Touring Chiasso” in piazza Indipendenza a Chiasso. Inoltre, domenica 29 marzo, “Merenda con gli autori” (ore 15.00) al “Grotto canvétt” di Serravalle frazione Semione.

  • “Flexicard”, aumentano le disponibilità al Comune di Agno

    “Flexicard”, aumentano le disponibilità al Comune di Agno

    Ad incremento, come indicano fonti della Cancelleria comunale, la dotazione di carte giornaliere “Flexicard” in disponibilità del Comune di Agno: con effettiva decorrenza da ieri, sabato 1.o febbraio, tre le tessere disponibili per ogni giorno dell’anno. Prenotazione obbligatoria per tramite del sito InterNet www.cartegiornaliere.ch.

  • Alla “Scuola moderna di musica” il “Premio Spitzer” 2020

    Alla “Scuola moderna di musica” il “Premio Spitzer” 2020

    Va alla “Scuola moderna di musica” in Bellinzona il “Premio Spitzer” edizione 2020, concorso organizzato sotto egida della “Fondazione Federica Spitzer” ed articolato su progetti volti a prevenire ed a superare i conflitti tra lingue, culture e gruppi etnici. A convincere i membri della giuria la proposta dal titolo “Condividere le diversità: un concerto in rete con Neve Shalom”, per l’appunto la programmazione e l’esecuzione di brani in simultanea, su collegamento InterNet, fra Bellinzona e Neve Shalom Wahat al-Salam (Nswas) in Israele, studenti da una parte e studenti dall’altra. Non casuale la scelta di Neve Shalom (“Oasi della pace”): si tratta infatti di un villaggio in cui André Hussar, ingegnere ebreo nato al Cairo da padre ebreo ungherese e da madre ebrea francese e convertitosi al cattolicesimo sino a diventare “fra Bruno” nell’Ordine dei frati predicatori (domenicani), ideò, costruì e sviluppò la coabitazione-educazione comunitaria tra figli di famiglie dalle diverse religioni. L’itinerario di approfondimento, che giungerà ad atto compiuto in maggio, è stato accompagnato da schede didattiche con dialogo a distanza tra le due scuole.

  • Türken aus Weinfelden will Leguan illegal über internet verkaufen

    Türken aus Weinfelden will Leguan illegal über internet verkaufen

    Die Kantonspolizei Thurgau hat Anfang Januar in Weinfelden einen Leguan sichergestellt, nachdem dieser zum Verkauf angeboten wurde. Hinweise aus der Bevölkerung sowie Ermittlungen der Kantonspolizei Thurgau führten zu einem 39-jährigen Türken aus Weinfelden, der einen Leguan über das Internet zum Verkauf angeboten hatte. Diesen hatte er ohne die entsprechende Import- und Haltebewilligung in die Schweiz gebracht und nicht artgerecht gehalten.

    Das Tier konnte im Beisein eines Reptilienexperten am 2. Januar im Auftrag der Staatsanwaltschaft bei einer Hausdurchsuchung durch Einsatzkräfte der Kantonspolizei Thurgau sichergestellt werden. Das Veterinäramt Thurgau ordnete darauf die Beschlagnahmung des rund 90 Zentimeter langen Leguans an, der in eine Tierauffangstation gebracht wurde.

    Der 39-Jährige wird wegen zahlreicher Gesetzesverstösse bei der Staatsanwaltschaft zur Anzeige gebracht.

  • Torricella-Taverne, la semplicità come “must” per il sito InterNet

    Torricella-Taverne, la semplicità come “must” per il sito InterNet

    In tempi di omologazione nelle forme e di appiattimento nei contenuti, doppia menzione di merito va ad un sito InterNet comunale fuori dall’ordinario: è quello di Torricella-Taverne, di nuova concezione e di fresca messa in linea, principi ispiratori la semplicità e l’intuitività. Ideazione e sviluppo a cura di un gruppo di lavoro interno (Franco Voci, vicesindaco; Annalisa Ruberto, responsabile della Cancelleria; Domenico Barletta, vicesegretario comunale) a fianco degli esperti di un’agenzia di comunicazione, la “Accentrix Sa”, con sede nel territorio comunale e rappresentata da Alessandro Casartelli (in immagine, a fianco dei membri del citato gruppo di lavoro). Inglobato all’interno anche il portale “web” dell’Istituto scolastico; compresenti anche le informazioni pertinenti all’“Associazione genitori” dell’istituto medesimo ed al “Centro extrascolastico Boom”. Indirizzo, cela va sans dire: www.torricella-taverne.ch.

  • 16enne scomparsa a Biasca, annuncio dei familiari: «Sta tornando a casa»

    16enne scomparsa a Biasca, annuncio dei familiari: «Sta tornando a casa»

    (ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.36) Come preannunciato dal “Giornale del Ticino” sulla scorta di informazioni acquisite nell’àmbito familiare della persona scomparsa, in via di soluzione il caso della studentessa 16enne sparita intorno alle ore 17.00 di ieri, venerdì 4 ottobre, nella zona di via Stradone vecchio sud a Biasca, in corrispondenza del “Centro professionale tecnico”. La ragazza, identità e foto rilevabili sul sito InterNet della Polcantonale, è “di ritorno a casa” secondo le parole del padre, che nel frattempo ha tenuto a ringraziare le forze dell’ordine per lo sforzo compiuto. L’avviso di ricerca, corroborato da connotati ed elementi utili per l’individuazione della giovane, era stato diramato stamane ed è stato infine revocato.

  • Formazione professionale, al lancio il portale “web” dei Grigioni

    Formazione professionale, al lancio il portale “web” dei Grigioni

    Sarà al servizio del Canton Grigioni, di altri sei Cantoni e del Principato del Liechtenstein il nuovo portale “web” in fase di lancio – la fase sperimentale è stata portata a termine con successo in primavera per tramite della partecipazione di 11 aziende – con funzione esclusiva riservata alla formazione professionale. Grazie al servizio, la cui operatività è annunciata a decorrere da martedì 24 settembre, sarà possibile tra l’altro l’inoltro dei contratti di tirocinio per l’approvazione; qui anche la registrazione e l’aggiornamento dei dati pertinenti ai contratti medesimi ed ai formatori oltre che la presentazione delle istanze di autorizzazione per la formazione degli apprendisti. Le informazioni per l’iscrizione saranno temporaneamente inviate per posta.

  • Furti di biciclette (e simili), scatta la campagna di prevenzione

    Furti di biciclette (e simili), scatta la campagna di prevenzione

    Nel 2016, 1’042 denunzie; nel 2018, 686. In calo ma non abbastanza, dunque, i furti di biciclette sul territorio cantonale, tema cui è dedicata una nuova campagna di prevenzione della Polcantonale. Varie le raccomandazioni, in particolare destinate ai proprietari delle “e-bike” di cui, come è noto, risultano “appetibili” soprattutto alcuni pezzi facilmente asportabili. Suggerimenti sulla pagina InterNet dell’Amministrazione cantonale.

  • «O paghi o raccontiamo che…», cybertruffaldini all’attacco

    Sostengono di avervi intercettati mentre stavate dando una sbirciata a qualche sito InterNet la cui frequentazione, ad avviso di coloro, sarebbe poco commendevole per la vostra immagine, oddio oddio oddio. In altra modalità, affermano di avervi registrati mentre stavate praticando ordinarie o straordinarie attività ludico-ginniche a prevalente assetto orizzontale e con facoltà di estensione delle attività medesime al versante riproduttivo-procreativo; il che, qualora dall’altra parte vi fosse davvero un interlocutore, dovrebbe indurvi soltanto a rispondere che per cose del genere pretendete una medaglia al merito, altro che ricatti. Di ricatto tentato e che spesso è andato a segno – non si spiegherebbe, in caso contrario, la reiterazione sistematica di questo metodo estorsivo – si fanno assertori e latori i tizi che da varie settimane a questa parte hanno ripreso a martellare le caselle “e-mail” di parte della Svizzera e del Ticino in misura particolare, messaggio persino banalotto (oh, ma in tedesco, stavolta: fa molto “Beate Uhse” e Reeperbahn amburghese quartiere Sankt Pauli), obiettivo il mettere a segno una truffa informatica che viene categorizzata quale “phishing” cioè lo sfilarvi informazioni e quattrini. Vecchia storia, solita storia.

    Per evitare di far sapere alla cerchia delle vostre conoscenze quale sia la miglior vostra evidenza fra le premenzionate attività ludico-ginniche, ad esempio, gli aspiranti vessatori via InterNet chiedono che sia loro inviata una cifra convertita in Bitcoin, e non stiamo parlando di quattro cocomeri se è vero – così riferisce una nota di fonte Polcantonale – che le richieste ultime vanno dai 500 ai 7’000 franchi il colpo, e fatti vostri se non avete poi dimestichezza con le criptovalute sicché vi s’impone anche la fatica di andare alla ricerca di una soluzione tecnica. Pardon: vi s’impone un bel nulla, ché nel 100 per cento dei casi il mittente sta bluffando, ed il miglior riscontro di ciò sta nel fatto che nessuna prova (nemmeno in forma d’uno scatto o d’un “frame”) viene prodotta; ma anche se per delirio di ipotesi egli avesse qualcosa tra le mani, beh, si tratterebbe solo di pubblicità per voi e dunque dovreste semmai pretendere d’esser pagati. I consigli, a questa stregua, noti e riassunti in specchietto: se l’“e-mail” giunge senza sollecitazione alcuna, diffidare e cestinare; se le missive sono in lingua conosciuta o in atzeco o nel rongorongo degli antichi abitanti l’Isola di Pasqua ma hanno tenore truffaldino, diffidare e cestinare; se il mittente è uno sconosciuto che si qualifica con cinque lauree conseguite tra Nigeria e Regno Unito e magari fa il predicatore di una setta autocefala, diffidare e cestinare; se il logo infilato in testa alla lettera vi sa di patacca, diffidare e cestinare; se vi chiedono soldi, diffidare e cestinare; se vi scrivono pretendendo un’immediata vostra adesione alle richieste di denaro, minacciando l’azione legale ed il blocco dei vostri conti correnti e magari anche qualche disgrazia ai vostri familiari causa macumba sulla rampa di lancio, diffidare e cestinare. Valgono poi le solite altre raccomandazioni: al fine di evitare infezioni del vostro “personal computer” e pertanto l’insediamento di un cacciatore di notizie sensibili circa voi e le vostre attività, mai aprire “file” della cui natura non siate stracerti (ai gloriosi tempi del gloriosissimo Dos erano gli eseguibili con suffisso .exe, ad esempio; ora tutto finisce nel calderone delle “app” e dei “link”); e, per quanto la pratica possa risultare noiosa se svolta manualmente, aggiornare ripetutamente gli antivirus e le barriere antiintrusione.

    Nulla di più, nulla di meno.

  • Tiro sportivo / Un fine-settimana per l’… esercito dei 4’000 e più

    Tiro sportivo / Un fine-settimana per l’… esercito dei 4’000 e più

    Oltre 4’000 gli appassionati attesi tra sabato 25 e domenica 26 maggio, nei poligoni del Canton Ticino, per il tiro federale in campagna, nota anche come la più grande manifestazione di tiro popolare al mondo (135’000 in media le persone coinvolte a livello svizzero). Specialità fucile e pistola, nel primo caso praticata sin dal 1872, nel secondo giusto giusto quest’anno sul centenario; accesso gratuito, facoltà di partecipazione data ai cittadini svizzeri; in ciascuno tra gli “stand” saranno presenti dirigenti ed istruttori delle singole società per accogliere i partecipanti e per mettere a disposizione quanto necessario. I particolari su orari e date di tiro sono pubblicati ed aggiornati sul sito InterNet www.ftst.ch.

  • L’editoriale / GdP, sparite le insegne. E non solo quelle

    L’editoriale / GdP, sparite le insegne. E non solo quelle

    Da una settimana circa, le impalcature e le reti di protezione sulla parete dell’edificio di via San Gottardo 50 a Massagno; nel tardo pomeriggio di ieri, le mani su quei pannelli e la rapida opera di smontaggio. Scomparse alla data di lunedì 13 maggio 2019, cinque giorni prima che fosse trascorso un anno dall’uscita dell’ultimo numero dopo 92 anni circa, anche le ultime vestigia di quel che fu il “Giornale del popolo”, monsignor Aurelio Bacciarini il fondatore, Alessandra Zumthor Bernasconi ultima direttrice responsabile; sic transit gloria mundi. Si contava tuttavia, a rigor di esito della famosa asta in cui vennero battuti gli archivi e la testata, su una preservazione almeno della memoria di quel quotidiano; ed invece – cosa che si andò a verificare stamane – nemmen più figura il sito “web” del giornale.

    Peggio: presumibilmente con nuova registrazione in apparenza siglata appena quattro giorni addietro, l’indirizzo gdp.ch fu acquisito da tale Giacomo Hermosa, 37 anni, specialista in alimentazione naturale – almeno dall’agosto 2018 ha anche una pagina registrata a suo cognome, vale a dire www.hermosa.ch – e per un portale che su tale tema verrà orientato, dovendosi almeno giudicare sulla scorta di ciò che al momento figura in pagina (assai poco: la descrizione di alcune erbe e dei benefici che da esse sarebbe possibile ricavare, il preannuncio di una sorta di bollettino periodico, zero connessione verso “Facebook” e “Twitter”). Ma con quale logica, cioè, in che cosa dovrebbe consistere il legame con una denominazione quale fu ed è il GdP? Risposta in un trucco: il nuovo titolare si definisce “Giacomo (suo nome reale, ndr) Del Popolo”, prendi le iniziali ed il gioco è fatto. Un gioco lecito, per carità, ma che va a danno di valori acquisiti nella dimensione culturale del Ticino; per dire, un po’ quel che accadeva sino a pochi anni or sono al Comune di Paradiso, che non poteva disporre liberamente del sito www.paradiso.ch essendo tale indirizzo stato occupato dal gerente di un salone da parrucchiere nella Svizzera interna.

    Dalla Curia di Lugano, dove sono tuttora detentori della testata “Giornale del popolo” per riacquisto della testata nel corso della premenzionata asta, non hanno nulla da dire? Per esempio, in risposta a questo interrogativo: difesa come fu la proprietà della testata, non era il caso di spendere quattro centesimi anche per la tutela della memoria storica del GdP, con primaria difesa dell’assegnazione del sito InterNet gdp.ch? Ed è stata una distrazione (errore grave), oppure un atto deliberato al fine di seppellire una volta per tutte quella che resta identità “ingombrante”?

  • Bastardi inside / Fra entusiasmi da “5g” e connessioni a pedali

    Bastardi inside / Fra entusiasmi da “5g” e connessioni a pedali

    Esaltazione mediatica, oggi, per il dichiarato arrivo della connessione dati di quinta generazione – in sigla, “5g” – in coincidenza con il prossimo “Festival internazionale del film” di Locarno. Dalle parti delle Centovalli frazione Intragna località Golino ed in fascia riconosciuta della Bassa ValleMaggia, chissà come mai, si contenterebbero in questi giorni di avere una connessione che non sembri a pedali.

  • “Balconi di farfalle”, torna il concorso e… nasce un’oasi

    “Balconi di farfalle”, torna il concorso e… nasce un’oasi

    Alla quarta edizione il concorso “Balconi di farfalle”; lanciato dai responsabili dell’“Alleanza territorio e biodiversità” in collaborazione con i membri della “Abitat” e della “Società orticola ticinese-Sot” e con il quale i cittadini vengono invitati a promuovere la biodiversità anche nei contesti urbani. Il progetto, applicabile e sviluppabile tanto sulle grandi quanto sulle piccole superfici: porre a dimora piante che siano in grado di attirare le farfalle, ed in tal modo animare balconi, terrazzi, giardini pensili ed altre aree principalmente in modo da… “rendere più lieta la nostra vita in città, facendo un po’ di bene alla natura ed a noi stessi”. Formulario di partecipaziokne sul sito InterNet www.alleanzabiodiversita.ch (qui anche una lista di piante che sono “amiche” delle farfalle), iscrizione entro venerdì 31 maggio; in agosto le “visite” dei componenti la giuria, che raccoglieranno informazioni ovvero scatteranno fotografie per la valutazione finale. In premiazione i tre balconi giudicati più… belli per le farfalle. Novità della quarta edizione: in parallelo, attivata a Lugano quartiere Pregassona una piccola oasi riservata alle farfalle; nell’area sono state collocate le piante “promosse” nei concorsi precedenti ed è previsto che troveranno qui dimora anche le piante delle prossime edizioni di “Balconi di farfalle”.




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    “Balconi di farfalle”, torna il concorso e… nasce un’oasi Alla quarta edizione il concorso “Balconi di farfalle”; lanciato dai responsabili dell’“Alleanza territorio e biodiversità” in collaborazione con i membri della “Abitat” e della “Società orticola ticinese-Sot” e con il quale i cittadini vengono invitati a promuovere la biodiversità anche nei contesti urbani. Il progetto, applicabile e sviluppabile tanto sulle grandi quanto sulle piccole superfici: porre a dimora piante che siano in grado di attirare le farfalle, ed in tal modo animare balconi, terrazzi, giardini pensili ed altre aree principalmente in modo da… “rendere più lieta la nostra vita in città, facendo un po’ di bene alla natura ed a noi stessi”. Formulario di partecipaziokne sul sito InterNet www.alleanzabiodiversita.ch (qui anche una lista di piante che sono “amiche” delle farfalle), iscrizione entro venerdì 31 maggio; in agosto le “visite” dei componenti la giuria, che raccoglieranno informazioni ovvero scatteranno fotografie per la valutazione finale. In premiazione i tre balconi giudicati più… belli per le farfalle. Novità della quarta edizione: in parallelo, attivata a Lugano quartiere Pregassona una piccola oasi riservata alle farfalle; nell’area sono state collocate le piante “promosse” nei concorsi precedenti ed è previsto che troveranno qui dimora anche le piante delle prossime edizioni di “Balconi di farfalle”. “Balconi di farfalle”, torna il concorso e… nasce un’oasi Alla quarta edizione il concorso “Balconi di farfalle”; lanciato dai responsabili dell’“Alleanza territorio e biodiversità” in collaborazione con i membri della “Abitat” e della “Società orticola ticinese-Sot” e con il quale i cittadini vengono invitati a promuovere la biodiversità anche nei contesti urbani. Il progetto, applicabile e sviluppabile tanto sulle grandi quanto sulle piccole superfici: porre a dimora piante che siano in grado di attirare le farfalle, ed in tal modo animare balconi, terrazzi, giardini pensili ed altre aree principalmente in modo da… “rendere più lieta la nostra vita in città, facendo un po’ di bene alla natura ed a noi stessi”. Formulario di partecipaziokne sul sito InterNet www.alleanzabiodiversita.ch (qui anche una lista di piante che sono “amiche” delle farfalle), iscrizione entro venerdì 31 maggio; in agosto le “visite” dei componenti la giuria, che raccoglieranno informazioni ovvero scatteranno fotografie per la valutazione finale. In premiazione i tre balconi giudicati più… belli per le farfalle. Novità della quarta edizione: in parallelo, attivata a Lugano quartiere Pregassona una piccola oasi riservata alle farfalle; nell’area sono state collocate le piante “promosse” nei concorsi precedenti ed è previsto che troveranno qui dimora anche le piante delle prossime edizioni di “Balconi di farfalle”.

  • Nasce lo sportello “web” per i danni da fauna selvatica

    Nasce lo sportello “web” per i danni da fauna selvatica

    Attivato stamane, su iniziativa dei vertici del Dipartimento cantonale territorio e per tramite dell’Ufficio caccia-pesca, uno sportello “web” dedicato agli abitanti del Sottoceneri per richieste di intervento in caso di danni causati dalla fauna selvatica. Il servizio è funzionale alla copertura in tempo reale delle comunicazioni che sino ad ora erano basate su contatti diretti e personali con il guardiacaccia di riferimento; una modalità diventata problematica a causa del numero crescente di informative, sicché l’operatività verrà mantenuta a binario doppio solo fino al gennaio 2020, cioè ad avvenuto trasferimento dell’intero servizio stesso su piattaforma elettronica dopo riscontri sulla funzionalità nella fase sperimentale. Semplice l’utilizzo: collegamento alla pagina InterNet all’indirizzo www.ti.ch/caccia, ingresso nella sezione “Sportello”, indi un “clic” sul pulsante “Richiesta intervento per danni causati dalla fauna selvatica”; all’utente non resterà altro che il compilare un formulario di contatto indicando luogo, causa e genere del danno e, se possibile, allegando un corredo fotografico. Al momento dell’inoltro, le informazioni saranno immediatamente nella disponibilità del guardiacaccia e dell’intero circondario Sopraceneri, con diffusione delle notizie agli “Smartphone” del personale in servizio in modo da rendere possibile ed attuabile l’intervento di perizia.

  • A margine / Una Gastromenzione (una) per i paria. Eh, ci vuole stomaco…

    Forse perché colti da uno scrupolo di coscienza, forse perché colpiti da improvvisa ma non improvvida resipiscenza, forse – più probabile – perché sferzati dalla polemica montante dopo il pronunciamento unilaterale propresidenziale in tema elettorale, alla “GastroTicino” tentano di rimediare e di correre ai ripari, per quel che tardivamente sia ancora possibile, in modo da cercar di schivare l’oliva ossia di sembrare meno autocratici, meno monocratici e meno monolitici nella conduzione degli spiccioli di campagna per le Cantonali. E come? Ohibò: proprio nell’approssimarsi della scadenza e difatti mancano poche ore alla chiusura delle urne, sull’area “Elezioni” del sito InterNet della federazione – e cioè in quel blocco informativo temporaneo che era e che resta presidiato dalla foto di Massimo Suter per l’appunto presidente messosi “a disposizione a favore di tutta la categoria e dell’intero Cantone” (manca solo un “Per grazia di Dio e per volontà della nazione” in spirito da legittimismo tallerayndiano) – è stato concesso spazio anche ad altri soggetti esistenti in vita.

    Leggasi e leggesi tuttavia: “Ecco gli esercenti attivi (…) che sono in lista per il Gran Consiglio e che ci hanno contattato”. Pardon? Che “ci hanno contattato”? Ci state dicendo che alla “GastroTicino” nessuno, pur con tutto il tempo a disposizione dal giorno del deposito delle liste per i singoli partiti e meglio dalla vidimazione di tali liste, si era messo a spulciare elenco dopo elenco allo scopo di evidenziare gli appartenenti alla “GastroTicino” o, più in generale, alle categorie rappresentate, vale a dire albergatori ed esercenti? Ne sarebbe uscito un bel pacchetto di persone con cui, se proprio nel Legislativo serve un’attività lobbystica a favore del comparto (e non è detto; ma la rappresentanza di gruppi di interesse resta insita in una formula parlamentare composta da professionisti, e figurarsi in quella detta ancora “di milizia”…), sviluppare e costruire alleanze trasversali, contribuendo ad eventuali progetti di riforma ed ostacolando alcune ipotesi pericolosamente propugnate nelle ultime settimane (fuori di senno chi, con competenza zero in materia ed avendo frequentato i bar ed i ristoranti solo dal ruolo di bevitore di “Spritz”, teorizza un’abrogazione degli obblighi formativi propri, per dire, della Scuola esercenti). Macché: o l’operatore – sissignori, anche quello che paga i 450 franchi di quota associativa annua e che dunque “vale” quanto il presidente Massimo Suter – si attiva ed alza una manina per dire che “Ehi, ci sono anch’io, mi trovate uno strapuntino sul treno di cui Massimo Suter ha occupato prima e seconda classe, vagone-ristorante e cabina di guida?”, o nisba.

    Di più: nel breve elenco, per altra scelta (di chi, poi?) che l’associato a “GastroTicino” potrebbe anche non apprezzare, senza spiegazione alcuna compaiono altri che, per quanto degnissime persone, godono di inclusione in quanto meri “partner”. Pardon? Sì: essi sono indicati come “i “partner” vicini al settore (e) con i quali collaboriamo in modo costante ed attivo”. Ci sta, in questo senso, un industriale del caffè dalla notorietà conclamata ai quattro angoli della Svizzera; ci sta un po’ meno, però, il direttore di un’azienda forestale, per il quale bisogna dedurre una correlazione di sguincio nel senso che titolare di un ristorante è la moglie del precitato; spunta poi un ingegnere in materia di sicurezza alimentare e la cui azienda svolge attività di servizio anche per la “GastroTicino” (in rapporto commerciale, dunque; è qualcosa di diverso rispetto alle conoscenze che un operatore “diretto” sa portare); quanto al nome di un costruttore edile dalle larghe vedute e dalle larghissime spese elettorali, mah, l’asserita “partnership” ci sfugge e la vicinanza… anche. Peggio la toppa del buco, direbbe qualcuno. Non è vero: almeno si ha l’attestazione di una minima apertura, seppur gestita malissimo (proprio sicuri che in candidatura al Legislativo cantonale non vi siano altri esercenti ed altri professionisti che per congruenza e per congruità siano in grado di esprimere voce autorevole?), al resto della compagine che “GastroTicino” dichiara di essere. Nientemeno che una riga con cognome e nome della persona e suo numero di matricola, pardon, di presenza in una lista di partito. Una riga in tutto a fronte delle 17 pagine dedicate a Massimo Suter sulla rivista “Réservé”, degli sproloqui sulle pagine InterNet della federazione, dell’indirizzario che è stato messo a disposizione del presidente-candidato (domande: sarebbe accaduto lo stesso se l’esercente Caio Sempronio Tizio avesse preteso di utilizzare tale indirizzario per la sua campagna elettorale? Ed a quali condizioni?), della logistica che è stata assicurata al presidente-candidato (inserimento del materiale elettorale partitico, cioè riguardante Massimo Suter in quanto esponente Plr, in buste “GastroTicino”), del cofinanziamento della campagna elettorale di Massimo Suter con risorse economiche interne ovvero essendo stato attinto il denaro dal non meglio qualificabile “fondo politico”? Equità, equità: una riga per complessive tre parole (cognome nome più “numero”), ed il numero in cifre. Una riga, e tombale, a detroncazione netta delle polemiche. Infatti: nel cimitero delle illusioni, una riga forma epitaffio.

    Post scriptum – Sull’angolo del taccuino elettorale rimane inevasa una curiosità: ma è vero o non è vero che Massimo Suter, quando stava tentando la scalata al Gran Consiglio quattr’anni or sono, fece irruzione nelle aule della Scuola esercenti, a lezioni in orso, promettendo paccate di bustine di zucchero – addirittura nella misura di un cartone… – in regalo a quanti, tra gli iscritti ai corsi e già titolari di bar, fossero pronti e disposti a sostenerlo in sede elettorale? Manco fosse Achille Lauro – l’armatore e sindaco partenopeo degli Anni ’60, non il cantante romano d’oggigiorno… – ai tempi dei comizi in cui faceva distribuire una scarpa sinistra, garantendo anche la destra (per fare il paio) ad avvenuta elezione…

  • Campagna Udc, il presidente paga per uno ma prende per due

    Campagna Udc, il presidente paga per uno ma prende per due

    Fra gli steccati della fattoria Udc (“fattoria” dicesi in ragione delle oblite origini rurali del partito, agrario uguale settore primario) tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è orwellianamente più uguale degli altri. Lo si apprende e lo si scopre, e dunque trattasi di constatazione cronistica, dal sito InterNet dell’Udc Ticino medesima, dove Piero Marchesi presidente risulta essere uno dei due beneficiari di trattamento privilegiato rispetto ad ogni altro candidato, compresi quelli che hanno messo quattrini (franchi 300) per il pacchetto di promocomunicazione “standard”, compresi quelli che hanno aperto il portafogli (franchi 1’000) per il pacchetto di promocomunicazione “premium”, e manco a dirlo compresi quei paria titolari del solo pacchetto-“nagótt” – sola menzione del nome, in un angolino di paginetta interna al sito – o perché destinatari del messaggio “Sei un riempilista” o perché per nulla convinti della strategia in campagna elettorale o perché non interessati o perché 300 e 1’000 franchi rispettivamente sono spendibili in modo più oculato. Privilegiato, Piero Marchesi, e lo si nota non per la prima volta: talmente privilegiato da pagare per uno ricevendo tuttavia pubblicità per due in casa propria, cioè sulla piattaforma InterNet che almeno per gli elettori di sicura fede Udc dovrebbe costituire punto di riferimento.

    Ben si sa che Piero Marchesi – si parla di lui in ragione del duplice ruolo di presidente e candidato: se sei presidente ti becchi anche gli oneri, oltre agli onori – aggiungerà anche questo addebito al “dossier” che egli intende compilare per un futuro esposto alla magistratura; meglio egli farebbe invece ad impiegare il tempo per raddrizzare le storture e per evitare gli incresciosi episodi che hanno inquinato sia il preludio sia la campagna elettorale dell’Udc Ticino. Sotto gli occhi il sito “web” del partito, pietra dello scandalo perché indicato come inestimabile valore aggiunto per gli investimenti pubblicitari dei candidati sulla lista numero 16: non occorre nemmeno arrivare alla pagina “Elezioni cantonali 2019”, quella in cui chi non pagò la “cagnotte” venne discriminato e discriminato resta, perché ciascun blocco – ed anche quello principale, dunque – resta presidiato da una sorta di “carrousel” di faccine in bella evidenza, e sono per l’appunto le faccine degli oblatori, qualcuno con lieta adesione e qualcun altro con il mugugno. Per dirla con i toni degli italici pentastellati, uno vale uno o dovrebbe valere uno, no? Ed infatti, così d’acchito sembra: immaginetta con un nome e con un cognome, “clic” sulla freccina, altra immaginetta con altro nome e con altro cognome, “clic” sulla freccina, e via di conseguenza. Ma… ma no: Piero Marchesi, guarda un po’, spunta per due volte anziché per una, comparendo nel primo caso fra Fosco Gobbi ed Ivano De Luigi e, sùbito dopo, tra Ivano De Luigi (nell’unica menzione) e Roberta Soldati. Errore tecnico, problema nella gestione del portale, svista del compilatore? Nulla di tutto questo: nella prima circostanza Piero Marchesi è proposto come candidato al Governo, nella seconda egli figura invece come candidato al Gran Consiglio.

    Due funzioni distinte, due foto, capito? Ma al prezzo di un passaggio solo, e chissà per quale diritto superiore. Così come della cosa ci si accorse qui a bottega, è probabile che anche all’interno del partito qualcuno abbia notato tale ridondanza ed abbia storto il naso; eppure sentiamo già nelle orecchie la tiritera sull’essere questo solo chiacchiericcio e “gossip” mentre le cose importanti starebbero in altro luogo. Si risponde in anticipo: le cose importanti stanno anche nella forma e nella garanzia di pari opportunità a tutti i candidati, indipendentemente dal censo o dalla loro partecipazione ad una campagna pubblicitaria i cui contenuti sono peraltro debolucci e mortificanti. Qui, in una normale “routine” con nomi e cognomi, il candidato Marchesi Piero timbra doppio solo perché nutre duplice ambizione mentre sarebbe bastata l’indicazione dei due obiettivi su unico spazio. Anche lo stile, signori, conta qualcosa.

  • A margine / Udc Ticino ed i candidati a… geometria variabile

    A margine / Udc Ticino ed i candidati a… geometria variabile

    È stato realizzato in modo più che discreto, il sito InterNet dell’Udc Ticino; e, proprio per questo, qualcosa non torna nei contenuti che stamane accade di rilevare. Sezione “Elezioni cantonali”, accesso con “click” su una griglietta in alto a destra, e si apre la pagina a messaggio univoco: “Ecco i candidati Udc alle prossime Elezioni cantonali 2019” (lasciamo perdere la ridondanza di quel “prossime” con riferimento al 2019, non si può pretendere tutto). Se c’è scritto “Ecco i candidati”, che cosa vi aspettate? Che ci sia l’elenco dei candidati, Consiglio di Stato e Gran Consiglio, ovvio. Ed in effetti, con la suddivisione per circondari, ecco faccina e nome. Poco importa se la faccina è pubblicata a dimensione da mezzo francobollo; poco importa se il nome, ad impressione di lettura, si presenta in corpo non superiore al 12 con carattere tipo New Helvetica narrow. Importa invece che, dal punto di vista della comunicazione, c’è una svista (ad una svista si vuol credere) dalle proporzioni mostruose: per il Gran Consiglio risultano infatti tre nomi nel Mendrisiotto, 17 nomi nel Luganese, sette nomi per Locarnese-valli e sei nomi per Bellinzonese-valli; totale, 33 candidati. Ma la lista si compone di 89 nomi effettivi, no?, e qui è chiaramente indicato il fatto che viene pubblicato l’elenco dei candidati (tutti) al Legislativo; e che, gli altri sono forse figli della serva?

    Non potendosi immaginare altro, ché “altro” sarebbe cosa tristissima ed a disdoro dell’Udc Ticino nella sua intierezza, i casi sono due: o il tecnico addetto alla produzione del sito “web” è in ritardo pazzesco e non ha ancora provveduto ad inserire le fotine, i profili e l’eventuale “slogan” di tutti gli altri candidati, nel qual caso la gestione della comunicazione risente di un bel problema a monte ed a valle, o in casa Udc stanno applicando una discriminazione verso alcuni candidati a favore di altri, ed allora bisognerebbe domandarsi per decisione di chi ciò stia avvenendo e sotto quale regìa mentre evidenti sarebbero i destinatari del beneficio ovvero del vantaggio competitivo dato dalla pubblicità. Si ribadisce: con ottima probabilità, l’addetto alla compilazione delle pagine InterNet è rimasto sommerso dal lavoro e sta ancora annegando tra i profili ma spera di riuscire a completare l’elenco entro la giornata, attingendo dalla lista che effettivamente è riassunta in calce alla pagina; e gli conviene il darsi una mossa, perché tra le righe spuntano cose dell’altro mondo quali l’assenza di Lara Filippini (addirittura granconsigliera in carica…) e la presenza di Franco Denti come “uscente” (eddai, questa è proprio una forzatura: Franco Denti è “uscente” ma da elezione con i “Verdi del TIcino”, non con l’Udc). Sta di fatto che, al momento, così non va: se scrivi che questo è l’elenco dei candidati, il meno che ti si possa chiedere è che l’elenco sia completo, Name Vorname Klasse und so weiter, e che esso sia situato in alto, a primo impatto visivo per coloro che leggono, ed a condizione di piena e pari opportunità data a ciascuno tra i contendenti.

    Post scriptum – Ops, vuoi vedere che c’è davvero sotto qualcosa di
    “altro”? Nell’immagine, una porzione della pagina con i candidati sotto effetti visivi denominati “Illusione” e “Frullatore”.