Home CRONACA «Paga, o tuo nipote va in galera»: truffatori stranieri arrestati a Paradiso

«Paga, o tuo nipote va in galera»: truffatori stranieri arrestati a Paradiso

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Solito trucco, stavolta sciorinato in quel di Paradiso, con due arresti ed è questa la parte buona della notizia: ché i due truffatori, un italiano 32enne ed una polacca 20enne, entrambi residenti in Italia, sono stati intercettati ed individuati ed arrestati prima di portare a termine l’operazione circuitiva e coercitiva ai danni di un anziano. Tentarono tre giorni addietro un colpo sulla falsariga del “Suo nipote ha causato un grave incidente”, i due tizi, come raccontano fonti del ministero pubblico e della Polcantonale illustrando una storiaccia in cui l’impudenza si somma alla prevaricazione: canovaccio noto, del solito trucco si è detto per sintesi, nessuno sforzo di immaginazione serve per sceneggiare la vicenda e dunque diremo del solito atteggiamento che slitta dal premuroso al frettoloso, della solita strategia cioè anziano preso di mira da due con la parlantina facile e con attitudine all’usurpazione di titoli, per esempio a spacciarsi per agenti di polizia, solita storiella sul ragazzo che in ragione dell’incidente di cui egli è responsabile – come no? – rischia d’essere arrestato se non versa sull’unghia una grossa cauzione, botte di franchi a migliaia, e sì, signore, quel ragazzo è suo nipote, o qualcuno mette i quattrini per lui o ci tocca il mandarlo a vedere il sole a scacchi, è la legge, purtroppo.

Ma quale legge, ma quale arresto, ma quale nipote: gentaglia degna soltanto di disprezzo e di civilissimo trattamento a pedate a due a due sino a quando diventano dispari, quella che spaventa a morte un poveruomo per convincerlo a mollare soldi e/o gioielli, nel caso i soldi in casa siano pochi, e faccia sùbito, qui non c’è da perdersi tempo, non ha idea, signore, di quale sia il guaio. Di concerto tra elementi della Polcantonale e colleghi della Polcom Lugano, anche sulla scorta dell’informativa giunta da un’esercente della zona e che si era insospettiva per i movimenti “attorno” all’anziano (insomma, quelle non erano né premure da agenti di polizia né facce da parenti), la rapida ed efficace azione investigativa ed operativa; sorpresissimi i due delinquenti nel veder sfumare un progettino tanto tanto caruccio e tanto tanto redditizio, Ipotesi di reato, per ora, è la tentata truffa aggravata; si tratta ora di capire se gli arrestati abbiano avuto ruoli in altre truffe tentate e consumate nelle ultime settimane.
Perché sì, e della cosa si sta occupando Moreno Capella nel ruolo di sostituto procuratore generale, alcuni colpi sono anche andati a segno, di recente. E la cosa scoccia, scoccia assaissimo.