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Cantonali 2019 / Seggi in Gran Consiglio: Lega giù, Sinistra “dura” su

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Tempo di calcoli, ed è stata una bella sfida con sorprese sulle seconde ripartizioni ma anche con qualche amarezza sulle mancate conferme, per la nuova composizione del Gran Consiglio così come da esito dell’odierno scrutinio delle Cantonali 2019. Chiare le cifre: in perdita Lega dei Ticinesi (meno quattro seggi, in realtà meno tre dal momento che il deputato Cleto Ferrari si era dichiarato indipendente sin dal giugno 2016 salvo transitare in quota Udc nel dicembre 2017), Partito liberale-radicale (meno uno) e Partito popolare-democratico (meno uno); solo pareggio per Partito socialista (oggi ridimensionato rispetto agli entusiasmi dati dai numeri per il Consiglio di Stato) e “Verdi del Ticino” (compagine invero largamente rinnovatasi); “exploit” della Sinistra dura e pura, con raddoppio (più uno) per il Partito comunista e addirittura triplicazione (più due) del “Movimento per il socialismo”.

Perdite della Lega parzialmente compensate dall’Unione democratica di Centro, il cui “più due” ufficiale vale in realtà un “più uno” per la menzionata acquisizione pregressa di Cleto Ferrari. Da “exploit” l’operazione culturale condotta da Tamara Merlo con “PiùDonne”, identità inesistente sino a pochi mesi addietro e qualificatasi con un secco “più due”. Per una novità che si insinua nell’emiciclo, una storia che si chiude: il “meno uno” significa estinzione di rappresentanza parlamentare per “MontagnaViva”, ossia Germano Mattei.

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