Home CRONACA Rumeno (e falso poliziotto) truffa un’anziana nel Locarnese: preso

Rumeno (e falso poliziotto) truffa un’anziana nel Locarnese: preso

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Forse e probabilmente ha avuto qualche complice, di sicuro è responsabile in una delle fasi del colpo. Un 46enne rumeno con residenza ufficiale in Romania, e di certo da queste parti per diporto e per sollazzo, è finito in manette mercoledì scorso nel Canton Vallese sull’esito di ricerche partite dal Sopraceneri sull’evidenza di una truffa perpetrata lunedì 16 maggio ai danni di un’anziana residente nel Locarnese; metodo del raggiro, l’imporsi come figura autorevole nella tutela dell’interesse pubblico ovvero quale agente di polizia, primo colpo di telefono alla vittima designata per avvertirla di problemi rilevati nelle transazioni bancarie, poi altre chiamate con l’invito a non allontanarsi da casa sino a nuove istruzioni, infine la raccomandazione pressante a fare una corsa in banca ed a prelevare i risparmi ed a vuotare le cassette di sicurezza; ultimo passaggio, il suggerimento di lasciare quanto raccolto in un luogo preciso e noto solo alla proprietaria dei beni ed ai poliziotti in contatto con lei, ovvero ai falsi poliziotti, ovvero ai delinquenti. I quali giungono, prelevano e se la filano, tout passe e soprattutto tout casse.

Chi pensi che simili episodi appartengano al passato e che ormai la rete di controllo abbia dimensioni e trama fitta al punto da non far passare più nessuno, ahinoi, si sbaglia: stando alla denuncia, l’anziana si sarebbe fatta sfilare varie decine di migliaia di franchi. L’identificazione del criminale rumeno ha avuto luogo con il consueto giro di indagini a lunga gittata, in campo Polcantonale e Polcom Locarno e poi Polcantonale vallesana ed Ufficio federale dogana-sicurezza dei confini. A carico del 46enne, per ora, l’addebito per ripetuta truffa aggravata, come da iscrizione nel faldone di cui è titolare il procuratore pubblico Simone Barca; inchiesta tuttora aperta sia circa eventuali responsabilità dell’uomo in altri reati sia circa la collaborazione di terzi ai piani criminosi.