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Orizzonte fosco sul Covid-19 in Ticino: sei morti in più, picco di cure intensive

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 12.29) Spiace che ci sia chi creda di vedere migliioramenti manifesti nella situazione epidemiologica da Covid-19 in Ticino: arriveranno, i miglioramenti reali, ed a suggerirli è la riduzione (0.88 al dato nazionale di due settimane or sono) del tasso di riproduzione, ma non domani. Almeno due i valori attestanti il dramma permanente da “Coronavirus”: sei vittime in più, e si viaggia sulla media dei 100 morti ogni 15 giorni, totale 856 di cui 350 nella prima ondata e 506 nella seconda; inoltre, pur nel calante saldo tra nuovi ricoveri (15) e dimissioni da strutture nosocomiali (27), restano 335 i degenti e con un nuovo massimo per quanto riguarda le terapie intensive, di cui sono ospiti 55 pazienti. Aggiungansi 126 altri contagiati da ieri all’alba di oggi, per un’evidenza da 25’504 casi registrati dal febbraio 2020, di fatto essendo prossimo il superamento della soglia dei 22’000 infetti soltanto da fine estate ad oggi (3’531, come si ricorderà, quelli colpiti dal morbo nella prima fase). In apparente diminuzione al 14 per cento il tasso dei positivi sul totale dei tamponi effettuati nello spazio di 24 ore, parametro ultimo la giornata di venerdì 8 gennaio. Riscontro più fresco, disponendosi di valori acquisiti ieri, per quanto riguarda le persone in isolamento (1’223) e quelle in quarantena (1’871).