Home CRONACA Vaccino anti-“Coronavirus”, un… «Lungi da me» per 100’000 ticinesi

Vaccino anti-“Coronavirus”, un… «Lungi da me» per 100’000 ticinesi

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Nel giorno in cui Palazzo delle Orsoline in Bellinzona vara l’ennesimo messaggio funzionale a raccomandare la vaccinazione anti-“Coronavirus” (tema scelto: “Meglio se vaccinati”), e quando mancano ore ad un aggiornamento globale in conferenza-stampa circa la situazione epidemiologica, il Ticino covidiano fa i conti con una media di quasi 44 nuovi contagi il giorno nel fine-settimana per un dato cumulativo, da venerdì all’alba di oggi, pari a 131 casi, come dire 711 da giovedì 29 luglio e 34’492 dalla prima rilevazione di presenza pandemica sul territorio cantonale. Non si aggrava il computo delle vittime, sempre 997 quelle attestate, ma nessuna buona nuova giunge dal versante ospedaliero, stanti i 18 ricoverati di cui uno in reparto di terapie intensive. Quadruplo zero dal sistema delle residenze per anziani. Conferma a venerdì scorso per quanto pertiene alla campagna vaccinale: 189’613 le persone cui sono state somministrate le due dosi prescritte, per una quota pari al 53.9 per cento degli aventi diritto (da altra e contestuale nota-stampa della medesima fonte, ossia Palazzo delle Orsoline in Bellinzona, risulta essere stata “superata la soglia del 54 per cento”; questioni da poco, ma non dovrebbe costituire problema il far collimare le cifre, soprattutto se quelle del momento sono disponibili); 400’428 le dosi somministrate nel complesso; chi tenda a vedere il bicchiere mezzo vuoto non potrà fare a meno di constatare che, ad onta degli sforzi (e della disponibilità di strumenti, di dosi e di operatori sanitari), all’appello non hanno risposto oltre 100’000 soggetti, di cui circa 35’000 in fascia di età dai 50 anni in su.

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