Home CULTURA Locarno, in mostra uno spaccato dell’opera di Rosalda Gilardi Bernocco

Locarno, in mostra uno spaccato dell’opera di Rosalda Gilardi Bernocco

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Dalla Liguria savonese al Piemonte profondo, quello delle Langhe, e da qui al Piemonte cittadino che fa perno su Torino, ed infine nel Locarnese e nella dimensione delle sue propaggini vallerane. Lungo l’itinerario che venne seguito e costruito da Rosalda Gilardi Bernocco, artista cui nel centenario della nascita, da sabato scorso e sino a domenica 5 febbraio, viene dedicata una retrospettiva al “Museo Casorella” di Locarno (via Bartolomeo Rusca 5). Formatasi sotto Umberto Baglioni all’“Accademia albertina di belle arti” in Torino, poi passata dall’impronta novecentistica all’assorbimento di idee, segni e volumi soprattutto dal poliforme Marino Marini e sotto influenze da un Auguste Rodin, per dire di nomi che sono impronte, e con sviluppi verso gli stili di Henry Moore e di Jean Arp. Opere essenziali, insomma, nella formulazione ultima, restando sempre valido il canone secondo cui “ogni materia è una forma diversa di lotta”; e tale principio sarà difeso e promosso negli incontri con figure dalla notorietà internazionale (Pablo Serrano, Isamu Noguchi, François Stahly, Émile Giglioli ed Henri George Adam fra gli altri) durante il felice periodo in Ticino, per trasferimento di Rosalda Bernocco in conseguenza del matrimonio con Luigi Gilardi.

Imponente la massa dei materiali giunti alla Città di Locarno per donazione della stessa Rosalda Gilardi Bernocco (1999, anno della morte dell’artista all’età di 77 anni): sculture, disegni, dipinti, grafiche e fondo archivistico; una serie di catalogazioni ebbe luogo nel 2000 e nel 2001 ma rimase a metà; per questo la mostra è nello stesso tempo tributo alla scultrice ed assolvimento di un debito morale dopo che per quattro lustri il lascito era rimasto quasi ignorato, pur dovendosi considerare l’esposizione come una parte soltanto della produzione (di massima, dalla metà degli Anni ’50 agli Anni ’80). Apertura tutti i giorni tranne il lunedì; dal martedì al venerdì, ore 10.00-12.00 e 14.00-17.00; sabato, domenica e festivi anche dalle ore 12.00 alle ore 14.00. Condizioni e prezzi sono consultabili sul sito InterNet del museo.