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Varese: rapine alle “slot”, banda sgominata, c’è anche un ticinese

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Anche un 31enne con passaporto svizzero e residente in Ticino nella “gang” sgominata in due tappe – nelle scorse ore l’arresto di quelli che si presumono essere gli ultimi quattro membri del gruppo – dalle forze dell’ordine italiane per una serie di rapine messe a segno negli ultimi mesi in zona di confine, e con occasionali escursioni sino all’“Hinterland” milanese, bersagli le sale-giochi. Otto in tutto le persone finite in manette, prima “tranche” a metà ottobre nell’inchiesta denominata “Beverly” (un “omaggio” all’uso di frasario da “slang” italoamericano fra i malviventi stessi), la seconda con il fermo di un 73enne e di una 60enne, del figlio 35enne della coppia e di un altro soggetto considerato per il ruolo di basista dei colpi. Varie le contestazioni: dalla rapina alla detenzione di armi clandestine (un fucile da caccia, una pistola automatica, una “357 magnum”; in precedenza era stata sequestrata la riproduzione di una “Beretta 92s”). Tra gli episodi la cui responsabilità è accertata, gli assalti ad attività con sede a Marchirolo (Varese), Bisuschio (Varese), Garbagnate Milanese (Milano) e Bresso (Milano). Nell’immagine, uno dei colpi immortalati dalle videocamere di servizio all’interno del locale preso d’assalto.