Esecutivo-fotocopia per composizione partitica, ma non per nomi essendo sia Mario Cavigelli sia Christian Rathgeb giunti alla durata massima dei mandati, oggi dalle urne del Canton Grigioni, dove è tra l’altro andata in scena una rottura storica con il passato circa il sistema elettorale (introdotti lo sbarramento al tre per cento e la formula a doppia ripartizione, livello cantonale e livello Circoli). Non rientrerà a gennaio nella compagine di governo, ed è un’assenza che si prolunga dal 2004, l’Unione democratica di Centro peraltro forza dominante nel terremoto riscontrato sul versante del Legislativo; consiglieri di Stato eletti (qui, sempre con il “tradizionale” maggioritario) sono pertanto Marcus Caduff (“Alleanza di Centro”, 29’991 voti), Martin Bühler (Partito liberale-democratico, 28’649; ottima “performance” per il dopo-Christian Rathgeb), Peter Peyer (Partito socialista, 26’063), Carmelia Maissen (“Alleanza di Centro”, 25’145, nuovo ingresso; si tratta tra l’altro della terza donna in Governo da sempre) e Jon Domenic Parolini (“Alleanza di Centro”, 25’037). Primo degli esclusi l’udicino Roman Hug (18’926); 3’500 voti per l’indipendente Hans Vetsch. Partecipazione al 39.15 per cento degli aventi diritto; 55’341 le schede rientrate. Scardinate invece le gerarchie per quanto riguarda il Gran Consiglio retico.
Maggioranza relativa all’“Alleanza di Centro”, 14’468 schede per 34 seggi; sullo stesso piano Partito liberale-democratico e la lista “allineata” tra Partito socialista e Verdi, 11’391 ed 11’761 schede rispettivamente, 27 seggi per ciascuno schieramento; avanzata imperiale dell’Udc-Svp, 10’933 schede per 25 seggi; obiettivo raggiunto, vale a dire la formazione del gruppo parlamentare, anche per i Verdi liberali, 3’160 schede e sette seggi.