Home CRONACA Bellinzona: sito inquinato, per il risanamento pagheremo noi tutti

Bellinzona: sito inquinato, per il risanamento pagheremo noi tutti

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All’azienda in quanto tale, no, non è possibile addossare i costi: in quel luogo l’attività fu cessata nel 1988, a distanza di 59 anni dal trasferimento dalla sede originaria in viale Portone, e la società venne radiata dal Registro di commercio nel 1994. Nel settembre 2019 parve che tali costi sarebbero stati assunti dai vertici Ffs. In ultimo, ce la si dovrà cavare con mezzi nostri, cioè pubblici nel senso di Cantone e Confederazione. Ad un punto fermo arriva la tristanzuola vicenda del risanamento dell’area “ex-Tintoria Caviezel Sa” in Bellinzona, zona di vicolo Cusa, sito contaminato da solventi clorurati e che per rigore burocratico corrisponde al numero 102a254, con ubicazione sui fondi numero 1315, 1316, 1320, 2623, 2673 e 2923 Rfd della capitale: credito netto da 2’000’000 di franchi per il finanziamento dell’esecuzione dei lavori, sta scritto nel messaggio fresco di firma a Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo, con autorizzazione alla spesa di 3’400’000 franchi. Note le ragioni che spingono all’intervento: sostanze inquinanti migrate nelle acque sotterranee tanto da contaminarle, forte la concentrazione di percloroetilene, bonifica obbligatoria ai sensi della specifica ordinanza federale. Parte dei costi, come detto, saranno in carico alle casse di Berna federale. L’immobile della già “Tintoria Caviezel Sa” (in immagine) era stato demolito nell’ottobre di tre anni or sono.