Home CRONACA “Coronavirus”, colpo di coda: in Ticino si riaprono le porte degli ospedali

“Coronavirus”, colpo di coda: in Ticino si riaprono le porte degli ospedali

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.45) Improvviso peggioramento in termini evenemenziali e dunque dal punto di vista statistico, il che non necessariamente coincide con un aggravio della situazione epidemiologica, sul fronte della lotta al “Coronavirus” in Ticino: dopo che per qualche giorno era stata registrata l’assenza di nuovi ricoveri e di soggetti degenti in contesto nosocomiale, valendo ciò sia per i reparti di terapia intensiva sia per i reparti ordinari, il transito da ieri all’alba di oggi porta invece un nuovo paziente per il quale si rendono necessarie cure ospedaliere, ancorché nella condizione più blanda. Nessuna variazione per quanto riguarda i decessi, che a dati ufficiali sono sempre 995 di cui 37 nel quadro della terza ondata ovvero da venerdì 5 marzo 2021 ad ora. Sorprende, per contro, il ritorno alla doppia cifra per quanto concerne i nuovi casi: 11 i positivi rilevati nell’arco delle 24 ore, per effettivi 33’263 contagiati dalla terza decade di febbraio 2020 e di 5’074 contagiati durante la terza ondata.

Confermato il quadruplo zero – niente decessi, niente nuovi contagi, niente ricoveri, niente contagi pregressi – nel sistema delle 68 residenze per anziani, la cui realtà nel periodo pandemico è descritta da cifre in ogni caso assai grevi (383 vittime, 127 ospiti per i quali vi è stato bisogno di ricovero in struttura nosocomiale, 1’360 casi risoltisi con la guarigione, e contestualmente 1’308 morti “per altre cause”). Campagna vaccinale a cifre formalmente statiche: ultima evidenza fornita sulla data di mercoledì 30 giugno, 328’876 dosi somministrate nel complesso, 138’654 i vaccinati “completi” per una quota pari al 39.4 per cento degli aventi diritto al trattamento.