Home CRONACA Violenza sessuale, a processo Alex Formenton (Ambrì): rischia 10 anni

Violenza sessuale, a processo Alex Formenton (Ambrì): rischia 10 anni

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Alex Formenton, 24 anni compiuti a settembre, da Barrie (Ontario, Canada), negli ultimi due campionati in parziale disponibilità dell’Hockey club AmbrìPiotta quale attaccante della prima squadra in National league (22 incontri con 13 punti nella stagione 2022-2023, 24 incontri con 16 punti nel torneo corrente), andrà a processo martedì 30 aprile al pari di altri quattro giocatori – tutti militanti nella National hockey league – quale accusato della violenza sessuale di gruppo che sarebbe stata perpetrata lunedì 18 giugno 2018, durante il “gala” per la raccolta di fondi a London (Ontario, Canada), in una camera d’albergo e ai danni di una sola ragazza. La medesima ipotesi di reato è stata confermata oggi dai responsabili delle forze di polizia di London, durante la conferenza-stampa indetta per le ore 20.00 in Svizzera, a carico di Carter Hart (Philadelphia Flyers), Cal Foote (New Jersey Devils), Michael McLeod (New Jersey Devils) e Dillon Dubé (Calgary Flames). Particolarmente grave è la posizione di Michael McLeod, contro il quale è stata mossa un’accusa supplementare legata all’istigazione dei compagni; in generale, gli inquirenti hanno affermato di poter produrre un pacchetto di nuove prove attestanti l’avvenuto stupro. Nel caso sia riconosciuto colpevole, Alex Formenton rischia una condanna al carcere sino a 10 anni.

La vicenda – Poche le parole necessarie al fine di inquadrare il caso: querela presentata da una donna contro l’organizzazione “Hockey Canada” per il fatto descritto, novero dei sospetti rapidamente ridottosi dall’intera squadra – uscita vincitrice dei Mondiali iuniores disputatisi a cavallo tra l’ultima settimana del dicembre 2017 e la prima settimana del gennaio 2018 – ad un totale di otto nomi, tre dei quali non più considerati dopo una prima serie di accertamenti, Qui, tra nebbie e contraddizioni, una serie di passaggi non propriamente cristallini: indagini articolate su documenti acquisiti portarono a stabilire che a disposizione della “Hockey Canada” esistevano due fondi segreti per eventuali utilizzi in casi del genere. Ombra greve e tale da suscitare non poche perplessità sia sui soggetti potenzialmente coinvolti sia su quanti erano al corrente sia dell’inchiesta sia di pratiche omissive ed occultatorie; militando nel frattempo vari giocatori al massimo livello professionistico, a metà 2022 un’inchiesta fu aperta anche dai vertici della Nhl e lo stesso avvenne, in forma interna, da parte del comandante le forze di polizia di London (il precedente filone di indagine era stato archiviato nel 2019).

Lo sviluppo – Cal Foote, Carter Hart, Dillon Dubé e Michael McLeod, sulla notizia dell’imminente conclusione delle indagini, erano stati lasciati “liberi” dalle dirigenze delle franchigie Nhl cioè messi fuori squadra; idem dicasi per Alex Formenton, la cui posizione di indagato era nota alla presidenza ed alla dirigenza dell’Hockey club Ambrì-Piotta e che dall’oggi al domani, mercoledì 24 gennaio, era ripartito per il Canada con un “congedo a tempo indeterminato per ragioni personali”. Gary Bettman, “commissioner” della Nhl, aveva per parte sua dichiarato di voler aspettare un pronunciamento ufficiale delle autorità di polizia prima di procedere all’eventuale definizione di interventi a carico degli agonisti sotto contratto nella Lega (tra questi, dunque, non Alex Formenton che non aveva raggiunto un accordo per rientrare nei ranghi degli Ottawa Senators, titolari dei suoi diritti). Con l’assistenza di una nutrita pattuglia di legali (per quanto riguarda Alex Formenton, Daniel Brown e Lindsay Board, due dei sette soci dello studio “Daniel Brown law llp” con sedi a Toronto ed a Vaughan), tutti e cinque i giocatori si erano dichiarati “non colpevoli”, presentandosi via via durante la scorsa settimana e consegnandosi alle autorità di polizia a London, nello Stato dell’Ontario. Stasera la svolta, fra meno di tre mesi una prima parola in sede giudiziaria (stamane, cioè prima della conferenza-stampa, in videoconferenza gli accusati erano stati resi edotti del prosieguo dell’azione a loro carico).