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Tre giorni di futile libertà: arrestati i due evasi dai “Miogni” di Varese

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Non erano andati lontano, oh, no: e lì, ad Induno Olona testa della Valceresio cioè a sei, forse sette chilometri dal carcere dei “Miogni” di Varese da cui erano evasi, stavano acquartierati in attesa di potersi eclissare, un salto al di qua della frontiera fra le opzioni. A distanza di tre giorni dall’aver abbandonato il sistema penitenziario quali insalutati ospiti, intorno alle ore 20.30 di oggi sono tornati in manette il 49enne Roberto Nardello ed il 35enne Anthony Ragona, l’uno formalmente domiciliato ad Arcisate (provincia di Varese) e l’altro indicato quale residente a Cesano Maderno e poi a Barlassina (provincia di Monza-Brianza): l’arresto dei due, che stavano scontando pene per reati quali rapina e furto, ha avuto luogo su sviluppi di classica attività investigativa, avendo gli inquirenti scelto di tener d’occhio alcuni parenti dei fuggitivi sospettando una possibile presa di contatto. In serata, proprio a Induno Olona e meglio nella zona del camposanto, l’identificazione dell’auto con cui uno dei due malviventi si stava spostando, a quanto pare in compagnia di un’altra persona; fermato il primo, per rintracciare il secondo – che si trovava a breve distanza – sono bastati pochi minuti. Non è noto, al momento, se i due fossero sul punto di tagliare la corda in modo definitivo, cosa che la disponibilità di un veicolo e di denaro autorizzerebbe a credere. Roberto Nardello ed Anthony Ragona sono stati infine riassegnati ad un carcere del Milanese.