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Rsi, svolta atipica: alla direzione generale arriva Mario Timbal

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Mario Timbal, 43 anni, locarnese per nascita, sposato, due figli, già direttore operativo al “Festival internazionale del film” di Locarno dopo breve parentesi giornalistica (2005-2007) al “Corriere del Ticino”, ed in ultimo uomo-macchina alla fondazione culturale “Luma” di Arles (Francia), è stato designato alla direzione della Rsi con effetto dai primi mesi del 2021, in subentro al 64enne Maurizio Canetta che aveva manifestato l’intenzione di lasciare tale incarico – ricoperto per sei dei suoi 40 anni di attività in seno all’azienda – entro il primo semestre prossimo venturo. La nomina di Mario Timbal, che a rigor di procedura viene espressa dai membri del Consiglio di amministrazione Ssr su proposta proveniente dalla Corsi previa consultazione del direttore generale Ssr, ha avuto luogo sulla scorta della “sensibilità di Mario Timbal per la dimensione culturale della Svizzera italiana” e della “vasta rete di contatti nel mondo dei “media” e della cutlura”, oltre che in ragione del “suo spirito integrativo” e delle “sue capacità dirigenziali”.

Varie le reazioni alla chiamata di un professionista che, a differenza di quanto auspicato dai sostenitori della continuità in seno alla principale impresa di comunicazione della Svizzera di lingua italiana, non è interno e non vanta titoli in ruoli apicali dell’editoria. Ad avviso di Luigi Pedrazzini, presidente della “Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana-Corsi” e vicepresidente del Consiglio di amministrazione Ssr, “sino all’ultimo vi è stato l’imbarazzo della scelta di fronte ad una rosa di candidati molto qualificati. Sono però sicuro del fatto che la scelta effettuata è ottima”. Apparente soddisfazione anche dalle parole di Gilles Marchand, direttore generale Ssr, che punta sulle “esperienze manageriali in àmbito culturale”, sulle “competenze sociali” e sull’“intuito” del neodirettore: tutti “atout” che saranno “molto utili in questa fase di trasformazione della Ssr e, quindi, anche della Rsi”. Autopromozione (legittima, a bocce ferme) di Mario Timbal dopo la nomina: “Sono felice di rientrare in Ticino per assumere la direzione della Rsi; mi riesce difficile l’immaginare un compito motivante più del contributo al rafforzamento del servizio pubblico e della guida della Rsi in questa fase di trasformazione verso la transmedialità, benché io sia consapevole delle grandi sfide che ne derivano”. Auguri giungono infine dalle sponde “Syndicom”; manifesto l’auspicio di un impegno nel “gestire e motivare il personale” oltre che nel “rafforzare la “partnership” sociale”.