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L’acqua potabile non basta, al Patriziato di Gordevio cambiano regime

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Qualche goccia d’acqua c’è stata, ma appena appena per far bagnare il becco alle oche e cioè arrivando ad interessare i soli strati superficiali del terreno, e senza influire sulla portata delle sorgenti (tuttora ai minimi di livello); per di più, come viene sottolineato da Mario Laloli presidente del Patriziato di Gordevio, un precedente appello alla riduzione dei consumi – in varie giornate di bel tempo risultate superiori ai circa 600’000 litri della portata quotidiana – produsse “scarsi risultati”, e da ciò un provvedimento intermedio con la riduzione dei flussi – ora in misura pari ad un litro il minuto, già da domenica 26 aprile – alle 17 fontane presenti nel comprensorio. Riformate ed estese dunque le prescrizioni vigenti, ad Avegno-Gordevio frazione Gordevio, in materia di utilizzo: facoltà di annaffiamento dell’orto domestico solo il mattino, per la durata massima di 60 minuti, fra le ore 6.00 e le ore 9.00 e con il metodo “gomma alla mano” (niente sistemi automatici a deflusso libero e non controllato); confermato il divieto di lavare veicoli e piazzali, confermato il divieto di irrigare prati e/o superfici erbose anche se poste a dimora in tempi recenti; non è inoltre permesso il riempimento di piscine. L’obiettivo: evitare che nel serbatoio principale sia toccata la soglia minima di 45 centimetri, nel quale caso verrebbe a mancare l’erogazione nella parte alta del paese, con automatica sospensione completa – e senza preavviso – della fornitura di acqua per diverse ore. In cifre riassuntive sulla portata delle sorgenti, la prova dei motivi che inducono a preoccupazione: 22 dicembre 2019, 2’246’400 litri/giorno ovvero 1’560 litri/minuto; 26 gennaio 2020, 1’656’000 litri/giorno ovvero 1’150 litri/minuto; 25 febbraio 2020, 1’166’400 litri/giorno ovvero 810 litri/minuto; 30 aprile 2020, 662’400 litri/giorno ovvero 460 litri/secondo.

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