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“Lac” e dintorni, una “tre giorni” sull’impronta di Ludwig van Beethoven

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Tre giorni all’insegna del solo Ludwig van Beethoven, quello che gli appassionati chiamano semplicemente “Ludwig van” e che nella circostanza assumerà il nome di “Ludwig van… Festival”, da venerdì 7 a domenica 9 giugno in proposta al “Lac” di Lugano con veste che – così nelle premesse e nelle promesse – uscirà dagli schemi canonici dei concerti classici. Coproduzione dell’“Orchestra della Svizzera italiana” e della direzione “Lac”; direzione di Markus Poschner; in esecuzione le Sinfonie dispari del compositore tedesco, ossia la numero 1 e la numero 3 (venerdì 7, sala teatro), la numero 5 e la numero 7 (sabato 8, idem) e la numero 9 (la “Nona di Beethoven”, con l’invero abusato “Inno alla gioia”, in piazza Bernardino Luini ovvero nella modalità “open air”, con la partecipazione di oltre 200 coristi provenienti dall’intera Svizzera di lingua italiana. All’opera “Coro delle rocce”, “Coro luganese”, “Coro operistico di Mendrisio”, “Coro polifonico Benedetto Marcello” di Mendrisio, “Coro polifonico santa Teresa”, “Coro santo Stefano” di Capriasca frazione Tesserete, “Coro Tersicore” di Lugano, “Coro Valgenzana” di Massagno, “Ensemble Thalìa-Associazione music for choirs” e “Gruppo vocale Cantemus”). Installazione multimediale nel “foyer” del “Lac” e frammenti del film “Ludwig van” diretto da Mauricio Kagel – su “monitor” a cura dei responsabili del “Conservatorio internazionale di scienze audiovisive-Cisa” gli elementi di accompagnamento e di raccordo con i testi sinfonici. Primi due concerti a pagamento, gratis il terzo.