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Hockey / Éric Landry l’Highlander: torna in pista, tripletta e vittoria

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Certo, i suoi Rockets stentano parecchio in attacco nella cadetteria hockeystica; per battere il Winterthur, tra l’altro dopo rimonta ormai insperabile, servì ieri uno scampolo di supplementare, e sì che già il gruppo era stato rafforzato dall’innesto temporaneo di Matt D’Agostini reduce da lungo infortunio. Ed ecco che tra le pieghe della cronaca spunta il notizione: a quasi 47 anni per l’anagrafe, e ad oltre nove dal ritiro dall’attività agonistica, Éric Landry è tornato a mettersi i pattini ai piedi ed è sceso sul ghiaccio, tripletta (compreso uno “shorthanded”) più un assist. Come dite, state cercando e non trovate nulla del genere nel tabellino? Beh, questo dipende dal luogo in cui avrete cercato: non nel confronto tra biaschesi e zurighesi, ma in Blenio-Locarno di Terza lega, gruppo 1-est, sempre ieri sera cioè a distanza di qualche ora dall’altra partita. Non sarà come segnare per i Calgary Flames o per i Montreal Canadiens, squadre in cui l’ex-Ambrì militò a cavallo del cambio di millennio, o in una delle quasi 600 apparizioni a “roster” in Ahl e delle oltre 100 presenze in Khl prima di sei annate al massimo livello in Svizzera, ma il disco è disco ai quattro angoli del mondo e poi serve sempre una mano in più, anche per rinverdire la popolarità dell’hockey ai livelli amatoriali. A proposito: parlandosi di veterani, nel Blenio in pista ieri contro un malcapitato Locarno (12-0 il punteggio) c’erano il 42enne Alain Demuth, il 38enne Grégory Christen e l’ormai 34enne – questione di un paio di settimane – Kim Müller. Gente, come dire?, che tra il giàzz e un birrino sa scegliere benissimo: li prende entrambi…