Home SPORT Calcio / Coppa Svizzera: mezzo “harakiri” poi gioia piena, Lugano in semifinale

Calcio / Coppa Svizzera: mezzo “harakiri” poi gioia piena, Lugano in semifinale

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La si poteva anche perdere, e male, e nessuno avrebbe fiatato. Vincerla dopo averla buttata via, con il carico di sofferenza che si può immaginare perché alla stanchezza cumulata si era ormai aggiunto un muso lungo così, e soprattutto vincerla arrivando ai tiri dal dischetto con maggior lucidità, ecco, un vincerla così non ha prezzo. Ve la facciamo corta: il Lugano è in semifinale della Coppa Svizzera di calcio, avendo fatto stasera pentole e coperchi al “Sankt Jakob-Park” di Basilea e cioè avendo estromesso dai giochi proprio quei renani che, stanti le magre in campionato, per salvare la loro stagione 2023-2024 avevano proprio bisogno di arrivare sino in fondo nel torneo. Ci sono voluti i rigori, dopo supplementari all’asciutto, ed i supplementari erano venuti quando il tifo di sponda bianconera era bell’e pronto a celebrare; via, non si può arrivare all’80.o con doppio vantaggio e ritrovarsi sul pari tre minuti dopo, il tempo di un caffè e tra le mani resta solo sabbia. Ma poi, esatto, poi può anche succedere che venga il bello.

“Rewind”, ed ecco il film per frammenti. 17’678 fra spalti e tribune, a Basilea: sempre un bel colpo d’occhio. Sesto minuto: Milton Nahuel Valenzuela fa correre la palla con un colpo di stecca da biliardo, Zan Celar ha persino il tempo di scegliersi la buca d’angolo, 1-0. Al quarto d’ora, Zan Celar trova la via ma Adrian Leon Barisic pianta la falciata da contadino; lo sloveno non se ne dà per inteso, palla sul dischetto per un rigore sacrosanto, 2-0. Qualche passaggio di nervosismo, due basilesi nello spazio di un minuto, opportunità fallita da Milton Nahuel Valenzuela al 36.o (pochi secondi prima, Mattia Bottani colto in fuorigioco su situazione promettente), allo scadere altra zuccata di Zan Celar che quasi stampa un altrui anticipato congedo. Falsariga un tantino diversa nella ripresa, quando i renani sono costretti a buttare sul campo un po’ di fiato e quel paio di garretti; il contenimento costa tre ammonizioni nelle file del Lugano, ma la “Maginot” regge. A caricarsi il Basilea sulle spalle è però Thierno Mamadou Barry, 81.o su sviluppo di azione lineare, 83.o con un colpo di testa.

Supplementare uno: nulla di che. Supplementare due: entrano le risorse estreme, al 114.o si vede anche il Caruso Pascoski di padre polacco al secolo Kacper Przybylko, ultimo arrivato alla corte si Mattia Croci-Torti, del 117.o è un brivido da spettacolo quello di Albian Hajdari che recupera su Romeo Béney lanciato a rete. Rigori: 3-2 Basilea con Renato Da Palma, 3-3 di Milton Nahuel Valenzuela; sbaglia Fabian Frei ipnotizzato da Amir Saipi, sorpasso con il 3-4 di Shkelqim Vladi; 4-4 di Dorde Jovanovic, 4-5 di un sontuoso Jonathan Maximiliano Sabbatini più che mai Perfecto; non può sbagliare il doppiettista di giornata per i renani, al secolo Thiemo Mamadou Barry, replica secco Hicham Mahou. Siamo sul 5-6 e se i basilesi sbagliano è finita: ci prova Dominik Schmid, ed è l’errore che vale una semifinale bianconera.

Gli altri risultati – Delémont-Servette 0-2 (oggi); Zurigo-Winterthur 0-2 (oggi); Sion-Youngboys (domani). In immagine, Mattia Croci-Torti, allenatore del Lugano.