Home CRONACA Buoni in cambio di ricette, a giudizio titolare di una farmacia

Buoni in cambio di ricette, a giudizio titolare di una farmacia

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Non nuovo il meccanismo, non rara l’applicazione, evidente il beneficio. Il o la titolare di una farmacia del Sottoceneri – significativo il velo della riservatezza imposta – è stato/a rinviato/a oggi a giudizio dalla capoprocuratrice pubblica Fiorenza Bergomi con addebiti vari tra cui spicca la truffa ripetuta secondo il sistema “soldi contro prescrizioni”: in sostanza, clienti conniventi si presentavano in farmacia portando la ricetta per uno specifico medicinale del quale forse e senza forse non avevano bisogno, tanto da poterlo scambiare con un buono-acquisto, dal valore pari o inferiore giacché si lucra anche su questo scarto, e per altra tipologia di articoli. Gli è che qui, stando alle contestazioni del ministero pubblico, “i fatti si sono svolti su più anni”, generando un “indebito vantaggio pecuniario” nell’ordine di circa 480’000 franchi; dalla collaborazione fornita in sede di inchiesta, oltre che dallo sforzo “significativo” per risarcire i danneggiati (vale a dire le assicurazioni di cassa malati), il soggetto andrà a processo con la formula del rito abbreviato. Altro discorso quello da cui sono interessati i clienti della farmacia: “Numerosi”, recita la nota-stampa diffusa, e tutti destinatari di decreti di accusa. Chissà se ne valeva la pena, chissà: in fondo, sono girati bei biglietti da mille…

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