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Hockey Nl / Scusate, è sempre il solito Lugano. Ambrì, tre punti essenziali

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Domenica a doppio volto, nelle zone di retrovia dell’hockey di National league, per le ticinesi entrambe a domicilio: demolito il Lugano per mano del Davos, vittoria dal notevole peso specifico è invece quella messa in carniere dall’AmbrìPiotta.

Lugano-Davos 0-4 – Manco il tempo di celebrare la resurrezione agonistica e produttiva di Mark Arcobello; manco il tempo di affermare che a Ginevra, contro la capolista, c’era stato il punto di svolta della stagione regolare; manco insomma le solite cose che un po’ per fede ed un po’ per speranza – ma soprattutto e molto per atto di carità – si prova a cavar fuori, ed ecco che il Lugano torna in un attimo a vestire i panni del poveraccio incamminato verso lo svincolo da uscita anticipata. “Resega” di Porza, oggi, ospite il Davos: Sandro Aeschlimann fa 34 su 34 sul conto delle parate a difesa della porta gialloblù, i grigionesi tirano in tutto per 21 volte ma Mikko Koskinen si deve chinare più volte a raccogliere il disco in fondo alla gabbia, e la squadra perde senza appello. Quale podio del giorno, nel gruppo ora diretto da Waltteri Immonen alla transenna dopo il siluramento di Christian Wohlwend, è da proporsi l’intero primo blocco d’attacco: Matej Stransky, doppietta (8.31 in “power-play” e 25.56) più due assist; Andres Ambühl, goal (19.04) ed un assist; Enzo Corvi, goal (44.37) e presenza a tabellino in tutte e tre le marcature precedenti.

AmbrìPiotta-Losanna 4-1 – Quasi speculare l’affermazione dei leventinesi, di cui è da elogiarsi il terzo periodo quand’invece i primi 40 minuti possono rimanere agli archivi solo per la prova magistrale di Janne Juvonen in porta (29 tiri contro, una sola svista – a freddo – in rientro per il periodo centrale, minuto 20.16). Gli è che il Losanna, quanto a spie rosse che si accendono in cabina di pilotaggio, quest’anno può fare testo ed immagine e sull’esser vittima di “black-out”, addirittura, tiene corsi all’università; morale, ultima frazione con vento girante e crivellata all’invero nemmen troppo colpevole Ivars Punnenovs (42.09, Dario Bürgler a cinque-contro-quattro; 51.56, Tim Heed a cinque-contro-tre; 54.22, Alex Formenton; 57.07, Jesse Virtanen a porta vuota). Annotansi due assist per Michael Spacek e, in inutile e controproducente vertenza rissaiola a 27 secondi dall’ultima sirena, la penalità di partita a carico di Alex Formenton, cui sarà il caso che Luca Cereda allenatore faccia un discorsetto. In immagine, un momento di AmbrìPiotta-Losanna.

La classifica – ServetteGinevra 75 punti; BielBienne 74; RapperswilJona Lakers 64; Zsc Lions 62; FriborgoGottéron, Davos 58; Berna 57; Kloten 55; Zugo 52; AmbrìPiotta 48; Scl Tigers 45; Lugano 44; Losanna 40; Ajoie 36 (Ajoie 39 partite disputate; Berna 38; ServetteGinevra, BielBienne, RapperswilJona Lakers, Kloten, AmbrìPiotta, Losanna 37; Zsc Lions, Scl Tigers, Lugano 36; FriborgoGottéron, Davos, Zugo 35).